riunione congiunta del tavolo tecnico per la verifica
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riunione congiunta del tavolo tecnico per la verifica
RIUNIONE CONGIUNTA DEL TAVOLO TECNICO PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI REGIONALI CON IL COMITATO PERMANENTE PER LA VERIFICA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA Regione Campania Riunione del 1° aprile 2015 Oggetto della riunione: - Risultato d’esercizio relativo al IV trimestre 2014 - Verifica annuale attuazione del Piano di rientro - Verifica adempimenti. Sono presenti: per il Tavolo di verifica degli adempimenti: i rappresentanti delle Amministrazioni centrali (Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero della salute), della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, della Segreteria della Conferenza Stato-Regioni, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, del Coordinamento Salute– Regione Veneto; per il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (LEA) i rappresentanti delle Amministrazioni centrali (Ministero dell’economia e delle finanze, Ministero della salute), dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali; i Sub commissari della Regione Campania; l’advisor contabile. 1 OGGETTO DELLA RIUNIONE Nella riunione del 25 novembre 2014 Tavolo e Comitato hanno valutato quanto segue: “ - nel prendere atto del decreto commissariale n. 91/2013, evidenziano che la struttura commissariale, con il supporto degli uffici tecnici regionali e dell’advisor, ha condotto un lavoro di notevole rilevanza in merito alle sistemazioni contabili relative agli anni pregressi. Il lavoro svolto sull’anno contabile 2013 e le assegnazioni operate hanno permesso di superare sull’anno 2013 le criticità relative a talune assegnazioni e contabilizzazioni, ivi compresa la contabilizzazione della mobilità extraregionale a partire dal III trimestre 2014, con il superamento del criterio della cassa. Pertanto il finanziamento corrente aziendale è stato adeguato nelle sue componenti e permette di operare, a partire dal III trimestre 2014, le contabilizzazioni proprie della contabilità economico patrimoniale aziendale, coerentemente con la legislazione vigente e nei termini auspicati da Tavolo e Comitato. La rappresentazione contabile operata con il citato decreto permette, inoltre, a partire dal III trimestre 2014, di poter utilizzare, da parte della regione e delle aziende, tutti gli strumenti propri della contabilità economico patrimoniale per la descrizione e la verifica delle performance aziendali nell’erogazione dei livelli di assistenza; - in merito all’aggiornamento dei dati di conto economico consolidato dell’esercizio 2013 valutano che la Regione Campania a Consuntivo 2013, in conseguenza delle modifiche apportate nei bilanci d’esercizio delle singole aziende sanitarie a seguito di quanto disposto dal decreto commissariale n. 91/2013, presenta un avanzo pari a 8,771 mln di euro. Dopo le coperture a valere sulla leva fiscale massimizzata pari a 53,999 mln di euro, relativa all’anno d’imposta 2014 effettivamente impegnata a favore del SSR sul bilancio regionale 2014, rettificate della rideterminazione dei gettiti delle aliquote fiscali degli anni 2012 e 2013, nonché della consuntivazione del gettito dell’anno d’imposta 2011, residua un avanzo di 62,770 mln di euro; - in merito agli aggiornamenti dei modelli di stato patrimoniale consolidato riferiti agli esercizi 2012 e 2013, prendono atto delle modifiche effettuate; - in merito all’andamento del II trimestre 2014 e nelle more dell’adozione del provvedimento formale di riparto 2014, prendono atto del profilarsi di un avanzo di gestione sull’anno 2014; - in merito alla verifica dell’attuazione del Piano di Rientro: anche alla luce delle gravi criticità in materia di percorso nascita rilevate dalla verifica adempimenti sin dal 2011 invitano la struttura commissariale a procedere senza indugio alla chiusura dei punti nascita sotto i 500 parti annui e a porre in essere tutte le iniziative utili a dare completa attuazione alle 10 linee di attività dell’Accordo del 16 dicembre 2010 (Rep.atti 137/CU); attendono un prospetto riepilogativo da cui risulti l’avvenuto passaggio dall’accreditamento provvisorio a quello definitivo nei tempi programmati nel PO e nei tempi prescritti dalle normative vigenti; pur apprezzando le azioni effettuate per migliorare l’appropriatezza delle prestazioni erogate invitano la struttura commissariale a prevedere ulteriori azioni considerando i risultati che emergono dagli indicatori utilizzati nella Griglia LEA; 2 restano in attesa di aggiornamenti sul conclusione del processo di sottoscrizione dei contratti con gli erogatori privati per l’anno 2014; restano in attesa di quanto già richiesto in merito alla sottoscrizione dei protocolli d’intesa con l’Università Federico II di Napoli e SUN; convengono nell’utilizzo delle restanti deroghe concesse per il 2011 ed il 2012, sempre nel rispetto della metodologia riportata nel verbale del 10 dicembre 2012, e ricordano che per l’anno 2013, ai fini delle relative valutazioni, è necessario disporre dei dati definitivi del Conto annuale in corso di elaborazione. attendono la riorganizzazione della rete ospedaliera; considerate le gravi carenze dell’assistenza territoriale residenziale e semiresidenziale per gli anziani e i malati terminali, sollecitano l’attuazione di quanto previsto nel PO 2013-2015; invitano a provvedere quanto prima all'approvazione dei piani attuativi per attivare concretamente il piano emergenza – urgenza; sollecitano la completa attuazione delle azioni previste in materia di prevenzione con particolare riferimento agli screening oncologici; - in ordine alla verifica adempimenti permangono criticità.” La riunione odierna è stata convocata per la valutazione del risultato d’esercizio 2014 al fine di dare attuazione a quanto previsto dall’articolo 1, comma 174, della legge n. 311/2004 e s.m.i. e dall’articolo 2, comma 86, della legge n. 191/2009. Sarà effettuata la verifica annuale dello stato di attuazione del Piano di rientro ed aggiornata la verifica adempimenti. A. RISULTATO D’ESERCIZIO IV TRIMESTRE 2014 La struttura commissariale ha inviato al Sistema Informativo Sanitario i dati relativi al IV trimestre 2014. Ha inviato inoltre il documento redatto dall’advisor concernente gli scostamenti al IV trimestre 2014. Dalla documentazione trasmessa è possibile evincere quanto segue con riferimento alle voci contabili del modello CE 999 IV trimestre. Entrate la voce AA0030 “Contributi da Regione per quota Fondo sanitario regionale indistinto” presenta un importo pari a 9.965,044 mln di euro al lordo del saldo di mobilità sanitaria interregionale pari a -298,325 mln di euro come da Intese Stato-Regioni approvate a dicembre 2014 e relative alla quota indistinta e alla premialità. Risultano sul bilancio regionale 2014 accertamenti a valere sulle fonti di finanziamento del SSN (Irap sanità, Compartecipazione IVA e Addizionale Irpef) per euro 10.103,391 mln di euro che comprendono sia la voce AA0030 che la voce AA0450 di mobilità attiva. La struttura regionale chiarisce che talune voci di CE al IV trimestre non trovano corrispondenza con le rilevazioni della contabilità finanziaria in quanto iscritte o relative ai bilanci delle singole aziende. In effetti sulla voce AA0450 di mobilità attiva la differenza tra CE 999 e contabilità finanziaria è pari a 0,563 mln di euro, come si evince dalla tabella sotto riportata. 3 Accertamenti bilancio 2014 per FSR indistinto + mobilità extraregionale attiva Oggetto Differenza tra CE 999 e bilanci singole Importo accertato 2014 aziende Capitolo IRAP - Sanità Add.le IRPEF Comp. IVA Quota accisa benzina Totale Mobilità attiva Voce AA0030 + Voce A0450 Totale Indistinto + Mobilità attiva 53 57 72 166 Importo CE IV trimestre 2014 1.231.863 538.660 4.000.000 4.194.521 9.965.044 138.348 706 10.103.392 563 563 10.102.829 Risultano sul bilancio regionale 2014 impegni per 9.666,721 mln di euro + impegni per mobilità passiva extraregionale ed internazionale per 436,672 mln di euro. Impegni bilancio regionale 2014 per FSR indistinto + mobilità extraregionale passiva Oggetto FSR quota indistinta FSR quota indistinta Totale FSR quota indistinta Mobilità passiva + Mobilità passiva internazionale Capitolo 7000 da 7002 a 7029 e 7031 Importo impegnato 2014 9.152.842 513.879 9.666.721 436.672 Tavolo e Comitato, nel segnalare che il differenziale, pari a circa 0,563 mln di euro, tra quanto rilevato nella voce di CE AA0450 rispetto a quanto impegnato nel bilancio regionale risulta essere imputabile a voci di CE relative a mobilità non in compensazione (a fatturazione diretta) fanno presente che le iscrizioni relative al FSN indistinto 2014 riportate nel modello CE sono in linea rispetto a quanto previsto dal riparto 2014 e trovano coerenza con le iscrizioni operate sul bilancio regionale. la voce AA0040 “Contributi da Regione per quota Fondo sanitario regionale vincolato”, presenta un importo di 210,279 mln di euro. Di tale valore si riporta il prospetto relativo al FSR vincolato annuale, suddivido per tipologia, come definito nelle Intese StatoRegioni per l’anno 2014. Al fine di documentare l’esatta attuazione di quanto disposto dall’articolo 20, comma 2, lettera a), del decreto legislativo n. 118/2011, in materia di accertamenti ed impegni delle risorse costituenti finanziamento vincolato e per obiettivi di piano, la regione ha inviato le tabelle di sintesi sotto riportate relative agli accertamenti ed impegni presenti sul bilancio regionale 2014 e sul bilancio regionale 2015. Come si evince dalle tabelle sotto riportate risultano complessivamente accertamenti ed impegni per 209,382 mln di euro sul bilancio dell’anno 2014 e 0,897 mln di euro sul bilancio dell’anno 2015. 4 Accertamenti per obiettivi di piano e quote vincolate 2014 su Bilancio 2014 Oggetto su Bilancio 2015 Capitolo Importo accertato 2014 FSR QV-Hanseniani FSR QV-Extracomun. FSR QV-Fibrosi cistica FSR QV-Obiettivi di piano FSR QV-Aids FSR QV-MMG FSR QV-Esclus. FSR QV-Penitenz. OPG Totale 478 726 764 1068 780 798 1261 1366 745 Oggetto 330 16.575 395 153.497 4.567 3.364 3.192 22.268 5.194 209.382 Capitolo Importo accertato 2014 FSR QV-Extracomun. FSR QV-MMG OPG Totale 726 798 745 358 263 276 897 Impegni per obiettivi di piano e quote vincolate 2014 su Bilancio 2014 Oggetto Capitolo FSR QV-Penitenz. FSR QV-Extracomun. FSR QV-Fibrosi cistica FSR QV-Obiettivi di piano FSR QV-Aids FSR QV-MMG FSR QV-Esclus. FSR QV-Penitenz. OPG Totale su Bilancio 2015 Importo impegnato 2014 7188 7046 7102 7072-7114 330 16.575 395 153.497 7174-71757177-7179 4.567 7022-7033-70377039-7045 7306 7140 7145 Oggetto FSR QV-Extracomun. FSR QV-MMG OPG Totale Capitolo Importo impegnato 2015 7046 7022 7145 359 263 275 897 3.364 3.192 22.268 5.194 209.382 Tavolo e Comitato prendono atto dell’avvenuto accertamento ed impegno sul bilancio regionale 2014 e dei residui accertamenti ed impegni sul bilancio 2015 della quota vincolata del FSR 2014. la voce AA0070 “Contributi da regione extra fondo vincolati” presenta un importo di 0,258 mln di euro importo riferito all’AOU Ruggi; la voce AA0080 “Contributi da regione extra Fondo – risorse aggiuntive da bilancio regionale a titolo di copertura LEA”, presenta un importo pari a 51,763 mln di euro di cui 51,755 mln di euro riferiti alla GSA. Tale ultimo valore risulta coerente con quanto Tavolo e Comitato hanno ritenuto che la Regione Campania dovesse destinare all’equilibrio del settore sanitario nella riunione del 22 luglio 2014 in attuazione di quanto previsto dall’articolo 2, comma 80, della legge n. 191/2009 s.m.i.. Il residuo importo, pari a 0,008 mln di euro, è riferito all’AO Santobono. Nel rinviare a successiva trattazione quanto iscritto dalla GSA, Tavolo e Comitato chiedono chiarimenti sull’iscrizione operata dall’AO Santobono. La struttura commissariale e l’advisor, confermano che si tratta di un’errata contabilizzazione che verrà opportunamente corretta in sede di redazione del consuntivo 2014; la voce AA0090 “Contributi da regione extra Fondo – risorse aggiuntive da bilancio regionale a titolo di copertura extra LEA”, non risulta valorizzata; 5 la voce AA0100 “Contributi da regione extra Fondo - altro”, presenta un importo pari a 0,431 mln di euro, iscritto dall’AO Dei Colli; la voce AA0250 “Rettifica contributi in c/esercizio per destinazione ad investimenti da Regione per quota FS regionale”, presenta un importo pari a -58,134 mln di euro di cui, nella relazione regionale, si riporta il dettaglio per ciascuna azienda. Tavolo e Comitato chiedono alla struttura commissariale, che conferma, se l’importo contabilizzato sia comprensivo delle quote relative alle capitalizzazioni a valere sul Fondo sanitario effettuate negli anni 2012 e 2013 oltre che nell’anno 2014 secondo le aliquote fissate dal decreto legislativo n. . 118/2011 così come modificato dalla legge n. 228/2012; la voce AA00260 “Rettifica contributi in c/esercizio per destinazione ad investimenti – altri contributi” non risulta valorizzata; la voce AA0280 “Utilizzo fondi per quote inutilizzate contributi di esercizi precedenti da Regione per quota F.S. regione vincolato”, risulta valorizzata per 26,476 mln di euro. La struttura regionale fornisce l’elenco delle aziende che hanno valorizzato tale voce e il relativo importo; la voce AA0900 “Pay-back per il superamento del tetto della spesa farmaceutica territoriale”, risulta valorizzata per 40,371 mln di euro e nella relazione regionale si precisa che tale importo, nelle more di conoscere dall’AIFA la quota di competenza dell’esercizio 2014, è pari all’importo di competenza dell’esercizio 2013. In merito la struttura commissariale e l’advisor precisano che ancora non conoscono l’intero importo incassato nel 2014 e che quindi, l’iscrizione a conto economico della voce in esame accoglie l’incasso del II semestre 2013 e del I semestre 2014; la voce AA0910 “Pay-back per il superamento del tetto della spesa farmaceutica ospedaliera” non risulta movimentata; la voce AA0920 “Ulteriore Pay-back” non risulta movimentata; la voce AA0970 “Compartecipazione alla spesa per prestazioni sanitarie (ticket) Altro”, risulta valorizzata per 1,086 mln di euro. La relazione regionale fornisce l’elenco delle aziende che hanno valorizzato tale voce e il relativo importo; Costi il costo del personale dipendente e non dipendente, pari a 2.805,275 mln di euro, diminuisce di circa 62 mln di euro rispetto al consuntivo 2013. In particolare si registra una diminuzione del costo per il personale dipendente, valorizzato per 2.657,320 mln di euro, di circa 68 mln di euro dovuta principalmente alla riduzione delle competenze fisse, alla riduzione del fondo di risultato e alla riduzione degli oneri sociali, TFR e contributi. Si registra invece un aumento del costo del personale non dipendente, valorizzato per 147,955 mln di euro, di circa 6 mln di euro. Si rilevano 1.155 unità in meno di personale se si confrontano i dati della “Tabella 2” al 31.12.2014, ai dati della “Tabella 2” al 31.12.2013. La diminuzione del costo del personale dipendente è imputabile in parte alla riduzione delle unità lavorative rispetto al 2013, ed in parte a maggiori economie ottenute dalle aziende; i prodotti farmaceutici ed emoderivati sono valorizzati per 848,718 mln di euro, ed evidenziano un aumento di circa 89 mln di euro rispetto al consuntivo 2013. In tale voce a partire da aprile 2014, sono riportati anche i costi per l’approvvigionamento dell’ossigeno stimati in circa 20 mln di euro. Le aziende Napoli 1 e Napoli 2 hanno 6 complessivamente riclassificato in tale voce circa 22 mln di euro dagli altri beni sanitari erroneamente contabilizzati nel 2013. In particolare si rileva un aumento: - nella ASL Avellino per circa 6,9 mln di euro, imputabili in parte all’incremento delle scorte di magazzino e in parte all'utilizzo dei farmaci ad alto costo; - nella ASL Benevento per circa 4,3 mln di euro, imputabile in parte all'incremento delle scorte di magazzino; - nella ASL Caserta per circa 9 mln di euro, imputabili in parte all'utilizzo dei farmaci ad alto costo, in parte all'incremento della distribuzione diretta, in parte alla riclassifica dei costi dell'ossigeno; - nella ASL Napoli 1 per circa 12,3 mln di euro, per la riclassifica del costo dai dispositivi medici; - nella ASL Napoli 2 per circa 23,4 mln di euro, imputabili al potenziamento della distribuzione diretta, al maggior consumo di farmaci di fascia H e ad una riclassifica del costo dai dispositivi medici e in parte all'incremento delle scorte; - nella ASL Napoli 3 per circa 10,5 mln di euro, imputabili in parte all'aumento dei pazienti emofilici trattati (circa 1,5 mln di euro), in parte al maggiori numero di pazienti trattati per la sclerosi multipla (circa 1,5 mln di euro), in parte al maggiori utilizzo di farmaci oncologici (circa 6,5 mln di euro); - nella ASL Salerno per circa 8,5 mln di euro, imputabili in parte a nuovi farmaci per la cura dell’epatite C, in parte alla presa in carico di pazienti affetti da sclerosi multipla e in parte all'incremento delle scorte di magazzino; Sull’acquisto dei nuovi farmaci per la cura dell’epatite C, la struttura commissariale precisa che con il decreto commissariale n. 20/2015, sono stati individuati i centri prescrittori e le modalità di prescrizione per il farmaco Sovaldi a seguito della determina AIFA n. 1353 del novembre 2014, e che attualmente sono effettuati 150 trattamenti. L’acquisto dei farmaci avviene direttamente tramite SoReSa, attualmente a prezzo pieno, ma che comunque si stanno comprando dei lotti contingentati prevedendo una distribuzione graduale, in vista dell’introduzione di nuovi farmaci a prezzi inferiori. E’ in corso di adozione anche un provvedimento per l’acquisto dell’OLYSIO; - nell' AO Cardarelli per circa 2,4 mln di euro, per il maggior consumo di farmaci innovativi ad alto costo e per l'incremento delle scorte; - nell' AO Dei Colli per circa 3,6 mln di euro, imputabili in parte all'incremento dei farmaci oncologici e antitumorali e in parte all'incremento dei farmaci in file F; - nell' AOU Ruggi per circa 3,6 mln di euro, per l'utilizzo di farmaci per la sclerosi multipla, farmaci innovativi e ad alto costo; - nell' IRCCS Pascale per circa 7,3 mln di euro, imputabili al maggior utilizzo di farmaci oncologici; gli altri beni sanitari sono valorizzati per 421,119 mln di euro, ed evidenziano una diminuzione di circa 16,5 mln di euro rispetto al consuntivo 2013. La diminuzione è principalmente imputabile alla ASL Napoli 1 (circa 13,8 mln di euro per una riclassifica nei prodotti farmaceutici); alla ASL Napoli 2 (circa 7,9 mln di euro, anche in questo caso per una riclassifica nei prodotti farmaceutici); alla ASL Salerno (circa 1,4 mln di euro, a seguito di nuova gara per i dispositivi medici); all’AO San Sebastiano (circa 1,1 mln di euro a seguito del maggior utilizzo del conto deposito per dispositivi medici e 7 una migliore gestione del magazzino); nell’AOU SUN (circa 4,5 mln di euro per i minori acquisti effettuati nell’anno). Si rilevano invece maggiori costi nella ASL Avellino (circa 1,4 mln di euro); nella ASL Napoli 3 (circa 1,9 mln di euro a seguito della distribuzione dei prodotti per stomia); e nelle AO Cardarelli (circa 2 mln di euro in parte per utilizzo di nuovi stent e in parte per l’incremento delle scorte); AO Dei Colli (circa 4,3 mln di euro per l’aumento della spesa per defibrillatori, pacemaker e dispositivi per chirurgia mini invasiva) e AO Moscati (circa 2,1 mln di euro); il costo per beni non sanitari valorizzati per 28,291 mln di euro aumenta rispetto al consuntivo 2013 di 0,504 mln di euro; il costo dei servizi appaltati valorizzati per 510,666 mln di euro, aumenta rispetto al consuntivo 2013 di 1,440 mln di euro in particolare per un aumento della voce manutenzioni; il costo delle utenze, valorizzate per 90,061 mln di euro, aumenta di circa 3 mln di euro, rispetto al consuntivo 2013, ed è imputabile principalmente alla GSA (circa 2 mln di euro) per la stima delle somme impegnate relative al servizio SIRES 118; il costo totale delle consulenze, valorizzate per 91,520 mln di euro, registra un aumento rispetto al consuntivo 2013 di circa 2,4 mln di euro. L’incremento è imputabile principalmente alle consulenze non sanitarie 3,4 mln di euro. Le consulenze sanitarie invece diminuiscono di circa 1 mln di euro. Sull’aumento delle consulenze non sanitarie la struttura commissariale precisa che sono da riferire al personale di SoReSa che sta espandendo la propria attività anche nel settore dei servizi oltre che in quello di acquisto farmaci; il costo degli altri servizi sanitari, valorizzati per 120,408 mln di euro, aumenta, rispetto al consuntivo 2013, di circa 13,9 mln di euro. L’aumento è riscontrabile principalmente in GSA (circa 7 mln di euro per i maggiori costi dell’ARPAC) e nelle ASL Caserta (circa 3 mln di euro imputabili alla spesa per medicina penitenziaria) e AOU Federico II (circa 2,5 mln di euro, imputabili ai costi sostenuti per la lavorazione del plasma dell’intera fornitura regionale); il costo degli altri servizi non sanitari, valorizzati per 194,448 mln di euro, diminuisce di circa 6,4 mln di euro rispetto al consuntivo 2013. Si rileva in particolare una riduzione imputabile alla GSA (circa 2 mln di euro) nell’ASL Napoli 2 (circa 1 mln di euro) e nell’ASL Salerno (circa 7 mln di euro per mancata copertura assicurativa i cui costi dei premi relativi, sono accantonanti nella specifica voce) mentre l’ASL Caserta registra una aumento di circa 3,2 mln di euro. In merito alla riduzione registrata dalla GSA la struttura commissariale e l’advisor, precisano che l’importo era riferito a dei finanziamenti delle università le cui attività si sono concluse; il costo della medicina di base, pari a 642,459 mln di euro, diminuisce di circa 0,326 mln di euro rispetto al consuntivo 2013; il costo della farmaceutica convenzionata, pari a 894,327 mln di euro, diminuisce di circa 6,7 mln di euro rispetto al consuntivo 2013. In particolare si rileva una diminuzione nella ASL di Caserta di circa 1,4 mln di euro, nella ASL Napoli 1 di circa 1,9 mln di euro, nella ASL Napoli 2 di circa 1,3 mln di euro e nella ASL Napoli 3 di circa 2,3 mln di euro. 8 Si ricorda che nell’anno 2013 l’ossigeno era dispensato dalle farmacie e i relativi costi erano contabilizzati in questa voce; da aprile 2014 le aziende acquistano direttamente l’ossigeno, distribuendolo in DPC, e contabilizzandolo nei prodotti farmaceutici. Considerando il dato delle DCR rispetto al 2013 risulta una riduzione di circa 8,6 mln di euro, imputabile all'aumento del ticket per circa 9,2 mln di euro, ad un aumento della spesa farmaceutica lorda per circa 1,1 mln di euro e all'aumento dello sconto per circa 0,5 mln di euro. Il dato riportato nel modello CE è superiore rispetto a quanto rilevato dalle DCR, per circa 2,5 mln di euro. Gli scostamenti maggiori si rilevano nell’ASL Caserta (per circa 2,1 mln di euro, a seguito della stima effettuata a IV trimestre 2014 rispetto ai dati 2013). Rispetto al numero di ricette inviate il dato delle DCR risulta superiore ai valori dichiarati sul sistema TS di 864.625 (+1,5%). Sui disallineamenti rilevati tra CE, DCR e TS, la struttura commissariale ha avviato un’attività di verifica per ogni singola ASL; in merito alle prestazioni acquistate da erogatori privati accreditati si evidenzia quanto segue: - assistenza ospedaliera. E’ valorizzata, sul modello CE, per 812,170 mln di euro, diminuisce di 6,6 mln di euro rispetto al dato di consuntivo 2013, e l’advisor segnala una produzione over-budget rispetto al tetto di spesa 2014, con i dati gestionali a disposizione, pari a circa 59 mln di euro, di cui circa 22 mln di euro imputabili alla ASL di Caserta, circa 6 mln di euro alla ASL Napoli 1, circa 6 mln di euro alla ASL Napoli2 e circa 8 mln di euro alla ASL di Napoli 3. In merito la struttura regionale ha precisato che il dato gestionale non tiene in considerazione gli abbattimenti a seguito di controlli di appropriatezza, che per l’anno 2013 sono stati stimati in circa 11 mln di euro, di cui 6 mln di euro per le soglie di appropriatezza LEA e 5 mln di euro per altri controlli. Inoltre nel corso della riunione , la struttura commissariale precisa che, l’importo extra budget della ASL Caserta è da riferire principalmente ad una struttura presente nel territorio che è dotata di unDEA di I livello con un accesso annuale di pronto soccorso molto elevato. In zona ci sono anche altre strutture con elevati accessi al pronto soccorso (es. Villa Betania). Tuttavia la struttura commissariale afferma di poter assicurare la tenuta dei tetti di spesa stabiliti per l’esercizio 2014. Le aziende riportano nel CE il budget di periodo previsto dal decreto commissariale n. 144/2014 ad eccezione delle ASL Napoli 1 e Napoli 3, per la mancata contabilizzazione della quota parte di budget relativa all’assegnazione dei volumi prestazionali dell’ex Casa di Cura Villa Russo, che verrà regolarizzata in sede di consuntivo 2014; l’advisor segnala, in ogni caso, che il fondo rischi della GSA risulta capiente per tale rischio. I contratti con le strutture private accreditate sono stati firmati; - assistenza specialistica ambulatoriale. E’ valorizzata per 739,162 mln di euro e diminuisce, rispetto al dato di consuntivo 2013, di circa 3,3 mln di euro. Anche in questo caso nella relazione dell’advisor si segnala una produzione overbudget pari a circa 56,5 mln di euro, imputabili in particolare all’ASL Napoli 1 (9,8 mln di euro) alla ASL Napoli 2 (14,4 mln di euro) e alla ASL Napoli 3 (21 mln di euro). Le aziende riportano il budget previsto dai decreti commissariali nn. 41, 90 e 129 del 2014. Si segnala che dai dati del sistema SOGEI-TS risulta un valore dichiarato pari a circa 603,08 mln di euro e un valore calcolato di circa 630 mln di euro. I contratti firmati sono 1.296 su un totale di 1.381; 9 - assistenza riabilitativa ex art. 26. E’ valorizzata per 279,865 mln di euro in diminuzione rispetto al consuntivo 2013 di circa 9,1 mln di euro. Le aziende riportano il budget previsto dal decreto commissariale n. 90/2014, e al momento di redazione della relazione erano disponibili flussi gestionali parziali. Si segnala che le ASL Napoli 1 e Benevento non hanno inviato i dati. Anche in questo caso si segnala un extra budget pari a 3,2 mln di euro che risente della mancanza del dato di Napoli 1 e di Benevento. Al riguardo la struttura commissariale riferisce che in questo caso l’extra budget è legato a dei problemi di contenzioso sia sui tetti, che quindi influenza anche il tetto del 2014, che sulle tariffe; - altra assistenza. E’ valorizzata per circa 375,947 mln di euro e diminuisce rispetto al consuntivo 2013 di circa 1 mln di euro. Per l’assistenza termale si specifica che sono disponibili flussi gestionali parziali e che il dato gestionale è inferiore rispetto al CE IV trimestre 2014 di circa 3 mln di euro, per il mancato invio da parte della ASL di Benevento e che i relativi contratti sono stati firmati; Accantonamenti la struttura regionale ha inviato il dettaglio della composizione degli accantonamenti per rischi – voce BA2700- valorizzati complessivamente in 355,738 mln di euro. Di questi: - 66,616 mln di euro sono accantonamenti per cause civili ed oneri processuali principalmente imputabili all’ASL Salerno (22,148 mln di euro) e all’AOU Federico II (circa 30 mln); Sull’AOU Federico II la struttura commissariale precisa che il sostanzioso accantonamento è legato a cause di responsabilità verso il pronto soccorso ostetrico dell’azienda; - 5,869 mln di euro sono relativi al contenzioso per il personale dipendente principalmente imputabili all’ASL Napoli 1 (2,605 mln di euro) e all’AO Cardarelli (1,2 mln di euro); - 15,344 mln di euro sono accantonamenti per rischi connessi all’acquisto di prestazioni da privato, imputabili interamente all’ASL Avellino (5,344 mln di euro) e all’ASL Napoli 1 (10 mln di euro); - 38,751 mln di euro sono accantonamenti per copertura diretta dei rischi (autoassicurazione), imputabili principalmente all’ASL Napoli 1 (12 mln di euro), all’ASL Napoli 3 (5,3 mln di euro), all’ASL Salerno (7,826 mln di euro), all’AO Cardarelli (2,5 mln di euro) e all’AOU SUN (3,726 mln di euro); - 229,158 mln di euro sono altri accantonamenti per rischi di cui parzialmente imputabili all’ASL Caserta (17,5 mln di euro), all’ASL Napoli 1 (39,138 mln di euro), alla ASL Napoli 3 (13,7 mln di euro) e la maggior parte imputabili alla GSA per 152,097 mln di euro. Di tale ultimo importo 90 mln di euro sono accantonamenti per pignoramenti effettuati sulla cassa regionale da privati accreditati per contenziosi sui criteri di remunerazione delle prestazioni sanitarie; 40,645 mln di euro sono accantonamenti effettuati per l’eccedenza dei crediti sui debiti tra le aziende (come da riadozione di consuntivo 2013); 19,741 mln di euro ad integrazione dei circa 30 mln di euro di fondi rischi esistenti presso le aziende e relativi ai crediti verso Comuni, (per una copertura di circa il 35% dei crediti maturati fino a tutto il 2009); 1,711 mln di euro per eccedenza dei ricavi sui costi intercompany registrati a CE IV trimestre 2014. 10 la struttura regionale ha inviato altresì la composizione della voce altri accantonamenti – voce BA2820- valorizzata per 37,827 mln di euro. In tale voce sono presenti: - accantonamenti per interessi di mora per 23,061 mln di euro, per la metà contabilizzati dalla ASL Caserta (13,5 mln di euro); - accantonamenti per rinnovo convenzioni per 6,511 mln di euro di cui 4,909 mln di euro per MMG e 1,602 mln di euro per medici SUMAI; - altri accantonamenti per 8,255 mln di euro di cui più della metà sono imputabili alla GSA (4,638 mln di euro) per l’Istituto CEINGE in seguito a maggior fatturato rispetto alla convenzione stipulata per gli anni 2013 e 2014. Oneri per contratti e convenzioni la struttura regionale e l’advisor dichiarano che l’indennità di vacanza contrattuale per il triennio 2010-2013 relativamente all’anno 2014 con riferimento al personale dipendente è stata corrisposta e che il relativo onere risulta contabilizzato dalle singole aziende nel costo del personale; per il personale convenzionato l’indennità di vacanza contrattuale relativa all’anno 2014 non risulta corrisposta da nessuna azienda, ma le stesse hanno provveduto ad accantonare tale onere nella voce BA2840 “Acc. Rinnovi convenzioni MMG/Pls/MCA ed altri” e nella voce BA2850 “Acc. Rinnovi convenzioni Medici SUMAI”, complessivamente per 6,511 mln di euro. Tavolo e Comitato valutano che gli accantonamenti per il personale convenzionato, sono coerenti con quelli attesi. Proventi e oneri straordinari con riferimento ai proventi straordinari, pari a 24,969 mln di euro, per 0,043 mln di euro sono riferiti a plusvalenze, mentre gli altri proventi straordinari sono composti da: - 0,420 mln di euro sono costituiti da proventi da donazioni e liberalità diverse; 13,694 mln di euro sono costituiti da sopravvenienze attive, di cui la struttura regionale fornisce il dettaglio nella propria relazione e gli importi maggiori sono imputabili alla ASL Avellino (3,297 mln di euro), alla ASL Caserta (2,294 mln di euro), alla ASL Napoli 1 (4,422 mln di euro); - 10,811 mln di euro sono costituiti da insussistenze attive, di cui la struttura regionale fornisce il dettaglio nella propria relazione e gli importi maggiori sono imputabili alla ASL Caserta (1,142 mln di euro), alla ASL Napoli 1 (2,627 mln di euro), all’AOU Ruggi (2,448 mln di euro); - 0,001 mln di euro sono altri proventi straordinari dell’AO Rummo; con riferimento agli oneri straordinari, pari a 65,736 mln di euro, sono costituiti da: - 0,044 mln di euro riferiti ad oneri tributari da esercizi precedenti, quasi per intero imputabili all’AO Cardarelli; 12,692 mln di euro riferiti ad oneri da cause civili metà quasi interamente imputabili alla ASL Napoli 1 (12,505 mln di euro); 51,893 mln di euro riferiti a sopravvenienze passive. Gli importi più elevati sono stati registrati dalla ASL Avellino (4,252 mln di euro), dalla ASL Napoli 1 (17,126 mln di euro e non specificati nella relazione regionale), dalla ASL Napoli 2 (9,608 mln di euro, quasi interamente riferiti ad acquisti di prestazioni e 11 - di beni e servizi da terzi), dalla ASL Salerno (4,398 mln di euro, quasi interamente riferiti ad acquisti di beni e servizi da terzi) dall’AO Cardarelli (4,374 mln di euro quasi interamente riferiti ad acquisti di beni e servizi da terzi) e dall’AO Ruggi (3,552 mln di euro, quasi interamente riferiti ad acquisti di beni e servizi da terzi); 0,982 mln di euro riferiti ad insussistenze passive, principalmente imputabili all’AOU Federico II; 0,125 mln di euro riferiti ad altri oneri straordinari e quasi per intero imputabili alla ASL Avellino. Differenziale TUC La struttura regionale specifica che nel CE 999 al IV trimestre 2014 i conti AA0560 – “Ricavi per differenziale tariffe TUC” e BA1550 – “Costi per differenziale tariffe TUC” non risultano movimentati. Con riferimento alla contabilizzazione della mobilità attiva e passiva interregionale si segnala che, a seguito dell’emanazione del decreto commissariale n. 91 dell’11 agosto 2014, a partire dall’esercizio 2014 essa viene contabilizzata a livello di singola azienda. Ciò comporta che ciascuna azienda provvede ad iscrivere tra i costi la mobilità sanitaria passiva extra regione e tra i ricavi la mobilità sanitaria attiva extra regione, come risultante dalla “matrice della mobilità extraregionale approvata dal Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ed inserita nell'atto formale di individuazione del fabbisogno sanitario regionale standard e delle relative fonti di finanziamento dell'anno di riferimento”. Tale trattamento contabile della mobilità interregionale, coerente con quanto previsto dal decreto legislativo n. 118/2011, risulta “formalmente” differente rispetto a quello utilizzato sino allo scorso esercizio (a livello consolidato l’effetto è nullo), allorquando la contabilizzazione della mobilità interregionale avveniva a livello di GSA stante l’assegnazione alle aziende del riparto del finanziamento sanitario della spesa corrente al netto del saldo di mobilità. Si precisa che in assenza di provvedimento per il nuovo riparto 2014, le aziende sanitarie al IV trimestre 2014 hanno provveduto a contabilizzare la mobilità interregionale così come definito dal decreto commissariale n. 91 del 11 agosto 2014. Tavolo e Comitato prendono atto di quanto comunicato. Inoltre chiedono nuovamente alla Regione di relazionare in merito al rispetto dell’articolo 1, comma 171 della legge n. 311/2004 laddove è espressamente previsto il divieto di riconoscere alle strutture sanitarie remunerazioni tariffarie diverse a seconda della residenza del paziente. Riconciliazione partite infragruppo Nella relazione della struttura regionale si rappresenta che è in corso l’attività di riconciliazione delle reciproche posizioni creditorie e debitorie tra le aziende sanitarie ed ospedaliere. Tale attività prevede dopo una preliminare attività di ricognizione dei dati mediante compilazione da parte delle singole aziende di prospetti di dettaglio appositamente predisposti, tavoli di confronti tra le aziende interessate finalizzati all’allineamento delle reciproche posizioni. Tale attività dovrebbe completarsi entro il termine previsto per la chiusura del bilancio di esercizio 2014. Allo stato, nelle more del completamento della predetta attività di riconciliazione, in GSA è stata accantonata una somma per la copertura sia delle differenze rilevate a livello di poste economiche di costi e ricavi relativamente al IV trimestre 2014, pari a circa 1,711 mln di euro, sia di quelle presumibilmente sussistenti a livello di poste patrimoniali di crediti e debiti e stimate in circa 40,645 mln di euro, sulla base del disallineamento rilevato in sede di consuntivo 2013. 12 Tavolo e Comitato confermano che il consolidamento delle voci R ha comportato un disallineamento di 1,711 milioni, compensato dalle iscrizioni della GSA. Tavolo e Comitato invitano la struttura commissariale ad adoperarsi al fine risolvere le criticità presenti in sede di redazione del bilancio d’esercizio 2014 e al fine di evitare che le stesse si presentino in futuro. Articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 35/2013 La struttura commissariale ha inviato le informazioni per la verifica dell’adempimento previsto dall’articolo 3, comma 7 del decreto legge n. 35/2013. A partire dalle informazioni riportate nella tabella seguente risulta che nel corso dell’anno solare 2014 sono stati effettuati trasferimenti da parte dello Stato per finanziamento 2014 e precedenti per 9.265,972 mln di euro cui si aggiungono i trasferimenti di 993 mln di euro a titolo di anticipazione di liquidità - tranche 2014. Risultano inoltre previste entrate fiscali per 86,606 mln di euro. Di tali risorse risultano state erogate al SSR risorse di finanziamento 2014 e precedenti per 8.991,276 mln di euro ed interamente trasferite le risorse relative all’anticipazione di liquidità e le risorse fiscali. Complessivamente risultano risorse statali e regionali per 10.345,579 mln di euro e trasferimenti al proprio SSR per per 10.049,628 mln di euro Risorse da Stato Trasferite da Stato Risorse finaziamento ordinario 2014 Risorse finanziamento vincolato 2014 Risorse finanziamento ante 2014 9.059.469.038 206.503.105 8.861.823.439 129.452.577 9.265.972.143 8.991.276.016 Totale risorse finanziamento ordinario 2014 e ante Risorse da Stato Anticipazione liquidità ex dl 35/2013 tranche 2014 Anticipazione liquidità ex dl 66/2014 Totale anticipazioni liquidità Risorse fiscali autonome regionali Finanziamento regionale aggiuntivo per equilibrio bilancio da leva fiscale obbligatoria Risorse autonome regionali Trasferite da Regione a SSR Trasferite da Stato Trasferite da Regione a SSR 993.000.000 971.745.515 993.000.000 971.745.515 Trasferite da Stato 86.606.890 Previsione da bilancio regionale % trasferimento 97,0% % trasferimento 97,9% Trasferite % trasferimento da Regione a SSR 86.606.890 100,0% Trasferite % trasferimento da Regione a SSR Finanziamento regionale aggiuntivo per extralea Finanziamento regionale aggiuntivo per equilibrio bilancio Ulteriori risorse regionali destinate al SSR Risorse regionali per ripiano disavanzi anni pregressi Totale risorse aggiuntive regionali Totale risorse Stato+Regione - 10.345.579.033 - 10.049.628.421 - 97,1% 13 Tavolo e Comitato valutano che, avendo la regione assicurato il trasferimento al proprio SSR nella misura del 97,1% delle somme ricevute nell’anno solare 2014, ha rispettato per l’anno 2014 il disposto dell’articolo 3, comma 7, del decreto legge n. 35/2013. Tempi di pagamento dei fornitori Nella relazione fornita dalla struttura commissariale si riporta: - la stima dei tempi medi di pagamento dei fornitori registrati nel 2014 per azienda sanitaria, GSA e regionale; - i tempi di pagamento (DSO) rilevati da ASSOBIOMEDICA in riferimento al mese di dicembre 2014. La stima dei tempi medi di pagamento della GSA e delle aziende sanitarie è stata effettuata sulla base dei dati resi disponibili dalle aziende relativi al IV trimestre 2014, confrontati con analoghe stime effettuate sulla base dei dati rilevati in sede di IV trimestre 2013. A riguardo si precisa che ai fini della stima è stato utilizzato il seguente indicatore: (Σ debiti commerciali / Σ costi inerenti debiti commerciali) x 360 In particolare per quanto riguarda i costi, sono stati considerati quelli rilevati dai modelli CE IV trimestre 2014 resi disponibili dalle aziende sulla piattaforma NSIS, per quanto riguarda i debiti invece, in assenza di modello SP al 31.12.2014, sono stati considerati i dati risultanti dalle bozze dei bilanci di verifica alla data del 31.12.2014 fornite dalle aziende, alla data della redazione della relazione. La relazione riporta una tabella in cui sono dettagliati per ciascuna azienda, i tempi medi di pagamento sia al IV trimestre 2014 che al IV trimestre 2013, e da cui si evince che la riduzione della tempistica, come totale regione, è di 34 gg. con miglioramenti notevoli sull’AOU Ruggi e sull’AO San Sebastiano. Tale lieve miglioramento è una conseguenza dell’attuazione sia delle azioni poste in essere dalla gestione commissariale nell’ambito del decreto n. 12/2011 sia del decreto legge n. 35/2013. Detto miglioramento in sede di bilancio consuntivo 2014 dovrebbe rivelarsi ancora più significativo per effetto del completamento delle sistemazioni contabili da parte delle aziende. Considerato che in sede di consuntivo 2013 la stima dei tempi medi di pagamento è risultata in riduzione di circa 63 gg rispetto a quella rilevata in sede di IV trimestre 2013, proiettando una siffatta riduzione anche per il consuntivo 2014, la stima dei tempi medi di pagamento dovrebbe presumibilmente assestarsi a circa 160 gg. AZIENDA ASL AVELLINO ASL BENEVENTO ASL CASERTA ASL NAPOLI 1 ASL NAPOLI 2 ASL NAPOLI 3 ASL SALERNO AO CARDARELLI AO SANTOBONO AO DEI COLLI AO S.GIOVANNI E RUGGI AO MOSCATI AO RUMMO AO S. SEBASTIANO AOU SUN AOU FEDERICO II IRCSS PASCALE GSA TOTALE TEMPI MEDI AL IV TRIMESTRE 2014 TEMPI MEDI AL IV TRIMESTRE 2013 187 185 153 291 87 287 333 327 179 200 243 199 296 374 143 116 235 48 218 175 199 164 312 162 264 370 310 206 158 357 261 299 491 217 167 299 61 252 ∆ IV TRIMESTRE 2014 IV TRIMESTRE 2013 12 -14 -11 -21 -75 23 -37 17 -27 42 -114 -62 -3 -117 -74 -51 -64 -13 -34 14 La tabella sopra riportata fornisce il dettaglio della stima dei tempi medi di pagamento per la GSA e per singola azienda riportata nella relazione regionale. A conferma del trend di riduzione dei tempi medi di pagamento, la relazione regionale riporta anche le rilevazioni di ASSOBIOMEDICA relativamente ai mesi di dicembre 2014 e 2013, sia a livello di singolo Ente del SSR che a livello regionale, da cui si evince una riduzione della tempistica pari a circa 56 gg. Tavolo e Comitato in merito ai tempi di pagamento dei fornitori rilevano che la relazione in esame riporta dati sui tempi di pagamento non conformi alle modalità di calcolo previste dal DPCM 22 settembre 2014. Al riguardo, da una analisi sui siti aziendali, si rileva come l’indicatore sia stato pubblicato da tutte le aziende, seppure in alcuni casi elaborato secondo criteri diversi da quelli previsti dal predetto DPCM. Anche le modalità di pubblicazione dell’indicatore non risponde sempre alle specifiche previste dal DPCM. Sul sito della regione è pubblicato il solo indicatore per la gestione non sanitaria, mentre dovrebbe esser presente anche l’indicatore per la GSA e quello complessivo del bilancio regionale. La struttura commissariale non fornisce documentazione relativa ai tempi di pagamento per l’anno 2015. Risultato di gestione Tavolo e Comitato, sulla base di quanto sopra rappresentato provvedono alla valutazione del risultato di gestione. Il conto economico IV trimestre 2014 inviato dalla regione Campania al NSIS, al netto della voce AA0080, evidenzia un avanzo di 227,610 mln di euro. Tavolo e Comitato rilevano, ai sensi dell’articolo 30 del decreto legislativo n. 118/2011, che sono presenti aziende in utile per complessivi 27,503 mln di euro. Pertanto il risultato di gestione viene rettificato di tale utile. Pertanto, il risultato di gestione, prima delle coperture, evidenzia un avanzo di 200,107 mln di euro. A partire dalla documentazione prodotta dalla struttura commissariale, risultano impegnati, come coperture fiscali, 51,755 mln di euro sul capitolo 1038 del bilancio di previsione 2015, in coerenza con l’importo richiesto da Tavolo e Comitato nella riunione del 22 luglio 2014 sulla base dell’applicazione dell’articolo 2, comma 80, della legge n. 191/2009 e in coerenza con quanto disposto dall’articolo 20, comma 2-ter, del decreto legislativo n. 118/2011. Sulla base di quanto sopra esposto si evince che il risultato di gestione dopo le coperture fiscali di 51,755 mln di euro, come rideterminate dalla nuova stima dei gettiti delle aliquote fiscali relative agli anni 20143 e 2014 e alla consuntivazione dell’anno 2012 comunicate dal Dipartimento delle finanze (-22,645 mln di euro), presenta un avanzo di 229,217 mln di euro. 15 Regione Campania mln di euro riunione del 1° aprile 2015 IV trimestre 2014 227,610 27,503 modello CE (al netto voce AA0080) rettifica somma aziende in utile risultato di gestione rideterminato 200,107 coperture: coperture fiscali come da DL 120/2013 come da verbale del 22 luglio 2014 51,755 rideterminazione stima gettito a.i. 2014, a.i. 2013 e consuntivazione a.i. 2012 - 22,645 29,110 totale coperture risultato di gestione dopo coperture 229,217 Tavolo e Comitato valutano che la Regione Campania a IV trimestre 2014 presenta un avanzo di 200,107 mln di euro. Dopo il conferimento delle coperture fiscali di 51,755 mln di euro, rettificate della rideterminazione dei gettiti delle aliquote fiscali degli anni 2013 e 2014 nonché della consuntivazione del gettito dell’anno d’imposta 2012, presenta un avanzo di 229,217 mln di euro. B. VERIFICA DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI RIENTRO B.1 EROGAZIONE DEI LEA Prima di entrare nello specifico della verifica dell’attuazione di quanto previsto nel Piano di rientro si fornisce, di seguito, un aggiornamento della situazione sull’erogazione dei LEA, del periodo 2011-2014, così come si evince dai dati in possesso del Sistema Informativo Sanitario del Ministero della Salute. Regione Campania Erogazione dei LEA Punteggio adempimento e) Erogazione dei LEA 4 4 2011 2012 2013 101 117 136 2014 Valori di rif. ≥ 160 Adempiente Fonte Griglia LEA Il punteggio complessivo dell’adempimento e) (Griglia LEA) oggetto di verifica del Comitato LEA, mostra un graduale miglioramento e si attesta ad un punteggio pari a 136 . I miglioramenti che si registrano nella griglia di valutazione LEA 2013 consentono alla Regione di superare le inadempienze relative al punto e) degli anni 2010, 2011 e 2012. 16 Analisi dell'attività assistenziale 2011* 2012* 2013* 2014 Assistenza Ospedaliera Valore annuale Totale dimissioni (tasso standardizzato x 1000 residenti) Dimissioni in DO (tasso standardizzato x 1000 residenti) Dimissioni in DH (tasso standardizzato x 1000 residenti) Quota dimissioni in DH sul totale dimessi (%) Mobilità passiva extraregionale (% ricoveri fuori regione dei residenti sul totale dei ricoveri in regione-acuti in DO) Peso medio dei ricoveri fuori regione dei residenti (acuti in DO) 1.095.169 (195,7) 697.854 (125,7) 397.315 (70,1) 36% 1.071.773 (191,7) 1.054.176 (187,3) 674.743 (121,7) 662.767 (118,4) 397.030 391.328 (70,0) 37% Valori di rif. Fonte ≤ 160 *1.000 L. n. 135 del 7 agosto 2012 (68,9) 37% 25% 8,3% 8,2% 8,2% 7,6% 1,39 1,42 1,46 1,33 V.N. Rapp. SDO POSTI LETTO Totale PL (tasso x 1000 residenti) 19.410 (3,33) 18.614 (3,23) 18.641 PL acuti (tasso x 1000 residenti) 17.707 (3,04) 16.945 (2,94) 16.911 1.703 (0,29) 1.669 (0,29) 1.730 PL post acuzie (tasso x 1000residenti) 3,58 (corr. 2,90per (2,93) 16.594 (2,83) (corr. 0,35-per (3,23) 18.585 (3,17) (0,30) 1.991 (0,34) Emergenza-urgenza Interva l l o Al l a rme-Ta rget dei mezzi di s occors o 75° percenti l e tempi tra ri cezi one del l a chi a ma ta e a rri vo del mezzo di s occors o (mi nuti ) 18 16 Intesa StatoRegioni 5 agosto 2014 Comitato LEA 0,68 (corr. per 18 ≤ 18 1,12° ≥ 1,8 Griglia LEA Assistenza Territoriale Assistenza domiciliare a nzi a ni a s s i s ti ti i n ADI (%) Assistenza residenziale e semiresidenziale Pos ti equi va l enti per a s s i s tenza a gl i a nzi a ni ≥ 65 a nni i n s trutture res i denzi a l i (ta s s o per 1.000 a nzi a ni res i denti ) Pos ti equi va l enti res i denzi a l i i n s trutture che eroga no a s s i s tenza a i di s a bi l i (ta s s o per 1.000 res i denti ) Pos ti equi va l enti s emi res i denzi a l i i n s trutture che eroga no a s s i s tenza a i di s a bi l i (ta s s o per 1.000 res i denti ) Pos ti l etto Hos pi ce (n. e ra pporto s u 100 deceduti per tumore) 0,63 0,56 0,38 ≥ 6,6 0,25 0,25 0,23 ≥ 0,43 Griglia LEA 0,30 25 (0,2) 0,30 36 (0,3) 73 0,32 ≥ 0,18 (0,5) ≥1 10,50 ≥ 10,2 Salute mentale Numero a s s i s ti ti pres s o i Di pa rti menti di s a l ute menta l e (ta s s o per 1.000 res i denti ) Prevenzione 2011 2012 2013 2014 Screening oncologici Quota di res i denti che ha nno effettua to tes t di s creeni ng oncol ogi ci (tumori ma mmel l a , cervi ce uteri na , col on retto) i n progra mmi orga ni zza ti * dati pres enti nella banca dati nazionale al 12 marzo 2015 Valori di rif. Fonte valori score ccomplessivo ≥9 2 2 3 Normale 7-8 Minimo 5-6 Rilevante ma in miglioramento 0-4 Non accettabile Griglia LEA Banca dati nazionale del Ministero della Salute (SIS - NSIS) ° indicatore calcolato da fonte NSIS decreto del Minis tro della s alute del 17 dicembre 2008 e s .m. «Is tituzione del s is tema informativo per il monitoraggio dell'as s is tenza domiciliare» (SIAD) ^ indicatore calcolato da fonte NSIS decreto del Minis tro della s alute del 15 ottobre 2010 e s .m. «Is tituzione del s is tema informativo per la s alute mentale» (SISM) Dalla lettura dei dati riportati nel prospetto, relativamente all’assistenza ospedaliera, si rileva un decremento dell’ospedalizzazione fra il 2011 e il 2013; tuttavia, il tasso totale standardizzato di dimissione nell’ultima annualità considerata (pari a 187 per 1000 residenti) risulta ancora largamente superiore alla soglia di riferimento (160 per 1000 residenti). Per quanto riguarda la mobilità ospedaliera, l’8,2% dei ricoveri dei residenti (per acuti in regime ordinario) risulta effettuata presso strutture collocate al di fuori del territorio regionale (quota stabile nelle 3 annualità considerate), con una complessità media della casistica superiore al peso medio nazionale della casistica trattata fuori regione. Per ciò che concerne l’offerta ospedaliera, la dotazione aggiornata complessiva di posti letto risulta pari a 3,17 per 1.000 residenti nell’anno 2014, come si evince dalla banca dati nazionale: la dotazione per le acuzie risulta pari al 2,83 17 per 1000 residenti, quella per le post acuzie risulta lievemente inadeguata e pari a 0,34 per mille residenti (0,35-0,68). Per quanto riguarda l’efficienza della rete dell’emergenza-urgenza territoriale, l’indicatore considerato, riferito al tempo intercorrente tra la ricezione delle chiamate da parte della Centrale Operativa e l'arrivo del primo mezzo di soccorso, pari a 18 minuti nel 2013, risulta in linea con la soglia ritenuta adeguata. Per ciò che concerne la situazione relativa all’erogazione dell’assistenza territoriale, gli indicatori evidenziano, nel 2013, una quota di anziani assistiti a domicilio pari a 1,1%, inferiore all’intervallo di riferimento (>= 1,8%) come da fonte NSIS-SIAD. Si rilevano inoltre: un insufficiente numero di posti equivalenti presso strutture residenziali per anziani non autosufficienti, espressione delle giornate di assistenza effettivamente erogate, pari a circa 0,4 per 1000 anziani nel 2013 (intervallo adeguato >= 6,6 posti per 1000 anziani), peraltro in peggioramento rispetto alle annualità precedenti; un numero inadeguato di posti equivalenti presso strutture residenziali preposte all’assistenza dei disabili (0,23 per 1000 vs 0,43 per 1000); una dotazione di posti letto destinati alle strutture per pazienti terminali pari a 0,5%, inferiore al riferimento nazionale (1%). Si evidenziano, altresì, criticità in relazione all’indicatore di attività dei servizi preposti alla salute mentale, in quanto il numero di assistiti presso il DSM risulta pari a 10,5 per 1000 residenti nel 2013, in linea con il valore ritenuto adeguato (>= 10,2 per 1000). Per quanto riguarda l’area della prevenzione, persistono nel 2013 forti criticità negli screening oncologici, come si evince dalla bassa quota di residenti che hanno effettuato test in programmi organizzati, indicatore sostanzialmente rimasto invariato dal 2011. Analisi dell'appropriatezza 2011 Ra pporto tra ri coveri a ttri bui ti a DRG a d a l to ri s chi o di i na ppropri a tezza e ri coveri a ttri bui ti a DRG non a ri s chi o di i na ppropri a tezza i n regi me ordi na ri o T.O. over 75 a nni per 1.000 a b. a nzi a ni 193.092 Degenza medi a pre-opera tori a (gg) 2012 2013 2014 Valori di rif. Fonte ≤0,29 Griglia LEA 0,4 0,38 0,29 (424,4) 191.498 (423,3) 192.407 (415,7) 381,7 V.N. 2,20 2,10 2,13 1,75 V.N. Rapp. SDO Relativamente all’appropriatezza, si evidenzia, nell’anno 2013, un rapporto tra le dimissioni attribuite ai 108 DRG ad alto rischio di inappropriatezza e le dimissioni non attribuite ai suddetti DRG pari a 0,29, al limite dell’intervallo di adeguatezza individuato dal Comitato Lea (inferiore o pari a 0,29). Pur osservando una riduzione del tasso di ospedalizzazione della popolazione ultra-settantacinquenne, essa si mantiene nel 2013 ancora pari a 415 per 1000 anziani, in eccesso rispetto al valore di riferimento pari a 381 per 1000. Anche il valore della degenza media pre-operatoria risulta superiore al valore medio nazionale (2,13 vs 1,75). Qualità dell'assistenza Somma pondera ta di ta s s i s peci fi ci di ri covero i n regi me ordi na ri o per a l cune condi zi oni /pa tol ogi e: a s ma pedi a tri co, compl i ca nze del di a bete, s compens o ca rdi a co, i nfezi oni del l e vi e uri na ri e, pol moni te ba tteri ca nel l 'a nzi a no, BPCO (i ndi ce pes a to per fa s ce d'età ) Percentua l e di pa rti ces a rei pri ma ri Percentua l e di pa zi enti (età 65+) con di a gnos i pri nci pa l e di fra ttura del col l o del femore opera ti entro 2 gi orna te i n regi me ordi na ri o 2011 2012 2013 535,92 525,11 507,9 2014 Valori di rif. Fonte ≤ 530 Griglia LEA 50,60% 59,20% 49,25% ≤ 18% 13,82% 14,22% 15,77% ≥ 55% Un approfondimento su alcuni specifici indicatori di qualità assistenziale evidenzia: 18 - un forte decremento della frequenza di utilizzo del ricovero ordinario per specifiche patologie croniche, trattabili a livello territoriale, il cui indice composito risulta ricompreso nell’intervallo di adeguatezza; - un lieve incremento della quota di pazienti ultra-sessantacinquenni con diagnosi principale di frattura del collo del femore, operati entro 2 giornate in regime ordinario; nel 2013 tale indicatore risulta ancora largamente inferiore al 55%; - una eccessiva quota di parti cesarei primari: la frequenza di tale procedura, seppure in decremento dal 2012, risulta pari a circa il 49% nell’anno 2013, discostandosi significativamente dal valore ritenuto accettabile dal Comitato LEA (18%). B.2 MONITORAGGIO DELLO STATO DI ATTUAZIONE DEL PO Su richiesta dei Ministeri affiancanti la struttura commissariale ha trasmesso una Relazione di monitoraggio (prot. 54_15 del 10.03.2015) sullo stato di attuazione degli obiettivi programmati nel PO 2013-2015. La Relazione descrive, programma per programma, le attività condotte per ciascun intervento richiamando i provvedimenti emanati e le attività in corso. Non riporta una sintesi dello stato di raggiungimento degli obiettivi né gli esiti delle valutazioni ministeriali o dei Tavoli ad essi collegati. Tavolo e Comitato invitano la struttura commissariale a relazionare nel proseguo lo stato di avanzamento utilizzando indicatori quantitativi, così come riportati nell’allegato cronoprogramma del Programma operativo 2013-2015. ATTUAZIONE DEL DECRETO LEGISLATIVO 118/2011 La struttura commissariale ha trasmesso il Decreto n. 27/15 (prot. 46_15 del 10.03.2015) con il quale approva il bilancio di esercizio 2013 della “Gestione Sanitaria Accentrata presso la Regione” ed il bilancio di esercizio consolidato 2013 del SSR. In detto provvedimento si riferisce che lo stesso non costituisce, comunque, “approvazione (nemmeno implicita) del bilancio di esercizio al 31/12/2013 delle singole aziende sanitarie ed ospedaliere, oggetto di consolidamento da parte della Regione ai sensi dell’art. 32 comma 7 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118, stante la necessità di provvedervi, secondo il dettato della precitata norma, con apposito atto positivo”. Tavolo e Comitato osservano che il provvedimento in esame non soddisfa il dettato dell’art.32, comma 7 del d.lgs. 118/2011, sia per quanto attiene i termini di approvazione del bilancio di esercizio consolidato 2013 della “Gestione Sanitaria Accentrata presso la Regione” e del bilancio di esercizio consolidato 2013 del SSR, sia soprattutto perché la norma preordina l’approvazione dei bilanci di esercizio di tutti gli enti del SSR all’approvazione del bilancio consolidato. Ricordano che il bilancio delle aziende sanitarie compone per la maggior parte il bilancio consolidato del Servizio sanitario regionale e che l’adozione del decreto di approvazione del conto consolidato del SSR è un preciso atto previsto dal decreto legislativo n. 118/2011 che, nello spirito della legge, si sostanzia nell’approvazione incondizionata anche del documento contabile delle aziende sanitarie Pertanto tale provvedimento non può limitarsi a non approvare (nemmeno implicitamente) il bilancio di esercizio al 31/12/2013 delle singole aziende sanitarie ed ospedaliere, oggetto di consolidamento. 19 Nell’ambito della relazione sullo stato di attuazione del Programma Operativo 2013-2015 richiesta alla regione, la struttura commissariale ha inviato anche un aggiornamento sullo stato di regolarizzazione delle carte contabili e sul trasferimento delle risorse del SSR dal bilancio regionale alla GSA. - Regolarizzazione carte contabili La struttura commissariale ha fatto presente che la mancata sistemazione della carte contabili impattava negativamente sull’informativa contabile da rendere in bilancio, e pregiudicava anche il regolare avanzamento del piano dei pagamenti dei debiti sanitari di cui al decreto n. 12/2011 e al decreto legge n. 35/2013 causando potenziali casi, di “doppi pagamenti” o pagamenti inappropriati derivanti dal mancato abbinamento con le corrispondenti partite già pagate dal Tesoriere a seguito di ordinanze o assegnazioni giudiziarie. La standardizzazione del processo di regolarizzazione delle carte contabili e l’uniformità dei comportamenti delle aziende sanitarie interessate nel percorso di regolarizzazione ha facilitato la risoluzione dalla problematica permettendo di raggiungere i risultati odierni. La struttura commissariale ha altresì rappresentato che, al fine di porre in essere il processo di regolarizzazione delle carte contabili, è necessario procedere alla ricostruzione dei fascicoli, il cui contenuto è rappresentato principalmente da: carta contabile, ordinanza di assegnazione del Tribunale di riferimento (in caso di interventi), atto esecutivo (decreto ingiuntivo, sentenza, ordinanza, estratto contabile). Le principali fasi che interessano il processo di abbinamento delle carte contabili e che precedono la rilevazione contabile in Co.Ge. sono: o presa in carico del fascicolo ed analisi della completezza della documentazione; o analisi degli atti esecutivi e quadratura extracontabile delle somme pagate ed indicate sulle carte contabili con quanto riportato in contabilità, e con la contestuale rilevazione delle spese legali, interessi ed altri oneri in essi indicati; o alimentazione del database (extra-contabile) strutturato in maniera tale da gestire tutte le informazioni utili allo svolgimento delle operazioni di regolarizzazione delle poste debitorie. Infine, il database permette di stampare un report di dettaglio che viene inserito nel fascicolo, per poi trasferirlo all’area contabile di competenza dell’azienda per la rilevazione in Co.Ge. Si ricorda che le aziende del SSR campano interessate dalla problematica delle carte contabili sono la ASL Napoli 1 Centro e la ASL Napoli 3 Sud, per le quali di seguito si riporta lo stato di attuazione. ASL Napoli 1 Al 1° gennaio 2012 il valore delle carte contabili da regolarizzare era pari a circa 832 mln di euro. Per la risoluzione della problematica nel corso del 2012 l’azienda si è attivata chiedendo alla struttura commissariale il supporto dell’advisor contabile. Successivamente al termine del supporto dell’advisor l’azienda ha continuato ad avvalersi di un supporto specializzato che ha permesso di raggiungere i risultati odierni e di seguito descritti. Allo scopo di fronteggiare i casi dei “doppi pagamenti” l’azienda, ha mobilitato una squadra interna con risorse professionali facenti parte dell’U.O.C. Gestione Economica e Finanziaria Informatizzata e dell’ U.O.C. Affari Legali e ha adottato, con delibera n. 434 del 23 novembre 2012, il “Regolamento per la gestione per il recupero crediti derivanti dalle attività di ricognizione delle varie partite contabili sospese” dandone immediata esecutività. Nello specifico, il Regolamento disciplina tutte le attività connesse al recupero dei crediti dell’ASL Napoli 1 Centro, e al fine di assicurare una costante tracciabilità, uniformità, efficacia e semplificazione delle azioni amministrative è stata definita una modulistica standardizzata. 20 Nel corso delle attività di contabilizzazione, si procede ad un ulteriore controllo sui pagamenti inerenti i documenti contabili interessati dall’operazione in corso, e laddove fosse confermata l’esistenza di un pagamento già registrato in contabilità, viene notificato all’ufficio legale dell’ASL che avvierà le misure di recupero di tale credito e/o le azioni legali adeguate alla circostanza. Durante le attività di regolarizzazione si è riscontrata una carenza di documenti tale per cui si è resa necessaria un’interfaccia organizzativa con enti esterni all’azienda, quali banche (in particolare l’Istituto Tesoriere), tribunali, uffici vari, per il recupero della documentazione che deve necessariamente comporre i fascicoli connessi alle operazioni da regolarizzare in contabilità. I risultati raggiunti sono: o valore residuo delle carte contabili da regolarizzare al 31.12.2012: 560 mln di euro; o valore residuo delle carte contabili da regolarizzare al 31.12.2013: 403 mln di euro; o valore residuo (stimato perché il bilancio è in corso di chiusura) carte contabili da regolarizzare al 31.12.2014: 280 mln di euro. Va considerato, inoltre, che sono state lavorate (abbinamento dei documenti di fascicolo) carte contabili per un valore di circa 150 mln di euro, che una volta registrati in contabilità comporterebbero un ulteriore riduzione del conto “anticipi per pignoramenti” per pari importo passando quindi da 340 mln di euro (stimati per la chiusura del bilancio al 31 dicembre 2014) a 190 mln di euro. ASL Napoli 3 Al 1° gennaio 2012 il valore delle carte contabili da regolarizzare era di circa 167 mln di euro. Anche la ASL Napoli 3 nel corso del 2013 ha richiesto ed ottenuto uno specifico supporto dell’advisor contabile, e poi successivamente ha continuato le attività con il proprio personale. Di seguito si riportano i risultati raggiunti nel corso del tempo: o valore residuo delle carte contabili da regolarizzare al 31.12.2012: 91 mln di euro; o valore residuo delle carte contabili da regolarizzare al 31.12.2013: 40 mln di euro; o valore residuo (stimato perché il bilancio è in corso di chiusura) carte contabili da regolarizzare al 31.12.2014: 20 mln di euro. - Trasferimento Risorse del SSR dal bilancio regionale alla GSA In attuazione dell’art. 3 del decreto legge n. 35/2013, la Regione Campania ha avuto accesso alla anticipazione di liquidità con rimborso in 30 anni, istituita per estinguere i debiti sanitari maturati al 31 dicembre 2012, ottenendo l'erogazione di 1.950,546 mn di euro, di cui: o 957,546 mln di euro nel corso del 2013; o 993 mln di euro in data 27 giugno 2014. L'ultima erogazione di 993 mln di euro, come stabilito nel verbale del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali del 15 aprile 2014, è destinata interamente alla copertura della mancata erogazione per cassa delle somme dovute dalla regione al proprio SSR. Alla luce di quanto sopra, la posizione creditoria del SSR verso la regione per fondi incassati e non trasferiti alla data del 31 dicembre 2013 risulta finanziariamente coperta dall’ultima erogazione del prestito di cui al citato decreto legge n. 35/2013. Allo stato i crediti del SSR verso la regione derivano soprattutto dalle manovre fiscali che sono erogate dallo Stato sulla tesoreria ordinaria e che quindi richiedono successivi provvedimenti periodici di trasferimento alla tesoreria sanità previa riconciliazione delle residua quota di competenza della GSA. 21 FLUSSI INFORMATIVI Il Programma operativo 2013-2015 prevede diverse azioni volte a sanare le numerose criticità presenti nei flussi informativi NSIS. Recentemente si è assistito ad un progressivo miglioramento della trasmissione dei dati sia in termini di completezza che di qualità. Allo stato risulta ancora carente il flusso informativo relativo ad EMUR con particolare riferimento alla sezione Pronto Soccorso. Tavolo e Comitato chiedono una relazione specifica sulle iniziative intraprese o da intraprendersi per risolvere la criticità evidenziata per EMUR. La struttura commissariale ha inviato il Decreto n. 17/15 (prot. 35_15 del 24.02.2015) avente ad oggetto: "Istituzione flusso informativo regionale dei dati di anatomia patologica", con cui, tra l’altro, viene disposto di rimandare a successivo provvedimento l’approvazione della linee guida operative in cui vengono definite le modalità di acquisizione da parte dei Registri Tumori del flusso informativo delle anatomie patologiche regionali. - TESSERA SANITARIA La struttura commissariale ha inviato il decreto commissariale n. 139/2014 del 31.10.2014 (prot. 277/2014) e la nota n. 597 del 13.2.2015 (prot. 2/2015 piattaforma adempimenti), sullo stato di attuazione della dematerializzazione delle ricette mediche, tramite il Sistema Tessera Sanitaria (DM 2/11/2011). In particolare: il decreto 139 del 31/10/2014 ha fissato l’avvio della dematerializzazione delle ricette farmaceutiche dal mese di ottobre 2014, stabilendo le relative modalità organizzative per l’attuazione delle attività; la nota n. 597 del 13/2/2015 specifica che al mese di gennaio 2015 risultano invianti circa il 68% dei medici di base regionali. Nel mentre devono ancora essere pianificate le attività per la dematerializzazione delle ricette di specialistica. Al riguardo, si fa presente quanto segue: o ricette dematerializzate di farmaceutica: si prende atto dello stato di avanzamento (circa il 76% dei medici inviante. Situazione aggiornata al 6/3/2015). o ricette dematerializzate di specialistica: si resta in attesa della proposta regionale di aggiornamento del cronoprogramma delle attività, tenendo conto di quanto convenuto nelle specifiche riunioni tenutesi il 23/10/2014 e 27/2/2015 presso RGS con le regioni. Tali aspetti verranno monitorati. Con nota n. 4871 del 20.11.2014 (prot. 289/2014) la struttura commissariale ha trasmesso la relazione sullo stato di avanzamento delle attività di recupero del ticket relativo alle autocertificazioni relative agli anni 2011-2012, controllate dal Sistema TS con esito negativo (DM 11/12/2009). Al riguardo, nel prendere atto delle somme già recuperate (pari a 2,7 mln di euro, ovvero circa il 6% della somma valutata in 40 mln di euro), si resta in attesa dell’aggiornamento sul prosieguo delle attività delle aziende sanitarie. Tale aspetto verrà monitorato. Ad integrazione della relazione di cui sopra, la struttura commissariale ha inviato la relazione n. 714 del 23/2/2015 (prot. 4/2015 piattaforma adempimenti), con cui si è aggiornata la situazione relativa alla somma del ticket recuperato (pari a circa 4 mln di euro). 22 Al riguardo, si prende atto di tale relazione e si resta in attesa di ulteriori aggiornamenti circa il completamento delle attività. In ogni caso si fa presente che tali informazioni non risultano comunicate telematicamente al Sistema TS, ai sensi del DM 11/12/2009, al fine di poter ricostruire lo stato di lavorazione di ogni singola autocertificazione per la quale il Sistema TS ha fornito esito negativo. Ciò, tenuto conto che, peraltro, risulta disponibile la specifica funzionalità del Sistema TS (richiesta dalla stessa Regione Campania con la nota n. 4871 del 20/11/2014 (prot 289/2014)), finalizzata a consentire la registrazione di tali informazioni anche in modalità c.d. “massiva”. In tali termini, si resta in attesa della risoluzione di tale criticità. Tale aspetto verrà monitorato. La struttura commissariale ha trasmesso il decreto commissariale n. 152 del 24.12.2014 (prot. 305/2014) concernente l’approvazione del piano di progetto del fascicolo sanitario elettronico. Al riguardo nel rinviare a successivo parere si fa presente che tale piano di progetto non sembrerebbe essere coordinato con le funzionalità del Sistema TS (anagrafi degli assistiti e utilizzo delle TS-CNS), necessarie per lo sviluppo del FSE, come previsto dal decreto attuativo dell’art. 12 del DL 179/2012. Con nota n. 162 del 15.1.2015 (prot. 6/2015) la struttura commissariale ha chiesto il parere circa la possibilità di non procedere al recupero del ticket per i soggetti che hanno effettuato le autocertificazioni per l’esenzione per reddito per gli anni 2011-2012, verificate con esito negativo, per i quali risulta in ogni caso un’esenzione per reddito valida. Nelle more di tale valutazione, si è chiesto alle aziende sanitarie di sospendere la riscossione delle somme per tali soggetti. Al riguardo nel rinviare al parere da rendersi si rappresenta che sarà implementato nel Sistema TS il relativo controllo, ACCREDITAMENTO Tavolo e Comitato nella riunione del 25 novembre 2015, chiedevano lo stato di attuazione del processo di accreditamento istituzionale, che risultava ancora non completato. Dalla relazione sulle attività condotte in adempimento del PO 2013-2015 (inviata il 10 marzo 2015) emerge che “le attività endoprocedimentali di competenza delle AA.SS.LL. sono sostanzialmente terminate, con il completamento delle verifiche e l’emissione delle delibere di accreditabilità o meno, salvo pochissimi casi oggetto di contenzioso. A fronte del completamento di tale ultima fase endoprocedimentale, con numerosi decreti commissariali sono state già definitivamente accreditate istituzionalmente 905 strutture sanitarie e sociosanitarie private. Per le diverse strutture dichiarate dalle AA.SS.LL. non accreditabili, la Regione ha avviato le procedure ex legge n. 241/1990 e ss.mm.ii. di rigetto dell’istanza presentata. Ne risulta che, tra le strutture accreditate definitivamente e quelle oggetto dell’avvio delle procedure di rigetto, la regione ha già definito oltre il 75% delle istanze pervenute. Per le rimanenti strutture, già dichiarate accreditabili dalle AA.SS.LL. competenti, sono in corso di adozione i relativi decreti commissariali di accreditamento, che saranno definiti entro il prossimo 31 marzo 2015 fermo restando che è già avvenuta la verifica dei requisiti”. Nello specifico, per le strutture di medicina di laboratorio l’accreditamento è stato concesso nelle more della realizzazione della rete laboratoristica privata; per le residenze sanitarie di riabilitazione estensiva per disabili l’accreditamento è stato concesso con la precisazione che le prestazioni in eventuale eccesso potranno essere riconvertite in altri setting di assistenza 23 territoriale; per le strutture di ricovero l’accreditamento è stato concesso in funzione del fabbisogno programmato con il Piano ospedaliero (di cui al DCA 49/2010) nelle more dell’adozione del nuovo Piano ospedaliero. Non sono state accreditati i punti nascita delle strutture che nell’anno 2013 non hanno assicurato un numero di almeno 500 parti. La struttura commissariale ha trasmesso : Decreto n. 151/2014 (prot. 304_14 del 29.12.2014) di accreditamento della struttura GEPOS Srl; struttura per la quale non si era proceduto all’accreditamento definitivo nell’ambito del decreto n. 130/2014, concernente l’accreditamento definitivo delle strutture eroganti attività in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e diurno per l’ASL di Benevento, a causa di alcune incongruenze tra la configurazione delle discipline accreditate e quella riportata nell’autorizzazione sindacale e nella domanda di accreditamento. Decreto n. 4/2015 (prot. 16_15 del 02.02.2015) ad oggetto: "DCA 19 del 21.03.2014. Ulteriori disposizioni", con il quale è stabilito entro il 30/06/2015, il termine per il completamento delle procedure di accreditamento istituzionale definitivo per le strutture: Ospedale Sacro Cuore di Gesù e Buon Consiglio di Napoli della Provincia Religiosa di S. Pietro, Ordine Ospedaliero San Giovanni di Dio Fatebenefratelli; Ospedale Evangelico Villa Betania di Napoli; PO S.Maria della Pietà di Casoria della Provincia Sicula dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi CCRRMI - Religiosi Camilliani; Fondazione IRCCS Salvatore Maugeri di Telese Tavolo e Comitato rimangono in attesa di aggiornamenti evidenziando il ritardo con il quale si sta procedendo. Decreto n. 6/2015 (prot. 21_15 del 13.02.2015) avente ad oggetto: "Art. 1 comma 237 – quater della L.R. n. 4/2011 e ss.mm.ii. accreditamento istituzionale definitivo per residenze sanitarie di riabilitazione estensiva di soggetti portatori di disabilità fisica psichica e sensoriale. DD.CC.AA. n. 112/2014 ASL di Caserta; n. 114/2014 ASL Napoli 1 centro n. 115/2014 ASL Napoli 2 nord; n. 116/2014 ASL di Salerno; n. 121/2014 ASL Napoli 3 sud Ulteriori disposizioni". Con tale decreto la struttura commissariale dispone che gli accordi di riconversione dei p.l. accreditati per le prestazioni in eccesso rispetto al fabbisogno programmato dovranno essere conclusi entro il 15/03/2015 e consente altresì, nelle more del completamento delle procedure di accreditamento delle attività riconvertite, l’erogazione in eccesso delle prestazioni ex. art. 26 nei limiti dei tetti di spesa. Decreto n. 7/2015 (prot. 22_15 del 13.02.2015) avente ad oggetto: "Art. 1 comma 237 quater della L.R. N. 4/2011 e ss.mm.ii. Accreditamento istituzionale definitivo per residenze sanitarie di riabilitazione estensiva di soggetti portatori di disabilità fisica psichica e sensoriale di strutture private dell'ASL di Avellino DCA n. 120/2014. Determinazioni" Con tale decreto la struttura commissariale provvede, tra l’altro, ad aggiornare i p.l. accreditati per ciascuna struttura con Decreto n. 120/2014 nonché i p.l accreditati per prestazioni in eccesso. Stabilisce contestualmente la riconversione dei suddetti posti letto in eccesso in altro setting a più basso carico assistenziale. Decreto n. 8/2015 (prot. 23_15 del 13.02.2015) avente ad oggetto: "Art. 1 comma 237 quater della L.R. n. 4/2011 e ss.mm.ii. Accreditamento istituzionale definitivo per residenze sanitarie di riabilitazione estensiva di soggetti portatori di disabilità fisica psichica e sensoriale di strutture private dell'ASL di Benevento. DCA n. 113/2014. Determinazioni”. Tavolo e Comitato prendono atto e chiedono ai fini del monitoraggio un quadro riassuntivo aggiornato del processo di accreditamento e del fabbisogno, in termini di posti letto, articolato per intensità assistenziale e ASL di riferimento delle residenze per anziani e per disabili. 24 Inoltre la struttura commissariale ha recepito con il Decreto n. 26/2015 (prot. 45_15 del 10.03.2015) l’accordo Stato/regioni del 20 novembre 2012 (rep. n. 259/CSR) recante: "Disciplina per la revisione della normativa dell'accreditamento in attuazione, dell'art 7 comma 1, del nuovo Patto per la salute 2010-2012 (Rep. Atti n. 243/CSR del 3 dicembre 2009)". RAPPORTI CON GLI EROGATORI PRIVATI E TARIFFE Ricognizione e ridefinizione delle tariffe Tavolo e Comitato in merito alla definizione, a partire dal 1 gennaio 2014 delle tariffe per le prestazioni di riabilitazione estensiva ex art. 26, anche per gli anni dal 2003 al 2008 e dal 2009 al 2013 entro il 31 dicembre 2014, come ordinato dal TAR Campania, evidenziavano che il provvedimento era privo di una relazione tecnica che esplicasse la metodologia seguita e la valutazione di impatto rispetto alle precedenti tariffe. Al riguardo la struttura commissariale ha trasmesso i Decreti n. 153/2014 (prot. 307_14 del 29.12.2014) e n. 154/2014 (prot. 309_14 del 29.12.2014). Con il Decreto n. 153 la Struttura commissariale, avendo constatato che le tariffe definite con il precedente Decreto n. 89/2014 non contemplavano la quota di IRAP che grava sui produttori privati, ha provveduto a rettificare le predette tariffe già in vigore dall’anno 2014 per le prestazioni di riabilitazione ex art. 26 in regime residenziale (base, medio, e alto livello riabilitativo) e semiresidenziale (medio e alto livello residenziale). Inoltre ha adottato le tariffe di cui al Decreto n. 89/2014 in via definitiva anche per gli anni dal 2009 al 2013. Successivamente con il Decreto n. 154 del 29 dicembre 2014 la gestione commissariale ha determinato le tariffe per le medesime prestazioni oggetto del Decreto n. 89 per il triennio 2003-2005 e per quello successivo 2006-2008 adeguando il costo del personale sulla base dei livelli retributivi (media dei CCNL AIO, AIAS, ANFASS) in vigore rispettivamente nel 2005 e nel 2008, ed applicando l’indice FOI alle altre componenti della tariffa rispetto ai dati rilevati nel 2011. La Struttura commissariale si è riservata di produrre successivamente la relazione relativa agli impatti che complessivamente tutte le tariffe di cui sopra determineranno sulla cornice finanziaria del sistema sanitario regionale. Tavolo e Comitato prendono atto e rimangono in attesa della relazione d’impatto economico delle disposizioni adottate sulla cornice finanziaria regionale definita con il Programma Operativo 2013-2015, come già richiesto con il parere prot. n. 294-P dell’11/12/2014. Compartecipazione alla spesa sanitaria In materia di compartecipazione alla spesa la struttura commissariale ha trasmesso il Decreto n. 147/2014 (prot. 300_14 del 29.12.2014) di: "Rimodulazione delle misure regionali di compartecipazione alla spesa sanitaria". Con il Decreto n. 141 del 31 ottobre 2014 la struttura commissariale aveva prorogato fino al 31.12.2015 le compartecipazioni alla spesa sanitaria vigenti in Campania di cui ai DCA nn. 50, 51, 52, 53, 67 del 2010 introducendo, tuttavia, talune rimodulazioni a decorrere dal 1.1.2015 improntate in particolare ad una maggior tutela dei nuclei familiari ed a una maggiore equità alla contribuzione alla spesa in relazione al reddito disponibile. Con il Decreto n. 147/2014, considerato che alcune delle rimodulazioni delle compartecipazioni regionali da introdurre richiedono necessariamente l’elaborazione da parte del Sistema Tessera Sanitaria di apposite liste di assistibili esenti non ancora pronte, la struttura commissariale ha rinviato, tra l’altro, alla data del 1.4.2015 l’introduzione delle principali misure individuate con il Decreto n. 141/2014. Con una Nota (prot. 15_15 del 02.02.2015) la Struttura commissariale ha inviato la relazione tecnica d’impatto di ciascuna delle misure regionali di compartecipazione alla spesa sanitaria introdotte dai Decreti 141/2014 e 147/2014. 25 Tavolo e Comitato ritengono che le considerazioni sopra esposte in merito alle stime operate dalla gestione commissariale inducono a ritenere non pienamente affidabile l’impatto totale atteso dalla manovra introdotta di oltre 11 mln di euro di ricavi in meno. Si chiede tuttavia alla gestione commissariale di illustrare come la stessa intenda garantire l’equilibrio economico finanziario del SSR tenuto conto che detta riduzione di ricavi non risulta contemplata nel Programma Operativo 2013-2015. Tetti di spesa e stipula dei contratti Per le prestazioni di specialistica ambulatoriale la struttura commissariale ha trasmesso Decreto n. 129/2014 (prot. 272 del 31.10.2014) con il quale si assegnano i limiti di spesa (sia al lordo, sia al netto di ticket e quota ricetta alle ASL per l’esercizio 2014 con l’esclusione delle prestazioni di dialisi e fisiokinesiterapia, per le quali si intende provvedere con separato provvedimento. Inoltre nel decreto si stabilisce che le Aziende Sanitare Locali dovranno stipulare con le Associazioni di categoria i protocolli di intesa e con le singole strutture private i contratti entro quindici giorni dalla notifica del medesimodecreto, pena la cessazione della remunerazione delle prestazioni erogate a far data dal 1 ottobre 2014 e la sospensione del rapporto di accreditamento fino alla rimozione della condizione sospensiva. Infine viene fissato il budget anche ai medici prescrittori interni e/o convenzionati. Decreto n. 25/2015 (prot. 44_15 del 10.03.2015) che, a parziale modifica del Decreto n. 129/2014, stabilisce che per l’esercizio 2014 le Aziende Sanitarie Locali devono considerare le tipologie C1 e C2 della branca di patologia clinica come raggruppate in un’unica categoria C ai fini dell’applicazione del limite del 10% al superamento del valore medio delle prestazioni previsto dall’articolo 8, comma 2, dello schema di protocollo e di contratto allegati al Decreto n. 129/2014. Tavolo e Comitato rilevando che la rappresentazione dei tetti prefissati è effettuata sia al netto sia al lordo del ticket e della quota ricetta, e tenuto anche conto di quanto riportato nelle premesse del provvedimento rammentano che i budget di spesa dovrebbero essere contrattualizzati al lordo del ticket e della quota ricetta. Tavolo e Comitato infine rilevano come negli schemi di contratto allegati al provvedimento in esame non è stata inserita la cd “clausola di salvaguardia” nei termini indicati dai Tavoli tecnici nel corso delle riunioni del 27 novembre 2013 e 10 aprile 2014. Per l’area della salute mentale e socio-sanitaria la struttura commissariale ha trasmesso: il Decreto n. 155/2014 (prot. 310_14 del 29.12.2014) ad oggetto: "DCA 90 del 7/8/2014: aggiornamento per l'esercizio 2014 dei limiti di spesa macroarea della salute mentale e socio sanitario", con il quale si rideterminano i limiti di spesa per le ASL NA3 SUD e ASL SA. Tavolo e Comitato sui decreti n.i 90/2014 e n. 155/2014 osservano quanto segue: a) i tetti di spesa per le prestazioni di riabilitazione territoriale ex art. 26 legge n. 833/1978 non risultano coerenti con il valore di spesa programmato con il P.O. 2013-2015 per il medesimo anno. Si chiedono chiarimenti; b) i tetti di spesa fissati per le prestazioni di riabilitazione ex art. 44 della legge n. 833/1978 sono indicati, nello schema di contratto allegato al provvedimento, al lordo ed al netto del ticket e della quota ricetta. Si rammenta di utilizzare il valore al lordo del ticket 26 c) in relazione alle modifiche apportate dal decreto n. 155/2014 per la macroarea della salute mentale e socio sanitaria chiedono di dare evidenza della coerenza dei nuovi limiti di spesa fissati con i livelli programmati per l’anno 2014 nel Programma Operativo 2013-2015, sottolineando che al punto 15 del dispositivo del Decreto n. 90/2014 veniva disposto che “eventuali incrementi nei volumi di prestazioni e/o dei limiti di spesa per l’esercizio 2014 delle prestazioni di RSA/Hospice e di altre prestazioni socio sanitarie, potranno essere coperti esclusivamente con la riduzione dei volumi di prestazioni di riabilitazione ex art. 26 legge n. 833/1978”. d) infine negli schemi di contratto allegati al decreto n. 90/2014 non risulta inserita la clausola di salvaguardia nei termini indicati dai Tavoli tecnici nel corso delle riunioni del 27 novembre 2013 e 10 aprile 2014. Per le prestazioni ospedaliere e di emergenza la struttura commissariale ha trasmesso Nota 4589/C (prot. 273_14 del 31.10.2014) con la quale sono stati trasmessi gli accordi per la fornitura di prestazioni da parte delle strutture: Fatebenefratelli; Fondazione Evangelica Villa Betania; Camilliani; CdC Villa dei Fiori - Pineta Grande; Fondazione IRCCS Maugeri afferenti all'AIOP. Nella nota si comunica che tutti i contratti sono stati sottoscritti nel mese di ottobre 2014 e sono in corso di perfezionamento mediante recepimento con decreto. Decreto n. 144/2014 (prot. 290_14 del 21.11.2014): "Definizione per l'esercizio 2014 dei limiti di spesa e dei relativi contratti con gli erogatori privati per regolare i volumi e le tipologie delle prestazioni di assistenza ospedaliera e modifiche ed integrazioni al decreto commissariale n. 100 del 9 ottobre 2013”. Decreto n. 3/2015 (prot. 13_15 del 27.01.2015): "Definizione per l'esercizio 2014 dei limiti di spesa e dei relativi contratti con le case di cura private sede di pronto soccorso e altre determinazioni inerenti i limiti di spesa 2014 della casa di cura Meluccio", con il quale si prende atto dell'accordo complessivo per la remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera e delle funzioni di emergenza - urgenza erogate per l'esercizio 2014 dalle Case di Cura "Pineta Grande" e "Villa dei fiori". Tavolo e Comitato, nel rinviare al parere, chiedono: a) in merito all’accordo con l’AIOP (prot. 273_2014) di chiarire: quali siano le case di cura che svolgono ad oggi attività di prima assistenza e che ruolo queste strutture abbiano avuto nella rete dell’emergenza nel corso degli anni; quale sia il richiamato disposto dell’articolo 1, comma c) della DGRC n. 6884/1998; quali siano le attività per le quali si prevede il su citato meccanismo di remunerazione, nonché i volumi erogati, al fine di valutare l’appropriatezza della valorizzazione attraverso il criterio storico proposto; b) in merito ai limiti di spesa complessivi per gli acquisti di prestazioni di assistenza specialistica ed ospedaliera per gli anni 2013 e 2014 indicati nell’allegato 2 al decreto n. 144/2014 rilevano che pur includendo i valori corrispondenti agli Ospedali Classificati, Camilliani, Don Gnocchi e IRCCS privato Maugeri sono tuttavia esposti escludendo gli effetti connessi alla riattivazione dei posti letto di lungodegenza della ex Villa Russo. Se per l’anno 2013 gli effetti connessi alla riattivazione dei posti letto di lungodegenza della ex Villa Russo, quantificati in circa 4,570 mln di euro, sono ricompresi entro la quota residua accantonata pari a 7,693 mln di euro, la corrispondente quota relativa all’anno 2014 di 14,417 mln di euro esposta nell’allegato 3-bis dovrebbe andarsi ad aggiungere al livello complessivo di 1.335,363 mln di euro, con il conseguente rischio di un sfondamento sia dei limiti di cui all’articolo 15, 27 comma 14, del decreto legge n. 95/2012, sia del limite complessivo della programmazione regionale di cui al Programma Operativo 2013-2015. Chiedono quindi di chiarire le ragioni della mancata inclusione nell’allegato 2 di tali ulteriori importi e di fornire assicurazioni circa l’effettivo rispetto dei vincoli sopra indicati. Rilevano infine che negli schemi di contratto trasmessi con tutti i protocolli citati non è stata inserita la clausola di salvaguardia nella formulazione indicata dai Tavoli tecnici nel corso delle riunioni del 27 novembre 2013 e 10 aprile 2014. Per quanto attiene agli accordi con CC.RR.M.I. – Religiosi Camilliani, Fondazione Evangelica Betania, l’ Ordine Ospedaliero di S. Giovanni di Dio- Fatebenefratelli e la Fondazione Maugeri sono stati trasmessi: Decreti nn. 11, 12, 13 del 16 febbraio 2015 (prot.27,28,29-15), nei quali si provvede, tra l’altro a: approvare gli accordi per l’esercizio 2014 tra la Regione e, rispettivamente, la Provincia Sicula dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi – CC.RR.M.I. – Religiosi Camilliani, la Fondazione Evangelica Betania, la Provincia Religiosa di S. Pietro Ordine Ospedaliero di S. Giovanni di Dio- Fatebenefratelli; autorizzare la Regione ad erogare dal gennaio 2015 un acconto mensile pari ad un dodicesimo del 90% del corrispettivo massimo stabilito negli accordi di cui sopra, fino al rinnovo degli stessi e salvo conguaglio a consuntivo. Decreto n. 14 del 16 febbraio 2015 (prot.30-15), nel quale si provvede a: approvare l’accordo per gli esercizi 2013, 2014 e 2015 tra la Regione e l’IRCCS Maugeri; definire le tariffe a decorrere dal 1° gennaio 2013 per i codici 28, 75 e 56; autorizzare la Regione ad erogare dal gennaio 2015 un acconto mensile pari ad un dodicesimo del 90% del corrispettivo massimo stabilito fino al rinnovo dell’accordo e salvo conguaglio a consuntivo. Il 10 marzo 2015 (prot. 50_15), e il 16 marzo 2015 (prot 59_15), la struttura commissariale ha inviato due note di riepilogo della situazione contrattuale con gli operatori privati per ogni tipologia di assistenza per l’anno 2014. Dalla documentazione prodotta emerge che tutte le strutture eroganti prestazioni ospedaliere e prestazioni termali hanno sottoscritto i contratti, mentre talune criticità sussistono nel settore della riabilitazione ex art. 26 L. 833/78 dove 32 strutture su 139 non hanno sottoscritto il contratto. A queste si aggiungono 55 strutture eroganti prestazioni specialistiche, 20 strutture eroganti prestazioni socio sanitarie e 2 strutture eroganti dialisi. Si nota in particolare che gli erogatori che non hanno sottoscritto i contratti insistono prevalentemente sul territorio della Asl Napoli 3 (92 su 109). Nelle relazioni commissariali si conclude affermando che la ASL Napoli 3 si è impegnata a risolvere entro poche settimane le criticità evidenziate e dal prospetto allegato si desume che tutti i rischi derivanti dalle mancate sottoscrizioni ammonterebbero a circa 16,6 mln di euro, rischio ampiamente coperto dal fondo rischi stanziato dalla Regione nella Spesa Sanitaria Accentrata. Tavolo e Comitato nel rinviare a successivo parere, chiedono di chiarire le cause delle mancate sottoscrizioni nella ASL Napoli 3, con specifico riferimento ai contratti relativi al settore della riabilitazione ex art. 26 L. 833/78 e della specialistica ambulatoriale, dove si rilevano le maggiori criticità. Chiedono inoltre quali determinazioni sono state assunte dalle Aziende Sanitarie Locali interessate nei riguardi delle strutture che non hanno sottoscritto i contratti. 28 Relativamente ai pagamenti delle prestazioni erogate, la struttura commissariale ha inviato il Decreto n. 146/2014 (prot. 296_14 del 18.12.2014) avente ad oggetto: "Sblocco dal saldo delle competenze 2011, 2012 e 2013 attese dalla case di cura private ed eliminazione o riduzione dei relativi contenziosi- rettifica del fatturato liquidabile 2011 delle Case di Cura operanti nell’ASL Napoli 1 Centro - determinazioni", con il quale si approvano le modifiche al fatturato liquidabile 2011 di alcune case di cura operanti nella ASL NA 1 Centro, e si autorizzano le ASL a ricercare soluzioni stragiudiziali delle controversie con le case di cura private per gli esercizi 2011, 2012 e 2013. Tavolo e Comitato, nel rinviare al parere da rendersi, rilevano il perdurare di un ingente contenzioso relativo alla gestione dei rapporti con gli erogatori privati e chiedono alla gestione commissariale garanzia che le modifiche apportate ai budget con il presente provvedimento siano garantite da congrui accantonamenti operati negli anni di competenza. Sperimentazioni gestionali Malzoni Radiosurgery Center - Centro Studi e Ricerche Raffaele Carola S.r.l. Nella riunione del 25 novembre 2014 Tavolo e Comitato, relativamente alla proroga della sperimentazione della Malzoni Radio Surgery Center, rimanevano in attesa di aggiornamenti in relazione alla richiesta di parere inoltrata all'Avvocatura Distrettuale dello Stato. Tavolo e Comitato chiedono aggiornamenti al riguardo PROTOCOLLI DI INTESA CON LE UNIVERSITÀ Tavolo e Comitato, nella riunione del 25 novembre 2014, restavano in attesa di quanto già richiesto in merito alla sottoscrizione dei protocolli d’intesa con l’Università Federico II di Napoli e SUN. Non risulta pervenuta documentazione al riguardo, Tavolo e Comitato chiedono aggiornamenti La struttura commissariale ha trasmesso il Decreto n. 143/2014 (prot. 288_14 del 18.11.2014) ad oggetto: “Decreto n. 7 del 16/01/2013. "Approvazione del protocollo di intesa tra la Regione Campania e l'Università degli Studi di Salerno e proposta di costituzione della "Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona - Scuola Medica Salernitana" modifiche ed integrazioni ai decreti n. 136 del 19/10/2012 e n. 143 del 26/11/20102. Modificazioni”, con il quale modifica l’art. 8 comma 7, relativamente al responsabile delle attività formative dei corsi di laurea delle professioni sanitarie tenuti in sedi non universitarie. Tavolo e Comitato prendono atto. PERSONALE Nella relazione inviata sullo stato di attuazione del Programma Operativo 2013-2015, in merito al personale si rappresenta quanto segue: - con riferimento alla manovra sulle prestazioni aggiuntive nella tabella di pag. 35 del documento trasmesso si osserva un andamento della spesa lontano dagli obiettivi previsti a pag. 133 del P.O. 2013-2015 riguardanti “a livello regionale un progressivo abbattimento delle prestazioni aggiuntive nella misura del 30% del costo sostenuto nel 2012, da realizzarsi entro il 2015, al fine di ottenere la copertura totale del costo sostenuto per le ore erogate in regime di prestazioni in auto convenzionamento”. Per tre aziende ASL AV, ASL NA1 e AO OSP.CIVI. CE si registra un significativo aumento della spesa dall’anno 2012 all’anno 2014 la quale risulta addirittura più che 29 - raddoppiata tra i due anni indicati, passando da 3.208 a 7.363 migliaia di euro, per l’ASL NA1. A tale proposito si chiedono chiarimenti; con riferimento alle spese per consulenze sanitarie e non sanitarie non si ravvisa il perseguimento del contenimento dei costi come previsto nelle pagine del P.O. 20132015 (in particolare a pag. 136). Infatti dalle tabelle di pag. 37 del documento trasmesso si riscontra per lo più un andamento caratterizzato da una sostanziale invarianza o, per molte aziende, quali ad esempio ASL AV, AO Santobono, AO dei Colli, AO OSP. CIVI.CE, AOU Federico II, da un tendenziale aumento con particolare riguardo alle “Consulenze, Collaborazioni, Interinale e altre prestazioni di lavoro sanitarie e sociosanitari”. Relativamente alle spese per consulenze non sanitarie si richiama la struttura commissariale ad assicurare il rispetto delle disposizioni recate dall’art. 9, comma 28, del decreto legge n. 78/2010 le quali costituiscono, per le Regioni e per gli enti del SSN, principi generali ai fini del coordinamento della finanza pubblica. Tavolo e Comitato chiedono chiarimenti in merito. La struttura commissariale ha inoltre inviato la nota n. 970 del 10 marzo 2015 (prot. 39_2015) che riporta la relazione sulla determinazione dei fondi contrattuali del personale del SSR relativa al quarto trimestre 2014. Preliminarmente si osserva che non sono pervenuti i chiarimenti richiesti con riferimento alla relazione sulla determinazione dei fondi contrattuali del personale del SSR relativa al secondo trimestre 2014 (prot. 25 P -2015) e dall’esame della nuova documentazione pervenuta si rileva un inasprimento di talune criticità già segnalate nel parere relativo alla precedente relazione. Ciò premesso pur considerando che al IV trimestre 2014 il costo totale della retribuzione accessoria del personale dipendente risulta diminuito rispetto a quello dell’analogo periodo dell’anno 2013, si osserva che tale circostanza non si verifica per le seguenti quattro aziende campane: ASL Napoli 2, AO Cardarelli, AO Moscati, AOU Federico II per le quali tale costo risulta incrementato. In particolare per l’AOU Federico II si osserva un aumento del 60% rispetto al valore del 2013. Inoltre, sempre per l’AOU Federico II confrontando i trimestri dei due anni a confronto si osserva un significativo aumento del valore deliberato, aumento che si registra sia pure in misura modesta anche per l’IRCCS Pascale. Tavolo e Comitato chiedono chiarimenti. Per quanto attiene lo sforamento tra il valore deliberato dei fondi contrattuali ed il costo sostenuto tra i due trimestri in argomento degli anni 2013 e 2014, si osserva, come del resto dichiarato nella relazione stessa, pag. 5 “un incremento dello sforamento tra il valore deliberato dei fondi contrattuali e il costo sostenuto al IV Trimestre 2014 e per il consuntivo 2013, pari a 4,105 mln di euro ”. A tale riguardo si sottolinea l’urgenza di porre una forte attenzione su tale circostanza che rappresenta, come già in precedenza evidenziato, una illegittimità da sanare. Tavolo e Comitato chiedono chiarimenti. Per quanto riguarda la corretta determinazione dei “Fondi competenze accessorie 2014” in base al decreto n° 106/2014, si resta in attesa che la Commissione Fondi segnali la chiusura dell’iter di verifica che al momento non include tutte le aziende sanitarie regionali. Ai fini della corretta determinazione dei medesimi si ricorda che, come è noto, ai sensi del decreto legge n. 78/2010 art. 9, comma 1, sino al 31.12.2014, “il trattamento accessorio … non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010…” Tavolo e Comitato restano in attesa di conoscere gli esiti della verifica della Commissione Fondi sul rispetto del limite delle prestazioni aggiuntive per l’anno 2014 di cui alla pag. 9 punto 2 della relazione in argomento. Restano in attesa di acquisire i chiarimenti richiesti. 30 La struttura commissariale ha inoltre trasmesso il Decreto n. 9/2015 (prot. 24_15 del 13.02.2015) avente ad oggetto: " Modifiche ed integrazione Decreto Commissariale n. 26 del 15 marzo 2013", con il quale si modificano le disposizioni in materia di personale sanitario relativamente alle tipologie dei rapporti di lavoro dei medici addetti all'assistenza penitenziaria. Tavolo e Comitato fanno presente che il 31.3.2015 sono stati trasmessi attraverso il sistema documentale due decreti con cui la struttura commissariale intende utilizzare le rimanenti deroghe concesse sui cessati 2011 e 2012, ex art. 4 bis, del decreto legge n. 158/2012 (decreto n. 29/2015) e di assunzione di ulteriore personale sulla base del personale cessato negli anni 2013 e 2014 (decreto n. 30/2015). Essendo i detti provvedimenti pervenuti il giorno prima della riunione odierna, e considerando la complessità dell’istruttoria da compiere sui predetti provvedimenti, Tavolo e Comitato si riservano di effettuare la valutazione degli stessi nei tempi ritenuti congrui ADEMPIMENTI SPENDING REVIEW La struttura regionale ha inviato una relazione di aggiornamento sulla Spending Review (prot. 51_15 del 10/03/2015). Nella relazione si riporta la percentuale di contratti rinegoziati suddiviso per azienda e l’aggiornamento sui contratti gestiti direttamente dalla centrale acquisti SoReSa, e per ciascun anno solare riporta i risparmi effettuati sui contratti oggetto di rinegoziazione. Tavolo e Comitato nel prendere atto di quanto realizzato in materia di rinegoziazione dei contratti invita la struttura commissariale a dare piena attuazione alla normativa che prevede: “ferme restando le disposizioni di cui all' articolo 17, comma 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, gli importi e le connesse prestazioni relative a contratti in essere di appalto di servizi e di fornitura di beni e servizi, con esclusione degli acquisti dei farmaci, stipulati da aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale, sono ridotti del 5 per cento a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e del 10 per cento a decorrere dal 1° gennaio 2013 e per tutta la durata dei contratti medesimi; tale riduzione per la fornitura di dispositivi medici opera fino al 31 dicembre 2012. Al fine di salvaguardare i livelli essenziali di assistenza con specifico riferimento alle esigenze di inclusione sociale, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono comunque conseguire l'obiettivo economico-finanziario di cui alla presente lettera adottando misure alternative, purché assicurino l'equilibrio del bilancio sanitario”. PREVENZIONE Tavolo e Comitato nella riunione del 25 novembre 2014, in materia di prevenzione, anche con riferimento alle gravi criticità rappresentate dagli indicatori della griglia Lea e dai Tavoli nelle precedenti riunioni, hanno rilevato la mancata attivazione di azioni importanti in tale settore. Si sollecitava in particolare la completa attuazione delle azioni previste con particolare riferimento agli screening oncologici. Al riguardo la struttura commissariale, richiesta di fornire aggiornamenti sulla “terra dei fuochi”, dichiara che trasmetterà a breve la relativa documentazione. La struttura commissariale ha adottato il Decreto n. 156/2014 (prot. 07_15 del 15.01.2015) di recepimento dell'Intesa tra il Governo e le Regioni ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, sulla proposta del Ministero della salute concernente il Piano nazionale per la prevenzione per gli anni 2014-2018 (Rep. Atti n. 156/CSR del 13 novembre 2014) Adempimenti". 31 Tavolo e Comitato non possono non sottolineare l’importanza di dare seguito a quanto previsto dal PO anche in considerazione delle relative inadempienze che ancora si registrano in ambito di verifica adempimenti LEA. SANITÀ PUBBLICA, SANITÀ VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE La struttura commissariale ha trasmesso il Decreto n. 150/14 (prot. 303_14 del 29.12.2014) con il quale, in considerazione del persistere della situazione sanitaria di “Regione non accreditata” per malattia vescicolare del suino, ha adottato misure straordinarie di contenimento del rischio di diffusione di tale malattia al fine di ridurre il rischio di comparsa della malattia vescicolare suina e accelerare il processo di accreditamento regionale. Tavolo e Comitato prendono atto. RETI ASSISTENZIALI PER INTENSITA' DI CURE Nella riunione del 25 novembre 2014, Tavolo e Comitato, anche alla luce delle gravi criticità in materia di percorso nascita rilevate dalla verifica adempimenti sin dal 2011 invitavano la struttura commissariale a procedere senza indugio alla chiusura dei punti nascita sotto i 500 parti annui e a porre in essere tutte le iniziative utili a dare completa attuazione alle 10 linee di attività dell’Accordo del 16 dicembre 2010. Al riguardo la struttura commissariale ha adottato il Decreto n. 16/15 (prot. 32_15 del 16.02.2015) ad oggetto: "Accordo Conferenza unificata (n. rep. atti 137/CU) sul documento concernente “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e della appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo”. Conferma recepimento Accordo e costituzione del “Comitato Permanente per il Percorso Nascita regionale (CPNR) e dei Comitati Aziendali (CRNA)". Con tale DCA la struttura commissariale in conformità con le linee di indirizzo nazionali conferma l’obbligo per i Direttori Generali delle Asl di adeguare le strutture organizzative agli standard di sicurezza, in maniera tale da garantire la presa in carico della gestante e la continuità assistenziale e di costituire il Comitato Percorso Nascita Aziendale. Prevede, altresì che ogni punto nascita adotti la carta dei servizi, di cui all’allegato 2 dell’Accordo, e rispetti le linee guida sul taglio cesareo. Infine istituisce il Comitato Permanente per il Percorso Nascita Regionale che predisporrà iniziative regionali atte all’attuazione delle 10 Linee di azione dell’Accordo Stato Regioni. Altri percorsi assistenziali La struttura commissariale ha trasmesso quanto segue: il Decreto n. 23/2015 (prot. 41_15 del 10.03.2015) avente ad oggetto: "Percorso riabilitativo unico integrato per il paziente con ictus ai sensi del piano di indirizzo per la riabilitazione di cui all'Accordo sancito dalla Conferenza Stato Regioni nella seduta del 10/2/2011 tra il Governo, le Regioni. e le Province Autonome di Trento e Bolzano". Tavolo e Comitato, nel rinviare al parere, ritengono utile che siano indicate le strutture facenti parte della rete con i relativi posti letto dedicati nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa sugli standard ospedalieri e coerentemente con il piano di riordino della rete ospedaliera. il Decreto n. 145/2014 (prot. 295_14 del 15.12.2014) che recepisce l’Accordo in CSR sulla definizione dei percorsi integrati regionali o interregionali di assistenza per le persone affette da Malattie Emorragiche Congenite (MEC), incaricando la Direzione generale per la Tutela della Salute di intraprendere le iniziative e le procedure programmatiche al fine di: definire il percorso assistenziale integrato del paziente affetto da MEC; attuare un modello assistenziale sia per le emergenze che per il trattamento domiciliare dei pazienti; consolidare la raccolta dati e l’attività di sorveglianza; definire il collegamento tra la rete 32 dei presidi accreditati di diagnosi e cura delle MEC e le strutture regionali e interregionali coinvolte nel percorso assistenziale del paziente, oltre ad una verifica sul funzionamento della stessa rete e un controllo sulla appropriatezza prescrittiva e dell’utilizzo dei terapeutici. Tavolo e Comitato, nel rinviare al parere, prendono atto. il Decreto n. 21/2015 (prot. 40_15 del 10.03.2015) di : "Approvazione delle linee di indirizzo regionali - Percorso per la presa in carico assistenziale e riabilitativa del paziente con disordini della coscienza da grave cerebrolesione acquisita". Tavolo e Comitato, nel rinviare al parere, prendono atto. RIEQUILIBRIO OSPEDALE-TERRITORIO Rete ospedaliera e dell’emergenza urgenza La struttura commissariale ha inviato una bozza (prot. 37_15 del 24.02.2015) di piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in attuazione dell’intesa in CSR del 5/8/2014 recante standard organizzativi ospedalieri. La bozza di provvedimento che si propone di ridisegnare la rete ospedaliera entro tre anni manca di un cronoprogramma dettagliato di attuazione. Si rammenta che anche la precedente programmazione della rete ospedaliera è stata solo parzialmente attuata e con carenze in particolare nel sistema emergenza urgenza e nelle attività post-acuzie di riabilitazione e lungodegenza. In sintesi si riportano di seguito le principali indicazioni contenute nella bozza di Piano ospedaliero: si prevede una programmazione di 16.736 posti letto per acuti (pari a 2,85 x 1000) e di 2.990 letti per le post-acuzie (0,51 x 1000), per una dotazione complessiva di 19.726 posti (3,36 x 1000) in coerenza con gli standard vigenti (anche corretti per la mobilità); Il provvedimento incorpora alcune reti già definite con appositi provvedimenti, quali la rete per le emergenze cardiologiche, la rete per l’ictus e la rete trasfusionale; si programmano 390 posti letto in SPDC, con riferimento alla sottodotazione di partenza precedentemente documentata nel Decreto n. 49/2010 e persistente alla fine del 2013 come da flussi HSP, e tenuto conto della riconversione delle case di cura neuropsichiatriche in strutture assistenziali post-acuzie; si confermano i 5 DEA di II livello corrispondenti a ciascuna provincia nella fase iniziale di riordino della rete, a cui aggiungere l’ospedale del Mare a partire dal suo completamento, raggiungendo così la dotazione minima prevista dal Regolamento sugli standard ospedalieri; si individuano 9 ospedali sedi di DEA di I livello, al di sotto della dotazione minima, e 32 presidi ospedalieri con PS; si descrive l’offerta a livello provinciale, aggregando le province di Avellino e Benevento; si prevede l’accorpamento delle UO di piccole dimensioni al fine di rispettare gli standard del Comitato Lea per le strutture complesse e si riconducono eventuali eccessi nei punti di offerta delle case di cura private, oggetto di riqualificazione entro il 31.12.2016; si prevedono attività di auditing clinico ed organizzativo finalizzate a valutare e migliorare la qualità dei dati ed i risultati di efficacia ed equità dell’assistenza, in linea con le metodologie di monitoraggio del Programma Nazionale Esiti; si prevede l’adozione di una specifica rete per la risposta alle emergenze gastroenteriche entro 6 mesi e l’istituzione di un centro di riferimento regionale per il trattamento dell’insufficienza epatica acuta; 33 si pone specifica attenzione all’organizzazione dei servizi dedicati all’oncologia pediatrica, tenuto conto delle specificità epidemiologiche della regione e del recupero della quota di migrazione extra-regionale; si prevede il mantenimento di Punti di Primo Intervento a seguito di riconversioni di ospedali per acuti in strutture post-acuzie oppure in strutture territoriali, da evolvere verso l’assetto definitivo entro il 31.12.2016 in postazione medicalizzata del 118. si programma un percorso graduale tendente a realizzare una rete di punti nascita in grado di assicurare, fatte salve specifiche deroghe (zone difficilmente accessibili e isole), almeno 1000 parti ciascuno, entro il 31.12.2015. Le deroghe riguardano: il PO di Ariano Irpino, il PO di Piedimonte Matese, il PO di Sessa Aurunca, il punto nascita di Ischia, l’ospedale di Capri subordinatamente alla particolare configurazione che contempli il presidio di area disagiata con ginecologi in guardia attiva o reperibilità, Sapri e Vallo della Lucania (fino al 31.12.2015). Tavolo e Comitato, nel rinviare al parere da rendersi, rappresentano preliminarmente alcune criticità relative alla configurazione dei nodi della rete di emergenza-urgenza, (il provvedimento si basa sulla dotazione minima di DEA di II livello, una forte sotto-dotazione di DEA di I livello, ed una numerosità di presidi di PS altresì inferiore al numero minimo individuato dal Regolamento sugli standard ospedalieri), la carenza di tempistica ben definita per il riadeguamento dell’offerta sanitaria specialmente nelle aree a sud e a nord di quella metropolitana, carenze informative nella definizione dei punti nascita con meno di 500 parti l’anno confermati in relazione alla presenza dei requisiti necessari (ad es. nell’Ospedale di Capri, nell’Ospedale di Ariano Irpino). Pertanto restano in attesa del decreto definitivo che recepisca le osservazioni del presente verbale e del parere che sarà reso. Al riguardo la struttura commissariale chiede di poter esaminare le su citate criticità nell’ambito di un incontro tecnico di affiancamento. La struttura commissariale ha inoltre trasmesso il Decreto n. 27/2015 (prot. 49_15 del 10.03.2015) con il quale si dispone l'annessione del PO SS. Annunziata dell'AO Santobono Pausillipon all'ASL Napoli 1 Centro, per le attività afferenti all’area materno infantile, nelle more dell'adozione del nuovo provvedimento organico di disciplina della rete ospedaliera e della rete materno infantile, come da Regolamento di cui all'Intesa Stato-Regioni del 5 agosto 2014. Tavolo e Comitato rinviando a parere da rendersi, si riservano di valutare il provvedimento in oggetto nell’ambito di una valutazione complessiva e di coerenza con la rete ospedaliera. Al fine di contrastare le condizioni di iperafflusso nei pronto soccorso che si sono generate nel primo periodo dell’anno la struttura commissariale ha approvato il Decreto n. 1/2015 (prot. 08_15 del 16.01.2015) avente ad oggetto: "Organizzazione accesso pazienti in emergenza nell'area collinare di Napoli: misure urgenti per garantire l'assistenza in condizioni di iperaflusso". In tale decreto si provvede a definire un approccio multidimensionale ed una procedura operativa per il trasferimento dei pazienti dal pronto soccorso dell’AO Cardarelli alla AO dei Colli e alla AOU Federico II. Nella procedura si autorizza la DG campana all’erogazione di risorse aggiuntive alle aziende interessate per consentire un’efficiente attività di trasporto secondario dei pazienti stabilizzati tra i presidi ospedalieri; si prevede di costituire un gruppo tecnico di monitoraggio con poteri ispettivi e di controllo in possesso di competenze specifiche in tema di emergenza urgenza e di ascrivere alla responsabilità dei direttori generali 34 la mancata attuazione del provvedimento, prevedendo che il 20% della quota premiale sia rapportato al conseguimento dell’obiettivo di un tasso di utilizzo dei posti letto individuato non inferiore all’80%. Tavolo e Comitato rimangono in attesa di una relazione di impatto del provvedimento che descriva la fonte del finanziamento aggiuntivo e dia evidenza dei risultati attesi in termini organizzativi e di qualità assistenziale. Assistenza territoriale Nella riunione del 25 novembre 2014, Tavolo e Comitato considerate le gravi carenze dell’assistenza territoriale residenziale e semiresidenziale per gli anziani e i malati terminali, sollecitavano l’attuazione di quanto previsto nel PO 2013-2015, ed una specifica relazione sullo stato di avanzamento. In merito all’assistenza per i malati terminali la struttura commissariale ha adottato il Decreto n. 22/2015 (prot. 43_15 del 10.03.2015) che istituisce la rete Regionale di Terapia del Dolore individuando i centri hub e spoke. Viene dato mandato agli uffici competenti per materia di definire il PDTA dolore e sviluppare il sistema informativo di terapia del dolore e di definire un piano di monitoraggio delle attività erogate dai centri hub e spoke dal quale si evidenzino il volume di attività e la tipologia. Tavolo e Comitato, rinviando a parere da rendersi, prendono atto delle iniziative adottate dalla Regione che appaiono in linea con i riferimenti normativi e con gli atti di indirizzo nazionali in materia. Con riferimento all’assistenza primaria la struttura commissariale ha trasmesso la seguente documentazione: Decreto n. 149/2014 (prot. 302_14 del 23.12.2014) avente ad oggetto: "Modifiche ed integrazioni all'Accordo Integrativo Regionale per la disciplina dei rapporti con i MMG approvato con decreto commissariale n.87 del 24 luglio 2013". Decreto n. 18/2015 (prot. 36_15 del 24.02.2015) recante: "Modello di riorganizzazione delle Cure Primarie". Con tale decreto la struttura commissariale, in accordo con il DCA n. 87/2013 (riguardante l'Accordo Integrativo Regionale per la disciplina dei rapporti con i MMG), ha definito un nuovo modello per l’organizzazione delle Cure Primarie, con l’obiettivo di realizzare nel territorio la qualità della assistenza, favorire il mantenimento dei pazienti possibilmente a domicilio, mantenere elevata la qualità delle caratteristiche della assistenza primaria. In particolare ha definito un modello per la riorganizzazione delle Cure Primarie che prevede forme organizzative monoprofessionali (AFT - Aggregazioni Funzionali Territoriali) e multiprofessionali (UCCP - Unità Complesse di Cure Primarie), attribuendo alle Aziende il compito di programmare la nuova organizzazione. Tavolo e Comitato, nel rinviare al parere, rappresentano preliminarmente che il modello di riorganizzazione delle Cure Primarie risulta differente dalle modalità di sviluppo dell'assistenza primaria previste nel Programma Operativo 2013-2015. In particolare non risulta chiaro come le costituende UCCP e AFT si integrino con i Presidi Ambulatoriali Distrettuali, Presidi Ambulatoriali Territoriali Integrati, con le Strutture Polifunzionali per la Salute e con gli altri servizi territoriali, nonché come le stesse si colleghino con gli altri servizi assistenziali presenti sul territorio, tenendo conto della fase di riorganizzazione della Rete Ospedaliera in corso per l'adeguamento ai nuovi standard approvati con l'Intesa Stato-Regioni del 13 gennaio 2015 (Rep. n. 198/CSR). Inoltre rilevano che il decreto non risulta conforme con l'organizzazione dei servizi territoriali di assistenza primaria a livello regionale prevista dall'art. 1 della legge n. 189/2012 e dall'art. 5, comma 1, del Patto per la Salute 2014-2016 approvato 35 con l'Intesa Stato-Regioni del 10 luglio 2014 (Rep. n. 82/CSR). La citata normativa, infatti, prevede che spetti alla Regione l'individuazione di un modello organizzativo unitario delle AFT e UCCP su tutto il territorio, al fine di assicurare una uniformità di obiettivi, azioni e strumenti, necessari a garantire l'equità di accesso e di trattamento dei cittadini. Il Decreto n. 18/2015, invece, demanda l'individuazione di tali elementi alle ASL, senza fornire indicazioni su importanti principi, quali le modalità di accesso da parte degli utenti, la definizione delle attrezzature necessarie, le modalità di integrazione con gli altri servizi territoriali essenziali. Decreto n. 24/2015 (prot. 42_15 del 10.03.2015) avente ad oggetto ad oggetto: “Accordo stralcio per la pediatria di libera scelta". Con tale Decreto la struttura commissariale prende atto dell’Accordo stralcio all’AIR sottoscritto tra Regione Campania e le OO.SS della Pediatria di Libera scelta, con il quale si è convenuto di dare avvio alle attività di invio telematico delle ricette per tutti i PLS e alla dematerializzazione della ricetta medica, e di rideterminare l’indennità forfettaria mensile prevista dall’AIR vigente. In relazione al programma di superamento degli OPG chiedevano, altresì, alla struttura commissariale, di chiarire se fosse confermato il precedente programma di realizzazione delle n. 8 strutture REMS, approvato con D.M. del 9 ottobre 2013. Restavano in attesa di un nuovo programma con le indicazioni dettagliate su quanto si volesse realizzare, con le schede degli interventi e con il quadro economico dettagliato. Tavolo e Comitato chiedono aggiornamenti al riguardo. ASSISTENZA FARMACEUTICA La struttura commissariale ha adottato la seguente documentazione: Decreto n. 15/2015 (prot. 31_15 del 16.02.2015) di aggiornamento del Prontuario Terapeutico Ospedaliero Regionale (PTOR) vigente di cui alla DGRC n. 24 del 3/06/2014 e s.m.i.. Nel decreto si ribadisce l’utilizzo dello stesso quale strumento di ottimizzazione dell’appropriatezza delle prestazioni farmaceutiche e soprattutto quale strumento tecnico e organizzativo di riferimento necessario ed obbligatorio per tutte le strutture ospedaliere e territoriali della Regione, nel quadro delle azioni di governo e contenimento della spesa farmaceutica della Regione Campania. Tavolo e Comitato nel prendere atto rilevano che il provvedimento costituisce un intervento di carattere organizzativo dell’assistenza farmaceutica i cui effetti sulla spesa non sono stati quantificati dalla Regione. Decreto n. 20/2015 (prot. 37_15 del 25.02.2015) avente ad oggetto: "Determina AIFA n.1353 del 12 novembre 2014. Individuazione dei centri prescrittori e delle modalità di prescrizione del medicinale per l'epatite cronica c "SOVALDI" (SOFOSBUVIR). Direttive vincolanti". Tavolo e Comitato nel prendere atto evidenziano che il PDTA per l’epatite ha il potenziale obiettivo di generare dei risparmi a fronte della promozione di un impiego appropriato delle risorse, ma l’entità di tali risparmi non sono al momento stimabili. SICUREZZA E RISCHIO CLINICO Nella riunione del 25 novembre 2014, Tavolo e Comitato, avevano ribadito che nel PO 20132015 erano previsti diversi interventi in tema di sicurezza, quali ad esempio la diffusione del manuale per la sicurezza in sala operatoria, la messa a regime del flusso SIMES, l’iniziativa per l’utilizzo standardizzato di strumenti e metodi per la GRC, etc., e non avendo avuto riscontri 36 documentali dell’avvio di azioni in relazione agli stessi, avevano invitato la struttura commissariale a fornire una relazione sullo stato di attuazione degli obiettivi programmati. Non risulta pervenuta documentazione. ULTERIORE DOCUMENTAZIONE TRASMESSA Riconoscimento/conferma ad IRCCS La struttura commissariale ha adottato il Decreto n. 2/2015 (prot. 12_15 del 27.01.2015) avente ad oggetto: "Procedimento per la conferma del carattere scientifico IRCCS Fondazione Maugeri - Telese Terme BN. Coerenza con la programmazione regionale". Edilizia sanitaria La struttura commissariale ha trasmesso una nota (prot. 299_14 del 23.12.2014) contenente una nuova versione del Programma di interventi di edilizia sanitaria ai sensi dell'art. 20 della legge n. 67/1988, e relativa documentazione allegata, elaborata secondo le indicazioni fornite direttamente dal competente Ufficio del Ministero della Salute e in risposta al parere dei Ministeri affiancanti (Prot. 69_13). Il Documento programmatico trasmesso è costituito da n. 48 interventi prioritari per un importo complessivo pari ad € 382.835.626,61, di cui a carico dello Stato € 363.693.845,28 ed un € 19.141.781,35 a carico della Regione, quale “stralcio” del programma della regione Campania per il settore degli investimenti sanitari, di cui all’art. 20 della leggen. 67/1988, che prevede di realizzare complessivamente n. 186 interventi, per un costo a carico dello Stato di € 1.186.260.226,70. In data 28 gennaio 2015 l’Ufficio competente del Ministero della salute ha inviato un elenco di ulteriori rilievi alla Regione. C. VERIFICA ADEMPIMENTI Relativamente alla verifica adempimenti, rispetto a quanto emerso nella riunione del 25 novembre 2014 risulta quanto segue: Adempimenti anno 2009 Il superamento dell’inadempienza di cui alla lettera d) patto di stabilità interno è connesso alla realizzazione degli obiettivi del Piano di Rientro, La Regione ha concluso la verifica adempimenti per l’anno 2009. Adempimenti anno 2010 Rispetto alla situazione registrata nel verbale del 25 novembre 2014 risulta quanto segue: o e) Erogazione Lea: ha adempiuto; o ae) Tessera sanitaria: ha adempiuto; o at) certificabilità dei bilanci: ha adempiuto; o aaa) certificazione in merito al blocco automatico del turn over e del divieto di effettuare spese non obbligatorie: ha adempiuto – prot. 7 del 10/3/2015. La Regione ha risolto i punti: e) Erogazione Lea, Tessera sanitaria (j), k) e ae)), aaa) certificazione in merito al blocco automatico del turn over e del divieto di effettuare spese non obbligatorie e at) certificabilità dei bilanci. Avendo superato tutte le inadempienze residue la regione è adempiente per l’anno 2010. Al riguardo si rinvia all’allegato 1. 37 Adempimenti anno 2011 Rispetto alla situazione registrata nel verbale del 25 novembre 2015, sulla base dell’ulteriore documentazione trasmessa ed istruita dai competenti uffici risulta quanto segue: o e) mantenimento erogazione dei LEA: ha adempiuto; o j), k) e ae) Tessera Sanitaria – ha adempiuto in quanto è stata superata l’ultima criticità relativa al punto ae) punto ae) ha adempiuto; o ah) accreditamento istituzionale: ha adempiuto; o aaa) certificazione in merito al blocco automatico del turn over e del divieto di effettuare spese non obbligatorie: ha adempiuto – prot. 7 del 10/3/2015; o am) controllo cartelle cliniche: ha adempiuto; o aaf) percorso nascita: ha adempiuto. La regione, avendo risolto tutte le inadempienze residue, è adempiente per l’anno 2011. Al riguardo si rinvia all’allegato 2. Adempimenti anno 2012 Rispetto a quanto riscontrato nella riunione del 22 luglio 2014 e sulla base della ulteriore documentazione trasmessa ed istruita dagli uffici competenti, risulta quanto segue: o b) acquisto di beni e servizi: Art. 15, comma 13, lett. e) – contratti di global service e facility management: si resta in attesa del completamento della relazione regionale; o con riferimento alla documentazione richiesta in ordine al rispetto, per i contratti stipulati sino alla data del 5/7/2012, dei parametri di qualità prezzo di Consip, la struttura commissariale rimanda alla relazione su Adempimenti Spending Review (prot. 51 del 10/3/2015 del sistema documentale relativo ai Piani di rientro con). In tale relazione tuttavia è dettagliatamente documentata l’azione di rinegoziazione dei contratti intervenuta in ottemperanza alle disposizioni di cui al decreto legge n.95//2012, mentre non si fa riferimento alcuno al rispetto dei parametri di qualitàprezzo della Consip relativamente ai contratti stipulati antecedentemente l’entrata in vigore del decreto legge n. 95/2012, così come richiesto dal Documento adempimenti per l’anno 2012. Si resta pertanto in attesa di una dichiarazione in tal senso; o e) erogazione Lea: ha adempiuto; o f) posti letto: ha adempiuto; o h) liste d’attesa: ha adempiuto; o Tessera sanitaria (lettere j, k e ae): ha adempiuto in quanto è stata superata l’ultima criticità relativa al punto ae) punto ae) ha adempiuto; o n) contabilità analitica: non ha adempiuto si rinvia al PdR; o u) prevenzione: non ha adempiuto si rinvia al PdR; o x) implementazione percorsi diagnostico-terapeutici: non ha adempiuto si rinvia al PdR; o af) esenzioni: ha adempiuto. La struttura commissariale, con prot. n. 1 del 27/01/2015, ha trasmesso la nota prot. 312/c del 6/01/2015 in cui, tra l’altro, ha precisato di aver avviato, nel corso del 2012, “l’istruttoria finalizzata alla sostituzione dei codici di esenzione per reddito facenti riferimento all’ISEE, prevedendo, come riferimento economico, la situazione reddituale fiscale del nucleo familiare dell’assistito, secondo quanto previsto dall’adempimento in esame. In tale lavoro, la regione ha tenuto conto delle osservazioni emerse in sede di confronto con i Ministeri affiancanti sulla necessità di utilizzare, ai fini delle esenzioni per reddito, i codici i cui requisiti reddituali siano 38 o o o o o o o o o verificabili con la procedura di cui al DM 11.12.2009. Con DCA n. 51 del 30.05.2013 è stato quindi emanato il provvedimento d sostituzione dei codici”. Alla luce della documentazione prodotta la regione è adempiente; r) Riduzione assist. Ospedaliera: ha adempiuto; ah) accreditamento istituzionale: non ha adempiuto si rinvia al PdR; am) controllo cartelle cliniche: ha adempiuto; at) certificabilità dei bilanci sanitari: ha adempiuto; aaa) certificazione in merito al blocco automatico del turn over e del divieto di effettuare spese non obbligatorie: ha adempiuto – prot. 7 del 10/3/2015; aae) attività trasfusionale: ha adempiuto; aaf) percorso nascita: non ha adempiuto si rinvia al PdR; aag) emergenza-urgenza: non ha adempiuto si rinvia al PdR; aal) Altri aspetti dell’assistenza farmaceutica: ha adempiuto; La regione ha superato l’inadempienza di cui ai punti: e) erogazione Lea, f)assistenza ospedaliera, h) liste d’attesa, af) esenzioni, am) controllo cartelle cliniche, at) certificabilità dei bilanci sanitari, aaa) certificazione in merito al blocco automatico del turn over e del divieto di effettuare spese non obbligatorie e aae) attività trasfusionale. Adempimenti anno 2013 Relativamente alla verifica degli adempimenti per l’anno 2013 rispetto alla situazione rilevata nella riunione del 25 novembre 2014, sulla base dell’ulteriore documentazione trasmessa ed istruita dai competenti uffici, risulta quanto segue: o b) acquisto di beni e servizi - con riferimento alla documentazione inviata risulta quanto segue: Art. 15, comma 13, lett. e) – contratti di global service e facility management: si resta in attesa del completamento della relazione regionale; o c) obblighi informativi: ha adempiuto; c.1 obblighi informativi – NSIS - economici: ha adempiuto; c.2 - c.3 obblighi informativi LEA – NSIS statistici: ha adempiuto; o e) erogazione LEA: non ha adempiuto si rinvia al PdR; o f) assistenza ospedaliera: non ha adempiuto si rinvia al PdR; o g) appropriatezza: ha adempiuto con impegno; o h) liste d’ attesa: non ha adempiuto si rinvia al PdR; o Tessera sanitaria (lettere j, k e ae): ha adempiuto: punto j) monitoraggio prescrizioni: ha adempiuto; punto k) ricettari: ha adempiuto; punto ae) accordi integrativi con i medici di base e pediatri di libera scelta: ha adempiuto; o l) controllo spesa farmaceutica: ha adempiuto. Con riferimento al rispetto dell’adempimento in materia di spesa farmaceutica territoriale (tetto dell’11,35%) la regione nel corso del 2013 ha fatto registrare un livello di spesa pari al 12,63% del livello di finanziamento, con uno scostamento, rispetto al limite di spesa previsto, di 127,006 mln di euro. Sulla base della legislazione vigente la regione avrebbe dovuto adottare misure di contenimento della spesa farmaceutica territoriale, ivi compresa la distribuzione diretta, per un ammontare pari ad almeno il 30 per cento del previsto superamento del tetto, secondo le stime elaborate dall’AIFA. Tuttavia, poiché tali stime non risultano prodotte dall’AIFA, Tavolo e Comitato prendono atto che le misure di compartecipazione alla spesa sanitaria operanti sul territorio regionale sono state in 39 o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o grado di garantire la copertura nella misura di 82,237 mln di euro, pari al 64,8% dello scostamento del tetto registrato a consuntivo. Con riferimento al rispetto dell’adempimento in materia di spesa farmaceutica ospedaliera (tetto del 3,5%), la Regione Campania risulta inadempiente in quanto il livello di spesa per l’anno 2013 è risultato pari al 3,7%. Si fa comunque presente che la regione non è tenuta al ripiano dello sforamento qualora abbia fatto registrare l’equilibrio economico complessivo. La regione nel 2013 ha assicurato l’equilibrio economico complessivo. Alla luce di quanto su descritto la regione è adempiente; n) contabilità analitica: non ha adempiuto si rinvia al Pdr; o) confermabilità direttori generali: ha adempiuto; p) dispositivi medici: ha adempiuto; s) assistenza domiciliare e residenziale: ha adempiuto con impegno (s.3); t) tariffe ospedaliere: ha adempiuto; u) prevenzione: non ha adempiuto si rinvia al Pdr; v) piano nazionale aggiornamento del personale sanitario: ha adempiuto; x) implementazione percorsi diagnostico - terapeutici: non ha adempiuto si rinvia al PdR; y) LEA aggiuntivi: non ha adempiuto si rinvia al Pdr; aa) vincolo di crescita del 2%: ha adempiuto. La regione non ha rispettato il previsto vincolo di spessa tuttavia, alla luce dell’equilibrio economico complessivo assicurato, è adempiente; ag) contenimento spesa personale dipendente: si chiedono chiarimenti. Dall’esame delle tabelle trasmesse, risulta che la spesa per il personale complessivamente sostenuta nel 2013 è pari a 2.985.761 migliaia di euro di cui 364.303 migliaia di euro per rinnovi contrattuali post 2004. Pertanto la spesa sostenuta al netto dei predetti rinnovi contrattuali risulterebbe essere di 2.621.458 migliaia di euro. I dati desumibili dal conto annuale in riferimento all’anno 2013 evidenziano, invece, una somma complessiva di 3.093.374 migliaia di euro che, al netto dei rinnovi contrattuali post 2004, è pari a 2.729.071 migliaia di euro. Ciò posto, nel comunicare che per l’anno 2013 il limite di spesa di cui all’art. 2, comma 71, della legge n. 191/2009, pari a 2.952.046 migliaia di euro, appare rispettato, si chiedono chiarimenti in merito alla discordanza tra il dato di spesa comunicato con le tabelle trasmesse e quello deducibile dal conto annuale. Si chiede, infine, di fornire delucidazioni in merito all’importo indicato nella lettera prot. n. 2015 del 6/03/2015 relativo al costo del personale (2.725.553 migliaia di euro) non desumibile dalle tabelle inviate. ah) accreditamento istituzionale: non ha adempiuto si rinvia al Pdr; aj) sperimentazioni gestionali: ha adempiuto; ak)riorganizzazione della rete delle strutture pubbliche e private eroganti prestazioni specialistiche e di diagnostica di laboratorio: ha adempiuto con impegno; am) controllo cartelle cliniche: ha adempiuto con impegno; an) assistenza protesica: non ha adempiuto si rinvia al Pdr; ao) cure palliative e terapia del dolore: non ha adempiuto (ao.2) si rinvia al Pdr; ap) sanità penitenziaria: ha adempiuto; as) rischio clinico e sicurezza dei pazienti: non ha adempiuto si rinvia al Pdr; au) Sistema CUP: ha adempiuto; aaa) blocco del turn over e divieto di effettuare spese non obbligatorie: ha adempiuto – prot. 7 del 10/3/2015; aab) Sistema informativo per salute mentale NSIS-SISM: non ha adempiuto si rinvia al Pdr; 40 o aac) Sistema informativo per la dipendenza da sostanze stupefacenti NSIS-SIND: ha adempiuto; o aad) Sistema Fascicolo Sanitario Elettronico - FSE: ha adempiuto con impegno; o aae) attività trasfusionali: ha adempiuto con impegno; o aaf) percorso nascita: non ha adempiuto si rinvia al Pdr; o aag) emergenza – urgenza: non ha adempiuto (aag.2) si rinvia al Pdr; o aah) cure primarie: ha adempiuto; o aai) riabilitazione: ha adempiuto; o aaj) prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria: ha adempiuto; o aak) linee guida per la dematerializzazione: ha adempiuto; o aal) altri aspetti dell’assistenza farmaceutica: ha adempiuto; o aam) Standard per l’individuazione di strutture semplici e complesse del SSN ex. art. 12, comma 1, lett. b), patto per la salute 2010-2012: ha adempiuto con impegno; o aan) piano per la malattia diabetica: ha adempiuto. CONCLUSIONI Tavolo e Comitato, a partire da quanto dettagliatamente riportato nei paragrafi precedenti, valutano quanto segue: - la Regione Campania a IV trimestre 2014 presenta un avanzo di 200,107 mln di euro. Dopo il conferimento delle coperture fiscali di 51,755 mln di euro, rettificate della rideterminazione dei gettiti delle aliquote fiscali degli anni 2013 e 2014 nonché della consuntivazione del gettito dell’anno d’imposta 2012, presenta un avanzo di 229,217 mln di euro; - in merito alla verifica annuale del Piano di rientro: o rilevano ancora non concluso il processo di accreditamento istituzionale definitivo e rimangono in attesa di una relazione sintetica della conclusione dello stesso; o restano in attesa di quanto già richiesto in merito alla sottoscrizione dei protocolli d’intesa con l’Università Federico II di Napoli e SUN; o in materia di erogazione dei LEA prendono atto dei miglioramenti registrati ed invitano a risolvere le criticità relative alla prevenzione e all’assistenza territoriale per anziani e disabili; o relativamente alla bozza di rete ospedaliera rilevano la presenza di alcune criticità tra le quali la configurazione dei nodi della rete di emergenza-urgenza, le carenze informative nella definizione dei punti nascita con meno di 500 parti l’anno in termini di requisiti. Restano in attesa del decreto definitivo che recepisca le osservazioni del presente verbale e del parere che sarà reso a seguito dell’incontro tecnico di affiancamento richiesto dalla struttura commissariale; o in materia di cure primarie rilevano che il modello di riorganizzazione delle Cure Primarie risulta differente da quanto previsto nel Programma Operativo 2013-2015 ed evidenziano alcune perplessità relativamente alla integrazione tra 41 UCCP e AFT, Presidi Ambulatoriali Distrettuali, Presidi Ambulatoriali Territoriali Integrati; - in ordine alla verifica adempimenti la regione ha concluso la verifica adempimenti relativa agli anni 2009, 2010 e 2011. Persistono criticità sulle verifiche relative agli anni 2012 e 2013. Tavolo e Comitato, sulla base di quanto emerso nella riunione odierna, e considerando quanto avevano valutato nella riunione del 22 luglio 2014 in merito alla possibilità di erogare le spettanze residue relative all’anno 2011 subordinatamente alla presentazione e valutazione del provvedimento di riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete dell’emergenza-urgenza, nonché del superamento delle inadempienze relative alle annualità 2010 e 2011, valutano che, nelle more della complessa ed articolata valutazione del provvedimento di riorganizzazione della rete ospedaliera, che comunque è stato presentato, e per l’avvenuto superamento delle inadempienze delle annualità 2010 e 2011, alla regione possano essere erogate tutte le spettanze residue fino all’anno 2011, pari a circa 140 mln di euro. 42