Cronache Economiche n. 27 (7 novembre

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Cronache Economiche n. 27 (7 novembre
Ambasciata d'Italia ad Ankara
Ufficio Commerciale
(Dal 7 al 16 novembre - n. 27)
Prot. Nr. 3053
Ambasciata d’Italia in Ankara, Ufficio Commerciale, Atatürk Bulvarı 118, 06680, Ankara, www.ambankara.esteri.it ;
[email protected] ; tel. 0090-312-4574275; fax 0090-312-4574282
Responsabile: Irene Castagnoli, Capo dell’Ufficio Commerciale
AVVISO IMPORTANTE PER LE AZIENDE:
•
“Global Business Bridges",
Bridges", iniziativa di matchmatch-making trilaterale tra aziende
UE, turche e di Tunisia, Egitto e Territori Palestinesi.
Palestinesi. La Delegazione dell'Unione
Europea in Turchia in collaborazione con il Ministero dell'Economia turco e con
l’Unione delle Camere di Commercio turca (TOBB) ha lanciato un progetto
denominato "Global Business Bridges" ideato per facilitare le attività commerciali e gli
investimenti di aziende turche e dei Paesi UE in un’esplorazione congiunta delle
opportunità in tre mercati terzi: Tunisia, Egitto e Territori Palestinesi. I settori che sono
stati selezionati tramite lo studio realizzato da TEPAV (il centro studi di TOBB), in
collaborazione con l'Istituto Europeo per il Mediterraneo (Iemed) di Barcellona, come
possibili ambiti di azione dell'iniziativa sono:
Energie Rinnovabili e solare (Egitto, Tunisia)
Costruzioni, centri commerciali e servizi correlati (Territori Palestinesi, Egitto)
Agroalimentare, Acquacoltura, prodotti caseari (Egitto, Tunisia, Territori Palestinesi)
Trasporti e Logistica (Egitto)
Elettromeccanica, ICT, Ingegneria (Tunisia, Territori palestinesi)
Turismo (Egitto, Tunisia)
Tessile e Plastica (Territori Palestinesi).
L'iniziativa costituisce un esperimento pilota che, in caso di successo, potrà essere
ripetuto in altri mercati come Azerbaigian, Iraq, Kazakistan e, proprio per questo,
l'intera procedura di individuazione delle imprese da coinvolgere è stata disegnata
senza inserire criteri rigidi e per favorire la massima partecipazione possibile.
Nell’eventualità che si renda necessaria una selezione delle candidature presentate
(sono disponibili 250 posti totali, fra imprese EU e turche), la delegazione dell'Unione
Europea ad Ankara, in raccordo con gli Stati membri, effettuerà una scelta sulla base
delle caratteristiche delle imprese candidate (propensione all'internazionalizzazione,
corrispondenza fra settore di attività dell'impresa e settori del progetto, esperienze
pregresse), ma soprattutto, sulle reali possibilità di successo del match-making in
considerazione dei progetti imprenditoriali disponibili e della natura delle imprese
turche e dei Paesi terzi a loro volta interessate a partecipare. Le aziende che saranno
considerate più adatte ai fini del successo dell'esercizio saranno invitate dalla
Delegazione UE turca a partecipare all'evento di febbraio ad Antalya dove
incontreranno i potenziali partner turchi, in vista poi degli eventi nei Paesi terzi per la
successiva operazione di match-making trilaterale. L'iniziativa in questione appare
un'occasione nella quale l'imprenditoria italiana non può non essere presente e si
auspica quindi la massima partecipazione delle imprese italiane a partecipare
all’evento. Le aziende interessate potranno indirizzare le proprie candidature alla
delegazione UE di Ankara (e-mail dei consulenti dedicati al progetto: [email protected] ) tenendo in copia conoscenza il Ministero Affari Esteri (Direzione Generale
Sistema Paese – Ufficio I – mail: [email protected] e Direzione Generale Unione
Europea – Ufficio VII mail: [email protected] ) e l'Ambasciata d’Italia ad Ankara (mail:
[email protected] ). Le candidature devono essere fatte pervenire entro il
prossimo 30 novembre. La documentazione distinta per settori, che comprende una
lettera di presentazione dell'iniziativa, materiale di inquadramento e l'illustrazione
delle potenzialita' dello specifico settore, un modulo per la domanda di partecipazione
e il programma delle giornate 20-23 febbraio 2013 durante le quali si svolgerà ad
Antalya il primo evento di match-making tra aziende UE e turche e’ disponibile alla
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pagina Fare Affari in Turchia del sito dell’Ambasciata d’Italia in Turchia al link
http://www.ambankara.esteri.it/Ambasciata_Ankara/Menu/Informazioni_e_servizi/Far
e_affari_nel_Paese/). Per ottenere informazioni specifiche ed ulteriori dettagli, le
imprese interessate possono rivolgersi direttamente alla società di consulenza che
segue il progetto al contatto: Claus D. Hagenhoff, ITM International Trade Marketing
GmbH, PO Box 1320. D-61364 Friedrichsdorf mobile: (+49-172) 670 10 70, Fax: (+49
6172) 7572-99, e-mail: [email protected], skype: cdhagenhoff.
ULTIMI SVILUPPI
• Turchia:
Turchia: Fitch attribuisce alla Turchia l’investment grade. L’agenzia di rating
Fitch ha innalzato da “BB+” a “BBB-” il proprio giudizio sulla solvibilità di lungo
periodo della Turchia, attribuendo per la prima volta al Paese l’investment grade. La
positiva valutazione espressa da Fitch è fondata sulla riduzione degli squilibri
macroeconomici e sulla solidità dei fondamentali economici e dei bilanci pubblici e
privati (banche e famiglie). Il rientro dell’inflazione e del disavanzo delle partite
correnti, recentemente osservati, dovrebbero garantire un atterraggio morbido
dell’economia, a fronte di buone prospettive di crescita (3 per cento nel 2012, 3,8 nel
2013 e 4,5 nel 2014 secondo le previsioni dell’Agenzia di rating stessa). Il mondo
politico ha salutato positivamente la valutazione di Fitch, pur ritenendola tardiva,
come sottolineato dal Vice Primo Ministro per le questioni economiche Ali’ Babacan.
L’unica voce espressamente critica è stata quella del Primo Ministro Recep Tayyip
Erdoğan che ha affermato che la Turchia merita un rating A, attualmente attribuito a
Stati che versano in condizioni economiche che egli ritiene assai meno solide di
quelle del proprio Paese. La Banca Centrale turca ha ricordato gli effetti positivi
attesi dal miglioramento del rating: diminuzione del premio di rischio del Paese;
attrazione di capitali dall’estero; riduzione del costo del finanziamento esterno;
apprezzamento della valuta domestica; miglioramento delle condizioni di
finanziamento anche sul mercato interno; aumento della crescita. I mercati hanno
risposto in maniera incoraggiante, anche se la notizia era in parte già incorporata
nelle aspettative degli operatori. Un maggiore impatto si verificherebbe se anche
Standard&Poor’s e Moody’s rivedessero a rialzo il rating del Paese; eventuali ritocchi
migliorativi da parte delle due agenzie non sarebbero comunque attesi prima di 1218 mesi. Permangono infine rischi di instabilità legati al possibile rinnovato acuirsi
degli squilibri con l’estero ma secondo Fitch le Autorità turche sapranno adottare le
necessarie misure di contenimento. (Fonte Addetto Finanziario dell’Ambasciata d’Italia ad Ankara)
•
La Borsa di Istanbul al massimo storico. I principali 100 titoli della Borsa di Istanbul
(indice ISE-100) hanno toccato il 1° novembre scorso il loro valore massimo, a
72.552 punti, sorpassando il precedente record del 9 novembre 2010 (71.543).
L'indice ha fatto registrare un trend sostanzialmente sempre crescente dall'inizio del
mese di ottobre e non ha subito battute d'arresto neanche in corrispondenza del
lungo weekend festivo di fine ottobre. Il 25 ottobre per la Festa del Sacrificio ed il 29
ottobre, ricorrenza della fondazione della Repubblica turca, la Borsa di Istanbul era
difatti rimasta chiusa. Il valore delle società quotate ha superato i 500 miliardi di lire
turche. (Fonte: Ufficio ICE di Istanbul)
3
•
Ankara spinge la farmaceutica.
Un hub per la filiera farmaceutica ad alto valore
aggiunto a cavallo tra Oriente e Occidente. Mercato interno, centro di smistamento
per l'estero ma anche polo produttivo e centro ricerche d'eccellenza. Per ora è un
sogno ancora lontano dalla realtà della farmaceutica turca (16esima per valore di
mercato e 36esima per ricerca clinica ed export), ma Ankara si è data un obiettivo
ambizioso e il rapporto di PriceWaterhouseCoopers - commissionato
dall'associazione delle industrie farmaceutiche turche (Aifd) - sottolinea come,
seguendo una ricetta fatta di investimenti, incentivi e selezione dei filoni di
laboratorio più redditizi, la farmaceutica turca potrebbe, nel 2023, produrre oltre 23
miliardi di dollari di medicinali, rispetto ai 5 miliardi del 2011, con più di un terzo del
totale, almeno 8 miliardi di dollari, da destinare all'export, soprattutto eurasiatico. Di
fatto, è uno degli obiettivi del piano governativo denominato "Vision 2023" e voluto
dal Primo Ministro Recep Tayyip Erdoğan per tagliare traguardi di eccellenza in una
serie di settori economici considerati chiave per l'economia, appunto nel 2023, nel
centesimo anniversario della nascita della Repubblica. Sinora, quel che i Paesi
OCSE hanno fatto in 30 anni, la Turchia lo ha realizzato in dieci. Secondo
l'Associazione delle aziende chimiche turche (Ikmib) la farmaceutica è raddoppiata in
questo arco di tempo, a oltre 8 miliardi di dollari, anche grazie alla riforma sanitaria
che dal 2004 ha allineato servizio sanitario e accesso ai servizi a livelli quasi europei.
L'export, nel 2011, è aumentato del 58,6 per cento. Anche se per ora in valore
assoluto, i numeri non sono paragonabili ai cosiddetti "pharmamerging", Brasile,
Russia, India e Cina, mercati immensi ma che favorendo anche produzione e ricerca
scientifica contribuiscono ad ammortizzare le scadenze brevettuali, l'aumento dei
costi della R&S e degli effetti delle manovre di contenimento della spesa in Europa.
Del resto, precedenti positivi come Singapore, Corea del Sud e Irlanda dimostrano
che il mix tra geografia e incentivi è competitivo. Sul fronte degli incentivi per attrarre
imprese estere, si va dall'esenzione dell'Iva e dei dazi doganali a forti sconti
dell'imposta sulle società e sui contributi previdenziali, assegnazioni di terreni e
agevolazioni sugli interessi. Sino al 31 dicembre 2023, inoltre, sono previsti incentivi
per laboratori di ricerca e sviluppo che impieghino almeno 50 dipendenti e deduzioni
integrale dell'investimento oltre che dimezzamento per 5 anni dei contributi
previdenziali se il numero dei ricercatori è superiore a 500. Secondo il dossier di Pwc
il segreto è proprio specializzarsi: su produzioni di medicinali a medio-alto valore
aggiunto, mantenendo competitivo il mercato del lavoro e diventando "pivot" per
l'esportazione nell'area asiatica, caucasica e verso il Medio Oriente. Infine,
focalizzare R&D su oncologia, biotecnologie ed emoderivati. Anche per le imprese
italiane la Turchia ha potenzialità sia come mercato di destinazione che come hub
produttivo. «Abbiamo due impianti produttivi in Turchia. Il primo - spiega Giovanni
Recordati, Presidente dell'omonima azienda farmaceutica- lo abbiamo inaugurato
quattro anni fa, il secondo l'anno scorso. E poi abbiamo un investimento in
programma da 50 milioni di euro per un terzo sito produttivo a 5 chilometri da
Istanbul. Obiettivo: produrre per il mercato locale, il Medio Oriente ma anche per
l'Europa dell'Est più meridionale. Per noi la Turchia è il terzo mercato dopo Italia e
Francia, con una crescita stabile del 3-4% annuo e una forza vendite di 400 addetti.
Dieci regioni a finanziamento agevolato per l'attrazione di investimenti esteri - ha
concluso Recordati - flessibilità del mercato del lavoro e nuovo codice del commercio
allineato alla prassi europea rendono gli investimenti nel Paese piuttosto
interessanti». Racconta Domenico Simone, Direttore Generale della Menarini:
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«Abbiamo acquisito la Ie-Ulagay, l'azienda fondata dal medico personale di Atatürk,
nel 2000, dai suoi eredi, poiché sino al 1999 la Turchia non tutelava adeguatamente i
brevetti e la proprietà intellettuale. Tuttavia, i prezzi dei prodotti sono regolamentati
rigidamente e questo riduce i ricavi. Paradossalmente, il meccanismo di prezzo
penalizza il profitto su quelli più innovativi, che sono anche quelli sinora importati
dall'Italia, e rende più conveniente la diffusione dei farmaci turchi tradizionali. Proprio
per ridurre i costi stiamo pensando di aprire uno stabilimento in Turchia, anche come
"ponte" per la vendita in Medio Oriente e nord Africa. Ma la nostra ricerca scientifica
resta in Europa». (di Laura Cavestri, Il Sole 24 Ore, 2 novembre 2012, pubblicazione n. 303)
•
Fisco
Fisco e oneri più leggeri nei parchi tecnologici.
Gli incentivi fiscali per quanto
riguarda l'industria farmaceutica, soprattutto in riferimento alle leggi sulla ricerca e
sviluppo tecnologico e sulla ricerca e sviluppo, sono stati di recente regolamentati
dal governo turco. L'articolo 3/b della Legge n. 4691, denominata "Zone di Sviluppo
Tecnologico" definisce come parchi tecnologici con determinate caratteristiche quelle
aree all'interno delle quali operano, contribuendo allo sviluppo della zona stessa,
università scientifiche, istituti tecnologici o di ricerca e sviluppo, aziende che
impiegano tecnologia avanzata il cui scopo principale è quello di sviluppare e
produrre nuove tecnologie ovvero quello di trasformare un'invenzione tecnologica in
un prodotto commerciale. Alle imprese site nelle suddette zone, in base all'articolo 2
della stessa legge, viene garantito che i ricavi ottenuti attraverso pratiche di ricerca e
sviluppo siano esenti dalle imposte sui redditi fino al 31 dicembre 2013. In base alla
"Corporate Tax Law General Communiqué" n.1, articolo 5.12.2.2 sono ricavi
agevolabili anche i redditi derivanti dallo sfruttamento dell'Intellectual Property (know
how, R&D, Brevetti, ecc) sviluppato in loco. Sono esclusi dall'esenzione eventuali
proventi straordinari come utili finanziari, utili su cambi e plusvalenze da alienazione
di beni materiali ed immateriali. A corredo della esenzione per le imprese, anche i
compensi di ricercatori, sviluppatori di software per la ricerca e lo sviluppo sono
esenti da tutte le tasse fino al 31 dicembre 2023. Per completare gli incentivi al
settore R&D, con la Legge n. 5746 Articolo 3/3, viene stabilito che il 50% dell'importo
equivalente alla previdenza sociale (quota a carico del datore di lavoro), calcolato
sulla retribuzione di ciascun dipendente impegnato nella ricerca e sviluppo e relative
attività a supporto, venga finanziato da parte del Ministero delle Finanze per cinque
anni. Per tutto il periodo durante il quale vige l'esenzione dalle imposte sui redditi,
alle imprese localizzate nei parchi tecnologici spetta anche il beneficio dell'esenzione
relativamente all'imposizione indiretta. Non sono gravati da IVA servizi quali la
gestione di dati, di applicativi Internet, purché vengano generati esclusivamente nelle
zone agevolate. Per quanto riguarda la produzione di medicinali, è in vigore dal 1°
gennaio 2012 il nuovo programma di incentivi sugli investimenti rivolto sia agli
investitori locali che a quelli stranieri. In base all'articolo 32/A della legge relativa
all'imposta sulle società n. 5520, gli investimenti, per un totale di un minimo 50
milioni di lire turche, sono esenti da IVA, dazi doganali ed imposta sulle società. Gli
incentivi fiscali previsti per le zone di sviluppo tecnologico che si applicano anche
all’industria farmaceutica, vanno ad aggiungersi alle norme della "Corporate Tax
Law" n. 5520 articolo 10, che stabilisce che tutte le spese di R&D e innovazione
vadano in regolare deduzione nella determinazione degli utili societari a prescindere
dal settore di attività. (di Maricla Pennesi e Ersin Nazali, Il Sole 24 Ore, 2 novembre 2012, pubblicazione
n. 303)
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Aumentano le tasse applicate alle importazioni di carni.
•
Il Governo turco ha di
recente aumentato le tasse sulle importazioni di carne, con un Decreto Aggiuntivo del
Consiglio dei Ministri al Regime delle importazioni entrato in vigore il 30 ottobre
scorso. Con le nuove misure, l’aliquota applicata all’importazione dei vitelli aventi un
peso superiore ai 400 kg e degli ovini inferiori all’anno d’eta’ è stata aumentata dal
30% al 40%, mentre quella sull’importazione di carcasse e semi carcasse e’ salita dal
75% al 100%. Parlando con i giornalisti, il Ministro turco dell’Agricoltura Mehdi Eker
ha dichiarato che l’aumento non avra’ alcun effetto negativo per i consumatori.
•
La Turchia e’ il secondo produttore
produttore di miele al mondo.
•
Turchia..
Continua l’aumento delle esportazioni d’acciaio della Turchia
Il Presidente
dell’Associazione Internazionale Apicoltori Gilles Ratia ha recentemente reso noto
che la Turchia è il secondo produttore di miele al mondo dopo la Cina. Parlando in
occasione di una riunione tenutasi ad Ordu, provincia situata sulla costa del Mar
Nero, Raita ha aggiunto che la Turchia è seguita, nell’ordine, da Messico, Brasile e
Stati Uniti. Il Presidente dell’Associazione ha inoltre dichiarato che con 90 mila
tonnellate annue di miele importato, la Germania è il principale acquirente al mondo
di questo bene.
I dati resi noti di
recente dalla CIB (Unione Turca degli Esportatori di Acciaio) rivelano come la Turchia
abbia esportato 13,1 miliardi di USD in acciaio nei primi 10 mesi del 2012. Le
esportazioni sono aumentate di oltre l’11% nei primi 10 mesi del 2012 se paragonate
ai primi dieci mesi dell’anno scorso. In particolare, nel periodo di tempo in
considerazione, la Turchia ha esportato 16,7 milioni di tonnellate d’acciaio. Le
principali destinazioni di tali esportazioni sono state il Medio Oriente (6,9 milioni di
tonnellate) e l’Unione Europea (1,8 milioni di tonnellate).
ECONOMIA E POLITICA ECONOMICA
•
E’ all’8,8% la disoccupazione in Turchia ad agosto 2012. Secondo i dati resi noti
dall’Istituto di Statistica turco TürkStat, ad agosto dell’anno in corso il tasso di
inflazione in Turchia si e’ attestato all’8,8%, facendo registrare una flessione pari allo
0,4% rispetto allo stesso mese del 2011. Sempre secondo l’Istituto di Statistica, il
numero dei disoccupati in Turchia nel mese di agosto scorso e’ sceso di 76.000
unita’, attestandosi sulla cifra di 2.445.000. Il numero delle persone in possesso di un
impiego e’ salito, sempre nel periodo in considerazione, a 25,3 milioni. Infine, il tasso
di disoccupazione é stato pari al 10,9% (-0,7%) nelle aree urbane e al 4,8% (-0,1%)
nelle zone rurali.
•
In aumento l’indice della
della produzione industriale turca nel
nel mese di
di settembre.
Secondo i dati resi noti dall’Istituto di Statistica turco TürkStat, nel mese di settembre
2012 l’indice della produzione industriale ha fatto segnare in Turchia un aumento del
6,2% rispetto a quanto registrato nel mese di settembre del 2011 e del 3,9% rispetto
al mese di agosto dell’anno in corso. Quanto all’andamento dell’indice per gli specifici
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settori, nel periodo di tempo in considerazione esso ha mostrato aumenti pari al
10,8% in quello minerario, del 6,2% nel manifatturiero, del 4,1% nel settore di
elettricita’, gas, vapore e condizionamento.
ANNUNCI E GARE
•
Elezioni Politiche italiane 2013: voto per corrispondenza ed esercizio del diritto
di opzione. Nel corso del 2013 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del
Parlamento italiano, che vedranno coinvolti anche i cittadini italiani residenti
all’estero, chiamati ad eleggere i propri rappresentanti alla Camera dei Deputati e al
Senato della Repubblica, votando per i candidati che si presentano nella
Circoscrizione estero. Si ricorda che il VOTO è un DIRITTO tutelato dalla
Costituzione Italiana e che, in base alla Legge 27 dicembre 2001, n.459, i cittadini
italiani residenti all’estero, iscritti nelle liste elettorali della circoscrizione estero,
possono VOTARE PER POSTA. A tal fine, si raccomanda quindi di controllare e
regolarizzare la propria situazione anagrafica e di indirizzo presso il proprio
consolato. E’ POSSIBILE IN ALTERNATIVA SCEGLIERE DI VOTARE IN ITALIA
PRESSO IL PROPRIO COMUNE, comunicando per iscritto la propria scelta
(OPZIONE) al Consolato entro i termini di legge. La scelta (opzione) di votare in
Italia vale solo per una consultazione elettorale. Chi desidera votare in Italia deve
darne comunicazione scritta al proprio Consolato ENTRO IL 31 DICEMBRE
dell’anno precedente a quello previsto per la scadenza naturale della legislatura
(aprile 2013), quindi entro il 31 dicembre 2012. Maggiori informazioni sulle modalità
di voto all’estero e sull’esercizio del diritto di opzione sono disponibili sul sito web del
MAE,
alla
pagina:
http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Approf_PostingDettaglio/20
12/11/20121115_Politiche2013.htm.
•
Informazione per i cittadini italiani
italiani che si recano in Turchia. Si
ricorda che, a
partire dal 1° febbraio 2012, l’ingresso in Turchia per motivi turistici e’ consentito per
un periodo massimo di 90 giorni nell’arco di 180 giorni, analogamente a quanto
avviene per gli stranieri in Italia e nello spazio Schengen. Trascorsi i 90 giorni
consecutivi concessi per un soggiorno turistico, il passaggio della frontiera con
successivo rientro entro pochi giorni per fare scattare una nuova tranche di 90 giorni
non sarà più consentito, a differenza di quanto avveniva in passato. I cittadini italiani
che intendano risiedere o lavorare in Turchia dovranno, quindi, ottenere innanzitutto
il necessario visto, rivolgendosi alle rappresentanze diplomatico-consolari turche in
Italia (o nel Paese di residenza) e, una volta entrati in Turchia, richiedere quanto
prima il pertinente permesso di soggiorno. In caso di violazione delle suddette regole
si segnala che, oltre a sanzioni pecuniarie, può intervenire l’espulsione con divieto di
reingresso. Gli italiani che risiedono e lavorano in Turchia sono quindi invitati a
regolarizzare la loro posizione con le Autorità turche. Per i soggiorni per motivi
turistici che non superino i 90 giorni nell’arco di 180 giorni rimane ferma per i cittadini
italiani l’esenzione dal visto. In caso di dubbi, si prega di rivolgersi all’Ufficio
Consolare dell’Ambasciata, all’indirizzo [email protected].
7
•
Appalti UE. Gara per i servizi di assistenza tecnica per il controllo delle
emissioni provenienti da navi.
navi. Nel quadro dei progetti finanziati dall’Unione
Europea in Turchia tramite i fondi erogati nell’ambito di IPA (Instrument for PreAccession), e’ stata di recente annunciata la gara per i servizi di assistenza tecnica
per il controllo delle emissioni provenienti da navi (numero di riferimento
EuropeAid/133281/D/SER/TR). L’ente appaltante sara’ la turca Central Finance and
Contracts Unit (CFCU) basata ad Ankara. Il budget previsto e’ di 480 000 euro. La
scadenza per presentare la domanda e’ fissata al 26 novembre prossimo. Maggiori
dettagli
sono
disponibili
al
seguente
link:
http://www.cfcu.gov.tr/tender.php?lng=en&action=tender_search (una volta aperta la
pagina web andra’ selezionata la casella “open” alla voce “status”). La domanda di
partecipazione andra’ presentata alla Central Finance and Contracts Unit (CFCU),
Eskişehir Yolu 4.km 2.Cad. (Halkbank Kampüsü) No:63 C-Blok Söğütözü, 06520
Ankara, Turchia, c.a. del Sig. Muhsin Altun, Tel. +90 3122954900.
•
Appalti UE. Settore delle Tecnologie Informatiche e della Comunicazione (ICT).
Fornitura di equipaggiamenti per il Strengthened Market Surveillance System.
Nel quadro dei progetti finanziati dall’Unione Europea in Turchia tramite i fondi
erogati nell’ambito di IPA (Instrument for Pre-Accession), e’ stata di recente
annunciata la gara nel settore delle tecnologie informatiche e della comunicazione
per la fornitura di equipaggiamenti per il Strengthened Market Surveillance System
(numero di riferimento: EuropeAid/133677/M/SUP/TR). L’ente appaltante sara’ la
turca Central Finance and Contracts Unit (CFCU) basata ad Ankara. La scadenza
per presentare le offerte e’ fissata al 10 dicembre 2012. La documentazione relativa
alla
gara
e’
disponibile
al
seguente
link:
http://www.cfcu.gov.tr/tender.php?lng=en&action=tender_search (una volta aperta la
pagina web andra’ selezionata la casella “open” alla voce “status”). Per informazioni
e dettagli ci si potra’ rivolgere a: Central Finance and Contracts Unit (CFCU),
Eskişehir Yolu 4.km 2.Cad. (Halkbank Kampüsü) No:63 C-Blok Söğütözü, 06520
Ankara, Turchia, c.a. del Sig. Muhsin Altun. Tel. +90 3122954900, e-mail:
[email protected]
•
Appalti UE. Gara per i servizi di assistenza tecnica
tecnica per trattamenti in carcere
in materia di salute mentale e tossicodipendenze.
tossicodipendenze. Nel quadro dei progetti finanziati
dall’Unione Europea in Turchia tramite i fondi erogati nell’ambito di IPA (Instrument
for Pre-Accession), e’ stata di recente annunciata la gara per i servizi di assistenza
tecnica per trattamenti in carcere in materia di salute mentale e tossicodipendenze
(numero di riferimento: EuropeAid/131930/D/SER/TR). L’ente appaltante sara’ la
turca Central Finance and Contracts Unit (CFCU) basata ad Ankara. Il budget
previsto e’ di 1 milione e mezzo di euro. La scadenza per presentare le offerte e’
fissata al 10 dicembre 2012. La documentazione relativa alla gara e’ disponibile al
seguente link: http://www.cfcu.gov.tr/tender.php?lng=en&action=tender_search (una
volta aperta la pagina web andra’ selezionata la casella “open” alla voce “status”). La
domanda di partecipazione andra’ presentata alla Central Finance and Contracts
Unit (CFCU), Eskişehir Yolu 4.km 2.Cad. (Halkbank Kampüsü) No:63 C-Blok
Söğütözü, 06520 Ankara, Turchia, c.a. del Sig. Muhsin Altun, Tel. +90 3122954900.
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•
Privatizzazione delle centrali di energia termica di Seyitömer e di Kangal. L’Ente
turco per le Privatizzazioni ha pubblicato la gara d’appalto per la privatizzazione delle
Centrali di energia termica di Seyitömer e di Kangal sulla Gazzetta Ufficiale del 6
novembre 2012. Le aziende interessate possono acquistare i relativi capitolati di
gara al costo di 20.000 Lire turche l’uno presso il seguente indirizzo: T.C
BAŞBAKANLIK ÖZELLEŞTİRME İDARESİ BAŞKANLIĞI, Ziya Gökalp Caddesi No:
80, 06600 Kurtuluş / ANKARA, Tel: 90 312 585 82 90; Fax : 90 312 585 83 07. La
scadenza per la presentazione delle offerte e’ fissata rispettivamente al 20 dicembre
2012 per la centrale di Seyitömer e al 17 gennaio 2013 per quella di Kangal.
INDICATORI MACROECONOMICI
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Crescita del PIL. Dopo una chiusura del 2008 con una crescita pari all’1,1%, nel
2009 il PIL ha risentito pesantemente della crisi finanziaria internazionale (-4,8%),
registrando tuttavia una netta inversione di tendenza nell’ultimo trimestre. Questa
tendenza si è poi confermata nel 2010, chiusosi con un +9,2%, cui ha fatto seguito
una crescita del PIL nel 2011 pari all’8,5% (12% nel primo trimestre, 8,8% nel
secondo, 8,2% nel terzo, 5,2% nel quarto). Nei primi due trimestri del 2012 il ritmo di
crescita del PIL turco, in rallentamento, si è attestato rispettivamente al 3,3% e al
2,9%.
Inflazione annua. Il 2010, che ha fatto registrare un andamento altalenante, si è
concluso con un tasso di inflazione pari al 6,4%, il più basso registrato negli ultimi 41
anni e inferiore all'obiettivo del 7,5% dichiarato dal Governo. Dall’inizio del 2011, dopo
aver toccato il valore minimo storico a marzo 2011 (3,9%), l’inflazione è tornata a
crescere e l’anno si è chiuso con un tasso di inflazione a due cifre pari al 10,45%,
lontano dalle previsioni del Programma a Medio Termine 2012-2014 nel quale il
Governo turco aveva previsto un tasso di fine 2011 del 7,5%. Ad ottobre 2012
l’inflazione si e’ attestata al 7,8%.
Interscambio con l’Italia. Nel 2011, l’Italia si è confermata quarto partner
commerciale della Turchia, dopo Germania, Federazione Russa, Cina e subito prima
degli Stati Uniti, con un interscambio che ha raggiunto la cifra di 21,3 miliardi di dollari
(record assoluto nelle relazioni italo-turche, +28% rispetto all’anno precedente) ed
articolato in esportazioni pari a 13,45 miliardi di dollari (+32,63%, quinto Paese
fornitore) ed importazioni pari a 7,85 miliardi di dollari (+20,76%, quarto mercato di
sbocco per le merci turche). A fine 2011, il saldo era ancora una volta attivo per l'Italia
e ammontava a 5,6 miliardi dollari. Nei primi nove mesi del 2012 l’Italia è al sesto
posto nella graduatoria dei Paesi partner, dopo Germania, Federazione Russa, Iran,
Cina e Stati Uniti, con un interscambio pari a 14,68 miliardi di dollari (-9,7% rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente) articolato in esportazioni italiane pari a
10,05 miliardi di dollari (-1,3%, quinto Paese fornitore) ed importazioni dalla Turchia
pari a 4,63 miliardi di dollari (-23,8%, settimo mercato di sbocco per le merci turche).
Il saldo è attivo per l'Italia e ammonta a oltre 5,4 miliardi di dollari.
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BORSA DI ISTANBUL
Borsa di Istanbul (IMBK-100): 71.597 punti al 15 novembre 2012
CAMBIO al 15 novembre 2012:
1 Euro = 2,3020 TL
1 USD = 1,8000 TL
A cura di:
Irene Castagnoli
Capo dell’Ufficio Economico e Commerciale
dell’Ambasciata d’Italia ad Ankara
Redazione:
Edoardo Bonacina
Ufficio Economico e Commerciale
dell’Ambasciata d’Italia ad Ankara
In collaborazione con:
Zeynep Demirtaş
Ufficio Economico e Commerciale
dell’Ambasciata d’Italia ad Ankara
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