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MONICA SILVA, la fotografa che con i colori dipinge l'anima delle persone.
Per capire Monica Silva fotografa bisogna entrare nel suo mondo, vederla lavorare sul set. In un ambiente
eterogeneo e variegato, dove le persone si muovono con libertà e creatività, lei, autoritaria e libertaria al
tempo stesso, è il fulcro, il riferimento costante. Si muove continuamente, Monica, mentre lavora, e trova
sempre il tempo per uno scherzo e una parola gentile mentre è alla ricerca dell'inquadratura migliore e del
momento propizio. Nell'attimo dello scatto il suo corpo si contorce e si allunga creando forme inconsuete.
Per quest'acrobata della fotografia, che sia sospesa in aria, appiattita al suolo o ancorata a un treppiede, la
macchina non è solo un oggetto familiare, rappresenta il prolungamento stesso del suo corpo. Monica
comunica con la macchina e quello che comunica vibra di grande umanità, dote che le permette di scivolare
dentro le persone e far emergere il loro "altro io".
Nell'introduzione al libro di fotografia "Le forme del caos" di Ferdinando Scianna, Montalban scrive: "Lo
scrittore pensa e scrive. Il fotografo pensa mentre fotografa e perciò ogni foto è un pensiero."
Nell'introduzione a un lavoro fotografico di Monica Silva la parafrasi diviene: "Lo scrittore pensa e scrive. Il
fotografo sente mentre fotografa e perciò ogni foto è una sentimentale connessione con chi sta di fronte
all'obiettivo."
Ma lei non si limita ad entrare in sintonia con le persone, a leggere le pagine non scritte della loro vita. È
una professionista e una creativa, ama i dettagli, i materiali storici, gli oggetti creati ad hoc capaci di
suscitare sensazioni romantiche, come per "La belle dame sans Merci" - la bella dama che non ha
compassione t'ha reso schiavo – il quadro di Frank Cadogan Cowper a cui si è ispirata per uno dei suoi
ritratti, dove è riuscita a cogliere il lato duro e la femminilità profonda di Mary la donna che ha posato per
lei o per la prima geisha bionda del mondo occidentale, Nicoletta Mantovani. Le foto di Monica sono opere
di colore che non si fermano a descrivere la realtà: creano suggestioni visive staccandosi dal piano fisico per
avvicinarsi a quello psicologico. In controtendenza rispetto a un'epoca dove le immagini si presentano
spente, cupe, desaturate, lei sa che il colore è energia primitiva e lo usa con libertà per raccontarci il mondo
che vorrebbe, a metà strada tra utopia e bellezza.
By Laura Bessega
BIOGRAFIA:
Monica Silva nasce a San Paolo, Brasile. Vive in Europa dal 1986. Si stabilisce per un periodo a Londra per
poi trasferirsi definitivamente in Italia dove risiede tuttora nella città di Milano. Nel 2001 entra nel mondo
della fotografia professionale con una serie di servizi per le etichette Sony Music, Emi, Edel e BMG ritraendo vari artisti del panorama musicale italiano quali Sergio Cammariere, Dolcenera, Luca Dirisio, Noemi,
Matteo Becucci, Samuele Bersani, Mario Venuti. Da allora inoltre, collabora con le principali testate giorna-
www.monicasilva.it
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listiche: Max, Dove Viaggi, Flair, Vanity Fair, Io Donna, Style, Magazine, Sette, Panorama Travel, I Viaggi del
Sole, Corriere della Sera.
Dal 2011, collabora ed è testimonial per ben tre nomi della fotografia professionale: Nikon, Hasselblad e
Manfrotto School fo Xcellence per i quali svolge seminari internazionali di fotografia. Inviata del Corriere
della Sera per le ultime due edizioni de La Biennale Internazionali d'Arte, “Dorfles infinito e lo sguardo a
Ghirri” vince come miglior foto della 54ma edizione, premiata da Paolo Baratta, presidente della Biennale di
Arte, Bice Curiger il curatore della 54a Mostra d’Arte “Illuminazioni” e dall’artista Shirana Shahbazi .
Nel 2012 scatta in Hong Kong, Shanghai, Shenzhen, Tokyo, San Paolo e Salvador Bahia, Grecia, Turchia e
Spagna per intensi reportage. Firma nel 2013 un contratto con l’agenzia Mondadori Portfolio. Parte per il
Kenia in un safari fotografico scattando la sua visione del mondo animale e di breve pubblicazione.
Alcune mostre d’arte: “Life above all” ( personalissima interpretazione delle poesie di Spoon River Anthology di E.Lee Masters) esposta alla Galleria Mazzoleni Arte (Milano 2008); alla Galleria Stefano Forni (Bologna 2009); a Pomposa Arte con il patrocinio del comune di Codigoro e supporto di Stefano Forni Galleria
d’Arte (Codigoro, 2009). “On My Skin”, raccolta di fotografie di nudo per Arte Fiera 2010 in collaborazione
con Galleria Stefano Forni e Open project (Bologna 2010). “L’Io dentro me”, a Palazzo Pichi Sforza (Sansepolcro 2011). “Beautiful China”, con il patrocinio del Comune di Milano e dell'ente del turismo cinese, (Giugno 2013 Milano). “The story of the creative” Rassegna fotografica alla SeeMe Space Gallery (25 Luglio – 10
Settembre 2013 New York)
www.monicasilva.it [email protected]
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