Thai-Italian Chamber of Commerce

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IL SETTORE DEI MACCHINARI IN THAILANDIA
Con un ambiente favorevole agli investimenti e un’ economia in rapida crescita, la
Thailandia ha costituito negli anni passati un terreno fertile per molte tipologie di
industrie. Tra queste, l’industria dei macchinari è riuscita a concretizzarsi in alcune
delle realta’ di maggior successo della Thailandia.
La domanda interna in costante crescita, una forza lavoro competitiva, un ambiente
favorevole agli investimenti, infrastrutture avanzate e un eccellente supporto
istituzionale sono I fattori che piu’ hanno contribuito a spingere gli investimenti
stranieri nel Paese.
Ad oggi la Thailandia sta confermando il suo ruolo di hub del Sud-Est Asiatico, con
previsioni di medio e lungo termine oltremodo positive, anche e soprattutto alla luce
dell’imminente integrazione economica dell’intera area ASEAN.
La posizione geografica della Thailandia quale hub della regione consente alle
aziende di trarre vantaggi dalla grande crescita economica degli stati vicini, come
Vietnam, Filippine e Malesia. Ciò ha comportato una crescita significativa
dell’import-export di macchinari e componenti meccanici.
Con 50.000 imprese e 400.000 persone impiegate, l’industria Thailandese della
produzione di macchinari e della lavorazione dei metalli irrompe con prepotenza
sulla scena internazionale. La domanda interna di macchinari è in crescita, specie
riguardo ai macchinari per settori specifici e, dato che l’industria locale offre un
ventaglio limitato di macchinari e componenti di fascia alta, molte aziende sono
obbligate a rivolgersi verso l’esterno creando interessanti opportunita’ per imprese
ed investitori esteri.
Macchinari e componenti occupano il quinto posto tra i beni importati in Thailandia
totalizzando 19.84 miliardi di dollari nel nel 2011. Il Giappone e’ il primo fornitore
internazionale, responsabile per il 24.6% , seguito dalla Cina (21.3%) e gli USA (9.4%).
Data l’abbondanza di risorse naturali e il prospero settore primario, i macchinari
agricoli costituiscono una grossa fetta del mercato. La prima posizione, tuttavia, e’
occupata dalle macchine da stampa, dai sistemi di refrigerazione, dalle pompe ad
aria o a vuoto, dai compressori a gas e dalle ventole.
Altro segmento e’ quello relativo alla lavorazione degli alimenti. i macchinari per
l’imballaggio e la lavorazione alimentare rappresentano una fetta di mercato che
sempre piu’ si sta ritagliando uno spazio di rilievo nella vita economica del paese.
1126/2 Vanit II Building, 16th Floor, Room 1601 New Petchburi Rd., Makkasan, Rajdhevee Bangkok 10400
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Di seguito si riportano le principali categorie di macchinari importati nel Paese:
Macchine agricole
La Thailandia ancora non ha ancora operato una meccanizzazione estensiva
dell’agricoltura e vi sono pertanto buoni margini per raggiungere la maggiore
efficienza possibile. A fronte di una elevata domanda di macchinari agricoli specifici,
l’offerta interna è ancora insufficiente, costringendo le aziende a rivolgersi a fornitori
esteri. Le importazioni sono aumentate del 80% in sei anni raggiungendo i 548
milioni di dollari nel 2009.
Nel contempo pero’, la Thailandia ha incrementato le proprie esportazioni di
macchinari agricoli di base, guidate dalla vendita di trattori per la raccolta e la
trebiatura. Nel 2011, le esportazioni hanno raggiunto i 473.57 milioni di dollari.
Macchine Utensili
Grande spinta in questo campo proviene dalla crescita del settore elettronico e delle
sue applicazioni (14% sul totale del mercato interno). I principali compratori sono
aziende di macchine semoventi e componenti meccanici, i quali pesano per il 35%
del mercato interno. Il settore delle macchine utensili e’ pero’ fortemente
dipendente dalle importazioni, le quali amontavano a 2.66 miliardi di dollari nel solo
2011.
CNC Machine Tools
Anche la domanda di calcolatori elettronici per macchine utensili e’ costretta ad
appoggiarsi sulle importazioni, meta’ delle quali provenienti dal Giappone. Le
importazioni valgono circa 87.45 milioni di dollari mentre le esportazioni si aggirano
sui 10.55 milioni di dollari.
Macchine Industriali
La Thailandia ha una forte domanda di macchine industriali. Nel 2011 le relative
importazioni hanno totalizzato 16.62 miliardi di dollari, con un salto del 30%. Allo
stesso tempo, comunque, il paese si sta rapidamente affermando come esportatore
con un aumento del 48% a 11.70 miliardi di dollari nel 2011.
Macchine per la lavorazione e l’imballaggio degli alimenti
Piu’ di 10.000 imprese operano in Thailandia nel campo della lavorazione alimentare,
con una crescita del mercato domestico del 20% annuo. Le importazioni coprono
comuque una quota significativa, per una valore di 337.7 milioni di dollari nel 2011,
provenienti per lo piu’ da Cina, Giappone, Germania e USA.
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Stampi
Gli stampi sono input essenziale per la costruzione di una filiera. Data la costante
crescita del settore elettronico e delle macchine utensili, il ruolo giocato dalla
produzione di stampi e’ centrale. Il progetto governativo noto come Moulds and Dies
Industry Development Project 2010-2014 intende ridurre la dipendenza dalle
importazione di oltre il 3% e incrementare il valore delle esportazioni del 5%
attraverso la creazione di un valore aggiunto del settore.
Il progetto supporta 20 istituti scolastici collegati al settore industriale e finanzia un
investimento per la creazione o lo sviluppo di 225 fabbriche di stampi. Sette centri di
eccellenza per la produzione di stampi sono stati da poco fondati con capitale
pubblico e privato. Uno dei loro principali compiti e’ la preparazione di tecnici
d’eccellenza.
Per quanto riguarda l’Italia, le importazioni di macchinari Italiani nel Paese hanno
raggiunto gli 870 milioni di $ nel 2012, con una crescita del 16% rispetto all’anno
precedente. I macchinari industriali costituiscono la fetta più grande dei prodotti
importati, contando per oltre 400 milioni; molto rilevante è anche la performance
delle macchine per la produzione di energia, le cui importazioni sono cresciute del
150% in un solo anno.
Importazioni Italiane in Thailandia 2011-12, Macchinari
CATEGORIA
Macchinari e mezzi di trasporto
Macchinari (netto mezzi trasp)
Power-generating machinery and equipment
Machinery specialized for particular industries
Metalworking machinery
General industrial machinery and equipment
Office machines and automatic data-processing machines
Telecommunications and sound-recording and
reproducing
Electrical machinery, apparatus and appliances
2011
2012
$815,083,563.00 $925,269,569.00
%
14%
$749,645,612.00 $870,453,995.00
$38,740,275.00 $99,979,765.00
$159,089,092.00 $176,715,711.00
$46,916,756.00 $54,324,868.00
$377,419,419.00 $404,180,408.00
$4,161,675.00
$5,274,889.00
16%
158%
11%
16%
7%
27%
$6,142,497.00
$5,692,398.00
-7%
$117,175,898.00 $124,285,956.00
6%
Fonte: UN Comtrade
Nello specifico, la principale categoria di prodotti importati dall’Italia è costituita da
componenti quali rubinetti e valvole per tubazioni, corpi caldaia, vasche e simili,
cresciute del 34% nell’ultimo anno. Importanti anche le importazioni di macchinari
specifici per determinati settori, macchinari non elettronici, pompe per liquidi e
apparati elettrici. Ottima la performance dei motori a combustione, le cui
importazioni sono scresciute del 365% in un solo anno.
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Top 10 Importazioni di macchinari Italiani 2011,2012
CATEGORIA
Taps, cocks, valves and similar appliances for pipes, boiler shells, tanks,
vats
2011
2012
VAR %
$83,166,747.00 $111,062,491.00
34%
Non-electrical machinery, tools and mechanical apparatus
$97,041,861.00
$90,579,288.00
-7%
Other machinery and equipment specialized for particular industries
$68,362,523.00
$13,759,899.00
$43,519,587.00
$36,360,408.00
$41,593,403.00
$88,807,782.00
$63,896,756.00
$58,077,217.00
$46,618,447.00
$43,812,837.00
30%
364%
33%
28%
5%
$49,184,668.00
$42,825,381.00
$33,857,453.00
$33,625,151.00
-31%
-21%
$24,386,295.00
$23,496,217.00
$31,622,021.00
$26,273,592.00
30%
12%
Internal combustion piston engines
Electrical apparatus
Pumps for liquids
Heating and cooling equipment
Pumps (other than pumps for liquids), air or other gas compressors and
fans
Textile and leather machinery
Transmission shafts and cranks, bearing housings, gears and gearing, ball
screws, flywheels and pulleys
Mechanical handling equipment
Fonte: UN Comtrade
PERCHE’ INVESTIRE IN THAILANDIA
1. Forte orientamento al business
2. Spinta governativa in determinati settori (es. Stampi)
3. Domanda interna in crescita: il settore manifatturiero e’ estremamente
dinamico, trainato dalla forte domanda di settori forti:
• Industria degli autoveicoli:
a. La Thailandia e’ il piu’ grande produttore di autoveicoli del Sud-Est
Asiatico e il secondo a livello mondiale, per mercato e produzione, di
camion.
b. E’ il 15esimo produttore al mondo di autoveicoli.
c. Si prevede che la produzione di automobili e camion raggiunga i 3.1
milioni di unita’ nel 2015.
• Elettrodomestici ed elettronica:
d. La Thailandia e’ il piu’ grande produttore al mondo di componenti
HDD.
e. La Thailandia e’ il quarto piu’ grande produttore e il nono piu’ grande
esportatore di condizionatori al mondo.
• Industria per la lavorazione alimentare.
f. La Thailandia e’ il piu’ grande esportatore di riso, zucchero, manioca,
pollo lavorato, frutti di mare freschi e surgelati e ananas lavorata.
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g.
•
h.
i.
4.
5.
6.
7.
8.
E’ il 19esimo paese al mondo per output agricolo.
Edilizia:
Tasso di crescita atteso del settore del 5.5% annuno.
Investimenti pubblici per 14 milliardi di dollari per l’espansione della
rete autostradale e del trasporto di massa intorno a bangkok.
Accesso al mercato: possibilita’ di sfruttare i Free Trade Agreements e di
accedere ai paesi membri dell’ASEAN.
Infrastrutture: vi sono numerosi complessi industriali focalizzati sulla
produzione di macchinari o specializzati nel settore metalmeccanico, senza
contare vie di cumunicazione di alto livello.
Forza lavoro competitiva: oltre al basso costo della manodopera, ogni anno
sono pronti ad accedere al mercato del lavoro circa 100.000 laureati in
scienze e tecnologia e ingegneria.
Ambiente favorevole agli investimenti: il governo non impone limiti sulle
esportazioni o sui lavoratori stranieri. Sono previsti una serie di incentivi
fiscali e di programmi di assistenza per l’emissione dei permessi di lavoro.
Eccellente supporto istituzionale: diverse associazioni operano a supporto di
progetti di formazione della forza lavoro o di R&D (Thai Tool and Die Industry
Association, Instituite of Scientific and Technology Research, Thai Machinery
Association...).
Diverse imprese italiane o a conduzione italiana, come Frigel, Italmec Siam e Quick
Pack Pacific, attualmente lavorano in Thailandia in questo settore conseguendo
risultati importanti.
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