Allegra Whittaker - Alessandra Borghese
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Allegra Whittaker - Alessandra Borghese
Allegra Whittaker Allegra è stata adottata quando aveva quindici giorni di vita. Abbandonata sulle scale dell’orfanotrofio a Taiwan, oggi è una ragazza di ventisei anni piena di interessi. Ha una faccia aperta, uno sguardo attento e curioso. I suoi lineamenti asiatici sono incorniciati da dei lunghissimi e folti capelli neri. Nei suoi occhi non si intravedono ombre, ma una grande gioia di vivere. Si definisce una euroasian. Quando visita i paesi asiatici riconosce le sue origini anche se la sua formazione culturale e il suo stile di vita sono marcatamente occidentali. Ama indossare abiti scollati e colorarsi le unghie con tonalità forti, nero e rosso scuro, soprattutto per l’estate. Ha un approccio quasi maschile anche se trapela sensualità da tutti i pori della pelle. Tre le sue passioni: vini, macchine e vestiti, tutti e tre ovviamente di ottima marca. Sogna di diventare Master of Wine. I suoi genitori, John e Geraldine Witthaker sono la quinta essenza dello stereotipo inglese, pur avendo passato la maggior parte della vita tra Hong Kong, il Lussemburgo e la Svizzera. John discende da una famiglia di matematici, il nonno collaborò con Einstein alla famosa Teoria sulla Relatività. Geraldine è invece figlia di proprietari terrieri e businessman. Dodici anni fa ha venduto le sue azioni della Banca Tanner, da allora ha formato insieme al marito The Parthenon Trust. Una charity di famiglia, la più grande in Inghilterra, che supporta e finanzia circa cento progetti l’anno: dalle arti, alla ricerca medica, ai progetti umanitaria nei paesi del terzo mondo. E’ noto che i Witthaker siano tra i primi finanziatori dei Medici Senza Frontiere, dell’Unicef e della Croce Rossa d’Inghilterra. Ma se li si cerca su internet, pochissime sono invece le informazioni pubblicate su di loro, uno stile che privilegia la discrezione. Allegra è una giovane intraprendente, molto internazionale, abituata a girare il mondo, non se ne trovano tante così. Si è organizzata da sola il viaggio per Milano, ci ha comunicato l’ albergo in cui si sarebbe fermata, è arrivata all’appuntamento fissato per lo shooting fotografico puntualissima, in taxi. La cosa più importante per te nella vita? (Allegra ci pensa un po’ prima di rispondere, poi inizia a parlare con un tono di voce deciso) “La famiglia, l’amicizia e la lealtà. Dalla famiglia mi aspetto rispetto, supporto e aiuto.( E l’amore dico io?) L’amore per me è una certezza, la mia famiglia mi ama”. Cosa ti hanno insegnato i tuoi genitori? “Abbiamo sempre viaggiato molto, spesso per seguire progetti umanitari intrapresi da mia madre, ho potuto così vivere esperienze diverse tra loro. Mi hanno fatto sentire sicura e indipendente. Sono sempre stati lì per me”. Che sensazione è essere adottata da dei genitori ricchi e generosi? “Sono molto fortunata. I miei genitori mi hanno messo in grado di scegliere e poter fare quello che voglio della mia vita”. Cosa pensi quando vedi dei bambini poveri e abbandonati? “Penso che potevo essere io. Vengo da Taiwan, un paese come la Cina dove vige la legge di un solo figlio. Normalmente i maschi sono i privilegiati, mentre le femmine vengono spesso uccise appena nate. Per questo mi reputo doppiamente fortunata”. Che ruolo hanno avuto i soldi nella tua educazione? “E’ bello avere soldi, come negarlo? Ho molti soldi da spendere e certamente ciò mi da sicurezza. Mi piace fare shopping, ho un budget quasi illimitato, però tutto ciò senza aiutare anche gli altri sarebbe squallido. La carità è la nostra vera cultura famigliare”. Il tuo rapporto con la mamma, il papà e il fratello “Con mia madre ho un intensissimo rapporto. E’ una donna determinata e diretta. Pensiamo allo stesso modo e abbiamo lo stesso gusto. Ogni giorno parliamo perlomeno un ora al telefono anche quando siamo ai capi opposti del globo. Papà è il professore eccentrico, intelligentissimo. Ha un suo modo di fare le cose, anche se prende più tempo del necessario. Sta sempre leggendo un libro di storia. Mio fratello Henry ha vent’anni, anche lui è stato adottato. Quando vuole qualcosa si butta anima e corpo”. Che studi hai fatto? “Dopo l’Università Americana in Svizzera sono stata un anno alla Sorbonne a Parigi. Il mio desiderio è diventare Master of wine, ed ho davanti a me ancora dieci anni di studio. Adesso sto preparando la mia tesi sullo champagne al Royal Agricultural College Cirencester nel Gloucestershire. Da qualche tempo in Inghilterra c’è la moda dello champagne. Dieci anni fa si beveva più che altro il vino frizzante. E’un fenomeno sociale interessante dovuto in parte alla caduta del costo dello champagne e all’entrata di un certo gusto europeo nell’isola britannica”. Cosa ti attrae del vino? “Mi piacciono gli innumerevoli gusti e sapori, così tanti e diversi tra loro. Il vino è uno strumento speciale per conoscere i paesi e le culture. E’ un mondo affascinante con così tante sfaccettature”. Qual è il tuo vino favorito? “Il Bordeaux francese. Degli italiani prediligo il Barolo. Forse questa mia passione deriva dal fatto che mia madre mi metteva sempre un po’ di vino rosso nel biberon per calmarmi”. Descrivi il tuo uomo ideale? “Capelli scuri e occhi marroni, con una forte personalità e presenza fisica. Un uomo educato, ma non timido, una specie di personal concierge, qualcuno che mi porti su un vassoio d’argento a cui sarò sempre fedele”. Cosa non vorresti mai diventare? “Non vorrei mai essere una donna cattiva piena di pregiudizi. Detesto il pettegolezzo e le bugie. Mi piace vivere il momento e non pensare sempre al domani”. La religione gioca un ruolo nella tua vita? “Assolutamente si. Mi piace andare in chiesa e sapere che quella è la casa del Signore dove possiamo sempre andare a pregare e meditare”. Quale sono i tuoi attori preferiti? “Non ho degli attori o attrici favoriti. Ci sono dei ruoli che amo. Come quello di Julia Roberts in Eric Bronkovich e di Tom Hanks in Il Miglio Verde. Amo i film che hanno un aggancio con la realtà, anche se non sono un’assidua frequentatrice dei cinema. Cosa ti piace mangiare? Sono allergica ai frutti di mare e al pesce. Non mi piace il cibo indiano e il curry. Amo la cucina libanese cinese e italiana. La mia passione sono gli spaghetti al limone. Non so cucinare ma fortunatamente la mia vecchia nanny si prende ancora cura di me. E’ vero che sei stata inclusa in un piccolo pranzo al Castello di Windsor dato da Sua Maestà? “Eravamo soltanto in dieci, un piccolo pranzo in onore dei miei genitori. La Regina voleva ringraziarli per il loro coinvolgimento nelle opere di bene. Avevo un vestito lungo di Dolce e Gabbana e delle scarpe di Chiristian Leboutin. Ero la più giovane ma non mi sono affatto annoiata. La Regina è al corrente di tutto e le piace fare domande, era molto preparata anche sulla mia storia personale. Ha un buon senso dell’umorismo. Indossava i suoi mitici guanti color crema e un abito blu di seta. E’ una vera e propria istituzione!” Cosa pensi de i principi William e Harry? “William è stato educato per essere un re, si pone in maniera estremamente educata, contenuta e riservata. Harry è molto più aperto e giocherellone, sente meno il peso della responsabilità”. E dell’adozione lampo di Madonna in Malawi? “Ha fatto benissimo. E’ importante adottare i bambini in difficoltà. Quel bambino avrà una vita piena di possibilità. Anche io adotterò dei bambini da spostata ma eviterò di prenderli con dei genitori ancora vivi, potrebbe creare dei problemi da ambo le parti”. Perché ti piacciono tanto le macchine? “ Anche mia madre non lo capisce. Il mio sogno, che esaudirò quando compirò trent’anni, è quello di avere un Austin Martin. Non amo i motori, ma l’oggetto macchina in se stesso. Una bella macchina, pulita, e veloce può mostrare parte della personalità”. La Musica? “Sono stonata e non so cantare. Ascolto le canzoni pop. Ho invece un debole per l’Opera. Cerco di andarci almeno quindici volte l’anno. Le Nozze di Figaro di Mozart sono la mia passione.” Leggi molto? “Ho sempre con me un libro da leggere. D’estate amo i romanzi leggeri che si leggono in spiaggia sotto il sole, niente di impegnativo. Altrimenti mi divertono molto le biografie, momentaneamente sto leggendo quella di Winston Churchill”. Sei una sportiva? “Direi di sì. Ho praticato molti sport. Balletto, nuoto, palla a volo, tennis, hockey. Ho scelto di continuare con il tennis. Seguo anche i Tornei Internazionali e ovviamente non perdo quello di Wimbledon.” Dove ti senti a casa? A Hong Kong, in Svizzera e in Inghilterra. Amo l’Italia e la Toscana dove ho studiato per qualche anno a Firenze, una città facile per i giovani. Come base forse negli anni mi piacerebbe continuare ad avere Neuchatel, vicino a Losanna dove abbiamo una casa di famiglia. Qual’ è la più bella festa a cui sei mai stata? “La festa che i miei genitori hanno organizzato per i miei vent’uno anni. Abbiamo invitato trecento amici pagando loro aereo e albergo per il fine settimana. Anche il menù era fatto secondo i miei gusti: patè, agnello e per dessert soufflè di mango e frutta della passione con Champagne Cristal. Come vino abbiamo bevuto un Bordeaux del 1981, la mia annata. Il DJ del Jimmy’z di Montecarlo ci ha fatto ballare non stop. Mentre i fuochi d’artificio sono stati organizzati dall’art director che si occupa del 4 di Luglio a New York e del 17 Luglio a Parigi, un sogno! Ma non sarai un po’ troppo impossibile? “Trovi? Mi piacerebbe tanto trovare un marito italiano!”