Numero 82 - Collegio Plinio Fraccaro

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Numero 82 - Collegio Plinio Fraccaro
Voci Corridoio
di
Numero 62—Anno IV
settimanale fraccarotto
28 febbraio 2008
CANTIERI APERTI
RITORNO ALLA NORMALITA’
di Johnny Mason
Sinceramente lunedì mattina, quando per
la 4 o 5 volta in due settimane sono stato
convocato dal Rettore in qualità di membro
del comitato, non mi aspettavo che, con la
tranquillità che lo contraddistingue negli
ultimi tempi, facesse riaprire tutte le aule
chiuse la settimana prima.
Nel fine settimana tirava aria di tempesta:
qualcuno paventava la chiusura di cucine,
cantine e casa del custode. Io ero convinto
che volesse tenere chiuso il tutto ancora
qualche giorno per far meglio recepire il
messaggio a tutti, la sala comune è rimasta
chiusa talmente poco che non abbiamo neanche fatto in tempo a parlarne su VdC.
Non fraintendetemi: sono molto felice che
tutto sia tornato alla normalità in così poco
tempo, ma non vorrei che a qualcuno fosse
sfuggito questo messaggio (neanche troppo
velato) del Rettore .
In tre settimane ne abbiamo combinate di
ogni, dall’estintore svuotato in camera di
Pamela alla distruzione della palestra, da
lagunatio e dislocatio fatte praticamente
sotto i suoi occhi al tentativo di svaligiare
una delle macchinette delle colazioni (che
per fortuna non ha causato grosse conseguenze, tipo qualche grave infortunio o un
guasto, ma soltanto il loro fissaggio al muro).
Panella con noi del comitato è stato esplicito, ci ha detto chiaramente che si stava
esagerando e che era ora di darsi una calmata (matricole e non), cosa che abbiamo riferito a tutti in riunione e che è bastata perché decidesse di riportare il collegio alla
normalità. Non possiamo ignorare questo
atto di fiducia nei nostri confronti, sarebbe
il momento peggiore per far spezzare la corda che già tanto abbiamo tirato nelle scorse
settimane. E chi c’era due anni fa sa cosa
vuol dire uno scontro muro-contro-muro
con il rettore.
Il giusto spirito natalizio
Pensando al (Concerto di) Natale
Salve a tutti
miei cari elfi
e pupazzetti
di Pan di
Spagna, come
ben
sapete
giovedì
11
Dicembre
2008 si terrà
l'ormai tradizionale Presepe
Vivente
interpretato
dalle nostre
care matricole. L'evento,
come ogni anno, si svolgerà in cortile dalle
11:30 alle 14:30 circa.
Dopo innumerevoli riunioni, idee (accettate o
scartate), attese, ansie e scleri generali (più
che altro personali), il finanziamento del
nostro caro Leopardellis e' finalmente arrivato: 850€ e tanti auguri di buon natale, ottimi
considerando i pronostici; si è vero, 150 euro
in meno rispetto gli anni precedenti, ma
sono fiducioso. Tante cose da fare, anzi tantissime: Vengono sostituiti ben 5 costumi
(Bambin Gesù, S.Giuseppe, Madonna, Asino e
Bue) e ci saranno delle new entry
(BormioEconoma, Cammello). Il buffet consisterà nei soliti assaggini di salumi e formaggi, di panettone e cioccolata, delle classiche
caldarroste del castagnaro Gamba e ci sarà
anche una “figata in più”: Biscotti di Marzapane ( e Biscotti del cairoli)... se Tonucci
mantiene le promesse. Per gli alcolizzati ci
sarà il nostro “Macchinino” che stregherà i
palati con il suo Vin Brulè ed io che, per la
prima volta, cercherò d'imparare il segreto
magico della ricetta del “Sacro Bombardino”.
Ma non montiamoci la testa, anzi usiamola
meglio; mi rivolgo soprattutto alle matricole:
“Basta tornare a casa il Week-end”, il collegio è bello da vivere sempre, soprattutto nei
giorni in cui si sta insieme a ubriacarsi facendo la questua, a ubriacarsi facendo le
stelle, a ubriacarsi perchè è Natale. Desidero
molta più partecipazione sia da voi mqm del
cazzo che dal resto della collegialità.
Sono qui nella mia stanza e guardando il
calendario mi accorgo che mancano sì e no
due settimane all’attesissima edizione de “il
Concerto di Natale ‘08” firmata come sempre
Plinio Fraccaro. Io, come matricola, non ho
avuto ancora esperienza di questo evento
pre-natalizio che chiama a partecipare
l’intera collegialità, ma da come me ne hanno parlato sembra un evento di tutto rispetto che segna una tappa fondamentale nella
vita collegiale di ogni anno. Io, come unico
batterista del collegio, sono stato immediatamente reclutato come session-man della
super-band fraccarotta per eseguire tutti i
pezzi dove è richiesto un supporto ritmico
adeguato, cosa che non disdegno affatto,
anzi, il potermi confrontare con una realtà a
me nuova, dove più musicisti con una certa
esperienza si trovano per costruire assieme i
brani musicali scelti da i vari cantanti (a
volte meno esperti), mi da’ la possibilità di
vedere la canzone da più punti di vista e
Segue a pag. 2
Segue a pag. 2
http://www.collegiofraccaro.it/vdc
PERCHE’
L’ORIGINE DEL PRESEPE
Somaini a pag.5
Dopo due anni di glorioso servizio a casse e rullanti,
il nostro bel Jhonny lascia il posto alle bacchette ad
una piccola mqm, Dave. Sicuramente non sarà
all’altezza del suo predecessore, sotto ogni punto di
vista. Jhonny è più bello, sexy e trascinante di chiunque altro in the universe. Tranquillo Dave, ci deluderai comunque, cerca di farlo il meno possibile
così di arricchire le mie competenze musicali. Come prima stavo dicendo mi sono accorto che non mancano molti giorni alla data
del concerto (previsto per il 16 dicembre) e
di prove vere e proprie, in un ambiente adatto, con tutti i musicisti ed i vari cantanti non
ne sono ancora state fatte.
[email protected]
VIDEOGAMES
GUITAR HERO
Mari a pag.8
GIOCHI
SAPEVATELO
Violetto a pag.15
Iniziative
RUOLI del PRESEPE
Il giusto spirito
natalizio
nella CAPANNA:
Gesù: GemelloBuono
Madonna: Dave
Angelo: Giancazzetto
Asino: eMule
Bue: Batista
Stella: Savini
Segue dalla prima
Ricordiamoci che siamo sempre e comunque
e universalmente l'aulicissimo “Collegio Plinio
Fraccaro” e il nome, miei cari, non si regge da
solo. Quindi date una mano quando potete,
leggete gli avvisi in bacheca, rispettate le vostre responsabilità e se non trovate nessuno
inventatevi una cosa da fare.
Cazzo è Natale. Si respira già l'umida e familiare atmosfera, ed è bello scendere in sala
comune per un caffè e trovare Foggia sempre
più puttana, Bormio sempre più Economa, e
Savini ugualmente testa di cazzo. Fra un po'
verranno i Gemelli e proveremo le canzoni per
la questua, Poi si fa un giro?.... Ma sei pazzo
con 'sto freddo?!... Allora mangiamo da Mason
e guardiamo un film... c'ho del vino in camera!...seeeeeeeeeee.
Si è proprio è bello vivere e sentire il Natale:
Sentire l'alito di Gamba mentre ti parla che sa
di nonna dopo un caldo minestrone, sentire
Emilio che ti racconta vecchie leggende natalizie, col suo modo, ma comunque natalizie.
Ragazzi, tra una bestemmia e l'altra è sempre
Natale.
L’immagine dello scecco qui a fianco è un segnale pedagogico, per aiutare le mqm tristi che dicono “io non sarò
mai un buon anziano”. E allora, cara mqm senza senso,
guarda questa foto e pensa: questo qui adesso sta organizzando il presepe! Uno si sente anche in diritto di
montarsi la testa: “E io che cazzo divento – ha gridato
subito Emule - Magnifico Rettore dell’Università?”
(ndr: Uzzino sei autorizzato a farlo vestire da asino fino al
SummerParty!)
in CORTILE:
Lavandaia: Loffa
Pescatore: Lecce
Falegname: Denver
Puttana: Foggia
Economa: Bormio
1°Re Magio: Eleno
2°Re Magio: Matthew
3°Re Magio: Kufù
Cammello: GemelloCattivo
Cane Pastore: Spank
Pecora Nera: Majin-Bu
1°Pecora: D’Artagnan
2°Pecora: Cipolla
3°Pecora: Ano
Lestofante: Mimmo
Uzzino
Pensando al
(concerto di) Natale
Segue dalla prima
Finora si è provato quasi tutti i brani nella
“camera-prove 13” di Valeriano con il solo
supporto di tastiere, chitarra e a volte basso,
cosa che rende la mia prospettiva del concerto un po’ meno appetibile visto che considero
la preparazione con l’intero gruppo una parte
fondamentale di tutto il processo di creazione
artistico (anche se le canzoni sono tutte cover
è questione di feeling…). Sarebbe stato molto
più utile muoversi tutti con un po’ di anticipo
(anche con la presentazione dei pezzi) e con
un po’ più di operatività per poter stabilire le
varie date utili alle prove e dove farle. Ma
comunque non mi perdo d’animo e confido
nella capacità/volontà tutti i collegiali di eseguire al meglio tutti i brani del concerto. Così,
mentre sono qui solo nella mia stanza, tento
di immaginarmi qualche scena del concerto,
magari aiutandomi con le foto della scorsa
edizione, e vedo Tony al basso, Giancazzetto
alla chitarra, il maestro Lanza alle tastiere,
Lecce al tamburello, Emule al Sassofono, i
gemelli Giovanni ed Elia che si alternano con
la chitarra ed io che finisco dietro alla batteria
al posto di
J o h n n y
(batterista
dello
scorso
anno), con una
batteria molto
simile alla sua
ed un talento
nel suonarla…
che
vedrete
solo al concerto stesso.
Dave mqm
2
Nella foto qui accanto un giovane Juanita in bianco
e un Derpo Derpini (“the originalo one”) in nero.
Notizia sensazionale: l’immane e informatico Derpone sarà guest star del nostro presepe, per la
gioia di Uzzino a cui manca tanto. “E che minghia
– ha dichiarato il Maragliano – sei mbazzuto Majumbù? Majimbu?!?! MAJUMBU *** CANE FLETTI!!!!!”
al CANCELLO:
1°Centurione: Nadal
2°Centurione: Pamela
RESPONSABILI PRESEPE
Pubblicità-Volantinaggio: Turker
Raccolta Legna: Adolfino
Questua: Uzzino
Salame e Tavolo Salati: Ema e Moreno
Panettone e Dolci: Mason e Bidello
Cioccolata – Bombardino: Uzzino, Monto, Gotta
Castagne: Gamba e Cazza
Vin Brulè: Giuliano, Messina e Turker
Stelle: Gatelli e Igor
Scaletta
Scaletta (quasi definitiva) del concerto
ker”: strascicato, amaro, di un’eleganza
cupa. Da voce piena e virtuosa.
Valeriano: “E penso
a te” di Lucio Battisti
“Gn’a fa”, non ce la
fa. Battisti non credeva in questa canzone
intimista e raffinatissima (senz’altro una
delle migliori dell’Abruzzese): portata al
successo da Bruno Lauzi come B-side del 45
giri de “L’aquila”, è stata poi ripresa ottimamente dal suo autore. E ora dal nostro
fedele pianista.
Yoghi: pizzica inedita, in attesa di
titolo
Il
giocherellone
grizzly
comasco
non ci rivela tutti
gli estremi del suo
pezzo; per il momento, da vero erede
dell’eclettico Van Des Sfroos, promette una
pizzica con testo in dialetto lombardo.
Mason feat. Valeriano: “Don Chisciotte” di
Francesco Guccini
Ritorna finalmente Mason tra i
partecipanti al
concerto, e con
lui il grande Guccini in scaletta.
Questo alto signore, esperto di
osterie e rodato romanziere, non ha mai fatto
mancare lavori impegnati ed intensi; nemmeno negli ultimi anni. Come quando ha presentato l’ispirato album “Stagioni” (2000), che tra
i suoi brani - copiosi di durata - annovera la
potente ed emozionante “Don Chisciotte” (insieme al socio musicista Flaco), scelta
dal duo ligur-veneto.
Massa informe (composta da Trameri, Guida
e Polo oppure Splendid + 3 m.q.m.):
“Everybody”
oppure
“I
want it that
way” dei Backstreet Boys
I soggetti più
affiatati e al
contempo meno intraprendenti si sono uniti in due rispettivi gruppi: da
un parte tre terz’anni e dall’altra tre matricole
capitanate (auguri) da Splendid. La necessaria
esclusione di uno dei due - il meno solerte si spiega alla luce dell’inaccettabile compresenza in scaletta di due pezzi della spigliata
boyband. Valeriano dictavit, naturalmente.
Monto: “Domani è un altro giorno” di Ornella Vanoni
Inesorabilmente, canta di nuovo. E per rendere omaggio a questa grandissima interprete,
chi meglio? “Domani è un altro giorno” (testo
di Giorgio Calabrese su ballata originale americana), malinconica ed emozionante, è la canzone che ha fatto amare la Vanoni al pubblico
italiano dopo anni di diffidenza… sarà lo stesso per il pubblico fraccarotto?
Rallenty: “Io sì” di Luigi Tenco
Ecco una new entry, che fa segnare il graditissimo ritorno di Tenco con un pezzo poco conosciuto, ma eccellente. Più
spigolosa e dialettica di altri
classici del cantautore, questa canzone offre al nostro
Silvio un’ottima opportunità
di guadagnarsi il premio della critica o qualcosa di simile.
Titolo: “Sally” di Vasco Rossi
Ecco un altro che si è affezionato al microfono. Il pallanuotista tra le torri, dopo Renga e
gli U2, ci propone
un pezzo meno
arioso del solito:
la cantautorale e
malinconica
“Sally” del Blasco, resa molto
bene anche da
una cover della
Mannoia. Quale
tracciato interpretativo seguirà questa volta?
Sacha: “Vermilion” degli Slipknot
Per fortuna esistono anche secondi anni che
si lasciano coinvolgere dal concerto senza
troppe menate. Sacha partecipa con un pezzo
assolutamente moderno - diremmo del
suo repertorio da
d o c c i a
- ,
dall’andamento tranquillo ma intenso.
Promettente.
Turker: “Indifference” dei Pearl Jam
Ritornano anche i Pearl Jam,
riecheggiando la vincente
“Black” di Naza. Un pezzo che
ormai potremmo dire “alla Tur-
Violenza: “Cuore bianco rosso” di Checco
Zalone e Andrea Violetto
E’ Violetto… Voglio dire,
non avrete pensato che
riuscisse a fare più di un
concerto
proponendo
canzoni normali ?! No…
Perché il collegio lo invasa di un entusiasmo che
va esternato anche qui.
Con un inno calcistico
rivestito di nuove, retoriche (ma comunque
coinvolgenti) parole.
Donatella m.q.m.: “La regina del Celebrità” degli 883
Incerto alle prove il Valtellinese, ma motivato. Ce ne vuole di motivazione per mettere
la faccia in un pezzo del genere, ultima
spiaggia degli 883 e punta di diamante del
loro lato trash-pop. Ma potenzialmente molto, molto divertente…
Eleno m.q.m. & Gemello buono m.q.m.:
pezzo dei Potage di cui non so il titolo
Punk rock spicciolo, picchiato e pure un po’
demenziale. Simpatico. Perfetto per buttarsi
nella mischia e mettersi a proprio agio con
un genere davvero “matricolare”. Da cretini.
Foggia m.q.m.: “A te” di Jovanotti
Musicalmente, è la prevedibilità fatta a canzone; melensa e un po’ banale nel testo.
Ma è un piccolo passo avanti per il registro
di Jovanotti, che con quella voce da vecchio
innamorato ti fa venir voglia di cantare… E
soprattutto è il meno peggio che ci si possa
aspettar da chi ascolta Tiziano Ferro dalla
mattina alla sera.
Majin Bou m.q.m. - “Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers” di Fabrizio
De Andrè
Trionfando la scelta di pezzi cantautorali,
non poteva mancare uno dei più grandi,
anche se scelto da uno che lascia a desiderare in tutto. Scelto da una matricola
tutt’altro che genovese, ma molto appassionata del vate, e speriamo convincente.
3
Merda e Oro
E questa
sarebbe goliardia?
È passata esattamente una settimana dai fatti
del Cairoli. Nessuno avrebbe mai immaginato
che sarebbe finita così. Verso le tre di notte
due cairolotti mi hanno avvicinato davanti al
Radio out, invitandomi nel loro collegio.
Premessa importante: ero ubriaco, il mio stato
si alternava tra stati di semi-incoscienza e
incoscienza. Quello che mi ricordo è che uno
dei miei collegiali mi ha fermato, consigliandomi di non allontanarmi dal nostro gruppo.
Stupidamente non ho seguito questo avverti-
Calcio: tiriamo le
prime somme
È sicuramente prematuro a distanza di soli
due allenamenti avere un quadro ben delineato sulla situazione riguardante la squadra di
calcio; cercheremo tuttavia di tracciare una
panoramica che fornisca almeno in parte
un’idea sulla situazione in cui versa il Fraccaro Calcio.
La prima grande novità dell’anno riguarda,
come alcuni di voi già sapranno, il ruolo del
capitano. L’onorata fascia è infatti passata al
braccio di Piccino. Tinelli invece vestirà
quest’anno esclusivamente il ruolo di allenatore( n.d.r. per la disperazione di
chi purtroppo pensava di non
vederlo più), mentre le mansioni
organizzative-amministrative saranno svolte da Messina.
È risaputo che la squadra
dall’anno precedente si è dovuta
privare di pedine importanti, non
sono tuttavia mancati i nuovi innesti che qui vi sono proposti in
un quadro generale sui vari reparti della squadra.
DIFESA: scontato il ruolo di portiere che per il 4?5?6? anno… che da
molti anni è ricoperto egregiamente da Giuliano. Non sono sate
mento, risultato: i due tipi mi hanno ripreso
e, senza alcuna mia opposizione, questo
dovuto alla mia mancanza di forza di volontà
e mi hanno accompagnato, letteralmente accompagnato al loro collegio. Non potevo sapere che cosa mi sarebbe successo, pensavo
solo di divertirmi, l’ho preso come un atto
goliardico. Invece non mi sono divertito, mi
hanno sottoposto a una matricola piuttosto
dura, che, fatta da estranei, ha avuto il
sapore dell’umiliazione. Entrato al collegio
Cairoli mi hanno fatto togliere le scarpe. Da
qui in poi il mio stato di incoscienza è peggiorato. Mi ricordo solo che mi hanno legato i polsi, scritto sul mio petto frasi ingiuriose contro il Fraccaro, mi hanno regalato
una bottiglia del loro piscio e, dulcis in
fundo, mi hanno vestito da sacco dell’immondizia. Sono rimasto al loro collegio per
più di un’ora, ma i miei ricordi ammontano
a quei pochi sopra elencati.
Adesso non so veramente che fare, tutti mi
dicono che ci sono gli estremi per una denuncia per sequestro di persona, che
esporrò solo se gli eventi mi costringeranno.
Luca Tagliabue
infatti rilevate alternative importanti. Passando alla linea difensiva vera e propria il reparto
ha ricevuto dal settore giovanile (matricole)
dei nuovi innesti sugli esterni quali Foggia,Bormio; ai due si aggiunge la figura del
sempre verde Violetto,terzino fluidificante che
ha abbandonato la sua amata curva per scendere in prima linea in campo a combattere.
Potrebbero sorgere dei problemi per quanto
riguarda il ruolo dei centrali ma questi inceppi
lasciamoli risolvere al mister che ha già diverse soluzioni pronte (pensa infatti di schierare
in campo il gobbo afono anche se questo potrebbe portare delle difficoltà di comunicazione nel reparto difensivo) .
CENTROCAMPO: gli innesti in questo settore
provenienti dalla primavera( sempre le matricole) sono stati diversi. La prima novità ri-
guarda lecce che è una valida alternativa al
ruolo lasciato vacante da brigante sulla
fascia destra. Vi sono poi valide alternative
per i centrali sono rappresentate da mimmo
e savini anche se soprattutto per quest’
ultimo è richiesta una massiccia dose di
allenamenti (savini devi correre cazzo!!!!!!) .
ATTACCO: spicca, impossibile da non vedere , imponente la figura di igor che si spera
abbia le potenzialità per far bene. La seconda categoria (II anni) ha inoltre fornito
una valida alternativa per il settore centrocampo-attacco in sasha .
A febbraio, in data da definirsi il, primo test
ufficiale; parliamo ovviamente della coppa
cairoli prima però decine di allenamenti e
centinaia di km attendono i singoli giocatori
sotto la guida dell’esperto e quanto mai
basso tinelli.
Come ogni hanno la voglia di
far bene è tanta nella speranza di oscurare nuovamente e incessantemente il resto
dei collegi pavesi sotto un
unico grande nome: FRACCARO!
Polo
Qui a lato la Squadra vincitrice
dell’intercollegiale di calcio
2007/2008… che, con i dovuti ritocchi
(le X), giocherà anche quest’anno.
verde:Giorgino Bagnotta. Starà mica
Giallo:il tugurio Stallanzani. Se proRosso: Majinbu tutta la vita. LA vuoi
prendendo lezioni di yoga?Mason gli
prio dovete cercare di attirare la
smettere di dire cazzate su cazzate?
fa un po’ gli occhi dolci e lui riapre
nostra attenzione,almeno un pò di
hai veramente rotto il cazzo!gia dir
tutto,offre la colazione alla redaziofantasia. Sono usciti già 3 numeri di
minchiate a quelli come te non è
ne ,aiuta Nicolina a portare le divise
Vdc dal famoso trafiletto,e ancora
bello,ma inventare a piè pari scuse
in lavanderia ,lava la casacche della
mettete in giro la stessa paginetta
inesistenti a noi Grandi…e solo per
squadra di calcio a mano con sapone di mar- sfigata …N.B. non vi do il rosso perché la sottrarsi a un pochino pochino, pochino di
siglia e mette la lasonil sul ditone viola di m.q.m. peggiore che abbiamo, vale comunque matricola,qualcuno direbbe:Fai brutta bocca!
Longo.SERAFICO.
più di voi. SCANSAFATICHE.
PANZEROTTO CATTIVO
Rosso bis:la macchinetta della colazione che
in preda ad uno scombussolamento viscerale
dovuto probabilmente dalle troppe leccornie
ingurgitare,perde l’equilibrio e va
giù.UBRIACONA
4
Comics
DECALOGO DEL BUON GOLIARDA
Un Collegio per potersi definire davvero goliardico deve:
01- non vincere mai nulla;
02- entrare nel collegio rivale solo quando esso è vuoto;
03- riuscire ad entrare nel collegio rivale solo grazie ad un portinaio fannullone;
04- farsi trombare la morosa;
05- rapire una matricola ubriaca marcia e non in grado di intendere e volere;
06- farsi difendere sempre e costantemente dal proprio rettore;
07- quando il rettore non può, correre alla vicina stazione dei carabinieri;
08- non sapere che se è un decalogo, dovrebbe esser fatto di 10 punti;
09- fare feste di solo musica minimal, come il proprio pene;
10- spalare tanto tanto letame;
11- farsi delle parate in costume e perdere pezzi qua e là;
12- essere già germano-minchion-urganici;
13- essere sodomiti;
14- fare un numero di giornalino all’anno, e vantarsene;
15- avere come bandiera quella dell’Albania;
16- avere avuto collegiali bisex;
17- fare una festa con ciccione ubriache;
18- farsi inculare le feluche dal collegio rivale per educazione;
19- saper scrivere le bolle a mano, come tante altre cose;
20- esser ghiottoni di uova, patate e pere;
21- non stare mai allo scherzo... MAI...
I Collegi Pavesi si coalizzano contro il
Fraccaro, si sa. La scusa di questa
volta è stata il Dragon Boat (in cui
bisogna concorrere con un equipaggio misto): le castiglioncelle van con
le bestie, le nuovine tradiscono con i
sodomiti, papere e sborromaici asessualmente assieme, i collegi misti
fanno da soli. Noi non le guardiamo
neppure le sgualdrine e così tutti i
Collegi han cercato di tagliarci fuori.
Ma
noi,
come sempre, siamo
SUPERIORI. Non vi
anticipo
nulla,
se
non che al
Dragon
Boat,
il
Vessillo del
P l i n i o ,
sventolerà
regolarm e n t e .
Come sempre, contro
tutti.
Le Avventure dell’Ape Idro - 2° puntata
Soggetto e sceneggiatura: Manuel Vaglia; Disegni: Elia Ferrari
I PERCHÉ DEL SOMA
Perché a Natale si fa il presepe?
Perché si chiama così?
Secondo le notizie a disposizione, il primo
presepe della storia fu quello realizzato nel
1223 da San Francesco a Greccio (Rieti). San
Francesco infatti poco tempo prima era stato
in Palestina ed era rimasto molto impressionato dalla visita alla città di Betlemme. Tornato in Italia, sentì il desiderio di far rivivere in
uno scenario naturale la nascita di Gesù, e
presentarla agli abitanti del luogo, nella ma-
niera più fedele possibile. Fu così che
la notte di Natale del 1223, si vide il
primo presepe vivente della storia,
all’interno di una grotta naturale vicino Greccio. Da allora il presepe è entrato nella tradizione, fino ad arrivare ai giorni
nostri.. vero matricole?
Invece il primo presepe non vivente di cui si
ha notizia risale al 1290 circa, ad opera di
Arnolfo da Cambio. Si tratta di otto statuette
in legno scolpite a tutto tondo, rappresentanti
i personaggi della Natività e i Magi.
Il
nome
“presepe” (o
più correttam e n t e
“presepio”)
deriva
dal
l a t i no praesaepe, parola composta
da prae =davanti e saepes = recinto, ovvero
luogo che ha davanti un recinto. Più semplicemente si traduce quindi presepe con
mangiatoia, che era sistemata appunto di
fronte al recinto.
Alla prossima!!
5
mqm
PRESENTATI !!
po cantando… “fletto”. Vabbè basta, fatemi
andare che c’è Ku fu che rompe le palle che
vuole la presentazione…ciaooooooo
…” FUGG DA FOGG, NON P’ FOGG MA P’ I
FUGG’N’ ”… (FUGGI DA FOGGIA, NON PER FOGGIA MA PER I FOGGIANI!!!!!!)
Giuseppe
Farruggio
"Il Barbiere"
nato a Canicattì
il 17/03/1988
Diplomato presso l'istituto tecnico per
geometri "L. Pirandello"
con votazione finale di
80/100
Tento
di
studiare
"Ortottica ed assistenza oftalmologica"
Ciao a tutti, sono uno dei tanti terroni che
vengono a rompere le balle in Polentonia.
Amo la mia sicilia e le temperature che non
arrivano a meno di 5 gradi.
Fino a poco tempo fa ballavo break dance, ma
un giorno la mia testa ha fatto conoscenza
con il duro pavimento di una piazza e li sono
diventato il quello che sono ora. Molti hanno
pregiudizi sulla "Matricola" , ma io la acceto e
la vivo serenamente perchè alla fine è un
modo per conoscerci e farci entrare nella comunità. Spero di rimanere in collegio per tutto
il tempo che passerò quì a Pavia perchè è
davvero una bella comunità e poi mi piace
prendere in giro i cairolotti. HASTA LA VICTORIA
SIEMPRE!
Vincenzo
Chiello
Foggia
15.04.1988
liceo scientifico Federico II
95/100 (in euro 0.95€)
Tento di studiare Biotecnologie
Andrea orlando
detto batttista(da notare le tre "t"), o anche,
per chi ci tiene, manolo
stanza 71
nato a cinquefrondi il 08/07/89
diplomato presso il liceo scientifico"n. pizi"di
palmi con la votazione di 100/100
tento di studiare ingegneria elettronica
hobby: fare palestra
da qualche mese ha avuto inzio il mio erasmus a pavia, poichè
provengo dal profondo sud, precisamente
dalla calabria. Devo
dire che il mio ingresso in collegio è stato
molto meglio di quanto pensassi, mi sono
subito ambientato e
mi trovo bene. Ci
tengo a precisare i
miei 2 motti:cchiù
pilu pe tutti, terronia
caput mundi
P.S.la mafia non esiste!!!
Matteo Tentori
detto Gemello Cattivo o
Ogm
stanza 33
nato
a
Lecco
il
15/01/1989
diplomato presso il
liceo scientifico "G.B.
Grassi" di Lecco con la
votazione di 95/100
tento di studiare economia (politica...non
aziendale come quella
merdaccia di Kufù che pensa solo ai soldi)
Ehilà…sono Foggia, in
quanto provengo da
un paesino foggiano
chiamato Stornarella…
a me a dir la verità sto nome non tanto piace…ma che amma fa…
…qua in collegio è come nei quiz televisivi, la
prima risposta che dai è quella che conta…ed
è così che mi sono fregato…”Tu m.q.m da
dove cazzo vieni???” e io come un deficiente:
“da Foggiaaa”…si proprio con tre “a” e di qui Il soggeto presenta gravi problemi di alcolitutti mi chiamano e mi “sfottono” FOGGIAAA- smo ossessivo-compulsivo che lo porta a bere
AAAA…e la “a” non sono più tre ma sono
per “x(ics) tendete ad infinito”…
Tento di studiare Biotecnologie anche se il
mio sogno è la Medicina. Sono arbitro di
calcio, per fortuna o almeno credo, non
cornuto. Mi piace lo sport in generale,
anche se me ne vado proprio ma proprio Alla notizia della futura
fesso per il calcio. Mi piace la musica in
possibile nascita
generale e soprattutto Tiziano Ferro…ma all’interno del Collegio
qui al Fraccaro questo “povero figlio” è
bandito…ma io canto lo stesso e purtrop- Castiglioni Brugnatelli di
qualsiasi cosa (a patto che sia liquida e
costi meno di 2 euro al litro). Pericoloso
sovversivo anarco-rivoluzionario nasconde
sotto il suo aspetto, apparentemente innocuo (o innoquo? o innocquo?!?), una temibile forza retorica che porta gli interlocutori
alla pazzia. E' da considerarsi estremamente pericoloso, si consiglia quindi di avvicinarlo durante il sonno o con l'ausilio di
caramelle (preferibilmente senza zucchero).
E' convinto che tutto e tutti andranno a
puttane, apparte lui che ovviamente non ne
ha bisogno.
p.s. batttista è mafioso
Nicola Mamo
Detto spank
Nato a Milano il 20/01/1988
Diplomato presso il liceo classico berchet di
Milano con la votazione di 64/100 (ogni
commento è scontato...)
Tento di studiare
giurisprudenza
Hobby: pallanuoto
e sport acquatici
in
generale
.
Quando è possibile surf sci e sto
imparando a usare lo snowboard.
Oltre allo sport
lettura,birra
e
musica, soprattutto di cantautori italiani
Per tutti gli amici al di fuori del collegio
sono Nicchio o Nischkin (Spank quindi è
quasi un miglioramento).. Gli allenamenti
milanesi a tarda notte insieme ai ritmi e
alle attività serali del collegio possono forse
in parte giustificare l' espressiobne assente
che diversi anziani hanno notato. Il resto è
genetica, credo.
Chi ha avuto modo di vedere la mia stanza
avra sicuramente notato un disordine quasi
da persona instabile contro il quale ho ormaoi rinunciato definitivamente a cercare
un rimedio. Spero di non innervosire nessuno soprattutto per la mia incolumità.
Vista l' impossibilità di allenarmi quotidianamente a Milano soprattutto ora che a
casa siamo in tempi di traslocco cerco spesso gente che voglia venire con me in piscina a Pavia.
Se
qualcuno
è interessato può
cercarmi
o
chiam a r m i
alla stan“Ma Elettra di cognome fa za 44.
...E IL GEMELLO DISSE...
6
un giornalino su
iniziativa di una
volenterosa fanciulla:
“Scuola Radio”?”
LE INTERVISTE DI VDC - Minoli pt. 3
Prosegue l’intervista al prof. Lorenzo Minoli,
presidente dell’associazione degli Ex. (Prima e
seconda parte pubblicate sui nn. 80 e 81.)
Lei è entrato nel ‘65, quindi nel ‘68 era in
collegio: come l’ha vissuto? E’ stato un momento che ha coinvolto anche la collegialità,
di partecipazione al movimento studentesco?
La collegialità…
Cambiamenti.
Non credo molti. Mi ricordo invece dell’ospedale,
delle paure; mi ricordo l’occupazione della clinica medica, mi ricordo le storie di alcuni baroni
che si erano molto preoccupati di questa situazione, ma anche di persone che avevano un
impegno politico e che vivevano la vita
dell’ospedale. La situazione gerarchica era molto
importante e gerarchica era la distribuzione del
denaro, perché c’era una distribuzione 3-2-1:
professore, aiuto ed assistente; ma poi di fatto
una gerarchia assoluta, perché il barone comandava tutti. In collegio tra i leader c’era Salvioni,
che è un pediatra. Qualche attivista c’era, ma
ricordo vagamente solo Salvioni.
Non era generalizzato come movimento universitario.
No, era pesante in termini di occupazioni; poi
questi esami erano fatti in maniera…
Sommaria.
Erano fatti in maniera comune: ci si presentava
non più da soli, ma collettivamente… E mi ricordo che il più scherzoso era quello di Odontoiatria, professor Barchini, che iniziava così: “Allora…
vi leggo l’elenco dei raccomandati”… e diceva:
“Tizio è raccomandato da Paolo Sesto, Caio è
raccomandato da Cossiga…”. Poi leggeva l’elenco
dei non raccomandati e diceva: “Vi raccomando
tutti io”. Faceva così, eravamo tutti raccomandati alla pari, e cominciavano gli esami; ma si entrava comunque a tre per volta, e spesso faceva
una domanda solo ad uno e gli altri prendevano
il voto in base a quello che aveva risposto lui.
Poi c’era uno che portava uno Swatch di cui si
intravedeva il meccanismo interno, e ricordo che
il suo esame si è svolto con Barchini che gli
chiedeva dell’orologio; così tutti hanno preso il
voto sulla base di questo. Prendevano trenta, gli
andava bene così… erano ridicoli. Altri invece
erano più pesanti: da parte degli studenti c’era
anche la rivincita sul professore cattivo… Questo
avveniva regolarmente in farmacologia: lì gli
studenti facevan l’esame e si davano il voto
facendo pressione sul professore e spaventandolo. Altri professori però non accettavano nessun tipo di intimidazione… nessuno poteva andare a Fisiologia e tentare di fare l’esame in tre.
E’ stato un periodo tutto sommato abbastanza
breve; ma molte cose non sono state più come
prima… Anche questo potere dei baroni, di cui si
parla ancora… c’è ancora, ma è ridicolo rispetto
a quello di prima. E’ più spostato verso un concetto di potere gestito in malo nodo, se vuoi
nepotismo, piuttosto che la corruzione dei concorsi…
Poi la legge ha anche recepito queste anomalie; ma al di là di questi episodi certamente
discutibili, guardando, con il senno di poi, a
quello che ha fatto il ‘68, alla rivoluzione
culturale, secondo lei che analogie ci possono essere con l’opposizione degli studenti, di
oggi, contro la Gelmini? Quali istanze ritrova
nelle attuali manifestazioni di protesta, di
dissenso verso questa riforma inaspettata,
drastica e, diciamo, alquanto grossolana,
dell’istruzione?
Io non è che abbia delle grosse idee: non ne ho
neanche quasi il tempo. A un certo punto il fatto
di diventare professore universitario non è nemmeno un fatto necessariamente voluto. Per alcuni sì, ma io per esempio, che ho fatto
l’ospedaliero, sono stato preso perché volevano
un professore che sapesse come curare i malati;
ma non mi sarebbe cambiato niente fare il primario o diventare direttore di un istituto. Solo
perché alla fine il nostro maestro è crollato, e ci
voleva uno che ci sapesse fari con i malati, ci
sono capitato: sono scelte fatte in quel modo lì,
ecco… non necessariamente le cose che succedono hanno risvolti politici. E dipende se si tratta di persone che hanno ambizione abbastanza
da voler fare delle guerre… Io ha fatto tre mesi
di guerre, e ho imparato più in quei tre mesi
che nel resto della mia vita. Poi ci sono delle
lobby: se non ci entri, rimani un elemento marginale, anche se arrivi a posizioni formalmente
importanti - questo è il problema. Ma certamente la reputazione che hai come uomo libero è
importante.
Essendo stato studente nel ‘68, come si rapporta all’attuale protesta degli studenti?
Mah, insomma... mia moglie di recente mi ha
detto che le hanno chiesto di fare una lezione in
piazza: lei che è molto diversa da me voleva
anche farla. Io non pensavo che fosse la cosa
giusta; dopo aver letto l’articolo sul Corriere di
Chiavaschi poi, insomma…
Se ce ne vuole parlare… Come si pone nei
confronti di queste manifestazioni?
Le manifestazioni di piazza hanno poco conto…
Non credo che risolvano il problema. Sul fatto
che da anni vada riformata, lo dicono tutti; poi
su come bisogna farlo, bisogna avere delle idee… Per esempio, quando uno vince un concorso,
dovrebbe andarsene da dove insegna, come una
volta, per tre anni…Questo eliminerebbe i portaborse e favorirebbe la meritocrazia; ma è una
cosa che tutti dicono e nessuno fa, perché tutti
vogliono rimanere lì. Sapendo di dovere andare
via, uno invece non si porta dietro il portaborse
che gli ha fatto vincere il concorso, e soprattutto, se scegli uno che non conosci, scegli uno che
ha dei meriti.
Naturalmente la tutela della meritocrazia è
molto importante…
Ecco, questo mi piacerebbe molto di più che
studenti che fanno casino. Mettere nero su bianco delle proposte credibili per riformare
l’università, per avere più fondi per la ricerca;
dato che nessuno fa più il dottorato, perché
prendendo 700 euro al mese, non ci vive. Poi
obiettivamente i dottorati di ricerca sono fatti
male, non sono fatti per accrescere la professionalità: bisognerebbe che la nostra laurea fosse
riconosciuta anche a livello europeo, anche per
favorire lo scambio. Lo Spagnolo viene da me
per sei mesi, tu vai in Spagna: questo poi crea
dei circuiti anche per collaborazioni europee, ma
con i soldi che ti da l’Italia, obiettivamente non
fai niente… Se c’è da fare una guerra perché
queste proposte vengano recepite, lo capisco.
Poi gli specializzandi sono importanti: devono
seguire quello che gli viene detto, ma anche
Interviste
essere protetti e remunerati per quello che
valgono: potere stare a casa per malattia,
avere la mensa… queste sono cose per cui
lottare.
Però lei giustamente dice “Gli studenti dovrebbero avanzare delle proposte”, e infatti
anche il rettore di Pavia ha detto “Non
sospendiamo l’insegnamento, ma dedichiamo delle ore alla discussione di queste
tematiche”…
Purché non diventino quelle ore i riunione
fatte male...
Vede, il problema è che buttare lì malamente una riforma drastica, proprio nel
periodo in cui urgerebbero dei cambiamenti, rischia di inficiare il diritto allo studio
stesso. Insomma, si comprendono anche
queste manifestazioni di dissenso…
…che però sono fatte male.
Ma se i suoi studenti le chiedessero solidarietà su queste tematiche lei gliela darebbe?
La solidarietà non costa niente…
Ad esempio con una lezione all’aperto…
Non riesco a capire a cosa possa servire, se
non a darlo in pasto ancora una volta ai giornali… insomma, quelli che secondo me ci rovinano sono i mass-media…
Su questo non c’è dubbio.
…che poi ti portano su, si è visto; ma poi
quando vogliono sono anche i primi a distruggerti. Quindi è inutile. Non è credibile è che
ogni governo che va su faccia la sua riforma,
facendo il contrario del precedente: per esempio, i discorsi fatti dagli attuali deputati sulle
regole della sanità mi lasciano piuttosto perplesso… Per due anni paghiamo due milioni di
euro all’ENIAG perché valuti le proposte di
ricerca dei nostri ricercatori, poi viene qui a
dirci quello che dobbiamo fare. La trovo una
cosa un po’…
Un po’ arrogante.
Sì, e pesante. Per esempio, ci sono nostri
ricercatori bravissimi che vengono chiamati
all’estero per fare ricerche di progetti stranieri; mentre qui adesso la disoccupazione è
alta, perché se le banche sono andate a pallino, non so cosa succederà. Il 10 per esempio
sono a Milano per una riunione con Banca
Intesa sui vaccini: oggi le ricerche sono finanziate dalle banche. Vedrei bene una forma di
decisionismo che portasse a cambiare
l’impostazione; invece continuiamo a parlare
di quello che ha messo la moglie o il figlio lì…
Insomma, che l’artigiano metta il figlio a lavorare nella propria bottega, succede da sempre… se poi uno ha il figlio bravo, non vedo
dov’è il problema. Quello che è assurdo, è che
ci siano dieci persone con lo stesso cognome
in una università: fenomeni tra l’altro abbastanza evidenti, forse anche meno importanti.
Sarebbe importante trovare come ottenere
finanziamenti per la ricerca, come incentivare
l’autonomia dell’università. Non capisco poi
questo pullulare di frazionamenti, di sedi
distaccate… perché mai devono esserci tutte
queste università in Lombardia? Persino Losanna e Ginevra sono la stessa università...
per non parlare di certi corsi che non frequenta nessuno, che andrebbero eliminati velocemente.
7
L’ANTRO DEL VIDEOGIOCO a cura di Alex
Riecco aperto su queste pagine, anche per
l’anno accademico in corso, il settimanale
spazio dedicato a mondi digitali ed esperienze
della
dimensione
consolistica.
Uno
spazio competente,
esaustivo, ben organizzato e affascinante
quanto
l’autore che lo cura.
...
Ok, azzerata la carica egocentrica che
queste sempre gradite ri-inaugurazioni mi
suscitano, possiamo cominciare a sederci
comodi ai posti che l’Antro mette a pubblica
disposizione, e parlare di ciò che in assoluto
più piace (o perlomeno dovrebbe) ai suoi
frequentatori: i videogiochi.
Salve, giocatori del Fraccaro. Come va? Passata una buona estate? Ripresa la marcia universitaria con giusta lena? Pronti per le festività natalizie oramai alle porte?
Vi dirò che questo è per me un periodo magnifico, per quanto faticoso. E ugualmente
magnifico per l’universo di cui qui si vuole
trattare, propriamente nella sua declinazione
tricolore. Si è appena infatti conclusa a Milano
l’ottima Italian Videogame Developers Conference (per gli amici IVDC), il primo importantissimo evento di risonanza nazionale (a cui
ho avuto la grande fortuna di partecipare in
veste di giornalista) dedicato allo sviluppo
videoludico italiano, incasellato nel più ampio
progetto fieristico del Ludic@rena. Un grandissimo successo. Un evento massiccio e nobile
che ha testimoniato la forza di tante spinte
lungo il terreno peninsulare: quella delle case
sviluppatrici nostrane e di tutti i ferventi sostenitori del meraviglioso medium considerato, uniti nella lotta contro la triste reputazione
che esso gode nel bel paese (un po’ meno
bello per lui), ancora percepito (con grande
mancanza di conoscenze, competenze, obiettività, e corretto utilizzo delle facoltà intellettive umane) come mero passatempo (tuttalpiù
diseducativo e superficiale) per bambini e
Per la prima volta
dio ha un concorrente
Cari fraccarotti,vi volevo proporre un articolo
che mi è capitato di leggere su un giornale
che sfogliavo al CNR durante una pausa: Craig
Venter ha affermato di aver creato una nuova
vita. Una dichiarazione da buon commerciante, più che da grande scienziato: del resto
questa nuova creatura è destinata a fare dollari a palate. Quanto al personaggio è assai
controverso e ha già molti primati: il primo a
sequenziare il genoma di un organismo vivente; il primo a pubblicare il genoma di un essere umano (il suo); il primo, nel 2003, a creare
8
adulti rimasti tali. Scenario certo in evidente
contrasto con quello estero, dove questa giovane forma d’arte e d’intrattenimento da anni
è riuscita ad assicurarsi un rispetto e un
giro d’affari straordinari, in costante crescita
esponenziale.
Ma il nostro paese
deve del resto sempre
distinguersi in peggio
dal resto del globo,
no?
Non è certo mia intenzione procedere ulteriormente, e quindi sputare il veleno in corpo (ce
ne è tanto), servire altri preziosi esempi materiali a sostegno di quanto detto, oppure
offrire un resoconto dettagliato della memorabile esperienza milanese. No, ma mi pareva
solo giusto rendere noto
tutto questo in una breve
e concisa parentesi tonda, almeno per omaggiare
l’ottima iniziativa italiana
per la salvaguardia e il
corretto riconoscimento
della cultura del videogioco. Poi quel che il futuro
riserverà si spera possa
essere solo del bene.
così velocemente (sento
proprio ora il portafoglio singhiozzare sommessamente, versando amare lacrime dalle
sue tasche drammaticamente vuote).
Qualche nome? Ma certo: Gears of War 2,
Fable II, Mirror’s Edge, Rock Band 2, Fallout
3, Guitar Hero World Tour, Prince of Persia,
Dead Space, Banjo Kazooie... e mi sono
davvero solo limitato alle uscite personalmente provate e giudicate meritevoli di
acquisto (un numero quindi a maggior ragione alto, data la media annua di due,
massimo tre perle nel periodo esaminato, a
ridosso della pausa natalizia).
Naturalmente quello che farò io, che è poi
lo scopo ultimo della presente rubrica, sarà
quello di guidarvi in questa giungla di titoli,
e descriverveli settimana dopo settimana,
uno ad uno, ottimizzando al meglio il tempo e lo spazio a propria
disposizione.
Ora, le dovute reintroduzioni sono compiute. Così come dovrebbe essere stato abbozzato abbastanza chiaramente il piano dell’opera
(cioè dell’Antro, che è
un’opera di fino ingegno
e alta cultura, giusto per
ravvivare il guizzante
Veniamo invece al cuore
fuoco della superbia),
di queste pagine, e quincon già sufficenti soggetti
di alla trattazione faccia a
da vivisezionare nelle
faccia dei titoli più inteprossime settimane sul
ressanti del momento. E
tavolo chirurgico di quescusate se accompagno
sto spazio.
questa frase con un atDico perciò alla mia affatacco di vomito denso e
scinante assistente dalla
fumante! No, non è disgu- PIRATERIA VIDEOLUDICA, AESVI (Associazione chioma rosata (il gioco
sto. Solo indigestione. Editori Software Videoludico Italiana) NOMINA che presenterò la prossiQueste settimane, lo pos- UN MANAGER PER COMBATTERLA
ma settimana, Rock Band,
so dire forte e chiaro, non
sta facendo i suoi begli
hanno precedenti in quanto a violento acca- effetti sulla buona salute mentale) di prepavallamento di preziosissime uscite. Mai tanti rarsi a passare le prime lame, che fra sette
titoli valevoli erano stati commercializzati in giorni si comincia a operare. Zack!
Alex/
poco tempo, e conseguentemente mai tanto
le finanze dei poveri appassionati prosciugate
un virus sintetico.
Quando nel novembre 2002 annunciò che non
si proponeva di brevettare qualche gene, ma
la vita stessa, non ci credettero in molti. Ma
ci stavano già lavorando da tempo due dei
suoi migliori ricercatori: Clyde Hutchinson, ,un
microbiologo,e Hamilton Smith, Nobel della
fisiologia e medicina del 1978. Che il
batterio sintetico non fosse solo una
chiacchiera fu chiaro quando il 31
maggio di quest’anno fu resa pubblica la richiesta di brevetto. Il titolo
della richiesta diceva "Minimal bacterial genome", cioè il genoma minimo
necessario per far sopravvivere un
batterio.
Certo si tratta di un progresso
nell’ingegneria genetica, o meglio,
della biologia sintetica, come si chia-
ma ora questa branca della biologia. Gli
unici a notare il brevetto furono dei bioetici
canadesi, che hanno chiesto a Venter di
ritirare la richiesta di brevetto con l’accusa
che la richiesta era contraria alla morale
pubblica e alla sicurezza. L’obiezione maggiore si basa sulla convinzione che l’uomo
non debba mischiarsi
con un certo tipo di
faccende. «Per la prima
volta Dio ha un concorrente».Qualche ragione
questi ce l’hanno. La
biologia sintetica sta
avanzando a passi da
gigante, e per immaginare usi terribili non ci
vuole molta fantasia.
Questo batterio è infatti
Rubriche
MASTER IN SESSUOLOGIA a cura di Marce
Continuano le lezioni del sessuologo più bion- 19.00 e sei indeciso a quale negozio volgere la figa per il cinema, la figa per il Fraschini, la
prora. In ogni caso andando in un negozio si
do di Verbania, l’Eccezional Marce.
figa per il teatro brillante, la figa per il teaLA DIVERSIFICAZIONE DEL PORTAFOGLIO-FIGHE
Per ottenere La Figa, ogni ragazza deve essere
coltivata, devi andarla a trovare, non deve
essere mai trascurata, ci devi ogni tanto parlare affinchè il rapporto cresca, proprio come
si fa con le piante. Come ho già avuto modo
di evidenziare, operando in ambiente di multifiga la risorsa più critica è il tempo, tempo
da dedicare alla implementazione del rapporto nonché al successivo mantenimento. Implementazione e mantenimento richiedono
entrambi una continua ed ininterrotta somministrazione di piccole dosi di sé stessi (es: se
è una barista ogni tanto vai a prendere il caffè da lei; se è una che le piace il cinema ogni
tanto la porti a vedere qualcosa (NB: sempre
di tuo gradimento), eccetera). E’ evidente che
trovandosi in una situazione di multifiga non
ci si può esimere dall’utilizzare tutto il proprio
tempo libero e talvolta anche parte di quello
lavorativo. I rischi da evitare sono sostanzialmente due. Il primo rischio è la mancata saturazione delle proprie ore: non deve mai accadere di trovarsi inapplicati, sprecando tempo
prezioso che si dovrebbe invece dedicare a
qualche poveretta. In situazione di multifiga
capita che passino molti giorni prima che tu
riesca a trovare il tempo per andare a
ritrovare/riuscire con una figa. Pertanto è inammissibile sprecare il proprio tempo inapplicati su nessun progetto. Il secondo rischio
è la cannibalizzazione delle fighe: non deve
mai accadere di aprire due progetti con le
stesse caratteristiche che andrebbero sicuramente a sovrapporsi. Si consideri l’esempio di
due commesse di due negozi diversi di abbigliamento: in questo caso infatti ci si trova
nella situazione che sono, ad esempio, le
un animale da soma: per essere
utile deve trasportare qualche
altro gene. Con l’aggiunta di geni
sintetici, il batterio può fare molte
cose:infettare organi interni o
addirittura creare tumori. C’è solo
da sbizzarrirsi. Secondo Venter
potrebbe produrre idrogeno, fonte
di energia non inquinante del
futuro. Oppure assorbire CO2 o
altri gas responsabili dell’effetto
serra. Il problema non è come
sarebbe possible utilizzarlo, ma
come sarà utilizzato. Anche quando si parlò di
Ogm si disse che avrebbero reso verde il deserto, e sarebbero diventate coltivabili anche
le terre troppo saline. Ma finora dai laboratori
sono usciti solo semi resistenti agli erbicidi
prodotti dalle aziende di agro biotecnologie :
uno spreco di ricerca quindi. E comunque in
trascura la commessa dell’altro negozio. Il
rischio è quello di dimezzare la frequenza di
dosaggio della propria persona, con il concreto pericolo di perdere il controllo
del progetto.
Ne segue che l’approccio vincente
va ricercato nella diversificazione
del Portafoglio-Fighe. La diversificazione deve essere accuratamente studiata in modo tale da evitare
la cannibalizzazione delle fighe e
la non saturazione delle proprie
ore. Si deve diversificare tenendo
presente la tipologia di figa
(barista, commessa, …), la sua
territorialità (Pavia, Vigevano, …) e
la fascia oraria di godimento
(mezzogiorno, sera, …). Il procedimento da seguire per la formulazione ottima del proprio Portafoglio-Fighe deve partire da una attenta analisi della propria settimana. Si deve
stilare la lista delle proprie attività settimanali
e successivamente per ogni attività si colloca
il nominativo di una poveretta. In tal maniera
si ha la certezza di avere una ed una sola figa
per ogni occasione. Esempi: la figa del bar per
la colazione quando vai nella parte est della
provincia, la figa del bar per la colazione
quando vai nella parte ovest della provincia,
la figa della trattoria del tal paese (per quando ci si trova in tal paese), la figa per
l’aperitivo serale, la figa che stacca alle 19.30,
la figa che stacca alle 20.00, la figa ancora
studentessa che quando hai un pomeriggio
libero dal lavoro chiami sicuramente lei, la
figa che fa la cassiera al supermercato, la figa
che quando ha la casa libera ti fa la torta la
domenica pomeriggio (NB: il sesso di domenica pomeriggio è il nirvana assoluto del multifiga), la figa per il concerto di Elton John, la
tro impegnato, la figa per andare a vedere
la mostra di arte contemporanea, la figa per
il Motel, la figa commessa per quando fai
su e giu in Strada Nuova, la figa commessa
per quando fai la vasca al Bennet, la figa
per lo stadio, la figa per la Festa de l’Unità,
la figa per quando compri il grip per la racchetta, la figa per la sagra del risotto, la
figa per fare il giro delle librerie quando
devi regalare un libro, la figa per uscire a
cena in trattoria, la figa per quando hai
voglia di cenare a casa, la figa da videocassetta sul divano, la figa per andare sul lago,
la figa per andare a prendere il sole due
orette al Vul, la figa per andare a sciare, la
figa per fare un giro in Mazda, eccetera
eccettera eccetera. La situazione del proprio
portafoglio-fighe può essere utilmente visualizzata in forma grafica su in piano cartesiano che presenti sulle ascisse le fasi
della settimana e sulle ordinate il nome
delle poverette. Tracciando un punto
sull’intersezione tra il nome della poveretta
natura esistono già batteri capaci di produrre idrogeno e
altri capaci di assorbire la CO2
e sono noti da quasi un secolo.
Forse l’ambientalismo che si
prefigge Venter è solo una patina verde per rendere più accettabile una tecnologia che sarà
buona o cattiva secondo il suo
piacere.
Messina
9
LA MUSICA CHE MI GIRA INTORNO
(...“MUSICA” PER LE MIE ORECCHIE)
ABBA’re gonna blind you
Dopo aver rincorso e perso la proiezione pavese, Genova (la città) mi ha dato la possibilità di vedere “Mamma mia!”, musical broadwayano di grande successo, realizzato con le
canzoni degli ABBA, trasposto sul grande
schermo. Non ho intenzione di recensirlo nella rubrica di spettacolo, perché si tratta di un
film veramente povero nei risultati, nonostante gli incassi formidabili. Manchevole di regia,
di sviluppo della trama e di molto altro, ma
non di quel quid - portato in dote dagli attori
cantanti - che ha risvegliato in me e molti
altri la gaia voglia di riascoltare gli ABBA.
‘Gaia’ perché, come dice saggiamente il fratello di Uzzino, “chi ascolta gli ABBA è per forza
o una checca o un finocchio”, in quanto non
esiste gruppo al mondo che abbia in sé una
tale dose di frivolezza, a fare da muro portante delle loro composizioni. Eppure, il periodo
di un certo scetticismo più o meno intellettuale parrebbe volgere al termine… Lo dimostra
l’efficacia di quest’ondata di revival che ha
avuto gli ABBA al centro, e anzi ha fatto rimpiangere un modo di scrivere canzoni davvero
avvolgente e capace, ormai sconosciuto alla
maggior parte dei gruppi Pop. ‘ABBA’ sono le
iniziali dei quattro svedesi, due donne e due
uomini (Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha
Fältskog e AnniF r i d
Lyngstad), che nel
1970 han dato alla luce un gruppo tutto da sopra. Insomma, veloce come il solcare
esportazione, con un approccio volutamente della classifica degli anni Settanta, è stato
kitsch e abbagliante. (Come dice la loro lo scioglimento degli ABBA, anzi brusco;
“Super trouper”, non a caso, “Lights are gon- cosicché, con divorzi e litigi, e nemmeno
na blind you, shining like the sun”.) La prima quindici anni di carriera, nel 1982 hanno
esplosione di succeslasciato le scene,
so
arriva
con
portandosi dietro non
“Waterloo” (1974), un
solo
l’immancabile
pezzo
orchestrale,
compagine di irremocorale e ballabile…
vibili, ma anche una
alquanto
originale,
crescente fetta di
nel suo genere. I
pubblico, prima critiseguenti successi di
co e poi ricredutosi.
classifica
hanno
Io che non li ascoltasfruttato molto la
vo da anni, facendo
forza di questa chiadi
nuovo
girare
ve
dance-melodica
l’ottima
raccolta
(“Dancing
queen”, "Autori di successi che il pubblico di tutto il mondo ha “ABBA Gold” nel mio
“Mamma mia”, “Sos” recepito con entusiasmo imprevedibile."
lettore mentre lavavo i
e molte altre), che il
piatti, mi sono reso
pubblico di tutto il mondo, da Tokyo a Voghe- conto che non è più esistito un gruppo che,
ra (veramente!), ha recepito con entusiasmo senza pretese, faccia cantare così volentieri.
imprevedibile. Ma la bravura degli ABBA, oltre E Luca Valtorta, collega del Venerdì di Reche nella particolarità della formazione, sta pubblica, mi ha prontamente supportato,
nell’aver proposto molti pezzi di impronta più scrivendo: “Erano rassicuranti, gli ABBA.
fine, e in genere particolarmente ispirati me- Facevano canticchiare e muovere i piedi
lodicamente. “Fernando”, “Chiquitita” e sotto l’asse da stiro. E quando li vedevi in
“Slipping through my fingers” ne sono un TV, sembravano sempre felici, […] mentre
esempio, ma su tutti i pezzi di questo genere cercavano di essere eleganti, sembrando
troneggiano la toccante “I have a dream” e però fuori posto, anche a quei tempi.” Un
“The winner takes it all”, grandiosamente posto che in realtà si sono sin da subito
interpretata da Meryl Streep nel film di cui guadagnati.
CARTA CANTA
Ben ritrovat i ,
gentili lettori e
graziose lettrici. Dopo una pausa
dovuta a vari sfortunati eventi
(leggi: coma etilico e breve soggiorno in pronto soccorso
dell'autore) la rubrica letteraria
del giornalino più colto di Pavia
(Alberoni terze pagine come le
nostre se le sogna) riapre i battenti. Questa settimana ci dedichiamo ad un fenomeno letterario degli ultimi anni: il bookcrossing.
Per chi non sapesse l'inglese
(come i cairolotti, che a malapena capiscono l'italiano) con il termine bookcrossing si indica la pratica, molto popolare
negli Stati Uniti e di recente anche in diversi
altri paesi anglofoni, di lasciare i propri libri in
un luogo pubblico (un parco, un treno, la camera di Cremino...), alla portata di nuovi lettori.
In questo modo si può trasformare la propria
città (e in alcuni casi la propria regione, o il
proprio Stato) in una immensa biblioteca gra-
10
Rubrica musicale a cura di Giorgio Montolivo
a cura di Andrea Goran Marcobelli
tuita, lasciando liberamente viaggiare i libri da un
proprietario all'altro (no,
Nadal, il furto in questo
caso non serve). Gli appassionati
di
bookcrossing amano lasciare
una dedica sulla prima
pagina del volume abbandonato, e si riuniscono su
diversi forum, scrivendo
recensioni, raccontandosi
curiosità e persino organizzando appuntamenti
con scambio di libri (serve
ad evitare che i preziosi
volumi finiscano nelle mani di polli bicefali e
vengano piuttosto accarezzati dal tocco di una
leggiadra fanciulla).
Come la cultura open source del software
informatico vuole liberare gli utenti dalle catene dei copyright e diffondere gratuitamente
programmi, il book-crossing ha come obiettivo
quello di aumentare la cultura letteraria in
modo gratuito, permettendo a chiunque di
accostarsi ai piaceri delle lettura.
Per questa settimana concludiamo qui. A
tutti i lettori auguri di un buon fine settimana (tranne che ai cairolotti e ad Alberoni).
!!!AVVISO VERY
IMPORTANTISSIMO!!!
Tutte le matricole sono gentilmente
obbligate a dare il proprio contributo
manuale per:
la realizzazione delle stelle del presepe nei giorni di giovedì e venerdì
la questua fra le strade di Pavia nei
giorni di sabato e domenica
Rubriche
FINANZA € MERCATI RUBRICA A CURA DI EMANUELE DIANA
Inchiesta-La FIAT e l'Ifil-Exor
Quando fu decisa dall'Ifil la strategia
dell'"equity swap" che, tra l'aprile e il 20 settembre 2005, consentì alla finanziaria del
gruppo di mantenere il controllo del 30,06 per
cento della Fiat anche dopo l'esercizio da parte delle banche creditrici del "convertendo" da
tre miliardi di euro? E quali furono, con esattezza, i tempi della decisione di trasformare
consapevolmente un'azione di mera speculazione sui 90 milioni di azioni Fiat acquistate
da Merril Lynch in un vero e proprio aumento
della quota di Ifil nel Lingotto? E infine, come
devono essere letti quei tempi e quella decisione rispetto alla sincerità (o alla possibile
falsità) dei due comunicati dell'Ifil del
26 luglio 2005 e della Fiat del 24 agosto
successivo nei quali,
su richiesta della
Consob, si negava di
essere coinvolti nelle manovre per l'acquisto di azioni del
L i n g o t t o ?
Sono domande cruciali, in queste ore,
per i magistrati della
Procura di Torino
(Marcello Maddalena, Bruno Tinti e
Giancarlo
Avenati
Bassi) che deve decidere entro luglio sull'indagine nella quale
sono indagati, per i reati legati alla violazione
degli articoli 120 e 187 del Testo unico sulla
Finanza (riguardano l'obbligo di comunicazione alla Consob sulle acquisizioni di partecipazioni rilevanti e la "manipolazione del mercato" da parte di chi approfitta di informazioni
privilegiate), il presidente di Ifil, Gianluigi Gabetti, il civilista di fiducia degli Agnelli e della
Fiat, Franzo Grande Stevens e l'attuale amministratore delegato di Ifi, Virgilio Marrone. Su
questa vicenda, si è già pronunciata la Consob che, dopo aver escluso un obbligo di Opa
per quell'operazione, il 13 febbraio scorso ha
però ritenuto "non veritieri" i due comunicati
e ha condannato l'Ifil a una multa complessiva di 16 milioni di euro, infliggendo la sospensione dalle cariche societarie a Gabetti (6 mesi), Grande Stevens (4 mesi) e Marrone (2
mesi). Una sanzione sospesa poi dalla Corte
d'appello di Torino, il 4 aprile scorso, in attesa
della decisione di merito. il 1° dicembre 2004
Marrone scrive a mano una nota "riservata"
per Gabetti. L'amministratore avverte che se
le banche esercitassero il "convertendo" anche solo per due terzi (2 miliardi) "si avrebbe
una diluizione della partecipazione Ifil al capitale ordinario Fiat dal 30,06 a circa il 24 per
cento". E comunica anche che, "per mantenere la partecipazione al 30,01 l'accomandita
dovrebbe acquistare, prima dell'aumento di
capitale, 58.467.000 azioni Fiat" a un prezzo
che, a seconda della quotazione (ipotizzata
tra il 6 e gli 8,5 euro), varierebbe tra 351 e 497
milioni. Subito dopo Marrone ricorda che "la
disponibilità dell'accomandita è pari a circa
510 milioni". Un'evidente ammissione di difficoltà. Da quel momento scatta la febbrile consultazione su come evitare il ridimensionamento di Ifil a settembre. Nel cassetto di
Gabetti viene scoperta anche la sbobinatura di
una telefonata del 23 aprile 2005. Chi parla è
un noto avvocato torinese, Angelo Benessia,
vicepresidente di Rcs e candidato del sindaco
Sergio Chiamparino a succedere a Grande
Stevens alla presidenza della Compagnia di
San Paolo. Nel testo non è specificato chi risponde.
Anche
Benessia racconta
una
storia preoccupante
e
legge
una
lettera (già
nota
alla
Consob) in
cui Lehman
Brothers
avanza alle
banche del
"convertendo" la proposta di investitori privati
italiani ed esteri, famiglie italiane con vocazione industriale e investitori istituzionali che si
offrono di creare una nuova società che rilevi
il convertendo e realizzi un patto di joint governance con l'Ifil che coinvolgerebbe circa il
50 per cento di Fiat senza obbligo di Opa. Da
questo momento i tecnici di Ifil si sentono
sotto attacco e il giorno dopo producono una
"bozza" da "inviare a Sergio Marchionne e
Gabetti". All'apparenza una lettera che dovrà
essere firmata dall'ad della Fiat, nella quale si
commenta la proposta di Lehman Brothers:
"L'iniziativa è vaga, non rivela chi sarebbero i
proponenti, presuppone un'intesa con l'attuale azionista di controllo che ne è assolutamente all'oscuro e che, tesa a violare le regole a tutela del mercato e in particolare di tutti
gli azionisti, può servire a fruttuose attività
speculative". Due giorni dopo, il 26 aprile, Ifil
chiude con Merril Lynch Italia, attraverso la
controllata di Vaduz "Exor", un contratto di
"equity swap" per 90 milioni di azioni Fiat.
Quel contratto aveva, all'epoca, solo scopi
speculativi: "Esso fu originato dalla sorpresa
causata dall'improvvisa caduta della quotazione del titolo... Solo a fine agosto prese corpo
un vero progetto per reperire con urgenza la
disponibilità del pacchetto di azioni necessarie". Ecco dunque, per la prima volta, comparire l'operazione di "equity swap" come stru-
mento per acquistare azioni Fiat e non,
come sempre sostenuto da Ifil, per scommettere sulla loro rivalutazione. Addirittura,
la nota tiene conto "del rateo di interesse
da corrispondere a MLI (Merril Lynch Italia)
per un periodo di 4-5 mesi". Un periodo che
arriva proprio al settembre 2005, quando
scade il "convertendo". Ed è chiara anche la
strategia: "La società I. (Ifil, ndr) detiene,
prima dell'aumento di capitale circa il 30,5
per cento di F. (Fiat, ndr) e non intende
esercitare i propri diritti di opzione bensì
intende acquistare L'identico schema è ripetuto in un'altra ipotesi che prevede l'ingresso nel patto anche di Sanpaolo-Imi. Per le
menti finanziarie dell'Ifil rimane però da
sciogliere il problema di non dover sottostare all'obbligo dell'Opa. In un appunto del 1°
giugno 2005, il quesito è chiaro: "Ifil può
procedere all'acquisto delle azioni Fiat senza incorrere nell'obbligo dell'Opa di consolidamento?"., contestualmente all'emissione
delle nuove azioni Fiat (quelle del
"convertendo") un numero di vecchie azioni
Fiat tale da mantenere sostanzialmente
inalterata la quota. Su questa possibilità le
direttive della Consob sono però contrastanti e per i tecnici dell'Ifil appare dunque
"fondamentale il momento della rinuncia e
dell'acquisto: se l'acquisto fosse contestuale alla rinuncia (al "convertendo", ndr) ci
sarebbe margine per affermare che Ifil non
supera la quota del 3 per cento". Il 15 giugno gli uffici dell'Ifil producono un documento "confidential" in inglese, denominato
"Term Sheet" ("Termini e condizioni del finanziamento") nel quale si ipotizza un nuovo assetto del Gruppo Fiat anche dopo il
mantenimento della quota di controllo. Si
prevede in particolare che "a ottobrenovembre 2005, Ifil dovrà cedere tutte le
quote F. a una nuova società denominata
Ifil Institutional Investements (I. I. I.) e sottoscrivere un accordo con i partners di minoranza". A tali partners andrebbe la partecipazione del 20 per cento in I. I. I. Questo
schema, che prevede il superamento
dell'attuale Ifil alla guida del gruppo Fiat,
non ha trovato finora realizzazione. Nel
vuoto cade anche un successivo progetto
del 20 giugno nel quale Mediobanca e Generali parteciperebbero al nuovo "patto"
con tutte le loro azioni: circa 47 milioni. In
questo caso Merril Lynch dovrebbe "cedere
sul mercato le azioni eccedenti del contratto Exor". All'inizio del luglio 2005 il progetto
"equity swap" è ormai operativo. Bisogna
allora agire su due fronti: quello della Consob, per avere la certezza che non scatterà
l'Opa, e quello con "Exor" per acquisire le
azioni di Merril Lynch. Per la Guardia di
Finanza tale iniziativa è un incarico generico che suscita particolari dubbi, del quale
non si capisce il senso se non la volontà di
Ifil.
11
Inchiesta
Inchiesta sui
Collegi Pavesi
Segue l’inchiesta di Andrea Violetto sulla
struttura dei collegi Edisu e non di Pavia.
Per le parti precedenti vedere num. 80 e 81.
Almo
Collegio Borromeo
Collegio Edisu
Griziotti
Quali sono i requisiti per mantenere la stanza nel tuo Collegio? Vengono rispettati?
Media del 27, esami terminati entro settembre di I requisiti non si sono ancora capiti bene, ma penso
ogni anno, nessun voto sotto il 24, tranne uno siano quelli di ogni altro collegio, teoricamente crediti
e comportamento nella struttura in realtà più che altro
nella carriera.
crediti e comportamento separatamente, nel senso che
se uno ha i crediti necessari non lo si può mandare via
anche se fa “casino”, ma allo stesso tempo, chi rimane buono in collegio ci rimane indipendentemente dai
crediti.
Voci di Corridoio
Al di fuori del periodo di apertura del Collegio, è possibile per uno studente con
lezioni/impegni da seguire, avere la stanza? E se si, a che costo?
Nessun costo, al massimo chiude la mensa ma
rimane la cucina degli studenti. Il collegio chiude
alla fine di luglio e riapre all’inizio di settembre
per chi ha segnalato laboratori da frequentare o
tesi da finire. Ti credono sulla parola.
Si può avere solo a settembre a 5 euro al giorno,
negli altri periodi di chiusura no, va a discrezione del rettore che però la concede solamente ai
dottori che devono prestare servizio in policlinico.
Le camere non assegnate tramite concorso Edisu, vengono affittate a studenti non in
regola? E se si, a che prezzo?
Megadirettore galattico
Simone Pellegrin
Direttore responsabile
Giovanni Mason
Vice Direttori Onorari
Elia Ferrari
Giovanni Ferrari
Vice Direttori
Andrea Violetto
Giorgio Montolivo
Praticanti non retribuiti
Lorenzo Magnani
Andrea Falconeri
Fornitore dei premi per i
concorsi di VdC
Cartotecnica Pavese
Spacciatore di Bamba a
prezzi modici
Larno Giapelogi
12
Si accede per concorso pubblico nazionale, che consiste
in una prova scritta, due orali, una prova di cultura
generale e un test psico-attitudinale. Il numero di posti
disponibili è dichiarato a maggio, il concorso a settembre e vengono riempiti tutti i posti disponibili, sempre.
Se qualche matricola scappa, vengono chiamati i primi
esclusi in classifica generale.
Non esistono studenti non in regola: chi perde il collegio, lascia il collegio a luglio e al suo posto entrerà una
matricola dopo il nuovo concorso. Se non fosse così
rigido non saremmo riconosciuti come Scuola di Eccellenza a livello nazionale e non avremmo finanziamenti
dal Ministero della Pubblica Istruzione.
A volte capita che l’ospitalità venga protratta per
parecchio tempo…. Ma non ci sono diciamo
“abusivi”
Hai mai notato una “differenza di trattamento” tra i tuoi Collegiali? E se si, con che
discriminante?
Non esiste un’indagine (neppure minimamente
approfondita) sui redditi dichiarati dei nostri genitori. Alcune persone pagano molto molto al di
sotto delle loro possibilità.
Beh, come dicevo prima in base allo stato d’umore del
personale e dalle simpatie, ammetto di stare
“simpatico” e quindi vedo proprio la differenza di
trattamento in tutto, dal richiedere una doga nuova al
chiedere soldi per le magliette da calcio o per la cauzione della chiavetta della colazione, dipende molto
dal collegiale che hanno davanti, diciamo che provano
sempre a fare i “loro interessi”, se poi uno gli fa capire che non ce n’è tornano indietro, es. frigo rotto, ci
sono persone che per averlo nuovo hanno pagato il
costo del frigo e altri no
Parlando strettamente di struttura, credi che il costo sia equo al servizio che viene
erogato dal tuo Collegio?
I costi sono variabili a seconda del reddito familiare:
si va dalla gratuità completa alla retta massima di
7000 euro e se si ha la borsa di studio EDISU, il 75%
finisce al collegio.
Ciononostante, anche per le rette massime, la miriade
di servizi offerti non ha prezzo. Il gioco vale di gran
lunga la candela, tanto che alcuni ex-Alunni, una volta
laureati e a carriera inoltrata, fanno laute offerte al
collegio e garantiscono borse di studio interne.
No per il semplice fatto che ci sono collegi che
costano uguale e che hanno strutture migliori,
non contando che noi siamo sperduti nella periferia di pavia e paghiamo quanto uno che sta in
centro
Spazio libero: dì quello che pensi sul tuo Collegio, strettamente legato a questa piccola
Inchiesta.
Il Borromeo è un posto unico nel suo genere, che sembra offrire molto più del necessario e di quanto viene
mediamente offerto dalle altre strutture. La sua particolarità consiste infatti nell’essere una sorta di “premio”
per i migliori studenti entranti nella dimensione universitaria. Questo test valuta i servizi offerti, noi sappiamo
che ricevere tanto significa che ci viene richiesto tanto.
Non saprei che altro aggiungere, ho commentato gia
un po il tutto, diciamo che non sono per nulla contento di come il personale che ha potere decisorio gestisce la struttura, e lo dico essendo stato per 3 anni
consecutivi rappresentante di collegio, nonostante le
numerose richieste ci sono sempre state tappate le ali
anche per il fatto che l’edisu è sordo a riguardo e ci
lascia completamente in balia delle decisioni di singole persone che non pensano ai nostri interessi, il fatto
che non abbiamo visione di un regolamento o di un
budget di spesa (per vedere dove finiscono le nostre
rette) o vedere attrezzature non utilizzate (pc da anni
Residenza Ediisu
Camillo Golgi
Collegio Edisu
Lazzaro Spallanzani
Collegio Edisu
Plinio Fraccaro
Quali sono i requisiti per mantenere la stanza nel tuo Collegio? Vengono rispettati?
Avere i crediti necessari e vengono rispettati.
i requisiti sono quelli standard edisu, ma nn si può dire
che vengano rispettati alla lettera. se nn fai un cazzo o
poco più di sicuro sei fuori, ma c'è la possibilità di una
deroga, dovuta ad esempio a problemi familiari.. anche
ad un certo impegno nella vita collegiale, anche se
ovviamente nn può assolvere ogni peccato..
Come da bando EDISU sono necessari un numero
di crediti per ogni anno di università. Dipende
dai casi sono rispettati.
Al di fuori del periodo di apertura del Collegio, è possibile per uno studente con
lezioni/impegni da seguire, avere la stanza? E se si, a che costo?
è possibile, ma mi sa che è il caso di distinguere:
a settembre si paga, mi pare quattro o cinque
euro al giorno.. pasqua, appena prima di natale o
primi di agosto, è possibile se c'è il custode, o
cmq qualcuno del personale che sia in collegio..
Se nn erro 4 euro a notte.
È possibile in alcuni e pochi casi discrezionali, i
costi mi sono però ignoti.
Al di fuori del periodo di apertura del Collegio, è possibile per uno studente con
lezioni/impegni da seguire, avere la stanza? E se si, a che costo?
Succede se si tratta comunque di gente che ha
che fare con l'università (dottorandi, ricercatori), e
cmq in genere arrivano ad anno accademico inoltrato.. il prezzo varia, mi sa che la regola è riferirsi alla propria fascia di reddito,ma nel caso di
ricercatori o simili mi sa che si va sul "prezzo di
mercato"..
In una maniera o nell’altra si cerca di farli rientrare nei requisiti.
Hai mai notato una “differenza di trattamento” tra i tuoi Collegiali? E se si, con che
discriminante?
No. Anche se qualcuno forse sì…se sei uno che fa
parte del gruppo che organizza per la residenza
un occhio di riguardo si ha!E se si, con che discriminante?Risp prima.
direi di no, anche perchè a differenza di altri
collegi noi ci organizziamo molto autonomamente,
ad esempio per l'attribuzione delle camere...mettiamola così: ovvio che se ti dai da fare in
collegio pe le attività comuni, ad esempio, si è
più flessibili, ma niente è mai stato fatto a discapito di altri..
Ovviamente si, come in tutto, esistono più o
meno simpatie.
Parlando strettamente di struttura, credi che il costo sia equo al servizio che viene
erogato dal tuo Collegio?
Mai pagato! Solo questo ultimo anno e credo che
sia fattibile, però pagare 1600 all’anno per stare
in una stanza io nn credo l’avrei fatto.
no, nn lo credo..il ragionamento è semplice:
com'è che tutti in tutti i collegi si paga uguale (in
base alla fascia), ma si hanno servizi diversi? in
questo senso no, assolutamente no.
Per le fasce più basse probabilmente, per le
fasce più alte forse è appena al di sotto del
prezzo pagato.
Spazio libero: dì quello che pensi sul tuo Collegio, strettamente legato a questa piccola
Inchiesta.
L’unica pecca è che è molto dispersivo, viste le
dimensioni della struttura, e che la mancanza di
una mensa sia da notare come una nota negativa.
nelle loro scatole) per le ragioni più disparate è davvero frustrante, ci si rende conto di essere davvero impotenti di fronte alla struttura dell’edisu… l’idea che mi
sono fatto e che molti si sono fatti è quella che qui
tutti non partono dall’idea: qui i ragazzi ci vivono… è
casa loro… ma partono dall’idea che siamo un peso..
un ospite scomodo che gli mette i bastoni tra le ruote
nel loro lavoro.
Direi che ci sono affezionato e che nn lo cambierei mai (Spalla..in fondo al cuor!!!), ma qualcuno
ai piani alti si deve rendere conto che il divide et
impera fra i collegi edisu, attribuendo a loro fondi
poco equi, è una porcata a danno dei collegiali
(specie a noi ad altri..ma nn dico quali perchè si
tratta di collegi minori!!)
Pian piano il collegio sta migliorando come struttura e servizi offerti, speriamo solo che questa
iniziativa aiuti un po’tutti i collegi a migliorare
reciprocamente le proprie strutture.
13
Intervista
LE INTERVISTE DI VDC - Giorgia pt. 2
Prosegue l’intervista a Giorgia, fagiolo del persone; però come collegio, ecco, forse si Mah..al di là di iniziative, che ce ne potrebCollegio Castiglioni. Per la prima parte vedere aggiunge come motivazione dell'odio (tra vir- bero essere tante, se solo fossimo di più,
golette) degli altri collegi verso di voi anche il più attive e più unite… ma secondo me
num. 81.
fatto che voi abbiate un atteggiamento… non
Ma tu vieni in mensa da noi qualche volta, snob, però siete montati, vi caricate troppo;
infatti io dico sempre anche ad altre persone
no?
che secondo me fate alle matricole un corso
Sì, vengo qualche volta.
E ti piace il nostro collegio? Andando negli sulle pratiche da Fraccarotto, sugli atteggiaaltri collegi, maschili, femminili o misti, ci menti da assumere, perché altrimenti non è
si può fare l'idea di come è un collegio: se possibile...!
più chiuso, elitarista, o se c'è gente che Ma secondo me in realtà è più un circolo
entra ed esce… Ti è piaciuta l'atmosfera o vizioso perchè alla fine sono le stesse matricole che si esaltano, si divertono, capiti è sembrato un collegio chiuso?
Al Fraccaro sono venuta circa tre volte. E ho scono come gira tutto e allora alla fine si
avuto un'impressione positiva, al di là del auto… si auto..
fatto che siete del Fraccaro… e quindi IL Frac- …si autoconvincono di far parte del collegio
migliore di Pavia.
caro.
In che senso?
Ma tu non ti chiedi perché i coro contro il
Fraccaro ci sono sempre ?! Oppure perché
alla caccia al tesoro si univano tutti nei
cori contro il Fraccaro?
Mah… da noi, comunque, anche per il
rapporto che abbiamo con altre persone esterne che non fanno parte del
collegio, mi sembra sia un posto vivibile e piacevole, dove è anche facile incontrare anche della gente… Poi, come
in tutti i collegi, il fatto di frequentare
facoltà diverse favorisce il ricambio di
conoscenze... Però mi interessava quello che stavi per dire prima, cioè qual è
la tua spiegazione di questo coalizzarsi Della bella intervista a Giorgia del Castiglioni ci rimarranno in
testa tante cose… ma due forse un po’ di più!
contro il Fraccaro.
E' perché, fondamentalmente, è IL FraccaMa, è che si prendono bene, si uniscono in
ro… Non saprei…
Puoi dire quello che vuoi, non avere timo- un forte spirito collegiale, portando anche
loro del buono.. Poi magari di facciata c'è
re.
L'immagine che vedo del Fraccaro è di un questa cosa che siamo il collegio migliore,
collegio che è preso in giro perché è invidiato. magari nello sport, anche perché se fai un
Vabbè, l'anno scorso abbiamo vinto in mol- coro non stai certo a moderarti - che senso
ha ?! il coro è per definizione molto esalti sport, ma non mi pare sufficiente.
Ma no, perché è un collegio CHE RIESCE. Che tante ed esagerato - ; ma allora vale per
riesce nelle cose che fa: nello sport, piuttosto tutti i collegi. Per il resto mi pare solo che
che nel giornalino o nelle varie attività. Per- ci sia una buona identità collegiale e una
ché c'è un gruppo ben unito, un gruppo am- buona voglia di fare cose insieme, c'è molpio e quindi tantissime idee che vengono ta coesione fra di noi e poi i risultati venrealizzate come niente fosse. Idee che non gono da soli.
restano nell'aria: praticamente tutto quello Ma se tutti sono contro di voi, voi in qualche
modo dovete rispondere, alimentando questo
che vi viene in testa di fare, fate.
Pensavo che non si sapesse molto di quel- mito: più la gente ce l'ha con voi, più voi vi
lo che succede al Fraccaro, a parte le cose dovete atteggiare ?! E’ così che si è creato il
manifestamente “visibili” come le vittorie mito del Fraccaro, che ha delle basi, però voi
non dovreste gonfiarvi così tanto.
dell'anno scorso, la festa.
Io non l'ho vissuta di persona, però venendo Quindi, consigli?
qualche volta e conoscendo qualche persona Eh, i consigli... di essere un po' meno… Ma
che dico, se voi foste “un po' meno” non saho avuto modo di farmi quest'idea.
Beh, allora diamine, se la vedi così... poi vi reste il Fraccaro! Ma sarebbe un modo perché
siete anche staccati dal Cairoli, è un bene! la gente comprenda con più facilità le cose
Fatela partire questa cosa del giornalino, vi positive che avete davvero.
diamo una mano - non è che diciamo di no E senti la mancanza di qualcosa in questo
collegio? Sia come strutture, sia come strua tutti gli altri collegi…
menti di aggregazione. Una cosa che può
Però ve la tirate abbastanza.
essere anche un giornalino per dire... opMa io ti do l'impressione di essere snob?
No, preso singolarmente no, come anche altre pure ti va bene così com’è?
14
quello è un limite proprio del collegio femminile.
Ah, allora sei d'accordo con me.
Sì, anche se è più dura essere un uomo.
Perché nei collegi maschili c'è uno spirito
goliardico più..
Anche nei collegi misti, comunque, eh..
Meglio essere al Castiglioni, almeno quel
poco di goliardico che abbiamo è serio..
Vabbè, il Maino, per dire..
Ma, il Del Maino io non lo frequento; però,
da quel poco che ho visto, cioè dalle attività che abbiamo fatto tutti assieme, quali
caccia al tesoro eccetera, mi sembra abbastanza anonimo..
Sì, fanno un po' schifo in tutto, però fra
di loro sono amici, mi pare che facciano
più gruppo di voi. Tu sei anche una che
gira molto, che partecipa; però le altre
mi pare che siano un po' più a gruppetti, un po' più slegate…
Eh, ma è la struttura del collegio che secondo me crea..
Quindi ti mancano un po' più di spazi
in cui ritrovarsi..
No, per quello ce ne sono troppi. Il collegio è molto grande, è diviso in tre ale: ala
vecchia, ala nuova, ala seminuova... in più
considera che in ala nuova, da questa
parte, ci sono solo singole con bagni,
quindi ci metti meno per fare la doccia,
piuttosto che altro… E secondo me è stata
una stronzata, perché il fatto che dall’altra
parte ci siano questi spazi comuni come i
bagni fa sì che si senta la gente che entra e
che va, quindi ci si ferma a parlare.
Esatto, sennò rimane un po' un albergo.
Qui ognuno resta chiuso nella sua stanza..
E' un po' alienante… Quindi, se ad esempio si vuole prendere un caffè insieme
bisogna telefonarsi, è un po' più macchinoso, insomma…
Eh, sì.
Perché vedi, da noi ad esempio, una cosa che mi piace molto è che la maggior
parte delle persone sta con la porta socchiusa... voi qua siete tante, poi magari
vi da un po' fastidio..
Mah, dipende... in ala seminuova, sopratutto verso il piano, ci sono fagiole, colonne e
anche qualche matricola, dunque un piano
di gente che si conosce, e in genere si sta
con le porte aperte.
E’ una cosa piccola… però ti fa un po'
capire la differenza che c'è tra un collegio ben vissuto e uno che frappone degli
ostacoli alla socializzazione.
E qui non è né uno né l'altro, hai ragione.
Ok... Va bene!
Finito?
E’ stata lunga, t’è piaciuto?…
Eh sì.
SAPEVATELO
Giochi
Purtroppo questa settimana ha vinto Splendid. Per
la prima volta in vita sua conclude qualcosa. E così
il premio da definirsi e che, essendo Splendid, non
verrà definito, va a lui. Parlando di premi questa
settimana in ballo c’è una sosprendente novità di
quelle che solo VdC vi sa donare: il primo SquirtingToys da collezione (alla faccia dei cani
dell’anno scorso).
Quel che c’è da fare è sempre lo stesso: indovinate
il collegiale che si nasconde dietro ai tre indizi qui
sopra, scoprite chi è l’intruso e infine trovate la via
di casa al povero Ostrichino. Basta poco, che ce
voi’?
15

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