Stradella, la movida spinge gli affari Record di nuovi bar

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Stradella, la movida spinge gli affari Record di nuovi bar
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Broni e Stradella
LA PROVINCIA PAVESE SABATO 7 GENNAIO 2012
Broni, è record di raccomandate respinte
◗ BRONI
Gente in fila davanti agli sportelli dell’ufficio postale a Broni
Duecento raccomandate al
giorno tornano dove sono state smistate, all’ufficio postale.
Sono mille a settimana.
Tante le comunicazioni con
carattere di priorità che non
vengono recapitate a domicilio perchè il campanello suona
a vuoto.
La colpa ovviamente non è
nè degli assenti nè dei portalettere. Che a Broni sono precari
in quattro casi su sei, dunque
ampiamente giustificati. «A
febbraio sarà anche peggio,
con tutte le conseguenze del
caso sulle code agli unici tre
sportelli aperti». Tutti ragazzi
entrati in servizio tre mesi fa, i
quattro postini a tempo, che a
fine mese saranno sostituiti da
altrettanti giovani con contrat-
ti atipici. Il timore, dunque, è
che il numero delle raccomandate “inesitate”, come si definiscono tecnicamente quelle
da ritirare in posta per mancata consegna a domicilio, registrerà un’impennata ai prossimi rinnovi di personale. Perchè sulle mancate consegne la
discriminante è essere o meno
del posto. «I portalettere che si
fermano per tre mesi hanno
come unico punto di riferimento il numero civico, e
quindi il più delle volte si trovano davanti a un indirizzo
con dati sbagliati impossibile
da gestire se non si conosce la
gente – spiega Maurizio Dassù
dalla segreteria provinciale Slp
Cisl – Un altro classico è che
questi ragazzi suonino alla
porta una volta sola e ignorino
il vicino o il parente che abita
accanto, le persone cioè che
invece i postini titolari sanno ti
faranno avere la raccomandata la sera stessa, perchè conoscono le abitudini».
Stradella, la movida
spinge gli affari
Record di nuovi bar
Nel 2011 si registra 7 per cento in più. E nessuno chiude
Gli operatori soddisfatti: «Ci salvano i clienti dell’hinterland»
di Simona Bombonato
◗ STRADELLA
l’associazione di categoria
Stradella capitale dei bar. Se ne
contano sessantasei. Di questi
il 2011, l’anno nero dei consumi, ha fatto registrare 13 attività
di nuova gestione, cinque aperture (il 7% del totale), nessuna
cessazione. Un dato in controtendenza rispetto ai cugini di
Broni, dove invece i 46 operatori faticano a tirare avanti e il Comune sta pensando di vietare le
nuove aperture in centro proprio per salvaguardare l’esistente. Non che gli affari siano quelli di tre anni fa. Nemmeno qui.
Però a Stradella i bar tengono, e
sul bar tanti decidono di investire: scontrini e i budget dimezzati, ordinazioni che vedono preferire otto volte su dieci il caffè
al cappuccino, come altrove,
ma il punto è che a Stradella arrivano clienti da fuori. Il bacino
pesca da Castana, Canneto,
Montù, Portalbera, San Cipriano, fino alle migrazioni serali
dei ragazzi che si muovono proprio da Broni nel fine settimana, per un flusso in entrata che
registra picchi di 4-5mila persone a sabato sera durante l’estate e in occasioni degli eventi.
Nonostante la crisi e la concorrenza, su colazioni e aperitivi lavorano 66 operatori. Un complessivo che alla voce somministrazione di cibi e bevande segnala cinque nuove aperture e
nessuna saracinesca abbassata
l’anno scorso. Tredici invece i
«Questo sarà l’anno decisivo»
«Io aspetterei a cantare vittoria, c’è ancora quest’anno davanti. Sarà il peggiore»: Dalla
sede Ascom di Stradella il direttore Paolo Covre, se evita di
spegnere gli entusiasmi, sicuramente invita a rimanere con
i piedi per terra. «Dato sicuramente positivo – ripete – però
il 2012 sarà peggio. Abbiamo
visto come è andato il Natale».
A dicembre i negozi di Stradella hanno guadagnato dal 30 al
50% in meno rispetto all’anno
scorso. Abbigliamento e calzature i generi che soffrono di
più. Eppure sono sempre i numeri a dire che per il commercio stradellino il 2011 non passerà alla storia come il peggiore degli anni. Nove la nuove
aperture tra negozi di vestiti,
panetterie e rivendite di telefonini; 7 le chiusure nelle stesse
tipologie merceologiche. Il saldo, positivo, porta a 255 le attività commerciali in sede fissa
sotto i 250 metri quadri. I negozi di vicinato convivono con 9
medie strutture di vendita.
locali in cui sono subentrati
nuovi gestorri, tipicamente i
30-40enni alla ricerca di un’attività autonoma meno a rischio
di altre. «Io l’ho fatto a luglio –
racconta Andrea Delfino dello
Smile Cafè, via Cavour – Ho fatto l’analista informatico per 12
anni in una grande azienda di
Milano. Ho deciso di smettere
perchè volevo un’attività mia.
Perchè in fondo, se sei bravo,
gestire un bar a Stradella significa scommettere su un’attività a
rischio calcolato». Tra colazioni
e aperitivi pranzo-cena copri il
guadagno di una giornata, spiegano gli addetti ai lavori. Verò è
che, aggiunge una barista di
piazza Vittorio Veneto, «i volumi si sono dimezzati negli ultimi anni, lo stesso giro aperitivi
è cambiato. Non più di una consumazione a testa». Ci difendiamo, commenta l’assessore al
Commercio Franco Provini:
«Siamo una piazza che attira
gente. I bar tengano perchè siamo stati bravi a creare movimento». Merito di iniziative
ventennali genere «Caffè concerto», come si chiama l’isola
pedonale estiva con iniziative
proposte a turno sui plateatici.
E Vincenzo Poggi di Promoltrepo: «Merito della professionalità dei nostri baristi se lavoriamo anche sull’hinterland».
◗ STRADELLA
A Broni e a Stradella
Re Magi e Befana, i sorrisi dei bambini
◗ BRONI
Pomeriggio di festa per i bambini a Broni e Stradella. In piazza Garibaldi a Broni la Befana
è arrivata in scooter (foto a destra) distribuendo dolcetti ai
più piccoli. A Stradella alle
15,30 è partito dalla Chiesa della Versa il tradizionale corteo
dei magi (foto a sinistra) con
tanto di cammelli al seguito
che ha poi raggiunto la chiesa
parrocchiale per la messa
dell’Epifania.
Clienti davanti al bancone di un bar in centro ieri mattina prima dell’ora di pranzo