Stradella, la movida spinge gli affari Record di nuovi bar
Transcript
Stradella, la movida spinge gli affari Record di nuovi bar
32 Broni e Stradella LA PROVINCIA PAVESE SABATO 7 GENNAIO 2012 Broni, è record di raccomandate respinte ◗ BRONI Gente in fila davanti agli sportelli dell’ufficio postale a Broni Duecento raccomandate al giorno tornano dove sono state smistate, all’ufficio postale. Sono mille a settimana. Tante le comunicazioni con carattere di priorità che non vengono recapitate a domicilio perchè il campanello suona a vuoto. La colpa ovviamente non è nè degli assenti nè dei portalettere. Che a Broni sono precari in quattro casi su sei, dunque ampiamente giustificati. «A febbraio sarà anche peggio, con tutte le conseguenze del caso sulle code agli unici tre sportelli aperti». Tutti ragazzi entrati in servizio tre mesi fa, i quattro postini a tempo, che a fine mese saranno sostituiti da altrettanti giovani con contrat- ti atipici. Il timore, dunque, è che il numero delle raccomandate “inesitate”, come si definiscono tecnicamente quelle da ritirare in posta per mancata consegna a domicilio, registrerà un’impennata ai prossimi rinnovi di personale. Perchè sulle mancate consegne la discriminante è essere o meno del posto. «I portalettere che si fermano per tre mesi hanno come unico punto di riferimento il numero civico, e quindi il più delle volte si trovano davanti a un indirizzo con dati sbagliati impossibile da gestire se non si conosce la gente – spiega Maurizio Dassù dalla segreteria provinciale Slp Cisl – Un altro classico è che questi ragazzi suonino alla porta una volta sola e ignorino il vicino o il parente che abita accanto, le persone cioè che invece i postini titolari sanno ti faranno avere la raccomandata la sera stessa, perchè conoscono le abitudini». Stradella, la movida spinge gli affari Record di nuovi bar Nel 2011 si registra 7 per cento in più. E nessuno chiude Gli operatori soddisfatti: «Ci salvano i clienti dell’hinterland» di Simona Bombonato ◗ STRADELLA l’associazione di categoria Stradella capitale dei bar. Se ne contano sessantasei. Di questi il 2011, l’anno nero dei consumi, ha fatto registrare 13 attività di nuova gestione, cinque aperture (il 7% del totale), nessuna cessazione. Un dato in controtendenza rispetto ai cugini di Broni, dove invece i 46 operatori faticano a tirare avanti e il Comune sta pensando di vietare le nuove aperture in centro proprio per salvaguardare l’esistente. Non che gli affari siano quelli di tre anni fa. Nemmeno qui. Però a Stradella i bar tengono, e sul bar tanti decidono di investire: scontrini e i budget dimezzati, ordinazioni che vedono preferire otto volte su dieci il caffè al cappuccino, come altrove, ma il punto è che a Stradella arrivano clienti da fuori. Il bacino pesca da Castana, Canneto, Montù, Portalbera, San Cipriano, fino alle migrazioni serali dei ragazzi che si muovono proprio da Broni nel fine settimana, per un flusso in entrata che registra picchi di 4-5mila persone a sabato sera durante l’estate e in occasioni degli eventi. Nonostante la crisi e la concorrenza, su colazioni e aperitivi lavorano 66 operatori. Un complessivo che alla voce somministrazione di cibi e bevande segnala cinque nuove aperture e nessuna saracinesca abbassata l’anno scorso. Tredici invece i «Questo sarà l’anno decisivo» «Io aspetterei a cantare vittoria, c’è ancora quest’anno davanti. Sarà il peggiore»: Dalla sede Ascom di Stradella il direttore Paolo Covre, se evita di spegnere gli entusiasmi, sicuramente invita a rimanere con i piedi per terra. «Dato sicuramente positivo – ripete – però il 2012 sarà peggio. Abbiamo visto come è andato il Natale». A dicembre i negozi di Stradella hanno guadagnato dal 30 al 50% in meno rispetto all’anno scorso. Abbigliamento e calzature i generi che soffrono di più. Eppure sono sempre i numeri a dire che per il commercio stradellino il 2011 non passerà alla storia come il peggiore degli anni. Nove la nuove aperture tra negozi di vestiti, panetterie e rivendite di telefonini; 7 le chiusure nelle stesse tipologie merceologiche. Il saldo, positivo, porta a 255 le attività commerciali in sede fissa sotto i 250 metri quadri. I negozi di vicinato convivono con 9 medie strutture di vendita. locali in cui sono subentrati nuovi gestorri, tipicamente i 30-40enni alla ricerca di un’attività autonoma meno a rischio di altre. «Io l’ho fatto a luglio – racconta Andrea Delfino dello Smile Cafè, via Cavour – Ho fatto l’analista informatico per 12 anni in una grande azienda di Milano. Ho deciso di smettere perchè volevo un’attività mia. Perchè in fondo, se sei bravo, gestire un bar a Stradella significa scommettere su un’attività a rischio calcolato». Tra colazioni e aperitivi pranzo-cena copri il guadagno di una giornata, spiegano gli addetti ai lavori. Verò è che, aggiunge una barista di piazza Vittorio Veneto, «i volumi si sono dimezzati negli ultimi anni, lo stesso giro aperitivi è cambiato. Non più di una consumazione a testa». Ci difendiamo, commenta l’assessore al Commercio Franco Provini: «Siamo una piazza che attira gente. I bar tengano perchè siamo stati bravi a creare movimento». Merito di iniziative ventennali genere «Caffè concerto», come si chiama l’isola pedonale estiva con iniziative proposte a turno sui plateatici. E Vincenzo Poggi di Promoltrepo: «Merito della professionalità dei nostri baristi se lavoriamo anche sull’hinterland». ◗ STRADELLA A Broni e a Stradella Re Magi e Befana, i sorrisi dei bambini ◗ BRONI Pomeriggio di festa per i bambini a Broni e Stradella. In piazza Garibaldi a Broni la Befana è arrivata in scooter (foto a destra) distribuendo dolcetti ai più piccoli. A Stradella alle 15,30 è partito dalla Chiesa della Versa il tradizionale corteo dei magi (foto a sinistra) con tanto di cammelli al seguito che ha poi raggiunto la chiesa parrocchiale per la messa dell’Epifania. Clienti davanti al bancone di un bar in centro ieri mattina prima dell’ora di pranzo