Messico - Intesa Sanpaolo
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Messico Banche e Mercati In miglioramento i fondamentali del sistema bancario e in crescita gli impieghi, in un contesto sociale però ancora molto critico. Il grado di intermediazione finanziaria è ancora molto modesto, come evidenzia il rapporto fra il credito bancario e il PIL, attorno al 30%, dovuto a molteplici fattori (fra cui, le notevoli dimensioni dell’economia sommersa, il basso reddito pro-capite, la prevalenza di imprese piccole con sistemi contabili inadeguati, il debole sistema legale, nonché la tumultuosa storia finanziaria). Gli impieghi al settore privato hanno seguito un andamento sostenuto negli ultimi anni con tassi di variazione quasi sempre superiori al 10%. Nel 2015 gli impieghi al settore privato hanno registrato un aumento del 15,1% in accelerazione del 5,8% registrato nel 2014. Gli impieghi alle imprese coprono oltre la metà del totale, e il 25% in particolare è da riferire alle PMI (gradualmente salito dal 21% nel 2011%). Es em pi o Anche il credito alle famiglie è cresciuto stabilmente negli ultimi anni, ma rimane modesto in rapporto al PIL (al 7,5%). Anche comprendendo il credito ottenuto dalle due istituzioni finanziarie specializzate nei mutui, Infonavit e Fovisste, il credito alle famiglie arriva al 15% del PIL. Il credito delle istituzioni finanziarie pubbliche è cresciuto notevolmente a giugno scorso (+31% a/a, fonte FMI), ma nonostante ciò esso rappresenta solo il 10% del totale impieghi al settore non finanziario. Il livello delle sofferenze è modesto, attorno al 3% dei crediti. Peraltro nel confronto con alcuni fra i principali paesi dell’America Latina, il Messico mostra un rapporto fra i più elevati, ma in diminuzione, come il Cile. Il grado di copertura risulta molto elevato: le risorse accantonate per far fronte al rischio di subire perdite per questi crediti ora in difficoltà sono ben superiori alle stesse sofferenze (al 130% a giugno 2015). Il Messico può contare su una buona base di depositi, che si sono mantenuti significativi nonostante le passate crisi finanziarie, grazie anche al sistema di assicurazione dei depositi. S&P stima che circa il 60% dei depositi sia da riferire alle famiglie e il rimanente alle imprese. Le banche ricorrono anche alle emissioni obbligazionarie. Le banche dispongono di adeguati buffer di liquidità. Le attività liquide rapportate al totale attivo si mantengono attorno al 36% (fin dal 2012). Analogamente le attività liquide si mantengono al 47% circa in rapporto alle passività a breve termine. Il rapporto Impieghi/depositi sebbene in forte crescita (dal 75% a fine 2014 al 78% a fine 2015) rimane modesto, evidenziando ampi spazi di crescita degli impieghi. La redditività è elevata, con il ROA pari all’1,7%, che si confronta peraltro con risultati molto positivi anche negli altri paesi dell’America Latina, specie il Perù dove il ROA sfiora il 2%. I risultati economici ottenuti sostengono il capitale delle banche che, con un indice di capital adequacy del 15,3% solo in leggero calo rispetto all’anno precedente (15,5%), risulta ben superiore al limite minimo richiesto dalle autorità centrali del paese. Le 4 maggiori banche del paese dominano il mercato con circa il 60% del TA. Le banche estere coprono quasi il 70% del sistema. Per importanti comunicazioni si rimanda all’ultima pagina. 4 marzo 2016 Scheda Paese Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche International Research Network Davidia Zucchelli Economista Messico 4 marzo 2016 Un sistema bancario con buoni fondamentali, ma in un contesto difficile Il grado di penetrazione bancaria in Messico è molto modesto, sebbene gli impieghi crescano a ritmi sostenuti (oltre il 10% a/a), a causa di vari fattori fra cui soprattutto la fragilità del sistema industriale (con prevalenti imprese di piccolo dimensioni e una grande economia sommersa) e sociale (con elevati livelli di criminalità). La qualità del portafoglio è buona (con sofferenze limitate al 3% degli impieghi). Le due istituzioni di sviluppo, Infonavit e Fovisste, attive nel settore mutui, non rappresentano fattori distorsivi del mercato secondo le agenzie di rating. Le banche possono contare su una buona base depositi, coperta in gran parte dal retail (circa il 60%). Una crescente inclusione finanziaria è fra le priorità indicate dal Governo. Varie riforme sono state attuate, in particolare a sostegno del grado di protezione del cliente. Il sistema bancario mostra buoni fondamentali in termini di patrimonializzazione (CAR oltre il 15%) e redditività (ROE stimato al 16,5% nel giugno 2015). Le banche estere rappresentano gran parte del TA di sistema (circa il 70%). Impieghi in crescita sostenuta Es em pi o Sebbene gli impieghi in Messico crescano a ritmi sostenuti, il grado di intermediazione finanziaria è ancora molto modesto, come evidenzia il rapporto fra il credito bancario e il PIL, attorno al 30% (mentre è al 100% in Cile e attorno al 70% in Brasile), dovuto a molteplici fattori (fra cui, le notevoli dimensioni dell’economia sommersa, il basso reddito pro-capite, la prevalenza di imprese piccole con sistemi contabili inadeguati, il debole sistema legale1). Anche la tumultuosa storia finanziaria del Messico, con due rilevanti crisi bancarie dagli anni ’80 finite con una profonda ristrutturazione del sistema (fra cui la cosiddetta Tequila Crisis), non ha contribuito a sostenere l’attività delle banche. La fiducia dei clienti ne è risultata profondamente minata, sia nei depositanti che hanno perso i loro risparmi, sia nei debitori che hanno dovuto affrontare elevati tassi di interesse negli anni ’90. Il modesto grado di penetrazione finanziaria evidenzia nel contempo un ampio spazio di crescita per le banche del paese. Estendere la disponibilità dei servizi finanziari a gran parte della popolazione è uno degli obiettivi perseguiti dal Governo, che vuole portare il rapporto credito/PIL al 40% entro il 2018. Principali indicatori di struttura (%) 35% TA/PIL (%) Imp/PIL (%) Dep(PIL (%) 30% 25% 20% 15% 10% 05% 00% 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati EIU 1 Cfr. S&P, Mexico, July 2014. Su questi aspetti si veda anche Fondo Monetario Internazionale, Mexico, Staff Report for the 2015 Article IV Consultation, October 2015. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 2 Messico 4 marzo 2016 Le condizioni sociali nel paese sono difficili2; tuttavia, l’analisi dell’economia del paese lascia intravedere segnali positivi. Una serie di riforme strutturali adottate nel paese negli ultimi anni sta dando buoni risultati e ulteriori benefici sono attesi negli anni a venire. L’economia messicana è molto legata agli USA. Gran parte delle esportazioni infatti (circa l’80%) sono destinate agli Stati Uniti. La crescita del PIL in Messico - la seconda economia dell’America Latina - ha accelerato oltre il 2% nel 2015 dall’1,4% del 2013, spinta dalla domanda di beni dagli USA e dal recupero degli investimenti, soprattutto quelli nelle costruzioni sostenuti dalla spesa pubblica in infrastrutture. Tutti gli Istituti economici internazionali prevedono un’accelerazione della crescita nel 2016. Il Fondo Monetario Internazionale, in particolare, stima un tasso di crescita del 2,5% nel 2016. La disoccupazione è scesa sotto il 4% a dicembre, il punto minimo dal 2008. Gli impieghi al settore privato hanno seguito un andamento sostenuto negli ultimi anni con tassi di variazione quasi sempre superiori al 10%. Nel 2015 gli impieghi al settore privato hanno registrato un aumento del 15,1% in accelerazione del 5,8% registrato nel 2014. o Impieghi al settore private e TA (var. % a/a) 15% 10% 05% Es em pi 20% Imp. Settore privato 00% dic-08 -05% -10% set-09 giu-10 mar-11 dic-11 set-12 giu-13 mar-14 Totale attivo dic-14 set-15 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati FMI Anche gli impieghi destinati agli altri settori istituzionali hanno segnato variazioni significative, soprattutto alle imprese pubbliche, nel corso del 2015, sebbene in graduale rallentamento nell’ultima parte dell’anno (+12,4% a/a a dicembre). La ripartizione settoriale degli impieghi mostra tassi di crescita positivi, che si posizionano fra il +5% circa verso lo Stato e gli istituti finanziari, e il +15,1% a/a nel 2015 nel settore privato. Con riferimento ai settori economici, il settore auto ha sostenuto la più recente evoluzione degli impieghi. 2 La criminalità rimane una debolezza strutturale del paese che pesa sull’economia. Varie riforme sono state adottate ma il rafforzamento della sicurezza sociale rimane una priorità. Cfr. IIF, Mexico: Overhaul of Public Security is Long Overdue, September 2015. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 3 Messico 4 marzo 2016 Impieghi (ripartizione settoriale, var. % a/a) 70% 60% 50% 40% Imp. Settore privato altri settori Stato ed enti locali Imprese pubbliche altri ist. finanziari 30% 20% 10% 00% dic-10 -10% giu-11 dic-11 giu-12 dic-12 giu-13 dic-13 giu-14 dic-14 giu-15 dic-15 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati FMI Es em pi o A fronte di un rallentamento del credito alle imprese di maggiori dimensioni - che ricorrono ampiamente anche alla emissione di strumenti obbligazionari - le banche hanno intensificato gli impieghi alle imprese di minori dimensioni e al settore retail, compreso il credito al consumo senza garanzie3. Gli impieghi alle imprese coprono oltre la metà del totale, e il 25% in particolare è da riferire alle PMI (gradualmente salito dal 21% del 2011). Sul fronte retail, anche il credito alle famiglie è cresciuto stabilmente negli ultimi anni, ma rimane modesto in rapporto al PIL (al 7,5%). Anche comprendendo il credito ottenuto dalle due istituzioni finanziarie specializzate nei mutui, Infonavit e Fovisste, il credito alle famiglie arriva al 15% del PIL. Il credito delle istituzioni finanziarie pubbliche è cresciuto notevolmente a giugno scorso (+31% a/a, fonte FMI), ma nonostante ciò esso rappresenta solo il 10% del totale impieghi al settore non finanziario. Il FMI sottolinea il rischio che tassi di crescita così elevati possano portare a un peggioramento della qualità del credito, ma le autorità centrali hanno risposto che le banche pubbliche sono soggette agli stessi controlli previsti per le banche commerciali, e che i tassi di crescita dei loro impieghi sono attesi in rallentamento. Esse inoltre considerano tali istituzioni fondamentali per accrescere il grado di inclusione finanziaria nel paese. Il modesto grado di bancarizzazione nel settore retail è legato in primo luogo al fatto che quasi la metà della popolazione messicana (oltre il 40% secondo i dati della Banca Mondiale), soprattutto indigeni, vive in condizioni di povertà. L’indice di inequality, cioè di disuguaglianza, in Messico è il più elevato fra i paesi OCSE (attorno al 45%). Anche il grado di utilizzo dei conti correnti bancari nella popolazione è molto basso: solo il 30% della popolazione ha un conto, ed è anche questo un indice di povertà. Il fatto però che la popolazione sia molto giovane, lascia intravedere ulteriori rapide possibilità di sviluppo. La microfinanza – ovvero il credito di importo modesto, concesso senza garanzie – assume un peso marginale in Messico con appena lo 0,5% del PIL, basso nel confronto con altri paesi emergenti. La riforma del 2014 che ha consentito il trasferimento dei mutui da una banca ad un’altra a costi minori ha aumentato la concorrenza fra le banche e quindi ha favorito l’applicazione di migliori condizioni (tassi e commissioni più basse) per i clienti. Si tratta di una delle riforme più rilevanti e altre ancora sono attese (prima fra tutte quella agraria) che possono avere effetti positivi per la popolazione. 3 Cfr. Fitch, Mexican Commercial Banks Continue To Grow Despite Tough Economic Environment, 19 February 2016. L’agenzia di rating prevede che gli impieghi crescano fra il 12% ed il 14% nel 2016. Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche 4 Messicco 4 marzo 2016 Bu uona la qualità dell’attivo Il livello delle so offerenze è mo odesto, attorno o al 3% dei crrediti. Peraltro nel confronto con alcuni frra gli altri principali paesi deell’America Lattina4, il Messicco mostra un rapporto r fra i più elevati, se ebbene in dim minuzione. Neegli altri paesi, ad eccezion ne del Cile, le e sofferenze risultano r in au umento. Es em pi o Sofferenze/Imp S pieghi (%) Nota: i dati al 2015 ssi riferiscono a magg gio in Messico e Colo ombia, a giugno in Brasile e in Perù, a luglio in Cile. Fonte: elaborazioni Inttesa Sanpaolo su daati FMI Il grado di copeertura è molto o elevato: le risorse accanto onate per far fronte f al rischio di subire pe erdite per queesti crediti ora in difficoltà sono ben supeeriori alle stessse sofferenze (al ( 130% a giugno 2015), ssebbene in dim minuzione. Ana alogo andame nto si registra negli altri paesi dell’area, sp pecie in Brasilee e Colombia. Accantonament A ti/Impieghi (%) Nota: i dati al 2015 ssi riferiscono a magg gio in Messico e Colo ombia, a giugno in Brasile e in Perù, a luglio in Cile. Fonte: elaborazioni Inttesa Sanpaolo su daati FMI Fonte: elaborrazioni Intesa Sanpaolo su dati FMI 4 I dati del Braasile, riferiti a giugno 2015 nei n grafici, son no attesi in peggioramento in n seguito al eterioramento d delle condizioni macroeconomicche avvenuto neella seconda parrte dell’anno. Il recente calo de de ei prezzi delle m materie prime è atteso indebolire la stabilità degli istituti fin nanziari nei paesi produttori atttraverso vari caanali, in partico olare, indirettam mente in seguito o al calo delle entrate e al ra allentamento ecconomico che nee consegue, non nché direttamentte sul fronte del la liquidità. Si ve eda in proposito:: T.Kinda, M. Mlachila, M R. Oued draogo, Commo odity Price Shoccks and Financiaal Sector Fragilitty, FMI, WP/16/12, February 20 016. Argentina e Venezuela no on sono stati co ompresi, poiché interessati da condizioni c sociali e politiche pa articolari. In ntesa Sanpaolo – Direzione Studi e Rice erche 5 Messicco 4 marzo 2016 Significativ S va la base depositi d Il Messico può ò contare su una buona base b di depo siti, che si so ono mantenuti rilevanti, no onostante le p passate crisi fin nanziarie, grazie anche al sisttema di assicu urazione dei de epositi. S&P sttima che circa il 60% dei depositi d sia da riferire alle faamiglie e il rim manente alle imprese. Le ba anche ricorron no anche alle emissioni e obblig gazionarie. Es em pi o Depositi D (var. % a/a) Fo onte: elaborazioni In ntesa Sanpaolo su dati FMI Il sistema bancaario dispone di adeguati bufffer di liquiditàà. Le attività liq quide rapporta ate al totale atttivo si manteengono attorn no al 36% (ffin dal 2012)). Analogamen nte le attività à liquide si mantengono m al 47% circa in rapporto r alle passività p a brevve termine. Il ra apporto impieg ghi/depositi se ebbene in forrte crescita (d dal 75% a fine 2014 al 78% a fine 2015) rimane e modesto, evvidenziando am mpi spazi di creescita degli impieghi. Il funding del sistema bancaario messicano o non dipendee dall’estero. Il loro peso sui s depositi rimane modesto o, poco sopraa al 12% a fin ne 2015. Neglli ultimi anni non n si registra a un chiaro trrend. Le passivvità dall’estero o seguono inffatti un andam mento molto volatile (da -18% a/a a dicembre 2014 a +7% a/a lo scorso dicembre 2015). Impieghi/depossiti (%) 80% 8 Passivittà estere (var % in peso, a/a) 50% 78% 40% 76% 30% 20% 74% 10% 72% 00% dic-12 -10% 70% 6 68% set-13 giu-14 mar-15 dic-15 -20% 6 66% 2008 2010 2012 2014 201 15 Fo onte: elaborazioni In ntesa Sanpaolo su dati FMI In ntesa Sanpaolo – Direzione Studi e Rice erche -30% Fonte: elabborazioni Intesa Sanpaolo su dati FMI 6 Messicco 4 marzo 2016 Redditività R e capitalizzzazione La a redditività è elevata, con il ROA pari all’1,7%, che si confronta pe eraltro con risu ultati molto po ositivi anche negli altri paesi dell’America Latina L che abb biamo considerrato, specie il Perù P dove il RO OA sfiora il 2% %. o ROA R (principali paesi dell’Ame erica Latina, %) Es em pi Nota: i dati al 2015 ssi riferiscono a magg gio in Messico e Colo ombia, a giugno in Brasile e in Perù, a luglio in Cile. Fonte: elaborazioni Inttesa Sanpaolo su daati FMI Fonte: elaborrazioni Intesa Sanpaolo su dati FMI Analogamente, A il ROE è stim mato oltre il 16% a fine 20 015 in Messico, in un contesto molto po ositivo come eevidenziato dai rapporti degli altri paesi deell’area, in parrticolare in Colombia e in Pe erù con indicattori superiori al a 20%, in forte e aumento. ROE R (%) Nota: i dati al 2015 ssi riferiscono a magg gio in Messico e Colo ombia, a giugno in Brasile e in Peru, a luglio in Cile. Fonte: elaborazioni Inttesa Sanpaolo su daati FMI Fonte: elaborrazioni Intesa Sanpaolo su dati FMI I risultati econo omici ottenuti sostengono il capitale dellee banche che, con un indice e di capital ad dequacy del 1 15,3% solo in n leggero calo o rispetto all’aanno preceden nte (15,5%), risulta ben su uperiore al limiite minimo rich hiesto dalle auttorità centrali d del paese. In ntesa Sanpaolo – Direzione Studi e Rice erche 7 Messicco 4 marzo 2016 Capital C Adequa acy Ratio (%) Nota: i dati al 2015 ssi riferiscono a magg gio in Messico e Colo ombia, a giugno in Brasile e in Perù, a luglio in Cile. Fonte: elaborazioni Inttesa Sanpaolo su daati FMI Fonte: elaborrazioni Intesa Sanpaolo su dati FMI o Le e maggiori bancche del paese Es em pi Le e 4 maggiori b banche del paeese dominano il mercato con n circa il 60% del d TA. Nel 2014 Banorte ha a acquisito IXE Banco ed è salita al terzo o posto, dopo o essere stata per molti ann ni la quarta ba anca del paesee. Le banche esstere coprono quasi il 70% d del sistema. A fine 2014 rieentravano fra le maggiori 1000 1 banche del mondo per p capitale (la classifica pubblicata annu ualmente da Th he Banker5) 14 4 banche operaanti nel paese. Le L principali banche messicane (2014, m USD D, %) TA m 114 4003 Grupo Fin. BBVA Bancomer Grupo Fin. Banam mex 81 1864 74 4601 Grupo Fin. Banortte nder 64 4546 Grupo Fin. Santan 41 1697 Grupo Fin. HSBC 19 9663 Sccotiabank Inverlaat Ba anco Inbursa 19 9132 Grupo Fin. Interraacciones 10 0603 anco del Bajio 9384 9 Ba Ba anco Azteca 7738 7 Ba anco Regional de Monterrey (BaanRegio) 6766 6 Ba ank of America M Mexico 6669 6 JP PMorgan Chase Bank Mexico 3968 3 Ba anco Compartam mos 1538 1 CAR R Profit on % Capital % 8,13 29,73 9,64 4 19,28 6,37 30,18 8,07 21,94 6,78 5,41 9,01 12,84 22,43 24,26 6,19 27,33 8,56 15,82 10,17 13,68 9,07 24,62 5,79 9,72 12,54 4,67 36,94 48,46 ROA BIS capita al % % 2,42 15,2 1,86 15,5 1,92 15,3 1,77 16,17 0,37 20,65 1,16 13,31 5,44 20,28 1,69 16,32 1,35 15,27 1,39 14,91 2,23 16,51 0,56 17,72 0,59 25,99 17,9 33,08 Soff/IMP totali % nd 2,2 2,9 3,9 nd 3,1 3,12 0,14 1,55 nd 1,50 nd nd 2,6 Fo onte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su daati FMI. Fonte: elabo orazioni Intesa Sanpaaolo su dati The Ban nker 5 Cfr. C The Banker,, July 2015. In ntesa Sanpaolo – Direzione Studi e Rice erche 8 Messico 4 marzo 2016 Intesa Sanpaolo Direzione Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Tel 02 8021 + (3) Tel 02 8796 + (6) 35608 [email protected] Economista - America Latina, CSI e MENA Giancarlo Frigoli 32287 [email protected] Economista - Asia Emergenti Silvia Guizzo 62109 [email protected] Economista - CEE e SEE Antonio Pesce 62137 [email protected] Economista - Commercio e Industria Wilma Vergi 62039 [email protected] Economista - Banche e Mercati Davidia Zucchelli 32290 [email protected] o International Research Network - Responsabile Gianluca Salsecci Es em pi Certificazione dell’analista e altre importanti comunicazioni Gli analisti finanziari che hanno redatto il presente documento dichiarano che le opinioni, previsioni o stime contenute nel documento stesso sono il risultato di un autonomo e soggettivo apprezzamento dei dati, degli elementi e delle informazioni acquisite e che nessuna parte del proprio compenso è stata, è o sarà, direttamente o indirettamente, collegata alla strategia di investimento raccomandata o proposta in questo documento. 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