Io come Wolfe, risolvo problemi Ma ho bisogno
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Io come Wolfe, risolvo problemi Ma ho bisogno
52 LUNEDÌ 25 APRILE 2016 Cronaca di Ravenna VERSO LE ELEZIONI, L’OUTSIDER «Io come Wolfe, risolvo problemi Ma ho bisogno di 7 donne in lista» La sfida di Gian Battista Neri: «Le 400 firme non mi fanno paura, ma ci vogliono candidate» ONESTA’ EFFICIENZA «Le donne sono una garanzia anticorruzione, non prendono mazzette e non siedono al tavolo con mafiosi» «C’è bisogno di una guida per la città, di un leader che sappia risolvere i problemi. Voglio lasciare un’impronta» RAVENNA. Come in ogni campagna elettorale che si rispetti si affaccia sulla scena politica un candidato sindaco che non ti aspetti. Gian Battista Neri, 54 anni, tecnico industriale, sposato, due figli, incarna perfettamente il tipo. Da ravennate ha deciso di mettersi a disposizione per dare una mano. A preoccuparlo sono le sorti della città, ma anche la composizione della propria lista per il consiglio comunale. Le oltre 400 firme necessarie non sono un problema, dice, ma i 22 nomi, numero minimo da inserire in lista potreb- bero diventarlo. La prima grana per il candidato è infatti una questione di genere. E da qui l’appello del candidato. Come procede la raccolta firme e quando presenterà la lista? «La raccolta non è il problema. Quello che non mi aspettavo è di non trovare donne disponibili a candidarsi. Su 22 nomi almeno 7 devono essere al femminile. Ne vorrei di più. Ma ho capito che la politica fa paura alle persone. In tanti mi hanno detto che avrebbero avuto problemi sul lavoro. Comun- que abbiamo tempo fino al 5 maggio e ci crederò fino all’ultimo». Quindi cosa fa, lancia un appello? «Sì, sul mio sito internet (www.gianbattistaneri.it) ho già invitato le cittadine e i cittadini a farsi avanti, in realtà di uomini ne ho quanti ne voglio, giovani, carabinieri e poliziotti in pensione, ma le donne sono importanti. Sono una garanzia anticorruzione, non prendono mazzette e non siedono al tavolo con mafiosi». Perché si è candidato? «C’è bisogno di una guida per la città, di un leader che sappia risolvere i problemi. E io sono uomo abituato a risolvere problemi. Voglio lasciare un’impronta. A me piace distinguermi con la competenza». Una volta chiusa la questione della lista come intende impostare la campagna elettorale? «Le persone mi fermano per strada per farmi i complimenti, in me vedono una persona nuova. Non farò incontri pubblici o banchetti. Andrò dove mi inviteranno e parteciperò al con- fronto con gli altri candidati. Conosco i problemi della città non ho bisogno di andare a fare passerelle davanti alle fabbriche». Teme gli avversari, come si trova in corsa con gli altri candidati? «Vedo un conflitto in atto. Ma la città vuole vedere i contenuti e la risoluzione delle questioni aperte sul lavoro e sui giovani. Ho delle idee per uscire dalla crisi che lascerò a tutti. Sono a disposizione. Ripeto risolvo problemi». Chiara Bissi