LA QUALITA` NEI SERVIZI
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LA QUALITA` NEI SERVIZI
LA QUALITA’ NEI SERVIZI ALCUNE NOTE ALCUNE DEFINIZIONI Seguendo una classificazione proposta da Garvin (1984) nella definizione di qualità possono essere identificati cinque approcci principali: 1) l’approccio trascendente; 2) l’approccio basato sul prodotto; 3) l’approccio basato sull’utente; 4) l’approccio basato sulla produzione; 5) l’approccio basato sul valore. I conflitti tra i 5 approcci sono inevitabili perché ognuno definisce la qualità da un differente punto di vista. Inoltre, tutti gli approcci alla qualità hanno un problema in comune: sono vaghi e imprecisi quando si tratta di descrivere gli elementi base della qualità di un prodotto (Garvin, 1984). 1) L’approccio trascendente, considera la qualità come sinonimo di “eccellenza innata” (Pirsing, 1988). La qualità è sia assoluta che Universalmente riconoscibile, è un segno di standard non compromessi e di elevate realizzazioni (risultati). Questa visione sostiene che la qualità non può essere definita precisamente; piuttosto è una semplice proprietà che impariamo a riconoscere soltanto attraverso l’esperienza. 2) L’approccio basato sul prodotto vede la qualità come una variabile precisa e misurabile . Secondo questa visione le differenze di qualità rispecchiano differenze di quantità di alcuni ingredienti o attributi di un prodotto (Abbott, 1955; Leffler, 1982). Questo approccio si presta a una dimensione gerarchica o verticale della qualità perché i beni possono essere classificati in base all’ammontare degli attributi desiderati che possiedono. Tuttavia, una classificazione disambigua è possibile solo se gli attributi in questione sono considerati come preferibili da tutti gli acquirenti (Abbott, 1955; Lancaster, 1979). Continua 2) Due conseguenze logiche di questo approccio sono: la maggiore qualità può essere ottenuta soltanto a costi maggiori in quanto riflette la quantità di attributi contenuti in un prodotto e, quindi, i prodotti di qualità saranno più costosi; inoltre, la qualità è vista come una caratteristica insita nei beni piuttosto che come qualcosa di ascritto. Dal momento che la qualità riflette la presenza o assenza di attributi misurabili, può essere valutata obiettivamente ed è basata su qualcosa di più delle semplici preferenze. • 3) L’approccio basato sull’utente parte dalla premessa che “la qualità sta negli occhi di chi osserva”. • Questo approccio considera il fatto che i consumatori abbiano bisogni e desideri differenti, i beni che soddisfano meglio le loro preferenze sono quelli che essi ritengono avere la maggiore qualità (Kuehn, Day, 1962). Continua 3) • Questa è una visione personale e altamente soggettiva della qualità che nella letteratura del marketing ha portato alla nozione di “punti ideali”, ossia combinazioni precise di caratteristiche dei prodotti che forniscono la maggiore soddisfazione per un consumatore specifico (Johnson, 1971; Ratchford, 1975). • Inoltre, nella letteratura economica, questa visione ha contribuito alla concezione che le differenze di qualità sono catturate dai cambiamenti nella curva della domanda di un prodotto (Dorfman, Steiner, 1954); mentre, nella letteratura dell’operation management ha portato al concetto di “idoneità all’uso” (Gilmore, 1974). • 4) L’approccio basato sulla produzione al contrario di quello basatosull’utente, si concentra sulle pratiche di costruzione e produzione. • Teoricamente tutte le definizioni di questo approccio identificano la qualitàcome conformità a specifiche tecniche della progettazione (Gilmore, 1974;Crosby, 1979). Una volta definito un progetto o stabilite delle specifichetecniche, ogni deviazione da quanto fissato implica una diminuzione diqualità. • L’eccellenza equivale all’aderenza al progetto dal primo momento. 5) L’approccio basato sul valore definisce la qualità in termini di costi e prezzi. Stando a questa visione, un prodotto di qualità è quello che fornisce una performance ad un prezzo accettabile o la conformità a dei costi accettabili (Feigenbaum, 1961).