Lotta alla dispersione scolastica sintesi del PROGETTO DI RETE

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Lotta alla dispersione scolastica sintesi del PROGETTO DI RETE
Lotta alla dispersione scolastica
sintesi del
PROGETTO DI RETE“AVANTI TUTTI” -FAMI
Scuola Capofila I.I.S. “ E. Ferrari”
Aderiscono alla rete: Cooperativa Carrobiolo 2000, Università Cattolica del Sacro
Cuore, Cooperativa EXIT, Cooperativa Monza 2000, I.S.I.S. Mapelli (MB)
A chi è rivolto?
A tutti gli studenti stranieri e utenza senza cittadinanza del territorio.
Quali sono i tempi di attuazione?
Biennale
Quali sono gli obiettivi?
Esso mira a combattere l’abbandono scolastico, promuovere l’integrazione scolastica e sociale, sviluppare il
senso di appartenenza, rimotivare allo studio, integrare le famiglie e coinvolgerle al progetto di vita dei propri
figli.
Quali azioni prevede?
Il progetto prevede:
 Azioni rivolte agli alunni stranieri:
1. Peer education: per poter avviare tali azioni occorrerà analizzare i bisogni degli stranieri
attraverso diversi strumenti: osservazione d’aula del grande gruppo e del piccolo gruppo,
questionari, focus group. L’attività di mappatura sarà svolta dall’Università Cattolica, e
comunque sarà inviata alle scuole la proposta per la lettura dei bisogni, al fine di pianificare
interventi ad hoc. L’attività dei Peer educator sarà rivolta alla formazione di studenti delle
classi 3°/4°. Essi supporteranno gli alunni stranieri di tutte le classi nelle difficoltà incontrate
nello studio e nella frequenza a scuola. Per gli studenti Peer educator tale attività contribuisce
all’attribuzione del credito e può rientrare nell’Alternanza Scuola- Lavoro, in quanto consente
al singolo di acquisire competenze:
 di relazione tra pari;
 di gestione del gruppo;
 di supporto o rinforzo nel lavoro di gruppo;
 di problem solving.
La formazione del gruppo degli studenti Peer E. avverrà in orario extrascolastico e interesserà
coloro che hanno aderito spontaneamente. Conclusa la formazione, gli studenti
interverranno nelle classi affiancando gli studenti stranieri che evidenziano criticità
Il loro intervento mira:
 a favorire il passaggio di conoscenze;
 sviluppare il pensiero critico;
 la consapevolezza di sé;
 utilizzare le proprie competenze.
L’attività oltre ad un momento iniziale di mappatura del bisogno, prevede anche la verifica dei
risultati ottenuti, un report delle azioni e la somministrazione di un questionario di gradimento.
2. L’attività della didattica alternativa, realizzata dalla Cooperativa Carrobiolo 2000, prevede la
realizzazione di laboratori didattici propedeutici all’integrazione prima nel gruppo classe, poi
nella scuola degli studenti stranieri e mirano anche a valorizzare l’attività di gruppo,
l’apprendimento cooperativo, la rimotivazione allo studio.
Essa avrà attuazione in orario scolastico e avverrà fuori della classe in piccoli gruppi. E’
previsto anche il laboratorio teatrale che si ritiene possa facilitare le relazioni tra pari,
agevolare la conoscenza delle proprie emozioni e consentendo la loro gestione rispetto ad
eventuali insuccessi, sviluppare la creatività e stimolare all’uso di altre forme di
comunicazione.

Azioni rivolte ai Genitori degli alunni stranieri e all’utenza straniera sul territorio:
 Corso di lingua in italiano con possibilità di spazio assistito per prole;
 Mediazione culturale con figura professionale del facilitatore;
 Supporto nell’inserimento di alunni stranieri neo arrivati;
 Connessione con il territorio.
QUALI SONO LE FASI DEL PROGETTO?
Esse sono:
1. Analisi
2. Definizione della modalità dell’azione
3. Attuazione
4. Verifica
Lotta alla dispersione scolastica
Estratto dal Progetto di rete “ Don Milani 2”
Ente Capofila: Cooperativa Carrobiolo 2000-EXIT
Aderiscono alla rete: Fondazione Exodus , Università Cattolica del Sacro Cuore,
I.S.I.S.” A. Mapelli” (MB), Liceo “Dehon” (MB), I.I.S. “ E. Ferrari” (MB)
A chi è rivolto?
A tutti gli studenti delle classi prime a rischio dispersione scolastica; e agli studenti delle classi terze, quarte,
quinte, che desiderano partecipare ad un percorso formativo di Peer educator
Quali sono i tempi di attuazione?
Annuale
Quali sono gli obiettivi?
Il progetto Don Milani2 intende promuovere il benessere scolastico e favorire l’inclusione scolastica degli
alunni maggiormente a rischio di abbandono e dispersione scolastica, offrendo occasioni per sperimentare
una positiva relazione con se stessi, con i pari e con la scuola in generale, attraverso un approccio educativo
personalizzato che sappia appassionare gli studenti affinché siano protagonisti di un proficuo percorso
scolastico e del cammino della vita in generale.
Gli obiettivi specifici del progetto sono:
1. Obiettivi trasversali: sviluppo del senso di appartenenza e benessere a scuola, prevenzione della
dispersione scolastica e acquisizione delle competenze per affrontare il proprio percorso di vita
scolastico, favorendo l’integrazione sociale all’interno del gruppo classe e dell’Istituto scolastico.
2. I percorsi di peer education avranno come obiettivi specifici: accompagnare gli alunni di prima ad
inserirsi nella nuova realtà scolastica e a contenere le ansie; favorire la formazione del gruppo
classe all’interno delle prime; accrescere il senso di appartenenza alla scuola ed alla comunità degli
studenti; sostenere il processo di auto orientamento; sviluppare la consapevolezza di sé, il
pensiero critico e le proprie competenze.
3. I percorsi di didattica alternativa avranno come obiettivi specifici: favorire una più positiva
percezione di sé; potenziare le life skills; conoscere e valorizzare il lavoro di gruppo; rimotivare allo
studio, sviluppare la consapevolezza della necessità di costruire un personale progetto di vita per
una partecipazione attiva allo studio, verificando la coerenza tra l’indirizzo scelto e le potenzialità e
attitudini individuali.
Quali azioni prevede?
Il progetto si svilupperà attraverso due azioni distinte e sinergiche. La prima sarà dedicata alla Peer
education e parte dai presupposti che la possibilità di vivere bene all’interno del gruppo dei pari
consente di affrontare meglio i compiti peculiari di questa età tra cui la crescita personale e culturale,
e che i peer educator sono gli unici ad avere l’opportunità di comunicare con gli studenti allo stesso
livello, utilizzando la stessa modalità di comunicazione. L’azione di peer education prevede la
creazione di gruppi di peer educator appartenenti alle classi III e IV i quali, opportunamente formati,
si faranno protagonisti e fautori per nuovi arrivati (studenti delle classi I) di momenti di accoglienza
e orientamento all’interno della scuola e si incaricheranno di preparare attività educative affinché
alunni ed insegnanti identifichino la scuola come un luogo positivo, di cui far parte e da cui trarre
vantaggi e benefici per la propria persona. La seconda azione, la didattica “integrativacomplementare” prevederà, durante il normale orario di lezione, ma al di fuori del proprio contesto
classe, attività di didattiche ed educative complementari destinate ad alcuni gruppi di alunni. La
didattica integrativa saprà tenere conto delle specificità dei singoli studenti, al fine di favorire lo
sviluppo delle potenzialità personali, riconoscendo le proprie risorse per migliorare le proprie aree
più deboli, rafforzando l'autoefficacia e allenando le life skills.
COME SARANNO MISURATI I RISULTATI DEL PROGETTO?
Esso prevede:
1) Monitoraggio costante da parte dell’Università Cattolica di Milano che predisporrà apposito strumento di
rilevazione longitudinale per misurare l’impatto delle azioni
2) Utilizzo di 4 strumenti di rilevazione: questionario ai fruitori dell’azione peer, questionario ai peer,
questionario ai fruitori dell’azione di didattica alternativa, questionario ai professori rispetto al gradimento
del progetto (utilità, gestione).
Gli indicatori che in questa sede indichiamo sono rispettivamente:
1) Il monitoraggio longitudinale della Università Cattolica dovrà rilevare un miglioramento delle
condizioni iniziali rilevate: relazione finale on report
2) + del 50% di ciascuno dei 4 questionari rilevano un buon indice di gradimento da parte degli attori
che hanno preso parte al progetto ed “esterni” ai partner progettuali.