Allegri in missione: «Juve nel G8, Pirlo al top, conquistare i tifosi»

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Allegri in missione: «Juve nel G8, Pirlo al top, conquistare i tifosi»
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
GIOVEDÌ 17 LUGLIO 2014
JUVE SHOCK IL NUOVO TECNICO
italia: 5049494953515254
identiKit
& CARRIERA
v
MASSIMILIANO
ALLEGRI
Nato il
11/8/1967
a Livorno
ITALIA
Le sue
squadre
Aglianese
2003-04
Spal
2004-05
Grosseto
2005-07
Sassuolo
2007-08
Cagliari
2008-10
Milan
2010-gen. 14
Conte Max
Allegri in missione: «Juve nel G8,
Pirlo al top, conquistare i tifosi»
Il nuovo allenatore prenderà 2 milioni all’anno più i bonus: «Un fulmine a ciel sereno»
Palmares
Scudetto 1
Supercoppa
italiana 1
gi è chiaro: il suo ruolo è davanti alla difesa,
non ci sono discussioni».
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO
TORINO
Max Allegri in tre sfide, che vuole assolutamente vincere: riportare la Juve fra le prime
otto d’Europa; mantenere Pirlo al centro del
progetto tecnico; cancellare al più presto lo
scetticismo dei tifosi bianconeri, che di certo,
soprattutto via web, non hanno festeggiato con
i fuochi d’artificio l’arrivo del tecnico livornese.
Tifosi, vi dico che... «Capisco lo scetticismo dei
tifosi nei miei confronti. In un giorno hanno visto andar via quello che per loro è molto più che
un allenatore. Conte è un simbolo, vincente ai
massimi livelli. Come posso conquistare la gente? Con i risultati, il lavoro, il rispetto e la mia
professionalità. Sicuramente, avranno modo di
conoscermi. Capisco l’importanza di allenare la
Juventus, sono onorato, e darò tutto me stesso
per dare continuità a questa serie di successi.
Anzi, cercherò di fare anche meglio».
Champions, mia Champions... «Siamo i favoriti
per lo scudetto - dice Allegri -. La Champions?
Sappiamo di avere a che fare con club dai fatturati inavvicinabili, però attraverso l’organizzaIl retroscena «La Juventus? Un fulmine a ciel
zione e una strategia oculata di mercato, se- sereno», ha raccontato Allegri. Ed è stato veraguendo anche l’esempio delmente così. Il tecnico livornese
l’Atletico, abbiamo il dovere di
aveva per esempio in programfare una grande Champions,
ma da tempo un paio di interperché questa Coppa ha un faviste, una delle quali proprio
scino particolare e sono concon « La Gazzetta dello Sport»,
vinto che la Juve debba stare
appuntamenti fatti saltare solo
tra le prime otto d’Europa».
nei momenti appena successivi
mesi di assenza
alla separazione fra i biancoIl «nemico» Pirlo A Torino, Al- L’ultima volta in panchina di Allegri
neri e Conte. Talmente sorprelegri ritrova Pirlo. I due finiro- è stata il 13 gennaio 2014:
so Max, che dopo la prima teleno in contrapposizione nel Sassuolo-Milan 4-3
fonata di Marotta era convinto
2011, al Milan. In seguito non
si parlasse della prossima stamancarono frecciate via media, soprattutto del gione, dando per scontato che Conte sarebbe
giocatore, che si considerò scaricato dal tecnico arrivato regolarmente a fine contratto e la Juve
prima ancora che dal club. «E allora voglio dirvi volesse solo cautelarsi per tempo. Si era poi ini- continua Allegri - che ho un ottimo rapporto zialmente parlato di un ballottaggio fra Allegri
con Andrea. È stato ed è un campione. Con me e Mancini nel momento caldo della scelta, ma
ha sempre giocato, poi in quell’ultima stagione in verità Andrea Agnelli e Beppe Marotta non
si infortunò e faticò a rientrare. Era in scadenza hanno mai avuto dubbi, sono andati dritti su
e decise di andare alla Juventus. Mi sento fortu- Allegri. C’è stato comunque un veloce summit
nato a ritrovarlo. Non ho mai messo in discus- fra tutte le componenti dei piani alti del club, la
sione le sue qualità, sarei un matto. Perché lo delicata decisione andava in effetti presa pratischierai mezzala? Solo una volta lo misi interno camente all’unanimità: l’ultimo a convincersi
sinistro, e quattro anni fa lo poteva fare. Ma og- sarebbe stato Pavel Nedved, legatissimo a Man-
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Il look
Strisce bianconere
più larghe e il blu
nella seconda maglia
È stata svelata l’ultima
maglia della Juventus griffata
Nike, prima che nel 2015-16
scatti il nuovo contratto con
Adidas a cifre raddoppiate
rispetto a quello attuale.
Strisce bianconere più larghe
e alternate in maniera diversa
tra parte frontale e posteriore;
e poi lo stemma Juve ben
evidente sul petto insieme a
quello tricolore. All’interno del
colletto il motto scelto dai
tifosi con un sondaggio via
web: «Fino alla fine». La
seconda maglia è blu con una
grafica a stelle.
cini e tentato da un disperato nuovo assalto a
Conte; tutto vano, perché il Mou italiano non
ha lasciato alternative. Serviva una decisione
rapida, condivisa: la Juve ha agito da grande
club, pescando fra i migliori. Allegri era stato
avvicinato già a maggio da Marotta, nella prima fase dell’«allarme» Conte, e probabilmente
si era parlato pure di cifre, considerata la velocità con la quale si è conclusa l’operazione. Di
recente, sempre il livornese aveva detto no a
una proposta con assegno in bianco arrivata
dalla federazione del Kazakistan.
La giornata Ieri mattina, prima di raggiungere Torino, Allegri ha incontrato il suo manager,
Alessandro Moggi, con il quale ha definito gli
ultimi dettagli a livello organizzativo, quindi
via verso la sede dei campioni d’Italia. Ad accoglierlo c’erano Andrea Agnelli e Beppe Marotta:
lì è arrivata l’ufficialità dell’operazione e la firma su un accordo biennale da 2 milioni a stagione più bonus. Dopo pranzo, visita al Museo
della Juve assieme ad Agnelli, poi conferenza
stampa sempre allo Stadium, infine il primo approccio a Vinovo: bene con la squadra (saluti
particolarmente calorosi con Llorente e Tevez),
un po’ più complicato con i cento ultrà appostati fuori dal centro sportivo per gridare «energicamente» tutto il loro amore nei confronti di
Conte. «Abbiamo provato in tutti i modi a tenerci stretto Antonio - ha detto Marotta -, ma una
volta capito che non ci sarebbe stato nulla da
fare, abbiamo immediatamente pensato ad Allegri, uno con le caratteristiche simili a Conte.
Max ha vinto in C1 con il Sassuolo, poi ha fatto
benissimo a Cagliari, migliore allenatore di A
con i sardi, quindi al Milan ha subito vinto lo
scudetto». Oggi primo allenamento della nuova
gestione, con Allegri di ritorno da Milano, dove
ha raccolto le ultime cose da portare in ritiro.
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