Il Resto del Carlino
Transcript
Il Resto del Carlino
UNINDUSTRIA RIMINI Mercoledì, 29 aprile 2015 UNINDUSTRIA RIMINI Mercoledì, 29 aprile 2015 Stampa Locale 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 3 GRADARA MARIO «Pressione insostenibile, chiudono a centinaia» 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 3 FILIPPO GRAZIOSI Il socio' vorace degli imprenditori: il 29/04/2015 Il Resto del Carlino Pagina 27 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 3 4 L' impresa modello 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 5 5 Un anno ancora pieno di incognite 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 5 6 NOTE METODOLOGICHE 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 7 8 I colpi della crisi si fanno sentire Ma la Romagna sta resistendo 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 7 10 RINGRAZIAMENTI LUCA ORSI «Imprenditori, è il momento del coraggio La nostra 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 10 SPADAZZI MANUEL Carim, Bonfatti resta al timone Sconfitta la lista degli 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 10 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 10 ARMINIO SIMONE «La ripresa è una sensazione tra gli industriali Ma per... 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 11 SIMONE ARMINIO «La svolta arriverà con le fusioni Un esempio? Il rilancio di... SIMONE ARMINIO «Siamo una terra di idee e startup Ma aiutiamo le aziende a... 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 14 STEFANO MARCHETTI IpackIma confeziona il futuro A Milano la fiera del packaging 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 14 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 15 ROPA ANDREA «Meno sprechi e imballaggi verdi' È la sfida della grande... 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 15 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 15 32 La stazione per i treni ad Alta Velocità 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 15 33 Un premio per il miele in bustina 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 17 34 Il treno 'travolge' la tassa di soggiorno 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 19 35 «Bloccati in casa dai lavori del Trc» 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 21 36 La proposta: meno tasse a chi tiene pulita e in ordine la città 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 47 Sempre più aziende sono in perdita Ma c' è ottimismo per il... 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 49 I fatturati sono in crescita E aumentano anche gli occupati 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 51 L'export sostiene i ricavi delle aziende Si spera nella ripresa della... 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 53 Il giro d' affari registra un boom del 16% Preoccupano redditività... 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 55 Salgono i ricavi, ma si riducono gli utili Queste imprese sono un motore... 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 55 «Bisogna puntare su agricoltura, turismo, 28 30 «Nuovi prodotti, alleanze, export e talenti possono aiutare le... Casse vuote: il Comune affitta 400 posti auto 24 27 Ricavi e occupazione: c' è la ripresa 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 22 21 26 Oltre cento eventi per approfondire 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 15 19 23 Una forte vocazione internazionale 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 14 16 18 Le fusioni e la fine del campanilismo 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 13 13 15 Maggioli: «Noi fatti fuori dalla Fondazione Ha fatto convergere i... 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 12 11 14 Debuttano al Fellini' i nuovi voli russi:1.200 passeggeria settimana 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 11 2 3 Top 500 Romagna' Conoscerele imprese con il Resto del Carlino 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 9 1 GRADARA MARIO 37 38 40 41 43 44 46 29/04/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 63 LUCA ORSI «La salute delle imprese è ancora incerta Segnali positivi... 29/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 5 50 Largo Vannoni si trasforma in un tappo 29/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 9 52 Hera approva il bilancio: dividendo di 9... 29/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 11 53 «Assunzioni, più 117% è grazie al Jobs Act» 29/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 11 LUCA CASSIANI Banca Carim conferma Bonfatti e la... 29/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 11 29/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 29 57 Al mare in treno: è il decimo anno 29/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 31 59 II Comune firma l' ordinanza, ripartono oggi i lavori del 29/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 32 60 Comuni, il sindaco Morelli allarga la fusione 29/04/2015 Corriere di Romagna Pagina 33 61 Valmarecchia , il Pd sostiene la fusione dei Comuni 29/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 7 62 Bilancio 2015 da 12 miliardi 29/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 7 63 I numeri Serve oltre 38mila clienti 29/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 7 64 Marr continua a fare passi da vero gigante L' 29/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 7 66 Soci: Hera cambia lo Statuto 29/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 15 67 Il generale Cecchi non risparmia nessuno dai vertici ai soliti amici degli... Industriali fuori dalla Carim per un punto 29/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 15 Paolo Maggioli: "La Fondazione ha... 29/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 16 Università e impresa a tu per tu 29/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 20 Decima edizione per "Al mare in treno" 29/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 21 Trc bollente Lega Nord all' attacco su via Portovenere, Agenzia... 29/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 23 Bellaria All' asta per l' estate parcheggio da 400 posti 54 56 La New Factor all' università insegna come fare 29/04/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 15 48 VALERIA DE TOMMASO 68 70 71 72 74 75 29 aprile 2015 Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale PARLA IL DIRETTORE PROVINCIALE DELLA CNA DAVIDE ORTALLI. «Pressione insostenibile, chiudono a centinaia» TASSE che divorano il 60% dei guadagni delle imprese. Fisco Dracula. Cosa dicono gli artigiani? «Che sono allo stremo, la pressione fiscale è davvero insostenibile, chiudono a centinaia», risponde Davide Ortalli, direttore provinciale della Cna. Partite Iva in caduta libera, saldo' negativo tra nuove imprese e vecchie che chiudono. «Non solo per il numero secco' in sè ma soprattutto per il fatto che, mentre le imprese che chiudono perché non riesono più ad andare avanti ce ne sono di storiche, di consolidate, affermate, che lasciano a casa molti dipendenti con una formazione di tutto rispetto, le nuove che aprono hanno tutta la strada in salita. E spesso la loro attesa di vita', diciamo così, non supera i sei otto mesi». Un disastro. «Più o meno. La pressione fiscale e impositiva è davvero insostenibile. E si aggiunge alle difficoltà per una domanda che è bassa, e la sofferenza per le difficoltà nel reperimento del credito bancario, ancora una chimera o comunque difficilmente ottenibile dalle imprese». E i segnali di ripresa che secondo il governo ci sarebbero a livello nazionale? «Siamo ancora in cortocircuito, che non si risolve nè col Jobs Act nè con la legge di Stabilità, pur essendo provvedimenti meritori». Cosa propone Cna, che conta 4.800 imprese associate in provincia, il 60% artigianali, il 25% nel commercio? «I Comuni dovrebber contenere almeno la pressione impositiva locale. Rimini qualcosa di buono l' ha fatto, come la no tax area per nuove imprese, l' Imu al minimo per capannoni produttivi». Cos' altro si può fare? «Ad esempio applicare la risoluzione del ministero che chiede a tutti i Comuni di far pagare la tassa rifiuti solo una volta: oggi gli artigiani pagano quella ordinaria a metratura di capannone e quella sui rifiuti speciali: un assurdo da cancellare». Mario Gradara. GRADARA MARIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 29 aprile 2015 Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Il socio' vorace degli imprenditori: il fisco mangia il 60% dei guadagni Le piccole aziende lavorano fino all' 8 agosto per pagare le tasse. I L FISCO resta il socio' più vorace delle piccole e medie imprese riminesi. Tanto che quest' anno ogni azienda lavorerà per pagare tasse, imposte e contributi fino all' 8 agosto. Quindi inizierà a produrre reddito. Sono questi i risultati più significativi del Rapporto dell' osservatorio della Cna sulla tassazione alla piccola impresa presentato ieri durante il convegno Comune che vai, fisco che trovi'. Il peso complessivo del fisco nel 2015 si attesta al 60,5 per cento, in calo del 2,2% rispetto all' anno scorso ma ancora ben lontano dal 56,9% che era stato registrato nel 2011. Il calo di quest' anno va interamente intestato all' abolizione della componente lavoro dell' Irap. Un beneficio che poteva essere ancora più corposo se non fosse stato dimezzato dal maggior prelievo dell' Irpef e dei contributi previdenziali. Così il taglio dell' Irap si è rasformato in reddito d' impresa e q u i n d i soggetto all' Irpef. Nella classifica stilata dalla Cna, Rimini si piazza quindi al 70° posto, mentre la media nazionale si attesta al 62,2 per cento. La graduatoria è guidata dalle piccole e medie imprese di Reggio Calabria con un peso fiscale del 74,9%, seguita da Bologna (72,9%) e Napoli (71,9%). LA MANO del fisco a Rimini e provincia si allunga fino ad agosto. La Cna definisce tax free day l' ultimo giorno in cui le imprese lavorano per il socio'. Come detto i nostri imprenditori sono costretti a farlo fino all' 8 agosto. Un dato impressionante, ma in miglioramento rispetto agli anni precedenti: l' anno scorso era il 16 agosto, nel 2012 addirittura il 20. La media nazionale si attesta al 14 agosto, mentre gli imprenditori meno tartassati sono quelli di Cuneo (17 luglio). Le cose vanno molto peggio ancora a Reggio Calabria dove i primi guadagni iniziano a vedersi solo dopo il 29 setembre. I tributi considerati nell' analisi della Cna sono: Irpef, contributi previdenziali dell' imprenditore, addizionale regone e comunal Irpef, Irap, Imu, imposta sui rifiuti e Tasi. Dopo aver pagato tutto questo a un piccola e media impresa cosa rimane? Su un reddito di 50mila euro in mano agli imprenditori riminesi rimangono 19.728 euro, un gruzzoletto sopra la media nazionale e anche maggiore di quanto non avvenisse lo scorso anno. Maglia nera resta Reggio Calabria dove restano solo le briciole, ovvero 12.553 euro. Filippo Graziosi. FILIPPO GRAZIOSI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 29 aprile 2015 Pagina 27 Il Resto del Carlino Stampa Locale A CESENATICO. Top 500 Romagna' Conoscerele imprese con il Resto del Carlino L'ANALISI e i bilanci delle prime 500 aziende della Romagna. Sono quelli che trovate oggi nell'inserto Top 500 Romagna. Conoscere le imprese', in edicola allegato gratuitamente a tutte le edizioni romagnole del Resto del Carlino. Oltre ai dati delle 500 principali realtà delle province di Ravenna, ForlìCesena e Rimini, l'inserto contiene anche commenti, interviste e analisi sugli andamenti economici, sulle prospettive e le strategie per il futuro. Il lavoro è frutto di un'iniziativa del Corso di laurea magistrale in Economia dell'impresa dell'Università di BolognaCampus di Rimini e di PwC, in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Cesena, Confindustria Romagna, gli Ordini dei dottori commercialisti ed Esperti contabili delle tre province romagnole, il Resto del Carlino e SpeeD. E' stato curato dal professor Gianfranco Capodaglio, ordinario di Economia Aziendale dell'Università di Bologna, e da un gruppo di dottori commercialisti e di collaboratrici coordinato dalla professoressa Stefania Vignini, ricercatore di Economia Aziendale dell'Università di Bologna. La ricerca sulle Top 500 della Romagna e l'inserto saranno presentati anche durante un convegno, in programma oggi alle 15 al Grand Hotel da Vinci a Cesenatico, cui seguirà una tavola rotonda con Marcello Tassinari (Aeffe), Luca Panzavolta (Commercianti Indipendenti Associati Conad), Luca Vitiello (Gesmar), Matteo Babini (Micoperi), Bruno Piraccini (Orogel) e Eugenio Morselli (Vicini). Modera Matteo Naccari, giornalista de il Resto del Carlino. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 29 aprile 2015 Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale L' impresa modello L a Cna ha messo sotto esame un piccola impresa m a n i f a t t u r i e r a t i p o : impresa individuale, con cinque dipendenti (4 operai e un impiegato), 430mila euro di fatturato e 50mila di reddito d' impresa. Dispone di un laboratorio (350mq di superficie), un negozio per la vendita e attrezzature. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 29 aprile 2015 Pagina 5 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Un anno ancora pieno di incognite Il Pil della regione salirà, ma serve tempo prima di tornare a correre. SECONDO le ultime previsioni, nel 2015 il Prodotto interno lordo dell'Emilia Romagna registrerà una crescita compresa tra l'1 e l'1,2 per cento, trainata in particolare dall'export. Un dato positivo, certo, che però non fa cantare vittoria: l'economia non è guarita e la strada verso la crescita è ancora lunga. In Romagna, così come in Emilia, la disoccupazione resta alta, interi settori, ad esempio le costruzioni, attraversano un periodo nerissimo e chi ha gli affari legati agli andamenti dei consumi interni, dal commercio al turismo, sta ancora tirando la cinghia. Insomma, come emerge dall'analisi dei bilanci delle Top 500, in pratica le principali aziende delle province romagnole, che viene raccontata in questo inserto, anche il 2015 si presenta con molte incognite e nei conti delle aziende si notano le ferite lasciate da anni di difficoltà. AL DI LÀ dei dati, emerge però l'ottimismo di molti imprenditori che non si sono piegati all'emergenza e che anzi si sono rimboccati le maniche guardando avanti. Aggregazioni, investimenti all'estero e in capitale umano, lancio di nuovi prodotti sono le leve che molti tirano per invertire la rotta. La Romagna, poi, sta dimostrando che l'unione fa la forza e che solo stando uniti, remando tutti dalla stessa parte, si possono ottenere risultati. La nascita di Legacoop Romagna e la prossima creazione di un'unica Confindustria vanno in questa direzione. Le imprese, per svilupparsi, hanno bisogno di territori coesi e uniti. E di amministrazioni che le mettano al centro delle proprie agende. Si vedrà. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 29 aprile 2015 Pagina 5 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale NOTE METODOLOGICHE CAMPIONE ANALIZZATO Sono state prese in esame le prime 500 imprese con sede legale e attività operativa nelle province della Romagna (ForlìCesena, Ravenna, Rimini), selezionate sulla base del fatturato nell'esercizio 2013, di cui risulta disponibile il bilancio approvato. Sulla base delle informazioni in nostro possesso, sono state incluse nel campione anche imprese con sede legale non nelle p r o v i n c e d e l l a Romagna c h e a v e s s e r o , tuttavia, la sede direzionale, amministrativa ed operativa nella Romagna, al fine di fornire una rappresentazione dell'economia romagnola il più accurata e completa possibile. I dati riportati nelle tabelle sono quelli del bilancio consolidato di gruppo, ovvero del bilancio d'esercizio, quando il bilancio consolidato non viene redatto. È stato esplicitato nella descrizione del nome della società se l'attività d'impresa è esercitata in forma cooperativa, d a t a l 'importanza d i q u e s t o a g g r e g a t o nell'economia romagnola. Dall'analisi sono state escluse le società finanziarie (banche e assicurazioni) e le holding finanziarie (ossia le società che hanno come attività quasi esclusiva la gestione di partecipazioni in altre imprese, come le cosiddette casseforti di famiglia') senza sede operativa nelle province della Romagna. Utilizzando le informazioni disponibili, inoltre, si è cercato di escludere dal campione tutte le società controllate da imprese già inserite in graduatoria, per evitare duplicazioni. Non siamo tuttavia in grado di escludere che qualche gruppo sia stato presentato con più di una società nella graduatoria generale. È opportuno precisare che per l'individuazione iniziale delle società è stata utilizzata la banca dati AIDA. È quindi possibile che alcune imprese, pur avendo i requisiti succitati, non siano state inserite in graduatoria se non è stato possibile reperire una copia del loro bilancio approvato. Infine, evidenziamo che la classificazione nei diversi settori è stata effettuata utilizzando i codici ATECO attribuiti all' impresa dalla banca dati AIDA. GLOSSARIO LEGENDA L'analisi è volta ad approfondire tre rilevanti caratteristiche delle maggiori imprese delle province romagnole: la dimensione, la redditività ed il rischio finanziario. Ciascuna caratteristica è studiata attraverso l'utilizzo di appositi indicatori/indici di bilancio di seguito illustrati. DIMENSIONE AZIENDALE 1) Ricavi: è il valore complessivo dei ricavi di vendita effettuato nell'esercizio di riferimento. I dati presentati come esercizio 2013, sono relativi ai bilanci chiusi fra il 1 maggio 2013 e il 30 aprile 2014. 2) Totale Attivo: è il totale degli investimenti aziendali in essere al termine dell'esercizio. È pari al totale delle attività di stato patrimoniale. 3) Patrimonio Netto: per definizione è la differenza fra attività e passività e rappresenta la valorizzazione delle risorse investite dai soci nell'impresa, direttamente attraverso il conferimento di denaro o beni e indirettamente attraverso la mancata distribuzione di utili. È pari al patrimonio netto di stato patrimoniale (patrimonio netto consolidato, in caso di bilancio consolidato). REDDITIVITÀ 5) Utile (perdita) d'esercizio: è il risultato che sintetizza l'andamento economico dell'anno. Se positivo, significa che l'impresa h a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 29 aprile 2015 Pagina 5 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale generato beni/servizi con un valore superiore al costo di tutti i fattori produttivi impiegati nella produzione/fornitura dei medesimi. È pari all'utile/perdita riportato in conto economico (utile/perdita consolidato, in caso di bilancio consolidato). 6) Risultato Operativo (EBIT): misura il reddito complessivamente prodotto da tutti gli investimenti non finanziari dell'impresa, prima degli oneri finanziari e delle imposte. Tale risultato quindi non è influenzato dall'indebitamento della società. È calcolato sottraendo ai ricavi di vendita tutti i costi ordinari di natura operativa. 7) MOL (EBITDA): è il margine operativo lordo dato dalla differenza fra i ricavi di vendita e i costi delle materie prime, dei servizi e del lavoro dipendente. È una misura indiretta della capacità dell'impresa di generare risorse finanziarie attraverso la vendita di beni e/o servizi. È calcolato sottraendo ai ricavi di vendita tutti i costi operativi ad eccezione degli ammortamenti, delle svalutazioni e degli accantonamenti. 8) ROE: misura le redditività per i soci dell'impresa, ossia il rendimento del patrimonio netto. Nelle imprese (non cooperative) è un indice sintetico dell'efficacia gestionale. È calcolato come il rapporto fra l'utile (perdita) dell'esercizio e il patrimonio netto a fine esercizio. Se il patrimonio netto è negativo, l'indice non viene calcolato. 9) ROI: misura la redditività del totale attivo, ossia quanto hanno reso gli investimenti aziendali nell'anno considerato. È calcolato come il rapporto fra il risultato operativo e il totale attivo a fine esercizio. 10) ROS: misura la redditività operativa delle vendite, ossia ci dice quanta parte del fatturato dell'esercizio si è trasformata in reddito operativo. È un indice di efficienza della gestione: più alto è il ROS, più efficiente è stata l'impresa. È calcolato come il rapporto fra il risultato operativo e i ricavi di vendita. RISCHIO FINANZIARIO 11) Rapporto di Indebitamento: misura per ogni euro di patrimonio netto, quante passività sono iscritte in stato patrimoniale. È quindi una misura dell'indebitamento complessivo dell'impresa, che considera sia le passività finanziarie (ad es. debiti verso banche), sia le passività operative (ad es. debiti verso fornitori, TFR e fondi rischi e oneri). Tanto maggiore è tale rapporto, tanto più alto è il rischio finanziario. È calcolato rapportando tutte le passività (operative e finanziarie) al patrimonio netto. Se il patrimonio netto è negativo, l'indice non viene calcolato. 12) Copertura degli Oneri Finanziari: questo indice misura quando il margine operativo lordo (o EBITDA) copre gli oneri finanziari dell'esercizio. Tanto maggiore è questo indice, tanto minore è il rischio finanziario. È calcolato rapportando il MOL (EBITDA) agli oneri finanziari dell'esercizio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 29 aprile 2015 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale L' ANALISI I FATTURATI TENGONO, PERÒ SOFFRONO UTILI E REDDITIVITÀ. I colpi della crisi si fanno sentire Ma la Romagna sta resistendo di GIANFRANCO CAPODAGLIO e STEFANIA VIGNINI TOP500 Romagna n a s c e d o p o i l successo di top500 Bologna. La scelta è stata effettuata un po' per mantenere la tradizione e un po' per poter fare agevolmente confronti spaziotemporali fra aziende con un certo livello di fatturato. Questi confronti vanno letti, però, in un contesto che tenga conto del particolare p e r i o d o p r e s o i n e s a m e , caratterizzato da diversi anni consecutivi di difficoltà economiche generalizzate e delle peculiarità proprie di ciascun territorio delle province oggetto dell' indagine. In questo contesto dobbiamo rilevare che l' esclusione dalla ricerca delle imprese di minori dimensioni potrebbe rendere non significativo il confronto fra province caratterizzate da diverse strutture economiche. Ci riferiamo principalmente al territorio riminese, per il quale l' esclusione delle società di minori dimensioni potrebbe averci costretto a trascurare la maggior parte del settore legato al turismo, che rappresenta indubbiamente un fattore essenziale dell' economia locale. Con ciò vogliamo affermare che, nulla togliendo alla capacità segnaletica delle grandi aziende presenti all' interno della top500, tutte le aziende, per così dire escluse mostrano uguale dignità. Questo limite chissà che non possa costituire un pretesto per allargare in futuro ad altre aziende i nostri orizzonti di studio. Date queste premesse, è possibile affermare che le 500 aziende presenti nel territorio della Romagna, distribuite fra le provincie di ForlìCesena, Ravenna, Rimini, mostrano una fatturato medio in aumento dal 2012 al 2013, che passa dal valore di 73,34 milioni di euro del 2012 al valore di 75,7 milioni nel 2013 (incremento di circa il 3,22%). All' interno delle top500 abbiamo, in realtà, valori di fatturato molto diversi. Si va dal massimo registrato dalla prima classificata con 1,5 miliardi al minimo di 13,86 milioni registrato dall' ultima classificata. Il fatturato medio cresce in tutte e tre le provincie, come si evince dalla seconda tabella, che mostra gli andamenti medi del fatturato per singola provincia e fra le provincie è, in particolare, Rimini a registrare l' incremento maggiore (6,59%) rispetto all' incremento del 3,24% misurato da ForlìCesena e dal 2,07% della rimanente Ravenna. I dati relativi all' utile non sono confortanti ma, sostanzialmente, rispecchiano la situazione generale del paese che sta attraversando un periodo di crisi piuttosto rilevante. IN PARTICOLARE è la provincia di Rimini a mostrare una situazione di sensibile peggioramento dei risultati di bilancio fra i due anni considerati, anche se la situazione non è troppo differente per le altre due provincie. L' andamento dell' utile, ovviamente, si riflette negativamente sui valori degli indicatori di redditività costruiti per i due anni considerati. Interessante è, tuttavia, osservare l' andamento dei valori Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8 29 aprile 2015 Pagina 7 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale legati al rischio finanziario. In particolare è utile evidenziare l' indice di copertura degli oneri finanziari che mostra, in generale, un più che sensibile incremento medio (pari al 247,72%). Questo sembra un dato molto confortante perché, di solito, maggiore è questo indice e minore è il rischio finanziario. Questo importante incremento è molto probabilmente dovuto all' abbassamento del costo dell' indebitamento e questo non desta particolare sorpresa, stando al contesto dell' andamento dei tassi d' interesse nell' Eurozona. In conclusione sembra opportuno sottolineare che, anche se l' aspetto legato alla redditività non offre, come già osservato, un panorama confortante, tuttavia, sono i dati dimensionali, legati principalmente all' andamento del fatturato a mostrare che le aziende, anche sacrificando la redditività, non hanno perso mercato, in attesa di una ripresa economica. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 29 aprile 2015 Pagina 7 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale RINGRAZIAMENTI L' analisi dei bilanci è stata diretta dal professor Gianfranco Capodaglio, ordinario di E c o n o m i a Aziendale d e l l ' Università d i Bologna, e curata da un gruppo di dottori commercialisti e di collaboratrici coordinato dalla professoressa Stefania Vignini, r i c e r c a t o r e d i E c o n o m i a Aziendale d e l l ' Università d i B o l o g n a . I n particolare, s i ringraziano per il prezioso contributo il dott. Carlo Bacchetta, il dott. Luca Dal Prato, il dott. Filippo Lo Piccolo, il dott. Raffaele Dini, la dott.ssa Sara Sanna e la dott.ssa Emanuela Marzoli. Questa pubblicazione, infine, non sarebbe stata possibile senza il supporto e la collaborazione dei professionisti della PricewaterhouseCoopers. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 29 aprile 2015 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale L' INTERVISTA TOMASO GRASSI, PRESIDENTE DELLA CASSA DI RISPARMIO DI CESENA. «Imprenditori, è il momento del coraggio La nostra banca è pronta a sostenervi» di LUCA ORSI LA RECESSIONE continua a incombere. Ma la Cassa d i Risparmio d i Cesena ha chiuso positivamente il 2014. Lo c o n f e r m a i l presidente, Tomaso Grassi: «Abbiamo consolidato il nostro ruolo di banca del territorio a sostegno delle famiglie e delle imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni». Può fare qualche esempio? «I mezzi amministrati della clientela ammontano a 6.835 milioni di euro, di cui 4.179 milioni relativi alla raccolta diretta e 1.067 milioni alla raccolta gestita, che conferma anche nell' anno trascorso il forte trend di crescita». Cresce anche la domanda di credito? « I l perdurare del quadro congiunturale non favorevole ha comportato una stagnazione della domanda di credito da parte di imprese e famiglie. Tuttavia, pur nell' ambito di una flessione complessiva degli impieghi economici, che si sono attestati a 3.983 milioni di euro, la Banca non è venuta meno al proprio ruolo». In che modo? «In particolare privilegiando iniziative mirate sul finanziamento della prima casa a tassi particolarmente contenuti, che hanno incontrato un notevole gradimento». Qualche numero? «Nel 2014 sono stati erogati mutui per 173 milioni di euro e finanziamenti indiretti sotto forma di leasing e credito al consumo per altri 30 milioni. Per supportare le famiglie e i privati che hanno contratto un mutuo casa con la Cassa, anche per tutto il 2014 è stata concessa alla clientela la possibilità di allungare la durata residua dei finanziamenti, al fine di diminuire l' importo della rata e fornire di conseguenza una maggiore disponibilità di liquidità». Il dato sull' utile? «L' utile netto di esercizio, dopo prudenziali accantonamenti per rettifiche su crediti che risultano in linea col precedente esercizio, è pari a 4,112 milioni di euro». Qual è lo stato di salute delle imprese del vostro territorio? «Il ciclo economico negativo che dura da diversi anni continua a condizionare l' economia locale. Ad eccezione di aziende che operano in settori anticiclici, ben pochi sono gli imprenditori che elaborano progetti di sviluppo». Come reagiscono alla crisi? «Sembra che la parola d' ordine sia attendere e rinviare, mantenendo o contenendo i livelli produttivi, con il rischio che la struttura produttiva diventi obsoleta e perda progressivamente competitività. È auspicabile che il calo dell' euro sul dollaro possa contribuire a incentivare ulteriormente le esportazioni e iniettare maggiore fiducia negli imprenditori». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 29 aprile 2015 Pagina 9 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Quali settori stanno meglio? «Nel nostro territorio la situazione non si discosta significativamente da quella nazionale, ma si registrano lievi segnali di ripresa con l' andamento delle esportazioni e di alcuni settori quali l' alimentare e il meccanico, ove il calo produttivo si è arrestato e si registrano timidi incrementi di fatturato». Dove sono invece i maggiori problemi? «Permane uno stato di difficoltà per le aziende legate all' edilizia, in quanto non si registrano nuove iniziative nel settore abitativo, salvo il comparto delle ristrutturazioni, spinto dalle agevolazioni di natura fiscale». Qual è lo stato del mercato immobiliare? «Nel 2014, per la prima volta da tempo, c' è stato un aumento delle transazioni. Il trend della flessione sembra essersi interrotto. La fiducia sta tornando tra i risparmiatori incoraggiati dai bassi tassi sui mutui e da un clima di maggior ottimismo. Un quadro che potrebbe far prevedere una prossima, seppur lenta, fine della crisi». È fiducioso sul futuro a breve? «La crisi come segno negativo potrebbe finire già a fine 2015, ma per recuperare il pregresso serviranno 57 anni. Per tutto questo periodo dovremo fare i conti con un lento recupero e forse la situazione ante 2008 sarà difficile da recuperare, perché questa non è un' epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d' epoca». Quale ricetta per le imprese? «La situazione esige nuova progettualità e il rilancio dei programmi d' impresa, che stentano a definirsi. I recenti provvedimenti e incentivi a favore delle assunzioni di personale potrebbero stimolare nuovi investimenti, ma gli incentivi da soli non bastano ad avviare la ripresa. Siamo in una fase nella quale occorre determinazione e coraggio; noi, nel ruolo di banca del territorio, siamo pronti a sostenere nuovi progetti di sviluppo». L' accesso al credito è spesso un punto dolente per le imprese. «La Cassa di Risparmio di Cesena non ha modificato la politica di offerta del credito. Certamente l' attuale situazione congiunturale dell' economia reale ci spinge a consolidare ulteriormente i comportamenti da sempre adottati, quali: la validità del progetto e il grado di coinvolgimento degli imprenditori; la valutazione delle capacità reddituali dei soggetti da finanziare; l' esame del settore di attività economica in cui operano, assieme alla fiducia che comunque va riposta nelle persone e nelle aziende che decidono di investire anche in periodi di crisi». L' imprenditore vede le banche come controparte, non come alleate. «Ci preme precisare che la Banca locale cerca sempre, nel limite del possibile, di sostenere il cliente, di proporgli rimodulazioni nella struttura debitoria. E, fino a quando percepisce la capacità del cliente di onorare i propri impegni, accetta e sostiene anche accordi di ristrutturazione». LUCA ORSI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 29 aprile 2015 Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Carim, Bonfatti resta al timone Sconfitta la lista degli industriali Si rafforza il socio di maggioranza, Ticchi porta due uomini nel cda. BONFATTI resta al timone della Carim. Dalle elezioni per i nuovi vertici della banca esce sconfitta invece la lista presentata dagli industriali riminesi, battuta sul filo di lana da quella di Renzo Ticchi. Si rinforza invece con il voto di ieri la Fondazione Carim, azionista di maggioranza della banca, e vicina alla lista capitanata dallo stesso Ticchi. Un verdetto che ha suscitato reazioni tra gli industriali (si legga l' articolo sotto) e tra alcuni piccoli azionisti di Carim, a partire d a E n r i c o C e c c h i , l ' e x comandante della Guardia di finanza che con i suoi esposti ha avuto un ruolo importante nell' indagine avviata contro gli ex vertici della Cassa. Le votazioni di ieri per eleggere il nuovo cda di Carim, erano state precedute in questi giorni dalle grandi manovre delle tre liste in campo per ottenere consensi. Prova ne è stata l' alta partecipazione al voto: ieri alla sala Manzoni erano presenti azionisti in rappresentanza di quasi il 76% del capitale sociale della Carim. E quando è cominciato lo scrutinio, si è capito che sarebbe stato un testa a testa tra la lista degli industriali e quella di Ticchi, che ha avuto il 10,1% dei voti contro l' 8,5% degli industriali. Un dato che ha permesso alla lista di eleggere due consiglieri, lo stesso Ticchi e Massimo Giusti, nonché (in virtù del nuovo statuto) il presidente del collegio dei revisori, Paolo Casadio Pirazzoli, affiancato da Mauro Nini e Giuseppe Savioli. A completare il cda di Carim cinque uomini indicati dalla Fondazione: Sido Bonfatti, confermato presidente, Matteo Guaitoli (il nuovo vice), Vera Negri Zamagni, Patrizia Albano e Fabio Pranzetti. Prima del voto, durissimo affondo di Cecchi, che ha accusato il presidente di Fondazione Carim Massimo Pasquinelli «di aver fatto saltare la fusione con la Cassa di Cesena» e «ostacolato» la lista degli industriali. Per il rieletto Bonfatti, che insieme agli altri amministratori resterà in carica fino alla primavera 2018, la sfida ora è quella di «lavorare insieme in uno scenario economico sempre più complesso. Il nuovo cda continuerà a garantire il sostegno a famiglie e piccole e medie imprese. Siamo consapevoli del lavoro impegnativo che ci aspetta. La convinzione è che ci riusciremo insieme, nell' interesse della banca, per soddisfare così le aspettative dei soci e di un territorio che guarda a Carim come punto di riferimento per il suo rilancio economico e sociale». Manuel Spadazzi. SPADAZZI MANUEL Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 29 aprile 2015 Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale AEROPORTO. Debuttano al Fellini' i nuovi voli russi:1.200 passeggeria settimana NUOVI VOLI dalla Russia per Rimini. Da oggi debuttano i collegamenti da Mosca con le compagnie Vim e Yamal, che partono complessivamente con sei voli settimanali (tre in arrivo, altrettanti in partenza), di cui due nella giornata di mercoledì e gli altri quattro al sabato. La Vim atterrerà al Fellini' mercoledì e sabato, la Yamal al momento ha solo due voli (in arrivo e in partenza) al sabato. Coi nuovi collegamenti al Fellini' si aggiungono così circa altri 1.200 passeggeri alla settimana. «Ma l' intenzione dice Stefano Sberlati, uno dei soci del tour operator Spasskie Vorota è quello di andare a incrementare ulteriormente i collegamenti con Rimini, anche se ancora non abbiamo definito in tutti i dettagli il contratto c o n Airiminum», la società che gestisce lo scalo. Che sta portando avanti le trattative anche con altre compagnie, non solo russe, per cercare di irrobustire in questo modo il programma di voli dal Fellini'. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 29 aprile 2015 Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale L' IRA DEGLI ESCLUSI DAI VERTICI DELLA BANCA. Maggioli: «Noi fatti fuori dalla Fondazione Ha fatto convergere i voti sull' altra cordata» NON CI STANNO a passare per gli sconfitti. M a d i f a t t o p e r g l i industriali è s t a t a u n a disfatta. Che Paolo Maggioli, presidente d i Unindustria, spiega così: «E' stato evidente a tutti oggi (ieri per chi legge, n d r ) c h e l a Fondazione Carim ha appoggiato la lista di Ticchi facendo confluire su questo gruppo voti di soci influenti della banca. Ed è un vero peccato, perché la Fondazione ha dimostrato, come temevamo, di non aver colto il nostro tentativo: quello di far entrare nel nuovo consiglio d' amministrazione della banca, attraverso persone esperte di credito e finanza, il mondo produttivo riminese. Il nostro voleva essere un contributo al rilancio della più importante banca d e l t e r r i t o r i o » . Maggioli assicura che «gli industriali continueranno a stare vicini alla Carim, perché è un bene troppo importante per la città. Peccato, però, aver riscontrato questo atteggiamento da parte della Fondazione Carim, che ci ha remato contro». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 29 aprile 2015 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale L' INTERVISTA GUIDO OTTOLENGHI, PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA RAVENNA. «La ripresa è una sensazione tra gli industriali Ma per coglierla, le istituzioni si sveglino» di SIMONE ARMINIO «LA RIPRESA economica? Tra gli imprenditori ravennati ad oggi è una sensazione, che speriamo poter confermare molto resto. Ci spera Guido Ottolenghi, industriale del campo petrolifero e presidente d i Confindustria. A lui abbiamo chiesto un' analisi dello stato dell' arte, tra una crisi che non vuole passare e un tessuto industriale che da anni spinge sull' acceleratore della ripresa, unica chiave per uscire dal guado. Ottolenghi, dicevamo, questa sensazione. «Comincia ad esserci, dopo così tanti anni di crisi, un maggiore ottimismo tra le imprese. Gli imprenditori tornano lentamente a leggere i l futuro con maggiore positività, si sente nuovamente parlare di investimenti, di sfide». Eppure la crisi è ancora qui. «Alcuni settori sconteranno anche nei prossimi anni il troppo terreno che si è perso. Penso all' edilizia, che vede finalmente una ripresa dei mutui e quindi della richieste di case in città e provincia ma ha uno stock di immobili costruiti e rimasti invenduti in questi anni che tiene fermo il mercato anche a fronte di un risveglio della domanda». Cosa ha retto meglio, nel ravennate? «La meccanica di precisione e alcune attività industriali molto specializzate. E le loro peculiarità sono state premiate negli ultimi mesi da un aumento esponenziale dell' export». Al resto penserà il Jobs Act? «La legge ha alcuni aspetti molto positivi, l' opinione è buona. Se non ci sono già risultati corposi è solo perché gli imprenditori e la stessa Confindustria stanno ancora analizzandone i meccanismi e le opportunità. Ma la sensazione è che un' iniezione di flessibilità farà molto bene al mercato». A voler essere positivi cala anche l' accesso agli ammortizzatori sociali. «Un dato veritiero, ma che va letto in due modi: alcune imprese che non chiedono più cassa perché sono uscite dalla crisi, altre hanno gettato la spugna». E le istituzioni locali, hanno gettato la spugna? «Sul problema del porto avrebbero potuto dimostrare più coraggio e capacità di visione. C' è il rischio che si sia perso davvero troppo tempo. Speriamo di doverci ricredere». La coesione sociale ha funzionato? «A Ravenna, per fortuna, c' è una lunga tradizione di rapporti forti ma costruttivi con i sindacati. Un bagaglio di dialogo che, durante la crisi, in molti casi ha fatto sì che prevalesse il buonsenso». Per fortuna c' è il turismo. «È una voce molto importante e meritevole di massima attenzione. Ma questo non vuol dire che non possa e non debba crescere ancora e mantenere la sua importanza nell' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 29 aprile 2015 Pagina 11 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale economia adeguandosi ai tempi. Perché c' è da dire che anche la domanda turistica in Romagna è molto cambiata». Poi c' è la manifattura. «Il rapporto tra industria e turismo non è mai stato conflittuale. La chimica o la meccanica di precisione, per dire, hanno sempre rappresentato per Ravenna un ambito importantissimo». Ma è inutile parlare solo di Ravenna. A breve nascerà Confindustria Romagna. «La fusione con gli industriali di ForlìCesena e Rimini procede convintamente. C' è molto entusiasmo anche tra gli iscritti. Siamo tutti convinti che una Confindustria unita saprà e potrà dare risparmi di gestione e opportunità maggiori a tutti quanti». Altre associazioni e magari istituzioni vi seguiranno? «Ce lo auguriamo. Il campanilismo non funziona più, questo si è capito. Soprattutto nei settori produttivi. Basti guardare agli aeroporti o alle fiere. La concorrenza non è più qui ma altrove. Allora cosa aspettiamo a unirci?» ARMINIO SIMONE Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 29 aprile 2015 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Le fusioni e la fine del campanilismo Confindustria Romagna, che nascerà dall' unione di Ravenna, ForlìCesena e Rimini, ha avviato un processo che ha contagiato anche le Unindustria di Bologna, Modena e Ferrara e che potrebbe coinvolgere, in futuro, le Camere d i Commercio e l e a l t r i a s s o c i a z i o n i d i categoria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 29 aprile 2015 Pagina 12 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale L' INTERVISTA VINCENZO COLONNA PRESIDENTE DI UNINDUSTRIA FORLÌCESENA. «La svolta arriverà con le fusioni Un esempio? Il rilancio di Macfrut» di SIMONE ARMINIO «UNA SITUAZIONE stabile, senza cambiamenti straordinari in negativo ma purtroppo neppure in positivo. Il dramma è che, in mancanza di segnali chiari, ci tocca essere ottimisti a tutti i costi». Vincenzo Colonna è amministratore delegato di Ivas e Unindustria ForlìCesena. Insieme ai colleghi di Ravenna e Rimini sta lavorando al processo di fusione che, entro fine 2016, porterà alla nascita della grande Unindustria Romagna. Presidente, neanche l' avvio del 2015 vi ha concesso segnali di ripresa? «Qualcosa a ben guardare c' è stato, ma onestamente non me la sento di dire che si tratta di un' effettiva inversione di tendenza. Di sicuro, però, il nuovo anno ha portato con sé una rinnovata voglia di fare e di reagire in tutti i campi. Fuorché, purtroppo, l' edilizia. Il mattone, sia sincero, si riprenderà mai? «La sofferenza del settore è ancora molto alta. La crisi è pesante, mancano segnali concreti di ripresa. Anche i processi di ristrutturazione dell' esistente, che dovevano rappresentare l' ancora di salvezza, non si sono ancora visti. Ma qualcosa in questo senso dovrà arrivare: abbiamo degli obblighi nei confronti dell' Europa che ci dicono che, entro il 2020, gran parte degli edifici dovrà rispondere a degli standard di efficientamento energetico. Una partita da 1214 miliardi di euro». Cosa va bene, invece? «Settori come l' agroalimentare nel nostro territorio stanno continuando a funzionare bene. Poi c' è la metalmeccanica. E, in generale, tutti coloro che hanno un prodotto da esportare hanno dimostrato e continuano a dimostrare una reattività maggiore». Certo i più piccoli faticano ad andare in giro per il mondo. «Per questo motivo, come Unindustria, ci stiamo sforzando nel favorire l' aggregazione e la nascita di i reti d' impresa. Non è molto semplice prendere realtà da sempre autonome e convincerle a cedere sovranità nei propri processi produttivi per unirsi, magari con un concorrente. Ma le aziende che ci sono riuscite e hanno creato reti in orizzontale o verticale, penso al packaging o al confezionamento della frutta, hanno avuto un valore aggiunto altissimo. Nel frattempo, parlando di frutta, avete perso Macfrut. A Rimini, Macfrut crescerà moltissimo e questo sarà una grande opportunità per le nostre aziende. Erano in molti a chiedercelo. È stata dura, anche per la nostra fiera, fare lo sforzo psicologico di ragionare come Romagna e non più come ForlìCesena. Ma il valore aggiunto di trasferire il nostro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 29 aprile 2015 Pagina 12 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale gioiello di fiera nei padiglioni straordinari di Rimini è altissimo. Ragionare in termini di Romagna è quello che sta facendo anche Unindustria, d' altronde. La fusione procede a grandi passi. Lo scorso 15 aprile c' è stato il primo incontro a comitati riuniti, c' è già un documento firmato e un progetto in stadio avanzato. Nel frattempo molte cose le facciamo già insieme e i risultati, in termini di massa critica delle nostre aziende, sono già quantificabili». E la nuova legge sul lavoro sarà un limite o un vantaggio? «Se le promesse del governo diventeranno realtà il Jobs Act sarà solo un vantaggio. Di sicuro, finora, c' è che la nuova legge ha dato un' iniezione di fiducia alle imprese, che in questi primi mesi dell' anno sono tornate ad assumere. E se riparte il lavoro riparte l' economia, questo è indubbio». Il nuovo corso servirà ad attrarre nuovi investimenti? Pensi a Bologna, che ha vinto' il nuovo stabilimento Philip Morris. «Un evento positivo che speriamo non rimarrà unico. E non lo sarà se la burocrazia farà grandi passi di chiarezza. La nostra, poi, è una regione potenzialmente molto ricettiva in questo senso. Un territorio virtuoso, va detto, dove la gente è abituata a darsi da fare per produrre valore aggiunto. Valori che all' estero apprezzano». Cosa chiede alla Regione? «La nuova Giunta deve ascoltare la voce degli imprenditori e aiutarci in quelle cose che, da soli, non abbiamo la forza di cambiare. Occorre lavorare insieme, imprese e istituzioni. Anche questo è indubbio». SIMONE ARMINIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 29 aprile 2015 Pagina 13 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale L' INTERVISTA PAOLO MAGGIOLI, PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA RIMINI. «Siamo una terra di idee e startup Ma aiutiamo le aziende a crescere» di SIMONE ARMINIO «IN QUESTI anni tutti, compresi i più piccoli, si sono ingegnati per sopravvivere. Ma non basta: per tornare a crescere occorre essere in grado di superare gli steccati personali e collaborare». Paolo Maggioli, presidente d i Confindustria Rimini, Paolo Maggioli, analizza lo stato dell' arte e avverte: «Il futuro è di chi reagisce. Ma il monito, sia chiaro, è riferito anche agli enti locali». Maggioli, intanto ci descriva lo stato dell' arte: come va l' economia, oggi, nel riminese? «Rispecchia la situazione nazionale. Ovvero: nei primi mesi 2015 si vede una ripresa, e questo è un asopetto positivo, non si vedeva un segnale da diversi anni, come tutti sappiamo. Ma si tratta di qualcosa di precario: in tre mesi non si recupera il calo di tutti questi anni». Che segnali vede? «C' è una crescita interessante sull' export. E se si conferma il dato molto interessante sulle aziende che già esportavano, soprattutto è aumentato il numero di aziende che esportano. Un dato interessante su cui continuare a insistere». La crisi ha portato all' estero chi non ci pensava neppure. «Beh, di certo ha spinto molte piccole realtà riminesi a ingegnarsi per esportare. E questo è un dato molto positivo». Resta fuori l' edilizia, che per ovvi motivi non potrà esportare. Con loro come la mettiamo? «Quel mondo ontinua a essere assolutamente fermo. Nell' area di Rimini, per dire, dal 2013 al 2014 le aziende edili sono passate da 528 a 457. E se non riparte l' edilizia, sia chiaro, la ripresa potrà essere soltanto episodica». Roma non vuole riconoscere lo stato di crisi del settore. Ma sul locale si può fare qualcosa? «Le iniziative locali sono importanti. Prenda il piano strategico partito a Rimini e provincia. Sono partiti i primi bandi per la ristrutturazione e il frazionamento degli appartamenti. Potrebbe essere un volano, eppure ancora se ne sa pochissimo. È un' opportunità che andrebbe promossa. E invece si continua a parlare di fermare il consumo del territorio. Una cosa che, parlando di edilizia, in questi anni pare ormai sufficientemetne assodata». Poi c' è il mondo delle startup digitali. Ne nascono mille ma solo una, prenda Yoox, cresce e crea sviluppo. Dov' è l' errore? «Yoox è un esempio interessante e di grande successo. In questi anni, purtroppo, tra le tante startup nate, ben poche hanno avuto percorsi di successo. La sfida, perciò, non è tanto fare nascere iniziative innovative, ma far sì che non restino in incubatrice tutta la vita ma, a un certo punto, facciano il salto per diventare aziende di successo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21 29 aprile 2015 Pagina 13 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Per far sì che accada, ovviamente, servono fondi di investimento e serve che le banche, le istituzioni e il territorio investano su di esse». Meglio farlo subito, prima che arrivi un fondo straniero e ci rubi idea e proprietà di una startup, come spesso accade. «Ma guardi che in molti casi, l' intervento di fondi stranieri non è negativo. Ci sono storie di successo di startup romagnole che hanno ceduto quote a fondi stranieri, mantenendo il proprio management e sfruttando le nuove risorse per fare il grande salto internazionale. In quel caso non è una sconfitta ma una vittoria del nostro territorio, che si dimostra reattivo e capace di attirare risorse». Si è reattivi anche se si hanno le giuste infrastrutture. Rimini come sta? «L' aeroporto è ripartito dopo mille vicissitudini. Poi c' è la fiera: un gioiello che la crisi non ha intaccato. Quest' anno si è arricchita del Macfrut, coalizzandosi con Cesena. Un esempio di collaborazione che dovrebbe fare scuola. In regione, invece, assistiamo ancora a una contrapposizione provinciale che oggi non ha più senso. La concorrenza non può più essere tra Rimini e Bologna o Bologna e Parma, quanto piuttosto tra EmiliaRomagna e Milano o Francoforte. Per questo è necessario che le fiere della nostra regione trovino un dialogo e una collaborazione fattiva. Come industriali lo auspichiamo. La Regione, invece, dovrebbe pretenderlo». Il modello è quello delle confindustrie romagnole, destinate a unirsi? «Il processo che abbiamo abbiato si concluderà entro il 2016. è importante capire, però, che non si è trattato di un vezzo. Unirsi è stato una necessità, l' unico modo per affrontare le sfide dell' internazionalizzazione, resistendo alla crisi e facendo massa critica. Assurdo che le istituzioni non l' abbiano ancora capito». SIMONE ARMINIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 22 29 aprile 2015 Pagina 14 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale PARTNERSHIP CON ICE E MINISTERO PER LO SVILUPPO. Una forte vocazione internazionale LA CIFRA distintiva di IpackIma è l' internazionalità: il settore della lavorazione e del confezionamento, del resto, è fortemente proiettato verso il mercato estero. La fiera è stata inserita dal ministero per lo Sviluppo economico nel ristretto numero delle mostre professionali leader, e beneficia dei fondi stanziati per potenziare l' arrivo di operatori esteri e l' organizzazione di eventi sui mercati di maggiore interesse. IpackIma, dunque, è stata promossa in 55 fiere internazionali del settore packaging in 17 Paesi, e vi parteciperanno espositori da 51 Paesi. Con il supporto di Ice, l' agenzia per la promozione all' estero delle imprese italiane, sono state organizzate 270 delegazioni di buyer provenienti da 50 Paesi. Sempre con l' Ice è stata sviluppata un' intensa azione di direct marketing. IpackIma ha dato vita nel 2014 anche a East Afripack, iniziativa fieristica che ha portato la filiera del processing, packaging e converting a Nairobi: la seconda edizione è già fissata dal 12 al 14 ottobre 2016. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 29 aprile 2015 Pagina 14 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale IpackIma confeziona il futuro A Milano la fiera del packaging Dalla materia prima al punto vendita: tutti i protagonisti della filiera. Stefano Marchetti MILANO QUANDO acquistiamo un prodotto, di solito stiamo più attenti al contenuto che al contenitore... Ma spesso quella che può sembrare semplicemente una bella confezione' in realtà racchiude un tesoro di ricerca e di tecnologia: soprattutto per i prodotti alimentari, i processi di lavorazione e imballaggio sono fondamentali per garantire la conservazione e la freschezza. Dal 19 al 23 maggio, nei padiglioni di FieraMilano ce lo dimostrerà IpackIma, la fiera triennale di tecnologie e materiali per il processing e il packaging nei settori food e non food, una delle più grandi e articolate vetrine mondiali della filiera. IpackIma è affiancata quest' anno da mostre verticali focalizzate sul prodotto alimentare fresco: carne, latte e ortofrutta. Il ministero per lo Sviluppo economico l' ha inserita fra le fiere simbolo del made in Italy, che quindi godranno del sostegno del Piano straordinario per il rilancio internazionale dell' Italia, compreso nel decreto Sblocca Italia. IL NOSTRO Paese, infatti, è leader nelle macchine automatiche per l' imballaggio, un settore che fattura oltre 5 miliardi di euro, e l' Emilia Romagna è in prima fila. Proprio lungo la via Emilia, con il baricentro a Bologna, la packaging valley' è uno dei distretti industriali più brillanti: qui si costruiscono macchine capaci di confezionare ogni genere di prodotto, dalle sigarette agli alimenti, dalle piastrelle alle bibite. La fiera milanese acquisisce poi un significato ancora maggiore per la concomitanza con l' Expo dedicato all' alimentazione, e non a caso IpackIma è l' unica fiera riconosciuta dall' Expo come leader in Italia nel suo settore: nella lotta allo spreco alimentare, i sistemi di confezionamento giocano un ruolo primario. «IPACKIMA rappresenta un unicum a livello mondiale», fa notare l' ad Guido Corbella. Non è una sola fiera ma ne racchiude altre cinque: a IpackIma si affiancano infatti tre mostre focalizzate sui prodotti freschi, MeatTech (lavorazione, conservazione, packaging e distribuzione di carni e salumi), Dairytech (rivolta al settore lattiero caseario), Fruit Innovation (il progetto più recente, dedicato a tecnologie e servizi per la filiera industriale della frutta e della verdura, un settore in notevole evoluzione), oltre a Converflex, la mostra della stampa sugli imballaggi e l' etichettatura, e Intralogistica Italia (organizzata in collaborazione con Deutsche Messe), che punta l' obiettivo sulla logistica e la movimentazione interna. INSOMMA, una vera manifestazione di filiera e di sistema in grado di attrarre 1.850 espositori (un numero in notevole crescita), di cui 600 esteri: «A oggi non esistono altre B2B che offrano una visione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24 29 aprile 2015 Pagina 14 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale così completa e al contempo così specializzata, dunque segmentata per valorizzare le soluzioni nelle aree applicative più dinamiche, in particolare nel fresco alimentare», aggiunge Guido Corbella. FRA I PRIMATI di IpackIma, c' è anche quello di essere la fiera di riferimento nel mondo per le tecnologie di lavorazione della pasta e del grain based food', ovvero i prodotti a base di grano: anche questa è un' eccellenza italiana ed è importante che il nostro Paese possa mostrare al mondo il suo know how', quello che riesce a fare. Per confezionare un futuro di fiducia, oltre la crisi. STEFANO MARCHETTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 29 aprile 2015 Pagina 14 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale FRA CONFERENZE, SEMINARI E PRESENTAZIONI. Oltre cento eventi per approfondire CON più di cento eventi, fra conferenze, seminari e presentazioni, IpackIma è anche un' importante occasione di approfondimento. Fra gli appuntamenti più significativi, si segnala la conferenza inaugurale con una lectio magistralis di Carlo Ratti, direttore del Mit Senseable City Laboratory e ideatore del Supermercato del futuro di Expo 2015. Di speciale interesse, poi, il convegno internazionale del 20 maggio «Designing a resilient future: food, technology and sustainable development» che discuterà un tema fondamentale: come affrontare la sfida di assicurare nel 2050 accesso al cibo, salute e sostenibilità a una popolazione di 910 miliardi di persone. Coordinerà i lavori Claudio Peri, professore emerito dell' Università di Milano. Fra i relatori Greg Drescher, vicepresident The Culinary Institute of America, Michael Bakker, direttore di Google food services, e Paolo Barilla, vicepresidente della Barilla. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 29 aprile 2015 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale I DATI DELL' OSSERVATORIO SUL SETTORE. Ricavi e occupazione: c' è la ripresa LA RIPRESA economica c' è, e lo confermano i dati dell' Osservatorio IpackIma, riferito al settore del packaging e del processo food e non food. L' indagine congiunturale sul secondo semestre 2014 (sviluppata su un campione di 146 imprese con 8.500 addetti e 2,2 miliardi di fatturato) indica numeri positivi. Un terzo delle imprese produttrici ha segnato ricavi in crescita e il dato soddisfacente riguarda anche le esportazioni: quasi tre aziende su dieci hanno dichiarato di aver avuto un aumento e solo il 10% ha subito un calo. I livelli occupazionali sono rimasti inalterati per l' 86% delle aziende: anzi, il 12% delle imprese ha incrementato il numero degli addetti. «Le aspettative economiche delle imprese hanno fatto passi avanti, con un effetto traino, seppur timido, sugli investimenti spiega il professor Giampaolo Vitali, segretario del Gruppo Economisti d' impresa, che ha coordinato lo studio . La crescita è destinata a consolidarsi e proseguire in base alle aspettative rilevate per i primi sei mesi del 2015». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 29 aprile 2015 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale «Meno sprechi e imballaggi verdi' È la sfida della grande distribuzione» Marco Pedroni, presidente di IpackIma 2015, punta sulla sostenibilità. Andrea Ropa MILANO QUANDO i big di un settore scendono in campo per rappresentare gli interessi della propria categoria, significa che la partita è davvero importante. È il caso di Marco Pedroni, numero uno di Coop Italia, una delle maggiori realtà italiane della grande distribuzione, al quale è stata affidata la presidenza dell' edizione 2015 di IpackIma. Prima di lui era toccato, nel 2009, ad Alberto Bauli e, nel 2012, a Paolo Barilla. Si tratta della prima volta che un esponente di primo piano della Gdo riveste questo ruolo. Se lo aspettava? «Francamente no, quando mi hanno chiamato ero sorpreso. Mi hanno spiegato che volevano un rappresentante della parte finale della filiera e ho accettato volentieri perché per noi l' imballaggio è un tema fondamentale su cui lavoriamo da tempo e siamo impegnati in un dialogo costruttivo con produttori e consumatori». Qual è il punto di forza dell' edizione 2015? «Senz' altro il lavoro comune degli attori della filiera, per i quali IpackIma rappresenta un' occasione importante p e r f a r e i l s a l t o d i qualità. Questo evento ci aiuta a fare sistema: distributori, confezionatori e produttori devono lavorare insieme partendo dal cliente». Come vede il packaging del futuro? «Si punterà sulla riduzione di materiali, energia e costi, per mitigare l' impatto economico e ambientale degli imballaggi attraverso la politica del risparmioricicloriutilizzo. Ma questo non vuol dire realizzare imballaggi poveri'». Cioè? «Il packaging è parte fondamentale del prodotto e attraverso di esso passano marketing, tracciabilità, sicurezza e durata del prodotto stesso. Pertanto nessun produttore potrà permettersi di lesinare risorse e investimenti su questo settore». In che modo l' innovazione tecnologica può migliorare il packaging? «Stanno nascendo interfacce, in particolare legate a internet, che ci permettono di dare più informazioni al consumatore. È il tema delle cosiddette etichette aumentate', che attraverso smartphone e schermi dedicati nei punti vendita sono in grado di approfondire aspetti impossibili da sviluppare sulle tradizionali etichette stampate. Inoltre, la tecnologia consente di migliorare la qualità degli imballaggi e quindi di fare passi in avanti per aiutare zone del mondo in difficoltà». Per esempio? «Un prodotto ben imballato e ben conservato sarà sempre più in grado di allargare il proprio mercato, sia in termini temporali sia in termini geografici. Per questo, fra gli appuntamenti di IpackIma 2015, ci saranno diverse iniziative legate all' Africa, continente in cui attraverso un packaging di nuova generazione sarà più facile portare aiuti alimentari e prodotti in grado di favorirne la crescita». L' incarico affidato a lei sottolinea la sinergia di IpackIma 2015 con Expo. «L' esposizione universale è Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 28 29 aprile 2015 Pagina 15 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale un' occasione unica per segnalare che in Italia, oltre al buon cibo, c' è una grande industria legata al confezionamento alimentare. Perciò è evidente che collocare la nostra fiera negli stessi giorni e in padiglioni attigui sottolinea l' affinità dei temi trattati». ROPA ANDREA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 29 aprile 2015 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale L' INTERVISTA LA RICETTA DI ROBERTO SOLLEVANTI, PARTNER DI PWC. «Nuovi prodotti, alleanze, export e talenti possono aiutare le aziende a svilupparsi» di MATTEO NACCARI ALLEANZE, investimenti in talenti, sfruttamento delle tecnologie digitali, sviluppo dei mercati esteri, lancio di nuovi prodotti. Sono queste, secondo i manager italiani, le principali strategie da seguire per spingere la crescita delle proprie aziende. Lo scenario emerge da una ricerca di PwC, la Annual Global Ceo Survey', giunta alla 18esima edizione, che annualmente fotografa il livello di fiducia degli amministratori delegati di 77 Paesi , elaborando poi i dati per singola nazione. Roberto Sollevanti, lei è partner di PwC e quotidianamente affianca le più importanti aziende anche del territorio romagnolo nello sviluppo dei propri business e nel controllo dei propri conti. Come commenta questi risultati? «Questi sono sicuramente driver che possono aiutare lo sviluppo delle imprese. Dobbiamo capire che la crisi ci ha traghettato in un mondo completamente diverso rispetto a qualche tempo fa, la concorrenza è aumentata, ci sono nuovi mercati in continua crescita con milioni di consumatori con redditi in aumento e che sono affamati di made in Italy. Non si possono più aspettare i clienti in ufficio, siamo noi che dobbiamo andarli a cercare». Insomma, bisogna cambiare pelle per non morire. «Esatto. Ed è quello che molte imprese italiane stanno facendo. Cito altri risultati della ricerca: il 49% dei Ceo italiani dichiara di essere interessato all' internazionalizzazione e di voler far crescere la propria società per linee esterne attraverso acquisizioni o alleanze. Erano il 35% l' anno scorso». L' export è una medicina per tutti. D' altra parte negli ultimi tempi i segnali positivi sono arrivati soprattutto da chi non si è limitato ai confini italiani. Su quali Paesi si punta principalmente? «Stati Uniti, Cina e Germania. Certo, non è semplice andare da soli all' estero e infatti molti imprenditori lo hanno capito cercando alleanze oppure aggregandosi per aggredire nuovi mercati. La combinazione di aziende permette di aumentare le competenze a livello commerciale, operativo, industriale e finanziario e di diventare più competitivi». Anche investire in talenti e innovare sono leve strategiche, concorda? «Sì, partiamo dai talenti. In passato molti imprenditori assumevano profili con un percorso formativo e valori allineati a quelli aziendali, ora si tende sempre di più a cercare figure in grado di pensare e lavorare in modo nuovo per favorire il processo di innovazione e servire al meglio clienti dai comportamenti e dai gusti molto diversi tra loro. Puntare sul capitale umano è importantissimo. Occorre investire anche in manager con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 30 29 aprile 2015 Pagina 15 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale esperienza internazionale che affianchino gli imprenditori. In molte realtà non c' è il direttore amministrativo e finanziario, invece è determinante qualcuno che definisca le strategie finanziarie e quelle di internazionalizzazione se no i progetti rischiano di fallire». E sull' innovazione? «E' sempre più importante. Non a caso il 40% dei Ceo italiani dichiara che nell' ultimo periodo la propria azienda ha ampliato il mercato di riferimento entrando in nuovi settori». C' è fiducia nel futuro? «In Italia, solo il 27% dei Ceo pensa che l' economia globale crescerà nel 2015, rispetto al 43% del 2014, ma il 20% è molto fiducioso nella crescita di ricavi nel 2015, quota che sale all' 80% sommando quelli che si dichiarano fiduciosi in crescita'. Questa percentuale tocca poi il 94% per le prospettive a tre anni, massimo registrato negli ultimi cinque anni». Quali sono, infine, le preoccupazioni? «Gli italiani temono in particolare i fattori potenzialmente destabilizzanti per le prospettive di crescita aziendale: il 78% la capacità del governo di rispondere al deficit fiscale e al debito pubblico, il 73% i rischi geopolitici internazionali e il 71% l' aumento del carico fiscale». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 29 aprile 2015 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale La stazione per i treni ad Alta Velocità E' operativa Rho Fiera Expo Milano 2015', la stazione ferroviaria dedicata al quartiere fieristico dove arrivano e partono i treni ad Alta Velocità per l' Italia e per l' Europa. Previste ogni giorno le fermate di 19 Frecciarossa e 18 Frecciabianca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 29 aprile 2015 Pagina 15 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale WORLD STAR PACKAGING AWARD IL 19 MAGGIO. Un premio per il miele in bustina ECCELLENZA significa ideare anche confezioni innovative, capaci di risolvere problemi e di facilitare l' utilizzo dei prodotti. Durante IpackIma, dunque, il 19 maggio verrà assegnato il World Star Packaging Award (Wpo) ad alcune creazioni particolarmente originali. Dei 265 candidati sono stati nominati 148 prodotti. Per esempio, un miele turco che si avvale di una tecnologia di confezionamento tutta italiana, anzi emiliana: ogni monodose è una piccola bustina semirigida, grande come un biglietto da visita, ed è sufficiente stringerla fra pollice e indice e piegarla per far aprire un piccolo foro da cui esce il liquido. La bustina Easysnap che si apre con una mano sola e può aiutare soprattutto anziani e disabili è un lampo di genio di un' azienda del Bolognese. Dalla Norvegia arriva il salame preaffettato in una coppetta di plastica con coperchio a vite, mentre dagli Stati Uniti vedremo il gelato confezionato in una busta a forma di coppetta, che si può spremere in una ciotola. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 29 aprile 2015 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Il treno 'travolge' la tassa di soggiorno Rimborsata l' imposta ai turisti che sbarcano in stazione. Al via il VeneziaRiccione. VUOI VENIRE in vacanza a Riccione in treno? Il viaggio è gratis e non paghi nemmeno la tassa di soggiorno. Aggiungi agevolazioni e ingressi ridotti ai musei e castelli della Romagna. E' questa la scelta strategica dell' amministrazione per incentivare il turismo nella Perla Verde. L' iniziativa Al mare in treno, nata da un' idea di una ventina di albergatori riccionesi, allargata negli ultimi anni anche a Rimini e Cattolica, quest' anno compie dieci anni e festeggia le 100 adesioni di hotel convenzionati. Ma solo a Riccione i turisti saranno esenti dalla tassa di soggiorno. «LA NOSTRA città spiega il sindaco Tosi alla conferenza di presentazione del progetto a Milano è la prima della Riviera a rimborsare l' intera tassa a chi viene in vacanza in treno. E da quest' anno avremo una fermata tutta dedicata a Riccione con Frecciabianca sulla tratta Venezia/PadovaLecce. Grandi novità che si traducono concretamente nel concetto di vacanza ecosostenibile, consentendo spostamenti sicuri, economici e rispettosi dell' ambiente». Per i turisti che sceglieranno le 70 fermate Frecciarossa, Frecciabianca, Intercity, nelle tre città della Riviera è previsto il rimborso del biglietto di andata e anche di ritorno, in base al periodo di permanenza. «E oggi gli albergatori forniscono il servizio di trasporto bagagli dice Rodolfo Albicocco, presidente dell' Associazione albergatori di navetta elettrica e il rimborso del biglietto dell' autobus, per i trasferimenti stazione/hotel». Ma le offerte non finiscono qui. Per i turisti è possibile richiedere anche la carta vantaggi che offre riduzioni per musei e castelli riminesi. «Questo progetto sostiene Gianfranco Battisti di Trenitalia potrebbe essere esportato in tutta Italia. La nostra azienda ha avviato da 10 anni un' importante collaborazione con enti e imprenditori, perché è consapevole di investire in territori di grande richiamo. Sarà avviata già dai prossimi giorni una campagna di comunicazione con video che gireranno sui monitor presenti in 270 treni alta velocità e nelle stazioni con totem dedicati». La campagna di comunicazione è stata curata dall' amministrazione di Riccione con un investimento di 25mila euro. «Abbiamo voluto investire dei fondi specifici per questa campagna commenta ancora la Tosi e i video promozionali sono stati realizzati direttamente con forze locali». «Il progetto verrà già avviato a fine maggio conclude l' assessore al turismo, Claudio Montanari un periodo denso di appuntamenti che aprirà la stagione estiva. E i video passeranno anche al Caffè Pascucci di Milano, fulcro importante per questo anno dell' Expo. Lo scorso anno gli arrivi in treno a Riccione hanno avuto un incremento, rispetto al 2013, dell' 11%: circa 55mila arrivi, pari a 275mila presenze. Le prospettive ci fanno pensare a un nuovo incremento». r.c. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 29 aprile 2015 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale «Bloccati in casa dai lavori del Trc» L' ira degli abitanti di via Portovenere. Il M5s: «Intervenga la Tosi» AI RESIDENTI di viale Portovenere è stato intimato di togliere le auto dalla strada e nei garage per lasciare spazio al cantiere del Trc. L' intera sede stradale da oggi resterà chiusa per consentire il rifacimento dei sottoservizi. Il tratto interessato interessa circa 400 metri tra i viali La Spezia e Ventimiglia. Vale a dire che circa 50 famiglie resteranno murate'. L' esasperazione è sfociata in momenti di tensione tra gli abitanti e le maestranze. «La carreggia non era più accessibile ai Vigili fuoco, il Comune ha fatto ordinanza per riallargarla, ma il Tar si è espresso contro _ sbotta Massimo Angelini del comitato No al Trc _. La preoccupazione è forte, anche perché corre voce che verranno abbattuti alcuni alberi sul lato monte. Qui abitano diversi anziani, in caso di necessità, con cosa vengono a soccorrerli, con l' elicottero? Invitiamo gli ex sindaci Pironi, Imola e Masini a venire sul posto con gli stivali per vedere cosa succede». Interviene anche il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli della Lega nord che parla di «Cittadini sott' assedio e di autoritarismo nell' esecuzione dei lavori. I residenti di viale Portovenere si sono scontrati con l' affissione improvvisa di cartelloni gialli che intimavano di sgomberare garage e posti auto nell' arco di un paio d' ore _ tuona _. Evidentemente la ditta appaltante del Trc ha pensato bene di procedere ad occhi chiusi senza tenere conto dei diritti e delle volontà dei riccionesi, più volte espressisi contro questa opera. Si tratat di un atto di forza inaudito che relega i residenti nelle proprie abitazioni, limitandone la mobilità e impedendo il transito ai mezzi di soccorso». Interviene viva anche la consigliera del M5s, Raffealla Sensoli: «Dalle notizie frammentarie che mi sono arrivate dovrebbe essere una sorta di occupazione provvisoria per il cantiere, la stessa con cui hanno abbattuto la proprietà di alcuni rimiesi. Ora però si parla di entrate principali a un gran numero di abitazioni, entrate che devono poter essere usate per i mezzi di soccorso. Il personale del pronto soccorso dovrebbe arrivare a piedi dall' inizio della via? Chiedo al sindaco Tosi di intervenire prima possibile poiché risulta evidente il rischio di pubblica sicurezza di cui lei è la prima garante e per cui è investita di pieni poteri». Nives Concolino. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 29 aprile 2015 Pagina 21 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale SAN GIOVANNI. La proposta: meno tasse a chi tiene pulita e in ordine la città OFFRIRE la propria manodopera al Comune in cambio di sconti o dell' abolizione di alcune tasse. E' la proposta avanzata in questi giorni dal Movimento 5 Stelle di San Giovanni, che ha chiesto alla giunta di impegnarsi ad adottare un regolamento per disciplinare il cosiddetto baratto amministrativo'. Il provvedimento è inserito nel decreto Sblocca Italia e prevede delle agevolazioni di natura fiscale per i cittadini impegnati in progetti di tutela o valorizzazione del territorio. Detto in altre parole: i residenti che si daranno da fare per tenere puliti i parchi, sistemare le strade o recuperare aree degradate, potranno essere ricompensati con una riduzione delle imposte da parte dell' amministrazione. Un vero e proprio baratto, appunto, che in alcuni comuni italiani (come quello di Invorio, in provincia di Novara) è già pronto per essere sperimentato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 29 aprile 2015 Pagina 22 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Casse vuote: il Comune affitta 400 posti auto Alla ricerca di un gestore per il parcheggione di via dei Mille durante l' estate. QUATTROCENTO posti auto... in affitto! E' l' amministrazione comunale di Bellaria Igea Marina che lancia un avviso per l' affidamento in concessione del parcheggio comunale di via dei Mille per l' estate 2015. Si tratta dell' area in prossimità della struttura Beky Bay, che dispone di ben 400 posti auto, e si trova tra il Parco Pavese e la ferrovia. La scadenza il 7 maggio. Al gestore, che dovrà farsi carico dei lavori di ripristino degli stalli e dei divisori, della manutenzione, pulizia, sorveglianza e custodia dell' area, sarà affidato il parcheggio indicativamente dal 15 maggio al 15 settembre, con obbligo di apertura tutti i giorni dal 15 giugno al 31 agosto. «L' affidamento spiega l' amministrazione avverrà secondo il criterio dell' offerta più vantaggiosa per l' amministrazione». La base d' asta è fissata a 15.000 euro: la controprestazione in favore del concessionario consiste nel «diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente l' area concessa, applicando le tariffe stabilite dall' Ente nell' àmbito dei servizi pubblici a domanda individuale». I parcheggi cittadini sono in parte dati in concessione, in parte gestiti direttamente dal Comune, attraverso i parcometri. In concessione estiva anche il parcheggio di via Properzio (120 posti auto) e quello di via dei Saraceni (zona nuovo mercato ittico, circa 100 posti auto). Le scorse stagioni o state date a cooperative sociali. Nel resto dell' anno sono liberi. Completa l' offerta l' area di via Costa, che, sebbene realizzata dal privato come il parcheggio di via Italico a Igea, «nei mesi invernali è nella disponibilità della città». Parcheggi custoditi: si va da 1,50 euro l' ora a 11 euro al giorno. Convenzioni per privati e attività turistiche. Parchimetri: da 0,70 all' ora a 4 euro nell' intera giornata estiva (3 d' inverno). Come si vede, i primi costano circa il doppio. Mario Gradara. GRADARA MARIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 29 aprile 2015 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale PROVINCIA DI RIMINI IL FATTURATO MEDIO SI ATTESTA ATTORNO AI 68 MILIONI. Sempre più aziende sono in perdita Ma c' è ottimismo per il futuro di RAFFAELE DINI e FILIPPO LO PICCOLO LA PROVINCIA di Rimini contribuisce con ben 95 imprese alla formazione del campione delle prime 500 aziende della Romagna (19%). Di queste, una è tra le top 10 e 16 nella top 100. La maggior parte delle imprese (46%) sono collocate tra il 200esimo e il 400esimo posto, il che significa una concentrazione di aziende di media d i m e n s i o n e i n p r o v i n c i a , c o n u n fatturato che mediamente si attesta attorno ai 68 milioni di euro. I dati aggregati del campione consegnano, per il 2013, un fatturato complessivo attorno ai 6 miliardi e 300 milioni di euro, con una patrimonializzazione aggregata di due miliardi e mezzo di euro e più di 18.000 occupati nel campione di riferimento. Interessante è verificare come nella top 500 delle aziende riminesi il commercio all' ingrosso e dettaglio occupi un quarto del campione, seguito dal turismo (8%), servizi generalizzati alle imprese e edilizia (7%), tessile e abbigliamento (5%), strutture ospedaliere (5%). Interessanti sono anche settori come l' editoria e la chimica farmaceutica, non dimenticando anche la costruzione di imbarcazioni. Il 5% del campione è in forma cooperativa. Il fatturato complessivo della provincia, nelle dimensioni già descritte sopra, chiude con un aumento dell' 11% rispetto al 2012. La crescita media si attesta attorno al 7%. Nonostante il dato aggregato confortante, è necessario rilevare come il 2013 per le prime 500 imprese che si collocano nella provincia di Rimini sia stato comunque di crisi, con dati che nella sostanza confermano il trend nazionale. Infatti il 51% ha subito cali di fatturato rispetto al 2012, numero che si incrementa se spostiamo l' analisi sul Risultato Operativo Caratteristico, indicatore che misura la capacità dell' impresa di generare reddito al netto della gestione caratteristica, dove assistiamo ad un 57% di aziende che hanno avuto un decremento. SUL FRONTE della generazione di utili, nonostante il dato mediano sia confortante e dica che le imprese del campione sono mediamente in grado di generare utile, assistiamo ad un aumento di quelle che hanno chiuso l' esercizio 2013 in perdita (35% contro 26% del 2012). Inoltre vi è anche mediamente un lieve calo (0,1%) della forza lavoro impiegata. Questi dati, se letti complessivamente, consegnano un quadro che conferma nella sostanza una crisi economica generalizzata anche per le prime 500 imprese della provincia di Rimini, in una sostanziale continuità rispetto ai dati 2012. Generalmente le imprese hanno subito lievi cali di fatturato, che non sono stati compensati da un calo del costo di acquisizione dei fattori produttivi, che invece è rimasto invariato se non cresciuto. È stata quindi la dinamica prezzocosto a determinare nella sostanza questi risultati. Detto questo però, l' analisi sulla Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 38 29 aprile 2015 Pagina 47 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale patrimonializzazione e rischio finanziario consegna una realtà ottimistica. Infatti sia il Patrimonio Netto, aggregato e medio, che il rapporto di indebitamento e grado di copertura degli oneri finanziari risultano essere migliori rispetto al 2012, dati che fanno ben sperare per il futuro. In conclusione, la provincia di Rimini rispecchia negli andamenti il trend regionale e nazionale di crisi generalizzata, ma vi sono alcuni dati che possono condurre ad un cauto ottimismo per l' immediato futuro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 29 aprile 2015 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale AGROALIMENTARE TUTTE LE IMPRESE HANNO REGISTRATO UN UTILE. I fatturati sono in crescita E aumentano anche gli occupati di EMANUELA MARZOLI e SARA SANNA IL SETTORE agroalimentare si presenta in Romagna c o n 1 0 3 a z i e n d e , u n f a t t u r a t o complessivo di più di 10 miliardi di euro e 98.475 occupati. Di queste, 47 rientrano nella provincia di Ravenna, 46 in provincia di Forlì Cesena e 10 nella provincia di Rimini. Il 36% del campione è costituito da società agricole cooperative e c o n s o r t i l i . I l s e t t o r e agroalimentare rispetto agli altri settori ha visto un importante incremento del fatturato rispetto all' anno 2012 (10,10%). Infatti ben 4 aziende sulle 500 esaminate rientrano tra le top 10 e ben 30 nelle top 100. DEL CAMPIONE esaminato si riscontra in 66 aziende una crescita dei volumi di fatturato rispetto allo scorso esercizio; in sole 37 aziende il fatturato è inferiore a quello del 2012, segno che la crisi, seppur in modo più leggero rispetto altri settori, ha in ogni caso toccato anche l' agricoltura; in particolare si evidenzia che nella sola provincia di Ravenna il 50% delle aziende presenti ha il fatturato in calo; conforta, tuttavia, il dato dell' incremento della forza lavoro che passa da 35.223 a 38.793 unità del 2013. TUTTE le imprese del settore hanno chiuso i bilanci in utile sia nel 2013 che nel 2012, anche se alcune ne evidenziano una riduzione rispetto l' anno 2012 (n.37 su 103). Il risultato operativo della gestione caratteristica (EBIT) conferma questo andamento, il dato medio si incrementa del 7,2% rispetto il 2012. Stesso andamento registra l' EBITDA medio che, da circa 88 milioni di euro del 2012 passa a 97 milioni di euro del 2013 con un incremento di circa il 10,5%. Il settore dell' agroalimentare si conferma un settore trainante in un periodo dove spesso la crisi si è fatta sentire con risultati poco soddisfacenti. LA TOTALITÀ delle aziende oggetto di analisi produce redditi positivi e gli indicatori confermano il trend crescente rispetto al 2012 nella maggioranza dei casi; il settore ha ben saputo fronteggiare questa particolare fase economica resistendo anche sotto il profilo dell' occupazione che resta costante. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 29 aprile 2015 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale L'export sostiene i ricavi delle aziende Si spera nella ripresa della domanda interna I L S E T T O R E tessile, a b b i g l i a m e n t o e calzature si presenta in Romagna con quasi un miliardo di euro di fatturato, poco meno di 300 milioni di patrimonializzazione, più di 3000 occupati e 23 aziende. Di queste, il 70% è collocato in provincia di Forlì Cesena, il 22% in provincia di Rimini e il restante 8% in provincia di Ravenna. Il settore per definizione non risulta essere tra quelli più stabili, infatti è soggetto ai gusti altalenanti dei consumatori, nonostante un certo grado di fidelizzazione creata dalle aziende a marchio forte ed identificativo, e alla ricerca di prodotti che da un lato soddisfino le proprie esigenze, ma dall'altro siano economicamente accessibili. Anche in Romagna, come nel resto del paese, va registrato un calo di domanda interna per l'anno 2013, additabile soprattutto alla crisi economica che ormai è diventata strutturale nel nostro paese. Questa riduzione però non ha prodotto un corrispondente decremento dei ricavi. Infatti i ricavi aggregati sono aumentati del 4%, con punte positive fino al 42%. Questo dato è leggibile unitamente ad un aumento di domanda internazionale, che ha molto spesso rappresentato l'ancora di salvezza per alcune imprese. BISOGNA rilevare però che Il 35% del campione ha conosciuto un decremento del proprio volume d'affari. La redditività delle imprese è stata messa a dura prova dalla crisi. Infatti il 26% ha chiuso l'esercizio 2013 in perdita, contro il 13% dell'anno precedente. Il 61% delle imprese del settore ha subito una erosione di utile, trainata dalle performance poco positive dell'EBIT, che misura il risultato della gestione caratteristica, ovvero quanto rimane alla impresa al netto dei costi sostenuti per il suo core business, dell'EBITDA e del ROS, ovvero quanta parte dei ricavi si trasforma in redditività caratteristica. Ciò significa che l'incremento, seppur discreto, del volume d'affari registrato nel 2013, non si traduce, in media, in un incremento di redditività operativa, che risulta erosa da una generalizzata crescita dei costi operativi. Infatti l'EBIT medio è passato da 2,5 milioni di euro circa a circa 2,2, mentre l'EBITDA medio da 3,9 milioni di euro a 3,7. Infine, l'utile mediamente ha subito un calo del 29%: a tal proposito però va rilevato un andamento altalenante delle singole imprese: infatti vi sono alcune realtà che sono andate decisamente bene, controbilanciate da imprese che invece hanno avuto delle performance molto negative, rispetto al 2012. Infatti solo il 22% delle imprese ha delle variazioni percentuali positive/negative ad una sola cifra, ovvero che oscillano tra il 9% e il +9%. Il rapporto di indebitamento ovvero quanto capitale di terzi vi è ogni euro di capitale proprio rimane sostanzialmente invariato, con un 57% delle imprese che lo ha addirittura migliorato. TALE dato tutto sommato risulta essere confortante, considerata la crisi economica generalizzata e quella che ha colpito il settore, perché questo indice si colloca per la larga maggioranza delle imprese Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 41 29 aprile 2015 Pagina 51 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale su livelli sostenibili nel mediolungo periodo. In conclusione quindi il 2013 è stato un anno non troppo positivo per il settore, ma nonostante questo i dati aggregati su ricavi, patrimonializzazione e rischio finanziario conducono, per il futuro, ad un moderato ottimismo, nella attesa che risalga la domanda interna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 29 aprile 2015 Pagina 53 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale PORTO E COMMERCIO ALL' INGROSSO DI PRODOTTI PETROLIFERI E LUBRIFICANTI. Il giro d' affari registra un boom del 16% Preoccupano redditività e indebitamento di CARLO BACCHETTA e LUCA DAL PRATO IL FATTURATO aggregato delle aziende operanti nel settore porto e del commercio all' ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti 2013 fa registrare una crescita del 16,46% rispetto all' anno precedente grazie soprattutto al contributo di Ferretti S.p.A. (passata dai 36 milioni del 2012 ai 450 del 2013). Sostanzialmente in linea con l' anno precedente il dato mediano (+0,36%) del campione considerato. Il numero dei dipendenti 2013 è pari a 4.757 unità (+14 rispetto al 2012) e il numero medio di addetti per società è pari a 190, costante rispetto al 2 0 1 2 . L a mediana p a s s a d a 2 5 a 2 4 dipendenti. La società con il più alto numero di dipendenti è Ferretti S.p.A. con 1.713 dipendenti (45 rispetto al 2012). A PREOCCUPARE sono i dati che emergono da una analisi della redditività e sul rapporto di indebitamento delle aziende del campione considerato: il valore aggregato dell' EBITDA, così come il valore mediano, si riducono rispetto all' anno precedente nell' ordine del 24,38% e 27,55%. In netto calo anche il dato aggregato degli utili netti (82,69 milioni) con una variazione del valore mediano del 13,97%. Altro campanello di allarme del settore è l' andamento del rapporto di indebitamento il cui valore mediano passa da 4,86 del 2012 a 7,22, dati che evidenziano una notevole dipendenza da fonti di finanziamento esterne all' azienda che confermano una rischiosità insita del settore. Nel 2013 la media del ROI è pari all' 8,03% (8,14% nel 2012) e registra una mediana del 7,92%. La redditività non risulta tuttavia equilibrata in quanto figurano alcune società con valori negativi. LA SOCIETÀ con la migliore performance del ROI risulta F.A.P. s.r.l., con un ROI del 26,45%. La media del ROS, nell' anno 2013, si attesta sull' 1,03% ed è in linea con la mediana pari all' 1,17%. Il miglior risultato è raggiunto da S.A.P.I.R. Porto Intermodale Ravenna S.P.A (21,59%). Anche in questo caso la redditività non risulta bilanciata, in quanto figurano società con valori negativi. Infine, l' indice di redditività del capitale proprio (ROE) riporta una media pari al 4,92%; svetta Sac Petroli s.r.l. con un valore massimo pari a 38,12%. Anche in questo caso, figurano alcune società con valori negativi. In sintesi, la situazione di incertezza del mercato petrolifero, caratterizzato da una certa rigidità e da componenti non commerciali di carattere finanziario e speculativo, pare continuare a influenzare l' oscillazione dell' andamento delle aziende del settore. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43 29 aprile 2015 Pagina 55 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Salgono i ricavi, ma si riducono gli utili Queste imprese sono un motore della Romagna di STEFANIA VIGNINI e FILIPPO LO PICCOLO LA COOPERAZIONE riveste un ruolo fondamentale all' interno del territorio della Romagna. Presenta, infatti, dati piuttosto interessanti, soprattutto, dal punto di vista del fatturato medio, che si attesta intorno ai 103,4 milioni di euro nel 2013 rispetto ai 96,6 milioni circa del 2012. Come è dato osservare dalla tabella a destra, sono presenti nel territorio ben 92 aziende nel 2013 che svolgono la loro attività sotto forma di cooperative. Costituiscono, quindi, il 18,4% dell' universo delle top500 Romagna. Inoltre, di queste, ce ne sono 10 che rientrano, in termini di fatturato, fra le prime 40 aziende delle top500 Romagna e soltanto 19 rientrano nelle ultime 100. È da sottolineare che la prima cooperativa, fra le 92 è anche la prima delle top500, il che conferma l' importanza, dal punto di vista del fatturato prodotto, del tessuto cooperativo nel territorio considerato. L' andamento del fatturato dall' anno 2012 all' anno 2013 registra sostanzialmente un incremento per la quasi totalità delle imprese, ad esclusione delle imprese ubicate nella provincia di Rimini che, invece, mostrano una diminuzione del fatturato di circa 7,4 milioni. Lo stesso non può dirsi, in generale, per quanto riguarda l' utile. Ad esempio, se osserviamo le prime quattro aziende, si riscontra che un aumento consistente del fatturato prodotto dal 2012 al 2013 non risulta accompagnato da un incremento proporzionale dell' utile dei due anni, anzi è possibile affermare che il reddito subisce un decremento nella quasi totalità delle imprese. Il profitto, anche se integrato con tante altre informazioni, resta sicuramente il dato focale volto a segnalare la capacità dell' impresa di raggiungere la sua mission. Ciò è senz' altro vero per le imprese in generale ma, c' è da dire che per le cooperative ci sono da considerare altri aspetti. L' andamento del reddito d' esercizio, considerando il finalismo cooperativo, non rappresenta un dato così rilevante per misurare l' efficacia istituzionale di tali aziende. Ci piace sottolineare, infatti, che una cooperativa risulta mossa nel suo agire dalla consapevolezza che l' attività economica da lei posta in essere non sia esclusivamente finalizzata al profitto e debba essere legittimata dalla sua utilità sociale. Sostanzialmente ci riferiamo ad una particolare tipologia di azienda che si assume responsabilità sociali e si sviluppa attraverso un' etica imprenditoriale trasparente. DATE queste premesse è, comunque, importante evidenziare un dato confortante e, cioè che tra le 92 aziende cooperative, presenti sul Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 44 29 aprile 2015 Pagina 55 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale territorio, in realtà soltanto 20 registrano una perdita d' esercizio nel corso del 2013, cioè, soltanto il 21% circa dell' universo cooperativo della Romagna, rispetto ad una percentuale di quasi il 79% di aziende che, al contrario, chiudono in utile. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 29 aprile 2015 Pagina 55 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale SUPERARE I CONINI» «Bisogna puntare su agricoltura, turismo, innovazione e gioco di squadra» d i M A T T E O N A C C A R I Ruenza S a n t a n d r e a è l a presidente di Legacoop Romagna, nata poco più di un anno fa dall' unione delle Leghe romagnole, una realtà che conta 447 imprese. Presidente, dall' analisi delle Top500 e dell' economia romagnola emerge che le cooperative sono la spina dorsale di questo territorio e che hanno assorbito meglio di altri i colpi della crisi. E' d' accordo? «E' così, anche se alcuni settori hanno sicuramento sofferto. Tra questi ci sono le costruzioni, ad esclusione della Cmc di Ravenna perché da anni lavora soprattutto all' estero, e tutte le realtà collegate a questo comparto, dalle più grandi alle piccole». Su cosa bisogna puntare per dare slancio alla crescita? «Partiamo dall' agricoltura, importantissima in Romagna e che ha sicuramente degli ottimi numeri, anche se legati agli andamenti stagionali. Abbiamo prodotti concorrenziali all' estero e siamo impegnati in progetti per innovare tutti i processi che riguardano la nostra agricoltura e quindi renderla più concorrenziale». E poi? «Dobbiamo sviluppare il turismo. La Romagna ha insegnato al mondo come farlo, ma diciamo che il settore ha un po' i capelli bianchi. Dobbiamo riposizionarci». Più semplice a dirsi che a farsi. «E' un territorio che può essere vissuto almeno 8 mesi all' anno. Abbiamo il mare, le colline, opere d' arte ed enogastronomia, in tutte le province». Ma «C' è da lavorare. E molto. Occorre fare squadra e riuscire a veicolare questa ricchezza, anche e non solo attraverso i tour operator». Aiutando anche nuove imprese a nascere? «Certo. Anche in questo settore. Allo stesso tempo come Legacoop spingiamo sulle nuove tecnologie dove stiamo cercando di favorire la creazione di nuove cooperative, aiutandole attraverso il tutoraggio di cooperative p i ù g r a n d i , i n s o m m a g u a r d a n d o a l l a Romagna del futuro». Lei spinge tantissimo sul gioco di squadra, d' altra parte Legacoop Romagna è stata creata per superare i confini delle singole province. Serve un cambio di mentalità anche tra le imprese, sta avvenendo? «Il superamento dei confini è fondamentale per aiutare la crescita di tutta la Romagna. Dobbiamo pensare uniti. Un esempio: il porto di Ravenna non è solo il porto di quella città ma di tutta la Romagna. E il suo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 46 29 aprile 2015 Pagina 55 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale sviluppo è importante per tutta la Romagna non solo per Ravenna. Certo, ci vuole tempo per questa integrazione ma è l' unica strada per sviluppare tutte le nostre potenzialità». Sono ancora poche le cooperative che vanno all' estero? «No, non è vero. Sono diverse quelle che fanno affari fuori dai confini nazionali e ci sono sempre più esperienze. Un esempio è Romagna Coop Food, che promuove insieme tutti i prodotti di un gruppo di cooperative (tra queste Cevico, Deco e Terremerse ndr), anche sui mercati esteri». Negli ultimi mesi le cooperative sono state al centro di diverse inchieste. Cosa ne pensa? «Legacoop non è una holding, le cooperative si fanno concorrenza una con l' altra. Non si può demonizzare tutto un mondo per alcuni dirigenti che hanno sbagliato. La magistratura deve fare il suo dovere e chi ha infranto la legge deve essere punito». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 29 aprile 2015 Pagina 63 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale L' INTERVISTA BRUNO PICCIONI, PRESIDENTE DEI COMMERCIALISTI DI RIMINI. «La salute delle imprese è ancora incerta Segnali positivi per chi ha saputo innovare» di LUCA ORSI I DATI sullo stato dell' economia di Rimini e provincia «non sono incoraggianti». A parte i numeri dell' export, afferma Bruno Piccioni, presidente dell' Ordine riminese dei commercialisti, «si può notare che lo stato di salute delle imprese del nostro territorio è ancora incerto». Qual è la situazione? «Sicuramente il trend negativo dei fatturati si è fermato, con incrementi per le aziende che più hanno innovato, elevando lo standard dei prodotti offerti. Va bene soprattutto l' export, con un incremento rispetto al 2013. Stesso discorso per il made in Italy dell' abbigliamento di lusso, componente molto importante per il nostro territorio, anche per quanto riguarda l' occupazione e l' indotto». C' è una schiarita all' orizzonte? «Dal rapporto sull' economia della Provincia di Rimini si può notare che i dati non sono incoraggianti. A parte l' export, mostrano che il territorio è ancora in difficoltà e solo nei prossimi due anni si potranno avere miglioramenti significativi». Quali sono i settori più in salute? «Vanno meglio quelli che producono prodotti di qualità ad alta tecnologia, quali macchine utensili e macchinari in genere, e aziende del settore dell' abbigliamento». Dove, invece, le maggiori difficoltà? «In generale, il settore manifatturiero nel 2014 ha registrato una riduzione di produzione, di fatturato e di ordini superiore al 2%». Qual è lo stato di salute del turismo? «Si può definire stazionario, e in un periodo come l' attuale di crisi economica per le famiglie il risultato si può definire soddisfacente, dimostrando un buon appeal della nostra provincia sul mercato nazionale e internazionale». Quali sono i punti di forza e di debolezza del sistema imprese? «Considerata la situazione economica sopra delineata, non omogenea nel suo complesso né per i singoli settori, risulta non facile delineare i punti di forza e di debolezza del sistema impresa. In primo luogo, si può osservare che il nostro sistema è caratterizzato dalla presenza di piccole e medie imprese». E questo è un bene o un male? «Questo dilemma non è mai stato risolto. Si riteneva fosse una debolezza, ma ultimamente il presidente di Confindustria ha affermato che la ripresa sarà dovuta alla creatività delle piccole imprese. Certamente la crisi economica ha indotto gli imprenditori più avveduti a rinnovarsi e a investire nell' innovazione: questo mi sembra sia un punto di forza che si va ampliando. Lo stabilizzarsi dei fatturati determinerà un recupero di efficienza e questo si sta già notando presso le nostre imprese un po' in tutti i settori con grande attenzione alla qualità e ai costi. Anche l' innovazione e l' investimento in nuove tecnologie si sta imponendo». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 48 29 aprile 2015 Pagina 63 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Stampa Locale Quali sono ancora le maggiori difficoltà? «Punti deboli rimangono le difficoltà per accedere al credito e la sottocapitalizzazione delle nostre imprese; e l' internalizzazione, che richiede dimensioni e personale adeguati». La crisi è ancora pericolosa? «La crisi economica nell' attuale globalizzazione delle relazioni economiche ha investito tutto il mondo occidentale. Ciò ha determinato dei comportamenti delle imprese più consapevoli e prudenti nell' impostare i programmi futuri. Nella provincia di Rimini la crisi si è fatta sentire in modo più consistente circa due anni più tardi del resto dell' Italia, ma secondo i dati statistici della Cciaa il ridimensionamento è stato più consistente della media nazionale e regionale». Prospettive? «Sono tuttora incerte, anche se l' euro debole e una domanda dei consumatori in debole crescita sono drivers di crescita come per il resto del Paese. In particolare i l turismo, nonostante la prudenza delle famiglie italiane sulle scelte di spesa, si pensa possa crescere ad un livello superiore rispetto alla media italiana del settore con un indotto positivo per la nostra provincia». Quale sarà il ruolo delle banche nella ripresa? «La crescita sarà condizionata dalla notevole difficoltà ad ottenere finanziamenti presso il sistema bancario. Ciò è determinato dall' accordo di Basilea 3, per il quale le banche devono tenere un equilibrio costante tra gli impieghi dell' attivo ed il capitale accantonato a presidio dei rischi assunti. Un ulteriore impatto negativo che condiziona la concessione del credito sull' economia locale sono state le numerose aziende che hanno dovuto accedere alle procedure concorsuali ed il contemporaneo aumento delle sofferenze bancarie. Da tutto ciò deriva la riduzione degli impieghi del 2014 rispetto al 2013. Di questa riduzione a risentirne maggiormente sono state le imprese». LUCA ORSI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 49 29 aprile 2015 Pagina 5 Corriere di Romagna Stampa Locale Largo Vannoni si trasforma in un tappo RIMINI. E' uno dei "pezzi da novanta" della viabilità riminese. Insieme agli interventi racchiusi nel grande capitolo "Fila dritto", ventuno cantieri destinati in prospettiva a eliminare le code per chi da Rimini Nord vuole raggiungere Riccione. Ecco. In questi giorni la rotatoria di Largo Vannoni è sotto strettissima osservazione. Già al battesimo il sistema è finito sotto stress. Con la pioggia di ieri mattina la situazione è precipitata. Il fatto. Oltre a velocizzare l' asse mediano, introducendo rotatorie ed eliminando semafori, l' obiettivo del Comune è quello di pedonalizzare il Ponte di Tiberio: una sorta di regalo per i duemila anni del monumento romano. Servono però delle accortezze. A partire dallo sfondamento di via Tonale sulla Statale 16, in modo da convogliare il traffico che viene da nord prima che raggiunga Borgo San Giuliano. Allo stesso tempo l' area di Largo Vannoni è stata sistemata, con la realizzazione di una rotatoria, l' eliminazione del semaforo all' intersezione tra via XXIII Settembre e via Carlo Zavagli, l' inserimento di uno spartitraffi co che impedisce le svolte a sinistra. Il traffico che si è creato ieri con la nuova viabilità: a causa anche della pioggia non sono mancati i problemi Sotto esame. Come sempre in questi casi, quando si apportano modifiche alla viabilità, scatta una fase di sperimentazione, per verificare se le "cose" funzionano. Polizia municipale e ufficio viabilità tengono i riflettori puntati su Largo Vannoni. Ieri, ad esempio, è stata una giornata calda: lunghe file fin dopo le Celle, quasi in via Italia. L' eliminazione del semaforo e l' inserimento della spartitraffico, di fatto fa convergere il flusso delle auto sulla rotatoria di Largo Vannoni (per giunta a ingresso singolo) e chi arriva da nord non ha alcun diritto di precedenza. Morale? Tutti in co da. E quando piove è anche peggio. In fila. Nella giornata piovosa di ieri mattina, infatti, si è consumato un piccolo calvario per chi arrivava da nord: la fila è partita circa 200 metri prima della rotatoria con via Tonale, ingresso ponte sul deviatore Marecchia: lun go via XXIII Settembre ci si è trovati bloccati e costretti a fare frizione, prima, poi ancora frizione e prima; tutto a rilento, fino al semaforo spento all' incrocio con via Zavagli e viale Spluga, strada quest' ultima dove, causa nuovo spartitraffico proprio in via XXIII Settembre, le auto devono girare a destra aumentando la mole di traffico attorno alla nuova rotatoria. Che fare? Palazzo Ga rampi controlla e se alla fine della sperimentazione i giorni critici saranno giudicati eccessivi, si è pronti a intervenire con i correttivi. Allo stato attuale po trebbero essere due. O torna in funzione il semaforo all' intersezione con via Carlo Zavagli, in modo da tenere aperta una via d' uscita per chi ad esempio viene da via Spluga. Oppure si interviene con rotatoria più piccola i n Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 50 29 aprile 2015 Pagina 5 Corriere di Romagna Stampa Locale < Segue corrispondenza di via Carlo Zavagli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 51 29 aprile 2015 Pagina 9 Corriere di Romagna Stampa Locale Hera approva il bilancio: dividendo di 9 centesimi per azione I risultati economici del gruppo: ricavi per 4.189,1 milioni di euro. Via libera all' acquisto di azioni proprie. RIMINI. L' assemblea degli azionisti di Hera ha approvato ieri a Bologna il bilancio d' esercizio e quello di sostenibilità del gruppo relativi al 2014, unitamente alla proposta del cda di distribuire un dividendo di nove centesimi per azione, confermato rispetto all' anno scorso. Questo alla luce dei risultati economici che hanno evidenziato, al 31 dicembre, ricavi per 4.189,1 milioni di euro, un margine operativo lordo di 867,8 milioni e un utile netto di pertinenza di 164,8. Lo stacco della cedola avverrà il 22 giugno. Il dividendo corrisponde a un rendimento annuo di circa il 4,6%. L' assemblea, oltre alla relazione sul governo societario e sulla politica di remunerazione, ha approvato il rinnovo dell' autorizzazione al cda all' acquisto di azioni proprie per un controvalore fino ad 150 milioni per altri 18 mesi. L' autorizzazione è stata richiesta per perseguire le finalità consentite dalla normativa e dalle prassi di mercato, fra cui le opportunità di investimento che implichino l' utilizzo delle azioni proprie, per aumentare la creazione di valore ed eventuali acquisizioni che prevedano anche scambi azionari. Nel giorno in cui i soci hanno dato via libera al doppio voto per gli azionisti storici e al superamento del 51% di partecipazione pubbli ca, è stato inoltre approvato l' incremento, a partire dal 2017, del numero degli attuali componenti del cda: passano da 14 a 15 membri, quattro dei quali (anzichè tre) da eleggere nell' ambito delle liste presentate dai soci di minoranza. In merito al voto maggiorato, infine, lo stesso spetterà alle azioni detenute da un medesimo azionista (pubblico o privato) per almeno 24 mesi, iscritte in un apposito elenco, e in Hera sarà applicato solo nelle votazioni per la nomina e la revoca del cda e del collegio sindacale, così come per la modifica del limite al possesso azionario nonchè per quella dello stesso articolo che istituisce il voto maggiorato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 52 29 aprile 2015 Pagina 11 Corriere di Romagna Stampa Locale Arlotti (Pd) replica a Urbinati (Cgil) «Assunzioni, più 117% è grazie al Jobs Act» RIMINI. Assunzioni, la polemica continua. Questa volta è l' onorevole del Pd Tiziano Arlotti a replicare a Graziano Urbinati, il quale ha messo in dubbio i numeri forniti dal deputato: «Dai dati emerge chiaramente che nel primo trimestre del 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, c' è stato in provincia di Rimini un aumento delle assunzioni a tempo indeterminato del 117%, mentre considerando il primo bimestre l' aumento è del 77,51%». E ancora, spiega Arlotti: «Questo dimostra che le assunzioni di gennaio e febbraio sono legate agli strumenti previsti dalla Legge di stabilità 2015, ossia decontribuzione e taglio dell' Irap dal 1° gennaio, mentre dal 7 marzo si sono registrati gli effetti del Jobs Act. E' ovvio che se il dato è schizzato al 117%, questo è legato al massiccio ricorso agli strumenti previsti proprio dal Jobs Act». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 53 29 aprile 2015 Pagina 11 Corriere di Romagna Stampa Locale ECCO IL NUOVO CDA. Banca Carim conferma Bonfatti e la Fondazione pigliatutto Ticchi batte gli industriali. Maggioli amareggiato: «Assurdo rifiutare la nostra collaborazione» RIMINI. La Fondazione fa l' enplein e ottiene il pieno controllo di Banca Ca rim. Palazzo Buonadrata da un lato raccoglie i cinque posti blindati (più due revisori) che le spettano come socio di maggioranza (56,7719%), dall' altro completa il consiglio di amministrazione con altri due membri (più il terzo revisore) scelti dalla lista amica Cassa 1840 che fa capo a Renzo Ticchi. La vera battaglia, nell' assemblea ordinaria di ieri in Sala Manzoni, non poteva essere sui nomi espressi dalla Fondazione Carim, ma sui restanti tre posti da assegnare alla lista che ha ottenuto più voti. Da un lato quella più tecnica, denominata Ca rim insieme per il futuro capeggiata da Unindustria; dall' altra Cassa 1840 molto vicina alla Fondazione e guidata dall' ex membro del cda di Palazzo Buonadrata Renzo Ticchi. Alla fine l' ha spuntata Ticchi (10,1% contro 8,6%) che in tal modo posiziona nel cda i tre uomini auspicati. Il nuovo cda. Il consiglio di amministrazione, che resterà in carica sino alla fine del 2017, è dunque composto dal confermatissimo Sido B o n f a t t i i n q u a l i t à d i presidente, Matteo Guaitoli (vice), Patrizia Albano, Vera Negri Zamagni, Fabio Pranzetti tutti di nomina della Fondazione. A completare l' organico Renzo Ticchi e Massimo Giusti. Il Collegio sindacale vedrà accanto a Giuseppe Savioli e Mauro Nini (Fondazione), anche Paolo Casadio Pirazzoli che, avendo la lista Cassa superato lo sbarramento del 5%, sarà il presidente. Cassa 1840. Molto soddisfatto Renzo Ticchi, eletto con la lista numero 3: «Il telefono squilla in continuazione, a chiamarmi non sono persone che occupano posti di alto livello e questo mi fa molto piacere. Il presidente dei revisori che abbiamo eletto, Paolo Casadio Pirazzoli, è persona molto preparata. Passata la votazione è importante che tutti lavorino per il bene della banca: da parte mia c' è la massi ma apertura». Ticchi ci tiene poi a precisare che è un bel successo anche per la categoria dei geometri: «Lo sono io, ma anche il primo della lista degli in dustriali». Unindustria. Amareggiato il presidente di Unindustria Paolo Maggio li: «La Fondazione ha appoggiato in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 54 29 aprile 2015 Pagina 11 < Segue Corriere di Romagna Stampa Locale maniera evi dente la lista numero 3 chiarisce il numero degli industriali sia nella sottoscrizione della lista che nella fase di voto, e a quel punto per noi è diventato impossibile vincere. Credo che da parte della Fondazione Carim ci sia un atteggiamento anomalo: è assurdo rifiutare la collaborazione del mondo produttivo riminese, anche perché abbiamo proposto nomi di alto livello. Poteva essere un modo per uscire dall' isolamento nel quale si trova Palazzo Buonadrata, un mondo di altri tempi, per condividere scelte importanti e strategiche. Noi comunque continueremo a partecipare, per quanto possibile, a questa fase delicata. Ora il tema è far tornare sempre meglio i conti, con decisioni (come la fusione con altri istituti di credito, ndr) che non so per quanto possano essere ancora rimandate. Credo che la Fondazione Carim stia difendendo la sua posizione di forza ma non faccia gli interessi della banca». I l presidente. Il neo eletto Bonfatti rivolge un ringraziamento agli azionisti «per la grande partecipazione» e agli amministratori e sindaci uscenti «per la dedizione e capacità professionale dimostrata in questi anni di intenso lavoro». «Il nuovo cda, costituito da esponenti di acclarata professionalità, sostiene il presidente sarà chiamato a lavorare insieme, in uno scenario economico sempre più complesso, all' insegna del consolidamento e dello sviluppo della banca. Il nuovo Consiglio continuerà a garantire, con rinnovata attenzione, il sostegno a famiglie e piccole e medie imprese, esprimendo quella vicinanza al Terzo settore che in questi anni ci ha visto protagonisti, come testimonia il bilancio sociale distribuito ai soci. Ci aspetta un lavoro impegnativo, ma la convinzione è che ci riusciremo insieme nell' interesse della banca, così da poter soddisfare le aspettative dei soci e di un territorio che guarda a Carim come punto di riferimento per il suo rilancio economico e sociale». L' assemblea ha anche approvato il bilancio 2014. LUCA CASSIANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 55 29 aprile 2015 Pagina 11 Corriere di Romagna Stampa Locale La New Factor all' università insegna come fare impresa RIMINI. Un confronto aperto fra un' eccellenza dell' imprenditorialità riminese, l' azienda New Factor, e gli studenti della facoltà di economia del Campus di Rimini per analizzare scelte e strategie vincenti d' impresa. Con questo obiettivo Alessandro Annibali, presidente della New Factor Spa, l' azienda riminese top negli snack naturali a base di frutta secca e disidratata, ha incontrato circa 70 studenti della Scuola di economia, management e statistica. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 56 29 aprile 2015 Pagina 29 Corriere di Romagna Stampa Locale Confermata per l' estate 2015 l' intesa con Trenitalia. E la Carta Vantaggi offre agevolazioni nei musei e nei castelli della Romagna. Al mare in treno: è il decimo anno Riccione rimborsa la tassa di soggiorno. Una Freccia anche per Venezia. RIMINI. Viaggio e trasferimento in hotel gratis a chi sceglierà il treno per concedersi una vacanza di almeno una settimana a Riccione, Rimini e Cattolica. Settanta fermate Frecciarossa, Freccia bianca e InterCity per i turisti diretti in Riviera a cui si aggiunge la nuova rotta Frecciabianca Venezia / Padova Riccione. In più agevolazioni e prezzi d' ingresso ridotti nei musei e castelli della Romagna c o n l a speciale Carta Vantaggi e, solo per gli alberghi di Riccione, l' esenzione della tassa di soggiorno. Sono i principali vantaggi previsti da Al mare in treno 2015, giunta alla sua decima edizione. L' iniziativa è stata presentata ieri a Milano da Gianfranco Battisti, Direttore Divisione Passeggeri Nazionale, Internazionale e Alta Velocità di Trenitalia, Renata Tosi, sindaco del Comune di Riccione e Piero Cecchini, sindaco di Cattolica insieme a Rodolfo Albicocco, presidente dell' Aia di Riccione, Antonio Guarini direttore dell' Aia di Rimi ni e Gigliola Benelli direttore dell' Aia di Cattolica. Fra le novità il Freccia bianca della rotta Venezia Lecce, dopo Rimini, quest' anno fermerà anche a Riccione dal 14 giugno al 19 settembre: venerdì, sabato e domenica. Grazie all' iniziativa Al mare in treno 2015 i clienti Trenitalia che soggiorneranno almeno una settimana negli alberghi convenzionati delle tre cittadine della Riviera romagnola riceveranno di rettamente dall' albergatore il rimborso del ticket ferroviario di andata. Se il soggiorno sale a due settimane, il rimborso verrà esteso anche al biglietto di ritorno. Nel primo caso è previsto un massimo di 40 euro a persona per i tre o quattro stelle (80 euro per le due settimane). E di 25 euro per quelli a una o due stelle (50 euro su due settimane). Quest' anno gli albergatori rimborseranno anche il biglietto dell' autobus eventualmente utilizzato dai clienti per il trasferimento dalla stazione di Rimini, Riccione o Cattolica all' hotel prescelto. Per il sindaco di Riccio ne Renata Tosi «bisogna cogliere tale opportunità. Siamo la prima città della Riviera a rimborsare la tassa di soggiorno a coloro che verranno in vacanza in treno. E da quest' anno c' è anche una fermata dedicata sulla tratta Venezia / Padova Riccio ne». Il sindaco di Cattolica Piero Cecchini spiega: «Riteniamo fondamentale incentivare, a livello nazionale, l' utilizzo del treno per arrivare in città. In più, in vista dell' estate una coppia di Freccia Bianca garantirà Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 57 29 aprile 2015 Pagina 29 Corriere di Romagna Stampa Locale < Segue un passaggio diretto da Cattolica all' Expo». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 58 29 aprile 2015 Pagina 31 Corriere di Romagna Stampa Locale II Comune firma l' ordinanza, ripartono oggi i lavori del Trc Dopo la diffida di Agenzia mobilità, disposta la chiusura del traffico in via Portovenere. Il sindaco: «Non so niente» RICCIONE. È scattata da lunedì l' ordinanza di chiusura al traffico di via Portovenere, nel tratto urbano tra le vie Ventimiglia e La Spezia, per consentire la prosecuzione dei lavori del Trc, «che riprenderanno oggi», dicono da Agenzia mobilità (Am). L' atto, firmato dal comandante della Municipale, Graziella Cianini, avrà valenza fino al 27 maggio. Il dirigente richiama la nota di Agenzia mobilità (Am) e trasmessa alComune il 24 aprile. Lo stesso atto il comando lo aveva già predisposto con un' ordinanza di regolamentazione del traffico nel 2014, successivamente il rinnovo era stato negato dal neo assessore ai Lavori pubblici in quanto, a suo dire, non gli erano arrivati i documenti di bonifica bellica sul tracciato in questione. Am ha comunicato la regolare esecuzione della bonifica. «Non so ancora nulla commenta il sindaco Renata Tosi oggi (ieri per chi legge, ndr) sono stata a Milano tutto il giorno». Da Am spiegano che, «l' ordinanza arriva a seguito della formale diffida, considerati gli esiti dell' ultima udienza del Tar, nella quale si indicava la nuova scansione temporale degli atti necessari per l' avvio dei lavori». Un' amara sorpresa per i residenti di via Portovenere, commenta commenta Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale della Lega Nord, «un atto di forza inaudito, prosegue Pompignoli, «che relega i residenti nelle proprie abitazioni limitandone la mobilità, e impedisce ai mezzi di soccorso di transitare agevolmente, con gravi ripercussioni nel trasporto di malati». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 59 29 aprile 2015 Pagina 32 Corriere di Romagna Stampa Locale «Entro la fine dell' anno puntiamo alla gestione associata di alcuni servizi, a partire dal sistema informatico» Comuni, il sindaco Morelli allarga la fusione «Sì all' unione fra Granaio e Cattolica in dieci anni, ma c' è anche la Valconca» SAN GIOVANNI IN MARIGNANO. La fusione tra Cattolica e San Giovanni in Marignano in un unico Comune entro dieci anni, proposta pochi giorni fa dal segretario Pd Alessandro Montanari, sembra trovare d' accordo, almeno nei numeri, il sindaco marignanese Daniele Morelli. «Fondamentale per far partire la riflessione è il concetto di comune ideale stilato dal Comitato nazionale di ricerca che individua il Comune ottimale in 30mila abitanti e non oltre, in quanto si preserva ancora il rapporto diretto con il cittadino e si ha una buona razionalizzazione dei costi in termini di servizi». In questo contesto, Cattolica con circa 17mila abitanti, e San Giovanni con meno di 10mila residenti, rientrerebbero nell' ipotesi di Comune ottimale. Ma nella partita per associazione dei servizi e successiva fusione, Morelli non guarda solo alla Regina. «Non bisogna dimenticare in questo percorso di partecipazione i blocchi di partenza: possediamo già con Cattolica delle realtà in comune e sarà fondamentale comunque guardare in un prossimo futuro anche alla Valconca essendo San Giovanni la porta della Val conca per la sua posizione geografica». Le prossime tappe? «Entro settembre la fine del giro di consultazione degli stakeholder marignanesi per recepire la voce visione della comunità ed entro la fine dell' anno la gestione associata di alcuni servizi, come il sistema informatico». Per Morelli «la metamorfosi amministrativa deve essere messa in atto per permettere ai comuni di poter amministrare al meglio: l' inizio della crisi e il suo perdurare mettono a dura prova anche gli enti locali che devono assolutamente cambiare pelle e superare le logiche di campanile». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 60 29 aprile 2015 Pagina 33 Corriere di Romagna Stampa Locale «Porta forti vantaggi di bilancio» Valmarecchia , il Pd sostiene la fusione dei Comuni VALMARECCHIA. Il Partito democratico della Valmarecchia sostiene la fusione dei Comuni. Ormai è da tempo che è avviata la riflessione a proposito della fusione dei Comuni dell' alta Valmarecchia e il partito sostiene questa direzione di marcia. «Si aggiungono gli indubbi vantaggi economici afferma il Pd e di bilancio che le leggi nazionali e regionali assegnano ai Comuni che scelgono la via delle fusioni, relativamente allo svincolo temporaneo dal patto di stabilità e a trasferimenti straordinari per una durata di 15 anni». Il Pd, infatti, a partire dall' esperienza del Comune di Poggio Torriana, ha iniziato una riflessione in merito alla riorganizzazione territoriale coinvolgendo nel percorso i segretari di circolo e i sindaci della Valle sul tema delle fusioni di Comuni. «La legislazione nazionale e regionale spinge fortemente nella direzione della Fusione di Comuni, un argomento impegnativo e sfidante per gli amministratori che governano gli enti in questo difficile momento». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 61 29 aprile 2015 Pagina 7 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Bilancio 2015 da 12 miliardi REGIONE Discusso in Assemblea legislativa la manovra di previsione Otto miliardi per la sanità. Obiettivo portare il turismo al 10% del Pil. Ieri il Bilancio di previsione 2015 della Regione è stato discusso in Assemblea legislativa. In questa manovra da 12 miliardi, 8 riguardano la sanità. Il primo rilevante elemento di priorità delle spesa riguarda la copertura che con il bilancio di previsione 2015 si fornisce al cofinanziamento regionale dei fondi strutturali europei con riferimento alla nuova programmazione comunitaria 20142020. L' importo annuale di tale impegno ammonta complessivamente a circa 56,1 milioni di euro e consentirà una spesa sul territorio regionale per 368 milioni di euro per 7 anni e di sbloccare risorse totali per 2,5 miliardi di euro destinati a lavoro, ricerca e innovazione. P e r a c c o m p a g n a r e l a legge d i r i o r d i n o istituzionale e il percorso verso la costituzione delle aree vaste, il bilancio assicura una quota aggiuntiva pari a 28 milioni di euro (oltre ai 31 milioni ordinariamente previsti) che consentiranno la copertura integrale delle spese inerenti le funzioni da delegare o mantenere in gestione diretta, oltre a garantire i l lavoro ai dipendenti delle Province. Tra i punti prioritari: il mantenimen to dei servizi alla persona, con 120 milioni di risorse proprie e aggiuntive. Per le politiche dell' agricoltura si prevede il raddoppio delle risorse proprie correnti finalizzate al cofinanziamento dei fondi europei che aumentano, tra il 2014 e il 2015, da 15 milioni a 29 milioni di euro. Per le politiche per l' ambiente e la difesa del territorio si confermano i fondi c o n particolare attenzione alla protezione civile, al contrasto al dissesto idrogeologico e alla valorizzazione dei parchi e delle riserve naturali (45 milioni). Per quanto riguarda il turismo, l' obiettivo al 2020 è che superi il 10% del Pil regionale. In questa prospettiva, il bilancio conferma 28,3 milioni per Apt e Unioni di prodotto, programmi per favorire il turismo e la commercializzazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 62 29 aprile 2015 Pagina 7 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale LA SCHEDA. I numeri Serve oltre 38mila clienti MARR ( G r u p p o C r e m o n i n i ) , q u o t a t a a l Segmento STAR di Borsa Italiana, è la società leader in Italia nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari alla ristorazione extra domestica ed è controllata da Cremonini S.p.A.. Attraverso un' organizzazione composta da oltre 700 tecnici commerciali, MARR s e r v e p i ù d i 3 8 . 0 0 0 c l i e n t i (principalmente ristoranti, hotel, pizzerie, villaggi turistici, mense aziendali), con un' offerta che include oltre 10.000 prodotti alimentari, tra cui pesce, carne, alimentari vari, ortofrutta. La società opera su tutto il territorio nazionale a t t r a v e r s o u n a r e t e l o g i s t i c o distributiva costituita da 33 centri di distribuzione, 5 cash&carry, 4 agenti con deposito e si avvale di circa 750 automezzi. Per maggiori informazioni su MARR i l s i t o Internet della società alla pagina www.marr.it. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 63 29 aprile 2015 Pagina 7 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Marr continua a fare passi da vero gigante L' ECONOMIA Ok dell' assemblea degli azionisti al bilancio d' esercizio 2014. Nei primi 3 mesi del 2015 ricavi in crescita. Assemblea degli Azionisti di MARR S.p.A. (Milano: MARR.MI), società leader in Italia nella commercializzazione e distribuzione di prodotti alimentari al food service, ha approvato ieri il bilancio d' esercizio al 31 dicembre 2014. Principali risultati consolidati dell' esercizio 2014 Nell' esercizio 2014 i ricavi totali consolidati sono stati pari a 1.441,4 milioni di Euro, in incremento di circa 77 milioni (+5,6%) rispetto ai 1.364,7 milioni di Euro del 2013. In crescita anche la redditività operativa con l' EBITDA che ha superato i 100 milioni di Euro e si è attestato a 101,8 milioni con un progresso del 7,2% rispetto ai 94,9 milioni del 2013, mentre l' EBIT è stato pari a 85,7 milioni (+7,1% rispetto agli 80,0 milioni del 2013). L' utile netto consolidato ha raggiunto i 51,1 milioni di Euro, con un incremento del +8,0% rispetto ai 47,3 milioni del 2013. Al 31 dicembre 2014 l' indebitamento finanziario netto è stato pari a 176,7 milioni di Euro (194,1 a fine 2013), mentre il patrimonio netto consolidato ha raggiunto i 254,3 milioni di Euro (244,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2013). Risultati della Capogruppo MARR S.p.A. e distribuzione del dividendo La Capogruppo MARR S.p.A. chiude l' esercizio 2014 con 1.339,2 milioni di Euro di ricavi totali (+91,3 milioni di Euro rispetto ai 1.247,9 milioni del 2013) ed un utile netto di 52,4 milioni di Euro, rispetto ai 46,8 milioni del 2013. L' Assemblea ha approvato la distribuzione agli Azionisti di un dividendo lordo di 0,62 Euro per azione (0,58 Euro l' anno precedente) con "stacco cedola" (n.11) il 25 maggio, record date il 26 maggio e pagamento il 27 maggio. L' utile non distribuito viene accantonato a Riserva. Evoluzione prevedibile della gestione Nei primi tre mesi dell' anno, seppure poco significativi per il loro contributo all' intero esercizio, i ricavi per vendite del Gruppo MARR si sono confermati in crescita. In particolare positivo il contributo dei clienti della categoria "Street Market" (ristoranti e hotel non appartenenti a Gruppi o Catene); mentre l' andamento delle vendite ai clienti del "National Account" oltre al venir meno del contributo di Alisea, la cui partecipazione è stata ceduta il 31 marzo 2014 ha risentito di un approccio selettivo alle forniture dirette agli Enti Pubblici, approccio volto alla salvaguardia della redditività operativa. Proseguono intanto le attività per cogliere tutte le opportunità che presenta il mercato, tra cui l' Expo 2015, per il quale il Gruppo sta concretizzando progetti mirati per Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 64 29 aprile 2015 Pagina 7 < Segue La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale dare supporto tanto agli operatori che forniranno i servizi di ristorazione all' interno dell' evento, quanto alle strutture ricettive hotel e ristoranti della Lombardia e di tutte le grandi città, che è atteso possano beneficiare di maggiori flussi turistici. Ulteriori deliberazioni L' Assemblea ha inoltre esaminato e approvato, ai sensi del comma 6 dell' art 123 ter del DLgs 58/1998, la Relazione sulla remunerazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 65 29 aprile 2015 Pagina 7 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Soci: Hera cambia lo Statuto BOLOGNA Addio al tetto del 49% di azioni private, ma il pubblico manterrà la governance. Dividendo 2014 da 9 centesimi per azione. Sono due le importanti notizie che arrivano dall' assemblea dei soci di Hera, svoltasi ieri a Bologna. La prima sta nella modifica dell' articolo 7 dello Statuto che consiste nell' eliminazione della percentuale minima del 51% di capitale della società che deve essere di proprietà dei soci pubblici. Hera potrà diventare a maggioranza privata ma, per garantire il mantenimento del controllo pubblico è stata introdotta nello stesso articolo la prevalenza dei diritti di voto di titolarità dei soci pubblici. L' altro dato della riunione è l' approvazione dei bilanci economico e di sostenibilità relativi al 2014, unitamente alla proposta del consiglio di amministrazione di distribuire un dividendo di 9 centesimi di euro per azione (confermato rispetto allo scorso anno), in ragione di risultati economici che hanno evidenziato, al 31 dicembre 2014, ricavi per 4.189,1 milioni di euro, un margine operativo lordo di 867,8 milioni di euro e un utile netto di pertinenza di 164,8 milioni. Lo stacco della cedola avverrà il 22 giugno, con pagamento a partire dal 24 giugno 2015. Il dividendo erogato, in base alla quotazione del titolo Hera al 31/12/2014, corrisponde a un rendimento annuo di circa il 4,6%. L' Assemblea ha poi approvato la modifica dell' articolo 6 dello Statuto con l' introduzione della cosiddetta maggiorazione del voto, che consente di attribuire a ciascuna azione fino ad un massimo di due voti. In particolare, il voto maggiorato spetta alle azioni detenute da un medesimo azionista per almeno 24 mesi, iscritte in un apposito elenco, e in Hera sarà applicato solo nelle votazioni per la nomina e/o revoca del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale e per la modifica del limite al possesso azionario, nonché per la modifica dello stesso articolo che istituisce il voto maggiorato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 66 29 aprile 2015 Pagina 15 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Il generale Cecchi non risparmia nessuno dai vertici ai soliti amici degli amici Ma il vero problema è la presidenza" Il comitato dei piccoli azionisti, in aperta contestazione con i vertici Carim, in realtà aveva invitato a disertare la seduta. Ma in sala Manzoni ieri mattina se ne sono visti diversi. E c' era anche il generale Enrico Cecchi, che non ha mancato di far sentire la sua voce. Come sempre con un intervento forte e chiaro. Dito puntato contro il "socio tiranno", Cecchi ha esplicitamente invitato a votare per la lista "tecnica" messa a punto dagli industriali, "con s o g g e t t i d i a l t a c o m p e t e n z a bancaria, soprattutto non riminesi". Vuoi mettere al confronto di quello che ha definito "un orribile caravanserraglio" in cui sono spuntati i "soliti amici degli amici": "Cosa capiscono di tecnica bancaria? Che esperienza hanno?". "Ma non illudetevi ha anche aggiunto il generale rivolgendosi ai presenti Non ha alcuna importanza chi vincerà tra le due liste di minoranza. Il vero problema è la presidenza della Fondazione". Invitando quindi Massimo Pasquinelli a dimettersi e confermando nuove denunce in Procura ha aggiunto: "Questa Banca è nelle mani di un gruppo ristretto di persone che non vi ha investito un euro, ma che decide e gestisce tutto. Persone scelte con procedure quasi esoteriche che dovrebbero garantire la selezione dei migliori uomini della nostra città per tutelare un bene essenziale, la nostra banca". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 67 29 aprile 2015 Pagina 15 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Industriali fuori dalla Carim per un punto CAMBIO AL VERTICE NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ Al fianco del presidente Bonfatti anche i due consiglieri della lista 'amica' Ticchi e Giusti. Industriali f u o r i d a i g i o c h i , s c a v a l c a t i a l traguardo dalla lista più amica che realmente alternativa. Per un punto e mezzo: 10,1% contro 8,6%. Risultato? Il consiglio di amministrazione di Banca Carim resta saldamente nelle mani della Fondazione e dei suoi affiliati per un altro triennio. Lunga e partecipata l' assemblea degli azionisti, ieri mattina in sala Manzoni. Presenti tre soci su quattro, il 75,7% del capitale sociale. In seduta ordinaria è stato quindi approvato il bilancio di esercizio 2014, chiuso con 9 milioni e rotti di perdita. Ma più che sui numeri (che si risolvono nell' equazione 'nessun dividendo') l' attenzione era tutta concentrata sui nomi dei magnifici sette componenti del nuovo cda. Già di fatto scontata la rielezione di Sido Bon fatti alla presidenza. Al suo fianco siederanno quattro dei consiglieri candidati dalla lista di maggioranza (56,78%), quella della Fondazione. Tra cui due conferme, Matteo Guaitoli (vice presidente) e Vera Negri. E due nuove esperienze: Patrizia Albano e Fabio Pranzetti. Due i consiglieri piazzati dalla lista numero tre, 'Cassa 1840', rappresentativa di una novantina di soci (2,3% del capitale sociale): con il capocordata geometra Renzo Ticchi anche Massimo Giusti. Avendo superato la soglia del 5%, alla lista di minoranza tocca anche la presidenza del collegio sindacale, per cui è stato eletto Paolo Casadio Pizzaroli. Mauro Nini e Giuseppe Savioli gli altri due membri indicati dalla Fondazione. "Voglio ringraziare gli azionisti di Banca Carim commenta il presidente Bon fatti per la grande partecipazione odierna e al contempo ringraziare gli amministratori e i sindaci uscenti per la dedizione e capacità professionale dimostrata in questi anni di intenso lavoro. Il nuovo consiglio di amministrazione, costituito da esponenti di acclarata professionalità, sarà chiamato a lavorare insieme, in uno scenario economico sempre più complesso, all' inse gna del consolidamento e dello sviluppo della Banca. Il nuovo consiglio continuerà a garantire, con rinnovata attenzione, il sostegno a famiglie e piccole e medie imprese, esprimendo quella vicinanza al Terzo Settore che in questi anni ci ha visto protagonisti, come anche testimoniato dal nostro Bilancio Sociale, oggi distribuito ai soci. Siamo consapevoli del lavoro certamente impegnativo che ci aspetta, ma la convinzione è che ci riusciremo insieme, nell' interesse della Banca, così da poter soddisfare le aspettative dei soci e di un Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 68 29 aprile 2015 Pagina 15 < Segue La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale territorio che guarda a Ca rim come punto di riferimento per il suo rilancio economico e sociale". Di tutt' altro tenore il coro dei commenti non ufficiali, in cui si stigmatizza "il trionfo delle complicità". Ma si fa anche notare come si continui "a guardare al futuro con la testa rivolta indietro". Valeria De Tommaso. VALERIA DE TOMMASO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 69 29 aprile 2015 Pagina 15 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Paolo Maggioli: "La Fondazione ha contribuito in maniera evidente al risultato, non ne esce bene" LO ZAMPINO Il numero uno degli industriali: "Peccato per la banca ma anche per la città. Per il mondo produttivo era l' occasione di partecipare al più importante istituto di credito riminese" "Peccato", esclama alla ratifica delle votazioni i l presidente d i Unindustria Paolo Maggioli. "Peccato per la banca ma anche per la città", allarga le braccia. Il tentativo dichiarato della lista numero due "Carim insieme per il futuro" era stato chiarito già al momento delle candidature: "Far partecipare il mondo produttivo riminese al più importante istituto di credito del territorio. Purtroppo non ci siamo riusciti. Il tentativo comunque andava fatto, anche per dare un segnale. Ma già al momento in cui non abbiamo accettato di definire una lista alternativa unica sapevamo che sareb be stata piuttosto dura". Motivo? Non ci gira troppo intorno il numero u n o d e g l i industriali: "La Fondazione ha contribuito in maniera evidente al successo della lista numero tre. Prima con la raccolta dei firmatari a suo sostegno quindi con i voti. Ma credo anche di poter dire che non ne esca bene da questa assemblea. Perché poteva davvero essere l' occasione per superare quell' isolamento in cui vive già da un po' di tempo". "Per quanto ci riguarda chiosa Maggioli continueremo ad essere comunque molto attenti alle prossime decisioni della Banca". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 70 29 aprile 2015 Pagina 16 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale INTERNAZIONALIZZAZIONE ANNIBALI (NEW FACTOR) TRACCIA LA STRATEGIA PER IL SUCCESSO. Università e impresa a tu per tu Un confronto aperto fra un' eccellenza dell' imprenditorialità r i m i n e s e , l ' azienda N e w Factor, e gli studenti della facoltà di economia del Campus di Rimini. Per analizzare insieme gli aspetti più importanti delle scelte e delle strategie vincenti d' impresa. Con questo obiettivo nei giorni scorsi Alessandro Annibali, presidente N e w F a c t o r S p a , l ' azienda riminese di riferimento per la lavorazione e la commercializzazione di snack naturali a base di frutta secca e disidratata, ha incontrato circa 70 studenti del corso della Scuola di Economia, Management e Statistica dell' Università di Rimini. Durante l' incontro Annibali ha presentato le peculiarità che hanno portato al successo l' azienda. "Oggi per essere competitivi ha spiegato occorre sapere operare sui mercati internazionali, sia come importatori che come esportatori. Prima di approcciare in modo vincente i mercati stranieri occorre avere ben presenti tutti i fattori critici. Occorre saper scegliere i mercati su cui investire per avere maggiori chance di successo e concentrarsi su uno o massimo due paesi per volta senza disperdere risorse e energie. Bisogna quindi avere accesso a quanti più dati possibili, micro e macro. Inoltre, è necessario avere le giuste risorse interne sia in termini organizzativi che economici ed avere un ottimo coordinamento tra le varie funzioni aziendali, dato che esportare comporta sempre problematiche aggiuntive sia in termini logistici che produttivi, a partire dalla diversità di lingua e sistema legislativo. Poiché la maggior parte delle aziende italiane sono medio piccole e difficilmente in grado di aggredire grandi player globali, è meglio lavorare su nicchie che possono apprezzare il Made in Italy". Annibali ha quindi presentato alcune strategie messe in atto negli ultimi mesi da New Factor su nuovi mercati, tra cui la Cina, dove nei prossimi mesi sono previsti importanti sviluppi. Il seminario rientra nel ciclo d' incontri "Imprenditorialità, cambiamento generazionale ed internazionalizzazione", organizzato al Campus d i Rimini dalla professoressa Paola Giuri e dal professor Marco Corsino, nell' ambito degli insegnamenti di 'Strategia delle imprese nel corso di laurea triennale in economia del turismo' e di 'Strategie di corporate e internazionalizzazione nel corso di laurea magistrale in amministrazione e gestione d' impresa'. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 71 29 aprile 2015 Pagina 20 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale TURISMO SOSTENIBILE Grazie all' accordo tra Trenitalia e gli albergatori di Rimini, Riccione e Cattolica una serie di agevolazioni per chi soggiorna almeno una settimana. Il Frecciabianca al servizio della Riviera. Decima edizione per "Al mare in treno" Al mare in treno è giunta alla decima edizione. L' iniziativa che coinvolge oltre 100 hotel nell' idea di vacanza ecosostenibile, prevede viaggio e trasferimento in hotel gratis a chi sceglierà il treno per concedersi una vacanza di almeno una settimana a Riccione, Rimini e Cattolica. In più agevolazioni e prezzi d' ingresso ridotti nei musei e castelli della Romagna con la speciale Carta Vantaggi e, solo per gli alberghi di Riccione, l' esenzione della tassa di soggiorno. L' iniziativa è stata presentata a Milano da Gianfranco Battisti per Trenitalia, Renata Tosi e Piero Cecchini, sindaci di Riccione e Cattolica insieme a Rodolfo Albicocco, presidente Associazione albergatori di Riccione, Antonio Guarini e Gigliola Benelli, direttori Associazione albergatori Rimini e Cattolica, che hanno manifestato soddisfazione per l' iniziativa. Il Frecciabianca Venezia Lecce, quest' anno fermerà anche a Riccione dal 14 giugno al 19 settembre: venerdì, sabato e domenica. Sei corse estive in totale permetteranno collegamenti, senza cambi intermedi, tra Riccione e le principali città di Veneto (Venezia e Padova), Piemonte, Lombardia e Emilia. I biglietti sono già dispo nibili su tutti i canali di vendita Trenitalia. Si arricchisce il sistema delle Frecce in Romagna, nel periodo estivo Rimini sarà servita da una seconda coppia di Frecciarossa Milano Ancona. Grazie a "Al mare in treno 2015", i clienti Trenitalia che soggiorneranno almeno una settimana negli alberghi convenzionati delle tre località della Riviera romagnola riceveranno direttamente dall' albergatore il rimborso del ticket ferroviario di andata. Se il soggiorno sale a due settimane, il rimborso verrà esteso anche al biglietto di ritorno. Quest' anno gli albergatori rimborseranno anche il biglietto dell' autobus eventualmente utilizzato dai clienti per il trasferimento dalla stazione all' hotel prescelto. Al mare in treno 2015 può essere abbinata a tutta l' offerta commerciale prevista da Trenitalia e disponibile su trenitalia.com. Informazioni, regolamento e elenco degli alberghi convenzionati, con la descrizione e indirizzi web sono consultabili su almareintreno.it. Nel 2014 ad approfittare della vantaggiosa promozione Al mare in treno sono state famiglie e coppie, ma anche anziani e giovani: più 5% rispetto all' edizione dell' anno precedente. Il sito "almareintreno.it" è stato visitato inoltre il 12% in più rispetto al 2013. Sempre nel scorso del 2014, quattro clienti su cinque hanno scelto il soggiorno di una settimana, che dà diritto al rimborso del solo biglietto di andata. Aldo Viroli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 72 29 aprile 2015 Pagina 20 < Segue La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 73 29 aprile 2015 Pagina 21 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale IL CASO. Trc bollente Lega Nord all' attacco su via Portovenere, Agenzia Mobilità contrattacca e oggi apre il cantiere Il Trc della discordia continua a elettrizzare la Perla. Al centro del mirino, il cantiere di via Portovenere. "Amara sorpresa per i residenti che in mattinata si sono 'scontrati' con l' affissione improvvisa di cartelloni gialli che intimavano loro di sgomberare nell' arco di un paio d' ore garage e posti auto; evidentemente la ditta appaltante la realizzazione del Trc ha pensato bene di procedere a occhi chiusi senza tenere conto di quelli che sono i diritti e le volontà dei riccionesi, più volte espressisi contro il compimento di quest' aberrante opera infrastrutturale" l' attacco del consigliere regionale della Lega Nord Massimiliano Pompignoli. "Di fronte allo stupore e alle domande dei residenti, gli operai incaricati di procedere alle rimozioni hanno risposto che il tracciato di Via Portovenere nel tratto urbano da Via Ventimiglia a Via La Spezia è oggetto di chiusura straordinaria (dal 29/04/2015 al 2 7 / 0 5 / 2 0 1 0 5 ) p e r lavori a f f e r e n t i l a realizzazione del metrò di costa, senza dare loro garanzie e tempi di un ritorno alla normalità!" "Un atto di forza inaudito" conclude il consigliere romagnolo "Agenzia Mobilità informa che il 27 aprile il Comando di Polizia Municipale di Riccione ha rilasciato con ordinanza n.205 l' atto necessario all' installazione del can tiere per la realizzazione del Trasporto Rapido Costiero in via Porto venere. L' ordinanza giunge a seguito della formale diffida che visti gli esiti dell' ultima udienza al TAR Agenzia Mobilità aveva inoltrato al Comune il 7 aprile nella quale si indicava la nuova scansione temporale degli atti necessari per l' avvio dei lavori e si programmava l' inizio del primo cantiere in via Portovenere per il 27 aprile" spiega invece la so cietà appaltante, incalzando: "Immediatamente dopo il rilascio dell' autorizzazione del Comune l' Impresa esecutrice delle opere si è attivata, per l' apposizione della cartellonistica e della segnaletica previste e per fornire le necessarie informazioni alla cittadinanza e residenti coinvolti. Le attività lavorative avranno inizio nella mattinata di domani 29 aprile con la recinzione dell' area e dureranno 4 settimane". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 74 29 aprile 2015 Pagina 23 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Bellaria All' asta per l' estate parcheggio da 400 posti BELLARIA C' è un parcheggio da 400 posti da prendere in gestione. Il Comune di Bellaria ha infatti pubblicato l' avviso per l' affidamento in concessione del parcheggio comunale di via dei Mille per l' estate 2015 e il termine scade giovedì 7 maggio, L' area di sosta si trova tra il Parco Pavese e la linea ferroviaria, in prossimità del "Beky Bay", e dispone appunto di 400 posti auto; al gestore, che dovrà farsi carico dei lavori di ripristino degli stalli e dei divisori, della manutenzione, pulizia, sorveglianza e custodia dell' area, sarà affidato il parcheggio indicativamente dal 15 maggio al 15 settembre, con obbligo di apertura tutti i giorni dal 15 giugno al 31 agosto. L' affidamento avverrà secondo il criterio dell' offerta più vantaggiosa per l' amministrazione, con base d' asta di 15.000 euro: la controprestazione in favore del concessionario c onsiste nel diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente l' area concessa, applicando le tariffe stabilite dall' Ente nell' àmbito dei servizi pubblici a domanda individuale. Ulteriori info e modalità di presentazione della domanda e di svolgimento della procedura, al link: www.comune.bellariaigeamarina.rn it/pdffiles/Bandi/2015/_4C20R76C7_20150423.PDF. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 75