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INTRODUZIONE In passato si è risposto in diversi modi alla domanda “chi sono i Battisti?” e tuttora si danno delle risposte contrastanti: da una parte si è detto che i Battisti sono uno sviluppo delle correnti anabattiste del XVI secolo; dall’altra si è affermata l’idea dell’origine riformata e calvinista del battismo. Ancora oggi si discute sulla natura e l’importanza dell’influenza anabattista o riformata nella costruzione dell’identità battista. Tale questione può essere affrontata riesaminando il contributo di Thomas Helwys alla nascita della prima chiesa battista in Inghilterra nel 1612 e l’importanza del suo scritto Una breve esposizione del mistero dell’iniquità per lo sviluppo della libertà di coscienza e di religione in Inghilterra nel XVII secolo. Thomas Helwys (c.1575-1616) nacque a Broxtowe Hall, nel Nottinghamshire. Il padre, Edmund Helwys, era un piccolo proprietario terriero1 che morì quando Thomas era ancora un ragazzo. Lo zio Geoffrey, un ricco mercante che si era trasferito a Londra, scelse per la sua formazione il Gray’s Inn 1. La biografia da cui si parte per ricostruire la vita di Helwys, la sua associazione con Smyth e la fondazione della prima chiesa battista in suolo inglese è l’opera di W. H. Burgess, John Smyth, the Se-Baptist, Thomas Helwys and the Planting of the First Baptist Church in England, London 1911). Burgess ha dedicato anche un articolo alla famiglia di Helwys e ai rapporti con i luoghi e le città della famiglia, The Helwys Family, “Transactions of the Baptist Historical Society”, III, 1912-1913, pp. 18-30. Molto utile è l’introduzione di W.T. Whitley alle opere di John Smyth in due volumi, John Smyth Fellow of Christ College 1594-1598: Tricentenary Edition for the Baptist Historical Society with notes and biography, Cambridge 1915, pp. xvii-cxxii. Ernest A. Payne ha dedicato a Helwys un’importante ricerca, Thomas Helwys and the first Baptist Church in England, London 19662. Si veda anche Champlin Burrage, The Early English Dissenters in the Light of Recent Research (1550-1641), Cambridge 1912, vol. I, pp. 221-269. 7 IL MISTERO DELL'INIQUIT¡ di Londra, dove Thomas si iscrisse nel 1593 per studiare legge. Per i giovani delle classi alte, questa era l’alternativa più comune alle università troppo incentrate sulla formazione teologica Nel 1595, Thomas ritornò a Broxtowe Hall e sposò Joan Ashmore, dalla quale avrà sette figli. La moglie lo seguirà nelle sue scelte religiose sempre più orientate verso il dissenso religioso e la loro casa a Broxtowe Hall divenne un centro di incontro e diffusione delle idee puritane radicali in quell’area. Il suo percorso spirituale lo portò successivamente ai diversi stadi del dissenso contro la Chiesa stabilita, che aveva assunto una forma definitiva sotto il regno di Elizabetta, figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena. Insieme a John Smyth (c. 1570–1612), fondò la prima chiesa riconoscibile come battista ad Amsterdam, dove erano rifugiati per motivi religiosi nel 1609, dopo la famosa decisione di battezzare se stessi, stabilendo come base della costituzione della nuova chiesa il battesimo dei credenti. Tre anni più tardi, separatosi da Smyth, ritornò in Inghilterra con un gruppetto di esuli inglesi per fondare a Londra, nel quartiere di Spitalfields la prima chiesa battista in suolo inglese nel 1612. Questo fu l’anno della stampa di A Short Declaration of the Mistery of Iniquity, un appello rivolto a Re Giacomo e al parlamento britannico, per difendere la libertà di religione2. Nel 2012, dunque, ricorrono il quattrocentesimo anniversario della fondazione della prima chiesa battista in Inghilterra e della pubblicazione del libro di Helwys. La Riforma in Inghilterra Per capire Thomas Helwys e la sua opera dobbiamo fare riferimento ai primi stadi della Riforma in Inghilterra3. In nessun 2. 3. 8 Sono note quattro copie della prima ed unica edizione di quest’opera. Nel 1935, la Baptist Historical Society stampò un’edizione in facsimile. Richard Groves ha curato un’edizione in inglese moderno di questo testo, pubblicata dalla Mercer University nel 1998 come primo volume della collana Classics of Religious Liberty nel 1998. Nella traduzione seguiamo il testo di questa edizione, confrontandolo con l’edizione facsimile del 1935. Sarebbe impossibile tracciare qui una seppur breve bibliografia della Riforma in Inghilterra. Per una buona sintesi fino alla reazione sotto Maria Tudor, v. T.M. Parker, The English Reformation to 1558, Oxford 1950. INTRODUZIONE altro luogo come in questo paese le motivazioni politiche furono così importanti per l’inizio della Riforma. La riforma portata a termine da Enrico VIII è stata definita come un cattolicesimo senza Papa. Anche se la motivazione iniziale della sua rottura con Roma fu la questione del divorzio dalla moglie Caterina d’Aragona, molto presto la sua riforma diventò uno spartiacque religioso per l’Inghilterra, dove la popolazione si divise in tre partiti: quello tradizionale che rimase fedele al cattolicesimo, un piccolo partito riformatore che mirava a riformare la chiesa in Inghilterra secondo il modello della chiesa luterana della Sassonia e la maggioranza della popolazione che era indifferente in materia religiosa e tendeva a sostenere la politica del re. In realtà, questa timida riforma di Enrico fu una specie di nazionalizzazione della chiesa cattolica di cui il sovrano diventò il capo supremo. Questa soluzione lasciò insoddisfatti sia la minoranza cattolica che la minoranza protestante inglese che voleva una più ampia riforma della chiesa, ma fu accettata dalla maggioranza della popolazione4. Le due minoranze avranno, dopo la morte di Enrico VIII, l’occasione di governare il paese. Il successore di Enrico, il figlio Edoardo VI, tentò di favorire una riforma di tipo luterano ma l’esperienza durò poco a causa della sua morte prematura. I risultati di questa riforma furono però la creazione di una forte componente del clero con radicate tendenze riformate e il rafforzamento del partito protestante. Dopo la morte di Edoardo, la sorella Maria Tudor condusse la reazione cattolica. Furono annullate tutte le riforme introdotte dai precedenti sovrani, il paese ritornò alla fedeltà a Roma e venne restaurata l’inquisizione. Molti vescovi e teologi riformati furono condannati a morte e bruciati vivi in modo crudele ed inumano, altri riuscirono a emigrare. La meta di molti di questi esuli fu la Ginevra di Calvino, il che ebbe importanti conseguenze per gli sviluppi posteriori della riforma in Inghilterra. Il suo matrimonio con il re spagnolo Filippo II la rese molto impopolare, poiché la Spagna era sentita come nemica dell’Inghilterra. Questo matrimonio, considerato contrario agli interessi politici 4. J.R.H. Moorman, A History of the Church in England, London 19863, pp. 169-173. 9 IL MISTERO DELL'INIQUIT¡ della nazione, e la sua ferocia nel perseguitare il dissenso religioso provocarono l’ostilità della maggioranza della popolazione5. Come Edoardo, anche Maria Tudor, chiamata Maria la Cattolica dai cattolici e Bloody Mary dai protestanti, morì senza eredi e la sorella Elizabetta divenne candidata naturale alla corona insieme alla cugina Maria, regina degli scozzesi e cattolica. La disputa sulla successione fu risolta in favore di Elisabetta I, figlia di Enrico VIII e Anna Bolena. Con questa regina si giunse ad un assetto religioso che portò stabilità alla nazione. Se le due minoranze dimostrarono la loro incapacità di governare il paese senza dividerlo e renderlo debole, Elisabetta I, seguendo la politica di Enrico, cercò un assetto che tenesse conto della situazione reale del paese6. Infatti, la Chiesa Anglicana che ne sorse può essere considerata una via media fra il cattolicesimo di cui conservò molte delle strutture e cerimonie, e la teologia calvinista di cui assunse i fondamenti teologici. La sintesi è ben visibile nelle due basi costitutive dell’anglicanesimo: il Libro della Preghiera Comune conserva molte cerimonie e molte consuetudini del culto e delle forme esterne del cattolicesimo; i XXXIX Articoli, la confessione di fede anglicana, contengono tutti gli elementi della teologia classica calvinista ma non la sua ecclesiologia7. La struttura ecclesiastica anglicana conserva la divisione in diocesi e l’episcopato; la sovrana diventa il governante supremo della chiesa, mentre al Parlamento passano alcune attribuzioni sull’organizzazione e il governo della chiesa. I Puritani inglesi L’assetto della Chiesa Anglicana, evidentemente, non lasciò soddisfatte le due minoranze. La storia del dissenso cattolico 5. 6. 7. 10 Parker, op. cit., pp. 168-171. Un’opera che aiuta a capire la difficile evoluzione della riforma in Inghilterra sotto Elizabetta I è Patrick McGrath, Papists and Puritans under Elizabeth I, London 1967. Per una storia dettagliata del Libro della Preghiera Comune nelle sue varie edizioni nei secoli XVI e XVII, si veda Samuel Leuenberger, Archbishop Cranmer’s Immortal Bequest: The Book of Common Prayer of the Church of England: An Evangelistic Liturgy, Grand Rapids, Mich. 1989.