MONDO ERRE - MARZO 2005
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MONDO ERRE - MARZO 2005
MONDO ERRE - MARZO 2005 scheda didattica per gli insegnanti Prima di dare inizio alla rassegna di attività “collegate” agli articoli della rivista, segnaliamo gli argomenti e le curiosità offerte questo mese da Mondo Erre. CINEMA - Una vita sullo schermo. Sono tornati di moda i film che ricostruiscono le biografie dei personaggi illustri. E una parte del merito va senza dubbio ad attori del calibro di Leonardo DiCaprio, Johnny Depp e Luca Zingaretti (pagg. 3-5). EUREKA - Dieci consigli per… prepararsi alla Pasqua. Qualche “dritta” per vivere bene le feste pasquali: un’occasione impedibile per gioire, giocare e anche riflettere (pagg. 6-7). NATURA - Una cura per le tigri. Le tigri, ormai scomparse dall’Asia occidentale, sono sempre di meno e sempre più minacciate dal loro nemico numero uno: l’uomo. (pagg. 12-13). SPORT - Un Rubinho prezioso. Il pilota di Formula Uno Rubens Barrichello vive la sesta stagione indossando i colori della Ferrari. Il suo obiettivo? Fare meglio di Schumacher (pagg. 16-17). MUSICA E SPETTACOLO - Canzoni di moda. Intervista esclusiva a Gwen Stefani, voce e immagine dei No Doubt che ora gioca la carta solista, spaziando nei generi più diversi con ottimi risultati (pag. 18). - Buon sangue non mente. A tu per tu con Natasha Bedingfield, che esordisce nel mondo delle sette note con il cd Unwritten (pag. 19). - Master mix. Recensioni, notizie, curiosità... (pag. 20). SPECIALE - Magico Google. Alla scoperta del motore di ricerca più utilizzato dagli internauti di tutto il mondo (pagg. 24-26). EASY ENGLISH - Ascoltiamo e traduciamo insieme Sometimes you can’t make it on your own degli U2 (pag. 39). SPECIALE - Quizzando in tv. I programmi a quiz fanno il pieno di audience. Sono in genere garbati e ben costruiti, ma possono indurre il pubblico a pensare al “guadagno facile” (pagg. 40-41). ITALIANO - Una storia diversa. Lo scrittore Terry Deary ha scritto il volume Guizzanti quiz di storia antica per avvicinare i ragazzi alla storia in modo originale e divertente, raccontando ciò che nei libri di testo è “rigorosamente taciuto” (pag. 42). - Freschi di stampa. Tutte le novità librarie per ragazzi (pag. 43). NB: le attività sono classificate secondo i seguenti criteri: * attività adatta all’oratorio + attività adatta al catechismo ° attività adatta alla scuola 1 Presentazione e proposte didattiche dell’articolo: ATTUALITÀ: SONO RAGAZZI ANCHE LORO * + ° (pagg. 8-10) 1. PRESENTAZIONE La povertà è in crescita un po’ in tutto il mondo. Oltre la metà dei 2,2 miliardi di bambini che popolano il pianeta vive in condizioni precarie. L’orizzonte - però - è meno nero di quanto potrebbe sembrare e presenta qualche dato positivo: per tanti ragazzi, infatti, migliorano le condizioni di salute e aumentano le possibilità di frequentare la scuola. 2. DAL FENOMENO GENERALE ALL’ESPERIENZA PERSONALE L’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, ha individuato i tre grandi nemici dei bambini: povertà, guerra e malattia. Dal 1946, anno della sua fondazione, si impegna a combatterli e ad annientarli. Ma è un’impresa impossibile se manca la buona volontà dei Governi. 3. ATTIVITÀ a). E tu che ne pensi? I bambini. Sempre i bambini. Anche nella tragedia dello tsunami, la terribile onda che ha allungato la sua mano sulle coste asiatiche, la maggior parte delle oltre 250.000 persone scomparse sono stati i più giovani. Dopo aver letto l’articolo di Mondo Erre, proponete ai ragazzi le seguenti domande: • Quale dato, tra i molti riportati dall’articolista, ti ha colpito di più? Perché? • Quanti euro, in media, la tua famiglia spende ogni giorno per mantenerti? Che effetto ti fa sapere che milioni di tuoi coetanei sono costretti a vivere con meno di un euro? • Che impressione ti fa sapere che un gran numero di bambini, anziché frequentare la scuola, il gruppo di amici e l’oratorio sono costretti ad arruolarsi nell’esercito, ad assistere i familiari malati o a lavorare 18 ore al giorno per una paga da fame? b). La realtà sullo schermo Invitate i ragazzi a videoregistrare gli spot pubblicitari esplicitamente destinati al target dei giovanissimi (vengono trasmessi con particolare frequenza dall’emittente Italia 1 al mattino e al pomeriggio, durante la messa in onda di cartoni animati o di telefilm). Proponete loro di analizzare: • quali valori trasmettono; • quali caratteristiche, secondo i pubblicitari, dovrebbe avere un teen ager per definirsi ok; e di confrontare se sono in contrasto o in armonia con la propria scala di valori. c). In difesa dei diritti dei bambini “L’infanzia è un momento speciale nella vita di ogni persona, la fase in cui l’essere umano si sviluppa più che in tutta l’esistenza, un periodo durante il quale il bambino dovrebbe pensare unicamente ad apprendere e a giocare”, afferma la direttrice generale dell’Unicef Carol Bellamy. Per tutelare i diritti dei bambini di tutto il mondo l’Unicef - nel 1989 - ha varato la Carta dei diritti dell’infanzia, che è stata sottoscritta finora da 191 Paesi. Proponete ai ragazzi di approfondirne i contenuti navigando sul sito www.unicef.it d). L’impegno delle istituzioni “Troppi governi adottano consapevolmente e deliberatamente decisioni che, nei fatti, arrecano gravi danni all’infanzia”, denuncia la direttrice generale dell’Unicef Carol Bellamy. Invitate i ragazzi a contattare l’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune per conoscere quali politiche vengono messe in atto, in ambito locale, per la tutela e per il benessere dell’infanzia. 2 e). Dal dire al fare Come denuncia l’articolista di Mondo Erre, più della metà delle vittime dello tsunami sono bambini e - come se non bastasse - “in migliaia corrono seri pericoli di vita per infezioni e malattie”. Invitate i ragazzi, in occasione della Quaresima, a rinunciare a qualche bene superfluo per aiutare i propri coetanei che vivono nel sudest asiatico. ATTUALITÀ: “STUDIO” DA CAMPIONE ° + * (pagg. 24-25) 1. PRESENTAZIONE Il mondo del calcio calamita l’interesse e la fantasia dei ragazzi. Centinaia di teen ager aspirano a diventare fuoriclasse del pallone, ma pochi riescono a dar consistenza al proprio sogno. 2. DAL FENOMENO GENERALE ALL’ESPERIENZA PERSONALE Il football attira soldi, gloria e copertine patinate. In Italia esistono 6.730 scuole di calcio, ma non è tutto oro quel che luccica: solo un ragazzo su 16 diventa professionista e non mancano procuratori senza scrupoli e genitori troppo esigenti. 3. ATTIVITÀ a). E tu che ne pensi? Dopo aver letto l’articolo di Mondo Erre, invitate i ragazzi a rispondere alle seguenti domande: • Quali emozioni e riflessioni ha suscitato in te la storia di Vincenzino Sarno? • Frequenti o ti piacerebbe frequentare una scuola di calcio? Perché? • Che cosa pensi di chi considera il calcio un trampolino di lancio per acquistare in breve tempo successo, denaro e fama? • Che cosa risponderesti a chi - come l’osservatore sportivo di Secondigliano che considera i ragazzi delle scuole di calcio come “galline dalle uova d’oro” - afferma: “Il nostro è un ruolo sociale. Qui le strade sono bombe a orologeria. Salviamo centinaia di ragazzi, chi non viene da noi o non frequenta la parrocchia e a rischio”? • Se ti proponessero di cambiare città, di abbandonare la scuola, la famiglia e gli amici per tentare la strada di fuoriclasse del pallone, accetteresti? Perché? b). La vita e lo schermo Quella per il calcio non è una passione esclusivamente maschile. Per averne la prova, proponete ai ragazzi la visione del film Sognando Beckham, diretto da Gurinder Chadha e interpretato da Parminder K. Nagra e Keira Knightley, facilmente reperibile in videocassetta e in dvd. La pellicola narra la storia di Jess, teen ager di origine indiana trasferitasi in Inghilterra, e della sua amica Jules, fanatiche di David Beckham che sognano di diventare calciatrici provette. La stanza di Jess è tappezzata di foto del suo campione preferito cui lei “racconta” ogni giorno le difficoltà di condividere il proprio sogno con la famiglia, che la vorrebbe in cucina a preparare le migliori pietanze indiane del quartiere. Jules, pur avendo il sostegno incondizionato del padre, ha una madre che, incapace di accettare quel gioco così poco femminile, tenta di riportarla “sulla retta via” comprandole abiti alla moda e augurandosi di vederla presto fidanzata. Sebbene gli ostacoli non manchino, le due calciatrici in erba non rinunciano alla loro passione. Dopo la proiezione del film, invitate i ragazzi a considerare: • le strategie messe in atto da Jess e da Julie per trasformare in realtà i propri sogni; 3 • i motivi che spingono gradualmente i genitori di Jess e la mamma di Julie ad accettare le scelte delle figlie; • l’atteggiamento delle compagne di squadra nei confronti di Jess e di Julie. c). L'angolo della canzone C’è chi pensa che essere calciatori significhi, automaticamente, essere dei fuoriclasse. La pratica, dimostra che non è così. Il cantautore Luciano Ligabue, ispirandosi alla figura del calciatore Gabriele Oriali centrocampista dell’Inter passato alla storia come “uomo al servizio della squadra e dei compagni, sicuri di trovarlo sempre al posto giusto al momento giusto” - ha composto nel 1999 il brano Una vita da mediano (contenuto nell’album Miss Mondo, pubblicato nel 1999). Proponete ai ragazzi di ascoltarla insieme: Una vita da mediano a recuperar palloni nato senza i piedi buoni lavorare sui polmoni. né lo spunto della punta né del dieci: che peccato. Lì sempre lì lì nel mezzo finché ce n’hai stai lì. Una vita da mediano con dei compiti precisi a coprire certe zone a giocare generosi. Una vita da mediano da uno che si brucia presto perché quando hai dato troppo devi andare e fare posto. Lì sempre lì lì nel mezzo finché ce n’hai stai lì. Una vita da mediano lavorando come Oriali anni di fatiche e botte e vinci casomai i mondiali. Una vita da mediano da chi segna sempre poco che il pallone devi darlo a chi finalizza il gioco. Lì sempre lì lì nel mezzo finché ce n’hai stai lì stai lì. Una vita da mediano che natura non ti ha dato Dopo aver ascoltato il brano, domandate ai ragazzi: • Qual è la frase che ti è piaciuta di più? Come mai? • Tu - nello sport e nella vita - ti senti più simile a un fuoriclasse o a un mediano “nato senza i piedi buoni”, che, se vuole sperare di raggiungere qualche meta, deve impegnarsi al massimo e “lavorare sui polmoni”? • Sei di natura individualista o ami il gioco di squadra? • Sei capace - nello sport e nella vita - di rinunciare a un tiro per passare la palla a un compagno che sembra essere piazzato davanti alla porta meglio di te? Con quali risultati? • Che cosa significa, secondo te, la frase “Una vita da mediano / che natura non ti ha dato / né lo spunto della punta / né del dieci: che peccato”? • Che cosa provi di fronte ad alcuni “numeri dieci” di indubbio talento calcistico - come i l fuoriclasse argentino Diego Armando Maradona - incapaci di affrontare la vita fuori dal campo? 4