Diagnosi di iperlassità legamentosa: revisione delle metodiche

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Diagnosi di iperlassità legamentosa: revisione delle metodiche
Gruppo di Studio della Scoliosi e della colonna vertebrale
Diagnosi di iperlassità legamentosa: revisione
delle metodiche
Assessment of joint laxity in children and adolescents: a review of methods.
Czaprowski D, Kotwicki T, Stolinski L
Ortop Traumatol Rehabil. 2012 Sep-Oct;14(5):407-20. doi: 10.5604/15093492.1016368.
Abstract
La lassità articolare viene diagnosticata quando la mobilità delle piccole e grandi articolazioni aumenta rispetto
alla mobilità standard di ciascuna età, sesso e razza e dopo aver escluso patologie sistemiche. Numerosi autori
hanno sottolineato l'occorrenza concomitante di lassità articolare, dolore articolare e alla schiena e disturbi
posturali. Per la valutazione della lassità muscolare vengono impiegati diversi metodi. La scala di Beighton è
quello più comunemente utilizzato nello screening clinico. Il metodo consiste nel valutare l'estensione della
quinta articolazione metacarpo-falangea a 90°, l'abduzione del pollice verso la parte frontale dell'avambraccio,
l'iperestensione dell'articolazione del gomito e del ginocchio oltre i 10° e la capacità di stare in posizione eretta
piegati in avanti posizionando le mani a terra. Il metodo Carter and Wilkinson è simile. La differenza consiste
nella valutazione dell'iperestensione di tutte e quattro le dita, anziché del solo quinto dito. Una seconda
differenza riguarda la valutazione dell'estensione della dorsiflessione delle caviglie al posto della valutazione
della capacità di toccare terra con le mani. Il test di Marshall è un altro metodo per valutare la lassità articolare
che si basa sulla misurazione dell'estensione del movimento del pollice in direzione dell'avambraccio. Hakim
and Grahame suggeriscono di effettuare la diagnosi di lassità articolare mediante questionario a 5 punti, il
quale consente di avere una rapida panoramica poiché le sue domande si riferiscono ai sintomi osservati al
momento e in passato. Considerando il comune manifestarsi della lassità articolare e il frequente impiego degli
esercizi di flessibilità nel processo fisioterapico, la lassità articolare deve essere valutata sistematicamente sia
dal medico che dal fisioterapista.
Commento
Carlo Trevisan
Il valore scientifico
Revisione della letteratura di ricercatori polacchi (ortopedici pediatri e fisioterapisti) sulle metodiche di diagnosi della
iperlassità legamentosa (IL)
Lo studio
La mobilità articolare negli esseri umani cambia con l'età, essendo più alta dopo la nascita e gradualmente
diminuendo nel corso della vita. Il range di movimento articolare è maggiore nelle ragazze che nei ragazzi.
Secondo Sherry e Malleson, così come per Smolewska et al., la lassità articolare viene diagnosticata quando c'è una
maggiore mobilità delle articolazioni maggiori e minori rispetto allo standard per una data età, sesso e razza.
Diversi autori hanno usato vari termini per riferirsi a una maggiore mobilità articolare compresi lassità articolare,
iperlassità legamentosa, ipermobilità costituzionale, ipermobilità articolare, sindrome di ipermobilità articolare,
sindrome di ipermobilità benigna (BHS), e sindrome di ipermobilità articolare benigna (BJHS).
La maggior parte degli autori confermano che la lassità articolare coesiste con sintomi come dolori vertebrali, dolori
periarticolari soprattutto a livello del ginocchio e del piede e con disturbi posturali come scoliosi funzionale e piede
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piatto valgo.
In considerazione dell’importanza di questo disturbo nell’ambito di diverse alterazioni del sistema muscolo scheletrico
in età pediatrica, gli autori hanno voluto riassumere i criteri pubblicati in letteratura per definire la diagnosi.
Gli autori hanno riportato i seguenti metodi di valutazione della lassità articolare.
Scala di Beighton
La scala più comune utilizzata nel workup clinico della lassità articolare è la scala a nove punti di Beighton.
La scala comprende solo i sintomi comuni: (1) estensione della MCF nel 5° dito oltre i 90 gradi, (2) l’abduzione del
pollice sull’avanbraccio, (3) l'iperestensione del gomito di oltre 10 gradi, (4) l’iperestensione del ginocchio di oltre 10
gradi, e (5) il contatto del palmo delle mani sul pavimento con gli arti inferiori estesi. Per ogni riscontro viene dato 1
punto. Un punteggio ≥4 punti viene utilizzato per diagnosticare lassità articolare.
I Criteri di Brighton
Nel 1998, sono stati introdotti i criteri di Brighton per diagnosticare la sindrome di iperlassità articolare benigna. Essi
includono una sintomatologia maggiore e minore.
Criteri maggiori e minori per la valutazione della sindrome da ipermobilità articolare benigna
Questionario di Hakim e Grahame
Hakim e Grahame suggeriscono che la scala di Beighton può essere integrata da un questionario in 5 parti che offre
una valutazione clinica veloce.
Questionario suddiviso in cinque parti per l'individuazione dell'ipermobilità articolare
Una risposta positiva a due o più domande indicherebbe ipermobilità articolare con una sensibilità del 80-85% e una
specificità del 80-90%. Secondo gli autori, il questionario è particolarmente utile negli studi epidemiologici.
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Metodo di Carter e Wilkinson
La scala Carter e Wilkinson è simile al Metodo Beighton, anche se il primo è stato sviluppato un decennio prima.
Entrambi i metodi si concentrano sulla mobilità dell'articolazione del pollice, gomito e ginocchio, ma ci sono due
differenze tra di loro: in primo luogo, la valutazione nel metodo di Beigthon dell’iperestensione passiva della MCF del 5°
dito è stata sostituita con la valutazione della iperestensione passiva di tutte e quattro le dita; in secondo luogo, invece
di valutare la capacità di toccare la terra con i palmi della mani, il metodo di Carter e Wilkinson valuta la gamma di
flessione dorsale della caviglia.
L’ipermobilità comune può essere diagnosticata quando si osservano tre su cinque sintomi.
Test di Marshall
Il test di Marshall valuta la gamma di movimento del pollice verso l'avambraccio usando una scala a 5 punti: I° x<45°
di massima abduzione passiva; II° 45°≤ x<90° di abduzione; III° 90°≤ x<135° di abduzione; IV° x≥135° di abduzione;
e V° il pollice può essere appoggiato all'avambraccio.
La prova Marshall è ampiamente usata principalmente per la sua semplicità.
Scala Bulbena
La scala Bulbena è una scala di 10 punti usata per valutare l’ipermobilità articolare. Essa prende in considerazione
anomalie a livello dell’arto superiore ed inferiore e della pelle.
La letteratura
La prevalenza della lassità articolare in bambini e negli adolescenti varia tra il 7% e il 65%; stime di prevalenza così
variabili sono dovute a differenze metodologiche.
La varietà dei metodi utilizzati per valutare la prevalenza di lassità articolare rende difficile svolgere uno screening
diagnostico omogeneo e confrontare direttamente i risultati ottenuti da diversi autori.
Le discrepanze sono più importanti nel caso della scala Beighton. La maggior parte degli autori concordano sul fatto
che una soglia di 4 punti è necessaria su questa scala per stabilire una diagnosi. Ciononostante, Lamari ha suggerito
che 3 punti su 9 della scala di Beighton sono sufficienti per diagnosticare la lassità articolare nei bambini.
Una soglia simile è stata adottata da Gedalia e coll. Secondo Grahame e Bird, l’87% dei reumatologi britannici ritiene
che devono essere riscontrate almeno tre articolazioni ipermobili per la diagnosi di lassità articolare.
Tuttavia, Smits-Engelsman e coll. suggeriscono che il valore soglia minimo dovrebbe essere di 7 punti nella scala di 9
punti.
Gedalia e coll. che hanno usato la scala di Beighton, hanno rilevato che la prevalenza di lassità articolare tra bambini
ed adolescenti di età compresa tra i 5 ed i 17 anni è stato del 12% (18% per le ragazze e 7% per i ragazzi). Vougiouka
e altri hanno valutato l’arto superiore ed inferiore a destra e la colonna vertebrale in flessione ed hanno scoperto che la
prevalenza della lassità articolare tra i bambini di età compresa tra i 5 ed i 14 è stato dell’8,78%.
Sulla base di una revisione della letteratura, Hakim e Grahame che hanno analizzato 7 studi osservazionali in bambini
di età compresa tra i 11 ed i 17 anni hanno riscontrato una prevalenza media di lassità articolare nel 10-15% dei
ragazzi e nel 20-40% delle ragazze.
L’iperlassità articolare è stata associata a varie patologie: uno studio ha trovato un associazione tra scoliosi idiopatica
ed IL; bambini e adolescenti con IL spesso sono portatori di prolasso della valvola mitrale, dimostrano una
propriocezione ed una coordinazione visuo-motoria compromesse e sono maggiormente soggetti ad infortuni sportivi.
Tuttavia, lassità articolare non deve essere indicata come una malattia, ma piuttosto come una condizione
predisponente a problemi muscoloscheletrici.
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In accordo con Keer e Grahame, la fisioterapia è fondamentale nel trattamento delle conseguenze
muscoloscheletriche dell’IL ed, in ugual maniera, in assenza del riconoscimento di questa condizione, una fisioterapia
inappropriata può essere deleteria.
Confronto tra le scale Beighton, Carter e Wilkinson, Marshall e Bulbena per la diagnosi della lassità articolare.
Nelle colonne vengono indicati i numeri dei punti corrispondenti a ciascun test
Il commento
Il lavoro è un’interessante riassunto delle metodiche e dei criteri per riconoscere la IL ed è propedeutico ad aumentare
la sensibilizzazione nei confronti di questa condizione.
La nota pratica
L’iperlassità legamentosa definita anche ipermobilità articolare benigna è una condizione costituzionale relativamente
frequente che deve essere riconosciuta da chi si occupa di rieducazione e riabilitazione perché presuppone specifiche
metodiche di gestione e trattamento.
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Domande per la Formazione a Distanza (FAD)
2014-F3-37-1) Qual’è il punteggio massimo della scala di Beighton?
a. 4
b. 5
c. 9
d. 10
Tutte le domande dei singoli articoli (identificate dal codice sopra indicato) saranno raccolte nel questionario
finale che dovrà essere compilato nel mese di dicembre da parte di coloro che si sono iscritti (o si
iscriveranno) al programma facoltativo di FORMAZIONE A DISTANZA - FAD (vedi www.gss.it/associa.htm) per
conseguire l'ATTESTATO GSS FAD o i 50 CREDITI ECM FAD
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