Tumore del collo dell`utero e screening citologico in Veneto
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Tumore del collo dell`utero e screening citologico in Veneto
Regione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Corso regionale sulla rosolia congenita e nuove strategie di prevenzione Padova, 11 giugno 2007 Tumore del collo dell’utero e screening citologico in Veneto Manuel Zorzi Registro Tumori del Veneto - IOV quello che è il secondo cancro per incidenza e il terzo per mortalità nel mondo, in Italia è solo il nono per incidenza (3.400 casi all’anno) e il tredicesimo per mortalità (1.200 decessi) Trend temporali dei tassi standardizzati di incidenza e mortalità in Italia I tumori femminili nel Veneto Incidenza 1999 Nuovi casi anno Mortalità 2001 Decessi anno Sopravvivenza a 5 anni* Casi prevalenti 157.0 3499 40.6 949 84% 26750 7.5 168 0.8 19 70% 2730 Corpo Utero 21.2 472 2.2 51 79% 4890 Ovaio 17.4 388 10.3 229 37% 2600 Mammella Cervice *casi 1995-99 Registro Tumori del Veneto Screening Citologici ATTIVATI DAL 1997 AL 2002 Screening Citologico in Veneto 1998 - 2005 Donne 25-64 aa 1.340.810 invitate 1.750.558 esaminate 784.885 45% Screening Citologico in Veneto 2005 Target annuo 446.937 invitate 295.503 66% esaminate 152.745 52% SCREENING CITOLOGICO 1998 - 2005 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Totali Tumori Attesi Tumori Trovati Tumori Prevenuti 2 6 10 12 12 12 12 12 1 8 29 35 22 27 25 31 9 51 126 146 145 147 146 148 78 178 918 Quale sarà l’impatto della vaccinazione HPV sull’incidenza del cervico carcinoma? Carcinoma della cervice - Italia 2002 AIRT - 2006 Registro Tumori del Veneto (1997-1999) Distribuzione per età di 231 casi incidenti 30 25 20 n° 15 10 5 0 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 età 85+ Prevalence of cervical HPV-DNA by age and HPV types IARC, 1995-2002 High-risk type Low-risk type ITALY 15 10 % 5 0 <25 25-34 35-44 45-54 Age 55-64 65+ Tassi specifici per classi di età A. Ravaioli 2006 Fonte: Registro dei Tumori del Collo dell’Utero dell’Emilia Romagna 1997-2003 Impatto della vaccinazione HPV sull’incidenza del cervico carcinoma Inizio di una campagna di vaccinazione (12enni) Popolazione: mix di giovani vaccinate e adulte non vaccinate L’impatto sull’incidenza non si evidenzia finché il gruppo di vaccinate non è dominante nelle età ad alto rischio Impatto della vaccinazione HPV sull’incidenza del cervico carcinoma • Almeno 30-40 anni per ottenere un’iniziale riduzione dell’incidenza del cervicocarcinoma • Più precoce riduzione dell’incidenza dell’infezione da HPV e anomalie citologiche • Età giovane della popolazione vaccinata: maggior intervallo tra effetti sull’incidenza dell’infezione ed effetti sul carcinoma Il vaccino sostituirà lo screening? Il vaccino non sostituirà lo screening • il vaccino verrà offerto attivamente alle 12enni ed è dimostrato efficace fino ai 26 anni di età. Dai 27 anni in su l’unica forma di prevenzione rimane lo screening, dunque esisterà una popolazione target dello screening almeno per i prossimi 40 anni • il vaccino copre solo due ceppi, responsabili del 70% dei cancri invasivi Il vaccino non sostituirà lo screening • lo screening triennale offre una protezione dell’80%, dunque passando alla sola vaccinazione si avrebbe un aumento dei decessi di circa un terzo, una vera sconfitta per la sanità pubblica • anche le donne vaccinate dovranno essere sottoposte a screening (come e con che intervalli deve essere valutato) Effetti della vaccinazione di massa sui programmi di screening • riduzione del 40% dei vetrini positivi • riduzione del 50-60% delle CIN2 • riduzione del 70% dei cancri invasivi • leggera diminuzione degli invii al secondo livello (poche colposcopie in meno) • drastica diminuzione del valore predittivo positivo del Pap test (molte lesioni di alto grado in meno) Come cambieranno i programmi di screening in era vaccinale? • Modifiche delle schedule di screening – costo-efficacia di vaccinazione + screening più dilazionati e/o a partire da un’età maggiore • Ruolo del test per la ricerca dell’HPV • Disinformazione sulla completezza della protezione: diminuzione della compliance allo screening?