potenziale - RSS IC Calcinate
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potenziale - RSS IC Calcinate
Dipartimento di Brain and Behavioral SciencesSezione Psicologia Sezione Psicologia Uno sguardo sui bambini e ragazzi plusdotati M.Assunta Zanetti Calcinate, 17 aprile 2015 LabTalento apre nel 2009 • Centro Italiano pioniere nel tema dell’alto potenziale e della plusdotazione • Difficoltà a sensibilizzare rispetto all’argomento Arrivano le prime mail… 23/07/2010 Sono papà di un bambino di 9 anni e di una bimba di 6. Pietro deve fare le quarta elementare e Michela deve iniziare la prima. Ho visto la trasmissione Superquark e ho esclamato: Finalmente!!!! Questo perché da ormai quattro anni con mia moglie stiamo cercando qualcuno in Italia che possa aiutarci a capire la strategia più adeguata per fornire a Pietro la possibilità di utilizzare da subito alcune delle capacità e attitudini doti che, secondo noi, lo rendono plusdotato. Ci piacerebbe anche capire se questa è una nostra impressione o se possiamo avvalerci di una METODOLOGIA che ci faccia capire in modo più oggettivo..... Parole, pensieri, preoccupazioni 12/12/2011 Sono la mamma di Andrea di 9 anni che credo possa essere definito un bambino plusdotato. Ho sempre trovato difficile aiutare Andrea a sviluppare il suo talento e le sue doti: ho chiesto, ho fatto domande, ho tentato di rivolgermi al meglio che c'era intorno, ....tutto inutile: mi sono dovuta ADATTARE a certe situazione...o meglio.... Andrea si è dovuto ACCONTENTARE !!!! Nella mia testa torna continuamente la frase che l'ultimo giorno di Scuola Materna usò con me la Direttrice della scuola frequentata da Andrea: "L'unico rischio che corre Andrea è quello di non essere compreso e di ritrovarsi ad abbassarsi al livello degli altri per sentirsi accettato!" E' andata e sta andando proprio così! Questa sera (12/12/2011), al telegiornale di Rai 3 ho sentito parlare del Laboratorio e ho trovato questo contatto. Mi piacerebbe ricevere del MATERIALE INFORMATIVO PER APPROFONDIRE l'argomento. Mi piacerebbe anche poterLa incontrare per valutare insieme se le capacità cognitive, emotive e di talento che mio marito ed io vediamo in Andrea sono reali. Parole, pensieri, preoccupazioni 17/02/2012 Sono una studentessa dell'Università di Padova e mi sono laureata in Scienze dell'educazione all'Università di Sassari con una tesi sui “Bambini superdotati“. Qualche mese fa son stata contattata da un signore che, tramite mail, mi ha descritto dei comportamenti del figlio che richiamano alcuni aspetti della superdotazione, chiedendomi così un parere in merito. Nonostante abbia una conoscenza generale sul tema della superdotazione NON RITENGO DI ESSERE SCIENTIFICAMENTE E PROFESSIONALMENTE PREPARATA PER RICONOSCERE E VALUTARE UNA SUPERDOTAZIONE, per questo motivo ho pensato di contattarLa. Parole, pensieri, preoccupazioni 02/04/2013 Gentili Signori, domani consegnerò alla responsabile della scuola elementare una lettera nella quale chiediamo espressamente che S. venga assegnato alla classe dalla maestra Annamaria che ha seguito i vostri corsi, perché sappiamo che ha questa insegnante è disponibile, ho il timore però che l'altra maestra (era troppo severa per il CARATTERE SENSIBILE di ………………… Tra l'altro, la responsabile mi ha detto che settimana scorsa le insegnanti hanno preso contatti telefonici con voi per un incontro. . Parole, pensieri, preoccupazioni 23/01/2014 Sono la mamma di un bambino di 9 anni che frequenta la classe 4° della scuola primaria in provincia di Rimini. Informandomi sul vostro sito ho riconosciuto che mio figlio è un bambino plusdotato e STA GRIDANDO AIUTO!! Le insegnanti lamentano fin dalla classe 1° il suo comportamento a scuola. Mio figlio si sente triste, solo,non compreso e per questo è molto arrabbiato!! Io e J. abbiamo bisogno del vostro aiuto. PS: J. è anticipatario va benissimo in matematica, suona la batteria e frequenta una scuola di musica da 3 anni ed è uno spettacolare ballerino oltre a nutrire uno spiccato interesse alla creatività in senso lato. Parole, pensieri, preoccupazioni 16/10/2014 Carissima desidero ringraziarla perché questo piccolo miracolo su P. si è compiuto anche grazie a lei e a tutti i suoi collaboratori. Non finirò mai di ringraziarvi. Sono passati esattamente due anni da quando le ho scritto la prima volta descrivendole le particolarità e i problemi di. Ci ha convocati subito a Pavia. La tempestività della sua risposta, l'accoglienza , professionalità e gentilezza dei suoi collaboratori ci hanno subito levato un peso che ci portavamo addosso da 3 anni, 3 ANNI DI INCUBO. Nonostante il percorso impervio e pieno di ostacoli oggi finalmente possiamo dire con convinzione che la strada da seguire era questa. Siamo fortunati perchè ci siamo arrivati, purtroppo ci sono persone che non ci arriveranno mai a questa consapevolezza. Se anche un solo bambino starà meglio e troverà la giusta strada della consapevolezza sarò felice di essermi sacrificata per questa causa. So che anche lei fa il suo lavoro con lo stesso spirito e gliene sono immensamente grata. E' un anno e mezzo ormai che non facciamo nessun tipo di terapia e quando lo vedo uscire da casa sorridente e tornare da scuola felice e spensierato mi chiedo dove sia andato a finire quel bambino arrabbiato col mondo, esplosivo, che c'era fino a poco tempo fa. Ora non esplode, quando si arrabbia piange, e io SONO FELICE. Problema o ricchezza ? 16/03/2015 Tutti pensano che il proprio figlio sia speciale. Nel nostro caso abbiamo sempre avuto questo tipo di feedback da ogni persona che ha conosciuto nostro figlio, dagli asili, ai parenti, amici e conoscenti. Avere un figlio come il nostro ha tantissimi aspetti positivi: siamo sempre stati strabiliati dalla sua curiosità, domande e riflessioni, inusuali per un bambino della sua età: il senso della vita, Dio, la vita e la morte, la vecchiaia, la materia, gli atomi, le molecole e l’universo.. Avere un figlio come il nostro è anche molto difficile, perchè non è facile contenere la sua emotività, la sua rabbia quando non ottiene risposte adeguate o non ottiene ciò che vuole; è complesso stare dietro alla sua inesauribile voglia di fare esperienze e di conoscere. E’ difficile perchè è un bambino come il nostro non è facilmente gestibile all’interno di una classe, perchè richiede cura, attenzione e comprensione. Dall’inizio della materna abbiamo cambiato 3 scuole e ora siamo alla 4a. Ci siamo sentiti molto soli, additati e non compresi anche all’interno delle nostre cerchie più strette. Giudicati come genitori inadeguati, tutti avevano da dispensarci consigli e giudizi: “dovete contenerlo”, “dovete fare così”, “dovete fare cosà”. Da lì in avanti molte persone attorno a noi, I più stretti, hanno iniziato a capire che forse non eravamo noi il problema e che nostro figlio è la nostra grande ricchezza. In questo doloroso percorso, abbiamo capito che siamo noi genitori i primi che devono accettarlo e valorizzarlo per il bambino meraviglioso che è. Solo così potremo fare capire a tutti la ricchezza, la bellezza e il valore che bambini come il nostro possono portare a tutta la comunità Missioni specifiche del LabTalento Formare • La formazione di insegnanti, genitori, psicologi, educatori e altre figure professionali è fondamentale per la diffusione del costrutto e il riconoscimento delle persone ad alto potenziale. Per questo il Laboratorio ha organizzato, e continua a farlo, corsi di aggiornamento, convegni e congressi, con laboratori esperienziali diretti a bambini, insegnanti e genitori. Valutare • Il Laboratorio offre una certificazione del potenziale cognitivo dei bambini/ragazzi, considerando non solo gli aspetti cognitivi (quoziente intellettivo, QI), ma anche quelli socio-emotivi, indagando i punti di forza e di criticità che influiscono sullo sviluppo del bambino a livello individuale, familiare e extra-familiare. Fare ricerca • Il Laboratorio si propone di realizzare attività di ricerca finalizzate alla maggiore comprensione della plusdotazione e degli aspetti ad essa legati (drop-out, disaffezione scolastica, underachievement, etc.) e all’individuazione di modelli d’intervento, utili a sostenere lo sviluppo di traiettorie di crescita adattive. Produrre materiali • Vogliamo offrire sia strumenti didattici specifici e costruiti ad hoc per studenti ad alto potenziale, sia materiali di formazione e aggiornamento per i docenti. Nel 2012/14 si crea una rete… Fondazione S. Caterina Imola IdORoma Bambini Genitori Insegnanti LA NOSTRA STORIA Il nostro percorso: ricerca, sensibilizzazione Corsi di aggiornamento La scuola educa il talento • Pavia 3 edizioni • Vicenza, Padova, Verona, Treviso, Roma Seminari - La mente in movimento - Relazioni, conferenze • Pavia, 26 Maggio 2011 Supportare i Bisogni Sociali ed Emotivi dei Bambini ad Alto Potenziale • Pavia, Giugno 2011 Bambini Gifted e le loro Famiglie negli USA • Padova, 22-23 marzo 2013 - XXX Congresso Nazionale C.N.I.S. Quando la rete diventa • • • • • • • • • • • • • • strumento strategico Mede (PV), 19 aprile 2013 - Bambini speciali con bisogni speciali Mede (PV) 3 maggio 2013 - Supporto a scuole e famiglie Milano, 28 maggio 2013 - Cara maestra guardami Pavia, 30 maggio 2013- I bisogni educativi speciali -Uno strumento a sostegno dello sviluppo del potenziale Salice Terme (PV), 1 giugno 2013 - Una scuola per il futuro Milano, 9 novembre 2013 - Il mondo dei bambini ad alto potenziale cognitivo5% della popolazione infantile=1 per classe Besate (Milano), 7 febbraio 2014 - Conoscere e sostenere l’alto potenziale a scuola Roma, 28 febbraio 2014 Conoscere i bambini ad alto potenziale cognitivo il 5% della popolazione infantile=1 per classe Treviso, 15 maggio 2014 Plusdotazione: lavori in corso 5% della popolazione infantile=1 per classe Legnago (VR), 16 maggio 2014 Plusdotazione: lavori in corso 5% della popolazione infantile=1 per classe Milano 24 settembre 2014 Plusdotazione: viaggio tra rischi e opportunità Vicenza 3 ottobre 2014 Plusdotazione: e talento un investimento sul futuro Collegno 29 ottobre 2014 I bambini e i ragazzi ad alto potenziale cognitivo: un mondo invisibile Cremona 31 gennaio 2015 Plusdotazione: esisto anch’io Il nostro percorso: ricerca, sensibilizzazione Convegni nazionali • • • • • Pavia, 4 settembre 2009 I Convegno Internazionale Lo sviluppo del potenziale e dei bambini di talento. Dalla famiglia alla scuola un percorso di crescita. Pavia, 6 novembre 2010 - II Convegno Nazionale Sviluppo del Potenziale dalla Scuola all’Università Pavia, 25-26 Novembre 2011 - III Convegno Nazionale Bambini gifted: l’approccio della ricerca Pavia, 14-15 Dicembre 2012 - IV Convegno Nazionale Valutare e sostenere il potenziale Pavia – Milano, 4-6 Aprile 2014 - V Convegno Nazionale Uno sguardo sul potenziale riconoscerlo e valutarlo Percorsi intensivi • • • • Luglio 2013 – I edizione Summer Camp per bambini ad AP e le loro famiglie Novembre 2013 – Winter Camp per bambini ad AP e le loro famiglie Aprile 2014—DID-LAB –Laboratori didattici per bambini ad alto potenziale Luglio 2014 – II edizione Summer Camp per bambini ad AP e le loro famiglie Formazione e supporto a scuola • Accordo di Rete La scuola educa il Talento ARRICCHIRE LE COMPETENZE dal 2012 • Corsi Aggiornamento “La scuola educa il talento” dal 2012 (Terza Edizione nel 2014) • Laboratori esperienziali per insegnanti di progettazione e personalizzare gli interventi didattici • Piattaforma di condivisione materiali e metodologie didattiche https://didatticalabtalento.wordpress.com • Validazione Italiana GRS (Pfeiffer e Jarosewich, 2003, Beretta, Zanetti) • Progetto Individuazione alunni AP- Miur CORSO DI AGGIORNAMENTO LA SCUOLA EDUCA IL TALENTO TERZA EDIZIONE ALCUNI DATI DATI LabTalento 2010-2014 • Degli 144 soggetti valutati 128 sono risultati essere ad alto potenziale, nello specifico Q.I. medio è pari a 137 (DS = 9,3) e età media 9,1 anni (DS = 3,9). • 116 maschi con età media di 9,8 anni (DS: 3,9) e 12 femmine con età media di 8,9 anni (DS: 4.1) • QI medio del gruppo dei maschi è di 137,09 (DS: 9,3), mentre quello delle femmine è di 140,88 (DS: 12,07) Ordine scuola % Infanzia 19 Primaria 59 Secondaria 1° 19 Secondaria 2° 3 DATI LabTalento 2010-2014 (II) Regione di Provenienza Percentuale % Campania 2,3 Emilia 5 Lazio 4 Lombardia 68 Piemonte 3,3 Puglia 2,3 Sicilia 1,2 Sardegna 1,2 Toscana 2,3 Trentino 1,2 Veneto 10 DATI LabTalento 2010-2014 (III) Problematiche: • 16,7% funzionamento adeguato nel contesto scolastico, ma importanti problemi di comportamento in famiglia; • 11,1% manifestava problemi rilevanti di adattamento e comportamento a scuola; • 23,8% era caratterizzato da problematiche relative alla regolazione e gestione delle emozioni • 35,9% presentava noia a scuola con conseguente perdita di motivazione per le attività didattiche • l’12,1% era in underachievement e presentava disaffezione scolastica • 8,3% necessitava di una consulenza per un eventuale salto di classe. Livello Percentuale Livello 1 – QI 120-129 26 Livello 2 – QI 130-135 22 Livello 3 – QI 136-140 15 Livello 4-5 – QI ≥141 37 (%) Quali bisogni? Gli studenti AP o di Talento hanno bisogni speciali dal punto di vista cognitivo, emotivo e sociale Alcune caratteristiche di tratto li rendono maggiormente vulnerabili dei loro pari (Patterson 2009) Gli studenti AP hanno modalità di apprendimento che li differenziano dagli altri studenti Gli studenti AP richiedono un ambiente scolastico stimolante che alimenti costantemente la loro sete di conoscenza, la loro creatività e la loro autostima Una continua carenza di stimoli dovuta ad una plusdotazione non riconosciuta può determinare l’insorgere di problemi di comportamento e di adattamento Perché investire su bambini AP Da un punto individuale di vista Perché ogni individuo ha il diritto di ricevere il nutrimento ottimale per lo sviluppo delle proprie potenzialità Da un punto di vista sociale Perché la società deve poter contare sul contributo di persone capaci, in grado di risolvere problemi sempre più complessi Il mancato riconoscimento e, quindi, il mancato supporto di questi bambini può portare a situazioni di: Underachievement Disaffezione scolastica Disinvestimento nella Scuola come luogo in cui poter apprendere e socializzare Drop-out scolastico Il bambino AP in classe Può essere ben integrato con i compagni se mostra buone capacità di leadership Spesso però si relaziona negativamente con compagni e insegnanti Isolato Si auto-isola Oppositivo/distruttivo rispetto le attività Difficoltà trovare argomenti di interesse con i compagni Sviluppo asincronico Non sempre i bambini gifted presentano difficoltà socio-relazionali Fattori contestuali I contesti di crescita (famiglia, scuola, società) e gli eventi della vita sembrano avere un ruolo fondamentale nello sviluppo e nel mantenimento dell’alto potenziale. Ruolo centrale dei docenti nell’identificazione precoce (Moon & Brighton, 2008) Pregiudizi e falsi miti docenti Pericolo di bias nella concezione di giftedness Fattori di protezione: individuali Elevato livello intelligenza Capacità di problem solving Abilità sociali elevate Avere coetanei con i quali avere soddisfacenti relazioni intellettuali e sociali Ragionamento morale avanzato Contesti stimolanti Fattori di protezione: contestuali L’esperienza quotidiana a scuola, positiva, è fondamentale per uno studente gifted. Bisogna offrire un ambiente adatto, fornendogli una maggior consapevolezza del proprio essere e della sua emotività. Clima classe supportivo alle relazioni Proporre contenuti stimolanti Adottare modalità di insegnamento personalizzate che facciano riferimento ai punti di forza e abilità degli alunni Promuovere la motivazione intrinseca e la cooperazione reciproca Fornire un modello di comportamento prosociale (Jennings & Greenberg; 2008) Fattori di rischio Importanza di tenere in considerazione l’ASINCRONIA DELLO SVILUPPO presentata dai bambini AP «out-of-sync» (Silverman, 2002) discrepanza tra il livello di sviluppo raggiunto a livello cognitivo e quello raggiunto a livello emotivo Sviluppo fisico allineato all’età cronologica discrepanza tra «pari» : età cronologica/età mentale disomogenità nelle aree di eccellenza (matematica, musica, arte, sport, ecc.) Inadeguata regolazione emotiva (intensità emozioni, empatia e espressione affettiva esagerate (Piechowski, 1991) Profondamente consapevole dei propri sentimenti, molto introspettivi «ESSERE SOPRA LE RIGHE» «è spesso la loro condizione di vita con ripercussioni sulle esperienze di vita» (Lind, 2001) Dissincronia vs.Assincornia Dissincronia si riferisce alle conseguenze psicologiche e sociali dello sviluppo irregolare (Terrassier, 2004). Indica la sofferenza che i bambini provano rispetto alla differenza di livello nello sviluppo delle abilità intellettive, affettive e motorie. Ha riflessi nella vita quotidiana con il rischio di problematiche psicologiche 1.Dissincroniainterna 2.Dissincroniasociale (Tessierpre, 1985) Asincronia descrive comportamenti simili con un’accezione non patologica Indica il potenziale cognitivo ed emotivo dei bambini, che si rileva quando si combina un’alta intelligenza con una forte sensibilità Focus sull’ intensità (Dabrowski, 1972) Implicazioni I bambini dotati passano gli anni della scuola pensando a livello più basso in attesa che i compagni recuperino tenendo l’apprendimento in stand-by Avrebbero bisogno di • trascorrere del tempo con i propri simili in modo da confrontarsi allo stesso livello; • poter contare su programmi e attività differenziate; • poter accelerare i programmi e il cammino formativo su base individuale; • far parte di gruppi misti di cooperazione fra iperdotati e normodotati in rapporto allo sviluppo delle abilità sociali. Personalizzazione e didattica inclusiva Il nostro sistema scolastico non contempla percorsi per gli studenti plusdotati È possibile però trovare nella legislazione scolastica dei principi che permettono alle scuola in forza dell’autonomia di prevedere dei progetti specifici à sociali. Il concetto di personalizzazione è da porre in relazione alla necessità che ciascuno sia posto nella condizione di maturare la propria formazione in coerenza con le proprie aspettative e speranze. Lo scopo della personalizzazione è trasformare in autentiche competenze le potenzialità di ogni essere umano e porre il soggetto in formazione al centro del processo di apprendimento. Modalità di gestione della classe • Problemi di comportamento degli studenti in classe possono derivare da modalità di gestione inadeguate: studenti che ricevono messaggi contrastanti dai docenti, in termini di comportamenti adeguati o inadeguati, sono maggiormente a rischio di abbandono scolastico e assenteismo (Di Lalla et al, 2004) • Se l’insegnante non è in grado di gestire adeguatamente i problemi di comportamento dei bambini, tali comportamenti tendono a diventare stabili (Snyder, et al. 2005). • Creare alleanza educativa con la famiglia nella pianificazione di una strategia educativa condivisa (Swick, 2004; Swick & Hooks, 2005). • Comunicazione efficace docente-genitore incoraggia e supporta i genitori nel farsi carico del processo educativo del bambino (Knopf & Swick, 2007) Condizioni L’insegnante è chiamato a seguire il reale processo di apprendimento e di sviluppo cognitivo dell’alunno, pronto ad intervenire in base alle necessità che il singolo alunno manifesti Alunno AP: risorsa per il gruppo classe Proporre stimoli capaci di soddisfare curiosità ed interessi degli alunni favorisce l’attivazione di risorse che garantiscono un effettivo incremento negli apprendimenti con ricadute significative sulla motivazione, oltre che sul clima classe. Le credenze e gli orientamenti valoriali degli insegnanti nei confronti di questi alunni favoriscono un adeguato adattamento scolastico. Conclusioni Riconoscere la plusdotazione per… - Prevenire e/o arginare le difficoltà scolastiche Saper discriminare la plusdotazione da eventuali comorbidità Prevenire e/o arginare le difficoltà socio-emotive Sostenere e favorire uno sviluppo sincrono dell’individuo nella sua totalità GRAZIE PER L’ATTENZIONE! http://labtalento.unipv.it [email protected]