Per informazioni e iscrizioni contattare la segreteria

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Monza hanno organizzato per il 29 settembre il Seminario gratuito "Alla scoperta dell'Alto Potenziale" incentrato
su un tema ancora sconosciuto o frequentemente misconosciuto in Italia: la Plusdotazione e l’Alto Potenziale.
L'evento si terrà a Monza alle ore 16 presso il Ristorante Saint Georges Premier e sarà aperto a genitori, docenti,
educatori, psicologi, medici e a tutti coloro che sonointeressati a conoscere e comprendere il fenomeno della
giftdness.
Sarà un momento di confronto e di sensibilizzazione su una tematica, quella della plusdotazione, ancora poco
considerata nel nostro Paese, ma soprattutto nella scuola italiana. Eppure la letteratura ci dice che i
bambini/ragazzi ad alto potenziale cognitivo sono il 5-8% della popolazione scolastica, ovvero 1 per classe,
distribuito su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dall’estrazione etnica, culturale, economica e sociale
della famiglia di appartenenza.
1. Cos'è la Plusdotazione
Uno dei pregiudizi più comuni è rappresentato dall’idea che possedere un altopotenziale cognitivo comporti una
garanzia di successo nella vita. In realtà, la giftedness è un dono dalle straordinarie possibilità, ma servono cure
speciali, scelte individuali e un impegno costante, per far sì che l’alto potenziale diventi talento, per scongiurare i
possibili rischi dell’underachievement, del drop-ut e del disagio socio-relazionale, e in generale per evitare che
potenzialità così speciali risultino sprecate. Ecco perchè la giftedness può essere considerata una medaglia con due
facce: i punti di forza vanno a braccetto con le fragilità, su due binari paralleli da riconoscere, interpretare,
valorizzare e sostenere.
2. Il contesto scolastico e il quadro legislativo
Negli ultimi anni la scuola italiana si è dedicata con particolare attenzione al tema dell’inclusione, conseguendo
risultati significativi a livello legislativo in due ambiti particolari: i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e i
bisogni educativi speciali (BES). In certi casi, ai bambini gifted viene riconosciuto il diritto a piani didattici
personalizzati (PDP) in linea con quanto previsto per i BES, ma nessuna legge o regolamento disciplina
specificatamente la giftedness, nonostante la Raccomandazione del Consiglio d’Europa 1284 del 1999 preveda
che “i bambini plusdotati dovrebbero beneficiare di condizioni d’insegnamento appropriate che permettano loro lo
sviluppo delle potenzialità, sia nel loro stesso interesse sia nell’interesse dell’intera società”, raccomandando al
Comitato dei Ministri di domandare alle autorità competenti degli stati firmatari della Convenzione culturale
europea di tener conto nelle loro politiche educative delle seguenti considerazioni:
a. la legislazione dovrebbe riconoscere e rispettare le differenze individuali. I bambini plusdotati hanno bisogno di
condizionid’insegnamento tali da permettere loro di sviluppare pienamente le proprie possibilità;
b. la ricerca fondamentale sulle nozioni di “dono” e di “talento”, e la ricerca applicata, ad esempio per mettere a
punto le procedure atte a riconoscerli, dovrebbero essere sviluppate parallelamente;
c. la formazione degli insegnanti deve includerestrategie d’individuazione dei bambini con elevata capacità o
talento speciale. Tutti coloro che si occupano di bambini (insegnanti, genitori, medici, assistenti sociali, i ministeri
dell'istruzione, ecc.) devono disporre di informazioni sui bambini dotati;
d. le disposizioni per i bambini dotati in una determinata materia devono, di preferenza, attuarsi all'interno del
sistema scolastico regolare, a cominciare dal livello prescolastico.
e. si dovrebbe rendere il normale sistema scolastico sufficientementeflessibile per permettere di rispondere meglio
alle esigenze di coloro che ottengono risultati eccezionali e ai loro specifici bisogni.
3. Il LabTalento
Il Laboratorio italiano di ricerca e sviluppo del potenziale-talento-plusdotazione (presso l’Università degli studi di
Pavia) è attivo dal 2009 su queste tematiche; ad esso, infatti, fa capo La scuola educa il talento, un accordo di rete
per aiutare bambini e ragazzi, dotati di elevate capacità cognitive o in possesso di un talento ed un’abilità specifica
in un campo, a sviluppare appieno il loro potenziale nel modo migliore, avendo cura perciò non solo degli aspetti
cognitivi ma anche di quelli emotivi e relazionali.