Scarica

Transcript

Scarica
C1
Comprensione e produzione orale
1. Curiosità sul Duomo di Firenze
TRASCRIZIONE DIALOGO
A: Intervistatore, conduttore della trasmissione radio
B: Eva Marzi, guida turistica intervistata
A: Buongiorno e benvenuti a “Culturandia”. La puntata di oggi è dedicata alle curiosità artistiche
del nostro paese. Salutiamo la nostra ospite, Eva Marzi, guida turistica di Firenze da ben 12 anni.
B: Buongiorno a voi e a tutti gli ascoltatori.
A: Allora, oggi parliamo della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, meglio nota come il Duomo di
Firenze. Eva, nella tua esperienza quale parte del Duomo è più apprezzata dai visitatori?
B:
Senza dubbio la cupola del Brunelleschi. Anche se la salita mette a dura prova anche i più
volenterosi, la cupola è sicuramente tra le principali attrazioni. Sembra infatti che sia il
particolare più fotografato nel concorso indetto dall’Opera del Duomo per il nuovo
calendario 2016.
B: Sì, è un concorso che durerà fino a Dicembre a cui può partecipare chiunque. Basta inviare gli
scatti del Duomo eseguiti con il proprio telefonino. Le 12 foto più belle verranno pubblicate
nel calendario 2016 del Grande Museo del Duomo.
A: Un’iniziativa interessante! Tu hai inviato qualche foto?
B:
No, non personalmente, ma diversi visitatori che ho accompagnato hanno partecipato.
Qualcuno ha anche realizzato scatti pregevoli. Ricordo un turista in particolare che ha
fotografato uno scorcio delle terrazze con la cupola che si staglia sullo sfondo di un cielo
sereno…. Bellissima, è stata una delle vincitrici!
A: In cima alla classifica poni dunque la cupola. Al secondo posto invece?
B: Il campanile di Giotto, ma anche l’interno della Cattedrale…non saprei, è difficile stilare una
classifica delle preferenze. Però devo ammettere che spesso, oltre alla grandiosità
monumentale dell’architettura sono i piccoli particolari a destare più meraviglia nei visitatori.
A: Ci puoi fare un esempio?
B:
Beh, i monumenti del duomo spesso nascondono dettagli invisibili ad una prima occhiata. Un
esempio è rappresentato da un doccione marmoreo che raffigura una grossa testa di bue, con
tanto di corna, che è possibile vedere guardando in alto sul fianco sinistro del Duomo, davanti
a Via Ricasoli.
A: E cosa ci fa lì una testa di bue?
B: Beh, si tratta di un particolare tanto curioso quanto dibattuto. Secondo gli storici dell’arte
si tratterebbe di un omaggio ai buoi impiegati nella costruzione del Duomo. Pare che in
passato esistesse l’usanza di dedicare sculture agli animali usati per costruire le opere d’arte.
A: Quindi la scultura sarebbe un tributo ai buoi che avevano trasportato i materiali da costruzione?
B: Esattamente. Però esiste un’altra versione, più goliardica, che francamente apprezzo di più e
amo raccontare ai visitatori. È la leggenda di un tradimento e dell’originale vendetta dell’amante.
1
© Mondadori Education
A: Puoi spiegarci di che si tratta?
C1
Comprensione e produzione orale
A: Sono curioso…
B:
La tradizione popolare vuole che intorno al 1400, quando la costruzione della Cattedrale era
giunta all’altezza in cui vediamo oggi la testa di toro, in una casa di Via Ricasoli abitasse
un sarto gelosissimo della moglie. Ora, la moglie, a detta di molti, aveva una relazione con
un capomastro dell’Opera del Duomo. Scoperto l’adulterio, il sarto denunciò sia la moglie che
l’amante al Tribunale. La leggenda narra che sia stato proprio il capomastro a mettere la testa
del bovino rivolta verso le finestre del sarto geloso per ricordargli ogni giorno la sua
condizione di marito tradito.
A: Insomma, un modo elegante per dare del cornuto al marito! Uno scherzo coi fiocchi!
Sai raccontarci qualche altra curiosità sulla Cattedrale?
B:
Vi vorrei segnalare un evento a cui dovete assolutamente partecipare. A breve, in occasione del solstizio d’estate, si potrà ammirare il passaggio del sole attraverso un foro della cupola,
detto lo gnomone, che andrà a proiettare il disco solare in un punto preciso del
pavimento interno.
A: Praticamente questo gnomone sarebbe un calendario astronomico, giusto?
B: Sì, esatto, un calendario che assolve la sua funzione ogni solstizio dal 1475.
B: Sì, ne ritroviamo uno simile a Bologna, nella Cattedrale, ma ce n’è uno anche a Parigi
nella chiesa di Saint-Suplice. Quello fiorentino comunque è il più alto al mondo, misura
circa 90 metri.
A: Uno spettacolo da non perdere. Puoi indicarci le date?
B: Il fenomeno si può osservare l’8 e l’11 giugno ma il 12, il giorno del solstizio,
sarà più evidente.
A: Non mancheremo allora!
Fonte: http://operaduomo.firenze.it/blog
2
© Mondadori Education
A: Ne esistono altri in Italia?