Il giorrnale dei graffiti_Via Crocefisso
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Il giorrnale dei graffiti_Via Crocefisso
Dal Consiglio dei ragazzi e delle Ragazze di Zona 1 a cura della IV B- Istituto A. Diaz Via Crocefisso Insegnante Maria Lauricella Il giornale dei graffiti SCARABOCCHI D’ARTE Storie e racconti intorno al mondo dei graffiti. I graffiti sono delle forme d’arte che risalgono alla preistoria. L’uomo primitivo li dipingeva sulle pareti delle caverne per documentare le sue battute di caccia, la sua presenza in un determinato luogo oppure per raffigurare i miti e i simboli della sua comunità. Jean-Michel Basquiat (1960-1988)... Nel mondo moderno molti artisti hanno usato i graffiti per esprimersi, soprattutto a New York negli anni ’80. I più importanti sono stati Keith Haring (1958-1990); …e l’inglese Banksy (1974). Altri esempi di immagini di Banksy: 1 Per concludere ho deciso di fare delle domande ai miei genitori per avere uno scambio di opinioni su questo argomento: Vi piacciono i graffiti urbani? Mamma: “In generale i graffiti urbani mi sembrano una forma d’espressione divertente e libera ma quelli che si trovano a Milano hanno un valore estetico molto basso. Peccato. Se fossi uno street artist ci metterei molta più bellezza e creatività”. Il riferimento di questi artisti è la cultura popolare americana, l’arte di strada (street art), l’arte africana, i cartoni animati televisivi e i film. Questi artisti hanno portato i graffiti dalla strada alle gallerie d’arte e al mondo della moda diventando famosi in tutto il mondo. Anche nella nostra città esistono bravi artisti di strada ma, purtroppo, la maggior parte dei graffiti che si trovano dipinti sui muri sono bruttissimi. In alcuni quartieri come la Bovisa, qualche anno fa, il Comune ha assegnato degli spazi dedicati all’Arte sui muri. Qui i ragazzi hanno fatto dei bei lavori vicino al Padiglione Triennale Bovisa e all’università. Papà: “Generalmente non mi piacciono, tranne quelli dipinti in zone particolarmente degradate che contribuiscono a renderle un po’ più allegre”. Secondo voi sono una forma d’arte? Mamma: “Si, possono essere una bellissima forma d’arte quando chi li dipinge ha un vero talento creativo, che sia un semplice ragazzo di strada o un artista affermato. Girando per il mondo se ne possono trovare di bellissimi negli angoli più inaspettati”. Papà: “Come in tutti i campi dell’arte, anche in questo caso si può trovare l’artista eccezionale come l’imbrattatore di muri”. Il dibattito rimane comunque aperto… Nicola Cannavale 2 I WRITER DETURPANO LA CITTÀ: SECONDO ASSIEDILIZIA I GRAFFITI SONO ORMAI SUL 40% DELLE CASE DI MILANO CHE SODDISFAZIONE C’È A ROVINARE MILANO? MILANO – I graffiti sono ormai in ogni angolo della città: su edifici pubblici e privati, sui cartelli stradali, sui citofoni e persino sulle buche delle lettere. Secondo voi cosa pensano, ad esempio, i negozianti che si trovano le loro saracinesche e le vetrine piene di scarabocchi? In primo luogo, naturalmente, ci si arrabbia (d’altronde chiunque si arrabbierebbe) e questo è quanto emerso dalle interviste che ho fatto ai negozianti del mio isolato oggi pomeriggio. L’eccezione è il barista a cui non dà fastidio se non scrivono parolacce o frasi di politica. Dopo però, pensandoci con calma, sono venute fuori diverse opzioni per risolvere questo problema: il sarto pensa che sia meglio educare prima che proibire dopo; la venditrice di motociclette invece pensa la soluzione inversa, cioè dare multe su multe; l’edicolante non riesce a capire che soddisfazione ci sia nel rovinare le cose degli altri, così tanto per fare e d’altronde questa è la domanda che si fanno tutti. Insomma cosa bisogna fare? Oramai sono dappertutto, si approfittano dei negozianti in vacanza e si comportano come il negozio fosse casa loro. Dove ci sono le telecamere, approfittano dei piccoli spazi non coperti da esse. Una soluzione che si sta diffondendo è rappresentare sulla saracinesca l’attività del negozio, ma ci sono molte altre soluzioni. Nonostante ciò sembra che il problema durerà ancora per molto tempo. Ilaria Macchetta La giornata ANTI-GRAFFITI al Consiglio di Zona I BAMBINI DI MILANO CONTRO I GRAFFITI Milano – A fine 2013 sono entrati a far parte del consiglio di zona 1 dei ragazzi della scuola primaria e media i bambini della classe IV°B della scuola primaria A. DIAZ. Tutti hanno aderito con entusiasmo a questa iniziativa. Il loro principale obiettivo è di ripulire Milano dai graffiti sui muri. I writers sono le persone che imbrattano i muri e altri monumenti pubblici e la classe IV°B farà il possibile perchè queste scritte vengano rimosse. I candidati della classe IV°B Ludovica Collini e Francesco Sanvito e i sostituti Nicola Cannavale e Nika Fraviga, e tutti i loro compagni faranno il possibile per ripulire la città. Ci auguriamo che iniziative come questa siano sempre più frequenti nella nostra città. Chiara Torella FOTOGRAFATI I GRAFFITI DI MILANO PULIZIA DEI GRAFFITI SUI MURI DI MILANO Nel mese di gennaio l’insegnante Marina della 4^B della scuola Elementare Armando Diaz di Milano, ha assegnato ad ogni alunno il compito di fotografare i graffiti disegnati sui muri delle proprie zone di residenza. Questa documentazione è servita a formulare soluzioni da attuare, sia per procedere alla pulizia dei muri imbrattati che per scoraggiare chi li ha compiuti a non ripeterli di nuovo. Per esempio: informare dei fatti il Consiglio di Zona e denunciarli all’AMSA, installare più telecamere di controllo, coinvolgere i genitori per dare un contributo in denaro volto alla ripulitura dei muri.A tal proposito nei giorni scorsi due alunni della 4^B eletti come consiglieri, insieme all’insegnante, sono andati presso la scuola Beltrami per discutere di questo problema con altri rappresentanti del Consiglio di Zona 1 dei Ragazzi e delle Ragazze. Un’interessante iniziativa per migliorare l’aspetto della propria città di residenza. 3 Elisa Viola La classe 4°B lavora sui graffiti RIPULIAMO: È IL GIORNO ANTIDEGRADO MILANO – In questi giorni un gruppo di studenti provenienti dalla scuola A. Diaz si aggira intorno alla Zona 1 munito di macchine fotografiche. I ragazzi vogliono documentare i graffiti che imbrattano i muri intorno alla loro scuola. L'iniziativa ha coinvolto tutti bambini della classe IV B che, dopo l'orario di lezione, hanno iniziato a fotografare i muri del centro storico di Milano. I giovani fotografi hanno individuato molti posti su cui c'erano scritte: muri, portoni, treni, cassette della posta, cestini della spazzatura, tram, saracinesche dei negozi, pensiline degli autobus. Queste foto verrano consegnate ai consiglieri del Consiglio di Zona 1. Speriamo che i politici ascoltino le nostre proposte e che i graffiti siano rimossi al più presto. Stefano Montanari Proteggere L'ambiente: le possibili soluzioni Milano- In Zona 1 i writers imbrattano con le loro scritte i muri delle case private e degli edifici pubblici, le saracinesche dei garage e dei negozi, le vetrine, i segnali stradali e i vagoni dei treni. I writers non hanno rispetto dei beni privati e comuni né dell'ambiente. I responsabili dei graffiti devono essere multati secondo la legge ma dovrebbero essere obbligati a ripulire i muri scarabocchiati. Il comune deve istallare telecamere e coinvolgere i cittadini per sensibilizzarli sulla gravità del problema; coinvolgere gli artisti di strada e i madonnari e organizzare una giornata dedicata all'arte in città. Marco Malonni I writers, le persone che imbrattano i muri delle strade e molti altri luoghi come i monumenti pubblici, quando vengono sorpresi dalla polizia dovrebbero essere obbligati a ripulire le scritte e a pagare una multa. La vendita di bombolette spray dovrebbe essere vietata ai minorenni. Bisognerebbe denunciare all’AMSA la presenza dei graffiti e documentarli con delle foto. La rimozione delle scritte dovrebbe essere effettuata utilizzando dei detergenti ecocompatibili che costano molto; per questo bisogna coinvolgere le case produttrici di bombolette e imporre loro di versare al Comune una parte dei profitti per contribuire alla pulizia di Milano. Stella Pieterse I bambini stanno lavorando nell'ambito dell'ambiente per risolvere il problema dei graffiti sui muri. Tra le soluzioni è stato proposto di installare telecamere, inviare gruppi di volontari per pulire le scritte, organizzare una giornata dedicata alla street art, coinvolgendo gli artisti di strada e infine prevedere delle pene alternative per i writers. Nika Fraviga 4 Un invito: individuate i molteplici graffiti a Milano Occhio allo scarabocchio! Milano-Avete notato che ultimamente in città abbondano i graffiti e passeggiando per le strade se ne individuano a centinaia? Bene, c’ è chi sta pensando a documentare e ad archiviare questi dati per presentarli all’ AMSA tramite il CdZ1RR e si tratta della 4°B della scuola primaria A. Diaz, che ha cercato di presentare alcune proposte nell’ ambito dell’Ambiente e del Tempo libero dopo la seduta d’ insediamento tenuta a Novembre a Palazzo Marino. Siete invitati a mandarci le vostre segnalazioni delle strade nella ZONA 1 indicando il nome della via, il numero civico e allegando delle foto. Federico Savorani Milano- Questa città ultimamente è sempre più degradata a causa dei graffiti. Muri, pali, saracinesche.........: nulla si salva dalla mano dei writers. Noi bambini della 4°B dell'istituto “A. Diaz” stiamo lavorando per cercare di rendere la nostra città più pulita con azioni che coinvolgono anche gli adulti per prenderci cura della nostra Milano. Alcune delle nostre proposte sono: aumentare il costo delle multe, mettere più telecamere e coinvolgere i ragazzi volontari per ripulire i muri. Ci auguriamo che molte persone collaborino per farci vivere in una città migliore. Noi siamo pronti a fare la nostra parte collaborando con l'UNICEF. E voi siete pronti ad aiutarci? Vittoria Pezzoni Tutte le proposte sono state presentate il 27 gennaio al Consiglio di Zona 1 e si cercheranno delle soluzioni per risolvere il problema con l'aiuto dei consiglieri e del Presidente Arrigoni. Ludovica Collini e Francesco Sanvito della 4°B hanno presentato le foto che documentano i graffiti nell'area del centro storico. Nika Fraviga e Nicola Cannavale avranno il compito di comunicare ai bambini delle altre classi le soluzioni proposte. Nika Fraviga 5