Percorso Eremi sulla Majella

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Percorso Eremi sulla Majella
PERCORDO DI MAJELLANDO – EREMI SULLA MAJELLA
Il percorso inizia dalla Valle Giumentina situata nel comune di Abbateggio (PE).
Per raggiungere la Valle Giumentina dall’uscita autostradale A25 di Alanno-Scafa (PE) bisogna procedere per
San Valentino in A.C. che dista circa 6 km, proseguire direzione Caramanico Terme e dopo circa 3 km c’è un
bivio dove bisogna seguire per Roccamorice. Appena dopo questo bivio, 200 mt circa, sulla destra c’è una
salita con delle indicazioni per il Museo Paleolitico.
Visiteremo tre Eremi in cui visse e pregò Pietro da Morrone futuro Papa Celestino V - Il Papa del gran rifiuto:
1. Eremo di San Bartolomeo in Legio
2. Eremo di Santo Spirito a Majella
3. Eremo/Grotta di San Giovanni
Considerate che il percorso totale è di circa 22 km. Quindi passo spedito; io lo faccio di corsa in meno di 3 ore
però anche camminando si può trascorrere una bella giornata.
Consiglio di portare le classiche attrezzature di montagna calcolando che possono arrivare le nubi
all’improvviso, cibo perché sarete isolati dal mondo, scorta d’acqua che potete ricaricare lungo il percorso in
2/3 fontane, abbigliamento da trekking o scarpe da trail per chi vuole correre. Portate con voi attrezzature
per fare foto e video… o ve ne pentirete!!!
Si parte dalla Valle Giumentina e saliamo in direzione del Museo Paleolitico ben visibile. Proseguiamo nella
salita e dopo circa 400 mt c’è un bivio sulla sinistra e l’indicazione per l’eremo di San Bartolomeo in Legio.
Appena ci affacciamo al Vallone di Santo Spirito è già visibile l’Eremo in tutta la sua bellezza. Proseguiamo
lungo il sentiero ben visibile e ottimamente segnalato e mentre ammiriamo l’Eremo che si avvicina saremo
in un attimo a destinazione.
L'Eremo di San Bartolomeo in Legio è situato nel Vallone di Santo Spirito a circa 610 m s.l.m., incastonato
nella roccia fù ricostruito da Pietro da Morrone (fututo Papa Celestino V) e, verso la fine del 1200, divenne la
dipendenza di Santo Spirito a Majella situato poco più a monte.
Visitato questo stupendo Eremo si risale dalla parte opposta passando nella galleria scavata nella roccia.
Proseguiamo seguendo le indicazioni per Santo Spirito (considerate che ci sono 2 possibili sentieri per arrivare
a Santo Spirito quindi troverete le indicazioni dai due sensi opposti), arriveremo alla strada asfaltata. Io
preferisco fare questo percorso, anziché il sentiero dello spirito perché c’è una visuale della montagna molto
particolare e lungo la strada incontrerete, sulla parete di roccia, arrampicatori in un paesaggio molto
suggestivo, e soprattutto perché l’aspetto wild del percorso arriva sotto all’Eremo di Santo Spirito. Salendo
sempre verso la montagna lungo la strada asfaltata incontreremo una fontanella. Vi consiglio di fare
rifornimento perché adesso ci sarà una bella salita e l’acqua ci sarà di nuovo all’Eremo di Santo Spirito. Il
tratto asfaltato è di circa 5 km.
Arrivati all’Eremo di Santo Spirito, per proseguire il nostro cammino dobbiamo tornare indietro di circa 900
mt, e quindi riscendere fino a trovare un sentiero sulla sinistra che indica “località 3 fossi” e sulla
cartellonistica ufficiale del Parco Nazionale della Majella troverete le indicazioni per Piana Grande ed
Eremo/Grotta di San Giovanni. Seguite questo sentiero, dopo circa 200 mt superato un ponticello arriverete
ad un bivio, proseguite sempre per Piana Grande ed Eremo/Grotta di San Giovanni. Sulla vostra sinistra,
appena dopo 50 mt (tenete gli occhi ben aperti), troverete un grosso masso dove sono scolpite una croce e
un po’ a destra della croce, nella parte laterale del masso, c’è una chiesetta scolpita. La leggenda narra che
siano state realizzate dai Templari.
Nel novembre 1273 Pietro da Morrone, futuro Papa Celestino V, si recò a piedi a Lione in Francia partendo
da Sant'Onofrio per incontrare il Papa Gregorio IX e convincerlo a non sopprimere il suo ordine monastico
sorto in Abruzzo. Al ritorno da Lione, Pietro da Morrone fu accompagnato da un drappello di cavalieri
templari per garantirgli un viaggio senza ostacoli e pericoli. Si narra che i templari vollero lasciare dei segni
del loro passaggio scolpendo delle croci sulle rocce come questa nella foto.
Molto bello il torrente che ci accompagna per circa 1 km, peccato che per un breve periodo estivo si secca.
Superato il torrente, passando all’altra sponda, iniziamo la salita. Sono circa 2 km di una salita molto ripida.
Però considerate che come questa non ce ne saranno nel proseguo del sentiero. Arriveremo ad un bivio dove
troveremo sempre le nostre indicazioni per l’Eremo/Grotta di San Giovanni. Poi incontreremo una sbarra che
chiude la strada, la superiamo e dopo circa 500 mt si aprirà la visuale sulla Valle dell’Orfento e su alcune cime
della Majella. Uno spettacolo indescrivibile. Iniziamo la discesa verso la grotta sempre seguendo le
indicazioni. La discesa sarà sempre più suggestiva con questo paesaggio che la Majella ci offre. Vi consiglio di
visitare questo posto in religioso silenzio per godervi la bellezza del posto.
Arrivati all’Eremo/Grotta di san Giovanni possiamo tornare indietro o proseguire per il sentiero che scende e
che torna alla sbarra dove siamo passati pocanzi. Io vi consiglio questo sentiero che scende perché anche qui
il panorama è favoloso, tranne che non soffriate di vertigini.
Arrivati alla sbarra seguiamo sempre la strada brecciata, all’incrocio con la madonnina seguiremo sempre la
strada brecciata (non torneremo sul sentiero fatto in precedenza). Di lì a poco c’è sulla sinistra (seguendo il
sentiero segnato di bianco e rosso) una fontana. Proseguite sempre il sentiero che scende dalla fontana e
fino a Decontra proseguite sempre in discesa. Arrivati a Decontra (incrocio 4 strade) proseguite per la Valle
Giumentina da dove siete arrivati.
Buon percorso da Majellando!