IT SCA magazine SHAPE 3 2015 Igiene delle mani

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IT SCA magazine SHAPE 3 2015 Igiene delle mani
3.2015 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS
100
anni per
leggere
una storia
STAMPA,
RIVINCITA
INIZIATA
a
m
r
e
F
IL PAESE
DEGLI AIUTANTI
DI BABBO
NATALE
I migliori siti web
tornano alla carta
TENDENZE
Nuovo uso
dell’erba
elefantina
Pericolo dita sporche
* Come
* le manipulire bene
in Cina un
* Igiene,
progetto super
Prima lavati le mani!
Qual è la sua rivista preferita e come preferisce
leggerla, su carta oppure online?
Nancy Pick
Scrittrice, autrice dell’articolo sull’igiene delle mani
a pagina 10–19
Shape è la rivista trimestrale di SCA
ed è rivolta principalmente ai clienti,
agli azionisti e agli analisti, ma anche ai
giornalisti, agli opinion leader e a tutti
coloro che sono interessati alle attività
e allo sviluppo di SCA. La pubblicazione del prossimo numero è prevista per
gennaio 2016 .
Editore
Joséphine Edwall-Björklund
Direttore responsabile
Marita Sander
Redazione
Anna Gullers, Inger Finell
Appelberg
Ideazione
Kristin Päeva
Appelberg
Stampa
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Indirizzo
SCA, Group Communications,
Box 200, SE-101 23 Stoccolma, Svezia.
Telefono +46 8 7885100
Fax +46 8 6788130
Questo numero di SCA Shape è stato pubblicato
in svedese, inglese, spagnolo, tedesco, francese,
olandese e italiano, ed è stampato su carta
GraphoSilk 90 g/m² prodotta da SCA.
Ne è ammessa la riproduzione solo previa autorizzazione di SCA Group Communications.
Il contenuto della rivista esprime il punto di
vista degli autori degli articoli e delle persone
intervistate e non riflette necessariamente
le opinioni della redazione o di SCA. SCA Shape
è disponibile in abbonamento o può essere
letta in formato pdf su www.sca.com.
Cambiamenti di indirizzo vanno segnalati a
www.sca.com/subscribe o
[email protected]
3.2015 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS
100
anni per
leggere
una storia
STAMPA,
RIVINCITA
INIZIATA
a
m
r
e
F
IL PAESE
DEGLI AIUTANTI
DI BABBO
NATALE
“Leggo sempre Cook’s Illustrated, la rivista americana con un approccio scientifico alla cucina. Se esistono
13 ricette diverse di salsa al
pomodoro per l’enchilada di
pollo, gli autori le provano tutte fino a trovare quella giusta.
Daniel Dasey
Giornalista, autore dell’articolo sulle fibre alternative
a pagina 31–35
“Sono cresciuto a Sidney, in
Australia, una città bellissima
ma lontana da tutto. Da adolescente mi sono imbattuto in
un numero del National Geographic e me ne sono subito innamorato. Era come una
finestra sul resto del mondo
e mi permetteva di capire
come si viveva in Amazzonia
o in Europa, che all’epoca mi
sembravano posti molto esotici. È ancora oggi la mia rivista preferita quando viaggio, e adoro anche sfogliarne
i contenuti online”.
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presenti su sca.com.
I migliori siti web
tornano alla carta
TENDENZE
Nuovo uso
dell’erba
elefantina
Pericolo dita sporche
* Come
* le manipulire bene
Igiene, in Cina un
* progetto
super
Prima lavati le mani!
Foto di copertina:
Getty Images
2 SCA SHAPE 3 2015
Ecco perché molti dei miei
piatti preferiti, quelli che preparo sempre, arrivano da questa rivista. Continuo ad abbonarmi alla versione cartacea,
così posso leggerla nella
vasca da bagno. Per me è persino meglio del comfort food”!
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di pubblicazioni, tra cui il rapporto sulla
sostenibilità di SCA, il rapporto “Hygiene Matters” e la rivista Shape.
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Foto di SCA dal mondo.
SOMMARIO
06.
Il libro del secolo
Margaret Atwood è la prima dei 100 autori coinvolti
nella scrittura di testi letterari che resteranno segreti per
un secolo, prima di essere stampati su carta ottenuta da
alberi che stanno crescendo ora in Norvegia. Il progetto
è di Katie Paterson, che abbiamo intervistato.
10.
Focus: igiene delle mani
36.
La popolazione dei Sami,
autoctona della Scandinavia,
collabora con SCA per
aumentare la comprensione
di due attività molto
diverse tra loro.
Lavarsele bene, con acqua e sapone, impedisce la
trasmissione delle malattie: un modo economico per evitare
problemi di salute.
22.
Pulite e sostenibili
Usare i canneti per depurare le acque reflue, in modo
naturale. L’esperimento della cartiera SCA di Kunheim,
in Francia.
26.
Carta canta, ancora
Le aziende cresciute grazie a Internet ora puntano sulle
riviste stampate per rafforzare il rapporto con i clienti.
E pensare che qualcuno aveva predetto la morte della carta.
31.
A caccia di fibre
Cresce la domanda mondiale di carta riciclata e aumenta
così anche la ricerca di fibre alternative al legno.
E INOLTRE...
SCA INFORMA per educare: pagina 20
NEWS DA SCA: pagina 40-43
SAPETE…
...cosa sognava di fare Mollie da una vita? Scoprite a pagina 41 come SCA ha trasformato il suo sogno in realtà.
SC
SC
SCA
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A SHAPE
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2015
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SHAPE UP
Scopri cosa succede fuori da SCA
RESIGN STUDIO
Appena uscite dal bosco, con ancora la corteccia addosso: sono le sedie in legno della
serie “Di Corte”, progettate dai designer italiani Andrea Magnani, Giovanni Delvecchio
ed Elisabetta Amatori.
X www.resign.it
Il feto compie 50 anni
HA FATTO STORIA il volume Nascerà
un bambino, pubblicato nel 1965 dal
fotografo Lennart Nilsson, per la prima volta un obiettivo fotografico era
riuscito a cogliere gli inizi della vita
di un feto in un utero.
La rivista Life pubblicò in anteprima, in un servizio di 16 pagine, le
foto scattate da Nilsson nell’arco di
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12 anni. Quel numero andò letteralmente a ruba, con 8 milioni di copie
vendute in pochi giorni.
Quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario della pubblicazione
del libro, che è stato tradotto in una
ventina di lingue e ha venduto circa
50 milioni di copie (l’ultima edizione
è del 2009).
Libro salvavita
ALCUNI SCIENZIATI americani hanno
inventato un libro che può salvare vite
umane. Come? Rendendo potabile l’acqua inquinata.
Si tratta di un manuale di istruzioni che spiega come e perché filtrare
l’acqua. Una volta letto, però, le pagine possono essere strappate e utilizzate
come filtri per depurare l’acqua stessa.
La carta del libro contiene infatti nanoparticelle di rame o argento con azione
germicida. L’invenzione è stata testata per due anni in 25 località diverse
dell’Africa e dell’Asia ed ha avuto risultati eccellenti. Un solo libro, è stato calcolato, può filtrare acqua a sufficienza per
un consumo di acqua pro capite di quattro anni.
APP DEL MESE
CI SONO APP in grado di prevedere
l’inizio del ciclo mestruale, dell’ovulazione e della sindrome premestruale. Basta inserire la durata
consueta del ciclo e la data dell’ultima mestruazione: l’app elabora automaticamente un calendario.
Molte applicazioni riescono a stabilire anche quando compariranno i
dolori mestruali e gli sbalzi d’umore,
o addirittura quando si verificherà il
picco della fertilità.
L’ALBUM DA ASCOLTARE
SOLAMENTE NEL BOSCO
“SCARICA L’APP di John Moose e vai in
un bosco, solo così potrai ascoltare la
musica”. Sono queste le istruzioni che
il gruppo folk svedese John Moose ha
dato ai suoi fan prima del lancio del primo
album. Dopo averlo scaricato, infatti, si
può ascoltare con un’app ma solo quando si è in un bosco. Già, perché l’app
rileva la posizione dell’ascoltatore con
Google Maps.
X
App per il ciclo mestruale:
Periodical – Libresse
WomanLog
Period Tracker
OvuView
Queste app sono scaricabili per smartphone con sistemi iOS e Android.
johnmoosemusic.com
ARTEC
UNA CASA
DA GUINNESS
Il condominio più alto del mondo
fatto di legno dovrebbe essere
pronto in autunno. È attualmente
in costruzione a Bergen, in
Norvegia: avrà 14 piani e
62 appartamenti.
GRAZIE PER
LA CORREZIONE
NELL’ULTIMO NUMERO di
Shape abbiamo scritto che
gli anelli scuri degli alberi indicano la presenza di
lignina. Questa, in realtà, è
distribuita in tutto il legno.
Ringraziamo, per la segnalazione, lo scienziato del
legno Örjan Hedberg.
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10 DOMANDE
“Mentre ero in treno, qualche anno fa, ingannavo il
tempo disegnando anelli
di alberi e mi è venuto
spontaneo ricollegarli ai
capitoli di un libro”.
Il libro
DEL SECOLO
L
L’artista Katie Paterson ha un
progetto: far scrivere 100 testi
letterari e tenerli segreti. Perché? Per
pubblicarli nel 2114, su alberi che
hanno appena iniziato a crescere.
testo NANCY PICK
foto OLIVER MARK, GIORGIA POLIZZI
e opere dell’artista concettuale
scozzese Katie Paterson hanno spesso un significato che gli
esperti definiscono metafisico.
Al momento il suo progetto più
ambizioso si chiama “Future
Library”: una biblioteca del futuro, che conterrà
100 nuovi testi letterari mantenuti segreti per
100 anni. Come funziona? Ogni anno, per il
prossimo secolo, un autore scelto da una commissione scriverà un testo letterario che sarà
custodito in una biblioteca di Oslo, in Norvegia.
Nel 2114, i 1.000 alberi piantati di recente in un
bosco fuori città saranno trasformati in carta
per stampare i 100 manoscritti.
Quando le è venuta l’idea di “Future
Library”?
Mentre ero in treno, qualche anno fa: ingannavo il tempo disegnando anelli di alberi e mi
è venuto spontaneo ricollegarli ai capitoli di un
libro. Da qui è nata l’idea di provare a coltivare
un libro per il futuro. Un’idea semplice, che però
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1
4
MARGARET ATWOOD
è stata la prima autrice selezionata per “Future Library”. Atwood, le cui opere spesso trattano del futuro,
ha consegnato il suo manoscritto nel maggio 2015,
rivelandone solo il titolo: Scribbler Moon. Interessante
il paragone che la scrittrice fa tra il testo realizzato per
questo progetto e la fiaba della Bella Addormentata:
per entrambi, un ritorno alla vita dopo 100 anni. Cosa
ha provato quando è stata scelta come prima autrice
per “Future Library”? “Mi sono sentita molto onorata
e anche felice di partecipare a questo progetto”, dice,
“perché esprime la convinzione che tra cento anni l’umanità esisterà ancora!”.
si è concretizzata in un progetto molto ambizioso e
complesso.
Come si è arrivati dalla sua idea ad alberi veri,
a scrittori veri e a una biblioteca vera?
Tutto è iniziato quando sono stata invitata a una
conferenza intitolata “Slow Space” sulla realizzazione di progetti artistici a Oslo. La conferenza si
svolgeva tra gli alberi di un bosco, nei giardini e su
alcuni isolotti. Allora ho pensato che quella mia
idea sugli anelli degli alberi sarebbe stata perfetta per un paese come la Norvegia. Qualche anno
dopo, “Future Library” è diventato un progetto
artistico commissionato ufficialmente per la città di Oslo e per Bjørvika, il vecchio porto di container. Il Comune ha donato sia il vecchio bosco che
i nuovi alberi da piantare. Indubbiamente un progetto artistico che dura un secolo è molto ambizioso, ma la Norvegia è disposta a rischiare.
A quale fase del progetto state lavorando ora?
La scrittrice Margaret Atwood ha appena consegnato il primo manoscritto. Il prossimo autore sarà David Mitchell. Io ora mi sto occupando
del progetto della sala dove verranno conservati i manoscritti, all’ultimo piano della Biblioteca
Deichmanske, che oggi ospita gli archivi e le collezioni speciali. Per i prossimi 100 anni il pubblico
potrà leggere solo il nome dell’autore e il titolo delle opere.
Un secolo è lungo. Pensa che nel 2114 si parlerà
ancora di “Future Library” e che i testi saranno effettivamente stampati sulla carta ottenuta dagli alberi del suo bosco?
Io mi auguro che il progetto possa essere completato. Nel 2014 abbiamo piantato 1.000 piccoli abeti rossi di Norvegia (ognuno censito in
un database computerizzato) e questi alberi
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201
04
continueranno a crescere. Certo, potrebbe accadere qualcosa di imprevedibile: un incendio forestale, una catastrofe ecologica o chissà quale altro
evento nella città di Oslo o in Norvegia.
Tra 100 anni i libri stampati esisteranno
ancora?
Chi può dirlo: la tecnologia avanza a un ritmo
imprevedibile. Attraverso questo progetto, però,
facciamo tutto il possibile per preservare il buon
vecchio libro di carta.
Come scegliete gli autori?
La commissione che si occupa delle selezioni
cambia ogni quattro anni, in modo da dare spazio
10 DOMANDE
a voci sempre nuove nella scelta degli autori. Ogni
anno ci consultiamo su una rosa di candidati e poi
facciamo la nostra scelta. Il bello di “Future Library”, per me, è che offre un pretesto per leggere.
Attualmente sto ordinando parecchi libri, ma non
posso svelare i nomi degli autori: potrebbero essere
i futuri scrittori del nostro progetto.
Qual è in prospettiva il suo rapporto con il
progetto?
Resterò tutta la vita nella commissione di “Future Library”. Ma la sostanza di questo progetto è che
si propone come un’opera d’arte per le generazioni
future. È strano pensare che io non lo vedrò finito.
D’altra parte, la maggior parte degli autori dei testi
letterari di “Future Library” non è nemmeno nata.
Lei è anche scrittrice?
Sto lavorando a un libro di idee, perché ne ho talmente tante che io stessa a volte mi sorprendo. Le
idee nel libro sono spunti per opere che forse non
vedranno mai la luce.
A quali altri progetti sta lavorando in questo
momento?
Ho appena finito di realizzare una candela profumata per una mostra in Francia. Ognuno dei 22
strati di cui si compone la candela ha il profumo di
una porzione diversa dello spazio, a partire dalla
Terra fino alla Luna, al Sole e allo spazio interstellare. Mi piace collaborare con persone di discipline diverse. Per questo progetto ho lavorato con
un biochimico, un candelaio e un profumiere. Nel
Regno Unito sto anche lavorando a una struttura che contiene una miriade di specie arboree, per
tracciare l’evoluzione della vita degli alberi. È un
progetto grosso, che comporta la raccolta di pezzi di legno dagli alberi di tutto il mondo, compresi
alcuni estremamente antichi e fossilizzati.
A sinistra, Margaret Atwood;
a destra, Katie Paterson.
Katie Paterson
Età: 33
Studi: Edinburgh College of
Art; laurea presso la Slade
School of Fine Art di Londra.
Vive a: Berlino, ma trascorre
sei mesi all’anno in Scozia.
Famiglia: fidanzata con l’artista Martin John Callanan.
Cibo preferito: qualsiasi
piatto giapponese.
Hobby: “Non ho nessuno
degli hobby tradizionali, ma
il mio lavoro di artista mi
porta a interessarmi delle
cose più straordinarie: dai
fossili alle stelle cadenti ai
telescopi che scrutano mondi passati”.
Autore preferito: Tomas
Tranströmer, premio Nobel
svedese. “Le sue poesie”,
dice, “sono semplici ma
incredibilmente profonde”.
Una volta lei ha fuso e rifuso un meteorite, che
è stato poi lanciato nello spazio. Anche a lei
piacerebbe andare nello spazio?
L’Agenzia Spaziale Europea ha acconsentito a portare il mio meteorite sull’ATV, il veicolo
per i rifornimenti della Stazione Spaziale Internazionale. Ogni volta mi sorprende vedere come
gli altri accettino di fare delle cose per me. Credo però che il mio incontro ravvicinato con lo spazio si limiterà a questa esperienza. In realtà, non
mi alletta granché andare in orbita: amo la Terra e
voglio restarci.
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VIGNETTE
Lavarsi le mani con
acqua e sapone potrebbe
ridurre anche del 50%
i decessi da patologie
diarroiche.
Piccole
AZIONI
10 SCA SHAPE 3 2015
FOCUS: IGIENE DELLE MANI
Si sa: lavarsi le mani può impedire la
trasmissione di numerose malattie. Ma
passare alla pratica non è così semplice,
perchè molti non hanno acqua né sapone,
mentre altri semplicemente non li usano.
testo NANCY PICK foto SHANNON BLACKWELL, GETTY IMAGES
I VITALI
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Lo sapevi che esiste la giornata globale
delle mani lavate? Il 15 ottobre è
dedicato a questo tema: aumentare
la consapevolezza dell’importanza di
lavarsi le mani con il sapone.
N
12 SCA SHAPE 3 2015
ON IMPORTA SE abitiamo a New York o a Nairobi:
pochi di noi sono abituati a lavarsi bene le mani col
sapone, nonostante sia un gesto semplice ed efficace per bloccare la trasmissione di molte malattie.
Chiedetelo ad Amy Pickering, esperta di igiene
delle mani e di qualità dell’acqua nei Paesi in via
di sviluppo. Amy lavora come ricercatrice presso
il Woods Institute for the Environment della
Stanford University, in California, e si reca regolarmente in Kenya e Bangladesh.
“Le patologie diarroiche e respiratorie”, esordisce, “sono due tra le principali cause di morte nel
mondo per i bambini sotto i 5 anni. Lavarsi le mani
è un ottimo modo di prevenire la trasmissione dei
patogeni responsabili di queste malattie”.
I germi sono presenti ovunque nella nostra
realtà quotidiana: sul carrello della spesa, sul corrimano della metropolitana, sulla macchina del
caffè in ufficio. Generalmente non sono pericolosi,
almeno se si evita di introdurli nel corpo strofinandosi gli occhi, grattandosi il naso o infilandosi le
dita in bocca o nelle orecchie.
Questo rischio aumenta nelle nazioni povere,
dove l’igiene delle mani è ostacolata soprattutto
dalla carenza di acqua e sapone.
“La gente”, spiega Amy, “non si rende conto
di quanto sia difficile lavarsi le mani senza un
rubinetto. L’acqua deve essere presa altrove ed è
pesante da trasportare: inoltre, utilizzando un secchio e una tazza se ne consuma tantissima”.
Secondo l’UNICEF, lavarsi le mani con il
sapone è il gesto più efficace e meno costoso per
mantenersi in salute: 3,35 dollari spesi per l’igiene
delle mani portano gli stessi vantaggi che si
otterrebbero spendendone 11 per la costruzione
di una latrina o 200 per il miglioramento della
FOCUS: IGIENE DELLE MANI
“La gente non si rende
conto di quanto sia
difficile lavarsi le mani
senza un rubinetto”.
STORIA DELL’IGIENE
DELLE MANI
Amy Pickering
1847
AMY PICKERING
L’ostetrico austriaco Ignaz Semmelweis è
convinto che lavarsi le mani con la candeggina
prima di toccare i pazienti possa ridurre la
mortalità del 90%. I suoi studi dimostrano che
con l’igiene delle mani l’incidenza dei decessi
materni dovuti alla febbre da parto cala dal 15%
al 2%. Risultati raggiunti ancor prima che Louis
Pasteur elabori la sua teoria dei germi come
causa delle malattie, e senza che Semmelweis
riesca a spiegarne la correlazione. I colleghi,
però, non gli credono. Dopo tutto i medici
sono dei gentiluomini e, come osserva un altro
ostetrico, Charles Meigs, ”i gentiluomini hanno
le mani pulite”.
1867
Il britannico Joseph Lister raccomanda ai
medici di indossare guanti puliti e di lavarsi le
mani con l’acido fenico prima degli interventi
chirurgici. Con questa tecnica la mortalità
dei suoi pazienti diminuisce dal 45% al 15%.
Ancora una volta, gli altri medici sono scettici.
GETTY IMAGES
1894
fornitura idrica domestica. Un altro problema
è la disponibilità del sapone: chi vive nei Paesi
in via di sviluppo tende a utilizzare il sapone
principalmente per fare il bucato e lavare i piatti,
così spesso si resta senza quando bisogna
lavarsi le mani.
Amy Pickering
U
n’innovazione promettente è l’acqua saponata. Invece di utilizzare una saponetta,
infatti, si può versare acqua saponata da
una bottiglia con un foro nel tappo. I vantaggi? L’acqua saponata è meno costosa
della saponetta e la bottiglia non è riutilizzata per
altri scopi.
L’igiene delle mani può essere un problema
anche nelle zone del mondo dove l’acqua abbonda,
con conseguenze rilevanti sull’economia. Molte
giornate di lavoro vengono infatti perse a causa
L’importanza di una corretta igiene delle mani è
ormai assodata. Ai chirurghi viene detto di lavarsi le mani con acqua calda e sapone medicinale
per 5 minuti e poi strofinarle con etanolo prima
dell’intervento..
1966
Lupe Hernandez, studentessa di scienze
infermieristiche in California, inventa un gel
igienizzante a base di alcool.
2008
Il 15 ottobre viene lanciata la Giornata mondiale
sulla pulizia delle mani, un’iniziativa pubblicoprivata che ogni anno sensibilizza sull’importanza di
lavarsi le mani con il sapone come semplice gesto
per migliorare la salute dei bambini nel mondo.
SCA SHAPE 3 2015 13
Focus: IGIENE delle mani
QUANDO
LAVARSI
LE MANI?
rima, durante e dopo la
P
preparazione dei cibi
Prima di mangiare
rima e dopo aver accuP
dito un malato
rima e dopo aver mediP
cato un taglio o una ferita
opo essere andati in
D
bagno
opo aver cambiato un
D
pannolino o aver pulito
un bambino che è andato
in bagno
opo essersi soffiati il
D
naso, dopo aver starnutito o tossito
opo aver toccato un
D
animale, il suo cibo o le
sue deiezioni
opo aver toccato la
D
spazzatura
14 sca Shape 3 2015
100.000
delle assenze per malattia (prevenibile) del lavoratore o di un suo familiare, e spesso questo dipende
dalla mancata igiene delle mani.
Lavandocele bene, dunque, aumentiamo le
nostre probabilità di mantenerci in salute. La
questione è che non sappiamo farlo o addirittura
mentiamo sulle nostre abitudini. Un esempio? Il
99% degli intervistati in un sondaggio, condotto
nel Regno Unito durante il 2012, ha dichiarato di
aver sempre lavato le mani dopo essere andato in
toilette all’autogrill. Dalle registrazioni elettroniche, però, è emerso che in realtà lo hanno fatto
solo il 32% degli uomini e il 64% delle donne (tutti
gli studi confermano che le donne si lavano le mani
più spesso degli uomini).
M
a cosa significa “lavarsi bene le mani”?
Maria Revermann di SCA spiega: “Per
difendersi dalle malattie infettive,
non basta mettere le dita sotto l’acqua
corrente. Bisogna lavare le mani per 30
QUIZ:
Ogni anno circa 100.000 persone muoiono
nella sola America per infezioni prevenibili
contratte negli ospedali. The Economist
secondi con tanto sapone, pulendo il palmo della
mano, i polpastrelli delle dita e lo spazio tra un dito
e l’altro”. Un’altra cosa che la gente spesso sottovaluta è la necessità di asciugare bene le mani: le
mani umide possono diventare un ricettacolo di
germi, fino a 1.000 volte in più rispetto a quelle
asciutte.
Lavarsi le mani non è un’opzione, ma esistono
valide alternative al sapone: per esempio gli igienizzanti a base di alcool. “L’etanolo”, racconta
Amy, “uccide tutti i batteri con cui viene a contatto
e poi evapora: è come un martello che li distrugge
completamente, senza che possano sviluppare
resistenza.”
“Negli ultimi decenni la situazione è migliorata
perché si è più consapevoli dell’importanza di
lavarsi le mani per prevenire la trasmissione delle
malattie. Il terrore dell’influenza suina e di quella
aviaria hanno indotto la gente a curare l’igiene
delle mani”.
Se non sempre, per lo meno più di prima.
Usatene a volontà!
Perché serve lavarsi le mani
L’igiene vi preserva da queste malattie infettive? Scopritelo col nostro quiz.
1.Influenza suina. Il virus dell’influenza
suina può essere contratto toccandosi il
viso dopo il contatto con una superficie
contaminata (es. penna o maniglia). Il
lavaggio frequente delle mani con il sapone
può aiutare a prevenire il contagio.
2. Tubercolosi. Il bacillo della tubercolosi
si diffonde nell’aria quando una persona
infetta tossisce, espettora o starnutisce.
Chi inala questi germi corre il rischio di
contrarre la malattia e il lavaggio delle mani
non è in grado di scongiurarlo.
3. Salmonellosi. L’ingestione di cibi contaminati dalla salmonella può causare gravi
disturbi gastrointestinali. Lavarsi le mani col
sapone, soprattutto dopo aver toccato carni crude, può aiutare a prevenire la malattia.
4. HIV/AIDS. Con L’HIV, il virus che causa
l’AIDS, il contagio avviene per contatto
diretto tra i liquidi organici (sperma o
sangue) della persona malata e il sangue
o le mucose della persona sana. In questo
caso, lavarsi le mani non serve a prevenire
l’infezione.
5. Ebola. Il virus Ebola si trasmette per
contatto con i liquidi organici della persona
malata o con superfici contaminate.
Lavarsi le mani con il sapone può proteggere dal contagio.
sca Shape 3 2015 15
COME LAVARSI
LE MANI
ANCHE QUANDO la gente si lava le mani,
1
Lavarsi le mani con
acqua tiepida contro
i batteri non è meno
efficace di quella calda.
2
Usare tanto sapone
fino a formare una bella
schiuma.
3
Pulire bene lo spazio tra
un dito e l’altro e sfregare i pollici. Il sapone
non uccide i germi, ma
li rimuove insieme alla
sporcizia.
4
Sciacquare le mani.
5
Asciugare bene le mani
con un asciugamano
di carta, che rimuove i
germi residui (mentre
quello di spugna che li
trattiene)
6
Chiudere il rubinetto
usando l’asciugamano
di carta.
I FATTI
150
Studi negli Usa hanno dimostrato che
sui palmi delle nostre mani vivono
circa 150 specie diverse di batteri. La
variabilità dele specie batteriche è più
marcata nelle donne che negli uomini.
L’“impronta” batterica è unica per
ognuno di noi e può essere usata per
identificarci.
Un articolo del 2014 uscito sul
Journal of the American Medical
Association raccomanda la messa al bando della stretta di mano
nelle strutture sanitarie. Da una
ricerca è emerso che i medici che
salutavano i loro pazienti (senza
essersi lavati preventivamente le
mani) con il pugno chiuso riducevano del 75% la trasmissione
dei germi.
Alternative alla stretta di mano:
t*ODIJOPHJBQQPOFTF
t$FOOPEFMMBNBOP
t"NNJDDBNFOUP
t$POUBUUPEJHPNJUP
Gli asciugamani di carta sono i più
efficaci, perché la carta rimuove dalle
mani le particelle cutanee che possono
contenere i batteri.
POTENZA DEGLI
STARNUTI
6OPTUVEJPEFM.*5QVCCMJDBUPOFM
2014 ha rivelato che le goccioline
di uno starnuto formano una nube
invisibile di gas in grado di spostarsi
per decine di metri.
16 SCA SHAPE 3 2015
STOP ALLE STRETTE
DI MANO?
ANGOLI DELLA
CASA DOVE SI
ANNIDANO I GERMI
4FDPOEPVOPTUVEJPEFMM6/*$&'
e di Domestos (marchio di prodotti
per la pulizia della casa) sulla
maniglia del frigorifero, sui braccioli
del divano e sul joystick della playstation si annidano molti più germi
DIFTVMMBUBWPMFUUBEFM8$
GETTY IMAGES
raramente lo fa nel modo corretto. Uno
studio del 2013 della Michigan State
University, negli Usa, ha rivelato che solo il
5% delle persone osservate nei bagni di una
città universitaria si lavava le mani in modo
da eliminare i germi. Questo significa che
il restante 95% non sfregava abbastanza a
lungo con il sapone o non lo usava affatto.
FOCUS: IGIENE DELLE MANI
SCA:
Mani pulite,
operazione
conoscenza
T
ENERE LE MANI pulite è il modo
migliore per prevenire la trasmissione delle infezioni virali e batteriche.
SCA promuove in tutto il mondo
programmi per l’igiene delle mani
allo scopo di migliorare la salute delle persone e offrire loro soluzioni adeguate per
l’igiene personale.
“Come azienda leader mondiale per
l’igiene, riteniamo sia nostro dovere condividere con altri le nostre conoscenze e
sensibilizzare le persone”, spiega Lena
Söderholm, Global Brand Communication
Manager.
La cosa migliore è iniziare il prima possibile con le nozioni base: ecco perché SCA
sviluppa i suoi programmi educativi nelle
scuole materne di Europa, Asia e America.
Ma non sono solo i bambini che devono essere informati, in India, per esempio, SCA si
reca gratuitamente nei luoghi di lavoro per
spiegare ai lavoratori i vantaggi di una corretta igiene delle mani.
SCA SHAPE 3 2015 17
FOCUS: IGIENE DELLE MANI
Un programma pilota a Shenzhen,
nella Cina meridionale, stabilirà se
lavarsi le mani può ridurre la trasmissione di una malattia sempre
più diffusa.
Combattere i
virus in Cina
L
A CHIAMANO “malattia mani piedi bocca”.
In Cina (50.000 casi all’anno) colpisce i
bambini, soprattutto quelli con meno di 5
anni, e si manifesta con mal di gola, diarrea
e spesso vesciche nelle parti del corpo da
cui prende il nome.
Nel 2014 SCA è stata contattata dal Centro per il
controllo delle malattie di Shenzhen e ha accettato
di finanziare un progetto di ricerca per verificare se
il semplice lavaggio delle mani con il sapone sia in
grado di bloccare il contagio.
“Ci interessa capire come fare la differenza”,
riassume Peter Blomström, Global Director di
18 SCA SHAPE 3 2015
SCA per i mercati emergenti. Quest’ambiziosa ricerca della durata di 6 mesi, condotta nel 2015 dall’Erasmus University Medical Center di Rotterdam,
già partner di SCA, coinvolge 18 scuole materne di
Shenzhen con un totale di oltre 8.000 bambini.
A PARTIRE da maggio, mese in cui il virus è maggiormente aggressivo, a 12 di queste scuole vengono forniti prodotti SCA Tork (sapone e dispenser
di asciugamani di carta). Educatori e alunni si
lavano le mani cinque volte al giorno. Inoltre, grazie all’app Ella, viene loro insegnato come farlo
nel modo migliore.
VIGNETTE
GETTY IMAGES
IMPARARE PRESTO
La scuola è un ambiente eccellente per introdurre
le abitudini che favoriscono una corretta igiene. Per
questo SCA ha messo a punto un’app che insegna
ai bambini della scuola materna quanto sia importante lavarsi bene le mani. E ora all’app si affianca
anche un kit per bambini più grandi.
“LE AVVENTURE di Ella nel lavaggio delle mani” (questo il nome
dell’app) è utilizzabile da genitori
e insegnanti sia a casa che a scuola, ed usa un approccio divertente e fiabesco per mostrare ai
bambini come, quando e perché
bisogna lavarsi le mani.
“Questa”, spiega Amy Bellcourt,
Vice President Communications
di SCA, “è una lezione fondamentale che deve essere insegnata già
in tenera età, una fase in cui l’apprendimento è più rapido se si usa
un approccio ludico. L’iniziativa
fa parte del nostro impegno a
fare dell’igiene una tematica
prioritaria”.
L’app ha già avuto molto successo, con oltre 45.000 download in
più di 115 Paesi al seguito del suo
lancio, avvenuto nel 2013.
Una dimostrazione di come
Arrivati a novembre, l’Erasmus MC analizzerà i
risultati per vedere se lavarsi le mani a scuola può
modificare l’incidenza della malattia. Quando
l’ospedale ha condotto un programma analogo
in 71 scuole materne olandesi, dal 2011 al 2013, i
risultati hanno dimostrato che il lavaggio delle
mani riduceva significativamente le infezioni
gastrointestinali.
“Il controllo delle patologie infettive è spesso
complicato”, spiega Blomström, “ma prevenire è
meglio che curare. Quando veniamo qui a parlare
di queste nozioni di base, i cinesi sono molto interessati”.
funziona si è tenuta anche nel
padiglione dell’aziendadurante
le soste a terra della Volvo Ocean
Race, la gara velistica a cui SCA
ha partecipato con un equipaggio
tutto femminile.
Dopo ”Ella”, il gruppo ha lanciato un altro kit educativo ispirato al
personaggio “Max”. La finalità è
la stessa, ma questa volta pensata per bambini più grandi (6–12
anni).
Oltre a brochure informative,
poster, adesivi, diplomi e materiale di supporto per gli insegnanti,
il kit contiene degli esperimenti
interattivi, uno dei quali utilizza
una scatola a raggi UV per permettere ai bambini di verificare se si
sono lavati correttamente le mani.
Tutti i materiali del kit “Max”
sono ordinabili o scaricabili gratuitamente dal sito Tork.
Max e Ella
SCA SHAPE 3 2015 19
INFORMARE PER EDUCARE
L’informazione è il legame che unisce igiene, salute e qualità della vita.
Lo scorso anno le campagne di SCA per la pulizia, rivolte a sensibilizzare
adolescenti, donne, bambini, genitori, famiglie e badanti di tutto il mondo,
hanno coinvolto 2 milioni di persone.
7.600
4.000
Da 40 anni in Svezia SCA informa insegnanti e studenti sul tema delle foreste e
dell’industria a loro connessa. Da quando
è stato avviato, nel 1974, al programma
hanno partecipato in totale oltre un milione
di persone, di cui 7.600 solo nel 2014.
In Ungheria a 4.000 bambini è
stata insegnata l’importanza di
lavarsi le mani, soprattutto per
evitare malattie
32%
Il 32% degli intervistati teme di
ammalarsi a causa della scarsa
igiene nei luoghi pubblici.
Lo rivela il sondaggio SCA “Hygiene
Matters” del 2014. Obiettivo
della ricerca: far capire quanto
sia importante una buona igiene,
contribuire a un dibattito pubblico
più informato e migliorare gli
standard di pulizia nel mondo..
Perché ho il ciclo
MESTRUALE?
È IL NUMERO DI PERSONE SENSIBILIZZATE SULL’IGIENE NEL 2014.
2.350
In Italia 2.350 tra infermieri e
badanti hanno partecipato a
corsi di formazione sull’incontinenza e la cura della pelle.
Le lezioni sono state tenute,
in varie case di riposo, da
personale infermieristico alle
dipendenze di SCA.
900.000
900.000 adolescenti colombiane
hanno partecipato a programmi educativi per capire meglio cosa accade
al corpo femminile durante il ciclo
mestruale e la pubertà. L’iniziativa,
avviata nel 1989, ha finora interessato 12 milioni di ragazze.
20 SCA SHAPE 3 2015
2.500
Presso strutture sanitarie e ospedali
di tutta la Cina sono stati organizzati seminari e programmi formativi
riservati a 2.500 tra infermieri e badanti
professionali. Tema: la gestione dei
pazienti incontinenti.
1.500
Nel corso di una manifestazione podistica in Lettonia, 1.500 donne hanno avuto
la possibilità di imparare degli esercizi
particolari: quelli per rafforzare i muscoli
del pavimento pelvico e poter così prevenire futuri problemi di incontinenza.
Tante ragazze nel mondo sanno
ben poco del ciclo mestruale e
dell’igiene necessaria in quel
momento. Le conseguenze sono
gravi: molte di loro, oltre a soffrire
di infezioni, sono costrette a stare a
casa da scuola o dal lavoro.
In collaborazione con il WSSCC,
l’organismo delle Nazioni Unite
che si occupa delle esigenze
igienico-sanitarie degli individui
più vulnerabili ed emarginati,
SCA vuole rompere il tabù delle
mestruazioni, migliorare la conoscenza del ciclo e dell’igiene durante questo periodo. Tutto questo
con l’obiettivo di aiutare le donne
ad abbattere le barriere che ostacolano la loro piena partecipazione
alla società civile.
Insieme, SCA e il WSSCC organizzano sessioni educative per le
adolescenti, per esempio in Sud
Africa e in Cina.
8
MILIONI
In India otto milioni di persone
sono state sensibilizzate da
SCA sull’importanza di una
corretta igiene delle mani.
TECNOLOGIA
VIGNETTE
Dalle piante sgorga
acqua pulita
Per il trattamento delle acque reflue nella sua cartiera di
Kunheim, in Francia, SCA ha preso in prestito dalla natura un
ingegnoso sistema di depurazione.
testo LARS ÖSTERLIND illustrazioni SCA
I
quattro grandi rettangoli verdi vicino al fiume Reno somigliano ben poco ai tradizionali
impianti di trattamento delle acque reflue. Qui
la natura fa infatti il suo corso, con solo un piccolo aiuto da parte dell’uomo. I rettangoli sono dei
canneti che occupano una superficie totale di 7.500
m2, pari a un campo di calcio, e dal novembre 2015
serviranno a depurare 3.000 m3 di acque reflue,
pari a sette piscine da 25 metri, che che derivano
dalla produzione giornaliera di tissue, carta igienica e asciugamani di carta nella cartiera SCA di
Kunheim, nella Francia nord-orientale.
Dopo il trattamento primario fisico-chimico, che
avviene nel tradizionale impianto di depurazione
della cartiera, i reflui vengono convogliati verso
una piccola stazione di pompaggio dotata di un
serbatoio da 75 m3. L’acqua viene prima filtrata per
rimuovere le fibre residue, poi raffreddata a -30 °C
in uno scambiatore di calore, infine convogliata nei
quattro bacini attraverso una serie di valvole.
I canneti della cartiera SCA sono sistemi a flusso
sotterraneo, dove cioè l’acqua fluisce al di sotto del
letto filtrante, ecco perché si vedono solo canne
mosse dal vento. Visto che l’acqua scorre nel sottosuolo, la sua temperatura raramente scende al di
sotto del punto di congelamento. Risultato? Questo
sistema biologico depura tutto l’anno.
22 SCA SHAPE 3 2015
Le canne hanno tre funzioni. La prima: il loro
apparato radicale molto sviluppato crea dei canali
per il passaggio dell’acqua. La seconda: le radici
veicolano l’ossigeno in profondità nello strato di
sabbia e di ghiaia, favorendo la proliferazione dei
batteri che digeriscono e scompongono la materia
organica presente nelle acque reflue. La terza: la
pianta stessa assorbe alcuni nutrienti dai reflui.
Tom Berben
LE CANNE VENGONO piantate in bacini il cui
fondo è ricoperto da un rivestimento geotessile.
Ogni bacino viene infatti riempito con strati di
sabbia e ghiaia, che permettono il filtraggio naturale dell’acqua. I canali di scolo sul fondo convogliano infine l’acqua filtrata verso il Reno.
La combinazione di batteri, canne e strati filtranti consente di depurare le acque reflue senza
utilizzare sostante chimiche. Questa tecnica semplice ma ingegnosa migliora del 20–30% la qualità dell’acqua e completa il trattamento primario
dei reflui. Secondo Tom Berben, Environmental
Compliance Director di SCA, quello della Francia
è il primo e unico esempio dell’utilizzo di questo
metodo biologico nelle applicazioni industriali.
“Se si ha spazio a sufficienza, questa è la tecnica del futuro”, afferma: “è naturale ed economicamente conveniente, richiede pochissima
VIGNETTE
“La combinazione di
batteri, canne e strati filtranti consente di
depurare le acque reflue
senza utilizzare sostanze chimiche”.”
Tom Berben, Environmental
Compliance Director di SCA
ACQUA NON TRATTATA
STRADA
STRADA
VENTILAZIONE
LETTO FILTRANTE
DEFLUSSO
DELL’ACQUA
DEPURATA
CANALI DI SCOLO
manutenzione e consuma poca energia, a vantaggio dell’ambiente”. L’alternativa sarebbe infatti
utilizzare un bioreattore tradizionale, che incrementerebbe notevolmente il consumo di energia.
IL PROGETTO è stato avviato due anni fa, in pre-
visione della futura applicazione di normative
ambientali europee ancora più vincolanti sullo
smaltimento delle acque reflue. “SCA ha deciso
di adottare un approccio proattivo. Il progetto
entrerà in funzione nel novembre 2015, quindi
siamo in anticipo di due anni rispetto ai requisiti
normativi che impongono il trattamento biologico”, spiega Berben.
Le canne verranno raccolte, avviate al compostaggio e sostituite con piante nuove ogni tre
anni. Il passo successivo nel progetto di sostenibilità di SCA sarà aumentare il riciclo dell’acqua
depurata. “Oggi”, conclude Berben, “scarichiamo
le acque nel fiume, ma dovremmo poterne riutilizzare il 30–40%, così facendo ridurremmo sia il
nostro consumo idrico che energetico”.
SCA SHAPE 3 2015 23
SCA INSIDE
SCA all’ONU
QUANTO PESANO SUL RUOLO delle donne nella società i tabù sul ciclo
mestruale? Questo tema è stato affrontato recentemente ad un seminario organizzato da SCA e dal Consiglio Cooperativo per le Forniture Idriche e gli Impianti Fognari (WSSCC) presso la sede generale
dell’ONU, a New York. Al seminario hanno partecipato una sessantina
tra rappresentanti di Ong, agenzie ONU, esponenti dell’industria e delle istituzioni.
Chris Williams, Executive Director del WSSCC, ha spiegato come
le partnership tra il settore privato, l’ONU e i governi svolgano un ruolo essenziale per migliorare l’accesso alla sanità e aumentare la consapevolezza delle mestruazioni e dell’importanza dell’igiene e per le donne, così che queste possano partecipare attivamente alla vita delle loro
comunità.
Nel 2014, SCA e il WSSCC hanno avviato una collaborazione che si
propone di rompere finalmente i tabù sul ciclo mestruale.
C’è stato grande interesse per il seminario organizzato da SCA e WSSCC nel
quartier generale delle Nazioni Unite.
24 SCA SHAPE 3 2015
VIGNETTE
6
NUOVE TENDENZE
NELLA STAMPA
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Fonte: Samir Husni
26 SCA SHAPE 3 2015
Dal 2014 il
magazine Porter è
pubblicato dal sito
di e-commerce
Net-a-Porter.
MERCATI
La stampa resiste
La credevate morta? E invece no. Nel mondo
continuano a nascere progetti digitali supportati
da riviste cartacee.
testo SARA BERGQVIST foto TOBIAS OHLS
D
A DIVERSI ANNI si profetizza la morte
imminente di riviste e giornali, ma per
chi ama la stampa sta emergendo una
tendenza di completamente opposta: i
progetti digitali che puntano sulle pubblicazioni stampate. Tra questi vi sono media come
Politico o siti musicali come Pitchfork, ma anche
l’e-commerce o altri business la cui attività principale non è certo l’informazione. Le ragioni di questo fenomeno sono molteplici e hanno in parte a
che fare con la credibilità e il “brand building”.
Infatti, oggi chiunque può creare un blog, un e-store o un sito Internet, ma per creare una pubblicazione scritta occorrono denaro e competenze: chi
lo fa dimostra dunque di essere serio e affidabile. Samir Husni, esperto di media e direttore del
Magazine Innovation Center presso la University of Mississippi School of Journalism, negli Usa,
pensa che il motivo principale sia economico.
“DOVE C’È LA STAMPA girano i soldi, perché è
molto più difficile ricavare introiti dai lettori e
dagli inserzionisti dei media digitali. Con la pubblicità digitale si guadagna un decimo rispetto alla
pubblicità stampata”.
Chi ha abbandonato le pubblicazioni stampate
a favore di quelle digitali ha pagato questa scelta e
ha imparato la lezione. Come la rivista Newsweek,
per esempio, che nel 2012, dopo più di 80 anni, ha
deciso di uscire solo nella versione digitale. Lo
scorso anno è ritornata però alla versione stampata, con una tiratura iniziale di 70.000 copie: poco
se paragonato alle 3,3 milioni di copie di qualche
anno fa. Tuttavia una tiratura inferiore non è di per
sé una cosa negativa. Husni è convinto che in futuro altri seguiranno questa via, associandola però
all’offerta di un prodotto più esclusivo.
“I giornali erano un prodotto usa e getta: li si leggeva e poi li si gettava via. Oggi i quotidiani assomigliano sempre più ai settimanali e i settimanali
ai mensili patinati di cui non ti sbarazzeresti mai.
Questo significa che i lettori sono anche disposti a
pagare di più”.
LE AZIENDE CHE sanno utilizzare media di vario
tipo e ne sfruttano le potenzialità possono rafforzare ulteriormente il loro business. Grazie a un mix
di video e social media, per esempio, Vanity Fair
ha creato un enorme interesse intorno al numero
in cui appariva in copertina per la prima volta l’ex
olimpionico Bruce Jenner nella sua nuova identità femminile di Caitlyn. Oppure il negozio online di moda di lusso, Net-a-Porter, ha tratto enorme
vantaggio dalla pubblicazione della rivista Porter.
Oltre a competere con Vogue, infatti, Porter ha rafforzato il brand e continua a creare interesse per i
capi di moda venduti nel negozio online.
Un’altra realtà digitale che ha fatto il suo ingresso nel mondo della carta stampata è Airbnb, che
offre sistemazioni ai turisti di tutto il mondo. Lo
scorso anno ha lanciato la rivista di viaggi Pineapple, con articoli su varie città dove l’azienda è presente. La rivista viene distribuita agli iscritti, ma
può anche essere acquistata online e in alcuni punti vendita.
“Naturalmente tutto ruota intorno al brand, ma
SCA SHAPE 3 2015 27
MERCATI
3
1
4
2
7
8
6
5
ALCUNI PROGETTI DIGITALI SUPPORTATI DA PUBBLICAZIONI CARTACEE
1. POLITICO: sito di analisi politiche e articoli per i ben informati; dal
2013 pubblica la rivista Politico
5. ATLAS MAGAZINE: magazine digitale di moda lanciato nel 2012;
dal 2014 è affiancato dalla versione stampata
2. AIRBNB: community per l’affitto di appartamenti e case vacanza;
nel 2014 ha lanciato la rivista di viaggi Pineapple
6. THE AMERICAN READER: in origine un magazine letterario digitale, nell’autunno 2014 è stato sostituito dalla rivista su carta
3. NET-A-PORTER: sito di e-commerce per la moda di lusso; dal
2014 pubblica la rivista Porter
7. PITCHFORK REVIEW: uno dei siti musicali più influenti del mondo; dal 2014 ha una sua rivista
4. ALLRECIPES: sito gastronomico leader nel mondo; nel 2013 ha
lanciato l’omonima rivista di cucina
8. SNEAKER NEWS: sito di e-commerce per le scarpe; nel 2014 ha
lanciato la rivista omonima
dalla rivista si può anche guadagnare”, continua
Husni.
Un’altra community che ha investito con successo in una rivista stampata è il sito gastronomico allrecipes.com. Dopo l’acquisto del sito,
nel 2012, la casa editrice Meredith ha creato un
numero di prova di 36 pagine, che è stato distribuito insieme alle altre sue riviste. Risultato:
350.000 abbonati paganti (che rappresentano la
maggior parte dei lettori) e una tiratura attuale di
1.250.000 copie.
“La rivista Allrecipes inserisce i contenuti digitali di allrecipes.com in un’esperienza redazionale
che dà spazio alle ricette migliori della community”, spiega l’editore, Steven Grune: “Se vuoi trovare subito una ricetta, allrecipes.com è la soluzione
ideale, ma se cerchi altri spunti la rivista, che esce
sei volte all’anno, è più completa”.
28 SCA SHAPE 3 2015
Samir Husni, direttore
del Magazine Innovation
Center presso la University
of Mississippi School
of Journalism.
Per definire i contenuti del giornale, i redattori utilizzano i dati provenienti delle ricerche sul
web e dell’interazione con gli utenti. Ogni numero contiene circa 60 ricette scelte in base alla stagione e alla popolarità sulla rete, dando spazio agli
artefici delle ricette e inserendo giudizi e commenti dal sito.
“La rivista e il sito vanno di pari passo, nel senso che per contestualizzare ogni esperienza cerchiamo di giocare sui punti di forza di entrambi.
Conosciamo bene i comportamenti di questi
appassionati di cucina: vogliono i contenuti in
qualsiasi forma: stampa, digitale, app, video”.
I proventi derivano prevalentemente dalla vendita degli abbonamenti e la maggior parte degli
abbonati ha scoperto l’esistenza della rivista tramite la community. Gli introiti della pubblicità sono andati crescendo numero dopo numero.
ALLRECIPES.COM E LA
RIVISTA ALLRECIPES
Anno di nascita: 1997
per allrecipes.com, 2013
per Allrecipes
Lettori: 33 milioni di
visite uniche mensili al
sito; tiratura attuale di
1.250.000 copie per
Allrecipes
Frequenza di pubblicazione della rivista:
sei volte all’anno
Numero di ricette su
allrecipes.com: 65.000
Sedi: allrecipes.com ha
base a Seattle. Lo staff
redazionale di Allrecipes
lavora presso la sede
generale di Meredith a
Des Moines, in Iowa. Lo
staff per la pubblicità e
il marketing ha l’ufficio
centrale a New York e
una sede decentrata a
Chicago.
NASCE GRAPHOSTYLE
SI CHIAMA GRAPHOSTYLE ed
è una carta patinata leggera,
spessorata, a elevata stampabilità, con uno dei migliori profili
ambientali sul mercato.
Creata da SCA, GraphoStyle è
opaca, bianca e corposa, ideale
per la stampa di riviste esclusive
e adatta anche per pubblicazioni
a ridotta foliazione, visto che le
sue caratteristiche conferiscono
una sensazione di spessore.
Alla vista e al tatto la pubblicazione acquista classe ed eleganza: piace perciò a lettori ed
inserzionisti.
“In Europa abbiamo osservato un aumento evidente nella
domanda di carte spessorate e
con grado di bianco elevato. C’è
inoltre la tendenza a considerare
bene la carta con una superficie
opaca, perché è di facile lettura
e testimonia l’attenzione per
l’ambiente”, dice Ulf Edman,
Marketing Director della divisione Publication Papers di SCA
Ortviken.
Edman ricorda che “negli ultimi
anni la cartiera SCA di Ortviken
è stata in grado di offrire prodotti
all’altezza delle aspettative dei
clienti”. Il direttore cita GraphoInvent, “una carta naturale ad alto
spessore adatta alla stampa di
quotidiani, riviste e materiale
pubblicitario, che in poco tempo
ha conquistato una considerevole
quota di mercato. Poi abbiamo
ideato GraphoSilk”, continua
Edman, “una carta patinata
dall’eccellente leggibilità con la
quale abbiamo raggiunto volumi di vendita altissimi. Ora con
GraphoStyle siamo certi di offrire
ai nostri clienti una carta straordinaria in grado di incontrare, come
sempre, le loro necessità”.
Secondo Husni, la pubblicità stampata è più vantaggiosa di quella digitale, perché non solo contribuisce in maggior misura al rafforzamento del
marchio, ma viene anche percepita come parte
dalla “brand experience” senza generare fastidio
nel consumatore.
“In un sondaggio condotto un paio di anni fa
nel Regno Unito”, spiega Husni, “ai lettori è stato chiesto di indicare le 10 pagine più gradite nelle loro riviste preferite: tre su 10 erano pagine di
pubblicità”.
L’esperto è convinto che le riviste stampate continueranno a svolgere un ruolo di primo piano.
“La stampa”, riassume, “esisterà fino a quando esisterà l’umanità. È nel nostro DNA. Amiamo
avere qualcosa con cui poter interagire fisicamente: del resto, non si può fare un figlio con una
moglie digitale!”
SCA SHAPE 3 2015 29
MERCATI
Largo alle
fibre
alternative
Anche se siamo nell’era digitale, nel mondo c’è sempre
più bisogno di carta. Buona parte della domanda è oggi
soddisfatta dalle fibre di legno di alta qualità, ma in futuro
ci sarà sempre più spazio per altri tipi di fibre, ricavate dal
bambù, dalla paglia e da altre specie erbacee.
testo DANIEL DASEY
foto ISTOCKPHOTO, GETTY IMAGES
31 SCA SHAPE 3 2015
SCA SHAPE 3 2015 31
VIGNETTE
Il bambù cresce
in fretta. Alcune varietà
crescono in altezza di oltre
90 centimetri
al giorno.
A
prima vista, chi vive nei
Paesi sviluppati può pensare che la domanda globale di carta sia in calo:
giornali digitali al posto
di quelli cartacei, e-mail
invece di lettere, bollette
pagate online.
Eppure, con l’incremento della popolazione mondiale e il crescente bisogno di prodotti per
l’igiene e l’imballaggio, il bisogno di la carta non
è mai stata così forte, lo dicono i numeri. La quantità che utilizziamo è passata, nel giro di 15 anni,
da 300 a 400 milioni di tonnellate annue. E il consumo non accenna a diminuire: gli esperti stimano che arriverà a 500 milioni di tonnellate entro il
2025.
Parallelamente, però, diminuisce la
32 SCA SHAPE 3 2015
disponibilità mondiale della classica pasta da carta. Oggi questa è garantita per oltre il 50% dal
riciclo della carta da macero. Tuttavia, con la riduzione dei giornali cartacei e l’impossibilità di continuare a riciclare più volte lo stesso materiale, per
soddisfare la crescente domanda bisogna trovare
nuove fonti di fibre.
Secondo Bob Hurter, consulente di HurterConsult per l’industria cartaria, la soluzione
potrebbe in parte venire dalle cosiddette fibre non
legnose, derivate da piante come il bambù, la canna da zucchero e il frumento.
Più facili da coltivare e da lavorare rispetto al
legno, potrebbero svolgere un ruolo sempre più
importante nella produzione di carta nei Paesi in
via di sviluppo. Nel frattempo, nelle regioni industrializzate come l’Europa e gli Usa, le preferenze
dei consumatori inducono a sperimentare opzioni diverse dal legno, come appunto il bambù e la
VIGNETTE
MERCATI
“La Generazione del Millennio
rappresenta un segmento di
mercato sempre più interessante: offrire loro un’alternativa diversa dal legno significa
avere a cuore le loro esigenze”.
Bob Hurter
SCA SHAPE 3 2015 33
MERCATI
paglia di frumento, per non parlare della tendenza
a utilizzare la paglia e le fibre erbacee nei prodotti
pressati come i cartoni delle uova.
“In aprile si è tenuta un’importante conferenza di settore a cui hanno partecipato alcuni amministratori delegati di grandi aziende cartarie, che
hanno parlato della crescente importanza delle
fibre non legnose nelle rispettive linee di prodotto”, racconta Hurter.
Queste fibre sono oggi utilizzate in molti mercati dove c’è carenza di legno o difficoltà di abbattimento degli alberi. La bagassa, un residuo della
lavorazione della canna da zucchero o del sorgo,
viene ad esempio impiegata spesso per la produzione della carta in Paesi come Egitto, Colombia,
Perù e India (in quest’ultimo si utilizza anche il
bambù e la paglia di cereali).
CIASCUNA DI QUESTE FIBRE non legnose ha van-
taggi e svantaggi: tra i contro, la qualità della carta
che se ne ottiene, il limitato periodo di raccolta e le
difficoltà di stoccaggio.
Altro problema: le fibre non legnose richiedono terra coltivabile, sottraendola quindi alle colture alimentari che, va ricordato, devono sfamare i 7
miliardi di abitanti del pianeta.
In realtà negli ultimi anni la percentuale di fibre
non legnose impiegate nella produzione mondiale di carta è scesa a circa il 6% rispetto al 12% registrato nel 1980. Come è stato possibile? In buona
parte perché l’industria cartaria cinese ha incrementato il recupero della carta da macero, preferendo optare per la produzione su larga scala da
34 SCA SHAPE 3 2015
La paglia di frumento può essere utilizzata per la realizzazione
di prodotti pressati come i cartoni delle uova.
Canna da zucchero: un
altro tipo di fibra non
legnosa.
fibre di legno rispetto a quella su piccola scala da
fibre non legnose. Tuttavia, l’importanza di queste
ultime potrebbe tornare a salire in concomitanza
alla crescita del mercato globale della carta.
Tradizionalmente la disponibilità di fibre di
legno di alta qualità è più elevata nei Paesi sviluppati, dove perciò l’utilizzo delle fibre non legnose è dettato sostanzialmente dalle preferenze dei
consumatori. Nonostante sia chiaro che una buona gestione forestale è garanzia di sostenibilità,
alcuni consumatori giovani ritengono che i prodotti ottenuti da fibre non legnose garantiscano maggiore sostenibilità ambientale. “La Generazione
del Millennio rappresenta un segmento di mercato
sempre più interessante: offrire loro un’alternativa
diversa dal legno significa avere a cuore le loro esigenze”, dice Hurter.
Una delle fibre non legnose più promettenti è il
bambù, che può essere raccolto in qualsiasi stagione dell’anno e cresce fino a 30 metri di altezza e 30
centimetri di diametro. “Dal bambù”, conclude
Hurter, “si possono ricavare minuzzoli come quelli del legno, pressarli e bollirli negli stessi impianti dove si lavora la pasta di legno. A seconda della
varietà, si possono ottenere fibre corte, lunghe
o medie. E non c’è bisogno di ripiantarlo, perché
ricresce più fitto di prima, riducendo così i costi”.
VIGNET TE
VIGNETTE
“L’aggiunta
del Miscanthus permette di
ottenere
prodotti più
resistenti”.
Dirk Mauler, SCA
Le ricerche dimostrano
che l’erba elefantina non
serve solo per i biocombustibili e le lettiere degli
animali, ma anche per la
produzione della carta.
L’ERBA ELEFANTINA PROMETTE BENE
C’È VOLUTO UNO STUDIO di quattro
anni e un’analisi sul potenziale delle
fibre non legnose in aggiunta alle fibre
di legno nel processo di fabbricazione
della carta. Risultato? SCA ha individuato in una varietà erbacea asiatica
una soluzione molto promettente.
Utilizzato da lungo tempo come biocombustibile e per le lettiere degli animali, il Miscanthus giganteus potrebbe
trovare un nuovo impiego proprio
nell’industria cartaria.
Lo studio di SCA ha dimostrato che
quest’erba potrebbe infatti essere un
utile complemento alle fibre di legno
nella produzione di vari prodotti: carta
igienica, asciugamani di carta, panno
carta da cucina.
“I test di laboratorio hanno confermato le proprietà utili di questa pianta,
nota come erba elefantina”, spiega Dirk
Mauler, Material Development Tissue
Director di SCA.
“L’aggiunta del Miscanthus permette
di ottenere prodotti più resistenti senza
pregiudicarne la morbidezza”.
Questa particolare pianta dall’Asia si
è diffusa in altre parti del mondo, Europa compresa, grazie alla sua grande
adattabilità climatica.
I PRODOTTI DI CARTA per uso domestico sono costituiti da un mix di fibre corte (per la resistenza) e lunghe (per la
morbidezza). Le lunghe derivano dalle
conifere delle foreste settentrionali,
mentre le fibre corte provengono spesso dall’eucalipto, che potrebbe essere
sostituito proprio dal Miscanthus.
Tuttavia, l’utilizzo futuro del Miscanthus nei prodotti SCA dipenderà da
una serie di fattori. “Il potenziale c’è,
ma per utilizzarlo su scala industriale
SCA dovrebbe creare delle piantagioni
e investire nella produzione”, spiega
Mauler. Che aggiunge: “Oggi nel mondo abbiamo tante fibre corte, derivate dall’eucalipto, e anche tante fibre
lunghe ottenute dalle conifere settentrionali. È bene comunque avere un’alternativa, per la quale abbiamo anche
richiesto un brevetto. D’altra parte non
si sa mai quello che potrà succedere
nei prossimi 10 anni”.
SC
SCA
CA SHA
CA
S
SHAPE
HA
AP
PE
E 3 201
2015
20
0 5 35
Nel regno delle
RENNE
testo ANNE HAMMARSKJÖLD foto JOHNÉR, GETTY IMAGES
36 SCA SHAPE 3 2015
PROSPETTIVE
SCA SHAPE 3 2015 37
PROSPETTIVE
Questi animali vagano liberi su quasi la
metà del territorio svedese, migrando a
seconda delle stagioni. Il loro allevamento
è quindi legato alla disponibilità di pascoli.
Per migliorare il dialogo tra le società
forestali e gli allevatori, SCA ha attuato un
programma di formazione in collaborazione
con le comunità autoctone dei Sami.
I
Sami sono la popolazione autoctona della Scandinavia da almeno 2.000 anni.
L’allevamento delle renne è una componente
molto importante della storia e dell’economia di
questo popolo. Grandi mandrie di renne pascolano libere tra le montagne e le foreste della Svezia
settentrionale; in inverno i gruppi arrivano a
contare circa 250.000 capi. I diritti dei Sami come
popolazione autoctona sono tutelati dalla costituzione svedese e dalla Dichiarazione delle Nazioni
Unite sui diritti dei popoli indigeni (UNDRIP).
SCA è tra i proprietari forestali decisi a migliorare il dialogo con i rappresentanti degli allevatori
di renne. Mats-Åke Lantz, Field Service Director
di SCA, ha coordinato un progetto di formazione realizzato nel 2013-2014 in collaborazione con
l’Associazione Nazionale dei Sami svedesi (SSR) in
rappresentanza degli allevatori di 44 villaggi.
“Quando due organizzazioni si incontrano”,
38 SCA SHAPE 3 2015
Da tempo immemorabile i
Sami abitano in una regione
chiamata Sápmi (Lapponia)
che si estende attualmente
su quattro nazioni e comprende la Penisola di Kola in
Russia, l’estremo nord della
Finlandia, le regioni costiere
e interne della Norvegia
settentrionale e alcune zone
della Svezia.
spiega Lantz, “il dialogo è fondamentale per il
successo di entrambe. Dal 2010 ci consultiamo sulle attività forestali nell’ambito del Forest
Stewardship Council (FSC®) e ci siamo resi conto
che , oltre al dialogo costante, servono conoscenze più approfondite e una migliore comprensione
delle reciproche attività”.
Il programma di certificazione FSC per la gestione forestale impone di rispettare i diritti dei popoli
indigeni e di considerare l’impatto di varie attività
forestali sull’allevamento delle renne. Da qui l’esigenza di confrontarsi con i Sami sull’abbattimento
degli alberi, la scelta delle varietà arboree, i metodi
di trattamento del terreno, la fertilizzazione delle
foreste e la costruzione di strade.
Fredrik Juuso, responsabile di progetto per SSR,
dice che il progetto di formazione è una buona
iniziativa: “La partecipazione è stata alta e questo
porta a pensare che la conoscenza dei problemi sia
“Quando due
organizzazioni si
incontrano,
il dialogo è
fondamentale”.
Mats-Åke Lantz, SCA
L’arte e l’artigianato dei Sami
(duodji) risalgono ai tempi in cui questa
popolazione nomade aveva bisogno di
oggetti pratici e leggeri. La natura, e in
particolare le renne, costituiscono fonte
di ispirazione, come si vede in questo
fodero di coltello in corno di renna
aumentata, anche se è sempre difficile quantificare questo aspetto”.
L’iniziativa formativa chiamata “Forest and
Reindeer” comprende una pubblicazione e un
programma di formazione sia online che in loco.
Il personale di SCA chiamato a confrontarsi con i
rappresentati degli allevatori di renne deve completare entrambe le formazioni per poter acquisire
le competenze necessarie al dialogo.
Nel 2014 il primo programma di formazione in
loco è stato attuato in sei diverse località all’interno delle proprietà forestali di SCA. Uno dei
requisiti richiesti a tutti i partecipanti era quello
di aver completato la formazione online. Lantz è
soddisfatto dei risultati e della buona collaborazione con l’SSR.
“La formazione è un’ottima iniziativa per il
dialogo: approfondire le conoscenze fa bene alla
comprensione e al consenso”, afferma.
Ogni anno, in autunno e
in inverno, le renne vengono
radunate e marchiate dai
rispettivi proprietari. Il
marchio si tramanda per
generazioni all’interno delle
famiglie. Tutti i marchi sono
catalogati in un apposito
registro.
L’allevamento familiare
delle renne è parte integrante
della società Sami da lunghissimo tempo. Già nel IX
secolo questo popolo aveva
sviluppato una tecnica di
caccia che utilizzava le renne
domestiche per attirare
quelle selvatiche. Gli animali
venivano originariamente
utilizzati anche come bestie
da soma.
SCA SHAPE 3 2015 39
SCA INSIDE
ISTOCKPHOTO
Ristorante, ecco
la vera esperienza
in ristorante. Secondo 9 intervistaNON SOLO mangiare e bere. Andati su 10, l’ordine e la pulizia sono più
re al ristorante vuol dire anche dare
importanti del servizio, e le toiletuno sguardo alla cucina, a come
te dovrebbero avere lo stesso stanè apparecchiata la tavola, signifidard della sala. I dati oculometrica interagire con gli altri, andare alla
ci hanno invece rivelato che, mentre
toilette tra una portata e l’altra.
è al ristorante, un cliente fissa circa
Nell’ambito di un progetto inno7.000 punti diversi.
vativo di ricerca creato per studiare
il tipo di esperienza, anche visiva,
che i clienti fanno nei ristoranti,
recentemente SCA ha condotto un
sondaggio su circa 3.000 clienti di
locali europei e un esperimento di
oculometria sui clienti di un ristorante di Stoccolma.
Cosa è emerso dalla ricerca?
Che a contare di più è la qualità del
cibo, ma che ci sono anche
altri dettagli importanti che contribuiscoè la percentuale
no a rendere piacevodi chi pensa che
le il pranzo o la cena
Notizie da SCA
Ospitalità per le madri
e i loro bimbi
TRE ANNI FA SCA ha avviato una collaborazione con l’ospedale pediatrico Bethesda
Gyermekkórház di Budapest, in Ungheria.
Obiettivo: creare una struttura di accoglienza dedicata alle madri dei bambini ricoverati, che sopportano meglio le cure e guariscono più in fretta se
sono vicini alle loro mamme. SCA non si è limitata a finanziare il progetto, ma ha anche dedicato tempo e consulenza
commerciale coinvolgendo aziende e clienti privati
allo scopo di incrementare
gli introiti per la fondazione
dell’ospedale.
La struttura, che si è
aggiudicata il premio CRS
Ungheria, verrà inaugurata
il 19–20 novembre.
90%
ordine e pulizia siano
più importanti del
servizio.
2.000
ALBERI SONO STATI PIANTATI di recente
dai dipendenti SCA nel parco messicano di
Guadalupe, a Ciudad Sahagún. L’iniziativa è parte
del programma avviato dall’azienda per
la riforestazione urbana.
Programma educativo sull’igiene
femminile in una scuola di Selangor.
Libresse per le scuole in Malesia
CON IL SUO PROGRAMMA dedi-
cato alla scoperta del corpo, il
marchio Libresse si rivolge alle
pre-adolescenti di 11–12 anni, future
consumatrici di prodotti per l’igiene
40 SCA SHAPE 3 2015
femminile. L’iniziativa si basa su spettacoli educativi itineranti, organizzati
presso le scuole delle principali città
della Malesia.
w
Pensato per
situazioni difficili
SFIDA: trovare una soluzione per mantenere
Il sogno di Mollie
diventa realtà.
I sogni non hanno età
CON L’INIZIATIVA “Wish of A Life-
time”, Mollie Kolenovsky ha potuto
realizzare il sogno di una vita, sempre
rimandato per dedicarsi alla famiglia:
lanciarsi con il paracadute. A 86 anni.
Da volontaria della Civil Air Patrol
durante la Seconda guerra mondiale,
Mollie aveva imparato a impacchettare i paracadute e aveva promesso a
se stessa che un giorno sarebbe stata lei a lanciarsi dall’aereo.
“Wish of a Lifetime”, sponsorizzato da SCA in collaborazione con
Brookdale Senior Living, un’azienda
americana cliente di TENA, ha permesso a Mollie di realizzare il suo
desiderio nel maggio 2015.
La donna ha dichiarato che il lancio
con il paracadute è stata l’emozione
più incredibile della sua vita.
La missione di “Wish of a Lifetime”
è promuovere il rispetto e la considerazione per gli anziani, dando loro
la possibilità di vivere esperienze
gratificanti.
Investire sulla pasta di Östrand
PER SODDISFARE la crescente
domanda di mercato, SCA ha deciso di incrementare la capacità di produzione della pasta di legno nel suo
stabilimento Östrand di Timrå, in Svezia. L’operazione comporta un investimento di circa 7,8 miliardi di SEK (830
milioni di euro) in tre anni. La capacità
produttiva annuale di pasta sbiancata
al solfato arriverà a circa 900.000 tonnellate dalle attuali 430.000. L’avvio
della produzione è previsto per il 2018.
umide le salviette imbevute. Quest’anno il tema
dello SCA University Challenge Contest ha preso spunto dall’esperienza dell’equipaggio tutto
femminile di SCA nella Volvo Ocean Race, alle
prese con i problemi di igiene in barca. Il concorso è stato vinto da un team della Chalmers
University of Technology, in Svezia, che ha
proposto una nuova soluzione per i contenitori
di salviette imbevute, aggiungendo tre nuove
caratteristiche: una guarnizione magnetica, una
chiusura elastica e un dispositivo che controlla
l’atmosfera all’interno del contenitore.
Il team vincitore: Aneesh
Venkat, India; Mitica Pecheanu,
Romania; Davor Pejic, Svezia. SCA in Messico
vola sempre più in alto
SCA È RISALITA DI DUE POSTI, raggiungendo
la 13a posizione, nella classifica 2015 delle
migliori aziende per cui lavorare in Messico e
Centro America.
Nuovi panni umidi
Aumento della produzione di pasta di legno
nello stabilimento Östrand di Timrå.
SCA HA LANCIATO Easy Clean
Wipes, un innovativo dispenser ricaricabile che mantiene umidi più a lungo
i panni per la pulizia delle superfici.
L’obiettivo è estendere la gamma di
prodotti SCA per uso domestico oltre
la zona della cucina.
SCA SHAPE 3 2015 41
SCA INSIDE
Philadelphia, aiutare
i giovani a leggere
NEGLI ULTIMI NOVE MESI,
tutti i martedì i dipendenti SCA
del Cira Centre di Philadelphia
hanno dedicato un’ora della
loro pausa pranzo agli alunni
della classe prima della
Bache-Martin School. Obiettivo: aiutarli ad imparare a leggere.
Il programma di aiuto alla lettura è promosso
dal Philadelphia Reads, un ente no-profit che
si propone di migliorare l’alfabetizzazione degli
studenti più giovani e bisognosi di Philadelphia.
Capace di condividere
I MERCATI FINANZIARI esigono informazioni
Che impresa! Questo
dipendente di SCA sa davvero
come si fa un barbecue
Evviva il barbecue!
MARTIN NORDH, operatore di
macchina presso la sede SCA di
Falkenberg, in Svezia, ha vinto la
finale di Grillmästarna (Il re del barbecue), popolare show di cucina
della Tv svedese.
Il vincitore si è aggiudicato un
montepremi di 100.000 SEK (circa
10.500 euro), un viaggio negli Usa
42 SCA SHAPE 3 2015
e un incontro con Chris Lilly, il re
americano del barbecue.
“L’errore peggiore? Usare
il liquido accendifuoco”, ha
dichiarato Nordh al giornale
Hallandsposten. “Già, perché se
si mette il cibo troppo presto sulla griglia, prenderà il sapore del
liquido”.
approfondite sulla responsabilità sociale d’impresa (RSI) delle società quotate in Borsa. In
termini di strategia di RSI e codice di condotta,
SCA è stata giudicata tra le migliori nella recente
classifica Webranking by Comprend, la principale ricerca europea che valuta in che misura i
siti aziendali soddisfano le aspettative dei loro
maggiori stakeholder.
SCA è risultata prima tra le aziende svedesi e
si è classificata nelle prime 10 tra le 500 principali aziende europee.
Anche il report annuale del 2014 di SCA
ha ottenuto un buon punteggio. Secondo un
recente sondaggio della società e.com, che ha
classificato 1.660 aziende del mondo nel suo
“Report annuale sui report annuali 2015”, SCA
è risultata quinta. Il report del gruppo è stato
valutato A+, o “primo voto”, che significa aver
ottenuto il giudizio migliore.
ANNUAL REP
ORT
2014
w
IL SEDERINO È PIÙ MORBIDO
LIBERO TOUCH È IL NUOVO pannoli-
no di SCA, morbido e amico della pelle.
La morbidezza è garantita da test
condotti sia in laboratorio che presso i
con
con
consumatori. Da un test è emerso che
8 ac
acquirenti su 10 giudicano Libero
To
Touch
ou più morbido rispetto ai principali
prodotti
della concorrenza. Inoltre,
p
rod
pannolino è dermatologicamente
il pa
testato
per un’azione delicata sulla
te
est
pelle
p
elle del bambino.
Come tutti i pannolini Libero, anche
C
gamma Touch ha la cerificazione
la
a ga
Nordic Ecolabel.
N
Nor
Libero Touch sarà disponibile in tutti i
L
Paesi scandinavi da ottobre e a seguire
P
Pae
negli
ne
eg altri mercati.
SCA investe
in Brasile
SCA ha deciso di investire in
Brasile per un nuovo stabilimento
dedicato ai prodotti per
l’incontinenza. La produzione
dovrebbe iniziare nel 2016.
Migliorare l’organizzazione
PER CONCENTRARSI MEGLIO sulle attività del
gruppo (prodotti forestali e per l’igiene), SCA ha
deciso di creare due divisioni: Hygiene e Forest
Products. Tutte le industrie forestali e i terreni
forestali di proprietà di SCA confluiranno nella
divisione Forest Products.
Ciclo mestruale, basta tabù
“ROMPERÒ IL SILENZIO sul ciclo
mestruale, non mi farò intimidire.
Sarò orgogliosa di me, passerò parola fuori e dentro casa”. È questo l’invito all’azione che SCA e il Consiglio
Cooperativo per le Forniture Idriche e
gli Impianti Fognari (WSSCC) hanno
lanciato durante la tappa della Volvo
Ocean Race all’Aja.
Come ha dichiarato nel suo intervento Archana Patkar del WSSCC,
“Il ciclo mestruale, la menopausa
e l’incontinenza sono tutte fasi della vita. Parliamone e cerchiamo soluzioni pratiche per sconfiggere il silenzio, la vergogna e la paura e lasciare
il posto alla comprensione, all’orgoglio e alla dignità. Tutto ciò è fondamentale per dare alle donne e alle
adolescenti del mondo la possibilità di esprimere totalmente le loro
potenzialità”.
Drypers Drypantz
premiato in Malesia
DRYPERS DRYPANTZ è stato scelto dai
consumatori malesiani come
miglior prodotto dell’anno nella
categoria infanzia (pannolini
mutandina). “Product of the
Year” premia gli prodotti più
innovativi ed è il concorso più
votato dai consumatori. SCA SHAPE 3 2015 43