Notiziario n 1 - Azienda Ulss 12 veneziana

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Notiziario n 1 - Azienda Ulss 12 veneziana
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L
n.1 - 2010
Laboratorio Analisi ULSS 12 Veneziana
Direttore Dr. Massimo Gion
daL LABORATORIO
n.1, giugno 2010
NOTIZIARIO DI INFORMAZIONE CONTINUA IN
MEDICINA DI LABORATORIO
a cura di
Ruggero Dittadi
Indice
Introduzione ………………………………………………………………….… 2
Premessa ................................................................................................. 3
Cos’è daL
L : istruzioni per l’uso ............................................................... 4
Prescrizione di esami nell’ambito della patologia tiroidea …..................... 5
Indicazioni per la richiesta di esami allergologici ………….………..….…... 6
Allegati per la richiesta di esami allergologici ………………………………. 9
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Introduzione
E’ con grande interesse che presentiamo quest’iniziativa editoriale curata dal Laboratorio
Analisi della nostra Azienda.
L’informazione continua e accurata dell’utilizzo di quanto nella diagnostica in vitro ci sia di
nuovo, desueto, appropriato o inappropriato fornisce elementi che sicuramente veicolano
verso l’efficienza questo aspetto clinico laboratoristico.
I destinatari di queste aggiornatissime informazioni saranno i Medici che formulano o
suggeriscono proposte di accertamenti, quindi:
•
Medici di Medicina Generale
•
Pediatri di Libera Scelta
•
Medici Specialisti Ambulatoriali Interni
•
Medici Specialisti Ospedalieri
Coerentemente alle linee strategiche aziendali dell’ultimo biennio, si è scelto l’invio
elettronico del notiziario ai prescrittori. L’unica eccezione è rappresentata dagli Specialisti
Ambulatoriali Interni cui verrà recapitato direttamente dai Direttori di distretto per pertinenza
territoriale.
La possibilità infine di un’interazione tra laboratorio e prescrittori, rappresentata nelle
“istruzioni per l’uso” di questo numero introduttivo, se gestita e inserita periodicamente
quando necessario anche direttamente nel notiziario come rubrica a parte, può
rappresentare cassa di risonanza di quesiti e risposte che sicuramente gioveranno a tutti i
professionisti che leggono questa forma editoriale innovativa.
Un ultimo accenno ad un concetto farmacoeconomico. Il concetto costo/efficacia in sanità
viene spesso attribuito alla farmaceutica ma certamente non possiamo trascurare
l’importanza dell’appropriatezza prescrittiva degli accertamenti. La nostra Azienda ha
impiegato risorse finanziarie in spese di laboratorio dirette o convenzionate per più di 26
milioni di euro nel 2009; non è quindi trascurabile l’impegno economico in questo settore di
attività sanitaria. Il problema dell’appropriatezza non è sempre spendere poco, ma
spendere meglio. Quindi, anche a pari consumo di risorse, una corretta informazione può
indurre un miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva che può tradursi, in ultima analisi,
comunque in un migliore stato di salute della popolazione della nostra Azienda ULSS.
Massimo Fusello
Direttore Servizi Sociali
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Salvatore Barra
Direttore Sanitario
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Premessa
Dr. Massimo Gion
E’ fuori dubbio che il laboratorio ha oggi un ruolo chiave in medicina. La letteratura è infatti
concorde nel riportare che dal 70 all’80 % dei quesiti diagnostici vengono risolti grazie ad
esami di laboratorio. Questa potenzialità deve però trovare un equilibrio con una capacità di
utilizzo appropriato per evitare il rischio, implicito nella complessità e nella vastità
dell’offerta diagnostica, di una progressiva deregolazione del sistema laboratorio.
Per comprendere a fondo la serietà di tale rischio, è opportuno rileggere la storia recente
della medicina di laboratorio. In pochi settori della medicina l’evoluzione delle conoscenze e
delle tecnologie ha avuto infatti uno sviluppo così tumultuoso come nella diagnostica in
vitro, che ha vissuto cambiamenti veramente radicali negli ultimi decenni. Alla fine degli
anni settanta molti reparti clinici eseguivano ancora in proprio la maggior parte degli esami
di laboratorio, usando metodi manuali e tecniche assolutamente non standardizzate. I
laboratori centrali cominciavano allora ad introdurre sistemi automatici, che permettevano di
processare un numero elevato di campioni garantendo tempi di lavoro più rapidi e risultati
più riproducibili. In pochi anni i laboratori centrali, grazie anche alla rapidità dello sviluppo
dell’automazione ed alla disponibilità di nuove tecnologie, hanno assunto così un ruolo
chiave nel sistema sanitario raggiungendo in meno di un decennio produttività ed efficienza
precedentemente non immaginabili.
Tale scenario è risultato certamente positivo, in quanto ha portato ad una continua
disponibilità di esami innovativi capaci di dirimere quesiti diagnostici progressivamente più
complessi in tempi sempre più brevi.
Tuttavia, l’impostazione necessariamente tecnologica ha progressivamente portato il
laboratorio clinico ad assumere modelli organizzativi più vicini al mondo dell’industria che
non alle strutture cliniche. Così si è vista crescere la cultura della qualità, dell’efficienza e
dell’economicità, che, se ha enormemente accresciuto la qualità globale del prodotto
“esame di laboratorio”, ha peraltro progressivamente allontanato la medicina di laboratorio
del mondo della clinica.
Non a caso si assiste oggi alla crescente diffusione di piccoli apparecchi per eseguire
esami nei reparti, diffusione che non si basa su alcuna evidenza di impatto sugli esiti, ma
che è promossa dalla necessità sentita dal clinico di riappropriarsi di una competenza che
sente lontana.
Tuttavia, nonostante sia indubbio il fascino della tentazione del “fare in proprio”, la
complessità dell’offerta diagnostica e tecnologica renderebbe impossibile una gestione
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affidabile degli esami nei singoli reparti, con conseguenze gravi sia in termini di
inappropriatezza che di rischio clinico.
E’ pertanto essenziale mettere in atto strategie finalizzate a governare l’offerta diagnosticotecnologica in modo da garantire un uso appropriato, efficace ed efficiente degli esami di
laboratorio.
Numerose evidenze disponibili in letteratura e l’esperienza di molti professionisti
suggeriscono che un percorso di comunicazione-formazione interattivo e strutturato fra
clinica e laboratorio rappresenti uno strumento efficace di governance, che agisce
riducendo progressivamente la “lontananza” fra chi pone il quesito diagnostico (il clinico) e
chi offre le potenziali risposte (il laboratorio).
Per tali ragioni ho accolto con viva soddisfazione la proposta del dr. Ruggero Dittadi di
avviare un percorso formalizzato di comunicazione fra laboratorio e clinica, e confido che
l’iniziativa continui e faciliti quel percorso virtuoso di convergenza indispensabile per poter
fruire in modo appropriato di quella miniera di conoscenze ed informazioni diagnostiche che
oggi il laboratorio è in grado di offrire.
Cos’è daL
L : istruzioni per l’uso
Dr. Ruggero Dittadi
Iniziamo col dire che cosa non è. Non è una nuova rivista scientifica. Certamente non ne ha
la struttura editoriale ed organizzativa, non ha (ancora) una periodicità fissa ed una
diffusione generalizzata. Ma soprattutto nasce semplicemente per informare i professionisti
della nostra ULSS, che lavorano all’esterno del nostro laboratorio, ma che interagiscono
quotidianamente (in maniera diretta od indiretta) con esso.
Informarli di eventuali cambi di metodi ed eventuali modifiche negli intervalli di riferimento,
di variazioni sulle modalità preanalitiche necessarie ad una corretta esecuzione di diversi
esami, sugli aggiornamenti dell’offerta analitica, sulla introduzione ed esclusione di
determinati esami (con le relative delucidazioni) e tanto altro ancora. Quindi aspetti
estremamente pratici, ma importanti per favorire richieste corrette e, indirettamente, anche
più appropriate, a tutto vantaggio della rapidità, economicità e accuratezza del nostro e del
vostro lavoro, e quindi dei nostri e vostri “utenti”.
Che poi questa informazione possa diventare indirettamente un ausilio alla formazione,
questo è auspicabile, e verrebbe ad essere un preziosissimo sottoprodotto delle principali e
forse più prosaiche finalità di questo notiziario.
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I responsabili dei diversi settori del laboratorio collaboreranno secondo le necessità al
notiziario con interventi specifici.
Il tutto sarà assemblato in formato pdf ed inviato ai fruitori via e-mail.
Non essendo una vera rivista, non ha ovviamente un preciso piano editoriale. Tuttavia, si
prevede che nei prossimi numeri si potrà trattare fra l'altro della modifica e diffusione
dell'offerta nella diagnostica allergologica, dell'inserimento dell'analisi della Sex Hormone
Binding Globulin (SHBG) ed del cambio della refertazione del testosterone libero, e si potrà
avviare una discussione sulla opportunità della refertazione del calcolo della filtrazione
glomerulare sulla base della sola creatininemia.
È stata anche prevista una modalità di interazione bidirezionale. Qualora ci siano dubbi,
problemi o richieste di chiarimento, sarà possibile per ciascun medico inviare una e-mail al
mio indirizzo di posta ([email protected]). Io risponderò direttamente, o chiederò
di rispondere al collega responsabile del settore coinvolto nella problematica. Le risposte
potranno a loro volta essere direttamente inviate al richiedente, nel caso di un quesito
specifico, oppure potranno diventare un argomento di discussione generale attraverso le
pagine di questo Notiziario.
Prescrizione di esami nell’ambito della patologia tiroidea
Le malattie tiroidee rappresentano l'endocrinopatia più diffusa, e nell'ambito della
diagnostica di laboratorio esiste tuttora un'ampia area di inappropriatezza, in particolare
legata a ridondanti e non opportune richieste di ormoni liberi, soprattutto relativamente alla
T3 libera. E' infatti noto che il valore del TSH riflette la concentrazione degli ormoni tiroidei
rilevata dall'ipofisi, e che la relazione tra TSH e di fT4 è tale per cui un raddoppio di
quest'ultimo può portare ad un incremento di 100 volte del TSH. Inoltre la variabilità nel
tempo della T4 libera nello stesso paziente è molto inferiore al range di normalità della
popolazione, per cui incrementi o diminuzioni significative delle concentrazioni di fT4
possono comunque restare ampiamente all'interno dei valori di riferimento, senza fornire
allarmi adeguati. Il dosaggio del TSH risulta quindi essere il mezzo più sensibile per la
valutazione dello stato tiroideo.
Nell’ambito di una condivisione di percorsi diagnostico-terapeutici fra le diverse figure della
nostra ULSS, è’ stata costituita una commissione, coordinata dal “Servizio Appropriatezza e
Liste di Attesa” e costituita da endocrinologi ospedalieri e del territorio, laboratoristi e Medici
di Medicina Generale, che ha preparato un documento che recepisce le più recenti linee
guida per l’utilizzo della diagnostica di laboratorio nell’ambito delle patologie tiroidee.
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In attesa del completamento e distribuzione del documento, possiamo dire che, dal punto di
vista del laboratorio, è stata verificata la possibilità dell'esecuzione su richiesta del “TSH
reflex”, una sequenza di esami a cascata che parte dal dosaggio del TSH e che prevede
ulteriori indagini sulla base di opportune soglie decisionali. La misura degli ormoni tiroidei
liberi verrebbe così effettuata solo nei casi di vera utilità. Tale modalità si dovrebbe
proporre come strumento efficace per escludere una possibile alterazione funzionale
tiroidea in presenza di un soggetto asintomatico, appartenente a gruppi a rischio, o con
sintomi aspecifici e manifestazioni cliniche molto sfumate.
È in corso uno studio per la verifica della fattibilità anche dal punto di vista burocratico
dell'introduzione di questo percorso.
Nel frattempo si ricorda che nello screening di malattie tiroidee l’esame di scelta è il TSH, e
comunque
si
consiglia
vivamente
di
non
richiedere
fT3,
esame
eseguito
contemporaneamente al TSH ancora nel 67% dei casi, ed invece da utilizzare solo in
situazioni particolari, generalmente a carico dello specialista endocrinologo.
(Ruggero Dittadi)
Indicazioni per la richiesta di esami allergologici
Dopo circa un anno dall'introduzione dell’accettazione e della fatturazione delle
impegnative contenenti l'esame RAST (dosaggio quantitativo IgE specifiche) direttamente
da tutti i distretti e centri prelievo dell’ ULSS, si è deciso di riassumere le criticità emerse e
di introdurre dei fattori correttivi, e nello stesso tempo di ritoccare l'offerta diagnostica per
renderla più aggiornata ed efficace.
Il lavoro, in particolare quello relativo all'offerta diagnostica, è stato svolto con la
collaborazione di alcuni allergologi dell'ULSS.
Si riassumono quindi le analisi richiedibili e modalità dell'effettuazione richiesta, allo scopo
di agevolare il compito del personale addetto all’accettazione e di limitare il più possibile
problemi di interpretazione e di accettabilità formale della richiesta.
In allegato si potranno trovare:
•
un elenco degli allergeni richiedibili (Tabella A)
•
l’elenco completo di tutti gli allergeni richiedibili (Tabella B)
•
una guida alla interpretazione delle impegnative, come ausilio per gli amministrativi in
fase di accettazione ai Distretti, ma utile anche per il prescrittore.
La richiesta di RAST potrà essere formulata come singolo allergene o come Profilo.
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Per i SINGOLI ALLERGENI è’ preferibile utilizzare la sigla internazionale (es. w8), ma è
possibile usare anche la denominazione scientifica (es. Taraxacum volgare) e quella
italiana (es. Dente di leone). In particolare in questi casi si ribadisce l’importanza di usare lo
stampatello, con grafia comprensibile, o preferibilmente il computer.
Prima della prescrizione consultare le tabelle con l’elenco allergeni per utilizzare le dizioni
concordate ed evitare richieste che non potranno essere soddisfatte.
Relativamente ai PROFILI (PANNELLI), sono richiedibili i seguenti profili standard, che
dovranno essere richiesti in impegnativa usando la denominazione proposta.
•
Rast (pannello generico per ragazzi e adulti)
•
Rast bambini ≤3 anni (12 allergeni tra cui 3 inalanti e 9 alimenti)
•
Inalanti (bambini sopra i 3 anni ed adulti - 12 allergeni)
•
Alimenti adulto (12 allergeni)
•
Alimenti bambino (da 4 a 14 anni - 12 allergeni)
•
Pollini (12 allergeni)
•
Veleno imenotteri (4 allergeni)
•
Acari maggiori e minori (5 allergeni)
•
Graminacee
•
Composite
•
Crostacei
Il pannello RAST generico è stato per il momento mantenuto, ma è comunque una scelta di
limitata utilità.
Sono stati aboliti (perché già inclusi nei profili ora richiedibili) i "profili numerati" (profilo 1,
profilo 2,.....), e quindi non potranno essere accettate impegnative con tali richieste.
Da evitare richieste del tipo “RAST” con una successiva generica indicazione anamnestica
(p.es: prurito, orticaria, dolori addominali,…..). L’impossibilità di effettuare una corretta
anamnesi del paziente e la possibile difficoltà a contattare in tempi utili il medico richiedente
per chiarimenti può portare, sia da parte del personale in accettazione che del laboratorio,
ad interpretazioni non corrette e non utili ai fini della successiva diagnosi.
Eventuali aggiunte ai pannelli precostituiti vanno effettuate valutando attentamente la
composizione del pannello, per associare solo gli allergeni non presenti nel pannello
stesso.
Il medico potrà quindi riportare nell'impegnativa le diciture standard dei programmi in uso,
per mantenere la tracciabilità della richiesta (“RAST 12 al”, oppure “Screening
multiallergenico quantitativo”, a seconda del programma usato). La richiesta deve però
essere accompagnata (anche a penna, purché in stampatello con grafia leggibile) dalla
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precisa indicazione del pannello o dei singoli allergeni da eseguire (p.es.: Rast 12 al. Profilo
alimenti, oppure: RAST 12 al. Tuorlo, albume, latte, arachidi)
Si prega invece di non effettuare richieste generiche al di fuori dei pannelli proposti (non
richiedere p.es. "pesci", "erbe", "latte e derivati", "frutta in guscio", "frutta secca", “peli di
animali” ecc., oppure “uova” al posto tuorlo e/o albume). Queste richieste non sono
interpretabili correttamente in fase di accettazione e non possono essere accettate. Non
richiedere inoltre un pannello e contemporaneamente, “in particolare”, alcuni altri allergeni,
magari presenti nel pannello stesso.
In caso di dubbi si prega di telefonare in laboratorio al referente del settore diagnostico (dr
R. Dittadi).
Dovrà essere effettuata una richiesta "RAST" per ogni pannello o gruppo di singoli
allergeni (fino a 12). In particolare, si raccomanda di specificare Profilo Inalanti e Profilo
alimenti qualora la richiesta riguardi 12 inalanti e 12 alimenti.
Per il profilo alimenti, specificare sempre se alimenti adulto o bambino.
Si raccomanda di precisare sempre nella apposita casella dell’impegnativa il numero di
prestazioni corrispondenti alla richiesta, ricordando che ogni pannello, o ogni richiesta fino
a 12 allergeni singoli, corrisponde ad una prestazione, e che si deve quindi procedere per
multipli di 12 (p.es.: richieste fino a 12 allergeni=1 prestazione; per un totale di 20
allergeni=2 prestazioni; per un totale di 24 allergeni=2 prestazioni; per un totale di 28
allergeni=3 prestazioni).
Si ribadisce di compilare le impegnative, ove possibile, con l’ausilio del computer o
comunque con scrittura chiara e comprensibile.
Sono anche richiedibili i mix semiquantitativi Phadiatop ( Screening multiallergenico
qualitativo per inalanti, indicato per i soggetti maggiori di 4 anni) e Phadiatop infant
(Screening multiallergenico qualitativo per inalanti e alimenti) indicato esclusivamente per i
soggetti minori di 4 anni. Si ricorda che non esiste lo screening qualitativo solo per alimenti.
Non essendo ancora chiarita la modalità di gestione degli eventuali approfondimenti, in
caso di positività si dovrà contattare il referente del settore di Allergologia per verificare la
possibilità di effettuare ulteriori indagini.
(Ruggero Dittadi)
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Allegati per la richiesta di esami allergologici
TABELLA A: PANNELLI DI ALLERGENI
RAST Generico Adulti
Alimenti adulto
Inalanti
d1
e1
g8
t3
w6
w21
m6
f1
f2
f3
f13
f24
f1
f2
f3
f4
f8
f13
f14
f17
f24
f31
f49
f84
d1
d2
e1
g2
g8
m6
t3
t4
t9
w6
w9
w21
Dermatophagoides pteron.
Epitelio di gatto
Poa pratensis
Betulla verrucosa
Artemisia Vulgaris
Parietaria judaica
Alternaria alternata
Albume
Latte
Pesce (merluzzo)
Arachide
Gambero
Albume
Latte
Pesce (merluzzo)
Grano
Granturco
Arachide
Semi di soia
Nocciola
Gambero
Carota
Mela
Kiwi
Dermatophagoides pteron.
Dermatophagoides farinae
Forfora di gatto
Cynodon dactylon
Poa pratensis
Alternaria alternata
Betulla verrucosa
Corylus avellana
Olea europea
Artemisia Vulgaris
Plantago lanceolata
Parietaria judaica
RAST bambini (≤3 anni)
Alimenti bambino 4-14
anni
Pollini
d1
e1
m6
f1
f3
f4
f13
f14
f75
f76
f77
f78
f1
f3
f4
f10
f13
f14
f17
f24
f75
f76
f77
f78
g2
g8
t3
t4
t9
t23
t25
t209
w1
w6
w9
w21
Dermatophagoides pteron.
Epitelio di gatto
Alternaria alternata
Albume
Pesce (merluzzo)
Grano
Arachide
Semi di soia
Tuorlo
Alfa- lattoalbumina
Beta-lattoglobulina
Caseina
Albume
Pesce (merluzzo)
Grano
Semi di sesamo
Arachide
Semi di soia
Nocciola
Gambero
Tuorlo
Alfa- lattoalbumina
Beta-lattoglobulina
Caseina
Veleni Imenotteri
Graminacee
i1
i3
i4
i75
g2
g5
g6
g8
Apis Mellifera
Vespula spp
Polistes ppp
Vespa Crabro
Cynodon dactylon
Lolium perenne
Phleum pratense
Poa pratensis
Acari (maggiori e minori)
Composite
d1
d2
d70
d71
d72
w1
w5
w6
w8
Dermatophagoides pteron.
Dermatophagoides farinae
Acarus siro
Lepidogliphus destructor
Tyrophagus putresecentiae
9
Ambrosia elatior
Artemisia absinthium
Artemisia vulgaris
Taraxacum volgare
Cynodon dactylon
Poa pratensis
Betulla verrucosa
Corylus avellana
Olea europea
Cupressus sempervirens
Fraxinus excelsior
Carpinus betulus
Ambrosia elatior
Artemisia vulgaris
Plantago lanceolata
Parietaria judaica
Crostacei
f23 Granchio comune
f24 Gambero
f304 Aragosta
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TABELLA B: ALLERGENI
Acari
Insetti
f84
Kiwi
d1
Dermatophagoides pteronyssinus
i1
Apis Mellifera
Ape
f2
Latte
d2
Dermatophagoides farinae
i3
Vespula spp
Giallone
f235
Lenticchia
d70
Acarus siro
i4
Polistes ppp
Vespa
f45
Lievito
d71
Lepidogliphus destructor
i6
Blatella Germanica
Scarafaggio
f314
Lumaca
d72
Tyrophagus putresecentiae
i71
Aedes Communis
Zanzara comune
f324
Luppolo
i75
Vespa Crabro
Calabrone europeo
f20
Mandorla
Epiteli
e1
Epitelio e Forfora di gatto
Farmaci
f49
Mela
e3
Forfora di cavallo
ac6
Amoxicillina
f262
Melanzana
e5
Forfora di cane
ac5
Ampicillina
f87
Melone
e82
Epitelio di coniglio
ac1
Pennicilloyl G
ac2
Pennicilloyl V
f37
f17
Mitile
Nocciola
Graminacee
g1
Anthoxantum odoratum
Paleino odoroso
Professionali
g2
Cynodon dactylon
Erba canina
k87
Alfa amilasi
f256
f18
Noce
Noce brasiliana
g3
Dactylis glomerata
Erba mazzolina
K82
lattice
f342
Oliva
g5
Lolium perenne
Logliarella
k84
Semi di girasole
f283
Origano
g6
Phleum pratense
Coda di topo, codolina
Miscellanea
f6
Orzo
g8
Poa pratensis
Gramigna dei prati
p4
f290
Ostrica
g205
rPhl p1
Alimenti
f232
Ovalbumina
g210
rPhl p7
f47
Aglio
f233
Ovomucoide
g212
rPhl p12
f237
Albicocca
f35
Patata
g215
rPhl p5b
f1
Albume
f95
Pesca
f76
Alfa lattoalbumina
f3
Pesce (merluzzo)
Erbe
Anisakis
w1
Ambrosia elatior
Artemisifolia
f210
Ananas
f12
Piselli
w5
Artemisia absinthium
Assenzio
f13
Arachide
f203
Pistacchio
w6
Artemisia vulgaris
Assenzio selvatico
f304
Aragosta
f59
Polpo
w7
Chrisantemum leuc.
Margherita dei prati
f33
Arancia
f25
Pomodoro
w8
Taraxacum volgare
Dente di leone
f261
Asparago
f86
Prezzemolo
w9
Plantago lanceolata
Lanciuola
f7
Avena
f255
Prugna
w19
Parietaria officinalis
Erba vetriola
f92
Banana
f422
rArah1
w20
Urtica dioica
Ortica comune
f77
Beta lattoglobulina
f423
rArah2
w21
Parietaria judaica
Parietaria
f93
Cacao
f424
rArah3
f27
Carne di bue
f9
Riso integrale
Muffe
m6
Alternaria alternata
f83
Carne di pollo
f419
rPrup1
m3
Aspergillus fumigatus
f31
Carota
f420
rPrup3
m5
Candida albicans
f296
Carruba
f421
rPrup4
m2
Cladosporium erbatum
f78
Caseina
f41
Salmone
m1
Pennicillium notatum
f299
Castagna
f61
Sardina
f244
Cetriolo
f85
Sedano
Alberi
t3
Betulla verruccosa
Betulla
f242
Ciliegia
f5
Segale (farina)
t209
Carpinus betulus
Carpino
f48
Cipolla
f10
Semi di sesamo
t23
Cupressus sempervirens
Cipresso mediter.
f281
Curry
f226
Semi di zucca
t5
Fagus grandifolia
Faggio Americano
f15
Fagioli bianchi
f14
Semi soia
t15
Fraxinus americana
Frassino
f287
Fagioli rossi
f337
Sogliola
t25
Fraxinus excelsior
Frassino europeo
f315
Fagiolini verdi
f214
Spinaci
t6
Juniperus sabinoides
Ginepro sabina
f276
Finocchio fresco
f60
Sugherello,sgombro
t4
Corylus avellana
Nocciolo
f44
Fragola
f40
Tonno
t9
Olea europea
Olivo
f212
Funghi champignon
f75
Tuorlo
t2
Bianco Alnus incana
Ontano
f24
Gambero
f351
Tropomiosina
t12
Salix caprea
Salice
f79
Glutine
f207
Vongola
t215
r bet v1
f23
Granchio comune
f225
Zucca
t216
r bet v2
f4
Grano
t220
r bet v4
f8
Granoturco
10
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TABELLA C: SUGGERIMENTI PER INTERPRETARE LE IMPEGNATIVE
RICHIESTA IN IMPEGNATIVA
Rast
Rast per i comuni allergeni
IgE specifiche per 12 allergeni
RAST bambini
RAST alimenti (pannello pediatrico)
RAST alimenti e inalanti (pannello pediatrico)
Rast per allergeni respiratori
Rast per inalanti
IgE specifiche per aeroallergeni
Rast per allergeni alimentari
Rast per alimenti
Rast per pannello di alimenti
Rast quantitativo 12 alimenti
Rast quantitativo 12 allergeni alimentari
IgE specifiche per alimenti (Rast)
ACCETTAZIONE
RAST
RAST Bambini
RAST alimenti bambino 4-14 anni
(compatibilmente con l'età)
RAST alimenti bambino 4-14 anni
(compatibilmente con l'età) + Pannello
Inalanti
RAST INALANTI
RAST ALIMENTI
Rast per alimenti e inalanti,
Rast per alimenti + inalanti
Rast per i comuni allergeni alimentari e inalanti
Rast per comuni inalanti e alimenti
Rast per pannello di inalanti e alimenti
Rast per inalanti perenni e stagionali e alimenti
IgE specifiche allergologiche per inalanti e alimenti
Rast acari
Rast imenotteri
Rast graminacee
RAST INALANTI E RAST ALIMENTI
Pannello acari
Pannello veleni imenotteri
g2,g5,g6,g8
Rast composite
w1,w5,w6,w8
Rast crostacei
f23, f24, f304
Rast per farmaci
Screening multiallergenico qualitativo inalanti
Screening mult.qualitativo alimenti e inalanti (bambini)
ac1,ac2,ac5,ac6
Phadiatop inalanti
Phadiatop bambini
Screening mult.qualitativo alimenti (bambini)
Phadiatop bambini
PRIST
Triptasi
Proteina cationica eosinofili
PRICK
Rast metalli (nickel, cromo) o sostanze chimiche
TEST intolleranze alimentari
TEST di citotossicità
TEST HIGEA
11
IgE TOTALI
Triptasi
ECP
non eseguito
non eseguito
non eseguito
non eseguito
non eseguito