Al CeBIT aria di concretezza

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Al CeBIT aria di concretezza
Al CeBIT aria di concretezza
Alla grande esposizione tedesca una serie di novità ma soprattutto la sensazione che la
ripresa del mercato debba passare per soluzioni già disponibili. La convergenza audio video,
la mobilità su Internet e il Wireless segnano una nuova tendenza. Il cancelliere Schroeder in
visita agli stand: “finalmente è tornato il realismo”.
di Sandro Frigerio
Gerhard Schroeder è un ospite abituale del CeBIT. Non solo per il suo ruolo e il suo buon
interesse per le tecnologie, ma anche perché ad Hannover tiene casa. Così, dopo aver
commentato all’inaugurazione ufficiale della fiera, martedì scorso, lo stato di un settore “che
attraverso il consolidamento diverrà più robusto”, ha anche espresso lo spirito che si respira
in questi giorni al CeBIT. “Finalmente è tornato il realismo”, ha detto Schroeder.
Il cancelliere nella sua lunga visita tra gli stand si è fatto conquistare soprattutto dalle
nuove generazioni di telefonini, anche se le sue quotazioni sono salite alle stelle quando,
guardando non solo sul display ma anche negli occhi la moglie Doris che l’accompagnava si
è lasciato sfuggire un “Con o senza Umts la nostra comunicazione è molto diretta: “ich liebe
dich”.
L’aspetto più interessante del CeBIT quest’anno è proprio la sua grande capacità espositiva
di novità che non appartengono ad un futuro ancora da venire, ma ad un presente che si sta
materializzando velocemente. La piattaforma giusta, dicono qui gli operatori del settore, per
materializzare una ripresa che realisticamente ci si attende tra la seconda parte del 2003 e il
2004.
La mobile communication è uno degli esempi. Gli stand dei produttori al Padiglione 26 sono
pieni delle ultime novità: display a colori, scaricamento giochi, agenda, MMS e in sempre più
numerosi modelli anche la fotocamera, con il recente arrivo sul mercato anche dell’ultimo
P800 di Sony Ericsson, che si aggiunge ad una serie già nutrita di modelli da Nokia a
Samsung, Panasonic e via dicendo. Non mancano naturalmente i terminali Umts, come
quelli provati dal Herr e Frau Schroeder, o come quelli forniti da Nec ad H3G in Italia (già
pronti con il marchio “3”), ma onestamente non è l’Umts a concentrare l’attenzione qui. Già,
perché la vera novità è che la generazione di mezzo, il Gprs insomma, insieme con i nuovi
terminali multimediali, sta facendo da leva per un rinnovo del parco e per lo sviluppo di
nuove applicazioni.
La mobile communication è uno degli esempi. Gli stand dei produttori al Padiglione 26 sono
pieni delle ultime novità: display a colori, scaricamento giochi, agenda, MMS e in sempre più
numerosi modelli anche la fotocamera, con il recente arrivo sul mercato anche dell’ultimo
P800 di Sony Ericsson, che si aggiunge ad una serie già nutrita di modelli da Nokia a
Samsung, Panasonic e via dicendo. Non mancano naturalmente i terminali Umts, come
quelli provati dal Herr e Frau Schroeder, o come quelli forniti da Nec ad H3G in Italia (già
pronti con il marchio “3”), ma onestamente non è l’Umts a concentrare l’attenzione qui. Già,
perché la vera novità è che la generazione di mezzo, il Gprs insomma, insieme con i nuovi
terminali multimediali, sta facendo da leva per un rinnovo del parco e per lo sviluppo di
nuove applicazioni.
Parola d’ordine è semmai la reperibilità e connettività ovunque, un messaggio martellato da
T-Mobile e soprattutto da Vodafone (padiglione largamente rinnovato). Questa “ubiquitous
connection” non può non passare naturalmente attraverso le wireless LAN, e quest’anno il
CeBIT è coperto da una rete wireless (realizzata da Cisco e T-Systems). Chi vuole può
connettere notebook o PDA ad un prezzo che va da 7,5 euro per un’ora a 30 euro per una
giornata. Vodafone con Lufthansa sta già offrendo connessione ad hot spot negli aeroporti
(pagamento sulla bolletta del telefono) e la compagnia aerea sta già sperimentando, pare
con successo, l’accesso Internet wireless sugli aerei grazie ad antenne montate su un paio
di 747 nelle rotte transoceaniche.
In concomitanza del CeBIT il settore offre una serie di primizie, come l’introduzione del chip
set Centrino di Intel, che promette di aprire nuove prospettive alle comunicazioni mobili, il
lancio europeo dei servizi on-line della Xbox di Microsoft, che presenta tra l’altro le prime
versioni di Office 2003, con un’interfaccia che tiene conto anche delle applicazioni Erp e
Crm.
Se il personal computer è ormai visto soprattutto come una commodity (ma metteremmo la
firma sulla prossima evoluzione dei notebook spinta dai nuovi chipset e processori pensati
per la mobilità), nelle periferiche è un fuoco continuo di novità. In testa a tutti sono i
display. Dopo tre giorni al CeBIT abbiamo fatto fatica a trovare un monitor con CRT: gli LCD
aumentano prestazioni, dimensioni e riducono i costi. Novità interessante i nuovi arrivi nel
formato 17 pollici, a pezzi interessanti (600-800 euro), insieme con i nuovi 19 pollici che
potrebbero anche sostituire il formato da 18 pollici. Interessanti anche i prezzi, di poco
superiori ai 1000 euro (quanto dieci anni fa costava un 17 pollici tradizionale, per dare
un’idea). Ma nei notebook accanto alla corsa al sempre più grande, (con schermi anche da
16 o addirittura 17 pollici, fatti per la sostituzione del dekstop) val la pena segnalare anche
la corsa al sempre più piccolo, come il nuovo micro di JVC l'MP-XP, che in nove etti
comprende un display da 9 pollici e wireless Lan oltre a un disco da 40 GB.
In forte movimento anche le stampanti, dove l’offerta sul colore si sta sempre più
estendendo e diversificando. Nelle laser a colori, la tecnologia single pass ha il doppio
effetto di ridurre i costi e aumentare la velocità. Nelle getto d’inchiostro (così come anche in
alcuni schermi Lcd) sono sempre più numerosi i modelli con slot per schede di memoria,
anche queste dai prezzi in picchiata.
A movimentare l’enorme Halle 1 – oltre al confronto diretto tra i due giganti IBM e HP,
ciascuna dei quali con uno stand grande quando … un rione – è anche la fotografia digitale.
L’offerta è ormai vastissima e i livelli qualitativi raggiunti sono eccellenti. Il risultato è la
creazione di una catena virtuosa fatta di fotocamere, accessori, software, stampanti, unità
di memorizzazione. Più che di singole novità (come il nuovo megasensore in formato
24x36), l’argomento “forte” è proprio la pervasività del settore, ormai lievitato alle
dimensioni di un mercato di massa, che in valore ha superato quello tradizionale.
Mercato di massa anche per le telecomunicazioni a larga banda. I tre milioni e mezzo di
utenti DSL in Germania segnano ormai un punto di non ritorno e tra cavo telefonico (DSL
appunto) e fibra si stanno creando le premesse per un nuovo mercato fatto di gestione
contenuti (content delivery). La crescita del mercato dell’accesso sta sollevando anche un
nuovo interesse verso il mercato della trasmissione e soprattutto delle reti metropolitane,
un terreno dove si confrontano al padiglione 27 attori come Nortel, Alcatel, che presenta
anche un “ponte ottico” in tecnologia laser per la trasmissione, sviluppato in Italia, Lucent,
Marconi.
La convergenza tra audio, video, telecomunicazioni, informatica è in definitiva il vero driver
in questo momento per un mercato che ricerca nuovi stimoli, mentre nell’informatica
professionale, come vedremo in un successivo articolo, la parola d’ordine è consolidamento
- gestione. A giudicare da quel che si incomincia a vedere nel concreto, i pezzi stanno
incominciando ad incastrarsi. Il cancelliere Schroeder potrebbe davvero avere ragione.