Anche il supermarket si adegua - U
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Anche il supermarket si adegua - U
- o er Un software per monitorare i prodotti e il loro gradimento Anche il supermarket si adegua HANNOVER - Qual è il punto più percorso del supermercato, lì dove ha più senso collocare una promozione o una certa tipologia di prodotto? Quanto dura la spesa dei clienti, mediamente? Ci sono dei prodotti che vengono impugnati dai clienti e poi riposti, senza acquistarli, per i quali avrebbe senso attivare una promozione per trasformarli in prodotti venduti? Un software creato dalla startup trentina U-Hopper, denominato Retailerln aiuterà i responsabili del supermercato Sait di Ravina (teatro della sperimentazione) nelle prossime settimane, a leggere il comportamento di consumatori e a modificare in tempo reale l'offerta, per migliorare la redditività del punto vendita. «Il tutto sarà possibile attraverso sensori sui prodotti e sui carrelli - spiega Iacopo Carreras, ceo di U-Hopper, start up trentina incubata da Eit Ict Labs, presente al Cebit di Hannover - che garantiscono la privacy svelando i comportamenti ma non l'identità. Abbia- mo intanto contatti avanzati con imprese di Stati Uniti e Ecuador». Al Cebit di Hannover è in esposizione anche Fifth element, la piattaforma per il trattamento di disturbi come l'autismo, attraverso giochi finalizzati alla cura e alla rieducazione. «Il bambino - spiega Matteo Valoriani (politecnico di Milano), ceo di Fifth element - si muove davanti a uno schermo che ne registra i movimenti grazie a un sensore: le nuove tecnologie, per i bambini autistici, sono fonte di interesse e i giochi sono un modo per stimolarli a eseguire determinati movimenti, o instaurare relazioni in modo più semplice». Anche Fifth element è stato sviluppato a partire da un progetto promosso da Eit Ict Labs; nel team c'è anche un ricer- catore trentino di Fbk, Michele Marchesoni. Ad Hannover il software è stato visionato dal ministro della sanità tedesco. Ma al Cebit altre startup trentine cercano strada anche fuori dai confini nazionali. È il caso di Exrade, che a Povo ha messo a punto un software che consente alle imprese di negoziare prodotti e servizi su un'unica piattaforma e con più interlocutori contemporaneamente, senza il ricorso a carta o a email inviate separatamente ai potenziali clienti. La piattaforma, chiamata Trakti, traduce contemporaneamente gli atti in quattro lingue e «consente di terminare la negoziazione con un contratto elettronico, attraverso la firma digitale. Un tipico esempio - spiega Luigi Telesca, fondatore e ceo - è quello dei subappalti. Stiamo lavorando sul mercato italiano e su quello europeo, ma a giugno sbarcheremo negli Stati Uniti». A.Pap. C RIPRODUâ ONF RISERVATA