Comunicato Stampa

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Motonautica - Il Mondiale di F.1 a Kiev: vince Al Hameli, su Price e Selio
Cantando quarto, Carella (in rimonta dopo la stecca in partenza) è quinto
Per Alex Carella (al centro), dopo una brutta partenza, c’è voluta qualche acrobazia per risalire al 5° posto del GP dell’Ucraina, a Kiev,
proprio dietro a Francesco Cantando (a sinistra), in gara con la nuova Blaze. La vittoria è andata all’emiratino Ahmed Al Hameli (a destra)
VYSHGOROD (Ucraina), sabato 30 luglio – Un potenziale campione del mondo. Il campione del mondo del 2008. Il campione del mondo in carica (e
anche nel 2007). Poi i nostri due rappresentanti più validi. La traduzione: Ahmed Al Hameli, al rientro dopo la squalifica di Portimao, ha vinto il GP
dell’Ucraina-Kiev Region,quarta prova del Mondiale motonautico di F1 (centrando così il quarto successo in carriera), precedendo Jay Price, Sami Selio,
Francesco Cantando e Alex Carella. Un podio imperiale e un coro di valletti principesco, se ci concedete qualche eccesso. Difficile decidere da dove
cominciare. Da Al Hameli che ha interrotto la serie dei tre successi di fila targati Qatar? Da Price che s’è ripreso gli 8 punti che Carella gli aveva graffiato
via a Kazan o dal mezzo miracolo di Cantando, che ha fatto debuttare una Blaze che sino al giorno prima non aveva mai toccato l’acqua? La classifica dice
che bisogna partire da Alex che, tanto per gradire, fa bene a non piangere sul quinto posto portato a casa. In primo luogo perché, in una prova diventata
fotocopia della F1 automobilistica, è stato l’unico, ma proprio l’unico, a fare due sorpassi, con il resto della colonna, pur con duelli comunque sempre
accesi (su tutti quelli tra Price e Selio, poi quello tra Cantando e Andersson) cristallizzata nelle posizioni createsi al semaforo verde: in testa e in coda.
I SORPASSI DI CARELLA Il fatto è che la partenza di Carella, stavolta, proprio al contrario di quella di Cantando (una volta che il Franz ha evitato il solito
tentativo di sgambetto di Shaun Torrente: ma il terzo cartellino giallo quando glielo danno?) non è stata delle più felici. Anzi, da spavento, o qualcosa di
più quando lo scafo numero 12 per un attimo ha balbettato, quasi pareva che il motore si stesse per spegnere. E gli altri già filavano via, con il
piacentino, terzo in griglia dietro Al Hameli e Price, che in un amen s’è trovato in settima posizione. Da lì, per lui, è cominciata un’altra gara, dura come
non mai perché, con l’imprendibile Al Hameli (in testa dal primo all’ultimo secondo, un dominio cominciato il giorno prima con la pole) la concorrenza,
come si è già detto tra le righe, era più agguerrita che mai. Dai e dai, però, con un paio di piccoli capolavori, attorno al giro numero 30, sono arrivati i
sorpassi di Thani Al Qamzi e di Jonas Andersson. Poi il tentativo di aggancio a Cantando, fallito. «Meglio sottolinearlo subito - gioca d’anticipo Carella
sotto la tenda, preoccupato per una botta patita al costato, con un graffio lungo così -: non è cambiato niente rispetto a poche ore fa. Price s’è ripreso i
punti che aveva perso a Kazan, ma la storia del Mondiale è tutta da scrivere. Credevo di poter essere un protagonista del campionato a inizio stagione e
lo sono tutt’ora. Sono secondo in classifica: ma scherziamo, dovrei già arrendermi? Ho sofferto? Sicuro, perché quel singhiozzo del motore alla partenza
mi ha messo addosso un po’ di apprensione e perché tutti, in questa gara, sembravano indiavolati».
IL MEZZO MIRACOLO DEL FRANZ E chi lo avrebbe immaginato, dopo quel 16° posto nelle libere di venerdì mattina? Lui, Francesco Cantando, per tutti
solo «Il Franz», lo aveva immaginato. Non poteva essere che quella nuova Blaze, forgiata in casa, fosse lenta come una lumaca. «Un poco mi sono
spaventato - dice il leader del Team Singha -, ma poi ci abbiamo lavorato su e qualche problema, non tutti, non ancora tutti, lo abbiamo risolto. Fatta la
barca, messa in acqua per la prima volta qui, bisognava azzeccare il motore (e lì, in avvio, abbiamo steccato di brutto), poi azzeccare anche l’elica e tante
altre cosette, che non si possono tentare durante le qualifiche. Qualche bel passo avanti lo abbiamo fatto, possiamo solo crescere, ma intanto sono
certo che la… neonata, dopo i primi capricci (anche per colpa nostra), gode di buona salute. Mai stato tanto felice per un quarto posto (e per capirlo
basterebbe guardare la faccia soddisfatta di papà Franco, ndr), anche perché, ve lo assicuro, è stata una faticaccia. Prima per tentare di stare dietro a
quei tre là davanti, poi per respingere i continui assalti di Andersson e, proprio negli ultimi giri, per evitare il tentativo di inseguimento di Carella». In
casa Singha non tutto è andato benissimo – per Lagiannella problemi negli ultimi giri quando l’acceleratore si è praticamente bloccato -, ma una
benedizione servirebbe di sicuro per Davide Padovan che, anche stavolta, non è riuscito a completare il primo giro. Colpa, non ci sono dubbi, del pilota di
casa (o quasi), il russo Stanislav Kourtsenovski che, all’uscita della seconda boa, è piombato sullo scafo del vercellese, speronandolo su una fiancata.
Stanislav, senza calandra, ha retto per nove giri prima di ritirarsi, mentre Davide ha dovuto dirigersi mestamente verso il pontone. Corsa finita, ciao ciao,
come consolazione non possono certo bastare i sorrisi delle Miss Mad Croc. E arrivederci in Cina.
GP dell’Ucraina-Kiev Region: 1. Al Hameli (Eau, Team Abu Dhabi); 2. Price (Usa, Qatar) a 2”05; 3. Selio (Fin, Mad Croc) a 13”93; 4. Cantando (Ita, Singha) a
50”61; 5. Carella (Ita, Qatar) a 51”25; 6. Andersson (Sve, Sweden) a 57”32; 7. Al Qamzi (Eau, Abu Dhabi) a 1 giro; 8. Lundin (Sve, Ctic China); 9. Chiappe (Fra,
Ctic China); 10. Marszalek (Pol, Nautica); 11. Tourre (Fra, Atlantic); 12. Benavente (Por, Atlantic) a 2 giri; 13. Lagiannella (Ita, Singha); 14. Osculati (Ita, Nautica)
a 4 giri.
Mondiale (dopo 4 prove): 1. Price (Usa, Team Qatar) punti 67; 2. Carella (Ita, Qatar) 57; 3. Al Qamzi (Eau, Abu Dhabi) 35; 4. Chiappe (Fra, Ctic
China) 23; 5. Selio (Fin, Mad Croc) e Cantando (Ita, Singha) 21; 7. Al Hameli (Eau, Abu Dhabi) 20; 8. Andersson (Sve, Sweden) 12; 9. Padovan (Ita,
Mad Croc) 10; 10. Gillman (Usa, Abu Dhabi) e Torrente (Usa, Sweden) 9; 12. Stromoy (Nor, Nautica) 8; 13. Tourre (Fra, Atlantic) e Benavente (Por,
Atlantic) 5; 15. Kourtsenovski (Rus, Jetech Tool) 4; 16. Lundin (Sve, Ctic China) 3; 17. Marszalek (Pol, Nautica), Osculati (Ita, Nautica) e Brigada (Ita,
Singha) 1.
Le gare già disputate - GP Doha (Qatar): 1. Price (Usa, Team Qatar); 2. Carella (Ita, Qatar); 3. Chiappe (Fra, Ctic China). GP di Portimao (Por): 1. Price
(Usa, Team Qatar); 2. Carella (Ita, Qatar); 3. Al Qamzi (Eau, Abu Dhabi). GP di Kazan: 1. Carella (Ita, Team Qatar); 2. Al Qamzi (Eau, Abu Dhabi); 3. Price
(Usa, Qatar). GP di Kiev (Ucraina): . Al Hameli (Eau, Team Abu Dhabi); 2. Price (Usa, Qatar); 3. Selio (Fin, Mad Croc).
Le gare ancora da disputare - 1-2 ottobre: Liuzhou (Cina); 8-9 ottobre: Nanyang (Cina); 5-6 novembre: Cina-3 (date e località da definire); 8-9 dicembre:
Abu Dhabi (Eau); 15-16 dicembre: Sharjah (Eau).
Piazzamenti modesti per Valerio Lagiannella (a sinistra) e Rinaldo Osculati (a destra), mentre le Miss Mad Croc tentano di consolare Fontolan
Domenica mattina la Presidente Cup con l’insolita formula match races
VYSHGOROD (Ucraina), sabato 30 luglio - L’appuntamento con la F.1 motonautica, sulle acque del bacino di Vyshgorod, non è terminato. Domenica
mattina, tra le 10 e le 12.30, è infatti in programma un’insolita prova con la formula match races, sfide uno contro uno su un tracciato a bastone,
denominata President Cup, perché voluta personalmente dal presidente dell’Ucraina, Viktor Yanukovyč, che probabilmente, come è già avvenuto per
la gara del Mondiale di F.1, dovrà disertare l’avvenimento in veste di spettatore. L’Ucraina, infatti, in questi giorni è in lutto per le sciagure
avvenute nella notte tra giovedì e venerdì in due miniere di carbone, che hanno fatto almeno 25 morti (i dispersi sarebbero ancora 12). Nell'
esplosione nel giacimento di Sukhodolskaya-Vostochnaya, nella regione di Lugansk, il bilancio é di 18 morti e 8 dispersi, mentre nell'incidente nella miniera di
Bajanova, nella regione di Donetsk, dove é crollata una torre di sollevamento alta 65 metri, i morti sono 7, e almeno 5 i dispersi. Per questo motivo il presidente
Yanukovyč ha cancellato dall’agenda l’appuntamento con lo sport a cui teneva in particolar modo, visto che proprio da queste parte ha la residenza di
campagna che raggiunge quando, lontani gli appuntamenti cerimoniali ufficiali, abbandona Palazzo Mariyinsky, a Kiev. La Presidente Cup, comunque, si
disputa ugualmente con sfide che promettono spettacolo sin dal primo turno degli ottavi di finali. Ecco gli abbinamenti (esclusi, per ora, dai 16 in
gara Osculati e Padovan: potrebbero rientrare in caso di defezione di qualche collega), stilati in base alle qualifiche della prova iridata di F1
disputate venerdì nel tardo pomeriggio – Parte alta del tabellone: Al Hameli (1° in qualifica) contro Torrente (9° in qualifica); Andersson (5°) c.
Benavente (13°); Carella (3°) c. Chiappe (11°); Cantando (7°) c. Marszalek. Parte bassa del tabellone: Price (2°) contro Lundin (10°); Al Qamzi (6°) c.
Lagiannella (14°); Selio (4°) c. Kourtsenovski (12°); Stromoy (8.a) c. Tourre (16°).