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la rivista
89 del cinema
FEBBRAIO 2011
Scandali borghesi
Omaggio ad Alberto Lattuada
Nodo alla gola
Il cinema di Alfred Hitchcock
I parte
Noi credevamo.
Il Risorgimento
secondo Martone
La mostra alla
Mole Antonelliana
Magnifiche Visioni
Festival Permanente
del Film Restaurato
Legend Film Festival
La spiaggia (1954)
Il sospetto (1941)
Scandali borghesi
Nodo alla gola
Omaggio ad
Alberto Lattuada
Il cinema di
Alfred Hitchcock - I parte
di Goffredo Fofi
di Giulia Carluccio
A
N
lberto Lattuada (Milano 1914 - Roma 2005: luoghi e date
non sono privi di significato) è stato uno dei grandi registi
del cinema europeo, un artista decisamente europeo e decisamente borghese, ed è per questo che i francesi dei Cahiers non
riuscirono a comprenderlo e ad amarlo, troppo parigini e troppo
“americani” e più piccolo-borghesi radicaleggianti che borghesi coscienti della crisi e fine della propria classe.
Non fu spontaneo e nuovo, avventuroso e scapigliato come un Rossellini, ma neanche catto-populista come un Zavattini, e visse il passaggio dal vecchio al nuovo, dentro la guerra mondiale e nel
dopoguerra, rifugiandosi prima nell’Ottocento e nella sua cultura ma
aprendosi poi alla rinascita del paese e del cinema con la spregiudicatezza dei colti di salda morale, di coloro che sanno cosa è bene perisca
e come è bene ammazzarlo.
Il suo doppio binario, del passato e del presente, batté peraltro,
quanto alla tradizione, una strada “russa” (Puškin, Gogol, Bulgakov...)
e una italiana (Machiavelli, De Marchi, D’Annunzio e Bacchelli, al
passato, un Verga attualizzabile e attualizzato, e al loro presente Brancati, Piovene, Chiara, Berto, tuttavia “borghesi”; e fosse stato per lui
altri nomi avrebbe ancora affrontato e altre suggestioni raccolto).
Nelle sue rotture e cesure vi fu la piena coscienza che il vecchio doveva morire e che bisognava inventare il nuovo, ma anche la convinzione che certe radici fossero ancora salde e non andassero tagliate,
quelle radici che erano appunto morali e borghesi, lo sguardo di
quella borghesia che aveva voluto essere di modello al paese, con un
forte sentimento della responsabilità collettiva nella crescita e nello
sviluppo – la Milano di Cattaneo, e poi degli industriali alla Falck e
alla Pirelli, della grande editoria colta e popolare cui quella odierna
ha voltato rabbiosamente e, a ben vedere, masochisticamente le spalle.
Con l’aggiunta della fotografia, della musica, della poesia...
La sua adesione al neorealismo fu politica più che estetica – si leggano
i suoi testi della Liberazione sulla necessità di un cinema che finalmente aprisse gli occhi sulla vita vera dei più, degli umili e dei proletari – contadini, artigiani, insegnanti, secondo un filone decisamente
più socialista che comunista e che egli condivise con i suoi amici “milanesi” Comencini e Monicelli, prima che Olmi crescesse, e anche
con il suo primo e più vero maestro di cinema, Soldati.
(segue a pag. 2)
I migliori film di sempre
finalmente in digitale
Crossroads
Let’s Get Lost
Chet Baker
secondo Bruce Weber
Cult!
Se hai una montagna
di neve, tienila all’ombra
Elisabetta Sgarbi
e la cultura in Italia
on c’è più bisogno, oggi, di difendere Hitchcock o di rivendicare, per il regista inglese, quello statuto di autore
che gli è ormai pienamente e universalmente riconosciuto.
Alla sua opera, ancora in progress quando i giovani turchi della Nouvelle
Vague ne difendevano la profondità morale e la coerenza stilistica, facendone una delle bandiere della politique des auteurs (a fronte di chi faticava a superare il luogo comune dell’abile artigianato), vengono oggi
riconosciuti un prestigio e un valore culturale che esulano dallo stretto
ambito cinematografico. Non soltanto, infatti, appare del tutto colmata
la distanza che spesso aveva separato il successo di pubblico dall’apprezzamento di una critica cinematografica preoccupata dell’inverosimiglianza e delle forzature di molti intrecci hitchcockiani, ma, anche,
e soprattutto, è oggi evidente come l’eredità di immagini, tòpoi e stilemi che l’opera di Hitchcock ci ha trasmesso, rappresenti un repertorio
di motivi tematici e iconografici che sollecitano prepotentemente la
cultura contemporanea, al di là dei confini della critica cinematografica
o degli studi accademici sul cinema. Anzi, proprio l’adozione di una
prospettiva interdisciplinare ha consentito di estendere la portata del
suo cinema a una dimensione di opera d’arte più allargata, cogliendone
influenze, ricevute ed esercitate, per esempio nel contesto più complessivo dell’arte contemporanea e dei linguaggi visivi. Si pensi, a questo
proposito, a due mostre, a breve distanza l’una dall’altra, come quella
del Museum of Modern Art di Oxford del 1999, Notorious: Hitchcock
and Contemporary Art, e la grande esposizione curata da Dominique
Paini e Guy Cogeval, Hitchcock and Art – Fatal Coincidences, allestita a
Montreal e a Parigi nel 2001, intorno alle coincidenze fatali e reciproche,
appunto, tra la storia dell’arte e il cinema di Hitchcock.
Del resto è noto come molti artisti e videoartisti abbiano lavorato e
lavorino intorno al cinema hitchcockiano, costruendo un vero e proprio percorso all’interno della sperimentazione artistica contemnporanea, come è il caso, tra tutti, di Douglas Gordon, che annovera tra
le proprie video-installazioni numerose opere che citano e riprendono
il cinema classico, e Hitchcock in particolare, tra cui la celeberrima 24
Hour Psycho, esibita nelle più importanti gallerie del mondo (e citata
nel recente romanzo Punto Omega, dello scrittore americano Don De
Lillo). A Hitchcock, poi, lo storico dell’arte Victor I. Stoichita ha dedicato pagine importanti nella sua storia dei simulcri, omaggiandolo
(segue a pag. 3)
Corti d’autore
Carta bianca a Bruno Bozzetto
La voce segreta
delle parole
Il grande cinema
in lingua originale
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la rivista
del cinema
L e
R a s s e g n e
d e l
M a s s i m o
3
p r o g r a m m a
F e b b r a i o
Scandali borghesi. Omaggio ad Alberto Lattuada
(dalla copertina)
Fu decisamente influenzato dal grande cinema europeo degli anni Trenta – Pabst e i tedeschi, per esempio
per Giovanni Episcopo o Il cappotto, Renoir e i francesi, per esempio per il magnifico Senza pietà) – e questo
rese talora più raffinate ma anche più esterne certe regie, mentre trovò la sua libertà e la sua viva voce
solo all’approssimarsi del boom, una stagione aperta in anticipo da La spiaggia e precisata dalle regie
infine davvero sciolte e dirette, davvero ariose, pur nella precisione della costruzione, di Guendalina,
I dolci inganni, Mafioso, Venga a prendere il caffé da noi, che sono forse i suoi capolavori della maturità.
Merito non secondario, soprattutto se si confronta il suo cinema con quello attuale, fu l’attenzione ai
personaggi femminili, ai “caratteri” femminili, la più costante e varia, rispettosa e acuta di tutto il
nostro cinema e di quasi tutta la nostra letteratura – e qui un paragone con l’opera letteraria di Moravia
si impone, e va a tutto vantaggio della libertà e dell’attenzione di Lattuada.
Meno deciso, più disponibile nei confronti del mercato di un Fellini o di un Antonioni, il segno che
Lattuada ha lasciato è meno forte ed evidente del loro, ma Autore con la maiuscola lo è stato a pieno titolo
e il suo posto nella storia del nostro cinema e della nostra cultura è di primo piano, e lo si valuta oggi con
un’ammirazione e con un rispetto che crescono nel tempo, e nella revisione e ri-conoscenza delle opere.
ø i protagonisti
italiano-americano e girato in Jugoslavia reclutando i
reparti di fanteria e cavalleria dell’esercito. In Italia fu
il campione di incassi della stagione.
1-15 febbraio
Scandali borghesi.
Omaggio ad
Alberto Lattuada
L’omaggio ad Alberto Lattuada è un progetto del Museo Nazionale del Cinema e dell’A.I.A.C.E. Nazionale
realizzato in collaborazione con Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Fondazione
Cineteca Italiana e Cineteca del Comune di Bologna.
Per l’occasione l’A.I.A.C.E. Nazionale pubblica il volume Alberto Lattuada di Gianni Volpi con
un’introduzione di Goffredo Fofi.
Alberto Lattuada, Federico Fellini
Luci del varietà
Sc.: Louis S. Peterson, A. Lattuada, Ivo Perilli, dal
romanzo La figlia del capitano di Aleksandr S. Puškin;
Fot.: Aldo Tonti; Int.: Silvana Mangano, Van Heflin,
Viveca Lindfors.
LUN 7, h. 18.15, MAR 8, h. 16.15
Italia 1950, 93’, b/n
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Il capocomico di una scalcinata compagnia
d’avanspettacolo tradisce la fidanzata con una nuova
attrice e per lei lascia anche la compagnia finché sarà,
a sua volta, abbandonato. Omaggio caustico e dolente
al mondo dell’avanspettacolo, raccontato con realismo
asciutto e malinconico e divertita tristezza.
Diretto con Federico Fellini che, dopo aver lavorato
alla sceneggiatura dei film precedenti, esordisce
qui nella regia. Alla sceneggiatura collaborò anche
Ennio Flaiano.
Alberto Lattuada
Anna
Senza pietà
Italia 1948, 90’, b/n
A Livorno per cercare il fratello, Angela trova
l’amicizia di un ufficiale americano ma si mette nei guai
in un giro di droga e prostituzione, mentre lui finisce
agli arresti per contrabbando. Il film si ispira a una
storia realmente accaduta pochi mesi dopo la
Liberazione. La vicenda commosse l’opinione pubblica
e i giornali mandarono i loro inviati sul posto per
scoprire i dettagli della relazione nata tra una giovane
ragazza italiana e un soldato americano nero.
Sc.: Federico Fellini, A. Lattuada, Tullio Pinelli; Fot.:
Aldo Tonti; Int.: Carla Del Poggio, John Kitzmiller,
Giulietta Masina.
MAR 1, h. 16.30, SAB 5, h. 20.30
Alberto Lattuada
La freccia nel fianco
Italia 1945, 90’, b/n
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Dopo molti anni, Nicoletta ritrova Bruno, cui era stata
legata da sincero amore. La donna, però, ora è sposata
mentre l’uomo è un famoso pianista che non riesce a
rinunciare alla sua carriera per amore. Tragico finale
per un film spietato nel mettere a fuoco l’ipocrisia della
società borghese. Il suicidio finale non sarebbe stato
accettato dalla censura se non fosse che era stato
ottenuto il permesso direttamente da Galeazzo Ciano.
Sc.: Ennio Flaiano, A. Lattuada, Alberto Moravia, Carlo
Musso, Ivo Perilli, Cesare Zavattini; Fot.: Massimo Terzano;
Int.: Mariella Lotti, Leonardo Cortese, Roldano Lupi.
MAR 1, h. 18.15, LUN 7, h. 16.30
Alberto Lattuada
La spiaggia
Alberto Lattuada
Il bandito
Sc.: Giuseppe Berto, Franco Brusati, Ivo Perilli, Dino
Risi, Rodolfo Sonego; Fot.: Otello Martelli; Int.: Silvana
Mangano, Raf Vallone, Vittorio Gassman.
LUN 7, h. 20.30, MAR 8, h. 18.30
Italia 1946, 78’, b/n
Reduce dalla prigionia in Germania, Ernesto arriva
a Torino, uccide lo sfruttatore della sorella, diventa
capo di una banda e muore in uno scontro con la
polizia. Film neorealista che si trasforma subito in una
gangster story di modello americano. “Il bandito è nato
per le strade di una Torino di macerie. È un grido di
rivolta asociale. Il reduce, al suo ritorno, non trova
che miseria nera, la sorella prostituita, una burocrazia
cieca” (A. Lattuada).
Alberto Lattuada
Cuore di cane
Italia 1976, 113’, col.
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Il professor Philip Philippovic Preobrazenskii e il
suo assistente Ivan Bormental, dopo lunghi studi sui
rapporti tra la vita animale e quella umana, applicano
le esperienze fatte su di un cane randagio, Bobi, cui
trapiantano organi vitali di un funzionario moscovita
morto da tre ore. Con loro stessa meraviglia,
ottengono un soggetto umanoide che, dopo diverse
avventure e prese di coscienza parziali, pretenderà
l’iscrizione all’anagrafe come Poligraf Poligrafovic
Bobikov.
Sc.: Oreste Biancoli, Mino Caudana, Ettore Maria
Margadonna, A. Lattuada, Tullio Pinelli, Piero Tellini;
Fot.: Aldo Tonti; Int.: Anna Magnani, Amedeo Nazzari,
Carla Del Poggio.
VEN 4, h. 20.30, SAB 5, h. 18.15
La proiezione di venerdì 4 sarà introdotta da
Francesco Pitassio che presenterà con Giulia
Carluccio il volume da lui curato insieme a Paolo
Noto Il cinema neorealista (Ed. Archetipolibri)
Alberto Lattuada
Sc.: A. Lattuada, Viveca Melander, dal romanzo
di Michail Bulgakov; Fot.: Lamberto Caimi; Int.:
Max von Sydow, Eleonora Giorgi, Mario Adorf.
MER 9, h. 18.30, DOM 13, h. 16.30
Giacomo l’idealista
Italia 1943, 90’, b/n
Giacomo, professore di filosofia, ritorna al suo paese
dopo le campagne garibaldine, con la testa piena di
progetti. Ma la situazione familiare è disastrosa.
Rinviato il matrimonio con Celestina, trova lavoro
presso un vecchio conte, studioso appassionato.
Anche Celestina viene ospitata al castello, ma qui
deve subire le pressioni del giovane rampollo dei conti.
Alberto Lattuada
Il cappotto
Italia 1952, 101’, b/n
Copia restaurata da Museo Nazionale del Cinema e
Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca
Nazionale
Carmine De Carmine, giovane e modesto impiegato
comunale, avrebbe bisogno di un cappotto nuovo
visto che quello che porta da tempo lo fa sfigurare.
Il suo scarso stipendio, però, non gli permette di
affrontare la spesa. Un giorno ascoltando una
conversazione tra due appaltatori, viene a conoscenza
di certi loschi maneggi, così, per assicurarsi il suo
silenzio, il segretario comunale gli fa avere un anticipo
che lo mette in condizione di acquistare il cappotto.
Sc.: Emilio Cecchi, A. Lattuada, Aldo Buzzi, dal romanzo
di Emilio De Marchi; Fot.: Carlo Nebiolo; Int.: Massimo
Serato, Giacomo Lanzavecchia, Marina Berti.
VEN 4, h. 22.30, SAB 5, h. 16.30
Italia 1954, 107’, col.
Copia conservata da Cineteca del Comune di Bologna
Anna Maria, una giovane donna che vive in un
bordello, si prende una vacanza per portare al mare
la figlia Caterina. In albergo si spaccia per vedova
e va tutto bene fino al giorno in cui arriva un uomo
che la conosce. La verità non tarda a essere condivisa
da tutte le ospiti dell’albergo, ma un maturo
miliardario le viene in soccorso. Commedia di
costume amara e graffiante che punta tutto sulla
descrizione di un ambiente opprimente e perbenista.
Sc.: A. Lattuada, Rodolfo Sonego, Luigi Malerba, Fot.: Mario
Craveri; Int.: Martine Carol, Raf Vallone, Mario Carotenuto.
MER 2, h. 20.30, DOM 6, h. 18.30
Prima del film proiezione del cortometraggio
Gli italiani si voltano (Italia 1953, 14’)
La proiezione di mercoledì 2 sarà introdotta da
Goffredo Fofi e Gianni Volpi che presenteranno
il volume Alberto Lattuada (Ed. A.I.A.C.E.)
Alberto Lattuada
Il delitto di Giovanni Episcopo
Italia 1947, 85’, b/n
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
Giovanni Episcopo è un modesto impiegato che vive
sereno tra l’ufficio e la cameretta ammobiliata che ha
affittato in casa d’amici. Una sera alcuni colleghi più
giovani lo trascinano in un caffè-concerto dove conosce
Giulio Wanzer, avventuriero che esercita subito su
Episcopo un influsso negativo, fino a portarlo alla
definitiva rovina. Film prodotto da Ponti e Fabrizi, che
aveva acquistato i diritti del romanzo di D’Annunzio.
Sc.: Suso Checchi d’Amico, Aldo Fabrizi, Federico
Fellini, A. Lattuada, Piero Tellini, dal romanzo di
Gabriele D’Annunzio; Fot.: Aldo Tonti; Int.: A. Fabrizi,
Yvonne Sanson, Ave Ninchi.
VEN 4, h. 16.30, SAB 5, 22.15
Sc.: Marco Ferreri, Raphael Atzcona, Age, Scarpelli, A.
Lattuada; Fot.: Armando Nannuzzi; Int.: Alberto Sordi,
Norma Bengell, Ugo Attanasio.
VEN 11, h. 20.30, SAB 12, h. 16.30
Italia 1951, 107’, b/n
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
La giovane novizia Anna è un’infermiera caritatevole
e zelante. Una notte giunge all’ospedale, ferito
gravemente Andrea, al quale s’era promessa prima
di prendere i voti. Durante l’intervento, le immagini
del suo recente passato si ripresentano alla mente
dell’infermiera. Un ritratto femminile indimenticabile
in equilibrio tra senso del dovere e erotismo. Il film
fu il primo a incassare più di un miliardo di lire in
Italia e a essere doppiato negli Stati Uniti.
Sc.: A. Lattuada, F. Fellini, Tullio Pinelli; Fot.: Otello
Martelli; Int.: Peppino De Filippo, Carla Del Poggio,
Giulietta Masina.
VEN 4, h. 18.15, DOM 6, h. 20.45
Alberto Lattuada
per le vacanze in Sicilia, Antonio riceve dalle mani del
padrone dello stabilimento un pacchetto da recapitare
a Don Vincenzo, il capo della mafia di Calenzano.
Con esso riceve un ordine: deve partire per gli Stati
Uniti per uccidere un nemico della mafia. Mentre la
moglie e le figlie lo credono impegnato due giorni
a caccia, Antonio compie la sua missione.
Sc.: Cesare Zavattini, A. Lattuada, G. Prosperi, Leonardo
Sinisgalli, Giordano Corsi, Enzo Curreli, Luigi Malerba,
dal racconto di Nikolaj Vasil’avic Gogol; Fot.: Mario
Montuori; Int.: Renato Rascel, Yvonne Sanson, Giulio
Stivali.
VEN 11, h. 16.30, SAB 12, h. 20.30
Alberto Lattuada
Il mulino del Po
Alberto Lattuada
La lupa
Italia 1949, 96’, b/n
Storia d’amore tra la mugnaia Berta e il contadino
Orbino mentre intorno a loro si consuma la nascita
del socialismo e dello sciopero come forze per opporsi
al dispotismo del padrone. Dal terzo volume del
romanzo di Bacchelli, un film corale in cui i
personaggi di primo piano vengono sommersi dalla
folla, dalla corrente del fiume, dall’accaldata pianura
ferrarese. “Mi interessava illustrare il sacrificio dei
contadini in un momento drammatico del Regno
d’Italia appena costituito” (A. Lattuada).
Italia 1953, 93’, b/n
Copia conservata da Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale
In un piccolo paese vive una donna di circa
quarant’anni, ancora piacente che, per la sua condotta
immorale, è chiamata ‘la lupa’. Ottiene, con la sua
seduzione, che sua figlia Maricchia sia scelta per
raffigurare Sant’Agata, la patrona del paese,
nell’annuale processione. Per la festa scende in paese
il soldato Nanni Lasca, che si invaghisce e ne diventa
l’amante. Più tardi, però, conosce Maricchia e quando
scopre che è, decide di sposarla.
Sc.: Federico Fellini, Tullio Pinelli, dal romanzo di
Riccardo Bacchelli; Fot.: Aldo Tonti; Int.: Carla Del
Poggio, Jacques Sernas, Mario Besesti.
DOM 6 e MER 9, h. 16.30
Sc.: A. Lattuada, Luigi Malerba, Alberto Moravia,
Antonio Pietrangeli, dalla novella di Giovanni Verga;
Fot.: Aldo Tonti; Int.: Kerima, Ettore Manni, May Britt.
VEN 11, h. 18.30, SAB 12, h. 22.30
Alberto Lattuada
La tempesta
Alberto Lattuada
Italia 1958, 120’, col.
Intorno al 1770 Piotr, cadetto alla corte di Caterina
II, è inviato nella fortezza di Oremburg dove si
innamora di Mascia, la figlia del capitano, e viene
catturato da Emeljan Pugacëv, cosacco analfabeta
capo delle popolazioni dell’Ural ribelli e vessate dai
latifondisti. Kolossal internazionale con cast misto
Mafioso
Italia 1962, 105’, b/n
Copia conservata da Fondazione Cineteca Italiana
Antonio Badalamenti è siciliano ma vive a Milano,
dove lavora in fabbrica. In estate, prima di partire
2
Alberto Lattuada
La steppa
Italia 1961, 110’, col.
Alle prime luci dell’alba, il piccolo Jegoruska lascia
la famiglia in compagnia di uno zio, commerciante
di lana, e del vecchio pope Christofor. Il viaggio lo
porterà in una città lontana per studiare. Il viaggio
coincide per lui con la fine dell’infanzia.
Attraversando la steppa scopre lo spettacolo
affascinante e terribile della vita e lo spettacolo
grandioso della natura.
Sc.: A. Lattuada, Tullio Pinelli, Enzo Curreli,
dal racconto di Anton echov; Fot.: Enzo Serafin;
Int.: Charles Vanel, Paolo Stoppa, Marina Vlady.
VEN 11, h. 22.30, MAR 15, h. 18.30
Alberto Lattuada
Don Giovanni in Sicilia
Italia 1967, 104’, col.
Copia conservata da Cineteca del Comune di Bologna
Giovanni Percolla, giovane avvocato catanese,
vezzeggiato da tre sorelle zitelle, trascorre le sue
giornate tra fantasie sessuali e pratiche legali
mediocri. L’arrivo in città di Ninetta, una ragazza
di nobile famiglia modernamente educata in Svizzera,
gli sconvolge la vita. La sposa e si trasferisce con lei
a Milano, dove, all’interno di una grande azienda,
intraprende una carriera promettente.
Sc.: Sabatino Ciuffini, A. Lattuada, Attilio Riccio,
Giorgio Salvioni, dal romanzo di Vitaliano Brancati;
Fot.: Roberto Gerardi; Int.: Lando Buzzanca, Katia
Moguy, Ewa Aulin.
SAB 12, h. 18.30, DOM 13, h. 20.30
Alberto Lattuada
La cicala
Italia 1980, 101’, col.
Una ragazza libertina e vagabonda passa indenne
attraverso un tempestoso conflitto di sentimenti
tra Wilma, ex cantante con un passato dubbio, sua
figlia Saveria e il padre adottivo Ulisse, ex camionista.
Un film atipico che contamina la tradizione del
grande melodramma italiano con il road-movie
hollywoodiano. Tutto ruota attorno a tre donne,
ognuna con la sua età e la sua differente maniera
di intendere la sessualità.
Sc.: A. Lattuada, Franco Ferrini, dal romanzo inedito di
Natale Prinetto e Marina D’Ania; Fot.: Danilo Desideri;
Int.: Clio Goldsmith, Virna Lisi, Barbara De Rossi.
DOM 13, h. 18.30, LUN 14, h. 16.30
Alberto Lattuada
Le farò da padre
Italia 1974, 115’, col.
Copia conservata da Cineteca Lucana
Saverio Mazzacolli, giovane avvocato romano, vuole
realizzare nel Salento un villaggio turistico. Le idee e
le amicizie altolocate non gli mancano, ma ha bisogno
di soldi. Li ha una nobildonna locale, la contessa
Raimonda Spina, e in lei Saverio ripone le sue
speranze. Ma la donna pretende un’esosa percentuale
dei guadagni. Per aggirare l’ostacolo, l’avvocato
chiede in sposa la sedicenne figlia della contessa,
Clotilde, bella ma mentalmente ritardata.
Sc.: Bruno Di Geronimo, Ottavio Jemma, A. Lattuada;
Fot.: Lamberto Caimi; Int.: Gigi Proietti, Teresa Ann
Savoy, Irene Papas.
LUN 14, h. 18.30, MAR 15, h. 16.15
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F e b b r a i o
Nodo alla gola. Il cinema di Alfred Hitchcock - I parte
(dalla copertina)
fin dal titolo del volume (Breve storia dei simulacri. Da Ovidio a Hitchcock), e inserendo i riferimenti al suo
cinema in un’ampia ricerca antropologica e filosofica che passa attraverso Nietzsche, Freud, Baudrillard
e Deleuze. L’orizzonte filosofico e psicanalitico, dopo quello della storia dell’arte, è in effetti quello maggiormente sollecitato dal riferimento al regista, come accade per esempio negli scritti di uno dei filosofi
più à la page di oggi, come Slavoj Zizek, per il quale il cinema hitchcockiano è luogo di riflessione essenziale. Hitchcock, quindi, come dinamica viva all’interno della cultura contemporanea.
Un immaginario conosciuto, e riconosciuto, che l’ampia retrospettiva hitchcockiana del Museo Nazionale del Cinema (divisa in due parti tra febbraio e marzo) consentirà di ricondurre alle singole
opere, ai singoli momenti di una lunga e articolata carriera, iniziata negli anni Venti in Inghilterra e
proseguita, dalla fine degli anni Trenta fino ai Settanta, a Hollywood. Consentirà di ricondurre, dunque, alla elaborazione progressiva di uno stile e un universo narrativo riconoscibili, legati fondamentalmente al suspense come strumento di costruzione e indagine di condizioni psicologiche e morali,
attraverso una continua sperimentazione tecnica e un progressivo impadronirsi delle risorse produttive
offerte dall’industria del cinema, dal periodo muto inglese alla grande stagione classica, per una scrittura
d’autore capace di sfruttare le convenzioni, ma anche di forzarle, metterle in discussione, rinnovarle, anche
prepotentemente, senza mai rinunciare al coinvolgimento dello spettatore (e del pubblico). Da Blackmail,
del 1929, a Complotto di famiglia, del 1976, passando per le opere maggiori, come La finestra sul cortile
(1954), La donna che visse due volte (1958) o Psyco (1960), per non limitarci che a tre titoli tra i tanti definibili
come maggiori, la rassegna offre l’occasione di vedere e rivedere i film di Hitchcock insieme, a breve di-
ø i protagonisti
18-28 febbraio
Nodo alla gola.
Il cinema di Alfred
Hitchcock - I parte
stanza l’uno dall’altro, individuandone le interconnessioni, i legami intertestuali e la portata culturale più
complessiva di cui si diceva. In particolare, nel mese di febbraio, la prima tranche di film, dal periodo
inglese del citato Blackmail ai film americani dei primi anni Quaranta, permetterà di ripercorrere quello
che Hitchcock stesso, in una famosa intervista a Truffaut, definiva il passaggio dal periodo della “sensazione
del cinema” a quello “della formazione delle idee”. E ciò, attraverso film come Il club dei 39 (1935), in cui
Hitchcock, secondo Truffaut, inizia a sacrificare la verosimiglianza in favore dell’”emozione pura”, o attraverso invenzioni visive spregiudicate, come il famoso movimento di macchina fino agli occhi del batterista jazz di Giovane e innocente (1937), per arrivare al suspense psicologico del primo film americano,
Rebecca la prima moglie (1940), o al malizioso lavoro sul personaggio di Cary Grant nel Sospetto (1941), ma
anche alla vertigine dell’uomo appeso alla Statua della Libertà di Sabotatori (1942), fino a uno dei film più
amati dallo stesso Hitchcock, L’ombra del dubbio (1943), in cui, come è noto, Hitchcock riesce a far simpatizzare lo spettatore con un assassino. Ma questo accadrà anche più tardi...
L’ampio omaggio ad Alfred Hitchcock, che si concluderà nel mese di marzo, è un progetto del Museo Nazionale
del Cinema realizzato in accordo con il DAMS dell’Università di Torino e con la collaborazione del British Film
Institute e della Cineteca del Comune di Bologna.
La retrospettiva non propone i film muti, ad eccezione di Blackmail e The Lodger (quest’ultimo in programma
a marzo) dal momento che sono attualmente oggetto di restauro presso il British Film Institute, che li presenterà
in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012.
mette lui stesso alla ricerca del vero colpevole e,
grazie ad una serie di coincidenze, riesce a
identificarlo. Terz’ultimo film inglese di Hitchcock,
una gustosa miscela di inseguimenti e umorismo, ricca
di invenzioni. Memorabile la carrellata aerea finale
che scopre in primo piano il tic dell’assassino.
partecipare a un congresso internazionale pacifista.
All’uscita dei congressisti uno dei capi del movimento
viene ucciso. Il reporter si lancia sulle orme degli
assassini e scopre che lo statista non è stato ucciso.
Indimenticabile il finale con un aereo che precipita in
acqua. “Avevo fatto fare lo schermo di trasparenza con
una carta resistente e, dietro, c’era un serbatoio
d’acqua. Quando nel film l’acqua era vicinissima
schiacciavo un bottone e lo schermo si strappava sotto
la pressione dell’acqua” (A. Hitchcock).
Sc.: Edwin Greenwood, Anthony Armstrong, Charles
Bennet, dal romanzo di Josephine Tey; Fot.: Bernard
Knowles; Int.: Derrick De Marney, Nova Pilbeam, Percy
Marmont.
SAB 19, h. 18.00, MAR 22, h. 16.30
Sc.: Joan Harrison, Charles Bennet; Fot.: Rudolph Maté;
Int.: Joel McCrea, Laraine Day, Herbert Marshall.
DOM 20, h. 18.30, LUN 28, h. 16.30
Alfred Hitchcock
La signora scompare
Alfred Hitchcock
The Lady Vanishes
Il sospetto
Gran Bretagna 1938, 96’, b/n, v.o. sott.it.
Copia conservata da British Film Institute
Una giovane inglese fa amicizia in treno con una
simpatica vecchietta che improvvisamente scompare.
Aiutata da un musicologo e osteggiata dagli altri
passeggeri, la ragazza indaga e scopre il mistero. Uno
dei rari film del maestro inglese ambientato in un
preciso contesto storico: l’immediato anteguerra,
intriso di ombre, minacce e ambiguità.
Alfred Hitchcock
L’uomo che sapeva troppo
The Man Who Knew Too Much
Gran Bretagna 1934, 75’, b/n, v.o. sott.it.
Copia conservata da Cineteca del Comune di Bologna
Una coppia di turisti inglesi, in visita in Svizzera con
la figlia, assiste all’omicidio di un francese che, prima
di morire, fa in tempo ad affidare loro un messaggio
in cui svela il complotto per uccidere un ambasciatore
straniero a Londra. Per essere sicuri del silenzio della
coppia, le spie rapiscono la bambina. Il regista girerà
il remake americano nel 1956.
Sc.: Edwin Greenwood, Albert R. Rawlinson; Fot.: Curt
Courant; Int.: Leslie Banks, Edna Best, Peter Lorre.
VEN 18, h. 16.30, SAB 26, h. 20.30
Alfred Hitchcock
Il club dei 39
The Thirthy-Nine Steps
Gran Bretagna 1935, 86’, b/n, v.o. sott.it.
Copia conservata da British Film Institute
Un giovane si trova per caso depositario di un pericoloso
segreto di spionaggio affidatogli da una donna morente.
In base a tali confidenze si mette alla ricerca di un certo
professore per avvertirlo del pericolo che corre. Anche
la polizia, che lo ritiene reo della morte della donna, lo
insegue. Imprevedibilie film di inseguimenti, condotto
con umorismo e grande maestria, tra Londra,
Edimburgo, la campagna scozzese, organizzazioni
terroristiche, comizi politici, locali notturni.
Suspicion
Usa 1941, 99’, b/n, v.o. sott.it.
Copia conservata da British Film Institute
Una ragazza timida e molto ricca sposa un noto
playboy. Quando si accorge che l’uomo le racconta
molte bugie e spende molti soldi, nasce in lei il
sospetto che la voglia uccidere. Quasi tutto il film
è raccontato attraverso il suo sguardo. Tutto accade
nella mente della protagonista che trasfigura la realtà
fino a non riconoscerne più i contorni. La fine è
diversa da quella del libro. Oscar a Joan Fontaine
come miglior attrice.
Sc.: Sidney Gilliat, Frank Launder, dal romanzo di Ethel
Lina White; Fot.: Jack E. Cox; Int.: Paul Lukas, Michael
Redgrave, Margaret Lockwood.
SAB 19, h. 20.30, SAB 26, h. 16.30
La taverna della Giamaica
Gran Bretagna 1936, 76’, b/n, v.o. sott.it.
Copia conservata da Cineteca del Comune di Bologna
Il gestore di un piccolo cinema di Londra è, in realtà,
a capo di una banda di terroristi. Per compiere un
attentato affida un pacco bomba al fratellino della
moglie che, nel frattempo, ha fatto amicizia con un
sedicente fruttivendolo, in realtà agente di Scotland
Yard. Tratto dal romanzo L’agente segreto di Joseph
Conrad, un thriller ricco di invenzioni memorabili con
una Londra insolita e attori di impareggiabile intensità.
Sc.: Charles Bennet, Ian Hay, Helen Simpson; Fot.:
Bernard Knowles; Int. Sylvia Sidney, Desmond Tester,
John Loder.
SAB 19, 16.30, SAB 26, h. 18.30
Young and Innocent
Gran Bretagna 1937, 80’, b/n, v.o. sott.it.
Copia conservata da British Film Institute
Un uomo scopre il cadavere di una ragazza sulla
spiaggia. Due testimoni lo accusano del delitto e
l’uomo viene arrestato, ma riesce a fuggire. Così si
Sc.: Alma Reville, Thornton Wilder, Sally Benson,
da una novella di Gordon McDonell; Fot.: Joseph A.
Valentine; Int.: Joseph Cotten, Teresa Wright,
Macdonald Carey.
LUN 21, h. 20.30, DOM 27, h. 18.30
Alfred Hitchcock
Prigionieri dell’oceano
Lifeboat
Usa 1944, 97’, b/n, v.o. sott.it.
Copia conservata da British Film Institute
Un U-Boat nazista silura una nave passeggeri.
I superstiti cercano la salvezza a bordo di una
scialuppa e devono affidarsi all’esperienza di Willy,
il capitano del sottomarino tedesco caduto a picco
che, in realtà, non è chi dice di essere. Per i naufraghi
la convivenza sarà difficile, ma non impossibile.
Hitchcock trasforma un film di propaganda
antitedesca in un thriller che è anche un apologo
sullo scontro tra democrazia e fascismo.
Sc.: J.B. Priestley, Joan Harrison, Sidney Gilliat, dal
romanzo di Daphne Du Maurier; Fot.: Bernard Knowles,
Harry Stradling, Int.: Maureen O’Hara, Charles
Laughton, Leslie Banks.
SAB 19, h. 22.15, MAR 22, h. 18.00
Alfred Hitchcock
Il signore e la signora Smith
Mr. & Mrs. Smith
Usa 1941, 95’, b/n, v.o. sott.it.
Proiezione video
David Smith scopre che il suo matrimonio, già in crisi
per i frequenti litigi, non è legalmente valido. Decide
tuttavia di tacere la notizia alla moglie. La signora
Smith, però, ne è già stata informata e di fronte ad
una mancata “riproposta di matrimonio”, si infuria
e caccia di casa il marito pur essendone ancora
innamorata. Terzo film hollywoodiano del regista
inglese, realizzato, disse lui, per fare un piacere
all’amica attrice Carole Lombard che morì l’anno
successivo a 34 anni in un incidente aereo.
Alfred Hitchcock
Rebecca la prima moglie
Sc.: Jo Swerling, dal romanzo di John Steinbeck;
Fot.: Gel MacWilliams; Int.: Walter Slezak, Tallulah
Bankhead, William Bendix.
VEN 25, h. 18.30, LUN 28, 18.45
Sc.: Norman Krasna, da un suo testo; Fot.: Harry
Stradling; Int.: Carole Lombard, Robert Montgomery,
Gene Raymond.
LUN 21, h. 16.30, SAB 26, h. 22.30
Ingresso euro 3,00
Rebecca
Usa 1940, 130’, b/n, v.o. sott.it.
Copia conservata da British Film Institute
Il ricordo della moglie defunta, Rebecca, è per il povero
marito una profonda angoscia, la pagina più dolorosa
della sua vita. Proprio per sfuggire a questa ossessione
si risposa con una timida ragazza di umili origini, che,
però, si fa suggestionare dalla tremenda governante.
Tutto il suspense è giocato sull’ambiguità della signora
Danvers che sembra essere la reincarnazione della
prima moglie di Lord De Winter.
Alfred Hitchcock
Alfred Hitchcock
Sabotatori
Saboteur
Usa 1942, 108’, b/n, v.o. sott.it.
Copia conservata da British Film Institute
In una fabbrica del Nevada avviene un’esplosione
che costa la vita ad un operaio. L’esplosione è
attribuita a un sabotaggio e ne viene ingiustamente
incolpato un operaio. Questi, però, avendo dei
sospetti su un compagno di lavoro improvvisamente
scomparso, si sottrae alle ricerche della polizia e inizia
per conto suo delle indagini. Coinvolgente thriller
bellico girato con molti mezzi che si conclude
con la famosa sequenza sulla statua della Libertà.
Sc.: Robert E. Sherwood, Philip MacDonald, dal
romanzo di Daphne Du Maurier; Fot.: George Barnes;
Int.: Laurence Olivier, Joan Fontaine, George Sanders.
DOM 20, h. 16.00, MER 23, h. 18.30, DOM 27, h. 20.30
Alfred Hitchcock
Giovane e innocente
Shadow of a Doubt
Usa 1943, 108’, b/n, v.o. sott.it.
Copia conservata da British Film Institute
Charlie Oakley seduce e uccide donne ricche per
depredarle dei loro averi. Per far perdere le proprie
tracce, si rifugia, senza apparente motivo, nella
cittadina californiana di Santa Rosa, presso alcuni
parenti, dove fa innamorare di sé la giovane nipote.
Quando la ragazza scopre la verità, rischia di diventare
la sua prossima vittima. In numerose interviste,
Hitchcock ha dichiarato di considerare questo film
come il migliore tra quelli realizzati a Hollywood.
Jamaica Inn
Gran Bretagna 1939, 108’, b/n, v.o. sott.it.
Copia conservata da British Film Institute
Mary, una ragazza irlandese rimasta orfana, scopre che
la locanda dello zio Joss Merlyn presso cui vive è il covo
di una banda di pirati. Credendo di mettersi al sicuro, si
rifugia nella casa del giudice della contea, che, in realtà,
è il violentissimo capo dei malviventi. L’ultimo film
realizzato da Hitchcock in Gran Bretagna prima della
sua definitiva partenza per Hollywood.
Alfred Hitchcock
Sabotage
L’ombra del dubbio
Sc.: Van Nest Polglase, dal romanzo di Fracis Iles; Fot.:
Harry Stradling; Int.: Cary Grant, Joan Fontaine, Cedric
Hardwicke.
DOM 20, h. 20.45, DOM 27, h. 16.30
Alfred Hitchcock
Sc.: Alma Reville, Charles Bennet, Ian Hay; Fot.: Bernard
Knowles; Int.: Robert Donat, Madeleine Carroll, Lucie
Mannheim.
VEN 18, h. 18.00, VEN 25, h. 22.30
Sabotaggio
Alfred Hitchcock
Alfred Hitchcock
Il prigioniero di Amsterdam
Foreign Correspondent
Sc.: Joan Harrison, Peter Viertel, Dorothy Parker;
Fot.: Joseph A. Valentine; Int.: Priscilla Lane,
Robert Cummings, Otto Kruger.
LUN 21, h. 18.30, VEN 25, h. 16.30
Usa 1940, 120’, b/n, v.o. sott.it.
Copia conservata da British Film Institute
Poco prima dello scoppio della guerra, un giornale
americano manda in Europa un giovane reporter per
3
Blackmail
Gran Bretagna 1929, 84’, b/n, did.or. sott.it.
Accompagnamento musicale al pianoforte del M°
Stefano Maccagno
Copia restaurata da National Film & Television Archive
e conservata dal Museo Nazionale del Cinema
Nella Londra degli anni Venti, la giovane Alice White
uccide un pittore che cercava di violentarla. Frank
Weber, suo fidanzato e detective di Scotland Yard, ne
arriva a scoprire la colpevolezza ma, non è il solo,
perché al delitto ha assistito un delinquente che ricatta
la giovane. Il film venne girato muto e successivamente
sonorizzato per le sale già dotate dei nuovi impianti.
Sc.: Benn W. Levy, A. Hitchcock, da un’opera teatrale
di Charles Bennett; Fot.: Jack E. Cox; Int.: Anny Ondra,
John Longden, Donald Calthrop.
VEN 25, h. 20.30
Il film sarà introdotto da Giulia Carluccio
89 doppio_Febbraio 20/01/11 10.47 Pagina 4
la rivista
del cinema
L e
R a s s e g n e
d e l
M a s s i m o
Milos Forman
3
p r o g r a m m a
F e b b r a i o
Ralph Nelson
Amadeus
Soldato Blu / Blue Soldier
Usa 1984, 180’, col., v.o. sott.it.
Copia ristampata da Warner Bros. France in occasione del Grand Lyon Film
Festival – Lumière 2010.
Sul suo letto d’ospedale, Antonio Salieri racconta della rivalità che l’ha
contrapposto per tutta la vita a Mozart, giunto a Vienna giovanissimo,
nel 1781, preceduto da una fama invidiabile.
Ben più di una semplice biografia di Mozart. Il regista Milos Forman
lo ha definito “un thriller d’ambientazione musicale”. Il film sfrutta le
possibilità offerte dal flashback per fare un ritratto del tutto soggettivo
del geniale compositore, attraverso il punto di vista di Salieri. Il terzo
personaggio di questa storia è la musica, che non gioca un ruolo di
intermediazione ma che, anzi, esaspera l’aspetto spettacolare e barocco.
Sc.: Peter Shaffer, dalla sua pièce omonima; Fot.: Miroslav Ondricek;
Int.: F. Murray Abraham, Tom Hulce, Elizabeth Berridge, Simon Callow.
MAR 1, h. 20.45, MER 2, h. 16.30
Usa 1970, 114’, col., v.o. sott.it.
Copia ristampata da Tamasa Distribution/Studio Canal.
Un soldato federale, scampato ad un violentissimo attacco degli indiani
Cheyenne, e una ragazza che ha vissuto con loro, assistono al massacro
di Sand Creek del 1864 compiuto dalle giacche blu.
Western atipico per la denuncia senza condizioni della violenza subita
dagli indiani d’America durante la colonizzazione del nuovo mondo.
Per l’efferata crudezza di alcune scene, il film è stato distribuito privo
delle scene più forti. In questo caso, invece, si presenta la versione
integrale e completa secondo il progetto di Ralph Nelson.
Sc.: John Gay, dal romanzo di Theodore V. Olsen; Fot.: Robert B. Hausner;
Int.: Candice Bergen, Peter Strauss, Donald Pleasence.
MAR 15 h. 20.45, MER 16, h. 16.00
Jules Dassin
I trafficanti della notte / Night and the City
ø percorsi
1-2, 8, 15-16, 22-23 febbraio
di Alberto Barbera
Come ogni buon festival che si rispetti, anche il nostro - che pure
si differenzia da tutti gli altri per il suo carattere permanente - ha una
cadenza temporale. Che si misura in stagioni anziché in annualità,
e si apre all’incontro con il 2011 arricchito di una bella innovazione.
Come in parte previsto, da quindicinale l’appuntamento con i film
restaurati di Magnifiche visioni diventa settimanale, visto il successo
decretato dal pubblico del Massimo Tre a questa iniziativa.
Ogni martedì sarà possibile vedere o rivedere, su grande schermo,
classici della storia del cinema in copie perfette, capaci di far
rivivere l’incanto perduto della “prima”, come se il tempo non
avesse potuto far valere le proprie ragioni.
E poiché i restauri si fanno sempre più ricorrendo alle tecnologie
digitali, capiterà con sempre maggiore frequenza di assistere a
proiezioni non in 35mm ma in alta definizione, che pure non fa
rimpiangere il fascino originario della pellicola. Perché, come ha
sostenuto recentemente John Boorman in occasione della sua visita
torinese, non c’è ragione di rimpiangere troppo un supporto che ha
caratterizzato i primi cento anni della storia del cinema, ma che
sembra aver fatto il suo tempo. Per chi fosse di diverso parere, la
discussione è aperta. Ma, intanto, come sempre, buona visione a tutti.
Volker Schlöndorff
Il tamburo di latta / Die Blechtrommel
Germania 1979, 162’, col., v.o. sott.it.
Copia restaurata digitalmente da Kinowelt a partire dal Director’s cut
definitivo voluto dal regista. Proiezione in digitale 2K.
Agli occhi del piccolo Oskar il mondo degli adulti appare dominato da
mostri, e per questo decide di non crescere. Sullo sfondo di Danzica, città
di commercianti piccolo borghesi, che cerca la sua identità dopo l’annessione
alla Germania, della guerra, della caduta del nazismo, il protagonista armato
del suo simbolico tamburo di latta, dichiara guerra alla società.
“Schlöndorff ha realizzato l’opera che finalmente lo ha reso celebre al
grosso pubblico. La sua narrazione, pur metaforica, è ancora attenta alla
rappresentazione dei dettagli del reale e alla descrizione dell’oppresso
universo psicologico dei personaggi” (G. Sadoul).
Sc.: V. Schlöndorff, Jean-Claude Carrière, Franz Seitz, dal romanzo di Günter
Grass; Fot.: Igor Luther; Int.: David Bennet, Angela Winkler, Mario Adorf.
MAR 8 h. 20.45
Il film sarà introdotto da Volker Schlöndorff
Con il sostegno di
e in collaborazione con
la Cineteca del Comune di Bologna
Gran Bretagna 1950, 101’, b/n, v.o. sott.it.
Copia ristampata da British Film Institute.
Un piccolo truffatore che vuol diventare organizzatore d’incontri di catch, si
scontra col capo della gang che controlla questo tipo di spettacoli a Londra.
Dopo la morte d’un vecchio lottatore, però, viene inseguito e ucciso.
Il primo film di Dassin in Europa, per molti aspetti resta un’opera
americana. Per il tono, il suo soggetto, il suo stile, la scelta degli interpreti
principali, è considerato da molti uno dei momenti più alti del regista.
Sc.: Jo Eisinger, dal romanzo di Gerald Kersh; Fot.: Max Greene;
Int.: Richard Widmark, Mike Mazurki Gene Tierney.
MAR 22 h. 20.45, MER 23, h. 16.30
I prossimi appuntamenti - Marzo
VIAGGIO ALLUCINANTE di Richard Fleisher (Usa 1970, 98’, col.)
Martedì 1, h. 20.45, Mercoledì 2, h. 16.30
LENNY di Bob Fosse (Usa 1974, 111’, b/n)
Martedì 8, h. 20.45, Mercoledì 9, h. 16.30
AMICI MIEI di Mario Monicelli (Italia 1975, 140’, col.)
Martedì 15, h. 20.45, Mercoledì 16, h. 16.00
RIFIFI di Jules Dassin (Francia 1955, 116’, b/n)
Martedì 22, h. 20.45, Mercoledì 23, h. 16.00
317ESIMO BATTAGLIONE
di Pierre Schoendoerffer (Francia/Spagna 1965, 100’, b/n)
Martedì 29, h. 20.45
LEGEND FILM FESTIVAL
I migliori film di sempre finalmente in digitale
I film di Febbraio
Il Museo Nazionale del Cinema aderisce al progetto del Legend Film Festival promosso da Nexo Digital. Ogni lunedì, fino al 13 giugno, la sala Due
del Cinema Massimo propone per l’intera giornata un grande film della storia del cinema in versione digitale 2K. I titoli sono moltissimi, appartengono
a generi e periodi storici molto diversi fra loro ma sono accomunati dalla straordinaria qualità della proiezione. Sarà possibile scegliere tra classici assoluti come La vita è meravigliosa di Frank Capra
e cult movies più recenti come Il padrino di Francis Ford Coppola. Per questioni di diritti, tutti i film vengono presentati in versione italiana.
Proiezione speciale Frankenstein Junior
Mel Brooks
Victor Fleming
John Schlesinger
Frankenstein
Junior
Via col vento
Un uomo da
marciapiede
Young Frankenstein
Usa 1974, 106’, col.
Frederick, nipote del dottor
Frankenstein, è piuttosto
pessimista sulla propria
ascendenza, ma eredita il
castello e vi si reca, trovando
il gobbo assistente Ygor e la
voglia di ripetere gli esperimenti
del nonno. Il risultato è la
nascita di una nuova strampalata
creatura. Girato in perfetto
bianco e nero stile anni Trenta,
è una riuscitissima parodia
degli horror frankeinsteiniani
della Universal.
Sc.: M. Brooks, Paul Oxon; Fot.: Gerald Hirschfeld; Int.: Gene Wilder,
Peter Boyle, Marty Feldman.
GIO 3, h. 16.30/18.30/20.30/22.30
Gone with the Wind
Usa 1939, 217’, col.
Nella Georgia del 1861, attraverso
le peripezie e i matrimoni di
Rossella O’Hara, viene dipinto
un affresco spettacolare della
guerra di Secessione. Ben nove gli
Oscar tra cui miglior film, miglior
regia, attrice protagonista,
sceneggiatura, fotografia. Passato
alla storia anche per l’Oscar
all’attrice non protagonista Hattie
McDaniel, il primo dato a
un’attrice nera. La regia era stata
affidata dapprima a George Cukor,
poi a Sam Wood, per finire al più
malleabile Victor Fleming.
Sc.: Ben Hecht, John Van Druten, Jo Swerling, David O. Selznick, Sidney
Howard, dal romanzo di Margaret Mitchell; Fot.: Lee Garmes, Ernest
Haller; Int.: Vivien Leigh, Clark Gable, Olivia De Havilland.
LUN 14, h. 15.30/20.00
Midnight Cowboy
Usa 1969, 104’, col.
Joe Buck, un giovane texano,
giunge a New York ingenuamente
convinto di fare fortuna grazie alle
proprie doti fisiche con le danarose
signore di Park Avenue. Dopo
alcuni appuntamenti, il giovane
incontra Rizzo, un povero storpio
ridotto a vivere di espedienti, da
cui sarà truffato ma con il quale
si legherà in profonda amicizia.
Oscar per miglior film, miglior
regia, e miglior sceneggiatura.
Sc.: Waldo Salt, dal romanzo di James Leo Herlihy; Fot.: Adam Holender;
Int.: Dustin Hoffman, Jon Voight, Sylvia Miles.
LUN 28, h. 16.30/18.30/20.30/22.30
Calendario marzo-giugno
Brian De Palma
George Lucas
Gli intoccabili
American Graffiti
The Untouchables
Usa 1973, 110’, col.
California 1962. Quattro
personaggi si incrociano nel corso
di una notte alla ricerca di una
felicità che sembra sempre sul
punto di esser colta e che, invece,
sfugge continuamente loro di
mano. Dei quattro, alla fine, ci è
dato di conoscere il futuro: uno
morirà in un incidente stradale,
uno diventerà scrittore, un altro
sarà dato per disperso in Vietnam
mentre il quarto farà l’assicuratore.
Usa 1987, 116’, col.
A Chicago nel 1930, durante il
Proibizionismo, Al Capone domina
ormai incontrastato il commercio
clandestino degli alcolici. Eliot
Ness, agente del Dipartimento del
Tesoro, forma una squadra con
uomini fidati e coraggiosi: i
poliziotti Jimmy Malone e George
Stone e il contabile Oscar Wallace,
incaricato di indagare nei conti di
Capone. Ispirato al romanzo di
Oscar Fraley e Eliot Ness e alla
serie televisiva andata in onda dal
’59 al ‘63. Oscar a Sean Connery
per l’interpretazione.
Sc.: David Mamet; Fot.: Stephen H. Burum; Int.: Sean Connery, Kevin
Costner, Robert De Niro.
LUN 7, h. 16.00/18.10/20.20/22.30
Sc.: G. Lucas, Gloria Katz, Willard
Huyck; Fot.: Ron Eveslage, Jan
D’Alquen; Int.: Richard Dreyfuss,
Ron Howard, Paul Le Mat.
LUN 21, h. 16.00/18.10/20.20/22.30
4
7 marzo
14 marzo
21 marzo
28 marzo
4 aprile
11 aprile
18 aprile
9 maggio
16 maggio
23 maggio
30 maggio
6 giugno
13 giugno
INTRIGO INTERNAZIONALE di Alfred Hitchcock
PSYCO di Alfred Hitchcock
MARNIE di Alfred Hitchcock
FLASHDANCE di Adrian Lyne
IL GIGANTE di George Stevens
HOLLYWOOD PARTY di Blake Edwards
IRMA LA DOLCE di Billy Wilder
GHOST di Jerry Zucker
CARLITO’S WAY di Brian De Palma
ROCKY di John G. Avildsen
IL PADRINO di Francis Ford Coppola
LA VITA È MERAVIGLIOSA di Frank Capra
LA CALDA NOTTE DELL’ISPETTORE TIBBS
di Norman Jewison
89 doppio_Febbraio 20/01/11 10.47 Pagina 5
la rivista
del cinema
LA
VOCE
SEGRE
TADEL
LEPA
ROLE
L e
R a s s e g n e
d e l
M a s s i m o
3
p r o g r a m m a
F e b b r a i o
ø crossroads 9 febbraio
Prosegue nella Sala Tre del Cinema Massimo la rassegna La voce segreta
delle parole – Il grande cinema in lingua originale. In programma
quattro grandi film in versione originale con sottotitoli in italiano.
Let’s Get Lost.
Chet Baker secondo Bruce Weber
È possibile organizzare proiezioni mattutine per le scuole.
Per informazioni: 011/8138516-517, e-mail: [email protected]
Ingresso
Intero € 7,00 / Ridotto Aiace, militari, under18 e studenti universitari €5,00
Ridotto over60 € 3,50 / Abbonamento 10 ingressi € 30,00
Quando Let’s Get Lost uscì nel 1989, il successo di pubblico e di critica fu totalmente inaspettato da
parte del regista Bruce Weber, che lo aveva diretto autofinanziandosi. Il film, nominato agli Oscar tra
i documentari, girò per i festival internazionali e, tra i molti riconoscimenti, ottenne il premio della
giuria alla Mostra del Cinema di Venezia. Assecondando l’incostante vita del trombettista jazz Chet
Baker, Weber e il suo direttore della fotografia Jeff Preiss seguirono i viaggi del musicista attraverso
gli Stati Uniti e l’Europa, di fatto immortalando i momenti più significativi di quello che fu il suo
ultimo anno di vita. Weber filma alcune delle ultime session del musicista e le accosta a bizzarri
estratti da film di serie B italiani - in cui compare un giovanissimo e affascinante Baker – interviste a
personaggi che lo hanno conosciuto, amici, mogli e figli, musicisti che hanno tratto ispirazione dalla
sua musica, facendone un ritratto composito ed estremamente approfondito. Chet Baker morì il
13 febbraio del 1988 all’età di 58 anni cadendo dalla finestra di un hotel di Amsterdam, ma sulla
sua morte il film non si sofferma.
Info
011-8138574 - [email protected]
Cinema Massimo
Via Verdi, 18 - 10124 Torino
Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli in italiani
Le proiezioni in lingua francese sono organizzate in collaborazione
con Délégation Culturelle de Turin (Ambassade de France en Italie).
I film di Febbraio
Potiche - La bella statuina / Potiche
di François Ozon
(Francia 2010, 103’, col.) v.o. francese, sott. it.
Giovedì 3 febbraio, h. 16.30/18.30/20.30/22.30
Robert Pujol dirige con pugno di ferro la sua fabbrica di ombrelli,
mostrandosi dispotico anche con i figli e la moglie. Quando gli operai
entrano in sciopero e sequestrano Robert, Suzanne lo sostituisce alla guida
della fabbrica rivelando una gran competenza e capacità d’azione.
We Want Sex / Made in Dagenham
di Nigel Cole
(Gran Bretagna 2010, 113’, col.) v.o. inglese, sott. it.
Giovedì 10 febbraio, h. 16.00/18.10/20.20/22.30
Alla fine degli anni Sessanta la fabbrica della Ford è il cuore industriale
dell’Essex con i suoi 55mila operai, di cui 187 donne. Quando vengono
riclassificate professionalmente come “operaie non qualificate”, perdono la
pazienza e dichiarano sciopero a oltranza ponendo le basi per la legge sulla
parità di retribuzione.
Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni
You Will Meet a Tall Dark Stranger
di Woody Allen
(Usa 2010, 98’, col.) v.o. inglese, sott. it.
Giovedì 17 febbraio, h. 16.30/18.30/20.30/22.30
Rubando il titolo a una delle frasi che le cartomanti usano per far contenti
i loro clienti, ‘Incontrerai uno sconosciuto alto e bruno’, il film narra
con ironico umorismo quanto è facile lasciarsi ingannare dalle proprie
illusioni amorose.
Bruce Weber
Let’s Get Lost
The Social Network
di David Fincher
Usa 1989, 119’, b/n, v.o. sott.it.
Secondo film di Bruce Weber, famoso fotografo di moda, ripercorre la storia di Chet Baker, trombettista jazz
bianco, che si sposò tre volte, ebbe quattro figli e un numero incalcolabile di donne, amici e ammiratori. Sleale,
infedele, mentitore, affascinante, ebbe rapporto costante solo con la sua musica e con l’eroina. “Avevo sentito
parlare di Chat Baker da quando avevo quattordici anni quando ho comprato l’album “Let’s Get Lost & Other
Songs”. La foto di copertina era di William Claxton. Avevo quindi molta familiarità con lui e con la sua musica
prima di incontrarlo, così, il mio approccio con la storia di Chet fu molto simile alla canzone “Love and
Fascination” (B. Weber).
MER 9, h. 20.45 – Ingresso euro 3,00
(Usa 2010, 120’, col.) v.o. inglese, sott. it.
Giovedì 24 febbraio, h. 16.00/18.10/20.20/22.30
In una sera d’autunno del 2003, lo studente di Harvard Mark Zuckerberg,
un genio dell’informatica, siede al suo computer e inizia a lavorare a una
nuova idea. Passando con furore tra blog e linguaggi di programmazione,
quello che prende vita nella sua stanza diventerà ben presto una rete sociale
globale che rivoluzionerà la comunicazione.
ø in breve 23 febbraio
ø Cult! 18 febbraio
Carta bianca a Bruno Bozzetto.
Un viaggio nella cultura italiana
Gli animatori che fecero (e che faranno) la Storia
Presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia nella sezione “Controcampo Italiano”, Se hai una
montagna di neve, tienila all’ombra. Un viaggio nella cultura in Italia si ispira all’omonima raccolta di poesie
di Tito Balestra. Un viaggio lungo l’intera penisola compiuto dalla regista con l’aiuto di Edoardo Nesi e
Eugenio Lio, per portare a termine un’inchiesta sulla situazione e lo stato della cultura in Italia.
Domande fondamentali poste a un lungo elenco di intervistati, nomi noti della cultura (da Franco
Battiato a Umberto Eco, da Manlio Sgalambro a Laura Morante) accanto a gente comune.
Nella primavera del 1898, a soli tre anni dalla prima proiezione pubblica del cinematografo,
un polacco naturalizzato francese, Bolesław Matuszewski, invia a giornali, accademie e notabili
un breve scritto che segna l’aurora di un’idea: la «photographie animée», da usarsi nelle più varie
direzioni, deve essere conservata in una struttura permanente «pour la suite du monde». Le prime
raccolte dell’epoca hanno finalità documentale, d’uso e di proprietà; solo all’inizio degli anni Trenta
il film, riconosciuto quale espressione d’arte e di cultura, opera individuale frutto dell’ingegno, entra
di diritto nelle prime cineteche. L’animazione, come d’altra parte il cinema, è un’arte relativamente
giovane e per molti anni non si riconobbe la necessità di istituirne archivi dedicati. Alla fine degli anni
Cinquanta, al Festival di Cannes si incontrarono alcuni tra i protagonisti dell’animazione d’autore
mondiale. Fu da lì che presero il via il Festival di Annecy, in Alta Savoia, e l’Association Internationale
du Film d’Animation - ASIFA, legata all’Unesco. Artisti come Alexandre Alexeieff, Norman
McLaren, Lotte Reiniger, John e Faith Hubley, Emanuele Luzzati, Jiri Trnka, George Dunning,
Jan Lenica, Peter Földes, Paul Grimault, quelli della Scuola di Zagabria e molti altri cominciarono
a conoscersi e a riflettere sul passato, presente e futuro della loro arte. L’ASIFA iniziò a pubblicare in inglese, francese e russo - la rivista trimestrale Animafilm, prezioso strumento culturale e di
informazione intorno al quale germinarono gli studi storici e teorici del settore. Tra i primi studiosi
a cogliere i frutti di questo attivismo fu Gianni Rondolino. La sua Storia del Cinema d’Animazione,
pubblicata da Einaudi nel 1974, divenne un riferimento imprescindibile e, nel 1978, Il Formichiere
pubblicava un’altra fondamentale storia dell’animazione, Topolino e poi..., scritta da Giannalberto
Bendazzi. Prese forma nel tempo la necessità di reperire e rendere accessibili i film animati ma
anche testi, documenti e materiali di produzione al fine di promuovere la diffusione e la conoscenza
dell’arte dell’animazione e per favorire i contatti e gli scambi fra gli artisti di tutto il mondo.
ASIFA Italia dunque promosse la nascita di un Archivio Storico del Cinema d’Animazione oggetto
oggi, a trent’anni dalla sua nascita, di una donazione al Museo Nazionale del Cinema. L’accordo
sarà festeggiato mercoledì 23 febbraio, alle ore 21.00 (ingresso euro 3,00) in occasione di Corti
d’Autore, l’appuntamento del Centro Nazionale del Cortometraggio con il film breve di qualità.
Bruno Bozzetto, Presidente Onorario di ASIFA Italia, proporrà alcuni tra i lavori più significativi
realizzati da grandi firme dell’animazione italiana in un percorso storico che abbraccerà i classici
e i nuovi, straordinari, corti animati. Dall’omaggio al primo Presidente di ASIFA Italia Emanuele
Luzzati ai nuovi autori indipendenti dell’arte animata.
Emiliano Fasano
Elisabetta Sgarbi
Se hai una montagna
di neve, tienila all’ombra.
Un viaggio nella cultura
in Italia
Italia 2010, 86’, col.
Proiezione digitale 2K
“Cosa ne è della cultura nel sentimento degli italiani,
nella loro vita concreta. Dobbiamo accontentarci
della definizione formale della cultura, ovvero
di un sistema di valori condiviso che soggiace ai
comportamenti di una comunità, oppure possiamo
andare più a fondo; chiedere per esempio alle
persone che vivono, lavorano, leggono e non
leggono, amano e non amano, cosa significa per loro
la parola “cultura”? Abbiamo scelto questa strada,
tenendo d’occhio, in tralice, quella formale
definizione, per tentare di sorprendere il passante,
per scorgere in lui una titubanza, una riflessione,
una certezza, un valore, un guizzo. In questo viaggio
– che è stato un vero e proprio viaggio, un Gran tour
– abbiamo attraversato molte regioni d’Italia,
cercando di far parlare i luoghi oltre che le persone.
Non ci siamo mai avventurati da soli, però. In ogni
luogo abbiamo chiesto aiuto a persone autorevoli,
che nella cultura lavorano direttamente, che quei
luoghi magari conoscono. Lungo il nostro percorso,
abbiamo avuto bisogno di molte guide” (E. Sgarbi).
Fot.: Andrés Arce Maldonado, Elio Bisignani.
VEN 18, h. 20.30
Al termine del film incontro con Elisabetta Sgarbi
e Alberto Pezzotta
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Noi credevamo. Il Risorgimento
secondo Martone
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ø percorsi 16 febbraio
Schermi americani.
Prospettive sul neo-western
Mole Antonelliana, 24 febbraio – 25 aprile
Nell’ambito delle iniziative culturali proposte a Torino in occasione del 150° anniversario
dell’Unità d’Italia, il Museo Nazionale del Cinema presenta alla Mole Antonelliana una grande
mostra fotografica dedicata al film Noi credevamo di Mario Martone. Lungometraggio che è già
divenuto un caso, dopo la calorosa accoglienza critica alla Mostra del Cinema di Venezia e
l‘ancor più clamoroso successo di pubblico ottenuto nelle sale cinematografiche. La mostra,
che comprende 148 immagini tra foto di set e fotogrammi del film, si propone come percorso
di rilettura di un’opera affascinante, che coniuga la complessità della riflessione storica con
una narrazione di rara potenza espressiva e una direzione di attori esemplare. Come sempre,
l’allestimento sarà suddiviso tra la cancellata esterna della Mole e la rampa elicoidale all’interno
dell’Aula del Tempio, suggerendo così al visitatore una duplice esperienza attraverso la storia
della nascita del nostro Paese e il ‘lavoro’ del cinema.
Ad accompagnare la mostra, un ricco catalogo (ed. Il Castoro/Museo Nazionale del Cinema,
euro 25,00) con tutte le immagini presenti nell’allestimento e quattro ampie interviste al regista
Mario Martone, al produttore Carlo Degli Esposti, al co-sceneggiatore Giancarlo De Cataldo
e al direttore della fotografia Renato Berta.
Giovedì 24 febbraio, in occasione dell’inaugurazione della mostra, sarà proiettato al Cinema
Massimo (Sala Due, h. 21, ingresso euro 5,00) il film Noi credevamo.
di Riccardo Fassone
Questo mese si inaugura la seconda edizione della rassegna Schermi americani, curata da “Gli Ultracorpi”,
il collettivo universitario nato al DAMS di Torino in collegamento con la cattedra di Storia del
Cinema Nordamericano.
Anche per questa edizione, l’obiettivo è quello di proporre film noti e meno noti, opere celebrate
o passate inosservate nel panorama del cinema statunitense contemporaneo, che aprano precise
prospettive e sguardi sulla storia e sulla società americana, del presente come del passato. La rassegna si
comporrà di brevi sezioni tematiche, con due appuntamenti ogni mese, per aprire uno scorcio su generi,
correnti e modi di narrare l’America attraverso le immagini. L’iniziativa prende avvio con un doppio
appuntamento sul western, genere classico per eccellenza, capace tuttavia di interrogare
significativamente la contemporaneità. I film scelti, Gli spietati e Le tre sepolture, costituiscono due esempi
illuminanti della rilettura del mito della frontiera da parte di una coppia di autori all American come
Clint Eastwood e Tommy Lee Jones. Pellicole capaci di indagare l’identità di una nazione, ancora una
volta partendo da ovest.
La rassegna, che proseguirà fino all’estate, si concentrerà poi sul neo-noir, sulle pratiche di remake
e serializzazione dell’horror, sul cinema indipendente e sull’opera di Gus Van Sant.
Accanto alle proiezioni al cinema Massimo, il collettivo organizza un ciclo di appuntamenti
seminariali presso il Laboratorio G. Quazza dell’Università di Torino e una serie di presentazioni
di novità editoriali alla Bibliomediateca Mario Gromo.
Maggiori informazioni sulla mostra e sulle altre iniziative del Museo Nazionale del Cinema realizzate
in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia saranno pubblicate all’interno di un inserto speciale
della Rivista del Cinema di marzo.
Tommy Lee Jones
Le tre sepolture / The Three Burials of Melquiades Estrada
Usa 2005, 121’, col., v.o. sott. it.
Un emigrato messicano viene ucciso da una guardia di frontiera tanto stupida quanto arrogante. Pete, suo unico
vero amico, decide di scoprire chi è il colpevole della sua morte e, dal momento che le forze dell’ordine
preferiscono insabbiare il caso, lo punisce personalmente sequestrandolo e costringendolo a viaggiare con lui
e con il cadavere del messicano. La meta è il paesino da cui l’uomo proveniva e in cui aveva chiesto di essere
sotterrato. Esordio di Tommy Lee Jones dietro la macchina da presa.
Sc.: Guillermo Arriaga; Fot.: Chris Menges; Int.: T. L. Jones, Barry Pepper, January Jones.
MER 16, h. 18.30
Al termine del film interverranno Giaime Alonge e Matteo Pollone
Clint Eastwood
Gli spietati / Unforgiven
Usa 1992, 131’, col.
Un gruppo di prostitute promette mille dollari a chi troverà i due uomini che hanno aggredito una di loro,
sfregiandola. Parte all’inseguimento un ex bandito e assassino che ha rinnegato il passato e da dieci anni vive
in una fattoria con i due figli piccoli. Lo seguono un amico nero e il giovane che ha fatto da intermediario.
Ma lo sceriffo vuole fare a modo suo e interferisce con la loro missione. Un cupo western crepuscolare, al tempo
stesso classico e moderno. Quattro premi Oscar per miglior film, regia, attore non protagonista e montaggio.
Sc.: D. Webb Peoples; Fot.: Jack N. Green; Int.: C. Eastwood, Gene Hackman, Richard Harris.
MER 16, h. 20.30
ø il cinema degli altri 28 febbraio
Aspettando l’Adunata
In occasione della 84a Adunata Nazionale degli Alpini, che si terrà a Torino dal 6 all’8 maggio 2011,
il Museo Nazionale del Cinema aderisce al ciclo di manifestazioni Aspettando l’Adunata, organizzato
dall’Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Torino, proponendo lunedì 28 febbraio il film di
Marco Elter Le scarpe al sole (1936), cronaca delle vicissitudini di tre alpini tra trincee e retrovie.
Marco Elter
Le scarpe al sole
Italia 1936, 90’, b/n
Tre montanari dello stesso paese alpino - un veterano della guerra libica e due giovani - sono arruolati negli
Alpini quando nel 1915 l’Italia entra nel conflitto mondiale. «Sceneggiato da Curt Alexander dal libro Diario di
guerra di Paolo Monelli, ex ufficiale degli Alpini, poi rieditato come Le scarpe al sole. Campione del mondo di sci,
alpino pluridecorato nella guerra 1915-18, documentarista, il torinese Marco Elter, di famiglia lussemburghese,
esordisce con un film schietto, attento ai personaggi più che all’azione, non esente da cadute retoriche né da
ingenuità narrative. Premiato alla Mostra di Venezia con la coppa del Ministero della stampa e propaganda per
‘il film eticamente più significativo’» (Morando Morandini). L’espressione ‘mettere le scarpe al sole’, nel gergo
degli alpini della Grande Guerra, significava morire.
Sc.: Curt Alexander; Fot.: Massimo Terzano; Int.: Camillo Pilotto, Carlo Duse, Cesco Baseggio.
LUN 28, h. 21.00 – Ingresso libero
Notiziario Associazione
Museo Nazionale del Cinema
L’Associazione Museo Nazionale del Cinema è lieta di presentare in anteprima il progetto
audiovisivo 12 piccoli film da torino, lunedì 14 Febbraio, alle ore 21.00 presso la sala 3 del
Cinema Massimo. L’obiettivo di 12 piccoli film da Torino, prodotto dalla casa torinese Eurofilm,
curato da Maurizio Fedele, che firma la regia insieme a Riccardo Bianco, è un format che intende
prendere in esame le più importanti figure di letterati, filosofi, poeti che nel corso della storia hanno
vissuto o soggiornato a Torino e costituire per ognuno di essi delle pillole video di quattro minuti
l’una. Ogni personalità, è introdotta da un giovane universitario studioso dell’argomento. Tutte le
pillole hanno come filo conduttore un giovane; i primi due piccoli film, interpretati da Isadora Pei,
sono dedicati a Guido Gozzano e a Friedrich Nietzsche. Gozzano è stato uno dei maggiori poeti
crepuscolari, è nato a Torino e ne ha descritto il sapore attraverso i suoi versi più noti. Irene
Carpignano introduce la figura del poeta attraverso i luoghi cardine protagonisti dei versi del poeta
sabaudo, come il Bar Baratti, il mercato di Porta Palazzo e il Valentino. Nietzsche trovò la propria
città ideale nella Torino di fine Ottocento. Nelle sue lettere ne descrisse le piazze, le persone, il cibo
e la luce straordinaria. Roberto Bamberga descrive il rapporto Nietzsche-città, soffermandosi su
alcuni luoghi specifici come Piazza Carlo Alberto e la Mole Antonelliana, filtrato dalle stato mentale
del filosofo, che durante il soggiorno torinese scrisse Ecce Homo. I film realizzati in HD si avvalgono
delle ricercate musiche originali di Marco Gentile e della produzione esecutiva di Stefano Bianco
e Piero Giordano. Nell’ottica di un continuo confronto generazionale, l’AMNC nella stessa serata
è lieta di riproporre il film Ritratto di un amico (2000, 44’) di Gianfranco Barberi. Nel 1999 l’artista
Cesare Viel progettò una reading-performance consistente nella lettura di alcuni brani di un testo di
Natalia Ginzburg dedicati a Cesare Pavese. La lettura avrebbe dovuto avvenire nella stessa stanza
dell’hotel torinese dove lo scrittore si era tolto la vita nell’agosto del 1950. La performance non ebbe
luogo, a causa di una polemica sollevata sulle pagine de La Stampa da Lorenzo Mondo. Ad un anno
di distanza, Cesare Viel ha realizzato, insieme al regista Gianfranco Barberi, un film in cui egli stesso
prepara la performance all’Hotel Roma e cammina per le strade torinesi care a Pavese. L’appuntamento
è realizzato in collaborazione con il Centro di Studi di Letteratura Italiana in Piemonte “Guido
Gozzano - Cesare Pavese”, che sarà presente con la sua direttrice Mariarosa Masoero, e
l’Associazione Riccardo Braghin rappresentata da Eugenio Gruppi. La serata sarà introdotta
da Vittorio Sclaverani e coordinata da Claudio Di Minno alla presenza degli autori e degli attori
dei film. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti disponibili.
Ricordiamo inoltre il secondo appuntamento cinematografico di Operazione Lapsus dedicato
a Luigi Tenco; giovedì 10 Febbraio alle ore 18,30, presso il Cinema Romano di Torino (Galleria
Subalpina) verrà proiettato il film La Cuccagna (1962, 95’) di Luciano Salce con Ugo Tognazzi e
Luigi Tenco (copia conservata dalla Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia).
La proiezione, ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, sarà introdotta da Caterina Taricano.
A seguire, presso il Lapsus di Via Principe Amedeo 8/A, andrà in scena Ognuno è libero. L’Italia di
Luigi Tenco a cura del Le Voci del Tempo composte da Marco Peroni, Mario Congiu e Mao.
Per chi volesse essere inserito nella mailing list dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema:
[email protected] - Per maggiori informazioni: www.amnc.it
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PROGRAMMA BIBLIOMEDIATECA MARIO GROMO
FEBBRAIO 2011
Prende avvio da febbraio il nuovo ciclo di appuntamenti alla Gromo,
con un calendario che si prolungherà sino a fine maggio, con tante
proposte per ogni tipo di pubblico. La fitta rete delle collaborazioni
registra questo mese delle nuove partnership. Il Goethe Institut di Torino
e il gruppo di studio universitario Colloquia (coordinato dalla germanista
Chiara Sandrin) collaborano alla progettazione di una serie di eventi
dedicati al rapporto tra il cinema e la cultura tedesca: il primo frutto della
collaborazione (maturato con i giovani e insostituibili amici di Sperduti nel
buio) è il ciclo Il nostro sguardo, le loro parole, dedicato a tre capolavori
del cinema italiano ispirati a opere importanti della letteratura tedesca.
Il primo evento del mese è il 9 febbraio, con Stare al gioco. La ludicità
nell’epoca del videogame: una mattinata dedicata al gioco e al videogame.
Per maggiori dettagli si rinvia al box di approfondimento.
Si confermano, con nuove proposte, due iniziative molto apprezzate nella
scorsa stagione, entrambe organizzate con Giulia Carluccio e il gruppo
di studio Gli Ultracorpi: Viaggi nella serialità (con una serata dedicata a
Sex and the City, il 18 febbraio) e Hitchcockiana (con una tavola rotonda
su Hitchcock e De Palma, il 25 febbraio).
Da non perdere l’ormai consueto appuntamento mensile con le Voci del
silenzio, incontri con il cinema muto coordinati dalle Brigate Irma Vep.
Si riparte mercoledì 9 febbraio con la presentazione del cofanetto Maciste.
L’uomo forte, prima tappa di un ciclo di restauri che ha visto uniti il
Museo Nazionale del Cinema e la Cineteca di Bologna per riproporre
al pubblico i film del mitico “gigante buono” del muto italiano.
Proseguono gli incontri mensili di Saperi di donna, un ciclo di eventi
per promuovere la cultura del rispetto e delle pari opportunità tra uomo
e donna. L’appuntamento di febbraio è con La pianista, intenso film del
regista austriaco Michael Haneke.
Rinnoviamo il nostro ringraziamento alla Circoscrizione 3, al Presidente
Michele Paolino e allo staff dell’Ufficio Cultura, per il costante sostegno
collaborativo e per la condivisione delle nostre iniziative.
Per ulteriori informazioni e anticipazioni è possibile consultare il sito
del Museo alle voci News o Bibliomediateca, www.museocinema.it o
contattare lo staff (011.8138599, [email protected]).
Tutti gli incontri sono a ingresso libero, previo tesseramento gratuito
alla Bibliomediateca.
STARE AL GIOCO
La lucidità nell’epoca del videogame
Un seminario alla Bibliomediateca “Mario Gromo”, 9 febbraio 2011
di Peppino Ortoleva
Nati con i primissimi sviluppi dell’informatica, i videogiochi hanno
conosciuto a partire dagli anni Settanta una straordinaria fortuna. Tanto
che i giochi di maggior successo, da SuperMario Bros della Nintendo
alle varie generazioni di Metal Gear Solid per Play Station Sony, hanno
raggiunto volumi di vendite, nell’ordine delle centinaia di milioni, che
non hanno paragoni in altre aree dell’industria culturale, come il libro
o il disco.
Considerati a lungo un divertimento riservato a un target importante
ma limitato (i preadolescenti e gli adolescenti prevalentemente maschi),
i videogiochi hanno visto allargarsi in questi anni il loro pubblico,
per effetto in parte del venire a maturazione delle generazioni cresciute
davanti alla consolle, in parte alla crescita del pubblico femminile, in
parte del moltiplicarsi della varietà dei modi di giocare. Da una parte,
accanto alle tradizionali piattaforme dedicate esclusivamente ai giochi,
e accanto ai gadget portatili come il GameBoy, riservati alle fasce più
giovani, si sono moltiplicati i giochi per gli smart phone e per gli i-pod,
giochi in genere semplificati e ammazza-pause chiamati oggi
prevalentemente casual games. Dall’altro la crescente definizione delle
immagini ha portato allo sviluppo di prodotti che coniugano i piaceri
propriamente ludici dell’interazione, tra giocatori e macchine e tra più
EDUC.a
Le news dei Servizi Educativi
Laboratori per le scuole
Sono ancora aperte le iscrizioni ai nuovi laboratori didattici per le
scuole: l’attività prevede una prima parte all’interno di alcune sale del
Museo, propedeutica al laboratorio, e una seconda parte pratica presso
l’aula didattica.
- Animazioni su pellicola (6-10 anni). I bambini disegnano immagini
astratte sui fotogrammi di una pellicola cinematografica 35mm che
viene montata in successione e proiettata per animarne i disegni;
contemporaneamente, una lanterna magica proietta lo sfondo fisso
disegnato dai bambini, per riprodurre l’effetto di sovra-proiezione
del teatro ottico.
- L’arte delle proiezioni (11-18 anni). Ispirandosi al modello delle
ottocentesche “Salles du Progrès” francesi per la divulgazione
scientifica, i ragazzi sono invitati ad interpretare il ruolo del lanternistaconferenziere per l’esposizione di brevi lezioni divulgative con l’ausilio
di una lanterna magica e di una serie di vetri a carattere scientifico
la rivista
del cinema
Direttore Responsabile
Alberto Barbera
Resp. Programmazione e Redazione
Stefano Boni
Grazia Paganelli
Ufficio Stampa
Veronica Geraci
Progetto grafico
Studio Cantono
Layout esecutivi
Gianluca Negro
Stampa
Editrice La Stampa S.p.A.
VOCI DEL SILENZIO
Appuntamenti con il cinema muto, a cura di Brigate Irma Vep,
in collaborazione con DAMS - Università di Torino.
Mercoledì 9 febbraio - Ore 20.30
MACISTE & CO. Un progetto di restauri
DIALOGHI IN CORSO
Novità librarie, dvd e reading
Presentazione del DVD “Maciste l’uomo forte” a cura di Claudia
Gianetto, Stella Dagna, Edizioni Museo Nazionale del Cinema Cineteca di Bologna, 2009.
Intervengono: Claudia Gianetto e Stella Dagna (Museo Nazionale del Cinema).
Introduce: Gabriele Perrone (Brigate Irma Vep).
Proiezione del film: Maciste di Romano Luigi Borgnetto, Vincent C.
Denizot, Italia 1915, 67’.
Interpreti: Bartolomeo Pagano, Clementina Gay, Didaco Chellini,
Felice Minotti.
Venerdì 18 febbraio - Ore 20.30
SAPERI DI DONNA
L’incontro è il quindicesimo del ciclo Intorno ai media. Scambi e discussioni
e sarà introdotto dal prof. Peppino Ortoleva.
In collaborazione con DAMS - Università di Torino e il gruppo cinematografico
universitario “Gli Ultracorpi”.
VIAGGI NELLA SERIALITÀ
Presentazione del libro “SEX AND THE CITY E LA FILOSOFIA”
di Carola Barbero, Il Nuovo Melangolo, 2010.
Intervengono con l’autrice: Federica Mazzocchi, Daniela Tagliafico
e Federica Turco (Università di Torino).
Modera: Riccardo Fassone (Università di Torino).
Proiezione di tre episodi di Sex and The City (Le donne, il sesso
e gli uomini, Autoerotismo, L’uomo perfetto).
Presentazioni di libri e proiezioni di film.
Per informazioni sul programma consultare il sito:
http://www.irma-torino.it
http://www.comune.torino.it/politichedigenere/
Giovedì 17 febbraio - Ore 16.00
La pianista
di Michael Haneke, Francia 2001, 129’, col.
Interpreti: Isabelle Huppert, Annie Girardot, Susanne Lothar, Benoît Magimel.
Introduce: Antonella Angelini.
IL NOSTRO SGUARDO, LE LORO PAROLE
Venerdì 25 febbraio - Ore 17.30
In collaborazione con DAMS - Università di Torino e il gruppo cinematografico
universitario “Gli Ultracorpi”.
Il cinema italiano incontra la letteratura tedesca.
Rassegna e presentazione dei film in collaborazione con “Sperduti nel buio”,
Goethe Institut Torino, DAMS - Università di Torino e “Colloquia”.
HITCHCOCKIANA
Presentazione dei libri: “LA SCRITTURA DELLO SGUARDO.
Il cinema di Brian De Palma”, a cura di Massimiliano Spanu, Fabio
Zanello, Edizioni Historica, 2010, “PSYCO & PSYCHO. Genesi,
analisi e filiazioni del thriller più famoso della storia del cinema“
di Massimo Zanichelli, Le Mani, 2010. Intervengono con gli autori:
Giulia Carluccio (Università di Torino), Leonardo Gandini (Università
di Trento).
Introduce: Paola Bortolaso (Museo Nazionale del Cinema) .
Proiezione del film: Omicidio a luci rosse di Brian De Palma, USA 1984,
109’, col.
Interpreti: Melanie Griffith, Craig Wasson, Gregg Henry, Guy Boyd.
Lunedì 14 febbraio - Ore 15.30
Le affinità elettive
INTORNO AI MEDIA
Scambi e discussioni
Lunedì 28 febbraio - Ore 15.30
La leggenda del santo bevitore
di Paolo e Vittorio Taviani, Italia-Francia 1996, 98’, col.
Interpreti: Isabelle Huppert, Fabrizio Bentivoglio, Jean-Hugues Anglade,
Marie Gillain.
Introduce: Attilio Palmieri.
Lunedì 21 febbraio - Ore 15.30
Morte a Venezia
di Luchino Visconti, Italia-Francia 1971, 130’, col.
Interpreti: Dirk Bogarde, Bjorn Andersen, Silvana Mangano, Romolo Valli.
Introduce: Andrea Mattacheo.
di Ermanno Olmi, Italia-Francia 1988, 127’, col.
Interpreti: Anthony Quayle, Rutger Hauer, Sandrine Dumas, Dominique
Pinon.
Introduce: Claudia Audi Grivetta.
In collaborazione con Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione Università di Torino.
Mercoledì 9 febbraio - Ore 9.30/13.00
STARE AL GIOCO. La ludicità nell’epoca del videogame.
Intervengono: Patrick Coppock (Università di Modena e Reggio Emilia),
Riccardo Fassone, Ivan Mosca e Ugo Volli (Università di Torino),
Stefano Frache (professionista del settore)
Introduce: Peppino Ortoleva (Università di Torino).
Il seminario, a ingresso libero, fa parte degli incontri del dottorato in
Scienze del Linguaggio e della Comunicazione, Università di Torino.
(scienze naturali, astronomia, miscele chimiche) da proiettare (durata 2h).
N.B. Abbinabile ai percorsi Visioni del cielo presso Infini.To-Planetario
e Misteri sotto la lente presso il Museo Regionale di Scienze Naturali.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti, previo tesseramento gratuito
alla Bibliomediateca e presentazione di un documento d’identità.
BIBLIOMEDIATECA “MARIO GROMO”
Via Matilde Serao 8/A, 10141 Torino
Tel. +39 011 8138.599 - Fax +39 011 8138.595
[email protected]
www.museocinema.it www.comune.torino.it/circ3
ø anticipazioni
Marzo al Cinema Massimo
- Sui generis (14-18 anni) Ricreare gli stili, le tecniche e le atmosfere
tipiche di alcuni generi cinematografici (Western, Horror, Noir,
Fantascienza) attraverso l’uso delle luci, la scelta dei costumi e degli
oggetti di scena, la composizione dell’inquadratura e i movimenti
della macchina da presa, per sperimentare attivamente alcuni codici
del linguaggio cinematografico (durata 3h).
Nodo alla gola
Il cinema di Alfred Hitchcock – Seconda parte
Info e prenotazioni: 011 8138564/5
I programmi dettagliati e le schede di adesione sono scaricabili dal sito
www.museocinema.it/educa
“Fuori dagli schermi” – Visita guidata animata
per le scuole secondarie di II grado e per il pubblico
La spettacolare Aula del Tempio della Mole Antonelliana si anima di
personaggi “usciti dagli schermi” che interagiscono con la guida e con
il gruppo: un modo insolito, divertente e coinvolgente per visitare il
Museo, approfondire i generi cinematografici e assistere “dal vivo”
a citazioni di celebri film (durata: 1h30’).
Nato di domenica
Tutti i film di Ingmar Bergman – Prima parte
Fare gli Italiani
Inaugurazione con il Gattopardo restaurato
Magnifiche Visioni
Festival Permanente del Film Restaurato
Info e prenotazioni: 011 8138564/5
Hanno collaborato a questo numero
Giulia Carluccio, Emiliano Fasano, Riccardo
Fassone, Goffredo Fofi, Peppino Ortoleva, Maria
Riccobene, Vittorio Sclaverani e Paola Traversi
Ricerche Iconografiche
Grazia Paganelli
Comunicazione e promozione
Maria Grazia Girotto
Mensile del Museo Nazionale del Cinema
Anno IX - Numero 89 - Febbraio 2011
Reg. Trib. Torino n. 5560 del 17/12/2001
persone tramite la mediazione della macchina, con quelli più tipici della
narrazione audiovisiva.
E’ anche in seguito a questi ultimi sviluppi che sono nati, in diversi paesi
tra cui l’Italia, i game studies, che trattano i videogiochi come oggetto di
studio analogo al film o al prodotto televisivo. Un’area di ricerca che si
sta ora confrontando con gli sviluppi della teoria filosofica e psicologicocognitiva del gioco.
Redazione
Via Montebello 22 - 10124 Torino
Tel. 011.81.38.520 - Fax 011.81.38.530
[email protected]
La pubblicazione è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni
e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema
(Promozione per la Cultura Cinematografica)
Ringraziamenti
Museo Nazionale del Cinema
Fondazione Maria Adriana Prolo
Archivi di cinema, fotografia ed immagine
Via Montebello 22 - 10124 Torino
Tel. 011.81.38.511 - Fax 011.81.38.558
www.museocinema.it
Presidente
Alessandro Casazza
Direttore
Alberto Barbera
2001 Distribuzione, Torino • Andrea Giaime Alonge, Torino • ASIFA Italia, Torino •
Bruno Boschetto, Torino • British Film Institute, London • Giulia Carluccio, Torino •
Centro Nazionale del Cortometraggio, Torino • Centro Sperimentale di Cinematografia –
Cineteca Nazionale, Roma • Cineteca del Comune di Bologna • Cineteca Lucana, Potenza
• Ditta Amerigo Cadeddu, Torino • Goffredo Fofi, Roma • Fondazione Cineteca Italiana,
Milano • Goethe-Institut Turin • Hollywood Classics, London • Institut Lumière, Lyon •
Stefano Maccagno, Torino • MultiServizi, Torino • NeonVideo, Borgo d’Ale (VC) • Nexo
Digital, Milano • N.I.P., Torino • Park Circus, Glasgow • Alberto Pezzotta, Milano •
Francesco Pitassio, Bologna • Matteo Pollone, Torino • RAI, Roma • Mauro Regis, Torino
• Volker Schlöndorff, Potsdam • Elisabetta Sgarbi, Milano • Slow Cinema, Torino • Sony
Pictures Releasing Italia, Roma • Tamasa, Paris • Gianni Volpi, Torino • Warner Bros.
France, Paris • Warner Bros. Italia, Milano
Cineteca del Museo Nazionale del Cinema / Personale della Multisala Massimo
Un ringraziamento particolare a La Stampa – Torino Sette per il contributo alla diffusione della rivista.
Sponsor tecnici
Mole Antonelliana
Partner
Museo Nazionale del Cinema
L’Aeroporto di Torino è collegato con bus e treno al centro città. Informazioni: www.aeroportoditorino.it oppure tel.+39 011 5676361-2
89 doppio_Febbraio 20/01/11 10.47 Pagina 8
la rivista
del cinema
L e
R a s s e g n e
MARTEDÌ 1 FEBBRAIO
SABATO 12 FEBBRAIO
h. 16.30 Senza pietà di A. Lattuada (I 1948, 90’)
h. 18.15 La freccia nel fianco di A. Lattuada (I 1945, 90’)
h. 20.45 Amadeus di M. Forman (Usa 1984, 180’, v.o. sott.it.)
h. 16.30
h. 18.30
h. 20.30
h. 22.30
d e l
M a s s i m o
3
p r o g r a m m a
F e b b r a i o
MARTEDÌ 22 FEBBRAIO
Mafioso di A. Lattuada (I 1962, 105’)
Don Giovanni in Sicilia di A. Lattuada (I 1967, 104’)
Il cappotto di A. Lattuada (I 1952, 101’)
La lupa di A. Lattuada (I 1953, 93’)
h. 16.30 Giovane e innocente di A. Hitchcock (Gb 1937, 80’, v.o. sott.it.)
h. 18.00 La taverna della Giamaica di A. Hitchcock
(Gb 1939, 108’, v.o. sott.it.)
h. 20.45 I trafficanti della notte di J. Dassin (Gb 1950, 101’, v.o. sott.it.)
MERCOLEDÌ 2 FEBBRAIO
h. 16.30 Amadeus di M. Forman (Usa 1984, 180’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 La spiaggia di A. Lattuada (I 1954, 107’)
Il film sarà introdotto da Goffredo Fofi e Gianni Volpi e sarà preceduto
dal cortometraggio Gli italiani si voltano (A. Lattuada, 1953, 14’),
episodio del film collettivo L’amore in città.
DOMENICA 13 FEBBRAIO
MERCOLEDÌ 23 FEBBRAIO
h. 16.30 Cuore di cane di A. Lattuada (I 1976, 113’)
h. 18.30 La cicala di A. Lattuada (I 1980, 101’)
h. 20.30 Don Giovanni in Sicilia di A. Lattuada (I 1967, 104’)
h. 16.30 I trafficanti della notte di J. Dassin (Gb 1950, 101’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Rebecca, la prima moglie di A. Hitchcock
(Usa 1940, 130’, v.o. sott.it.)
h. 21.00 Corti d’autore. Carta bianca a Bruno Bozzetto*
LUNEDÌ 14 FEBBRAIO
GIOVEDÌ 3 FEBBRAIO
h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Potiche – La bella statuina
di F. Ozon (F 2010, 103’, v.o. sott.it.)§
h. 16.30 La cicala di A. Lattuada (I 1980, 101’)
h. 18.30 Le farò da padre di A. Lattuada (I 1974, 115’)
h. 21.00 12 piccoli film da Torino + Ritratto di un amico°
La proiezione sarà introdotta da Claudio Di Minno, Maurizio Fedele, Gianfranco Barberi e Cesare Viel
GIOVEDÌ 24 FEBBRAIO
h. 16.00/18.10/20.20/22.30 The Social Network di D. Fincher
(Usa 2010, 120’, v.o. sott.it.)§
h. 15.30/20.00 – Sala Due Via col vento di V. Fleming (Usa 1939, 217’)§
h. 22.30 – Sala Uno I gatti persiani di B. Ghobadi (Iran 2009, 106’)°
La proiezione sarà preceduta dal cortometraggio
African Time. Voci africane a Torino (8’)
h. 16.30 Il delitto di Giovanni Episcopo di A. Lattuada (I 1947, 85’)
h. 18.15 Luci del varietà di A. Lattuada/F. Fellini (I 1950, 93’)
h. 20.30 Il bandito di A. Lattuada (I 1946, 78’)
Il film sarà introdotto da Francesco Pitassio
MARTEDÌ 15 FEBBRAIO
h. 21.00 – Sala Due Noi credevamo di M. Martone (I 2010, 170’)#
h. 16.15 Le farò da padre di A. Lattuada (I 1974, 115’)
h. 18.30 La steppa di A. Lattuada (I 1961, 110’)
h. 20.45 Soldato blu di R. Nelson (Usa 1970, 114’, v.o. sott.it.)
VENERDÌ 25 FEBBRAIO
h. 22.30 Giacomo l’idealista di A. Lattuada (I 1943, 90’)
MERCOLEDÌ 16 FEBBRAIO
SABATO 5 FEBBRAIO
h. 16.00 Soldato blu di R. Nelson (Usa 1970, 114’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Le tre sepolture di T.L. Jones (Usa 2005, 121’, v.o. sott.it.)
Al termine del film incontro con Giaime Alonge e Matteo Pollone
h. 16.30/18.30/20.30/22.30 – Sala Due Frankenstein Junior
di M. Brooks (Usa 1974, 106’)§
VENERDÌ 4 FEBBRAIO
h. 16.30
h. 18.15
h. 20.30
h. 22.15
Giacomo l’idealista di A. Lattuada (I 1943, 90’)
Il bandito di A. Lattuada (I 1946, 78’)
Senza pietà di A. Lattuada (I 1948, 90’)
Il delitto di Giovanni Episcopo di A. Lattuada (I 1947, 85’)
h. 16.30 Sabotatori di A. Hitchcock (Usa 1942, 108’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Prigionieri dell’oceano di A. Hitchcock
Usa 1944, 97’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Blackmail - Ricatto di A. Hitchcock
(Gb 1929, 84’, did.or. sott.it.)
Accompagnamento musicale dal vivo al pianoforte del M° Stefano Maccagno
Il film sarà introdotto da Giulia Carluccio
h. 20.30 Gli spietati di C. Eastwood (Usa 1992, 121’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 Il club dei 39 di A. Hitchcock (Gb 1935, 86’, v.o. sott.it.)
GIOVEDÌ 17 FEBBRAIO
DOMENICA 6 FEBBRAIO
h. 16.30 Il mulino del Po di A. Lattuada (I 1949, 96’)
h. 18.30 La spiaggia di A. Lattuada (I 1954, 107’)
Il film sarà preceduto dal cortometraggio Gli italiani si voltano
(A. Lattuada, 1953, 14’), episodio del film collettivo L’amore in città.
h. 20.45 Luci del varietà di A. Lattuada/F. Fellini (I 1950, 93’)
LUNEDÌ 7 FEBBRAIO
h. 16.30 La freccia nel fianco di A. Lattuada (I 1945, 90’)
h. 18.15 La tempesta di A. Lattuada (I 1958, 120’)
h. 20.30 Anna di A. Lattuada (I 1951, 107’)
h. 16.00/18.10/20.20/22.30 – Sala Due Gli intoccabili di B. De Palma
(Usa 1987, 116’)§
MARTEDÌ 8 FEBBRAIO
h. 16.15 La tempesta di A. Lattuada (I 1958, 120’)
h. 18.30 Anna di A. Lattuada (I 1951, 107’)
h. 20.45 Il tamburo di latta di V. Schlöndorff (G 1979, 162’, v.o. sott.it.)
Il film sarà introdotto da Volker Schlöndorff
h. 22.30 – Sala Uno Le ferie di Licu di V. Moroni (I 2006, 93’)°
MERCOLEDÌ 9 FEBBRAIO
h. 16.30 Il mulino del Po di A. Lattuada (I 1949, 96’)
h. 18.30 Cuore di cane di A. Lattuada (I 1976, 113’)
h. 20.45 Let’s Get Lost di B. Weber (Usa 1988, 119’)*
GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO
h. 16.00/18.10/20.20/22.30 We Want Sex di N. Cole
(Gb 2010, 113’, v.o. sott.it.)§
h. 16.30/18.30/20.30/22.30 Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni
di W. Allen (Usa 2010, 98’, v.o. sott.it.)§
VENERDÌ 18 FEBBRAIO
h. 16.30 L’uomo che sapeva troppo di A. Hitchcock
(Gb 1934, 75’, v.o. sott.it.)
h. 18.00 Il club dei 39 di A. Hitchcock (Gb 1934, 75’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Se hai una montagna di neve, tienila all’ombra
di E. Sgarbi (I 2010, 88’)
Il film sarà introdotto da Elisabetta Sgarbi e Alberto Pezzotta
SABATO 19 FEBBRAIO
h. 16.30 Sabotaggio di A. Hitchcock (Gb 1936, 76’, v.o. sott.it.)
h. 18.00 Giovane e innocente di A. Hitchcock
(Gb 1937, 80’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 La signora scompare di A. Hitchcock
(Gb 1938, 96’, v.o. sott.it.)
h. 22.15 La taverna della Giamaica di A. Hitchcock
(Gb 1939, 108’, v.o. sott.it.)
DOMENICA 20 FEBBRAIO
h. 16.00 Rebecca, la prima moglie di A. Hitchcock
(Usa 1940, 130’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Il prigioniero di Amsterdam di A. Hitchcock
(Usa 1940, 120’, v.o. sott.it.)
h. 20.45 Il sospetto di A. Hitchcock (Usa 1941, 99’, v.o. sott.it.)
Il cappotto di A. Lattuada (I 1952, 101’)
La lupa di A. Lattuada (I 1953, 93’)
Mafioso di A. Lattuada (I 1962, 105’)
La steppa di A. Lattuada (I 1961, 110’)
Gli Eventi del Mese
MAGNIFICHE VISIONI
AMADEUS
Martedì 1 febbraio, h. 20.45
Mercoledì 2 febbraio, h. 16.30
Sala Tre – Ingresso euro
5,50/4,00/3,00
GOFFREDO FOFI E GIANNI VOLPI
PRESENTANO LA SPIAGGIA
Mercoledì 2 febbraio, h. 20.30
Sala Tre – Ingresso euro
5,50/4,00/3,00
LEGEND FILM FESTIVAL
(EVENTO SPECIALE)
FRANKENSTEIN JUNIOR
Giovedì 3 febbraio, h.
16.30/18.30/20.30/22.30
Sala Due – Ingresso euro
7,00/5,00/3,50
FRANCESCO PITASSIO
PRESENTA IL BANDITO
Venerdì 4 febbraio, h. 20.30
Sala Tre – Ingresso euro
5,50/4,00/3,00
LEGEND FILM FESTIVAL
GLI INTOCCABILI
Lunedì 7 febbraio,
h. 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Due – Ingresso euro
7,00/5,00/3,50
MAGNIFICHE VISIONI
VOLKER SCHLÖNDORFF
PRESENTA IL TAMBURO DI LATTA
Martedì 8 febbraio, h. 20.45
Sala Tre – Ingresso euro
5,50/4,00/3,00
CROSSROADS – LET’S GET LOST
Mercoledì 9 febbraio, h. 20.45
Sala Tre – Ingresso euro 3,00
LEGEND FILM FESTIVAL
VIA COL VENTO
Lunedì 14 febbraio,
h. 15.30/20.00
Sala Due – Ingresso euro
7,00/5,00/3,50
12 PICCOLI FILM DA TORINO
+ RITRATTO DI UN AMICO
Lunedì 14 febbraio, h. 21.00
Sala Tre – Ingresso libero
MAGNIFICHE VISIONI
SOLDATO BLU
Martedì 15 febbraio, h. 20.45
Mercoledì 16 febbraio, h. 16.30
Sala Tre – Ingresso euro
5,50/4,00/3,00
SCHERMI AMERICANI
LE TRE SEPOLTURE
+ GLI SPIETATI
Mercoledì 16 febbraio,
h. 18.30-20.30
Sala Tre – Ingresso euro
5,50/4,00/3,00
CULT! – ELISABETTA SGARBI
E ALBERTO PEZZOTTA
PRESENTANO SE HAI
UNA MONTAGNA DI NEVE,
TIENILA ALL’OMBRA
Venerdì 18 febbraio, h. 20.30
Sala Tre – Ingresso euro
5,50/4,00/3,00
h. 16.30 La signora scompare di A. Hitchcock
(Gb 1938, 96’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 Sabotaggio di A. Hitchcock (Gb 1936, 76’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 L’uomo che sapeva troppo di A. Hitchcock
(Gb 1934, 75’, v.o. sott.it.)
h. 22.30 Il signore e la signora Smith di A. Hitchcock
(Usa 1941, 95’, v.o. sott.it.)*
DOMENICA 27 FEBBRAIO
h. 16.30 Il sospetto di A. Hitchcock (Usa 1941, 99’, v.o. sott.it.)
h. 18.30 L’ombra del dubbio di A. Hitchcock
(Usa 1943, 108’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 Rebecca, la prima moglie di A. Hitchcock
(Usa 1940, 130’, v.o. sott.it.)
LUNEDÌ 28 FEBBRAIO
h. 16.30 Il prigioniero di Amsterdam di A. Hitchcock
(Usa 1940, 120’, v.o. sott.it.)
h. 18.45 Prigionieri dell’oceano di A. Hitchcock
(Usa 1944, 97’, v.o. sott.it.)
h. 21.00 Le scarpe al sole di M. Elter (I 1936, 90’)°
h. 16.30/18.30/20.30/22.30 – Sala Due Un uomo da marciapiede
di J. Schlesinger (Usa 1969, 104’)§
LUNEDÌ 21 FEBBRAIO
h. 16.30 Il signore e la signora Smith di A. Hitchcock
(Usa 1941, 95’, v.o. sott.it.)*
h. 18.30 Sabotatori di A. Hitchcock (Usa 1942, 108’, v.o. sott.it.)
h. 20.30 L’ombra del dubbio di A. Hitchcock
(Usa 1943, 108’, v.o. sott.it.)
VENERDÌ 11 FEBBRAIO
h. 16.30
h. 18.30
h. 20.30
h. 22.30
SABATO 26 FEBBRAIO
h. 16.00/18.10/20.20/22.30 – Sala Due American Graffiti di G. Lucas
(Usa 1973, 110’)§
°
*
ingresso libero
ingresso euro 3,00
# ingresso euro 5,00
§ ingresso euro 7,00/5,00/3,50
Info
LEGEND FILM FESTIVAL
AMERICAN GRAFFITI
Lunedì 21 febbraio,
h. 16.00/18.10/20.20/22.30
Sala Due – Ingresso euro
7,00/5,00/3,50
MAGNIFICHE VISIONI
I TRAFFICANTI DELLA NOTTE
Martedì 22 febbraio, h. 20.45
Mercoledì 23 febbraio, h. 16.30
Sala Tre - Ingresso euro
5,50/4,00/3,00
CORTI D’AUTORE. CARTA BIANCA
A BRUNO BOZZETTO
Mercoledì 23 febbraio, h. 21.00
Sala Tre – Ingresso euro 3,00
NOI CREDEVAMO
Giovedì 24 febbraio, h. 21.00
Sala Due – Ingresso euro 5,00
GIULIA CARLUCCIO PRESENTA
BLACKMAIL – RICATTO
Venerdì 25 febbraio, h. 20.30
Sala Tre – Ingresso euro
5,50/4,00/3,00
LEGEND FILM FESTIVAL
UN UOMO DA MARCIAPIEDE
Lunedì 28 febbraio,
h. 16.30/18.30/20.30/22.30
Sala Due – Ingresso euro
7,00/5,00/3,50
ASPETTANDO L’ADUNATA
LE SCARPE AL SOLE
Lunedì 28 febbraio, h. 21.00
Sala Tre – Ingresso libero
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
Mole Antonelliana
Via Montebello, 20 - Torino
www.museocinema.it
Infoline 24 ore su 24
Tel. +39 011 2178 540
Info orari e biglietteria
Tel. +39 011 8138 560/561
Orari
Da martedì a venerdì e domenica: 9.00-20.00
sabato: 9.00-23.00 / lunedì chiuso
TARIFFE
MUSEO
Intero, euro 7,00
Ridotto, euro 5,00
studenti universitari fino a 26 anni;
over 65; gruppi min. 15 persone
Giovani e scuole, euro 2,00
da 6 a 18 anni; gruppi scolastici
Gratuito, fino a 5 anni;
disabili e accompagnatore
MUSEO + ASCENSORE PANORAMICO
Intero, euro 9,00
Ridotto, euro 7,00
studenti universitari fino a 26 anni;
over 65; gruppi min. 15 persone
Giovani e scuole, euro 4,50
da 11 a 18 anni; gruppi scolastici
Gratuito, fino a 5 anni;
disabili e accompagnatore
ASCENSORE PANORAMICO
Intero, euro 5,00
Ridotto, euro 3,50
da 11 a 18 anni;
studenti universitari fino a 26 anni;
over 65; gruppi min. 15 persone
Gratuito, fino a 10 anni;
disabili e accompagnatore
VISITE GUIDATE
Visite guidate gruppi scolastici
Prenotazione obbligatoria,
max 25 persone / gruppo
In italiano
euro 60,00 / gruppo + biglietto ridotto
In inglese, francese, tedesco, spagnolo
euro 60,00 / gruppo + biglietto ridotto
Tel. +39 011 8138 564 / 565
(da lunedì a venerdì 9.00 – 16.00)
Visite guidate gruppi
Prenotazione obbligatoria,
max 25 persone / gruppo,
diritto di prenotazione € 1,50 / biglietto
In italiano
euro 80,00 / gruppo + biglietto ridotto
In inglese, francese, tedesco, spagnolo
euro 90,00 / gruppo + biglietto ridotto
Tel. +39 011 2178 540,
[email protected]
(da lunedì a venerdì 10.00 - 17.00)
Visite guidate con interprete LIS
Ogni primo venerdì del mese
alle 18.00 su prenotazione
Tel. +39 011 8138 517,
[email protected]
CINEMA MASSIMO
Via Verdi, 18 - Torino - Tel. +39 011 8138 574
Sala 1 e 2
Intero, euro 7,00
Ridotto:
- Aiace, militari, under18
e studenti universitari, euro 5,00
- Over 60, euro 3,50
Abbonamento sale 1 e 2 (5 ingr.), euro 20,00
Al mercoledì (esclusi festivi e pre-festivi)
biglietto ridotto per tutti, euro 3,50
Sala 3
Intero, euro 5,50
Ridotto:
- Aiace, militari, under18 e studenti
universitari (spett. serali), euro 4,00
- Over 60 e studenti universitari
(spett. pomeridiani), euro 3,00
Abbonamento sala 3 (10 ingr.), euro 30,00
BIBLIOMEDIATECA “Mario Gromo”
Via Matilde Serao, 8/A - Torino
Tel. +39 011 8138 599 - Fax +39 011 8138 595
[email protected]
Biblioteca e videoteca
lun. e ven. 9.00 - 13.00
mar. e gio. 9.00 - 13.00, 13.30 - 17.30
mer., sab. e dom. chiuso
Per vedere in sede i film della videoteca
è necessaria la prenotazione
Archivio
mar. 9.30 - 13.00, 13.30 - 17.30
(previo appuntamento)
L’archivio è consultabile su prenotazione:
[email protected]
Tel. +39 011 8138 596 (solo martedì)
MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA
Fondazione Maria Adriana Prolo
Archivi di cinema, fotografia ed immagine
Uffici: Via Montebello, 22 - 10124 Torino
Tel. +39 011 8138 511
Fax +39 011 8138 506
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