Italia Oggi - rampf§legal
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• Anno 21 - Numero 210 - € 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 5 Settembre 2011 • • NELL’INSERTO: FINANZIAMENTI ALLE PMI, LE OPPORTUNITÀ DEI BANDI UE E REGIONALI • * con guida «La Manovra di Ferragosto» a € 5,00 in più; con guida «Il nuovo regime dei minimi» a € 5,00 in più www.italiaoggi.it Sette IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE La faccia feroce del fisco http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Misure draconiane contro l’evasione per nascondere la debolezza della politica. Mentre da sotto il tappeto spuntano tante piccole patrimoniali DI IN EVIDENZA * * MARINO LONGONI I * Primo piano/1 - Imprese: è sempre più frequente, in tempi di crisi, l’utilizzo della pratica del «corporate tax losses». Parola dell’Ocse Frontoni a pag. 8 Primo piano/2 - Maxi-ricorso da 100 milioni di euro. Riconosciuto il diritto al risarcimento per i medici specializzandi Pacelli a pag. 9 Fisco - Riscossione più leggera e con maggiori tutele per i contribuenti. L’effetto congiunto di decreto sviluppo e manovra-bis Bongi a pag. 10 Impresa/1 - Brevetti e design: stanziati 45 milioni dal ministero dell’economia. Ecco come usufruire delle agevolazioni Pagamici da pag. 14 Impresa/2 - Entro il 15 settembre le domande all’Inail per l’accentramento assicurativo. La richiesta ha efficacia per il 2012 De Lellis a pag. 18 D Documenti - La sentenz della Cassazione sui za m medici specializzandi www.italiaoggi.it/ docio7 Certiicazione energetica a tutto volume: sì a 900 mila pagelle verdi e 30 mila abilitati Design, il dl sviluppo rilancia il ruolo dei legali al ianco delle imprese da pag. 49 da pag. 29 l fisco fa la faccia feroce per nascondere l’incapacità di trovare una via d’uscita alla crisi di credibilità che sta mettendo in ginocchio Piazza Affari e rischia di rendere sempre più oneroso il finanziamento dei 1.900 mld di debito pubblico. Giulio Tremonti ci ha provato prima con il cosiddetto contributo di solidarietà e poi con la sterilizzazione delle pensioni di anzianità dal servizio militare o gli studi universitari. Ma ha dovuto fare marcia indietro. Ora ci prova con misure draconiane di lotta all’evasione. Neanche Vincenzo Visco era arrivato a tanto, pur avendo dovuto pagare con l’emarginazione politica l’accanimento con il quale aveva condotto la guerra pro fisco. Tremonti è andato oltre. Visco nel 10 marzo del 2000 ha varato il decreto legislativo n. 74 sui reati tributari? Tremonti ha ribassato le soglie, con la conseguenza di raddoppiare in moltissimi casi i termini di prescrizione per la notifica degli accertamenti (dopo la sentenza della Corte costituzionale del 25 luglio 2011 sul dl 223/2006); Visco ha inventato nel 2006 una disciplina vessatoria per le società di comodo? Tremonti ha pensato bene di inasprirla ulteriormente; Visco nel 2007 ha consentito (per pochi giorni) la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi su internet? Tremonti lo vuole fare in modo permanente (lasciando però che siano i sindaci a sporcarsi le mani); Visco ha portato i suoi mattoni per la costruzione dell’anagrafe tributaria, il grande fratello fiscale? E Tremonti ci ha messo sopra anche il fiocchetto, con l’obbligo per i contribuenti di comunicare nella dichiarazione dei redditi gli estremi dei propri conti correnti. Come obbligarli a servire anche il caffè a chi gli sta facendo l’accertamento. Perché tanta aggressività quando proprio Tremonti poco prima dell’estate aveva acceso il semaforo rosso nei confronti di Equitalia colpevole di utilizzare in modo troppo sbrigativo i poteri che lo stesso ministro gli aveva conferito? C’è una sola risposta possibile: la debolezza della politica, che non riesce a prendere gli unici provvedimenti che realmente garantirebbero un contenimento dei costi e una riduzione del debito: tagli reali ai costi della macchina pubblica e privatizzazioni. In alternativa ci si rifugia nelle fantasticherie della lotta all’evasione, che anche se non hanno effetti reali immediati, servono però a soddisfare il populismo da bar sport che era stato invece aizzato dalle ultime decisioni del governo. E se proprio qualche misura va presa, meglio cambiargli il nome e camuffarla sotto disposizioni che facciano pensare ad altro: si veda a pag. 3 di questo numero di ItaliaOggi Sette come Tremonti è riuscito a nascondere delle micropatrimoniali tra le pieghe di provvedimenti che vengono venduti all’opinione pubblica in modo completamente diverso: stretta sulle società di comodo, giro di vite sui beni dell’impresa utilizzati dai soci, maxi-bollo sul dossier titoli. Non sia mai che qualcuno la prenda a male. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 2 AVVOCATIOGGI * * * Design industriale, ■ law firm consulenti Le recenti modifiche al Codice della proprietà industriale dal Decreto sviluppo rilancia il ruolo dei professionisti nel settore della tutela delle invenzioni alle pagg. I, II e III Dtt, un beauty contest ■ fatto su misura La gara per l’assegnazione delle sei nuove frequenze televisive libere lascia ampi spazi di discrezionalità. Questa una delle critiche degli avvocati che si occupano di tv a pag. IV La concorrenza ■ è una vera passione http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it ITALIAOGGI SETTE PREVIEW Lunedì 5 Settembre 2011 Tommaso Salonico, responsabile dei dipartimenti Antitrust ed Energy di Freshields Bruckhaus Deringer, racconta la sua carriera di esperto di regolamentazione» a pag. V Pa, contratti con i ■ legali al ribasso La manovra bis di Ferragosto ha introdotto una norma che spingerà gli enti locali a contrattare al ribasso le parcelle con gli avvocati, anche sotto i minimi a pag. VII Addio all’avvocato Oreste Flamminii Minuto Oreste Flamminii Minuto, avvocato penalista ed ex presidente della Camera penale di Roma, giudice aggregato della Corte Costituzionale, si è spento a Roma lunedì scorso, all’età di 79 anni. Lo ha annunciato l’Unione delle camere Oreste Flamminii penali, rendendo omaggio Minuto allo «strenuo difensore della libertà d’informazione e di stampa, voce che rimarrà sempre impressa nella memoria dell’avvocatura italiana». «Oreste Flamminii Minuto ha sempre partecipato con grande passione alla vita associativa delle Camere Penali», ricorda l’Ucpi, «non solo come presidente della Camera penale di Roma dal ‘92 al ‘98, ma anche come semplice associato: preziosi i suoi interventi mai ordinari, arricchiti da un linguaggio diverso e nuovo che ha saputo diffondere all’interno e all’esterno dell’avvocatura i temi delle garanzie e delle libertà individuali. Come tutti i personaggi di spicco, egli aveva un gran carattere e non faceva sconti a nessuno pur di tenere fede alle sue idee sul processo, sul diritto e sulla libertà d’informazione; a nessuno, neanche all’avvocatura, della quale rappresentava una coscienza critica. Per tutto questo resterà sempre nel cuore degli avvocati penalisti italiani». Fotovoltaico, Orrick ha assistito China Development Bank in un inanziamento a Ldk Orrick ha assistito China Development Bank Corporation, 100% partecipata dalla China Development Bank- Cdb, in un project financing concesso a Ldk, società lussemburghese appartenente al gruppo cinese Ldk Solar e operante nel settore delle energie rinnovabili, per la realizzazione di cinque progetti fotovoltaici per una potenza attesa complessiva di 10 mw in Puglia e in Toscana. Il team di Orrick ha fornito la propria consulenza nella due diligence amministrativa, fiscale e societaria, nella predisposizione e negoziazione del facility agreement e del security package a garanzia del finanziamento della banca cinese pari ad un importo complessivo di 21 milioni di euro circa e nella revisione dei contratti di progetto. Il team Orrick è stato guidato da Carlo Montella, partner del team di global finance ed esperto di energy, e ha visto coinvolti l’ufficio italiano, nelle persone di Luisa Bagarotto, of counsel, e degli associates Andrea Gentili, Daria Buonfiglio, Gu Sheng e Federico Roviglio, l’ufficio inglese, nelle persone di Alex Janes, partner, e Kofi Bempah, associate, e l’ufficio cinese di Shanghai, nelle persone degli associates Cathleen Sun e Didi Wang. Ldk è stata assistita dallo studio Macchion Resoli e associati di Padova. Simmons & Simmons e Dla Piper nel inanziamento per l’Hotel des bains Lo storico Hotel des Bains di Venezia, costruito agli inizi del ‘900 in puro stile Liberty, vedrà nuova luce al termine di un processo di riqualificazione che si pone l’obiettivo di trasformarlo in un complesso residenziale/ alberghiero di primo livello. Per finanziare l’operazione EstCapital sgr, proprietaria dell’Hotel attraverso il Fondo RealVenice ha ottenuto un finanziamento di 45 milioni di euro da un pool di banche composto da Banca Imi, Intesa San Paolo, Cassa di Ri- sparmio del Veneto, Unicredit e Banca Popolare dell’Alto Adige, assistite per l’operazione da un team dello studio legale Simmons & Simmons coordinato dal socio Fabrizio Dotti coadiuvato da Alessandro Elisio, Ilaria Griffo, Elvira Cassarà e Rossana Bellina. EstCapital è stata invece assistita da Francesco Sanna e Andrea Pinto dello studio legale Dla Piper. Rödl & partner con Kgal per due parchi fotovoltaici in Lazio e Molise Rödl & Partner, con il suo ufficio di Roma, ha assistito il gruppo Kgal, un asset manager ed ente emittente tedesco per fondi chiusi, in un’operazione di project financing per oltre 15 milioni di euro con la Landesbank BadenRoberto Pera Württemberg. L’operazione ha riguardato un investimento in due parchi fotovoltaici, siti rispettivamente in Lazio e in Molise, per complessivi 5 mw di potenza e un controvalore di oltre 20 milioni di euro. L’attività svolta dallo studio ha visto impegnati Roberto Pera, managing partner della sede di Roma, e Piergiorgio Zettera per la consulenza e assistenza sulla strutturazione del project financing, Alessandra Mari, responsabile del settore amministrativo, per l’attività di due diligence e permitting, Marco Rampf, responsabile degli aspetti corporate, coadiuvato da Carol Mije Pütter e il dottore commercialista Marco Pane per la parte fiscale. Gabriele Ventura PROFESSIONI P PRO OFES SSIIONII IN N MO MOVIMENTO OVIMEN NTO O Angelo Rondine chief South area oficer di b! spa ger nella divisione Sportstyle. In precedenza, fino al 2004 e per otto anni, Vitale ha ricoperto ruoli di responsabilità nel product management peri i marchi Kappa e Jesus Jeans all’interno del gruppo BasicNet di Torino, holding proprietaria dei marchi Kappa, Robe di Kappa, Jesus Jeans, Superga, K-way e Anzi-Besson. Nato a Torino, Tancredi Vitale vanta una lunga e articolata esperienza sul campo nella gestione e nello sviluppo di nuovi prodotti. Angelo Rondine b! spa, system integrator di soluzioni e servizi professionali in ambito networking, sicurezza informatica, soluzioni integrate di comunicazione, data center e innovazione, parte del gruppo Ceit, annuncia l’ingresso di Angelo Rondine nel proprio staff, in qualità di chief South area officer. Napoletano, classe 1956, laureato in ingegneria elettronica, Angelo Rondine ha ricoperto ruoli di grande responsabilità nel settore It, sia in ambito pubblico (Poste italiane) sia in grandi aziende informatiche (Data management, AtosOrigin Italia, Digital Equipment). Entrato in b! spa con lo scopo di implementare la nuova business unit dell’area Sud, con sede a Bari e Napoli, Angelo Rondine riporta direttamente all’ad Alberto Tagliaferro. Tancredi Vitale cresce nello sportswear di Nike Tancredi Vitale, 35 anni, è stato nominato responsabile globale di una linea di abbigliamento Nike Sportswear presso il quartier generale Nike di Beaverton, negli Stati Uniti. In Nike Italy dal 2009, dove ha ricoperto il ruolo di merchandising director brand sul mercato italiano, per tutte le categorie di prodotto e su tutte e tre le divisioni merceologiche (footwear, apparel, equipment), Vitale proviene dall’headquarters Adidas in Germania dove è stato product mana- Jeff Fardello nuovo amministratore delegato di Conbipel Jeff Fardell è il nuovo amministratore delegato di Conbipel. 48 anni, australiano, Fardell vanta una consolidata esperienza nel settore retail internazionale, dove ha ricoperto una serie di ruoli di crescente responsabilità, partendo dai grandi magazzini Coles/Myer, Country Road e Jeans West nella nativa Australia. Successivamente Fardell ha lavorato per dieci anni in Nike prima in Australia, poi in Olanda e Stati Uniti. Prima di essere scelto per guidare Conbipel, Jeff Fardell ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato di Mexx, società del Gruppo Liz Claiborne, con sede in Olanda. I costi della politica che sfuggono Allestendo un processo ai costi della casta, sul banco degli imputati finiscono vitalizi d’oro, auto blu e menù raffinati, e a prezzi stracciati, del senato. E quel nugolo di sottosegretari di vecchia, o fresca nomina, (ammettiamolo, non tutti fondamentali per le sorti del Paese), ne esce indenne. Come Giuseppe Pizza, originario di Sant’Eufemia d’Aspromonte, che ha fatto risorgere la Democrazia cristiana, vincendo la singolar tenzone con altri eredi della balena bianca per l’uso del simbolo dello scudocrociato, numero due di Mariastella Gelmini. La signora di viale Trastevere non lo tratta come l’uomo del destino, anzi: gli fa rappresentare il ministero (neanche tanto spesso) nelle commissioni parlamentari. Forse Pizza, la cui biografia recita «bibliofilo, studioso di storia del medioevo e di pittura manieristica e barocca», ne soffre, però rimane nell’ombra (e ben saldo in sella). Entrare nel governo è un’occasione da cogliere al volo, e Elio Vittorio Belcastro ha preso l’espressione alla lettera: l’esponente di Noi Sud era, infatti, ad alta quota quando alla fine di luglio fu indicato come sottosegretario all’ambiente. Riconoscimento giunto non proprio a sua insaputa, ma inatteso quel giorno, tant’è che l’avvocato reggino rientrò a Roma per il giuramento la settimana dopo. Così, al dicastero di Stefania Prestigiacomo, i comandanti in seconda sono due «responsabili», poiché Belcastro si è ricongiunto al collega Giampiero Catone. Quest’ultimo, napoletano ma abruzzese d’adozione, di recente è intervenuto sulla rimozione delle macerie rimaste a terra dopo il terremoto dell’Aquila: «Se ne occupino i sindaci». E gli amministratori hanno risposto: «Bene, ma l’esecutivo passi dalle parole ai fatti». La medesima speranza di tanti italiani che invocano tagli alla politica. Confidando, magari, in una sforbiciata ai sottosegretari superflui. Moustique IOLAVORO * * * Corsi ■ e master La banca mondiale offre più di 100 posti per il programma di tirocini. Un autunno ricco anche di altre opportunità a pag. 50 Mercati stranieri ■ senza segreti Per l’organizzazione delle vendite all’estero si afferma la igura dell’export manager a pag. 51 Energia, sale la febbre ■ da certificazione Sono 900 mila le pagelle verdi rilasciate e 30 mila i professionisti abilitati, un boom per il settore alle pagg. 52 e 53 Un anno lontano ■ dalla scrivania Con la crisi economica cresce la disponibilità delle aziende a concedere ai dipendenti un periodo sabbatico a pag. 55 L’occupazione ■ scopre il fai-da-te L’azienda torinese «Self» apre nuovi punti vendita e offre lavoro a 350 persone a pag. 56 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it PRIMO PIANO Settem Lunedì 5 Settembre 2011 3 MANOVRA BIS Dalle società di comodo al bollo: le misure antievasione celano patrimoniali Maxiemendamento con il trucco L’obiettivo vero è tassare non tanto i redditi, ma i patrimoni Pagina a cura ANDREA BONGI DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it D ietro il maxiemendamento dell’esecutivo si nascondono una serie di vere e proprie imposte patrimoniali. Quasi tutte le misure antievasione introdotte tramite le modifiche dell’ultima ora alla manovra di ferragosto, sono, infatti, finalizzate a tassare o comunque ricercare patrimoni da tassare più che veri e propri redditi. Qualche esempio? L’inasprimento della tassazione sulle società di comodo che proprio per la loro configurazione fisiologica non producono redditi, ma detengono patrimoni. Le norme che introducono l’obbligo di segnalare nella dichiarazione dei redditi tutti i rapporti finanziari intrattenuti dal contribuente con gli intermediari abilitati (banche, poste italiane, finanziarie ecc.). Anche in questo caso il fisco non cerca redditi aggiuntivi da tassare, bensì notizie sui luoghi fisici presso i quali il contribuente detiene la propria ricchezza o, per dirla meglio, il proprio patrimonio mobiliare e finanziario. Infine, le norme che assoggettano a tassazione i beni dell’impresa attribuiti in godimento a soci e familiari. Anche in questo caso l’oggetto del prelievo non è il reddito prodotto da tali beni, ma la manifestazione di ricchezza rappresentata dal valore dei beni stessi cioè dal loro valore patrimoniale. Certo nessuna imposta patrimoniale in senso tecnico è stata varata dall’esecutivo con le misure contenute nel pacchetto di emendamenti presentato giovedì scorso al senato. Sono gli effetti combinati delle disposizioni introdotte che finiscono per colpire e assoggettare, più o meno direttamente, a prelievo fiscale non veri e proprio redditi, ma i patrimoni posseduti da imprese e persone fisiche. Del resto una prima imposta patrimoniale l’esecutivo in carico l’aveva già introdotta con la prima manovra correttiva dell’estate 2011 (dl 98/2011). Il riferimento ovviamente è all’aumento delle imposte di bollo sui dossier titoli posseduti dai contribuenti. È ovvio, infatti, che si tratta di una vera e propria imposta di natura reale destinata a colpire in maniera proporzionale il valore patrimoniale del conto titoli detenuto dai contribuenti presso gli intermediari finanziari. Ma torniamo alle patrimoniali nascoste nelle pieghe del maxiemendamento alla manovra-bis. Società di comodo. La stretta sulle società non operative consiste nell’assoggettare il reddito delle stesse a un prelievo aggiuntivo dell’imposta sul reddito delle società nella misura del 10,50%. Se le norme introdotte verranno dunque giro di vite sulla tassazione dei beni dell’impresa concessi in godimento a soci o familiari dell’imprenditore. In queste ipotesi infatti quando il corriSi tratta di soggetti che non producono redditi o che li produspettivo previsto dall’impreStretta sulle cosiddette cono in misura quasi irrisoria. Viene dunque tassato un reddito sa per tale assegnazione in società di comodo ittizio che corrisponde a una patrimoniale sul valore dei beni godimento risulta inferiore posseduti. ai valori di mercato scattano, Il isco vuole contezza immediata di dove è posizionato il patriconseguenze negative sia per I dati dei conti correnti monio mobiliare del contribuente. l’impresa che il socio o familiare che utilizza i beni. Per in dichiarazione Questa misura è una sorta di premessa per una tassazione l’impresa infatti i costi relapatrimoniale. tivi ai suddetti beni concessi Fisco rigido sui beni d’impresa concessi in uso a soci o familiari. in godimento a un valore inTassati i valori di mercato e indeducibili i costi per l’impresa. feriore a quello di mercato saIl giro di vite sui beni Anche in questo caso l’imposta inisce per gravare sul bene ranno fiscalmente indeducibili dell’impresa oggetto di godimento sulla base di un reddito ittizio stabilito con un aggravio quindi sulla a priori. tassazione annuale. Per i soci o i familiari invece la differenNorma già approvata nella prima manovra (dl 98/2011). za fra valore contrattualmenIl maxibollo L’incremento dell’imposta di bollo dovuta sui conti titoli dei conte pattuito per il godimento e sui dossier titoli tribuenti italiani è una patrimoniale vera e propria che colpisce quello di mercato costituirà un in maniera proporzionale il valore dei depositi. reddito diverso da assoggettare a tassazione. Anche in questo caso è abbastanza evidente come, dietro a norme che formalmente tassano redditi, in realtà l’oggetto Ci vuole poco a dire imposta patrimoniale. Le altre imposte esistenti nel nostro panoraimponibile è il bene concesso La più semplice spiegazione di tale tipo di ma tributario, anch’esse generalmente bollate in godimento. Il reddito fittiprelievo è la tassazione del possesso di beni con l’attributo di vere e proprie patrimoniali, zio costituito dalla differenza immobili. E questo perché il patrimonio im- quali per esempio l’imposta comunale sugli fra quello di mercato e quello mobiliare italiano è l’unico realmente visi- immobili, sarebbero in realtà delle imposte pattuito è solo un’astrazione bile, il cui valore complessivo può consenti- reali finalizzate cioè a colpire un singolo bene giuridica che si traduce, nei re di introdurre misure che abbiano effetti patrimonio. fatti, in una imposta reale sul realmente consistenti sul gettito alle casse Le imposte patrimoniali, dunque, hanno una valore del bene concesso in erariali e non si riducano a mere espressioni caratteristica precisa e ben definita: colpiscoutilizzo al socio o al familiare di principio. Esistono certo anche altre no- no un bene o un intero complesso di beni (padell’imprenditore. zioni di patrimonio diverse dalle proprietà trimonio appunto) indipendentemente dalla Indicazione conti corimmobiliari. Ci sono i conti titoli, i depositi, capacità dello stesso di generare un reddito o renti. Una volta approvata la gli yacht, i gioielli e così via. Si tratta però di dal verificarsi sullo stesso di particolari evenmanovra di ferragosto i conpatrimoni difficilmente individuabili e poco ti traslativi quali cessioni, donazioni. tribuenti saranno chiamati ad consistenti per introdurre significative mi- Niente nuova imposta sugli immobili, dunque, indicare nel loro modello di disure anticrisi. Quando dunque si parla di im- nella manovra correttiva bis. L’esecutivo ha chiarazione gli estremi dei rapposta patrimoniale il pensiero corre imme- scelto forme più velate e raffinate di tassazioporti dagli stessi intrattenuti diatamente a imposte quali quella comunale ne reale dei beni. Oggetto di attenzione sono con gli intermediari finanziari sugli immobili (Ici) che colpiscono il valore i beni detenuti in società di mero godimento di cui all’articolo 7, comma 6, del bene e non la manifestazione di ricchez- (cosiddetta di comodo), quelli concessi in godel dpr 605/73 (anagrafe tribuza da esso desumibile (canoni di locazione, dimento a prezzi irrisori o addirittura senza taria). La norma ha essenzialcorrispettivo ai familiari dell’imprenditore o rendite ecc.) mente due finalità: spaventare Per definizione l’imposta patrimoniale è quel ai soci dell’impresa. i contribuenti costringendoli a tipo di tributo che non grava su un flusso che In precedenza la scelta era invece caduta sui rendere noti al fisco i rapporti si verifica in un dato periodo di tempo, bensì dossier titoli sottoposti a tassazione aggiunfinanziari in essesu uno stock di ricchezza accumulato anche tiva in materia di imposta re (cosa che per nell’arco di intere generazioni. L’imposta di bollo. altro l’amminipatrimoniale può essere reale o soggettiva, Non una dunque, ma più strazione finanimposte patrimoniali si ordinaria o straordinaria. ziaria già conosce Secondo la migliore dottrina tributaria in nascondo dietro le due masulla base delle Italia l’unica «vera» imposta patrimoniale sa- novre correttive dei conti segnalazioni perebbe costituita dall’imposta di successione. pubblici dell’estate 2011. I riodiche imposte Quest’ultima sarebbe, infatti, l’unica imposta fautori di questa tipologia agli stessi interche colpisce un intero patrimonio, quello ap- di tassazione potranno dirsi mediari finanpunto caduto in successione, indipendente- dunque più che soddisfatti. ziari) e creare i © Riproduzione riservata mente dai beni che lo compongono. presupposti per una veloce e rapida aggressione dei patricreare fitapprovate a titolo definitivo, to del prelievo su tali redditi moni mobiliari tiziamente l’imposta sul reddito delle someramente figurativi assume dunque le caratteristiche di una detenuti su tali cietà di comodo, così come defiun reddito vera e propria tassazione reale rapporti. Agfiscale mininite dall’articolo 30 della legge dei patrimoni posseduti dalla gressione che mo imponibin.724/1994, salirà dall’attuale società non operativa. avverrà grazie le che si tra27,50 al 38%. Detta così semStesse considerazioni anche alla funzione duce, di fatto, brerebbe nient’altro che una per la parte dell’emendamento di selezione in un’imposta maggiorazione dell’aliquota che definisce società di comodo delle posiziosul patrimodell’imposta sul reddito di tali tutti quei soggetti collettivi che ni a rischio nio dalle stessoggetti sullo stile dell’abrogato che la norma producono perdite per tre periose detenuto contributo di solidarietà. A ben gi.it di d’imposta consecutivi oppure attribuisce a con le carattevedere però il reddito delle sowww.italiaog tale disposiper due periodi e per il terzo un ristiche di una cietà non operative è un reddito reddito comunque inferiore a zione. Se non è una vera e vera e propria puramente fittizio determinato quello minimo presunto. Ovvio propria imposta patrimoniale è imposta patrimoniale. applicando percentuali prefisinfatti che se tali società percomunque la premessa per una La stretta sui beni sate dalla norma sopra citata dono assoggettarle alla disciplidell’impresa. L’emendamenai vari tipi di asset patrimoniali sua futura istituzione. © Riproduzione riservata na delle non operative significa to dell’esecutivo prevede un detenuti dalle stesse. L’aumen- Tutte le patrimoniali delle manovre estive Etichetta doc solo all’imposta di successione IN EDICOLA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 4 PRIMO PIANO Lunedì 5 Settembre 2011 MANOVRA BIS Il messaggio del isco ai contribuenti è di adottare comportamenti più virtuosi Pagina a cura MAURIZIO TOZZI DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it C onti correnti in dichiarazione, il fisco mette paura. Obiettivo dichiarato quello di «invogliare» i contribuenti a comportamenti più virtuosi. Funzione deterrente esasperata, mediante un adempimento che replica notizie già disponibili per l’amministrazione finanziaria. Tra le correzioni spontanee e gli effetti della lista selettiva è stimato un maggior gettito di 250 milioni di euro. La norma che obbliga all’indicazione degli estremi dei rapporti finanziari esistenti nel corso del periodo d’imposta suscita molte perplessità e forse solo la lettura della relazione tecnica permette di capirne il fine: intimorire i contribuenti, sia persone fisiche che società, fargli capire che si vigila sulle risorse economiche e in tal modo tamponare, per quanto possibile, comportamenti evasivi. In pratica il messaggio, soprattutto per le persone fisiche, è il seguente: se si dichiara poco e contemporaneamente si dispone di numerose risorse in cui si presume che siano effettuati gli investimenti, allora potrebbe sorgere la necessità di un controllo. Una sorta di redditometro finanziario, in quanto se sul fronte di tale accertamento impattano le disponibilità di beni e servizi, in ordine alla nuova lista selettiva sembra essere rilevante la numerosità dei rapporti finanziari disponibili. Due, infatti, le ipotesi di selezione. In primo luogo l’incrocio delle notizie fornite in dichiarazione dal contribuente con quelle già disponibili nell’archivio dei rapporti finanziari. Eventuali discrasie di dati possono portare alla selezione del soggetto in questione. In secondo luogo, più specifico per le persone fisiche, il raffronto tra l’insieme dei rapporti finanziari, che lasciano presupporre elevate disponibi- Conti correnti, ora si fa la voce grossa Cosa indicare in dichiarazione Gli estremi identificativi dei rapporti intrattenuti con gli operatori finanziari Sono escluse le operazioni fuori rapporto Rapporti da indicare come desunti dal provvedimento del 29 febbraio 2008 (allegato 1) 1 Conto corrente; 2 Conto deposito titoli e/o obbligazioni; 3 Conto deposito a risparmio libero/ vincolato; 4 Rapporto iduciario ex legge n. 1966/1939; 5 Gestione collettiva del risparmio; 6 Gestione patrimoniale; 7 Certiicati di deposito e buoni fruttiferi; 8 Portafoglio; 9 Conto terzi individuale/globale; 10 Dopo incasso; 11 Cessione indisponibile; 12 Cassette di sicurezza; 13 Depositi chiusi; 14 Contratti derivati; 15 Carte di credito/debito; 16 Garanzie; 17 Crediti; 18 Finanziamenti; 19 Fondi pensione; 20 Patto compensativo; 21 Finanziamento in pool; 22 Partecipazioni lità economiche e i redditi dichiarati. Se i redditi sono bassi, risulterebbe un’anomalia in ordine alle diverse tipologie di investimenti finanziari detenuti. Queste le conclusioni più plausibili, visto che nella relazione tecnica si auspica che la lista selettiva fondata sulle notizie delle disponibilità dei rapporti possa portare a una selezione più mirata e proficua. Ma di fatto, cosa accade? In primo luogo non si comprende quale sia il valore aggiunto dell’indicazione in dichiarazione dei dati attinenti i rapporti finanziari, richiesta peraltro in contrasto con quanto stabilito dallo statuto del contribuente, atteso che l’archivio già reca l’indicazione dei soggetti intestatari dei rapporti, nonché gli estremi dei rapporti stessi. In merito è chiaro il comma 2 dell’articolo 1 del provvedimento del 19 gennaio 2007, secondo cui, tra l’altro, i dati oggetto della comunicazione riguardano i dati relativi alla natura e tipologia del rapporto, nonché la data di apertura, modifica e chiusura degli stessi. Certo sarà necessario attendere le future istruzioni alle dichiarazioni per comprendere quali I probabili chiamati all’indicazione Soggetti che hanno fruito dello scudo fiscale (circolare n. 18 del 2007) informazioni identificative dei rapporti saranno richieste, ma di fatto è plausibile ritenere che i dati saranno una sintesi di quelli richiesti agli intermediari finanziari, altrimenti in capo ai contribuenti si verrebbe a creare un adempimento oltremodo oneroso. Che in tantissimi casi, peraltro, sarà indigesto: si pensi alla platea dei soggetti interessati dal modello 730, solitamente estranea a problematiche di evasione fiscale. Ebbene, prevedere una raccolta farraginosa delle diverse notizie necessarie per l’adempimento renderà lunga la compilazione di questo modello che in origine era semplificato, ma che di fatto inizia a diventare complesso, con buona pace (ma è meglio non chiedere il parere) di chi presta assistenza. I rapporti finanziari Soggetti che hanno la procura o delega a operare in nome e per conto di terzi attivi da segnalare sono quelli intrattenuti con gli operatori di cui all’articolo 7, comma 6, del dpr 605/73. Si tratta di banche, Poste, intermediari finanziari, imprese di investimento, organismi di investimento collettivo del risparmio, società di gestione del risparmio e ogni altro operatore finanziario, tenuti a rilevare, a tenere in evidenza e a comunicare all’anagrafe tributaria i dati identificativi di ogni soggetto che intrattenga con loro qualsiasi rapporto o effettui, per conto proprio ovvero per conto o a nome di terzi, qualsiasi operazione di natura finanziaria. Attingendo a quanto precisato nelle circolari n. 18 del 2007 e n. 42 del 2009, i rapporti interessati sono quelli caratterizzati da un unico rapporto di durata, rien- trante nell’esercizio dell’attività istituzionale dell’operatore finanziario, che possa dar luogo a più operazioni di versamento, prelievo o trasferimento di denaro o altri valori, compresi i servizi, intrattenuto direttamente dal cliente e formalizzato contrattualmente. L’elenco di tali rapporti è riportato nella tabella dell’allegato 1 del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 29 febbraio 2008 e vi rientrano, tra gli altri, i rapporti di conto corrente, le cassette di sicurezza, le carte di credito, i rapporti con Sicav e Sgr, libretti, depositi, mutui, finanziamenti di qualsiasi natura ecc., nonché, i rapporti con le società fiduciarie, già nell’occhio del ciclone lo scorso dicembre in quanto fatte oggetto di specifici controlli da parte dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza proprio in relazione al corretto adempimento delle comunicazioni all’archivio dei rapporti finanziari. unque ai contribuenti l’arduo compito di dover comprendere quali rapporti indicare (risposta scontata per i rapporti personali, ma i problemi sorgono per quelli su cui si hanno procure o deleghe) e con quali dati. Dopo di che ognuno dovrà effettuare delle riflessioni sulla coerenza della posizione fiscale e ponderare il rischio di una selezione, essendo consapevoli che la strada «spianata» di un eventuale controllo sarà quella delle indagini finanziarie, rispetto alle quali si rassicura che sono rimaste intatte le cautele (ossia necessità dell’autorizzazione gerarchica, richiesta motivata e soprattutto la circostanza che le informazioni sostanziali dei rapporti non sono visibili all’amministrazione finanziaria, in quanto i dati dettagliati potranno essere forniti dagli intermediari solo una volta che l’indagine è stata attivata). © Riproduzione riservata LA NORMA È DEDICATA SOPRATTUTTO AL CONTROLLO DELLE PERSONE FISICHE Niente segnalazioni in ordine a operazioni fuori rapporto La norma richiede informazioni solo in relazione ai rapporti continuativi e dunque non devono effettuarsi segnalazioni in ordine a operazioni «fuori rapporto». Poiché, ai sensi dell’articolo 7, comma 6, del dpr 605/73, i soggetti tenuti alle comunicazioni dei rapporti finanziari sono gli intermediari italiani, nonché le filiali degli intermediari esteri, dovrebbe derivare che sono esclusi dall’adempimento i rapporti intrattenuti con operatori stranieri, anche se tale aspetto lascia perplessi in quanto si crea un vuoto nelle informazioni che l’amministrazione vorrebbe. Infatti, posto che l’adempimento non pone limiti soggettivi e deve essere effettuato anche dai soggetti giuridici, mentre per le persone fisiche la disponibilità di conti all’estero è tracciata mediante il quadro RW e gli adempimenti del monitoraggio, per i soggetti esclusi dal quadro RW la segnalazione di detti rapporti non sarebbe raccolta. Ciò sembra avallare la tesi che sia una norma soprattutto dedicata al controllo delle persone fisiche, ma solo i futuri provvedimenti potranno dare una risposta in tal senso. L’indicazione in dichiarazione dovrebbe riguardare anche i rapporti finanziari detenuti con gli intermediari residenti in filiali all’estero: detti rapporti, infatti, sono già segnalati all’anagrafe tributaria da parte dei medesimi intermediari e, ad esempio, per le persone fisiche non vanno indicate in RW. I problemi maggiori comunque sorgeranno per quei soggetti che agiscono per conto o a nome di terzi, le cui informazioni sono disponibili in archivio. Da tale punto di vista rilevanti sono le procure e le deleghe a operare, in nome o per conto del titolare, nell’ambito dei rapporti continuativi, informazioni che formano oggetto di specifica, autonoma comunicazione, unitamente ai dati identificativi, compreso il codice fiscale, del procuratore o delegato. La domanda da porsi è se nell’indicazione dei rapporti dovranno essere elencati anche tali situazioni: all’anagrafe per esempio sono segnalate da parte degli intermediari finanziari, le situazioni in cui i conti correnti sono movimentati da soggetti terzi rispetto agli intestatari (dipendenti di fiducia e familiari). Pertanto, se le informazioni serviranno a un incrocio di dati, è evidente che rispetto a tali soggetti potrebbero sorgere delle anomalie, con l’ulteriore conseguenza che forse sarà necessario anche indicare i conti rispetto ai quali si hanno deleghe e procure. Una notizia positiva forse potrebbe riguardare le situazioni di soggetti operino quali mandatari delle persone giuridiche. Infatti, la circolare n. 42 del 2009 ha escluso, in capo agli intermediari finanziari, l’obbligo di comunicazione dei dati di tali rapporti laddove le stesse siano già in possesso dell’Amministrazione finanziaria o, comunque, siano altrimenti acquisibili presso altre pubbliche amministrazioni, come nei casi del rappresentante legale dei soggetti diversi dalle persone fisiche e del tutore, curatore e amministratore di sostegno delle persone fisiche. Se questo è vero da un lato, l’obiezione ovvia è un’altra: visto che in generale è stata richiesta una informazione in dichiarazione rispetto a dati già disponibili, è probabile che anche per detti soggetti in dichiarazione sarà richiesto l’adempimento di indicare detti rapporti. Infine, i rapporti nati a seguito dello scudo fiscale: se si prende in considerazione la circolare n. 18 del 2007, mai smentita con i nuovi documenti di prassi riferiti all’emersione, risulta che tra i rapporti da comunicare sono compresi anche quelli rientranti nell’abito del cosiddetto scudo fiscale, in quanto il regime di riservatezza che contraddistingue tali rapporti non rileva ai fini della comunicazione, ma può essere opposto all’Amministrazione finanziaria all’atto della richiesta di informazioni specifiche circa i contenuti del rapporto. Di conseguenza, per coloro che hanno scudato si apre lo scenario di dover provvedere all’indicazione dei dati in dichiarazione, a discapito della segretazione del conto. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it PRIMO PIANO Settem Lunedì 5 Settembre 2011 5 MANOVRA BIS Stimato un maggior gettito per almeno 300 mln nel 2012 e 400 mln nel 2013 Mano pesante nei giudizi penali Le altre novità • • http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it DI Esclusione della sospensione condizionale della pena per chi evade più di 3 milioni di euro Accesso al patteggiamento solo dietro pagamento dei debiti tributari, incluse le sanzioni • Pagina a cura ROBERTO ROSATI dl 138/2011, pertanto, saranno soggetti alle vecchie regole. Ma vediamo le novità. D’ ora in poi gli evasori fiscali dovranno temere davvero il giudizio penale, perché possono finire «al fresco» più facilmente dei delinquenti comuni. Questo, per lo meno, è quello che succederà a chi sottrae al fisco più di tre milioni di euro di imposte: dopo la chiusura del giudizio, si apriranno le porte del carcere, senza possibilità di ottenere la condizionale. È l’effetto più evidente dei ritocchi alla normativa penal-tributaria contenuta nel dlgs n. 74/2000, apportati dall’emendamento governativo alla cosiddetta manovrabis (dl 138/2011) presentato giovedì scorso. Ma non è certo l’unico. Il giro di vite riguarda, infatti, diversi aspetti della disciplina, dagli elementi per la configurazione del reato tributario alla prescrizione, dal regime delle attenuanti al patteggiamento. Come si legge nella relazione tecnica, queste misure incrementeranno «l’efficacia dissuasiva» delle sanzioni penali, determinando una maggiore fedeltà dei contribuenti, dalla quale il governo stima di recuperare un maggior gettito di almeno 300 milioni di euro per il 2012 e di 400 milioni dall’anno successivo. Decorrenza delle modifiche. Conviene precisare subito che, secondo i principi dell’ordinamento, le novità, traducendosi nell’aggravamento della situazione del trasgressore, riguarderanno soltanto i reati futuri, quelli commessi cioè dalla data in cui le modifiche entreranno in vigore, disponendo in tal senso, conformemente al principio costituzionale di legalità, l’art. 2 c.p. sulla successione delle leggi. Questo, per i reati sulle dichiarazioni, che costituiscono l’oggetto prevalente della risposta penale alle violazioni tributarie, potrà già verificarsi peraltro in occasione delle prossime dichiarazioni dei redditi e dell’Iva relative all’anno 2010, da presentare entro la fine del mese di settembre. Coloro che sono in grado di presentare (e presenteranno) la dichiarazione prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del • Termini di prescrizione dei reati di cui agli artt. da 2 a 10 allungati di un terzo Riduzione della pena di un terzo anzichè della metà per chi paga i debiti tributari Addio alla condizionale per i «grandi evasori». In caso di condanna per i delitti previsti dagli articoli da 2 a 10-quater del dlgs 74/2000 (praticamente tutti i reati tributari contemplati dal decreto, a eccezione della sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte), qualora l’imposta evasa o non versata sia superiore a tre milioni di euro, non si potrà applicare l’istituto della sospensione condizionale della pena di cui all’art. 163 del codice penale. Pertanto, anche se la pena inflitta non supera due anni di reclusione, ovvero, in caso di conversione, l’equivalente ammontare della pena pecuniaria, il giudice non potrà più applicare la cosiddetta «condizionale», per cui la condanna definitiva sarà immediatamente eseguita. Riduzione dell’attenuante. Intervenendo sulle disposizioni dell’art. 13 del dlgs 74/2000, che contemplano la diminuzione della metà delle sanzioni penali qualora, prima dell’apertura del dibattimento di primo grado, si sia provveduto all’estinzione, mediante pagamento, dei debiti tributari relativi ai fatti costitutivi dei delitti, viene modificata l’entità della riduzione, che sarà di un terzo. A tal fine, è possibile estinguere i debiti tributari anche avvalendosi dei vari istituti deflativi delle liti fiscali, dalla conciliazione giudiziale all’accertamento con adesione. Si deve ricordare che, per avere diritto all’attenuante, l’art. 13 citato richiede che siano state pagate anche le sanzioni amministrative previste per le violazioni delle norme tributarie, benché non applicabili in base al principio di specialità di cui all’art. 19. Nessuna modifica viene apportata alla circostanza attenuante dell’art. 14, basata sull’equa riparazione del danno nel caso in cui i debiti tributari risultino estinti per prescrizione o per decadenza. Patteggiamento condizionato. Nel predetto articolo 13 viene inoltre aggiunto il comma 2-bis, nel quale si stabilisce che, per tutti i delitti previsti dal dlgs 74/2000, l’applicazio- Come cambiano i reati tributari del dlgs n. 74/2000 Fattispecie Dichiarazione fraudolenta con uso di documenti falsi (art. 2) Dichiarazione fraudolenta con altri artifici (art. 3) Dichiarazione infedele (art. 4) Dichiarazione omessa (art. 5) Emissione di fatture o documenti per operazioni inesistenti (art. 8) Disposizioni attuali Modifiche apportate Costituisce delitto punito con la Nessuna modiica reclusione da 18 mesi a sei anni (comma 1) Se l’importo degli elementi ittizi Soppressione indicati nella dichiarazione è inferiore a 154.937 euro, si applica la reclusione da sei mesi a due anni (comma 3) Costituisce delitto punito con la reclusione da 18 mesi a sei anni se: • l’imposta evasa è almeno di 77.469 euro e • l’importo degli elementi attivi sottratti all’imposizione è superiore al 5% di quelli indicati nella dichiarazione, o comunque a 1.549.371 euro Costituisce delitto punito con la reclusione da 18 mesi a sei anni se: • l’imposta evasa è almeno di 30.000 euro e • l’importo degli elementi attivi sottratti all’imposizione è superiore al 5% di quelli indicati nella dichiarazione, o comunque a un milione di euro Costituisce delitto punito con la reclusione da uno a tre anni se: • l’imposta evasa è superiore a 103.291 euro e • l’importo degli elementi attivi sottratti all’imposizione è superiore al 10% di quelli indicati nella dichiarazione, o comunque a 2.065.827 euro Costituisce delitto punito con la reclusione da uno a tre anni se: • l’imposta evasa è superiore a 50.000 euro e • l’importo degli elementi attivi sottratti all’imposizione è superiore al 10% di quelli indicati nella dichiarazione, o comunque a 2 milioni di euro Costituisce delitto punito con la reclusione da uno a tre anni se l’imposta evasa è superiore a 77.469 Costituisce delitto punito con la reclusione da uno a tre anni se l’imposta evasa è superiore a 30.000 Costituisce delitto punito con la Nessuna modiica reclusione da 18 mesi a sei anni (comma 1) Se l’importo ittizio indicato nelle Soppressione fatture o nei documenti è inferiore a 154.937 euro, si applica la reclusione da sei mesi a due anni (comma 3). Non subiscono modifiche le disposizioni degli artt. 10, 10-bis, 10-ter, 10-quater e 11, concernenti rispettivamente i delitti di: - occultamento o distruzione di documenti contabili - omesso versamento di ritenute certificate - omesso versamento di Iva - indebita compensazione - sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte ne della pena ai sensi dell’art. 444 c.p.p. può essere richiesta dalle parti solo se ricorra la circostanza attenuante prevista dall’art. 13. In altre parole, l’accesso al patteggiamento della pena sarà subordinato alla condizione che siano stati estinti, mediante pagamento, i debiti tributari, sanzioni amministrative comprese. Allungamento della prescrizione. Un’altra disposizione speciale riguarda i termini di prescrizione dei reati tributari, che attualmente sono regolati dal codice penale (in particolare, l’art. 157), in funzione dell’entità della pena edittale. In base a questa disposizione, quindi, i reati tributari si prescrivono in cinque o in dieci anni. Nella formulazione in vigore, l’art. 17 del dlgs 74/2000 dispone semplicemente che il corso della prescrizione è interrotto, oltre che dagli atti indicati nell’art. 160 c.p., dal verbale di constatazione o dall’atto di accertamento delle relative violazioni. Il citato art. 17 viene ora integrato al fine di prevedere termini speciali di prescrizione per i delitti previsti dagli artt. da 2 a 10 del dlgs 74/2000 (ne sono esclusi, quindi, i reati di cui agli artt. 10-bis, 10-ter, 10-quater e 11): per tali predetti delitti, infatti, i termini di prescrizione saranno allungati di un terzo. La revisione delle ipotesi di reato. E veniamo, infine, alle modifi che apportate alle singole fattispecie di reato, caratterizzate dall’abbassamento dell’asticella monetaria dell’evasione oltre la quale si configura l’illecito penale. Nel rinviare, sul punto, alla tabella di raffronto in pagina, si evidenzia in particolare il maggior rigore della legge in relazione ai reati di emissione o di utilizzazione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti a fini di evasione fi scale. Questo attraverso la soppressione del comma 3 degli articoli 2 e 8 del dlgs n. 74/2000, che prevedono attualmente una pena minore (reclusione da sei mesi a due anni) nel caso in cui l’ammontare delle operazioni inesistenti sia inferiore a 300 milioni di vecchie lire. In conseguenza di questa soppressione, la pena prevista per i delitti in questione sarà in ogni caso la reclusione da 1 anno e mezzo a sei anni, indipendentemente dall’ammontare falsamente documentato. © Riproduzione riservata Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/ manovra http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 6 Lunedì 5 Settembre 2011 PRIMO PIANO MANOVRA BIS Ecco chi viene premiato e chi deve mettere mano al portafogli Rendite finanziarie con distinguo DI Pagine a cura ALESSANDRO FELICIONI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it R endite finanziarie sotto la lente di ingrandimento per capire chi viene premiato e chi tartassato dall’allineamento al 20% della tassazione sui capital gains e sui redditi di capitale. La manovra di Ferragosto (Dl 138/2011), appena arrivata in senato per l’avvio dell’iter di conversione, ha previsto, come noto, la rideterminazione del regime di tassazione dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria, introducendo, in luogo della precedente doppia aliquota, la misura della tassazione delle rendite finanziarie al 20%. In verità (si veda altro servizio nella pagina accanto) tra deroghe ed eccezioni, l’uniformità di trattamento per tutti gli strumenti finanziari non è un dogma inviolabile. Tuttavia è evidente che la rivoluzione copernicana posta in atto avrà influenze notevoli anche sulle scelte dei risparmiatori, specie in una situazione congiunturale come quella attuale, che rende particolarmente vulnerabili gli investimenti fi nanziari. In linea del tutto generale l’articolo 2, comma 6, del decreto legge 138/11, prevede che le ritenute, le imposte sostitutive sugli interessi, premi e ogni altro provento di cui all’articolo 44 del Tuir (redditi di capitale) e sui redditi diversi di cui all’articolo 67, comma 1, lettere da c-bis a c-quinquies, sono stabilite nella misura del 20%. Dunque l’aliquota unica interessa redditi di capitale e redditi diversi percepiti dalle persone fisiche. Si tratta di ritenute e di imposte sostitutive sui redditi di capitale (interessi e altri proventi derivanti da mutui, depositi e conti correnti, interessi e altri proventi delle obbligazioni, utili derivanti da partecipazioni non qualificate, proventi derivanti dalla gestioni individuali o collettive di portafoglio) e su redditi diversi di natura finanziaria (plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di azioni, quote di partecipazioni non qualificate, titoli, strumenti finanziari, certificati di massa, valute estere) le quali, precedentemente scontavano il prelievo ( nelle forme di ritenuta o di imposta sostitutiva) al 12,50% e al 27%. L’adozione di una aliquota unica intermedia al 20% favorisce, ad esempio, i conti correnti e i depositi bancari mentre penalizza le principali rendite derivanti dal possesso e dalla compravendita di azioni ed obbligazioni. La tabella che segue evidenzia per i principali strumenti finanziari il confronto tra vecchio e nuovo regime, evidenziando, in particolare, La tassazione delle rendite finanziarie secondo la manovra Strumento finanziario Conti correnti bancari Conti di deposito bancari Libretti di risparmio bancari Certificati di deposito Titoli del debito pubblico (BOT, CCT, BTP, ecc.) Buoni postali di risparmio Cartelle di credito comunale e provinciale Obbligazioni e titoli similari emessi da amministrazioni statali, da regioni, province e comuni Obbligazioni emesse dagli Stati inclusi nella lista di cui al decreto emanato ai sensi dell’art. 168-bis del tuir Titoli di risparmio per l’economia meridionale Piani di risparmio a lungo termine appositamente istituiti Interessi e canoni corrisposti a soggetti di stati membri dell’UE Dividendi a società estere UE Titoli atipici Obbligazioni e titoli similari Certificati di massa Rendite perpetue Fideiussione o di altra garanzia Associazioni in partecipazione (no qualificata) Riporti e pronti contro termine Gestioni patrimoniali Dividendi su partecipazioni non qualificate Dividendi su partecipazioni qualificate Mutuo di titoli garantito Redditi compresi nei capitali corrisposti in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita Redditi imputati al beneficiario di trust Tipologia di reddito generato Reddito di capitale Reddito di capitale Reddito di capitale Reddito di capitale Modalità di prelievo Ritenuta alla fonte Ritenuta alla fonte Ritenuta alla fonte Ritenuta alla fonte Aliquota pre manovra 27% 27% 27% 27% Aliquota post manovra 20% 20% 20% 20% Reddito di capitale Ritenuta alla fonte 12,5% 12,5% Reddito di capitale Ritenuta alla fonte 12,5% 12,5% Reddito di capitale Ritenuta alla fonte 12,5% 12,5% Reddito di capitale Ritenuta alla fonte 12,5% 12,5% Reddito di capitale Ritenuta alla fonte 12,5% 12,5% Reddito di capitale Ritenuta alla fonte 12,5% 12,5% Reddito di capitale Ritenuta alla fonte 12,5% 12,5% Reddito di capitale Esenzione 0 0 Redditi di capitale Redditi di capitale Ritenuta alla fonte Ritenuta alla fonte 1,375% 27% 1,375% 27% Redditi di capitale Ritenuta alla fonte 12,5% 20% Redditi di capitale Redditi di capitale Redditi di capitale Ritenuta alla fonte Ritenuta alla fonte Ritenuta alla fonte 12,5% 12,5% 12,5% 20% 20% 20% Redditi di capitale Ritenuta alla fonte 12,5% 20% Redditi di capitale Redditi di capitale Ritenuta alla fonte Ritenuta alla fonte 12,5% 12,5% 20% 20% Redditi di capitale Ritenuta alla fonte 12,5% 20% Aliquota irpef sul 49,72% 20% Redditi di capitale Dichiarazione Redditi di capitale Ritenuta alla fonte Aliquota irpef sul 49,72% 12,5% Redditi di capitale Ritenuta alla fonte 12,5% 20% Redditi di capitale Ritenuta alla fonte 12,5% 20% Gestioni individuali di portafoglio Redditi di capitale /redditi diversi Ritenuta alla fonte 12,5% 20% Rendimenti delle forme pensionistiche complementari Redditi di capitale Ritenuta alla fonte 11% 11% Proventi derivanti da OICVM Redditi di capitale /redditi diversi Ritenuta alla fonte 12,5% 20% Aliquota irpef marginale sul 49,72% Plusvalenze da partecipazioni qualificate Redditi diversi Dichiarazione Aliquota irpef marginale sul 49,72% Plusvalenze da partecipazione non qualificate Plusvalenze da titoli non rappresentativi di merci, di certificati di massa, di valute estere, di quote di partecipazione ad OICVM Rapporti da cui deriva il diritto o l’obbligo di cedere od acquistare a termine strumenti finanziari, valute, metalli preziosi o merci Plusvalenze ed altri proventi, diversi da quelli precedentemente indicati Redditi diversi Imposta sostitutiva / dichiarazione 12,5% 20% Redditi diversi Imposta sostitutiva / dichiarazione 12,5% 20% Redditi diversi Imposta sostitutiva / dichiarazione 12,5% 20% Redditi diversi Imposta sostitutiva / dichiarazione 12,5% 20% quali investimenti fi niscono per avere un trattamento migliore rispetto a quello legato alla doppia aliquota. Come meglio sarà specifi cato, resta invariata, per le persone fisiche, la tassazione su dividendi e plusvalenze da partecipazioni qualificate; ciò è legato anche al fatto che tali proventi vanno indicati direttamente in dichiarazione e scontano l’aliquota progressiva propria del contribuente per il 49,72% del loro ammontare. Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/ rendite © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it PRIMO PIANO http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L’ aliquota unica al 20% mette in fuorigioco dividendi e plusvalenze da partecipazioni non qualificate. Ciò perché l’innalzamento dell’aliquota accompagnato dalla contemporanea persistenza della tassazione ordinaria sulle partecipazioni qualificate rende queste ultime più appetibili rispetto alle carature minori. Circostanza questa del tutto incoerente con il sistema di tassazione a doppio binario volto, invece, a tutelare gli investitori privi di controllo sulle società partecipate. Come noto, la manovra di ferragosto lascia indenni dall’innalzamento di aliquota i proventi socialmente tutelabili quali appunto quelli derivanti dalla sottoscrizione di titoli pubblici o assimilati (si veda tabella di pagina precedente). In particolare restano esclusi dall’applicazione dell’aliquota del 20% interessi, premi e ogni altro reddito di capitale, nonché i redditi diversi, relativi a: obbligazioni e altri titoli del debito pubblico (vale a dire titoli di stato ed equiparati, tra i quali, anche quelli emessi da enti territoriali, e i buoni postali fruttiferi); obbligazioni emesse da Stati inclusi nella white list di cui all’articolo 168–bis del Tuir; titoli di risparmio per l’economia meridionale; piani di risparmio a lungo termine appositamente istituiti. Oltre a tali esclusioni va però sottolineato che la manovra lascia indenni alcune fattispecie particolari per le quali continua invece ad applicarsi il previgente regime. È il caso degli interessi corrisposti da società italiane a società estere «consociate» che continuano a subire la ritenuta alla fonte a titolo di imposta del 5% o degli utili corrisposti a soggetti residenti nell’Ue o in paesi aderenti al See inclusi nella white list, soggetti alla ritenuta con aliquota ridotta dell’1,375%. Resta inoltre invariata l’aliquota dell’11% sul risultato netto maturato delle forme di previdenza complementare. Anche i cosiddetti titoli atipici, quelli cioè non inquadrabili ne tra le azioni né tra le obbligazioni, restano fuori dall’unificazione delle aliquote. Per questi continua a valere la disciplina di cui al dl n. 512 del 1983 con applicazione della ritenuta al 27% a titolo di imposta o di acconto a seconda della natura del percettore. L’esempio più lampante è però quello relativo ai dividendi e ai redditi diversi derivanti dalle partecipazioni qualificate a società commerciali. Laddove la caratura della quota sia tale da configurare una partecipazione qualificata, infatti, il dividendo ricevuto dalla società o l’eventuale plusvalore derivante dalla cessione verrà assoggettato ad imposizione progressiva con necessità di evidenza in dichiarazione nella misura del suo 49,72%. La mancata inclusione di tali proventi tra quelli soggetti alla modifica è legata al particolare trattamento che tali tipologie di partecipazioni hanno da sempre avu- Settem Lunedì 5 Settembre 2011 K.o. dividendi e plusvalenze La tassazione prima e dopo Ante riforma Part. non qualificata Part. Qualificata Aliquota max Aliquota min Aliquota di equilibrio Dividendo € 100,00 € 100,00 € 100,00 € 100,00 Quota imponibile € 49,72 € 49,72 € 49,72 € 100,00 43% 23% 25,14% 12,50% € 21,38 € 11,44 € 12,50 € 12,50 Aliqota irpef del socio/aliquota ritenuta Imposizione Post riforma Part. non qualificata Part. Qualificata Aliquota max Aliquota min Aliquota di equilibrio Dividendo € 100,00 € 100,00 € 100,00 € 100,00 Quota imponibile € 49,72 € 49,72 € 49,72 € 100,00 43% 23% 40,22% 20,00% € 21,38 € 11,44 € 20,00 € 20,00 Aliquota Irpef del socio/aliquota ritenuta Imposizione Minusvalenze da rivedere La modifica strutturale al prelievo sulle rendite finanziarie porta la necessità di rimodulare il trattamento delle minusvalenze derivanti dalla cessione di strumenti finanziari. Minusvalenze che, a determinate condizioni, possono essere portate in deduzione delle plusvalenze realizzate successivamente. In particolare il decreto legge interviene sulla deducibilità delle minusvalenze su partecipazioni non qualificate, sulle perdite e i differenziali negativi di cui all’articolo 67, comma 1, lettere da c-bis a c-quater, realizzate fino al 31 dicembre 2011, stabilendo che andranno portate in deduzione dalle plusvalenze e dagli altri redditi diversi, realizzati successivamente, per una quota pari al 62,5% del loro ammontare. La misura ridotta della deducibilità delle minusvalenze è legata proprio al cambiamento di aliquota sulle plusvalenze. La percentuale è esattamente il rapporto tra il 12,50% aliquota della precedente tassazione e il 20% introdotto dalla manovra. Si supponga una minusvalenza di 100 realizzata ante 2012 e una plusvalenza di 100 realizzata post 2012. In assenza del meccanismo correttivo si avrebbe la possibilità di portare la minusvalenza a deconto della plusvalenza azzerando la tassazione. Il meccanismo invece rende deducibile solo 62,5 lasciando il residuo di 37,5 imponibile al 20% con un esborso di 7,5 esattamente pari all’incremento di aliquota intervenuto. Le modalità di utilizzo delle minusvalenze variano: nel regime della dichiarazione la deducibilità è possibile solo in tale sede e quindi resta soggetta alle tempistiche e alle scadenze annuali previste; nel regime del risparmio amministrato la compensazione può invece avvenire istantaneamente dal momento che è l’intermediario a prelevare la ritenuta o l’imposta sostitutiva all’atto del realizzo della plusvalenza facendo valere in tale sede eventuali minusvalenze. Non si perde tempo: applicazione dal 2012 Sarà applicabile a partire dal 2012 la nuova aliquota unica sulle rendite finanziarie. La manovra, infatti, non prevede alcun periodo transitorio: la nuova aliquota si applica agli interessi, ai premi e a ogni altro provento costituente reddito di capitale, nonché ai redditi diversi, rispettivamente esigibili e realizzati dal primo gennaio 2012. Per i dividendi e proventi a essi assimilati l’aliquota unica si applica a quelli percepiti dal primo gennaio 2012, a prescindere dalla data di delibera di distribuzione. Per le obbligazioni e gli altri titoli similari, di cui all’articolo 2, comma1, del dlgs 239/1996, l’aliquota del 20% scatterà sugli interessi e su ogni altro provento maturato a partire dall’1 gennaio 2012. Regola che vale anche per le gestioni individuali di portafoglio (risparmio gestito): aliquota del 20% sui risultati maturati a partire dall’1 gennaio 2012. Dunque a seconda dello strumento finanziario e della tipologia di reddito che lo stesso può generare il momento di transito dalle vecchie alle nuove regole è fissato in maniera differente. Per i redditi di capitale si parla di esigibilità con il corollario previsto per i dividendi legati all’effettiva distribuzione; per i capital gains si parla direttamente di realizzo; dunque il principio di cassa che ispira la maggior parte della tassazione degli strumenti finanziari la fa da padrone. Solo per il regime del risparmio gestito occorrerà valutare il maturato dalla data del primo gennaio 2012. In particolare, per i redditi diversi di natura finanziaria è possibile utilizzare il valore dei titoli al 31 dicembre 2011 per la determinazione delle successive plusvalenze e minusvalenze a condizione che tale scelta venga effettuata anche ai fini dei redditi di capitale e che venga versata l’imposta eventualmente dovuta fino al 31 dicembre 2011. Laddove tale procedimento dovesse generare una minusvalenza la stessa potrà essere utilizzata per abbattere plusvalenze future nei limiti del 62,5%. 7 to nell’ordinamento tributario nazionale. Come noto, infatti, per evitare la doppia tassazione economica sui dividendi è previsto che questi ultimi subiscano una tassazione limitata rispetto alle altre tipologie di redditi; tassazione che, necessariamente, va adottata anche per i capital gains derivanti dalle cessioni di partecipazioni societarie. Mentre però per le partecipazioni non qualificate (vedi box sotto) la doppia imposizione viene attutita con una tassazione sostitutiva (prima al 12,5% ora al 20%) per le partecipazioni qualificate l’effetto è ottenuto attraverso l’inclusione, nel reddito complessivo, di una percentuale del provento peri, oggi, al 49,72%. Lo spirito del doppio trattamento per partecipazioni qualificate o meno è legato al fatto che tanto più il soggetto percettore ha il controllo della società (partecipazione qualificata) tanto più la tassazione sui proventi conseguenti deve essere ancorata alla propria capacità contributiva. Se invece la partecipazione non è di caratura rilevante e quindi non prevede alcun controllo societario da parte dell’investitore, allora si opta per una tassazione ridotta ma uguale a prescindere dalla capacità contributiva del socio. Il meccanismo in questione, insomma, tende(va) a tassare di più i soci con partecipazioni qualificate e con altri redditi elevati, per i quali la parte di dividendo assoggettata ad irpef ordinaria, scontava l’aliquota più alta. In tal modo, in linea di principio, se l’aliquota marginale del socio era elevata la partecipazione qualificata scontava una imposizione maggiore rispetto a quella non qualificata e solo se l’aliquota marginale irpef del socio non era elevata (assenza di altri redditi oltre quelli derivanti dalla partecipazione) allora la tassazione sostitutiva poteva rivelarsi più onerosa rispetto a quella ordinaria destinata a partecipazioni qualificate. L’innalzamento della aliquota al 20% per le partecipazioni non qualificate e il contemporaneo mantenimento del trattamento riservato alle partecipazioni qualificate rischia ora di stravolgere la filosofia di fondo del sistema. Ciò perché, nella sostanza, ben difficilmente la tassazione sostitutiva al 20% potrà risultare più conveniente di quella ordinaria. La tabella sottostante mostra gli effetti dell’innalzamento dell’aliquota di tassazione dei dividendi (ma anche delle plusvalenze) derivanti da partecipazioni non qualificate. Come è facile notare mentre prima l’indifferenza di tassazione avveniva per aliquote marginali del socio prossime al 25,5% (con trattamento di favore per i percipienti con aliquota marginale inferiore) ora tale soglia schizza al 40,22% rendendo, paradossalmente più conveniente la tassazione su partecipazioni qualificate rispetto a quella su partecipazioni non qualificate. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 8 PRIMO PIANO Lunedì 5 Settembre 2011 Il quadro delineato dall’Ocse sull’uso distorto, nei paesi occidentali, del corporate tax losses Come ti eludo il fisco se c’è crisi Cresce il ricorso delle imprese ad artificiose perdite d’esercizio DI Pagina a cura GABRIELE FRONTONI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it C risi economica? Un’opportunità per eludere il fisco. A questa conclusione sono arrivati gli esperti dell’Ocse che hanno osservato il dilagare di una prassi quanto mai allarmante in tempi di stretta economica per i governi occidentali: l’utilizzo di artificiose perdite di esercizio per evitare il versamento delle tasse dovute, attraverso la loro ripartizione negli esercizi successivi. Questa pratica, nota con il termine inglese di «corporate tax losses», rappresenta una possibilità concessa da alcuni paesi alle proprie aziende per diluire il peso della crisi attraverso un incentivo di carattere tributario per gli anni seguenti a quello in cui si è manifestata la perdita. Intenzioni lodevoli. Se non fosse che sono sempre più i malintenzionati che utilizzano questo strumento per eludere il pagamento delle tasse. I numeri parlano chiaro. Nell’ultimo decennio, l’importo delle corporate tax losses ha subito una vera e propria accelerazione senza precedenti arrivando a toccare, in alcuni casi, anche valori sconcertanti, fino al 25% del prodotto interno lordo. Mettendo da parte questi casi estremi, l’analisi condotta dall’Organizzazione per lo sviluppo economico ha messo in luce come, dal 2000 a oggi, il valore delle corporate tax losses sia salito nell’80% dei paesi analizzati e soltanto in un caso su cinque ha registrato una flessione. Non è questo, certamente, il caso dell’Australia, dove si è passati dai poco meno di 70 miliardi di euro di perdite di esercizio di inizio millennio, spalmate sugli esercizi seguenti per limitare il versamento delle imposte, ai 113 miliardi del 2009. In Canada le cose sono andate ancora peggio, salendo dagli 88 miliardi di euro del 2000 ai 155 miliardi del 2008 (ultimo anno disponibile). Lo stesso trend si è osservato anche all’interno del Vecchio continente. In Danimarca le perdite societarie portate a compensazione delle tasse future sono salire dai 4,6 miliardi di dollari del 2002 ai 30,3 del 2008. In Germania si sono quasi raddoppiate portandosi dai 380 miliardi registrati nel 2001 ai 576 del 2006. Mentre in Svezia si è passati dai 32 miliardi di euro di inizio millennio ai 75 miliardi del 2009. Da questo trend non si è salvata nemmeno l’Italia, che ha fatto registrare un balzo considerevole nel valore delle corporate tax losses: dagli 8 miliardi di euro del 2004 si è saliti ai 18 miliardi l’anno successivo, per arrivare a 25 Valore delle corporate tax losses portate a detrazione delle imposte (valori in milioni di euro) Paese Australia 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 69.298 72822 84.608 90.560 90.099 90.908 97.216 99.878 106.501 113.310 Austria - - - - 25.743 18.788 16.358 15.388 19.836 - Canada 87.720 100.586 103.219 109.072 110.358 110.274 114.226 128.587 154.584 - Danimarca - - 4.656 7.097 11.726 16.087 18.569 22.098 30.376 - Francia - - - - - - Germania - 38.0233 - - 473.375 51.9370 Irlanda - - - - - - Italia - - - - 8.071 18.634 13.873 13.495 14.626 15.108 14.926 15.161 16.823 Nuova Zelanda Norvegia Svezia 245.000 255.000 256.000 - 576.300 - - - 4.967 5.877 11.887 - 25.614 31.711 - - 18.161 19.336 24.924 - - - 30.203 29.326 29.837 33.524 38.921 53.091 51.957 32.729 44.986 54.104 56.687 53.301 49.758 50.422 47.990 63.906 74.938 Fonte: CORPORATE LOSS UTILISATION THROUGH AGGRESSIVE TAX PLANNING - OECD 2011 Transfer pricing in cima alle preferenze Quello del transfer pricing rimane uno degli strumenti preferiti dalle imprese per spalmare le perdite su più esercizi ottenendo un beneficio fiscale non irrisorio. Il gioco è molto semplice: è sufficiente che due imprese dello stesso gruppo effettuino degli scambi interni tali da generare una perdita di esercizio in una società (quella residente in una giurisdizione con livelli di tassazione più elevati) a dispetto dell’utile realizzato dalla seconda società basata di solito in un paradiso fiscale o in un paese benevolo sotto il profilo tributario. In questo modo, non soltanto sarà possibile beneficiare di un livello impositivo piuttosto contenuto sugli utili generati attraverso il loro spostamento nel centro offshore. Ma sarà possibile, allo stesso tempo, abbattere gli importi delle tasse dovute dalla società residente della giurisdizione fiscalmente meno favorevole. C’è chi ricorre a strumenti finanziari complessi Compravendite di aziende, un freno alla pratica abusiva «L’uso di strumenti finanziari complessi che coinvolgono più di una giurisdizione pone delle sfi de molto serie alle autorità finanziarie. In particolare, in termini di capacità di ottenere le informazioni necessarie e pertinenti alle indagini», si legge nel documento dell’Ocse. «A questo proposito, la cooperazione internazionale tra gli organismi Entrate svolge un ruolo chiave nel garantire la comprensione delle ragioni di business alla base delle diverse operazioni». Gli strumenti finanziari possono essere utilizzati, per esempio, per spostare i profitti o le perdite tra diversi soggetti, permettendo così ad alcune società di utilizzare le proprie perdite iniziali come veicolo per limitare il pagamento delle tasse negli anni più avanti. O per aggirare le limitazioni temporali previste da alcune giurisdizioni. Alcune società tendono poi a realizzare perdite artificiali, generate cioè solamente per fini fiscali, senza che vengano realmente subite perdite economiche concrete. «Questi accordi di solito cercano di creare spese o perdite per compensare altri redditi, in genere evitando l’imposizione di qualsiasi corrispondente profitto». In altri casi, infine, questi strumenti finanziari sono stati utilizzati per ottenere detrazioni più ingenti della perdita stessa, generando grandi preoccupazioni per le autorità tributarie di mezzo mondo. La maggior parte dei paesi dispone di regole che limitano l’utilizzo delle perdite in caso di mutamenti di proprietà o di attività, anche se alcuni prevedono alcune eccezioni legate al caso delle riorganizzazioni interne. Queste restrizioni limitano i costi delle entrate fiscali legate alla compensazione delle perdite, ma possono, in alcuni casi, essere dirette specificamente a contrastare le pratiche abusive legate alla compravendita di aziende in perdita con l’unico scopo di spalmare il rosso di bilancio negli anni successivi, andando in questo modo a limitare gli importi tributari dovuti all’Erario. La stessa cosa vale per le regole applicate dalla maggior parte dei paesi alla tassazione dei gruppi di imprese. In questo caso si vogliono scoraggiare le fusioni o acquisizioni di imprese realizzate con la sola finalità elusiva delle imposte attraverso la separazione delle perdite delle entità societarie. Oltre alle classiche tecniche di fusione di imprese in perdita con altre in attivo per compensare il livello delle imposte, gli esperti dell’Ocse hanno alzato i riflettori su altre pratiche più evolute. Come l’acquisizione di società in perdita verso la fine dell’anno. E questo perché le legislazioni di alcuni paesi non prevedono l’esclusione dall’applicazione delle regole sulle corporate tax losses per periodi di tempo inferiori al singolo esercizio fiscale. miliardi nel 2006 e toccare il livello record di 31 miliardi al termine dei 12 mesi successivi. L’evidenza empirica risulta, tuttavia, piuttosto limitata a causa delle differenti legislazioni dei singoli stati che prevedono condizioni diverse per la concessione delle facilitazioni fiscali legate alle perdite di esercizio. In Austria, per esempio, questa facilitazione è stata preclusa a tutte le imprese di grandi dimensioni che hanno optato per un regime di tassazione cross-border per le proprie attività. Situazione opposta in Francia dove il governo ha deciso di escludere dalla pratica della corporate tax losses le società di piccole dimensioni (pmi), mentre la Norvegia ha tenuto fuori dal regime di facilitazione fiscale le imprese attive nel comparto petrolifero petrolifero. Grande varietà anche sul fronte dei sistemi utilizzati dalle imprese di tutto il mondo per approfittare di questa facilitazione concessa originariamente dai governi per supportare l’andamento delle proprie imprese in momenti di crisi. «Tra gli strumenti preferiti dalle imprese per approfittarsi di queste concessioni, i più accreditati sono la riorganiz- zazione di impresa impresa, i prezzi di trasferimento e alcuni strumenti finanziari», si legge nel rapporto degli analisti di Parigi (si vedano altro servizi in pagina). © Riproduzione riservata Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/ perdite http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it PRIMO PIANO Settem Lunedì 5 Settembre 2011 9 Gli effetti della sentenza della Cassazione secondo cui il diritto al risarcimento non è prescritto Medici specializzandi alla cassa Il maxi-ricorso sulle borse coinvolgerà altre 30 mila cause DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it I Pagina a cura BENEDETTA PACELLI l diritto dei medici specializzandi ha una prescrizione più che decennale. E l’Italia avendo recepito in ritardo e, non in maniera retroattiva, quelle direttive europee che hanno imposto di retribuire i camici bianchi in formazione, è costretta ora a pagare. Con tanto di interessi. Del resto la sentenza (n. 17350/11) della terza sezione della Corte di cassazione, depositata il 18 agosto scorso parla chiaro: l’inerzia dello stato fa sorgere il diritto al risarcimento e la prescrizione dello stesso inizia a decorrere solo dal giorno in cui viene promulgata la legge di recepimento. Che oltretutto è «parziale sotto il profilo soggettivo», nel senso che provvede solo per il futuro o solo per alcune categorie, ma non per altre. Il risultato? La presidenza del consiglio dei ministri, i dicasteri dell’università e della salute saranno costretti a risarcire gli oltre 800 medici di tutta Italia, rappresentati dall’Associazione Consulcesi Health (associazione che rappresenta circa 30 mila medici provenienti da tutta Italia) che hanno presentato un maxi-ricorso collettivo per borse di studio non erogate durante gli anni della specializzazione. Si tratta di oltre 100 mila euro per medico per un totale, quindi, che varia dagli 80 ai 100 milioni di euro. Una somma composta dagli 11.103,82 euro della borsa per ognuno dei quattro o cinque anni di scuola (a seconda della specializzazione), più la rivalutazione e gli interessi che hanno triplicato gli importi. Solo per il momento però, perché se il principio di fondo rimarrà lo stesso e quindi, come ammette la Cassazione, il diritto al risarcimento non è prescritto, la somma potrebbe lievitare: basti pensare che sono circa 30 mila (la maggior parte attraverso Consulcesi, ma anche attraverso il Codacons e altre associazioni sindacali come Vogliovivere) le cause pendenti per un totale di oltre 120 mila medici. A questi vanno aggiunte, poi, altre 10 mila cause in rappresentanza di altri 150 mila medici che hanno fatto appello per la mancata copertura previdenziale di borse di studio erogate dal 1994 al 2006. La sentenza. La sentenza della Corte di cassazione, dunque, conferma in sostanza che il diritto al risarcimento dei danni per la mancata attuazione da parte dello stato italiano per le direttive comunitarie non si prescrive perché non è stata ancora attuata la norma che riconosce in loro favore la remunerazione per periodo di specializzazione svolto. «L’elemento determinante», spiega Massimo Tortorella presidente di Consulcesi, «è il nodo della prescrizione: se ci fosse la norma di riferimento questa inizierebbe a decorrere nel ’99, data di entrata in vigore della Riepilogo dei fatti 1982 La Comunità europea con una direttiva (n. 76/82) ha stabilito che il periodo dei medici, sia a tempo pieno che a tempo ridotto, debba essere oggetto di adeguata remunerazione in tutti gli stati membri. 1991 Con il decreto legislativo n. 257, lo Stato Italiano istituisce una borsa di studio annuale di 21,5 milioni di lire per ciascun specializzando, ma esclusivamente a favore dei medici ammessi alle relative scuole a decorrere dall’anno accademico 1991-1992. Nessun provvedimento o rimborso quindi per gli specializzandi degli anni precedenti, cioè dal 1983 al 1991. 2000 La Corte di giustizia europea interviene di nuovo riconoscendo ancora il diritto degli specializzandi delle classi 1983-1991 a essere retribuiti adeguatamente per i periodi di formazione rispettivamente svolti, sollecitando lo Stato italiano a intervenire. 2003 Viene presentato un disegno di legge (senatore Roberto Manzione) e sostenuto da tutti gli schieramenti politici, che riconosce in favore dei medici la somma di € 7.000,00, per ogni anno di corso, da corrispondersi in quattro anni. 2006 Il Tribunale di Messina condanna le amministrazioni a corrispondere ai medici aventi diritto la somma di 6.713,94 euro per ogni anno della durata del corso di specializzazione, oltre agli interessi legali. Il Tribunale di Roma condanna lo Stato italiano e alcuni ministeri a pagare oltre 35 milioni di euro. 2010 Con la sentenza n. 4717 del 15 novembre 2010 la Corte d’appello di Roma condanna la Presidenza del consiglio dei ministri a restituire ai medici specialisti degli anni 1983-1991 6,5 milioni di euro, a copertura sia della remunerazione spettante per tutta la durata del corso, sia della rivalutazione delle somme e degli interessi maturati ino a oggi. 2011 A giugno Stefano De Lillo, componente della commissione sanità del Pdl, presenta al Senato il nuovo disegno di legge che prevede il pagamento delle borse di studio non corrisposte ai medici che hanno frequentato le scuole di specializzazione universitarie in medicina dall’83 al ’91. 2011 Con la sentenza n. 17350 del 18 agosto 2011 la Corte di cassazione di Roma stabilisce che il diritto di questi medici non è ancora prescritto, per cui potranno richiedere quanto è loro dovuto alla Presidenza del consiglio, al Ministero della salute e a quello dell’università e della ricerca. Tali enti dovranno versare un totale di oltre 100 milioni di euro, a copertura sia della remunerazione spettante per tutta la durata del corso, sia della rivalutazione delle somme e degli interessi maturati ino a oggi. Un ddl in senato per chiedere un forfait Un disegno di legge in favore dei medici secondo la normativa vigente in materia». che non hanno ricevuto i rimborsi previsti Inoltre si prevederà di effettuare controlper gli anni della scuola di specialità. La li a campione non inferiori al 10% delle proposta (n. 2786) presentata lo scorso istanze presentate, «prevedendo, altresì, giugno in senato da Stefano De Lillo com- che le predette istanze possano essere preponente della commissione sanità prevede sentate anche attraverso le associazioni, appunto il pagamento delle borse di stu- non riconosciute, rappresentative dei medio non corrisposte ai medici che hanno dici interessati.» frequentato le scuole di specializzazione La copertura economica? Per l’attuazione universitarie in medicina dall’anno accade- della presente legge, si legge nel testo, «è mico 1982-1983 al 1990-1991. Nel disegno autorizzata la spesa di 50 milioni di euro di legge si chiede il riconoscimento di un per l’anno 2011, di 100 mln di euro per importo forfetario di 20 mila euro ciascu- l’anno 2012, di 150 mln di euro per l’anno no per ogni anno di corso, in favore dei 2013 e di 200 milioni di euro a decorrere medici che si sono rivolti alla legge per dall’anno 2014». Un provvedimento che, ottenere un diritto loro dovuto secondo come spiega ancora Massimo Tortorella, le norme dell’Unione europea. In questo «va nella direzione della nostra proposta. caso però non sarebbe previsto né il pa- Alcune delle nostre cause, infatti, stanno gamento di interessi legali, né le somme a andando in decisione adesso. titolo di rivalutazione monetaria. Entro 30 La maggior parte invece necessiteranno giorni dalla data di entrata in vigore della di un tempo decisamente più lungo. Ecco legge sarà poi il ministro dell’istruzione, perché noi proponiamo al medico di fare dell’università e della ricerca a stabilire una transazione. con proprio decreto il termine entro il Da una parte questo eviterebbe un salasquale dovrà «essere trasmessa l’istanza di so non indifferente per lo stato e dall’alcorresponsione delle bortra questi professionisti se di studio, lo scaglionaavrebbero la possibilità di La sentenza sul sito mento dei pagamenti, le non aspettare il giudizio di modalità di inoltro, di tutti i tribunali e vedere www.italiaoggi.it/ sottoscrizione e di autosubito riconosciuto il prodocio7 certificazione dell’istanza prio diritto». legge 370 del 1999 che autorizza la spesa per le scuole di specializzazione, scadendo quindi nel 2009. Mancando però la norma di partenza che sancisce il diritto alienabile di erogare le borse di studio ai medici il diritto non è prescritto». L’integrale applicazione delle direttive europee, dicono i giudici di ultima istanza sarebbe dovuta «avvenire entro il 31 dicembre 1982 (art. 16 della direttiva 82/76/Cee)», ma lo stato italiano non rispettò tale termine, tanto che venne dichiarato inadempiente dalla Corte di giustizia». La situazione di inadempienza, comunque, «non fece cessare l’obbligo comunitario» che avrebbe potuto essere adempiuto integralmente soltanto se lo stato italiano, «nell’introdurre una disciplina attuativa della direttiva e conforme a essa, avesse disposto non solo per l’avvenire», ma anche «prevedendo la retroattività di detta disciplina». Cosa non fatta. Nel caso di una direttiva comunitaria chiara e che necessita di una legge di recepimento, «l’inerzia dello stato fa sorgere il diritto al risarcimento», che è permanente e la cui prescrizione inizia a decorrere solo dal giorno in cui viene promulgata la legge recepita. Non solo perché se la legge è parziale sotto il profilo soggettivo, nel senso che provvede solo per il futuro o solo per alcune categorie ma non per altre, il calcolo della prescrizione non parte per i soggetti esclusi «perché la residua condotta di inadempimento sul piano soggettivo continua a cagionare in modo permanente il danno e, quindi, a giustificare l’obbligo risarcitorio». Il futuro. La vicenda non si esaurisce qui. Perché sono già stati avviati ulteriori ricorsi collettivi per ottenere le differenze retributive sino a 35 mila euro l’anno, nonché i versamenti dei relativi contributi previdenziali, per gli anni di frequenza alle scuole dal ’94 al 2006. Dal 2006-2007, infatti, i medici specializzandi sono inquadrati con un contratto di formazione specialistica e percepiscono dalle università una vera retribuzione, di circa 25 mila euro per ogni anno di corso. A loro è riconosciuto il contratto di lavoro di formazione specialistica e quindi il pagamento di tutti gli oneri contributivi ai fini previdenziali e la copertura assicurativa dei rischi professionali e degli infortuni. Questi diritti, tuttavia, erano stati già riconosciuti dal 1999 con il dlgs 368 la cui attuazione è rimasta sospesa fino al 2006. Fino a quell’anno i medici hanno percepito solamente una borsa di studio di 11 mila euro annui lordi, senza alcun diritto a ferie, pensione, maternità e malattie, con il divieto di svolgere ogni altro lavoro e senza precise garanzie sulla qualità della formazione specialistica. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 10 FISCO Lunedì 5 Settembre 2011 Gli effetti prodotti dal decreto sviluppo e dalla manovra correttiva: più tutele per i contribuenti Riscossione, si allenta la presa Azioni esecutive dei concessionari soggette a limiti e cautele Pagina a cura ANDREA BONGI DI Riscossione e sanzioni dopo le manovre estive http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it U na riscossione più leggera e con maggiori tutele per i contribuenti. Una revisione delle sanzioni tributarie con un doppio effetto: minore tolleranza per i comportamenti omissivi dei contribuenti più comprensione per i brevi ritardi nei pagamenti. È, in linea di massima, lo scenario che si presenta dopo gli interventi del decreto sviluppo (dl n.70/2011) e della prima manovra correttiva (dl n.98/2011), che hanno, infatti, introdotto limiti e cautele alle azioni esecutive dei concessionari della riscossione e al tempo stesso sanzioni leggere per i pagamenti effettuati con ritardi brevi. Sono stati rivisti i criteri per la determinazione degli interessi fiscali e eliminate le norme che generavano un anatocismo fiscale nel calcolo delle indennità di mora. All’orizzonte si preparano anche cambiamenti importanti tra i quali, in primis, il ritorno della riscossione dei tributi locali ai comuni e alle società dagli stessi partecipate. Novità in materia di riscossione. Dal 1° gennaio 2012 Equitalia cesserà di effettuare le attività di accertamento, liquidazione e riscossione, sia spontanea che coattiva, delle entrate di natura tributaria e patrimoniali dei comuni e delle società dagli stessi partecipate. Queste funzioni torneranno a essere svolte direttamente dagli stessi enti locali. Mentre torna a essere gestita direttamente dagli uffici periferici dell’istituto nazionale della previdenza sociale la riscossione dei contributi 1. Novità in materia di riscossione 2. Novità in materia di misure cautelari 3. Novità in tema di determinazione degli interessi 4. Novità in tema di ravvedimento e sanzioni previdenziali. Si interrompe, dunque, l’iscrizione a ruolo degli stessi a cura dell’Agenzia delle entrate, fatti ovviamente salvi i periodi pregressi e gli accertamenti già notificati. La riscossione avverrà tramite il c.d. «avviso di debito» che costituisce un atto avente valore di titolo esecutivo e che sarà emesso direttamente dall’Inps. 1.1) Inesigibilità dei ruoli Slitta al 30.09.2012 Il termine per le comunicazioni dei concessionari 1.2) Riscossione enti locali Dal 01.01.2012 Passaggio di consegne da equitalia ai comuni 1.3) Riscossione contributi previdenziali Torna di competenza dell’inps tramite avviso di debito 1.4) Riscossione coattiva debiti < 2.000 euro Possibile solo dopo due solleciti di pagamento al debitore moroso 2.1) Iscrizioni di ipoteche Obbligo di invio del preavviso di ipoteca speciiche esclusioni 2.2) Fermi amministrativi Niente aggravio di spese al debitore in caso di cancellazione del fermo 3.1) Indennità di mora La nuova base di calcolo è al netto di sanzioni ed interessi 3.2) Interessi fiscali Fissato il limite massimo pari ad un punto allo spread applicabile al tasso legale 4.1) Iscrizioni a titolo provvisorio Ridotto dalla metà ad un terzo l’importo iscrivibile 4.2) Mini sanzioni sui ritardi brevi Fino al 14° giorno di ritardo nel pagamento sanzioni leggere 4.3) Via le fideiussioni per i pagamenti rateali Scompare l’obbligo della garanzia sui principali istituti delattivi del contenzioso Si attenua la morsa della riscossione quando l’importo del debito non è superiore ai 2 mila euro. Grazie alle modifiche introdotte dal dl n.70/2011 si prevede ora un doppio sollecito di pagamento da inviare al debitore inadempiente prima di dare avvio alle azioni cautelari ed esecutive nei suoi confronti. Tra il primo e il secondo sollecito, da effet- tuarsi tramite posta ordinaria, dovranno inoltre decorrere almeno sei mesi. Novità in materia di misure cautelari. Importanti le novità introdotte in materia dal decreto sviluppo (dl n.70/2011). Le stesse riguardano sia i fermi amministrativi che le iscrizioni ipotecarie sugli immobili del debitore moroso. Si tratta di un pacchetto di misure finalizzato essenzialmente a introdurre norme di maggior tutela a favore dei contribuenti. Le iscrizioni ipotecarie dovranno necessariamente essere precedute da un preavviso di ipoteca e non potranno mai essere iscritte quando il debito è inferiore a 8 mila euro o a 20 mila euro, se la relativa pretesa è contestata o contestabile e l’immobile costituisce abitazione principale del debitore. Novità in tema di determinazione degli interessi. Per i ruoli consegnati a decorrere dal 13 luglio 2011 gli interessi moratori non saranno più calcolati sulla quota riferita alle sanzioni pecuniarie di natura tributaria e agli interessi. La misura massima dello spread applicabile al tasso di interesse legale, prevista nell’articolo 1, comma 150 della legge 244/2007, scende inoltre dagli originari tre punti percentuali a un solo punto percentuale. Scompare l’obbligo della garanzia fideiussoria per i pagamenti rateali superiori a 50 mila euro dovuti in base ai principali istituti deflattivi del contenzioso tributario. Colpo di spugna, dunque, all’obbligo di prestare idonea garanzia (polizza fideiussoria o fideiussione bancaria) in caso di definizione della lite fiscale tramite: accertamento con adesione, acquiescenza all’accertamento e conciliazione giudiziale. © Riproduzione riservata Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/riscossione PER I PAGAMENTI EFFETTUATI ENTRO IL 14° GIORNO DALLA SCADENZA La sanzione si alleggerisce se il ritardo è breve M olte le novità introdotte dal dl sviluppo e dalla manovra correttiva sulle sanzioni di natura tributaria e sul ravvedimento. Alcune sono favorevoli al contribuente, come la riduzione delle iscrizioni a titolo provvisorio e le sanzioni in misura ridotta per i c.d. ritardi brevi, altre invece sono di segno opposto, come nel caso dell’inasprimento dei comportamenti poco ortodossi dei contribuenti in materia di studi di settore. Grazie alla modifica introdotta dal dl sviluppo all’articolo 15 del dpr 602/73 le somme che potranno essere oggetto di riscossione o iscrizione a ruolo a titolo provvisorio scendono dalla metà delle imposte, contributi e premi corrispondenti ai maggiori imponibili accertati dall’ufficio a un terzo. Si tratta di una modifica finalizzata ad attenuare l’im- patto dei nuovi accertamenti esecutivi il cui avvio è ulteriormente slittato al 1° ottobre prossimo. Si tratta di una misura favorevole al contribuente che faciliterà le scelte in ordine all’impugnativa o meno dei futuri accertamenti. Per effetto di tale disposizione il panorama attuale delle iscrizioni a ruolo a titolo provvisorio sugli atti oggetto di impugnativa da parte del contribuente è dunque il seguente: per i ruoli formati ante dl sviluppo l’iscrizione a titolo provvisorio è pari al 50% delle imposte accertate, per quelli invece formati dopo l’iscrizione a titolo provvisorio scende al 33,33% delle maggiori imposte accertate. Altra novità importante in materia di sanzioni riguarda i pagamenti effettuati con breve ritardo. Quando un pagamento verrà effettuato entro i 14 giorni successivi alla scadenza naturale i contribuenti potranno, infatti, beneficiare delle sanzioni in misura ridotta e del conseguente maxi ravvedimento, introdotto dall’articolo 23, comma 31 della manovra correttiva. Grazie a tale disposizione la sanzione applicabile per i pagamenti con breve tardività (entro il 14° giorno dalla scadenza) è pari al 2% per ogni giorno di ritardo fino al quindicesimo. Tale sanzione in misura ridotta rispetto al precedente 30%, combinata con la riduzione a un decimo delle sanzioni prevista dal ravvedimento operoso, si riduce di fatto allo 0,2% per ogni giorno di ritardo. Per l’effetto moltiplicatore introdotto dalla norma al quindicesimo giorno la sanzione ridotta viene di fatto ad annullarsi tornando a coincidere con quella ordinaria (2% x 15 =30%). Modificate anche le regole relative all’irrogazione immediata delle sanzio- ni. D’ora in poi le sanzioni collegate al tributo o ai maggiori tributi, dovranno essere irrogate contestualmente alla richiesta delle maggiori somme a titolo d’imposta. Viene dunque meno il cosiddetto doppio binario sulla base del quale gli uffici potevano irrogare le sanzioni con atto separato da quello di accertamento dei tributi. Attraverso una modifica operata dalla manovra correttiva alla norma contenuta nell’articolo 17 del dlgs n.472/97 si introduce dunque l’obbligo per gli uffici, al posto dell’attuale facoltà, di irrogare le sanzioni collegate al tributo contestualmente all’emissione dell’avviso di accertamento o di rettifica. Ciò anche in assenza di previa contestazione al contribuente di quanto richiesto con l’atto medesimo. Tale disposizione decorre dagli atti emessi a far data dal 1° ottobre 2011. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it FISCO Lunedì 5 Settembre 2011 11 Le indicazioni per compilare correttamente il quadro in vista della scadenza del 30 settembre Rw, professionisti spalle al muro Cassazione severa sulle responsabilità dei consulenti DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Q Pagina a cura MAURIZIO TOZZI uadro RW, incubo responsabilità per i professionisti. Se le notizie riferite ai capitali all’estero sono fornite dal contribuente, il consulente deve valutare l’obbligo dichiarativo e adempiere. La Cassazione è severa sulle responsabilità professionali. Necessario farsi attestare l’esistenza delle disponibilità e l’eventuale presenza, nel corso dell’anno, di flussi finanziari. Il quadro RW, entro il prossimo 30 settembre, deve essere compilato. Nella consapevolezza che non si tratta di un adempimento influente sul risultato degli imponibili, deve riflettersi sulle «strane» conseguenze in termini di sanzioni. Appare lecito usare la parola «strane» se solo si riflette sul fatto che le sanzioni previste dal legislatore non fanno affatto distinzioni, trovando applicazione sia nei confronti degli evasori incalliti, che riguardo ai contribuenti in buona fede e che hanno omesso la compilazione per «ignoranza» del relativo obbligo. Deve dirsi, per onestà, che il quadro RW fino alle problematiche dello scudo fiscale non era mai stato preso seriamente in considerazione, essendo peraltro costellato di situazioni dubbie che nel passato non erano state oggetto di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle entrate e che per questo non sono mai state evidenziate in dichiarazione: basti pensare ai natanti tenuti a disposizione, alla gestione delle stock option, ai conti correnti cointestati o alle situazioni di nuda proprietà e usufrutto. Solo a seguito delle diverse interpretazioni riguardanti lo scudo fiscale e da ultimo della circolare n. 45 del 2010 si è riuscito ad avere una solida base interpretativa per porre in essere l’adempimento, ma la situazione è divenuta problematica per gli errori commessi e ormai «consolidati». Se comunque per il passato si ritiene fortemente plausibile che trovi applicazione l’articolo 6, comma 2, del dlgs n. 472 del 1997, in forza del quale nessuna sanzione può essere irrogata ai contribuenti che non hanno compilato il quadro RW o lo hanno compilato in maniera errata a causa proprio dei mancati chiarimenti necessari, trattandosi di una problematica che certamente contiene delle notevoli difficoltà applicative, il problema sorge forte per il presente e almeno secondo l’amministrazione finanziaria non è rilevante la buona fede e il non intento evasivo del contribuente. Le sanzioni irrogabili sono vessatorie, a maggior ragione per i soggetti non evasori e possono addirittura raggiungere la metà del valore dell’attività Il modello DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA (art. 46 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445) Il/La sottoscritto/a …….., nato/a a …… il …… e residente a ……, in via ….., cap …., CF …….., consapevole delle conseguenze previste dalla legge nel caso di dichiarazioni non veritiere, DICHIARA Che al 31 dicembre 2010: detiene all’estero le seguenti attività finanziarie e patrimoniali: Natura dell’investimento Valore dello stesso _____________________________________ _____________________________________ non detiene all’estero attività finanziarie e patrimoniali tali da essere indicate nel quadro RW della dichiarazione dei redditi DICHIARA INOLTRE Che nel corso del medesimo anno 2010: ha effettuato flussi finanziari verso, da e sull’estero, di seguito elencati: Natura del flusso finanziario Entità del flusso _____________________________________ _____________________________________ non ha effettuato flussi finanziari verso da e sull’estero, tali da essere indicati nel quadro RW della dichiarazione dei redditi …., ….. 2011 In fede La presente dichiarazione non va autenticata Un fac simile Comunicazione alla clientela Gent.mi Sig.ri Clienti Oggetto: attività possedute all’estero – Obbligo di compilazione del quadro RW In forza della normativa di riferimento, contenuta nel D.L. n. 167 del 1990, è richiesto, tra l’altro, che i contribuenti persone isiche, residenti iscalmente in Italia, devono indicare nel modulo RW della dichiarazione dei redditi: • le attività estere di natura inanziaria (per esempio conti correnti, partecipazioni in società, inanziamenti anche infruttiferi, azioni, obbligazioni, stock options ecc.); • gli investimenti all’estero di natura patrimoniale (per esempio immobili, aerei, yacht ecc.). Le predette attività devono essere indicate in funzione del loro costo storico (per esempio, valore d’acquisto dell’immobile o valore iniziale della partecipazione), a eccezione di alcune attività valutabili «a saldi», come nel caso dei conti correnti o dei inanziamenti, anche infruttiferi, nelle società estere. Nello speciico, nel quadro RW del modello Unico, si è obbligati a indicare: 1. i trasferimenti dall’Italia all’estero e viceversa, o anche esclusivamente all’estero (pur se all’interno del medesimo paese estero) di attività inanziarie, laddove nel corso dell’anno i valori complessivi delle movimentazioni effettuate siano di importo superiore a 10.000,00 euro; 2. la detenzione all’estero - alla data del 31/12 di ogni anno - di attività inanziarie o patrimoniali (terreni, fabbricati, conti bancari, partecipazioni societarie ecc.), sempre a condizione che i valori complessivi siano di importo superiore a € 10.000,00, a prescindere dal fatto che queste ultime abbiano prodotto o meno reddito nel corso dell’anno. L’adempimento, di particolare dificoltà tecnica, prevede pochi e dettagliati casi di esonero, esplicati nei diversi documenti di prassi emanati dall’amministrazione inanziaria. Si rappresenta che la compilazione del quadro RW non esplica alcun effetto sulla determinazione delle imposte dovute, essendo del tutto «neutro» ai ini dell’ammontare dell’imponibile da dichiarare. Ciò nonostante, nel caso si ometta di la compilazione, anche solo delle disponibilità detenute all’estero e in assenza di movimentazioni inanziarie, è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria particolarmente gravosa, nella maggior parte dei casi nella misura dal 10 al 50% dell’ammontare degli importi non dichiarati. Peraltro, sussiste anche la previsione di una pesante sanzione accessoria, limitata a speciiche circostanze tra cui la non indicazione delle attività detenute alla ine di ogni anno, che è la conisca di beni di corrispondente valore (cd. conisca per equivalente). Nella consapevolezza di aver sensibilizzato l’attenzione sulla problematica, si evidenzia che lo studio è a disposizione per qualsiasi chiarimento, analisi della situazione e indicazione in ordine all’adempimento da effettuarsi, precisando sin da ora che qualora vi siano gli estremi per procedere alla compilazione, la stessa dovrà essere obbligatoriamente effettuata. A tale scopo si richiede la compilazione dell’allegata dichiarazione sostitutiva, in cui è possibile alternativamente indicare: • la detenzione di attività inanziarie e patrimoniali all’estero, nonché l’effettuazione di movimentazioni inanziarie da, verso e sull’estero, speciicando in tal caso la natura dell’attività o movimentazione, il valore della stessa e producendo ogni documentazione utile al riguardo. In tale evenienza si renderà necessario recarsi presso lo studio entro e non oltre il ……; • la non detenzione di attività all’estero e l’assenza di lussi. Solo in tale secondo caso non è obbligatorio procedere alla compilazione del quadro RW e non è necessario procedere ad un incontro presso lo studio professionale. detenuta all’estero o del flusso eeseguito, con disappunto del ssoggetto accertato. E sul puntto è bene chiarire un aspetto p pragmatico: proprio i non evassori, ossia coloro che non hanno nulla da nascondere, sono molto n eesposti a controlli della corretta ccompilazione del quadro RW, in q quanto è lecito presumere che ll’amministrazione finanziaria d disponga delle informazioni rriferite ai flussi e/o agli invesstimenti. Si pensi a coloro che h hanno mandato soldi all’estero ccon i canali istituzionali o anccora quei soggetti che hanno p proprietà immobiliari in paesi p privi di fiscalità agevolata e ccollaborativi con l’Italia per i ccontrolli internazionali. Cosa fare per ovviare all’incconveniente? L’indicazione è di compilare il quadro RW. S Spesso però vi sono delle «resisstenze» sul punto in quanto il ccontribuente interessato teme cconseguenze per il passato, ciò ssoprattutto nelle casistiche in ccui non ricorrono (e non ricorrev vano) i predetti dubbi applicativi ed è (era già all’epoca) noto di dover procedere all’adempimento: si pensi al conto corrente o all’immobile detenuto all’estero e dato in locazione con percezione di un fitto. In simili situazioni particolarmente delicata è la posizione del consulente, soprattutto alla luce del recente e ormai costante filone giurisprudenziale della Corte di cassazione che ritiene lo stesso responsabile degli errori concernenti la corretta applicazione delle sue conoscenze deontologiche e professionali: in termini pratici, posto che la Suprema corte ha più volte addebitato al professionista l’onere di pagare le sanzioni collegate all’errore e considerato che nel quadro RW si dibatte esclusivamente di sanzioni, il rischio concreto è che una volta informati della presenza di disponibilità e/o flussi da indicare in dichiarazione e non avendovi adempiuto, sia proprio il consulente a pagarne le conseguenze. A scanso di equivoci, dunque, è opportuno informare la clientela (a lato si propone una lettera da inviare alla stessa) e farsi rilasciare una dichiarazione sostitutiva in ordine all’esistenza o meno di disponibilità e flussi, precisando che in caso di risposta affermativa e ferma restando l’analisi della situazione concreta e il riscontro del relativo obbligo, si procederà alla compilazione del quadro RW, circostanza eliminata solo in assenza di flussi e/o disponibilità, ovvero se non ricorrono le relative condizioni normative. © Riproduzione riservata Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/rw http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 12 FISCO Lunedì 5 Settembre 2011 Giurisprudenza di merito ed Entrate restano su fronti opposti in materia di tassazione indiretta Trust, arricchimento non scontato Imposte in misura fissa quando non c’è trasferimento di valore Pagina a cura LUCA NISCO DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it U n trust con conferimento immobiliare sconta le imposte ipotecarie e catastali in misura fissa. È così che la giurisprudenza di merito continua a sconfessare l’Agenzia delle entrate sulla tassazione ai fini delle imposte indirette degli atti di apporto di beni in favore di trust aventi finalità liquidatorie o solutorie, reputandoli soggetti all’imposta di registro in misura fissa in luogo della ben più onerosa imposta proporzionale di donazione. La sentenza della Commissione tributaria provinciale di Lodi (la n. 60/2/11 del 4 aprile 2011), riprendendo e arricchendo un filone giurisprudenziale sempre più consolidato, infatti, ha ribadito che l’atto di apporto di beni in trust non comporta alcun trasferimento di ricchezza nei confronti del trustee, che di fatto non ottiene alcun arricchimento personale e non realizza alcun accrescimento definitivo del suo patrimonio, con la conseguente legittima applicazione dell’imposizione in misura fissa (168 euro) sia per quanto attiene l’imposta di registro che, in relazione a beni immobili, le imposte ipotecarie e catastali. Tale pronuncia rappresenta un ulteriore tassello favorevole al contribuente che si innesta sull’oramai annoso contrasto interpretativo tra l’Agenzia delle entrate e le commissioni tributarie in merito al corretto regime di tassazione, ai fini delle imposte indirette, dell’apporto di La tesi della giurisprudenza Il trust non comporta alcun trasferimento di ricchezza al momento della sua costituzione nei confronti del trustee, che di fatto non ot tie n e a l c u n beni in trust costituiti con finalità liquidatorie del patrimonio sociale o di soddisfacimento dei creditori del disponente. L’Amministrazione finanziaria, principalmente sulla scorta dell’interpretazione fornita con le circolari n. 48 del 2007 e n. 3 del 2008, pur in assenza di una disciplina normativa esplicita, continua a reputare assoggettabili all’imposta proporzionale di donazione gli apporti di beni in trust, peraltro indipendentemente dal tipo di trust, operando un’analogia con i «vincoli di destinazione» e individuando nell’apporto il momento in cui si manifesta il trasferimento della ricchezza, momento impositivo rilevante per il tributo sulle donazioni. La successiva (e meramente eventuale) devoluzione dei beni ai beneficiari non rappresenterebbe, invece, un ulteriore presupposto impositivo, avendo i beni già scontato l’imposizione in sede di apporto iniziale. Tale impostazione, criticabile in quanto generalizzata e incurante delle sfumature che possono celarsi dietro il generico sostanziale arricchimento personale e non realiz za alcun accrescimento deinitivo del suo patrimonio; legittima pertanto è l’imposizione in misura issa. termine «trust», strumento giuridico dotato di enorme duttilità, pare non potere effettivamente reggere a un’attenta analisi giuridica, in particolare laddove oggetto di indagine sia un trust costituito con finalità c.d. solutorie, ovvero volto al soddisfacimento delle pretese dei creditori del disponente. La posizione assunta anche recentemente dagli Uffici periferici dell’Agenzia delle entrate, volta ad anticipare l’intero prelievo a titolo di imposta sulle donazioni già al momento del conferimento iniziale a favore del trust, presuppone erroneamente che vi siano sempre e comunque beneficiari della ricchezza apportata in trust che sulla stessa vantino un diritto certo, attuale e incondizionato; ma cosi non è. Approfondendo la tematica, osserviamo che nelle strutture più semplici di trust solutori, volti a ripianare pregresse posizioni debitorie non ancora sfociate in dichiarazioni di insolvenza, l’imprenditore individuale o la società disponente (settlor) dispone del proprio patrimonio (mobiliare o immobiliare) in favore di un trust costituito con lo scopo di valorizzare e liquidare le attività conferite, vincolando queste ultime, nonché le somme eventualmente ricavate dalla loro liquidazione, al soddisfacimento delle ragioni creditorie delle banche e degli altri creditori sociali, individuati quali beneficiari. In tali strutture, eventualmente associate a una richiesta di concordato preventivo o accordo di ristrutturazione dei debiti, possono inserirsi anche i soci della società in crisi ovvero soggetti «terzi» rispetto alla stessa o all’imprenditore individuale, apportando in trust beni propri al fine di rafforzare la consistenza del patrimonio e la ragionevole aspettativa dei creditori di vedersi soddisfatti grazie alla gestione e alla liquidazione delle attività in trust. Il trustee può essere una persona fisica o giuridica, eventualmente lo stesso disponente nell’ipotesi di trust c.d. «autodichiarato», mentre protector (sostanzialmente garante dell’operato del trustee) può essere una persona individuata dal comitato dei creditori o un commissario giudiziale nell’ipotesi di società debitrice ammessa a una procedura di concordato preventivo. Una volta terminata la propria opera di valorizzazione e liquidazione del patrimonio, con soddisfacimento dei creditori, il trust vedrà esaurita la propria funzione e cesserà i propri effetti, con retrocessione al disponente delle eventuali attività residue ovvero loro attribuzione ad altre finalità individuate nel programma attuativo del trust. Ciò che appare evidente in tali strutture è l’assenza di qualsivoglia intento «liberale» da parte del disponente nei confronti del trustee, il quale, da gestore del patrimonio affidatogli, dovrà operare al fine di realizzare il programma attuativo del trust, coerentemente con le finalità del medesimo. In sostanza, è vero che l’atto di trasferimento di un bene in proprietà al trustee, da parte del disponente, è atto a titolo gratuito in quanto a fronte di esso il trustee non versa alcun corrispettivo, ma è altrettanto vero che per il tramite della disposizione il settlor non intende beneficiare il trustee, intendendo piuttosto fornirgli gli strumenti necessari per portare a compimento le finalità del trust. È proprio in queste finalità che l’atto dispositivo trova la sua causa concreta e conseguentemente la propria natura. Ne consegue che per identificare la natura, onerosa o meno, del trust, occorre fare riferimento al rapporto intercorrente tra disponente e beneficiari, qui rappresentati dalle banche e dagli altri creditori dell’impresa, dunque ad un rapporto di debito/credito che sfugge a qualsiasi logica o intento liberale. Letta in questa prospettiva, la fattispecie non può certamente integrare gli estremi di una donazione in senso tecnico, difettandone la causa, oltre che l’animus donandi, e neppure di un atto a titolo oneroso, poiché non vi è alcuna forma di corrispettivo a fronte dell’apporto. © Riproduzione riservata LA CASSAZIONE FA SCUOLA Le circolari interpretative non vincolano il contribuente L’assenza di un intento liberale comporta la non assoggettabilità dell’atto di apporto all’imposta sulle donazioni, con applicazione della sola imposta fissa di registro (168 euro), oltre alle imposte ipotecarie e catastali, che il collegio lodigiano, nella pronuncia n. 60/2/11 del 4 aprile 2011, ha reputato applicabili in misura fissa, in caso di apporto di beni immobili. L’interpretazione fornita dal giudice tributario, avallata peraltro dalla dottrina pressoché unanime, appare certamente condivisibile, in quanto basata su una ricostruzione coerente da un punto di vista logico-sistematico dello strumento del trust liquidatorio o solutorio, il quale proprio per la sua duttilità si sta rivelando un’ottima alternativa per la definizione delle situazioni di crisi d’impresa, non ancora sfociate in situazioni di conclamata insolvenza. Intestardirsi nell’appesantire in questa delicata fase storico-economica il carico fiscale correlato all’istituzione e dotazione di un trust solutorio, che per le ragioni sopra esposte deve legittimamente repu- tarsi sottratto all’applicazione dell’imposta sulle donazioni, rappresenta solo una limitazione, da parte dell’Amministrazione finanziaria, degli strumenti a disposizione degli imprenditori per far fronte a una congiuntura economicofinanziaria certamente non favorevole, il tutto esclusivamente in nome della tenuta di una posizione interpretativa che appare oramai superata dagli eventi e dalla giurisprudenza in via di consolidamento sul punto. Non può, del resto, sottacersi come in assenza di una disciplina normativa sul punto, la volontà di perseverare in tale (ardita) opera interpretativa pare destinata a scontrarsi sempre più con la giurisprudenza delle commissioni tributarie, le quali non mancano di sottolineare nelle loro pronunce quanto statuito dalla suprema Corte di cassazione nella oramai nota sentenza a sezioni unite n. 23031 del 2 novembre 2007, sulla valenza delle circolari emanate in materia tributaria. In detta sentenza viene espressamente chiarito che le circolari interpretative, in quanto atti «di parte», non vincolano il contribuente, che resta pienamente libero di non adottare un comportamento ad esse uniforme, non vincolano gli stessi uffici dell’amministrazione finanziaria, ai quali non è vietato di disattenderle, non vincolano, addirittura, nemmeno la stessa autorità che le ha emanate, la quale resta libera di modificare, correggere e anche completamente disattendere l’interpretazione adottata e, da ultimo, non vincolano, evidentemente, neppure il giudice tributario, in quanto l’ordinamento affida esclusivamente al giudice il compito di interpretare le norme, con la conseguenza che non si può fondare un atto impositivo esclusivamente su quanto asserito in una circolare. Sarebbe probabilmente ora di riconsiderare tale interpretazione, verificando l’applicabilità dell’onerosa imposta sulle donazioni, che in trust aventi finalità solutorie viene richiesta in misura pari all’8% del valore dei beni apportati, alla luce dei due rapporti principali che con- notano il trasferimento dei beni, ovvero il rapporto disponente-beneficiario e quello disponente-trustee. È solo il primo rapporto a potere fornire la causa dell’atto di destinazione e consentire la qualificazione dell’apporto come atto a titolo gratuito o a titolo oneroso, mentre il secondo rapporto, normalmente di carattere oneroso, in ragione della remunerazione del trustee per l’attività svolta, è evidentemente connotato dall’assenza di qualsivoglia animus donandi in da parte del disponente. Solo dopo la realizzazione del programma voluto dal disponente al momento dell’istituzione del trust, allorché il trustee attribuirà i beni in favore dei beneficiari del trust, potrà eventualmente verificarsi, e anzi andrà correttamente valutato, il presupposto impositivo; prima di allora, non essendovi alcun soggetto che possa vantare diritti sui beni, non potranno certamente reputarsi integrati i presupposti normativamente previsti per l’applicazione dell’imposta proporzionale di donazione. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Estate 2011: per lei l’abbonamento a ITALIAOGGI è più conveniente che mai! € 280,00 ANZICHÉ € 467,20 FINO AL 30 SETTEMBRE TUTTI I NUMERI SONO GRATIS Abbonandosi a ItaliaOggi con questa offerta lei riceverà Ogni mese Gentleman gratis tutti i numeri pubblicati dal momento dell’attivazione In più con l’abbonamento a ItaliaOggi ogni mese Gentleman, dell’abbonamento fino al 30 settembre 2011. 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Al via dal 2 novembre DI Pagine a cura BRUNO PAGAMICI I http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it ncentivi alle pmi per la tutela della proprietà industriale. Dal 2 novembre 2011 brevetti e disegni potranno essere finanziati dal ministero dello sviluppo economico (Mse) attraverso un fondo appositamente istituito. Le micro, piccole e medie imprese, anche di nuova costituzione, potranno pertanto qualificare i propri prodotti, rafforzare la capacità innovativa a livel- lo nazionale e internazionale e, soprattutto, aumentare la competitività del made in Italy. Al riguardo il ministero ha varato due iniziative, con uno stanziamento complessivo di 45 milioni di euro (i relativi avvisi sono pubblicati sulla G.u. n. 179 del 3 agosto 2011). La prima è rivolta alle aziende che intendono aumentare il numero dei depositi nazionali e internazionali di brevetti e disegni. L’aiuto economico va da mille a 1.500 euro per ogni deposito nazionale e fi no a 6 mila euro per l’estero. In tal caso saranno presi in considerazione il numero e i paesi in cui si deposita la richiesta di estensione del proprio titolo di proprietà industriale. Particolari agevolazioni sono previste per Stati Uniti d’America e Cina per il design; Cina, India, Usa, Brasile e Russia per i brevetti. L’altra iniziativa è indirizzata alle imprese che intendono portare sul mercato prodotti nuovi basati su brevetti e design. In tal caso l’agevolazione copre l’80% del- le spese ammissibili, fino a un tetto massimo di 70 mila euro per i brevetti e 80 mila euro per il design. Entrambe le misure saranno attuate dall’Mse, con il contributo tecnico di Invitalia (per i brevetti) e della Fondazione Valore Italia (per il design). I finanziamenti, a fondo perduto, saranno erogati secondo la procedura a sportello fino ad esaurimento dei fondi. La previsione è di poter mettere a disposizione complessivamente più di 9 mila premi unitari per il deposito dei titoli di proprietà industriale da parte delle imprese, che potranno inoltre essere accompagnate nella realizzazione dei loro progetti di valorizzazione dei brevetti e dei modelli e disegni industriali. © Riproduzione riservata Altri articoli sulla protezione del design nella sezione AvvocatiOggi REGISTRAZIONE TITOLI Le misure procedono su un doppio binario C on una dotazione domanda a partire dal 2 finanziaria di 15 novembre 2011, per via eletCome il Mise promuove in made in Italy milioni di euro, tronica, utilizzando la proil ministero dello cedura informatica messa Tipologia Misure Note sviluppo economico punta a disposizione sul sito www. interventi a incentivare il ricorso alla incentividesign.it. registrazione dei titoli di Erogazione di premi L’entità dei premi Per l’estero si può arrivare ino a 6.000 euro in reproprietà industriale e il loro La valutazione dei proa favore di imprese varia da 1.000 a lazione al numero e ai paesi in cui si deposita la successivo sfruttamento ecogetti. Per le domande preper aumentare il nu- 1.500 euro per richiesta di estensione del proprio titolo di proprietà nomico. L’intervento di sostesentate a valere sulla misumero dei depositi ciascun deposito industriale (particolari bonus previsti per Usa e Cina gno a favore delle pmi viene ra B, l’attività istruttoria del per il design; Cina, India, Usa, Brasile e Russia per nazionali e interna- nazionale realizzato in collaborazione soggetto gestore è finalizzai brevetti) zionali di brevetti e con il soggetto gestore, ovveta alla verifica della sussidisegni ro con la Fondazione valore stenza dei requisiti e delle Erogazione di age- Il contributo ero- Le agevolazioni sono estendibili ino a un tetto masItalia. condizioni di ammissibilità, volazioni per porta- gato copre l’80% simo di 70.000 euro per i brevetti e 80.000 euro Potranno fruire delle agenonché a un esame di merito volazioni le imprese che siabasato su alcuni criteri. Tra re sul mercato pro- delle spese am- per il design; in entrambi i casi la concessione è no in possesso dei seguenti questi, la credibilità della dotti nuovi basati su missibili subordinata alla realizzazione di un progetto che requisiti: avere una dimenstrategia di valorizzazione brevetti e design verrà valutato dagli enti attuatori sione di micro, piccola o economica del disegno/momedia impresa; avere sede dello, attraverso indicatori legale e operativa in Italia; essere specifici (es. posizionamento di merricerca sull’utilizzo dei nuovi materiate a decorrere dal giorno della presenregolarmente costituite e iscritte nel cato, attuale e prospettico, effetti del li; alla consulenza per le procedure di tazione della domanda. registro delle imprese. Due le misure disegno/modello sui prodotti/servizi registrazione del nuovo modello/diseattivate dal bando. La misura A, del aziendali ecc.); la funzionalità dei sergno. La misura degli incentivi. Per valore di 5 milioni di euro, è riservavizi individuati rispetto al percorso di Relativamente all’area produzione le quanto riguarda la misura A, il premio ta alle imprese che, a partire dal 1° valorizzazione delineato nel project spese ammissibili sono quelle relative è stabilito con riferimento ai paesi nei gennaio 2011, abbiano depositato una plan, in termini di costo/opportunità alla consulenza tecnica relativa alla quali è stata depositata la domanda di domanda di registrazione di modelli/ dei servizi richiesti, tempi di erogaziocatena produttiva e alla consulenza registrazione. Nello specifico, l’aiuto è disegni industriali, singoli o multipli, ne dei servizi coerenti con il piano di legale relativa alla catena produttiva. di 1.000 euro per le domande di regicosì come definiti dal Codice della provalorizzazione ecc.; la coerenza tra il La fase della commercializzazione strazione depositate in Italia e in sede prietà industriale. profilo dei fornitori prescelti e i servizi è destinata all’acquisizione di servizi comunitaria. Il premio è 1.500 euro se La misura B, con una dote di 10 specialistici richiesti; la congruità del specialistici esterni volti allo sfrutla domanda viene depositata in un pamilioni di euro, supporta invece le costo dei servizi specialistici richiesti tamento economico di un modello/ ese extra Ue, elevato a 3 mila euro se imprese che intendano realizzare un rispetto alla natura dei servizi e al disegno industriale attraverso la comil deposito viene effettuato da due e progetto finalizzato allo sfruttamento profilo dei fornitori (in termini di costo mercializzazione del titolo di proprietà fino a cinque paesi extra Ue e a 4 mila economico di un modello/disegno indugiornata/uomo del fornitore; numero euro per più di cinque paesi extra Ue. industriale. Sono pertanto finanziabili striale, singolo o multiplo (codice della delle giornate/uomo del fornitore). Esiste poi la possibilità di ottenere un le spese relative alla consulenza speproprietà industriale). Il progetto potrà In caso di concessione dell’agevolabonus addizionale di 1.500 euro per la cializzata nella redazione di business riguardare lo sfruttamento economico zione, sarà stipulato un apposito condomanda di registrazione depositata plan e dell’analisi di mercato, alla condi un modello/disegno per il quale sia tratto tra il soggetto gestore e l’imprenegli Stati Uniti d’America e in Cina (i sulenza legale per la stesura di accordi stata depositata la domanda di regisa beneficiaria. premi per i predetti depositi di domandi cessione della licenza del titolo di strazione, anche in data anteriore al 1° I principali contenuti del contratda di registrazione sono cumulabili). proprietà industriale. gennaio 2011, o di un modello/disegno to saranno, a titolo esemplifi cativo Relativamente alla misura B, le ageIl progetto deve essere concluso enda realizzare ex novo. e non esaustivo: oggetto, fi nalità e volazioni sono concesse nella forma di tro 18 mesi dalla sottoscrizione del contermini di realizzazione dell’iniziacontributo in conto capitale, in misura tratto tra il soggetto gestore e l’impresa Le spese ammissibili. Nell’ambito tiva agevolabile, spese ammissibili non superiore all’80% delle spese ambeneficiaria, i cui contenuti saranno, a della misura B, i servizi funzionali allo ritenute pertinenti e congrue, immissibili e, comunque, fino a un importitolo esemplificativo, oggetto, finalità e sfruttamento economico del modello/ porto dell’agevolazione concessa, to massimo di: termini di realizzazione dell’iniziativa, disegno sono suddivisi in tre aree di obiettivi intermedi e finali cui è vin- 10 mila euro per la progettazione e spese ammissibili ritenute pertinenti applicazione, ognuna collegata a una colata l’erogazione dell’agevolazione, ingegnerizzazione; e congrue, rispetto delle finalità e dei fase di progetto: area progettazione e rispetto delle finalità e dei termini - 60 mila euro per la produzione; termini di esecuzione da parte dell’imingegnerizzazione; area produzione; di esecuzione da parte dell’impresa - 10 mila euro per la commercializpresa beneficiaria, modalità di erogaarea commercializzazione. benefi ciaria, modalità e termini di zazione. zione delle agevolazioni e di verifica Nel primo caso le spese ammissibili erogazione delle agevolazioni, modae monitoraggio dei risultati, cause di sono relative allo sviluppo progettuale lità di verifica e di monitoraggio dei La presentazione delle domanrevoca, e così via. Saranno riconosciute e all’analisi dei sistemi; al disegno e risultati, cause di eventuale revoca de. Per entrambe le misure, le impreammissibili le spese per l’acquisizione rappresentazione tridimensionale, alla delle agevolazioni. dei servizi specialistici esterni sostenuse interessate potranno presentare http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it IMPRESA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it P er incrementare il numero delle domande di brevetto e tutelare la proprietà industriale il ministero dello sviluppo economico ha messo in campo 30,5 milioni di euro. Con tali risorse l’obiettivo del ministero è inoltre quello di favorire la valorizzazione economica dei brevetti delle micro, piccole e medie imprese, lo sviluppo di una strategia brevettuale e l’accrescimento della loro capacità competitiva. L’intervento è articolato attraverso due diverse modalità di sostegno: i «premi» per la brevettazione, finalizzati a incrementare il numero di domande di brevetto nazionale e l’estensione di brevetti nazionali all’estero; gli incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti, intesi a potenziare la capacità competitiva delle pmi attraverso l’acquisto di servizi specialistici diretti alla valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditi- Lunedì 5 Settembre 20 2011 Premi addizionali per chi va all’estero I premi per la brevettazione Procedimento brevettuale Risultato conseguito Elementi di verifica Premi in euro Deposito di una domanda di Rapporto di ricerca • Verbale di deposito della domanda brevetto nazionale all’Uibm non negativo rilasciato dall’Epo, re- • Rapporto di ricerca con esito «non negativo» che deve lativo a: evidenziare per almeno due • novità requisiti su tre (novità, attivi• attività inventiva tà inventiva ecc.) almeno una • applicazione rivendicazione positiva • industriale 1.500 Estensione di una domanda di Richiesta di esame • Verbale di deposito della brevetto nazionale all’Epo (ai sostanziale estensione della domanda sensi della Convenzione sul • Ricevuta di pagamento della brevetto europeo di Monaco tassa per la richiesta di esadi Baviera del 5/10/73 e smi) me sostanziale 3.000 Estensione di una domanda di Richiesta di esame • Verbale di deposito della brevetto nazionale al Wipo (ai preliminare internaestensione della domanda sensi del Patent cooperation zionale • Ricevuta di pagamento della tassa per la richiesta di treaty - del 19/6/70) esame preliminare internazionale 4.000 Estensione della domanda a Deposito della do- • Verbali di deposito delle do- a. 3.000 mande presso i paesi ade- b. 6.000 paesi aderenti al Pct (bonus manda presso paesi aderenti Pct renti Pct addizionale): a. da 3 a 5 paesi b. oltre i 5 paesi Estensione della domanda nei seguenti paesi (bonus addizionale per ciascun paese): a. Cina e India b. Usa, Brasile e Russia vità, produttività e sviluppo di mercato. Le agevolazioni sono destinate alle pmi con sede legale e operativa in Italia, che non siano escluse dagli aiuti de minimis e che non abbiano procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche. Per quanto concerne l’entità degli aiuti, i «premi» per la brevettazione potranno essere concessi per 1.500 euro nel caso di richiesta di un brevetto italiano; 3 mila euro in caso di richiesta di un brevetto europeo; 4 mila euro per richiedere un brevetto internazionale (per il dettaglio si veda la tabella). È previsto un bonus addizionale pari a 3 mila euro nel caso di estensione della domanda da tre a cinque paesi aderenti al Pct (Patent cooperation treaty). Tale importo passa a 6 mila euro per oltre cinque paesi. Il bonus addizionale sarà di 1.500 euro per domande depositate in Cina e in India, e di 1.000 euro per gli Usa, il Brasile e la Russia. In generale, ogni impresa potrà cumulare al massimo 30 mila euro di premi unitari, per un massimo di 5 domande per tipologia di premio. Va inoltre rilevato che per ottenere i «premi», le pmi beneficiarie devono aver avviato almeno un procedimento re- lativo a: - deposito di una o più domande di brevetto nazionale all’Uibm a far data dal 1/1/2011; - estensione di una o più domande di brevetto nazionale all’Epo (European patent office), a far data dal 1/1/2011; - estensione di una o più domande di brevetto nazionale al Wipo (World intellectual property organization), a far data dal 1/1/2010. Tali pmi devono inoltre aver conseguito i risultati previsti per le relative fasi di procedimento brevettuale (come indicati nella tabella), successivamente alla data di pubblicazione del bando ed entro la data di presentazione della domanda. Gli incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti coprono, nella misura dell’80% e fino a un tetto massimo di 70 mila euro, le spese sostenute per servizi specialistici, funzionali all’implementazione del brevetto all’interno del ciclo produttivo con diretta ricaduta sulla competitività del sistema economico nazionale, o alla sua valorizzazione sul mercato. A titolo esemplificativo rientrano nell’ambito dei servizi ammis- Deposito della do- • Verbale di deposito della a. 1.500 manda presso paesi domanda presso gli uffici b. 1.000 aderenti brevetti di Cina, India, USA, Pct Brasile e Russia sibili quelli relativi: - all’industrializzazione e ingegnerizzazione (servizi specialistici finalizzati alla progettazione produttiva, alla prototipazione, all’ingegnerizzazione, ai test di produzione, alla certificazione di prodotti e processi); - all’organizzazione e allo sviluppo (progettazione organizzativa, It governance, studi e analisi per il lancio di nuovi prodotti, studi e analisi per lo sviluppo di nuovi mercati); - al trasferimento tecnologico (proof of concept, due diligence tecnologica, predisposizione degli accordi di cessione in licenza del brevetto, predisposizione degli accordi di segretezza). viso di ricevimento ovvero Pec (all’indirizzo brevettiplus@pec. invitalia.it). In proposito va ricordato che il mancato invio di tutta la documentazione completa nel termine di 15 giorni dall’assegnazione del protocollo elettronico comporta la decadenza della richiesta di «premio». La selezione delle richieste di «premio» è realizzata in ordine cronologico e prevede il controllo della documentazione che attesti il possesso dei requisiti formali di accesso e la fase di avanzamento del percorso brevettuale. Per quanto riguarda, invece, 15 gli incentivi per la valorizzazione economica dei brevetti, la richiesta di accesso alle agevolazioni avviene tramite la compilazione di un progetto (project plan) online, reso disponibile tramite il portale di Invitalia, al termine della quale viene rilasciato un protocollo elettronico. Il project plan deve essere inviato, completo della documentazione richiesta dal bando e sottoscritto dal richiedente (o legale rappresentante) entro 30 giorni dall’assegnazione del protocollo elettronico a Invitalia a mezzo di raccomandata postale con avviso di ricevimento, ovvero Pec (all’indirizzo brevettiplus@pec. invitalia.it). Il project plan deve evidenziare le modalità con cui l’impresa intende valorizzare economicamente il brevetto e come i servizi richiesti sono finalizzati al raggiungimento di risultati concreti e misurabili. Il mancato invio di tutta la documentazione completa nel termine di 30 giorni dall’assegnazione del protocollo elettronico comporta la decadenza della richiesta domanda. L’impresa può presentare una richiesta di accesso alle agevolazioni relativa a più brevetti tra loro collegati (grappolo di brevetti) purché riconducibile a un’unica strategia di valorizzazione economica. I project plan presentati saranno valutati secondo l’ordine cronologico di invio telematico. Il contratto. Il rapporto tra Invitalia e impresa beneficiaria è regolato da un contratto di ammissione alle agevolazioni i cui principali contenuti sono, a titolo esemplificativo, l’oggetto del contratto e lo scopo delle agevolazioni, gli importi riconosciuti e il dettaglio delle spese ammesse, le obbligazioni del beneficiario, le condizioni, le modalità e i termini di erogazione delle agevolazioni, le modalità di verifica e di monitoraggio dei risultati, la revoca delle agevolazioni ecc. Riguardo tale ultimo aspetto si ricorda che la revoca può avvenire, tra l’altro, nel caso di contributi concessi sulla base di dati, notizie o dichiarazioni falsi, inesatti o reticenti. © Riproduzione riservata Come ottenere le agevolazioni. Le domande di agevolazione potranno essere presentate con la procedura a sportello, a partire dal 2 novembre 2011, fino a esaurimento fondi. Per quanto riguarda i «premi» per la brevettazione, la richiesta avviene tramite la compilazione di un format on line, reso disponibile tramite il portale di Invitalia, al termine della quale viene rilasciato un protocollo elettronico. La richiesta deve essere inviata, completa della documentazione richiesta dall’avviso e sottoscritta dal richiedente (o legale rappresentante) entro 15 giorni dall’assegnazione del protocollo elettronico a Invitalia a mezzo di raccomandata postale con av- http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 16 IMPRESA Lunedì 5 Settembre 2011 I provvedimenti dell’Authority coinvolgono http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Mano pesante su sanzioni penali e amministrative L’inosservanza delle norme in materia di dati personali espone la collettività a sanzioni amministrative e penali che, finora, non sono rimaste sulla carta. Il Garante dispone, infatti, periodicamente delle ispezioni della Guardia di finanza dirette a verificare l’osservanza dei queste norme. Questi controlli hanno la loro incidenza. Per esempio l’Authority, con ingiunzione dello scorso 13 gennaio (pubblicata sul sito internet www.garanteprivacy.it, doc. web n. 1817963) ha applicato una sanzione di 6 mila euro (dopo aver constato il mancato pagamento della sanzione in misura ridotta richiesto con verbale della guardia di finanza) per un sistema di videosorveglianza installato senza aver assicurato agli interessati l’informativa richiesta dalla legge. Nel primo semestre del 2011, le violazioni in materia di dati personali hanno portato all’applicazione di sanzioni amministrative per un complesso di 1 milione e 160 mila euro. Sono state circa 230 le ispezioni effettuate e 181 i procedimenti sanzionatori, relativi in larga parte alla omessa informativa sul trattamento, al trattamento illecito dei dati, alla mancata adozione di misure di sicurezza, all’inosservanza dei provvedimenti del Garante. Le ispezioni hanno riguardato in particolare le agenzie investigative, il settore sanitario, l’attività di profilazione online, il telemarketing e il commercio elettronico. Sempre nei primi sei mesi dell’anno, le segnalazioni del Garante all’autorità giudiziaria per violazioni penali sono state 13 e hanno riguardato, tra l’altro, la mancata adozione misure di sicurezza, la falsità nelle dichiarazioni rese dinanzi al Garante e nelle notificazioni all’Authority, il mancato adempimento dei suoi provvedimenti. Il piano ispettivo del Garante relativo al secondo semestre di quest’anno è focalizzato su telemarketing, uso massivo di fax indesiderati, attività di customer care, società di recupero crediti, enti previdenziali. Specifici controlli, sia nel settore pubblico che in quello privato, si occuperanno anche delle informazioni da fornire ai cittadini sull’uso dei loro dati personali, dell’adozione delle misure di sicurezza, dei tempi di conservazione dei dati, del consenso da richiedere all’interessato nei casi previsti dalla legge, dell’obbligo di notificazione al Garante. Oltre 225 gli accertamenti ispettivi programmati che verranno effettuati come di consueto anche in collaborazione con le unità speciali della Guardia di finanza (il Nucleo Privacy). A questi accertamenti si affiancheranno quelli che si renderanno necessari in ordine a segnalazioni e reclami presentati dalla cittadinanza. In effetti spesso sono i ricorsi o le segnalazioni con cui vengono sottoposti all’attenzione dell’Authority, dagli interessati, presunti abusi, che portano alla comunicazione da parte del Garante delle proprie decisioni al giudice penale, per l’eventuale applicazione di sanzioni richieste dalle vicende esaminate. Il Garante ha annunciato che un’attenzione particolare sarà data al contrasto del fenomeno della violazione del diritto di opposizione alle telefonate commerciali, diritto spettante ai cittadini che si iscrivono al registro delle opposizioni istituito presso il ministero dello sviluppo economico. Questo fenomeno, che nei primi mesi dell’anno ha visto un forte incremento di segnalazioni da parte delle vittime di chiamate indesiderate, sarà posto al centro dell’attività ispettiva e sanzionatoria dell’Autorità. Saranno, infatti, ispezionate dal Nucleo privacy della Guardia di finanza le società più segnalate per verificare la legittimità dei loro trattamenti e, in caso di illecito, verranno applicate le sanzioni del caso. Se il motivo di attrazione del Garante nei confronti dei litiganti deriva dalla rapidità e dal limitato costo della controversia (la condanna del soccombente per le spese di giudizio ammonta a poche centinaia di euro), fa propendere invece per il giudice ordinario la possibilità di ottenere una condanna al risarcimento dell’eventuale danno (possibilità preclusa all’Authority). Infine, in ogni caso il destino delle parti si imbatte nel giudice ordinario, in caso di impugnazione della decisione del Garante, impugnazione che naturalmente non è scontata, anche perché non tutti hanno voglia, tempo e soldi per ricorrere a un Tribunale dopo aver perso nel primo grado del giudizio eventualmente instaurato dinanzi all’Authority (invece che direttamente dinanzi al giudice ordinario). © Riproduzione riservata Privacy lesa, nel mirino DI Pagine a cura GUIDO PIETROSANTI S e c’è un denominatore comune ai provvedimenti con cui il Garante per la protezione dei dati personali ha segnato il mondo del lavoro nell’anno in corso (si veda la tabella), è quello di colpire anche i mandanti delle operazioni illegittime. Spicca, tra gli ultimi, il provvedimento dello scorso 21 luglio in materia di selezioni dirette all’assunzione. In questo caso l’Authority ha affermato che i questionari utilizzati nelle selezioni non possono porre domande su argomenti estranei alla professionalità dei candidati, altrimenti violano l’art. 8 dello Statuto dei lavoratori e la legge Biagi (che, da diverse prospettive, precludono indagini su elementi estranei all’attitudine professionale). E, parallelamente, questi questionari indiscreti sono in contrasto con il principio di indispensabilità e pertinenza dei dati personali trattati. Infine, nel caso in cui vengano trattati dati sensibili, violano l’autorizzazione generale del Garante al trattamento dei dati sensibili nei rapporti di lavoro, n. 1 del 16 dicembre 2009 (doc. web n. 1682123 sul sito www.garanteprivacy.it). Il provvedimento si è soffermato sugli annunci a mezzo stampa con cui viene diffusa la notizia di una selezione e con i quali viene chiesto ai potenziali candidati l’invio dei curricula. Questi annunci devono soddisfare i requisiti previsti in materia di informativa sul trattamento (art. 13 del codice). Nel caso affrontato dal provvedimento il trattamento dei dati personali risultati dal questionario era stato materialmente curato dalla psicologa alla quale era stata commissionata la selezione. Rispetto a questo trattamento la psicologa, la società committente e quella investita dell’operazione selettiva, risultano co-titolari del trattamento, ai sensi dell’art. 4, comma 1, lett. f), del codice (che considera «“titolare”, la persona fisica, la persona giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente, associazione o organismo cui competono, anche unitamente ad altro titolare, le decisioni in ordine alle finalità, alle modalità del trattamento di dati personali e agli strumenti utilizzati, ivi compreso il profilo della sicurezza»). In definitiva lo psicologo al quale venga commissionata la selezione del personale, non è l’unico responsabile dell’invadenza delle domande poste ai candidati. La società che commissiona la selezione e quella che la effettua sono corresponsabili, per quanto riguarda le eventuali violazioni del codice in materia di dati personali. Il questionario indiscreto espone a una sanzione amministrativa e/o penale, oltre che al risarcimento del danno. Il provvedimento generale n. 230 dello scorso 15 giugno (doc. web n. 1821257 sul sito internet www.garanteprivacy.it) sulla «Titolarità del trattamento di dati personali in capo ai soggetti che si avvalgono di agenti per attività promozionali» ha aggiunto un puntello alle norme contro la pubblicità indesiderata. Le imprese che affidano, a società esterne specializzate, i contatti commerciali (per telefono, fax, posta e quant’altro), dovranno venire allo scoperto. Infatti, le aziende che si avvalgono di agenzie o altre imprese per la L’INTERVISTA/DOMENICO DE MASI SPIEGA L’EFFETTO DELLE RILEVAZIONI Controlli sul lavoro intellettuale? I controlli elettronici sui lavoratori non solo sono attraverso il controllo, i due terzi che svolgono al margine della linea di confine che divide la attività intellettuali lavorano soprattutto con il legittima attività di vigilanza da un illecito. Sono cervello, inseparabile dal suo possessore 24 ore anche inefficaci, anzi, dannosi. Domenico De su 24. Perciò si tratta di un’attività che non può Masi, professore di sociologia del lavoro nell’uniessere controllata dall’esterno ma dipende dalla versità La Sapienza di Roma, autore di numeromotivazione interna. Un giornalista, uno sciensi saggi sul lavoro nella società postindustriale, ziato, uno studente, un imprenditore, ma sempre impegnato da anni in attività di formazione e più spesso anche un impiegato, sono lavoratori in ricerche socio-organizzative nelle maggiofull-time, che «lavorano», cioè pensano, anche ri imprese italiane, spiega come le aziende, in mentre vedono un film, leggono un romanzo o preda a miopia, non colgano l’effetto perverso vanno in barca. Nel lavoro intellettuale è dei controlli sulla motivazione e, quindi, sulla difficile capire che cosa è lavoro e che produttività dei dipendenti. cosa non lo è. In realtà, individuare Domanda: Il lavoro intellettuale, ossia una separazione tra lavoro e non quanto di più contemporaneo attraversa lavoro è umanamente impossibile. le aziende italiane, nella sua ottica appare La stupida battaglia delle aziende inconciliabile con qualsiasi tipo di controllo, contro i collegamenti dei dipendenretaggio obsoleto della società industriale? ti ad internet, riproduce e riflette Risposta: Oggi solo un terzo dei lavoratori questa impossibilità. Le nuove subordinati presta fatica fisica e ritecnologie sfuggono a ogni petitiva. Un altro terzo svolge controllo esterno. Ci vorattività intellettuali di tipo rebbe un controllore per esecutivo e un ultimo terzo ogni controllato… 70 svolge attività intellettuali mila controllori nella di tipo creativo. Ciò signisola Telecom. fica che almeno due terzi D. In effetti ci sono dei lavoratori sono chiasoftware che consenmati a produrre idee o a tono con relativa famanipolare informazioni. cilità questo tipo di E la percentuale cresce controllo? a vista d’occhio in tutti R. Il problema i paesi postindustriali non è tecnico. come il nostro. Mentre La questione è quel terzo di lavoratori che non c’è sito che svolge mansioni maInternet che si nuali può essere gestito possa in manieDomenico De Masi http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it IMPRESA non solo l’autore immediato dell’illecito http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it il mandante del garante promozione o la commercializzazione della loro attività, senza che queste operino come autonomi titolari, dovranno nominare responsabili del trattamento le affidatarie del servizio e ricoprire, anche formalmente, il ruolo di titolare del trattamento dei dati personali impiegati per promuoversi nei confronti del pubblico. Pertanto le società non potranno più avere lo schermo degli agenti e delle imprese di marketing, tra sé e la responsabilità (penale e civile) per spamming telefonico, ma risponderanno direttamente dei trattamenti di dati pubblicitari e degli eventuali illeciti compiuti. Sintomatico del tentativo di andare oltre le dichiarazioni dei partecipanti al giudizio (della cui eventuale falsità peraltro rispondono penalmente) che venga incardinato dinanzi all’Authority, è il provvedimento dello scorso 19 gennaio. Si tratta di una nuova affermazione del diritto del lavoratore di accedere a qualsiasi dato personale sul suo conto detenuto dal datore di lavoro, quale che sia la sua collocazione cronologica (nello specifico si trattava di dati relativi a turni di lavoro svolti tra il 1997 e il 2007). Quando il datore di lavoro affermi di avere in precedenza nel tempo già consegnato all’interessato periodicamente gli stessi dati oggetto dell’istanza di accesso, deve comunque fornirli nuovamente in riscontro all’istanza. E soprattutto, anche se il datore di lavoro sostenga di non conservare i dati personali richiesti, quando si tratta di dati rinvenibili in documentazione che è tenuto a conservare per un obbligo di legge (che per l’appunto sussiste con riferimento ai dati relativi ai turni di lavoro), il Garante comunque accoglie il ricorso del dipendente e ordina al datore di lavoro di fornire riscontro all’istanza. Infine, a dimostrazione che la tutela della riservatezza e quella della dignità del lavoratore spesso confluiscono negli stessi atti, da segnalare il provvedimento del Garante del 24 febbraio 2010, secondo cui viola la dignità e la riservatezza delle persone il datore di lavoro che obblighi i dipendenti a richiedere l’autorizzazione scritta per andare in bagno o, comunque, per allontanarsi temporaneamente dalla postazione di lavo- ro. Lo scorso anno, il Garante, rilevato il contrasto con il principio di necessità del trattamento, aveva vietato l’ulteriore trattamento dei dati contenuti nei tagliandi consegnati per finalità di allontanamento temporaneo dalla postazione di lavoro e prescritto l’adozione di nuove modalità di comunicazione delle assenze temporanee dalla postazione lavorativa. Con provvedimento del 23 marzo 2011 (doc. web n. 1807758) l’Autorità ha approvato il nuovo sistema di rilevazione delle temporanee assenze, che limita la necessità del permesso ai luoghi per i quali non sono fruibili (fatta eccezione per specifiche esigenze di carattere personale o per eventuali cause di forza maggiore) apposite pause previste a livello contrattuale. Il nuovo sistema, inoltre, mira a ridurre sensibilmente il rischio di accesso non autorizzato da parte di terzi ai dati contenuti nella «ricevuta» acquisita dall’incaricato dell’azienda, che deve essere priva di elementi identificativi del fruitore del permesso. © Riproduzione riservata ELETTRONICHE SUI DIPENDENTI Improduttivi. Anzi, dannosi ra produttiva interdire ai lavoratori, sia perché basta un cellulare per collegarsi, sia perché ogni collegamento può tornare utile al dipendente e all’azienda. Il lavoratore intellettuale può essere aiutato nella sua ricerca, attraverso uno spunto per affinare o estendere la propria indagine, anche dal collegamento a un sito che apparentemente è del tutto estraneo alla sua attività. D. Se qualunque sito può rientrare nel campo di ricerca del dipendente, la e-mail inviata a un amico per indicargli un sito internet porno, certamente esce dall’attività lavorativa? R. Quello che bisogna comprendere è che nel lavoro intellettuale c’è un’osmosi tra lavoro e vita. Quante volte il capo chiama il collaboratore nel weekend, a casa, perché gli è venuta in mente un’idea che vuole condividere e soppesare subito? Dopo che quel lavoratore ha passato ore del proprio weekend ad arrovellarsi sullo spunto che il capo gli ha proposto fuori orario, vogliamo rimproverarlo se manda una e-mail a sua moglie dall’ufficio, per risolvere una questione familiare? E anche se dà uno sguardo a un sito porno, in fin dei conti cosa c’è di diverso dalle barzellette scollacciate che girano in tutte le aziende? D. In questa ottica, il rovescio della medaglia è che il sospirato recupero di produttività, si può trasformare in un fattore di demotivazione per il lavoratore controllato? R. Il lavoratore intellettuale svolge bene il suo lavoro non quando è controllato ma quando è motivato. Si tratta di un circolo vizioso: più sono controllato, meno mi sento padrone del mio lavoro e membro della comunità aziendale; meno mi sento integrato, più cerco di sfuggire al lavoro, magari collegandomi a siti che non c’entrano con il mio compito aziendale. Un’azienda che controlla in maniera asfissiante i propri collaboratori, non fa altro che demotivarli riducendone il rendimento, anziché aumentarlo. Questo è un dato accertato da tempo: già mezzo secolo fa le ricerche dimostrarono l’effetto negativo dei controlli sugli impiegati delle banche. La campagna populista sferrata mediaticamente dal ministro Brunetta contro gli impiegati assenteisti della pubblica amministrazione suppone una scandalosa ignoranza in materia di gestione delle risorse umane. È facile riportare in ufficio i corpi degli impiegati assenteisti: basta un’ispezione. Ben più difficile è riportare in ufficio il cervello, la mente, l’anima dell’impiegato: per fare questo non basta mobilitare i carabinieri ma occorre formare dei buoni capi, capaci di motivare i propri collaboratori. La sfida sta nella formazione e nell’incoraggiamento, non nella minaccia e nella paura. Questo vale per la pubblica amministrazione come per le imprese private. D. Messa così, l’attività di controllo appare una follia e le strutture di internal auditing una minaccia per le aziende? R. In realtà un buon tema di ricerca sarebbe quello sulla demenza manageriale nelle organizzazioni aziendali, per cui, in nome dell’efficienza, si mettono spesso in atto azioni controproducenti, dettate dall’ignoranza. Il fatto che le aziende sprechino tempo e soldi per controllare i collegamenti a internet, legittima l’ipotesi che questa demenza sia molto diffusa anche nel nostro management. © Riproduzione riservata Lunedì 5 Settembre 20 2011 17 I provvedimenti emessi nel 2011 Provvedimento del 21 luglio 2011 (doc. web sul sito internet www.garanteprivacy.it n. 1825852). Vietati e sanzionabili i questionari con cui vengono selezionati i candidati all’assunzione, che pongano domande su informazioni estranee alla loro attitudine professionale. L’azienda è responsabile anche se ha afidato a una società esterna la selezione. Provvedimenti dell’11 luglio 2011 (documenti web n. 1828354 e n. 1828371) Localizzazione dei veicoli aziendali consentita. Provvedimento generale del 15 giugno 2011 (doc. web n. 1821257). Titolarità del trattamento di dati personali in capo ai soggetti che si avvalgono di agenti per attività promozionali. Provvedimento del 15 giugno 2011 (doc. web n. 1827162). I dati personali retributivi, iscali e previdenziali, forniti al dipendente durante il rapporto di lavoro, gli devono comunque essere nuovamente consegnati in riscontro dell’istanza di accesso che abbia avanzato e, su eventuale richiesta del lavoratore, devono essere trasposti dal supporto nel quale sono contenuti e forniti su supporto cartaceo. Provvedimento del 15 giugno 2011 (doc. web n. 1827152). Polizze assicurative e dati personali dei defunti. Non si possono conoscere dati riferiti a persone decedute senza poter vantare una pretesa diretta, un interesse proprio o di tutela di interessi familiari meritevoli di protezione. Provvedimento del 5 maggio 2011 (doc. web n. 1822815). Le comunicazioni promozionali via telefax, sms ed e.mail sono illecite se effettuate senza il previo consenso del destinatario. Provvedimento del 21 aprile 2011 (doc. web n. 1809039). La mediazione inalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali. Provvedimento del 14 aprile 2011 (doc. web n. 1810223). Prescrizioni per il corretto impiego di un sistema di videosorveglianza all’interno di un hotel. Provvedimento del 7 aprile 2011 (doc. web n. 1810207). L’invio di messaggi promozionali mediante sistemi automatizzati (fax, e-mail, sms, mms) presuppone una idonea informativa all’interessato sul trattamento dei suoi dati e l’acquisizione del suo speciico consenso. In ragione del nocumento conseguente all’invio massivo di fax, il trattamento realizzato dalla società potrebbe conigurare le violazioni di carattere penale inerenti al trattamento illecito di dati (art. 167 del Codice). Inoltre le contraddizioni tra le dichiarazioni rese dalla società durante l’accertamento ispettivo e quanto invece riportato nelle note di alcuni soggetti clienti della stessa, potrebbero integrare il reato di false dichiarazioni al Garante. Pertanto il garante ha disposto la trasmissione degli atti del procedimento all’autorità giudiziaria per le valutazioni di sua competenza. Provvedimento del 7 aprile 2011 (doc. web n. 1812154). I controlli sui computer dei dipendenti ne devono rispettare dignità e riservatezza. Provvedimento del 23 marzo 2011 (doc. web n. 1807691) La società che si avvalga di una pluralità di siti internet per promuovere la propria attività e che ponga in essere trattamenti con inalità diverse a seconda del sito utilizzato, deve fornire all’utente di ciascun sito una speciica informativa e raccogliere uno speciico distinto consenso, per ciascun trattamento posto in essere. Provvedimento del 10 marzo 2011 (doc. web n. 1807683). Trattamento sproporzionato di dati biometrici dei dipendenti per inalità di accesso alla sede aziendale. Provvedimento del 2 marzo 2011 (doc. web n. 1802433). Garanzie per il trattamento e la comunicazione di dati personali relativi ai dipendenti. Provvedimento del 9 febbraio 2011 (doc. web n. 1797032). Customer care: garanzie per il trattamento dei dati personali degli utenti e dei lavoratori di call center. Provvedimento del 19 gennaio 2011 (doc. web n. 1793517). Accessibili i dati personali di cui il datore di lavoro sostenga l’inesistenza, anche se già forniti all’interessato durante il rapporto di lavoro. Provvedimento del 19 gennaio 2011 (doc. web n. 1784528). Prescrizioni per il trattamento di dati personali per inalità di marketing, mediante l’impiego del telefono con operatore, a seguito dell’istituzione del registro pubblico delle opposizioni. Provvedimento del 13 gennaio 2011 (doc. web n. 1787870). Trattamento dei dati sensibili e giudiziari effettuati dalla Banca d’Italia e dall’Uficio italiano dei cambi. Provvedimento del 13 gennaio 2011 (doc. web n. 1792605). Controlli sull’utilizzo del cellulare aziendale assegnato al dipendente. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 18 IMPRESA Lunedì 5 Settembre 2011 I datori possono chiedere di tenere le proprie posizioni assicurative presso un’unica sede Appello sull’accentramento Inail Entro il 15 settembre le richieste sugli adempimenti 2012 DI Pagina a cura CARLA DE LELLIS A http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it ppello sull’accentramento assicurativo. Scade il 15 settembre il termine entro cui i datori di lavoro possono chiedere all’Inail l’accentramento delle proprie posizioni contributive, ossia la possibilità di eseguire tutti gli adempimenti inerenti al rapporto assicurativo presso un’unica sede territoriale dell’istituto assicuratore. La richiesta ha efficacia per il prossimo anno 2012. Adempimenti presso un’unica sede. L’accentramento contributivo può avere carattere nazionale, interregionale, regionale o provinciale. Fatta eccezione per quest’ultimo caso, va richiesto esclusivamente presso la sede dell’Inail nel cui ambito territoriale è ubi- LA DOMANDA Carattere territoriale Nazionale Interregionale le Regionale Provinciale cata la sede legale del datore di lavoro (che ne fa richiesta). L’istanza va indirizzata alla direzione regionale competente entro il 15 settembre dell’anno precedente quello per il quale viene richiesto l’accentramento contributivo. Il prossimo appuntamento, quindi, è efficace per l’accentramento con riferimento IN EDICOLA Sede Inail di accentramento Sede territoriale dove è ubicata la sede legale del datore di lavoro Sede provinciale dove è S ubicata la sede legale del datore di lavoro agli adempimenti da effettuarsi durante il prossimo anno (2011). L’accentramento a carattere provinciale, invece, può essere richiesto esclusivamente presso la sede provinciale dell’Inail nel cui ambito territoriale è ubicata la sede legale del datore di lavoro. L’istanza va indirizzata alla medesima sede provinciale, rispettando il termine del 15 settembre dell’anno precedente quello per il quale viene richiesto l’accentramento. Accentramento e libro unico del lavoro. L’accentramento contributivo è sopravvissuto alla riforma del libro unico del lavoro. Anche dopo l’entrata in vigore del Lul, infatti, i datori di lavoro possono continuare a richiedere ed effettuare presso un’unica sede territoriale gli adempimenti contributivi (così possono fare anche con l’Inps). In via di principio, il datore di lavoro che assume personale è tenuto ad adempiere gli obblighi di contribuzione presso la direzione Inps o Inail nella cui circoscrizione l’azienda svolge attività lavorativa con dipendenti. Ciò in virtù dei principi civilistici in materia di luogo dell’adempimento della prestazione e dell’obbligazione pecuniaria. Pertanto, resta possibile la necessità per i datori di Presentazione domanda Direzione regionale Inail competente Sede provinciale Inail competente lavoro con più sedi dislocate sul territorio (di competenza di diverse sedi Inps) di accentrare tutti gli adempimenti contributivi presso un’unica sede Inps. Per queste ragioni e stante la derogabilità del principio relativo al luogo di adempimento dell’obbligazione pecuniaria, il ministero ha ritenuto ancora possibile l’accentramento contributivo. Ciò significa che i datori di lavoro possono continuare ad avvalersi della possibilità di effettuare gli adempimenti contributivi presso un’unica sede (Inps o Inail), previa autorizzazione rilasciata su richiesta da formularsi con specifica istanza in via telematica all’istituto medesimo, secondo modalità e criteri dagli stessi individuati. L’istanza di autorizzazione all’accentramento contributivo presso Inail, ha spiegato lo stesso istituto (nota protocollo n. 9289/2008, si veda Italia- Oggi del 26 dicembre 2008) va corredata dalla copia del provvedimento di autorizzazione all’accentramento della tenuta dei documenti di lavoro rilasciata dalla Direzione provinciale del lavoro. Le condizioni. Al fine di ridurre quanto più possibile la consistenza del fenomeno dell’accentramento contributivo, l’Inail ha previsto che l’autorizzazione debba limitarsi a casi del tutto eccezionali. A tal fine ha individuato i seguenti requisiti che devono verificarsi contestualmente: 1) un elevato numero di unità produttive riconducibili al medesimo datore di lavoro; 2) una capillare diffusione di tali unità produttive sul territorio e, in particolare: a) interessando più di una regione, per gli accentramenti a carattere nazionale e interregionale; b) interessando più province ubicate in una stessa regione, per gli accentramenti a carattere regionale; c) interessando la stessa provincia in cui siano operative più sedi Inail, per gli accentramenti a carattere provinciale. La domanda è annuale. La domanda di accentramento contributivo deve adeguatamente illustrare i motivi della richiesta e deve altresì indicare le particolari esigenze poste a fondamento della richiesta medesima. L’Inail, in particolare, ha raccomandato che nella domanda vengano motivati e spiegati sufficientemente tutti i motivi della richiesta, con un’indicazione dettagliata delle particolari esigenze poste a fondamento della stessa. In caso di mancanza di un’adeguata motivazione, la domanda sarà rigettata previa comunicazione al datore di lavoro. © Riproduzione riservata Non serve più la preventiva autorizzazione del ministero del lavoro www.italiaoggi.it Per l’accentramento delle posizioni contributive Inail non serve più la preventiva autorizzazione del ministero del lavoro (direzione provinciale competente), ma occorre quella all’accentramento della tenuta dei documenti del lavoro (libro unico del lavoro). Tale provvedimento di autorizzazione va allegato all’istanza di autorizzazione presentata all’Inail. La legge n. 133/2008, nell’introdurre il libro unico del lavoro, ha, tra l’altro, abrogato il dm 30 ottobre 2002 che regolamentava la tenuta dei libri paga e matricola, compreso l’articolo 3 che riguardava l’autorizzazione all’accentramento dell’elaborazione degli stessi libri e che veniva rilasciata dalla direzione provinciale del lavoro. Sull’argomento il ministero del lavoro, con nota del 3 dicembre 2008 protocollo n. 25/II/017295 (si veda ItaliaOggi del 19 dicembre 2008), ha fornito indicazioni in merito all’accentramento degli adempimenti contributivi dell’Inps a carico del datore di lavoro che assume personale alle proprie dipendenze. La nota ha chiarito che il datore di lavoro può continuare ad avvalersi della possibilità di accentrare il versamento della contribuzione presso la direzione dell’Inps nella cui circoscrizione l’azienda svolge attività lavorativa con dipendenti inoltrando presso la stessa una specifica istanza in via telematica. In specifico riferimento alle proprie competenze, l’Inail ha recepito le indicazioni del ministero del lavoro (fornite per l’Inps) e ha conferma la procedura in uso relativamente alle richieste finalizzate all’autorizzazione all’accentramento, salvo il superamento (in virtù della legge n. 133/2008) di ogni riferimento alla preventiva autorizzazione rilasciata dalla Direzione provinciale del lavoro. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it IMMOBILI & CONDOMINIO L Lunedì 5 Settembre 2011 19 Una sentenza della Cassazione ridisegna la ripartizione dei lavori di ripristino tra condomini Infiltrazioni? Paghi metà danno Spese da dividere quando il solaio dei box è via d’accesso DI Pagina a cura DEBORA ALBERICI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it P Il principio er le infiltrazioni d’acqua nel box il proprietario del cortile sovrastante paga la metà delle spese. Non un terzo come avviene in caso di lastrico tradizionale. È il nuovo principio affermato dalla Corte di cassazione con la sentenza n. 15841 del 19 luglio 2011, che accoglie il ricorso della proprietaria di un box auto interessato da infiltrazioni d’acqua provenienti dal terrazzo-cortile sovrastante. Il caso. A patire le conseguenze dannose dell’umidità è uno dei box sottostanti al cortile di proprietà esclusiva di una società. Non si tratta, tuttavia, di un lastrico tradizionale. Oltre a svolgere la funzione di copertura delle autorimesse, l’area è utilizzata anche come via d’accesso all’edificio condominiale e vi passano le auto per fare manovra. Ed è chiaro che l’usura della pavimentazione è dovuta all’insieme delle at- Laddove il solaio di copertura di autorimesse funga da cortile e su di esso siano consentiti il transito o la sosta degli autoveicoli, è evidente che a ciò è imputabile in maniera preponderante il degrado della pavimentazione e delle conseguenti iniltrazioni d’acqua, per cui sarebbe illogico accollare per un terzo le spese relative alle necessarie riparazioni ai condomini dei locali sottostanti. Sussistono invece le tività, motivo per cui sarebbe illogico accollare ai proprietari dei box sottostanti solo un terzo delle spese necessarie alla riparazione. Scatta così l’interpretazione analogica dell’articolo 1125 cc, che divide gli esborsi a metà fra proprietario del piano superiore e quello del piano inferiore. condizioni per l’applicazione analogica dell’articolo 1125 Cc che stabilisce che le spese per la manutenzione e la ricostruzione dei sofitti, delle volte e dei solai sono sostenute , in via generale, in parti eguali dai proprietari dei due piani l’uno all’altro sovrastanti, non risultando di ostacolo la particolarità della fattispecie in cui il lastrico di copertura, invece che condominiale, risulta di proprietà singolare. Al primo le riparazioni del pavimento, al secondo l’intonaco. L’applicazione del principio di diritto, spiegano i giudici, non è ostacolata dalla circostanza che il cortile, seppure di uso comune, sia di proprietà singolare. Sarà il giudice del rinvio a mettere la parola «fine» all’intricata vicenda. Reflue in casa, niente bonus a chi non ne prende possesso Niente agevolazioni fiscali per chi non prende possesso della casa per via delle infiltrazioni. Il contribuente che non va ad abitare nell’immobile acquistato entro i 18 mesi successivi al rogito, motivando la mancata presa di possesso dell’abitazione con delle infiltrazione d’acqua provenienti dal piano superiore, non avrà diritto alle agevolazioni «prima casa». Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 1392 del 26 gennaio 2010, ha respinto il ricorso dell’acquirente di un immobile che non aveva preso la residenza nella nuova abitazione a causa delle infiltrazioni d’acqua provenienti dal piano superiore. La sezione tributaria ha completamente capovolto il verdetto di merito che, sia in primo sia in secondo grado, era stato favorevole ai contribuenti. I giudici di legittimità hanno così motivato la sentenza: «A prescindere da ogni altra considerazione una infiltrazione di acque reflue in un appartamento non rappresenta in sé un impedimento avente le caratteristiche della forza maggiore se non in caso di prova del momento della sua insorgenza, del suo protrarsi, ovvero di eventuali complicanze idonee a rendere particolarmente lunga e difficile la riparazione e a impedire in modo assoluto e per tutto il tempo a disposizione non solo la presenza nell’immobile ma, in ogni caso, l’ottenimento del trasferimento della residenza anagrafica». IL TRIBUNALE DI PIACENZA: PER I CONIUGI OLTRE 4 MILA EURO DI SPESE GIUDIZIARIE Addio al risarcimento per l’acqua in cantina se l’impresa chiude Infiltrazioni d’acqua in cantina, se il costruttore-venditore chiude niente ristoro ai proprietari. Non ha infatti diritto al risarcimento per le infiltrazioni d’acqua il proprietario della cantina se il venditore-costruttore ha chiuso i battenti. Lo ha sancito il Tribunale di Piacenza (sentenza n. 313 del 14 aprile 2011) che ha negato il ristoro ai proprietari di un locale cantina danneggiato dalle infiltrazioni d’acqua. In particolare una coppia di coniugi, proprietaria di una cantina infiltrata dall’acqua per via delle grondaie e delle fogne, fa causa alla società costruttricevenditrice, ai soci e al condominio. Ma non viene risarcita e anzi paga anche le spese di giudizio. L’azienda immobiliare risulta infatti essere stata sciolta prima della riforma ex articolo dlgs 6/2003, che, modificando l’articolo 2495, comma 2, sancisce l’estinzione della società al momento dell’iscrizione della cancellazione nel registro delle imprese. E ciò, diversamente che in passato, indipendentemente dall’esaurimento o meno del procedimento di liquidazione e dal persistere o meno di debiti o crediti sociali. Risultato: l’impresa costruttrice-venditrice non può essere citata in giudizio. Per le cancellazioni effettuate in epoca precedente al 1° gennaio 2004, è da quest’ultima data che deve comunque ritenersi avvenuta l’estinzione della società. Inutile poi pretendere dai soci della compagine disciolta l’eliminazione dei vizi della cantina laddove la domanda proposta ex articolo 1669 cc legittima i proprietari dell’immobile a chiedere il risarcimento del danno e non la riduzione in pristino: l’azione di esatto adempi- mento è collegata a un rapporto contrattuale e non può essere espressione della responsabilità extracontrattuale. Idem per il condominio, chiamato in causa ex articolo 2051 cc: anche la responsabilità da custodia ha natura contrattuale. Per ottenere una pronuncia giudiziale che imponesse l’esecuzione dei lavori la coppia di coniugi avrebbe dovuto adire l’autorità giudiziaria ex articolo 1105 ultimo comma cc. Alla fine non solo la cantina è rimasta così com’era. Ma i coniugi proprietari devono pagare anche oltre 4 mila euro di spese di giudizio. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 20 I N F O . E U R O PA Lunedì 5 Settembre 2011 Il pacchetto di misure 2011 varato dal Consiglio federale per compensare la forza del franco La Svizzera paga il caro-valuta Un fondo anti-disoccupazione nel piano da circa 765 mln di € DI Pagina a cura GABRIELE FRONTONI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it M isure d’urgenza contro il caro-valuta. Penalizzata dal forte apprezzamento della propria divisa, la Svizzera ha varato in tutta fretta un piano d’azione destinato a ridare un po’ di ossigeno alla propria economia piegata dalla forza del franco. Basti pensare che secondo una recente inchiesta della società di consulenza Ernst&Young, il 60% delle aziende elvetiche risente pesantemente degli effetti negativi dell’evoluzione dei cambi. «Da un mese all’altro la percentuale delle Pmi toccate da problemi di natura valutaria è raddoppiata», hanno avvertito gli esperti, secondo cui il 36% delle imprese analizzate ha lamentato un calo del giro d’affari. Mentre il 43% si è dovuta piegare a una riduzione dei margini di guadagno. «Per le imprese svizzere la situazione è divenuta drammatica», ha ammesso Alessandro Miolo, responsabile di Ernst&Young per la Svizzera tedesca. Il 64% delle Pmi infatti ha affermato di attendersi un raffreddamento della congiuntura (in luglio la proporzione era solo dell’11%). Il 29% ha indicato che nelle ultime 4 settimane l’andamento degli affari è peggiorato, contro il 10% che ha visto un miglioramento. Quanto alle prospettive commerciali, solo il 18% prevede un miglioramento. Il 23% teme un peggioramento. Un mese fa erano state registrate percentuali rispettivamente del 34 e del 7%. È in questo clima che il Consiglio federale ha varato un «pacchetto di misure 2011» a breve e a medio termine del valore di 870 milioni di franchi (pari a oltre 765 mln di euro) finalizzato a garantire posti di lavoro e a mantenere elevata l’attrattiva della piazza economica svizzera. Per intensificare il trasferimento di sapere e tecnologie il governo ha stanziato 212,5 milioni di franchi (quasi 187 mln di euro). E 43 milioni (quasi 38 mln in euro) verranno messi a disposizione dei partecipanti a programmi internazionali di ricerca per compensare le perdite subite a causa del corso di cambio. Per promuovere l’imprenditoria e l’innovazione nel campo della ricerca, verranno investiti 25 milioni di franchi (22 mln di euro). Altri 44,5 milioni (39 mln in euro) confluiranno nella realizzazione di infrastrutture per la ricerca. Nel settore del turismo la Società svizzera di credito alberghiero (Sca) beneficerà di un prestito pari a 100 milioni di franchi (88 mln di euro). Oltre la metà dei fondi del primo pacchetto, ossia 500 milioni di franchi, (440 mln di euro) confluiranno nel fondo di assicurazione contro la disoccupazione. In questo modo si intende prevenire il possibile aumento delle domande di assistenza e delle richieste di indennità per lavoro ridotto. Nell’ambito della promozione delle esportazioni, il budget 2011 per il finanziamento dei contributi all’esportazione di prodotti agricoli trasformati sarà aumentato di 10 milioni di franchi (8,8 mln di euro) attenuando così l’incremento delle differenze di prezzo delle materie prime in Svizzera e nell’Ue dovuto al corso di cambio. E nel comparto dei trasporti, le indennità per il traffico transalpino combinato saranno aumentate di 28,5 milioni di franchi (circa 25 mln di euro). Con altri 18 milioni (15,5 mln di euro) saranno aumentate, per contro, le indennità nel traffico regionale di persone alleviando le perdite sul cambio e il calo della domanda. Il 17 agosto scorso, il Consiglio federale aveva trasmesso un forte segnale a favore della piazza produttiva svizzera con lo stanziamento di 2 miliardi di franchi (1,75 mld di euro) per il superamento dei problemi legati ai corsi di cambio da parte delle piccole e medie imprese. Ma le novità non finiscono qui. Un ulteriore «pacchetto di misure 2012» comprenderà un programma finanziario di incentivazione volto a promuovere la tecnologia, la ricerca, l’innovazione, l’infrastruttura e la formazione professionale che sarà sottoposto al Parlamento durante la sessione invernale. Questo secondo pacchetto comprende, tra l’altro, il potenziamento mirato della promozione delle esportazioni, del turismo e della promozione della piazza turistica nazionale oltre all’incremento della trasparenza a livello di trasmissione dei guadagni sul cambio. © Riproduzione riservata Meno visti per l’Ucraina, un passettino verso l’Ue Sulla vendita delle case Zapatero abbassa l’Iva Novità in arrivo per chi si reca in Ucraina. Il 10 settembre prossimo entrerà in vigore il decreto ministeriale 567 del 1° giugno 2011 che sancisce nuove regole di rilascio dei visti Piazza Indipendenza (Maidan Nezalezhnosti) d’ingresso a Kiev, Ucraina nel Paese e il transito attraverso il territorio ucraino. Le nuove disposizioni semplificano la procedura di ottenimento dei visti d’ingresso in Ucraina e sono orientate a uniformare la legge del Paese alla politica di immigrazione dell’Unione Europea aumentando, al tempo stesso, l’efficacia delle politiche di contrasto all’immigrazione illecita. Nella fattispecie, le tipologie di visti vengono ridotti da 16 a 3 tipi: per il transito, a breve durata e a lunga durata. Tra le altre novità, non sarà più obbligatorio presentare il certificato medico che confermi di non essere sieropositivo e la polizza di assicurazione. È stata, inoltre, prevista la possibilità del rilascio dei visti all’arrivo in Ucraina all’aeroporto per cittadini di alcuni paesi per ragioni turistiche e altri casi definiti dalla legge. «Nel 2005 l’Ucraina ha cancellato il regime dei visti d’ingresso per i cittadini dell’Unione Europea, sperando di ricevere reciprocità dall’Unione Europea», ha spiegato il Console Generale dell’Ucraina a Milano, Andrii Kartysh. «Un punto rilevante nella collaborazione tra il nostro Paese e l’Ue resta dunque il dialogo per l’ottenimento del regime senza visti per i cittadini ucraini. L’integrazione europea e l’adesione all’Ue resta la priorità della politica estera ucraina. «Il nostro obiettivo principale oggi è la conclusione dei negoziati sulla stipula dell’Accordo sull’Associazione (che sostituirebbe l’attuale accordo sulla partnership e collaborazione, stipulato il 16 giugno del 1994), di cui, parte integrante, sarebbe la costituzione della zona di commercio libero tra l’Ucraina e l’Unione europea». Il governo spagnolo del premier José Luis Zapatero taglia le tasse per rilanciare l’economia. Madrid ha deciso una riduzione, fino al 31 dicembre, dell’Iva sulla vendita di case nuove, dall’8 al 4%, una modifica delle procedure di pagamento dell’imposta sulle grandi società e una riforma della normativa sulla spesa farmaceutica. Le misure dovrebbero aumentare le entrate quest’anno di 2,5 miliardi grazie alla riforma dell’imposta sulle grandi società e ridurre la spesa di 2,4 José Luis Rodríguez Zapatero miliardi con la modifica della spesa farmaceutica. «La riduzione temporanea dell’Iva sull’acquisto di alloggi nuovi deve permettere di ridurre l’importante stock di case lasciato dall’esplosione della bolla immobiliare e permettere un rilancio dell’attività e dell’occupazione in questo settore», ha spiegato il portavoce del governo, José Blanco. Con la riduzione dell’Iva sulle case nuove, per esempio, nel caso di un alloggio del valore attuale di 200 mila euro con l’applicazione dell’Iva «super-ridotta» verrà a costare 192 mila euro. «La misura avrà un effetto positivo anche in termini di entrate pubblica in quanto una casa che non si vende produce una Iva zero», ha aggiunto il ministro dell’economia di Madrid, Elena Salgado, secondo cui la caduta delle vendite immobiliari è stata maggiore di quello che era ragionevole attendersi. La riduzione dell’Iva durerà fino alla fine del 2011. «Si tratta di una misura temporanea ed eccezionale», ha aggiunto Blanco anticipando che il governo continuerà a prendere misure per stimolare la crescita e il mercato del lavoro. «Le agevolazioni saranno in vigore fino al 31 dicembre e contribuiranno anche a creare nuovi posti di lavoro in un settore, quello appunto edile, al momento con il maggior numero di senza lavoro», ha concluso Blanco. Al via sei nuove Cdi Il Consiglio federale svizzero ha dato il via libera a sei Convenzioni per evitare la doppia imposizione (Cdi) e le ha sottoposte per approvazione all’attenzione delle Camere federali. Si tratta delle Convenzioni fiscali con la Corea del Sud, Malta, Romania, Singapore, Slovacchia e Svezia che contengono, oltre alla clausola di assistenza amministrativa secondo lo standard internazionale, anche diverse disposizioni vantaggiose per l’economia svizzera. Tra i vantaggi economici negoziati nelle Cci figurano riduzioni dell’imposta alla fonte, a volte fino all’esenzione fiscale per dividendi, interessi e canoni nello Stato alla fonte. Alcune Convenzioni contengono anche clausole arbitrali nel quadro nella procedura amichevole. Non solo. Le convenzioni sulle doppie imposizioni promuovono investimenti bilaterali e impediscono discriminazioni fiscali. Nel caso di Malta, si tratta della prima convenzione sulle doppie imposizioni siglata dalla Svizzera. Mentre nel caso degli altri Stati, si tratta di Convenzioni vigenti che sono state rivedute. Dopo la firma di una Convenzione per evitare le doppie imposizioni il Consiglio federale presenta il testo firmato e il relativo messaggio all’attenzione del Parlamento, che è competente per la loro approvazione e decide se devono essere sottoposte al referendum facoltativo. Secondo la prassi in vigore, le Cdi che prevedono importanti obblighi supplementari sottostanno al referendum facoltativo. La Convenzione può entrare in vigore solo se il testo è stato approvato anche dallo Stato contraente. La data dell’entrata in vigore di una convenzione dipende dall’accordo convenuto. Le nuove disposizioni sono applicabili solitamente a partire dal 1° gennaio dell’anno civile successivo a quello dell’entrata in vigore. Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/ svizzera http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it INFO.MONDO Settem Lunedì 5 Settembre 2011 21 Nel pacchetto del governo contro tro l’inflazione una misura che corregge gli sca scaglioni In Cina un’Irpef solo per pochi Rilanciare i consumi senza toccare i renminbi della gente DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L Pagina a cura ANTONINO D’ANNA a Cina rilancia i consumi senza mettere le mani nelle tasche dei cinesi. Specialmente dei meno abbienti. Lo ha fatto con una riduzione – contenuta in un pacchetto economico da 409 mld di euro – dell’equivalente della nostra Irpef per circa 60 milioni di abitanti. La misura è stata adottata dal governo a seguito dell’alto tasso d’inflazione, arrivato al 6,5% annuo lo scorso luglio e che può mettere a rischio i già risicati budget delle famiglie. La riduzione dell’Irpef sarà di grande utilità per gli impiegati a medio e basso reddito e per le fasce più povere della popolazione. Lo scaglione di reddito da cui scatterà l’Irpef è stato infatti innalzato dai 2 mila renminbi (218 euro) U mensili a 3.500 (382 euro). Una bella riduzione, considerato che la paga media in Cina arriva a 3 mila renminbi (328 euro) men- sili. Il taglio fa parte di un pacchetto di stimoli all’economia, lanciato dal governo cinese per mantenere la crescita. L’esecutivo cinese punterà inoltre sugli investimenti a beneficio, fino al 2013, delle abitazioni popolari, delle infrastrutture rurali, della fornitura d’acqua ed elettricità, d ll’i i ttecnologica l i e dell’innovazione della protezione civile da disastri come il terremoto che il 12 maggio scorso ha colpito la Vietnam, nel segno delle jv Italia e Vietnam alleate per il business. Secondo Massimiliano Bertollo dell’ufficio per lo sviluppo della cooperazione dell’Ambasciata italiana in Vietnam potrebbero ottenere assistenza finanziaria da parte del nostro governo le joint venture tra società italiane e vietnamite. Bertollo lo ha dichiarato nei giorni scorsi durante una conferenza tenutasi ad Hanoi. I finanziamenti andrebbero prioritariamente a jv nei settori agroalimentare, della pesca, della trasformazione del cibo e dell’artigianato. Senza che siano trascurati trasporti, energia, riciclaggio dei rifiuti, microcredito, turismo sostenibile e progetti culturali e ambientali. Grazie alla legge 49/87 infatti le aziende tricolori possono chiedere prestiti fino al 70% della propria quota capitale (fino a un massimo di 5 mln €) per creare progetti di jv in decine di paesi in via di sviluppo. Vietnam compreso. A patto che la controparte sia proprietaria del 25% del capitale totale investito. Per il periodo 2010-2013 l’Italia ha già stanziato 100 mln di euro. Notevoli i vantaggi per i vietnamiti. Oltre alla possibilità di nuovi posti di lavoro, le aziende di Hanoi potrebbero avere a disposizione tecnologie avanzate e migliorare il loro know how grazie all’apporto dei colleghi italiani. Per non parlare poi degli sbocchi di mercato che per loro si aprirebbero nell’ambito dell’Unione europea. Mentre gli italiani potrebbero a loro volta penetrare più a fondo nel mercato vietnamita, in quelli degli altri paesi del blocco Asean (Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia, Brunei, Laos, Birmania e Cambogia), in Giappone e Cina. Come ricordato dal presidente della Camera di Commercio vietnamita Vu Tien Loc, nonostante la viva necessità e la continua richiesta di capitali le aziende vietnamite trovano molti ostacoli nell’accesso alle fonti di finanziamento. E gli scenari prospettati dalle jv italovietnamite sembrano prospettare un’allettante via d’uscita. Oltretutto da tempo i vietnamiti sono alle prese con tassi di crescita molto elevati. Il commercio bilaterale Roma-Hanoi è cresciuto da 1,2 mld di dollari (830 mln di euro) nel 2007 a 1,48 mld di dollari (1,03 mld di euro) nel 2010. Il Vietnam esporta in Italia soprattutto scarpe, prodotti agricoli, della pesca e d’ arredamento. provincia del Sichuan. Ma c’è di più. Pechino ha deciso di allargare le esenzioni per i cittadini, a seguito di una serie di proteste online da parte di utenti e blogger. E ora soltanto l’8% dei cinesi pagherà l’Irpef per intero. Il fisco cinese ha invece deciso di puntare sul commercio, più facile da monitorare. Lin L’innalzamento dello sca scaglione Irpef costea fisco dell’ex cerà al lest impero mancati leste intr introiti per 17,4 mld eur Ma il paese euro. può permetterselo. La situazione fiscale infa è molto robuinfatti sta Per quest’anno il sta. gov governo vuole manten tenere il deficit soti 2%. La ragione to il del taglio dell’Irpef, dun dunque, a fronte di 17 mld di introiti in me meno, è di ordine social contenere proteciale: ste e malumori per la it d crescita deii prezzi. E se il potere d’acquisto della gente cresce, la stabilità sociale si consolida. © Riproduzione riservata MERCATO YACHT Ferretti punta sulla ricca San Paolo Boom in Brasile per il mercato degli yacht. Specialmente se made in Italy. Grazie infatti alla crescita dell’economia, sotto la spinta del petrolio e della richiesta cinese di commodities, la patria del Samba e della favelas ha visto aumentare il numero dei nuovi ricchi. Che con la loro domanda di barche di lusso stanno sostenendo un settore che invece stenta a crescere in America del Nord ed Europa. La voglia di lusso dei nuovi ricchi carioca è stata il «paracadute» che di fatto ha impedito al paese di precipitare nel baratro della crisi del 2008. Da allora la vendita di barche in Brasile è cresciuta per ogni singolo anno del 30%. A fronte di un consistente -70% registrato nello stesso periodo negli States e nel Vecchio continente. Nel solo 2007 il Brasile ha rappresentato il 5% degli introiti totali per il costruttore italiano Ferretti. E quest’anno le vendite della divisione brasiliana di Ferretti arriveranno a quota 290 mln di dollari (202 mln in euro), ossia il 40% degli incassi totali dell’azienda. Tanto che due mesi fa è stato necessario aprire un cantiere a San Paolo per rispondere alla domanda. A regime, produrrà circa 120 yacht l’anno. FISCO FLASH Accertamento (Sentenza della Corte di cassazione n. 17876/2011) PERDITE FISCALI La pianificazione di perdite fiscali come strumento elusivo. Valutazioni e raccomandazioni Ocse. (Rapporto Ocse) Diritto del lavoro e della Giurisprudenza previdenza tributaria CARTELLE DI PAGAMENTO Liquidazione delle imposte con procedure automatizzate. L’onere di motivazione della cartella di pagamento è assolto mediante il mero richiamo alla dichiarazione presentata dal contribuente. (Ordinanza della Corte di cassazione n. 16983/2011) AFFITTO D’AZIENDA Espropriazione beni mobili. L’affittuario non è soggetto legittimato a proporre opposizione sulla pretesa del creditore. INPS Dal 2012 presentazione delle istanze e richieste di servizio esclusivamente in via telematica.(Circolare n.110 dell’Istituto nazionale della previdenza sociale del 30 agosto 2011) A cura dello Studio F. Ghiglione e A. Ghio Il iscolash in versione integrale è disponibile sul sito www. italiaoggi.it/docio7 IN EDICOLA www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 22 Lunedì 5 Settembre 2011 SPENDERE MEGLIO I consigli per orientarsi tra sconinamenti, interessi e commissioni, evitando costi elevati Alla larga dagli scoperti di conto Mai confondere il rosso in banca con una modalità di credito DI Pagina a cura SIBILLA DI PALMA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it U n’emergenza o una spesa imprevista possono far cadere nello scoperto bancario. Facendo scattare commissioni e interessi molto salati. Ecco qualche suggerimento per non andare in rosso. Senza dimenticare che lo sconfinamento della disponibilità del conto corrente non è un modo per avere credito o per ottenere denaro in prestito e in questi casi è più opportuno ricorrere a strumenti più idonei, come i prestiti personali, meno costosi e più efficaci. La differenza tra conto scoperto e sconfinamento. Il conto scoperto o in rosso si verifica quando il cliente spende più di quanto ha a disposizione, costringendo la banca ad anticipare le somme necessarie per effettuare i pagamenti. Lo scoperto di conto non è assistito da un contratto di finanziamento e quindi va considerato un evento straordinario da far rientrare al più presto. Non solo perché le banche applicano commissioni e tassi di interesse, ma anche per evitare di vedersi bloccare le carte di pagamento e tutti gli addebiti Rid sul conto. In genere, lo scoperto prevede un interesse passivo a carico dell’utente che si aggira attorno al 14%. Diverso il caso in cui il cliente ha sottoscritto con la banca un contratto per ottenere un fido, ossia una somma di denaro disponibile sul conto corrente che può utilizzare ogni volta che ne ha bisogno. In questo caso, quindi, anche in assenza di liquidità, è possibile effettuare bonifici, prelievi per cassa, emissione di assegni e così via. La banca stabilisce un tasso di interesse (in media tra il 9 e l’11%) e impone un limite massimo alla somma di denaro concessa, oltre il quale non è possibile andare. Se anche questa cifra viene superata si ha il cosiddetto sconfinamento. Condizione necessaria per il verificarsi di entrambe le condizioni è la tolleranza della banca che deve concedere al cliente uscite superiori al saldo disponibile. Un altro caso cui fare attenzione è lo scoperto per valuta che avviene quando le date delle operazioni in entrata e in uscita sono vicine: il saldo contabile è a credito, ma la data valuta di accredito dei versamenti che costituiscono il saldo è successiva alla data valuta di addebito delle operazioni che lo utilizzano. In sostanza, secondo il calendario, il versamento precede Come evitare il rosso In cosa consiste lo scoperto sco cope p rto Le commissioni Gli accorgimenti da seguire Il conto scoperto o in rosso si veriica quando il cliente spende più di quanto ha a disposizione È previsto un interesse passivo a carico dell’utente attorno al 14% In passato l’istituto di credito poteva applicare interessi a debito nel caso in cui il correntista avesse utilizzato l’importo di massimo scoperto previsto Per i nuovi contratti, dal 29 gennaio 2009, questa commissione è stata sostituita con altre, che possono essere applicate solo quando al cliente è stato riconosciuto un ido e solo in caso di saldo a debito per periodi superiori a 30 giorni consecutivi Fare un calcolo delle entrate e delle uscite mensili Individuare le aree di sovraspesa e di sottospesa Apportare gli opportuni cambiamenti per ripristinare un maggiore equilibrio nella vita inanziaria Privilegiare i contanti rispetto alla carta di credito Prestare attenzione a prestiti, inanziamenti e pagamenti con carte revolving Evitare di bloccare i propri soldi in investimenti a lunga scadenza o con un alto proilo di rischio Il web offre una guida alla scelta Non tutti i conti correnti offrono le stesse condizioni. Per questo Supermoney ha elaborato una piccola guida con alcuni consigli utili per orientarsi verso quello più adeguato alle proprie necessità. In primo luogo, è necessario sapere quante operazioni si effettuano mensilmente (prelievi, bonifici, versamenti). Esistono, infatti, conti correnti per profili con un’operatività elevata e altri pensati per chi ha esigenze base. Inoltre, il conto corrente prevede numerose spese, come quelle di apertura, chiusura e gestione, cui si aggiungono le commissioni sulle operazioni. Prima di aprirne uno è bene quindi controllare sempre con attenzione tutte le voci di costo, tenendo presente l’Isc (Indicatore sintetico di costo), un parametro che rileva il costo annuale per un uso standard del conto corrente in base a diverse categorie di utenti. Per ridurre le spese, si può inoltre ricorrere al web: generalmente, i conti correnti online hanno costo zero, offrono tassi di interesse vantaggiosi e spese minori sulle operazioni. Se la scelta ricade, invece, su un conto corrente tradizionale, risulta più conveniente utilizzare i servizi telematici (home banking), ricorrendo allo sportello fisico solo in caso di reale necessità. Sul web, infine, si trovano numerosi strumenti che consentono di confrontare le offerte più vantaggiose. Si risparmia grazie all’online I conti online fai da te costano molto meno di qualche anno fa. E con il passare del tempo continuano a ridurre le commissioni. Le spese di gestione, infatti, negli ultimi sei anni sono diminuite dell’87,8% circa, passando da una media annua di 98,50 euro nel 2005 per il solo canone di abbonamento, a un costo più contenuto di 12,01 euro nel 2011. È quanto emerge dalla IX edizione del Rapporto conti correnti di Of-Osservatorio fi nanziario aggiornata ad agosto 2011, che ha analizzato un campione rappresentativo di 30 conti per l’online. Diciassette di questi, oltre il 56%, sono di fatto completamente gratuiti, se gestiti via web senza mai (o quasi) recarsi in filiale. Tra gli istituti di credito presi in considerazione UniCredit, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, ma anche banche di medie dimensioni, come Allianz Bank, Barclays Bank, Banca Sella, istituti solo online (tra cui Ing Direct, IwBank e Webank) e banche territoriali (Banca Popolare di Vicenza, Banca Popolare Etruria, Banca delle Marche). il prelevamento, ma dal punto di vista degli interessi avviene il contrario. Le commissioni. I costi e le spese in cui si incorre in caso di conto in rosso non sono pochi né irrilevanti. In passato, oltre agli interessi passivi, le banche potevano applicare anche la commissione di massimo scoperto (Cms) che autorizzava l’istituto di credito ad applicare interessi a debito, spesso molto alti, nel caso in cui il correntista avesse utilizzato l’importo massimo previsto. Per i nuovi contratti di conto corrente, con il decreto anticrisi 85/2008, convertito dalla legge n. 2/2009, dal 29 gennaio 2009 questa commissione è stata sostituita con altre, che si applicano solo quando al cliente viene riconosciuto un fido e solo in caso di saldo a debito per periodi superiori a 30 giorni consecutivi. In ogni caso, la normativa sul credito di consumo prevede degli obblighi per il creditore tenuto a comunicare immediatamente al consumatore che il conto ha un saldo negativo, a quanti euro ammonta, il tasso debitore applicato, le penali, le spese e gli interessi di mora applicabili. I consigli per non andare in rosso. Per mantenere il saldo del conto corrente in positivo, meglio quindi seguire alcuni piccoli accorgimenti. Per esempio, tenere aggiornato il calcolo delle entrate e delle uscite mensili può aiutare a monitorare la propria situazione finanziaria con una certa regolarità e a capire se ci sono delle aree di sovraspesa o di sottospesa. Spesso la forma di prevenzione più efficace, infatti, consiste proprio nell’individuazione delle voci più onerose per il budget famigliare sulle quali bisogna intervenire di mese in mese. Un altro trucco è di abituarsi a pagare con i contanti, per quanto e laddove possibile, piuttosto che con carta di credito. Il vecchio denaro contante, infatti, permette di essere maggiormente consapevoli delle proprie spese. Quando si paga con carta di credito, invece, è più facile rimanere con la sensazione di avere speso, ma senza la consapevolezza precisa di quanto e per che cosa. Inoltre, occorre prestare attenzione a prestiti, finanziamenti e pagamenti con carte revolving visto che la somma di molte piccole rate può spingere i pagamenti mensili oltre la soglia di sostenibilità. Infine, chi ha a disposizione risorse finanziarie limitate dovrebbe evitare di bloccare i propri soldi in investimenti a lunga scadenza o con un alto profilo di rischio. Il pericolo, in caso di emergenze o spese impreviste, è di dover liquidare gli investimenti prima del tempo o a condizioni non ottimali, subendo perdite finanziarie. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it A F FA R I I N P I A Z Z A Lunedì 5 Settembre 2011 23 Il calo delle quotazioni dà spazio a cedole elevate. Un vantaggio per chi cerca entrate periodiche Investimenti, ha la meglio il mix Conviene puntare sull’azionario replicando la logica dei bond Pagina a cura DUILIO LUI DI La performance del Ftse Mib http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it O ra che nemmeno i titoli di stato appaiono più come un porto sicuro, può essere il caso di tornare a riconsiderare le azioni, che nel frattempo hanno visto in buona parte crollare le proprie quotazioni nelle ultime settimane. Magari scegliendo quei titoli, come le utility e le tlc, che storicamente hanno sempre garantito dividendi elevati. È l’approccio seguito da molti piccoli investitori, così come da gestori professionali, che puntano sulle società che offrono cedole generose seguendo una logica di investimento azionario che per molti aspetti somiglia all’approccio degli obbligazionisti. Una strategia che può portare risultati positivi, ma solo a patto di avere pazienza e puntare a ritorni di lungo periodo. Tra fattori tecnici e desiderio di fidelizzazione. Molte delle società quotate a Piazza Affari oggi «promettono» un dividendo superiore al 6, al 7 o addirittura all’8%. Non si può parlare di certezze, poiché il dato emerge dal rapporto tra l’ultima cedola distribuita (quindi relativa al bilancio 2010) e l’attuale valore di Borsa. Non c’è certezza che gli stessi livelli vengano mantenuti anche nell’anno in corso, ma le aziende di grandi dimensioni e quelle di settori come telecomunicazioni ed energia tendono solitamente a mantenere sostanzialmente sta- bili le politiche sui dividendi, in modo da fidelizzare gli azionisti. A maggior ragione se tra questi ultimi figurano soggetti pubblici (come nel caso di Enel, Eni, Edison e le altre società privatizzate negli anni), che reclamano entrate periodiche per fronteggiare le esigenze di cassa. Lo stesso vale per le grandi banche come Intesa SanPaolo e Unicredit, che hanno come principali azionisti le Fondazione, che premono per ricevere la liquidità necessaria a finanziare progetti sociali sui territori di riferimento. Diverso il discorso per gli industriali, che tendono a seguire politiche di distribuzione degli utili più legate alla fase congiunturale. Exane Derivatives: urge cambio di rotta in Usa e Ue Se Atene piange, Sparta non ha molto di cui rallegrarsi. Gli analisti di Exane Derivatives auspicano interventi massicci sulle due sponde dell’Oceano Atlantico per uscire da una situazione di debolezza che rischia di protrarsi a lungo. «Piuttosto che in una fase di pausa della crescita», spiegano in un report, «ci troviamo di fronte a una fase di contrazione che rende diffi cile il processo di disindebitamento». La vittima principale di questa situazione è la fiducia che sembra venir meno a causa della lentezza delle riforme proposte, in un momento in cui i mercati si muovono rapidamente. Così, se da una parte viene riconosciuto alla Bce il pragmatismo nell’intervenire per assicurare liquidità ai paesi in difficoltà, dall’altra viene criticata la sua capacità di prendere decisioni «solo quando non è più possibile rimandarle». Così l’Europa è chiamata a rinnovare governance e spingere sul rigore, strade obbligate per ricostruire la fiducia dei mercati. Non se la passano bene nemmeno gli Usa, anche se gli analisti non vedono la presenza di tutte le condizioni che indicano il ritorno di una recessione: «Nessun errore di policy mix, condizioni finanziarie accomodanti, buona situazione finanziaria delle società che registrano guadagni di produttività». Allo stadio attuale il maggior rischio per l’economia americana è uno shock di fiducia negativo, «con conseguente contagio del calo della fiducia dai mercati all’economia reale». Un trend internazionale. I report più recenti lasciano comunque intravedere un 2011 positivo per i dividendi, non solo in Italia. Secondo un report di Bank of America, le aziende dell’S&P 500, che racchiude le 500 aziende a maggiore capitalizzazione quotate sui listini americani, dovrebbero distribuire cedole del 15% superiori a quelle del 2010. Questo perché le ristrutturazioni avviate con l’inizio della crisi hanno riempito le casse societarie, ma in pochi azzardano acquisizioni in questa fase di mercato, preferendo piuttosto fidelizzare quei risparmiatori che hanno impedito un calo dei corsi azionari maggiore di quanto registrato finora. Logica da cassettisti. La presenza dei dividendi non è sinonimo di guadagni: infatti, nel momento in cui viene staccata una cedola, il corso azionario tende a calare del medesimo valore. La particolarità di questa strategia di investimento sta nel fatto che tiene insieme la prospettiva di rivalutazione dell’investimento, insieme con un flusso periodico di denaro per l’investitore, secondo la logica propria dei bond. Questa strategia è indicata soprattutto per chi investe in un’ottica di medio-lungo periodo: di fatti, le oscillazioni delle azioni sono più ampie rispetto alle obbligazioni. E non è il caso di avventurarsi in calcoli probabilistici, soprattutto in periodi di saliscendi come quello attuale. Così come è importante destinare a questo investimento i risparmi di cui non si ritiene di aver bisogno nel breve: infatti, se un risparmiatore si trova nell’urgenza di dover vendere un titolo, può trovarsi nella condizione di dover accettare una minusvalenza di gran lunga superiore al beneficio della cedola. Al tempo stesso, è bene destinare ai titoli che promettono dividendi generosi solo una piccola parte dei propri risparmi, secondo una logica di diversificazione che dovrebbe riguardare tutti gli investimenti finanziari. Infatti, non è detto che tutte le aziende generose verso i propri soci sono ben impostate per una crescita sostenibile nel lungo termine. Privarsi di liquidità fino al punto di compromettere la solidità del bilancio può portare a rovesci improvvisi in caso di ulteriore peggioramento del quadro macroeconomico. Così, per esempio, la prospettiva di una nuova recessione potrebbe creare un cortocircuito tra mondo produttivo e del credito, obbligando le aziende a contare sulla sola propria liquidità. Non resta, quindi, che muoversi con grande cautela, se possibile orientandosi su quelle società che tradizionalmente seguono la politica dei dividendi elevati e non solo in una circostanza come questa in cui tutti cercano di riconquistare la fiducia dei risparmiatori. © Riproduzione riservata Financière de l’Echiquier resta ottimista Per investitori che non si lasciano condizionare dall’emozione del momento. L’ultimo outlook sui mercati di Financière de l’Echiquier si concentra sulle potenzialità del comparto azionario, nonostante i recenti ribassi del settore, anzi proprio partendo dalla differenza tra i fondamentali delle società quotate e le loro valutazioni attuali. Da inizio agosto il ribasso dei mercati è stato eccezionale, sottolineano gli analisti. «Il movimento flight to quality (ricerca di investimenti di qualità, ndr) è particolarmente aggressivo, tanto che gli asset più rischiosi si trovano in negativo a favore del debito tedesco, con il bund a 10 anni che si ritrovato quasi ai minimi dell’anno scorso». Le principali ragioni d’incertezza sono le stesse da diverse settimane: i livelli di debito particolarmente elevati sia da una parte sia dall’altra dell’Atlantico e, di conseguenza, l’attesa di misure rigide che ci porterebbero direttamente in recessione. «Non neghiamo la gravità della situazione», aggiunge Financière de l’Echiquier, «ma consideriamo che i mercati prezzano già una depressione, là dove secondo noi si tratta semplicemente di un rallentamento. L’allargamento degli spread dei paesi europei rende la situazione ancora più delicata, ma consideriamo che i paesi faranno il necessario per agire concretamente ed evitare un default futuro». Fatte queste premesse, come si spiega il rinnovato ottimismo per le azioni? «Le valorizzazioni delle società, con un price/book dell’Eurostoxx 50 a 1,10, sono a livelli storicamente bassi, per società che sono lontane dal presentare la peggior situazione tanto per la loro attività che per la qualità dei loro bilanci. Di fatti», prosegue l’analisi, «anche se certi titoli ciclici hanno deluso, i risultati delle società nei primi due trimestri del 2011 sono al di sopra delle attese. Nessuno può, infatti, negare che il livello di indebitamento delle società si trovi a livelli molto bassi». In una situazione delicata come quella che stiamo vivendo, i gestori predicano disciplina e reattività elevata. «I portafogli sono stati alleggeriti dai titoli esposti ai debiti sovrani (benché i finanziari fossero già sottopesati nei nostri portafogli), così come le società esposte a future restrizioni di budget». Il team di gestione privilegia i titoli growth i cui risultati nel secondo trimestre hanno sorpreso positivamente, spesso grazie a un’esposizione sui mercati emergenti. Questa situazione si è vista sia nelle pubblicazioni americane sia europee: la crescita mondiale c’è, i paesi emergenti stanno riprendendo il passo sui paesi del Vecchio continente. Forti delle convinzioni citate, i nostri fondi sono rimasti relativamente investiti, in media intorno al 90%. Consideriamo le reazioni attuali del mercato nettamente esagerate», conclude il report, «e ci sembra questo un buon periodo per riesaminare i titoli delle nostre watch list affinché possiamo coglierne le migliori opportunità». http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 24 C O N TA B I L I TÀ Lunedì 5 Settembre 2011 La giurisprudenza detta la linea sulle conseguenze della cancellazione dal registro delle imprese Le società estinte pari non sono Responsabilità differenti in relazione alla veste giuridica Pagine a cura DI FRANCO CORNAGGIA E NORBERTO VILLA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L a giurisprudenza detta la linea sull’estinzione delle società. Responsabilità dei soci differenti in relazione alla veste giuridica della società cancellata dal registro imprese. Liberazione (a date condizioni) per i soci di società di capitali, ma sussistenza della responsabilità illimitata per i soci di società di persone. La sentenza delle sezioni unite della Corte di cassazione n. 4062 del 22 febbraio 2011 ha confermato che le società di capitali (ma anche quelle di persone) si estinguono con la cancellazione dal registro delle imprese. Il tutto discende dall’articolo 2495, comma 2, del codice il quale prevede che resta «ferma... la estinzione della società dopo la cancellazione»; norma che consente alla Suprema corte di affermare che la cancellazione determina l’estinzione della persona giuridica con decorrenza dalla formalità della pubblicità nel registro delle imprese. Principio che si estende anche alle società di persone, per le quali «sia l’iscrizione che l’estinzione hanno natura dichiarativa ma, analogamente alle società di capitali, l’estinzione comporta la perdita della capacità e della legittimazione». Punto di partenza è l’articolo 2495, comma 2, del codice civile, il quale prevede che la cancellazione della società di capitali produce l’estinzione L’estinzione della società La norma La società si estingue con la cancellazione dal registro imprese (art. 2495 c.c.) Ambito applicativo Vale sia per le società di persone che per quelle di capitale Rapporti pendenti È legittima la cancellazione della società, anche in presenza di rapporti giuridici ancora pendenti La sentenza Sezioni Unite della Cassazione, sentenza n. 1062 del 22 febbraio 2010 La conseguenza nei rapporti con il Fisco L’avviso di accertamento notiicato ad un soggetto inesistente (società estinta) è nullo I soci di società di persone Possono comunque essere chiamati a rispondere dei debiti tributari della società estinta dell’ente anche in presenza di debiti non pagati e di rapporti ancora pendenti. In sostanza ciò consente la cancellazione con effetto formale e sostanziale pur in presenza di rapporti debitori: è possibile ottenere la cancellazione presentando un bilancio finale di liquidazione con esposti debiti nei confronti di terzi. Da qui occorre poi indagare quali siano i diritti dei creditori, sottolineando che successive recenti pronunce giurisprudenziali hanno contribuito a delineare i differenti destini di soci di società di capitali e società di persone. Per le società di capitale, i creditori, infatti (considerata l’estinzione dell’ente), potranno agire solo nei confronti dei soci ma limitatamente alle somme da questi percepite in sede di bilancio finale di liquidazione, ovvero dei liquidatori, ove il mancato pagamento sia dipeso da costoro. A tutela dei creditori tuttavia l’articolo 10 della legge fallimentare prevede che gli imprenditori individuali o collettivi possono essere dichiarati falliti entro un anno dalla cancellazione dal registro delle imprese, se l’insolvenza si è manifestata anteriormente alla medesima o entro l’anno successivo. La Cassazione sancisce comunque il principio che l’effetto estintivo della cancellazione si verifica indipendentemente dall’esistenza o meno di rapporti giuridici ancora pendenti. Decisivo per giungere a ciò sono state le novità introdotte dalla riforma del diritto societario. In precedenza una giurisprudenza costante aveva sostenuto che l’atto formale di cancellazione di una società dal registro delle imprese, non po- tesse determinare l’estinzione della stessa nel caso i cui non fossero esauriti tutti i rapporti giuridici ad essa facenti capo a seguito della procedura di liquidazione, ovvero non fossero defi nite tutte le controversie giudiziarie in corso con ì terzi. Ma dopo la riforma anche la giurisprudenza ha iniziato a mostrare un orientamento differente in aderenza al nuovo testo dell’art. 2495 del codice civile che prevede che la cancellazione dal registro delle imprese produce l’effetto costitutivo dell’estinzione irreversibile della società anche in presenza di rapporti non definiti. Anche per le società di persone la cancellazione dal registro imprese comporta l’estinzione della società, con la conseguenza che l’avviso di accertamento notificato alla sola sas estinta (ma non ai soci) deve consi- derarsi nullo. In tal senso, la recente sentenza n. 79 del 15 giugno 2011 emessa dalla Commissione tributaria di Milano (si veda altro servizio a pagina 27, ndr), che confermando l’efficacia della cancellazione dal registro imprese, dichiara la legittimità dell’estinzione anche in presenza di debiti sociali non assolti (anche per insufficienza dell’attivo). Ne consegue automaticamente la nullità dell’avviso di accertamento, in quanto notificato a un soggetto inesistente. Tuttavia la Ctr lascia aperto uno spiraglio alle pretese erariali, sottolineando che «in effetti, il socio illimitatamente responsabile resta tale anche dopo l’estinzione della società». In altri termini, se l’atto fosse stato indirizzato ai soci e non alla società, il giudizio sarebbe probabilmente stato differente. Del medesimo avviso anche la Corte di cassazione che con la sentenza n. 12799 del 10 giugno 2011 ha sostenuto che la cancellazione dal registro imprese della società di persone non comporta il venir meno della responsabilità dei soci per le obbligazioni sociali. In particolare, la suprema corte ha ribadito che i soci illimitatamente responsabili rispondono dei debiti tributari della società, senza che l’erario debba preventivamente escuterne il patrimonio sociale (d’altro canto inesistente, in quanto la società risulta estinta), come invece ordinariamente previsto dall’art. 2304 c.c. © Riproduzione riservata La riforma del diritto societario fa da spartiacque Strada in salita per i creditori insoddisfatti Spartiacque fissato al 1° gennaio 2004. La sentenza delle Sezioni unite della Cassazione n. 4062/2010 che ammette la cancellazione della società anche in presenza di creditori insoddisfatti ne fissa comunque la decorrenza alla data di entrata in vigore della riforma del diritto societario. La decisione oltre a sottolineare che l’effetto estintivo della cancellazione (sia per le società di persone che per le società di capitali) non è da mettere in discussione, precisa che tale regola è applicabile a partire dal 1° gennaio 2004. Si è già visto che la norma contenuta nell’art. 2495, comma 2, è mutata con effetto dal 1 gennaio 2004, e secondo la corte la novità ha natura innovativa e non interpretativa. Da qui la conseguenza della sua applicabilità e decorrenza solamente a partire dal 2004, pur se la norma appare riferibile a cancellazioni effettuate in data anteriore. Esemplificando, la cancellazione di una società avvenuta in data 30 giugno 2003 in presenza di rapporti giuridici pendenti, avrà efficacia estintiva dal 1° gennaio 2004. Come successivamente ribadito anche nell’ordinanza della Corte di cassazione n. 21195 del 13 ottobre 2010 la cancellazione «opera retroattivamente e dunque anche con riguardo alle cancellazioni intervenute in epoca anteriore alla sua entrata in vigore». Un ulteriore spunto contenuto nella sentenza riguarda l’applicazione del più volte citato art. 2495 anche alle società di persone. Chiaramente la parificazione tra le due forme societarie non porta a conclusioni identiche. Ciò in quanto permane la differente posizione dei soci «capitalisti» rispetto a quelli «personali». Questi ultimi hanno un regime proprio di responsabilità che vede tra l’altro porre a tutela dei creditori il loro patrimonio personale, situazione che permane anche dopo la estinzione della società. Quindi il creditore della società personale anche dopo la sua estinzione ha titolo di potersi rivalere sui soci illimitatamente responsabili (i soci di società in nome collettivo e gli accomandatari di società in accomandita semplice) mentre gli effetti già indicati con riguardo ai soci di società di capitali si avranno con riguardo ai soci accomandanti delle società in accomandita semplice. Sotto il profilo tributario, appare possibile concludere che i soci di società di persone possano legittimamente essere chiamati a rispondere dei debiti facenti capo alla società estinta, purché la notifica della pretesa erariale sia effettuata verso soci medesimi e non nei confronti della società cancellata (o del suo legale rappresentante). Responsabilità dei soci solo fino a concorrenza delle somme riscosse, mentre i liquidatori sono chiamati in causa se il mancato pagamento dei creditori è dipeso da loro comportamenti colposi. Successivamente alla cancellazione della società di capitale dal registro imprese, la strada per i creditori insoddisfatti appare in salita. Una volta predisposto il piano di riparto, il liquidatore può dare avvio alla pratica di estinzione della società. Il codice civile introduce due possibilità: a) approvazione tacita del bilancio finale di liquidazione; b) approvazione espressa del bilancio finale di liquidazione. Nella prima ipotesi, il bilancio finale viene depositato dal liquidatore presso il registro delle imprese e si intende definitivamente approvato se nessun socio propone reclamo nei tre mesi successivi (art. 2493, comma 1). Nella seconda ipotesi, il bilancio finale di liquidazione si intende definitivo con l’espressa approvazione del piano di riparto. Data attuazione al piano di riparto, il liquidatore deve chiedere la cancellazione della società al registro delle imprese. Con il compimento di tale atto, viene pertanto a estinguersi anche la società, indipendentemente dalla presenza di eventuali rapporti giuridici ancora pendenti. Dopo la cancellazione, i creditori possono rivalersi nei confronti dei soci o del liquidatore alle condizioni sopra citate (art. 2495 c.c.). Per quanto riguarda le società di persone, lo scioglimento può essere attuato mediante due procedure: a) scioglimento della società previa messa in liquidazione; b) scioglimento della società senza messa in liquidazione. La prima ipotesi ricalca le procedure descritte nel caso di liquidazioni delle società di capitali, fatto salvo due differenze: non vi è obbligo del deposito del bilancio finale di liquidazione; il bilancio finale e il piano di riparto devono essere comunicati per raccomandata ai soci e si intendono approvati se non impugnati presso il tribunale nel termine di due mesi dall’invio della comunicazione. Quanto alla seconda ipotesi, il legislatore, preso atto che i terzi sono comunque tutelati dalla responsabilità illimitata dei soci anche successivamente alla cancellazione, ha concesso la facoltà di uno scioglimento immediato della società, senza passare attraverso la fase della liquidazione. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it C O N TA B I L I TÀ http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it C orsa contro il tempo del Fisco per il recupero dei crediti vantati nei confronti di srl (o spa) prossime alla cancellazione. Avviso di accertamento da consegnare prima dell’estinzione della società, in quanto è da ritenersi nullo l’atto notificato successivamente all’avvenuta cancellazione dal registro delle imprese. L’interpretazione delle Sezioni unite della Cassazione fa sentire i suoi effetti nei confronti di tutti i creditori sociali non soddisfatti tra cui non di rado è presente anche il fisco (e/o il concessionario della riscossione). Ciò comporta la necessità che i debiti di tale natura debbano avere come controparte (dopo l’estinzione) non più la società ma i soci o il liquidatore, pur nei confini di quanto legislativamente disciplinato. Con riguardo ai limiti entro cui i soggetti personali possono ritenersi responsabili dei debiti sociali, la norma di cui all’art. 2495 deve coordinarsi con quanto previsto dall’art. 36 del dpr 602 del 1973 (responsabilità di amministratori, liquidatori e soci in tema di riscossione delle imposte). Per quanto riguarda la responsabilità dei soci, il recupero potrebbe passare dalla notifica di un avviso di accertamento ai soci stessi, nel limite di quanto tali soggetti hanno risco Non parrebbe in questo caso suffi ciente la notifi ca di una cartella di pagamento nei confronti dei soci, ma si preferisce ritenere la necessità dell’emissione di un nuovo avviso di accertamento indirizzato ai soci anche perché lo stesso art. 36 del dpr 602/1973 prevede che i soci possono essere chiamati a rispondere dei debiti societari (con i limiti ivi stabiliti) ma Recupero crediti in tempi stretti La rivalsa dei creditori insoddisfatti anche che tale responsabilità debba esser fatta valere «con atto motivato». Ogni socio inoltre risponde per l’intero nei confronti del Fisco, se ha ricevuto somme capienti a sopportare il debito fiscale. Il medesimo articolo prevede anche che i soci sono responsabili per il pagamento dei debiti per le imposte sui redditi della società, nei limiti delle somme di denaro o degli altri beni sociali ricevuti in assegnazione durante il periodo di liquidazione, o nei due periodi di imposta precedenti alla messa in liquidazione. Si noti che tale previsione si aggiunge a quanto previsto dall’articolo 2495 lasciando aperte due strade per il recupero dei crediti erariali. In realtà le due previsioni non sono sovrapponibili in quanto quella del dpr 602 consente di aggredire non solo le somme erogate ai soci in base al bilancio finale di liquidazione ma i valori ricevuti negli ultimi due periodi d’imposta precedenti alla messa in liquidazione. In aggiunta il recupero potrebbe passare dalla notifi ca al liquidatore di un avviso di accertamento, solo se si prova che c’è stata sua colpa (le possibilità non sono alternative ma percorribili entrambi). L’avviso di accertamento non può tuttavia essere emesso nei confronti di una società liqui- data e cessata, ma nel caso in cui l’atto fosse notificato al socio (per conto della società) lo stesso non è tenuto a impugnarlo per conto di questa, facendo valere la carenza di legittimazione passiva in capo alla società ormai estinta. Le difese ordinarie sono invece chiaramente ammesse nel caso di avviso di accertamento che dovesse chiamare in causa il socio in prima persona ai sensi dell’art. 36. Quindi è ipotizzabile una situazione di questo tipo: • è notifi cato un avviso di accertamento alla società; • l’erario tenta di escutere questo prima della cancellazione dal Registro delle imprese; Settem Lunedì 5 Settembre 2011 25 • nel caso in cui il tentativo non andasse a buon fine l’accertamento già notificato non dovrebbe avere rilevanza nei confronti dei soci considerate che si trattava di un atto riferito a un soggetto diverso e indipendente; • i soci potranno essere destinatari di un nuovo avviso di accertamento ad hoc e potranno comunque contestare nel merito la pretesa impositiva. Un ulteriore caso da affrontare (che non sembrerebbe trovare una soluzione esplicita legislative) è il seguente. Si supponga che sia notificato un avviso di accertamento alla società dopo la sua estinzione nelle mani dell’ex liquidatore. In tale ipotesi due appaiono le possibili soluzioni. La prima comporta una totale indifferenza verso questo atto, da ritenere invalido (o meglio inesistente) in quanto relativo ad un soggetto estinto. La seconda, che può apparire maggiormente prudenziale, tende a far dichiarare dal giudice la suddetta inesistenza. Ma qui si pone il problema di chi sia il potere di presentare e formare il ricorso. Infatti sembra che l’ex liquidatore non abbia più tale potere essendo ormai venuto meno (estinta) la società un tempo da lui rappresentata. Nonostante le perplessità, si potrebbe cautelativamente ipotizzare un potere di rappresentanza limitato dell’ex liquidatore, che in tal modo recupererebbe la possibilità di contestare alla radice l’avviso di accertamento con la finalità di far dichiarare dal giudice tributario l’inesistenza dello stesso e pertanto la decadenza della pretesa dell’erario. © Riproduzione riservata Non mancano effetti sul rimborso Iva Massima cautela nella distribuzione di somme ai soci Orientamento delle Sezioni unite della Cassazione con impatto anche sul rimborso Iva delle srl cancellate. Attribuzione della titolarità del credito direttamente ai soci e riscossione mediante conferimento della delega a uno di essi (o all’ex liquidatore). L’Agenzia delle entrate si adegua alla sentenza 4062/2010 e con la risoluzione n. 77 del 27 luglio 2011 rettifica parzialmente il proprio orientamento. Appare opportuno rammentare che ai sensi dell’art. 5 del dm 26 febbraio 1992, il rimborso dei crediti a favore di società cancellate può essere eseguito al ricorrere congiunto di due circostanze: che il rimborso sia eseguito a favore del liquidatore della società cancellata; che il credito risulti dal bilancio finale di liquidazione depositato presso la Cancelleria del tribunale (ora presso il registro delle imprese). A giudizio dell’amministrazione finanziaria, il rispetto delle due condizioni doveva ritenersi inderogabile. Posto che ora alla cancellazione della società consegue automaticamente anche il venir meno dei poteri del liquidatore (la carica si estingue in uno con il soggetto cancellato), la soluzione proposta dall’Agenzia consiste nell’attribuire pro quota ai soci la titolarità del credito, mentre sotto il profilo pratico la concreta erogazione del rimborso sarebbe facilitata dal conferimento della delega all’incasso solo a uno di essi o a un terzo, che potrebbe essere l’ex liquidatore. La soluzione ricalca la procedura applicabile alle società di persone, come illustrata nella circolare n. 225/E del 5 dicembre 2000, che prevede un differente regime in relazione alla veste giuridica assunta dalla società cessata. Per le società di capitali si richiede l’evidenziazione del credito nel bilancio finale di liquidazione depositato presso il registro delle imprese. Per le società di persone, occorre distinguere: a) se hanno adottato un formale procedimento di liquidazione, il credito deve risultare dal bilancio finale di liquidazione obbligatoriamente redatto (pur se non depositato, in quanto non vige tale obbligo); b) se non hanno adottato un formale procedimento di liquidazione (come avviene nella maggior parte dei casi), è sufficiente produrre un atto notorio dal quale risultino i beneficiari del rimborso e le quote di ciascun socio. Possibile responsabilità del liquidatore per i debiti tributari della società estinta. Cautela necessaria prima di distribuire somme ai soci nella fase di riparto, in quanto l’art. 36 del dpr 602/73 chiama in causa il liquidatore imprudente. Per effetto di tale norma, i liquidatori dei soggetti Ires che non pagano le imposte con le attività della liquidazione, rispondono in proprio del pagamento delle imposte dovute per il periodo della liquidazione e per quelle anteriori se soddisfano crediti di ordine inferiore a quelli tributari o assegnano beni a soci o associati senza aver prima soddisfatto i crediti tributari. In tal caso la giurisprudenza ha riconosciuto valevole l’ordinario termine di prescrizione decennale. Il presupposto per l’applicazione di tale regola non è solo il mancato pagamento delle imposte, ma al contrario: • deve sussistere il mancato pagamento di imposte dirette; • devono sussistere attività della liquidazione; • si sono soddisfatti crediti di ordine inferiore a quelli tributari o si sono assegnati beni a soci o associati senza aver prima soddisfatto i crediti tributari. Il meccanismo nei confronti del liquidatore deve essere attivato mediante un ordinario avviso di accertamento con le caratteristiche (rectius: possibilità difensive proprie del soggetto accertato) ordinarie di tale atto. Non è invece legittima l’iscrizione a ruolo e la notifica della cartella di pagamento a carico del liquidatore, in assenza di un precedente avviso di accertamento. Nel caso di esistenza di posizioni debitorie (per sua tutela) il liquidatore dovrà (tra l’altro) tenere un comportamento contabile più che corretto in sede di stesura del bilancio finale di liquidazione seguendo le indicazioni contenuto nell’Oic5: deve iscrivere il debito tra le passività dello stato patrimoniale e contestualmente iscrivere nell’attivo uno specifico deposito vincolato di pari importo; con specifico riferimento alla posizione dei crediti e debiti tributari si potranno adottare specifiche soluzioni e cioè: nel caso di debito verso l’Erario si apposterà nell’attivo una voce di deposito specifico di importo pari all’esposizione debitoria verso l’Amministrazione finanziaria ancora iscritta nel passivo. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Prospetto dei valori correnti delle polizze index linked VALORI AL PRODOTTO VALORE RATING Z.C.B. / TITOLO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH Adesso Index Aprile '07 88,940 MERRILL LYNCH & CO. INC. Adesso Index Febbraio '07 98,062 B.CA POPOLARE DI VERONA NOVARA Scarl Alba Carim Index 08/07 99,600 CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.p.A. EMITTENTE OPZIONE Crescita Sicura Serie VI 2007 94,791 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG CRESCITA SICURA SERIE VII 2005 99,866 BANCA DI VALLE CAMONICA S.p.A. A2 | A+ | AA- CRESCITA SICURA SERIE VII 2006 98,940 BNP PARIBAS 96,980 HBOS Treasury Services Plc 99,575 BANCA DI VALLE CAMONICA S.p.A. A1 | A | A *** BANCA IMI S.p.A. Aa2 | AA | AA CRESCITA SICURA SERIE VIII 2006 99,340 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- - | A- | BBB+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | BBB+ Crescita Sicura Serie VIII 2007 94,180 NIBC Bank NV Baa3 | - | BBB+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | BBB+ CRESCITA SICURA SERIE X 2006 99,500 BNP PARIBAS - | A- | BBB+ CRESCITA SICURA SERIE XI 2006 97,290 ABN AMRO BANK NV - BNP PARIBAS INTESA SANPAOLO S.p.A. Creberg altiplano marzo 07 97,600 CREDITO BERGAMASCO S.p.A. Creberg Altiplano Aprile '07 87,220 BANCA ITALEASE S.p.A. Creberg Polar Aprile '07 87,010 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. Derby Index Linked Dicembre 2006 92,180 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+ UNICREDIT S.p.A. Derby Index Linked Ottobre 2006 92,880 BANCA POPOLARE DI BARI Scrl A3 | - | - UBS Ltd Aa3 | A+ | AA- BANCO SANTANDER S.A. BANCA POPOLARE DI VICENZA Futuro Forte 1 - 2006 97,790 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. Index Scatto piu' Persona Life 97,460 SOCIETÉ GENERALE Index Up 1-2008 86,625 MORGAN STANLEY Index Up 3 - 2005 100,493 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl Prima Classe 3 - 2005 99,150 ABN AMRO BANK NV Aa3 | A | A **** - | (1) | - BANCA ALETTI & C. S.p.A. - | A- | BBB+ WR | NR | NR SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ - | BBB+ | BBB+ BANCO BILBAO SA Aa2 | AA | AA- Aa3 | A+ | AA- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- A1 | A | A+ SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Aa2 | A+ | A+ A2 | A | A SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ - SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ A2 | A+ | AA- BANCA IMI S.p.A. Scelgo Index 10 98,845 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba1 | - | - ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Scelgo Index 11 98,698 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba1 | - | - CITIBANK N.A. Scelgo index 12 98,987 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba1 | - | - BANCO SANTANDER S.A. Scelgo Index 13 98,226 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba1 | - | - BARCLAYS BANK PLC Scelgo Index 14 97,435 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Treviso Index 2007 98,648 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA 2,80% EURO DOLLARO SERIE XV SETT 05 99,866 BANCA REGIONALE EUROPEA 4,30% International Index Serie V Marzo 2007 70,010 ANGLO IRISH BANK PLC 4,30% International Index Serie VIII Maggio 2007 96,220 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG 96,930 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A COMMERZBANK AG EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XIV OTTOBRE 2006 98,470 ABN AMRO BANK NV 99,500 BNP PARIBAS A2 | A | A A2 | A+ | AA- EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XVI DICEMBRE 2006 97,290 ABN AMRO BANK NV EUROSTOXX 4% PIU'SERIE XIII SETTEMBRE 2006 99,340 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- EUROSTOXX 4% SERIE I GENNAIO 2007 97,370 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- Aa2 | AA | AAA2 | A+ | AA- A1 | A | A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC A2 | A | A BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AAAa3 | A+ | AA- EUROSTOXX 4,20% SERIE III FEBBRAIO 2007 92,270 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A COMMERZBANK AG A2 | A | A EUROSTOXX CRESCITA SICURA SERIE III 2006 97,820 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Everest Equity World Serie XII Settembre 2007 99,300 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Everest Global Basket Serie XV 2007 99,300 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre 2007 91,520 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE INDEX "€uro/Dollaro" BSG 2006/2012 SERIE IV SNS BANK NV Aa1 | AA- | AAAa3 | A+ | A+ 15/08/2011 RATING OPZIONE MOODY’S/S&P/FITCH 97,410 A1 | A | A CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Baa1 | A- | BBB+ CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE IX 96,942 MORGAN STANLEY A2 | A | A BANCA IMI S.p.A. INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE V 96,930 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A COMMERZBANK AG INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE VI 95,850 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE X 98,940 BNP PARIBAS INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XI 99,340 ABN AMRO BANK NV INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XII 98,470 ABN AMRO BANK NV INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIII 99,500 BNP PARIBAS A1 | A | A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 | A+ | AAA2 | A | A Aa3 | A+ | AA- Aa2 | AA | AAA2 | A+ | AAA2 | A+ | AAAa2 | AA | AA- A1 | A | A *** UBS Ltd Aa3 | A+ | A+ INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIV 97,290 ABN AMRO BANK NV Caa2 | CCC | BB- UBS Ltd Aa3 | A+ | A+ INDEX "DJ EUROSTOXX 6Y" BSG 2007/2013 SERIE V 92,270 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG Aa3 | A+ | AA- INDEX "EURO/$" 2011/BSG SERIE XIII 99,866 BANCO DI SAN GIORGIO S.p.A. A1 | A | A *** UBS Ltd A2 | A+ | AA- A1 | A | A DEUTSCHE BANK AG A1 | A | A+ Aa2 | AA | AA- EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XV NOVEMBRE 2006 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. Aa2 | A+ | A+ Aa2 | AA | AA A3 | - | - UBS Ltd EMITTENTE OPZIONE EUROSTOXX 3,75% SERIE VII MAGGIO 2006 MORGAN STANLEY Aa1 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA- Ba1 | - | - JP MORGAN CHASE BANK RATING Z.C.B. / TITOLO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH A1 | A | A HVB HYPO-UND EREINSBANK AG 95,850 Aa3 | A+ | AA- A1 | A+ | A+ VALORI AL EMITTENTE ZCB TITOLO STRUTTURATO A1 | A | A SOCIETÉ GENERALE C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE 96,942 Aa1 | A+ | AA- A2 | A+ | AA- 96,960 EUROSTOXX 4% SERIE XI LUGLIO 2006 Aa3 | A+ | A+ Aa2 | AA | AA- Euramerica 87 Index Linked Serie IX Maggio 2007 EUROSTOXX 4% SERIE IX GIUGNO 2006 Aa2 | AA | AA Aa3 | A+ | AA- comunicato disponibile sulla home page del sito www.cattolica.it e www.cattolicabanche.it. VALORE Baa3 | BBB | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG BNP PARIBAS RATING OPZIONE MOODY’S/S&P/FITCH Aa3 | A+ | AA- (o) Index con sottostante Glitnir Banki HF; si comunica che, a partire dalle quotazioni dell’ 1/10/2008, le quotazioni sono sospese come da PRODOTTO Aa3 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL DJ EUROSTOXX CRESCITA EUROPA SERIE II FEBBRAIO 2006 97,820 EUROSTOXX 4% PIU' INDEX LINKED SERIE XII AGOSTO 2006 98,940 15/08/2011 Aa2 | AA | AA- CRESCITA SICURA SERIE VIII 2005 95,010 INTESA SANPAOLO S.p.A. A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. A1 | A | A *** UBS Ltd Crescita Sicura Serie VII 2007 Carichieti Index Linked 2007 93,450 EMITTENTE OPZIONE Aa3 | A+ | A+ CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.p.A. BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA 96,020 RATING Z.C.B. / TITOLO STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH Aa2 | AA | AA- 99,631 Duomo Index Nuove Frontiere IV serie EMITTENTE ZCB TITOLO STRUTTURATO - | A- | BBB+ 98,648 Duomo Index Nuove Frontiere III serie VALORE - | A- | BBB+ - ABN AMRO BANK NV GLITNIR BANKI HF PRODOTTO A2 | A | A+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. Alba Carim Index 11/06 (o) N/D RATING OPZIONE MOODY’S/S&P/FITCH VALORI AL A2 | A- | BBB+ * BANCA ALETTI & C. S.p.A. Alti Percorsi Index 1 – 2007 Duomo Index Nuove Frontiere II Serie http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it EMITTENTE ZCB TITOLO STRUTTURATO 15/08/2011 A2 | A+ | AAA1 | A | A COMMERZBANK AG A2 | A | A Aa3 | A+ | A+ 4,30% International Index Serie XV Settembre 2007 96,980 HBOS Treasury Services Plc Aa3 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- INDEX "EUROSTOXX50 - SWING 6Y" BSG-2007/2013 SERIE II 97,370 ABN AMRO BANK NV 4,30% International Serie VI Aprile 2007 62,000 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 | CCC | BB- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- INDEX "HICP-INFLATION" BSG 2007/2012 SERIE III 97,590 CREDIT SUISSE, LONDON BRANCH 4,30% International Serie VII Aprile 2007 62,300 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 | CCC | BB- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Index “Alternative Basket 5Y” BSG 2007/2012 Serie XI 94,180 NIBC Bank NV 4,30% International Serie X Giugno 2007 94,791 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie IX 94,791 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA AUSTRALIAN & SWISS INDEX SERIE VIII GIUGNO 2006 96,260 MORGAN STANLEY A2 | A | A UBS Ltd Aa3 | A+ | A+ Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie VIII 96,220 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- Convergence Serie IX 2007 62,000 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 | CCC | BB- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie X 96,980 HBOS Treasury Services Plc Aa3 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Convergence Serie VIII 2007 70,010 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 | CCC | BB- UBS Ltd Aa3 | A+ | A+ Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VI 96,250 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- Convergence Serie XI 2007 96,220 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VII 92,890 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA Aa1 | - | Baa3 | BBB | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Convergence Serie XII 2007 94,791 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA Index Coupon Euro/Dollaro serie XX 2005 99,575 B.CO DI BRESCIA SAN PAOLO S.p.A. A1 | A | A *** BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- Convergence serie XIV 2007 96,980 HBOS Treasury Services Plc Aa3 | - | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- INDEX SERIE XVI 2005 COUPON EURO/DOLLARO 99,866 B.CO DI BRESCIA SAN PAOLO S.p.A. A1 | A | A *** UBS Ltd Aa3 | A+ | A+ CRESCITA SICURA SERIE VI 2006 96,942 MORGAN STANLEY A2 | A | A BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- Japan – Euro Serie IV 2007 70,000 ANGLO IRISH BANK PLC CRESCITA SICURA SERIE I 2007 97,370 ABN AMRO BANK NV Lombarda vita 6&6 93,490 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - COMMERZBANK AG A2 | A | A CRESCITA SICURA SERIE II 2007 92,270 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG Lombarda vita 6&6 New 94,970 MORGAN STANLEY A2 | A | A ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- CRESCITA SICURA SERIE II/2006 97,820 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG CRESCITA SICURA SERIE III 2006 97,410 SNS BANK NV A2 | A+ | AAA1 | A | A COMMERZBANK AG A1 | A | A SOCIETÉ GENERALE Baa1 | A- | BBB+ CREDIT SUISSE INTERNATIONAL A2 | A | A Aa2 | A+ | A+ Lombarda Vita Best of Euro-USA 2008-2014 94,560 ABN AMRO BANK NV Aa1 | A+ | AA- Lombarda Vita BRIC 40 "5 + 5" 89,540 NIBC Bank NV LOMBARDA VITA BRIC 40 "5,10 + 5,10” 92,670 MEDIOBANCA S.p.A. Lombarda Vita Classic Markets 98,760 CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Crescita Sicura Serie III 2007 96,250 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- CRESCITA SICURA SERIE IV 2006 96,930 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A COMMERZBANK AG A2 | A | A Crescita Sicura Serie IV 2007 92,890 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG CRESCITA SICURA SERIE IX 2006 98,470 ABN AMRO BANK NV CRESCITA SICURA SERIE V 2006 95,850 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. Crescita Sicura Serie V 2007 96,220 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA A1 | A | A DEUTSCHE BANK AG A2 | A+ | AA- SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Aa2 | A+ | A+ - | (1) | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- - | A+ | - BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA- Aa1 | A+ | AA- Lombarda Vita Classic Markets New 92,260 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - BANCO BILBAO SA Lombarda Vita Euro Sector 92,060 MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - FORTIS BANK SA Aa3 | A+ | AA- Lombarda Vita Euro Sector New 96,870 BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- Presente e Futuro 2007-2012 Serie XIV settembre 2007 94,180 NIBC Bank NV A2 | A+ | AAA1 | A | A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Caa2 | CCC | BB- SOCIETÉ GENERALE Aa3 | A+ | AA- BNP PARIBAS Baa3 | BBB | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Aa2 | AA | AAA1 | AA | A+ Aa2 | AA | AAAa1 | A+ | AA- Lunedì 5 Settembre 2011 VALORI AL PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB TITOLO STRUTTURATO http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Presente e Futuro Serie XVI 2007 94,180 NIBC Bank NV RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH 15/08/2011 RATING OPZIONE MOODY’S/S&P/FITCH Baa3 | BBB | BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Protezione e Valore Serie III 2007 97,590 CREDIT SUISSE, LONDON BRANCH Swing DJ Eurostoxx50 Serie II 2007 97,370 ABN AMRO BANK NV Swing DJ Eurostoxx50 Serie V 2007 92,270 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A COMMERZBANK AG A2 | A | A Swing DJ Eurostoxx50 Serie VI 2007 96,250 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- Swing DJ Eurostoxx50 Serie X 2007 92,890 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 | A | A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 | AA | AA SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVI 2006 99,340 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- Swing DJ Eurostoxx50 Serie XVII 2006 98,760 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVIII 2006 98,470 ABN AMRO BANK NV Swing DJ Eurostoxx50 Serie XX 2006 99,500 BNP PARIBAS Aa1 | - | A2 | A+ | AA- A2 | A+ | AAAa2 | AA | AA- Swing DJ Eurostoxx50 Serie XXII 2006 97,290 ABN AMRO BANK NV Tortona Borse Piu' Index Serie LI 2006 95,850 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A2 | A+ | AA- Tortona Borse Piu' Index Serie LIII 2006 96,942 MORGAN STANLEY Tortona Borse Piu' Index Serie LV 2006 99,340 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- Tortona Borse Piu' Index Serie LVI 2006 98,470 ABN AMRO BANK NV A2 | A+ | AA- Tortona Borse Piu' Index Serie LVIi 2006 99,500 BNP PARIBAS Tortona Borse Piu' Index Serie XLIX 2006 96,930 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 | A | A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 | A+ | AA- A2 | A | A BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- Aa2 | AA | AAA1 | A | A COMMERZBANK AG A2 | A | A VALORI AL PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB TITOLO STRUTTURATO Carismi Più Certezza 10 102,562 C. DI RISP. DI SAN MINIATO S.p.A. Carismi Più Certezza 11 98,720 BANCA IMI S.p.A. Carismi Più Certezza 2 Private 102,110 Carismi Più Certezza 3 97,972 Carismi Più Certezza 5 98,330 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Carismi Più Certezza 6 107,110 BANCA ITALEASE S.p.A. RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH RATING OPZIONE MOODY’S/S&P/FITCH - | (1) | - SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Aa3 | A+ | AA- BANCO BILBAO SA Aa2 | AA | AA- MEDIOBANCA S.p.A. - | A+ | - BNP PARIBAS Aa2 | AA | AA- C. DI RISP. DI SAN MINIATO S.p.A. - | (1) | - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- CARISMI Più Certezza 8 86,790 UNICREDIT S.p.A. Carismi Più Certezza 9 85,750 MEDIOBANCA S.p.A. Aa3 | A+ | AA- DEUTSCHE BANK AG Aa3 | A+ | AA- Baa3 | - | BBB+ Aa3 | A | A **** SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ - | A+ | - SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ VALORI AL PRODOTTO VALORE 15/08/2011 EMITTENTE ZCB TITOLO STRUTTURATO RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE STRUTT. MOODY’S/S&P/FITCH 15/08/2011 RATING OPZIONE MOODY’S/S&P/FITCH BCP Più index serie IV 2005 99,180 MEDIOCREDITO FRIULI VENEZIA GIULIA - | A- | - UNICREDIT S.p.A. Aa3 | A | A **** CRFC INDEX LINKED SERIE XII 100,088 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- CRFC INDEX LINKED SERIE XII bis 2004 99,980 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 | A+ | AA- BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- Index Linked Bull Dividend 95,270 BARCLAYS BANK PLC Aa3 | AA- | AA- SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Index Linked Select Dividend 95,730 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 | - | BBB+ BANCA IMI S.p.A. Aa3 | A+ | AA- Index Up 1 2007 99,058 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - UBS Ltd Aa3 | A+ | A+ Index Up 2 2006 97,980 MERRILL LYNCH & CO. INC. Nikkei Avenue 94,510 BANCA ITALEASE S.p.A. SOLO FRUTTI - SERIE VI 2003 146,860 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. SoloFrutti serie I 147,840 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- SoloFrutti serie II 146,860 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- SoloFrutti serie III 145,880 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- SoloFrutti serie IV 144,890 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- SoloFrutti serie V 147,010 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- Tandem Doppia Opportunità 99,807 C. DI RISP. DI FABR.NO E CUPRAMONTANA - | (1) | - SOCIETÉ GENERALE Aa2 | A+ | A+ Valore Assicurato 98,960 INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa3 | A+ | AA- INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa3 | A+ | AA- * Rating della Società Incorporante Banco Popolare Scarl *** Rating della Società Incorporante Unione di Banche Italiane ScpA **** Rating della Società Incorporante Madre Unicredit S.p.A. ***** Rating della Società Incorporante Natixis (1) La Compagnia assume integralmente il rischio di controparte A2 | A | A+ INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa3 | A+ | AA- Baa3 | - | BBB+ INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa3 | A+ | AA- - | - | AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 | A+ | AA- 27 Dalla cessata attività nessun diritto Società cancellate, fisco fuorigioco DI MASSIMILIANO TASINI L a disciplina in tema di cancellazione di società dal registro delle imprese prevista dall’art. 2495 Codice civile vale anche per le società personali e opera anche in materia tributaria. Ne consegue che con la cessazione della stessa i creditori sociali rimasti insoddisfatti non hanno più azione diretta nei confronti della società. Lo ha stabilito la Ctr di Milano, con la sentenza del 15 giugno 2011, n. 79. Impostazione del problema. Il nuovo art. 2495 del Codice civile, innovando profondamente rispetto al previgente sistema, stabilisce che la cancellazione dal registro delle imprese produce effetti costitutivi. Essa determina dunque l’estinzione della società, con tutte le conseguenze del caso, ivi inclusa la perdita dei poteri rappresentativi dell’ultimo amministratore o liquidatore della società. I creditori rimasti insoddisfatti non perdono totalmente tutela. Tuttavia, essa è limitata alla concorrenza delle somme da questi riscosse in base al bilancio finale di liquidazione; per parte loro, i liquidatori rispondono se il mancato pagamento è dipeso da loro colpa. Questo schema si applica anche nei confronti del fisco, che è un creditore come tutti gli altri. Ne consegue che, mentre nella pregressa disciplina la cancellazione non inibiva l’azione del fisco, diversamente nella nuova disciplina la situazione è profondamente mutata: il fisco non può più agire nei confronti della società cessata, mentre può agire nei confronti dei soci e dei liquidatori secondo le regole (e nei limiti) appresso riferiti. L’intervento della Cassazione. La Corte di cassazione con la sentenza resa a sezioni unite 22 febbraio 2010 n. 4060 (e le sentenze nn. 4061 e 4062) ha stabilito che con la cancellazione si verifica l’estinzione indipendentemente dai creditori non soddisfatti, e che tali effetti si producono anche: per le cancellazioni ante 1/1/2004; per le società personali. La sentenza della Ctr di Milano. Adottando questa impostazione, la Ctr di Milano, nell’accogliere l’appello proposto da una società avverso la sentenza che aveva respinto il ricorso prodotto contro una cartella di pagamento, afferma i seguenti principi: - l’atto emesso nei confronti di una società cancellata è emesso a carico di soggetto inesistente «e pertanto è da ritenersi inefficace a tutti gli effetti»; - con l’estinzione della società, non si apre alcuna successione, né a titolo universale, né a titolo particolare, in quanto non vi sono eredi della società: tali non sono sicuramente né i soci, né gli ex amministratori e/o i liquidatori; - l’ultimo legale rappresentante della società non può essere ritenuto responsabile nei confronti dell’amministrazione finanziaria; - per difetta conseguenza di quanto sopra, si determina la cessazione della materia del contendere. © Riproduzione riservata Anche la Ctr Piemonte si allinea alla Cassazione Su un tema così delicato come gli effetti (meramente dichiarativi, ovvero costitutivi) della cancellazione delle società dal registro delle imprese, a maggior ragione per le situazioni «pendenti» alla data di entrata in vigore della riforma del diritto societario (dlgs n. 6/2003, vigente dall’ 1/1/2004) poche settimane prima dalla pronuncia della Cassazione a sezioni unite, si registra la coerente pronuncia della Ctr Piemonte (1 febbraio 2010 n. 5 resa dalla sez. 30), secondo la quale la cancellazione dal registro delle imprese di una società di capitali comporta l’estinzione irreversibile della società stessa anche nei confronti di debiti tributari successivamente sopravvenuti. La Ctr, aderendo a una serie di pronunce della Cassazione tendenti a rimarcare la natura «costitutiva» della cancellazione (Cass. sent. 18618/2006, 19347/2007, 25192 e 29424/2008) afferma a chiare lettere che la mera cancellazione della società post 31/12/2003, e dunque dopo l’entrata in vigore della riforma del diritto societario, comporta la soggezione alla fattispecie alle nuove regole, indipendentemente dalla data in cui la liquidazione è iniziata. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Campione del Garda. In vendita appartamenti al lago. Possibilità posto barca. Da € 140.000, cantina e posto auto coperto inclusi. Ideale per investimento. Sales Representative: Maggi Group Real Estate S.r.l. 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In particolare con il decreto sviluppo, che ha fissato un principio inderogabile: commette una violazione chi realizza opere di design molto somiglianti (anche se non identiche) a quelle ideate dai grandi maestri del settore. Di conseguenza, chi finora ha basato il proprio successo sulla riproposizione di vecchie forme, ora deve cambiare rotta, puntando tutto sull’innovazione. Il che significa investire massicciamente in ricerca e sperimentazione, cercando fondi in un periodo in cui la congiuntura suggerirebbe invece di tagliare gli investimenti. Per gli studi legali che seguono il settore si tratta di un’opportunità non da poco. Le continue innovazioni legislative che hanno riguardato il settore negli ultimi anni )+.$.6+$-(.3/ '(, 3(11/1+2-/ ( $.3+1+&+&,$**+/ 17?=:B= 17HH7?D: 9:<8/>6@/ 16 0:9></=>: 2 li rendono oggi partner imprescindibili degli imprenditori. In molti casi la loro opinione diventerà decisiva nella scelta tra più opzioni di mercato e dovranno saper uscire dai tecnicismi per calarsi in pieno nelle esigenze di business delle aziende clienti. La partita da giocare riguarda la sopravvivenza stessa di molte realtà italiane specializzate nel disegno industriale, una competizione che ormai non si gioca più solo sul mercato nazionale (destinato a soffrire ancora per diversi anni), ma sullo scacchiere internazionale, alla ricerca dei nuovi consumatori dei mercati emergenti. Del resto, uno studio commissionato dall’Adi (Associazione per il disegno industriale) dimostra che l’industrial design traina le vendite delle piccole e medie aziende in grado di immettere ogni anno sul mercato almeno il 16-20% di novità sul totale della produzione. Insomma, una strada obbligata più che un’opportunità, che il mondo aziendale e quello dei professionisti sono chiamati a percorrere insieme. CODICI & PANDETTE Murdoch chiama gli avvocati per indagare su chi abbia violato la legge nelle sue aziende editoriali. Gli avvocati della News International del magnate australiano Rupert Murdoch hanno infatti iniziato a condurre un’ampia inchiesta sulle pratiche giornalistiche di tutti i giornali britannici del gruppo. A occuparsi dell’indagine ci sono i legali della sede londinese della law firm Linklaters, che cercheranno di rilevare tutto ciò che potrebbe dar adito agli investigatori americani di ipotizzare una violazione della legge americana, in particolar modo il Foreign Corrupt Practices Act, che proibisce la corruzione di funzionari stranieri. Insomma, gli studi legali si affiancano agli investigatori per scovare la verità. Secondo il giornale Telegraph, il magnate, Rupert Murdoch, comunque sarà di nuovo interrogato dall’alta corte britannica insieme al figlio James in merito allo scandalo delle intercettazioni telefoniche. *,+ 2314-(.3+ '(,,$ &1+2+# + '(1+5$3+ )+.$.6+$1+ -$.4$,( 3(/1+&/ 01$3+&/ '(,,I(2(&46+/.( +--/%+,+$1( *=EC:AA: -ECC7B= ! '7F=9 -@?D= ! $>:CC=7 -=8@>= *=@B;=@ 5:88<=@?: ! ,:@?7B9@ 5:88<=@?: ;</==6 9:<8/>6@/ /=;2>>6 46?<61606! >209606 2 ;=60:7:4606 4ML PEEMLJKL GL FPOJHMDNHOTP H FPNUOLFDWLPOH! GL DGHJUDTD VHRLILFD! RHJLSTRDWLPOH H SHJ" ODMDWLPOH GL PQHRDWLPOL SPS" QHTTH# 7H TLQPMPJLH GL GHRLVDTL ILODO" WLDRL! JML DSQHTTL QLY SDMLHOTL GL FDRDTTHRH JLURLGLFP H THFOLFP! MH NPGDMLTX GL IUOWLPODNHOTP GHM NHRFDTP H MH ILODMLTX FKH QHRSHJUH# QQ# &'& " Z '&!$$ Q QQ# ('& " Z '&!$$ Q 0:9 1:>><69/! 46?<6=;<?" 129B/! 3:<8?72! =05286 2 ;</==6 6M FPNNHOTP DMMH GLSQPSLWLPOL! MH OPTH JLURLSQRUGHOWLDML H GPTTRLODML! MD JLURLSQRUGHOWD GL MHJLTTLNLTX H GL NHRLTP! MD QRDSSL VLJHOTH H MD OPRNDTLVD# QQ# ',+ " Z '(!$$ Q GGG"?E@F7;=EB=9=87"=D http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 693: .9?:@/46?<6160/ #6> DI $*'* '('%%) " zione di continuità, soprattutto per cercare di capire, e per cercare di far capire ai propri clienti, cosa sta succedendo e quali strategie e investimenti potranno essere fatti nei prossimi mesi alla luce dei provvedimenti contenuti nelle due manovre estive «lacrime e sangue». Manovre che hanno prestato ben poca attenzione al tema dello sviluppo puntando invece molto di più sul recupero di risorse fresche alle casse dello stato. Nel mirino anche gli avvocati, sia per essere rientrati nella «liberalizzazione» delle professioni sia per «l’attacco» che hanno subito i legali-parlamentari, minacciati nei loro portafogli. Tanto da aver provocato un’immediata e, a nostro parere, curiosamente eccessiva levata di scudi del presidente del Cnf, Guido Alpa: «La norma che prevede la rinunzia a metà dell’indennità per il parlamentare che abbia altri redditi comporta il rischio di allontanare dalle aule parlamentari i professionisti», scrive Alpa. «Deprimere ulteriormente le capacità rappresentative degli organi parlamentari non gioverebbe a nessuno. Anche da avvocati si può svolgere le funzioni di rappresentanza parlamentare rendendo un servizio al proprio paese e svolgendo con coscienza e responsabilità il proprio dovere, senza commistioni tra interessi privati e interessi pubblici». Caro presidente Alpa, fare politica è un’attività seria e impegnativa, quasi una missione. I soldi non c’entrano nulla. Far passare un messaggio «economico» come il suo è sbagliato e alimenta il qualunquismo. In questo momento c’è da rimboccarsi le maniche e bisogna fare bene il proprio lavoro. Confrontiamoci su questo. Roberto Miliacca ;2< :<1696 16<2>>6 - 3/A http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it er gli avvocati quella che si è appena P conclusa è stata un’estate quasi senza riposo. Negli studi si è lavorato senza solu- II STUDI & CARRIERE Lunedì 5 Settembre 2011 Il pacchetto sviluppo ha rivisto le norme sulla Ip e design, per tutelare Pagina a cura DI DUILIO LUI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it I l cambio di rotta sulla tutela dell’industrial design, deciso con il recente decreto sviluppo, promette di rivoluzionare il sistema delle tutele per le opere originali, andando a colpire le realizzazioni simili, per quanto non identiche. In termini di mercato, sottolineano gli analisti, significa che molte aziende del settore dovranno ripensare radicalmente il proprio business per non incappare in violazioni. Una prospettiva che richiederà un maggior ricorso ai legali specializzati nel settore, chiamati a trovare una via d’uscita per gli investimenti già realizzati. Le nuove tutele Gabriel Cuonzo, name partner dello studio Trevisan & Cuonzo, spiega le principali novità introdotte con la legge 12 luglio 2011, n. 106, di conversione del decreto legge sviluppo n. 70/2011, all’art. 239 del codice della proprietà industriale. «L’innovazione più importante riguarda il ritorno alla tutela per le opere di disegno industriale che, anteriormente alla data del 19 aprile 2001, non erano mai state oggetto di registrazione e che la formulazione dell’articolo 8 comma 10, ora soppresso, ri- INDAGINE ADI L’italian design piace all’estero P Corbusier e Giò Ponti commette una violazione sanzionata dalla legge, indipendentemente dal fatto che le opere in questione fossero o meno oggetto di registrazione alla data del 19 aprile 2001», spiega l’avvocato. untare sul design aiuta l’export aziendale. È quanto emerge da una recente ricerca dell’Adi (Associazione per il disegno industriale) in cui sono state esaminate le 155 società operanti nel settore dell’industria della casa iscritte all’associazione. Le società vengono accettate in Adi solo se hanno posto l’industrial design al centro delle strategie aziendali, in ogni attività, inclusa la partecipazione alle fiere. Il primo risultato significativo riguarda l’export: se, infatti, per i produttori dello stesso settore è in netta discesa con il 30,7%, per le società Adi arriva all’89,6% della produzione. Quindi è stato proprio grazie all’aumento dell’internazionalizzazione, passata da circa il 50% del 2008 a quasi il 90% del 2009 e confermata anche per il 2010, che le aziende Adi hanno potuto limitare gli effetti negativi della contrazione del mercato interno. Dal 2006 al 2009 la media dell’internazionalizzazione ha fatto un balzo dal 55 a circa il 90%. Le aspettative per il periodo 2010-2012 sono di crescita e una metà si aspetta di mantenere le vendite costanti in Europa e Oceania, mentre nel resto del mondo le proiezioni sono in aumento. Adi è stata promotrice, insieme a Cotec, Fondazione per l’innovazione tecnologica, anche di un’altra recente ricerca, «L’innovazione design-driven nel sistema industriale italiano». Anche questa indagine ha confermato che l’industrial design traina le vendite delle pmi in grado di immettere ogni anno sul mercato almeno il 16-20% di novità sul totale della produzione. Il 70% di queste aziende ha visto aumentare l’incidenza dell’export sul fatturato di circa il 90% poiché i prodotti, fortemente innovativi, sono molto richiesti dai mercati internazionali. Il trend dell’internazionalizzazione riguarda soprattutto i settori del mobile e dell’illuminazione ma è in crescita anche per la cucina e per il bagno. Property dello studio, si sofferma sull’iter normativo, che ha cambiato volto durante i lavori parlamentari: «Il decreto sviluppo, Le modiiche introdotte durante i lavori parlamentari Gabriel Cuonzo schiava di escludere dalla tutela del diritto d’autore. In sostanza, ora chi realizza opere imitando quelle di grandi nomi come Le Camilla Manfredi, da poco nominata associate partner di Roedl & Partners (nel corso di una tornata di nuovi incarichi, che ha visto acquisire la stessa qualifica a Simona Causio, Filippo Maria Catenacci e Christoph Pezzei) e responsabile del dipartimento di Intellectual Camilla Manfredi NEWS DA BRUXELLES NEL MONDO Un tema caldo anche negli Usa Passi in avanti per l’euro-brevetto nche gli Stati Uniti, in questo periodo, stanno affrontando una questione simile. «A metà luglio diversi rappresentanti del settore della moda si sono recati a Washington con l’intento di convincere il Congresso ad approvare la cosiddetta Idpppa (Innovative design protection and piracy prevention act)», spiega Frank Ferrante, dello studio Ferrante, boutique per la clientela italiana a New York. «Si tratta di un disegno di legge che si propone di rendere applicabile la disciplina di protezione anche ai disegni di moda, qualora questi soddisfino i criteri dell’originalità e della novità, facendo ricadere nella categoria dei disegni di pubblico dominio quelli che, al contrario, non assolvono a tali requisiti». L’attuale normativa americana in materia si limita, infatti, a proteggere unicamente opere pittoriche, grafiche e scultoree che non si qualificano come «useful articles», come verrebbero invece qualificati i disegni di moda. «I sostenitori di questo progetto di legge stanno tentando Frank Ferrante di far comprendere ai membri del Congresso che la moda rappresenta una forma di espressione creativa», spiega l’avvocato, «e pertanto è meritevole di vedersi riconosciuto il diritto, costituzionalmente garantito, di ottenere una tutela adeguata, al pari di quella riconosciuta ai dipinti e alle composizioni musicali». Joaquín Almunia A © Riproduzione riservata P rosegue il cammino verso il brevetto Ue. A metà luglio il nuovo sistema di tutela delle invenzioni, come a tutta l’Unione europea, ha superato il vaglio del Consiglio «Competitività». L’organismo ha stabilito che, in seguito all’introduzione delle nuove norme, le richieste di brevetti Ue dovranno essere tradotte soltanto in una delle tre lingue comunitarie prescelte (inglese, tedesco o francese), e, per un periodo transitorio di un anno, in un’altra lingua scelta dal richiedente. Proprio la questione degli idiomi da scegliere aveva portato alla spaccatura con Italia e Spagna: in ogni caso, le imprese dei due paesi non saranno escluse dall’ottenimento di un brevetto unitario. L’accordo definitivo dovrebbe essere sottoscritto entro la fine del 2011, secondo gli impegni assunti dalla presidenza di turno polacca dell’Unione europea, per un debutto del nuovo brevetto previsto entro due anni. L’innovazione avrà ricadute dirette sul lavoro dei legali, con una maggiore rapidità delle registrazioni, ma anche complicazioni per le aziende italiane impegnate nei mercati internazionali. © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it STUDI & CARRIERE protezione dell’industrial design ante 2001 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it nuove regole le opere Paolo Bertoni che conteneva la quinta modifica in pochi anni della normativa relativa alla tutelabilità tramite il diritto d’autore delle opere del disegno industriale, ha cambia- to volto in sede di conversione. È, infatti, sparito il comma 10 dell’articolo 8, che avrebbe modificato l’art. 239 del codice della proprietà industriale nel senso di riconoscere la protezione tramite il diritto d’autore alle sole opere del design registrato cadute in pubblico dominio prima del 19 aprile 2001». Così, alla luce della modifica aggiunta all’ultimo minuto, l’applicazione prevalente sarà quella relativa alle modifiche introdotte nell’agosto 2010, «con la possibilità di tutelare le opere del design di pubblico dominio tramite il diritto d’autore, indipendentemente dalla loro previa registrazione come design». Uno sbocco che ha trovato il strate come disegno e modello». plauso dell’Adi (Associazione per il disegno industriale), che aveva sottolineato i pericoli della disposizione iniziale, «secondo la quale sarebbe stato lecito produrre liberamente opere di design ancora tutelate dalle norme del diritto d’autore». Un orientamento che rispecchiava la posizione di coloro che si battono per l’estensione del «pubblico dominio» in merito ai progetti di design, cioè per la possibilità di produrre oggetti simili agli originali, senza nulla riconoscere ai titolari del diritto d’autore. «La modifica prevista inizialmente dal decreto sviluppo», commenta Paolo Bertoni, counsel di Freshfields, «avrebbe limitato l’eventuale protezione “autoriale” alle opere già regi- LE BATTAGLIE TRA APPLE, ACER, SAMSUNG E HTC Le novità per il mercato Quanto alle ricadute per il mercato per Gabriel Cuonzo «le ultime innovazioni normative vanno accolte positivamente perché spingeranno l’industria italiana ad accelerare sulla capacità creativa, da sempre un tratto caratteristico delle nostre aziende. L’innovazione sarà il faro che spingerà il mercato, premiando chi sarà capace di distinguersi dagli altri». Bertoni si sofferma sui frequenti mutamenti nel campo legislativo e giurisprudenziale che hanno caratterizzato gli ultimi anni: «Tutto ciò potrebbe far felice la categoria degli interpreti, ma rischia di generare incertezza, perché dimostra che non è ancora maturato un chiaro e incontrovertibile indirizzo di politica legislativa», sottolinea l’avvocato. «Occorre scegliere in modo definitivo fra le ragioni dell’innovazione, che spingono a concedere la tutela del diritto d’autore in misura più larga, e gli argomenti di chi ritiene che tale tutela sia eccessiva nel tempo e blocchi irragionevolmente la libera riproduzione delle opere di design. Personalmente ho pochi dubbi circa la preferibilità della prima soluzione, ma ambedue hanno una loro dignità teorica. Occorrerebbe però decidere una volta per tutte». Riserve vengono sollevate anche da Mauro Delluniversità, consulente della Barzanò & Zanardo: «Il legislatore continua a usare lo strumento legislativo del decreto legge, che dovrebbe essere uno strumento da utilizzare solo per norme di urgenza e necessità per il paese, per tentare di modificare norme delegate. La saga forse continuerà: i promotori della modifica ora abortita minacciano ancora battaglia. Si tratta in particolare del comune di Poggibonsi, attorno al quale gravitano molte aziende che commercializzano riproduzioni non autorizzate di prodotti di classic design e del Consorzio Origini che riunisce molte di queste imprese». Per crescere usiamo anche la creatività C G JT Wang proprietà intellettuali. Imprevedibili gli esiti della causa. La Apple aveva già accusato Htc di aver violato fino a 20 brevetti relativi all’iPhone e ha già vinto la causa per due dei 20 brevetti. Se i comm i s s a r i dell’Itc dovessero dare ragione ad Apple anche nei prossimi processi, questo potrebbe portare la casa californiana all’attacco di tante altre società che utilizzano brevetti made in Cupertino senza pagare le royalties. Infliggendo duri colpi ai margini di guadagno delle aziende accusate, oltre a causare un innalzamento dei prezzi dei prodotti sotto violazione. © Riproduzione riservata III IL CASO AZIENDA - INDESIT GROUP Nell’Itc è guerra di brevetti: tutti contro tutti armati ontinuano le diatribe tra i giganti tecnologici per la supremazia nel settore mobile. JT Wang, chairman di Acer, ha accusato Apple di aver scatenato una «guerra di brevetti», affermando però che la sua azienda è pronta a combatterla. Secondo Wang il commercio di brevetti diventerà una pratica sempre più diffusa e utilizzata dai principali operatori del mercato dell’elettronica di consumo per bilanciare l’incremento dei costi. Apple è inoltre coinvolta anche in un’altra grossa battaglia legale con Samsung, citata per aver copiato il design dell’iPhone e di iOS con i device della serie Galaxy, sia Tablet si Smartphone. Samsung è poi passata al contrattacco depositando a sua volta una denuncia per la violazione di dieci brevetti da parte di Apple. In risposta la compagnia della mela morsicata ha deciso di inoltrare un’ulteriore accusa nei confronti di Samsung per la violazione di altri sette brevetti. A sua volta Samsung ha chiesto all’Itc (International trade commission) di Washington il blocco delle importazioni di iPhone, iPad e perfino iPod. L’accusa per Apple è la violazione di cinque ulteriori Mauro Delluniversità Lunedì 5 Settembre 2011 Luned li investimenti nella creatisign è ormai una leva fondamentale vità come strategia per reper la scelta d’acquisto di un elettrostare competitivi in un merdomestico. E noi cerchiamo di capire cato che non guarda solo al il consumatore, anticipandone le esiprezzo. È la scelta - obbligata a fronte genze, con un monitoraggio continuo del nostro dipartimento di consumer della concorrenza low-cost che arrimarketing che si avvale della conva dai mercati asiatici - che stanno sulenza dei più seguendo molte aziende italiane importanti istiattive sui mercatuti di ricerca in Europa e in Usa. ti internazionali. Come mostra È in questo modo che riusciamo a l’esperienza di Intradurre la forma desit Company, 3 miliardi di euro di del design nella sostanza degli fatturato con i suoi marchi (Indesit, elettrodomestici Hotpoint e Scholche vendiamo e a tès) e tra i leader costruire l’anima in Europa nella dei marchi». Un produzione e comimpegno che ha fruttato alla mulmercializzazione degli elettrodometinazionale nustici. Grazie anmerosi riconoscimenti: dal celebre che alla capacità di innovare contiCompasso d’Oro Francesco Trovato vinto al Good denuamente puntansign award e l’Ecohitech award solo do su collaborazioni prestigiose con designer come Giorgetto Giugiaro per citarne i principali. © Riproduzione riservata e Makio Hasuike. «Ogni prodotto viene pensato, studiato, valutato in tutti i suoi aspetti Supplemento a cura funzionali e di fattibilità, in modo da offrire il massimo in termini di di ROBERTO MILIACCA praticità, flessibilità ed ergonomia», [email protected] spiega il chief marketing officer del gruppo, Francesco Trovato. «Il de- http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it IV AT T UA L I TÀ Lunedì 5 Settembre 2011 I dubbi dei legali esperti di tv sul bando del ministero per lo sviluppo economico in svolgimento Dtt, un beauty contest su misura La gara per le 6 nuove frequenze lascia spazi di discrezionalità DI Pagina a cura FEDERICO UNNIA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it U na soluzione poco lineare, dettata dalla necessità di far presto e di evitare altri problemi con l’Unione Europea, ponendo fi ne alla procedura d’infrazione aperta contro l’Italia. Stiamo parlando del bando di gara per le 6 nuove frequenze delle tv digitale, messo a punto dal ministro per lo sviluppo economico, e in corso di svolgimento. «Il procedimento di gara è stato, di fatto, imposto dalla Commissione europea, per chiudere la procedura d’infrazione pendente contro lo Stato italiano, ed è conseguenza della predilezione della stessa Commissione per gli strumenti allocativi dello spettro affidati alle decisioni amministrative, e non al mercato (su cui aveva, invece, puntato fortemente la legislazione italiana, attraverso il frequency trading)», spiega Giuseppe Rossi, partner dello studio legale RMDM. «Positivo è il fatto che la gara dovrebbe chiudere una fase di transitorietà protrattasi troppo a lungo, non più sostenibile dalle stesse imprese in uno scenario competitivo multipiattaforma come l’attuale. Rischioso è il fatto che, Luca Ulissi come in un vero concorso di bellezza, vi siano margini di discrezionalità nella scelta dei vincitori piuttosto ampi, con il rischio di ineffi cienze allocative e/o di contenziosi». Se per Luca Ulissi, partner di Freshfi elds il giudizio è, nel complesso, positivo visto che «l’obiettivo era comunque consentire l’ingresso nel mercato di nuovi operatori e nuovi canali tv. Accantonata sin da subito la possibilità di procedere all’assegnazione mediante una procedura d’asta, i tempi si sono comunque dilatati per una molteplicità di fattori, come la possibilità di consentire la partecipazione Massimo Tavella Giuseppe Rossi a Sky Italia ed i rilievi mossi dalla Commissione Europea», qualche dubbio lo solleva invece Michele Bertani, Special Counsel di Orrick. «La scomposizione dei multiplex in tre lotti e le regole per concorrervi sembrano pensate per fare in modo che uno a testa sia assegnato ai grandi gruppi dominanti sul mercato della televisione digitale terrestre. Il bando è dunque un’occasione sprecata per stimolare una competizione più accesa su questo mercato». Ma non solo. Secondo Ernesto Apa, socio responsabile del practice group media di Portolano Colella Cavallo, «i parametri di valutazione favoriscono gli operatori verticalmente integrati e già attivi nel mercato italiano, penalizzando invece gli operatori di rete «puri» e i nuovi entranti, in particolare stranieri, che potrebbero essere interessati a partecipare alla gara. Nei prossimi mesi sapremo se questa gara avrà contribuito a scuotere il mercato della capacità trasmissiva, favorendo l’accesso di nuovi operatori». Il bando di gara riguarda 6 reti nazionali, di cui 3 devono andare a editori nuovi per il digitale terrestre, una a testa a Rai e Mediaset e una a Telecom. Ernesto Apa Michele Bertani Osvaldo Lombardi La tecnica scelta, ovvero la cessione non alla miglior offerta ma alla imprese più qualificate, si diceva solleva qualche dubbio. Secondo Massimo Tavella, partner dello Studio Perani Pozzi Tavella, «il tutto è aggravato dalla circostanza che le frequenze interessate dalle due gare sono al momento occupate, con il rischio che, seppure assegnate, non saranno facilmente rese disponibili agli aggiudicatari». Quanto alla soluzione, sono in molti a ravvisarla nell’eliminazione del lotto «B» dalla gara del beauty contest, che secondo un’opinione diffusa vedrebbe vincitori «a tavolino» i due operatori dominanti tino un equo bilanciamento fra il giusto premio a chi ha già molto investito e il diritto dei nuovi operatori a entrare nel mercato senza barriere». Secondo Ulissi, è interessante e positivo «l’obbligo per gli operatori esistenti di fornire par 5 anni l’accesso, a condizioni orientate al costo, ai propri servizi di trasmissione. Si tratta di una soluzione che dovrebbe facilitare l’installazione delle nuove reti e il lancio dei nuovi canali tv e che, data la scarsità di siti e la necessità di installare gli impianti dove sono orientate le antenne delle case, potrebbe poi consolidarsi nel tem- nel sistema analogico, Rai e Mediaset. Ciò consentirebbe di incrementare, con le frequenze recuperate, il numero di multiplex locali. «A questa soluzione replicano però i broadcaster già presenti nel mercato analogico», spiega Tavella, «secondo i quali i favoriti sarebbero al contrario i telefonici, che parteciperanno anche all’assegnazione del lotto C, mentre Telecom sarebbe obbligata alla cessione del 40% solo in caso di aggiudicazione di entrambi i multiplex ricompresi nel lotto B, e i nuovi entranti nel mercato, che parteciperanno all’assegnazione del lotto A comprensivo delle frequenze ritenute più pregiate, le 54, 55 e 58». Secondo Osvaldo Lombardi, di Birds and Birds, proprio in ragione della natura del bando e della procedura scelta, nella quale, ai fini dell’assegnazione delle frequenze, non assumono rilevanza offerte economiche ma piuttosto criteri quali il piano tecnico dell’infrastruttura, il piano commerciale dell’offerta dei servizi nonché la struttura d’impresa e le esperienze già maturate dai partecipanti nel settore delle tlc, «in fase di valutazione dei partecipanti, i criteri ricordati dovrebbero essere contemperati in modo che le assegnazioni delle frequenze rappresen- po valorizzando ancor più le TowerCo esistenti». Ancora dubbi solleva Bertani, secondo il quale «è assai singolare che ai vincitori della gara le frequenze siano assegnate per 20 anni senza alcun compenso, seppure dopo un quinquennio sia loro permesso di disporne. Si cede dunque un bene pubblico perdendo l’occasione per farci qualche soldo, tra l’altro in un momento non facile per le casse dello stato. E si discriminano i perdenti al beauty contest, che per avere spazi di trasmissione dovrebbero pagare ai vincitori l’uso di una risorsa ottenuta gratuitamente». Per Apa, invece, «diversi criteri di selezione si riferiscono ai piani editoriali dei canali che i partecipanti si propongono di diffondere mediante i multiplex oggetto della gara. Si pretende quindi di valutare gli aspiranti aggiudicatari dei multiplex in base a parametri che non attengono alle attività proprie dell’operatore di rete, il quale svolge (o dovrebbe svolgere) l’attività di carrier nell’indifferenza per i contenuti veicolati». © Riproduzione riservata Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/ digitale+terrestre http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L’ I N T E R V I S T A Lunedì 5 Settembre Sette 2011 V Nel lancio dell’iPhone Direttore All’Agcm Nella jv Generali-PPF Si è occupato di seguire gli aspetti antitrust dei contratti di distribuzione di Apple in Italia in occasione del lancio dell’iPhone Per 6 anni ha ricoperto la carica di Direttore presso l’Antitrust con la responsabilità, tra l’altro, in materia di energia, industria manifatturiera, servizi per l’ambiente e servizi sanitari, mercati immobiliari Ha seguito la joint venture tra Assicurazioni Generali e PPF (società della Repubblica Ceca), che ha posto le base per lo svilluppo del gruppo assicurativo di Trieste nell’Europa dell’est ino alla Russia. Tommaso Salonico, responsabile Antitrust ed Energy di Freshields Bruckhaus Deringer, si racconta La concorrenza è una passione Da Assonime all’Antitrust, sempre con la regolamentazione http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Pagina a cura ANTONIO RANALLI presso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato con la responsabilità, tra l’altro, in materia di energia, industria ono sempre stato attratto dall’ecomanifatturiera, chimica e farmaceutica, nomia. Questo interesse è stato servizi per l’ambiente e servizi sanitari, determinante nel percorso promercati immobiliari. «Qui ho avuto la fessionale che ho intrapreso». seconda fortuna della mia vita: quella Tommaso Salonico è socio dello studio di lavorare con Giuliano Amato che, alle Freshfields Bruckhaus Deringer, con base ben note qualità di giurista, unisce quela Roma, e responsabile dei dipartimenti le di profondo conoscitore dell’economia n Antitrust, competition nel contesto europeo, d and trade ed Energy, di abile «gestore» di «È fondamentale posseu natural resources and un organo collegiale dere un buon metodo e di convinto assertoinfrastructures. «Dudi analisi e di ricerca rre dell’indipendenza rante gli studi di giud risprudenza cercavo dell’Autorità. Autorità nella soluzione dei cche, sotto la sua presempre di inserire, tra problemi. Inoltre, afs gli esami complementasidenza, fu ben presto frontando ogni giorno ri, materie di economia. cconsiderata una delle normative molto comp Questo in qualche modo più efficienti a livello plesse, è sempre utile lo in spiega la passione per internazionale». Nel scambio continuo di in1 quello di cui mi occupo 1998 ha lavorato per formazioni e pareri con T oggi». Subito dopo la Telecom Italia, dove è sstato responsabile per laurea con lode all’Unii colleghi dello studio l’ versità di Pisa, Salonil’elaborazione delle in tutto il mondo» sstrategie in materia co, nel 1981, si occupa d di diritto societario in di regolamentazione e di concorrenza. «Telecom « Assonime (Associazione fra le società era stata da italiane per azioni). «Qui ho avuto una poco privatizzata», ricorda, «uno dei comgrande fortuna», racconta. «Amministraponenti dell’Antitrust, terminato il suo tore delegato di Assonime era il Professor mandato, venne chiamato come consuGino De Gennaro, che considero uno dei lente e suggerì che io andassi a dirigere i più acuti giuristi italiani, e che è stato fonsettori dedicati alla regolamentazione e damentale nella mia formazione e nella all‘antitrust. È stata una breve esperienimpostazione del metodo di analisi giuriza, durata circa un anno e mezzo e che dica orientato alla soluzione dei problelasciai con il successo dell’Opa ostile lanmi». Dopo dieci anni dal suo ingresso in ciata da Colaninno. Nel frattempo avevo Assonime, Salonico si imbatte nel nuovo maturato una privilegiata esperienza nei organismo dell’Antitrust. «Il primo presisettori della regolazione e dell’antitrust». dente Francesco Saja cercava un esperto Un’occasione per continuarla e valorizin diritto della concorrenza. Per Assonime zarla arriva nel gennaio 2000 dallo stumi venne chiesto di fare il primo commendio internazionale Freshfields Bruckhaus to alla legge antitrust. Grazie a questo Deringer, da poco presente sul mercato lavoro nel settembre 1991 venni chiamaitaliano. «Sono entrato per occuparmi to all’Antitrust come «esperto». È stata dei settori della concorrenza e della reun’esperienza molto bella. Tutte le prime golamentazione, ambiti che sono cresciuti risorse dell’Autorità hanno imparato le notevolmente nel giro di pochi anni e che regole della concorrenza applicandole». oggi rappresentano bel oltre 1/3 del fatPer sei anni ricopre la carica di Direttore turato dello studio di Roma. Questo ha DI S ")''#*) !#&)(%$) nato a Trapani il 15 Ottobre 1956 IL PROFESSIONISTA Avvocato, socio di Freshields Bruckhaus Deringer, coordina i dipartimenti Antitrust ed Energy, natural resources and infrastructures. Si occupa di diritto della concorrenza e dei proili di regolamentazione delle public utilities. È docente di diritto della concorrenza e membro dell’esecutivo della Commissione pratiche della concorrenza della Camera di commercio internazionale richiesto anche la necessità di formare un gruppo di giovani in grado di assistere con elevate competenze le imprese italiane e straniere; giovani da cui proviene il mio attuale socio Gianluca Zampa». Salonico, in questi anni, ha seguito molte importanti operazioni. Dalla joint venture tra Assicurazioni Generali e Ppf (società della Repubblica Ceca), che ha posto le base per lo sviluppo del gruppo assicurativo di Trieste nell’Europa dell’est fino alla Russia. «Molto complessa è stata anche l’assistenza fornita per l’acquisizione da parte di State Street del ramo di Banca Intesa dedicato all’amministrazione di fondi e titoli. Ci siamo anche occupati di seguire i profili antitrust dei contratti di distribuzione di Apple in Italia in occasione del lancio di iPhone, così come siamo riusciti ad aiutare il colosso inglese Compass, attivo nel settore dei servizi di ristorazione, a entrare in Italia nel mercato italiano della ristorazione autostradale, dominato da Autogrill. Dopo una difficile battaglia e con la nostra consulenza Compass è riuscita a vincere qualche gara». Considera la sua attività lavorativa full-time. «Questo per via della complessità dei problemi e del tipo di clientela, spesso internazionale. Ritengo fondamentale possedere un buon metodo di analisi e di ricerca nella soluzione dei problemi. Inoltre, affrontando ogni giorno normative molto complesse, è sempre utile lo scambio continuo di informazioni e pareri con i colleghi dello studio che si trovano in tutto il mondo e possono avere affrontato problematiche simili». Come professore di diritto della concorrenza ha tenuto lezioni nelle Università di Roma, Napoli e Pisa. Unici svaghi per staccare la spina la montagna e la musica. «Mi piacciono molto sia la musica classica che quella moderna. Ritengo i Beatles insuperabili: una passione che ho trasmesso persino ai miei nipoti». © Riproduzione riservata L O STUDIO Freshields Bruckhaus Deringer nasce nel 2000 dalla fusione tra lo storico studio legale inglese Freshields, fondato nel 1743, e il primo studio legale tedesco Bruckhaus Westrick Heller Lober. Oggi rappresenta una realtà leader internazionale nella consulenza legale d’affari, che conta circa 450 soci, oltre 2.500 avvocati distribuiti in 27 uffici in 15 paesi e 16 giurisdizioni in Europa, Estremo e Medio Oriente e Stati Uniti. Oltre il 50% dello staff professionale è operativo nell’Europa Continentale, il 35% a Londra, l’8% circa in Asia e il resto negli Usa. Da anni lo Studio è protagonista, in Italia e all’estero, di importanti operazioni nazionali e cross-border, e annovera tra i propri clienti società leader in svariati settori. Fatturato 2010: 52 milioni di euro http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it VI SCENA RI & TENDENZE Lunedì 5 Settembre 2011 Molte le law irm che hanno adottato dei codici di comportamento interni da far seguire Quando lo studio fissa le regole Non solo deontologia ma anche rispetto dei colleghi DI Pagina a cura ANTONELLO DI LELLA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it R egole, non necessariamente scritte, per garantire correttezza nei rapporti tra colleghi e con i clienti. Tutti gli studi legali fissano delle linee guida comportamentali e principi di condotta, ma non tutti decidono di farlo attraverso un proprio codice etico. Spesso per garantire maggiori entrate economiche al proprio studio si rischia di perdere di vista i principi etici fondamentali. I legali più bravi ad assicurare entrate economiche vengono definiti «rainmaker»: si tratta di un titolo molto ambito che porta anche a ottenere vantaggi sui compensi ricevuti dagli studi. L’etica per il guadagno in genere non si applica ai professionisti che lavorano da soli e gestiscono autonomamente i rapporti con i loro clienti. Si applica invece negli studi dove due o più legali lavorano insieme e gli interessi di un cliente procurato da un avvocato vengono curati da altri legali. Dotarsi o meno di un proprio codice etico può dipendere anche dai numeri degli studi; per quelli con un numero elevato di partner, distribuiti in ogni angolo del globo, diventa quasi inevitabile adottare regole scritte e ben definite. La law firm Clifford Chance, per esempio, ha deciso di dotarsi di una policy interna per quanto concerne il rispetto delle giurisdi- zioni e delle singole culture locali. Il grande studio internazionale promuove la diversity come valore per la creazione di un ambiente lavorativo dove tutti, professionisti e staff, possano esprimere al massimo le proprie potenzialità e contribuire al meglio all’attività dello studio indipendentemente dalla razza, religione, disabilità, orientamento sessuale, età e background professionale. I network femminili, dove si scambiano idee e opinioni, rappresentano un esempio di come Clifford Chance mette in atto esempi concreti di impegno nella diversity; vi è, inoltre, la presenza di gruppi Lgbt (Lesbian, gay, bisexual and transexual). In campo religioso vi è il massimo rispetto per le differenti festività come la celebrazione sia del Natale che del Chanukah o del Ramadàn/Eid. Volgendo uno sguardo agli Usa, dove il dibattito sul comportamento che i legali dovrebbero tenere all’interno dello studio riveste un ruolo basilare, spicca lo scritto di Jeffrey W. Pompeo, counsel per DiFrancesco Bateman Coley Yospin Kunzman Davis & Lehrer a Warren, N.J. Pompeo ha fissato sei regole comportamentali che occorrerebbe far rispettare ai propri legali per evitare poi diaspore di clienti. Si tratta di una sorta di regolamento finalizzato a regolare principalmente il rapporto tra colleghi dello stesso studio. L’armonia dell’intero team legale prima di tutto. A questo fine, secondo il counsel statunitense, Il caso del legale che ha frodato Hogan Lovells Col codice etico interno di Hogan Lovells me- avviare qualunque pratica, oltre a inserire glio non scherzare. Lo sa bene Christopher tutte le informazioni a essa relative, occorGrierson, l’ormai ex socio londinese dello stu- rerà ottenere l’autorizzazione di un comitato dio, sollevato nel maggio scorso da ogni inca- etico centrale che ha il compito di vigilare in rico. Il partner aveva richiesto un rimborso di ambito globale. Il comitato è composto da un spese false per un importo superiore certo numero di partner che a turno a un milione di sterline in un arco vigilano sulle attività. temporale di quattro anni. L’azioLo studio internazionale è dotato, ne scorretta non è sfuggita alla inoltre, di una struttura ammilente di controllo di Hogan che lo nistrativa centrale che si occupa ha così licenziato e ha denunciato dell’elaborazione delle informazioil caso alla polizia di Londra. ni e della stesura dei moduli per i «Il codice etico interno di Hogan partner che, poi, autorizzeranno o Lovells nasce per elaborare delle meno l’apertura di nuove pratiche. linee guida soprattutto nella maSpetterà ai partner di ogni differenteria dei conflitti di interesse e per te paese analizzare le regole deonintegrare il codice deontologico tologiche locali in base alle quali forense», spiega ad Avvocati Oggi svolgere le procedure richieste. Antonio Antonio Di Pasquale, il partner «Abbiamo elaborato delle linee guiDi Pasquale che si occupa dei temi deontologida di condotta, sviluppando i princici per la lawfirm internazionale in pi del codice deontologico forense», Italia: «Il codice deontologico del Cnf contiene ha sottolineato Di Pasquale, «e queste linee pochi riferimenti all’esercizio della professio- guida sono state messe a punto con l’ausine in forma associata e non tiene conto della lio di un esperto di deontologia: gli abbiamo complessità collegata al cliente che faccia par- esposto i problemi per stabilire in primis se e te di un gruppo di società. quando un partner può accettare un incarico. Questo rende particolarmente complessa l’in- L’obiettivo primario è quello di evitare che i dividuazione delle regole da applicare, soprat- partner assumano incarichi in conflitto con tutto in tema di conflitto d’interessi, da parte gli interessi di altri clienti, in violazione deldi grandi studi internazionali che assistono le regole deontologiche applicabili». Avere un grandi clienti, organizzati in forme complesse proprio codice comportamentale rappresenta e articolate». per Hogan Lovells una cartina di tornasole Il sistema di controllo adottato da Hogan Lo- per presentarsi ai clienti in maniera credibivells è finalizzato a evitare conflitti di inte- le e per consolidare il rapporto fiduciario tra resse a livello mondiale e quindi, prima di legale e cliente. risulta fondamentale evitare una commercializzazione interna dei clienti con una guerra tra i legali per accaparrarsene l’origine. «Il cliente», dice Pompeo, «resta il cliente dell’avvocato che lo ha introdotto per la prima volta all’interno dello studio. Due legali potranno, poi, trovare un accordo: l’idea non è quella di rubare l’origine ma di condividerla per poter trattare gli affari legali del cliente, interagire con esso, gestire azioni legali e l’affinità col cliente». Altra pratica scorretta, secondo Pompeo, è quella di intrattenersi a pranzo o a cena con il proprio assistito OLTRE LE E-MAIL E I SOCIAL NETWORK L’avvocato non dimentichi la carta DI MARIANNA DE PADOVA Un’e-mail e in un attimo la comunicazione è giunta a destinazione e subito evasa. Forse. Sì perché in questa era dominata da internet e dai cellulari di ultima generazione diventa sempre più difficile seguire tutti i canali di corrispondenza. Se qualche anno fa inviare una e-mail era garanzia di successo, oggi non è più così e avere un feedback da un cliente dopo una comunicazione via e-mail non è più così scontato. Persino le instant chat che completano strumenti come account e-mail o servizi voip non forniscono più risposte efficaci. Nasce quindi l’esigenza di pensare a un nuovo strumento: un qualcosa che sappia attirare l’attenzione del cliente, ma che sia anche accessibile al mittente, e (naturalmente) essere in grado di rafforzare i rapporti professionali, o crearne di nuovi. La risposta potrebbe arrivare dal passato, con un rinnovato utilizzo di carta e penna. Come da ottocentesca memoria, quindi, fogli e cartoncini per comunicazioni quali inviti ed auguri possono essere un ottimo strumento, non solo di fidelizzazione, ma anche per un primo contatto con un potenziale cliente. Sono molti gli aspetti interessanti nell’utilizzo delle lettere tradizionali, tra cui il plus di avere, e denotare, personalità. E la personalità è la carta per essere realmente performanti. Infatti, non stiamo parlando di un semplice foglio bianco, ma di uno strumento che può essere declinato in molti modi, coccolando anche le preferenze del cliente impegnato nell’ecologia, che sarà molto lieto di ricevere una lettera in carta riciclata; ovvero parliamo di uno strumento che per composizione, grammatura, consistenza e decorazioni, può essere adattato ad ogni cliente. Altro vantaggio di questo antico mezzo di comunicazione è proprio il suo essere antico, quindi oggi inatteso. Ed è una aspetto stuzzicante, cui il marketing può guardare con interesse: infatti ricevere una lettera fa sentire il destinatario lusingato e al centro di un mondo che fino a un secondo prima lo omologava. E lo farà sorridere, predisponendo ad una rapida risposta. Inoltre molto probabilmente ne parlerà ad amici e parenti: ed è notorio come il passaparola sia un effetto strategico nell’incremento del proprio por- tfolio. Forse ora verrà da pensare ai tempi di generazione di una lettera e della sua consegna: facilmente il primo pensiero è di un impegno temporale eccessivo. Ma si può ben verificare come scrivere una lettera ed imbustarla porti via solo pochi minuti in più rispetto ad una e-mail, presentando, però, benefici in termini di fidelizzazione; se invece si pensa ai passati ritardi epocali della consegna postale, la rassicurazione è d’obbligo: con la posta prioritaria un plico è a destinazione già dal giorno dopo, con un semplice francobollo. Dunque quando si ha tempo per poter pianificare un incontro, spedire delle lettere mostra aspetti seducenti, ma anche le motivazioni per scriverle possono essere oggetto di creatività utile al portfolio: la definizione dei dettagli di una video conferenza, l’invito ad un pranzo, la comunicazione della risoluzione di una causa, o il voler proporre una nuova strategia, ma anche gli auguri di compleanno o per le festività… sono tutti piccoli esempi di come le lettere possano essere utilizzate, creando quel valore aggiunto nel contatto con i clienti. senza avvertire nessuno dello studio. Stesso discorso anche nel caso in cui un legale contatta un cliente che precedentemente si era accostato allo studio grazie a un altro collega, senza neanche informarlo. Anche se fosse il cliente a contattare direttamente un avvocato dello studio, che non sia quello con cui si è avuto l’app proccio iniziale, le regole fissate d Pompeo impongono al legale da c contattato di avvertire l’avvocato d d’origine. Collaborazione e condiv visione di tutto per garantire arm monia al lavoro: è proprio questo l’ l’obiettivo di questo regolamento. « «Ottenere un’ottima reputazione a all’interno della vostra azienda e a all’esterno»: questo il traguardo, fissato dallo scritto di Pompeo, a c ogni legale dovrebbe aspiracui r Scelta differente per lo studio re. B che ha preferito non adottaBlb, r un proprio codice etico interno. re U decisione dettata anche dalUna le dimensioni dello studio come h sottolineato Silvano Donato ha L Lorusso, uno dei tre soci fondat tori: «Con i nostri numeri, tra i 2 e i 25 partner, avere un codi20 c etico interno rappresenterebce b soltanto un appesantimento, be l’ l’importante per noi è sviluppare u forte senso di appartenenza. un I nostri professionisti, oltre che le capacità tecniche, devono acq quisire l’identità dello studio per e essere in linea con una serie di p principi che ci rappresentano c condivisi con chi ha costruito lo s studio». Ma al di là di un codice s scritto, la priorità di ogni studio r resta il rispetto dei clienti e dei c concorrenti. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it DIRITTO & SOCIETÀ Lunedì 5 Settembre 2011 VII La manovra di ferragosto spinge gli enti locali a risparmiare dovunque, pure sulle spese Pa, contratti con i legali al ribasso Parcelle da contrattare, forfetarie e anche sotto i minimi DI Pagina a cura ANTONIO CICCIA http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it T ariffari calmierati per i legali delle amministrazioni locali. Ai professionisti si chiede di tenere basse le parcelle. La manovra bis (decreto legge 138/2011) spinge gli enti pubblici, sempre alla ricerca di un difficile equilibrio tra bisogno di consulenza e assistenza legale e vincoli di finanza pubblica, a preferire risparmi di spesa. L’articolo 5, comma 5, lettera d) del decreto legge 138/2011, infatti, assoggetta al tariffario forense le prestazioni legali a favore di un ente pubblico, ma solo se l’ente non abbia pattuito con il professionista deroghe al tariffario stesso, anche nei minimi. Quindi all’ente conviene stipulare un contratto con tariffe derogate. Al comune e all’ente locale rimane sempre un’altra possibilità e cioè la gestione associata di un ufficio avvocatura: è la strada preferita dai piccoli enti. Peraltro, anche prima del decreto 138/2011, si è, ormai, affermata la procedura della selezione tra professionisti per l’affidamento di incarichi legali. E proprio nei bandi di selezione saltavano fuori alcune sorprese per gli avvocati. Soprattutto quanto al riconoscimento economico. Estrapolando dai bandi per l’affidamento di incarichi (ad hoc oppure per la formazione di un elenco di professionisti, cui affidare di volta in volta gli incarichi), pubblicati e reperibili su internet, di regola, si chiede all’avvocato di impegnarsi ad applicare e a percepire i minimi tariffari per diritti, onorari e spese. Talvolta questa richiesta è accompagnata anche alla riduzione percentuale del livello minino. Con ciò l’avvocato si impegna contrattualmente ad andare sotto i minimi di tariffa. Tra l’altro il compenso assume sempre più la natura forfetaria. Molto spesso i bandi impegnano l’avvocato, al momento dell’affidamento del singolo incarico, a fare pervenire all’amministrazione il preventivo di spesa in forma forfetaria. In sostanza si chiede al professionista di formulare un preventivo, immaginando le possibili fasi processuali future. Anche se il giudizio potrà avere svolte difficilmente prevedibili. Ma se, come previsto nei bandi, nulla verrà versato dall’ente per qualunque tipo di attività suppletiva che il legale incaricato non avesse prima comunicato e concordato con l’amministrazione, allora si tenderà a formula- re un preventivo con tutte le attività in astratto possibili, gonfiando così il preventivo e rischiando di non prendere l’incarico. A meno che il legale non si accontenti, pur di prendere l’incarico, di compensi sottostimati. Del tutto penalizzanti per l’avvocato sono, poi, alcune clausole che consentono all’ente locale di non pagare o pagare parzialmente il compenso stabilito contrattualmente. Per esempio si può leggere in alcuni bandi che, in caso di soccombenza della controparte con contestuale e conseguente condanna alle spese di lite, il legale nominato deve procedere in primo luogo a recuperare presso la parte soccombente le sue spettanze e solo in caso di insolvenza di quest’ultima avrà diritto a essere soddisfatto dall’ente suo cliente. Con regole di questo tipo, quindi, si inserisce una clausola di preventiva escussione del soccombente, prima di poter chiedere il saldo all’ente. Peraltro, anche nell’interesse dell’ente, sarebbe opportuno che di volta in volta si valutasse la possibilità effettiva di recupero. In caso di soggetto inesigibile, ad esempio perché irreperibile, sarebbe meglio, anche per l’ente, evitare costose procedure esecutive. Anche perché in questi casi all’ente verranno alla fine comunque addebitate sia le spese per il procedimento di cognizione sia per quello esecutivo (necessario a fronte dell’obbligo di preventiva escussione del soccombente): insomma, l’ente pagherà le spese legali del processo terminato e pagherà gli onorari del processo di esecuzione terminato senza recupero dal soggetto inesigibile. All’obbligo di preventiva escussione si aggiunge, talvolta, la riduzione del compenso pattuito a quello liquidato dal giudice: per esempio si stabilisce che il legale incaricato dall’ente potrà esigere dall’ente stesso il compenso nella cifra minore tra quella liquidata dal giudice e quella definita in contratto e non potrà preten- dere ulteriori somme dall’ente a qualsiasi titolo. Una tale riduzione assume criteri di illogica sottostima dell’attività del legale nel caso in cui il giudice compensi parzialmente le spese. Si prenda il caso in cui il giudice valuti una soccombenza parziale dell’ente a causa della illegittimità degli atti o delle condotte dei pubblici funzionari e quindi l’ipotesi in cui il giudice stabilisca che l’ente possa recuperare solo una percentuale delle spese sostenute per la difesa, liquidando conseguentemente le cifre dovute per l’intervento del legale: sarebbe paradossale che l’avvocato incassasse di meno a causa delle negligenze dell’amministrazione o dei propri funzionari, che hanno determinato la soccombenza parziale. Più in generale non corrisponde a un corretto equilibrio contrattuale che il valore del compenso dovuto all’avvocato sia determinato dal giudice (nella liquidazione delle spese ripetibili dal soccombente) e che, quindi, l’accordo contrattuale diventi carta straccia. Non a caso in altri bandi più correttamente si prevede che il compenso stabilito contrattualmente rimane fermo e che lo stesso può essere aumentato nella più alta misura della liquidazione contenuta nel provvedimento giurisdizionale definitivo e non più impugnabile. Tra l’altro, in quest’ultima ipotesi, l’ente non potrebbe pretendere di tenere per sé la maggiore cifra liquidata dal giudice, visto che la stessa è determinata per remunerare l’attività di rappresentanza in giudizio. In altri bandi lo scopo di abbassare la parcella dell’avvocato si ottiene chiedendo al legale di rinunciare ad alcune poste previste dal Tariffario forense, ad esempio il rimborso forfetario delle spese generali (calcolato al 12,5% di diritti e onorari). Altre tecniche usate tendono ad agganciare il compenso al risultato: un collegamento di questo tipo risponde a un criterio di applicazione del Tariffario (si deve tenere conto dell’esito del giudizio). Bisognerebbe, comunque, capire se tale regola sia in grado di legittimare riduzioni del compenso sotto i minimi tariffari in relazione a esiti di parziale o totale soccombenza dell’ente: a questo scopo bisogna tenere conto della possibilità di derogare ai livelli minimi di tariffa (dl n. 223/06 , «Decreto Bersani»). Una possibilità ampiamente confermata dal decreto dall’articolo 3 del decreto 138/2011. Questa disposizione impone un contratto scritto tra ente pubblico e avvocato (e fin qui niente di nuovo) e ammette pattuizione di compensi in deroga alle tariffe. Se non c’è pattuizione espressa si applica il tariffario forense (con minimi e massimi). Peraltro proprio il richiamo ai minimi tariffari, in caso di mancata pattuizione, porterà le amministrazioni a trattare al ribasso con il professionista. Anzi vi è da chiedersi se l’ente non sia obbligata a trattare al ribasso, in quanto altrimenti si troverebbe esposta al rischio di responsabilità erariale per avere scelto un professionista più caro di altri. Anche se così facendo sarebbe completamente azzerato il principio della fiduciarietà del rapporto tra cliente (anche se ente pubblico) e avvocato. Rapporto fiduciario che ha, comunque, una chance: l’ente pubblico può determinarsi, con apposita motivazione, a scegliere il professionista (non solo in base al fattore prezzo), ma anche in base alla professionalità e alla specializzazione, mediante valutazione del curriculum e delle esperienze. © Riproduzione riservata UFFICI LEGALI FAI-DA-TE NEGLI ENTI LOCALI Il comune si fa l’avvocatura associata Gli enti locali passano al fai-da-te: sempre più scelgono la gestione associata dell’ufficio legale. Si accordano, dunque, per firmare una convenzione e creare un ufficio legale che serve tutti gli enti in convenzione, condividendo le spese e abbattendo i costi per i legali esterni. La base normativa, per comuni e province, è rappresentata dall’articolo 2, comma 12, della legge 244 del 2007, in base al quale gli enti locali possono istituire, mediante apposite convenzioni, da stipulare ai sensi dell’articolo 30 del testo unico degli enti locali (dlgs 267/2000), uffici unici di avvocatura per lo svolgimento di attività di consulenza legale, difesa e rappresentanza in giudizio degli enti convenzionati. Gli enti locali devono, quindi, preventivamente stipulare tra loro apposite convenzioni, nelle quali specificare i fini, la durata, le forme di consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti finanziari e i reciproci obblighi e garanzie. Le convenzioni possono prevedere anche la costituzione di uffici comuni che operano con personale distaccato dagli enti partecipanti, ai quali affidare l’esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli enti partecipanti all’accordo: qui avremmo l’ufficio avvocatura costituito ex novo. Altra forma prevede la delega di funzioni da parte degli enti partecipanti all’accordo a favore di uno di essi, che opera in luogo e per conto degli enti deleganti: in questo caso l’ufficio avvocatura di un ente diventa l’avvocatura di tutti gli enti convenzionati. Per il vero, però, non sempre il legale esterno è stato tagliato fuori: alcuni enti si sono associati per incaricare insieme uno studio legale del libero foro, anche qui dividendo il carico. Un’operazione questa che però alcune Corte dei conti ritengono illegittima. Non bisogna, poi, dimenticarsi dei praticanti: dove c’è avvocatura pubblica i consigli degli ordini generalmente consentono che siano ammessi praticanti per lo svolgimento del tirocinio forense: a volte senza alcuna remunerazione o a bassissima remunerazione (di frequente poco più di un rimborso spese). © Riproduzione riservata http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it VIII Lunedì 5 Settembre 2011 DIRITTO & FAMIGLIA La Cassazione ha negato il diritto alla bi-genitorialità e ha limitato le visite per i nonni Padri mammoni, addio all’affido Non tagliare i legami con i genitori costa caro all’ex coniuge DI Pagina a cura DEBORA ALBERICI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it U n freno per i padri «mammoni». Il padre che mantiene un rapporto di «dipendenza irrisolta» con la propria madre rischia di perdere l’affido condiviso di sua figlia oltreché l’addebito della separazione. Ciò soprattutto in presenza di contrasti e continue ostilità verso la ex moglie. A questo approdo giurisprudenziale è giunta la Suprema corte di cassazione che, con la sentenza n. 17191 dell’11 agosto 2011, ha negato il diritto alla bi-genitorialità a un padre «mammone» che non aveva mai tagliato il cordone ombelicale con sua madre. Non solo. A peggiorare la sua posizione anche i continui contrasti con la ex moglie. I legami irrisolti con la famiglia d’origine mettono a rischio l’affi do condiviso. In questa interessante decisione la prima sezione civile, aderendo in pieno alla sentenza della Corte d’appello di Brescia, ha chiarito che i giudici di merito hanno correttamente concentrato le loro valutazioni sull’interes- Gli ultimi approdi giurisprudenziali • Il rapporto di dipendenza irrisolta con la madre e con la famiglia di origine in genere può far perdere al padre l’afidamento condiviso con la ex moglie del iglio minore • Il rapporto di dipendenza irrisolta con la madre legato a forti contrasti fra suocera e nuora può essere una causa di addebito della separazione • I nonni non sono titolari di un autonomo diritto di visita dei nipoti. Infatti la riforma dell’afido condiviso non prevede una tutela degli ascendenti se della minore, «motivando il loro convincimento sugli effetti pregiudizievoli che potrebbero derivare allo sviluppo psicologico della medesima dall’affidamento condiviso sia in positivo (con riguardo alla capacità genitoriale della madre) sia in negativo (con riguardo alla particolare situazione del rapporto del padre con la famiglia d’origine e in tale contesto al comportamento gravemente denigratorio da lui e dalla sua famiglia assunto nei confronti della ex moglie». • Esiste il diritto del minore a conservare rapporti signiicativi con gli ascendenti, nel quadro del mantenimento di un rapporto equilibrato e continuativo con i propri genitori e con la medesima inalità di evitare, per quanto possibile, che la separazione produca traumi • Rischia l’addebito della separazione e perde l’afido condiviso chi non rispetta la personalità del partner • Il tribunale non può omologare l’accordo dei coniugi sull’afido condiviso se questo mette a rischio la serenità dei igli I nonni non hanno diritti autonomi sui nipoti. Le lunghe motivazioni contengono anche una panoramica su quelli che sono i diritti dei nonni in relazione ai nipoti, sanciti dalla nuova legge sull’affido condiviso. In proposito la Cassazione ha ribadito che «l’articolo 155 del codice civile non attribuisce agli ascendenti del minore un autonomo diritto avente il contenuto indicato dal padre. La norma attribuisce invece al minore il diritto di conservare rapporti significativi con A partner, essi sono insuscettibili di essere giustificati come ritorsione e reazione al comportamento di quest’ultimo, e si sottraggono anche alla comparazione con tale comportamento, la quale non può costituire un mezzo per escludere l’addebitabilità nei confronti del coniuge che quei fatti ha posto in essere». © Riproduzione riservata La sentenza sul sito www.italiaoggi.it/ docio7 Priorità ai minori La personalità conta ve e inderogabili, traducendosi nell’aggressione a beni e diritti fondamentali della persona, quali l’incolumità e l’integrità fisica, morale e sociale dell’altro coniuge, e oltrepassando quella soglia minima di solidarietà e di rispetto comunque necessaria e doverosa per la personalità del Il caso. È successo a una coppia di Firenze. I due vivevano in un appartamento attiguo a quello dei suoceri. Dopo le nozze era nata una bambina. Ma poi i contrasti fra mo- OMOLOGAZIONE ACCORDI ADDEBITO ddebito della separazione e niente affido condiviso per chi non rispetta la personalità del partner. Rischia l’addebito della separazione e non ha diritto all’affido condiviso dei figli il coniuge che non rispetta la personalità del partner. Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 8548 depositata ad aprile di quest’anno, ha respinto il ricorso di un padre al quale era stata addebitata la separazione per via di comportamenti vessatori e prevaricatori nei confronti della ex moglie. Un atteggiamento, questo, che secondo i giudici aveva come conseguenza anche il mancato riconoscimento dell’affidamento condiviso delle due figlie. Secondo gli Ermellini, infatti, «in tema di addebitabilità della separazione personale, ove i fatti accertati a carico di un coniuge costituiscano violazione di norme di condotta imperati- gli ascendenti, nel quadro del mantenimento di un rapporto equilibrato e continuativo con i propri genitori e con la medesima finalità di evitare, per quanto possibile, che la separazione produca traumi nello sviluppo della personalità del minore stesso». glie e marito, ma più che mai fra suocera e nuora, erano aumentati. In alcuni episodi era stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Così la coppia si era separata. Il tribunale di Brescia aveva addebitato tale separazione alla donna. Poi le cose sono andate diversamente in appello. La Corte territoriale ha ribaltato il primo verdetto per due motivi: il rapporto di dipendenza di lui dalla madre e le fortissime confl ittualità contro la donna. In particolare i giudici del capoluogo toscano, oltre all’addebito, hanno negato all’uomo l’affidamento condiviso della figlia, permettendogli di vederla solo due pomeriggi a settimana. Agli stessi incontri erano ammessi anche i nonni sprovvisti di un autonomo diritto di visita. Ora la decisione è stata resa definitiva dalla Cassazione. La serenità non va messa a rischio N on omologabile l’accordo dei coniugi se è a rischio la serenità dei fi gli. Il tribunale può non omologare l’accordo sull’affido condiviso dei minori se questo mette a rischio la loro serenità. Lo ha stabilito il tribunale di Vicenza che, con la sentenza numero 322/2011, ha sancito che «l’accordo raggiunto dai coniugi in ordine alle condizioni della loro separazione personale non può essere dal giudice omologato in tutte le sue previsioni nelle ipotesi in cui non risulti soddisfatto l’interesse dei fi gli minori della coppia». La circostanza trova, in particolare, verificazione qualora, in seguito a un periodo di collocamento dei minori in un ambiente estraneo alla famiglia, in quanto «all’uopo non ritenuti idonei nessuno dei genitori a causa della forte conflittualità tra di essi sussistente e dell’atteggiamento connotato da trascuratezza assunto nei confronti della prole, nonostante una positiva evoluzione nei rapporti di coppia e familiare e un apprezzabile rasserenamento, il tribunale ritenga non opportuno disporre un affido congiunto, in quanto sussistente la necessità di perdurare nel collocamento della prole presso terzi». Nella fattispecie concreta infatti, seppure il percorso intrapreso dai genitori ha prodotto risultati migliorativi della precedente situazione, deve rilevarsi l’opportunità del conseguimento di «esiti più univocamente soddisfacenti e stabilizzanti, tale che l’assetto concordato e proposto dai coniugi in merito all’affi do congiunto dei mino- ri con allocazione presso il padre, non pare ancora preponderante e adeguatamente rassicurante per l’equilibrio e la serenità degli stessi. Sul punto, pertanto, l’accordo di separazione, come formulato dai coniugi, non può essere omologato». http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 49 Lunedì 5 Settembre 2011 Lavoro ITÀ NOV PRONTO SOCC CORO IN NAVIGAZIO ONE O N Il settimanale delle www.iltagliamarre.itt Opportunità professionali SCELTI & PRESCELTI Sale la febbre da certiicazione energetica. Il settore è in forte espansione, ma molto dipeende dalle amministrazzioni reegionali La Regione Abruzzo mette sul piatto 15 milioni di euro per finanziare incentivi alle imprese finalizzati all’incremento dell’occupazione dei lavoratori svantaggiati. L’intervento si articola in uno stanziamento di 9 milioni di euro per nuove assunzioni nelle aree di crisi, in un altro di un milione per la stabilizzazione di rapporti flessibili sempre nelle aree di crisi, e in un altro ancora di 5 milioni – rivolto a imprese medie o grandi di nuova costituzione o nuovo insediamento che operano al di fuori delle aree di crisi – per assunzioni non inferiori alle 50 unità. Richieste di chiarimenti entro e non oltre il 10 settembre 2011 a: lavorareinabruzzo@ regione.abruzzo.it. Comunicazione, opportunità per 20 laureati all’Agcom Opportunità di lavoro all’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Oltre a essere rivolto ai dipendenti interni (per profili come funzionari e dirigenti, ai quali è richiesta esperienza all’interno dell’Ente), in questo concorso si cercano 20 giovani laureati i in discipline tecniche, economiche, giuridiche e sociologiche da assumere con contratto di specializzazione a tempo determinato. I contratti hanno una durata massima di tre anni e non sono rinnovabili. Per partecipare alla selezione è necessario non aver compiuto i 33 anni, essere in possesso il titolo di laurea richiesto per il profilo per il quale ci si candida con voto non inferiore a 105/110, conoscere l’inglese e l’informatica. Info: http://www.agcom.it/ Como premia la creatività al femminile La Camera di commercio di Como, in collaborazione con il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile e l’azienda speciale Sviluppo Impresa, ha promosso la quarta edizione del bando «Creatività femminile» per la concessione di contributi economici alle migliori idee imprenditoriali. Le domande dovranno essere presentate entro il 15 dicembre 2011. Il regolamento e tutte le informazioni necessarie per accedere al concorso si trovano sul sito www.co.camcom.gov.it. L’occupazione illuminata La Banca centrale europea cerca giovani intraprendenti Posizioni aperte alla Banca centrale europea. In particolare si cercano: un esperto per la Direzione politica monetaria; un capo settore per la divisione infrastrutture e operazioni; un management assistant part-time al 50% per la Direzione sviluppo economico; un market infrastructure expert; un principal economist per la Direzione sviluppo economico; un senior Library assistant per la divisione archivio e biblioteca. Info: http://www.cliclavoro.gov.it/news Supplemento a cura di FRANCA FLORIS [email protected] SU Roberto Calderoli. Il ministro della semplificazione aveva definito le sedi distaccate dei ministeri al Nord «la realizzazione di un sogno per tutti i lombardi». Ma a Monza è ancora tutto chiuso Carla Fendi. La stilista sarà premiata a Montalcino (Si) come «Prima donna 2011» per il suo impegno civile: grazie al suo contributo sarà restaurato il teatro Caio Melisso di Spoleto Ù GI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it In Abruzzo 15 milioni per lavoratori svantaggiati http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 50 FORMAZIONE Lunedì 5 Settembre 2011 Entro ottobre le domande per i cento stage disponibili Organizzazione per le migrazioni L’inverno negli Usa A dicembre i tirocini alla World bank Pagina a cura FILIPPO GROSSI DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L a Banca mondiale offre più di cento posti per il programma di tirocini invernali trimestrale che scatterà il prossimo mese di dicembre e durerà fino a marzo 2012. I settori in cui i tirocinanti potranno lavorare comprendono l’area economica, la finanza, lo sviluppo umano (sanità pubblica, istruzione, nutrizione, popolazione), le scienze sociali (antropologia, sociologia), l’agricoltura, l’ambiente e, infine, lo sviluppo del settore privato. Per essere ammessi al tirocinio, i candidati devono possedere una laurea oppure essere già iscritti a un programma a tempo pieno di studio (perseguire un master o un dottorato di ricerca). Inoltre, è indispensabile possedere un’ottima conoscenza della lingua inglese e ottimali competenze informatiche, oltre a rappresentare quella presso la Banca mondiale la prima esperienza in campo lavorativo. Possono, inoltre, costituire un punto di vantaggio nella selezione la conoscenza di lingue come francese, spagnolo, russo, arabo, portoghese e cinese. La Banca mondiale prevede poi un salario orario a tutti gli stagisti e, se del caso, fornisce un’inden- nità per le spese di viaggio. Gli stagisti, invece, sono responsabili per il proprio soggiorno nelle sedi in cui verranno inviati. La maggior parte delle posizioni di lavoro sono situate a Washington DC e il periodo del tirocinio può andare da un minimo di quattro settimane a un massimo di tre mesi. Il periodo di stage presso le sedi della Banca mondiale rappresenta un’esperienza unica nella formazione e nella crescita lavorativa di un neolaureato e le esperienze passate sono state giudicate dagli ex stagisti entusiasmanti e proficue. Per poter prendere parte alle selezioni per i tirocini alla Banca mondiale, le domande devono essere presentate entro il prossimo 31 ottobre. Tutte le richieste devono essere presentate online (tramite il pulsante «Apply Now» sulla parte superiore della home page del sito internet della Banca Mondiale (www.worldbank.org) L’Oim apre le porte a giovani studenti L’ Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim) fornisce a studenti di età compresa tra 19 e 32 anni, iscritti all’università o in possesso di diploma di laurea, la possibilità di effettuare periodi di stage presso l’Istituzione al fine di conoscere le attività dell’Oim, di acquisire un’esperienza di lavoro iniziale e di prepararsi a una tesi di laurea. Oltre a queste opportunità, l’Oim valuta stagisti che possono eventualmente essere inseriti nel roster per i futuri posti vacanti esterni. Durante il periodo di tirocinio, la cui durata può variare da un minimo di quattro settimane a un massimo di sei mesi, agli stagisti vengono assegnati compiti precisi ed essi possono anche partecipare a brevi progetti all’interno dei programmi di studio oppure previsti ad hoc per il singolo tirocinante. Durante la loro assegnazione presso l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, gli stagisti potranno inoltre frequentare i briefing mensili dei diversi servizi dell’Organizzazione e visitare anche altre organizzazioni internazionali con sede a Ginevra. I programmi di tirocinio sono iniziati nel 2002 e, in questi anni, sono stati accolti all’Oim stagisti provenienti da tutto il mondo. In particolare, gli stagisti reclutati sono stati studenti post-laurea in relazioni internazionali, scienze politiche, giurisprudenza, informatica, pubblica amministrazione internazionale, risorse umane e comunicazione. Per partecipare agli stages presso l’Oim è necessario visitare il sito internet: www. iom.int. CORSI & MASTER Sono aperte fino all’11 settembre 2011 le iscrizioni alla prossima edizione del master in economia del turismo, organizzato a Milano dall’università Bocconi. Il master in economia del turismo è un corso universitario di primo livello istituito per r i spondere alle esigenze di formazione di coloro che intendono operare nel comparto turistico a livello manageriale. Il master si contraddistingue per l’importanza riconosciuta a tematiche quali il ruolo dei singoli operatori, sempre più improntato verso una crescita professionale e manageriale; l’interazione imprese-territorio, all’interno dello spostamento della competitività dell’offerta dal prodotto alla destinazione; la cooperazione fra attori pubblici e privati, percorso indispensabile per arrivare a instaurare iniziative di sistema previste dalla legislazione nazionale sul turismo, nonché nell’ambito delle normative comunitarie. L’impostazione didattica del master è caratterizzata in particolare da l’interdisciplinarità, quale conseguenza della molteplicità delle conoscenze e competenze richieste per operare anche in uno specifico comparto del settore turistico; l’internazionalità, per offrire una risposta alle esigenze di globalizzazione dei mercati e per confrontare costantemente le strategie dei diversi paesi e dei diversi operatori leader nel turismo; l’operatività delle imprese del settore, mediante il contatto costante con gli operatori e con le loro esigenze e problematiche operative. Per maggiori informazioni sul corso, inviare una e-mail all’indirizzo: met@unibocconi. it oppure consultare il sito web: www. unibocconi.it/met Partirà a novembre il master in Art direction organizzato dallo Ied Roma. Il corso, che durerà otto mesi, si propone di specializzare gli operatori della comunicazione (art director, graphic designer, copywriter) introducendoli ai temi legati alla categoria dei beni d’eccellenza. Un percorso multidisciplinare, fortemente orientato alla creatività e alla ricerca stilistica, allo studio dei codici concettuali ed estetici e ai valori intangibili che questi beni condividono. Il master si rivolge ad art director e graphic designer che intendono approfondire i temi della comunicazione del prodotto di qualità superiore. È richiesta la conoscenza dei principali software applicativi: Photoshop, XPress, FreeHand/Illustrator. Il percorso formativo comprende lezioni teoriche, esercitazioni pratiche (in lavori di gruppo e individuali), attività di laboratorio, visite a studi di progettazione, interventi di docenti e testimonial di diversi settori professionali, esame finale. Per informazioni: www.ied.it L’università Lumsa organizza la terza edizione del master di secondo livello Bioetica e diritti umani. Il master ha l’obiettivo di preparare sul piano teoretico e metodologico ad affrontare le questioni bioetiche, biogiuridiche e biopolitiche emergenti a causa del progresso scientifico e tecnologico in ambito biomedico. La specificità del master è quella di affrontare le questioni bioetiche nell’orizzonte dei diritti umani, nel contesto multiculturale, con particolare attenzione all’equità nella distribuzione delle risorse nel quadro della cooperazione internazionale. Destinatari del corso sono insegnanti, assistenti spirituali in strutture sanitarie, professionisti in ambito giuridico, professionisti socio-sanitari, membri di comitati etici e di strutture di consulenza etica. Il master è aperto a quanti siano in possesso di una laurea di II livello o laurea vecchio ordinamento in: teologia (licenza), filosofia, giurisprudenza, scienze umane, scienze religiose (licenza), scienze della formazione, scienze politiche, scienze infermieristiche, medicina o altra laurea data la interdisciplinarità del master. Il termine per le iscrizioni è fissato al 28 ottobre 2011. Per informazioni: www. masterlumsa.it In collaborazione con Iss (Istituto superiore di sanità) e la Consulta delle professioni sanitarie della Lombardia l’università Carlo CattaneoLiuc avvia in Lombardia la XVIII edizione del master universitario di primo livello per funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie e in Sardegna, in collaborazione con Ispasvi di Nuoro, la XVII edizione, entrambe dedicate alle 22 professioni sanitarie. Il master permette di far acquisire alle professioni sanitarie, il know-how e le capacità distintive necessarie per una crescita professionale rispondente alle esigenze aziendali delle équipe multidisciplinari che governano la complessità assistenziale del nuovo millennio. L’obiettivo è di trasmettere competenze specifiche nell’area gestionale-organizzativa ai professionisti sanitari in grado di svolgere attività di coordinamento di unità semplici e complesse/servizi nel settore sanitario e socio-sanitario. Il master si rivolge alla fascia dei professionisti sanitari appartenenti alle quattro aree delle professioni sanitarie, riconosciute nel Sistema sanitario nazionale: area delle professioni infermieristiche e della professione ostetrica; area delle professioni tecniche della prevenzione; area delle professioni tecnico-sanitarie; area delle professioni riabilitative. Le domande di pre-iscrizione devono essere presentate entro le date indicate sul sito internet www.master.liuc.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it PERCORSI Lunedì 5 Settembre 2 2011 51 Requisiti e competenze di una delle igure più richieste della divisione sales & marketing Mercati stranieri senza segreti All’export manager l’organizzazione delle vendite all’estero DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it È Pagina a cura ROBERT HASSAN stata una delle figure più richieste all’interno della divisione sales & marketing durante il 2010 e più strategiche per aggredire i mercati di paesi emergenti. Si tratta dell’export manager, una figura che si occupa di organizzare l’azione promozionale e di vendita all’estero, anche mediante e-commerce, di partecipare a fiere e mostre, di sfruttare l’azione di sostegno all’esportazione svolta dai vari enti pubblici e talvolta di organizzare consorzi di esportatori. Le maggiori responsabilità di questo professionista sono: raggiungere il budget di vendita attraverso la gestione dei paesi di propria responsabilità; sviluppare partnership a livello locale che permettono lo sviluppo mondiale della società; formare, supportare e motivare la struttura commerciale garantendone una continua formazione. Inoltre è chiamato ad attuare la politica commerciale seguendo le linee guida dell’azienda, a sviluppare i key customers, a monitorare il mercato internazionale, individuando nuove opportunità di business e riportando alla Quanto si guadagna RUOLO EXPORT AREA MANAGER direzione le indicazioni necessarie allo sviluppo dell’azienda. Le possibili evoluzioni del ruolo sono nella gestione di un’area commerciale in aziende che sviluppano fatturati più grandi o nella direzione commerciale estero. L’export area manager, riportando al direttore export o alla direzione generale nelle società più snelle, ha la responsabilità di raggiungere l’obiettivo di fatturato assegnato nelle aree di sua competenza. L’export manager deve saper effettuare una ricerca sulle possibilità di vendita dei beni di consumo e industriali nei mercati esteri. Inoltre, deve saper segmentare i mercati e posizionarvi i prodotti, definire la strategia di marketing internazionale. Deve saper scegliere un partner estero e negoziare all’estero, essere in grado di redigere un contratto di rappresentanza, organizzare una filiale all’estero. Infine occorre ESPERIENZA 5-10 anni 10-15 anni ≥ 15 anni RAL MIN 45.000 70.000 80.000 saper affrontare i trasferimenti di know how e le joint venture, essere in grado di predisporre un piano di vendita all’estero e definire un budget di spesa, saper predisporre il pricing e il listino export, insieme alle diverse forme di pagamento. La retribuzione lorda annua si aggira intorno ai 60 mila euro annui lordi e ha una formazione o di natura economica o di ingegneria gestionale. Il naturale sviluppo di questa figura prosegue nella direzione commerciale di una branch estera. È una figura che deve dunque saper penetrare i mercati esteri con una conoscenza dei paesi in cui si vuole operare, ma deve anche possedere una serie di metodologie e di tecniche in termini di marketing e di attività commerciale e confrontarsi oggi Experteer.it cerca 70 professionisti L’export manager, dunque, si occupa del- lorda annua di un profilo da quadro intermelo sviluppo, dal punto di vista della strate- dio si aggira intorno tra i 45 mila euro per una gia commerciale, delle vendite dei prodotti figura junior, 60 mila euro per un senior e ha dell’azienda, soprattutto nei paesi esteri in una formazione o di natura economica o di cui l’azienda stessa è ingegneria gestionale. presente con una proIl naturale sviluppo pria rete di vendita o di questa figura proin cui intende attivasegue nella direzione re una nuova rete di commerciale di una distribuzione. branch estera», con«Stiamo ricercanclude il direttore. do più di 70 export Gema organizza un manager», sottolinea master sui manager Raphael Fleischer, e professionisti che direttore area Italia, intendono acquisire Germania, Austria, e una specializzazione Svizzera di Experteer. nell’ambito dell’exit, società per lo sviport management. luppo della carriera L’obiettivo del madei managers. «Quester è di acquisire sto professionista competenze fondadeve saper trattare mentali spendibili in con i mercati esteri, imprese a vocazione non solo con una coexport e in enti che noscenza dei paesi, sostengono processi ovvero usi, costumi, di internazionalizleggi e politica, in cui zazione. Verranno Raphael Fleischer si vuole operare, ma formati futuri export anche e soprattutto di una serie di metodo- manager capaci di seguire le operazioni di logie e di tecniche in termini di marketing commercio internazionale in tutte le fasi e di attività squisitamente commerciale. Le del loro svolgimento e volti ad assicurare la competenze basilari maggiormente richieste corretta applicazioni di tutti gli adempimensono: dimestichezza nel commerciale in ge- ti di natura commerciale, fiscale e ammininerale e capacità relazionali che sono una strativa di qualsiasi operazione a carattere componente caratteriale imprescindibile per internazionale. Il master è rivolto a tutti coquesta tipologia di attività. Il processo di in- loro che intendono riqualificare la propria ternazionalizzazione delle grandi imprese ha carriera e la propria crescita professionale subìto una tale accelerazione a seguito del e che desiderino diventare esperti nel campo processo di globalizzazione al punto da aver dell’internazionalizzazione dei mercati e dei portato le aziende, anche quelle medio-pic- prodotti. La sede degli incontri formativi è cole, a ricercare tale figura. La retribuzione Roma e Bologna. RAL MAX 70.000 80.000 120.000 con l’internazionalizzazione e la globalizzazione. La spinta alla modernizzazione e alla libera economia di mercato cinese e la convenienza economica a produrre in questo paese, anche in funzione dell’alta produttività, dei bassi costi, dello stimolo fiscale e l’appeal del made in Italy, sta richiedendo sempre più in Italia export manager specializzati nel mercato cinese che assistano le aziende italiane che vogliono produrre o esportare in Cina e che si occupino di individuare possibili partner e di effettuare ricerche di mercato. Questa figura è chiamata inoltre a condurre negoziazioni sulle condizioni contrattuali e a definire le strategie di posizionamento del brand in loco. La retribuzione lorda annua parte da un minimo di 45 mila euro e si arriva fino ai 60 -70 mila euro, grazie alle grandi ristrutturazioni aziendali che hanno messo sul mercato professionisti che provengono soprattutto dal mondo della consulenza. «Nella nostra azienda gli export manager hanno assunto una maggiore importanza, in seguito a un aumento delle esportazioni, soprattutto nei paesi asiatici, come la Cina e l’India, e dell’America latina, come il Brasile e il Messico; meno in Cile e Argentina, in quanto hanno già una loro cultura vinicola», spiega Pompeo Farchioni, presidente di Farchioni spa, azienda vinicola olearia. Serve una solida esperienza a livello internazionale L’export manager è una figura professionale che deve avere quindi un’approfondita conoscenza di territorio e mercato che, unite a una esperienza lavorativa superiore ai 4-5 anni, gli permette di interpretare i segnali di mercato, dando indicazioni precise e puntuali sui trend futuri alla direzione. Il ruolo richiede una solida esperienza commerciale a livello internazionale. «In Italia», osserva Giuseppe Cristoferi, managing partner di Elan international, società di head hunting ed executive search, «i consumi ristagnano, mentre in Europa e in molte parti del mondo stanno crescendo. Questa situazione sta spingendo le aziende italiane a cercare direttori estero ed export manager per poter agganciare la ripresa nei più grossi paesi europei come, per esempio, Germania, Francia e Europa dell’Est. Le grandi multinazionali italiane, ma anche le aziende più piccole cercano professionisti con esperienza adeguata sui mercati esteri, pronti a viaggiare continuamente e/o a focalizzarsi su un’area dedicata. Per questo ruolo è preferito un italiano con ampia conoGiuseppe Cristoferi scenza delle lingue, tra cui ovviamente l’inglese, con buone capacità relazionali certamente, ma deve anche essere in possesso di un bagaglio tecnico più che adeguato al settore che si rappresenta. C’è disponibilità ad assumere anche export manager junior, che iniziano la loro attività all’estero come primo impiego. Nelle zone dell’Europa dell’Est, per esempio, sono richiesti talenti «robusti», capaci di coniugare innovazione e gestione, di portare metodi e di adattarsi al contesto. L’esperienza all’estero, che è sempre più gradita e richiesta, permette di gestire situazioni complesse grazie al décalage geografico/ temporale tra diversi paesi. Negli anni 70 e 80 del secolo scorso si affermava la mobilità dei manager tra regioni italiane, ora la mobilità si radica a livello internazionale, con problematiche nuove, difficili ma affascinanti», conclude Cristoferi. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 52 L’ I N C H I E S T A Lunedì 5 Settembre 2011 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Cosa è l’Ace L’Ace, l’attesato di certificazione energetica è un documento che attesta l’efficienza energetica di un edificio e che punta a contenere i consumi di combustibile e l’emissione in atmosfera di sostanze inquinanti ma anche per influenzare il valore del mercato immobiliare. La fascia di valutazione dell’edificio è indicata con una lettera e va da A+, cioè massima efficienza, a G che indica prestazioni più basse. La certificazione è necessaria quando è avvenuta una ristrutturazione di un immobile, negli edifici di nuova costruzione, se si compra o si vende un edificio o se si ha beneficiato di particolari agevolazioni statali. L’attestato è un documento ufficiale, valido 10 anni, prodotto da un soggetto accreditato. Per redigere l’Attestato di certificazione di un edificio o di una unità immobiliare è necessario avviare la Diagnosi energetica cioè la procedura sistematica per acquisire adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico. Questa consente di individuare le inefficienze e le criticità e di intervenire per la riduzione dei consumi energetici, individuando e quantificando le opportunità di risparmio energetico anche sotto il profilo dei costi e benefici. Un vero boom per il settore: sono 900 mila le Pagine a cura DI BENEDETTA PACELLI L’ Certificazione mercato in offerta è ricca e articolata, cucita a misura di immobile. E di regione. I sistemi applicativi e informatici si snodano su diversi livelli a seconda di chi li ha predisposti. Il settore è in fibrillazione e inventa ogni giorno nuove regole, sforna soluzioni e offerte. Insomma per la certificazione energetica, quel documento compilato da un tecnico abilitato che attesta l’efficienza di un edificio, si parla di un vero boom: basti pensare che le pagelle verdi hanno raggiunto quota 900 mila e i professionisti accreditati oltre 30 mila. Un mercato in espansione, pronto ad attrezzarsi sempre di più, da un lato con la complicità della crisi che ha allargato la platea di quei professionisti destinati a occuparsi di un settore fino a ora nelle mani di alcune categorie professionali, periti industriali e geometri prima di tutti, ma anche sotto la spinta del mercato immobiliare che chiede case certificate ed ecosostenibili. Ecco quindi che l’Ace, l’Attesato di certificazione energetica, diventa anche un calmiere per il mercato immobiliare. Una buona opportunità, dunque, supportata anche dalla tecnologia che propone software innovativi capaci di calcolare prestazioni energetiche con un semplice click. Rendendo potenzialmente qualsiasi tecnico un certificatore energetico. Ed è proprio questa l’accusa che arriva da professionisti esperti del mestiere. Perché tra attestati online e software appositi, la qualità del mercato delle certificazioni sta progressivamente abbassandosi con una corsa al ribasso delle tariffe che obbligano professionisti di lunga tradizione ad abbandonare il campo per evitare di sforare i costi stabiliti dalla concorrenza e dal mercato. Alcuni numeri sulla certiicazione Dai periti ai geometri, dagli ingegneri agli architetti, sono più di 30 mila i professionisti accreditati nei diversi elenchi regionali. Il primato spetta alla Lombardia nella quale, secondo i dati del Comitato elettrico italiano fermi a marzo 2011, sono accreditati oltre 13 mila professionisti. La fetta più grande è rappresentata da ingegneri e architetti rispettivamente il 36% e il 31%. Stesso scenario anche in Piemonte dove, però, il numero degli accreditati negli elenchi regionali scende circa 6 mila e 500. Boom di ingegneri e di geometri, invece, in Emilia Romagna dove il totale degli accreditati scende a 5 mila. I requisiti del certiicatore Non esistono requisiti uniformi a livello nazionale per i certificatori. A definirli doveva pensarci l’atteso (ormai da anni) regolamento (Schema di Dpr di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettera c del decreto legislativo 19 agosto 2005 n 192). Nell’attesa, ogni regione ha stabilito i propri parametri. Ecco quindi che in sei regioni (Bolzano, Liguria, Lombardia, Puglia, Trento, Valle d’Aosta) per poter rilasciare l’Ace il corso è sempre obbligatorio, in tre (Emilia Romagna, Lazio e Piemonte) lo è solo per quelle figure che non rientrano in modo specifico tra i tecnici competenti come gli architetti, ingegneri, periti industriali e geometri, mentre tutte le altre sono orientate a non rendere obbligatorio il corso per tecnici esperti. La clausola è però che questi professionisti debbano essere iscritti all’ albo o al collegio professionale di riferimento: è questo che richiedono tutte, in sintonia con il decreto legislativo 115/08 (l’unico riferimento nazionale che individua le competenze dei certificatori energetici). Le uniche eccezioni sono Lombardia e Piemonte per le quali il vincolo dell’iscrizione all’albo non esiste. In generale comunque a fare la certificazione energetica è solo chi è in possesso di uno specifico titolo di studio (laurea in ingegneria, architettura, scienze ambientali, chimica, scienze e tecnologie agrarie e scienze e tecnologie forestali e ambientali, diploma di La mappa della regolamentazione Regione Albo certificatori Abruzzo Non esiste Non obbligatori per i tecnici iscritti all’albo professionale Architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze Basilicata Non esiste Non obbligatori per i tecnici iscritti all’albo professionale Architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze Bolzano Esiste Sempre obbligatori. Per accedere ai corsi la laurea o il diploma deve consentire l’iscrizione ad un ordine o un collegio professionale Calabria Non esiste Non obbligatori per i tecnici iscritti all’albo professionale Architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze Campania Non esiste Non obbligatori per i tecnici iscritti all’albo professionale Architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze Esiste Es E Non obbligatori per i tecnici iscritti all’albo professionale. Obbligatorio per i laureati in chimica e scienze ambientali Laureati triennali e magistrali in: architettura e ingegneria edile, ingegneria (tutte le specializzazioni), scienza e ingegneria dei materiali, scienza e tecnologie agrarie, scienze e tecnologie forestali ed ambientali, scienze e gestione delle risorse rurali e forestali. Diplomati perito industriale, geometra, perito agrario, perito chimico industriale, agrotecnico Emilia Romagna a Friuli Venezia-Giulia Abrogato Lazio Non esiste Obbligatorietà dei corsi Costi iscrizione albo 150 Euro/anno 100 Euro (dura tre anni) Chi può fare la certificazione Laureati triennali e magistrali in: architettura e ingegneria edile, in ingegneria (tutte le specializzazioni); triennali in architettura e ingegneria. Diplomati periti industriali e geometri Non obbligatori In attesa delle modiiche al regolamento regionale la certiicazione possono farla architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze Non obbligatori per i tecnici iscritti all’albo professionale. Obbligatorio per altre igure tecniche Architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze Liguria Esiste Sempre obbligatori Nessun costo N Laureati triennali e magistrali in: architettura e ingegneria edile, ingegneria (tutte le specializzazioni), scienza e ingegneria dei materiali, scienza e tecnologie,chimica, scienze e tecnologie agrarie, scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali. Diplomati perito industriale, geometra, perito agrario, agrotecnico Lombardia Esiste Sempre obbligatori 120 Euro/anno Laureati triennali e magistrali in: architettura e ingegneria edile, ingegneria (tutte le specializzazioni), scienza e ingegneria dei materiali, scienza e tecnologie, chimica, scienze e tecnologie agrarie. Diplomati perito industriale e geometra http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it L’ I N T E R V I S T A pagelle verdi rilasciate e 30 mila gli abilitati energetica, espansione 53 Formazione, le regole cambiano in base alla regione Le regioni che rendono obbligatorio il corso per certificatore hanno definito programmi sostanzialmente simili ma comunque mai uguali: la durata di un corso completo varia dalle 54 ore alle 116 ore con una media intorno alle 70- 80 ore. La sola regione Liguria propone un corso di 16 ore senza esame finale ma con la verifica della frequenza per i tecnici competenti già abilitati all’esercizio della professione, a Bolzano i corsi sono divisi a seconda del livello di preparazione dei tecnici, così come in Piemonte dove il primo dei corsi diviso in moduli può essere omesso dai tecnici in possesso delle conoscenze di energetica edilizia e delle procedure normative nazionale. Ci sono poi regioni, come Trento, Valle d’Aosta e Emilia Romagna che prevedono la frequenza obbligatoria di almeno l’80% delle ore per il conseguimento dell’attestato di frequenza. Una volta completato il corso, con il superamento dell’esame i tecnici certificatori devono iscriversi agli elenchi regionali, quando sono stati costituiti. Ma quanto costa l’iscrizione? Le cifre attuali mostrano una forbice piuttosto stretta che varia da un minimo di 100 euro a un massimo di 150 euro annui con le sole eccezioni per le regioni Liguria e Valle d’Aosta che non prevedono alcuna quota. C’è poi il nodo del riconoscimento, ossia della possibilità che un certificatore accreditato in una regione possa svolgerla in altre. In questo senso solo Lombardia e Emilia Romagna hanno stabilito accordi con altre regioni. Infine il nodo delle sanzioni per quei professionisti che redigono gli Ace in maniera non conforme alle modalità individuate: solo tre regioni e cioè Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta toccano questa tematica. Tutte le altre non lo affrontano e quindi implicitamente la definizione e l’applicazione delle sanzioni viene demandata alle regole nazionali contenute nel dlgs 192/05. geometra, perito industriale o agrario), oltre all’abilitazione all’esercizio della professione e l’iscrizione all’ordine o collegio professionale. I nodi della certiicazione http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Lunedì 5 Settembre Sette 2011 Il problema dei software è uno dei nodi su cui i professionisti puntano più il dito. Da un lato infatti si collocano software storici per le rilevazioni termotecniche, dall’altro sono cresciuti a dismisura sistemi applicativi elementari a basso costo (tra i 100 e i 300 euro circa) mirati per la certificazione. Se fino a poco tempo fa i professionisti esperti possedevano programmi informatici in grado di produrre questo documento oggi, è la denuncia, basta fare un semplice corso iscriversi a un registro e comprarsi un mini-software a 200 euro. Il risultato: migliaia di professionisti accreditati ma non competenti, metodi di calcolo differenti da regione a regione nessun controllo sugli attestati rilasciati. La babele della certificazione energetica quindi parte da qui, da un’offerta ricca che parla la lingua della competitività per un verso, ma anche delle diverse procedure regionali, alcune ancorate alle norme preesistenti la normativa nazionale (Dm 26/06/09) e altre proiettate nel futuro con provvedimenti autonomi in materia. La mappa della regolamentazione Regione Albo certificatori Marche Abrogato Non obbligatori per i tecnici iscritti all’albo professionale Architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze Molise Non esiste Non obbligatori per i tecnici iscritti all’albo professionale Architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze E Esiste Non obbligatori per i tecnici iscritti all’albo. Obbligatorio: laureati in ingegneria, architettura, scienze ambientali, chimica, fisica, scienze e tecnologie agrarie, scienze e tecnologie forestali e ambientali. Diplomati geometra, perito industriale, perito agrario, agrotecnico 100 Euro/anno gratuito se il soggetto è iscritto all’albo Laureati triennali e magistrali in: architettura e ingegneria edile, ingegneria (tutte le specializzazioni), scienza e ingegneria dei materiali, scienza e tecnologie, chimica, scienze e tecnologie agrarie, scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali, scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura Puglia Abrogato Non obbligatori per i tecnici iscritti all’albo da almeno 3 anni 100 Euro/anno Architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze Sardegna Non esiste Non obbligatori per i tecnici iscritti all’albo professionale Sicilia Esiste Toscana Non esiste Non obbligatori per i tecnici iscritti ti all’albo professionale Trento Esiste Per i professionisti con esperienza a triennale nel settore comprovata dal al proprio ordine e collegio il corso non n non è obbligatorio Umbria Non esiste Non obbligatori per i tecnici iscritti ti all’albo professionale Valle d’Aosta Esiste Per i professionisti con esperienza triennale comprovata dall’ordine non è obbligatorio. Per gli altri si Veneto Non esiste Non obbligatori per i tecnici iscritti all’albo professionale Piemonte Obbligatorietà dei corsi Non obbligatori Costi iscrizione albo Chi può fare la certificazione Architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze Nessun costo Architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze Architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze 130 Euro 1 Laureati triennali e magistrali in: architettura e ingegneria edile, ingegneria (tutte le specializzazioni), scienza e ingegneria dei materiali, scienza e tecnologie, chimica, scienze e tecnologie agrarie. Diplomati perito industriale e geometra Architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze Nessun costo Laureati in ingegneria, architettura, chimica, scienze e tecnologie agrarie, scienze e tecnologie forestali. Diplomi di perito industriali, agrario e geometra Architetti, ingegneri, geometri e periti industriali nell’ambito delle rispettive competenze Fonte: Comitato elettrotecnico italiano http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it RISORSE UMANE Lunedì 5 Settembre S 2011 55 Cresce la disponibilità delle aziende a concedere ai lavoratori l’aspettativa non retribuita Un anno lontano dalla scrivania La crisi economica aumenta le chance del periodo sabbatico Pagina a cura DI DUILIO LUI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it F are di necessità virtù. È la possibilità offerta da questo momento di incertezza economica. Perché se è vero che il ricorso al periodo sabbatico resta una rarità in Italia (con l’esclusione di quanto previsto in ambito universitario), è pur vero che oggi le aziende sono più disposte del passato a concedere il via libera alle richieste. Perché consente di ridurre i costi del personale senza ricorrere a licenziamenti, consentendo al contempo di soddisfare i desiderata dei dipendenti e mantenendo comunque in organico una risorsa che potrà rivelarsi utile nel momento di ripresa del ciclo economico. Senza la necessità di cercarne una nuova, con tutte le incognite del caso i costi legati alla for- mazione della nuova risorsa. Lo strumento. Il sabbatico è la norma nella cultura aziendale anglosassone, dove viene identificato come «gap year» o anche «career break». In Italia l’anno sabbatico è stato introdotto con la legge n. 53 del 2000, la stessa che ha istituito i congedi parentali, per maternità, formazione e gravi motivi familiari. Si tratta di un periodo non retribuito di assenza (attivabile solo in seguito a una richiesta esplicita del lavoratore), che può essere richiesto da chi ha almeno cinque anni di anzianità nella stessa azienda, al termine del quale il richiedente conserva il diritto a riprendere il posto di lavoro. Durante questo periodo, il beneficiario non può svolgere attività retribuite e può ottenere (se ricorrono i requisiti) un anticipo del Tfr come forma di sostentamento. William Grifini L’anno sabbatico non concorre a formare l’anzianità e gli scatti professionali, ma il lavoratore può riscattare questo periodo versando contributi volontari per la copertura pensionistica. L’ESPERIENZA/1 Il datore di lavoro può scegliere se accettare o meno la richiesta. «Da noi il fenomeno non è mai decollato come negli Stati Uniti, dove il percorso di carriera è concepito come un ciclo che comprende periodi di stacco dalle attività usuali», commenta Walter Griffini, ceo della multinazionale di executive search Carter & Benson. «Così, chi resta fuori dal mercato del lavoro spesso si trova disorientato e non coglie immediatamente l’opportunità che può derivare da un periodo in cui ripensare la propria carriera, magari frequentare un corso di formazione per acquisire nuove competenze o fare un’esperienza lontana da quanto fatto fino ad allora». Anche se qualcosa sta cambiando. «I più giovani, che generalmente hanno conosciuto la flessibilità lavorativa sin dall’inizio della carriera, sono meno rigidi in tal senso», aggiunge Griffini. «C’è così da sperare che progressivamente possa essere colmato il gap rispetto agli altri paesi». Le esperienze aziendali. Le aziende che normalmente si mostrano disponibili a concedere il sabbatico sono prevalentemente quelle a guida manageriale o comunque più orientate all’innovazione. Come la T-Systems, che concede ai dipendenti con almeno due anni di anzianità di usufruire di dodici mesi di pausa retribuiti al 30%. Ibm concede il sabbatico anche fino a 18 e con una retribuzioni al 35%. Tra le italiane si distingue Enel, che si mostra particolarmente propensa ad accettare le domande per motivi di aggiornamento professionale, cosa che fanno anche Accenture, American Express, Cisco e PepsiCo. L’ESPERIENZA/2 In barca per imparare Dalla finanza alla scuola Paolo Pozzi, 48 anni, dal 2003 laTirreno in barca a vela per 45 giorni, vora come consulente per le piccole e toccando tutte le isole, e il successivo medie aziende dopo una lunga esperestauro della barca che lo ha reso rienza per marchi noti come PriceWapossibile. Essendo io un neofita del terhouse, United technologies carrier, restauro, ho dovuto impegnarmi paAprilia, Moto Guzzi. A lui abbiamo recchio per centrare il risultato, con chiesto di tracciare un bilancio del ritmi di lavoro dalle 8 alle 19, insomperiodo sabbatico e qualche consiglio ma quasi da ufficio. per viverlo al meglio. D. Ritiene che questa esperienza Domanda. Come ha maturato l’abbia arricchito anche professiol’idea di staccare dal mondo del lanalmente? voro? R. Certamente perché mi ha perRisposta. I miei primi 15 anni di messo di apprendere un nuovo lavoro, carriera sono stati molto intensi, con completamente diverso dalle preceresponsabilità gestionali crescenti denti esperienze, in un settore e per in aziende molto competitive e leauna barca particolari è stato un arricder nei propri settori. In particolare, chimento significativo. La pianifical’ultimo anno è stato partizione di un lavoro non noto colarmente intenso per la ti insegna a scomporlo corsituazione di forte difficoltà rettamente nelle sue parti, in cui si trovava il mercato e indagare a fondo soluziol’azienda per la quale lavoni, materiali, investimenravo. Da qui la possibilità di ti, tempi; per una barca concretizzare un desiderio classica lo si deve fare con che avevo da tempo, conceun’ottica di lungo periodo. dermi un periodo sabbatico Inoltre si comprende che per viaggiare. Penso che spesso le soluzioni più giunella vita si debbano anche ste non sono per forza le saper cogliere certe occasioprime visibili o quelle che ni quando capitano. la maggior parte delle perD. Si è assicurato di risone adottano. Ma anche Paolo Pozzi trovare il posto prima di che si possono trovare con lasciarlo? creatività soluzioni intelR. Non completamente. ligenti anche in situazioni L’occasione di intervallo si è concrecon elementi a prima apparenza contizzata nel 2003 per due motivi: la trastanti. Per chi, come me, crede nel possibilità e la decisione, anch’essa vantaggio di saper comporre diverse maturata nel tempo come idea proprospettive, conviene chiedere tanti fessionale, di fornire consulenza come pareri prima di comprendere la solulibero professionista a piccole e medie zione per il proprio caso più giusta e aziende, il cuore del tessuto economico più duratura, perché si adatta a qualitaliano che ritengo debbano essere il siasi… mare, vento e tempo, vela… target a cui devo prioritariamente forinsomma come avviene in azienda. nire il mio contributo professionale, e D. Che consiglio si sente di dare a la separazione consensuale dall’ultichi oggi sta pensando di prendersi ma azienda con la quale ho lavorato a una pausa? seguito di diversi modi di interpretare R. Credo che l’importante sia riemla gestione aziendale. pire di contenuti l’intervallo sabbatiD. Cosa ha fatto durante il periodo co, in modo da accrescere conoscenze, di stacco dal mondo del lavoro? competenze ed esperienze. Il tutto R. Diverse cose. Le esperienze più cercando di mantenere il contatto con significative sono state il giro del il proprio mondo lavorativo. Dal mondo della finanza alla scuola di settembre. D. Che esperienza è stata? frontiera a New York… e ritorno. Dalla finanza all’insegnamento la stra- R. Ci sono valori umani che si stanno da è breve, almeno a giudicare dall’espe- perdendo, qui in America, come in Eurienza di Luca Avellini, 44 anni, partner ropa. Insegnare ai bambini è stata la di Jw Partners, società di ricerca indi- mia sfida personale a un mondo che per pendente specializzata nella fornitura tanti versi non mi piace. di soluzioni per i cambi a investitori D. Ha funzionato? R. Per certi aspetti sì, per altri no, conistituzionali. Domanda. Qual è stata la molla del siderato che ho resistito tre anni, quindi ho dovuto mollare. Il sistema scolastico periodo sabbatico? Risposta. Ho lavorato nel mondo della Americano è molto rigido: in particofinanza dal 1991 al 2006. Con il passa- lare, da quando Michael Bloomberg è re degli anni ho cominciato ad appas- diventato sindaco, le scuole di New York sionarmi a quella che era la scienza hanno assunto sempre più una strutemergente della behavioral finance. In tura industriale. È come se dall’oggi parole povere, è lo studio della psicologia al domani qualcuno avesse deciso di mettere a tacere l’istinto delle masse e dei suoi effetti sui creativo degli insegnanti mercati finanziari. Ho fatto un costringendoli a fare tutprimo passo in questa direzioti la stessa cosa. Dopo tre ne nel 2004 accettando il ruolo anni ho dovuto scegliere: di direttore marketing in una continuare la lotta contro delle società che offre corsi di i mulini a vento o chiudere formazione professionale a diriil capitolo. genti bancari a cui interessa il D. E cosa ha scelto? mondo degli hedge funds. AiuR. In quel momento mi si tandoli a capire il mercato, io è presentata un’opportuimparavo a leggere il loro modo nità di rientro in finanza di pensare. Nel 2006 ho fatto il che difficilmente avrebbe passo successivo, prendendo un potuto ripetersi in futuro. master in scienze educative qui Si trattava di entrare come a New York che mi ha aperto le Luca Avellini partner in uno dei pochisporte all’insegnamento in una simi fondi multimanager scuola elementare di una zona Forex esistenti al mondo: molto difficile del South Bronx. Ero affascinato dal modo di pensare dei la JW Partners di Milano. Da New York bambini, che altro non sono che gli adul- mi occupo di tutto quello che ha a che fare con il Nordamerica. E cosi la scelta ti di domani. D. Un cambio netto rispetto alla prece- è stata, tutto sommato, più facile. D. Che ricordi ha conservato dell’espedente attività… R. Sì, ma non si è trattato di una scelta rienza da insegnante? improvvisa. Ho cominciato a frequenta- R. A giugno sono tornato nella scuola re i corsi del master mentre continua- in cui ho insegnato per un saluto prima vo il mio lavoro originale: ero direttore delle vacanze estive. È stato molto bello marketing durante il giorno, studiavo e mi ha fatto capire una cosa importane andavo alle lezioni la sera e nei we- te: niente di quello che avevo cercato di ekend. A fine estate 2006 ho ricevuto un fare è andato perduto. I bambini mi ricontratto praticamente in bianco dalla cordano con affetto, e per alcuni di loro città di New York. Mi garantivano un so di aver rappresentato un punto di posto da insegnante, ma non sapevano riferimento. Quindi, quando qualcuno ancora dove. Cosa che ho scoperto poco mi chiede se ne è valsa la pena, posso prima che iniziasse l’anno scolastico, a rispondere di sì. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 56 AZIENDE Lunedì 5 Settembre 2011 L’azienda torinese seleziona tutti i proi li tipici del negozio, dal direttore alla cassiera L’occupazione scopre il fai-da-te Self apre nuovi punti vendita e offre lavoro a 350 persone Pagina a cura LAURA ROTA DI http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it S elf è un’azienda della gds nel settore del Fai da Te a capitale tutto italiano, costituita a Torino nel 1984 da una famiglia di imprenditori torinesi. L’azienda ha incominciato la sua attività nel commercio del legname nel 1890. Oggi, con un fatturato di 170 milioni di euro, 900 dipendenti e 28 punti vendita ubicati prevalentemente nel nord Italia, di cui 13 in Piemonte, tre in Emilia Romagna, due in Liguria, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, uno in Lazio, Valle d’Aosta, Veneto, Marche, Umbria, Sardegna, compete con le grandi aziende della grande distribuzione del settore, detenendone la quota del 3,5%. Il settore del Fai da Te in Italia offre grandi spazi: si pensi che solo nella vicina Francia la gds copre il 75% del mercato, mentre il 25% è in mano al commercio tradizionale; in Italia queste percentuali sono capovolte. Con questi presupposti, Self ha intrapreso un per- corso di sviluppo che la vedrà nei prossimi anni incrementare considerevolmente la propria presenza sul territorio nazionale e moltiplicare i propri ricavi. Da maggio 2010 sono stati aperti i punti vendita di Curno (Bg), Roma - Collatina, Fiume Veneto (Pn). Inoltre, è stato acquisito da altro imprenditore il negozio di Olbia. Nel novembre 2011 sarà aperto il punto vendita di Settimo Torinese (To). Per il 2012 sono previste l’apertura di tre nuove unità in Piemonte e la ristrutturazione, con relativo ampliamento, degli spazi di vendita di tre negozi già esistenti, ad Alessandria, Casale Monferrato e Rovigo. Queste iniziative, a regime, saranno occasione di posti di lavoro stabili per 350 persone. «Emerge in modo dirompente», osserva Antonio Ingletto, direttore risorse umane Self, «quanto la società sia in controtendenza in confronto all’attuale realtà produttiva e occupazionale, e proprio per questo oggi può essere riferimento per tante persone, giovani e meno giovani, donne e uomini, che Antonio Ingletto vogliono esprimere il loro talento in un’azienda della gds per concretizzare le aspettative di successo professionale ed econo- 3 Italia apre le porte a 200 giovani Primo operatore mobile al mondo ad aver laureandi e neolaureati sono maggiormente lanciato i servizi Umts su scala commerciale ricercati sono: marketing, sales, business nel 2003, 3 Italia offre oggi un’ampia gam- control e legal. Ogni persona scelta per il ma di servizi di comunicazione, Internet e progetto formativo riceve un rimborso spese Tv in mobilità a oltre 9 milioni di clienti. È di 775 euro lordi, integrato da buoni pasto e un’azienda del gruppo Hutchison Whampoa, benefit, come la navetta aziendale dal capolicompagnia tra le prime 500 nella classifica nea della linea metropolitana. «3 Italia», preFortune, una delle più grandi imprese quo- cisa Alessandro Possenti, direttore dell’area tate alla borsa di Hong Kong, operativa in People & Facility, «è interessata anche al 52 paesi con 240 mila dipendenti e un fat- potenziamento della propria rete commerturato di 42 miliardi di ciale. Attualmendollari nel 2010. 3 Italia te è in corso una offre soluzioni innovatiselezione per 100 ve voce/dati in mobilità venditori diretti, a tutti i segmenti di merche godranno di cato privati e business, un sistema provvidai professionisti alle gionale ai massimi piccole, medie e grandi livelli di mercato, imprese. La politica della per la gestione e la società per la gestione del fidelizzazione dei turnover punta sulla creclienti procurati o scita interna, attraverso già a portafoglio. l’utilizzo del bacino dei Le risorse avranno giovani laureati ad alto possibilità di crepotenziale e su quello dei scita professionapropri 5 contact center, le ed economica, attraverso i quali vengono coerentemente selezionate le risorse più con l’esperienza meritevoli per eventuali maturata e i risulinserimenti in altre aree tati conseguiti». aziendali. I neolaureati Ai profili ricercaentrano in 3 Italia con ti sono richieste Alessandro Possenti uno stage di 12 mesi: ogni esperienza nel setanno ne vengono inseriti tore o nella vendicirca 100, provenienti dalle migliori univer- ta alle aziende, predisposizione a lavorare sità italiane, prevalentemente con laurea in autonomamente e per obiettivi, utilizzando i statistica, economia, ingegneria gestionale comuni strumenti informatici, in particolare e marketing. Circa uno su tre viene assunto il pacchetto office, per elaborare e trattare le in modo stabile. Tutti, durante il percorso offerte commerciali e gli strumenti gestionali formativo, passano attraverso una valutazio- a loro disposizione. I venditori devono avene periodica da parte del proprio tutor, per re anche ottime capacità di comunicazione essere poi inseriti in un meccanismo di asses- e convinzione, oltre alla predisposizione al sment che serve a meglio comprendere le loro lavoro di squadra. Le candidature possono capacità e potenzialità. Questo, insieme al già essere inviate all’e-mail: [email protected] o alla citato contact center, è il canale preferenzia- casella [email protected] o sul portale www.tre. le di quasi tutte le assunzioni. Le aree in cui it, sezione Lavora con noi. mico. Self ha bisogno di talenti per cogliere le opportunità di sviluppo che il mercato offre». Il gruppo è alla ricerca di specifiche professionalità da inserire nelle direzioni di sede: acquisti, vendite, amministrazione, controllo di gestione, immobiliare, information technology, logistica e risorse umane. Per le filiali di prossima apertura seleziona tutti i profi li tipici di un punto vendita del Fai da Te: direttore di negozio, capo settore e specialista di vendita, impiegato, addetto merchandising, vendita e logistica, cassiere, capo settore logistica e box informazioni-cassa e addetto box informazioni-cassa e assistenza clienti. In particolare, per la nuova unità di Settimo Torinese, che a oggi è quella di dimensioni più grandi, Self recluta circa 100 giovani interessati a inserirsi in una realtà dinamica e in continua crescita. Si tratta di addetti vendita, capi e allievi settore vendita, specialisti assistenti di vendita, addetti merchandising e assistenza clienti, capi settore accoglien- za e casse grandi superfici, addetti cassa, box informazioni e accoglienza grandi superfi ci, logistica grandi superfici e ufficio grandi superfici e capo settore area logistica. «Nella ricerca delle persone da inserire» continua Ingletto, «Self non cerca solo di identificare le competenze e le attitudini necessarie per la miglior copertura del ruolo, ma anche di individuare nei candidati aspetti caratteriali e comportamentali in linea con i valori aziendali, quali il rispetto del prossimo, la lealtà e la trasparenza, ritenuti anch’essi altrettanto necessari per lavorare nella nostra azienda e per continuare a conseguire gli eccellenti risultati raggiunti sino ad ora. Self è una bella azienda, sana e in forte sviluppo, nella quale per molti anni ci sarà tanto da fare, da imparare e da scoprire; ci sarà da divertirsi»! Sul sito www. selfitalia.it, sezione Lavora con noi, è possibile presentare la candidatura e sono riportate le posizioni aperte e tutte le informazioni. Amplifon cerca audioprotesisti Il gruppo Amplifon è tra del mondo nella commercializzazione, applicazione e personalizzazione di soluzioni uditive. Le capacità innovative, la presenza capillare e un modello di business unico e innovativo hanno consentito all’azienda, nata in Italia nel 1950, una crescita continua in tutti i paesi in cui è presente. Oggi il gruppo detiene una quota del 9% del mercato globale ed è attivo in 18 paesi di 5 continenti, con circa 3.200 punti vendita e 2.200 centri di servizio, impiegando oltre 9 mila persone. Il business di Amplifon, il cui fatturato 2010 è stato di 708,1 milioni di euro, è focalizzato principalmente sugli apparecchi acustici (87%), seguito da alClaudio Tataranni tri prodotti, quali pile, materiali di consumo, riparazioni, accessori, parti di ricambio e servizi e apparecchiature biomedicali. L’azienda ha in programma l’inserimento di 23 nuove figure su tutto il territorio nazionale, preferibilmente esperte. «Ricerchiamo», spiega Claudio Tataranni, direttore risorse umane e organizzazione Amplifon, «15 audioprotesisti, particolarmente difficili da reperire, con laurea in tecniche audioprotesiche o titolo equivalente e ottime capacità relazionali e organizzative. Cerchiamo di coltivare i talenti fin dall’inizio, offrendo un tirocinio durante il percorso di studi, al termine del quale i migliori possono venire inseriti». Amplifon dà l’opportunità di sviluppare conoscenze e capacità in un contesto internazionale e dinamico, con l’obiettivo di assicurare un efficace sviluppo commerciale dell’ area di riferimento. «Selezioniamo inoltre», continua Tataranni, «8 responsabili relazioni clienti (shop assistant), diplomati, tra i 25 e i 35 anni, provenienti dal mondo retail, con attitudine alla relazione con il cliente e a metterlo a proprio agio, ascoltandolo e individuandone i bisogni, attenzione, precisione e puntualità, capacità di utilizzo del pc». Le persone inserite seguono corsi di formazione. Per candidarsi, collegarsi al sito www.amplifon.it/carriere. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 57 Lunedì 5 Settembre 2011 Offro L’informazione in tempo reale L’informazione in tempo reale Lavoro SUL VIDEOCENTER WWW.ITALIAOGGI.IT SUL VIDEOCENTER WWW.ITALIAOGGI.IT INFINITE OPPORTUNITÀ PPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONE Amministrativi Emilia-Romagna http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Stagista area amministrazione Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca stagista area amministrazione. La risorsa si occuperà di supporto all’area amministrativa e contabile. Si richiede: Laurea in economia; Minima esperienza nel ruolo; Disponibilità immediata. Si offre contratto di stage della durata di tre mesi con possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Nonantola (MO). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email [email protected] Articolo1 Lazio Junior analyst Alvin Consulting, agenzia per il lavoro, ricerca junior analyst appartenente alle categorie protette (Rif. JANALYST). Il candidato, inserito all’interno dell’area finance, si occuperà di supportare il Senior Analyst nelle attività di analisi standard, processi di budgeting, forecasting e dati actual. Si richiede: Appartenenza alle Categorie Protette (Invalidi); Laurea in Economia; Inglese ottimo; Padronanza del pacchetto office e dell’applicativo SAP (CO, FI, PA,BW); Esperienza nel ruolo in area Amministrazione, Finanza e Controllo; Capacità di analisi, doti relazionali e di lavoro in team, orientamento al risultato. Sede di lavoro: Roma. I candidati ambosessi sono invitati ad Inviare il proprio curriculum vitae citando il riferimento degli annunci a: info@ alvinconsulting.it. Alvin Consulting srl, corso Lodi 47, 20139 Milano. Tel. 02 54101959, fax 02 54103177, email [email protected] Alvin Consulting Responsabile area di servizio Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca responsabile area di servizio. Il candidato si occuperà della gestione completa di fornitori, clienti, amministrazione, libri obbligatori, personale (turni/permessi/motivazione), rapporti con la casa madre, budget e obiettivi. Si richiedono diploma, comprovata esperienza maturata nel ruolo, nel medesimo ambito o nella grande distribuzione organizzata, autorevolezza e voglia di crescere. OFFRO LAVORO PSICOLOGIA DEL LAVORO Questione di scambi Possiamo considerare l’attività lavorativa quale sistema complesso di «dare e avere» in cui entrano in gioco le aspirazioni, i valori e gli interessi delle persone. Non si tratta, infatti, soltanto di un mero scambio economico inteso quale l’offerta di una prestazione d’opera in cambio di una retribuzione, ma di un insieme di variabili riguardanti la soddisfazione delle proprie potenzialità attraverso il lavoro e la possibilità di apportare un contributo concreto alla comunità. L’importanza che ciascuno attribuisce ai diversi tipi di scambio varierà, naturalmente, anche in funzione delle aspettative individuali, a loro volta differenti, a seconda della considerazione nei confronti del lavoro (considerato mezzo per procurarsi da vivere o, comunque, principale fonte di crescita e gratificazione). In quest’ultimo caso, ci si riferisce al cosiddetto scambio professionale, dimensione che può realizzarsi in qualunque attività lavorativa e che ha, comunque, a che fare con le opportunità di sviluppo e di crescita insite in essa. Anche grazie a ruoli o mansioni apparentemente banali o di scarsa responsabilità, infatti, sarà possibile il trarre insegnamenti preziosi, ad esempio la pratica nel trattare con i clienti, la capacità di auto – gestire il proprio tempo e di organizzare logisticamente la sede professionale o una migliore conoscenza del «funzionamento» aziendale. Ciò che comunemente viene definito il «rubare il mestiere» è la concretizzazione di un processo di apprendimento sul campo che collaboratori, capi e colleghi possono, se sapremo coglierlo, garantirci anche nella routine quotidiana. Un ulteriore tipo di scambio è, poi, quello che concerne la partecipazione ad un gruppo: la soddisfazione individuale origina anche dal percepirsi parte di una squadra impegnata nell’ottenimento di risultati comuni. Un simile aspetto del lavoro sarà maggiormente ricercato dalle persone che amano lavorare con gli altri e per gli altri e che provano un’autentica gratificazione quando la loro attività contribuisca a realizzare scopi di ampia portata, a beneficio dell’intera organizzazione. Angelo Boccato - [email protected] Sede di lavoro: Roma Eur. Gli annuncii sono rivolti i l i a candidati did i ambob sessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Lombardia Impiegato/a amministrativo Openjob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, ricerca impiegato/a amministrativo. Con minima esperienza per bollettazione, fatturazione, DDT, contatti con clienti e fornitori, gestione ordini. Conoscenza inglese livello ottimo. Disponibile a orari giornalieri flessibili. Automunito/a. Domicilio in zone limitrofe. Zona di lavoro: Pontevico (Bs). OpenJob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, via XX Settembre 91, 25026 Pontevico (Bs). Tel. 030/9306153, email [email protected] Openjob Assicurazioni Veneto Consulenti assicurativi telefonici Randstad Italia Spa è stata incaricata di ricercare candidati da adibire alla mansione di consulenti assicurativi telefonici. Le risorse verranno avviate ad un’attività telefonica outbound di consulenza e vendita di prodotti assicurativi ramo vita a clienti già acquisiti e/o potenziali. La ricerca é rivolta a candidati in possesso di diploma e/o laurea, con un’ottima conoscenza del computer, in particolare del Pacchetto Office, e automuniti. I candidati ideali hanno un’ottima propensione commerciale, sono dotati di una buona dialettica e hanno un forte orientamento a lavorare per obiettivi. E’ richiesta disponibilità immediata a lavorare part time, su turni fissi (9-13; 1216; 16-20) dal lunedì al venerdì. E’ previsto un corso di formazione I SETTORI LE OFFERTE Am mministrativi 57 Asssicurazioni 57 Coommercio 57 Coontabilità 58 Gdo 58 Infformatica 58 Inggegneri 59 Loogistica 60 Marketing e Commerciali 60 M Peeriti 61 Prroduzione 61 Qualità Q 62 Ra agionieri 62 Seegreteria 62 Teecnici 62 Veenditori 63 retrribuito della durata di due settimaretribuito ne che sarà propedeutico all’assunall’assun zione. La sede di lavoro sarà: zona Treviso Sud. Si offre: contratto di somministrazione. Orario di lavoro: part time, su turni. Corso di formazione iniziale della durata di due settimane, propedeutico al contratto. Contatti e curriculum a: Randstad Italia SpA, filiale di Treviso, via S. Girolamo Emiliani 21, 31100 Treviso. Tel. +39 0422419694, fax +39 0422419687, email treviso. [email protected] Randstad Italia Spa Commercio Emilia-Romagna periti meccanici/elettrici, promoter commerciale, commerciali estero, disegnatori meccanici, consulenti del lavoro, responsabili di produzione, perito chimico, proposal engineer, operatori cnc, ingegneri, addetto gestione commesse per Alvin Consulting commerciali, educatori-educatrici, periti elettronici, programmatore macchine cnc, addetti reparto settore gdo, magazzinieri, edilizia, financial reporter, operatori di sportello, periti meccanici, capo officina, controllo qualità, cassieri per Openjob ingegneri meccanici, ingegneri aerospaziali, ingegneri aeronautici, analista strutturale, analista fluidodinamico, montatori aeronautici, manutentori aeronautici, system engineer, commercio, ingegnere elettronico/meccanico, ingegnere gestionale, autisti, addetto alla logistica, commerciali, operatori sociosanitari, geometri, buyer tattico, operatori cnc, ingegneri termotecnici, programmatori macchine cnc, contabili, responsabili di cantiere, ispettori nella ristorazione, sales promoter, tecnico gestore di commessa per Articolo1 Si richiede: Esperienza di almeno Disponi due anni nella mansione; Disponibilità immediata. Costituirà titolo preferenziale possedere un’età utile per il contratto di apprendistato. Si offre contratto di somministrazione di tre mesi con possibilità di inserimento nell’organico. Sede di lavoro: Modena. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email modena@ articolo1.it Articolo1 Impiegato commerciale Impiegato commerciale estero Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca impiegato commerciale. La risorsa si occuperà di ricerca, contatto e gestione della clientela italiana, customer care; seguirà, inoltre, la gestione degli ordini fino all’evasione degli stessi. Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca Impiegato commerciale estero. Il candidato si occuperà di sviluppo e gestione del portafoglio clienti, customer care, gestione ordini. Si richiede: Ottima conoscenza della lingua I professionisti, gli enti e le aziende che volessero segnalare le proprie offerte di lavoro possono inviare le richieste al numero di fax o all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] 02/58317598 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 58 O F F R O L AVO R O Lunedì 5 Settembre 2011 inglese; Pluriennale esperienza nella mansione; Disponibilità a frequenti trasferte nazionali ed internazionali. Sede di lavoro: provincia di Modena. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email [email protected] Articolo1 sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email modena@ articolo1.it Articolo1 Impiegato ufficio commerciale estero Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca addetto ufficio commerciale estero. I candidato si occuperà di gestione dei clienti preesistenti, in particolare per il mercato francese e spagnolo, cura degli ordini, dal momento della richiesta alla chiusura del contratto, attività legate al back office. Si richiede: Laurea; Esperienza pregressa nel ruolo svolta presso uffici commerciali esteri; Dinamicità e totale flessibilità oraria; Ottima conoscenza della lingua inglese e francese; Gradita conoscenza della lingua spagnola. Sede di lavoro: Fiano Romano (RM). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca impiegato ufficio commerciale estero. Il candidato si occuperà di contatto, ricerca e gestione della clientela italiana ed estera, inserimento ordini, gestione post vendita. Si richiede: Ottima conoscenza della lingua inglese; Buona conoscenza della lingua tedesca; Disponibilità a trasferte sul territorio nazionale ed internazionale. Sarà considerato requisito preferenziale l’aver maturato esperienza come addetto all’ufficio acquisti. Sede di lavoro: Reggio Emilia. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email modena@ articolo1.it Articolo1 Ingegnere meccanico tecnico-commerciale Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca ingegnere meccanico tecnico-commerciale. Il candidato si occuperà di gestione del cliente fornendogli in primo luogo supporto tecnico. Si richiede: Laurea in Ingegneria meccanica; Esperienza nel settore oleodinamico o dell’automazione; Conoscenza della lingua inglese; Disponibilità ad effettuare trasferte in Italia e all’Estero. Si offre contratto di somministrazione con possibilità di inserimento. Sede di lavoro: Modena. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email modena@ articolo1.it Articolo1 Stagista ufficio commerciale estero Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca stagista ufficio commerciale estero. Il candidato ricoprirà la mansione di assistente commerciale, seguendo la gestione della clientela e la gestione degli ordini. Si richiedono laurea in economia o equivalenti, minima esperienza nella mansione, ottima conoscenza della lingua inglese. Si offre contratto di stage della durata di sei mesi. Sede di lavoro: provincia di Modena. Gli annunci Guida all’uso di OFFRO LAVORO Lazio fondita della lingua inglese. Orario di lavoro: full-time. Sede di lavoro: Roma zona Prati. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Addetto ufficio commerciale estero Gdo Consulenti commerciali Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 3 consulenti commerciali. I candidati si occuperanno della gestione di un pacchetto clienti e sarà loro compito gestire gli appuntamenti fissati dagli operatori del call center con lo scopo di gestire eventuali problematiche ed offrire servizi ad hoc attraverso la promozione di offerte interessanti e personalizzate; l’obiettivo finale è quello di fidelizzare il cliente assicurando un livello di retention più alto possibile. Si richiede: Forte attitudine commerciale; Esperienza maturata in ruolo analogo; Resistenza allo stress; Flessibilità e disponibilità oraria. È necessario essere automuniti o motomuniti. Sede di lavoro: Roma, zona Tiburtina (Ponte Mammolo). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email roma.permanent@ articolo1.it Articolo1 Contabilità Lazio Contabile Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca contabile. Il candidato è diplomato in ragioneria o laureato in materie economiche e possiede pregressa esperienza e buona conoscenza di contabilità generale. È necessaria una conoscenza appro- Lombardia Addetta/addetto reparto pescheria Openjob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, ricerca addetta/addetto reparto pescheria. Con pluriennale esperienza. Disponibili a orari giornalieri flessibili. Automunito/a. Domicilio in zone limitrofe. Zona di lavoro: Cremona. OpenJob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, via XX Settembre 91, 25026 Pontevico (Bs). Tel. 030/9306153, email [email protected] Openjob Macellaio Openjob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, ricerca macellaio. Con pluriennale esperienza. Disponibili a orari giornalieri flessibili. Automunito. Domicilio in zone limitrofe. Zona di lavoro: Cremona. OpenJob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, via XX Settembre 91, 25026 Pontevico (Bs). Tel. 030/9306153, email [email protected] Openjob Informatica Lazio Addetto ai sistemi informativi Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca addetto ai sistemi informativi. Il candidato sarà impegnato nelle seguenti attività: Gestione di base dati di dimensioni medio/grandi con utilizzo di Oracle e altri tools informatici; Gestione, monitoraggio e implementazione di una infrastruttura di servers medio/grandi operanti in IBM AIX; Gestione e implementazione di base dati multidimensionali in ambiente Hyperion/Oracle e/o QlickView e/o Board; Supporto tecnico al settore applicativo per l’individuazione e la risoluzione delle problematiche; Gestione degli strumenti di reportistica Hyperion Report e/o Primavera; Gestione del Data Ware House aziendale. Si richiede diploma in materie tecniche o laurea in ingegneria informatica. Completano il profilo ottima conoscenza del pacchetto Office, buona conoscenza degli strumenti di business intelligence, precisione, predisposizione al lavoro di squadra. Orario di lavoro: fulltime. Si offre inserimento diretto presso l’azienda. Sede di lavoro: Roma zona Tiburtina. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi Ogni settimana [email protected] offre ai suoi lettori il più completo servizio di segnalazione delle opportunità di accesso e di mobilità nel mondo del lavoro. Tutte le segnalazioni sono suddivise per settore. All’interno di questa classificazione il lettore potrà individuare, nel modo più rapido, la regione in cui preferirebbe svolgere la propria attività e lì cercare le offerte di lavoro le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Chat moderator Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca chat moderator. Il candidato si occuperà della gestione day-byday delle chat e delle gaming room appartenenti al network (skill games, bingo ecc.), moderazione blog e forum, animazione e interazione con i giocatori. Si richiedono esperienza pregressa in community on line, conoscenza delle dinamiche di gioco e degli strumenti di social network, disponibilità a lavorare in orari serali, notturni e nei weekend. Completano il profilo attitudine ai rapporti interpersonali e forte motivazione a lavorare nel settore del gioco on-line e digitale. Orario di lavoro: part-time. Sede di lavoro: Roma, zona Tiburtina. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Data Base Administrator Junior Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca data base administrator junior. Il candidato sarà impegnato nelle seguenti attività: Gestione di base dati di dimensioni medio/grandi con utilizzo di Oracle e altri tools informatici; Gestione, monitoraggio e implementazione di una infrastruttura di servers medio/grandi operanti in IBM AIX; Gestione e implementazione di base dati multidimensionali in ambiente Hyperion/Oracle e/o QlickView e/o Board; Supporto tecnico al settore applicativo per l’individuazione e la risoluzione delle problematiche; Gestione degli strumenti di reportistica Hyperion Report e/o Primavera; Gestione del Progettista elettrico senior Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca progettista elettrico senior. Il candidato è in possesso di decennale esperienza maturata presso studi di ingegneria o uffici tecnici in: progettazione e realizzazione di impianti tecnologici ed elettrici industriali per utenze industriali(cabine AT/MT - MT/BT, trasformatori, rifasamento, F.E.M., luce, quadri e distribuzione elettrica), utenze ricettive (alberghi, centri sportivi, direzionali e commerciali) e grandi complessi immobiliari. Si richiede: Dimestichezza con le normative; Capacità di redigere specifiche tecniche e procedure di progettazione, dettaglio e distinta base; Uso professionale degli strumenti informatici di progettazione e calcolo; Conoscenza professionale del pacchetto Office. Sono requisiti imprescindibili: domicilio a Roma e dintorni, preferibilmente nell’area Sud; esperienza nel ruolo di almeno tre anni consecutivi nella stessa azienda. Sede di lavoro: Pomezia (RM). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email roma.permanent@ articolo1.it Articolo1 Telefono 02-58219.1 - e-mail: [email protected] Direttore ed editore Paolo Panerai (02-58219209) Direttore Marino Longoni (02-58219207) Redazione: Silvana Saturno (02-58219378) Roxy Tomasicchio (02-58219335) ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122 Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 02-58219.1; telefax 02-58317598; 00187 Roma, via Santa Maria in Via 12, tel. 06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373, 69920374. Stampa: Milano, Nuova Sebe Spa, Cernusco S/N (Milano), via Brescia 22 Distribuzione: Erinne srl - via Marco Burigozzo 5 - 20122 Milano, tel. 02-58219283. Concessionaria esclusiva per la pubblicità: Class Pubblicità - Via Burigozzo 8 - 20122 Milano - Tel. 02-58219521-2. Presidente: Paolo Panerai. Direttore Generale: Matteo Sordo. Vicedirettore generale (finanza e legale): Francesco Rossi. Vicedirettore generale speciali: Danilo Altenburger. ItaliaOggi - Registrazione del tribunale di Milano n. 602 del 31/7/91 - Direttore responsabile: Paolo Panerai. Testata che fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250 SERVIZIO ABBONAMENTI per informazioni e segnalazioni CHIAMATA GRATUITA NUMERO VERDE 800-822195 evidenziate dallo spoglio degli annunci. La sua ricerca, a livello regionale, risulterà agevolata dalla possibilità di selezionare solo quegli annunci che interessano le qualifiche e le esperienze professionali già maturate. Per esempio, un ingegnere minerario residente in Veneto che intenda trovare una nuova occupazione come consulente di una impresa petrolifera, dovrà OFFRO LAVORO, esercitando il diritto di cronaca, mette anche puntualmente in evidenza gli annunci e le segnalazioni di possibilità di occupazione pubblicati sulla stampa italiana, nazionale e locale, Data Ware House aziendale. Si richiedono diploma in materie tecniche o laurea in ingegneria informatica, esperienza di almeno due o tre anni nel ruolo. Completano il profilo l’ottima conoscenza del pacchetto Office e della piattaforma Microsoft, buona conoscenza degli strumenti di business intelligence, precisione e predisposizione al lavoro di squadra. Orario di lavoro: full-time. Sede di lavoro: Roma, zona Tiburtina. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 CHIAMATA GRATUITA FAX VERDE 800-822196 semplicemente ricercare nelle pagine seguenti, all’interno della sezione dedicata agli «Ingegneri» il sottotitolo riservato alle opportunità offerte in «Veneto» e, all’interno di questo, tutte le segnalazioni che richiedono un «Consulente». Avrà così, in un semplice colpo d’occhio, tutte le offerte presenti sul mercato che lo riguardano direttamente. sulle riviste specializzate e sui più prestigiosi organi di informazione internazionale. Ogni annuncio si intende diretto indistintamente a uomini e donne. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it O F F R O L AVO R O Ingegneri Campania Progettisti Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Avellino, ricerca 2 Progettisti. I candidati hanno maturato pregressa esperienza in ambiente aereonautico per almeno due o tre anni. Si richiede ottimo utilizzo CATIA V5 2D e 3D. Si offre contratto di somministrazione della durata di sei mesi. Sede di lavoro: Angri (SA). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Avellino, corso Vittorio Emanuele 187, 83100 Avellino. Tel. 0825 37585, fax 0825 785862, email [email protected] Articolo1 Emilia-Romagna http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Ingegnere Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca Ingegnere. Il candidato è in possesso di due o tre anni di pregressa esperienza nel settore metalmeccanico e/o oleodinamico all’interno dell’area produzione, preferibilmente in ambito Lean Production e supporto tecnico alla configurazione dei processi produttivi all’introduzione del modello Lean. La risorsa si occuperà di piani di miglioramento tecnico-produttivo atti a incrementare l’efficienza dei reparti Produzione & Magazzini. Si richiedono laurea in ingegneria meccanica e buon inglese. Si offre contratto di somministrazione con possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Modena. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email modena@ articolo1.it Articolo1 Neolaureato Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca neolaureato. Il candidato si occuperà di progettazione di sistemi elettrici. Si richiede: Laurea in ingegneria elettrica; Disponibilità immediata. Si offre contratto di somministrazione della durata di tre mesi con possibilità di proroghe. Sede di lavoro: Modena. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email [email protected] Articolo1 Sales engineer Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca sales engineer. I candidati si occuperanno di assistenza, consolidamento e sviluppo commerciale dei mercati esteri: saranno inseriti nell’ufficio commerciale estero e coinvolti in attività di gestione clienti acquisiti e sviluppo commerciale su clienti prospect, con l’obiettivo di potenziare la vendita dei prodotti e il brand aziendale. Si richiede: Laurea in ingegneria meccanica; Conoscenza del settore meccanico e/o oleodinamico; Esperienze significative in ambito tecnico commerciale presso aziende industriali di medio grandi dimensioni; Disponibilità ad effettuare frequenti trasferte in Europa, Asia e Stati Uniti. Si offre contratto di somministrazione finalizzato all’inserimento in azienda. Sede di lavoro: Modena. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email modena@ articolo1.it Articolo1 Lazio Ingegnere auditing sicurezza Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca ingegnere auditing sicurezza. Il candidato si occuperà delle valutazioni delle condizioni di sicurezza in processi, impianti e cantieri. Si richiedono laurea in Ingegneria della Sicurezza o Ingegneria Civile e ottima conoscenza della normativa sicurezza. Costituirà requisito preferenziale il titolo di coordinatore della sicurezza, progettazione ed esecuzione lavori. Sede di lavoro: Roma zona Tiburtina. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Set Lunedì 5 Settembre 2011 Responsabile servizio assistenza tecnica Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca responsabile servizio assistenza tecnica. Il candidato si occuperà della completa gestione tecnica dei contratti di manutenzione già acquisiti. Si richiede: Laurea in ingegneria con competenze in ambito elettrico; Pregressa esperienza maturata in aziende operanti nei settori elettrico, termoidraulico e riscaldamento; Buona competenza medie e basse tensioni; Esperienza di cantiere e gestione squadre di lavoro; Disponibilità ad effettuare trasferte. Si offre contratto di somministrazione con possibilità di inserimento. Sede di lavoro: Roma zona Magliana. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email roma2@ articolo1.it Articolo1 Lombardia Ingegnere meccanico neolaureato Per un’importante azienda del settore medicale Randstad Italia SpA è stata incaricata di ricercare candidati da adibire alla posizione di ingegnere meccanico neolaureato. Il candidato ideale possiede una buona conoscenza di AUTOCAD 2D, degli strumenti di misura e della lingua inglese. Inserimento diretto da parte dell’azienda. La sede di 59 lavoro sarà: Roncadelle. Contatti e curriculum a: Randstad Italia Spa, filiale di Brescia, via Foppa 10, cap 25122, Brescia. Tel. 030/3756038, fax 030/2807104, email brescia. [email protected] Randstad Italia SpA Ingegnere meccanico per ufficio quality engineering Per un’importante azienda del settore medicale Randstad Italia SpA è stata incaricata di ricercare un ingegnere meccanico per ufficio quality engineering. Il candidato ideale deve aver maturato almeno due anni di esperienza nello sviluppo del prodotto e del processo per quanto riguarda la qualità ed avere una buona conoscenza della lingua inglese. Inserimento diretto da parte dell’azienda. La sede di lavoro sarà: Roncadelle. Contatti e curriculum: Randstad Italia Spa, filiale di Brescia, via Foppa 10, cap 25122, Brescia. Tel. 030/3756038, fax 030/2807104, email brescia. [email protected] Randstad Italia SpA Ingegnere meccanico per ufficio ricerca e sviluppo Per un’importante azienda del settore medicale Randstad Italia SpA è stata incaricata di ricercare candidati da adibire alla posizione di ingegnere meccanico per ufficio ricerca e sviluppo. Il candidato ideale deve aver maturato almeno due anni di esperienza nello sviluppo dei processi, metodi e apparecchiature; deve avere una buona conoscenza di tecniche di statistica (ANOVA) e normative sulla qualità e buona conoscenza http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 60 della lingua inglese. Inserimento diretto da parte dell’azienda. La sede di lavoro sarà: Roncadelle. Contatti e curriculum a: Randstad Italia Spa, filiale di Brescia, via Foppa 10, cap 25122, Brescia. Tel. 030/3756038, fax 030/2807104, email brescia. [email protected] Randstad Italia SpA Logistica Lazio Impiegato approvvigionamenti e logistica http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it O F F R O L AVO R O Lunedì 5 Settembre 2011 Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca impiegato approvvigionamenti e logistica. Il candidato si occuperà della gestione ordini emessi a fornitori, controllo magazzino e gestione del personale. Si richiede: Esperienza maturata nel ruolo presso aziende impiantistiche; Buona conoscenza del pacchetto Office. È gradita la conoscenza del gestionale IPSOA. Si offre contratto di somministrazione con possibilità di inserimento. Sede di lavoro: Roma zona Magliana. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Marketing e Commerciali Lazio Addetti ai terminali da gioco Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 3 addetti ai terminali da gioco. I candidati si occuperanno di: Assistenza on-line alle agenzie di scommesse della società; Gestione delle problematiche relative ai terminali da gioco. Si richiede una disponibilità dal lunedì alla domenica, su turni in fascia 10.00/24.00, con due giorni di riposo settimanale. Si offre iniziale contratto di somministrazione con possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Roma Tor Bella Monaca. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email roma2@ articolo1.it Articolo1 Hostess di sala Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 10 Hostess di sala. I candidati dovranno occuparsi di accoglienza clienti, supporto nelle attività di gioco, predisposizione e cura della sala. Si richiedono: Attitudine ai rapporti interpersonali; Buone capacità comunicative; Disponibilità a lavorare su turni, compresi week Sede sociale: Via Gaggia, 4 - 20139 Milano - Cap. Soc. Euro 34.178.000 i.v. POLIZZE UNIT LINKED Unidesio 760071 Unidesio 760072 Unidesio 760073 Unidesio 760074 Unidesio 760075 Unidesio 760077 Unidesio 760078 Unidesio 760079 Unidesio 760080 Unidesio 760082 Unidesio 760083 Unidesio 760085 Unidesio 760087 Unidesio 760088 Unidesio 760089 Unidesio 760090 Unidesio 760091 Unidesio 760092 Unidesio 760093 Unidesio 760094 Unidesio 760095 Unidesio 760096 Unidesio 760097 Unidesio 760098 Unidesio 760099 Unidesio 760100 Unidesio 760101 Unidesio 760102 Unidesio 760104 Unidesio 760105 Unidesio 760106 Unidesio 760109 Unidesio 760110 Unidesio 760111 Unidesio 760124 Unidesio 760125 Unidesio 760126 Unidesio 760129 Unidesio 760130 Unidesio 760131 Unidesio 760132 Unidesio 760133 Unidesio 760134 Unidesio 760137 Unidesio 760138 Unidesio 760139 Unidesio 760140 Unidesio 760141 Unidesio 760143 Unidesio 760144 11,2660 9,8010 9,7990 9,3350 11,9390 10,5530 9,9660 10,4900 10,1720 9,1510 10,8740 10,2790 11,2010 8,6800 11,1360 6,2490 10,1940 10,1630 10,2040 10,6120 10,1470 10,1250 10,2550 10,6370 10,6720 9,9890 10,4860 10,2230 9,9650 10,6180 10,0760 10,5190 10,3640 10,536 10,844 10,208 10,112 10,999 10,482 10,531 10,331 10,410 10,442 10,346 10,634 10,926 10,794 10,1620 9,858 9,831 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 07/01/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 08/07/2011 13/05/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 11/02/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 01/04/2011 26/08/2011 26/08/2011 01/04/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 26/08/2011 end e festivi. I candidati dovranno essere automuniti e/o motomuniti. Sedi di lavoro: Roma (Tiburtina, San Giovanni Appia Nuova, S. Paolo Piramide, Collatina, Aurelia, Boccea). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email roma2@ articolo1.it Articolo1 Operatore telemarketing Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca operatore telemarketing. Il candidato si occuperà di contattare, sulla base di liste fornite dall’azienda, potenziali clienti business per proporre la portabilità delle linee telefoniche, con lo scopo di fissare appuntamenti ai consulenti commerciali. Si richiede: Esperienza maturata nel settore delle telecomunicazioni, preferibilmente in attività di telemarketing; Ottime capacità dialettiche e comunicative; Resistenza allo stress e dinamismo. È necessaria la disponibilità sia parttime sia full-time nella fascia oraria 9:00-18:00. Sede di lavoro: Roma, zona Tiburtina (Ponte Mammolo). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email roma.permanent@ articolo1.it Articolo1 Operatore telemarketing Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca operatore telemarketing. Il candidato si occuperà di: Contattare potenziali nuovi clienti nelle aree geografiche assegnate sulla base di liste generate dal sistema informatico; Gestire e aggiornare l’anagrafica clienti per l’agente di riferimento; Aggiornare l’agente con la lista degli appuntamenti sul portale aziendale. Si richiede: Esperienza pluriennale maturata in aziende di telemarketing o call center o in posizioni di centralinista e addetto front office; Buona conoscenza dei principali strumenti informatici; Diploma o laurea. Completano il profilo precisione, buone capacità dialettiche, capacità di lavorare per obiettivi, spirito commerciale e determinazione. Costituisce titolo preferenziale la provenienza da gruppi finanziari o di gestione del credito. Orario di lavoro: full-time, dal lunedì al venerdì, 8.30/12.30 - 14.00/18.00. Si offre iniziale contratto di somministrazione con possibilità di inserimento diretto in azienda. Sede di lavoro: Roma Centro, zona Quirinale. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Operatore teleselling Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca operatore teleselling. Il candidato si occuperà di contattare, sulla base di liste fornite dall’azienda, potenziali clienti business per proporre la sottoscrizione di contratti da effettuare direttamente on-line. Si richiedono esperienza maturata in attività di teleselling, resistenza allo stress, dinamismo, ottime capacità dialettiche e comunicative. È necessaria la disponibilità a lavorare sia part-time sia full-time nella fascia oraria 9:00-18:00. Sede di lavoro: Roma, zona Tiburtina (Ponte Mammolo). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Unidesio 760145 10,057 26/08/2011 Unidesio 760147 10,327 26/08/2011 Unidesio 760148 10,217 27/05/2011 Unidesio 760149 10,324 26/08/2011 Unidesio 760150 10,385 26/08/2011 Unidesio 760156 9,858 26/08/2011 Unidesio 760157 10,153 26/08/2011 Unidesio 760158 9,939 26/08/2011 Unidesio 760159 9,946 26/08/2011 Unidesio 760160 9,706 26/08/2011 Unidesio 760161 9,950 11/03/2011 Unidesio 760162 9,894 29/07/2011 Unidesio 760163 9,933 26/08/2011 Unidesio 760167 9,921 26/08/2011 Unidesio 760168 9,933 26/08/2011 Unidesio 760169 9,680 26/08/2011 Valori al Elite France-Europe B EUR 83,05 Em Mkts Eq B($) USD 134,79 Em Mkts Eq F($) USD 134,22 Unidesio 760170 9,567 26/08/2011 Unidesio 760171 10,100 26/08/2011 Unidesio 760173 9,6950 26/08/2011 Unidesio 760174 9,8290 26/08/2011 Unidesio 760178 10,285 26/08/2011 Unidesio 760179 9,646 26/08/2011 Unidesio 760180 9,741 26/08/2011 Unidesio 760181 9,548 26/08/2011 Unidesio 760182 8,479 26/08/2011 Unidesio 760183 10,095 26/08/2011 Unidesio 760184 10,104 Unidesio 760185 Operatori di retention Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 3 operatori di retention. Le risorse si occuperanno di retention di clienti business contattando www.reyl.ch Valori al 02/09/2011 Ivy Asset Strategy A1 EUR1015,0000 Em Mkts Eq J(Chf) CHF Em Mkts Eq L EUR 127,53 European Equities B EUR 203,00 European Equities C(Chf) CHF 186,59 USD 200,9500 EUR 198,50 192,19 European Opp B EUR 101,11 European Opp C(Chf) CHF 26/08/2011 European Opp D($) USD 99,91 10,083 26/08/2011 European Opp F EUR 100,32 Unidesio 760186 10,025 26/08/2011 Unidesio 760187 9,923 26/08/2011 Unidesio 760188 10,002 26/08/2011 Unidesio 760189 9,889 26/08/2011 Unidesio 760191 9,983 26/08/2011 Unidesio 760192 9,968 26/08/2011 Unidesio 760193 9,921 26/08/2011 Unidesio 760198 8,1430 26/08/2011 Unidesio 760201 10,031 26/08/2011 Unidesio 760202 9,771 26/08/2011 Unidesio 760203 9,9340 26/08/2011 Unidesio 760204 10,000 25/07/2011 9,958 26/08/2011 10,072 26/08/2011 7,995 26/08/2011 8,771 26/08/2011 Medio Termine Unidesio Azionario Internazionale www.chiaravita.it EUR US Large Cap Value A1 EUR W&R Science & Technology A1 EUR 534,79 989,37 883,22 European Opp N(Chf) 98,24 CHF 97,59 North American Eq. B($) USD 146,64 North American Eq. E EUR 140,3400 North American Eq. F($) USD North American Eq. G EUR 137,1100 North American Eq. H($) USD 135,4900 144,2800 POLAR CAPITAL FUNDS Comparto Classe di Azioni Global Technology EUR GBP USD Healthcare Opportunities Unidesio Azionario Area Euro Japan A1 European Equities D($) 106,05 EUR Unidesio Obblig. Responsabile telemarketing Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca responsabile telemarketing. Il candidato si occuperà di gestire un team di quattro o cinque operatori, curare gli aspetti inerenti la formazione, l’affiancamento e il supporto degli stessi, monitorare l’andamento dell’attività e reclutare candidati. Si richiede: Diploma o laurea; Esperienza pregressa in attività di telemarketing e nel ruolo di team leader o responsabile di un gruppo di operatori; Attitudine ai rapporti interpersonali, flessibilità e disponibilità oraria. Completano il profilo 01/09/2011 European Equities H Breve Termine Promoter Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca promoter. I candidati si occuperanno del processo di promozione e vendita del prodotto sino alla conclusione della trattativa contrattuale. Si richiedono precedente esperienza in attività di promozione e disponibilità a lavorare nel fine settimana. Completano il profilo buona presenza, flessibilità e forte predisposizione alla vendita. Inviare curriculum a [email protected]. Sedi di lavoro: Roma, Latina, Rieti, Viterbo, Perugia, Terni. Articolo1 Reyl (Lux) Global Sicav European Equities F Unidesio Obblig. telefonicamente le aziende clienti per proporre piani tariffari o pacchetti più vantaggiosi allo scopo di fissare appuntamenti ai consulenti commerciali. Si richiede: Esperienza maturata nel settore delle telecomunicazioni; Ottime capacità dialettiche e comunicative; Resistenza allo stress; Flessibilità e disponibilità oraria. Costituisce titolo preferenziale l’aver maturato esperienza in attività di call center out bound. Sede di lavoro: Roma, zona Tiburtina (Ponte Mammolo). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email roma.permanent@ articolo1.it Articolo1 EUR GBP USD Polar Japan Fund USD GBP JPY UK Absolute Return Class A EUR Class A GBP Class A USD Class I EUR Class I GBP Class I USD NAV Valori al 10,69 01/09/2011 9,4300 01/09/2011 15,2300 01/09/2011 6,82 6,0100 9,7200 18,03 11,1200 1384,2800 11,10 9,7500 15,8200 11,2500 9,8900 16,0300 www.polarcapital.co.uk 01/09/2011 01/09/2011 01/09/2011 02/09/2011 02/09/2011 02/09/2011 02/09/2011 02/09/2011 02/09/2011 02/09/2011 02/09/2011 02/09/2011 SUB-FUND NAME NAV DATE PRICE BLUESKY GLOBAL STRATEGY 31/08/2011 1389,36 BOND EURO 01/09/2011 1075,82 BOND RISK 01/09/2011 1225,64 EMERGING MARKET CORPORATE 01/09/2011 1330,24 EUROPEAN EQUITY 01/09/2011 836,32 MULTIMAN. EQ. AFRICA&MIDDLE EAST 24/08/2011 69,44 www.compamfund.com http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it O F F R O L AVO R O forte motivazione a ricoprire il ruolo, affidabilità, capacità di gestione, coinvolgimento e motivazione di un gruppo di lavoro. Orario di lavoro: full time, dal lunedì al venerdì. Sede di lavoro: Roma, zona Tiburtina (Ponte Mammolo). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Lombardia http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Customer service e gestione ordini Randstad Italia Spa è stata incaricata di ricercare impiegati da adibire al customer service/gestione ordini per il mercato italiano. Si richiede: reale fluente conoscenza della lingua Inglese per i contatti quotidiani con i colleghi esteri; gradita la conoscenza di SAP o Oracle. Necessaria una precendente esperieza similare nella mansione. Si offre contratto iniziale in somministrazione della durata di sei mesi e possibile rinnovo di altri sei mesi con buone reali prospettive. Impiego full time. Contatti e curriculum a: Randstad Italia SpA, filiale di Monza via Cavallotti 80, 20052 Monza. Tel. 039/2141545, fax 039/2141553, email monza. [email protected] Randstad Italia Spa Puglia Operatori call center Randstad Italia Spa è stata incaricata di ricercare candidati da adibire alla mansione di operatori call center. Le risorse verranno avviate ad un’attività telefonica inbound di assistenza tecnica alla clientela. La ricerca é rivolta a candidati in possesso di diploma e/o laurea, con un’ottima conoscenza del computer, in particolare del Pacchetto Office, e automuniti. E’ richiesta una buona dialettica e la disponibilità a lavorare su turni, anche festivi. La sede di lavoro sarà: Lecce. Si offre: contratto di somministrazione. Orario di lavoro: su turni, anche festivi. Corso di formazione iniziale della durata di tre settimane, propedeutico al contratto. Contatti e curriculum a: Randstad Italia SpA, filiale di Lecce, via Cesare Battisti 106, 73100 Lecce. Tel. +39 0832457868, fax +39 0832454532, email lecce.battisti@ it.randstad.com Randstad Italia Spa Periti Lombardia Perito elettrotecnico/elettronico Openjob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, ricerca perito elettrotecnico/elettronico. Con pluriennale esperienza e conoscenza del disegno AUTOCAD, programmazione PLC e capacità nella gestione delle risorse umane. Automunito. Disponibile a orari giornalieri flessibili. Zona di lavoro: Pontevico (Bs). OpenJob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, via XX Settembre 91, 25026 Pontevico (Bs). Tel. 030/9306153, email [email protected] Openjob Set Lunedì 5 Settembre 2011 Perito meccanico ed elettrico Openjob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, ricerca perito meccanico ed elettrico. Con basi di conoscenza meccanica, oleodinamica e pneumatica. Disponibile a orari su 3 turni. Automunito. Domicilio in zone limitrofe. Zone di lavoro: Pralboino (Bs). OpenJob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, via XX Settembre 91, 25026 Pontevico (Bs). Tel. 030/9306153, email [email protected] OpenJob Produzione Emilia-Romagna Magazziniere junior Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca magazziniere junior. La risorsa si occuperà di gestire le spedizioni e della movimentazione merce tramite l’uso del muletto. Si richiede: Esperienza, anche minima, nel ruolo; Conoscenza e uso del muletto; Età utile per il contratto di apprendistato; Disponibilità immediata. Si offre stage di sei mesi finalizzato all’inserimento. Sede di lavoro: provincia di Modena. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email [email protected] Articolo1 Lazio Magazziniere Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 1 magazziniere. La risorsa, oltre ad aver maturato una precedente esperienza nel carico e scarico merci, deve avere anche una conoscenza basica dei sistemi informatici degli aspetti amministrativi di magazzino, come emissione ddt, utilizzo di un sistema gestionale per registrare la movimentazione delle merci, inventari, giacenze. Inizialmente verrà indirizzato ad attività di spostamento merce, scarico e carico e consegne sul territorio, ma è indispensabile che la risorsa possa sostituire, nell’emergenza o per normale esigenza organizzativa, il Responsabile del Centro servizi. Si richiedono possesso del diploma, esperienza pregressa di almeno un anno, predisposizione a lavorare in team, disponibilità immediata. Orario di lavoro: full-time dal lunedì al venerdì, in fascia oraria 9.00/18.00. Si offre iniziale contratto di somministrazione con possibilità di proroghe. Sede di lavoro: Roma zona Tiburtina. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email roma2@ articolo1.it Articolo1 Lombardia Magazziniere Openjob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, ricerca magazziniere. Con pluriennale esperienza come addetto al carico/scarico merci, utilizzo dei carrelli elevatori e conoscenza dei sistemi di pesatura automatizzati. Disponibile a orari su 3 turni. Automunito. Domicilio in zone limitrofe. Zona di lavoro: Pralboino (Bs). OpenJob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, via XX Settembre 91, 25026 Pontevico (Bs). Tel. 030/9306153, email [email protected] Openjob Operai addetti produzione Openjob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, ricerca operai addetti produzione. Per settore metalmeccanico, anche senza esperienza. Disponibili a orari giornalieri flessibili. Automunito. Domicilio in zone limitrofe. Zona di lavoro: Vescovato (Cr). OpenJob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, via XX Settembre 91, 25026 Pontevico (Bs). Tel. 030/9306153, email [email protected] Openjob Parrucchiera Openjob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, ricerca parrucchiera. Con minima esperienza. Disponibile a orari giornalieri flessibili. Full Time. Domicilio in zone limitrofe. Zona di lavoro: Pontevico (Bs). OpenJob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, via XX Settembre 91, 25026 Pontevico (Bs). Tel. 030/9306153, email pontevico@ openjob.it Openjob Per i loro 25 anni, Class Editori e Class promuovono una grande iniziativa multisensoriale e multimediale raccontando storia ed evoluzione del meglio della qualità, dell’originalità e della creatività di fashion, design e lusso. I L SI S T E M A M U LT I M E DI A L E IL SITO WEB 2.0 Ideato e sviluppato per essere la boutique/museo costantemente aggiornato e arricchito nei contenuti. L’APP PER I TABLET IL LIBRO Allegato a Class di settembre e in vendita al bookshop della Triennale di Milano. 520 pagine in quattro lingue. Lo strumento informativo più flessibile e moderno per entrare nell’universo del lusso e consultare tutte le sue proposte. IL PROGRAMMA TV 25 puntate con approfondimenti, storie, immagini esclusive e interviste ai protagonisti dei marchi più prestigiosi. LA MOSTRA Emozioni, cultura e visioni a cura dell’architetto Italo Rota. Alla Triennale di Milano, viale Alemagna 6, dall’8 settembre al 2 ottobre 2011. Sponsor Istituzionali 61 Sponsor Tecnici http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it 62 Qualità Lombardia Addetto/addetta laboratorio Openjob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, ricerca addetto/addetta laboratorio. Con pluriennale esperienza in analisi di laboratorio e controllo qualità. Disponibile a orari giornalieri flessibili. Automunito/a. Domicilio in zone limitrofe. Zona di lavoro: Pontevico (Bs). OpenJob, agenzia per il lavoro, filiale di Pontevico, via XX Settembre 91, 25026 Pontevico (Bs). Tel. 030/9306153, email [email protected] Openjob cerca addetto centralino. Il candidato è in possesso dei seguenti requisiti: Esperienza pregressa nella mansione; Ottime capacità organizzative; Velocità di scrittura con word; Conoscenza di base delle attività amministrative. Si offre contratto di somministrazione di un mese con possibilità di stabilizzazione Sede di lavoro: Roma zona Magliana. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Tecnici Ragionieri Campania Lombardia Carpentiere esperto Cassieri e addetti di reparto http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it O F F R O L AVO R O Lunedì 5 Settembre 2011 Alvin Consulting, agenzia per il lavoro, ricerca cassieri/addetti di reparto appartenenti alle categorie protette (Rif. ARbg). I candidati saranno inseriti all’interno del punto vendita e si occuperanno di gestione della cassa e in caso di necessità di rifornimento scaffali e sistemazione della merce esposta. Si richiede: Età utile per offrire un contratto di apprendistato; Appartenenza alle Categorie Protette (Invalidi); Massima flessibilità oraria e disponibilità a lavorare su turni; Buone capacità organizzative, velocità, precisione, dinamismo. È gradita pregressa esperienza nel ruolo, in particolare nel settore della grande distribuzione organizzata. Sede di lavoro: provincia di Bergamo. I candidati ambosessi sono invitati ad Inviare il proprio curriculum vitae citando il riferimento degli annunci a: info@ alvinconsulting.it. Alvin Consulting srl, corso Lodi 47, 20139 Milano. Tel. 02 54101959, fax 02 54103177, email [email protected] Alvin Consulting Segreteria Lazio Addetto centralino Articolo1, agenzia per il lavoro, ri- Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Avellino, ricerca carpentiere esperto. Il candidato ha maturato precedente esperienza nella lavorazione di ferro, acciai e lamiere, in particolare nel trattamento di manufatti in cemento. Completano il profilo capacità di lavorare in team, serietà e flessibilità. Sede di lavoro: provincia di Avellino. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Avellino, corso Vittorio Emanuele 187, 83100 Avellino. Tel. 0825 37585, fax 0825 785862, email [email protected] Articolo1 Saldatori Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Avellino, ricerca Saldatori. I candidati ideali hanno maturato una significativa esperienza nella mansione acquisendo abilità nelle tecniche a filo continuo ed elettrodo. Orario di lavoro: full-time. Si offre contratto a tempo determinato. Sede di lavoro: Oliveto Citra (SA). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Avellino, corso Vittorio Emanuele 187, 83100 Avellino. Tel. 0825 37585, fax 0825 785862, email [email protected] Articolo1 Emilia-Romagna Addetto alla fonderia Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca addetto alla fonderia. Il candidato ideale ha maturato esperienza in ruoli produttivi presso fonderie. Si richiede: Conoscenza del disegno tecnico; Conoscenza dei principali strumenti di misura e del ciclo produttivo che caratterizza la fonderia; Disponibilità immediata. È requisito indispensabile la disponibilità a lavorare a giornata e su turni anche notturni. Si offre contratto di somministrazione della durata di tre mesi con possibilità di proroghe. Sede di lavoro: Reggio Emilia. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email modena@ articolo1.it Articolo1 Operaio Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca Operaio appartenente alle categorie protette. Il candidato sarà inserito come addetto alle attività di stampaggio plastico. Si richiede: Disponibilità immediata e al lavoro su turni anche notturni; Appartenenza alle categorie protette. Si offre contratto di somministrazione della durata di tre mesi con possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Correggio (RE). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email [email protected] Articolo1 Operaio Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca operaio. Il candidato è un addetto alla produzione su macchine cartotecniche. Si richiede: Esperienza maturata in lavorazioni su macchine da stampa e/o ribobina; Disponibilità immediata. Si offre contratto di somministrazione di tre mesi con possibilità di inserimento. Sede di lavoro: Modena. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email [email protected] Articolo1 Operatori meccanici Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, ricerca operatori meccanici. Il candidato si occuperà di operare su frese e torni, tradizionali e a controllo numerico. La mansione prevede: piazzamento del pezzo, lavorazione, misurazione con strumenti di misura (calibro, micrometro, alesametro). Si richiedono autonomia ed esperienza di almeno due anni nel ruolo, disponibilità immediata, conoscenza e lettura del disegno meccanico. Si offre contratto di somministrazione della durata di tre mesi con possibilità di proroghe. Sede di lavoro: provincia di Modena. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Modena, piazza Natale Bruni 1, 41100 Modena. Tel. 059 243834, fax 059 243528, email modena@ articolo1.it Articolo1 Lazio Elettricisti Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca elettricisti. I candidati si occuperanno della manutenzione impianti complessi. Si richiede esperienza almeno biennale in impiantistica civile, industriale e cantieri stradali. Costituirà requisito preferenziale il possesso di patentino per le medie tensioni ed abilitazione a svolgere manovre in cabina. Si offre contratto di somministrazione con possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Roma. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le per- sone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email roma2@ articolo1.it Articolo1 Progettista e preventivista impianti elettrici Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca progettista e preventivista impianti elettrici. Il candidato si occuperà di: Preventivare in fase di computazione capitolati; Gestire le commesse acquisite per gli impianti di competenza; Progettare impianti elettrici. Si richiedono pregressa esperienza nel ruolo, buona conoscenza SW per la preventivazione, conoscenza autocad, disponibilità ad effettuare trasferte e viaggi. Si offre contratto di somministrazione con possibilità di inserimento. Sede di lavoro: Roma zona Magliana. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Lombardia Programmatori e attrezzisti macchine CNC Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca programmatori e attrezzisti macchine CNC. I candidati sono operai specializzati su torni e frese a controllo numerico; devono essere in grado di programmare i macchinari, attrezzarli ed effettuare il controllo qualità del prodotto lavorato. Si richiede la disponibilità al lavoro articolato su tre turni. Sede di lavoro: Monza. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Marsala 6, 20052 Monza. Tel. 039/2317713, fax 039/2308792, email monza@ articolo1.it Articolo1 Rettificatori Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca rettificatori. I candidati si occuperanno di rettifiche compo- I PROGRAMMI DELLE TV DI CLASS EDITORI CANALE 27* Canale 30 7.00 Primo Tempo - Attualità 9.00 Primo Tempo Focus - Attualità «Sorriso perfetto» 10.00 Weather Proof - Approfondimento «Hurricane» 11.00 UnaVitaperlaScienza-Approfondimento «Tra Italia e Usa» 13.00 Tg Giorno 13.40 Meet the Press - Attualità 14.00 Design&Living - Approfondimento Il gusto del Made in Italy 18.00 Tg Sera 19.00 Weather Proof - Approfondimento «Hurricane» 19.50 Punto e a Capo Estate - Attualità I fatti che ci cambiano la vita 21.00 Quelli del Lunedì- Approfondimento Il calcio raccontato dai tifosi 23.00 I Documentari di Cnbc «Swoosh! Inside Nike» * Qualora il canale non fosse visibile, occorre procedere con la risintonizzazione dei canali o rivolgersi a un antennista. Canale 55 7.00 Caffè Affari Ospite R. Paolone (Gospa Consulting) 9.00 Linea Mercati Mattina 10.10 Trading Room 11.10 37° Workshop Ambrosetti Tutte le voci dal Forum The European House Ambrosetti 12.20 Analisi Tecnica Intervenite chiamando lo 02 58219585 14.10 Universiadi del Trading 14.30 Bussola Economica 15.00 Linea Mercati Wall Street L’apertura delle piazze americane 16.10 37° Workshop Ambrosetti Tutte le voci dal Forum The European House Ambrosetti 17.00 Linea Mercati Pomeriggio La chiusura delle piazze europee 18.00 Report Ospite C. Benetti (Swiss&Global) 19.00 Desk China 22.00 Linea Mercati Notte 22.30 Italia Oggi Tg Class Horse offre ai telespettatori il meglio dell’equitazione e tutte le competizioni Internazionali: Salto Ostacoli, Completo, Dressage, Polo, Monta Western e Endurance. 8.00 World Equestrian Festival 2011 8.30 Special Class Polo «International Polo Cup St. Tropez» 9.00 Cortina Horse Show Jumping «CSI 3*» 11.30 Equestrian Style 2011 «In diretta dall’Arezzo Equestrian Centre» 12.30 World Dressage Masters Hickstead «IV tappa circuito di dressage» 14.00 Interivsta a Silvia Stopazzini «La volteggiatrice azzurra a Le Mans» 18.15 Special Class: Piero D’Inzeo «Il colonnello al World Equestrian Festival» 19.00 LIVE Talk Show Attualità «Il mondo dei Pony» 21.05 FEI European Champ. Dressage «Grand Prix Freestyle di Rotterdam» Canale 56 Class Life va in onda ogni giorno sulla IPTV Alice di Telecom e sul portale Internet www.cubovision.it È inoltre proposta il sabato e la domenica su Class Cnbc, la tv economico finanziaria trasmessa su Sky al canale 507. Design&Living Il gusto del Made in Italy Top Lot Le aste in diretta Ride&Drive Tutte le novità per un viaggio straordinario My Tech La tecnologia utile di tutti i giorni Tempo di Lusso Vivere e conoscere ciò che fa la differenza Sapori&Profumi Ecco le eccellenze culinarie Nautilus Il piacere di leggere Art TV Il mondo dell’arte 7.00 7.10 8.30 9.30 11.00 11.30 13.00 15.10 16.00 16.30 17.15 18.00 19.15 20.00 20.10 21.00 23.00 23.30 Tg Moda News Milano Moda Donna New York Fashion Week Full Show Designer Star&Style Le celebrity internazionali Paris Pret a Porter Next Generation Men’s Fashion Fashion Schools Ready to Wear Le novità dai migliori negozi London Fashion Week Le tendenze della moda inglese Boys&Girls La moda per i giovani On the Beach Le tendenze dalle spiagge del mondo Tg Moda News Paris Haute Couture Full Show Designer Le Città della Moda Speciale Lingerie http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it O F F R O L AVO R O nentistica meccanica tradizionale e a controllo numerico. Si richiedono esperienza maturata in aziende specializzate in lavorazioni meccaniche e disponibilità al lavoro articolato su turni. Sede di lavoro: Monza. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Marsala 6, 20052 Monza. Tel. 039/2317713, fax 039/2308792, email [email protected] Articolo1 http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it Saldatori Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca saldatori. I candidati sono operai specializzati nelle tecniche di saldatura a filo continuo ed elettrodo. Si richiedono esperienza maturata in aziende specializzate in lavorazioni meccaniche e disponibilità al lavoro articolato su turni. Sede di lavoro: Monza. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Marsala 6, 20052 Monza. Tel. 039/2317713, fax 039/2308792, email monza@ articolo1.it Articolo1 Saldatori Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca saldatori. I candidati sono operai specializzati nelle tecniche di saldatura a filo continuo ed elettrodo. Si richiedono esperienza maturata in aziende specializzate in lavorazioni meccaniche e disponibilità al lavoro articolato su turni. Sede di lavoro: Varese. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, piazza della Repubblica 5, 21100 Varese. Tel. 0332/1690276-7, fax 0332/1690353, email varese@ articolo1.it Articolo1 Tecnici elettronici Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 10 tecnici elettronici. I candidati sono tecnici specializati in installazione e manutenzioni di apparecchiature elettroniche. Si richiede: Diploma di Perito elettronico; Esperienza, anche breve, in laboratorio tecnico e in montaggio e riparazione schede elettroniche. Si offre contratto di somministrazione della durata di sei mesi con concrete possibilità di assunzione. Sede di lavoro: Milano. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Gustavo Fara 20, 20124 Milano. Tel. 02/29534092, fax 02/29533524, email [email protected] Articolo1 Tornitori e fresatori manuali Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca tornitori e fresatori manuali. I candidati si occuperanno delle attività su macchine a controllo numerico. E’ indispensabile saper leggere il disegno meccanico e saper utilizzare i principali strumenti di misura. Si richiedono il possesso del diploma o qualifica in meccanica, esperienza in aziende specializzate in lavorazioni meccaniche e la disponibilità a lavorare su turni. Sede di lavoro: Varese. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, Dipartimento per la razionalizzazione della spesa per l’acquisto di beni e servizi Direzione Centrale Unica degli acquisti U.O. Gestione acquisti di beni e servizi di uso comune AVVISO DI GARA Procedura aperta in ambito CEE, per l’affidamento della fornitura di articoli di cancelleria, carta e materiale per ufficio occorrenti alle Strutture di Roma Capitale. L’aggiudicazione sarà effetuata al prezzo più basso ai sensi dell’art.82 del D.Lgs n. 163/2006 e s.m.i. mediante offerta a prezzi unitari. Importo complessivo a base di gara € 1.678.801,88 compresa I.V.A. Per il termine e le modalità di presentazione delle offerte, nonché per le condizioni dell’appalto vedere il Bando pubblicato all’Albo Pretorio online dal 05-09-2011 al 27-10-2011 e sulla G.U.R.I. del 05-09-2011 inviato alla G.U.C.E. in data 29-08-2011. Responsabile del procedimento è la Dottoressa Augusta LATTANZI Per il Dirigente U.O. Gestione acquisti di beni e servizi di uso comune Il Direttore del Dipartimento Annamaria Graziano PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Agenzia per i Servizi - Ufficio Gestione Gare ESTRATTO DI BANDO DI GARA Si rende noto che la Provincia Autonoma di Trento - AGENZIA PER I SERVIZI – ha indetto procedura aperta, ai sensi della L.P. 10/09/1993, n. 26, per l’appalto dei “LAVORI DI COSTRUZIONE DELL’EDIFICIO ADIBITO A RESIDENZA ASSISTENZIALE SULLE pp.ff. 62/1 - 62/2 - 2129 e pp.ed. 468/1 - 468/2 - 468/4 1148 in C.C. STRIGNO, DI PROPRIETA’ DELLA A.P.S.P. “REDENTA FLORIANI” DI STRIGNO”, per l’importo complessivo di € 9.988.019,56. La procedura viene indetta dall’Agenzia per i servizi su delega dell’A.p.s.p. “REDENTA FLORIANI” di Strigno ai sensi della convenzione n. 35 dd. 14/012/2009. L’aggiudicazione avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 39, comma 1, lett. b) della L.P. 26/93. Le imprese interessate possono presentare l’offerta all’AGENZIA PER I SERVIZI – Ufficio Gestione Gare, Trento Via Dogana 8, 1^ piano–stanza 101. Il bando di gara, il Capitolato speciale d’appalto, l’elaborato “Elementi che compongono l’offerta economicamente piu’ vantaggiosa”, l’elaborato “Modalità di valutazione delle offerte anomale” ed i modelli per rendere le dichiarazioni sono disponibili sul sito internet www.appalti.provincia.tn.it ovvero possono essere ritirati in copia presso l’Agenzia per i Servizi. Il termine di presentazione delle offerte è fissato alle ore 12.00 del 14 novembre 2011. La prima seduta di gara è fissata per il giorno 16 novembre 2011 – ore 9.00. IL DIRIGENTE DELL’AGENZIA - dott. Leonardo Caronna - agenzia per il lavoro, piazza della Repubblica 5, 21100 Varese. Tel. 0332/1690276-7, fax 0332/1690353, email [email protected] Articolo1 Piemonte Capo progetto junior Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca capo progetto junior. Il candidato è un neolaureato in ingegneria meccanica, ha esperienza nella progettazione meccanica e nel lavoro in team per la gestione di progetti complessi, preferibilmente legati al mondo dell’automobile. Si richiede: Buone doti relazionali e di comunicazione; Buona conoscenza della lingua inglese e preferibilmente del francese o di una seconda lingua; Disponibilità ad effettuare trasferte all’estero. Sede di lavoro: Torino Ovest e Tornino Nord. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, Corso Vittorio Emanuele II, 67/D 10128 Torino, Tel 011 5690444, Fax 011 5690503, e-mail torino@ articolo1.it Articolo1 Venditori Campania Addetti alle vendite Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Avellino, ricerca addetti alle vendite. I candidati ideali hanno una comprovata esperienza nella vendita al dettaglio, in particolare nel settore dell’abbigliamento uomo, donna e bambino. Si richiede disponibilità a lavorare anche nei fine settimana. Si offre contratto di somministrazione con possibilità di proroghe. Sede di lavoro: Riardo (CE). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, filiale di Avellino, corso Vittorio Emanuele 187, 83100 Avellino. Tel. 0825 37585, fax 0825 785862, email [email protected] Articolo1 Lazio Addetti vendita COMUNE DI CAVA DE’ TIRRENI (SA) SERVIZIO PATRIMONIO AVVISO DI VENDITA DI IMMOBILE COMUNALE - ESTRATTO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO RENDE NOTO2 Che il giorno 26.09.2011, alle ore 10,00 presso la sede del Comune di Cava de’ Tirreni, ivi alla piazza Abbro n. 1, avrà luogo un’asta pubblica per la vendita dell’immobile di proprietà Comunale costituito dal “Complesso monumentale S. Giovanni Battista”, comprensivo del I e del II piano (sottotetto) dell’immobile ex. E.C.A., sito in Cava de’ Tirreni al Corso Umberto I, distinto in catasto al foglio 24, part. nn. 121,183,456,175 e 182, della supericie complessiva di mq. 5.213,00, oltre mq. 2.249,00 di area scoperta. Prezzo a base d’asta provvisorio € 11.773.400,00 Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 2 addetti vendita. I candidati hanno maturato esperienza pregressa nel settore abbigliamento, preferibilmente per marchi del settore lusso. È necessaria la conoscenza fluente della lingua inglese e costituirà titolo preferenziale la conoscenza della lingua russa. Predisposizione al rapporto con il pubblico e capacità di gestire anche vendite complesse completano il profilo. Orario di lavoro: full-time articolato nella fascia oraria 9.30/19.30 dal martedì alla domenica. Si offre contratto di somministrazione con finalità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Roma centro storico. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Lunedì 5 Settembre Set 2011 di esperienza in ruolo analogo ed è in possesso di approfondita conoscenza di ogni tipo di elettrodomestico. Sono requisiti indispensabili: domicilio nei pressi del luogo di lavoro, essere moto/automunito, disponibilità immediata. Completano il profilo educazione, attenzione al cliente e capacità di relazione. Si offre iniziale contratto di somministrazione di due o tre mesi con possibilità di inserimento in azienda. Sede di lavoro: Roma zona Maglianella. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Capo commessa Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca capo commessa. Il candidato ha ricoperto il ruolo di riferimento per almeno cinque anni e ha conseguito il titolo di studio di Perito Tecnico o Geometra o Ingegnere. Si richiedono professionalità, determinazione, flessibilità e disponibilità a brevi spostamenti sui cantieri presenti sul territorio del centro Sud. Si richiede: Capacità di redazione documenti di pianificazione economica; Conoscenze tecniche e finanziarie delle commesse, dei requisiti di fornitura nei confronti di fornitori, appaltatori, consulenti relativi al coordinamento delle maestranze e subappaltatori. Si offre contratto a tempo determinato di un anno con concrete possibilità di inserimento. Sede di lavoro: Pomezia (LT). Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Key account manager Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca key account manager. La risorsa, che risponderà direttamente al responsabile commerciale, dovrà curare, razionalizzare e sviluppare i rapporti commerciali con una rete di punti vendita come bar, sale giochi, agenzie di scommesse, sale minicasinò e sale slot; dovrà raggiungere determinati obbiettivi di fatturato cercando di ampliare il più possibile la rete dei clienti nella zona in cui opera. Si richiede: Ottima conoscenza del settore gaming e possibilmente della normativa in vigore; Buona conoscenza della lingua inglese; Esperienza pregressa nel ruolo di commerciale almeno triennale; Preferibilmente laurea in discipline economiche o giuridiche; Buone conoscenze informatiche; Ottime doti comunicative; Elevata capacità di negoziazione. È indispensabile la capacità di saper adottare le migliori tecniche di vendita al fine di creare un rapporto ottimale con i clienti, vendere nel migliore dei modi il prodotto e rappresentare al meglio l’azienda. Completano il profilo ottima presenza, creatività e precisione. Sede di lavoro: Roma. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Addetto vendita Venditori di cartelle Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 1 addetto vendita. La risorsa ideale ha maturato almeno due anni Articolo1, agenzia per il lavoro, ricerca 5 venditori di cartelle. I candidati si occuperanno della vendita 63 di cartelle all’interno di una sala Bingo. Si richiede: Diploma; Esperienza pregressa nel ruolo maturata all’interno di sale bingo; Attitudine ai rapporti interpersonali; Passione per il settore e motivazione; Disponibilità a lavorare nei week end e nei festivi su turni distribuiti in fascia oraria 10.00/4.00. È necessario essere automuniti. Orario di lavoro: full-time. Si offre contratto di somministrazione di tre mesi con possibilità di proroghe. Sede di lavoro: Roma, zona Collatina. Gli annunci sono rivolti a candidati ambosessi le persone interessate possono inviare un dettagliato curriculum a: Articolo1, agenzia per il lavoro, via Cassiodoro 19, 00193 Roma. Tel. 06 78851186, fax 06 78390349, email [email protected] Articolo1 Lombardia Addetti vendita Alvin Consulting, agenzia per il lavoro, ricerca addetti vendita appartenenti alle categorie protette (Rif. ADDV). Il candidato sarà inserito all’intermo del punto vendita e si occuperà della vendita di occhiali e della gestione della clientela. Si richiede: Appartenenza alle Categorie Protette (Invalidi); Esperienza nel ruolo, preferibilmente nella vendita di accessori; Predisposizione alla vendita. Sede di lavoro: Milano centro. I candidati ambosessi sono invitati ad Inviare il proprio curriculum vitae citando il riferimento degli annunci a: info@ alvinconsulting.it. Alvin Consulting srl, corso Lodi 47, 20139 Milano. Tel. 02 54101959, fax 02 54103177, email [email protected] Alvin Consulting Buyer Per prestigiosa azienda del settore medicale cerca Randstad Italia SpA è stata incaricata di ricercare candidati da adibire alla posizione di buyer. Richiesta precedente esperienza nella mansione in multinazionali e una ottima conoscenza della lingua inglese. Sostituzione maternità. La sede di lavoro sarà: Concesio. Contatti e curriculum a: Randstad Italia Spa, filiale di Brescia, via Foppa 10, cap 25122, Brescia. Tel. 030/3756038, fax 030/2807104, email [email protected] Randstad Italia SpA Tutta Italia Account manager Alvin Consulting, agenzia per il lavoro, ricerca account manager appartenente alle categorie protette (Rif. AM). Il candidato, con cultura universitaria e buona conoscenza della lingua inglese, dovrà essere in possesso di una solida professionalità nel ruolo e nel settore e di significative capacità relazionali ed organizzative. Sulla base dell’esperienza maturata e delle esigenze aziendali, la risorsa si occuperà di uno specifico canale di vendita e avrà la responsabilità dello sviluppo dei propri clienti nell’area geografica di competenza. Sede di lavoro: Italia. I candidati ambosessi sono invitati ad Inviare il proprio curriculum vitae citando il riferimento degli annunci a: [email protected]. Alvin Consulting srl, corso Lodi 47, 20139 Milano. Tel. 02 54101959, fax 02 54103177, email info@ alvinconsulting.it Alvin Consulting http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it