IMPER ITALIA SpA

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IMPER ITALIA SpA
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Redazione e Uffici: IMPER ITALIA S.p.A.
Via Volta, 8 – 10071 Mappano - Borgaro (TO) – tel. (011) 222.55.00 (r.a.)
fax (011) 222.54.70 – www.imper.it – e-mail: [email protected]
Direttore responsabile: Arch. Massimo Bo
Autorizzazione del Tribunale di Torino N° 4902 del 18/04/’96
PERIODICO D’INFORMAZIONE
SOMMARIO
Pag. 1 - IMPER ITALIA: Per le generazioni future
Pag. 5 - Nuovo ospedale di Legnano
Pag. 18 - Inverdimento intensivo “tetto verde”
Pag. 19 - Impermeabilizzazione con Sintofoil
anche a Doha (Qatar)
Pag. 20 Pag. 21 Pag. 24 Pag. 27 Pag. 28 -
Nasce Dataquad Sintofoil
RUBBERSOLAR: Sistema fotovoltaico integrato Ecocompatibile
Il vulcano buono
Elastosint PU
Notizie in breve
Anno XIII – n° 1 – 2010
English article inside
IMPER ITALIA
PER LE GENERAZIONI FUTURE
La IMPER ITALIA è da sempre attenta
ai problemi ambientali e sa che il
mondo attuale ci è solo momentaneamente affidato, e che dobbiamo lasciarlo in eredità alle generazioni future, nelle migliori condizioni possibili.
Per questo la Società è impegnata in
produzioni e tecnologie sempre più
attente al lavoro e all’ambiente quali:
• membrane sintetiche SINTOFOIL
di nuova generazione in
TPO/FPA, esenti da plastificanti
e riciclabili;
• riduzione delle emissioni di
CO2 grazie al nuovo impianto
fotovoltaico realizzato per lo
stabilimento di Mappano con
il sistema RUBBERSOLAR;
• membrane impermeabilizzanti
antiradici per tetti verdi (FLL);
• certificazione dello stabilimento
BS OHSAS 18001:2007 - Salute e
sicurezza sul lavoro;
• adesione all’associazione Green
Building Council – Edilizia
sostenibile.
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MEMBRANE SINTETICHE SINTOFOIL
Dalla metà degli anni Novanta la IMPER ITALIA
produce il Sintofoil, membrana impermeabilizzante sintetica ottenuta per coestrusione
di una lega di poliolefine elastomerizzate a
base propilenica (TPO/FPA).
I tecnopolimeri di base del Sintofoil conferiscono alla membrana caratteristiche peculiari che la rendono interessante per qualsiasi
genere di impermeabilizzazione; inoltre, il
Sintofoil garantisce riciclabilità totale e compatibilità ambientale.
Solo atomi di carbonio e idrogeno nella mo-
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lecola dei tecnopolimeri di base: questo significa assenza di elementi inquinanti quali
biombo, cloro e altri metalli pesanti. Inoltre,
il Sintofoil non contiene plastificanti. Tali
tecnopolimeri consentono al Sintofoil di
“durare in servizio per oltre “30 ANNI”, come recentemente certificato dall’Istituto inglese B.B.A (Britisch Board of Agreement), a
seguito di severi controlli in cantieri realizzati nel passato e successive controanalisi di
laboratorio. Tale durabilità del prodotto contribuisce anch’essa al risparmio energetico
totale relativo al Sintofoil.
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IMPIANTO FOTOVOLTAICO
RUBBERSOLAR
Nel corso del 2009 la IMPER ITALIA ha realizzato, per alimentare il proprio stabilimento
di Mappano, un impianto fotovoltaico a totale integrazione architettonica. È importante
evidenziare che la capacità produttiva annua
di energia elettrica è di 70.550 kWh/anno e
che tale produzione avviene con emissioni
nulle, con un risparmio di emissioni in atmosfera di anidride carbonica pari a 53.000
kg/anno e di ossido di azoto pari a 118
kg/anno. Le tonnellate equivalenti di petrolio
risparmiate ammonteranno a 17, 85 t/anno.
Per l’impianto si è utilizzato il sistema fotovoltaico integrato, ecocompatibile RUBBERSOLAR basato su celle flessibili di silicio amorfo.
COPERTURE A VERDE
Si sta riscontrando ultimamente un progressivo interesse per la realizzazione di coperture a verde che danno un notevole contributo di compensazione ambientale, specialmente là dove le costruzioni utilizzano una
parte del territorio modificandolo permanentemente.
Le coperture a verde, nelle aree dove sono
adottate, contribuiscono a migliorare la regimazione idrica causata dall’acqua piovana
grazie alla capacità di taluni sistemi di accumulare, trattenere e restituire l’acqua ambientale.
La IMPER ITALIA ha realizzato la impermeabilizzazione di numerose e importanti co-
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perture a verde, basate sull’impiego di fogli
in poliolefine (TPO/FPA) Sintofoil della
Divisione RUBBERFUSE, certificati resistenti
alle radici secondo la norma tedesca FLL.
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SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
La IMPER ITALIA è impegnata ad ottimizzare il proprio processo, in modo da assicurare una gestione secondo criteri di efficienza,
efficacia ed economicità.
A tal fine l’Azienda persegue il massimo coinvolgimento e partecipazione del personale
nella condivisione della politica e degli
obiettivi. Si impegna altresì al mantenimento
di un sistema di gestione qualità conforme
alla normativa ISO 9001:2008 e di un sistema
di gestione della sicurezza conforme alla
normativa BS OHSAS 18001:2007, curandone
il continuo miglioramento. In tale contesto
l’Azienda punta al miglioramento continuo e
alla prevenzione, coinvolgendo il personale
che lavora per sé o per suo conto. L’Azienda
promuove ogni azione diretta a far sì che le
sue attività non presentino rischi significativi
per la salute e la sicurezza sul lavoro.
GREEN BUILDING COUNCIL
La IMPER ITALIA ha aderito al Green
Building Council Italia (GBC Italia): associazione che si propone di favorire e accelerare la diffusione di una cultura dell’edilizia
sostenibile, sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’impatto che le modalità di progettazione e costruzione degli edifici hanno sulla qualità della vita dei cittadini
e fornire parametri di riferimento chiari agli
operatori del settore. Il GBC Italia ha il compito di diffondere e sviluppare le caratteristiche degli standard del LEED (Leadership in
Energy and Enviromental Design) in Italia.
Si tratta di parametri per l’edilizia sostenibile, sviluppati negli USA e applicati già in 41
Paesi del mondo per lo sviluppo e la diffusione di edifici “verdi”.
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Divisione IMPER
35.000 m2 di superficie impermeabilizzata
NUOVO OSPEDALE DI LEGNANO
570 nuovi posti letto
Il nuovo Ospedale di Legnano è uno dei
cantieri gestiti da Infrastrutture Lombarde e
il progetto rientra nel Piano straordinario da
5 miliardi di euro per 5.837 nuovi posti letto in Lombardia.
Il complesso ospedaliero è organizzato in
un unico edificio, articolato in quattro piani fuori terra ed un piano seminterrato che
si sviluppa intorno alla piazza centrale
d’accoglienza.
Sono previsti circa 570 posti degenza, nonché i reparti di Fisioterapia, Dialisi, Radiote-
rapia, Medicina Nucleare, Endoscopia, aree
funzionali dedicate ai servizi di day surgery,
ambulatori, medicina d’urgenza, centro trasfusionale e prelievi, farmacia, sterilizzazione, cucina, reparto Ostetricia (con la sala
operatoria di emergenza), reparto di Pediatria, reparto terapia intensiva, ecc.
Il progetto è articolato con un serrato impianto che definisce una corte centrale
chiusa, e sette corti aperte, articolate anche in relazione ai diversi settori, cui fanno riferimento.
Il Complesso Ospedaliero comprende, progettualmente, inoltre:
• un teatro gradonato;
• la piazza delle cerimonie direttamente
collegata al centro congressi, su cui si affaccia la banca;
• la corte centrale pavimentata in granito
che è attraversata dal blocco vetrato del
bar ponendosi a disposizione di degenti
e visitatori e diventando l’autentico luogo di incontro dell’ospedale;
• un asilo nido che con due corti verdi che
può ospitare i figli dei dipendenti.
Settembre 2009 – l’ospedale è praticamente completato. Per quanto riguarda le opere d’impermeabilizzazione. Le coperture più scure sono quelle protette con
membrana ardesiata, mentre quelle più chiare sono quelle protette con ghiaietto.
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Concedente:
Azienda Ospedaliera
Ospedale Civile di Legnano
Concessionario: Genesi UNO S.p.a.
Realizzazione:
CO.CO.N.O.L - (Consorzio Costruttore
Nuovo Ospedale di Legnano),
via Monterosa 93, Milano
Project Manager:
Ing. Luigi Bosoni
Direttore Tecnico di Cantiere:
Ing. Pier Angelo Natali
Impresa Specializzata esecutrice
delle opere d’Impermeabilizzazione:
• DI MAURO S.r.l.,
viale delle Industrie 26,
Paderno Dugnano (MI)
• MS ISOLAMENTI S.p.a.,
via Ambrosoli 26,
Baruccana di Seveso (MI)
Progettazione:
• Dott. Arch. Luigi Colombo
TECHINT, via Monte Rosa 93, Milano
• BOTTICINI ARCHITETTI,
via Parrocchia, Brescia (BS)
Periodo di realizzazione:
2006-2010
Destinazioni d’uso dell’opera:
Centro Ospedaliero
Superficie impermeabilizzata:
circa 35.000 m2
Febbraio 2008 – completamento delle impermeabilizzazioni in copertura con finitura ardesiata
(più scura) e in ghiaietto (più chiaro).
Marzo 2007 – inizia la posa in copertura degli strati impermeabili (Schermo
al Vapore, con funzione d’impermeabilizzazione provvisoria).
Novembre 2006 – ospedale in costruzione.
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Stratigrafia “A” – impermeabilizzazione
termoisolata, a tetto caldo, per la
pavimentazione dei locali tecnologici.
1. Supporto strutturale (solaio), in lastre prefabbricate in Cls armato, alleggerite con pignatte in cotto e superiore getto collaborante.
2. Massetto delle pendenze, in Cls con inerte d’argilla espansa.
3. Piano di posa, in Cls. lisciato.
4. Strato d’imprimitura (Primer Dil), in
soluzione bituminosa stesa a rullo in ragione di circa 300 g/m2.
5. Strato Schermo al Vapore (Schermo PE
25), con funzione iniziale di impermeabilizzazione provvisoria, in membrana prefabbricata, in bitume polimero plastomerico, spessore mm 2,5, armata in NT di poliestere, posata, a caldo, in totale aderenza,
mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano.
6. Strato di collegamento, in bitume ossidato fuso, steso a caldo mediante spazzolone
di tampico, in ragione di circa 2 kg/m2.
7. 1° strato termoisolante (con anche funzione d’isolamento acustico antivibrante) in
pannelli di sughero biondo, posati incollati
mediante la spalmatura di bitume fuso descritta al punto precedente.
8. Strato di collegamento, in bitume ossidato fuso, steso a caldo mediante spazzolone
tampico, in ragione di circa 2 kg/m2.
9. 2° strato termoisolante (con anche funzione d’isolamento acustico antivibrante) in
pannelli di sughero biondo, posati incollati
mediante la spalmatura di bitume fuso descritta al punto precedente, con accostamenti sfalsati rispetto al 1° strato.
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10. Strato di collegamento, in bitume ossidato fuso, steso a caldo mediante spazzolone
tampico, in ragione di circa 1,5 kg/m2.
11. 1° strato impermeabile dell’Elemento
di tenuta (Bitextene Flex MT), in membrana prefabbricata, in bitume polimero
elastomerico, spessore mm 4, armata in NT
di poliestere a filo continuo, stabilizzato
con filamenti longitudinali in fibra di vetro,
rivestita su entrambe le facce con fibre polimeriche testurizzate, “Textene” (per favorire l’adesione con gli elementi o strati a diretto contatto al suo intradosso ed estradosso), posata, a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore
a gas propano.
12. 2° strato impermeabile dell’Elemento
di tenuta (Paralon NT 4 plus ST), in
membrana prefabbricata, in bitume polimero elastoplastomerico, spessore mm 4,
armata in NT di poliestere a filo continuo,
stabilizzato con filamenti longitudinali in fi-
bra di vetro, rivestita sulla faccia superiore
con fibre polimeriche testurizzate,
“Textene” (per favorire il pedonamento in
corso di posa), posata, a caldo, in totale
aderenza, mediante sfiammatura prodotta
da bruciatore a gas propano, con sormonte, laterali e di testa, sfalsate rispetto al
1° strato.
13. Strato separatore, in doppio film di polietilene a bassa densità (LDPE), spessore
20+20/100 di mm, posato in totale indipendenza a giunti sfalsati tra i due strati.
14. Pavimentazione di tipo industriale, armata con rete elettrosaldata 10x10, con finitura superficiale a spolvero di quarzo.
Al piede dei risvolti verticali, nello spessore della pavimentazione è stato posizionato un elemento comprimibile in polietilene espanso, atto ad assorbire le pressioni,
sullo strato impermeabile verticale, dovute
alle dilatazioni termiche estive della pavimentazione.
Posa dello strato Schermo al Vapore – Impermeabilizzazione provvisoria
– Stratigrafia “A”.
Posa del doppio strato termoisolante in pannelli di sugnero, incollato
mediante spalmature di bitume ossidato fuso – Stratigrafia “A”.
Ribassamento dello strato termoisolante, posato in un unico strato, in corrispondenza del posizionamento dei bocchettoni di scarico – Stratigrafia “A”.
Completamento impermeabilizzazione in corrispondenza del ribassamento dei bocchettoni di scarico – Stratigrafia “A”.
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Completamento del 2° strato dell’elemento di tenuta in doppio strato di
membrane in bitume polimero – Stratigrafia “A”.
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Posa del 1° strato dell’elemento di tenuta in doppio strato di membrane
in bitume polimero – Stratigrafia “A”.
Collaudo ad invaso d’acqua per almeno 72 ore, prima della posa della pavimentazione – Stratigrafia “A”.
Posa della rete d’armatura, distanziata lungo i risvolti verticali – Stratigrafia “A”.
Posa della pavimentazione in massetto di tipo industriale – Stratigrafia “A”.
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Stratigrafia “B” – impermeabilizzazione
non termoisolata per copertura
viadotto di accesso al Pronto soccorso.
1. Supporto strutturale (solaio), in elementi
prefabbricati in Cls armato e superiore getto
collaborante.
2. Strato d’imprimitura (Primer Dil), in
emulsione bituminosa stesa a rullo in ragione di circa 300 g/m2.
3. 1° strato impermeabile dell’Elemento di
tenuta (Bitextene Flex MT), in membrana
prefabbricata, in bitume polimero elastomerico, spessore mm 4, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, rivestita
su entrambe le facce con fibre polimeriche
testurizzate, “Textene” (per favorire l’adesione con gli elementi o strati a diretto contatto
al suo intradosso ed estradosso), posata, a
caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano.
4. 2° strato impermeabile dell’Elemento di
tenuta (Paralon NT 4 plus ST), in membrana prefabbricata, in bitume polimero elastoplastomerico, spessore mm 4, armata in
NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato
con filamenti longitudinali in fibra di vetro,
rivestita sulla faccia superiore con fibre polimeriche testurizzate, “Textene” (per favorire il pedonamento in corso di posa), posata,
a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano, con sormonte, laterali e di testa, sfalsate
rispetto al 1° strato.
5. Strato separatore, in doppio film di polietilene a bassa densità (LDPE), spessore
20+20/100 di mm, posato in totale indipendenza a giunti sfalsati tra i due strati.
6. Cappa di protezione in Cls, armato.
7. Pavimentazione carrabile in conglomerato bituminoso, tipo “Binder”; al piede
dei risvolti verticali, nello spessore della
cappa e della pavimentazione in conglomerato è stato posizionato un elemento comprimibile in polietilene espanso, atto ad assorbire le pressioni, sullo strato impermeabile verticale, dovute alle dilatazioni termiche estive della pavimentazione.
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Stratigrafia “C” – impermeabilizzazione
termoisolata per terrazzi perimetrali
di copertura.
1. Supporto strutturale (solaio), in lastre prefabbricate in Cls armato, alleggerite con pignatte in cotto e superiore getto collaborante.
2. Massetto delle pendenze, in Cls con inerte d’argilla espansa.
3. Piano di posa, in Cls lisciato.
4. Strato d’imprimitura (Primer Dil), in soluzione bituminosa stesa a rullo in ragione
di circa 300 g/m2.
5. Strato Schermo al Vapore (Schermo PE
25), con funzione iniziale di impermeabilizzazione provvisoria, in membrana prefabbricata, in bitume polimero plastomerico, spessore mm 2,5, armata in NT di poliestere, posata, a caldo, in totale aderenza,
mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano.
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6. Strato di collegamento, in bitume ossidato
fuso, steso a caldo mediante spazzolone
tampico, in ragione di circa 2 kg/m2.
7. 1° strato termoisolante in pannelli di perlite espansa e leganti asfaltici, posati incollati mediante la spalmatura di bitume fuso descritta al punto precedente.
8. Strato di collegamento, in bitume ossidato
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fuso, steso a caldo mediante spazzolone di
tampico, in ragione di circa 2 kg/m2.
9. 2° strato termoisolante in pannelli di perlite espansa e leganti asfaltici, posati incollati mediante la spalmatura di bitume fuso descritta al punto precedente, con accostamenti sfalsati rispetto al 1° strato; I pannelli
sono del tipo rivestiti sulla faccia superiore
con bitume politenato, quale elemento di
collegamento, per consentire l’applicazione
diretta a fiamma del 1° strato impermeabile
dell’elemento di tenuta.
10.1° strato impermeabile dell’Elemento di
tenuta (Bitextene Flex MT), in membrana
prefabbricata, in bitume polimero elastomerico, spessore mm 4, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, rivestita
su entrambe le facce con fibre polimeriche
testurizzate, “Textene” (per favorire l’adesione con gli elementi o strati a diretto contatto
al suo intradosso ed estradosso), posata, a
Terrazzi, già ricoperti con lo Schermo al VaporeImpermeabilizzazione provvisoria, in attesa della
posa dell’isolamento termico – Stratigrafia “C”.
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caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano.
11.2° strato impermeabile dell’Elemento
di tenuta (Paralon NT 4 plus ST), in
membrana prefabbricata, in bitume polimero elastoplastomerico, spessore mm 4,
armata in NT di poliestere a filo continuo,
stabilizzato con filamenti longitudinali in
fibra di vetro, rivestita sulla faccia superiore con fibre polimeriche testurizzate,
“Textene” (per favorire il pedonamento in
corso di posa), posata, a caldo, in totale
aderenza, mediante sfiammatura prodotta
da bruciatore a gas propano, con sormonte, laterali e di testa, sfalsate rispetto al
1° strato.
12.Strato separatore, in film di polietilene a
bassa densità (LDPE), spessore 220/100 di
mm, posato in totale indipendenza, a larga
sovrapposizione.
13.Strato filtrante, in NT sintetico imputrescibile del peso di 200 g/m2, posato in totale
indipendenza, a larga sovrapposizione.
14.Protezione, in ghiaietto tondo lavato di fiume, pezzatura 15-30 mm, steso sciolto nello
spessore medio di circa 50 mm.
Posa, con incollaggio a bitume ossidato fuso, dei pannelli termoisolanti in perlite espansa e leganti
asfaltici – Stratigrafia “C”.
Copertura completata con lla protezione in ghiaietto tondo lavato di fiume – Stratigrafia “C”.
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Scarico, protetto da griglia paraghiaia e retina in
acciaio inox, circondato da ciottoli di pietra –
Stratigrafia “C”.
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Stratigrafia “D” – impermeabilizzazione
termoisolata per terrazzi di
copertura con finitura ardesiata.
1. Supporto strutturale (solaio), in lamiere
grecate.
2. 1° strato termoisolante in pannelli di perlite espansa e leganti asfaltici (il fissaggio
meccanico posto sul 2° strato fisserà anche i
pannelli del 1° strato al supporto strutturale).
3. 2° strato termoisolante in pannelli di perlite espansa e leganti asfaltici, posati con fissaggio meccanico con accostamenti sfalsati
rispetto al 1° strato; I pannelli sono del tipo
rivestiti sulla faccia superiore con bitume
politenato, quale elemento di collegamento,
per consentire l’applicazione diretta a fiamma del 1° strato impermeabile dell’elemento
di tenuta.
4. 1° strato impermeabile dell’Elemento di
tenuta (Bitextene Flex MT), in membrana
prefabbricata, in bitume polimero elastomerico, spessore mm 4, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, rivestita
su entrambe le facce con fibre polimeriche
testurizzate, “Textene” (per favorire l’adesione con gli elementi o strati a diretto contatto
al suo intradosso ed estradosso), posata, a
caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano.
5. 2° strato impermeabile dell’Elemento di
tenuta (Paralon ARD-HS plus ST), in
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membrana prefabbricata, in bitume polimero elastoplastomerico, spessore mm 4 + ardesia, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, auto protetta sulla faccia
superiore con ardesia color naturale, posata,
a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano, con sormonte, laterali e di testa, sfalsate
rispetto al 1° strato.
Supporto strutturale in lamiere grecate, visto prima della posa della stratigrafia impermeabile termoisolata – Stratigrafia “D”.
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Posa, con fissaggio meccanico, del 2° strato termoisolante in pannelli di
perlite espansa e leganti asfaltici; Sul fondo si nota il 1° strato impermeabile già posato in opera – Stratigrafia “D”.
Completamento del 1° strato dell’elemento di tenuta, in membrana
Bitextene Flex MT, con finitura “Textene” (fibre polimeriche testurizzate);
Sul lato sinistro si nota la realizzazione di una canale di gronda ricavato
con il posizionamento di un solo strato di pannello termoisolante –
Stratigrafia “D”.
Posa, a fiamma, di un rotolo di membrana Bitextene Flex MT, con finitura “Textene” (fibre polimeriche testurizzate) – Stratigrafia “D”.
Completamento del 2° strato dell’elemento di tenuta, in membrana Paralon ARD-HS plus ST, con finitura ardesiata; Sul lato sinistro si nota la realizzazione di una canale di gronda ricavato con il posizionamento di un solo strato di pannello termoisolante – Stratigrafia “E”.
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Schizzo del particolare esecutivo riguardante il canale di groda perimetrale – Stratigrafia “D”.
1. arcarecciatura portante del solaio strutturale.
2. profilato a “C” superiore del tamponamento.
3. pannelli di tamponamento in lamiera
coibentata sandwich.
4. lamiera di contenimento e giunto sagomata ad “L” con beccuccio superiore di
bloccaggio del pannello termoisolante in
poliyso espanso (rivestito sulla faccia a vista con velo di vetro bitumato), spessore
40 mm, fissato meccanicamente alla lamiera.
5. solaio strutturale in lamiere zincate (vedere capitolato).
6. colmo in lamiera realizzato in continuo
7. 1° strato termoisolante in pannelli di
perlite espansa, spessore 30 mm (vedere
capitolato).
8. 2° strato termoisolante in pannelli di
perlite espansa, spessore 30 mm, del tipo
rivestito sulla faccia superiore con bitume
politenato (vedere capitolato).
9. fissaggio meccanico dei due strati ter-
moisolanti realizzato con piastrine metalliche quadrate e viti autofilettanti (vedere
capitolato), posizionate in numero di
5/pannello, in modo da fissare contemporaneamente i due strati termoisolanti (vedere capitolato).
10.1° strato impermeabile in membrana
prefabbricata in bitume polimero, spessore
4 mm (vedere capitolato), i teli nella gronda saranno posizionati a spezzoni in senso
longitudinale alla direzione di gronda.
11.fissaggio meccanico al piede del risvoltino verticale del 1° strato impermeabile.
12.risvolto verticale del 1° strato impermeabile in membrana prefabbricata in bitume polimero, spessore 4 mm (vedere capitolato).
13.canale di gronda perimetrale ribassato,
realizzato con l’utilizzo di un solo strato
termoisolante.
14.risvolto verticale del 2° strato impermeabile in membrana prefabbricata in bitume polimero, autoprotetta con scaglie
d’ardesia, color grigio, spessore 4 mm + ar-
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desia (vedere capitolato), i teli nella gronda saranno posizionati a spezzoni in senso
longitudinale alla direzione di gronda.
15.la membrana verrà posizionata per la lunga
con cimosa, priva d’ardesia, verso l’interno, per il collegamento del 2° strato impermeabile della parte corrente della copertura.
16.2° strato impermeabile in membrana
prefabbricata in bitume polimero, autoprotetta con scaglie d’ardesia, color grigio,
spessore 4 mm + ardesia (vedere capitolato); la membrana verrà posizionata longitudinalmente alla linea di pendenza.
17.bocchettone di scarico realizzato in una
vaschetta ulteriormente ribassata nel canale di gronda.
18.la sovrapposizione dei vari strati impermeabili posati sulla gronda dovrà avvenire
in corrispondenza del salto di quota.
19.fissaggio meccanico sotto sormonta del
1° strato impermeabile.
20.scossalina di cappellotto a copertura
della testata del tamponamento.
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Stratigrafia “E” – impermeabilizzazione
termoisolata, a tetto rovescio,
per terrazzi perimetrali di copertura.
1. Supporto strutturale (solaio), in lastre
prefabbricate in Cls armato, alleggerite
con pignatte in cotto e superiore getto
collaborante.
2. Massetto delle pendenze, in Cls, ad inerte
fine, lisciato a frattazzo fine.
3. Strato d’imprimitura (Primer Dil), in
emulsione bituminosa stesa a rullo in ragione di circa 300 g/m2.
4. 1° strato impermeabile dell’Elemento di
tenuta (Bitextene Flex MT), in membrana
prefabbricata, in bitume polimero elastomerico, spessore mm 4, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, rivestita
su entrambe le facce con fibre polimeriche
testurizzate, “Textene” (per favorire l’adesione con gli elementi o strati a diretto contatto
al suo intradosso ed estradosso), posata, a
caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano.
5. 2° strato impermeabile dell’Elemento di
tenuta (Paralon NT 4 plus ST), in membrana prefabbricata, in bitume polimero elastoplastomerico, spessore mm 4, armata in
NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato
con filamenti longitudinali in fibra di vetro,
rivestita sulla faccia superiore con fibre polimeriche testurizzate, “Textene” (per favorire il pedonamento in corso di posa), posata,
a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano, con sormonte, laterali e di testa, sfalsate
rispetto al 1° strato.
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E
6. Strato separatore, in film di polietilene a
bassa densità (LDPE), spessore 220/100 di
mm, posato in totale indipendenza, a larga
sovrapposizione.
7. Strato termoisolante in pannelli di polistirene espanso estruso, a cellula chiusa, posati, a tetto rovescio, in totale indipendenza
sullo strato precedente.
Varie fasi di posa della stratigrafia impermeabile termoisolata – Stratigrafia “E”.
8. Strato filtrante, in NT sintetico imputrescibile del peso di 200 g/m2, posato in totale
indipendenza, a larga sovrapposizione.
9. Protezione, in ghiaietto tondo lavato di fiume, pezzatura 15-30 mm, steso sciolto nello
spessore medio di circa 50 mm.
Completamento della stratigrafia impermeabile termoisolata a “tetto rovescio”, zavorrata, nel cavedio riportato in questa foto, con ghiaino bianco
quarzifero – Stratigrafia “E”.
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Particolare esecutivo di un giunto carrabile.
Giunto di dilatazione – giunto con funzionamento impermeabile e meccanico svincolati
uno dall’altro.
1. solaio
2. taglio di giunto con larghezza circa 10 cm.
3. rialzo/stramazzo di contenimento giunto
impermeabile
4. strato di imprimitura bituminosa
5. strato Schermo al Vapore in membrana
prefabbricata in bitume polimero plastomerico (Schermo PE 25)
6. elemento termoisolante in doppio strato
di pannelli di sughero, incollati con mastice
di bitume ossidato fuso
7. 1° strato impermeabile in membrana prefabbricata in bitume polimero elastomerico
(Bitextene Flex MT)
8. 1° soffietto di giunto sagomato ad W negativo, realizzato in striscia (33-50 cm) di
membrana omogenea prefabbricata in bitume polimero elastomerico (Paraflex NT 4)
9. cordolo comprimibile da inserire nel soffietto di giunto, realizzato, secondo la dimensione di giunto (in funzione dei prodotti e diametri reperibili) in polietilene espanso, lana di roccia o lana di vetro resinata
10.2° soffietto di giunto sagomato ad W positivo realizzato in striscia (33-50 cm) di mem-
brana prefabbricata in bitume polimero elastomerico (Paraflex NT 4)
11.2° strato impermeabile in membrana prefabbricata in bitume polimero elastoplastomerico (Paralon NT4 plus ST)
12.protezione con 3° soffietto di giunto sagomato ad W positivo realizzato in membrana prefabbricata in bitume polimero elastoplastomerico (Paralon NT4 plus ST)
13.protezione con 4° soffietto di giunto sagomato ad W positivo realizzato in striscia
(100 cm) di membrana prefabbricata in
poliolefine, spessore 1,5 mm (SINTOFOIL
ST), posato a ponte sul giunto in senso
longitudinale
14.strato separatore in doppio film di polietilene a bassa densità spessore 20+20/100
di mm
15.pavimentazione in massetto armato di tipo
industriale
16.vuoto di giunto eventualmente riempito
con polistirene o polietilene espanso
17.profili a L in acciaio zincato, fissati a lato
del taglio di giunto
18.piastra a V rovescio in acciaio zincato,
fissata su un lato del giunto sopra ad un
profilo ad L e lasciata libera di scorrere sull’altro profilo ad L
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Realizzazione dei rialzi laterali e posizionamento
del 1° strato impermeabile – Giunto di dilatazione.
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Completamento del giunto con la realizzazione dei soffietti negativi e positivi – Giunto di dilatazione.
Prova ad invaso d’acqua per 72 ore, per testare la tenuta idraulica del giunto impermeabile – Giunto di dilatazione.
Fissaggio dei profili, in acciaio zincato, sagomati ad “L” posti lateralmente e
bloccati all’armatura della pavimentazione – Giunto di dilatazione.
Giunto completato con posizionamento e fissaggio del profilo, in acciaio zincato, sagomato a “V” rovescio, schiacciato, fissato solo da un lato del giunto
su un profilo ad “L” – Giunto di dilatazione.
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Particolare baggiolo di sostegno dei pilastrini in copertura.
Baggiolo
Rivestimento impermeabile del baggiolo di
supporto della piastra dei pilastrini metallici
posti in copertura.
1. piano di posa
2. baggiolo di sostegno pilastrino
3. strato d’imprimitura bituminosa
4. strato Schermo al Vapore/Impermeabilizzazione provvisoria
5. strato di collegamento in mastice di bitume fuso
6. doppio strato termoisolante
7. 1° strato impermeabile (vedere capitolato)
8. risvoltino verticale del 1° strato imper-
meabile, con fissaggio meccanico
9. piastra di fissaggio del pilastrino
10.tirafondi di fissaggio con dado e contro
dado (dado a metà altezza) e tirafondo tagliato a filo superiore del controdado
11.pilastrino in profilato metallico
12.risvolto verticale del 1° strato impermeabile (vedere capitolato), fermato contro
lo spessore della piastra descritta al punto 9
13.2° strato impermeabile (vedere capitolato)
14.risvolto verticale del 2° strato impermeabile, realizzato con membrana ardesiata, terminante in verticale a filo della quota
finita del baggiolo
Baggiolo visto prima della posa del rivestimento impermeabile.
15.rivestimento impermeabile della piastra, realizzato con pasta bituminosa elastoplastomerica
16.sigillatura dei dadi di bloccaggio dei tirafondi
17.strato separatore in film di LDPE color nero (più stabile ai raggi UV)
18.strato filtrante in NT sintetico imputrescibile
19.strato di protezione in ghiaietto tondo lavato di fiume
20.scossalina scatolare, in acciaio inox di rivestimento del baggiolo
21.sigillatura verticale della scossalina descritta al punto precedente, intorno al pilastrino
Baggiolo visto dopo il completamento dell’impermeabilizzazione e la posa
del dello scatolato di lamiera di acciaio inox.
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Divisione IMPER
INVERDIMENTO INTENSIVO “TETTO VERDE”
Membrane bitume-polimero a Islandbridge (Dublino)
Membrana Imper nel progetto
di ristrutturazione del Clancy Army
Barracks a Islandbridge, Dublino.
Il Clancy Army Bassacks è un’area in cui sono
situati vecchi fabbricati che nel passato erano
utilizzati dall’esercito irlandese, come caserme
e magazzini. L’area è situata in una insenatura
dov’è il porto di Dublino, non lontana dal famoso Phoenix Park: il terzo parco del mondo e
il più grande d’Europa.
Il progetto di ristrutturazione e sviluppo è stato affidato allo Studio HKR Architects il quale – considerando la vicinanza a tale parco – ha previsto
aree verdi, quante più possibile. La destinazione
d’uso è prevista per abitazioni ed uffici e le superfici da impermeabilizzare assommano a 10.000 m2.
La Divisione IMPER di IMPER ITALIA S.p.A. ha
fornito, per le zone non “a verde” (podium e
garage), la membrana PARALON NT4. Per le
zone “a verde” (i tetti verdi) ha fornito la membrana UNOSINT ANTIRADICE.
“GREEN ROOF” INTENSIVE ROOF GREENING
Bitumen polymer membrane in Islandbridge (Dublin)
Imper membranes used in
re-developing Clancy Army Barracks
in Islandbridge, Dublin.
Clancy Army Barracks, as the name implies, is
a group of old buildings formerly used by the
Irish army as barracks and warehouses. The
area is located on a bay near the port of Dublin,
not far from the famous Phoenix Park: Europe’s
largest park and the third-largest in the world.
The re-development project was assigned to
HKR Architects who – considering how close
it is to the park – decided to provide as much
green space as possible: quite a challenge,
since the old army buildings were to be converted to housing and offices whose surface
area to be waterproofed totals 10,000 square
meters.
To waterproof the “non-green” areas (podium
and garages), the IMPER ITALIA S.p.A. IMPER
Divison supplied PARALON NT4 membrane.
For the ”green” areas (the green roofs) INTER
supplied the UNOSINT ANTIRADICE root resistant grade membrane.
La stratigrafia adottata per i tetti verdi – nell’ordine, a partire dal
supporto strutturale di base – è così schematizzata:
1. UNOSINT ANTIRADICE
2. Tessuto non tessuto da 300 g/m2, di protezione
3. Pannello di protezione, accumulo e drenaggio
4. Strato filtrante in Polipropilene
5. Terreno di coltura (12 cm)
6. Inverdimento intensivo
6
5
Green roofs are built up in several layers as depicted in the diagram below, where they are shown starting from the structural
support upwards:
1. UNOSINT ANTIRADICE root resistant
grade membrane
2. Protective 300 g/m2 nonwoven fabric
3. Protection and drainage panel
4. Polypropylene filter layer
5. Soil (12 cm)
6. Greenery
4
3
2
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Divisione RUBBERFUSE
IMPERMEABILIZZAZIONE CON SINTOFOIL ANCHE A DOHA (QATAR)
Progetto: Barwa Housting Project
Lavoro: 70 case di abitazione sociali
Superficie totale: 85.000 m2
Committente: Barwa Investment Co.
Impresa costruttrice: Panceltica Ltd.
Impresa applicatrice: Unicon Ltd.
Stratigrafia:
• Struttura in acciaio modulare
• Copertura in legno
• Isolante termico:
Poliestere estruso fissato meccanicamente
• Sintofoil ST 1,2 Grigio
con fissaggio meccanico
La Divisione Rubberfuse della IMPER ITALIA
S.p.A., nel 2007, ha acquisito, in Qatar, la sua
prima, prestigiosa commessa di impermeabilizzazione. Riguarda uno dei progetti di abitazioni civili più importanti di un Paese che si sta
sviluppando in modo sorprendente. L’importanza del progetto è anche sottolineata sia dal
fatto che la Barwa è la Società d’investimento e
sviluppo più importante del settore, sia perché
la commessa aggiudicata è soltanto la prima di
altre tre previste per i successivi due anni.
WATERPROOFING WITH SINTOFOIL IN DOHA (QATAR)
In 2007, the IMPER ITALIA S.p.A RUBBERFUSE Division won its first
major waterproofing contract in Qatar. It is one of the most important
public housing projects in a country that is growing at an amazing
pace. The project’s importance is underscored both by the fact that
Barwa is the leading investment company in the sector, and because
the contract won by IMPER is only the first: three more are planned for
the next two years.
Project: Barwa Housting Project
Job: 70 public housing units
Total Surface Area: 85.000 m2
Purchaser: Barwa Investment Co.
Building Contractor: Panceltica Ltd.
Installer: Unicon Ltd.
Layering:
• Modular steel structure
• Wooden roofing
• Thermal insulation:
Mechanically retained extruded polyester
• Gray Sintofoil ST 1,2
membrane with mechanical retention
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Divisione RUBBERFUSE
NASCE DATAQUAD SINTOFOIL
Il programma per progettare sistemi impermeabili con membrane sintetiche tecnicamente avanzate
Dopo il successo di DATAQUAD 2000 dedicato alla progettazione di “sistemi impermeabili, per coperture continue, con membrane in bitume polimero”, nasce finalmente DATAQUAD SINTOFOIL,
versione 1.0, dedicato alla progettazione di sistemi impermeabili, per coperture continue, con
membrane polimeriche poliolefiniche a base
di polipropilene elastomerizzato (FPA).
DATAQUAD SINTOFOIL nasce dall’esperienza
italiana ed estera, ormai più che decennale, della
Divisione Rubberfuse di IMPER ITALIA, riguardo la
produzione, la progettazione e l’applicazione di
membrane in FPA, sulle coperture continue e prende in esame le varie tipologie applicative di sistemi
impermeabili (totale indipendenza con zavorramento, fissaggio meccanico e totale aderenza), con
le varie tipologie d’isolamento termico (non isolato termicamente, isolato a “tetto caldo”, isolato a
“tetto rovescio” e isolato a “tetto sandwich”) e di
protezione finale (senza protezione, protezione
pesante mobile e protezione pesante fissa).
Il Programma è compatibile coi i sistemi operativi
di Windows 95, 98, XP, 2000 ed il nuovo Vista (in
quest’ultimo caso l’installazione e l’apertura del
programma vanno eseguite come Amministratore
del sistema – vedere altre specifiche indicazioni
più avanti riportate).
Questo Programma, vuole essere uno strumento
di lavoro pratico e al contempo di semplice
utilizzo, che permette al Progettista o all’Applicatore di costruire, rispondendo ad una serie di
semplici quesiti, posti direttamente dal Programma, secondo le proprie necessità, il corretto sistema impermeabile, in tutte le sue componenti, a
partire dal supporto strutturale di base (solaio),
alla protezione finale e quindi all’utilizzo della copertura stessa, attraverso l’indicazione anche dell’isolamento termico, dell’elemento di tenuta e di
tutti i necessari strati o elementi accessori della
copertura.
Successivamente alle scelte, una volta che il
Programma di Progettazione, avrà individuato esattamente il sistema di copertura ricercato dall’Utilizzatore, verrà evidenziata un serie di soluzioni, in immagini grafiche digitalizzate, con i vari sistemi di copertura e con una descrizione sintetica del sistema stesso.
Cliccando sull’immagine scelta, verrà infine caricata e resa visibile, in dimensione maggiore, la
stessa immagine del sistema impermeabile, con i
vari elementi e strati che lo compongono, numerati, unitamente al capitolato tecnico descrittivo,
che costituirà anche la legenda del sistema impermeabile rappresentato nell’immagine caricata.
Un tasto presente sul programma permette di scaricare, in una cartella da definire da parte dell’Utente, l’immagine del sistema impermeabile
scelto, in formato DWG, per poterla usare singolarmente oppure inserire in un disegno progettuale elaborato con Programma CAD.
Un’icona (casetta) presente nella barra superiore
delle icone del Programma DATAQUAD SINTOFOIL, permette di accedere ad un “Sottoprogramma” dedicato ai Particolari Esecutivi che
più frequentemente si trovano nei sistemi di copertura con utilizzo di membrane poliolefiniche
in FPA (risvolti verticali, giunti di dilatazione, lucernari, grigliati, ecc.).
Facendo le proprie scelte con un sistema a “menù” si individuerà la tipologia di particolare esecutivo ricercato e anche in questo caso apparirà,
come nel Programma di Progettazione, una sequenza di immagini grafiche digitalizzate, accompagnate da una descrizione sintetica.
Cliccando sull’immagine scelta, verrà infine caricata e resa visibile, in dimensione maggiore, la
stessa immagine del particolare esecutivo, con
tutti gli elementi e strati che lo compongono, numerati, unitamente al capitolato tecnico descrittivo, che costituirà anche la legenda del particolare
esecutivo rappresentato nell’immagine caricata.
Anche in questo caso un tasto presente sul programma permette di scaricare, in una cartella
da definire da parte dell’Utente, l’immagine del
particolare esecutivo scelto, in formato DWG,
per poterla usare singolarmente oppure inseri-
20
re in un disegno progettuale elaborato con Programma CAD.
Il sistema di copertura e/o i particolari esecutivi
caricati dal Programma di progettazione o dal
Sottoprogramma dei Particolari esecutivi, sia per
quanto riguarda il testo del capitolato che l’immagine grafica, possono essere stampati direttamente dal Programma, cliccando sull’apposita icona
di stampa, oppure esportati, in altro Programma
(es. Videoscrittura o CAD) con sistema “copia-incolla” cliccando su due tasti dedicati (uno per il
testo del capitolato e uno per l’immagine digitalizzata), presenti nella barra delle icone.
In aiuto dell’Utilizzatore, nella barra delle icone,
sono sempre presenti tasti dedicati a:
• “Help” di schermata del Programma di progettazione, che dà informazioni e spiegazioni
riguardanti la schermata visibile al momento e
le varie scelte in essa riportate.
• “Glossario della terminologia tecnica” utilizzata nel Programma e nel testo dei Capitolati, dove viene specificatamente definito il significato dei principali termini tecnici, semplificando quanto già riportato nelle Normative
UNI dedicate.
• “Guida in linea” che apre un testo che spiega, passaggio per passaggio, l’utilizzo del Programma DATAQUAD SINTOFOIL, riguardo le
funzioni principali (Programma di Progettazione e Sottoprogramma di caricamento dei Particolari Esecutivi) unitamente all’utilizzo delle
altre icone di servizio ed aiuto.
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Divisione RUBBERFUSE
RUBBERSOLAR: SISTEMA FOTOVOLTAICO INTEGRATO ECOCOMPATIBILE
Energia fotovoltaica rinnovabile con impermeabilizzazioni sintetiche in TPO/FPA tecnicamente avanzate
Due specialisti
• IMPER ITALIA dal 1936 fabbrica sistemi impermeabilizzanti di varie tipologie, operando sul mercato italiano e sui mercati esteri
con tecnici e distributori specializzati. Dalla
metà degli anni ’90 la Società con la Divisione Rubberfuse, produce sistemi sintetici
impermeabilizzanti eco-compatibili di ultima
generazione a base di poliolefine (TPO/FPA)
denominati SINTOFOIL.
• UNITED SOLAR OVONIC, con il suo marchio UNI-SOLAR®‚ è leader mondiale nella
produzione di celle fotovoltaiche flessibili in
silicio amorfo (a-Si) a tripla giunzione. Essa
opera negli Stati Uniti, in Europa ed in moltissimi Paesi esteri. La Società si colloca all’avanguardia per questo tipo di produzione
grazie alla ricerca decennale svolta ed ai
suoi numerosi siti produttivi.
L’unione delle competenze e l’esperienza delle
due Società offrono all’utilizzatore delle soluzioni di impermeabilizzazione e di realizzazio-
ne di impianti fotovoltaici di alto livello qualitativo e di alta produttività.
Applicatori approvati e consulenza
La IMPER ITALIA progetta e suggerisce i
sistemi di impermeabilizzazione idonei
ai diversi tipi di copertura. Tramite il
suo Training Center ed il Servizio
Assistenza Tecnica vengono formati gli operatori delle imprese di applicazione per la corretta posa del Sistema
RUBBERSOLAR.
I componenti
• Pacchetto impermeabilizzante idoneo all’uso a cui è destinato, con strato finale in
SINTOFOIL.
• Moduli fotovoltaici SINTOFOIL PV, costituiti
da un supporto in SINTOFOIL accoppiato a
laminati fotovoltaici (PVL) a film sottile in silicio amorfo, tripla giunzione flessibile UNISOLAR®.
21
• A completamento, Società specializzate (integratori di sistemi) potranno progettare,
fornire ed installare i componenti accessori
(BOS) quali: inverter, quadri di comando,
cavi ecc., oltre ad espletare le formalità necessarie per le pratiche relative all’ottenimento delle tariffe incentivanti previste dal
DM 19/02/2007 (Conto Energia).
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È possibile inoltre effettuare l’applicazione diretta in cantiere, a determinate condizioni, delle celle fotovoltaiche UNI-SOLAR® rese autoadesive sul manto impermeabile realizzato in
SINTOFOIL RG con spessore di 1,8 mm opportunamente pre-tensionato e fissato meccanicamente in modo da evitare la formazione di pieghe che potrebbero compromettere la futura
adesione della cella fotovoltaica: il tutto con le
prescrizioni attualmente esistenti per il Modulo
(resistenza termica dell’isolante, pendenze minime per evitare tassativamente aree di acqua
stagnante, ecc.), già indicate nei nostri documenti tecnici.
Si dovranno inoltre rispettare le istruzioni relative all’applicazione delle celle; in particolare la
pulizia del manto, la temperatura ambientale
che deve essere superiore ai 10 °C, l’umidità
ambientale ecc., e le procedure di incollaggio
delle celle.
Questo sistema definito FIELD BONDING alternativo all’applicazione del più classico modulo
SINTOFOIL PV presenta i seguenti vantaggi:
• con tale sistema si riescono a posare un
maggior numero di Kwp sulle superfici impermeabilizzate;
• i costi finali sono decisamente inferiori in
relazione ai risparmi realizzati non fornendo il SINTOFOIL di supporto delle celle ed
evitando i rilevanti costi di imballaggio e di
trasporto.
La cella fotovoltaica resa autoadesiva assumerà
la denominazione di SINTOFOIL PV FIELD
BONDING 136 (144 … a seconda della potenza
della cella).
Prodotto e Sistema di Applicazione hanno l’approvazione dell’ISTITUTO CERTIFICATORE e
dell’UNISOLAR® OVONIC purché vengano rigorosamente seguite le procedure previste.
Certificazioni
• Il modulo SINTOFOIL PV è certificato secondo la norma CEI EN 61646 relativa ai
moduli a film sottile per impieghi terrestri, è
certificato secondo la Safety Class II del TÜV
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con limite di 1000 V di c.c., ed inoltre sono
marcati CE.
• Il SINTOFOIL per le impermeabilizzazioni è
certificato da EOTA e da altri istituti di certificazione italiani ed esteri quali ITC, UBAtc,
BBA, CSTB, EMI, IGH, SKZ, ZAG, F.M.,
OPCP, ecc.
• La IMPER ITALIA produce e vende in regime di Assicurazione della Qualità ISO 9001
e secondo i requisiti della marcatura CE.
Vantaggi del sistema
Integrazione architettonica
I moduli fotovoltaici SINTOFOIL PV sono completamente integrati con le strutture e quindi
ottengono il massimo contributo economico incentivante oltre ad un aspetto estetico decisamente migliore rispetto a sistemi alternativi non
integrati o parzialmente integrati.
Leggerezza
Il modulo SINTOFOIL PV è estremamente leggero, meno di 5 kg/m2; questa caratteristica
rende il sistema, di questo tipo, insostituibile su
strutture che non consentono i sovraccarichi di
altri sistemi fotovoltaici (pesi variabili da 15 a
45 kg/m2).
Rispetto dell’impermeabilizzazione
I moduli fotovoltaici SINTOFOIL PV sono applicati con saldatura ad aria calda, a mezzo di
apposite apparecchiature; non perforano il sistema impermeabilizzante e sono ad esso solidali, a differenza dei telai di sostegno dei moduli cristallini.
Applicabilità su coperture curve
I moduli, data la loro flessibilità, sono applicabili su superfici curve, a differenza di altri sistemi.
Infrangibili / pedonabili
I moduli non utilizzano vetro ma sono incapsulati in materie plastiche infrangibili di
lunghissima durata. Possono essere pedonabili, con le opportune precauzioni, per normale manutenzione.
SCHEDA TECNICA MODULO SINTOFOIL PV
CARATTERISTICHE FISICHE
Larghezza
Lunghezza
Spessore modulo
Spessore supporto Sintofoil
Peso
Peso per unità di superficie
Laminati UNI-SOLAR® PVL 136 (144)
CARATTERISTICHE ELETTRICHE
Potenza nominale massima (Pmax)
Tensione al Punto di massima potenza (Vmp)
Corrente al Punto di massima potenza (Imm)
Coefficiente di temperatura (Pmax)
U.M.
SINTOFOIL PV 272 (288)
SINTOFOIL PV 408 (432)
SINTOFOIL PV 544 (576)
mm
mm
mm
mm
kg
kg/m2
N
1050
5800
5
2
25,5
4,20
2
1500
5800
5
2
38,3
4,20
3
2100
5800
5
2
51
4,20
4
Wp
V
A
mW/°K
272 (288)
66
≥4,1 (4,36)
–286 (–0,21%/°C)
408 (432)
99
4,1 (4,36)
–286 (–0,21%/°C)
544 (576)
132
4,1 (4,36)
–286 (–0,21%/°C)
Nota
Considerando le diverse situazioni d’impiego dei prodotti e l’intervento di fattori da noi non dipendenti (supporti, condizioni di esercizio, inosservanza delle prescrizioni e del Manuale d’installazione, ecc.) non è possibile alla IMPER ITALIA S.p.A. assumere responsabilità in merito ai risultati ottenuti. Il progresso unito alla costante ricerca dei massimi livelli prestazionali possono apportare – nel tempo – modificazioni alle informazioni contenute in questo stampato, senza che la IMPER ITALIA
S.p.A. debba darne preavviso a tutti gli interessati.
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Maggiore produzione di energia elettrica
I moduli fotovoltaici SINTOFOIL PV producono energia anche in condizioni critiche quali:
• con luce diffusa;
• con basso irraggiamento;
• con elevate temperature estive;
• con orientamento non ottimale.
Tripla giunzione UNI-SOLAR®
Ogni pannello UNI-SOLAR® è composto da
celle solari in strati sottili di silicio a tripla giunzione, permettendo ai raggi blu, verdi e rossi
del sole di essere assorbiti in differenti strati
della cella, generando prestazioni notevoli.
Questa capacità di dividere lo spettro luminoso è la chiave di una efficienza accresciuta specialmente a bassi livelli di insolazione e con luce diffusa.
Tolleranza all’ombreggiamento
In relazione alla presenza di un diodo di bypass per ogni cella i moduli SINTOFOIL PV
producono energia elettrica anche se una parte
di questi non riceve la radiazione solare a causa di ombreggiamenti o sporcizia localizzata.
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La produzione annua in kwh per ogni kwp installato dipende da vari fattori che devono essere presi in considerazione per i calcoli di produttività e quindi per i tempi di ammortamento
della spesa totale:
• ubicazione geografica dell’impianto;
• angolo eventuale di inclinazione del modulo rispetto al piano orizzontale (TILT);
• angolo azimutale rispetto al sud;
• caratteristiche tecniche dei moduli fotovoltaici e degli altri componenti dell’impianto.
A titolo informativo il territorio italiano è suddiviso in 4 fasce geografiche (nord, centro, sud,
isole) ove tra il nord e le isole vi è una differenza di produttività annua di circa il 30% a favore
di queste ultime. Tali valori si ritrovano in apposite tabelle elaborate da ENEA, UNI, PVGIS.
Installazione
• L’installazione si svolge in modo semplice e
veloce, saldando ad aria calda con idonea
apparecchiatura i lembi perimetrali del modulo al foglio sottostante di SINTOFOIL.
• L’impermeabilizzazione in SINTOFOIL deve
essere di recente realizzazione.
Rendimento energetico
A parità di kwp installati i moduli SINTOFOIL
PV hanno maggiore produttività in kwh nell’arco dell’anno.
Utilizzo delle superfici delle coperture
I moduli SINTOFOIL PV sono completamente
aderenti alla superficie e quindi la possono coprire, in linea teorica, completamente, a differenza dei moduli cristallini che devono essere
installati “a schiera” distanziati tra di loro per
evitare ombreggiamenti reciproci.
Rispetto dell’ambiente
Le celle fotovoltaiche UNI-SOLAR® utilizzano
pochi mm di silicio (a Si) amorfo rispetto agli oltre 200 mm delle celle cristalline con evidente minor consumo di materie prime, ed inoltre il processo di fabbricazione sotto vuoto viene eseguito
a temperature più basse (+300 °C) rispetto a quelle di altri sistemi cristallini (+1000 ÷ +1500 °C). Di
conseguenza il consumo di energia per la fabbricazione di queste celle è inferiore, contribuendo meglio alla protezione dell’ambiente.
La molecola di base della membrana sintetica
in poliolefine (TPO/FPA) contiene solo atomi
di carbonio e idrogeno. Questo significa assenza di elementi inquinanti, quali cloro, piombo
ed altri metalli pesanti.
I moduli fotovoltaici SINTOFOIL PV riducono
le emissioni di CO2 (anidride carbonica). Per
ogni kwh prodotto dall’impianto fotovoltaico si
riducono le emissioni di CO2 di 886 g.
Conto energia
In Italia la produzione di energia elettrica da
fonti rinnovabili è stata incentivata secondo
quanto previsto dal DM del 17/02/2007.
Tale incentivazione è variabile a seconda della
potenza installata del singolo impianto e della
sua integrazione architettonica.
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• Lo strato termoisolante (se presente) deve
avere una resistenza alla temperatura >100 °C.
• I moduli fotovoltaici in SINTOFOIL PV saldati sul sottostante manto in SINTOFOIL
non devono essere sottoposti a ristagni d’acqua. In tale caso, può decadere la garanzia
relativa alla produttività dei moduli stessi. Si
consiglia pertanto di realizzare delle pendenze di circa il 4%.
• L’installazione di moduli fotovoltaici SINTOFOIL PV deve essere effettuata da imprese
approvate da IMPER ITALIA.
• I moduli devono essere mantenuti puliti
per preservarne l’efficienza.
• Prima dell’installazione occorre richiedere
il “Manuale d’installazione”.
Garanzie
• 25 anni per funzionamento delle celle all’80% della potenza nominale.
• 10 anni per il sistema impermeabilizzante.
• Sono disponibili programmi assicurativi per
il manto impermeabile per applicatori approvati da Reale Mutua Assicurazione.
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Divisione RUBBERFUSE
70.000 m2 di membrane sintetiche dell’ultima generazione
IL VULCANO BUONO
Il centro servizi polifunzionale progettato dal Renzo Piano Building WorkShop
Proprietà:
• Interporto Campano
• Gallerie Commerciali S.p.A.
Progettazione:
Renzo Piano Building Workshop
Società esecutrice: Vesuvio S.c.a.r.l.
Direzione Lavori: Studio Favero-Milan
Impresa di applicazione impermeabilizzazione: Gruppo T.M.C. S.r.l.,
Villastellone (TO)
Superficie impermeabilizzata: 70.000 m2
Nei pressi di Nola chi arriva si trova di fronte a
una montagna artificiale: il Vulcano Buono.
Si tratta di un nuovo Centro Servizi polifunzionale progettato dal Renzo Piano Building
Workshop.
Si tratta di un fabbricato alto 40 metri e con un
diametro di oltre 170 posto all’ingresso del CIS.
La forma della struttura fa riferimento alla morfologia del territorio in cui sorge, infatti ispiratore è stato il vero vulcano napoletano che lo
fronteggia.
Il Vulcano Buono non è solo un Centro Commerciale ma un grande centro multiservizi con
una superficie totale di 450.000 m2 (di cui
150.000 al coperto), un ipermercato esteso su
24.000 m2, una galleria commerciale, un cinema multisala, un albergo da 150 camere,
25 strutture di ristoro tra bar, ristoranti, pizzerie
e self-service e un parcheggio per ben 8.000
posti auto.
Tutte le attività sono organizzate intorno a un
giardino centrale che costituisce il nucleo aperto dell’edificio. Questo giardino (la piazza) è
un grande spazio di oltre 170.000 metri di diametro. Molta attenzione anche all’aspetto ecologico del progetto. Attorno alla struttura vi è
un grande polmone verde con più di 2.000 alberi. Inoltre, è stata riprogettata la rete stradale
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circostante a servizio del nuovo vulcano artificiale, in vista del notevole aumento del traffico
veicolare, specialmente nelle ore di punta (si
ipotizzano fino a 6.000 passaggi all’ora). La
struttura darà lavoro a circa 2.500 persone.
La IMPER ITALIA S.p.A. ha contribuito alla realizzazione del Vulcano Buono con le sue membrane impermeabilizzanti sintetiche dell’ultima
generazione in TPO/FPA (TPO = Thermoplastic
Polipropilene; FPA = Flexible Polypropilene
Alloy) ottenute per coestrusione di una lega di
poliolefine elastomerizzate a base polipropilenica, SINTOFOIL FB 500 con spessore di 1,8 mm.
Viste le caratteristiche della copertura, il sovraccarico permanente sulla falda, la presenza di
verde pensile e la destinazione d’uso dei sottostanti ambienti commerciali, i requisiti che sono stati richiesti al sistema impermeabile sono
stati i seguenti:
• compatibilità tra le varie componenti del sistema (elemento termoisolante, fissaggio
meccanico ed elemento di tenuta);
• manto ad elevata compatibilità ambientale
(manto atossico e facilmente riciclabile);
• resistenza totale alle radici, condizione questa fondamentale per un sistema in presenza di verde pensile;
• lunga durata nel tempo; trattandosi di un sistema impermeabile zavorrato è indispensabile utilizzare un manto impermeabile con
un’aspettativa di vita superiore ai 30 anni;
• attenta valutazione termoigrometrica per
evitare la formazione di condense negli stra-
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ti al di sotto dell’elemento termoisolante che
potrebbero causare infiltrazioni;
• resistenza alla compressione, necessaria in
quanto in presenza di un sovraccarico permanente;
• facilità di posa in opera.
La membrana prescelta è stata il SINTOFOIL
FB 500 da 1,8 mm che accoppiato ad un geotessile di elevata grammatura conferisce al
manto elevate caratteristiche di resistenza meccanica e resistenza a trazione, aumentando
considerevolmente la resistenza nelle zone di
fissaggio.
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Le principali caratteristiche tecniche del SINTOFOIL FB 500 sono le seguenti:
SCHEDA TECNICA MODULO SINTOFOIL FB 500
Caratteristiche (1)
Spessore standard
Dimensioni standard rotoli
Colori standard (2)
Trazione
- Resistenza L/T
- Allungamento a rottura L/T
Flessibilità a freddo (3)
Stabilità dimensionale
Resistenza alla lacerazione L/T
Permeabilità al vapore
Punzonamento statico
Punzonamento dinamico
Impermeabilità all’acqua (60 kPa)
Resistenza alle radici (FLL)
Norma
EN 1849-2
EN 1848-2
U.M.
mm
m
Tipo
1,8
2,10 x 25
grigio
EN 12311-2
EN 12311-2
EN 495/5
EN 1107-2
EN 12310/1
EN 1931
EN 12730/B
EN 12691/B
EN 1928
N/mm2
%
°C
%
N
16/15
700/700
″ –40
″ 0,5
950/850
90.000
≥ L35
″ I 10
Assoluta
Supera la prova
(1)
I valori indicati si riferiscono alla membrana in TPO/FPA priva del non tessuto di accoppiamento.
Colore della faccia a vista. Il colore della faccia inferiore è sempre nero (signal layer). Altri colori della faccia a vista sono disponibili a richiesta.
(3) Non testata a temperature inferiori.
(2)
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DIVISIONE RHEN EDILIZIA
ELASTOSINT PU:
sistema impermeabilizzante liquido, poliuretanico, monocomponente
per applicazioni multifunzionali ad elevate prestazioni
L’Elastosint PU consente di realizzare impermeabilizzazioni continue di nuove coperture
dalle geometrie complesse, rifacimenti di manti bituminosi deteriorati, impermeabilizzazioni
di pavimenti e terrazzi senza demolire.
È indicato per l’applicazione su:
• calcestruzzo e massetti cementizi;
• fibrocemento;
• manti bituminosi deteriorati;
• pavimentazioni piastrellate;
• lattonerie;
• poliuretano spruzzato in opera.
Vantaggi
I vantaggi che offre il sistema ELASTOSINT PU
sono tanti:
• facilità di applicazione;
• assenza di giunzioni;
• adesione continua ai supporti
(previa l’adozione di appositi primers);
• velocità di posa;
• velocità di messa in esercizio
(possibile applicazione con accelerante);
• traspirante;
• elevata resistenza chimica e meccanica
(pedonabile);
• eccezionali caratteristiche di allungamento
e capacità di far ponte sulle fessure
(sino a 2 mm a –10°);
• elevata valenza estetica (colorato);
• facile da riparare.
Prodotto
Il sistema ELASTOSINT PU è composto dai
seguenti prodotti:
• ELASTOSINT PU PRIMER TILE
Primer per supporti ceramizzati.
• ELASTOSINT PU PRIMER SB
Primer per supporti cementiti, bituminosi
e lattonerie.
• ELASTOSINT PU
Membrana impermeabilizzante liquida
poliuretanica.
• ELASTOSINT PU TOP COLOR
Strato di finitura del sistema ELASTOSINT
PU che aumenta la resistenza al calpestio, la
brillantezza e la resistenza agli U.V.
L’ELASTOSINT PU TOP COLOR è disponibile nei colori bianco, grigio, rosso e verde.
• ELASTOSINT PU RAPID
Additivo accelerante.
• RHENFLEX PU
Sigillante poliuretanico monocomponente
in cartuccia per sigillare eventuali crepe.
• ARMOFLUX PE 50
Tessuto d’armatura in poliestere per il rinforzo su risvolti verticali o congiunzioni con
lattonerie, comignoli, impianti, giunti ecc.
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Notizie in breve
La IMPER ITALIA presente al
BATIMAT 2009 di Parigi
Si è svolto dal 2 al 7 Novembre, presso Paris
Expo – Porte de Versailles, il BATIMAT 2009,
ben noto salone d’importanza mondiale del
settore edilizio.
• Fogli per l’impermeabilizzazione di gallerie
naturali e artificiali.
• Membrane bitume-polimero per l’impermeabilizzazione di coperture.
• Prodotti impermeabilizzanti liquidi.
• Prodotti resinosi per l’impermeabilizzazione.
All’interno dello stand, i tecnici funzionari della AGRU ENVIRONNEMENT FRANCE e della
IMPER ITALIA hanno illustrato ai molti visitatori
i prodotti della IMPER ITALIA e della EURODUE
• Impermeabilizzazione con membrane bitume-polimero;
• Impermeabilizzazione di gallerie e opere
interrate con fogli in PVC.
Incontro con i principali
distributori europei
della Divisione Rubberfuse
Nel mese di gennaio 2009 a Mappano, presso
il Training Center della Business Unit Impermeabilizzanti, si è tenuto un incontro con i
principali distributori europei della Divisione
Rubberfuse. Nel corso dei lavori sono state presentate dalla IMPER ITALIA e dalla MAST
Società belga sua agente, le strategie di marketing per l’anno ed i nuovi prodotti.
A Bari, il 15 maggio 2009, presso l’hotel Majesty,
si è tenuto, con il patrocinio degli Ordini degli
Architetti e degli Ingegneri della provincia di
Bari, un convegno sui Sistemi impermeabilizzanti bituminosi e sintetici e sui sistemi fotovoltaici integrati.
In particolare gli argomenti trattati sono stati:
• Sistemi impermeabilizzanti di copertura in
bitume-polimero.
• Percorso progettuale per la scelta corretta del
pacchetto di copertura - DATAQUAD 5.0.
• Principali patologie delle coperture.
• Marcatura CE: riflessi sulle membrane impermeabilizzanti.
• Membrane impermeabilizzanti sintetiche in
poliolefine.
• Membrane sintetiche in poliolefine rispondenti alle normative Energy Star.
• Sistemi fotovoltaici integrati Rubbersolar con
celle flessibili in silicio amorfo.
Al convegno ha partecipato con interesse un
folto pubblico.
01-10-10000 / n° 1
A questa manifestazione la IMPER ITALIA era
presente con uno stand nel Settore Impermeabilizzazione, nella Hall 1. La partecipazione
era in abbinamento con la Società AGRU
ENVIRONNEMENT FRANCE, società partecipata dal 2007 che rappresenta la Divisione IMPER
di Mappano (TO) e la controllata EURODUE di
Marano Ticino. La AGRU dal 1994 opera sul
mercato francese, per la commercializzazione di:
• Geomembrane per impermeabilizzazione di
terreni, bacini, discariche, canali d’irrigazione, ecc.
• Prodotti geosintetici a base bentonitica.
• Prodotti per il consolidamento, sostegno e
contro l’erosione dei terreni.
• Griglie sintetiche per il drenaggio nel genio
civile.
Lo stand IMPER ITALIA/Agru è stato, come
sempre visitato da moltissimi operatori del settore sia Francesi sia di vari altri Paesi.
Convegno Imper Italia a Bari
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