IMPER ITALIA SpA
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Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:25 Pagina 1 Redazione e Uffici: IMPER ITALIA S.p.A. Via Volta, 8 – 10071 Mappano - Borgaro (TO) – tel. (011) 222.55.00 (r.a.) fax (011) 222.54.70 – www.imper.it – e-mail: [email protected] Direttore responsabile: Arch. Massimo Bo Autorizzazione del Tribunale di Torino N° 4902 del 18/04/’96 PERIODICO D’INFORMAZIONE SOMMARIO Pag. 1 - IMPER ITALIA: Per le generazioni future Pag. 5 - Nuovo ospedale di Legnano Pag. 18 - Inverdimento intensivo “tetto verde” Pag. 19 - Impermeabilizzazione con Sintofoil anche a Doha (Qatar) Pag. 20 Pag. 21 Pag. 24 Pag. 27 Pag. 28 - Nasce Dataquad Sintofoil RUBBERSOLAR: Sistema fotovoltaico integrato Ecocompatibile Il vulcano buono Elastosint PU Notizie in breve Anno XIII – n° 1 – 2010 English article inside IMPER ITALIA PER LE GENERAZIONI FUTURE La IMPER ITALIA è da sempre attenta ai problemi ambientali e sa che il mondo attuale ci è solo momentaneamente affidato, e che dobbiamo lasciarlo in eredità alle generazioni future, nelle migliori condizioni possibili. Per questo la Società è impegnata in produzioni e tecnologie sempre più attente al lavoro e all’ambiente quali: • membrane sintetiche SINTOFOIL di nuova generazione in TPO/FPA, esenti da plastificanti e riciclabili; • riduzione delle emissioni di CO2 grazie al nuovo impianto fotovoltaico realizzato per lo stabilimento di Mappano con il sistema RUBBERSOLAR; • membrane impermeabilizzanti antiradici per tetti verdi (FLL); • certificazione dello stabilimento BS OHSAS 18001:2007 - Salute e sicurezza sul lavoro; • adesione all’associazione Green Building Council – Edilizia sostenibile. 1 Impa_NOTES_gen_2010.qxp:NOTES_luglio_2005OK MEMBRANE SINTETICHE SINTOFOIL Dalla metà degli anni Novanta la IMPER ITALIA produce il Sintofoil, membrana impermeabilizzante sintetica ottenuta per coestrusione di una lega di poliolefine elastomerizzate a base propilenica (TPO/FPA). I tecnopolimeri di base del Sintofoil conferiscono alla membrana caratteristiche peculiari che la rendono interessante per qualsiasi genere di impermeabilizzazione; inoltre, il Sintofoil garantisce riciclabilità totale e compatibilità ambientale. Solo atomi di carbonio e idrogeno nella mo- 8-02-2010 11:56 Pagina 2 lecola dei tecnopolimeri di base: questo significa assenza di elementi inquinanti quali biombo, cloro e altri metalli pesanti. Inoltre, il Sintofoil non contiene plastificanti. Tali tecnopolimeri consentono al Sintofoil di “durare in servizio per oltre “30 ANNI”, come recentemente certificato dall’Istituto inglese B.B.A (Britisch Board of Agreement), a seguito di severi controlli in cantieri realizzati nel passato e successive controanalisi di laboratorio. Tale durabilità del prodotto contribuisce anch’essa al risparmio energetico totale relativo al Sintofoil. 2 Impa_NOTES_gen_2010.qxp:NOTES_luglio_2005OK 8-02-2010 11:56 Pagina 3 IMPIANTO FOTOVOLTAICO RUBBERSOLAR Nel corso del 2009 la IMPER ITALIA ha realizzato, per alimentare il proprio stabilimento di Mappano, un impianto fotovoltaico a totale integrazione architettonica. È importante evidenziare che la capacità produttiva annua di energia elettrica è di 70.550 kWh/anno e che tale produzione avviene con emissioni nulle, con un risparmio di emissioni in atmosfera di anidride carbonica pari a 53.000 kg/anno e di ossido di azoto pari a 118 kg/anno. Le tonnellate equivalenti di petrolio risparmiate ammonteranno a 17, 85 t/anno. Per l’impianto si è utilizzato il sistema fotovoltaico integrato, ecocompatibile RUBBERSOLAR basato su celle flessibili di silicio amorfo. COPERTURE A VERDE Si sta riscontrando ultimamente un progressivo interesse per la realizzazione di coperture a verde che danno un notevole contributo di compensazione ambientale, specialmente là dove le costruzioni utilizzano una parte del territorio modificandolo permanentemente. Le coperture a verde, nelle aree dove sono adottate, contribuiscono a migliorare la regimazione idrica causata dall’acqua piovana grazie alla capacità di taluni sistemi di accumulare, trattenere e restituire l’acqua ambientale. La IMPER ITALIA ha realizzato la impermeabilizzazione di numerose e importanti co- 3 perture a verde, basate sull’impiego di fogli in poliolefine (TPO/FPA) Sintofoil della Divisione RUBBERFUSE, certificati resistenti alle radici secondo la norma tedesca FLL. Impa_NOTES_gen_2010.qxp:NOTES_luglio_2005OK 8-02-2010 11:56 SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO La IMPER ITALIA è impegnata ad ottimizzare il proprio processo, in modo da assicurare una gestione secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità. A tal fine l’Azienda persegue il massimo coinvolgimento e partecipazione del personale nella condivisione della politica e degli obiettivi. Si impegna altresì al mantenimento di un sistema di gestione qualità conforme alla normativa ISO 9001:2008 e di un sistema di gestione della sicurezza conforme alla normativa BS OHSAS 18001:2007, curandone il continuo miglioramento. In tale contesto l’Azienda punta al miglioramento continuo e alla prevenzione, coinvolgendo il personale che lavora per sé o per suo conto. L’Azienda promuove ogni azione diretta a far sì che le sue attività non presentino rischi significativi per la salute e la sicurezza sul lavoro. GREEN BUILDING COUNCIL La IMPER ITALIA ha aderito al Green Building Council Italia (GBC Italia): associazione che si propone di favorire e accelerare la diffusione di una cultura dell’edilizia sostenibile, sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’impatto che le modalità di progettazione e costruzione degli edifici hanno sulla qualità della vita dei cittadini e fornire parametri di riferimento chiari agli operatori del settore. Il GBC Italia ha il compito di diffondere e sviluppare le caratteristiche degli standard del LEED (Leadership in Energy and Enviromental Design) in Italia. Si tratta di parametri per l’edilizia sostenibile, sviluppati negli USA e applicati già in 41 Paesi del mondo per lo sviluppo e la diffusione di edifici “verdi”. 4 Pagina 4 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:26 Pagina 5 Divisione IMPER 35.000 m2 di superficie impermeabilizzata NUOVO OSPEDALE DI LEGNANO 570 nuovi posti letto Il nuovo Ospedale di Legnano è uno dei cantieri gestiti da Infrastrutture Lombarde e il progetto rientra nel Piano straordinario da 5 miliardi di euro per 5.837 nuovi posti letto in Lombardia. Il complesso ospedaliero è organizzato in un unico edificio, articolato in quattro piani fuori terra ed un piano seminterrato che si sviluppa intorno alla piazza centrale d’accoglienza. Sono previsti circa 570 posti degenza, nonché i reparti di Fisioterapia, Dialisi, Radiote- rapia, Medicina Nucleare, Endoscopia, aree funzionali dedicate ai servizi di day surgery, ambulatori, medicina d’urgenza, centro trasfusionale e prelievi, farmacia, sterilizzazione, cucina, reparto Ostetricia (con la sala operatoria di emergenza), reparto di Pediatria, reparto terapia intensiva, ecc. Il progetto è articolato con un serrato impianto che definisce una corte centrale chiusa, e sette corti aperte, articolate anche in relazione ai diversi settori, cui fanno riferimento. Il Complesso Ospedaliero comprende, progettualmente, inoltre: • un teatro gradonato; • la piazza delle cerimonie direttamente collegata al centro congressi, su cui si affaccia la banca; • la corte centrale pavimentata in granito che è attraversata dal blocco vetrato del bar ponendosi a disposizione di degenti e visitatori e diventando l’autentico luogo di incontro dell’ospedale; • un asilo nido che con due corti verdi che può ospitare i figli dei dipendenti. Settembre 2009 – l’ospedale è praticamente completato. Per quanto riguarda le opere d’impermeabilizzazione. Le coperture più scure sono quelle protette con membrana ardesiata, mentre quelle più chiare sono quelle protette con ghiaietto. 5 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:26 Pagina 6 Concedente: Azienda Ospedaliera Ospedale Civile di Legnano Concessionario: Genesi UNO S.p.a. Realizzazione: CO.CO.N.O.L - (Consorzio Costruttore Nuovo Ospedale di Legnano), via Monterosa 93, Milano Project Manager: Ing. Luigi Bosoni Direttore Tecnico di Cantiere: Ing. Pier Angelo Natali Impresa Specializzata esecutrice delle opere d’Impermeabilizzazione: • DI MAURO S.r.l., viale delle Industrie 26, Paderno Dugnano (MI) • MS ISOLAMENTI S.p.a., via Ambrosoli 26, Baruccana di Seveso (MI) Progettazione: • Dott. Arch. Luigi Colombo TECHINT, via Monte Rosa 93, Milano • BOTTICINI ARCHITETTI, via Parrocchia, Brescia (BS) Periodo di realizzazione: 2006-2010 Destinazioni d’uso dell’opera: Centro Ospedaliero Superficie impermeabilizzata: circa 35.000 m2 Febbraio 2008 – completamento delle impermeabilizzazioni in copertura con finitura ardesiata (più scura) e in ghiaietto (più chiaro). Marzo 2007 – inizia la posa in copertura degli strati impermeabili (Schermo al Vapore, con funzione d’impermeabilizzazione provvisoria). Novembre 2006 – ospedale in costruzione. 6 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK Stratigrafia “A” – impermeabilizzazione termoisolata, a tetto caldo, per la pavimentazione dei locali tecnologici. 1. Supporto strutturale (solaio), in lastre prefabbricate in Cls armato, alleggerite con pignatte in cotto e superiore getto collaborante. 2. Massetto delle pendenze, in Cls con inerte d’argilla espansa. 3. Piano di posa, in Cls. lisciato. 4. Strato d’imprimitura (Primer Dil), in soluzione bituminosa stesa a rullo in ragione di circa 300 g/m2. 5. Strato Schermo al Vapore (Schermo PE 25), con funzione iniziale di impermeabilizzazione provvisoria, in membrana prefabbricata, in bitume polimero plastomerico, spessore mm 2,5, armata in NT di poliestere, posata, a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano. 6. Strato di collegamento, in bitume ossidato fuso, steso a caldo mediante spazzolone di tampico, in ragione di circa 2 kg/m2. 7. 1° strato termoisolante (con anche funzione d’isolamento acustico antivibrante) in pannelli di sughero biondo, posati incollati mediante la spalmatura di bitume fuso descritta al punto precedente. 8. Strato di collegamento, in bitume ossidato fuso, steso a caldo mediante spazzolone tampico, in ragione di circa 2 kg/m2. 9. 2° strato termoisolante (con anche funzione d’isolamento acustico antivibrante) in pannelli di sughero biondo, posati incollati mediante la spalmatura di bitume fuso descritta al punto precedente, con accostamenti sfalsati rispetto al 1° strato. 5-02-2010 13:26 Pagina 7 A 10. Strato di collegamento, in bitume ossidato fuso, steso a caldo mediante spazzolone tampico, in ragione di circa 1,5 kg/m2. 11. 1° strato impermeabile dell’Elemento di tenuta (Bitextene Flex MT), in membrana prefabbricata, in bitume polimero elastomerico, spessore mm 4, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, rivestita su entrambe le facce con fibre polimeriche testurizzate, “Textene” (per favorire l’adesione con gli elementi o strati a diretto contatto al suo intradosso ed estradosso), posata, a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano. 12. 2° strato impermeabile dell’Elemento di tenuta (Paralon NT 4 plus ST), in membrana prefabbricata, in bitume polimero elastoplastomerico, spessore mm 4, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fi- bra di vetro, rivestita sulla faccia superiore con fibre polimeriche testurizzate, “Textene” (per favorire il pedonamento in corso di posa), posata, a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano, con sormonte, laterali e di testa, sfalsate rispetto al 1° strato. 13. Strato separatore, in doppio film di polietilene a bassa densità (LDPE), spessore 20+20/100 di mm, posato in totale indipendenza a giunti sfalsati tra i due strati. 14. Pavimentazione di tipo industriale, armata con rete elettrosaldata 10x10, con finitura superficiale a spolvero di quarzo. Al piede dei risvolti verticali, nello spessore della pavimentazione è stato posizionato un elemento comprimibile in polietilene espanso, atto ad assorbire le pressioni, sullo strato impermeabile verticale, dovute alle dilatazioni termiche estive della pavimentazione. Posa dello strato Schermo al Vapore – Impermeabilizzazione provvisoria – Stratigrafia “A”. Posa del doppio strato termoisolante in pannelli di sugnero, incollato mediante spalmature di bitume ossidato fuso – Stratigrafia “A”. Ribassamento dello strato termoisolante, posato in un unico strato, in corrispondenza del posizionamento dei bocchettoni di scarico – Stratigrafia “A”. Completamento impermeabilizzazione in corrispondenza del ribassamento dei bocchettoni di scarico – Stratigrafia “A”. 7 Impa_NOTES_gen_2010.qxp:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:59 Completamento del 2° strato dell’elemento di tenuta in doppio strato di membrane in bitume polimero – Stratigrafia “A”. Pagina 8 Posa del 1° strato dell’elemento di tenuta in doppio strato di membrane in bitume polimero – Stratigrafia “A”. Collaudo ad invaso d’acqua per almeno 72 ore, prima della posa della pavimentazione – Stratigrafia “A”. Posa della rete d’armatura, distanziata lungo i risvolti verticali – Stratigrafia “A”. Posa della pavimentazione in massetto di tipo industriale – Stratigrafia “A”. 8 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK Stratigrafia “B” – impermeabilizzazione non termoisolata per copertura viadotto di accesso al Pronto soccorso. 1. Supporto strutturale (solaio), in elementi prefabbricati in Cls armato e superiore getto collaborante. 2. Strato d’imprimitura (Primer Dil), in emulsione bituminosa stesa a rullo in ragione di circa 300 g/m2. 3. 1° strato impermeabile dell’Elemento di tenuta (Bitextene Flex MT), in membrana prefabbricata, in bitume polimero elastomerico, spessore mm 4, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, rivestita su entrambe le facce con fibre polimeriche testurizzate, “Textene” (per favorire l’adesione con gli elementi o strati a diretto contatto al suo intradosso ed estradosso), posata, a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano. 4. 2° strato impermeabile dell’Elemento di tenuta (Paralon NT 4 plus ST), in membrana prefabbricata, in bitume polimero elastoplastomerico, spessore mm 4, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, rivestita sulla faccia superiore con fibre polimeriche testurizzate, “Textene” (per favorire il pedonamento in corso di posa), posata, a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano, con sormonte, laterali e di testa, sfalsate rispetto al 1° strato. 5. Strato separatore, in doppio film di polietilene a bassa densità (LDPE), spessore 20+20/100 di mm, posato in totale indipendenza a giunti sfalsati tra i due strati. 6. Cappa di protezione in Cls, armato. 7. Pavimentazione carrabile in conglomerato bituminoso, tipo “Binder”; al piede dei risvolti verticali, nello spessore della cappa e della pavimentazione in conglomerato è stato posizionato un elemento comprimibile in polietilene espanso, atto ad assorbire le pressioni, sullo strato impermeabile verticale, dovute alle dilatazioni termiche estive della pavimentazione. 5-02-2010 13:26 Pagina 9 B C Stratigrafia “C” – impermeabilizzazione termoisolata per terrazzi perimetrali di copertura. 1. Supporto strutturale (solaio), in lastre prefabbricate in Cls armato, alleggerite con pignatte in cotto e superiore getto collaborante. 2. Massetto delle pendenze, in Cls con inerte d’argilla espansa. 3. Piano di posa, in Cls lisciato. 4. Strato d’imprimitura (Primer Dil), in soluzione bituminosa stesa a rullo in ragione di circa 300 g/m2. 5. Strato Schermo al Vapore (Schermo PE 25), con funzione iniziale di impermeabilizzazione provvisoria, in membrana prefabbricata, in bitume polimero plastomerico, spessore mm 2,5, armata in NT di poliestere, posata, a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano. 9 6. Strato di collegamento, in bitume ossidato fuso, steso a caldo mediante spazzolone tampico, in ragione di circa 2 kg/m2. 7. 1° strato termoisolante in pannelli di perlite espansa e leganti asfaltici, posati incollati mediante la spalmatura di bitume fuso descritta al punto precedente. 8. Strato di collegamento, in bitume ossidato Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK fuso, steso a caldo mediante spazzolone di tampico, in ragione di circa 2 kg/m2. 9. 2° strato termoisolante in pannelli di perlite espansa e leganti asfaltici, posati incollati mediante la spalmatura di bitume fuso descritta al punto precedente, con accostamenti sfalsati rispetto al 1° strato; I pannelli sono del tipo rivestiti sulla faccia superiore con bitume politenato, quale elemento di collegamento, per consentire l’applicazione diretta a fiamma del 1° strato impermeabile dell’elemento di tenuta. 10.1° strato impermeabile dell’Elemento di tenuta (Bitextene Flex MT), in membrana prefabbricata, in bitume polimero elastomerico, spessore mm 4, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, rivestita su entrambe le facce con fibre polimeriche testurizzate, “Textene” (per favorire l’adesione con gli elementi o strati a diretto contatto al suo intradosso ed estradosso), posata, a Terrazzi, già ricoperti con lo Schermo al VaporeImpermeabilizzazione provvisoria, in attesa della posa dell’isolamento termico – Stratigrafia “C”. 5-02-2010 13:26 Pagina 10 caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano. 11.2° strato impermeabile dell’Elemento di tenuta (Paralon NT 4 plus ST), in membrana prefabbricata, in bitume polimero elastoplastomerico, spessore mm 4, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, rivestita sulla faccia superiore con fibre polimeriche testurizzate, “Textene” (per favorire il pedonamento in corso di posa), posata, a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano, con sormonte, laterali e di testa, sfalsate rispetto al 1° strato. 12.Strato separatore, in film di polietilene a bassa densità (LDPE), spessore 220/100 di mm, posato in totale indipendenza, a larga sovrapposizione. 13.Strato filtrante, in NT sintetico imputrescibile del peso di 200 g/m2, posato in totale indipendenza, a larga sovrapposizione. 14.Protezione, in ghiaietto tondo lavato di fiume, pezzatura 15-30 mm, steso sciolto nello spessore medio di circa 50 mm. Posa, con incollaggio a bitume ossidato fuso, dei pannelli termoisolanti in perlite espansa e leganti asfaltici – Stratigrafia “C”. Copertura completata con lla protezione in ghiaietto tondo lavato di fiume – Stratigrafia “C”. 10 Scarico, protetto da griglia paraghiaia e retina in acciaio inox, circondato da ciottoli di pietra – Stratigrafia “C”. Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK Stratigrafia “D” – impermeabilizzazione termoisolata per terrazzi di copertura con finitura ardesiata. 1. Supporto strutturale (solaio), in lamiere grecate. 2. 1° strato termoisolante in pannelli di perlite espansa e leganti asfaltici (il fissaggio meccanico posto sul 2° strato fisserà anche i pannelli del 1° strato al supporto strutturale). 3. 2° strato termoisolante in pannelli di perlite espansa e leganti asfaltici, posati con fissaggio meccanico con accostamenti sfalsati rispetto al 1° strato; I pannelli sono del tipo rivestiti sulla faccia superiore con bitume politenato, quale elemento di collegamento, per consentire l’applicazione diretta a fiamma del 1° strato impermeabile dell’elemento di tenuta. 4. 1° strato impermeabile dell’Elemento di tenuta (Bitextene Flex MT), in membrana prefabbricata, in bitume polimero elastomerico, spessore mm 4, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, rivestita su entrambe le facce con fibre polimeriche testurizzate, “Textene” (per favorire l’adesione con gli elementi o strati a diretto contatto al suo intradosso ed estradosso), posata, a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano. 5. 2° strato impermeabile dell’Elemento di tenuta (Paralon ARD-HS plus ST), in 5-02-2010 13:26 Pagina 11 D membrana prefabbricata, in bitume polimero elastoplastomerico, spessore mm 4 + ardesia, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, auto protetta sulla faccia superiore con ardesia color naturale, posata, a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano, con sormonte, laterali e di testa, sfalsate rispetto al 1° strato. Supporto strutturale in lamiere grecate, visto prima della posa della stratigrafia impermeabile termoisolata – Stratigrafia “D”. 11 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:26 Pagina 12 Posa, con fissaggio meccanico, del 2° strato termoisolante in pannelli di perlite espansa e leganti asfaltici; Sul fondo si nota il 1° strato impermeabile già posato in opera – Stratigrafia “D”. Completamento del 1° strato dell’elemento di tenuta, in membrana Bitextene Flex MT, con finitura “Textene” (fibre polimeriche testurizzate); Sul lato sinistro si nota la realizzazione di una canale di gronda ricavato con il posizionamento di un solo strato di pannello termoisolante – Stratigrafia “D”. Posa, a fiamma, di un rotolo di membrana Bitextene Flex MT, con finitura “Textene” (fibre polimeriche testurizzate) – Stratigrafia “D”. Completamento del 2° strato dell’elemento di tenuta, in membrana Paralon ARD-HS plus ST, con finitura ardesiata; Sul lato sinistro si nota la realizzazione di una canale di gronda ricavato con il posizionamento di un solo strato di pannello termoisolante – Stratigrafia “E”. 12 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:26 Pagina 13 Schizzo del particolare esecutivo riguardante il canale di groda perimetrale – Stratigrafia “D”. 1. arcarecciatura portante del solaio strutturale. 2. profilato a “C” superiore del tamponamento. 3. pannelli di tamponamento in lamiera coibentata sandwich. 4. lamiera di contenimento e giunto sagomata ad “L” con beccuccio superiore di bloccaggio del pannello termoisolante in poliyso espanso (rivestito sulla faccia a vista con velo di vetro bitumato), spessore 40 mm, fissato meccanicamente alla lamiera. 5. solaio strutturale in lamiere zincate (vedere capitolato). 6. colmo in lamiera realizzato in continuo 7. 1° strato termoisolante in pannelli di perlite espansa, spessore 30 mm (vedere capitolato). 8. 2° strato termoisolante in pannelli di perlite espansa, spessore 30 mm, del tipo rivestito sulla faccia superiore con bitume politenato (vedere capitolato). 9. fissaggio meccanico dei due strati ter- moisolanti realizzato con piastrine metalliche quadrate e viti autofilettanti (vedere capitolato), posizionate in numero di 5/pannello, in modo da fissare contemporaneamente i due strati termoisolanti (vedere capitolato). 10.1° strato impermeabile in membrana prefabbricata in bitume polimero, spessore 4 mm (vedere capitolato), i teli nella gronda saranno posizionati a spezzoni in senso longitudinale alla direzione di gronda. 11.fissaggio meccanico al piede del risvoltino verticale del 1° strato impermeabile. 12.risvolto verticale del 1° strato impermeabile in membrana prefabbricata in bitume polimero, spessore 4 mm (vedere capitolato). 13.canale di gronda perimetrale ribassato, realizzato con l’utilizzo di un solo strato termoisolante. 14.risvolto verticale del 2° strato impermeabile in membrana prefabbricata in bitume polimero, autoprotetta con scaglie d’ardesia, color grigio, spessore 4 mm + ar- 13 desia (vedere capitolato), i teli nella gronda saranno posizionati a spezzoni in senso longitudinale alla direzione di gronda. 15.la membrana verrà posizionata per la lunga con cimosa, priva d’ardesia, verso l’interno, per il collegamento del 2° strato impermeabile della parte corrente della copertura. 16.2° strato impermeabile in membrana prefabbricata in bitume polimero, autoprotetta con scaglie d’ardesia, color grigio, spessore 4 mm + ardesia (vedere capitolato); la membrana verrà posizionata longitudinalmente alla linea di pendenza. 17.bocchettone di scarico realizzato in una vaschetta ulteriormente ribassata nel canale di gronda. 18.la sovrapposizione dei vari strati impermeabili posati sulla gronda dovrà avvenire in corrispondenza del salto di quota. 19.fissaggio meccanico sotto sormonta del 1° strato impermeabile. 20.scossalina di cappellotto a copertura della testata del tamponamento. Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK Stratigrafia “E” – impermeabilizzazione termoisolata, a tetto rovescio, per terrazzi perimetrali di copertura. 1. Supporto strutturale (solaio), in lastre prefabbricate in Cls armato, alleggerite con pignatte in cotto e superiore getto collaborante. 2. Massetto delle pendenze, in Cls, ad inerte fine, lisciato a frattazzo fine. 3. Strato d’imprimitura (Primer Dil), in emulsione bituminosa stesa a rullo in ragione di circa 300 g/m2. 4. 1° strato impermeabile dell’Elemento di tenuta (Bitextene Flex MT), in membrana prefabbricata, in bitume polimero elastomerico, spessore mm 4, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, rivestita su entrambe le facce con fibre polimeriche testurizzate, “Textene” (per favorire l’adesione con gli elementi o strati a diretto contatto al suo intradosso ed estradosso), posata, a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano. 5. 2° strato impermeabile dell’Elemento di tenuta (Paralon NT 4 plus ST), in membrana prefabbricata, in bitume polimero elastoplastomerico, spessore mm 4, armata in NT di poliestere a filo continuo, stabilizzato con filamenti longitudinali in fibra di vetro, rivestita sulla faccia superiore con fibre polimeriche testurizzate, “Textene” (per favorire il pedonamento in corso di posa), posata, a caldo, in totale aderenza, mediante sfiammatura prodotta da bruciatore a gas propano, con sormonte, laterali e di testa, sfalsate rispetto al 1° strato. 5-02-2010 13:26 Pagina 14 E 6. Strato separatore, in film di polietilene a bassa densità (LDPE), spessore 220/100 di mm, posato in totale indipendenza, a larga sovrapposizione. 7. Strato termoisolante in pannelli di polistirene espanso estruso, a cellula chiusa, posati, a tetto rovescio, in totale indipendenza sullo strato precedente. Varie fasi di posa della stratigrafia impermeabile termoisolata – Stratigrafia “E”. 8. Strato filtrante, in NT sintetico imputrescibile del peso di 200 g/m2, posato in totale indipendenza, a larga sovrapposizione. 9. Protezione, in ghiaietto tondo lavato di fiume, pezzatura 15-30 mm, steso sciolto nello spessore medio di circa 50 mm. Completamento della stratigrafia impermeabile termoisolata a “tetto rovescio”, zavorrata, nel cavedio riportato in questa foto, con ghiaino bianco quarzifero – Stratigrafia “E”. 14 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:26 Pagina 15 Particolare esecutivo di un giunto carrabile. Giunto di dilatazione – giunto con funzionamento impermeabile e meccanico svincolati uno dall’altro. 1. solaio 2. taglio di giunto con larghezza circa 10 cm. 3. rialzo/stramazzo di contenimento giunto impermeabile 4. strato di imprimitura bituminosa 5. strato Schermo al Vapore in membrana prefabbricata in bitume polimero plastomerico (Schermo PE 25) 6. elemento termoisolante in doppio strato di pannelli di sughero, incollati con mastice di bitume ossidato fuso 7. 1° strato impermeabile in membrana prefabbricata in bitume polimero elastomerico (Bitextene Flex MT) 8. 1° soffietto di giunto sagomato ad W negativo, realizzato in striscia (33-50 cm) di membrana omogenea prefabbricata in bitume polimero elastomerico (Paraflex NT 4) 9. cordolo comprimibile da inserire nel soffietto di giunto, realizzato, secondo la dimensione di giunto (in funzione dei prodotti e diametri reperibili) in polietilene espanso, lana di roccia o lana di vetro resinata 10.2° soffietto di giunto sagomato ad W positivo realizzato in striscia (33-50 cm) di mem- brana prefabbricata in bitume polimero elastomerico (Paraflex NT 4) 11.2° strato impermeabile in membrana prefabbricata in bitume polimero elastoplastomerico (Paralon NT4 plus ST) 12.protezione con 3° soffietto di giunto sagomato ad W positivo realizzato in membrana prefabbricata in bitume polimero elastoplastomerico (Paralon NT4 plus ST) 13.protezione con 4° soffietto di giunto sagomato ad W positivo realizzato in striscia (100 cm) di membrana prefabbricata in poliolefine, spessore 1,5 mm (SINTOFOIL ST), posato a ponte sul giunto in senso longitudinale 14.strato separatore in doppio film di polietilene a bassa densità spessore 20+20/100 di mm 15.pavimentazione in massetto armato di tipo industriale 16.vuoto di giunto eventualmente riempito con polistirene o polietilene espanso 17.profili a L in acciaio zincato, fissati a lato del taglio di giunto 18.piastra a V rovescio in acciaio zincato, fissata su un lato del giunto sopra ad un profilo ad L e lasciata libera di scorrere sull’altro profilo ad L 15 Realizzazione dei rialzi laterali e posizionamento del 1° strato impermeabile – Giunto di dilatazione. Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:26 Pagina 16 Completamento del giunto con la realizzazione dei soffietti negativi e positivi – Giunto di dilatazione. Prova ad invaso d’acqua per 72 ore, per testare la tenuta idraulica del giunto impermeabile – Giunto di dilatazione. Fissaggio dei profili, in acciaio zincato, sagomati ad “L” posti lateralmente e bloccati all’armatura della pavimentazione – Giunto di dilatazione. Giunto completato con posizionamento e fissaggio del profilo, in acciaio zincato, sagomato a “V” rovescio, schiacciato, fissato solo da un lato del giunto su un profilo ad “L” – Giunto di dilatazione. 16 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:26 Pagina 17 Particolare baggiolo di sostegno dei pilastrini in copertura. Baggiolo Rivestimento impermeabile del baggiolo di supporto della piastra dei pilastrini metallici posti in copertura. 1. piano di posa 2. baggiolo di sostegno pilastrino 3. strato d’imprimitura bituminosa 4. strato Schermo al Vapore/Impermeabilizzazione provvisoria 5. strato di collegamento in mastice di bitume fuso 6. doppio strato termoisolante 7. 1° strato impermeabile (vedere capitolato) 8. risvoltino verticale del 1° strato imper- meabile, con fissaggio meccanico 9. piastra di fissaggio del pilastrino 10.tirafondi di fissaggio con dado e contro dado (dado a metà altezza) e tirafondo tagliato a filo superiore del controdado 11.pilastrino in profilato metallico 12.risvolto verticale del 1° strato impermeabile (vedere capitolato), fermato contro lo spessore della piastra descritta al punto 9 13.2° strato impermeabile (vedere capitolato) 14.risvolto verticale del 2° strato impermeabile, realizzato con membrana ardesiata, terminante in verticale a filo della quota finita del baggiolo Baggiolo visto prima della posa del rivestimento impermeabile. 15.rivestimento impermeabile della piastra, realizzato con pasta bituminosa elastoplastomerica 16.sigillatura dei dadi di bloccaggio dei tirafondi 17.strato separatore in film di LDPE color nero (più stabile ai raggi UV) 18.strato filtrante in NT sintetico imputrescibile 19.strato di protezione in ghiaietto tondo lavato di fiume 20.scossalina scatolare, in acciaio inox di rivestimento del baggiolo 21.sigillatura verticale della scossalina descritta al punto precedente, intorno al pilastrino Baggiolo visto dopo il completamento dell’impermeabilizzazione e la posa del dello scatolato di lamiera di acciaio inox. 17 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:26 Pagina 18 Divisione IMPER INVERDIMENTO INTENSIVO “TETTO VERDE” Membrane bitume-polimero a Islandbridge (Dublino) Membrana Imper nel progetto di ristrutturazione del Clancy Army Barracks a Islandbridge, Dublino. Il Clancy Army Bassacks è un’area in cui sono situati vecchi fabbricati che nel passato erano utilizzati dall’esercito irlandese, come caserme e magazzini. L’area è situata in una insenatura dov’è il porto di Dublino, non lontana dal famoso Phoenix Park: il terzo parco del mondo e il più grande d’Europa. Il progetto di ristrutturazione e sviluppo è stato affidato allo Studio HKR Architects il quale – considerando la vicinanza a tale parco – ha previsto aree verdi, quante più possibile. La destinazione d’uso è prevista per abitazioni ed uffici e le superfici da impermeabilizzare assommano a 10.000 m2. La Divisione IMPER di IMPER ITALIA S.p.A. ha fornito, per le zone non “a verde” (podium e garage), la membrana PARALON NT4. Per le zone “a verde” (i tetti verdi) ha fornito la membrana UNOSINT ANTIRADICE. “GREEN ROOF” INTENSIVE ROOF GREENING Bitumen polymer membrane in Islandbridge (Dublin) Imper membranes used in re-developing Clancy Army Barracks in Islandbridge, Dublin. Clancy Army Barracks, as the name implies, is a group of old buildings formerly used by the Irish army as barracks and warehouses. The area is located on a bay near the port of Dublin, not far from the famous Phoenix Park: Europe’s largest park and the third-largest in the world. The re-development project was assigned to HKR Architects who – considering how close it is to the park – decided to provide as much green space as possible: quite a challenge, since the old army buildings were to be converted to housing and offices whose surface area to be waterproofed totals 10,000 square meters. To waterproof the “non-green” areas (podium and garages), the IMPER ITALIA S.p.A. IMPER Divison supplied PARALON NT4 membrane. For the ”green” areas (the green roofs) INTER supplied the UNOSINT ANTIRADICE root resistant grade membrane. La stratigrafia adottata per i tetti verdi – nell’ordine, a partire dal supporto strutturale di base – è così schematizzata: 1. UNOSINT ANTIRADICE 2. Tessuto non tessuto da 300 g/m2, di protezione 3. Pannello di protezione, accumulo e drenaggio 4. Strato filtrante in Polipropilene 5. Terreno di coltura (12 cm) 6. Inverdimento intensivo 6 5 Green roofs are built up in several layers as depicted in the diagram below, where they are shown starting from the structural support upwards: 1. UNOSINT ANTIRADICE root resistant grade membrane 2. Protective 300 g/m2 nonwoven fabric 3. Protection and drainage panel 4. Polypropylene filter layer 5. Soil (12 cm) 6. Greenery 4 3 2 1 18 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:26 Pagina 19 Divisione RUBBERFUSE IMPERMEABILIZZAZIONE CON SINTOFOIL ANCHE A DOHA (QATAR) Progetto: Barwa Housting Project Lavoro: 70 case di abitazione sociali Superficie totale: 85.000 m2 Committente: Barwa Investment Co. Impresa costruttrice: Panceltica Ltd. Impresa applicatrice: Unicon Ltd. Stratigrafia: • Struttura in acciaio modulare • Copertura in legno • Isolante termico: Poliestere estruso fissato meccanicamente • Sintofoil ST 1,2 Grigio con fissaggio meccanico La Divisione Rubberfuse della IMPER ITALIA S.p.A., nel 2007, ha acquisito, in Qatar, la sua prima, prestigiosa commessa di impermeabilizzazione. Riguarda uno dei progetti di abitazioni civili più importanti di un Paese che si sta sviluppando in modo sorprendente. L’importanza del progetto è anche sottolineata sia dal fatto che la Barwa è la Società d’investimento e sviluppo più importante del settore, sia perché la commessa aggiudicata è soltanto la prima di altre tre previste per i successivi due anni. WATERPROOFING WITH SINTOFOIL IN DOHA (QATAR) In 2007, the IMPER ITALIA S.p.A RUBBERFUSE Division won its first major waterproofing contract in Qatar. It is one of the most important public housing projects in a country that is growing at an amazing pace. The project’s importance is underscored both by the fact that Barwa is the leading investment company in the sector, and because the contract won by IMPER is only the first: three more are planned for the next two years. Project: Barwa Housting Project Job: 70 public housing units Total Surface Area: 85.000 m2 Purchaser: Barwa Investment Co. Building Contractor: Panceltica Ltd. Installer: Unicon Ltd. Layering: • Modular steel structure • Wooden roofing • Thermal insulation: Mechanically retained extruded polyester • Gray Sintofoil ST 1,2 membrane with mechanical retention 19 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK NEW 5-02-2010 13:26 Pagina 20 Divisione RUBBERFUSE NASCE DATAQUAD SINTOFOIL Il programma per progettare sistemi impermeabili con membrane sintetiche tecnicamente avanzate Dopo il successo di DATAQUAD 2000 dedicato alla progettazione di “sistemi impermeabili, per coperture continue, con membrane in bitume polimero”, nasce finalmente DATAQUAD SINTOFOIL, versione 1.0, dedicato alla progettazione di sistemi impermeabili, per coperture continue, con membrane polimeriche poliolefiniche a base di polipropilene elastomerizzato (FPA). DATAQUAD SINTOFOIL nasce dall’esperienza italiana ed estera, ormai più che decennale, della Divisione Rubberfuse di IMPER ITALIA, riguardo la produzione, la progettazione e l’applicazione di membrane in FPA, sulle coperture continue e prende in esame le varie tipologie applicative di sistemi impermeabili (totale indipendenza con zavorramento, fissaggio meccanico e totale aderenza), con le varie tipologie d’isolamento termico (non isolato termicamente, isolato a “tetto caldo”, isolato a “tetto rovescio” e isolato a “tetto sandwich”) e di protezione finale (senza protezione, protezione pesante mobile e protezione pesante fissa). Il Programma è compatibile coi i sistemi operativi di Windows 95, 98, XP, 2000 ed il nuovo Vista (in quest’ultimo caso l’installazione e l’apertura del programma vanno eseguite come Amministratore del sistema – vedere altre specifiche indicazioni più avanti riportate). Questo Programma, vuole essere uno strumento di lavoro pratico e al contempo di semplice utilizzo, che permette al Progettista o all’Applicatore di costruire, rispondendo ad una serie di semplici quesiti, posti direttamente dal Programma, secondo le proprie necessità, il corretto sistema impermeabile, in tutte le sue componenti, a partire dal supporto strutturale di base (solaio), alla protezione finale e quindi all’utilizzo della copertura stessa, attraverso l’indicazione anche dell’isolamento termico, dell’elemento di tenuta e di tutti i necessari strati o elementi accessori della copertura. Successivamente alle scelte, una volta che il Programma di Progettazione, avrà individuato esattamente il sistema di copertura ricercato dall’Utilizzatore, verrà evidenziata un serie di soluzioni, in immagini grafiche digitalizzate, con i vari sistemi di copertura e con una descrizione sintetica del sistema stesso. Cliccando sull’immagine scelta, verrà infine caricata e resa visibile, in dimensione maggiore, la stessa immagine del sistema impermeabile, con i vari elementi e strati che lo compongono, numerati, unitamente al capitolato tecnico descrittivo, che costituirà anche la legenda del sistema impermeabile rappresentato nell’immagine caricata. Un tasto presente sul programma permette di scaricare, in una cartella da definire da parte dell’Utente, l’immagine del sistema impermeabile scelto, in formato DWG, per poterla usare singolarmente oppure inserire in un disegno progettuale elaborato con Programma CAD. Un’icona (casetta) presente nella barra superiore delle icone del Programma DATAQUAD SINTOFOIL, permette di accedere ad un “Sottoprogramma” dedicato ai Particolari Esecutivi che più frequentemente si trovano nei sistemi di copertura con utilizzo di membrane poliolefiniche in FPA (risvolti verticali, giunti di dilatazione, lucernari, grigliati, ecc.). Facendo le proprie scelte con un sistema a “menù” si individuerà la tipologia di particolare esecutivo ricercato e anche in questo caso apparirà, come nel Programma di Progettazione, una sequenza di immagini grafiche digitalizzate, accompagnate da una descrizione sintetica. Cliccando sull’immagine scelta, verrà infine caricata e resa visibile, in dimensione maggiore, la stessa immagine del particolare esecutivo, con tutti gli elementi e strati che lo compongono, numerati, unitamente al capitolato tecnico descrittivo, che costituirà anche la legenda del particolare esecutivo rappresentato nell’immagine caricata. Anche in questo caso un tasto presente sul programma permette di scaricare, in una cartella da definire da parte dell’Utente, l’immagine del particolare esecutivo scelto, in formato DWG, per poterla usare singolarmente oppure inseri- 20 re in un disegno progettuale elaborato con Programma CAD. Il sistema di copertura e/o i particolari esecutivi caricati dal Programma di progettazione o dal Sottoprogramma dei Particolari esecutivi, sia per quanto riguarda il testo del capitolato che l’immagine grafica, possono essere stampati direttamente dal Programma, cliccando sull’apposita icona di stampa, oppure esportati, in altro Programma (es. Videoscrittura o CAD) con sistema “copia-incolla” cliccando su due tasti dedicati (uno per il testo del capitolato e uno per l’immagine digitalizzata), presenti nella barra delle icone. In aiuto dell’Utilizzatore, nella barra delle icone, sono sempre presenti tasti dedicati a: • “Help” di schermata del Programma di progettazione, che dà informazioni e spiegazioni riguardanti la schermata visibile al momento e le varie scelte in essa riportate. • “Glossario della terminologia tecnica” utilizzata nel Programma e nel testo dei Capitolati, dove viene specificatamente definito il significato dei principali termini tecnici, semplificando quanto già riportato nelle Normative UNI dedicate. • “Guida in linea” che apre un testo che spiega, passaggio per passaggio, l’utilizzo del Programma DATAQUAD SINTOFOIL, riguardo le funzioni principali (Programma di Progettazione e Sottoprogramma di caricamento dei Particolari Esecutivi) unitamente all’utilizzo delle altre icone di servizio ed aiuto. Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:26 Pagina 21 Divisione RUBBERFUSE RUBBERSOLAR: SISTEMA FOTOVOLTAICO INTEGRATO ECOCOMPATIBILE Energia fotovoltaica rinnovabile con impermeabilizzazioni sintetiche in TPO/FPA tecnicamente avanzate Due specialisti • IMPER ITALIA dal 1936 fabbrica sistemi impermeabilizzanti di varie tipologie, operando sul mercato italiano e sui mercati esteri con tecnici e distributori specializzati. Dalla metà degli anni ’90 la Società con la Divisione Rubberfuse, produce sistemi sintetici impermeabilizzanti eco-compatibili di ultima generazione a base di poliolefine (TPO/FPA) denominati SINTOFOIL. • UNITED SOLAR OVONIC, con il suo marchio UNI-SOLAR®‚ è leader mondiale nella produzione di celle fotovoltaiche flessibili in silicio amorfo (a-Si) a tripla giunzione. Essa opera negli Stati Uniti, in Europa ed in moltissimi Paesi esteri. La Società si colloca all’avanguardia per questo tipo di produzione grazie alla ricerca decennale svolta ed ai suoi numerosi siti produttivi. L’unione delle competenze e l’esperienza delle due Società offrono all’utilizzatore delle soluzioni di impermeabilizzazione e di realizzazio- ne di impianti fotovoltaici di alto livello qualitativo e di alta produttività. Applicatori approvati e consulenza La IMPER ITALIA progetta e suggerisce i sistemi di impermeabilizzazione idonei ai diversi tipi di copertura. Tramite il suo Training Center ed il Servizio Assistenza Tecnica vengono formati gli operatori delle imprese di applicazione per la corretta posa del Sistema RUBBERSOLAR. I componenti • Pacchetto impermeabilizzante idoneo all’uso a cui è destinato, con strato finale in SINTOFOIL. • Moduli fotovoltaici SINTOFOIL PV, costituiti da un supporto in SINTOFOIL accoppiato a laminati fotovoltaici (PVL) a film sottile in silicio amorfo, tripla giunzione flessibile UNISOLAR®. 21 • A completamento, Società specializzate (integratori di sistemi) potranno progettare, fornire ed installare i componenti accessori (BOS) quali: inverter, quadri di comando, cavi ecc., oltre ad espletare le formalità necessarie per le pratiche relative all’ottenimento delle tariffe incentivanti previste dal DM 19/02/2007 (Conto Energia). Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK È possibile inoltre effettuare l’applicazione diretta in cantiere, a determinate condizioni, delle celle fotovoltaiche UNI-SOLAR® rese autoadesive sul manto impermeabile realizzato in SINTOFOIL RG con spessore di 1,8 mm opportunamente pre-tensionato e fissato meccanicamente in modo da evitare la formazione di pieghe che potrebbero compromettere la futura adesione della cella fotovoltaica: il tutto con le prescrizioni attualmente esistenti per il Modulo (resistenza termica dell’isolante, pendenze minime per evitare tassativamente aree di acqua stagnante, ecc.), già indicate nei nostri documenti tecnici. Si dovranno inoltre rispettare le istruzioni relative all’applicazione delle celle; in particolare la pulizia del manto, la temperatura ambientale che deve essere superiore ai 10 °C, l’umidità ambientale ecc., e le procedure di incollaggio delle celle. Questo sistema definito FIELD BONDING alternativo all’applicazione del più classico modulo SINTOFOIL PV presenta i seguenti vantaggi: • con tale sistema si riescono a posare un maggior numero di Kwp sulle superfici impermeabilizzate; • i costi finali sono decisamente inferiori in relazione ai risparmi realizzati non fornendo il SINTOFOIL di supporto delle celle ed evitando i rilevanti costi di imballaggio e di trasporto. La cella fotovoltaica resa autoadesiva assumerà la denominazione di SINTOFOIL PV FIELD BONDING 136 (144 … a seconda della potenza della cella). Prodotto e Sistema di Applicazione hanno l’approvazione dell’ISTITUTO CERTIFICATORE e dell’UNISOLAR® OVONIC purché vengano rigorosamente seguite le procedure previste. Certificazioni • Il modulo SINTOFOIL PV è certificato secondo la norma CEI EN 61646 relativa ai moduli a film sottile per impieghi terrestri, è certificato secondo la Safety Class II del TÜV 5-02-2010 13:26 Pagina 22 con limite di 1000 V di c.c., ed inoltre sono marcati CE. • Il SINTOFOIL per le impermeabilizzazioni è certificato da EOTA e da altri istituti di certificazione italiani ed esteri quali ITC, UBAtc, BBA, CSTB, EMI, IGH, SKZ, ZAG, F.M., OPCP, ecc. • La IMPER ITALIA produce e vende in regime di Assicurazione della Qualità ISO 9001 e secondo i requisiti della marcatura CE. Vantaggi del sistema Integrazione architettonica I moduli fotovoltaici SINTOFOIL PV sono completamente integrati con le strutture e quindi ottengono il massimo contributo economico incentivante oltre ad un aspetto estetico decisamente migliore rispetto a sistemi alternativi non integrati o parzialmente integrati. Leggerezza Il modulo SINTOFOIL PV è estremamente leggero, meno di 5 kg/m2; questa caratteristica rende il sistema, di questo tipo, insostituibile su strutture che non consentono i sovraccarichi di altri sistemi fotovoltaici (pesi variabili da 15 a 45 kg/m2). Rispetto dell’impermeabilizzazione I moduli fotovoltaici SINTOFOIL PV sono applicati con saldatura ad aria calda, a mezzo di apposite apparecchiature; non perforano il sistema impermeabilizzante e sono ad esso solidali, a differenza dei telai di sostegno dei moduli cristallini. Applicabilità su coperture curve I moduli, data la loro flessibilità, sono applicabili su superfici curve, a differenza di altri sistemi. Infrangibili / pedonabili I moduli non utilizzano vetro ma sono incapsulati in materie plastiche infrangibili di lunghissima durata. Possono essere pedonabili, con le opportune precauzioni, per normale manutenzione. SCHEDA TECNICA MODULO SINTOFOIL PV CARATTERISTICHE FISICHE Larghezza Lunghezza Spessore modulo Spessore supporto Sintofoil Peso Peso per unità di superficie Laminati UNI-SOLAR® PVL 136 (144) CARATTERISTICHE ELETTRICHE Potenza nominale massima (Pmax) Tensione al Punto di massima potenza (Vmp) Corrente al Punto di massima potenza (Imm) Coefficiente di temperatura (Pmax) U.M. SINTOFOIL PV 272 (288) SINTOFOIL PV 408 (432) SINTOFOIL PV 544 (576) mm mm mm mm kg kg/m2 N 1050 5800 5 2 25,5 4,20 2 1500 5800 5 2 38,3 4,20 3 2100 5800 5 2 51 4,20 4 Wp V A mW/°K 272 (288) 66 ≥4,1 (4,36) –286 (–0,21%/°C) 408 (432) 99 4,1 (4,36) –286 (–0,21%/°C) 544 (576) 132 4,1 (4,36) –286 (–0,21%/°C) Nota Considerando le diverse situazioni d’impiego dei prodotti e l’intervento di fattori da noi non dipendenti (supporti, condizioni di esercizio, inosservanza delle prescrizioni e del Manuale d’installazione, ecc.) non è possibile alla IMPER ITALIA S.p.A. assumere responsabilità in merito ai risultati ottenuti. Il progresso unito alla costante ricerca dei massimi livelli prestazionali possono apportare – nel tempo – modificazioni alle informazioni contenute in questo stampato, senza che la IMPER ITALIA S.p.A. debba darne preavviso a tutti gli interessati. 22 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK Maggiore produzione di energia elettrica I moduli fotovoltaici SINTOFOIL PV producono energia anche in condizioni critiche quali: • con luce diffusa; • con basso irraggiamento; • con elevate temperature estive; • con orientamento non ottimale. Tripla giunzione UNI-SOLAR® Ogni pannello UNI-SOLAR® è composto da celle solari in strati sottili di silicio a tripla giunzione, permettendo ai raggi blu, verdi e rossi del sole di essere assorbiti in differenti strati della cella, generando prestazioni notevoli. Questa capacità di dividere lo spettro luminoso è la chiave di una efficienza accresciuta specialmente a bassi livelli di insolazione e con luce diffusa. Tolleranza all’ombreggiamento In relazione alla presenza di un diodo di bypass per ogni cella i moduli SINTOFOIL PV producono energia elettrica anche se una parte di questi non riceve la radiazione solare a causa di ombreggiamenti o sporcizia localizzata. 5-02-2010 13:26 Pagina 23 La produzione annua in kwh per ogni kwp installato dipende da vari fattori che devono essere presi in considerazione per i calcoli di produttività e quindi per i tempi di ammortamento della spesa totale: • ubicazione geografica dell’impianto; • angolo eventuale di inclinazione del modulo rispetto al piano orizzontale (TILT); • angolo azimutale rispetto al sud; • caratteristiche tecniche dei moduli fotovoltaici e degli altri componenti dell’impianto. A titolo informativo il territorio italiano è suddiviso in 4 fasce geografiche (nord, centro, sud, isole) ove tra il nord e le isole vi è una differenza di produttività annua di circa il 30% a favore di queste ultime. Tali valori si ritrovano in apposite tabelle elaborate da ENEA, UNI, PVGIS. Installazione • L’installazione si svolge in modo semplice e veloce, saldando ad aria calda con idonea apparecchiatura i lembi perimetrali del modulo al foglio sottostante di SINTOFOIL. • L’impermeabilizzazione in SINTOFOIL deve essere di recente realizzazione. Rendimento energetico A parità di kwp installati i moduli SINTOFOIL PV hanno maggiore produttività in kwh nell’arco dell’anno. Utilizzo delle superfici delle coperture I moduli SINTOFOIL PV sono completamente aderenti alla superficie e quindi la possono coprire, in linea teorica, completamente, a differenza dei moduli cristallini che devono essere installati “a schiera” distanziati tra di loro per evitare ombreggiamenti reciproci. Rispetto dell’ambiente Le celle fotovoltaiche UNI-SOLAR® utilizzano pochi mm di silicio (a Si) amorfo rispetto agli oltre 200 mm delle celle cristalline con evidente minor consumo di materie prime, ed inoltre il processo di fabbricazione sotto vuoto viene eseguito a temperature più basse (+300 °C) rispetto a quelle di altri sistemi cristallini (+1000 ÷ +1500 °C). Di conseguenza il consumo di energia per la fabbricazione di queste celle è inferiore, contribuendo meglio alla protezione dell’ambiente. La molecola di base della membrana sintetica in poliolefine (TPO/FPA) contiene solo atomi di carbonio e idrogeno. Questo significa assenza di elementi inquinanti, quali cloro, piombo ed altri metalli pesanti. I moduli fotovoltaici SINTOFOIL PV riducono le emissioni di CO2 (anidride carbonica). Per ogni kwh prodotto dall’impianto fotovoltaico si riducono le emissioni di CO2 di 886 g. Conto energia In Italia la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è stata incentivata secondo quanto previsto dal DM del 17/02/2007. Tale incentivazione è variabile a seconda della potenza installata del singolo impianto e della sua integrazione architettonica. 23 • Lo strato termoisolante (se presente) deve avere una resistenza alla temperatura >100 °C. • I moduli fotovoltaici in SINTOFOIL PV saldati sul sottostante manto in SINTOFOIL non devono essere sottoposti a ristagni d’acqua. In tale caso, può decadere la garanzia relativa alla produttività dei moduli stessi. Si consiglia pertanto di realizzare delle pendenze di circa il 4%. • L’installazione di moduli fotovoltaici SINTOFOIL PV deve essere effettuata da imprese approvate da IMPER ITALIA. • I moduli devono essere mantenuti puliti per preservarne l’efficienza. • Prima dell’installazione occorre richiedere il “Manuale d’installazione”. Garanzie • 25 anni per funzionamento delle celle all’80% della potenza nominale. • 10 anni per il sistema impermeabilizzante. • Sono disponibili programmi assicurativi per il manto impermeabile per applicatori approvati da Reale Mutua Assicurazione. Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:26 Pagina 24 Divisione RUBBERFUSE 70.000 m2 di membrane sintetiche dell’ultima generazione IL VULCANO BUONO Il centro servizi polifunzionale progettato dal Renzo Piano Building WorkShop Proprietà: • Interporto Campano • Gallerie Commerciali S.p.A. Progettazione: Renzo Piano Building Workshop Società esecutrice: Vesuvio S.c.a.r.l. Direzione Lavori: Studio Favero-Milan Impresa di applicazione impermeabilizzazione: Gruppo T.M.C. S.r.l., Villastellone (TO) Superficie impermeabilizzata: 70.000 m2 Nei pressi di Nola chi arriva si trova di fronte a una montagna artificiale: il Vulcano Buono. Si tratta di un nuovo Centro Servizi polifunzionale progettato dal Renzo Piano Building Workshop. Si tratta di un fabbricato alto 40 metri e con un diametro di oltre 170 posto all’ingresso del CIS. La forma della struttura fa riferimento alla morfologia del territorio in cui sorge, infatti ispiratore è stato il vero vulcano napoletano che lo fronteggia. Il Vulcano Buono non è solo un Centro Commerciale ma un grande centro multiservizi con una superficie totale di 450.000 m2 (di cui 150.000 al coperto), un ipermercato esteso su 24.000 m2, una galleria commerciale, un cinema multisala, un albergo da 150 camere, 25 strutture di ristoro tra bar, ristoranti, pizzerie e self-service e un parcheggio per ben 8.000 posti auto. Tutte le attività sono organizzate intorno a un giardino centrale che costituisce il nucleo aperto dell’edificio. Questo giardino (la piazza) è un grande spazio di oltre 170.000 metri di diametro. Molta attenzione anche all’aspetto ecologico del progetto. Attorno alla struttura vi è un grande polmone verde con più di 2.000 alberi. Inoltre, è stata riprogettata la rete stradale 24 circostante a servizio del nuovo vulcano artificiale, in vista del notevole aumento del traffico veicolare, specialmente nelle ore di punta (si ipotizzano fino a 6.000 passaggi all’ora). La struttura darà lavoro a circa 2.500 persone. La IMPER ITALIA S.p.A. ha contribuito alla realizzazione del Vulcano Buono con le sue membrane impermeabilizzanti sintetiche dell’ultima generazione in TPO/FPA (TPO = Thermoplastic Polipropilene; FPA = Flexible Polypropilene Alloy) ottenute per coestrusione di una lega di poliolefine elastomerizzate a base polipropilenica, SINTOFOIL FB 500 con spessore di 1,8 mm. Viste le caratteristiche della copertura, il sovraccarico permanente sulla falda, la presenza di verde pensile e la destinazione d’uso dei sottostanti ambienti commerciali, i requisiti che sono stati richiesti al sistema impermeabile sono stati i seguenti: • compatibilità tra le varie componenti del sistema (elemento termoisolante, fissaggio meccanico ed elemento di tenuta); • manto ad elevata compatibilità ambientale (manto atossico e facilmente riciclabile); • resistenza totale alle radici, condizione questa fondamentale per un sistema in presenza di verde pensile; • lunga durata nel tempo; trattandosi di un sistema impermeabile zavorrato è indispensabile utilizzare un manto impermeabile con un’aspettativa di vita superiore ai 30 anni; • attenta valutazione termoigrometrica per evitare la formazione di condense negli stra- Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 ti al di sotto dell’elemento termoisolante che potrebbero causare infiltrazioni; • resistenza alla compressione, necessaria in quanto in presenza di un sovraccarico permanente; • facilità di posa in opera. La membrana prescelta è stata il SINTOFOIL FB 500 da 1,8 mm che accoppiato ad un geotessile di elevata grammatura conferisce al manto elevate caratteristiche di resistenza meccanica e resistenza a trazione, aumentando considerevolmente la resistenza nelle zone di fissaggio. 25 13:26 Pagina 25 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:26 Pagina 26 Le principali caratteristiche tecniche del SINTOFOIL FB 500 sono le seguenti: SCHEDA TECNICA MODULO SINTOFOIL FB 500 Caratteristiche (1) Spessore standard Dimensioni standard rotoli Colori standard (2) Trazione - Resistenza L/T - Allungamento a rottura L/T Flessibilità a freddo (3) Stabilità dimensionale Resistenza alla lacerazione L/T Permeabilità al vapore Punzonamento statico Punzonamento dinamico Impermeabilità all’acqua (60 kPa) Resistenza alle radici (FLL) Norma EN 1849-2 EN 1848-2 U.M. mm m Tipo 1,8 2,10 x 25 grigio EN 12311-2 EN 12311-2 EN 495/5 EN 1107-2 EN 12310/1 EN 1931 EN 12730/B EN 12691/B EN 1928 N/mm2 % °C % N 16/15 700/700 ″ –40 ″ 0,5 950/850 90.000 ≥ L35 ″ I 10 Assoluta Supera la prova (1) I valori indicati si riferiscono alla membrana in TPO/FPA priva del non tessuto di accoppiamento. Colore della faccia a vista. Il colore della faccia inferiore è sempre nero (signal layer). Altri colori della faccia a vista sono disponibili a richiesta. (3) Non testata a temperature inferiori. (2) 26 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK NEW 5-02-2010 13:26 Pagina 27 DIVISIONE RHEN EDILIZIA ELASTOSINT PU: sistema impermeabilizzante liquido, poliuretanico, monocomponente per applicazioni multifunzionali ad elevate prestazioni L’Elastosint PU consente di realizzare impermeabilizzazioni continue di nuove coperture dalle geometrie complesse, rifacimenti di manti bituminosi deteriorati, impermeabilizzazioni di pavimenti e terrazzi senza demolire. È indicato per l’applicazione su: • calcestruzzo e massetti cementizi; • fibrocemento; • manti bituminosi deteriorati; • pavimentazioni piastrellate; • lattonerie; • poliuretano spruzzato in opera. Vantaggi I vantaggi che offre il sistema ELASTOSINT PU sono tanti: • facilità di applicazione; • assenza di giunzioni; • adesione continua ai supporti (previa l’adozione di appositi primers); • velocità di posa; • velocità di messa in esercizio (possibile applicazione con accelerante); • traspirante; • elevata resistenza chimica e meccanica (pedonabile); • eccezionali caratteristiche di allungamento e capacità di far ponte sulle fessure (sino a 2 mm a –10°); • elevata valenza estetica (colorato); • facile da riparare. Prodotto Il sistema ELASTOSINT PU è composto dai seguenti prodotti: • ELASTOSINT PU PRIMER TILE Primer per supporti ceramizzati. • ELASTOSINT PU PRIMER SB Primer per supporti cementiti, bituminosi e lattonerie. • ELASTOSINT PU Membrana impermeabilizzante liquida poliuretanica. • ELASTOSINT PU TOP COLOR Strato di finitura del sistema ELASTOSINT PU che aumenta la resistenza al calpestio, la brillantezza e la resistenza agli U.V. L’ELASTOSINT PU TOP COLOR è disponibile nei colori bianco, grigio, rosso e verde. • ELASTOSINT PU RAPID Additivo accelerante. • RHENFLEX PU Sigillante poliuretanico monocomponente in cartuccia per sigillare eventuali crepe. • ARMOFLUX PE 50 Tessuto d’armatura in poliestere per il rinforzo su risvolti verticali o congiunzioni con lattonerie, comignoli, impianti, giunti ecc. 27 Impa_NOTES_gennaio_2010_ok_ROBY:NOTES_luglio_2005OK 5-02-2010 13:26 Pagina 28 Notizie in breve La IMPER ITALIA presente al BATIMAT 2009 di Parigi Si è svolto dal 2 al 7 Novembre, presso Paris Expo – Porte de Versailles, il BATIMAT 2009, ben noto salone d’importanza mondiale del settore edilizio. • Fogli per l’impermeabilizzazione di gallerie naturali e artificiali. • Membrane bitume-polimero per l’impermeabilizzazione di coperture. • Prodotti impermeabilizzanti liquidi. • Prodotti resinosi per l’impermeabilizzazione. All’interno dello stand, i tecnici funzionari della AGRU ENVIRONNEMENT FRANCE e della IMPER ITALIA hanno illustrato ai molti visitatori i prodotti della IMPER ITALIA e della EURODUE • Impermeabilizzazione con membrane bitume-polimero; • Impermeabilizzazione di gallerie e opere interrate con fogli in PVC. Incontro con i principali distributori europei della Divisione Rubberfuse Nel mese di gennaio 2009 a Mappano, presso il Training Center della Business Unit Impermeabilizzanti, si è tenuto un incontro con i principali distributori europei della Divisione Rubberfuse. Nel corso dei lavori sono state presentate dalla IMPER ITALIA e dalla MAST Società belga sua agente, le strategie di marketing per l’anno ed i nuovi prodotti. A Bari, il 15 maggio 2009, presso l’hotel Majesty, si è tenuto, con il patrocinio degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della provincia di Bari, un convegno sui Sistemi impermeabilizzanti bituminosi e sintetici e sui sistemi fotovoltaici integrati. In particolare gli argomenti trattati sono stati: • Sistemi impermeabilizzanti di copertura in bitume-polimero. • Percorso progettuale per la scelta corretta del pacchetto di copertura - DATAQUAD 5.0. • Principali patologie delle coperture. • Marcatura CE: riflessi sulle membrane impermeabilizzanti. • Membrane impermeabilizzanti sintetiche in poliolefine. • Membrane sintetiche in poliolefine rispondenti alle normative Energy Star. • Sistemi fotovoltaici integrati Rubbersolar con celle flessibili in silicio amorfo. Al convegno ha partecipato con interesse un folto pubblico. 01-10-10000 / n° 1 A questa manifestazione la IMPER ITALIA era presente con uno stand nel Settore Impermeabilizzazione, nella Hall 1. La partecipazione era in abbinamento con la Società AGRU ENVIRONNEMENT FRANCE, società partecipata dal 2007 che rappresenta la Divisione IMPER di Mappano (TO) e la controllata EURODUE di Marano Ticino. La AGRU dal 1994 opera sul mercato francese, per la commercializzazione di: • Geomembrane per impermeabilizzazione di terreni, bacini, discariche, canali d’irrigazione, ecc. • Prodotti geosintetici a base bentonitica. • Prodotti per il consolidamento, sostegno e contro l’erosione dei terreni. • Griglie sintetiche per il drenaggio nel genio civile. Lo stand IMPER ITALIA/Agru è stato, come sempre visitato da moltissimi operatori del settore sia Francesi sia di vari altri Paesi. Convegno Imper Italia a Bari 28