Pagina del 22.12.2010
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Pagina del 22.12.2010
Via C. Lugaresi n° 202 - 47521 Cesena Tel. 0547 600383 - Fax 0547 600377 [email protected] - www.csicesena.it Carissimi Presidenti, Allenatori, Dirigenti, Atleti, Arbitri, Operatori delle varie Commissioni Tecniche e Disciplinari, Impiegati del Centro Sportivo Italiano di Cesena, in occasione delle imminenti feste, desidero formulare a Voi e alle Vostre famiglie i più cordiali auguri del S. Natale e di un felicissimo 2011. Stiamo vivendo in questi giorni la gioia piena della venuta del vescovo Douglas nella nostra Diocesi. Vorrei che uno dei pensieri di riflessione che ci porta questo Natale fosse di profonda gratitudine e immensa riconoscenza verso il Signore che ancora una volta riversa sul suo popolo grazia su grazia. Noi, a volte, diamo per scontato che accadano certe cose: il dono del vescovo, dei sacerdoti, degli educatori, dei politici onesti, di associazioni (come la nostra) che si preoccupano delle varie problematiche che investono la nostra società, ecc., ma in realtà, io credo non ci sia nulla di scontato anzi…, se non teniamo alta la guardia attraverso l’impegno personale, l’esempio con la testimonianza continua della nostra fede e la preghiera, rischiamo veramente di non ricevere più queste grandi grazie da Dio. E allora gli auguri che ci scambiamo per questo S. Natale e l’ anno nuovo ormai alle porte siano caratterizzati da una accoglienza gioiosa di Cristo in mezzo a noi e una risposta fedele e generosa da parte nostra fatta di partecipazione e responsabilità. Il Presidente C.S.I. Cesena Luciano Morosi di Luciano Morosi Anche quest’anno, da venerdì 3 fino a domenica 5 dicembre scorsi, si è svolto il tradizionale Meeting di Assisi riservato ai più svariati operatori del Centro Sportivo Italiano. Dai Presidenti territoriali agli Allenatori, dai Consulenti ecclesiastici agli Arbitri, dai Dirigenti di qualsiasi livello al più comune collaboratore dell’ Associazione. Circa 600 i delegati provenienti da tutta Italia che hanno dato volto, vita ed entusiasmo a questa bellissima convention la quale è stata arricchita anche dalla partecipazione di numerosi ospiti illustri: Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paraolimpico; Andrea Zorzi, campionissimo della pallavolo; Gianni Rivera, campione del Milan e della Nazionale; Felice Pulici, portierone della Lazio campione d’Italia; Manuela Di Centa, campionessa di sci e oggi deputata e membro del CIO; Andrea Bartali, figlio del grande Ginettaccio campione ciclista degli anni quaranta e cinquanta. E poi: Don Alessio Albertini, padre Kevin Lixey, Mons. Domenico Pompili, sottosegretario della CEI e Responsabile dell’ Ufficio Comunicazioni Sociali, Don Claudio Paganini, Consulente Nazionale del C.S.I. che ha animato tutti i momenti di preghiera; Mons. Vittorio Pieri, Vicario Episcopale della diocesi di Assisi e presidente nazionale dell’ UAC (Unione Apostolica del Clero) il quale ha presieduto la celebrazione Eucaristica svoltasi nella Basilica inferiore di S. Francesco dopo la tradizionale fiaccolata; Maria Grazia Pastore, docente di anatomia e fisiologia del corpo umano e fondatrice dell’ Associazione “Nordic Walking Smile”; Antonio Mastropasqua, Presidente dell’ INPS; Michele Uva membro della Federcalcio e naturalmente tutta la Presidenza Nazionale della nostra Associazione. Da segnalare anche i saluti del Presidente del CONI, Gianni Petrucci e del Segretario generale della CEI, Mons. Mariano Crociata a sottolineare l’attenzione e la vicinanza al Centro Sportivo Italiano del mondo istituzionale dello sport e della Chiesa. Numerosi anche i partecipanti del Comitato C.S.I. di Cesena: il sottoscritto Luciano Morosi, Presidente; Mauro Armuzzi, Direttore Area Formazione; Adriano Flamminj, Consigliere, accompagnato dalla moglie Silvia; Gino Guidi, addetto stampa. Sono stati molti i momenti intensi ed emozionanti che hanno caratterizzato il Meeting: io ne vorrei ricordare solo tre particolarmente significativi per me. Innanzitutto l’intervento di Don Alessio Albertini. Egli con la solita semplicità ma anche con la profondità derivante dalla sua grande preparazione, ha trattato un tema alto e complesso quale: i giovani, il loro futuro “l’emergenza educativa”. Tema di grande attualità che implica una profonda riflessione su aspettative, comportamenti e relative conseguenze del rapporto giovani-adulti. L’universo giovanile è sempre rientrato in una sfera interpretativa negativa, esordiva Don Alessio, lo dimostrano scritti riportati su una tavoletta di argilla assiro-babilonese del 1000 a.c. o le considerazioni di Pietro l’Eremita nel 1905: egoismo, superficialità, mancanza di rispetto. Ma quanta responsabilità assegnare a geni caratteriali tipici dell’età e quanta invece agli adulti chiamati “a preparare il mondo da abitare?” Questo il seme lanciato da Don Albertini al Convegno di Assisi indicando poi il terreno sul quale farlo germogliare con buoni frutti: quello della convinta speranza di un mondo diverso attraverso l’impegno di ciascuno, fiducia nel cambiamento, passione per la vita. Più in particolare, la Chiesa ha bisogno oggi di genitori quanto di dirigenti che si riconoscano nei valori del Vangelo ed inoltre bisogna abituarsi a vivere la vita negli ambienti dove essa si svolge, senza giudicare un uomo meramente secondo criteri di efficienza. In questo passaggio è risultato per me molto bello e azzeccato il riferimento a Marta sorella di Maria allorquando Gesù andò a trovarle a casa loro. Dice infatti Don Albertini: vorrei si rivalutasse il ruolo di Marta indaffarata nelle faccende domestiche non sganciate però dalla contemplazione e dalla preghiera ma, insieme ad esse, formidabile connubio del vivere “pieno” e coerente del cristiano. Continuando ancora, il Don asseriva: … lo stesso C.S.I. deve liberarsi del “tarlo della ripetitività” insito nella pur necessaria burocrazia per privilegiare l’insostituibile rapporto personale. I giovani attendono solo di essere chiamati, accolti, amati nel rispetto della loro libertà. Il secondo momento per me molto toccante è stato quello dedicato a Gino Bartali. L’omaggio al mitico “Ginettaccio” nazionale è vissuto attraverso la mostra allestita all’interno della Domus Pacis, a cura della società Gagliarda Sambenedettese e, attraverso il narrato, le suggestioni video e le ricche pagine di umanità di un libro dal titolo ossimorico: “Un diavolo di campione, un angelo di uomo”. Il tutto presentato dall’autore del libro Paolo Alberti (ciclista e scrittore) e dal primogenito di Gino, Andrea Bartali. In tandem i due hanno pedalato tra i ricordi, le testimonianze, le storie quotidiane di quel grande atleta della fede, uomo complesso e molto semplice, campione infinito che al di là degli ossimori e senza contraddizioni, ha saputo essere grande benefattore, generoso tanto in sella, quanto più nella vita. Medaglia d’oro al merito civile, con la motivazione di avere salvato più di 800 cittadini ebrei, conferitagli nel 2005 dal Presidente Ciampi che lo menziona come “mirabile esempio di grande sacrificio e di umana solidarietà”. Infine, un altro momento suggestivo, intimo, molto toccante per me non poteva essere altro che la fiaccolata-pellegrinaggio attraverso i sentieri francescani. Tra luci, canti, calore e preghiere, il gruppo, guidato da Don Claudio Paganini, dalla Porziuncola in S. Maria degli Angeli, ha raggiunto la Basilica inferiore di S. Francesco, dove è stata concelebrata la S. Messa dal vescovo e da cinque sacerdoti. La S. Messa è la S. Messa per carità, ma per me quelle partecipate in quella Basilica e in quel contesto assumono un fascino particolare. Ogni anno mi capita la stessa cosa. E’ difficile spiegare, pensando alla stratosferica figura di S. Francesco, come in quei momenti mi pervada una sorta di “nudità”interiore, di imbarazzante consapevolezza nel constatare la pochezza del mio essere cristiano. Sembra quasi che la vita vissuta fino ad ora sia stata tutto un fallimento se confrontata a quella del Santo. Per fortuna, Dio non fa paragoni e non ragiona come me! Qualcuno potrebbe domandarsi perché il C.S.I. organizza sistematicamente e direi quasi ossessivamente momenti come il meeting di Assisi. La risposta si potrebbe trovare nelle parole di Don Claudio Paganini quando, all’inizio di questa decima edizione della Convention presentando il “girasole” quale simbolo del meeting ha detto: …“i girasoli sono fiori particolari, si staccano dagli altri e sono rivolti verso l’alto, seguono il sole e nella conformazione, quasi si identificano in esso. Per noi sono un incitamento a orientare il nostro sguardo verso l’alto, verso i valori”. E ha sottolineato come questo atteggiamento possa significare “rinunciare al superfluo, scegliendo le cose importanti”. E di valori veri al meeting di Assisi 2010 se ne sono trovati davvero tanti. Vorrei chiudere questa mia modesta cronaca ricordando anche “ GemellarCsi” ovvero l’evoluzione dei “primi gemellaggi” avvenuti nell’edizione del 2008. GemellarCsi è la nuova formula per legare ulteriormente tra di loro i Comitati del CSI che toccano l’Italia dal nord al sud e avvicinano, facendo collaborare fattivamente tra loro, realtà geograficamente anche molto lontane. Esso parte da un gioco: proverbi e detti popolari sono stati divisi in due parti; ogni comitato per mano del suo presidente, ne pesca una e chi trova la seconda parte della frase è virtualmente gemellato. Starà poi ai due comitati, una volta incontratisi, decidere se provare realmente a percorrere un pezzo di strada insieme. Ideatore dell’iniziativa, che non elimina ma si affianca ai gemellaggi già operativi , (ricordo che il Comitato di Cesena è già gemellato con quello di Macerata) è il consigliere nazionale Salvatore Maturo. Io ho pescato “Dio vede e …..” e il presidente di Cava dei Tirreni invece: “provvede”. Ci siamo incontrati e conosciuti. Con un po’ di emozione e molto entusiasmo abbiamo detto “SI”. Luciano Morosi Nicolini Team Sport Centro Planetario - Via Ravenna, 151/m Bellaria Igea Marina Tel. 0541 345570 Fax 0541 344391 [email protected] Per lo sport e il sociale CESENA Via C.Lugaresi, 81 Tel. 0547 331787