pannolini monterotondo - Patto dei Sindaci

Transcript

pannolini monterotondo - Patto dei Sindaci
COMUNICATO STAMPA
11 OTTOBRE 2013
Dal16 Ottobre distribuzione del kit alle famiglie di nuovi nati. Monterotondo si conferma Comune “leggero”
Pannolini lavabili: risparmio ed eco-investimento
Duecento kit di pannolini lavabili per i nuovi nati di Monterotondo. L’iniziativa “Bambini
leggeri”, finanziata dalla Regione Lazio e proposta dall’Assessorato all’Ambiente in collaborazione con
l’ente di ricerca Ecologos e APM, è l’ultima nata nell’ambito del progetto “Riducimballi”, lo stesso
delle Fontane leggere e del distributore di latte “alla spina”.
Da mercoledì 16 Ottobre i genitori di bambini nati nel 2013 e residenti a Monterotondo potranno
rivolgersi agli Uffici comunali (Servizio demografico, nei pressi dell’Anagrafe al piano terra di Palazzo
Orsini), muniti di certificato di nascita o auto-dichiarazione di nascita del bambino, per ricevere la
cedola da presentare presso una qualunque tra le farmacie comunali APM, nelle quali, versando un
contributo di 10 euro, riceveranno un kit di pannolini lavabili ecologici composto da tre pannolini,
facilmente lavabili a medie temperature, adatti a tutte le taglie grazie a diverse opzioni di chiusura in
grado di adattarsi alla crescita.
A salutare l’avvio dell’iniziativa saranno presenti l’assessore regionale all’Ambiente Refrigeri, il
sindaco Alessandri, l’assessore Cavalli e il responsabile del progetto “Riducimballi” Dario Vaccaneo
di Ecologos.
L’iniziativa, come le altre del progetto “Riducimballi” mira ad una significativa riduzione della
produzione di rifiuti e al conseguente risparmio di materie prime ed energia necessarie per la
produzione. Offre inoltre ai cittadini strumenti concreti per adottare stili di vita più sostenibili e, non
secondariamente, significativi risparmi economici particolarmente opportuni alla luce del perdurare
della grave crisi economico-sociale in atto.
«I comuni pannolini usa e getta - conferma l’assessore Luigi Cavalli - rappresentano una fetta
considerevole dei rifiuti non riciclabili prodotti dalle famiglie. Per ogni bambino, dalla nascita all’età
in cui si supera l’esigenza, se ne produce all’incirca una tonnellata, il 5-6% circa del totale. È evidente
come il fenomeno non sia marginale rispetto al complesso sistema dei rifiuti. Tuttavia
l'iniziativa non ha solo l'obiettivo di ridurre i rifiuti alla fonte. E’ anche un intervento concreto di
contrasto al carovita, visto che ogni famiglia nei primi anni di vita di un bambino spende in pannolini
usa e getta la considerevole cifra di duemila euro circa e un modo per stimolare i cittadini ad adottare
nuovi stili di vita. Con questa iniziativa diamo infatti alle famiglie l’opportunità di sperimentare e
apprezzare i benefici di uno strumento moderno, funzionale, facile da usare come il pannolino lavabile,
con l’auspicio che questo diventi poi la scelta definitiva».
I rifiuti non prodotti saranno quantificati e indicati sul sito del progetto (www.riducimballi.it) nella
pagina del Comune di Monterotondo, attualmente il Comune più leggero d'Italia grazie alle iniziative
già messe in atto come le “Fontane leggere” in piazza Berlinguer e in piazza della Libertà, che hanno
fin qui erogato complessivamente quasi cinque milioni di litri, consentendo un risparmio per le famiglie
stimato in almeno un milione di euro, una riduzione di rifiuti alla fonte pari ad oltre tre milioni di
bottiglie in pet e alla produzione di quasi quattrocento tonnellate/annue in meno di anidride carbonica.
«Contiamo che Bambini leggeri - afferma il sindaco Alessandri - confermi il successo delle altre
iniziative di Riducimballi, progetto che rappresenta da un lato un forte incentivo a proseguire nel taglio
della produzione di rifiuti, dello spreco d’energia e dell’emissione di anidride carbonica, dall’altro la
conferma che è possibile promuovere un diverso approccio nei confronti della filosofia del consumo e
dell’acquisto, basato non sulla limitazione ma sul conseguimento di una convenienza oggettiva, di
segno economico oltre che ambientale».