storia 08 – il cane da caccia

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storia 08 – il cane da caccia
LAV – sede di Firenze
Rubrica “Le nostre storie”
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STORIA 08 – IL CANE DA CACCIA
“Prendi questo Giovanni", gli aveva detto il venditore. “E' un cucciolo vispo ed intelligente
sicuramente diventerà un bravo cane da caccia".
Ma a quel cucciolo della caccia non importava un bel niente.
A lui interessava solo correre e giocare nei prati e nei boschi dove il cacciatore lo portava.
Ogni volta che tornavano era un continuo lamentarsi con me di questo cane che proprio non ne
voleva sapere; io lo guardavo, lo accarezzavo e pensavo: " E' veramente un cane intelligente".
Molte volte scappava dal suo recinto e correva a casa mia dove sapeva di trovare sempre qualcosa
di buono da mangiare. Io lo chiamavo Pelle senza nessun motivo.
Un giorno il cacciatore mentre stava portando da mangiare ai suoi cani, notò qualcosa che si
muoveva vicino alla cuccia di Pelle, guardò meglio e con immenso stupore vide che si trattava di un
leprotto.
Istinto da cacciatore o meglio ancora malvagità umana all'ennesima potenza, corse in casa, prese il
fucile e bum un colpo all'indirizzo del leprotto. Fu proprio in quell'istante che Pelle saltò addosso al
suo padrone facendolo cadere in terra e subito dopo scappò via dal recinto.
Avevo fatto tardi quel giorno.
Avevo avuto problemi con un cane ferito che non si lasciava prendere e che per fortuna, dopo molte
ore e con tanta ma tanta pazienza, ero riuscita a portare dal veterinario.
Niente di grave per fortuna.
Arrivo a casa e davanti al cancello chi trovo? Pelle.
"E tu che ci fai qui a quest'ora?"
Mi si avvicina comincia ad abbaiare mi prende per i pantaloni, vuole che lo segua.
Gli vado dietro e fatti qualche centinaio di metri nascosto dietro un cespuglio trovo il leprotto ferito.
Di corsa dal veterinario che vedendomi di nuovo per poco non mi manda a quel paese, ma è un
amico.
A prima vista sembra una brutta ferita ma, fortunatamente, una volta pulita non sembra poi così
grave. Il leprotto è stato preso solo di striscio.
Ho sempre pensato che Andrea fosse un "pessimo cacciatore".
Il giorno dopo lo vedo arrivare a casa mia, mi racconta dell'accaduto e mi chiede se avevo visto
Pelle.
Gli rispondo che sta dormendo nel mio giardino.
Andiamo a prenderlo ma alla vista di Andrea, Pelle comincia a ringhiare.
"Dai Andrea se per la caccia non vale niente lascialo con me"
E Pelle, superbo cane da caccia che della caccia non gli importava niente, è rimasto con me insieme
al suo amico leprotto felici di correre per i campi.
Legge 11 febbraio 1992 n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il
prelievo venatorio Art. 1 – La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell'interesse della
comunità nazionale ed internazionale.