Trentino e Australia ancora pi vicine - Riviste

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Trentino e Australia ancora pi vicine - Riviste
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CONVENTION
AUSTRALIA
La Convention promuove l’incontro tra emigrati e popolazione locale
Trentino e Australia
ancora pi vicine
Idee e materiali locali per la nuova Piazza Italia di Melbourne,
la nostalgia per i canti tradizionali, il successo della Convention,
l’amicizia fra i popoli nel murale di Paola de Manincor
al 10 al 12 marzo scorso si è celebrata la nona
Convention dei Trentini
in Australia. L’incontro,
che ha cadenza triennale,
ha visto la partecipazione
di oltre duecento persone
arrivate a Wollongong da
tutti gli stati d’Australia
per trascorrere insieme
alcuni giorni, per respirare, potremmo dire, un po’
di aria di casa.
Infatti accanto alle cerimonie ufficiali e di rito,
come l’incontro dei Presidenti degli otto Circoli
trentini in Australia, le
D
relazioni dei rappresentanti delle istituzioni
trentine (Provincia, Regione e Assessorato all’Emigrazione) e di quelli delle associazioni da
sempre vicine agli emigrati e la cena a cui hanno partecipato più di trecento commensali, ci
sono stati vari momenti
di svago e di divertimento che hanno entusiasmato tutti i partecipanti,
tra cui la performance del
gruppo musicale “Cantiere Destrani” e la donazione da parte della
Provincia autonoma di
Trento alla cittadina di
un murale realizzato dalla pittrice trentina Paola
de Manincor.
A Melbourne, poco tempo prima era stata inau-
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gurata la nuova Piazza
Italia, pure realizzata da
un artista trentino, Andrea Tomaselli, da anni in
Australia. Anche in questo caso grandi festeggiamenti e la presenza di un
gruppo di fisarmonicisti
trentini.
Eventi all’insegna dell’incontro fra emigrati trentini, ancora profondamente legati alle proprie
origini, entusiasti di tutto
ciò che è “made in Italy”
ma anche un importante
momento di incontro tra
nostra comunità emigrata
e la popolazione locale in
totale aderenza allo spirito della legge provinciale
in materia di emigrazione.
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Ø made in Trentino la nuova
Piazza Italia di Melbourne
Genialità e materiali italiani per un progetto che porta la firma
di Andrea Tomaselli, artista di Melbourne di origini trentine
l disegno di Piazza
Italia simboleggia i
due emisferi e l’emigrazione ed è dedicato alla comunità italo-australiana. L’inaugurazione è
avvenuta lo scorso 29
gennaio davanti ad una
folta delegazione dell’Associazione Italia-Australia. Questa piazza già
rappresentava un luogo di
incontro, dove è piacevole fermarsi a chiacchierale all’aria aperta. Ma ora
ha anche un significato
diverso: sarà il luogo te-
I
La meridiana realizzata da Andrea Tomaselli
In trasferta anche la fisarmoniche
All inaugurazione di Piazza Italia si esibita
la Scuola Musicale C. Moser di Pergine Valsugana
Dal 26 gennaio al 6 febbraio erano in Australia anche un sestetto di fisarmonicisti della Scuola Musicale di Pergine composto da Margherita Berlanda, Stefano
Bragagna, Michelangelo Felicetti, Matteo Paoli e Alessandro Zambaldi coordinati dall’insegnante Attilio Amitrano.
Otto giorni di permanenza che li hanno portati ad esibirsi alla Steps Gallery per
la cerimonia di apertura della mostra Argyle square/Solaris degli artisti Diane
Beevers e Andrea Tomaselli, al concerto per l’inaugurazione di Piazza Italia e al
concerto incontro con la fisaorchestra di Melbourne coordinata e diretta dalla fisarmonicista Bernadette C. Colon. Altri concerti in City Square e Birranung
Marr Park, all’Auditorium di St. Bernard’s College in Essendon ed infine al Savoy Club (Circolo Trentino di Myrtleford). Per loro un grande successo di pubblico, che ovunque li ha accolti calorosamente, interviste e servizi fotografici. Le
proposte musicali presentate al pubblico australiano sono state le più varie, a partire da brani impegnativi della tradizione colta fisarmonicistica fino alla musica
classica passando per la tradizione popolare trentina e la musica da ballo, senza
dimenticare il grande Astor Piazzola.
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stimonianza delle origini
dei molti trentini che vivono in Australia e che,
anche attraverso un progetto architettonico ed
artistico, sono riusciti ad
esprimere le loro radici, la
loro cultura.
Piazza Italia è situata
nella zona nota come
Argyle Square che adesso
è stata completamente ridisegnata per adeguarsi
al suo nuovo nome con
giardini intersecati da
vialetti alberati la cui pavimentazione non poteva
non essere che in tradizionale porfido trentino a
cubetti e in Verdello di
Trento.
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Tutto l’insieme è sovrastato da un enorme orologio solare di 45 metri
quadrati destinato a diventare uno degli emblemi australiani più famosi.
I lavori sono durati 18
mesi e alla municipalità
di Melbourne è costato
l’equivalente di oltre due
milioni e mezzo di euro.
Dicevamo dell’impronta
trentina: oltre ai materiali usati il progetto porta la
firma di Andrea Toma-
AUSTRALIA
selli, un giovane designer
nato in Trentino ma che
ha scelto l’Australia come
patria d’adozione (vedi
box). Suo è anche “Solaris” il grande orologio che
dal centro della piazza si
sviluppa a spirali.
L’immagine è quella di
un pozzo simbolico e
dello scorrere dell’acqua.
La meridiana è realizzata
in piastre di bronzo incastonate in una struttura
di acciaio a raggiera.
ANDREA TOMASELLI
Artista - Designer - Gnomonista
Attualmente risiede in Australia e periodicamente
si trasferisce in Italia per lavoro.
L’uso di orologi solari è la caratteristica principale
della sua carriera professionale artistica, tramandata dal padre, Adone Tomaselli noto pittore e storico Trentino.
Dopo il diploma di Geometra conseguito all’ Istituto Tecnico G.Gozzer di Borgo Valsugana nel
1985 lavora come disegnatore grafico/tecnico.
Nel 1990 inizia un’apprendistato con il Laboratorio
di Restauro E.Vinante di Trento seguito dalla collaborazione con il professor Omezzolli.
Da notare la collaborazione iniziata nel 1992 con la
pittrice trentina Paola de Manincor che tuttora unisce i due artisti in varie parti del mondo.
Nel 1994 si e’ trasferito in Australia ed ha continuato la ricerca artistica professionale attraverso il design e la produzione di arredamento ed accessori
per clienti privati e pubblici. Lo studio e sviluppo di
un approccio contemporaneo nell’uso degli orologi
solari ha creato l’opportunità di lavorare in varie
collaborazioni in progetti artistici con altri
pittori,scultori poeti e performers multimediali.
Questo include design, pittura, scultura, mosaici,
costruzione di modelli, ceramica Raku e modellazione del vetro a forno.
Melbourne
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L amicizia nel mondo
La musica, il canto, il gioco uniscono i popoli
Così l’artista trentina Paola de Manincor interpreta questo sentimento
’amicizia nel
mondo”. Ha
scelto un titolo impegnativo, importante l’artista trentina
Paola de Manincor per
l’opera donata dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Comunità trentina in Australia alla
municipalità di Wollongong in occasione dalla
nona Convention. Sei
pannelli che uniti formano un unico dipinto che
comunica positività, un
inno alla vita, così come
lo sono la maggior parte
delle opere di questa artista dominata dalla curiosità, dall’immaginazione,
dalla forza delle sue radici. Ed ancora una volta ha
voluto fare dono della sua
creatività ad una comu-
“L
nità di emigrati.
Ad unire i pannelli il più
piccolo uccello del mondo, il colibrì, che con la
sua leggerezza percorre
ed unisce tutta la storia. Il
tema dell’amicizia è sviluppato attraverso le arti
e il gioco. Si comincia con
il canto - un gruppo di
cantori richiama altre
persone che amano cantare ed esplode la gioia - e
si prosegue con il gioco,
un momento che segna
l’amicizia, per sempre.
Paola de Manicor ha
scelto un gioco molto noto, anche a chi ha lasciato
la nostra terra da molto
tempo, quello della “settimana”. Nel terzo pannello è rappresentata la
musica che unisce nell’armonia un comune senti-
Paola de Manincor e il suo gruppo di lavoro
mento di amicizia; nel
quarto la cultura che
espressa attraverso la lettura, la conoscenza e lo
studio unisce i popoli.
Non poteva mancare la
memoria: l’artista invita a
credere al legame con il
passato.
Infine nel sesto e ultimo
pannello esplode l’amicizia: una vela che solca
oceani e cieli, una esplosione di felicità.
Le dimensioni imponenti dell’opera - 9 metri di
base per 3 di altezza hanno richiesto la collaborazione, oltre che di
Sergio Tomaselli, di alcuni artisti locali e di un
gruppo di studenti dell’Art Accademy of Wollongong.
PAOLA DE MANINCOR
Nasce a San Lazzaro di Trento. Inizia a dipingere
nel 1956 dedicandosi inizialmente alla decorazione
su ceramica e stoffa, alla scenografia e ai costumi
teatrali.
Dal 1989 approfondisce la tecnica tradizionale dell’affresco e del murale. Diventerà la sua vera passione. Da allora viaggia dipingendo storie sui muri di
case, edifici pubblici, fabbriche. È stata tra il resto
in Bosnia, Brasile, Cina, Australia.
Risiede a Lavis, a pochi chilometri da Trento.
Il gioco della settimana
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Non solo canguri
Applaudita trasferta in Australia del gruppo musicale trentino Cantiere Destràni
di Renato Morelli
ell’ambito delle
iniziative per la
Nona National
Trentini Convention a
Wollongon, in Australia,
dal 2 al 12 marzo, il gruppo musicale trentino
“Cantiere Destràni” ha
tenuto dieci concerti in
diverse località del South
Australia. La trasferta è
stata organizzata dalla
Provincia Autonoma di
Trento, Assessorato all’Emigrazione e Solidarietà internazionale, in
stretta collaborazione con
i Circoli trentini locali. I
concerti si sono tenuti a
Melbourne, Myrtleford,
Camberra, Sydney e alla
Wonderful Wollongon.
N
concerto da “ascoltare”,
seguito da un programma
musicale “da ballare”, con
danze della tradizione
trentina ed italiana più in
generale. Si tratta di un
progetto del tutto nuovo
e originale, nato proprio
in occasione di questa
tournee in Australia.
Un’idea che da una parte
propone la riscoperta del
patrimonio di canti popolari trentini eseguiti da
voci “esperte” con accompagnamento corale di
tutto il gruppo; dall’altra
una loro riproposta in
chiave del tutto innovativa, attraverso arrangiamenti inediti che utilizzano stilemi della musica
ON THE ROAD
Sono stati 2500 chilometri molto intensi, pieni di
incontri, scoperte, amicizie, emozioni forti, con un
unico “difetto”: al ritorno
in Trentino ognuno di noi
pesava in media due chili
in più, accumulati progressivamente in seguito
ai numerosi appuntamenti enogastronomici con la
cucina e soprattutto con i
vini generosi, rotondi e
corposi di questo meraviglioso ed affascinante
paese.
BALLATE MIGRANTI
Le performances del
Cantiere Destràni prevedono di volta in volta un
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jazz e klezmer (legati del
resto ai due grandi flussi
migratori trentini, rispettivamente verso l’impero
austro-ungarico e l’America del Nord). Arrangiamenti che saranno presto
raccolti nel CD Ballate
Migranti di prossima
pubblicazione (www.destrani.it).
MYRTLEFORD
L’arrivo a Myrtleford è
stato come un “ritorno a
casa”, nel senso che l’ambiente stesso ricorda in
qualche modo il Trentino: un piccolo paese, con
montagne, vigne, e…
molti trentini. Non a caso è qui che vive Franco
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EMIGRAZIONE
Dondio (consultore e
presidente della federazione circoli trentini dell’Australia) “anima” della
nostra traferta. Non a caso è qui che si è formato
il gruppo folkloristico di
Myrtleford, che ripropone con orgoglio e con
piacere il repertorio di
balli popolari del gruppo
folkloristico di Mezzano
Primiero, utilizzandone
anche i coloratissimi costumi, sostenuti dalla
musica della leggendaria
famiglia Rinaldi.
250 LINGUE ABORIGENE
Decisamente più tranquilla la performance a
Camberra dove abbiamo
incontrato il locale circolo
trentino ed in particolare
Franco Terzi e signora
(originari di Borgo Sacco
a Rovereto) che con grande disponibilità ci hanno
accompagnati in una visi-
ta alla città, al parlamento, alle varie ambasciate
compresa quella degli
aborigeni, nonché al museo nazionale.
Da Camberra siamo partiti prestissimo la mattina
per arrivare in tempo a
Sydney, dove era previsto
il concerto al Marconi
club alla presenza di circa
quattrocento soci, sotto la
direzione dalla instancabile Vick Fontana. Al
porto abbiamo avuto tra
l’altro l’occasione di incontrare alcuni buskers
(musicisti di strada) “singolari”, ovvero aborigeni
suonatori di Didjeridu, il
loro strumento tradizionale, a respirazione circolare, ricavato da un ramo
d’albero cavo all’interno).
WONDERFUL
WOLLONGON
Per il Cantiere Destrani
la tre giorni della Convention è stata un tour de
force tanto intenso quanto pieno di soddisfazioni.
È inutile sottolineare come i tre giorni della Convention siano letteralmente volati, fra scambi
di esperienze, occasioni
di riflessione, e diversi
momenti conviviali. Fra
questi, vorremmo ricordarne almeno uno, particolarmente emozionante
e significativo per il Cantiere Destrani. Il “leggendario” padre Bertagnolli
ci aveva chiesto se potevamo suonare qualcosa
durante la santa Messa
che avrebbe celebrato all’aperto, la domenica
mattina, nel parco annesso ad una celebre Winery.
Non avendo in repertorio
canti liturgici abbiamo
“osato” proporre un brano
ebraico, particolarmente
nostalgico e suggestivo,
che avremo potuto eventualmente eseguire durante la comunione. Una
proposta forse troppo azzardata, sicuramente improponibile in altri contesti a noi ben noti. Padre
Bertagnolli ci ha “spiazzati” immediatamente:
non solo ha accettato subito, di buon grado, ma
ha preceduto la nostra
esecuzione con un discorso di presentazione toccante e puntuale, colto e
nello stesso tempo semplice ed immediato. Una
grande lezione di interculturalità, tolleranza ed
ecumenismo.