2° comandamento: “Non nominare invano il nome di Dio”” Es. 20,7
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2° comandamento: “Non nominare invano il nome di Dio”” Es. 20,7
2° comandamento: “Non nominare invano il nome di Dio”” Es. 20,7: “non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano”. • INSEGNAMENTI: A- Dio ha un nome B- Il nome può essere pronunciato in maniera giusta C- Il nome non può essere pronunciato invano A- Dio ha un nome: • Nel mondo semitico e orientale: nome non segno convenzionale. Il nome indica l’identità della persona. Dare il nome = avere il diritto di possedere, di manipolare l’altro. Conoscere il nome di una persona significa essere in comunione intima con l’altro. • Nome di Dio: questo valeva anche per le divinità. • Nome di Dio: JHWH (Cfr. Es. 3) = Io sono. Nome affidato a un verbo e non a un sostantivo. • é un “non-nome”: dice e non dice. Non toglie a Dio il suo mistero: se esso incarna la realtà di una persona è ovvio che il nome di Dio rimarrà misterioso. • Sarà il suo nome per sempre • Sarà nome di amore: pur essendo un nome misterioso non è un nome vano e vago perché rimanda a una presenza efficace “Io sono”e reale “si rivela come il Dio di Abramo: “non esisto solo per me”. B- Invano: • Shaw = falso, vuoto, inutile. Parola usata per indicare l’idolo. Bestemmia è scambiare il nome-persona di Dio col nome “vano” di una cosa inutile e impotente. • Vieta di abusare del nome di Dio, di usarlo per i “propri scopi” (violenza, guerre…) • Ci dice di non rendere invano, inutile Dio e, di conseguenza, la tua vita, la tua anima… • Per questo comandamento Dio ha messo una punizione scritta, riferita al comandamento in sé e non al suo amore, come nel caso del 1° comandamento. • Il rispetto del nome di Dio porta a rispettare il nome della persona, la dignità della persona: è immagine di Dio. Alla fine anche il nome sarà esaltato. • Indirettamente dice anche: o Bestemmia: il secondo comandamento lo si può riferire anche alla bestemmia: cfr. Lv. 24.16: “chi bestemmia il nome del Signore sia messo a morte; lo lapidi tutta la comunità…” o Giuramento: A.T.: non frequente (Sir. 23,9-11) e solo in casi gravi (Ger. 4,2: atto religioso). Viene condannato il giuramento falso in nome di Dio: cfr. Lv.19,12 N.T.: Gesù “meglio non giurare”: Mt.5,33 o Superstizione C-Pronunciarlo in maniera giusta. • Il nome di Dio si può e si deve invocare: Rm.10,13: “chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato”. • Padre nostro: sia santificato il tuo nome. ALLORA: non abusare del mio nome, ma usalo bene: testimonianza nel non aver paura di parlare di Dio, metterci in ginocchio solo davanti a Dio, circondarlo di sollecitudine, giaculatorie…