Nel 2008 il Cnr ha “perso” 59 milioni e per il 2007 viene bacchettato
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Nel 2008 il Cnr ha “perso” 59 milioni e per il 2007 viene bacchettato
Se un uomo sogna da solo, il sogno rimane solo un sogno... ma se molti uomini sognano la stessa cosa, il sogno diventa realtà. H.Camara E DIT ORIALE MAI CADUTO COSI’IN BASSO L’inesorabile declino di un ente statistico ATTUALITA’ martedì 21 luglio 2009 L’ENTE PRESIEDUTO DA MAIANI HA PRESENTATO L’ULTIMO RENDICONTO Nel 2008 il Cnr ha “perso” 59 milioni e per il 2007 viene bacchettato dal Mef di Franco Mostacci L'Istat, da tempo, versa in uno stato di penoso immobilismo, con un cda incapace di assumere decisioni degne di nota. Uscito di scena (per sopraggiunti limiti di età) l'ex direttore generale, gli è subentrato per due mesi ad interim, per l'ordinaria amministrazione, uno dei tanti direttori centrali. Ma i due mesi sono poi diventati quattro e non si escludono ulteriori proroghe. Il presidente Biggeri è scaduto il 1° giugno, senza che il Governo abbia designato un successore. Invano sono trascorsi anche i 45 giorni di prorogatio e dal 16 luglio l'Istat è senza un presidente. Approfittando del vuoto di potere, capo dipartimento e direttori centrali dell'ente hanno varato provvedimenti di riorganizzazione di dubbia legittimità, sopprimendo servizi, creando strutture e attribuendo incarichi non previsti dagli atti organizzativi, come quello di coordinatore di unità operative. E mentre i ministri Tremonti e Scajola lanciano a giorni alterni strali contro l'Istat, i problemi in via Balbo continuano a marcire. Le politiche per il personale languono, la legge per il Censimento non è stata ancora approvata e l'indagine sulle forze di lavoro sembra avviarsi, come da tempo predetto da Usi/Rdb, verso la peggiore delle soluzioni: l'esternalizzazione. In tutto questo l'ex presidente Biggeri, che già nel 2001 - sotto la scure dello spoil system - aveva magnificato le misure fiscali del governo Berlusconi, pronosticando 300.000 poveri in meno, questa volta non è stato da meno e ha osannato il Dpef appena varato, descrivendolo come il migliore mai visto. Un giudizio non dovuto, perché l'Istat dà il proprio parere istituzionale durante l'audizione dinanzi alle commissioni parlamentari. Un ultimo atto che la dice tutta sul livello di indipendenza della statistica italiana. Il caso di Paolo Vita 971 mila euro anche la voce redditi e Nel 2008 le entrate del Cnr sono scese proventi patrimoniali, che comprende le di 59 mln a causa della gestione che ha entrate derivanti dallo sfruttamento dei prodotto minori ricavi per la vendita di brevetti. Il rendiconto generale dell'ente prodotti e prestazioni a terzi, per circa per il 2008 spiega inoltre come sul fron44 mln, a cui vanno sommati 14,9 mln te delle minusvalenze da alienazioni la di minusvalenze da alienazioni. Tale perdita di maggior rilievo (12,133 mln) distruzione di ricchezza è in parte com- "corrisponde al risultato negativo di pensata da maggiori finan- Prestazioni e servizi gestione della socieziamenti pubblici per 35 tà Sincrotrone milioni. Nonostante ciò, le a terzi calati di 44 mln Trieste"; segue la entrate dell'ente guidato perdita da 1,38 mln da Maiani sono diminuite con l’operazione derivante dal "trasfein termini assoluti di 9,4 Monasterio. Altri 15 rimento dei beni mln. Ma non è tutto visto mobili dell'Istituto di che il Mef (Ministero per il Sincrotrone Metrologia confluito dell'Economia e delle Finanze) ha nell'Inrim" e altre minusvalenze per costretto il Cnr a apportare nello stesso 606.481 euro dovute alla "dismissione di rendiconto sostanziali rettifiche al bilan- beni mobili". Mentre 241.300 euro sono cio 2008 per diversi motivi, tra i quali stati bruciati dalla "minusvalenza derispicca che, nel 2007, i conti si chiusero vante dalla dismissione dell'immobile con un riduzione del patrimonio netto di sito sul terreno edificabile di via Marconi, circa 10 mln ma dalle scritture contabi- 10 - Napoli" il quale, benché nel 2007 li ciò non emergeva. L'ultimo esercizio fosse stato valutato 6,487 mln, è stato finanziario vede in calo da 1,27 mln a venduto nel 2008 per 6,230 mln. La A PPROFONDIMENT O liquidazione della società AlmavivaCnr è costata all'ente di piazzale Aldo Moro 204.000 euro, mentre "l'adeguamento delle singole quote di partecipazione, a consorzi e società ha prodotto minusvalenze per 361.966 euro". Del calo di 44 mln per mancate entrate da prestazioni e servizi a terzi, imputabili al varo della Fondazione Monasterio, si occuperà Il Foglietto subito dopo la pausa estiva. Veniamo alle contestazioni della Ragioneria generale dello Stato che ha evidenziato come "Alla chiusura dell'esercizio 2007, il conto economico presenta un disavanzo economico di € 10.123.092" ma per come è stato scritto il bilancio "Ne discende che la consistenza del Patrimonio netto al 31 dicembre 2007 risulta invariata rispetto a quella rilevata al 31 dicembre 2006, pari ad € 51.060.867, anziché essere ridotta per effetto del risultato economico negativo conseguito nella gestione 2007". 1 - continua Sapete che... I numerosi calcoli della “maggioranza” di Flavia Scotti Maggioranza è termine che di per sé significa soltanto la risultante di un calcolo aritmetico: la metà più uno dei voti comporta che la volontà di una parte prevalga su quella dell'altra. Ma tale valore, da molti inteso come assoluto, da alcuni viene criticato, obiettandosi che il solo fatto che la maggioranza voglia qualcosa non basta per considerare buono ciò che essa vuole. Ma non tutte le maggioranze, peraltro, si calcolano allo stesso modo. La maggioranza, in economia, è diversa dalla maggioranza in politica. Qui, in ossequio al principio "una testa un voto", i più prevalgono sui meno. In economia, viceversa, la maggioranza è maggioranza di capitale, sicché il calcolo aritmetico può portare a risultati opposti a quelli che siamo abituati ad avere nell'ambito della politica. Nella società per azioni, la maggioranza si calcola come maggioranza di capitale, onde può accade- re - e non è poi così infrequente - che un solo socio, possedendo il 50,01% del capitale, imponga la sua volontà a tutti gli altri, in quanto detentori della restante quota minoritaria. È la "sovranità" del maggior capitale, ben diversa dal principio del maggior numero che regna invece in politica. Ma tra economia e politica non sempre vi è stata una contrapposizione così netta. In passato (fino alle soglie del novecento) la ricchezza dava potere politico, ove si pensi che ancora nell'800 in diversi paesi d'Europa c'erano sistemi elettorali che escludevano dal voto i non possidenti e attribuivano un doppio voto agli elettori più benestanti. Viceversa, nelle più antiche società per azioni, come le compagnie coloniali del seicento e del settecento, avevamo assemblee in cui si deliberava a maggioranza di numero, e solo nell'ottocento si è giunti a calcolare la maggioranza sulla base del capitale, siste- F OGLIETTINO Art. 64, il Tar dà torto al Cnr in attesa della Cassazione All’Issm di Napoli corsi per psicoterapeuti La Cassazione ha fissato per il 29 settembre prossimo l’udienza per stabilire chi, tra Giudice del Lavoro e Tar, deve decidere nel merito dei ricorsi proposti avverso le graduatorie dei concorsi ex articolo 64 banditi a suo tempo dal Cnr. Nel frattempo, il Tar in attesa di tale decisione ha sospeso l’esame di numerosi ricorsi ma ha sentenziato per due casi già esaminati, dando torto al Cnr e annullando le relative graduatorie. I corsi di formazione sono stati spesso materia di contestazione al Cnr. Ne sa qualcosa il mitico Ezio Gensini che dal 1994, dopo essere transitato ex lege dalle Ferrovie dello Stato a piazzale Aldo Moro, ha dovuto lottare per più di tre lustri prima di poter partecipare a un corso formativo. Chi invece per anni non ha avuto problemi è un operatore tecnico, di stanza all’Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo (Issm) del Cnr di Napoli, che, grazie alla comprensione del suo direttore, Paolo Malanima, ha potuto partecipare, a spese dell’ente, a corsi dai titoli più disparati. Ex plurimis: Incontro studio presso il Centro studi della personalità, a Titignano (Tr); Congresso della Fiap (Federazione italiana associazioni psicoterapia), a Siracusa; Seminario tecniche di comunicazione efficace, a San Marino. Ma che c’azzeccano questi corsi con le mansioni del profilo rivestito dal dipendente e con le finalità istituzionali dell’Issm? Luigi Biggeri è scaduto ma è sempre in via Balbo La vicenda della proroga di Biggeri alla guida dell’Istat si tinge di giallo. I 45 giorni di prorogatio, iniziati il 1° giugno, sono scaduti il 15 luglio, ma il professore di Bibbiena continua a occupare lo scranno più alto di via Balbo, forte di una tesi, smentita dall’Avvocatura dello Stato, secondo la quale la proroga decorrerebbe dalla data del Dpr di nomina e non dalla delibera del Governo. Un “regalo” alle donne, sale l’età pensionabile Finita la campagna elettorale, il Governo ha aumentato l’età pensionabile delle lavoratrici pubbliche. Dal 2010, potranno andare in pensione a 61 anni. Dal 2012 a 62 e, a seguire, con un anno in più per ogni biennio. Così nel 2018 il limite sarà di 65 anni, come per gli uomini. In arrivo la rottamazione per i dipendenti pubblici La politica del governo è sempre più schizofrenica in materia pensionistica. La commissione Bilancio e Finanze della Camera ha approvato un emendamento al DL n. 78 che dà la facolta agli enti di pensionare d’ufficio i lavoratori pubblici con 40 anni di contributi (anche figurativi), a prescindere dall’età anagrafica. Sono esclusi: professori universitari, primari e magistrati. www.ilfoglietto.it www.usirdbricerca.it Vieni a trovarci. Puoi ricevere il nostro giornale nella tua mailbox. E’ gratis. E’ senza pubblicità. Esce in tempo reale. Il sito internet del sindacato di base del comparto ricerca. Notizie, informazioni, consulenza e assistenza on line per tutti. In tempo reale. martedì 21 luglio 2009 L’Inpdap interviene sulla tassa Brunetta Per l'ente previdenziale le detrazioni per malattie non incidono sulla pensione di Antonio Del Gatto Il famigerato articolo 71, comma 1, del decreto legge Brunetta n. 112/2008, convertito in legge n. 133/2008, ha introdotto una vera e propria tassa sulle malattie dei dipendenti pubblici, escludendo dalla retribuzione mensile, per i primi 10 giorni di assenza, il trattamento economico accessorio, anche se fisso e continuativo. Il recente decreto legge “anticrisi” n. 78 del 1° luglio 2001, ha esentato dall’immorale tassa sulla malattia soltanto i lavoratori del settore Forze dell’ordine e Vigili del fuoco. Nel frattempo, numerose amministrazioni hanno tempestato di richieste di chiarimento l'Inpdap per sapere se anche i versamenti contributivi dovevano essere ridotti in proporzione, con la conseguenza che al lavoratore pubblico assente per malattia oltre al danno della decurtazione dello stipendio, doveva aggiungersi anche la beffa della riduzione del trattamento pensionistico e dell'indennità di fine rapporto all'atto della quiescenza. Con la Circolare n. 13, l'Istituto previdenziale ha impartito precise dis- FALSE E - MAIL A posizioni a tutti gli enti interessati, chiarendo che "ai fini pensionistici, sono riconosciuti integralmente tutti i periodi di malattia, ancorché le retribuzioni vengano ridotte ai sensi dell'articolo 71 ovvero ai sensi delle vigenti disposizioni contrattuali". A supporto di tale tesi, l'Inpdap ha argomentato che "atteso che il decreto legislativo n. 564/96 nell'introdurre l'istituto della contribuzione figurativa nulla ha innovato in materia di assenze per malattia, si precisa che a fronte della decurtazione a causa della malattia nei limiti dei primi dieci giorni, l'imponibile contributivo non diminuisce nella stessa misura. Conseguentemente - prosegue la Circolare dell’ente previdenziale - i contributi vanno calcolati sulla retribuzione cosiddetta virtuale, corrispondente a quella che avrebbe percepito il dipendente se fosse rimasto in servizio". In pratica, la quantificazione degli oneri contributivi, sia per la quota a carico del datore di lavoro che per quella a carico del lavoratore, deve essere calcolata sulla retribuzione corrispondente a quella costituita da tutte le voci concorrenti al computo della quota A di pensione. Un sospiro di sollievo, dunque, per i circa 3 milioni e mezzo di dipendenti pubblici sempre più "criminalizzati" da un governo che non fa certo mistero di voler smantellare quel che resta della P.A. senso che è la quota di proprietà detenuta che determina il peso della volontà di ciascuno nelle decisioni collettive, mentre deve escludersi che possa essere riconosciuto a ciascun socio un peso superiore rispetto a quello della sua quota di partecipazione. Nel nostro diritto societario, anche dopo la riforma del 2003, il divieto di azioni a voto plurimo è rimasto, mentre si ammette la possibilità di azioni a voto scalare (le prime 100 azioni valgono 100 voti, le seconde 100 valgono 50 voti, e così via). Un caso a sé è rappresentato dall'impresa cooperativa, rispetto alla quale si può parlare di democrazia, in quanto in essa vale la regola della maggioranza di numero anziché della maggioranza di capitale. Poiché qui si partecipa in ragione di una uguale condizione soggettiva - ossia come consumatori, lavoratori, risparmiatori, ecc. - i soci cooperatori possono prevalere gli uni sugli altri solo in forza del principio del maggior numero. 3 - continua CHI ATTENDE DA ANNI RIMBORSI DAL FISCO False e-mail inoltrate dall'indirizzo dell'Agenzia delle entrate [email protected] stanno giungendo in questi giorni ai contribuenti italiani per richiedere di compilare il modulo di pagamento con le coordinate bancarie, i dati della carta d'identità e del codice fiscale. E' questa l'ultima trovata per frodare 12,4 milioni di contribuenti che attendono invano i rimborsi fiscali per un importo complessivo di 55,8 miliardi di euro, con tempi medi di attesa di oltre 14 anni. Il debito del fisco verso i contribuenti è cresciuto di 1,3 miliardi rispetto al mese precedente quando viaggiava sui 54,5 miliardi di euro. Anche di questa truffa a scapito dei cittadini, Contribuenti.it ha doverosamente messo al corrente le Autorità competenti ed auspica che la Procura della Repubblica apra una indagine sui falsi e sui veri rimborsi fiscali. Finora mancati. In appello denunciabili aggravamenti di malattia Nelle controversie giudiziarie in materia di previdenza e assistenza, il giudice deve tener conto anche degli aggravamenti di malattia registrati a carico del ricorrente nel corso Invito alla lettura dell’iter processuale. Ne consegue Il Foglietto di Usi/RdB è un supche è permesso alla parte denunciaplemento settimanale de Il re e documentare, anche in appello Foglietto, quotidiano on line che ti può raggiungere sul tuo persoe fino all’udienza di discussione, nal computer, gratis e senza pubnuovi aggravamenti e nuove malatblicità, sia alle ore 13 che alle ore tie insorte successivamente alla pre18, con le ultimissime notizie dall’Italia e dal mondo. sentazione del ricorso introduttivo e Ricco di numerosi supplementi di cui il consulente tecnico d’ufficio (Finanza, Tecnologia, Libri, Sport non ne abbia tenuto conto. Incorre, & Business, Fatti incredibili, Scienze, Musica, Cinema, pertanto, nel vizio di omessa motivaEnergia, Cibo), puoi riceverlo zione il giudice di secondo grado che nella tua mailbox. non abbia ritenuto di disporre una Basta chiederlo a nuova Ctu o che, comunque, non www.ilfoglietto.it abbia congruamente motivato sulla S PIGOLATURE PERLOPIU ’ IGNORATE DAGLI ALTRI irrilevanza della nuova malattia CASSAZIONE, SUL DIRITTO DI CRONACA PIU’ LIBERTA’ (Cass. Sez. Lavoro - sent. n. 13954 Proprio mentre si fa sempre più incandescente la polemica sulle intercet- del 16 giugno 2009). tazioni telefoniche e sul tentativo di governo e maggioranza parlamentare di imbavagliare la stampa, ancor più di quanto non sia già per libera scel- Il termine di prescrizione ta, si registra una importante sentenza della Cassazione penale (n. per le mansioni superiori 23036/200) che sembra andare in senso opposto. Per i giudici di piazza L’azione giudiziaria promossa da un Cavour, il giornalista che nel corso di una trasmissione televisiva o in un lavoratore subordinato avente ad articolo rende pubblico un documento classificato come “riservato” da oggetto il riconoscimento della qualiparte di organi dello Stato, non può essere condannato per divulgazione fica superiore, qualora tale possibilidi documenti di cui è vietata la pubblicazione, a patto che l’atto sia già tà sia prevista dalla legge o dal ccnl stato acquisito nel faldone di un processo. Per la Suprema Corte, inoltre, di categoria, si prescrive entro il terla classificazione di “segretezza” ha una “valenza meramente ammini- mine decennale, così come previsto dall’art. 2946 c.c. Le azioni vote strativa e non può essere decisiva ai fini penali”. GUAI SERI PER IL PEDONE CHE IGNORA LE STRISCE invece ad ottenere le differenze retriAl pedone ignorare le strisce per attraversare la strada può costare molto butive derivanti dallo svolgimento di caro. La Cassazione (sentenza n. 11421/2009) ha respinto il ricorso pre- mansioni superiori, come nel pubblisentato da un pedone investito fuori dalle strisce e multato dalla Polizia co impiego, si prescrivono entro il municipale di Massa. Secondo la Suprema Corte, il pedone deve rispet- termine quinquennale previsto daltare le norme del Codice della strada, per cui, se viene travolto fuori dalle l’art. 2948 c.c. (Cass. Sez. Lav. Sent. 13945 del 16 giugno 2009). strisce, oltre al danno dell’incidente, è passibile di una multa. A PPROFONDIMENT O ma generalizzatosi poi nel novecento. Maggioranza politica e maggioranza economica si sono così costantemente intrecciate ed inseguite, ma la seconda ha svolto un ruolo propulsivo nei confronti della prima. Ed invero, oltre all'uguaglianza, il giusnaturalismo e la Rivoluzione francese rivendicarono anche l'inviolabilità della proprietà, addirittura dichiarata come sacra. Nelle società di capitali, tali valori devono essere coordinati, sicché qui democraticità vale come proporzionalità, nel giurisprudenza segue da pag. 1 ILFOGLIETTO DELL’USI/RDB-RICERCA Supplemento a IlFoglietto Agenzia di informazione on line Reg.Trib. Roma 136 dell’8/4/2004 Editrice: Nameless Line Inc Anno VI numero 27 • Direttore responsabile Maurizio Sgroi Redazione Vicolo del Buon Consiglio, 31 00184 -Roma - tel. e fax 06.4819930 e-mail: [email protected] • Progetto grafico : Bios