Unioni civili - Monica Cirinnà
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Unioni civili - Monica Cirinnà
72-74 POLITICA 9-1 OK_Layout 1 22/10/15 21.13 Pagina 74 maggioranza trasversale al femminile: Mara Carfagna a destra ha dichiarato che voterà a favore. Nei giorni scorsi la ministra ha invece attaccato l’NCD dicendo che la legge verrà votata comunque con maggioranze alternative, mettendo la parola fine a quanto sembra alla trattativa. Poi dopo le obiezioni di Alfano, ha fatto un passo indietro garantendo il voto segreto e assicurando che il PD lascerà libertà di coscienza sull’articolo che riguarda la stepchild adoption, cioè la possibilità del coniuge dello stesso sesso di adottare il figlio del partner. Ma no- PUNTA AD AFFASCINARE NON SOLO CON LE PAROLE LA MINISTRA nostante le critiche che le piovono addosso, la mossa lascia allo sparuto gruppo degli alfaniani la possibilità di trincerarsi nel voto segreto nella speranza di far cadere il famigerato articolo, ma la Boschi i conti in tasca se li deve essere già fatti. Allentando la tensione con l’NCD, ma anche con la CEI (domenica era in San Pietro alla messa del papa), il voto segreto potrebbe rivelarsi un boomerang perché ci sono moltissimi senatori anche in altri schieramenti disponibili a votare sì alla legge. Una legge che il nostro paese sta francamente aspettando da troppo tempo. M olti sono i parlamentari che non le sanno dire di no e che ne sottolineano sempre la gentilezza e l’estrema disponibilità al dialogo. Ma quando arriva il momento, la Ministra delle Riforme marcia spedita verso l’obiettivo, come è accaduto per il Senato e prima ancora per la Legge elettorale. Diventa un’attaccante capace di arrivare con un balzo alla meta. INTERVISTA ESCLUSIVA ALLA SENATRICE MONICA CIRINNÀ’ Finalmente la legge sulle Unioni Civili approda in parlamento, scavalcando la commissione in cui si era arenata. Che è successo? In commissione abbiamo avuto oltre 75 sedute nelle quali si è fatto purtroppo molto poco. L’ostruzionismo messo in campo da alcuni senatori in particolare di centrodestra, è stato non costruttivo nel modo più assoluto. Il ministro Boschi prima attacca l’NCD parlando di maggioranze diverse poi dice che il governo lascerà libertà di coscienza ai senatori PD… La ministra Boschi ha semplicemente riportato la realtà, in commissione giustizia si è già formata una maggioranza alternativa fatta col Movimento 5 Stelle, Gruppo Misto e Sel che è la maggioranza che ci aveva consentito il 26 marzo di votare il testo base, quello che io ho dovuto trasformare nel nuovo ddl. 2081. Di fatto la Ministra Boschi ha fatto bene a ricordare che su questo testo c’è già una maggioranza. Dopodiché è chiaro che tutto quello che può essere ricondotto anche alla maggioranza di governo aiuta, ma aiuta 74 a patto che non ci siano svendite, depauperamento del testo, riduzione dei diritti, perché a noi interessa dare risposte vere alle coppie di persone dello stesso sesso. Come finirà con il Nuovo Centro Destra? Se c’è il voto di coscienza, c’è il voto di coscienza anche per loro, voteranno come la loro coscienza gli dirà di votare, sono certa che qualcuno voterà a favore. Pensa che Renzi rischi di perdere la maggioranza? Si sono per primi affrettati a dire che questo non è un tema di governo, soprattutto gli alfaniani. Penso al senatore Sacconi che continua a sottolineare che questo non è argomento di maggioranza. Non vedo alcun pericolo per il governo. Ce la farete per Natale ad approvarlo come era stato detto inizialmente? Il calendario non lo faccio io, ma la Boschi e Renzi sanno perfettamente che questa è un’urgenza e che a questa urgenza va data una risposta. Poi è chiaro che se arriviamo per la fine di novembre come io vorrei ben venga. Secondo lei l’Italia è pronta? L’Italia è avanti, molto più avanti del parlamento e della politica. È un paese fatto di persone che si amano, di famiglie omogenitoriali con bambini e di meravigliose famiglie di eterosessuali con figli omosessuali come capita a tanti di noi di avere un giovane figlio gay o una giovane figlia lesbica e per questo lo amano ancora di più. L’Italia è molto più avanti siamo noi che ci siamo fermati davanti a degli stereotipi, ma in Italia le famiglie sono ormai di tante forme. Pensi a me che sono una divorziata risposata con quattro figli.