Bruxelles, 13/05/2013
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Bruxelles, 13/05/2013
RESOCONTO della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo 14 e 16 APRILE 2015 Bruxelles, 20 aprile 2015 Sommario 1. Approvazione dell’ordine del giorno ......................................................................................................... 2 2. Approvazione del processo verbale della riunione del: ............................................................................ 2 3. Comunicazioni del Presidente ................................................................................................................... 2 4. Regolamento delegato (UE) …/... della Commissione del 20.2.2015 che modifica il regolamento (CE) n. 376/2008 per quanto riguarda l’obbligo di presentare un titolo per le importazioni di alcole etilico di origine agricola e che abroga il regolamento (CE) n. 2336/2003 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 670/2003 del Consiglio che stabilisce misure specifiche relative al mercato nel settore dell’alcole etilico di origine agricola ................................................................................................................................... 2 5. Presentazione da parte della Commissione sull’attuazione della politica di sviluppo rurale ................... 3 6. Presentazione tecnica da parte della Commissione sul progetto di orientamenti relativi all’applicazione delle norme antitrust dell’UE nel settore dell’agricoltura ................................................................................ 4 7. Presentazione da parte della Commissione sulla fissazione del tasso di adeguamento dei pagamenti diretti di cui al regolamento (UE) n. 1306/2013 del Consiglio per l’anno civile 2015 (COM(2015) 141 final) .. 4 8. Riunione dei coordinatori (a porte chiuse)................................................................................................ 5 9. Regime di aiuti per la distribuzione di ortofrutticoli, banane e latte negli istituti scolastici..................... 5 10. Fondo europeo per gli investimenti strategici ...................................................................................... 5 11. Raccomandazioni alla Commissione europea in merito ai negoziati sul partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP)....................................................................................................................... 5 12. Medicinali veterinari.............................................................................................................................. 6 13. Modifica del regolamento (CE) n. 726/2004 che istituisce procedure comunitarie per l’autorizzazione e la sorveglianza dei medicinali per uso umano e veterinario e che istituisce l’agenzia europea per i medicinali .......................................................................................................................................................... 7 14. Fabbricazione, commercializzazione e uso di mangimi medicati per animali e abrogazione della direttiva 90/167/CEE del Consiglio .................................................................................................................... 7 15. Presentazione da parte del Ministro sloveno dell’Agricoltura, delle Foreste e dell’Alimentazione, Dejan Židan, sul piano per la salvaguardia delle api ......................................................................................... 8 16. Scambio di opinioni con il direttore dell’Ufficio francese di Apidologia, Thierry Dufresne, e il rappresentante di Bee-Life, Noa Simon Delso .................................................................................................. 9 17. Riunione congiunta AGRI-ENVI sulla clonazione degli animali per fini agricoli ..................................... 9 18. Approvazione delle raccomandazioni dei coordinatori della commissione AGRI ............................... 11 19. Varie..................................................................................................................................................... 11 20. Prossime riunioni ................................................................................................................................. 11 La riproduzione e la diffusione delle informazioni contenute nel presente messaggio elettronico è riservata solo ed esclusivamente ai soggetti autorizzati da e-Euroconsulting srl. 1 RESOCONTO della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo 14 e 16 APRILE 2015 Resoconto della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del 14 e 16 aprile 2015 Martedì 14 aprile 2015, dalle 9.00 alle 11.30 1. Approvazione dell’ordine del giorno Approvato 2. Approvazione del processo verbale della riunione del: 23-24 marzo 2015 3. Comunicazioni del Presidente / 4. Regolamento delegato (UE) …/... della Commissione del 20.2.2015 che modifica il regolamento (CE) n. 376/2008 per quanto riguarda l’obbligo di presentare un titolo per le importazioni di alcole etilico di origine agricola e che abroga il regolamento (CE) n. 2336/2003 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 670/2003 del Consiglio che stabilisce misure specifiche relative al mercato nel settore dell’alcole etilico di origine agricola Joost Korte, Direttore Generale aggiunto della DG AGRI, ha presentato la proposta di regolamento, ricordando che essa risponde agli obiettivi dell’agenda di semplificazione della Commissione Junker. Infatti, persegue un triplice scopo: eliminare l’obbligo per gli SM di notificare quattro volte l’anno alla CE lo stato etanolo; eliminare l’obbligo per gli importatori di etanolo nell’UE di titoli d'importazione, che rappresenta un grosso onere amministrativo; eliminare l’obbligo per la Commissione di pubblicare in GUUE in tutte le lingue dell’UE il bilancio del mercato dell'alcole etilico di origine agricola (è l’unico il prodotto per cui per ora ciò avviene). Secondo la Commissione, le norme vigenti (i regolamenti n. 376/2008 e n. 2336/2003) impongono oneri burocratici e amministrativi inutili. La situazione del mercato dell’etanolo, infatti, è oggi molto diversa rispetto alla fine degli anni ’90, quando è stato adottato l’atto originale; in particolare, mentre allora vi era una sovrapproduzione di vino e l’etanolo costituiva un mercato per le eccedenze di vino sbocco importante della produzione del vino, adesso tale sovrapproduzione non sussiste più, quindi l’etanolo non rappresenta più un mercato di sbocco così importante da richiedere un bilancio. Inoltre, la Commissione ha esaminato il costo della procedura di notifica da parte degli Stati membri, ed è risultato essere sproporzionato per tutte le parti coinvolte (Stati membri, Commissione ed operatori). Un altro aspetto che è stato rilevato, infine, è il carattere meramente amministrativo dei titoli d'importazione: poiché è sufficiente presentare la richiesta e La riproduzione e la diffusione delle informazioni contenute nel presente messaggio elettronico è riservata solo ed esclusivamente ai soggetti autorizzati da e-Euroconsulting srl. 2 RESOCONTO della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo 14 e 16 APRILE 2015 pagare il corrispondente dovuto, non costituiscono uno strumento per gestire un mercato ma sono solo un onere, senza valore aggiunto. La Commissione non intende comunque abbandonare il settore dell’etanolo, ma intende fare meglio il proprio lavoro senza causare un eccessivo onere amministrativo. Continuerà quindi ad essere fatta un’analisi della situazione di mercato, ma non in modo gravoso come avviene attualmente. Nel successivo dibattito, vari MEP hanno esternato la loro preoccupazione per la proposta della Commissione; si sono in particolare detti contrari all’eliminazione dell’obbligo di bilancio UE e dell’obbligo dei titoli di importazione Philippe Loiseau (Francia, NI), Eric Andrieu (Francia, S&D), Lidia Senra Rodriguez (Spagna, GUE-NGL), pur riconoscendo che tali strumenti siano probabilmente da migliorare. A favore della proposta della Commissione si sono invece schierati Albert Dess (Germania, PPE) e Jan Huitema (Paesi Bassi, ALDE). A chiusura delle discussioni, il Direttore Korte ha ripetuto che la Commissione, proponendo l’eliminazione di strumenti non più necessari e solo onerosi per le parti coinvolte, non vuole abbandonare il settore dell’etanolo, ma trovare uno strumento più efficace per gestirlo. 5. Presentazione da parte della Commissione sull’attuazione della politica di sviluppo rurale Mihail Dimitru, Vice Direttore Generale della DG AGRI, ha presentato le caratteristiche principali dell’attuazione della politica di sviluppo rurale, sulla base dei dati raccolti dagli Stati membri fino al 13 febbraio (presentazione disponibile qui). Finora sono stati approvati 27 Piani di Sviluppo Rurale (PSR), e si prevede che entro maggio ne vengano approvati altri 18. Stando ai dati disponibili, è possibile individuare come sono stati suddivisi i finanziamenti tra le diverse priorità di Sviluppo Rurale: la maggior parte dei fondi, circa il 43%, è stato destinato alla tutela, al ripristino e alla valorizzazione degli ecosistemi connessi ad agricoltura e silvicoltura; le altre due maggiori aree di concentrazione dei fondi sono la promozione della competitività dell’agricoltura e del settore forestale (20%) e la promozione dell’inclusione sociale (15%); seguono poi la promozione dell’organizzazione della filiera alimentare (10%), l’incentivazione dell’uso efficiente delle risorse (9%) e infine un 3% dei fondi è stato destinato all’assistenza tecnica. La misura per cui finora sono stati allocati i maggiori quantitativi di denaro è la M 04 “Investimenti in immobilizzazioni materiali” (23,5%), seguita dalla M 10 “Pagamenti agro-climatico-ambientali” (16,8%). Quanto al ricorso ai nuovi strumenti presenti nella programmazione 2014-2020, per ora in 88 PSR è stato inserito il PEI-AGRI (Partenariato europeo per l’innovazione “Produttività e sostenibilità dell’agricoltura”), in 16 PSR è stata prevista la misura per la gestione del rischio, in 34 PSR è stata inserita la sottomisura per l’avviamento di attività imprenditoriali per lo sviluppo delle piccole aziende agricole, e in 6 PSR sono stati aggiunti dei sotto-programmi. Infine, è stato segnalato che il LEADER sarà implementato in tutti e 28 gli Stati membri. Durante il dibattito, si sono levate alcune voci di scontento rispetto alla nuova PAC. Albert Dess (Germania, PPE) ha evidenziato la necessità di semplificare ulteriormente lo sviluppo rurale e la PAC in generale; per Edouard Ferrand (Francia, NI), gli obiettivi dello sviluppo rurale non sono sufficientemente indirizzati alla La riproduzione e la diffusione delle informazioni contenute nel presente messaggio elettronico è riservata solo ed esclusivamente ai soggetti autorizzati da e-Euroconsulting srl. 3 RESOCONTO della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo 14 e 16 APRILE 2015 produzione agricola; Daniel Buda (Romania, PPE) ha riportato il generale scontento degli agricoltori romeni rispetto alla nuova PAC. Altri MEP, invece, come Jean-Paul Denanot (Francia, S&D) si sono detti soddisfatti dell’impostazione del secondo pilastro. 6. Presentazione tecnica da parte della Commissione sul progetto di orientamenti relativi all’applicazione delle norme antitrust dell’UE nel settore dell’agricoltura Joost Korte della DG AGRI ha aperto la sessione ricordando che il progetto di orientamenti relativi all’applicazione delle norme specifiche di cui agli articoli 169, 170 e 171 del Regolamento OCM per i settori dell’olio d’oliva, delle carni bovine e dei seminativi, presentato lo scorso 15 gennaio dalla Commissione europea, è volto rafforzare il potere negoziale nella catena alimentare dei piccoli produttori, e aumentare le possibilità per le organizzazioni di produttori e le loro associazioni di negoziare, per conto dei propri aderenti, contratti per la fornitura dei prodotti in questione a determinate condizioni. Cecilio Madero Villarejo, Direttore generale aggiunto della DG COMP, ha poi ulteriormente precisato il tema, specificando che la proposta, fornendo indicazioni per l’applicazione delle disposizioni sulle trattative contrattuali per i tre settori dell’olio d’oliva, carni bovine e seminativi, va a garantire certezza giuridica agli agricoltori. Infatti, vengono date indicazioni su come valutare l’applicazione delle disposizioni del TFUE in materia di accordi, decisioni di associazioni di imprese e pratiche concordate che possano imporre restrizioni alla concorrenza (art. 101 TFUE) e gli abusi di posizione dominante (art. 102 del TFUE) alle OP e AOP agricole, ivi comprese le cooperative, con esempi dei vari casi. I produttori rimangono comunque gli ultimi responsabili della valutazione delle proprie pratiche. Inoltre, la proposta di orientamenti intende fornire indicazioni alle giurisdizioni e alle autorità garanti della concorrenza degli Stati membri in merito all’applicazione degli articoli 169, 170 e 171 del Reg. 1308/2013, anche se non sono giuridicamente vincolanti. Durante il dibattito, l’On. Michel Dantin (Francia, PPE), ha ricordato che il tema in discussione era stato oggetto di una posizione molto chiara della COMAGRI in corso di riforma della PAC. Infatti, vi è una grande divergenza dell’applicazione delle norme antitrust da parte delle autorità nazionali, ed era stato chiesto alla Commissione di predisporre degli orientamenti per armonizzarne l’applicazione. Tuttavia, per Dantin con tale proposta si eccede rispetto a quanto chiesto dal PE. Il Direttore Madero ha sottolineato che, nel momento in cui ci si trova di fronte a un’applicazione troppo differenziata del diritto della concorrenza, è la Commissione che ne è responsabile, in quanto ha il dovere di coordinare le autorità nazionali per la concorrenza. Pertanto, in caso di problemi la Commissione può e deve intervenire, e l’attuale progetto di orientamenti è finalizzato precisamente alla risoluzione di problemi di questo genere. 7. Presentazione da parte della Commissione sulla fissazione del tasso di adeguamento dei pagamenti diretti di cui al regolamento (UE) n. 1306/2013 del Consiglio per l’anno civile 2015 (COM(2015) 141 final) Il Direttore Georg Haeusler (DG AGRI) ha presentato la proposta di regolamento recante fissazione del tasso di adattamento dei pagamenti diretti per il 2015. Al fine di garantire la riserva di crisi agricola, ogni La riproduzione e la diffusione delle informazioni contenute nel presente messaggio elettronico è riservata solo ed esclusivamente ai soggetti autorizzati da e-Euroconsulting srl. 4 RESOCONTO della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo 14 e 16 APRILE 2015 anno deve essere applicata una riduzione dei pagamenti diretti, tramite il meccanismo della disciplina finanziaria. Per il 2016, la riduzione complessiva risultante dall'applicazione della disciplina finanziaria ammonta a 441,6 milioni di euro e la percentuale del tasso di adattamento è pari a 1,39%. La percentuale è stata calcolata tenendo presente che il tasso di adattamento si applica soltanto agli importi dei pagamenti diretti per agricoltore superiori a 2.000 euro e che non viene applicata a Bulgaria, Croazia e Romania, dove i pagamenti diretti sono in fase di introduzione progressiva nel corso dell'anno civile 2015. Elaborando il progetto di bilancio 2016, la Commissione ha inoltre verificato che, stando alle prime stime di bilancio per i pagamenti diretti e le spese connesse al mercato, non dovrebbe essere superato il saldo netto disponibile per le spese del FEAGA per l'esercizio finanziario 2016, e quindi non è necessaria un'ulteriore applicazione della disciplina finanziaria. 14 aprile 2015, dalle 11.30 alle 12.30 8. Riunione dei coordinatori (a porte chiuse) 14 aprile 2015, dalle 15.00 alle 18.30 9. Regime di aiuti per la distribuzione di ortofrutticoli, banane e latte negli istituti scolastici Relatore: Marc Tarabella (Belgio, S&D) Merito: AGRI Approvazione del progetto di relazione Approvato, con 32 voti a favore, 6 contrari e 7 astensioni. 10. Fondo europeo per gli investimenti strategici Relatore: Albert Dess (Germania, PPE) Merito: BUDG, ECON Approvazione del progetto di parere Approvato, con 31 voti a favore, 13 contrari e nessuna astensione. 11. Raccomandazioni alla Commissione europea in merito ai negoziati sul partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP) Relatori: Paolo De Castro (Italia, S&D) e James Nicholson (Regno Unito, ECR) Merito: INTA Approvazione del progetto di parere Approvato La riproduzione e la diffusione delle informazioni contenute nel presente messaggio elettronico è riservata solo ed esclusivamente ai soggetti autorizzati da e-Euroconsulting srl. 5 RESOCONTO della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo 14 e 16 APRILE 2015 12. Medicinali veterinari La relatrice Marit Paulsen (Svezia, ALDE) ha presentato il proprio progetto di parere sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai medicinali veterinari. Sottolineando l'urgente necessità di una nuova normativa che aumenti gli ambiti di ricerca, sviluppo e monitoraggio dei medicinali veterinari, nonché la produzione e la redditività nel mercato interno, la relatrice ha inoltre precisato come, per gli allevatori, sia essenziale disporre facilmente di medicinali efficaci e accessibili, ad un prezzo ragionevole. Poiché la produzione di medicinali veterinari è più complessa di quella dei medicinali per uso umano (a causa dell’ampia diversità di specie), per poter sviluppare tali medicinali serve che le leggi e le regolamentazioni siano esplicite e semplici. Di conseguenza, il Parlamento deve agire al fine di semplificare e chiarire la proposta della Commissione europea, in particolare quanto agli adempimenti burocratici. Inoltre, per la relatrice vanno inserite maggiori disposizioni per affrontare il problema del costante aumento della resistenza antimicrobica, che invece scarseggiano nella proposta. Un altro aspetto sottolineato dall’On. Paulsen è stata la necessita di adottare un approccio globale all'uso dei medicinali veterinari, ad esempio per quanto riguarda i problemi ambientali connessi all'infiltrazione di batteri resistenti nel suolo e nelle acque. Anche per Molly Scott Cato (Regno Unito, Verdi/ALE), la proposta della Commissione in merito all’utilizzo degli antibiotici è troppo timida, e vanno rafforzate le relative disposizioni. Clara Eugenia Aguilera Garcia (Spagna, S&D) ha sottolineato l’opportunità che il nuovo regolamento contenga definizioni chiare sui farmaci e sul loro utilizzo. Inoltre, sebbene le differenze tra i vari paesi in termini di utilizzo dei medicinali veterinari hanno a che vedere con i diversi modelli produttivi e il diverso clima, è ugualmente necessario spingere tutti gli Stati membri a utilizzare le stesse definizioni. In linea con tale osservazione, Marc Tarabella (Belgio, S&D) ha suggerito che, per i medicinali veterinari, venga prevista un’autorizzazione di immissione nel mercato interno armonizzata a livello UE, e Norbert Lins (Germania, PPE) ha ribadito l’importanza di eliminare la frammentazione del mercato. Per Nicola Capito (Italia, S&D), va fatto un ulteriore sforzo in termini di semplificazione, prevedendo solo due tipi di autorizzazione (e non quattro, come da proposta della Commissione). Quanto alla questione della resistenza agli antibiotici, andrebbero limitati l’utilizzo di antibiotici che hanno effetto anche sugli esseri umani, e le possibilità di vendita diretta degli antibiotici da parte dei veterinari. Invece, per Michel Dantin (Francia, PPE), per quanto la questione degli antibiotici sia problematica e vada risolta, è altresì importante garantire che i veterinari possano somministrare prontamente il medicinale, e quindi di venderlo direttamente. Per Martin Häusling (Germania, Verdi/ALE), infine, è necessario limitare l’utilizzo di antibiotici su animali sani, e prefiggersi in generale degli obiettivi di riduzione degli antibiotici. La riproduzione e la diffusione delle informazioni contenute nel presente messaggio elettronico è riservata solo ed esclusivamente ai soggetti autorizzati da e-Euroconsulting srl. 6 RESOCONTO della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo 14 e 16 APRILE 2015 13. Modifica del regolamento (CE) n. 726/2004 che istituisce procedure comunitarie per l’autorizzazione e la sorveglianza dei medicinali per uso umano e veterinario e che istituisce l’agenzia europea per i medicinali Stanislav Polčák (Repubblica Ceca, PPE), relatore del progetto di parere, ha ricordato che con la proposta di modifica il reg. (CE) n. 726/2004 sulle procedure comunitarie per l'autorizzazione e la sorveglianza dei medicinali per uso umano e veterinario, e la proposta di regolamento sui medicinali veterinari, l'autorizzazione centralizzata all'immissione in commercio dei medicinali veterinari viene separata da quella per i medicinali destinati all'uomo. Tuttavia, per il relatore ci sono alcuni problemi nel sistema proposto dalla Commissione. In particolare, nonostante la questione della registrazione e della sorveglianza successiva all'immissione sul mercato dei medicinali veterinari autorizzati mediante procedura centralizzata sia eliminata dal Reg. 726/2004, l'agenzia europea per i medicinali (EMA) continua ad avere responsabilità su medicinali ad uso sia umano che veterinario. Il relatore chiede quindi che i vari aspetti ambigui della proposta vengano chiariti. Molly Scott Cato (Regno Unito, Verdi/ALE) ha specificato che serve avere maggiori dati per poter sviluppare meglio le politiche e per poter permettere all’EMA di lavorare in maniera efficace. 14. Fabbricazione, commercializzazione e uso di mangimi medicati per animali e abrogazione della direttiva 90/167/CEE del Consiglio La relatrice Clara Eugenia Aguilera García (Spagna, S&D) ha ricordato che la proposta della Commissione si applica alla fabbricazione, all'immissione sul mercato e all'utilizzo di mangimi medicati per gli animali da compagnia e per gli animali destinati alla produzione di alimenti all'interno dell'UE. Non si applica invece ai medicinali veterinari utilizzati quale componente medicinale nei mangimi, che sono disciplinati nell'ambito della legislazione in materia di medicinali veterinari. La proposta stabilisce norme riguardanti la fabbricazione, la composizione, l'immissione sul mercato e l'utilizzo dei mangimi medicati. Discutendo il progetto di relazione, l’On. Aguilera García ha precisato l’importanza dell’armonizzazione delle norme e del lavoro congiunto sulla resistenza antibiotica. Non va eliminato tuttavia il trattamento veterinario collettivo, se inserito in una buona pratica di allevamento. Nell’approcciare lo sforzo di armonizzazione, infine, serve comunque tenere presente la grande diversità degli Stati membri. Il progetto di relazione sarà pronto alla fine di aprile. Durante il dibattito, Diane Dodds (Regno Unito, NI) ha evidenziato come le reti di distribuzione di medicinali siano molto diversi da un Paese all’altro, e che, pertanto, la legislazione dovrebbe rispettare le differenze tra Stati membri. Peter Eriksson (Svezia, ALDE) ha invece ricordato che i vari pareri e risoluzioni su questo tema vanno considerati come un insieme coerente. La riproduzione e la diffusione delle informazioni contenute nel presente messaggio elettronico è riservata solo ed esclusivamente ai soggetti autorizzati da e-Euroconsulting srl. 7 RESOCONTO della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo 14 e 16 APRILE 2015 16 aprile 2015, dalle 9.00 alle 11.00 15. Presentazione da parte del Ministro sloveno dell’Agricoltura, delle Foreste e dell’Alimentazione, Dejan Židan, sul piano per la salvaguardia delle api Il Sottosegretario all’agricoltura sloveno, Tanja Strniša, ha illustrato il piano per la salvaguardia delle api, ricordando l’importanza delle api per la produzione di cibo, per l’ ambiente e per la società. Le api impollinatrici e tutrici garantiscono sia la tutela ambiente, sia la salvaguardia della biodiversità. Per la Slovenia, paese prevalentemente boscoso ove l’agricoltura è difficoltosa, tutelare le api è fondamentale. Per diffondere una maggiore consapevolezza tra i giovani in materia di apicoltura, la Slovenia ha promosso varie iniziative, tra cui la “colazione a base di miele”, nel 2006, rivolta agli alunni delle scuole materne ed elementari. Su tale esempio, nel 2014 l’ Ungheria ha istituito la giornata della “colazione al miele” in alcune scuole elementari. Inoltre, gli apicoltori sloveni vogliono presentare istanza ONU perché venga istituita una “giornata mondiale dell’apicoltura”, in modo tale da migliorare la consapevolezza su quanto la moria delle api sia dannosa per l’ambiente . Il Presidente dell’Associazione slovena per l’Apicoltura Boštjan Noč ha ricordato che in Slovenia 4 sloveni su 1000 sono apicoltori, e che la storia dell’apicoltura slovena è antichissima. L’Associazione intende proporre due iniziative: L’istituzione della giornata mondiale dell’apicoltura (come già anticipato dal sottosegretario); L’adozione da parte di altri Paesi europei della Colazione a base di miele, in quanto promuove la consapevolezza dell’importanza delle api per l’ambiente tra i giovani. Durante il dibattito, i MEP si sono detti favorevoli alle iniziative a tutela delle api e dell’apicoltura, esternando una generale preoccupazione per la continua moria delle api. Marijana Petir (Croazia, PPE) ha in particolare ricordato che alcune azioni a livello UE sono già state realizzate ma che è necessario rafforzarle; ad esempio, il divieto dell’utilizzo dei neonicotinoidi, attivo dal 1° dicembre 2013, scadrà a brave, e dovrebbe invece esserci un impegno continuo. Per Bronis Rope (Lituania, Verdi/ALE) l’esperienza slovena va presa come esempio dagli altri paesi UE. Martin Häusling (Germania, Verdi/ALE) ha ricordato il problema del ricambio generazionale, menzionando la necessità di aumentare gli incentivi per i giovani in apicoltura. In tal senso si è espresso anche Herbert Dorfmann (Italia, PPE), che ha ammesso la necessità di fornire incentivi ai giovani per spingerli ad intraprendere attività nel settore. La riproduzione e la diffusione delle informazioni contenute nel presente messaggio elettronico è riservata solo ed esclusivamente ai soggetti autorizzati da e-Euroconsulting srl. 8 RESOCONTO della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo 14 e 16 APRILE 2015 16. Scambio di opinioni con il direttore dell’Ufficio francese di Apidologia, Thierry Dufresne, e il rappresentante di Bee-Life, Noa Simon Delso Il Direttore dell’Ufficio francese di Apidologia, Thierry Dufresne, ha presentato un potenziale progetto pilota, proposto dall’ufficio stesso, per la salvaguardia e il ripopolamento delle api. Il progetto consiste di tre misure che, rispondendo a specifiche lacune, permetteranno di rinforzare l’impollinazione. La prima lacuna è l’assenza di una filiera apicola strutturata e organizzata, in quanto non è ancora sufficientemente professionalizzata. Professionalizzando il settore, sarà possibile rafforzare la riproduzione delle api, grazie all’introduzione di tecniche migliori e condivise. La seconda lacuna è la presenza di api regine non sane; andrà quindi fatto un lavoro di selezione di api regine forti, in modo da far riprodurre colonie sane. La terza lacuna è la diffusa mancanza di formazione professionale per gli apicoltori, e pertanto l’OFA (Osservatorio Francese di Apidologia) intende lanciare un progetto di formazione per 3000 nuovi apicoltori. È seguito poi l’intervento del rappresentante di Bee-Life, Noa Simon Delso. L’associazione rappresenta 13 Stati membri e difende le api. Ricordando come molti studi scientifici dimostrino l’incompatibilità tra l’uso dei pesticidi e un ecosistema sano, ha chiesto che tutte le pratiche agronomiche vengano modificate per mettere in sicurezza insetti impollinatori. Nel successivo dibattito, Eric Andrieu (Francia, S&D) ha suggerito che anche il miele sia inserito nel programma “Latte e frutta nelle scuole”. Michel Dantin (Francia, PPE) ha precisato che bisogna pensare a come utilizzare i fondi della PAC per risolvere il problema delle api. Per Herbert Dorfmann (Italia, PPE), è da prevedere una formazione sia degli apicoltori professionisti sia degli apicoltori “amatori”. 16 aprile 2015, dalle 11.00 alle 12.30 17. Riunione congiunta AGRI-ENVI sulla clonazione degli animali per fini agricoli È stato analizzato dalle commissioni parlamentari AGRI ed ENVI il progetto di relazione congiunta sulla clonazione di animali delle specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina allevati e fatti riprodurre a fini agricoli, di cui sono relatori Giulia Moi (Italia, EFDD) e Renate Sommer (Germania, PPE). La clonazione, attualmente, non è utilizzata a fini di allevamento nell'Unione europea, ma lo è in altri paesi quali gli USA, il Canada, l'Argentina, il Brasile e l'Australia. Per l’UE è un tema molto sensibile: da un lato, studi scientifici hanno dimostrato che la clonazione animale costituisce un rischio per il benessere degli animali; dall’altro, i cittadini europei sono per la maggior parte contrari a tale pratica. In considerazione di ciò, il Parlamento europeo ha mantenuto una ferma posizione negativa per quanto riguarda la clonazione di animali a fini di allevamento. Nel dicembre 2013, la Commissione europea ha presentato due proposte legislative sulla clonazione di animali a fini alimentari: la proposta sulla clonazione a fini agricoli e una proposta di accompagnamento relativa all'immissione sul mercato di alimenti provenienti da cloni animali. Le due proposte sospendono l'utilizzo della tecnica di clonazione nell'UE per gli animali a fini agricoli, l'immissione sul mercato di cloni animali viventi e di cloni embrionali, e la commercializzazione di alimenti provenienti da cloni animali. La riproduzione e la diffusione delle informazioni contenute nel presente messaggio elettronico è riservata solo ed esclusivamente ai soggetti autorizzati da e-Euroconsulting srl. 9 RESOCONTO della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo 14 e 16 APRILE 2015 Le relatrici accolgono favorevolmente tali proposte, pur ritenendo che non tutelino sufficientemente le preoccupazioni dei cittadini europei. Per rafforzare la proposta della Commissione, vengono proposte una serie di modifiche: Progenie e materiale germinale: deve essere più chiaramente affrontata la questione della produzione di materiale germinale proveniente dai cloni da utilizzare per ottenere animali attraverso tecniche di riproduzione convenzionali. Andrebbe quindi vietata l'importazione e l'immissione sul mercato della progenie di cloni animali nonché del materiale germinale e degli alimenti provenienti da cloni animali e dalla loro progenie. A tal fine, dovranno essere adottate specifiche condizioni di importazione ai sensi del reg. (CE) n. 882/2004. Inoltre, anche la tracciabilità obbligatoria andrebbe imposta. Ambito della legislazione: le misure proposte andrebbero applicate a tutti gli animali di allevamento e non solo gli animali della specie bovina, suina, ovina, caprina ed equina, come proposto dalla Commissione. Divieto temporaneo o permanente: andrebbe soppressa la definizione di divieti “provvisori” sull’utilizzo della clonazione in quanto fuorviante. È comunque opportuno mantenere una clausola di notifica e revisione come proposto dalla Commissione che tenga conto di tutti gli aspetti rilevanti come il progresso scientifico e tecnologico in questo settore. Scelta dello strumento giuridico: poiché la sostanza della proposta è un semplice divieto sull'utilizzo della clonazione e l'immissione sul mercato dei prodotti corrispondenti, lo strumento più adatto per applicare tale divieto sarebbe un regolamento, e non una direttiva come proposto dalla Commissione. Nel dibattito sono intervenuti vari MEP, tra cui: Daciana Octavia Sarbu (Romania, S&D): è importante che il testo legislativo rispecchi la posizione dei consumatori. è favorevole alla proposta che il divieto debba essere anche rivolto alla riproduzione animale a fini sportivi. Clara Eugenia Aguilera Garcia (Spagna, S&D): il regolamento è lo strumento più adeguato. Sulla tracciabilità si è detta favorevole, pur evidenziando il problema dato dal fatto che l’unica strada affidabile sarebbe istituire un registro generale, il cui funzionamento dipenderebbe però anche dai paesi terzi che ricorrono alla clonazione. Ulrike Müller (Germania, ALDE): è difficile raggiungere un vero e proprio sistema di controllo, in quanto il prodotto non clonato quasi indistinguibile da quello clonato, e pertanto la proposta della Commissione sembra meglio bilanciata. Inoltre, qualora si voglia introdurre l’obbligo della tracciabilità, vi sarebbero forti ripercussioni anche sul TTIP, di cui sarebbe da tener conto. Elisabeth Kostinger (Austria, PPE): il problema della tracciabilità è notevole, e le norme di etichettatura devono essere stringenti. Albert Dess (Germania, PPE): bisogna tener sempre conto della volontà dei cittadini, che, nel caso della clonazione animale, è contraria. Il rappresentante della Commissione europea, pur notando con favore il consenso dei MEP sul divieto della clonazione, ha segnalato che vi è una lettura diversa in merito al campo di applicazione: infatti, la proposta della Commissione intende includere soltanto quelle specie per cui la tecnica è realistica ed economica, e pertanto l’allargamento suggerito dal PE non sarebbe necessario. Inoltre, la Commissione non La riproduzione e la diffusione delle informazioni contenute nel presente messaggio elettronico è riservata solo ed esclusivamente ai soggetti autorizzati da e-Euroconsulting srl. 10 RESOCONTO della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo 14 e 16 APRILE 2015 ha voluto includere il divieto sul materiale germinale in quanto escluderebbe la possibilità per i produttori di accedere a materiale di qualità. Infine, la progenie di animali clonati non va considerata come se fosse essa stessa clonata, in quanto viene allevata con tecniche tradizionali. L’On. Moi ha ribattuto sostenendo che è sbagliato pensare che il divieto non vada esteso alla progenie: i problemi genetici si ripercuotono anche sulle successive generazioni, anche se nate con metodi tradizionali. 18. Approvazione delle raccomandazioni dei coordinatori della commissione AGRI Approvate 19. Varie / 20. Prossime riunioni 4 maggio 2015, dalle 15.00 alle 18.30 (Bruxelles) 5 maggio 2015, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30 (Bruxelles La riproduzione e la diffusione delle informazioni contenute nel presente messaggio elettronico è riservata solo ed esclusivamente ai soggetti autorizzati da e-Euroconsulting srl. 11