Sorte: capisco i sindaci ribelli Anch`io avrei voluto garanzie
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Sorte: capisco i sindaci ribelli Anch`io avrei voluto garanzie
3 Corriere della Sera Sabato 13 Agosto 2016 BG Foppolo I tentativi di rilancio L’intreccio tra società ed enti Il sopralluogo Il sindaco di Foppolo Giuseppe Berera e l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte, il 18 luglio, a Foppolo, per una visita agli impianti bruciati dieci giorni prima Ma la cabinovia è di Brembo Ski «Passerà al Comune» Berera: la partecipata pronta a cederla L’affare Belmont e l’ipotesi terreni La vicenda Sorte: capisco i sindaci ribelli Anch’io avrei voluto garanzie L’assessore regionale: giusto dare un aiuto, noi però ci siamo tutelati Piccolo capolavoro di equilibrismo politico. Il 2 agosto, neanche un mese dopo l’incendio agli impianti, la giunta regionale approva un prestito di 2,5 milioni di euro da destinare alla cabinovia che Foppolo ha tutta l’intenzione di inaugurare entro l’inverno. La delibera è presentata dall’assessore al Bilancio Massimo Garavaglia (Lega), ma l’operazione è calibrata dal collega alle Infrastrutture Alessandro Sorte (Forza Italia). Piccolo capolavoro geografico, pure: ci voleva uno della Bassa a non scontentare nessuno in montagna. I sindaci che hanno votato perché 750 mila euro passino dalle casse del Bim al Comune di Foppolo (Lega e centrodestra) accolgono il prestito a tasso super agevolato di Finlombarda come la benedizione della Regione sul piano di rilancio della stazione sciistica. Vedi il presidente della comunità montana della Val Brembana e sindaco di Taleggio Alberto Mazzoleni: «Con i tassi odierni — ragiona — Foppolo avrebbe dovuto sostenere qualcosa come 75 mila euro di interessi all’anno. Per vent’anni (la durata del prestito concesso, ndr) fanno un milione e mezzo. Buttali via...». Chi, per mancanza di chiarezza, è contrario a quei fondi la legge come una presa di distanza. Il sindaco di Bracca Ivan Berlendis: «La Regione i soldi se li fa restituire, se ne guarda bene. In due anni che sono in comunità montana non ho mai sentito parlare di Brembo Ski. La prima volta è stata dopo l’incendio. Non capisco perché la valle non si è mossa prima, vista la situazione disastrosa della società. Basta mandare soldi pubblici al le, come chiarezza. La Regione si è comportata in maniera ineccepibile». In che senso? «Non ci siamo comportati come un bancomat, altrimenti il giorno dopo avrebbero incendiato tutti gli impianti della Lombardia. Abbiamo dimostrato grande rispetto per i soldi pubblici. Non abbiamo deciso a spanne». Comunque è un mutuo Il meccanismo Abbiamo previsto che dopo un mese di inadempimento potremo rivalerci macero senza garanzie». Assessore Sorte, se lei fosse stato uno di quei sindaci, la delibera l’avrebbe votata? «Io prima avrei voluto sapere se la cabinovia nuova si fa oppure no. Capisco le perplessità dei sindaci, giustamente hanno chiesto chiarezza, dal momento che si sono trovati a decidere su contributi a fondo perduto. Noi abbiamo scelto un’altra strada e posso dire che siamo al di là della luce del so- Il finanziamento La Regione non ha fatto da bancomat, ha avuto rispetto dei soldi pubblici: c’è un’indagine praticamente a tasso zero... «È un aiuto finanziario tra enti, inserito in un ragionamento più ampio sul rilancio del settore neve a livello regionale (Sorte ricorda l’emendamento per avviare una nuova modalità di gestione degli impianti di risalita,ndr.). È stato concesso, però, con tutte le tutele del caso. Trascorso un mese da un eventuale inadempimento, l’accordo prevede che Regione Lombardia possa ri- valersi su qualsiasi somma dovuta al Comune di Foppolo. Abbiamo anche voluto l’impianto a garanzia». La cabinovia, però, non è del Comune di Foppolo, ma di Brembo Ski. Come funziona in questo caso? «A noi risulta che la cabinovia sia del Comune». Una cabinovia del 1992, di seconda mano e con grandi costi di manutenzione, davvero sarà la svolta? «Se adesso per arrivare in cima al Montebello ci si mette un’ora, con la cabinovia si scende a 20 minuti». Non era meglio aspettare l’esito dell’indagine sull’incendio doloso? «Ci siamo tutelati anche per questo». Molti sindaci sono scettici perché non vedono differenza tra Comune di Foppolo e Brembo Ski. Condivide? «Brembo Ski ha debiti perché ha fatto molti investimenti. Tolti quelli, tutta questa perdita non c’è». Se Foppolo non fa più la cabinovia, cosa succede ai vostri 2,5 milioni? «Ritiriamo il prestito». Se posticipa? «Ci consegnerà un piano preciso». Maddalena Berbenni © RIPRODUZIONE RISERVATA Nella notte tra il 7 e l’8 luglio qualcuno appicca il fuoco alla stazione della Quarta Baita. La Procura apre un’indagine Foppolo lancia un appello: servono 6 milioni di euro per installare la cabinovia È l’impianto comprato da Corvara. La Regione offre un prestito a tasso super agevolato di 2,5 milioni Altri 750 mila euro arrivano a fondo perduto dal Bim e 2 milioni sono stati promessi da privati Poi dicono dei piccoli Comuni. Senti Beppe Berera e ti sembra di parlare con un manager consumato, non con il sindaco di un paese di 200 abitanti. D’altra parte con gli impianti di risalita, lo dice anche lui, «sono milionate ogni volta che fai qualcosa». Adesso c’è da rimettere in piedi la stazione. «Questo mese abbiamo tribolato», eufemismo delle settimane seguite all’incendio ai «suoi» impianti. Suoi, in un certo senso, lo sono veramente. Le seggiovie bruciate sono di proprietà del Comune, come il 75% di Brembo Ski, la società che gestisce il comprensorio. Berera chiarisce subito: «Il primo obiettivo è la cabinovia». Piccola parentesi: la Regione per sostenere i lavori da 6 milioni di euro necessari a installarla ha concesso un prestito da 2,5 milioni. Lo ha concesso al Comune, eppure l’impianto era stato acquistato da Brembo Ski (nel 2014 di seconda mano da Corvara). È della società: «Vero — spiega il sindaco —, la società ha firmato una disponibilità a cedere l’impianto al Comune. Serviva per procedere con la gara d’appalto». Significa che il Comune sarebbe pronto all’acquisto: «Brembo Ski l’ha comprata a un milione senza manutenzioni. Sistemata— calcola Berera —, potrebbe valere un milione e mezzo. Faremo fare una perizia». Ma il Comune li ha questi soldi? «Ha un grosso credito nei confronti di Brembo Ski, tra anticipazioni e finanziamenti. Vedremo se c’è il modo di sistemare così». Il tempo stringe: «Abbiamo avviato le procedure per l’appalto — prosegue Berera —, contiamo di chiudere la gara, che è una normale gara pubblica a norma di legge, entro fine agosto. Le società specializzate in questi lavori non sono molte. Se chi si presenterà ci garantirà l’apertura a dicembre, procederemo». In caso contrario scatterà il piano «B». Cioè la ristrutturazione della seggiovia danneggiata: «Siamo in attesa che la Procura la dissequestri, dopo di che incaricheremo una società per le verifiche». Per ora è escluso che si faccia sia la cabinovia sia la seggiovia: «Troppo costoso». Berera conferma anche l’investimento di Brembo Ski sul Belmont, il mega complesso (nella foto sopra) che la Foppolo Risorse (23,5% del Comune di Foppolo e 76,5% Devil Peak, riconducibile in parte alla Cir di De Benedetti) sta costruendo: «Abbiamo fatto un preliminare per acquistare il piano terra. Vedremo di definirlo a fine anno. Tra le possibilità c’è quella di una permuta con il demanio sciabile oggi di proprietà di Belmont». (mad.ber.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 5082295