Anno 3, n. 1 - Istituto "Albert"
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Anno 3, n. 1 - Istituto "Albert"
Albert Magazine “A volte ritornano”: giornalisti vecchi e nuovi Care lettrici e cari lettori, ben ritrovati! Anche quest‟anno abbiamo deciso di continuare la nostra esperienza giornalistica e la redazione si è ringiovanita con l‟ingresso di alcune nuove ragazze della classe 1AES Egle Cordero e Eleonora Russo, Kristel Bena della IIIBS e naturalmente ci sono le storiche della 5AS Emanuela Di Benedetto e Marta Machetta e...vi ricordate il nostro caro amico latinista? Lui, Vittorio Quartetti della 4°AL!! Ritorneremo con gli articoli di cronaca, racconti delle prime uscite precedenti al blocco gite, ricette, ecc. Volevamo ringraziare la professoressa Macario Ban che anche quest‟anno ha proposto questo grande progetto che contraddistingue il nostro Istituto, e i collaboratori che ci hanno fatto pervenire gli articoli. Vi invitiamo a scriverci riguardo a cosa succede nel vostro piccolo mondo scolastico o a parlare di vostre passioni e hobby. Per chi volesse partecipare agli incontri della redazione e entrare a far parte di questo gruppo molto simpatico e affiatato, sappia che ci ritroviamo il venerdì dalle 14.00 alle 15.00 nel laboratorio di informatica al piano terra. Siamo aperti, naturalmente, a consigli e critiche da parte del nostro grande pubblico. Vi auguriamo un felice Natale e un gioioso anno nuovo. Un grande saluto La Redazione Albert Magazine Anno 3, Numero 1 22 dicembre 2012 Sommario: Nuovi rappresentanti 2 Gite per conoscersi 3 Rivoli per ricordare 3 Comenius in Polonia 4 Stage editoriale SEI 5 “Armi a scuola”? L‟Albert risponde! Giornata del liceo 6 delle Scienze Umane La scuola è uno dei tanti specchi della società: un luogo formato da molte persone con caratteri diversi, ognuna con i propri pregi e difetti. Il nostro Istituto è formato da 1050 ragazzi e alcuni di noi sono stati perquisiti dalla Guardia di Finanza, che ha trovato quantità di sostanze stupefacenti e armi nascoste tra i libri di testo. Il 20 dicembre, dopo un mese dall‟accaduto, si legge su Il Risveglio: "Armi a scuola, shock all’Albert" e su La Stampa:"Coltelli e manganelli nascosti tra i libri dei ragazzi dell'Albert". A noi non sembra giusto che l‟autore di questi articoli, Gianni Giacomino, abbia enfatizzato così la situazione: casi di questo genere accadono solo all‟Albert? La pubblicazione di questi articoli non solo danneggia il nome della nostra scuola ma è un aggravante per le future iscrizioni delle nuove generazioni che avverranno a gennaio. Proprio per questi motivi invitiamo studenti, professori e tutto il personale scolastico a rispondere, attraverso Albert Magazine, alle gravi accuse in modo che si possa comprendere che fatti di questo genere sono accaduti, accadono e accadranno in diverse scuole. È meglio una scuola che concorda con la Guardia di Finanza controlli nelle aule o una scuola che non li autorizza? Le parole sono pietre e sono potenti: chi ha per mestiere il privilegio di usarle dovrebbe soppesarne le conseguenze, non solo quelle economiche della propria testata. O forse dobbiamo credere di avere avuto l‟onore della prima pagina perché non c‟erano notizie più “scioccanti” di quello che è successo da noi un mese fa? Marta Machetta 5AS, Vittorio Quartetti 4AL Gita a Col San Giovanni 7 AL VIA LA TERZA EDIZIONE DEL CONCORSO LEGENDA GIOVANI: QUATTRO LE CLASSI PARTECIPANTI NEL NOSTRO ISTITUTO LA 5ASS A GENOVA PER ESPLORARE E COMPRENDERE LA VITA DELL’IMMIGRATO ITALIANO DI FINE ‘800 Ecco a voi i nuovi rappresentanti d‟Istituto a cura di Eleonora Russo e Egle Cordero Abbiamo posto a tutti i rappresentanti le seguenti domande, ed ognuno di loro ci ha risposto a modo suo. -Perchè ti sei candidato/a? -Che propositi hai per il futuro dell' Albert? MATTIA FORNASIERO: Anni fa frequentavo l'Istituto Galilei, una realtà completamente diversa da quella di Lanzo. Studenti di quinta e di prima sono allo stesso livello e i professori, assieme al preside, sono complici degli alunni in quanto li supportano nelle attività scolastiche ed extra-scolastiche. Quindi mi son detto: perchè non proporlo anche qui? È ovvio che per farlo avevo bisogno di raggiungere questa posizione. Sostanzialmente, a differenza di molti altri, mi sono candidato con l'intenzione di rendere più piacevole l'andare a scuola piuttosto che puntare tutto sulla ''rivoluzione'', che come ben sappiamo è parecchio difficile da attuare senza risorse monetarie. ERIKA CARDONE: Mi sono candidata perchè ho sempre visto i rappresentanti come punti di riferimento, così ho deciso di diventarlo anche io. Però, come rappresentante, non mi ritengo il ''capo'' degli studenti, ma solamente un portavoce. Penso che tutti gli allievi dovrebbero avere il diritto di esprimere le proprie opinioni e sarebbe molto utile se ognuno facesse conoscere le proprie idee. Uno dei miei desideri in quanto rappresentante è quello di cambiare il clima della scuola, sia in senso letterale, risolvendo il problema del freddo, sia in senso di spirito scolastico, spingendo tutti gli studenti a frequentare questo luogo più volentieri. LORENZO MOLINERO: Mi sono candidato perchè ho avuto molte idee per migliorare le condizioni della scuola e ho voluto prendere questo impegno in quanto sapevo di poterlo gestire con molta serietà e responsabilità per il bene dei miei compagni, nonché amici. Alla base della mia candidatura c‟è l‟idea di creare una scuola pubblica, laica e solidale. Inoltre vorrei aumentare i laboratori extrascolastici, magari attuando dei dibattiti su argomenti inerenti alla scuola. DANIELE REANO: Ho maturato la decisione di candidarmi a rappresentante per creare una discontinuità rispetto al passato, in quanto precedentemente non era mai stata presa una linea decisa. Inoltre ritengo che in quinta sia molto importante dare un contributo a questa scuola che a sua volta mi ha dato tanto. Il centro dell‟azione dei rappresentanti dovrebbe essere quello di organizzare assemblee che non siano solo motivo di svago ma anche tempo speso in attività formative in maniera differente dalla classica lezione. Come fare? Invitando gente professionista dall‟esterno, cercando di collaborare con preside e insegnanti perché “siamo tutti sulla stessa barca”. In tutto ciò bisogna tenere presenti le richieste provenienti “dal basso”, coinvolgendo attivamente gli studenti che hanno intenzione di impegnarsi per la nostra scuola. Collettivo Albert: idee per il 2013 Riportiamo le idee emerse durante il collettivo del 4 dicembre, organizzato dai nuovi rappresentanti d‟Istituto, nell‟ordine Mattia Fornasiero, Erica Cardone, Lorenzo Molinero e Daniele Reano. Riunione davvero, davvero, davvero, davvero, interessante. Abbiamo tirato fuori le idee per parecchi laboratori, ma servono volontari volonterosi con la voglia di informare e tenere dibattiti. Ti sembra di sentir parlare di te? Sì, mi sto riferendo a te, essere umanoide che sta leggendo, TU servi alla TUA SCUOLA, TU puoi aiutare gli ALTRI STUDENTI, portando informazione e incoraggiando la discussione! Rendiamo questa assemblea un'occasione per crescere insieme! Per il momento le idee sono: -Laboratorio di teatro, di arte, di musica -Disegno fumettistico -Dibattiti su: pena di morte, aborto, omosessualità, eutanasia, dipendenze -Incontro con ex-studenti Albertini -Storia della musica e confronto con la musica degli ultimi tempi (già tre iscritti) Si pensava di organizzare le assemblee a “giornate”: un'assemblea di laboratori-dibattiti, un'assemblea-film, un'assemblea per i recuperi. Niente security. Qualche anima pia si offre di fare il gorilla per un giorno davanti agli ingressi? Infine la questione band della scuola {TAN TAN TAN TAAAN}: qualcuno è interessato? Ho già detto che è stata un'assemblea davvero interessante? Grazie a tutti per la partecipazione! Francesca Brunello 4 alberghiero Pagina 2 Albert Magazine Cercasi Sant‟Ignazio disperatamente I sentimenti nel bosco Il giorno 17 ottobre le classi 1AES,1BS e 2BL hanno partecipato ad un'escursione al santuario di Sant'Ignazio accompagnati dalle professoresse Macario Ban e Perucca, e dai professori Masera e Morella. Durante la giornata si sono impegnati a “scalare” e osservare le montagne della valle. Proseguendo verso la destinazione hanno sostato in alcuni punti essenziali, per esempio davanti alla chiesa di San Giovanni o di Margaula. Una volta arrivati hanno potuto osservare l'entrata del santuario ed un paesaggio sorprendente. Secondo noi il fine di questa escursione è stato quello di mostrarci il paesaggio che circonda la nostra scuola in tutta la sua bellezza, specialmente dal punto di vista visivo come dimostrano i colori a dir poco sublimi delle piante, e di farci capire quanto può essere difficoltoso camminare sui sentieri di montagna. Inoltre è stato molto utile per conoscerci meglio all'interno della nostra classe. Una passeggiata educativa. Scopo: conoscere meglio il territorio dove la scuola è collocata e recuperarne un pezzo di storia. La classe 1AES venerdì 26 ottobre, con la professoressa Demitri e il professor Magnolia, ha fatto una "passeggiata" nel bosco che si trova appena superato il centro storico di Lanzo, passando dalla Torre medioevale, in direzione della frazione di Margaula. Un tuffo nel passato con cui la classe ha cercato di immaginare la vita delle persone che vivevano lì un tempo. In particolare gli studenti si sono soffermati a riflettere sul ''sentiero dei morti", chiamato così perché durante i funerali, per portare a spalle i defunti al cimitero, si doveva per forza passare di lì. I professori hanno deciso di far fare ad ognuno il percorso per conto proprio, così che ci si potesse concentrare sulle proprie sensazioni, raccogliendo più informazioni sensoriali possibili, e poi immaginando che il bosco prendesse vita e che, in quel preciso momento, delle persone stessero svolgendo le loro vite. Egle Cordero, Eleo- Egle Cordero, Eleonora Russo nora Russo 1AES 1AES Giorni di piombo: un tuffo nel passato degli anni „70 “La storia siamo noi”. Così si intitola il programma condotto da Giovanni Minoli su Rai3, che affronta le grandi questioni della nostra storia. E per riflettere sul concetto della storia che ci appartiene il 27 ottobre le classi 5AS e 5AL si sono recate al Castello di Rivoli, sede del Museo d‟Arte Contemporanea, e hanno visitato la mostra “La storia che non ho vissuto (testimone indiretto)”, così intitolata perché incentrata sul tema degli Anni di piombo che la nostra generazione non ha vissuto direttamente. Prima di tutto, accompagnati dalle guide, hanno visitato le stanze contenenti le opere di sette giovani artisti italiani i quali hanno deciso di rappresentare, ognuno dal proprio punto di vista, uno o più dei diversi eventi tragici che hanno colpito l‟Italia nei cosiddetti Anni di piombo. Tutte opere molto particolari e rappresentative: “Genealogia damnatio memoriae” che, con una serie di date e Anno 3, Numero 1 luoghi incisi su degli alti fusti, propone una tragica sequenza di fatti di sangue; oppure “Muri di piombo”, una serie di cinquanta fotografie scattate dall‟artista nei luoghi dei delitti, lo stesso mese nel quale erano accaduti, assumendo il punto di vista della vittima, dell‟assassino o dei testimoni e accompagnati da stralci di articoli di quotidiani dei giorni delle stragi. Dopo la visita alla mostra, che ha molto colpito i ragazzi, le classi hanno assistito ad una conferenza sul caso Moro: innanzitutto hanno guardato la puntata de “La storia siamo noi” sul rapimento e l‟omicidio dell‟ onorevole Aldo Moro nel 1978; dopodiché Federico Lodoli, uno dei collaboratori del programma di Rai3, che ha contribuito al progetto della mostra e dell‟organizzazione degli incontri, ha spiegato ai ragazzi ciò che dal video non emergeva sul caso, rispondendo alle loro domande. Stessa formula il 17 novembre, quan- do le due classi, insieme ad alcuni rappresentanti di VASS, sono tornate al Castello di Rivoli per assistere alla conferenza sul caso della strage di Bologna, avvenuta nella stazione della città il 2 agosto 1980 e che, con 85 vittime, è stato uno dei più gravi attacchi terroristici del secondo dopoguerra. Questa volta a rispondere alle domande dei ragazzi c‟era Piero Corsini, uno degli autori de “La storia siamo noi”. Questi incontri sono stati molto importanti, nonché interessanti, sia per i ragazzi che per le insegnanti, perché hanno permesso di conoscere e approfondire una parte della storia italiana che viene troppo spesso dimenticata, nonostante le sue conseguenze si riflettano ancora oggi. Emanuela Di Benedetto Marta Machetta 5AS Pagina 3 I ragazzi del Progetto Comenius volano in Polonia Inviati speciali in Polonia. Dal 14 al 20 ottobre 2012 noi sei ragazzi di 4B e 5B dell'alberghiero abbiamo partecipato all‟ultima mobilità all‟estero del progetto Comenius “We are what we eat”. Accompagnati da tre dei nostri insegnanti abbiamo avuto la possibilità di scoprire realtà molto diverse del territorio e dell‟economia polacca, visitando un moderno panificiobiscottificio, vedendo preparare, preparando e cuocendo il pane come facevano in passato nell‟antico villaggio di Kolbuszowa, dove oggi è ancora possibile ammirare il parco con il suo museo delle antiche tradizioni locali. Frequentare alcune lezioni in lingua polacca nelle classi dei ragazzi che ci hanno ospitato a casa loro durante la settimana di scambio non è stato semplice, ma la nostra gioia è stata massima quando ci siamo accorti di riuscire ad interagire con studenti e insegnanti anche in quella situazione. All‟interno della scuola abbiamo anche partecipato ad alcune attività sportive e ci siamo cimentati nella preparazione di piatti tipici polacchi, soprattutto quella cheese cake che ci aveva dato qualche problemino di realizzazione, in fase di prova, nelle nostre cucine, a Lanzo. La mobilità in Polonia ci ha anche offerto la possibilità di visitare Cracovia, con la sua stupenda piazza del mercato e il castello di Wavel, la residenza di Lancut ed il museo delle carrozze, oltre alla cittadina di Rzeszow. Uno spazio molto importante lo ha poi avuto la visita al campo di Pagina 4 concentramento di Oswiecim, meglio conosciuto come Auschwitz. A scuola ci eravamo precedentemente documentati dal punto di vista storico, attraverso una pubblicazione in inglese, ricca di foto scattate all‟interno del museo, circa il significato di quel luogo e su quanto saremmo andati a vedere. Tutti gli studenti che hanno partecipato a quell‟uscita hanno affrontato di buon grado anche una levataccia alle quattro del mattino perché quell‟appuntamento era troppo importante per tutti noi. L‟impatto con i luoghi è stato molto toccante: nonostante la presenza di migliaia di visitatori, nel campo non si udiva neanche una voce, poiché tutti quanti erano concentrati e cercavano di immedesimarsi nelle condizioni in cui i deportati di tutta Europa avevano vissuto gli ultimi periodi della loro vita. L‟esperienza in Polonia ci ha aiutato ad abbattere le barriere psicologiche che ci impedivano, in altre situazioni, di parlare in inglese, riuscendo anche a migliorarlo; abbiamo poi avuto la possibilità di conoscere un Paese che forse altrimenti non avremmo mai deciso di visitare, venendo a contatto con la sua storia, la cultura e la cucina. Senza dimenticare che ci è stata data l‟opportunità di conoscere tantissimi ragazzi, non solo polacchi, ma anche provenienti da Portogallo, Belgio e Grecia. La nostra è stata un‟estate di lavoro, per approntare con l‟insegnante di inglese tutti i materiali, multimediali e non, che sarebbero stati presentati durante la mobilità in Polonia: libro internazionale della ricette light del progetto e glossario di cucina nelle sei lingue, nonché le nostre presentazioni ed un prodotto in Power Point che spiegasse le caratteristiche dei piatti light regionali che andavamo a far conoscere all‟estero. Siamo comunque tutti d‟accordo che, se si presentasse un‟altra opportunità così, non ci penseremmo due volte e ci daremmo da fare per parteciparvi. A tutti gli studenti dell‟Istituto, a cui si offrisse la possibilità di collaborare ad un progetto simile, diciamo: non siate indecisi, è una grande opportunità per maturare e arricchire le vostre conoscenze… Non fatevela scappare! Ad aprile il nostro Istituto ospiterà l‟evento finale del progetto Comenius e saremo noi ad accogliere presso le nostre famiglie i ragazzi degli altri Paesi. Cercheremo di fare del nostro meglio e speriamo di riuscirci, predisponendo attività coinvolgenti. Saremo le hostess, i cuochi, i fotografi, gli intrattenitori, le guide, gli interpreti in italiano delle quatto delegazioni in visita e ci cimenteremo anche in una performance musicale con alcuni insegnanti. Sara Camaioni, Michele Sicignano, Francesca Brunello, Andrea Ballerini, Riccardo Vercoglio, Beatrice Rosso Albert Magazine Legenda Giovani: al via la terza edizione Anche quest‟anno la nostra scuola partecipa al progetto Legenda Giovani, organizzato per il terzo anno dal Comune di Ciriè, dalla Biblioteca Civica Alvaro Corghi di Ciriè e dalla libreria Ubik. Una giuria di preselezione formata da alcuni insegnanti delle scuole del territorio, tra cui le nostre professoresse Macario Ban e Napodano, è stata incaricata di leggere durante la scorsa estate i ventuno libri che le case editrici hanno inviato per il progetto, per poi selezionare i nove da assegnare alle classi partecipanti. Il principale criterio è che i libri siano indirizzati ai ragazzi, quindi scritti da autori giovani o con protagonisti giovani o su tematiche adolescenziali. Il 25 settembre la giuria si è riunita nella sala consiliare per la scelta; dopo un‟attenta analisi e vari confronti sono state assegnate alla giuria studentesca le seguenti opere: “Radiopirata” di Carofiglio, “Solo con un cane” di Ma- sini, “Il mio inverno a Zerolandia” di Predicatori per le classi seconde; “Corpo libero” di Bernardini, “Il negativo dell‟amore” di Colombo, “La sfuriata di Bet” di Frascella per le terze; “Il senso dell‟elefante” di Missiroli e “Tutti i colori del mondo” di Montanaro per le classi quarte. Eccetto il fatto che le quarte avranno solo due letture poiché non si è riusciti a trovarne, tra quelle inviate, una terza adatta, il regolamento rimane invariato: le classi partecipanti, dopo aver letto le opere, dovranno compilare una La biblioteca? È in 1AES scheda di valutazione che servirà ad assegnare un punteggio ai diversi libri; tra questi, infatti, a concorso terminato, verranno selezionati i tre più graditi (uno per categoria) e gli autori verranno invitati a Ciriè per ritirare un premio. Inoltre i ragazzi possono partecipare, dopo la lettura, singolarmente con la stesura di una quarta di copertina o di una recensione, nonché in gruppo con un video o un spot pubblicitario del loro libro preferito. Anche in questo caso, a concorso terminato, i tre lavori per ogni categoria giudicati migliori dalla giuria verranno premiati. Le classi partecipanti del nostro istituto saranno 3AS e 3BS con la professoressa Napodano e 3BES e 4BSS con la professoressa Savant. Insomma, ragazzi, immergetevi nel fantastico mondo della lettura e ... buon divertimento! Emanuela Di Benedetto 5AS SEI: uno stage speciale La biblioteca? È in 1AES. In attesa che riapra la biblioteca d‟Istituto – che i docenti non riescono più a tenere aperta a causa dei tagli e della mancanza di fondi – in 1AES, su proposta della professoressa di Italiano, gli studenti hanno “costruito” una piccola biblioteca di classe. Ognuno ha portato un libro che aveva letto, accompagnato da una breve recensione scritta su un post-it. I ragazzi hanno aderito con entusiasmo portando molti libri e da subito hanno iniziato a fare gli “scambi” dei testi. Questi vengono appuntati su un registro apposito: tutti coloro che prendono in prestito un libro devono scrivere il proprio nome, la data di prestito e di restituzione, il titolo del testo e la propria firma. Finora quasi tutti hanno preso in prestito almeno un libro, molti più di uno. «Questa biblioteca – afferma uno studente della classe - è importante per noi ragazzi perché possiamo leggere libri consigliati da un amico e leggere a questa età è molto importante. È un' idea utile che dovrebbe essere seguita da tutte le classi». E infatti anche in altre classi si è arrivati a questa soluzione, che tampona la momentanea chiusura della biblioteca d‟Istituto (che pare riapra in primavera!) e che permette agli studenti di condividere dei libri che hanno amato scambiandosi opinioni e suggerimenti sulle trame più avvincenti. Dal 25 al 28 giugno io e altri sei ragazzi provenienti dagli istituti Fermi-Galilei e D‟Oria di Ciriè abbiamo partecipato a uno stage presso la casa editrice SEI di Torino. L‟iniziativa era una sorta di premio per i supergiurati della seconda edizione di Legenda Giovani, il concorso di letteratura organizzato dal Comune di Ciriè e ricolto alle scuole superiori del territorio. Lo stage è stato proposto e coordinato dal professor Vincenzo Jacomuzzi, presidente della giuria di Legenda. In quei quattro giorni, oltre ad aver visitato lo stabile, conosciuto lo staff ed esaminato le varie tappe che portano alla nascita di un libro, siamo stati invitati a trasformare una bozza in un libro vero e proprio. Una volta divisi in tre gruppi io e un‟altra ragazza abbiamo lavorato alla redazione correggendo la bozza da eventuali errori; i ragazzi provenienti dal grafico pubblicitario del D‟Oria si sono occupati della parte grafica mentre altre tre studentesse hanno organizzato la parte pubblicitaria immaginando di dover portare il libro a un‟ipotetica pubblicazione. A mio parere questo stage si è rivelato molto utile e divertente, soprattutto grazie alla gentilezza Roxana Gimbou 1AES con cui siamo stati ospitati. Claudia Rapello 4AL Anno 3, Numero 1 Pagina 5 Giornata del liceo delle Scienze Umane: come è andata Venerdì 16 novembre si è svolta all'Istituto Albert la "Giornata delle Scienze Umane", durante la quale gli allievi delle classi prime del Liceo delle Scienze Umane si sono riuniti e, insieme, hanno partecipato a diverse attività di studio, di dibattito e conviviali. Molto semplice l'intento dei professori organizzatori: mostrare ai ragazzi del primo anno il Liceo e le materie di insegnamento sotto una luce diversa, meno scolastica e più coinvolgente. In una scuola dove le scienze umane costituiscono discipline di indirizzo, tutti si sono dimo- strati spontaneamente interessati alla psicologia e alla pedagogia di cui si è dibattuto per l'intera mattina. Un interesse sostenuto anche grazie all'indirizzo Alberghiero "vicino di casa", i cui alunni hanno preparato la colazione di metà mattina e il pranzo a conclusione dei lavori. Nel corso della giornata, ex allievi del Liceo hanno raccontato le loro esperienze universitarie e hanno brevemente presentato i contenuti delle loro tesi di laurea sempre nell'ambito delle Scienze Umane. Successivamente il tema della difficoltà e dei disturbi di apprendimento ha rappresentato il motivo conduttore psicopedagogico di un documentario (Come può essere così difficile) e di un film (Stelle sulla terra), i cui contenuti si sono rivelati non solo molto interessanti ma anche con un forte impatto emotivo sui giovani spettatori. Ed è bene che così sia stato, perché far nascere la passione per lo studio e il piacere di andare a scuola è il miglior regalo che l'Albert possa fare ai suoi studenti. Professor Ivo Magliola “Stelle sulla terra”: un film per riflettere Durante la giornata delle Scienze Umane, le classi partecipanti hanno seguito la visione del film “Stelle sulla terra”. Questa pellicola del 2007 prodotta da Bollywood, il cinema indiano, è stata mostrata alle classi in quanto tratta di una tematica molto interessante quando si parla di infanzia e istruzione. Il suo protagonista di 8 anni Ishaan Nandkishore Awasthi, infatti, ha grandi difficoltà a scuola e, dopo un incontro dei genitori con gli insegnanti, viene mandato in un collegio. Anche qui non riesce a fare progressi, in quanto tutti lo ritengono un bambino svogliato e poco intelligente; solo il nuovo maestro di arte, Ram Shankar Nikumbh, capirà che il bambino è affetto da dislessia e cercherà di prendersi cura di lui. Rimasto colpito dalle sue grandi capacità artistiche, indice una gara di pittura, che fa tornare il sorriso sul volto di Ishaan. Emanuela Di Benedetto 5AS Calerà il sipario? Possibile sospensione dell‟AlberTeatro Gentili lettori, tutti voi sapete che in questi ultimi tre anni la compagnia teatrale “AlberTeatro” ha illuminato la scena di molti palcoscenici della provincia con i suoi tre grandi spettacoli che hanno riscosso successo tra il pubblico a tal punto che il gruppo ha dovuto mettere in scena più di cinquanta repliche, anch‟esse con esito positivo. Purtroppo, da quest‟anno, è giunta notizia presso il nostro Istituto che il regista della compagnia teatrale, il professor Oscar Malusa, potrebbe essere trasferito in un‟altra sede, a causa di questioni burocratiche dipendenti dal Ministero dell‟Istruzione e della provincia di Torino. Lo scioglimento della compagnia e la perdita di questa attività significherebbe la scomPagina 6 parsa di un simbolo che, per questi ultimi anni, ha contraddistinto il nostro Istituto nel territorio della provincia. Per questo motivo abbiamo voluto ripercorrere i progressi conseguiti: Vieni qui che ti ammazzo di botte (a.s. 2009/2010): regia di Emilio Lucurcio e musiche di Oscar Malusa. Lo spettacolo riscuote un grande successo fin dalla prima rappresentazione al Taurus di Ciriè : si susseguono quasi quindici repliche. Facciamo 2 ki@kkiere (a.s. 2011/2012): regia e musiche di Oscar Malusa. La rappresentazione è subito accolta con grande stupore da parte del pubblico e dalle scuole del territorio che ne richiedono la messa in scena nei loro teatri. Si arriverà a 13 repliche. Pullman Gran Turismo(a.s. 2012/2013): regia e musiche di Oscar Malusa. La commedia, di cui sono fissate le repliche a partire da gennaio 2013 nelle scuole del territorio, acquisisce ora dopo ora maggior successo e continuano le prenotazioni per la visione di questo “colossal” che sta sconvolgendo i palcoscenici. Vittorio Quartetti 4AL Albert Magazine Genova: “Quando gli immigrati eravamo noi” Immagini fotografiche, documenti, testimonianze e informazioni audiovisive sono state oggetto di visita degli alunni delle 5A e B del Liceo delle Scienze Sociali il 5 ottobre scorso. Il Museo del Mare Galata di Genova è in grado di fornire una vasta gamma di reperti testimonianti il grande evento avvenuto tra il 1892 e il 1914: l'emigrazione. L'obiettivo principale di questo progetto è mostrare come Genova, città di mare, ma anche città di contadini, è stata la protagonista principale di un evento che ha cambiato la vita di molte famiglie italiane, e di come un avvenimento storico, al quale solitamente ci approcciamo guardandolo da lontano, come se fosse distante da noi, è proprio accaduto “sotto i nostri occhi”. E' senza dubbio un fenomeno di memoria collettiva degli italiani. Grazie all‟aiuto di un percorso guidato all‟interno della mostra interattiva, i ragazzi hanno potuto percorrere visivamente e cognitivamente il processo che ogni immigrato italiano doveva subire per poter imbarcarsi su di un battello malsano e pericoloso, rischiando anche la propria vita per raggiungere uno sperato paradiso in luoghi lontani quali gli Stati Uniti o l‟America Latina. Sensibilizzare, informare, far conoscere, immedesimarsi nell'altro sono stati i motivi che hanno spinto le professoresse D'Ambrosio, Agodi, Macario Ban e Savant ad organizzare quest'uscita. Le due classi, attraverso un viaggio d‟istruzione nella città portuale più importante d‟Italia, hanno cercato di approfondire e interiorizzare l‟argomento che, all‟inizio dell‟anno, hanno affrontato in modo interdisciplinare in molte materie: l‟immigrazione italiana e le sue conseguenze sul tessuto sociale nazionale e mondiale. Prima di tornare gli studenti hanno visitato il nuovo museo dedicato al poeta della città, Fabrizio De André, dopo aver fatto visita alla sua tomba al cimitero monumentale di Staglieno, un altro luogo d‟impatto per la Storia celebrata dai suoi monumenti funebri, fra cui quello di Giuseppe Mazzini. Il viaggio d‟istruzione ha molto coinvolto le classi, incrementando le loro conoscenze sull‟argomento che sarà portato all‟esame di maturità da alcuni dei ragazzi. Jessica Pavan, Martina Ozella 5ASS Le tre S: studio, sport e…svago per far incontrare due classi Un'uscita didattica dovrebbe sempre avere come obbiettivi la formazione dell'alunno e un po' di sano divertimento. La gita della 5ASS e della 3AS è sicuramente andata oltre a tali propositi, riuscendo a far conciliare in neanche due giorni cultura, sapere, senso di collettività e sport. Il merito di tutto questo è indubbiamente da ricercarsi nella minuziosa organizzazione svolta dalle professoresse D'Ambrosio, Macario Ban e Perucca. Le due classi sono partite con il pullman il pomeriggio del 18 ottobre per raggiungere Col San Giovanni, una classica località montana della Val di Viù, dove i boschi e la natura incontaminata la fanno da padrone. Anno 3, Numero 1 Molto particolare la casa che ha ospitato i partecipanti: un ex convento in pietra dei primi del „900, dove il caldo sicuramente non rappresentava il punto di forza. La prima attività svolta dai ragazzi consisteva nella lettura di una parte del libro di Umberto Galimberti “L'ospite inquietante”: gli alunni si sono divisi in gruppi, ovviamente con componenti di classi diverse, e hanno affrontato e discusso sul nichilismo, tema particolarmente delicato e attuale. In serata i ragazzi, improvvisandosi cuochi, hanno preparato una squisita polenta. Gli alunni e le professoresse si sono trasformati in una “catena di montaggio”: ognuno aveva un preciso compito da eseguire e si respirava aria di sana convivenza. Le due classi, dopo aver cenato, si sono confrontate sull'argomento affrontato nel pomeriggio, alimentando un dibattito su tematiche civili e culturali. Cosa c'è di meglio di un educato e rispettoso scambio di idee? La mattinata seguente è stata dedicata allo sport. I ragazzi hanno esegui- to una prova di orienteering, un'attività che richiede una grossa capacità di orientamento e concilia quindi abilità fisiche e intellettive. Non è riduttivo dire che, sicuramente, attraverso l'uscita didattica gli alunni partecipanti hanno arricchito il loro bagaglio di esperienze, capendo il vero significato di integrazione e collettività che forse non avrebbero mai imparato studiandole sui banchi di scuola. Gabriele Guanti 5ASS Pagina 7 Poesia delle cose belle Giochi di Archimede Il cuore aspetta con ansia le ore, per conoscere la pace. L‟amore aspetta di conoscere qualcuno che si vuole amare e vivere in pace. Il Sole è pronto ad illuminare il mondo che sorride a tutti i pianeti che gli passano vicino e lo salutano. La notte è pronta ad addormentare tutti sulla terra e a far fare dei sogni magnifici. Oggi gli uccellini cinguettano e c‟è un bellissimo sole. È una magnifica giornata per andare all‟aperto a giocare e andare a fare una passeggiata con Diana il mio cane. Scritta da Chiara Baima, una bimba di 8 anni Il 22 novembre si sono svolti i Giochi di Archimede, le olimpiadi di matematica che ogni anno vedono impegnati due studenti per classe di tutte le scuole d‟Italia. Nel nostro Istituto c‟è stata una grande partecipazione; i ragazzi sono stati suddivisi in biennio e triennio, in quanto le prove sono differenziate. Per il biennio troviamo come primi tre classificati Pedrini Arianna 1BS, Costa Salute Giulia 2AL, Najim Meryen 2BL; per il triennio invece Rolle Francesca 5AL, Somma Cinzia 4ASS, Sicignano Michele 4BTR. Vi proponiamo uno dei quesiti, chissà che in futuro non tocchi a voi partecipare! - Al 22 novembre 2012 il prezzo della benzina è dato per il 35% dal costo del prodotto, che è formato a sua volta da diverse voci (petrolio, raffinazione, costi di distribuzione, ecc.); il costo del petrolio costituisce oggi il 24% del costo del prodotto. Sapendo che il primo gennaio 2013 il prezzo del petrolio aumenterà del 10% e gli altri costi rimarranno invariati, di quanto aumenterà il prezzo della benzina in tale data? (A) 10% (B) 2,4% (C) 3,5% (D) 0,84 % (E) nessuna delle precedenti Emanuela Di Benedetto, Marta Machetta 5AS La redazione che ha costruito questo numero del giornalino scolastico è composta da: Egle Cordero, Emanuela Di Benedetto, Eleonora Russo, Marta Machetta, Vittorio Quartetti, Kristel Bena e la professoressa Tiziana Macario Ban. Hanno partecipato inviandoci i loro articoli: Andrea Ballerini, Beatrice Rosso, Claudia Rapello, Francesca Brunello, Gabriele Guanti, Jessica Pavan, Martina Ozella, Michele Sicignano, Riccardo Vercoglio, Roxana Gimbou, Sara Camaioni e il professor Ivo Magliola. Coltello in classe: torta shock all‟Albert Vi invitiamo a scriverci le vostre idee, notizie o articoli all‟indirizzo e-mail [email protected] Speriamo che questo numero vi sia piaciuto; noi abbiamo fatto del nostro meglio, come sempre (che modestia!). Vi auguriamo buone vacanze e non studiate troppo, mi raccomando. Torneremo tra febbraio e marzo con nuove e scottanti notizie per tutti voi. Ecco come vengono utilizzati i coltelli dai ragazzi dell‟Albert: per “squartare” un povero pupazzo di neve preparato dalla professoressa D‟Ambrosio per festeggiare il Natale con le classi 3AS e 5ASS. Non è pericoloso per la vita di alunni e insegnanti...mal che vada se ne viene fuori con un po‟ di carie ai denti o di mal di pancia!