Agroalimentare - Coldiretti FVG

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Agroalimentare - Coldiretti FVG
n.6 giugno 2013
IL COLTIVATORE
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POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE . D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004 N° 46) ART. 1. COMMA 1, CNS UD
M e n s i l e d e l l a Fe d e r a z i o n e R e g i o n a l e C o l d i re t t i d e l F r i u l i Ve n e z i a G i u l i a
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TIPICAMENTE
PERSONALE
“Coldiretti impegnata
nella riforma
della PAC”
PALALOTTOMATICA
2013
Vi aspettiamo!
Sommario
REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE DI UDINE N. 55 DEL 10.04.1951
ISCRITTO AL ROC (Registro degli operatori di comunicazione)
AL NUMERO 16747
COLTIVATORE FRIULANO N. 5
18 Giugno 2013
EDITORE
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all’Unione Stampa Periodica Italiana
EDITORIALE 04 L’INTERVISTA 05 06 NAZIONALE 07 08 REGIONALE 19 12 13 14 16 UDINE 17 18 19 20 21 GORIZIA 22 23 TRIESTE 24 PORDENONE 25 26 27 28 29 TIPICAMENTE... 30 PERSONALE
BACHECA 31 parte bene la nuova giunta, ma ora mantenga gli impegni
nostra intervista all’Assessore Sergio Bolzonello
nostra intervista all’Assessore Sergio Bolzonello
L’Italia è il Futuro: i Giovani di Coldiretti in assemblea a Roma
L’Italia è il Futuro: i Giovani di Coldiretti in assemblea a Roma
Coldiretti in assemblea approva i bilanci
VITIVINICOLO: vendite dirette di vino nell’UE
VITIVINICOLO: documento di accompagnamento vino
EPACA: verifica redditi dei pensionati
DON BONETTI: l’appello del Papa per la giornata dell’ambiente
CONSULTE
cancro batterico del kiwi allarme nel medio friuli
convenzione tra Coldiretti Udine e Friulmedica srl
i laboratori del gusto
gita alle ville venete
GIOVANI IMPRESA: Elija Muzic nuovo delegato provinciale
nuovo mercato di Campagna Amica a Mossa
GIOVANI IMPRESA: Crimancich vice delegato
comuni e mondo agricolo vitale lavorare insieme
in 500 per dire che l’agricoltura è amica
arte, scienza e armonia le motivazioni dei premi
prodotti e piatti tra Livenza e Tagliamento
con l’asparago conclusa la serie di eventi
Coldiretti impegnata nella riforma della Pac
compro vendo
IL PUNTO COLDIRETTI
GIORNALE ON LINE
PER LE IMPRESE AGRICOLE
LEGGILO E STAMPALO DAL SITO
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è scaricabile all’indirizzo
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editoriale 4
Editoriale
La condivisione del metodo di lavoro,
quello della concertazione, è un buon viatico
PARTE BENE LA NUOVA GIUNTA
MA ORA MANTENGA GLI IMPEGNI
Mentre a livello nazionale abbiamo finalmente un Governo, dopo mesi di ingiustificata paralisi, a casa nostra le
elezioni hanno portato a un cambio di maggioranza e una
nuova guida alla Regione, che si è insediata in tempi brevi e ha subito cominciato a lavorare. Il nuovo esecutivo è
partito bene, rilanciando un metodo di lavoro a noi caro e
che abbiamo sempre sollecitato: la concertazione. I primi
passi sembrano confermare che questo metodo é praticato e non solo annunciato, ma è ancora troppo presto
per confermarlo. Certo, la presenza alla nostra assemblea del 17 giugno dell’assessore regionale all’agricoltura
Sergio Bolzonello è di buon auspicio per un dialogo che
possa proseguire negli anni di questa legislatura.
La situazione del mondo agricolo, anche se meno grave
di altri settori, non è certo facile ed è di fondamentale importanza che si riesca ad instaurare un dialogo costruttivo per avviare quelle riforme indispensabili da troppo
tempo rinviate e per assumere decisioni coraggiose.
Il quadro in cui anche noi operiamo è infatti desolante:
ogni giorno i media ci bombardano con le notizie negative
circa il fatturato delle aziende, il crollo degli ordinativi, la
chiusura di stabilimenti, la disoccupazione, la moria delle
imprese, il debito pubblico, il calo dei consumi (perfino
alimentari e sanitari), la disperazione delle famiglie, creando un clima ancora più cupo perché senza prospettive.
In questo quadro fosco l’agricoltura, che da sempre vive
in situazioni non facili, rappresenta, insieme all’agroalimentare, una delle poche note positive ed incoraggianti.
Infatti i dati dell’Istat sul commercio estero, così come
elaborati da Coldiretti, registrano a febbraio un +2%
sulle esportazioni agroalimentari che va ad aggiungersi
al dato già incoraggiante dello scorso anno. Il fatturato
estero nel 2012 registra infatti il record di 31.4 miliardi dei quali 4,7 attribuibili al vino, che è il prodotto più
esportato ed è seguito dall’ortofrutta fresca, dalla pasta e
dall’olio d’oliva. Un dato eclatante è l’incremento del 56%
delle esportazioni agroalimentari in Cina, uno dei grandi
mercati emergenti.
Coldiretti non si è limitata a fare richieste e ad enunciare
idee lasciando ad altri il compito di realizzarle, ma si è
data da fare con atti concreti che stanno dando i primi
frutti, utilizzando gli strumenti a disposizione e creandone di nuovi ad hoc, ma anche dialogando con i soggetti
che sono potenzialmente interessati al progetto. Gli accordi con la GDO si stanno ampliando con la distribuzione
(anche se in maniera non omogenea) dei prodotti marchiati FAI (Firmato dagli Agricoltori Italiani) nelle catene
Carrefour, Iper, Despar, Conad, Cadoro, Sidis, Sigma,
ecc. oltre che nei supermercati Coop. In Fvg al momento siamo presenti nel supermercato Iper a Città Fiera di
Udine con produzioni locali di ortaggi, fornitura iniziata
proprio in questi giorni. I prodotti marchiati Fai stanno,
poi, aumentando di numero.
L’altro importante filone per la valorizzazione dei nostri
prodotti sono i Mercati e le Botteghe di Campagna Amica. In FVG si stanno consolidando ed espandendo e attualmente possiamo contare 58 Mercati e 4 Botteghe;
mentre sono 220 le aziende agricole accreditate alla Rete
di Campagna Amica ad aprile di quest’anno. Da sottolineare che a Marano Lagunare da poche settimane è partito
il primo punto nazionale Campagna Amica dedicato alla
vendita diretta del pesce pescato in mare e in laguna. Vi
aderiscono 10 aziende ittiche.
Le criticità dell’agricoltura del Fvg si chiamano acqua,
risorse e semplificazione burocratica. Alla precedente
giunta regionale abbiamo presentato la richiesta di avviare con urgenza un Piano irriguo che consenta da un
lato di razionalizzare il consumo dell’acqua e nel contempo di estendere la rete irrigua alle zone attualmente
prive, comprese quelle collinari a vocazione viticola. A
questa amministrazione regionale rivolgiamo quindi le
stesse richieste: occorre intervenire nella semplificazione
burocratica e nell’efficientamento della macchina operativa per accelerare i tempi di risposta alle istanze presentate per le misure del Psr e del vitivinicolo in particolare;
abbiamo chiesto l’istituzione di un Organismo pagatore
sganciato da Agea, l’applicazione della direttiva nitrati,
il controllo della fauna selvatica in particolare quella opportunista (come i cinghiali e corvidi) ed alloctona (come
le nutrie), l’adozione del Piano energetico regionale, la
promozione integrata con piani d’azione condivisi, la revisione dei costi di gestione di alcune agenzie regionali
come l’Ersa e il Crita.
Alla Regione diamo la nostra massima collaborazione;
alla Regione non chiediamo miracoli, ma impegno e
concretezza sui temi.
Dario Ermacora
Presidente Coldiretti Friuli Venezia Giulia
5 SPECIALE INTERVISTA
Nostra intervista all’assessore alle attività economiche e produttive
BOLZONELLO, L’AGRICOLTURA SARÀ CENTRALE
NELLE POLITICHE ECONOMICHE DELLA REGIONE
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di Mauro Nalato
rio e nella prassi amministrativa della precedente Giunta regionale. Pensate di reintrodurla?
“L’abbiamo già fatto e continueremo a farlo tutte le
volte che ci troveremo di fronte a delle scelte strategiche. Personalmente trovo sbagliata l’idea di operare
delle scelte, che hanno forti ricadute verso determinate categorie, senza concertarle con le medesime; sono
convinto che la concertazione e il confronto costituiscano uno stimolo irrinunciabile all’attività politica ed
amministrativa”.
Uno dei momenti di confronto fra categorie e
Regione è stato rappresentato dal Tavolo verde.
Negli ultimi anni i troppi soggetti invitati ne hanno svuotato il ruolo. Ritenete utile rilanciarlo?
Rivederlo?
“Rilanciarlo per farne il vero luogo in cui venga definita
la politica agricola regionale; ripensarlo per renderlo
effettivamente efficace per quanto riguarda le scelte
strategiche, istituendo contemporaneamente dei tavoli tecnici dove prenderanno parte tutti i soggetti che
possono dare un contributo di carattere tecnico alla
soluzione dei problemi”.
SERGIO BOLZONELLO
Assessore alle attività economiche
e produttive
Sergio Bolzonello, già sindaco di Pordenone, è il nuovo
referente delle attività economiche e produttive della
Regione, referato che comprende anche l’agricoltura.
Un super assessorato di tutte le attività economiche.
A lui il Coltivatore Friulano, dopo il presidente Debora
Serracchiani, ha rivolto alcune domande.
Assessore Bolzonello, la prima domanda sorge davvero spontanea. Lei dovrà interessarsi di
agricoltura, commercio, industria, artigianato,
cooperazione. Ce la farà?
“Dimentica il turismo e la pesca… Scherzi a parte, sono
ben cosciente di avere in carico un referato veramente
“pesante”, ma sono convinto che, organizzando bene le
strutture a disposizione, saremo in grado di trasformare una criticità in una grande opportunità per rendere questa nostra Regione ritrovata protagonista nello
scenario nazionale. Si deve attivare una forte sinergia
fra tutti gli operatori dei diversi comparti produttivi,
che abbia come principale macro-obiettivo una crescita sostenibile, armonica ed integrata dell’intero territorio regionale e della sua attrattività. Quest’ultimo
concetto è strategico sia per favorire l’insediamento
di imprese anche extraregionali sia per incrementare i
flussi turistici. Sono convinto che una concentrazione
della governance possa favorire il raggiungimento di
questo importante obiettivo”.
Anche a lei una domanda che abbiamo rivolto
anche al presidente Serracchiani su una questione particolarmente cara a Coldiretti, quella della
concertazione, pratica scomparsa nel vocabola-
L’agroalimentare è un comparto che assicura il
15% del Pil regionale. Coldiretti ritiene utile un
tavolo sull’agroalimentare. Lo ritenete utile anche voi?
“L’agroalimentare di qualità rappresenta un settore
strategico per il futuro dell’economia regionale. Di fatto nell’attuale Tavolo Verde è già rappresentata una
parte dei soggetti che operano in questo settore, ma
credo che sia necessario coinvolgerli tutti, proprio
nell’ottica di favorire quelle sinergie cui mi riferivo
all’inizio dell’intervista”.
Il Fondo di rotazione per l’agricoltura è sotto finanziato. Che proposte avete?
“Ho avuto modo di prendere visione dei giudizi espressi dalle principali categorie su questo strumento e mi
sono fatto l’idea che sia uno dei più importanti strumenti di intervento della Regione. Già con l’assestamento di bilancio cercherò di dare un primo segnale
per quanto riguarda il suo finanziamento e successivamente verificherò la possibilità di ottenere ulteriori
stanziamenti mediante il Fondo di stabilizzazione economica”.
Come sarà impostata la promozione dell’agroalimentare? Gli ultimi 5 anni non sono di certo stati
condivisi dal mondo agricolo.
“Sarà impostata in un’ottica integrata che tenga conto
delle proposte che perverranno dagli interessati senza
mai dimenticare che, promuovere le produzioni agroalimentari, significa promuovere contestualmente il territorio da cui quelle produzioni provengono e che i benefici di quella promozione ricadono sia sui produttori
sia sugli operatori turistici. Non sempre è il turismo
che fa aumentare le vendite di prodotti agroalimentari
di qualità; spesso sono le produzioni di qualità che
fanno aumentare i flussi turistici”.
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La cooperazione in agricoltura è centrale per un
rilancio del settore. È necessario favorire l’aggregazione della cooperazione agricola, rilanciandola. Avete delle ricette in proposito?
“Parto dai dati: siamo una regione che conta circa
1.200.000 abitanti. Le imprese agricole sono circa
22.000. In questo contesto l’aggregazione della cooperazione non solo è necessaria ma è obbligatoria.
Strumenti normativi per favorirla sono già presenti ed
alcuni importanti interventi sono stati realizzati, ma
forse, prima di tutto, dovrà subentrare un cambio di
mentalità da parte di chi gestisce le cooperative”.
Uno dei temi centrali per assicurare continuità
all’agricoltura è la riconversione del sistema irriguo da scorrimento a pioggia, così da risparmiare molta acqua e così da portare l’irrigazione
anche in aree non coperte da questo servizio.
“Il completamento della riconversione del sistema irriguo da scorrimento a pioggia e l’ampliamento delle
zone servite dall’irrigazione sono una priorità, ma non
dobbiamo dimenticare che con la nuova programmazione comunitaria qualsiasi intervento in ambito irriguo potrà essere incentivato solo a condizione che
venga dimostrato un significativo risparmio di acqua.
Anche a livello aziendale quindi gli imprenditori agricoli dovranno cominciare a pensare ad intervenire con
tecnologie che permettano forti risparmi di acqua e il
nuovo Programma di sviluppo rurale incentiverà queste tecnologie”.
I problemi sono ancora molti, le aspettative del
mondo agricolo tante e le domande sarebbero
ancora moltissime, ma non possiamo certo dilungarci. Ci consenta il cenno ad alcuni temi come la
SPECIALE INTERVISTA 6
necessità di arrivare a un testo unico per l’agricoltura; come la risposta definitiva ai problemi
posti dalla direttiva nitrati; come l’istituzione di
un Organismo pagatore; come l’avvio di un processo di decentramento di competenze dalla Regione ai Caa, i Centri Assistenza Agricola in grado
di ridurre i tempi e i costi nel disbrigo delle pratiche e delle domande e sia finalmente ridotta la
burocrazia.
“Un cenno di risposta per ogni tema, poi nei prossimi
mesi avremo tempo di svilupparli. Più che al testo unico penso che al comparto serva una programmazione
unica, capace di mettere insieme risorse regionali, statali e comunitarie per il raggiungimento degli obiettivi
che fisseremo. Risposte definitive alla direttiva nitrati
verranno quando avremo individuato definitivamente
le vere responsabilità di ogni settore per quanto riguarda l’apporto dei nitrati medesimi. In tal senso stiamo già lavorando assieme ad altre regioni, al Ministero
e ad ISPRA per dar corso allo studio concordato in sede
di conferenza Stato-Regioni. Sull’Organismo pagatore per il momento mi limito ad osservare che ci sono
Regioni che non hanno l’Organismo pagatore e non
presentano particolari criticità. L’avvio di un processo
di decentramento c’è già stato e riguarda settori importanti come la gestione del potenziale vitivinicolo e
l’assegnazione del carburante agevolato; ricordo che in
entrambi i casi è un decentramento molto forte (a quel
che mi risulta superiore a quanto fatto in altre regioni)
che comporta anche un notevole trasferimento di risorse dalla regione verso i CAA. Sicuramente altro si potrà
fare, soprattutto per quanto riguarda le domande che
si basano sulle superfici e in tal senso sarà mia cura
attivare tutte le semplificazioni burocratiche possibili”.
MUCCA PAZZA:
dopo 12 anni torna in tavola la pajata
Cancellate le restrizioni sanitarie decise nel 2001
Torna in tavola la vera pajata che manca da quasi
dodici anni dalle tavole degli italiani per effetto delle restrizioni sanitarie adottate nel luglio 2001 per
far fronte all’emergenza mucca pazza (Bse) e che
dovrebbero essere finalmente rimosse dall’Unione
Europea dopo il giudizio positivo dell’Organizzazione mondiale per la sanità animale (Oie). Lo rende
noto la Coldiretti nel sottolineare che potrebbe essere questo uno degli effetti della risoluzione adottata nell’ambito dell’Assemblea generale dell’Oie
che ha ufficialmente sancito per l’Italia il nuovo stato sanitario per l’encefalopatia spongiforme bovina
(Bse), con il passaggio dall’attuale livello di rischio
“controllato” a quello “trascurabile”, il più basso.
L’Italia con Giappone, Israele, Olanda, Slovenia e Usa
va ad aggiungersi alla ristretta cerchia di 19 Paesi,
sui 178 aderenti all’Oie, che hanno raggiunto la qualifica sanitaria migliore di rischio “trascurabile” per
la mucca pazza (Bse) che - sottolinea la Coldiretti
– porta all’ampliamento dell’esportazione di carni bovine e di prodotti derivati quali la bresaola precluse
fino ad ora in alcuni Paesi ma è prevedibile anche
alla revisione dell’elenco degli organi a rischio che
dovrà essere adottata dalla Commissione Europea.
7 nazionale
È stata presentata all’assemblea di Giovani Impresa
“I GIOVANI E LA CRISI”:
INDAGINE COLDIRETTI/SWG
UN 40ENNE SU 4 VIVE CON LA PAGA DEI GENITORI
Più di un quarantenne su quattro si mantiene grazie alla
“paghetta” dei genitori che aiutano finanziariamente i
giovani italiani fino ad età avanzata. È quanto emerge
dalla prima analisi Coldiretti/Swg su “I giovani e la crisi”, presentata all’assemblea di Giovani Impresa Coldiretti alla vigilia della presentazione del piano giovani del
Governo, dalla quale si evidenzia che il 28% dei giovani
tra i 35 ed i 40 anni sopravvive con i soldi di mamma e
papà cosi come anche il 43% di quelli tra 25 e 34 anni
e l’89% dei giovani con età tra 18 e 24 anni. Da segnalare che - sottolinea la Coldiretti - l’aiuto economico dei
genitori continua anche per più di un giovane occupato
su quattro (27%) che non è comunque in grado di rinunciare al supporto finanziario dai familiari. “La famiglia
è diventata una rete di protezione sociale determinante
che opera come fornitore di servizi e tutele per i membri
che ne hanno bisogno”, ha affermato il presidente della
Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “la struttura
della famiglia italiana in generale, e di quella agricola in
particolare, considerata in passato superata, si è invece dimostrata, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini”.
Lo conferma il fatto che il 51% dei giovani vive con i propri genitori e, di questo, solo il 13% per scelta, mentre il 38% perché non può permettersi un alloggio proprio. In particolare abita con mamma e papà addirittura
il 26% dei giovani tra 35 e 40 anni, il 48% di quelli di
quelli tra 25 e 34 anni e l’89% dei giovani con età tra
i 18 e i 24 anni. La situazione è profondamente diversa per i giovani agricoltori che nel 32% dei casi vivono
con i genitori perché non possono permettersi un alloggio alternativo, ma nel 31% dei casi lo fanno per scelta. Un atteggiamento che conferma i forti legami famigliari che caratterizzano l’impresa agricola dove è
particolarmente solido il rapporto intergenerazionale.
Lavoro: 1 giovane su 3 “sogna” posto da spazzino:
quasi un giovane su tre (32%) pur di lavorare farebbe
lo spazzino, ma la percentuale sale addirittura al 49 per
cento per quelli in cerca di lavoro e scende al 19 per cento
per gli studenti. Lo evidenzia l’analisi Coldiretti/Swg dalla
quale si evidenzia comunque che il 34% dei giovani accetterebbe un posto da pony express e il 31 da operatore
di call center. Anche in questo caso per i disoccupati la
percentuale sale al 49% per il posto da pony express e al
39 da operatore di call center. Oltre 4 giovani disoccupati
su 10 (43%) sarebbero peraltro disposti, pur di lavorare,
ad accettare un compenso di 500 euro al mese a parità
di orario di lavoro, mentre il 39 per cento sarebbe disposto ad un maggiore orario di lavoro a parità di stipendio.
“L’analisi evidenzia un forte spirito di sacrificio delle giovani generazioni che li porta addirittura a rinunciare a
diritti del lavoro fondamentali”, ha affermato il presidente
della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “questo
non può essere consentito in un Paese civile come l’Italia che non può permettersi di rincorrere la competizione
internazionale sul piano dei costi, soprattutto umani, ma
deve puntare su una crescita sostenibile che valorizzi le
distintività nazionali, creatività, cultura, ambiente, cibo
e territorio”. Le prospettive negative sul futuro fanno sì
che la situazione non cambi di molto tra gli studenti che
nel 39% sono disponibili ad accettare uno stipendio ridotto a 500 euro al mese e nel 35% a lavorare più a lungo a parità di compenso. La situazione è profondamente
diversa per i giovani occupati che solo nel 7% dei casi
sono disponibili ad accettare lo stipendio ribassato mentre nel 23% dei casi sono pronti a lavorare più a lungo.
Lavoro: 51% giovani pronto ad espatriare. Nel Paese più bello del mondo, considerato la patria dei “mammoni”, in realtà la maggioranza dei giovani (51%) sotto i 40 anni è pronta ad espatriare per motivi di lavoro
mentre il 64%è disponibile a cambiare città. E’un altro
dato che emerge dall’analisi Coldiretti/Swg dalla quale si
evidenzia una grande flessibilità per migliorare le proprie
condizioni di vita, ma anche il fatto che le accresciute
difficoltà hanno rotto quel legame che ha unito per intere generazioni l’Italia ai suoi abitanti. La disponibilità
a lasciare l’Italia - sottolinea la Coldiretti - riguarda sia
gli studenti (59%) che i disoccupati (53%), ma anche
coloro che hanno già un lavoro (47%). Questo perché
- continua la Coldiretti - il 73%dei giovani ritiene che l’I-
nazionale 8
talia non possa offrire un futuro contro il 20% che ha
invece una visione positiva perché pensa in maggioranza
che gli italiani hanno competenze e creatività per uscire
dalla crisi e che il Made in Italy è simbolo di qualità in
tutto il mondo. I risultati si invertono tra i giovani agricoltori che per la maggioranza relativa (45%) pensa invece
che l’Italia possa offrire un futuro. “In un Paese vecchio
come l’Italia la prospettiva di abbandono del Paese evocata dalla maggioranza dei giovani italiani è una vera priorità alla quale le istituzioni devono dare una risposta”,
ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini
nel sottolineare che “l’analisi dimostra che, se inseriti in un contesto che offre spazio alla realizzazione personale, i giovani dimostrano di credere di più all’Italia”.
Raccomandazione addio, ci crede 1 giovane su
10: la crisi ha colpito anche la raccomandazione che
risulta sempre meno efficace nel garantire un’opportunità di lavoro, tanto che solo l’11% dei giovani italiani
dichiara di avervi fatto ricorso. È ancora un dato dell’analisi Coldiretti/Swg su “I giovani e la crisi” dalla quale
si evidenzia però che la percentuale sale al 17% per i
giovani già occupati. Una motivazione va forse ricercata
anche nel fatto che - sottolinea la Coldiretti - tra i giovani si indebolisce il sogno di avere un posto fisso da
dipendente al quale è interessato comunque ben il 54%,
mentre un consistente 30% aspira a lavorare da solo
come libero professionista e il 13% come imprenditore.
Mai zappa o trapano in mano per 4 giovani su 10:
ben quattro giovani italiani su dieci non hanno mai preso in mano un trapano (40%) o una zappa (36%). L’indagine evidenzia invece una certa dimestichezza con le
faccende domestiche favorita forse dal lungo tempo trascorso a casa. Il 95% dei giovani under 40 - sottolinea
la Coldiretti - ha rifatto il letto, il 94% la spesa e il 91%
cucinato un uovo. La mancanza di manualità va in parte
ricondotta al fatto che - continua la Coldiretti - anche tra
i giovani occupati ben il 47% svolge una attività impiegatizia da dipendente mentre solo il 6% fa l’operaio e
una percentuale analoga (6%) professioni come cuoco,
cameriere o parrucchiere. “Nel tempo della crisi il recupero della manualità è diventato un fattore importante
nella ricerca del lavoro con il ritorno e la nascita di grandi opportunità come dimostra il settore agricolo ma non
solo” ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio
Marini nell’auspicare “un maggiore impegno della scuola
ma anche proponendo di rimuovere gli ostacoli che impediscono la possibilità di svolgere stage nelle campagne”.
Banche ko, 38% giovani sogna agriturismo: il 38 %
dei giovani preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto
che lavorare in una multinazionale (28 %) o fare l’impiegato in banca (26 %). L’indagine evidenzia una netta
inversione di tendenza rispetto al passato quando la vita
in campagna era considerata spesso sinonimo di arretratezza e ritardo culturale nei confronti di quella in città.
“Il contatto con la natura e i suoi prodotti è diventato
premiante rispetto all’impegno negli strumenti finanziari
di un istituto di credito o nei prodotti fortemente pubblicizzati di una grande multinazionale”, ha affermato il
presidente della Coldiretti Sergio Marini nel precisare che
“venute meno le garanzie del posto fisso che caratterizzavano queste occupazioni, sono emerse tutte le criticità di lavori che in molti considerano ripetitivi e poco
gratificanti rispetto al lavoro in campagna”. La conferma
viene dal fatto che al 42% dei giovani piacerebbe fare
l’agricoltore se avesse il terreno contro il 39% che non
sarebbe invece interessato. Una tendenza confermata dal
fatto che, con un aumento record del 29% delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13% negli
istituti tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria,
la campagna torna prepotentemente a crescere nell’interesse delle giovani generazioni, secondo l’analisi della
Coldiretti sui dati relativi alle iscrizioni al primo anno delle
scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno
scolastico 2012/2013 divulgati dal Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca dal quale si evidenzia il successo dell’agroalimentare nelle scelte formative.
I Giovani di Coldiretti FVG all’Assemblea
Giovani Impresa “L’Italia è il futuro”
9 regionale
BOLZONELLO, AGROALIMENTARE
CENTRALE PER IL RILANCIO DEL FVG
COLDIRETTI IN ASSEMBLEA APPROVA I BILANCI
Ermacora: “Urgente intervenire sul lattiero-caseario”
“L’agroalimentare è centrale per il rilancio dell’economia
del Fvg. Con i suoi prodotti di alta qualità, che dovranno essere allargati, rappresenterà al meglio il Fvg anche
nelle campagne promozionali. In questa ottica di qualità
alla quale il Fvg deve tendere, dannose sono le semine
di mais Ogm contro le quali la Regione, sapendo di non
aver alcun potere per intervenire, ha prontamente informato e sollecitato il 6 giugno il governo nazionale ad approvare una norma che ne
regolamenti la semina”. Lo
ha detto l’assessore regionale all’agricoltura e vice
presidente della Giunta
regionale Sergio Bolzonello intervenendo il 17 giugno all’assemblea ordinaria della Coldiretti del Fvg
convocata dal presidente
Dario Ermacora nella sala
riunioni della Bcc di Manzano a Udine. Bolzonello ha inoltre annunciato
l’intenzione di togliere
la promozione all’Ersa,
che dovrà tornare alle origini assicurando assistenza alle imprese, ed ha assicurato il massimo impegno
nell’affrontare l’emergenza posta dalla crisi del settore lattiero caseario, attraverso la creazione di un unico polo lattiero-caseario ed ha annunciato l’intenzione
di far aprire le finanziarie regionale al mondo agricolo.
Accolte dall’assessore le richieste del presidente Ermacora
su concertazione, ruolo e funzioni del Tavolo Verde, revisione della promozione e nuovo regolamentazione degli
impianti di produzione di energie elettrica che utilizzano
produzioni agricole, il finanziamento dei Consorzi di bonifica e dell’Associazione Allevatori e sulle criticità evidenziate dal settore lattiero caseario. “Il settore agroalimentare – ha detto Ermacora, affiancato dal direttore
di Coldiretti Angelo Corsetti – rappresenta il 15% del Pil
regionale, percentuale che potrebbe essere superiore se si
calcolassero gli effetti positivi sull’economia degli agriturismo e del turismo legato
al vino e alla ristorazione
di qualità. Occorre però
sostenere maggiormente
il primario”, ha concluso
Ermacora ricordando che
ad oggi si faticano a trovare i 200 milioni di euro necessari per finanziare un
piano irriguo che riduca
il consumo di acqua e allarghi le aree servite, ma
se ne sono spesi in 5 anni
oltre 250 per i soli impianti di risalita e per la loro
gestione. Particolare attenzione Ermacora l’ha posta sulla burocrazia e sui tempi
troppo lunghi in cui in Fvg Agea versa le risorse dell’Ue agli
agricoltori ed ha chiesto di snellire i tempi attraverso il trasferimento di una serie di competenze ai Caa, sulla scorta
di quanto la Regione ha fatto per l’artigianato con il Cata.
L’assemblea, dopo la lettura del presidente Ermacora della relazione sull’attività svolta nel 2012, ha approvato il rendiconto al 31 dicembre 2012 e l’approvazione del preventivo di spesa per il 2013.
ASSEMBLEA COLDIRETTI,
OGM APPELLO DI ERMACORA ALLA REGIONE
“Le istituzioni non possono assistere inermi alla provocazione e all’arroganza di un solo agricoltore che, sfruttando la terra di nessuno venutasi a creare da una sentenza e dalla mancanza di un provvedimento legislativo
nazionale, decide piantare sementi che andranno a contaminare quelle dei suoi vicini, creando danni diretti ai
maiscoltori e danni d’immagine ingenti a una regione che
crede nell’importanza delle produzioni tipiche e di qualità
e sulla quali sta investendo risorse importanti sul fronte della promozione”. Lo ha detto all’assessore regionale alle attività economiche e produttive e vice presidente
della Giunta regionale Sergio Bolzonello questa mattina
il presidente di Coldiretti Fvg Dario Ermacora, nel corso
dell’annuale assemblea annuale di Coldiretti, invitando la
Regione ad intervenire. Pronta la replica dell’assessore
Bolzonello: “La Regione, non avendo alcun potere in materia, ha informato il Governo già il 6 giugno sollecitando
un intervento legislativo, che abbiamo successivamente
sollecitato chiedono anche l’adozione della clausala di salvaguardia. Altro non possiamo fare se non ribadire la contrarietà di questa Giunta regionale alle coltivazioni Ogm”.
Anche Coldiretti a livello nazionale sta facendo pressioni sul
Governo affinchè completi la procedura di adozione della
clausola di salvaguardia come peraltro già sollecitato da tutti i
gruppi parlamentari al Senato con una mozione votata all’unanimità e come già fatto da tempo da diversi Paesi dell’Ue.
redazionale 10
SETTIMANA NAZIONALE
DELLA BONIFICA
Quest’anno per il Friuli Venezia Giulia ha organizzato
il Consorzio di Bonifica “Cellina-Meduna”
Ogni anno, a turno, tra i quattro Consorzi di Bonifica
della Regione si aprono le porte per una settimana a
chi vuole conoscere più profondamente chi garantisce
per tutto l’anno l’irrigazione e la bonifica del territorio.
Quest’anno sul podio dell’organizzazione è salito il Consorzio di Bonifica “Cellina-Meduna” di Pordenone. Porte aperte sull’organizzazione interna
ed esterna e sui numerosi progetti per un futuro più
tecnologico, economico, sostenibile ed efficiente.
La partecipazione è stata in crescendo: dai pochi specialisti che hanno ascoltato il dr.Tiziano Zille sulla cartografia GIS – oggi consultabile anche in mobile – ai
rappresentanti di Enti ed Istituzioni attenti all’ing. Andrea De Goetzen che ha presentato il recentemente
aggiudicato sistema di monitoraggio e telecontrollo.
Per i più vicini “a casa loro” e curiosi dei cantieri di trasformazione da canalette a sistema pluvirriguo, ci sono
stati numerosi incontri con le imprese impegnate nei
cantieri del Piano Nazionale nella bassa pedemontana.
La settimana si è conclusa Venerdì pomeriggio la partecipazione è stata ampia anche di autorità. Siamo partiti con i sempre stupiti visitatori alla Diga di Ravedis
dove l’Ing. GianPaolo Milan che con passione ha ricorda-
to un paio di lustri della sua
vita nel cantiere della diga.
Sotto
una
pioggia
battente
solo
pochi
“aspiranti subacquei ” hanno
tagliato il nastro per l’inaugurazione della nuova centralina di Postoncicco realizzata dall’impresa ICEP.
Poi a Vivaro, presso il Centro Servizi dell’Ente, dove
all’Assessore alla Protezione Civile – dott. Paolo Panontin – il gruppo, che ha presentato un progetto di ricerca al Ministero per la prevenzione e
gestione del rischio idrogeologico, ha fatto “svolazzare” un drone (mezzo aereo senza pilota) dotato di telecamere molto sofisticate che verrà utilizzato per il controllo di zone pericolose o non accessibili.
Al termine un brindisi per chiudere con i partecipanti
la settimana. I Consorzi del Friuli c’erano e sono più
che un’istituzione storica dei nostri territori, sono una
realtà indispensabile ed integrata con il settore agricolo al quale contribuiscono per la competitività e sostenibilità economica. L’innovazione tecnologica e la
professionalità ed attaccamento degli addetti sono i
valori sui quali crescere per un’eccellenza nazionale.
11 redazionale
vitivinicolo 12
VENDITE DIRETTE DI VINO NELL’UE
SERVE UNA SOLUZIONE SALVA-AZIENDE
Grazie a Coldiretti si lavora
per liberalizzare la circolazione delle merci
La Commissione Ue ha preso atto delle difficoltà che
oggi caratterizzano le vendite a distanza di vino all’interno della Unione Europea e sta finalmente lavorando
per individuare delle possibili soluzioni. Grazie alla azione
di Coldiretti, si punta ora a dare la possibilità anche ai
produttori di vino di beneficiare della “libera circolazione
delle merci” e spedire direttamente il proprio vino ai consumatori europei.
Come è noto il vino in quanto bevanda alcolica è assoggettato alla normativa accise. La detenzione e la circolazione di vino in ambito Ue è assoggettata alla direttiva
2008/118 del 16 dicembre 2008 che fissa le condizioni
che acquirenti e speditori devono rispettare.
Attualmente qualsiasi persona che acquista vino in uno
Stato membro diverso dal suo deve essere registrato ed
avere una autorizzazione che nel caso di acquirenti occasionali può avere carattere temporaneo.
La circolazione del vino può avvenire in regime di sospensione dall’accisa ovvero in regime di accisa assolta
ma in entrambi i casi sono previsti adempimenti burocratici che rendono disagevole e onerosa la vendita diretta
al consumatore finale e impediscono la libera circolazione
di piccoli quantitativi di vino.
Inoltre per quanto riguarda la circolazione in regime sospensivo dal 1 gennaio 2011 tutte le transazioni devono
essere svolte utilizzando documenti di accompagnamento
elettronici (e-Ad). Questo ha comportato ulteriori costi e
maggiore burocrazia sia per i produttori che per gli acquirenti, specie quelli occasionali, determinando una considerevole riduzione delle vendite dirette di vino in ambito
comunitario. Attualmente solo l’acquisto di vino da parte
di privati trasportato dal medesimo da uno Stato membro
in un altro Stato membro usufruisce di una agevolazione
(limite fissato in 90 litri di vino o 60 di spumante).
Sin dall’entrata in vigore delle procedure telematiche
Coldiretti ha fortemente richiesto sia a livello nazionale
che a livello Ue una revisione della normativa che possa facilitare la libera circolazione del vino in ambito Ue
quando destinato al consumatore finale.
Nei mesi scorsi, finalmente la problematica è stata presa
in carico dalle autorità di Bruxelles che hanno attivato
uno specifico gruppo di lavoro per analizzare la problematica ed individuare le possibili soluzioni.
A Bruxelles in occasione di un incontro ad hoc con i vertici europei di DG Agri e DG Taxud, si è fatto il punto della
situazione. In quella sede i rappresentanti della Commissione Ue pur confermando la conoscenza della problematica e la volontà di individuare delle soluzioni hanno
sottolineato il lungo iter appena avviato e la difficoltà di
arrivare ad una omogeneizzazione delle procedure all’interno della Ue.
Taluni paesi consumatori del nord Europa infatti pur essendo a favore della libera circolazione delle merci non
vedono positivamente la vendita diretta di vino sollevando problematiche connesse con la garanzia del pagamento delle relative accise.
In occasione dell’incontro Coldiretti ha ulteriormente rimarcato l’importanza delle vendite dirette – che di fatto
oggi dirette non sono - per i produttori di vino e il rilevante incremento di costi e di burocrazia al quale oggi
sono assoggettati. Ma ha anche proposto due possibili
soluzioni. La prima, di gran lunga la più semplice per
i produttori di vino, consiste nel prevedere una assimilazione delle vendite a distanza (art. 36 della direttiva
accise) all’acquisto da parte di privati (art. 32) nei limiti
dei quantitativi già previsti. La seconda invece prevede
l’istituzione di una nuova procedura, unica a livello Ue,
semplificata e alternativa a quella ordinaria che consenta
il pagamento anticipato da parte del produttore (o acquirente) dell’accisa dovuta nel paese di destinazione,
evitando così gli obblighi di registrazione e garanzia nello
stato membro di destinazione.
PROSECCO, STOCCAGGIO ANCHE PER IL 2013
PROBABILE MODIFICA DEL DISCIPLINARE DOC
Il Consorzio per la tutela dei vini Doc Prosecco – che in pochi
anni è diventata la prima denominazione italiana in termini di
volumi certificati – intende adottare per la vendemmia 2013
nuove e più incisive misure di controllo dell’offerta per garantire
l’equilibrio del mercato e sostenere il prezzo del vino.
Nell’ultima assemblea dei soci, tenutasi il 7 maggio, il direttivo
del Consorzio ha avuto il via libera per riproporre anche per
il 2013 lo stoccaggio preventivo di parte della produzione. La
quota sarà decisa entro l’estate in funzione delle richieste certificazione e imbottigliamento delle ultime settimane. Contrariamente alla vendemmia scorsa, per la quale era stato imposto
uno stoccaggio del 10% indistintamente a tutti i produttori, per
il 2013 si prevede di stabilire una soglia di resa/ettaro superata
la quale scatta il provvedimento. In questo modo sarebbero
maggiormente garantite le produzioni di qualità e i produttori
che dovessero subire cali di resa dovuti ad eventi meteorologici
avversi.
Come previsto dal D.Lgs 61/2010 lo stoccaggio dovrà essere
decretato con specifici provvedimenti adottati dalle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia.
È inoltre allo studio anche una proposta di modifica del disciplinare per fare in modo che eventuali superi di campagna derivanti da vigneti di Prosecco (nel limite massimo del 20% sul
massimale di 180 q/ha) non possano venire destinati a vino
IGT “Glera”. Le analisi di mercato evidenziano infatti che al
fianco dei quasi 1,8 milioni di ettolitri di Prosecco Doc rivendicati nel 2012, sono circolati anche oltre 500.000 ettolitri di Igt
con indicazione di vitigno. Secondo il Consorzio queste produzioni distraggono almeno in parte i consumi creando tensioni
sul prezzo del Prosecco Doc.
13 vitivinicolo
DOCUMENTI DI ACCOMPAGMAMENTO VINO
NUOVE REGOLE DAL 1° AGOSTO
ma sul testo del decreto la discussione è ancora accesa
Per la quarta volta quest’anno interveniamo in materia di
documenti di trasporto del vino. In questo numero speravamo di poter fornire notizie chiare e definitive sulle
nuove disposizioni nazionali che recepiscono le recenti
regolamentazioni comunitarie. Purtroppo, ad oggi, l’unica cosa certa è che dal 1° agosto qualcosa cambierà; su
tutto il resto il condizionale è d’obbligo in quanto la bozza
di decreto, già sottoposta a significative modifiche, deve
ancora passare l’esame della conferenza stato regioni.
Pertanto dovremo necessariamente ritornare sull’argomento anche nelle prossime edizioni non appena il provvedimento sarà emanato.
L’ultimo testo a noi noto prevede che – in prospettiva –
tutti i documenti di accompagnamento possano essere
emessi per via telematica utilizzando i servizi del Sistema Informativo Agricolo Nazionale (SIAN) con modalità
che saranno stabilite con determinazione del Capo Dipartimento dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi
(ICQRF). Per i documenti cartacei che scortano prodotti
sfusi ovvero confezionati se destinati all’estero, sarebbero previste nuove modalità di convalida attraverso la
posta elettronica certificata (PEC).
Pare comunque di capire che i tempi per l’attivazione del
nuovo documento di trasporto elettronico - che prenderà
il nome di MVV (acronimo di mouvement des produits vitivinicoles) - non saranno brevi. Sino ad allora dovrebbe
essere consentito utilizzare, a seconda dei casi, i consueti DDT per i prodotti confezionati che circolano in ambito
nazionale, i modelli IT (ex Doco) per i vini sfusi e gli e-AD
nel caso di depositi fiscali.
Coldiretti ha esercitato e continua ad esercitare fortissime pressioni sul Ministero affinché il nuovo sistema
di Marco Malison
garantisca una effettiva semplificazione per le imprese.
In questo senso alcuni importanti risultati sono già stati
raggiunti se si considera che la prima bozza prevedeva
l’obbligo di convalida dei documenti anche per i il trasporto di vini confezionati che circolano in Italia. Ad ogni
buon conto è attesa per le prossime settimane una circolare ministeriale che anticipa i contenuti del decreto e
chiarisce le diverse casistiche.
PRIME FORNITURE DI PRODOTTI FRIULANI
A MARCHIO FAI NELLA GDO
La Federazione Regionale Coldiretti FVG annuncia con
soddisfazione che da qualche giorno sono disponibili
presso il supermercato IPER di Udine le prime forniture
di prodotti orticoli a marchio FAI (Firmato dagli Agricoltori Italiani), anche in formati inusuali per la GDO (Grande
Distribuzione Organizzata) come gli “scendi pianta”, non
altro che contenitori riempiti direttamente in campagna,
quindi contenenti frutti non calibrati e non lucidati, che
avvicinano sempre più il consumatore al produttore e che
di fatto hanno avuto un eccellente riscontro, non solo per
il prezzo. Nello specifico si posso acquistare prodotti orticoli dell’azienda Bassi di Udine, oltre ad altri provenienti
da diverse regioni italiane, quali i pomodorini di Calabria.
FAI è il marchio che garantisce il prodotto agroalimentare
cento per cento italiano nei canali dalla GDO promosso
da Coldiretti, con la fattiva collaborazione dei Consorzi
Agrari D’Italia.
Il mercato sta dimostrando di apprezzare il prodotto ed
è quindi il momento come imprenditori di metterci a disposizione di un progetto concreto che già molte imprese
hanno colto ottenendo soddisfazione economica.
Siamo riusciti con i nostri Mercati i nostri Punti Campagna Amica e le nostre Botteghe a far nascere la doman-
da di prodotti italiani garantiti dagli agricoltori, ora è il
momento di entrare nel progetto aiutandolo a crescere
traendone il giusto beneficio.
Zucchine a marchio FAI (Firmato dagli Agricoltori Italiani)
EPACA 14
ATTENZIONE, ANCHE QUEST’ANNO L’INPS
VERIFICA I REDDITI DEI PENSIONATI
Uffici dell’Epaca a disposizione
Anche quest’anno l’Inps sta procedendo alla verifica dei
redditi dei pensionati per il corretto pagamento di tutte quelle prestazioni il cui diritto dipende dal non superamento di un certo limite di reddito (trattamento
minimo, assegni familiari, maggiorazione sociale). Per
il 2013 il c.d. “Bustone” conterrà, a seconda delle situazioni personali, questi documenti: modello Red italiano o modello Red estero; modello 503 AUT italiano;
integrazione Red 2010 – campagna Red 2011 (eventuale sollecito di integrazione); modelli di dichiarazione per i titolari di prestazioni assistenziali; modello per
indennità di frequenza - denominazione della scuola.
Il modello Red deve essere sempre e comunque presentato all’Inps quando l’interessato o uno dei componenti
di David Mucci
del nucleo familiare non abbia dichiarato totalmente o
parzialmente i propri redditi al Fisco; in caso di titolarità
di pensione estera, reddito da lavoro autonomo o reddito
agrario. Nel caso l’interessato non possieda altri redditi
oltre la pensione italiana, compreso il caso in cui il coniuge venga dichiarato fiscalmente a carico, si deve sempre
presentare all’Inps la dichiarazione di assenza dei redditi.
Si viene esonerati dalla presentazione del Red solo
nel caso in cui la dichiarazione reddituale sia integralmente resa dal pensionato e dai suoi familiari con modelli 730/2013 o Unico 2013. La scadenza per la presentazione delle dichiarazioni Red è il
31 luglio, si invita pertanto a presentare con sollecitudine al Patronato e al Caf il modello di richiesta.
INVALIDI CIVILI: VERIFICA SULLA SUSSISTENZA
DEI REQUISITI, DICHIARAZIONI ENTRO IL 30 GIUGNO
Ogni anno l’Inps chiede ai titolari delle provvidenze economiche d’invalidità civile la dichiarazione per attestare
la permanenza o meno dei requisiti amministrativi di
ricovero gratuito e della mancanza di attività lavorativa,
ai sensi di quanto disposto dalla normativa vigente. Lo
stesso requisito del ricovero è rilevante anche ai fini della misura dell’assegno sociale. Viene inoltre richiesta,
ai titolari di assegno sociale ovvero di pensione sociale, l’attestazione sulla permanenza del requisito della
residenza stabile e continuativa in Italia. Le dichiarazioni che devono essere rese entro il 30 giugno sono:
Modello Icric: titolari di prestazione d’invalidità civile (fascia 33, 38, 41, 42, 44, 45, 47, 49, 50), dichiarazione di responsabilità relativa all’eventuale ricovero a titolo gratuito.
Modello Icric – indennità di frequenza: titolari di
prestazione di invalidità civile (fascia 47, 49, 50) dichiarazione di responsabilità relativa alla frequenza
scolastica obbligatoria, frequenza di centri formazioneaddestramento professionale, frequenza di centri ambulatoriali. Da quest’anno, per i titolari di indennità
di frequenza è necessario acquisire la sola denominazione della scuola frequentata, e del relativo periodo.
Modello Iclav - titolari di prestazione di invalidità civile
(fascia 34, 35, 36, 40, 48), dichiarazione di responsabilità relativa allo svolgimento o meno di attività lavorativa.
Modello Accas/ps - titolari di pensione sociale/assegno sociale devono effettuare una dichiarazione
di responsabilità relativa alla permanenza del requisito della residenza stabile e continuativa in Italia.
Inoltre i titolari di Assegno Sociale devono effettuare
una dichiarazione di responsabilità relativa all’eventuale ricovero a titolo gratuito. Ai soggetti per i quali non risulta rientrata la dichiarazione relativa all’anno 2011, viene inviato il sollecito del modello Icric.
GIORNATA DI AGGIORNAMENTO
PER GLI OPERATORI EPACA DEL FVG
sulla legge Fornero con il funzionario dell’Inps di Udine
Si è svolta a Udine in maggio una giornata di formazione rivolta agli addetti Epaca del Friuli Venezia Giulia. L’incontro, che ha
visto la partecipazione di venti operatori
e responsabili provenienti dagli Uffici Epaca delle quattro province del Fvg, hanno
potuto seguire la relazione tenuta dal dott.
Gianfranco
Fratticci
- funzionario dell’Inps
di Udine – sulla riforma
pensionistica
“Monti – Fornero”,
con particolare attenzione alla gestione dei
c.d. “salvaguardati”.
L’occasione è stata un
momento di confronto
tra l’istituto previdenziale e il patronato Epaca e ha
permesso di chiarire alcuni aspetti interpretativi delle
ultime normative. La costante ricerca del dialogo con
le istituzioni è alla base del lavoro del nostro Patronato
e ci permette di evitare fraintendimenti,
perdite di tempo e
dispersione di risorse, con il risultato ultimo di poter fornire
al
cittadino–utente
risposte sempre tempestive ed esaustive.
La continua modifica delle normative
vigenti impone un
costante
aggiornamento
professionale degli addetti, per
questo
motivo
lo
strumento delle riunioni periodiche è da
sempre una costante
nell’attività del Patronato Epaca e consente di portare
un’alta professionalità in tutte le zone della regione.
15 redazionale
Orizzonte Carni:
servizio di FriulAdria per gli operatori
della filiera zootecnica
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole, di cui fa parte FriulAdria, estende il suo modello di servizio
dalla filiera del vino a quella della carne e derivati
Valorizzare le filiere agroalimentari creando
un approccio diversificato anche nei servizi
bancari in funzione del settore. La Direzione
Agroalimentare del Gruppo Cariparma Crédit
Agricole, operativo in Friuli Venezia Giulia e
Veneto attraverso FriulAdria, procede spedita
nel suo progetto e, a soli 3 mesi dal lancio di
Orizzonte Vino, pacchetto di soluzioni specifiche per le aziende che operano nel comparto,
propone oggi al mercato Orizzonte Carni, un
modello di servizio dedicato, rivolto agli operatori della filiera.
Anche in questo caso l’offerta non si ferma
a prodotti e servizi specifici ma prevede un
iter accelerato del credito e una consulenza
ad hoc grazie ad appositi percorsi formativi
destinati ai dipendenti che offrono consulenza
finanziaria alle aziende.
La filiera delle carni e dei derivati, se considerata nel complesso dei suoi diversi segmenti
produttivi rappresenta il principale comparto dell’agroalimentare italiano, con un ruolo
significativo sia a livello agricolo (con oltre
217.400 imprese zootecniche, comprensive di
quelle da latte), sia a livello industriale con la produzione di carni e frattaglie, salumi e altri derivati.
Come già fatto in occasione del lancio di Orizzonte Vino, anche in questo caso il Gruppo
Cariparma Crédit Agricole, prima di lanciare il
nuovo pacchetto ha voluto approfondire le ca-
ratteristiche del settore, esplorandone dinamiche ed esigenze. Un’attività propedeutica,
realizzata a monte del processo di costruzione
dei singoli prodotti e servizi, che si è avvalsa
del contributo dell’Osservatorio Agroalimentare di Nomisma.
I dati estrapolati per conto del Gruppo Cariparma Crédit Agricole confermano che la rilevanza della filiera italiana è significativa soprattutto per la fase di seconda trasformazione e
lavorazione delle carni (in particolare suine)
che costituisce un segmento tipico del Made in
Italy: in termini di commercio estero, il 14%
dell’export europeo di salumi è infatti imputabile all’Italia (957 milioni il valore dell’export
italiano di salumi). Emilia Romagna, Lombardia e Veneto esprimono quasi l’80% dell’export italiano materia del settore. In particolare, solo all’Emilia Romagna è riconducibile il
44% dell’export di carni e derivati.
Escludendo i salumi, unici prodotti a registrare un saldo import/export positivo, la filiera delle carni presenta una propensione ad
esportare inferiore rispetto a quanto avviene
per l’alimentare nel suo insieme: nonostante
nell’ultimo decennio la tendenza ad affrontare nuovi mercati sia più che raddoppiata,
la bilancia commerciale del nostro Paese per
questo settore resta negativa per 4 miliardi
di euro.
ORIZZONTE CARNI
UNA VOCAZIONE ANTICA, UN SOSTEGNO CONCRETO.
INSIEME, PER LO SVILUPPO DELLA FILIERA.
NUMERO VERDE 800-881588
www.FRIULADRIA.IT
A P E RT I A L T U O M O N D O .
regionale 16
CAMPAGNA ANTICIPI PAC 2013
SOLUZIONI FINANZIARIE PER LE IMPRESE
Anche quest’anno CreditAgri Italia mette a disposizione delle imprese agricole lo strumento dell’anticipo Pac per soddisfare, almeno in parte, le esigenze
di credito a breve. Attraverso la sottoscrizione di accordi con alcuni istituti bancari partner è stato messo appunto e condiviso un modello operativo in grado
di favorire l’accesso al credito da parte delle imprese
agricole che potranno così richiedere un finanziamento fino all’importo massimo dell’80% del valore dei
titoli richiesti nella domanda unica a tassi di assoluto vantaggio e in ogni caso non da sportello diretto.
A questo proposito ricordiamo che CreditAgri Italia, il consorzio di garanzia fidi promosso da Coldiretti, è in grado di mettere a disposizione delle imprese agricole i propri accordi e le convenzioni con
primari Istituti di Credito a tassi di particolare favore.
In particolare all’interno dell’offerta di prodotti e soluzioni finanziare, CreditAgri Italia, mette a dispo-
sizione di tutte le imprese che hanno presentato domanda in regime di Aiuto Unico, soluzioni in grado di
soddisfare tutte le esigenze ed in grado di dare risposte in tempi rapidi e a condizioni di particolare favore.
In modo semplice e immediato, i titolari delle aziende che decideranno di aderire, potranno richiedere
l’anticipazione annuale del premio senza dover attendere l’erogazione da parte dell’Organismo pagatore. A differenza degli anni passati, tale possibilità
è stata resa disponibile anche alle regioni dove sono
operativi gli Organismi pagatori regionali (OPR) e
non solo nei territori dove opera direttamente Agea.
Per maggiori dettagli sulle opportunità rivolgiti direttamente al tuo sportello Caa Coldiretti dove
è stata presentata la domanda unica Pac ovvero
direttamente agli sportelli di CreditAgri Italia presenti in tutte le provincie della regione individuabili attraverso il sito internet: www.creditagri.com.
- Informazioni ed assistenza presso la segreteria Creditagri Italia Friuli Venezia Giulia, sede di Sacile (PN), via Garibaldi 36/A, recapito centralino 0434-738105, e/o Direzione Regionale Fvg Creditagri Italia [email protected].; referente provinciale Udine Ugo Totis, al 334-6051412, ugo.totis@
creditagri.com; referente provinciale Pordenone Vinicio Milan, al 335 5978466, [email protected]; referente provinciale Gorizia Emilio Tomasin, al 334 6825978, [email protected]. Maggiori informazioni
riguardo ai servizi sono disponibili consultando i siti: www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it e www.creditagri.com
L’APPELLO DEL SANTO PADRE
PER LA GIORNATA MONDIALE
DELL’AMBIENTE
di don Paolo Bonetti . Consigliere ecclesiastico Coldiretti Fvg
In occasione della giornata
mondiale dell’ambiente promossa dalle Nazioni Unite, il
Papa ci offre un forte richiamo
sul dovere di coltivare e custodire il creato, mettendo
la persona al centro. “Dio pose l’uomo e la donna sulla
terra perché la coltivassero e la custodissero… Che cosa
vuol dire coltivare e custodire la terra?... Il verbo coltivare mi richiama alla mente la cura che l’agricoltore ha
per la sua terra perché dia frutto ed esso sia condiviso…
Coltivare e custodire il Creato è un’indicazione di Dio
data non solo all’inizio della storia, ma a ciascuno di noi;
è parte del suo progetto; vuol dire far crescere il mondo
con responsabilità, un luogo abitabile per tutti… Noi invece siamo spesso guidati dalla superbia del dominare, del
possedere, del manipolare, dello sfruttare; non la custodiamo, non la rispettiamo, non la consideriamo come un
dono gratuito di cui avere cura.. Perché avviene questo?
Perché pensiamo e viviamo in un mondo orizzontale, ci
siamo allontanati da Dio… Ma il “coltivare e il custodire” non comprende solo il rapporto tra noi e l’ambiente,
tra l’uomo e il creato ma riguarda anche i rapporti umani… Noi stiamo vivendo un momento di crisi; lo vediamo nell’ambiente ma soprattutto lo vediamo nell’uomo.
La persona è in pericolo… Ecco l’urgenza dell’ecologia
umana. E il pericolo è grave perché la causa del problema
non è superficiale ma profonda: non è solo una questione
di economia ma di etica e antropologia… Quello che comanda oggi non è l’uomo, è il denaro, i soldi comandano.
E Dio nostro Padre ha dato il compito di custodire la terra non ai soldi ma a noi: agli uomini e alle
donne… Invece uomini e donne vengono sacrificati agli idoli del profitto e del consumo: è la cultura dello scarto… Questa cultura dello scarto tende a diventare mentalità comune che contagia tutti.
La vita umana, la persona non sono più sentite come
valore primario da rispettare e tutelare… Questa cultura dello scarto ci ha resi insensibili anche agli sprechi e agli scarti alimentari che sono ancora più deprecabili quando in ogni parte del mondo, purtroppo,
molte persone e famiglie soffrono fame e malnutrizione… Il consumismo ci ha indotti ad abituarci al superfluo e allo spreco quotidiano di cibo, al quale talvolta non siamo più in grado di dare il giusto valore…
Ricordiamo bene però che il cibo che si butta via è
come se venisse rubato dalla mensa di che è povero, di chi ha fame… Vorrei allora che prendessimo
tutti il serio impegno di rispettare e custodire il creato, di essere attenti ad ogni persona… per promuovere una cultura della solidarietà e dell’incontro”.
17 udine
CONSULTE
LA CRISI DEL LATTE E LA NASCITA DI UECCOP
AL CENTRO DEI LAVORI DELLA COSULTA DI SAN DANIELE
Si è riunita il 23 maggio la consulta allargata della zona di San Daniele del Friuli. Ai saluti iniziali del
presidente di zona Andrea Minisini sono seguiti gli interventi della presidente Rosanna Clocchiatti e del direttore Angelo Corsetti. La presidente Clocchiatti ha
esposto ai dirigenti le azioni sindacali dell’ultimo periodo, in particolare in relazione alla crisi del latte friulano, al problema dei danni da fauna selvatica, ai nuovi
rapporti instaurati e da instaurare con l’amministrazione regionale e con il nuovo assessore all’agricoltura.
Il direttore Corsetti ha poi ripreso alcuni passaggi della
presidente, integrandoli e parlando dello stato di avanzamento del progetto per una “filiera tutta agricola e
tutta italiana” (sul tavolo visibili i prodotti ortofrutticoli
marchio “FAI” ed il latte Uht, ormai presenti anche sugli
scaffali nella nostra regione), con l’avanzamento lavori
per la nuova Pac e con le motivazioni storiche e sindacali che hanno visto la nascita di UeCoop. Sugli stessi temi sono proseguiti poi approfondimenti sollecitati
dalle domande poste dai presenti durante il dibattito.
L’ANDAMENTO CLIMATICO ALL’ESAME di Franco Comuzzi
DELLA CONSULTA ALLARGATA DI CERVIGNANO
Si è tenuta a Terzo d’Aquileia, nella sala riunioni della Banca Credifriuli, la consulta allargata della zona di
Cervignano alla presenza di un nutrito numero di dirigenti locali. Il presidente di Consulta Roberto Rigonat
ha offerto spunti di discussione su molte problematiche
concentrandosi in particolar modo sulle grandi preoccupazioni degli agricoltori circa l’anomalo andamento
climatico. Se il 2012 si è chiuso con una stagione caratterizzata da forte siccità, negli ultimi mesi le abbondanti precipitazioni hanno compromesso buona
parte dei raccolti rendendo impossibili, a stagione inoltrata, le semine in molti ettari della Bassa Friulana.
Il direttore Angelo Corsetti ha illustrato le linee guida
della nuova Pac ma, non essendo definiti ancora tutti i regolamenti, ha rinviato i dettagli ad incontri specifici che saranno organizzati da Coldiretti non appena
sarà redatto il regolamento definitivo. Altro argomento
trattato in maniera molto approfondita dal direttore,
essendo la Bassa Friulana particolarmente interessata,
è la direttiva nitrati. Ha illustrato gli avvenimenti degli
ultimi mesi, spiegando nel contempo come, ad oggi,
non si sia giunti ancora ad una conclusione definitiva.
Non è mancato il riferimento alle elezioni regionali in previsione delle quali Coldiretti ha organizzato,
in sala Valduga della Camera di commercio una serie
di tre incontri con i candidati del centro sinistra, centro destra e M5S nel corso dei quali il presidente Dario Ermacora ha presentato le richieste di Coldiretti.
Nel corso della Consulta sono stati affrontati anche altri temi come la nascita e il riconoscimento di UeCoop che vede Coldiretti protagonista diretta nel settore cooperativistico; il progetto Fai ormai ai blocchi di
partenza anche in Fvg; le problematiche del settore
zootecnico e conseguenti rapporti con Latterie Friulane; considerazioni sulla nuova attività Uma iniziata nel 2013 e sull’imminente scadenza della Pac.
Il direttore Corsetti ha infine presentato il nuovo responsabile Epaca provinciale David Mucci il quale, prendendo la parola, ha fatto una breve relazione sull’attività
svolta da Epaca e su quali sono gli obiettivi strategici
che l’ente intende perseguire in futuro. L’invito dunque ai soci e non solo, da parte del nuovo responsabile, a mantenersi in contatto con gli uffici per qualsiasi necessità o problematica che riguardi il patronato.
CI HA LASCIATO FILIPPO GROSSO
FIGURA STORICA DELLA COLDIRETTI
Le condoglianze della Federazione alla famiglia
Filippo Grosso, coltivatore diretto di Bertiolo, si spento a 92 anni,
dopo una vita dedicata alla famiglia, all’azienda agricola, alla
Coldiretti e alla sua comunità.
Una vita laboriosa, la sua,
condotta con spirito di servizio e volta alla crescita sociale del mondo rurale alla
luce di forti valori ideali. Non
si tirava indietro quando veniva richiesto il suo impegno.
È stato per 15 anni, dal 1949 al 1966, amministratore comunale ricoprendo anche l’incarico di assessore e
vicesindaco. I coltivatori di Bertiolo l’hanno voluto presidente di sezione negli anni di avvio della Federazione di Udine, nel corso dei quali ha voluto istituire a Bertiolo, fra i primi in provincia, la Festa del Ringraziamento.
È stato, inoltre, consigliere e vicepresidente della Cantina
di Giancarlo Vatri
sociale di Codroipo. La Coldiretti di Udine, in considerazione delle sue capacità amministrative, l’ha chiamato ad
amministrare per molti anni il Consorzio Stradalta come
consigliere e componente della deputazione amministrativa fino a ricoprire la carica di vice presidente dal 1973 al
1987 e di presidente dal 1987 al 1990; dal 1990 al 1995
è stato componente della Consulta commissariale del
Consorzio Medio Friuli, dopo la fusione con il Sinistra Tagliamento. Di lui si apprezzava, oltre alle capacità ed intelligenza, soprattutto la dedizione e la determinazione.
Se per ogni persona è motivo di soddisfazione e orgoglio il
fatto che le proprie iniziative continuino e crescano, Grosso lo può essere stato indubbiamente considerando che la
sua azienda trova continuità e dinamicità nei figli e il Consorzio di Bonifica svolge un ruolo molto apprezzato per lo
sviluppo dell’agricoltura e per la gestione dell’ambiente.
Coldiretti gli è grata per quanto Filippo Grosso ha
fatto e rinnova le condoglianze alla sua famiglia.
udine 18
Affollata serata informativa di Coldiretti
di Patrizia Puppo
CANCRO BATTERICO DEL KIWI
ALLARME NEL MEDIO FRIULI
Affollata la serata informativa sulla batteriosi del kiwi
organizzata il 21 maggio all’oratorio parrocchiale di Bertiolo da Coldiretti alla presenza della presidente Clocchiatti, del direttore Corsetti e del vice direttore Bressanutti. Le relazioni sono state affidate al dott. Carlo
Frausin (responsabile del Servizio fitosanitario della Regione Fvg), al dott. Simone Saro (del Servizio fitosanitario e chimico dell’Ersa) e al dott. Gianluca
Governatori (del Servizio fitosanitario della Regione Fvg). Oggetto delle relazioni
sono stati la diffusione
di questo batterio, le
possibili cause o meglio le “concause” che
possono portare allo
sviluppo della malattia. Il cancro batterico
del kiwi, sviluppatosi
nel Lazio (dove si riscontrano già gravi
danni alla produzione
con una diminuzione
anche del 16%) si è
poi diffuso in Veneto,
Piemonte e, dallo scorso anno, si stanno verificando
casi anche nella nostra regione. Sul territorio friulano
si è manifestato in un primo momento in un vivaista,
al quale è stata imposta la completa distruzione delle
piante, per cercare di eradicare il parassita. La malattia
(che colpisce esclusivamente le piante e non i frutti e
non è nociva per l’uomo) è stata riscontrata in seguito
in alcune zone del Medio Friuli e ora colpisce a macchia
di leopardo tutte le aree vocate a questa coltivazione.
Si
manifesta
con
fessurazioni
della corteccia e cancri con abbondante produzio-
ne di essudato, necrosi fogliari di forma irregolare.
Quali le cause scatenanti? Sicuramente le gelate che hanno colpito le coltivazioni di actinidia nel dicembre 2009
indebolendole, la stagione particolarmente piovosa e
umida, ma sicuramente anche le modalità di propagazione delle piante e l’importazione di polline da paesi esteri.
Tra le possibili cause di contagio si possono sicuramente
inserire
la
pioggia, il vento, gli
insetti, gli animali e
l’uomo,
attraverso
gli strumenti utilizzati per la potatura.
Quali le possibili soluzioni? Evitare di provocare ferite, ed eventualmente disinfettare
o proteggere con mastici, eseguire le potature avendo cura di
disinfettare gli utensili
con ipoclorito di sodio,
eliminare subito eventuali residui infetti,
garantire alle piante
adeguato
equilibrio
vegeto-produttivo
e
un buon drenaggio nonché l’eliminazione di ristagni idrici. Può inoltre essere di aiuto l’utilizzo di prodotti a base
di rame o di prodotti attivatori delle difese naturali delle piante che tuttavia non sono risolutivi del problema.
“La situazione - ha evidenziato la presidente Clocchiatti - è abbastanza critica, in un settore già gravemente colpito dai danni delle gelate del 2009 e
che potrà portare importanti danni economici al potenziale produttivo. Terremo monitorato l’andamento della malattia e segnaleremo con sollecitudine agli enti preposti l’evolversi della situazione”.
19 udine
SIGLATA LA CONVENZIONE di David Mucci
TRA COLDIRETTI UDINE
E FRIULMEDICA SRL DI CODROIPO
Prezzi agevolati per gli Associati Coldiretti Udine su
visite specialistiche, prestazioni radiologiche e analisi di laboratorio
È stata siglata una convenzione tra Coldiretti Udine e il poliambulatorio specialistico FriulMedica
srl
di
Codroipo,
centro
specializzato in servizi di radiologia e analisi di laboratorio.
Con questa collaborazione, tutti gli associati Coldiretti della provincia di Udine avranno diritto ad un prezzo agevolato sulle prestazioni ambulatoriali praticate
dal Centro FriulMedica di Codroipo, sito in viale Venezia 121/b. Nei prossimi giorni arriverà nelle case degli associati una lettera con la presentazione delle
prestazioni offerte dal Centro e le indicazioni su come
richiedere ed attivare la tessera “Convenzione Salute”. L’iter è elementare: si tratterà semplicemente
di compilare il modulo allegato alla lettera con i dati
anagrafici propri e dei propri famigliari e consegnarlo
presso il centro FriulMedica la prima volta che si usufruirà di qualche prestazione. Alla consegna del modulo, verrà rilasciata una tessera che dovrà essere esibita ogni qualvolta ci si rivolgerà al centro Friulmedica.
La presidente di Coldiretti Udine, Rosanna Clocchiatti: “Questa convenzione rappresenta un’ulteriore opportunità per tutti gli Associati Coldiret-
DI
ti della provincia di Udine. Collaborazioni con realtà
economiche d’eccellenza presenti sul nostro territorio sono sicuramente un valore aggiunto che possiamo e vogliamo portare a chi ci sostiene e da fiducia”.
UN SUCCESSO L’APERITIVO di Vanessa Orlando
DI GIOVANI IMPRESA COLDIRETTI
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Non solo
imprenditori agricoli
all’Angolo Blu
di Fagagna
Metti una sera l’aperitivo dei Giovani di Coldiretti Udine…ed ecco che l’Angolo Blu di Fagagna si tinge di giallo. Lunedì sera 13 maggio, la serata targata Giovani
Impresa Coldiretti, tutta dedicata ai giovani dal titolo
“L’Italia è il futuro”, come il claim dell’assemblea nazionale Giovani
Impresa e come il titolo del nuovo manifesto del movimento giovanile di Coldiretti.
Davvero molti i ragazzi che vi hanno partecipato. “È stato
un momento di aggregazione e di divertimento non solo per
i molti giovani di Coldiretti, imprenditori agricoli e coadiuvanti di imprese agricole, ma anche – come ha evidenziato
il delegato dei giovani Denys Novello - per giovani studenti
che vedono nel settore agricolo la loro occupazione futura”.
“Lo spirito di partecipazione e il confronto volti alla crescita socio-culturale, professionale e personale – ha
aggiunto il presidente di Coldiretti Udine Rosanna Clocchiatti, che ha portato i saluti della federazione - nascono anche in momenti come questo, fatti di un bicchiere alzato a brindare all’imprenditoria agricola giovanile
under 30, che rappresenta il futuro del mondo agricolo e il cuore dello sviluppo di un settore che mai come
oggi rappresenta la crescita del Paese, attraverso le
molteplici attività che fanno dell’agricoltura un contenitore di grandi idee che diventano progetti concreti”.
Foto e video della serata
www.friuliveneziagiulia.coldiretti.it
udine 20
L’AGRICOLTURA ENTRA IN CLASSE CON
I LABORATORI
DEL GUSTO
Un successo l’iniziativa
in collaborazione
con il Comune di Udine
di Valentina Urbani
Gianni Nata
Claudio Battaglia
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Lorenzo Fav
Grande successo nelle scuole primarie del distretto
scolastico udinese per gli imprenditori di Coldiretti che
hanno collaborato alla realizzazione dei Laboratori del
Gusto. Anche quest’anno, infatti, la Coldiretti di Udine,
ha aderito al progetto “Il Contratto della Merenda”,
promosso dal Comune di Udine, che mira a diffondere
e promuovere sani stili di vita e una corretta alimentazione tra le giovani generazioni. I laboratori, della durata di 2 ore, si sono svolti tra i mesi di aprile e giugno,
coinvolgendo oltre 350 studenti di 19 diverse classi.
Tra le attività previste all’interno del progetto, tre
sono state le proposte alle scuole, ognuna delle quali
ha visto la partecipazione di un diverso imprenditore.
Si è cominciato con il laboratorio “La frutta: da me
la mangio a me la bevo” condotto da Gianni Nata titolare dell’azienda agricola “Mela Mangio” di Sedegliano, che ha saputo catturare l’attenzione dei piccoli spiegando, con l’ausilio di piante, fiori e frutti,
il ciclo biologico della frutta nonché organizzando
una piccola degustazione di mele e succo di mela.
La seconda attività proposta “Dal latte al formaggio”, guidata da Claudio Battaglia, titolare dell’omonima azienda agricola Battaglia Claudio – La
nuova Latteria di Carlino, ha visto, attraverso la riproduzione di un piccolo caseificio in classe, il coinvolgimento di tutti i 5 sensi degli alunni, che si
sono così cimentati nelle varie fasi di trasformazione del latte in formaggio, con assaggio finale.
Il terzo laboratorio, dal titolo “L’Orto in classe” è stato
presentato da Lorenzo Favia, titolare dell’azienda agricola “Il giardino del chiostro” di Cividale del Friuli, che
ha insegnato ai bambini a conoscere l’orto mettendoli
all’opera con la semina e il trapianto delle erbe officinali.
Grande la soddisfazione degli imprenditori, che hanno
messo a disposizione il loro tempo con l’obiettivo di far
incontrare le scuole con il mondo dell’agricoltura, sensibilizzandole verso i valori di una sana alimentazione, della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile
del territorio come luogo di identità e appartenenza
e che sono stati ripagati da un grande entusiasmo,
interesse e partecipazione da parte degli studenti.
Sono infatti proprio le giovani generazioni quelle più esposte al rischio di dimenticare o di non conoscere la campagna, la terra, i prodotti agricoli
e gli animali relegati sempre più a far parte di una
realtà virtuale, distante dalla vita di tutti i giorni, che senza queste attività di sensibilizzazione,
rischierebbero pian piano di perdersi nel tempo.
21 udine
UN SUCCESSO LA GITA ALLE
VILLE VENETE
di David Mucci
Visitate anche le ville disegnate dal Palladio
Si è svolta in una splendida giornata di sole la gita
alle ville venete organizzata dell’Associazione Pensionati Coldiretti di
Udine. La gita ha visto
come prima meta la famosa Villa Foscari, conosciuta come “La Malcontenta”, considerata
uno dei capolavori del
genio di Andrea Palladio e tipico esempio di
villa Tempio con il monumentale pronao che
si specchia nelle acque del canale. La gita
è poi proseguita con
l’imbarco sul battello e
la navigazione con illustrazione guidata delle varie ville viste dal
canale. La sosta a Mira
ha consentito la visita della Villa Widmann - tipica
residenza estiva del ‘700 con il suo delizioso parco.
Quindi navigando fra ville, borghi rivieraschi, chiuse
e ponti girevoli si è arrivati a Dolo, dove si sono visitati dall’esterno gli antichi molini. Dopo il pranzo, la
navigazione è proseguita fino Strà per la
visita di villa Pisani,
sontuosa villa Ducale di proprietà della
famiglia Pisani costruita tra il 1720 e
1740, è un palazzo
ornato alla facciata
da poderose sculture, decorato all’interno dai più celebri
artisti del 700.
Il breve rientro in
pullman ha consentito lo scambio fra i
partecipanti di impressioni e ricordi
all’insegna dell’allegria e dell’amicizia che da sempre caratterizza la
vita dell’Associazione e occasione per raccogliere
idee e proposte per le prossime gite.
gorizia 22
ELIJA MUZIC
NUOVO DELEGATO PROVINCIALE
DI GIOVANI IMPRESA GORIZIA
di Paolo Cappelli
I ringraziamenti di Bressan e Bozzato a Pinese e gli auguri al nuovo delegato
Cambio alla guida del Movimento Giovani Impresa
di Gorizia. A Marco Pinese, che ha guidato Giovani Impresa nel corso
dell’ultimo
quadrienno,
è subentrato Elija Muzic,
classe 1992. Elija Muzic,
contitolare con il fratello,
la madre ed il padre, della
azienda Muzic di San Floriano del Collio, si è diplomato all’istituto tecnico
agrario Paolino d’Aquileia
di Cividale e frequenta la
Elija Muzic – nuovo delegato
facoltà di chimica. Elija,
di Giovani Impresa Gorizia
come accennato, succede
a Marco Pinese, che è anche vicepresidente della sezione di Monfalcone – Ronchi – Staranzano, che lascia
l’incarico per il raggiungimento del limite di età previsto
dallo statuto del movimento.
Nel corso dell’assemblea a cui hanno partecipato numerosi giovani associati a Coldiretti, era presente il direttore della Federazione di Gorizia Ivo Bozzatto. Dopo
i saluti di Pinese che ha introdotto l’incontro è seguito
l’intervento di Bozzatto che ha delineato l’importanza
del Movimento Giovani Impresa che rappresenta un elemento di forza di Coldiretti. Attraverso la proiezione di
alcuni video, Bozzatto ha illustrato l’azione sindacale di
Coldiretti e il progetto Campagna Amica che si declina
attraverso la vendita diretta con i Mercati di Campagna
e con Fai. “Campagna Amica – ha sottolineato Bozzatto - rappresenta una opportunità per le imprese agricole, soprattutto per i giovani imprenditori desiderosi di
sviluppare le proprie imprese”. È seguito l’intervento di
Marco Pinese che ha illustrato l’attività del Movimento
negli ultimi quattro anni soffermandosi sui principali appuntamenti che il Movimento si è dato a livello locale e
nazionale ed in particolare sull’assemblea nazionale al
Palazzo della Musica. “Giovani Impresa – ha detto Pinese
– è una stupenda opportunità di confronto e di crescita
per un giovane imprenditore, offre la possibilità di vivere
la dimensione sindacale di Coldiretti e nel contempo di
poter vivere con senso i cambiamenti del sistema agricola. Una opportunità – ha aggiunto Pinese – rivolgendosi ai presenti che non va assolutamente persa”.
Al termine del dibattito sono seguite le elezioni del delegato e del Comitato. A votazione unanime è stato eletto
Elija Muzic. Elija sarà affiancato da un Comitato composto da Frate Thomas di San Canzian d’Isonzo, Denis
Zorzet di San Canzian d’Isonzo, Antonio Filippi di Staranzano, Stefano Dugaro di Mariano del Friuli e Marco
Pecorari di San Lorenzo Isontino. A Muzic e ai giovani
componenti il Comitato sono giunti i migliori auguri del
presidente Antonio Bressan, cosi come a Marco Pinese
i migliori ringraziamenti per l’importante lavoro svolto.
COLDIRETTI GORIZIA ESPRIME UN PLAUSO ALLA POLIZIA
PER IL SEQUESTRO DEL TIR CON COSCE DI SUINO AVARIATE
Il presidente Bressan: “Ancora troppa merce contraffatta entra in Italia”
Nelle settimane scorse è stato fermato e sequestrato, per
cattivo stato di conservazione della merce trasportata, dalla
Polizia stradale di Gorizia un camion frigo polacco con oltre
1500 cosce di suino in cattivo stato di conservazione con
destinazione Modena dove il carico era destinato a diventare prosciutto crudo. Coldiretti, in occasione di un incontro con il dottor Gianluca Romiti, vicequestore aggiunto e
comandante della polizia stradale, ha
voluto ringraziare le forze dell’ordine e
il personale dell’azienda sanitaria Isontina, ufficio veterinario per l’importante intervento di prevenzione. Il presidente Antonio Bressan e il direttore
Ivo Bozzatto hanno sottolineato come
l’intervento di sequestro dimostri il
massiccio traffico poco trasparente di
prodotti agroalimentari di dubbia provenienza e non rispettosi dei requisiti
minimi dal punto di vista igienico sanitari che alimentano il
falso made in Italy. Il furto di identità dei prodotti alimentari
taroccati come made in Italy vale per il nostro Paese ogni
anno diversi miliardi di euro corrispondenti ad alcuni
punti di Pil.
In tal senso Coldiretti da diversi anni è impegnata a livello
sindacale e politico a condurre battaglie affinché il made in
Italy venga valorizzato e ci sia la massima trasparenza relativamente alla origini delle produzioni agroalimentari. Diverse sono state le nostre mobilitazioni sull’argomento hanno ricordato Bressan e Bozzato. Negli
anni passati ci siamo attivati come organizzazione per effettuare dei blocchi
ai confini, nello specifico a Tarvisio e
sul Brennero per denunciare il traffico
di prodotti alimentari provenienti da
altri paesi, latte e carne in particolare.
Questo sequestro sottolineano i due
responsabili di Coldiretti dimostra, se
c’era la necessità di farlo, che anche il
confine italo sloveno è sensibile a questo traffico. Apprezziamo l’impegno
espresso dal Comando della polizia
stradale di intensificare i controlli e le
saremo accanto se fosse necessario. Nel contempo hanno
concluso Bressan e Bozzatto invitiamo tutti i consumatori
a porre la massima attenzione durante l’acquisto degli alimenti, verificando sempre e costantemente i dati e la congruità delle etichette.
23 gorizia
NUOVO MERCATO DI CAMPAGNA AMICA A MOSSA
UNA RISPOSTA ALL’ESSENZA DI NEGOZI DI PROSSIMITÀ
La soddisfazione dei presidenti Bressan e Gherghetta e del sindaco Feresin
È stato inaugurato il 5 giugno il Mercato di Campagna Amica di Mossa che si affianca a quelli già operativi a Gorizia,
Monfalcone e Gradisca. All’inaugurazione presenti le autorità locali tra cui il prefetto di Gorizia dottoressa Marrosu e
il presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta,
il presidente di Coldiretti Gorizia Antonio Bressan e il direttore Ivo Bozzatto. Ad accompagnare l’evento le classi
della materna e delle primarie di Mossa. Nel suo intervento di apertura il sindaco di Mossa Elisabetta Feresin ha
sottolineato l’importanza della iniziativa, nata – ha detto –
per dare ai consumatori una proposta in più nel settore dei
prodotti freschi che, attualmente, oltre ad una panetteria
risulta essere senza negozi di prodotti alimentari. Un problema, questo, provocato, secondo Feresin, dallo sviluppo
dei centri commerciali che uccidono i negozi nei piccoli
centri lasciando le comunità senza un servizio fondamentale. Concetti questi ripresi anche dal presidente Bressan
che, dopo aver ringraziato il sindaco per aver accolto la
proposta di ospitare il nuovo Mercato di Campagna Amica, ha sottolineato l’importanza del progetto Campagna
Amica di Coldiretti che si declina in diverse articolazioni
ma che ha come obiettivo la costruzione di un rapporto
diretto tra agricoltura e cittadini consumatori. “Il nostro
impegno – ha aggiunto Bressan - è quello di aiutare le imprese a realizzare reddito, ma nel contempo anche quello
di offrire prodotti sicuri, freschi ed italiani ai consumatori.
Sicuramente l’apertura di un mercato in una situazione
come quella di Mossa rappresenta un importante novità
che richiede una strutturazione particolare. Nelle prossime
settimane – ha concluso - saremmo in grado di portare
sui banchi di vendita anche prodotti provenienti dal circuito FAI, proprio per poter completare l’offerta alla popolazione”. Il presidente della Provincia Enrico Gherghetta
ha sottolineato la validità della iniziativa di Coldiretti che,
attraverso il suo progetto, valorizza le produzioni agricole
italiane, ed ha comunicato che grazie ad un accordo con
la municipalità di Mossa, a partire da settembre, verrà
attivato un trasporto locale per accompagnare al mercato
anche abitanti di altri centri limitrofi. Don Arnaldo Greco,
prima di benedire il mercato, ha voluto riprendere, rivolgendosi ai giovani studenti, il concetto del cibo come dono
della terra e non semplicemente come merce di scambio.
Al termine il taglio del nastro e una merenda a chilometro
zero con i prodotti offerti dalle aziende a tutti i bambini, con l’impegno a rivedersi in occasione di alcune uscite
programmate dai Centri estivi.
INAUGURATA LA NUOVA STALLA DELLA AZIENDA FRATE THOMAS
È stata inaugurata, domenica 9 giugno,
la nuova stalla della società agricola Frate Thomas. Presenti il Prefetto di Gorizia
dott.ssa Marrosu, il Sindaco di San Canzian Silvia Caruso, mons. Paolo Bonetti,
assistente ecclesiastico di Coldiretti e il
direttore di Coldiretti Gorizia Ivo Bozzatto
e molte altre autorità civili e un numerosissimo gruppo di amici. L’azienda Frate
è dotata anche di un caseificio aziendale
e da diversi anni partecipa ai mercati di Campagna Amica
con i propri prodotti lattiero caseari. Nei loro interventi sia
mons. Bonetti sia Bozzatto hanno evidenziato il ruolo della famiglia come elemento cardine dell’impresa agricola. Bozzato
ha sottolineato l’importanza del progetto
di Campagna Amica che aiuta un’ impresa
come quella di Frate a crescere e svilupparsi mentre mons. Bonetti ha ricordato l’importanza del ruolo del lavoro dell’agricoltore come custode del territorio e produttore
di alimenti “buoni e sicuri”. Ad Orazio, a sua
moglie ed ai figli Tiziana e Thomas gli auguri del presidente Antonio Bressan e di tutta la Federazione di Gorizia.
CONVENZIONI PER I PENSIONATI DELLA PROVINCIA DI GORIZIA
AVVISO
Il CAPLA di Gorizia ha stretto delle convenzioni per i pensionati regolarmente iscritti alla
Federazione di Gorizia, ottenendo agevolazioni per l’anno 2013 sui seguenti servizi:
G.I.T. SpA di Grado:
• abbonamento piscina termale
• noleggio di pacchetti spiaggia (ombrelloni/cabine minimo 7 gg)
HOTEL SAVOY di Grado:
• pernottamenti settimanali
AGENZIA ADRIATICA di Grado:
• soggiorni settimanali in appartamenti o in Aparthotel Terme
Coloro che fossero interessati a conoscere le scontistiche e le modalità di ottenimento, sono pregati di rivolgersi al patronato Epaca della Federazione di Gorizia o alla
segreteria dell’Associazione Pensionati (dott.ssa Deborah Zuliani).
Ci ha lasciati il mese scorso Maria Pia Gagliardi Concetti, operatore Epaca della federazione di Gorizia e delegata, per
molti anni, del movimento Donne Impresa della stessa provincia. La signora Gagliardi, originaria di Ascoli Piceno,
negli anni settanta si era trasferita nelle nostre zone e dal 1974 al 1999 aveva prestato servizio al nostro patronato.
Persona semplice, cordiale e sempre attiva anche dopo la pensione, impegnata nell’Associazione Pensionati della
provincia di Gorizia.
trieste 24
GIOVANI IMPRESA
di Deborah Zuliani
TRIESTE FESTEGGIA IL PRIMO ANNO
Crismancich vice delegato
I giovani di Giovani Impresa di Coldiretti Trieste hanno festeggiato il primo anno del gruppo. In questa occasione, l’assemblea provinciale dei giovani, oltre alla
programmazione annuale delle attività, ha nominato il
nuovo vice delegato del movimento giovanile: è Damir
Nella foto da sx: Peter Primosi - delegato provinciale all’assemblea regionale, Alice Crepald - delegata provinciale, Damir Crismancich - vice delegato
Crismancich di Basovizza, che subentra a Diana Babic
di Trieste, che ha rassegnato le proprie dimissioni per
problemi personali. L’assemblea si è conclusa gettando
le basi per sviluppare l’attività futura.
LA DELEGATA DI “GIOVANI IMPRESA” DI TRIESTE
II CLASSIFICATA PER IL PIATTO CON L’OLIO
al concorso nazionale per gli allievi delle scuole alberghiere
Secondo posto per la delegata di Giovani Impresa, Alice
Crepaldi, al concorso nazionale per gli allievi delle scuole
alberghiere. La gara, alla quale hanno partecipato anche i
ragazzi dello Ial di Monfalcone, prevedeva la preparazione
di un piatto in un tempo molto breve, 20 minuti, utilizzando i prodotti della tradizione e del territorio.
Gli allievi hanno preparato dei ravioli, con cinghiale e pecorino del Carso, cotti e conditi con l’olio extra vergine di
oliva dell’azienda Crepaldi Alice, di San Dorligo della Valle.
Il piatto, che ha ottenuto un buon risultato grazie alla bravura dei futuri chef, ma anche grazie alla qualità dei prodotti utilizzati, è stato elogiato, oltre che dal maitre, anche
dai giurati che hanno apprezzato la qualità e la tipicità
della nostra varietà autoctona Bianchera, che ha esaltato
notevolmente il sapore del piatto finito, complimentandosi
con l’azienda produttrice.
CAMPAGNA AMICA: CONFERMATO
IL MERCATO DEL MARTEDÌ
Il mercato di Campagna Amica di piazza Vittorio Veneto,
inaugurato in forma sperimentale a metà marzo e che si tiene al martedì mattina,
è stato confermato in forma definitiva fino alla fine dell’anno, dalle 8 alle 14
25 pordenone
COMUNI E MONDO AGRICOLO
VITALE LAVORARE INSIEME
Fondamentale il confronto e il coinvolgimento
Cesare Bertoia
Presidente Coldiretti Pordenone
. Con le ultime elezioni regionali, si
sono rinnovate anche numerose amministrazioni comunali. Nuovi primi
cittadini si sono insediati e con essi
numerosi assessori.
Sarà nostra cura fin dalle prossime
settimane, contattare questi amministratori comunali, con l’obiettivo di conoscerli ma soprattutto di spiegare il progetto Coldiretti sulla filiera agricola
tutta italiana e di confrontarci su quelle che sono le numerose problematiche che ci sono sul territorio.
Quello che chiediamo fin da subito a chi governa i comuni,
è la massima collaborazione per semplificare tutto ciò che
è possibile.
In secondo luogo, chiediamo il massimo coinvolgimento
su tutto ciò che le amministrazioni comunali andranno a
decidere, soprattutto quando queste scelte toccano direttamente e in maniera particolare il settore agricolo.
In buona sostanza chiediamo il confronto. Un esempio per
tutti sono i regolamenti di polizia rurale.
Molte volte ci siamo trovati, a cose già fatte, a subire dei
regolamenti che penalizzano in maniera evidente le nostre
imprese e l’attività agricola.
Con dei banali accorgimenti e direi con l’esperienza e la
consulenza che i nostri uffici possono mettere a disposizione, le amministrazioni comunali possono produrre delle
norme che sono a tutela di tutti, senza però che siano eccessivamente e molte volte ingiustamente penalizzanti per
il nostro comparto.
Lo stesso ragionamento vale per i Piani regolatori comunali, per l’individuazioni delle aree fabbricabili e produttive.
Il terreno agricolo va salvaguardato, non va sprecato. Non
bisogna mai dimenticare che il terreno è un bene strumentale per chi fa agricoltura e questo significa che ogni urbanizzazione significa togliere lavoro alle imprese agricole.
Anche in questo caso va fatta una profonda riflessione ma
soprattutto va fatta una considerazione che non si limiti
al singolo territorio comunale ma, si possa ragionare in
termini più ampi affinché le regole non siano differente o
in contrasto solo perchè il territorio è diviso da un confine
comunale.
SALUTO UNA FEDERAZIONE
CON GRANDI POTENZIALITà
Roberto Palù
Direttore Coldiretti Pordenone
. Dopo sei anni, lascio la federazione della Coldiretti di Pordenone.
Termino questa esperienza arricchito. Le persone che ho avuto modo
di incontrare sono state veramente
tante. Quasi tutte mi hanno lasciato un segno. Il confronto chiaro e
trasparente è stato il metodo che ho cercato quotidianamente di mettere in atto nella direzione della federazione.
Lo stesso criterio l’ho scelto nel rapporto con i dirigenti e
collaboratori.
Un altro obiettivo è stato quello di portare e lasciare in
un ottimo stato la situazione finanziaria di Coldiretti e
Impresa Verde Naonis.
La riorganizzazione della struttura, è stato un altro degli
obiettivi che ho cercato di mettere in atto.
In questo senso credo sia stato fatto parecchio. Certo
non dipende tutto e solo da una questione organizzativa,
ma anche e soprattutto dalle persone, dalle relazioni, dai
comportamenti, dalla visione della propria associazione e
quindi dal senso di appartenenza.
La dinamica di gruppo è stata fondamentale per raggiungere i risultati. Il coinvolgimento, la coesione, la disponibilità sono stati elementi indispensabili nella gestione
della federazione, ma anche nel processo di cambiamento che ha visto in questi sei anni una razionalizzazione
del lavoro, una costruzione dell’efficienza organizzativa
a cui si è aggiunto un maggiore senso di partecipazione
attiva e responsabilità.
Ora che mi accingo ad assumere un altro importante
incarico, vedo con ottimismo il futuro della Coldiretti di
Pordenone. La federazione ha grandi potenzialità. Si tratta di cogliere le opportunità che ci sono.
Rigore ed elasticità credo siano due strumenti da continuare ad usare avendo sempre e comunque un obiettivo:
la nostra organizzazione.
Coldiretti in questi anni è radicalmente cambiata. Proiettata a una continua trasformazione per rispondere alle
esigenze delle imprese e dell’intero settore primario, ma
direi anche del nostro Paese, considerato che l’agricoltura è sempre più centrale nel nostro sistema economico.
Il progetto Coldiretti sulla filiera agricola tutta italiana è
la dimostrazione di ciò. In questi anni abbiamo saputo
mettere in atto una grande trasformazione, ma ciò che
sarà ancora più importante è quello che dovremo realizzare nei prossimi anni.
Con queste considerazioni, concludo questo mio intervento, ringraziando quanti in questi anni hanno collaborato in maniera disinteressata per raggiungere i risultati
che insieme siamo stati capaci di conseguire. Ai dirigenti
e all’intera struttura rivolgo un grazie particolare per il
lavoro che abbiamo svolto anche nei momenti più difficili.
L’augurio, e ne sono convinto, è che la federazione di Pordenone possa continuare a conseguire tanti altri obiettivi
che sono il frutto di capacità, intraprendenza e intelligenza di tante persone.
pordenone 26
IN CINQUECENTO PER DIRE
CHE L’AGRICOLTURA è AMICA
Concorso scuola: la XVI edizione a villa Frova di Caneva
. In cinquecento hanno partecipato a villa Frova, a
Stevenà di Caneva, alla manifestazione di premiazione che ha concluso la sedicesima edizione del concorso rivolto alle scuole della provincia di Pordenone
appuntamento organizzato dalla Coldiretti di Pordenone con Coldiretti Donne Impresa, con i patrocinio
della Fondazione Campagna Amica, il sostegno della
Camera di Commercio di Pordenone, la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale ambito di Pordenone, dell’Azienda Sanitaria 6 Friuli Occidentale,
dell’Istituto turistico alberghiero di Aviano, dell’Istituto d’istruzione superiore di Spilimbergo, Slow Food
delegazione di Pordenone e il comune di Caneva.
Agricoltura amica è stato il tema del concorso dove
oltre quattrocento studenti hanno lavorato in classe
con cinquanta docenti. Un grande esempio di come
fare squadra e di lavorare con un obiettivo comune:
promuovere e valorizzare il territorio.
Concetto evidenziato dal presidente della Coldiretti
Cesare Bertoia che sostenuto “come l’agricoltura sia
centrale e dimostri di essere propositiva con progetti
che coinvolgono le realtà che lavorano sul territorio”.
A questo proposito ha ricordato come il concorso
scuola sia una dimostrazione concreta di tutto questo.
“Il progetto sulla filiera agricola tutta italiana –ha rilevato- è una strategia per affermare non solo il ruolo
del nostro settore ma dell’intera società. Il progetto
di Coldiretti -ha concluso il presidente- è un progetto
che abbiamo realizzato per il Paese e ci stiamo impegnando perchè anche nella nostra provincia possiamo cogliere le opportunità di questa iniziativa”.
Giovanni Pavan, presidente della Camera di commercio ha evidenziato come Coldiretti abbia dimostrato
ancora una volta capacità di valorizzare e coinvolgere
il territorio attraverso progetti intelligenti e concreti.
“Siete un esempio positivo nei confronti delle nuove
generazioni. La Camera di commercio -ha detto infine- continuerà a sostenervi”.
Sono seguiti gli interventi di Silvia Bosco, coordinatrice nazionale di Coldiretti Donne Impresa che ha rivolto un plauso per un progetto che dopo sedici anni
dimostra di essere quanto mai attuale. “Quello che
state realizzando -ha affermato- si inserisce in maniera adeguata nella programmazione che Donne Impresa ha predisposto per dare risposte concrete alla
imprese soprattutto in termini di multifuzionalità”.
Il direttore di Coldiretti Roberto Palù ha fatto presente come di anno in anno il concorso scuola sia
cresciuto in termini di qualità. “Questo dimostra -ha
detto- capacità organizzativa e conoscenza della
progettualità che Coldiretti ha messo in campo questi anni”.
Sono intervenuti inoltre il direttore dello Ial alberghiera di Aviano Luciano Moro, le rappresentanti dell’azienda sanitaria Silvana Widmann e Fabiola
Stuto, il sindaco e assessore di Caneva Andrea Gava
e Dino Salatin.
Presenti tra gli altri Luisella Bertolini e Patrizia Cavagnin rispettivamente responsabili regionale e provinciale di Coldiretti Donne Impresa.
Primaria Buodo, Pravisdomini, classi 5 A e B.
Primaria Manzoni, Maniago, classi 1, 2, 3, 4 e 5.
Primaria Castions di Zoppola, classe 3 B
Comprensivo Aviano, Classe I A
27 pordenone
ARTE, SCIENZA E ARMONIA
LE MOTIVAZIONI DEI PREMI
Fondamentale la partecipazione del territorio
L’ELENCO DEI PREMIATI
Premio artistico: scuola primaria
Buodo, Pravisdomini, classi 5 A e B.
Motivazione: per la scelta del materiale, per il coinvolgimento e per visibilità
del compito svolto.
Premio armonia e collaborazione:
scuola Primaria Manzoni, Maniago,
classi 1, 2, 3, 4 e 5. Motivazione: capacità di aver lavorato insieme e per aver
diffuso attraverso la musica un messaggio vitale.
Premio scienza: Scuola primaria
Castions di Zoppola, classe 3 B. Motivazione: Rigore scientifico, elaborato
completo e capacità di sintesi.
Premio
genuinità:
Comprensivo
Aviano, Classe I A.
Motivazione: efficacia comunicativa,
autenticità nell’immagine, impegno
concreto.
Attestati di partecipazione
Scuola Primaria
Comprensivo Maniago: Scuola di Campagna, classe 1; Scuola San Domenico
Vivaro, classi 1 e 4; primaria Giovanni
Minin, Tramonti di Sotto, classi 2, 3 e 4;
comprensivo Porcia, primaria Sant’Antonio classe 4B.
Secondaria di primo grado
Comprensivo Cordovado, scuola Enrico
Fermi di Bagnarola classi 2A e B; Italo
Svevo Pravisdomini, classe 2C.
Secondaria di secondo grado
Istituto d’Istruzione superiore Federico
Flora di Pordenone, classe 2 A.
pordenone 28
PRODOTTI E PIATTI
TRA LIVENZA E TAGLIAMENTO
Presentata la pubblicazione di Campagna Amica nel piatto
. Prodotti e piatti tra Livenza e Tagliamento. Questo è
il titolo della pubblicazione presentata a conclusione
del progetto Campagna Amica nel Piatto iniziativa che
la Coldiretti di Pordenone ha realizzato con il sostegno
della Camera di commercio, la collaborazione tecnica e
la consulenza dello Ial alberghiero di Aviano, la Federazione italiana cuochi e del giornalista enogastronomo Giampiero Rorato che ha curato il libro pubblicato
da De Bastiani editore che sarà disponibile nelle edicole da lunedì prossimo.
La presentazione è stata organizzata a palazzo Mantica sede delle cerimonie dell’ente camerale alla presenza del vice presidente della Regione Sergio Bolzonello, del presidente della Provincia Luca Ciriani e del
sindaco Pedrotti.
Presenti inoltre per la Coldiretti il presidente Cesare
Il vice presidente della Regione Bolzonello durante l’intervento
Bertoia, il direttore regionale e provinciale rispettivamente Angelo Corsetti e Roberto Palù, il presidente
dell’Associazione Campagna Amica Luca Del Zotto e
del coordinatore Walter D’Agnolo, il direttore generale dello Ial Amedeo Pascolo e dell’Istituto alberghiero di Aviano Luciano Moro, il presidente della Camera
di Commercio Giovanni Pavan, di Concentro Silvano
Pascolo con il direttore Luca Penna, Il presidente regionale e provinciale della Federazione italiana cuochi
Germano Pontoni e Giovanni Fabbro, oltre ai rappresentanti di tutte le categorie economiche e dei produttori agricoli.
In apertura Bertoia ha ricordato come il progetto sia
un percorso di valorizzazione del territorio. “Campagna Amica –ha affermato- non è un semplice slogan
ma un brand che individua il vero made in Italy. Sembra facile –ha aggiunto- ma non lo è. Il territorio – Autorità e ospiti alla presentazione della pubblicazione
ha concluso- è un altro valore aggiunto che dobbia- strada su come poter accogliere al meglio gli alpini
mo difendere perché l’agricoltura, insieme al turismo, alla prossima adunata nazionale. Dobbiamo prenderall’ambiente e agli altri settori sono strategici per il vi come esempio e coinvolgervi –ha detto infine- per
rilancio economico”.
calare il vostro progetto all’appuntamento delle penne
Bolzonello ha spiegato come in
nere che si terrà a Pordenone”.
questo momento sia importante
Pavan ha invece ricordato come
migliorare la filiera. “L’agroalila disponibilità della Camera di
mentare –ha affermato- inserito
commercio derivi dalla propria
nel sistema produttivo regionale
mission: “valorizzare il territocon il turismo, saranno deterrio –ha rilevato- attraverso la
minanti e questo –ha detto ancapacità di fare rete tra le cateTRA LIVENZA E TAGLIAMENTO
L’ASPARAGO | LA TROTA | IL CONIGLIO | IL MAIALE | LA PEZZATA ROSSA
cora- lo dobbiamo realizzare con
gorie economiche. Coldiretti –ha
progetti di qualità e risorse mesprecisato- ha saputo fare di più
se a disposizione dalla Comunità
perché ha coinvolto altri imporEuropea”.
tanti partner che sono stati fonCiriani ha sostenuto come l’agrodamentali per il raggiungimento
alimentare sia un segmento imdegli obiettivi”.
portante per dare sviluppo. “La
Dal canto suo Corsetti ha ripromozione e la valorizzazione
volto i complimenti per capa–per il presidente della Provincità di fare sistema sfociato in
cia- sono una leva per difendere
un progetto inclusivo. “Avete
i prodotti del nostro territorio e
saputo
miscelare –ha sottoquindi le nostre imprese che delineato- interessi diversi che
vono sempre più fare sinergia
rappresentano uno spaccato
con il mondo della ristorazione”.
dell’economia rivolto alla socieIl sindaco Pedrotti ha ringraziato
tà civile, interpretando al meglio
gli organizzatori e ha lanciato una
–ha concluso- i bisogni comuni
proposta. “Voi avete già aperto la
del produttore e consumatore”.
PRODOTTI E PIATTI
A CURA DI GIAMPIERO RORATO
nel piatto
i”
“r
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tte
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con
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prodotti agrico
29 pordenone
CON L’ ASPARAGO
CONCLUSA LA SERIE DI EVENTI
Con Ial alberghiera Aviano, Cciaa e Federazione italiana cuochi
. Cinque eventi, cinque corsi di cucina e altrettanti ricettari, l’ultimo, sull’asparago. Questo il bilancio del progetto Campagna Amica nel piatto tra Livenza e Tagliamento,
che si è concluso con la presentazione del libro che raccoglie le cinquanta ricette dedicate al maiale, alla trota,
alla Pezzata Rossa Italiana, al coniglio e come anticipato
all’asparago.
Un’iniziativa nata quasi per caso che si è rivelata una
proposta importante che lascia un patrimonio che va coltivato per valorizzare il territorio locale, con tutte le sue
peculiarità partendo dall’agroalimentare, per proseguire
con la difesa dell’ambiente e la promozione dell’offerta
turistica.
Parlando di numeri, c’è da rilevare che agli eventi hanno
partecipato circa duecento e cinquanta operatori del settore e fra questi produttori agricoli e vitivinicoli, professionisti della ristorazione e rappresentanti istituzionali e
di numerose associazioni.
Anche i corsi di cucina hanno visto circa centocinquanta
partecipanti, che hanno avuto l’opportunità di conoscere
e approfondire gli aspetti legati alla produzione agricola
del territorio della provincia di Pordenone, ma sopratutto hanno avuto modo di confrontarsi direttamente con
i produttori agricoli che hanno partecipato agli appunamenti e che hanno spiegato i metodi di coltivazione e
allevamento.
Materie prime e vini che grazie agli chef della Federazione cuochi e allo Ial alberghiera di Aviano sono stati elaborati e abbinati con grande maestria, mettendo il luce le
potenzialità che il territorio offre e che le imprese agricole quotidianamente lavorano per metterle a disposizione.
In conclusione il progetto si è rivelato una combinazione
di persone, professionalità, capacità, risorse che messe
insieme sono state il valore aggiunto frutto del successo
di questa iniziativa che è andata al di là di questi che erano stati gli obiettivi cogliendo molti altri risultati positivi.
Il gruppo che ha partecipato al corso dedicato all’asparago
Lo chef Fabbro con il direttore Ial Moro e due collaboratori
Alcuni degli ospiti durante l’evento dell’asparago
tipicamente personale 30
tipicamente...
di Angelo Corsetti
personale
Direttore Coldiretti Friuli Venezia Giulia
COLDIRETTI IMPEGNATA NELLA RIFORMA DELLA PAC
Da sempre Coldiretti è impegnata con ogni forza nel dibattito che anticipa ogni riforma della Pac e successivamente
sulla sua applicazione. È così anche in questo frangente dove Coldiretti, dopo aver raccolto sul territorio, a partire
dal Fvg, sollecitazioni e richieste della propria base, ha avviato un percorso con le maggiori organizzazioni agricole
europee teso a rafforzare e rendere più efficace una Pac che deve soddisfare sempre meglio i bisogni dei cittadini
e degli agricoltori. È per questo che Coldiretti ha promosso a Bruxelles il primo summit europeo sulla riforma della
Politica Agricola con la partecipazione dei presidenti delle principali organizzazioni agricole europee, Fnsea (Francia),
Dbv (Germania), IFA (Irlanda) e NFU (Regno Unito) insieme al presidente del Consiglio agricoltura e pesca, Consiglio
dell’Unione europea Simon Coveney e presidente della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Parlamento
europeo Paolo De Castro.
È in quella sede che si decide. Noi siamo per una politica agricola che dia maggiore garanzie nell’auto approvvigionamento alimentare, maggior sicurezza dei cibi, che dia risposte alle emergenze sociali, che promuova il ruolo di
chi vive di agricoltura, di giovani impegnati nella difesa dei territori, dell’ambiente, della biodiversità, della coesione
sociale, che promuova la cultura, la tradizioni e l’innovazione e che sappia, in una visione comune, valorizzare la
distintività dei mille territori europei come patrimonio competitivo per l’intero continente.
Coldiretti lavora per portare l’Ue in Italia e l’Italia in Europa affinché Bruxelles sia sempre più il luogo delle visioni
strategiche e delle scelte strutturali, dove non si ceda più agli egoismi degli stati o alla maniacale intromissione su
dettagli che intaccano le culture dei popoli e che spesso alimentano un antieuropeismo che non dovrebbe appartenerci.
Coldiretti lavora per difendere il budget nella riforma della politica agricola in una Europa che ha bisogno di più
agricoltura. Occorre riequilibrare la ripartizione del bilancio considerando che al momento attuale l’Italia è il primo
contribuente netto (in % del Pil) alle politiche comunitarie e adottare una Politica Agricola Comune che consenta ai
singoli Paesi di premiare chi lavora e vive di agricoltura, chi produce in modo sostenibile e chi produce cibo. I passi
che l’Ue sta facendo su greening, convergenza, pagamenti aggiuntivi ai primi ettari ed in generale sulla maggiore
flessibilità lasciata agli Stati Membri sono positivi.
Alla luce della forte differenziazione delle normative in Europa e in applicazione del principio di sussidiarietà, secondo
Coldiretti è necessario che la definizione di “agricoltore attivo” sia demandata allo Stato membro, affinché possano
essere considerati tali gli imprenditori agricoli professionali, singoli od associati, sulla base dell’incidenza del tempo
dedicato al lavoro agricolo sul tempo di lavoro complessivo e della incidenza del reddito agricolo sul reddito totale.
Il superamento del criterio storico di calcolo dei pagamenti diretti e il processo di convergenza interno a ogni Stato membro necessita di un periodo di tempo adeguato e della massima flessibilità, per consentire un adattamento
progressivo dei settori produttivi, data la situazione fortemente differenziata da cui parte l’agricoltura italiana. La
componente relativa all’inverdimento dei pagamenti diretti, cosi come proposta dalla Commissione europea, costituisce invece una forte criticità per il sistema agricolo nazionale e rappresenta una contraddizione rispetto alle finalità
della riforma, relative alla produzione ed alla competitività. Per questo devono essere radicalmente riviste le modalità
applicative mentre le somme non spese dell’inverdimento, devono rimanere agli Stati membri, per finanziare misure
altrettanto (o più) selettive sul versante ambientale.
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