Corriere dell`Alto Adige - "Intertech, a caccia di innovazione"

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Corriere dell`Alto Adige - "Intertech, a caccia di innovazione"
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Giovedì 5 Settembre 2013 Corriere dell'Alto Adige
LA VOCE DEGLI IMPRENDITORI
BZ
speciale
FORMAZIONE
LA RILEVAZIONE
Job estivi per i giovani
Studenti al lavoro in estate nelle imprese locali
Oltre 300 i ragazzi coinvolti dall’iniziativa
I giovani con una buona formazione e solide conoscenze
economiche di base sono una delle risorse più importanti
per lo sviluppo delle imprese. L’iniziativa “Job estivi per i
giovani”, avviata nel 2012, serve proprio per avvicinare il
prima possibile i giovani al mondo delle aziende.
Nell’ambito dell’edizione 2013 di tale iniziativa sono state
una quarantina le imprese associate ad Assoimprenditori
Alto Adige a segnalare la loro disponibilità a offrire per
l’estate che si sta concludendo circa 300 posti per studenti
delle scuole professionali e superiori, nonché per studenti
universitari. Tali posti sono andati ad aggiungersi a quelli
che le aziende mettevano già a disposizione negli anni scorsi. Dall’analisi dei feedback delle aziende è emerso che
quest’anno sono stati circa 1.200 i giovani a interessarsi per
un’occupazione estiva. Oltre 320 giovani, di cui 149 delle
scuole superiori, 133 universitari e 34 delle scuole professionali, sono riusciti a trovare un posto. La maggior parte
dei giovani è stata assunta con tirocini formativi e di orientamento, seguiti da contratti di lavoro a termine e dai cosiddetti “voucher”. Tali dati si riferiscono solo all’iniziativa
“Job estivi per i giovani” e non comprendono i numerosi
altri posti per job estivi offerti indipendentemente dalle
aziende. L’interesse all’iniziativa è aumentato. Alla prima
edizione del 2012 avevano, infatti, aderito 45 imprese e
circa 250 giovani avevano trovato un’occupazione estiva
nell’ambito del progetto “Job estivi per i giovani”.
Investimenti in ricerca e sviluppo
R&S, Alto Adige ancora in forte ritardo
Essenziale puntare sulla parte high-tech
L’Alto Adige investe meno dell’1 percento in ricerca e sviluppo. Tale valore risulta basso non solo rispetto all’obiettivo del 3 percento fissato dall’agenda di Lisbona, ma
anche rispetto agli analoghi valori di Trentino e Tirolo.
Bisogna, quindi, dare massima priorità a ricerca e innovazione. Studi e ricerche internazionali dimostrano che l’innovazione avviene soprattutto all’interno delle aziende. E’
proprio qui che deve essere promossa l’attività di ricerca e
sviluppo, in rete con l’università e gli altri istituti di ricerca presenti sul territorio provinciale, ma anche al di fuori.
Da una recente rilevazione effettuata da Assoimprenditori
Alto Adige tra le proprie imprese associate del Gruppo
High-Tech, di cui fanno parte 25 imprese che occupano
complessivamente 7.000 dipendenti, è emerso tra l’altro
che nonostante il difficile momento congiunturale le
imprese innovative ed orientate all’export continuano ad
assumere ed a creare posti di lavoro per i giovani. Da tale
studio sono emersi chiaramente tre punti fondamentali: le
imprese high-tech hanno creato posti di lavoro anche
durante la crisi, offrono un lavoro stabile ed altamente qualificato e continueranno ad assumere anche nei prossimi
mesi. Il contributo delle imprese altoatesine in questi anni
è stato determinante per mantenere il tasso di disoccupazione provinciale a livelli bassi. Le imprese innovative ed
esportatrici non solo garantiscono occupazione, ma anche
stipendi più alti.
DA LUB E NIEDERSTÄTTER UN PROGETTO CHE AVVICINA MONDO ACCADEMICO E PRODUTTIVO
Università e aziende, cresce il dialogo
«Container Village – Living in a box» elabora idee creative per l’arredamento d’interni
E’ convinzione diffusa che l’università e le imprese appartengano a due
realtà che a tutt’oggi faticano ancora a dialogare. Per questo motivo è
importante cercare di favorire e
accrescere ogni occasione concreta
di collaborazione tra questi due
mondi. Un impulso concreto per
avvicinare il mondo accademico e
quello produttivo è stato offerto da
“Container Village – Living in a
box“, un progetto comune realizzato dalla facoltà di Design e Arti
della Libera Università di Bolzano e
dalla ditta Niederstätter spa di
Bolzano.
Il progetto
Sotto la guida dei docenti Claudio
Larcher e Giampietro Gai, nell’arco
del semestre attualmente in corso
gli studenti si confrontano con l’oggetto “container” come unità abitativa mobile per elaborare idee e proposte creative e innovative per l'arredamento interno. Partendo dalle
tre categorie living, working e fun,
gli studenti esaminano la funzione e
il significato dei container come
luogo
abitabile
della
moderna società globalizzata. Vengono, quindi, presi
in considerazione aspetti
tecnici e funzionali, nonché
le implicazioni sociali di
questi “moduli abitativi”. I
container sono stati messi a
disposizione dalla ditta
Niederstätter, specializzata
in soluzioni architettoniche
con container standard, settore in cui si distingue da
molti anni anche grazie alla
sua collaborazione con artisti figurativi e architetti nel
campo della progettazione
di container. Le idee progettuali che ne risulteranno
saranno presentate alla fine
del semestre nell'ambito di
una mostra pubblica. I
NUOVE IDEE DI CONFORT abitare in un container
risultati del progetto saranno, inoltre, esposti alla
fiera aziendale che la Niederstätter laborati dall’artista Erich Kofler sistemati nel cortile interno
organizza dal 25 al 27 ottobre 2013 Fuchsberg, che ne ha colorato le dell’Università per dare la possibilifacciate e l’interno, dotandoli anche tà agli studenti di elaborare le loro
a Steg in Val d’Isarco.
Durante i lavori i tre container, rie- di due grandi finestre, sono stati idee e proposte direttamente sull'og-
getto. La struttura è stata
adattata proprio per il
progetto di studio della
LUB ed ampliata con una
terrazza sul tetto. Gli studenti sono stati lasciati
liberi di elaborare le loro
idee e sperimentare
nuove soluzioni senza
essere legati ad alcuna
specifica richiesta. La
collaborazione
tra
l’azienda e l’Università
prevede tra l’altro la possibilità che, in una seconda fase del progetto, alcune delle proposte avanzate dagli studenti possano
andare
eventualmente
anche in produzione.
“Valorizziamo il potenziale innovativo degli
studenti. La collaborazione tra ricerca ed economia può in questo modo scovare
nuove risposte alle domande della
società”, afferma con convinzione
Christoph Mahlknecht, responsabile
del progetto all’interno della ditta
Niederstätter.
L’azienda
Fondata nel 1975 da Maria
Niederstätter come azienda individuale, nel 2000 è diventata una
società per azioni dei fratelli Anton
e Maria Niederstätter. L’azienda
attiva nel settore delle forniture a
servizio dell'edilizia occupa una
sessantina di collaboratori e realizza
un fatturato di circa 20 milioni di
euro. Oltre alla sede principale a
Bolzano Niederstätter dispone
anche di altre filiali a Brunico,
Silandro e Verona, nonché di un
magazzino di 5.000 mq a Steg in val
d’Isarco. Insieme alla vasta gamma
di macchinari edili come gru, compressori, muletti ed escavatori la
ditta Niederstätter vende anche
attrezzature ed accessori per l'edilizia. Dalla Niederstätter si trovano,
inoltre, container per ogni destinazione d'uso, deumidificatori e climatizzatori, ponteggi così come
generatori di corrente e tante altre
macchinari che servono nei cantieri.
ROLAND KLOTZ RESPONSABILE ERP PER MICROSOFT DYNAMICS AX
Un’attività sempre nuova
Spirito di gruppo e motivazioni sono le basi per il successo
Per la serie “Tecnica: un lavoro da sogno!”
oggi pubblichiamo il ritratto di Roland Klotz,
Würth Phoenix srl di Bolzano
I fattori che determinano il successo di un progetto risiedono spesso nella capacità del project manager di saper organizzare il lavoro proprio e del suo team, tenere in considerazione le
dinamiche umane durante lo svolgimento del
progetto, nonché puntare dritto all’obiettivo
con efficienza e nello stesso tempo motivando
i collaboratori. Ciò vale ancora di più per progetti di una certa complessità, quali ad es. l’introduzione di soluzioni di software per la
gestione di processi aziendali, i cosiddetti sistemi ERP. Lo sa bene anche Roland Klotz,
responsabile di progetto ERP per Microsoft
Dynamics AX presso la società di servizi informatici Würth Phoenix di Bolzano:
“Oggigiorno i progetti informatici di una certa
vastità vengono sempre più spesso sviluppati
secondo un principio più tecnico che manage-
riale. Si dà erroneamente per scontato che
applicando in modo perfetto la tecnologia, si
possa risolvere in ogni caso i problemi. Il ‘fattore umano’ viene eventualmente considerato
solo alla fine.” In effetti, soltanto alcuni anni fa
l’introduzione di un sistema ERP era un progetto puramente tecnico. “Il cuore del nuovo
sistema era rappresentato da un software. Del
lavoro se ne occupava, quindi, il reparto IT
insieme al fornitore. Alla fine dei conti era proprio il reparto IT a conoscere meglio i processi
di lavoro interni dell’azienda. Adesso questo è
radicalmente cambiato”, spiega Klotz.
Molteplici esperienze
L’interesse per il settore informatico si è risvegliato in Roland Klotz quando, dopo la laurea
conseguita a Innsbruck, ha lavorato alla gestione di progetti di vario tipo, tra cui ad esempio
alla DO&CO di Vienna, facendo così esperienza nell’organizzazione di eventi di catering e di
manifestazioni sportive a livello internaziona-
le. Il lavoro e gli eventi della vita l’hanno portato a ritornare in Alto Adige per approdare,
infine, in Würth Phoenix. La parola “noia” non
fa parte del vocabolario del 45enne originario
di Merano: “In informatica non c’è praticamente mai qualcosa che si ripete. Ogni progetto ha una propria utilità specifica e non paragonabile ad altre”, racconta Roland Klotz.
“Fondamentale è, comunque, lo spirito di
gruppo che deve regnare nel team di lavoro,
l’intensa comunicazione tra i colleghi e la
motivazione di tutte le persone coinvolte nel
progetto, partendo dai vertici.”
Conoscenze tecniche ed economiche
Sono tre secondo Klotz le colonne portanti per
lo svolgimento della sua attività in Würth
Phoenix: “Un responsabile di progetto ERP
deve naturalmente avere le conoscenze tecniche necessarie, in altre parole deve conoscere
le funzioni e le capacità del software.
Altrettanto importante è avere una base di eco-
nomia aziendale, sapere come funzionano in
generale le aziende, come sono collegati i processi interni e a quali fattori maggiormente critici è da prestare attenzione. Il software copre
di regola i più diversi reparti dalla finanza alla
gestione delle merci e del magazzino, dalla
contabilità al personale alle vendite. Alla fine è
necessario avere conoscenze nei vari campi per
saper impiegare al meglio quanto offre la tecnologia. Per questo è importante specializzarsi
in determinati settori e sviluppare soluzioni
specifiche, come ad esempio la Trade+ di
Würth Phonix per il commercio all’ingrosso e
la logistica.“ Nel tempo libero Roland Klotz si
dedica soprattutto alla famiglia e al canto nel
coro di voci maschili di Merano. Con gli anni
non ha perso però la sua grande passione per le
auto d’epoca e da oltre 20 anni è responsabile
del settore tecnico del “Südtirol Classic”, il
rally altoatesino di macchine d’epoca conosciuto a livello internazionale.
ROLAND KLOTZ Würth Phoenix srl di Bolzano