02 febbraio 2015 - Movimento 5 Stelle Fano
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02 febbraio 2015 - Movimento 5 Stelle Fano
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 02/02/15-N: Diamo solide sicurezze per guardare al futuro con ottimismo! e Vieni a scoprir su ti i nostri prodot p.it www.uniqagrou Assicurazioni & Previdenza UNIQA Assicurazioni SpA - Milano - Aut. D.M. 5716 18/08/1966 (G.U. 217 01/09/1966) 137- N˚ 32 €1,20* ANNO ITALIA Pesaro Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Lunedì 2 Febbraio 2015 • Presentazione di N. S. Il libro Svelati i cento monumenti di Augusto, noti e nascosti Il progetto Con il marchio della Ferrari Marchionne rilancia l’Alfa Il campionato Lazio, brutto ko a Cesena: 2-1 Pari della Juve vince il Napoli Larcan a pag. 17 Ursicino a pag. 11 De Bari e Zagnoli nello Sport Dopo l’elezione Legge elettorale e magistrati test immediati per il Colle TUTTO IL MEGLIO DI ROMA IN UN’APP Riforme, la mossa di Mattarella Domani il giuramento, l’invito a Berlusconi all’insediamento del Quirinale per svelenire il clima Telefonata con Ciampi, visita da Napolitano. Dal predecessore i consigli per affrontare i 7 anni ` ` Giovanni Sabbatucci Marco Conti L’ elezione al quarto scrutinio di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica ha rappresentato senza alcun dubbio un successo clamoroso per Matteo Renzi, che si è confermato nell’occasione stratega e tattico dalle qualità non comuni. Ma è stata anche una vittoria della politica intesa come esercizio della leadership e come capacità di imporla attraverso il consenso. Quella politica che si era come dissolta nel Parlamento uscito dalle elezioni del 2013, in presenza di un risultato ambiguo nelle urne, di una maggioranza solo numerica e di una leadership incerta sul da farsi. Il fatto che quello stesso Parlamento abbia ora eletto in tempi rapidi un presidente con una maggioranza vicina ai due terzi non si spiega solo con le qualità del candidato (che poteva essere scelto già due anni fa), e tanto meno col ravvedimento operoso dei grandi elettori di allora e di oggi, ma appunto con il ritorno alla politica in quanto capacità di decisione e di guida. È una condizione che, se mantenuta, potrebbe rendere più tranquilla la navigazione del nuovo presidente, realizzando l’auspicio rivolto al suo successore, ancora ignoto, da Giorgio Napolitano al momento del suo congedo dal Quirinale. Ma non è il caso di farsi eccessive illusioni: troppi sono i problemi politici aperti, troppe le misure legislative in sospeso per non richiedere i consigli e la moral suasion di un capo dello Stato che si annuncia parco di parole ma ben fermo nelle sue convinzioni. Continua a pag. 20 Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT IL MERIDIANO «L e riforme vanno avanti». Giornata di gol ieri a casa Renzi. Dopo quello segnato dal presidente del Consiglio nella porta vuota del centrodestra, anche il figlio Francesco ne ha fatto uno alla squadra dell’Isolotto e in presenza del papà in tribuna. Vittoria doppia da festeggiare anche se il campionato è lungo per tutti. A pag. 6 Ajello, Arnaldi, Giansoldati, Lippera e Pezzini da pag. 2 a pag. 5 Il ricambio La lunga marcia del centrodestra senza guida Alessandro Campi C hi si interroga sul futuro della politica italiana dopo l’elezione del capo dello Stato, non può esimersi da una constatazione. Continua a pag. 20 Jobs act, fisco, banche pacchetto del governo l’ingorgo di fine mese Tempi stretti per l’agenda del premier tra scadenze parlamentari e valutazioni Ue ` Il neo presidente Sergio Mattarella con il suo predecessore Giorgio Napolitano. A fianco l’abbraccio con la figlia Laura L’anticipazione Il centrodestra «Dare priorità al lavoro» Pronto il primo discorso Ncd, linea dura di Alfano «Chi vuole andare, vada» Alberto Gentili Claudio Marincola N A on bisogna guardare troppo lontano per scoprire la cifra e l’impronta del settennato di Sergio Mattarella. A pag. 3 ngelino Alfano parte al contrattacco. Dinanzi al malumore del partito avverte che il malessere non potrà durare a lungo. A pag. 9 ROMA Il governo riparte subito con i dossier aperti, a partire da quelli economici. L’agenda di questi due mesi è densa di scadenze decisive sia sul piano parlamentare che su quello europeo. Si torna in trincea con Jobs act, fisco e banche. Il presidente del Consiglio ha già indicato una data fondamentale: venerdì 20 febbraio. Ma già giovedì prossimo saranno diffuse le previsioni invernali della commissione Ue. Cifoni e Franzese a pag. 7 Rivoluzione a Medicina, chirurghi in cinque anni PESCI, TORNANO LE BELLE SPERANZE ROMA Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha firmato il decreto sul riordino delle scuole di specializzazione in Medicina. Si riducono gli anni per circa 30 scuole e si ridimensionano, attraverso accorpamenti ed eliminazioni, le strutture che passano dalle attuali 61 a 55. Sette saranno le scuole che verranno eliminate o accorpate. Medicina tropicale confluirà in Malattie infettive, Neurofisopatologia in Neurologia, Chirurgia dell’apparato digerente in Chirurgia generale (che nel frattempo riduce la durata del corso da sei anni a cinque). Non esisteranno più scuole con percorsi di sei anni. Mozzetti a pag. 14 Buongiorno, Pesci! Fatevi vedere da vicino in questo giorno illuminato dalle stelle dell’amore, siete desiderati più di quanto possiate immaginare. E dunque è giunto il momento di approfittarne, grazie al ritorno di belle speranze. È l’oscuro Saturno che mette strane idee in testa… Ma il mare della passione è piacevolmente mosso da Nettuno, Venere vi rende naufraghi felici sull’isola della passione, alimentata da Marte sexy. Soli? Per poco ancora. Seduti sulla panchina del porto vedrete una nave arrivar. Auguri. Il sexygate Strauss-Kahn, il processo sui festini «Con lui sette prostitute per volta» FrancescaPierantozzi La rivista satirica Charlie Hebdo chiude per stress «Stop di almeno due settimane» Servizio a pag. 12 D ominique Strauss-Kahn: oggi comincia l'ultimo atto al tribunale di Lille. Quasi quattro anni fa, il 14 maggio 2011, il futuro candidato all’Eliseo usciva in manette da un commissariato di New York con l'accusa di avere stuprato una cameriera del Sofitel, oggi dovrà spiegare come poteva non sapere che erano tutte prostitute le sette ragazze con cui si è incontrato 17 volte tra 2008 e il 2011 a Lille, Parigi, Washington e New York, quando era direttore generale del Fondo monetario Internazionale. A pag. 12 © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 25 Colloquio con Renzi La Merkel e i timori dell’asse con Tsipras Renzi e la Merkel si sono sentiti ieri. Oggetto della telefonata la visita che Alexis Tsipras farà a Roma: nessun asse Mediterraneo con la Grecia. Servizio a pag. 6 -MSGR - 20 CITTA - 2 - 02/02/15-N: 2 Primo Piano Lunedì 2 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Mattarella consulta Napolitano e Ciampi «Voi capite le mie preoccupazioni» Prima domenica da Capo dello Stato: la mattina a messa poi in visita dal suo predecessore che offre «utili consigli» ` LA GIORNATA ROMA Le ultime «giornate normali» di Sergio Mattarella di normale non hanno più nulla. La passeggiata mattutina dalla chiesa dei Santi Apostoli alla foresteria della Consulta è già un percorso a ostacoli fra telecamere che lo braccano, fotografi appostati a ogni angolo, passanti che lo indicano col dito: «Guarda, quello è il nuovo presidente». La visita pomeridiana a casa di Giorgio Napolitano in cerca di «utili consigli» è accompagnata dall’assedio dei microfoni con relativo diluvio di domande inevase. E le sue (pochissime) parole - anche quelle di circostanza - vengono vivisezionate, scarnificate. LA VITA CHE CAMBIA Inquilino del Colle lo diverrà, ufficialmente, solo domani. Ma già da adesso niente è più come prima. Quando al mattino chiama l’ex presidente Ciampi con l’intenzione di ringraziarlo «per tutto quello che hai fatto» chiude la telefonata così: «Tu puoi capire bene quali siano le mie preoccupazioni». Che sono certamente frutto delle responsabilità che l’aspettano, ma pure della vita che cambia, anche nelle piccole cose. E i vistosi agenti di scorta che gli aprono il varco mentre cammina lungo via Nazionale sono lì a testimoniare l’inevitabile e inesorabile trasformazione. Per le vie del centro sono già iniziati i preparativi per mettere in sicurezza il percorso presidenziale. Martedì dopo il giuramento davanti al Parlamento andrà da Montecitorio all’Altare della IL RINGRAZIAMENTO ALL’EX PRESIDENTE «PER QUESTI SETTE ANNI» DOMANI ALLE 10 IL GIURAMENTO Patria, e da qui al Quirinale. Mattarella invece prepara il discorso di insediamento, dove ogni parola dev’essere misurata perché ogni parola verrà poi soppesata. Nelle pause di lavoro prova a mettere il naso fuori dalla foresteria della Consulta, dove abita, per respirare gli ultimi momenti di libertà. Ma è un’illusione. Di buon mattino la solita Panda grigia lo porta alla chiesa dei Santi Apostoli, dietro via del Corso, per la messa delle 9. E non è un fedele come tutti gli altri. Il parroco lo vede, lo riconosce, dal pulpito gli dedica una benedizione ad personam: «Rivolgiamo fraterni auguri al nuovo presidente e chiudiamo con la benedizione di San Francesco». Anche un gruppo di suore lo riconosce, a funzione conclusa lo avvicinano, gli stringono la mano, lo convincono a farsi fotografare insieme con loro e con la signora Pi- Dallo spazio «Un giorno importante» la dedica di Cristoforetti Una foto dell'Italia illuminata, ben riconoscibile nonostante le nubi: così Samantha Cristoforetti ha dedicato «un pensiero all'Italia dopo un giorno importante!». Lo ha scritto su Twitter la stessa astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) riferendosi all'elezione del presidente della Repubblica. Nei ritagli di tempo che le lascia la missione Futura, Sam ha continuato a dedicare altre foto alla «sua» Italia: dal Nord Est, dove è crescita, a Milano, dove è nata. na, una barista che lavora in un locale dalle parti del Vaticano. Finita la messa, la Panda rimane lì dov’è. E’ scattata l’ora del blocco alle auto, si risale verso il Palazzo della Consulta a piedi. C’è poca gente in giro, il vento è freddo, le strade ancora bagnate, ma non è certo una camminata solitaria. C’è un corteo di almeno una decina di persone che l’accompagna, agenti e collaboratori, e poi il plotone di cacciatori di immagini che lo segue e lo precede. Impossibile, anche per il passante più distratto, non accorgersi che quel signore col cappotto blu e la sciarpa è il nuovo Capo dello Stato. GLI EX PREDECESSORI Prima dell’ora di pranzo le agenzie danno notizia di una «lunga e cordiale» telefonata all’ex presidente Ciampi. E’ il colloquio in cui Mattarella confessa le proprie preoccupazioni per ciò che lo aspetta. E durante il quale, probabilmente, chiede qualche buon suggerimento a un predecessore che ha attraversato il proprio settennato senza intoppi. Oltre a Ciampi, l’altro predecessore ancora in vita è Giorgio Napolitano e, dopo un altro bel po’ di ore dedicate alla stesura del discorso, il neo presidente decide di andare a chiedere consigli pure a lui. Pochi passi, sempre a piedi, dalla Consulta al vicolo dei Serpenti. Dove ci sono già le transenne per scongiurare incontri eccessivamente ravvicinati coi cronisti. Il presidente uscente e il presidente entrante parlano per quasi un’ora, poi quando è quasi buio scendono entrambi per strada, un abbraccio, un saluto, un in bocca al lupo. E al termine di una giornata silenziosa, Mattarella si concede per qualche secondo: «Ho ringraziato Napolitano per quanto ha fatto in questi anni, lui mi ha fatto gli auguri, e soprattutto mi ha dato qualche utile consiglio». Renato Pezzini Sergio Mattarella fa visita a Giorgio Napolitano Domani la cerimonia d’investitura e il giuramento Montecitorio 3 Quirinale 4 2 8 Via IV Novembre Via del Corso 5 Piazza Venezia 7 1 Via della Cordonata 6 Altare della Patria 1 Da casa a Montecitorio Il segretario generale della Camera va a prendere il neopresidente della Repubblica 2 L’arrivo alla Camera Il Presidente entra a Montecitorio salutato dal picchetto d’onore dei Carabinieri e dai rintocchi della campana maggiore 3 Il giuramento - ore 10.00 Il Capo dello Stato, davanti alle Camere riunite, pronuncia il giuramento. Il cannone del Gianicolo spara 21 volte 4 Lascia Montecitorio All’uscita, il Capo dello Stato trova ascolta l’Inno nazionale con il presidente del Consiglio L’auto utilizzata solo per l’elezione del Presidente e per la parata della Repubblica Lancia Flaminia 335 5 Il corteo presidenziale 6 Il presidente della Repubblica, accompagnato dal presidente del Consiglio, si dirige all’Altare della Patria 7 Verso il Quirinale Il presidente e il premier, a bordo della Lancia Flaminia 335, tornano al Quirinale 8 L’insediamento - ore 11.30 Il neo presidente riceve gli onori militari nel Cortile d’onore del Quirinale e può tenere un breve discorso ANSA © RIPRODUZIONE RISERVATA Roma blindata per il corteo e la cerimonia di insediamento LA SICUREZZA ROMA I tetti sotto osservazione, gli appartamenti sfitti controllati e ricontrollati, gli androni dei palazzi guardati a vista. Domani è il giorno dell’abbraccio del centro della capitale al nuovo Presidente della Repubblica e la macchina della sicurezza - silenziosa, invisibile, discreta, quasi una ratifica del nuovo corso - sta lavorando febbrilmente dietro le quinte per blindare il corteo che farà ala all’insediamento di Sergio Mattarella. Esistono piani diversi e alternativi, perché tutto dipenderà in sostanza dalle scelte che verranno comunicate alla Questura dal cerimoniale del Quirinale. L’uomo, già ieri, con la passeggiata a piedi verso la casa di Napoli- tano, ha mostrato di voler rompere gli schemi e potrebbe far sapere - le decisioni sono sue - che per andare alla Camera non vuole servirsi della tradizionale Lancia “Flaminia 335”, che preferisce la fedele Fiat “Panda” o che magari intende fare a piedi parte del tragitto. I servizi di sorveglianza, a seconda delle ipotesi, si adegueranno. tuire un obbiettivo al di là di chi le personifica». Il corteo presidenziale partirà domani mattina (ore 9,15) dalla foresteria della Corte Costituzionale davanti al Quirinale - Mattarella è uno dei giudici della Consulta - e arriverà a Montecitorio. Transiti in via Quattro Novembre, piazza Venezia e via del Corso. «Si tratta di un’area costantemente monitorata dalla Questura, con controlli nel sotto- TELECAMERE SUI TETTI Non esiste un’allerta particolare attorno alla figura di Mattarella. «Ma lo scenario internazionale dicono in Questura - è quello che è. Il che significa che tutte le minacce, anche quelle teoriche, vanno considerate. Il capo dello Stato, dal momento del giuramento, rappresenterà un’istituzione e le istituzioni possono sempre costi- Già transennate le strade LA QUESTURA: NESSUN ALLARME SPECIFICO MA LA SITUAZIONE INTERNAZIONALE È QUELLA CHE È... suolo e nelle case vuote». Questa volta ci sarà, pare, una novità: una rete di telecamere a circuito chiuso puntate sui tetti lungo il percorso. L’ipotesi di un cecchino rappresenta, più che altro, un’ipotesi cinematografica. Ma è chiaro che nulla viene lasciato al caso. SCELTE SEGRETE Le decisioni del capo dello Stato per il corteo verranno comunicate oggi - resteranno momentaneamente un segreto - e noi ce ne renderemo solo a cose fatte. Alcune certezze ovviamente ci sono, perché le detta la tradizione, non così antica, dell’Italia repubblicana. Il presidente della Repubblica, qualunque sia il mezzo scelto per lo spostamento (dipenderà anche dalle condizioni meteo), verrà scortato da una formazione di ca- rabinieri in moto in alta uniforme e la campana in cima alla Camera dei Deputati suonerà ininterrottamente dal momento dell’uscita di Mattarella dalla Consulta fino all’arrivo a Montecitorio. Il giuramento, alle dieci in punto, verrà accompagnato da ventuno colpi a salve sparati dal cannone del Gianicolo. Pronunciato il discorso di insediamento, il successore di Napolitano andrà all’Altare della Patria e poi nel nuovo ufficio al Quirinale. Lo avranno accompagnato nel tragitto, oltre alle bandiere, gli inni e i saluti dei romani, almeno mille agenti in borghese. Presenze discrete e “invisibili” per corazzare il colle più alto di Roma e della Repubblica. Luca Lippera © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 3 - 02/02/15-N: 3 Primo Piano Lunedì 2 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it I temi Punto 1 Lavoro Mattarella nel suo discorso affronterà la «drammatica questione dei senza lavoro», sollecitando il Parlamento ad agire per rispondere incisivamente alla crisi «Dare speranze con le riforme la priorità dev’essere il lavoro» `Il neo Presidente prepara il discorso grazie `«Serve un’Europa dei cittadini, basta rigore» anche ai suggerimenti di chi lo ha preceduto Massima attenzione alla “fabbrica” delle leggi Punto 2 Riforme Sono la risposta che secondo il nuovo presidente serve per realizzare i «sogni e le speranze» dei cittadini e per ammodernare la macchina dello Stato Punto 3 Europa Ormai le politiche nazionali da sole non bastano e dunque Mattarella solleciterà un’Europa dalla parte dei cittadini e che non miri solo al consolidamento di bilancio De Mita «Sergio è serio, pensa prima di parlare» Punto 4 «Sergio Mattarella è una persona seria, studiosa, cosa rara per un politico di questi tempi: in un’epoca come questa dove la parola è senza significato trovare chi prima di dire qualcosa ci pensa è una novità significativa». Così Ciriaco De Mita a “L’intervista” di Maria Latella su SkyTg24 a proposito del nuovo capo dello Stato. «Che tipo di presidente della Repubblica sarà non lo sappiamo - aggiunge - i calcoli che accompagnano il momento delle elezioni poi non corrispondono ai comportamenti: come si comportano i presidenti lo sappiamo dopo». Sviluppo E’ la parola chiave per garantire benessere agli italiani. E va realizzato con le riforme e con politiche europee improntate meno al rigore e più alla crescita economica Punto 5 Coesione Il nuovo capo dello Stato, andando alle Fosse Ardeatine, ha rimarcato la lotta al terrore e la «comune cittadinanza» in una Repubblica nata dalla Resistenza contro il dispotismo IL RETROSCENA ROMA Non bisogna guardare troppo lontano per scoprire la cifra e l’impronta del settennato di Sergio Mattarella: «Rigoroso, ma non fragoroso». Il nuovo capo dello Stato domani, nel discorso davanti al Parlamento, partirà dalle diciotto parole pronunciate appena eletto prima di trincerarsi in un composto e mite silenzio: «Il mio pensiero va alle difficoltà e alle speranze dei cittadini». E’ questa la traccia fatta trapelare dal piccolo studio nel palazzo della Consulta dove Mattarella, in vista della stesura del discorso d’insediamento, sta «raccogliendo i pensieri», «analizzando i dossier», valutando «i contributi» che ha chiesto ad amici e consiglieri di un tempo. Non a caso ieri ha cercato il contatto con i suoi predecessori. Prima ha telefonato a Carlo Azeglio Ciampi. Poi è andato a far visita a Giorgio Napolitano in via dei Serpenti. Un incontro di poco più di un’ora, durante il quale fanno sapere dal “transition staff” del nuovo Presidente - Mattarella ha compiuto un primo passaggio di consegne «morale» e «ricevuto utili consigli» da chi al Quirinale è stato ben nove anni. Ebbene, i pilastri del discorso che il nuovo capo dello Stato redigerà oggi e pronuncerà domani, saranno essenzialmente quattro: «Comune cittadinanza, lavoro, riforme, Europa». I PUNTI DEL DISCORSO colo studio nel palazzo della Consulta, «ma dando risposte concrete». E queste risposte, sosterrà il nuovo capo dello Stato, dovranno arrivare «proseguendo con decisione sulla strada delle riforme». Un accento che farà la gioia del premier Matteo Renzi, che del «cambiamento» e della lotta ai «conservatorismi» ha fatto il suo chiodo fisso. Qui si arriva all’Europa. Siccome è ormai evidente, soprattutto dopo la vittoria della sinistra anti-rigore in Grecia, che senza nuove politiche europee improntate alla crescita, la crisi non si sconfigge e non si persegue il benessere dei cittadini, Mattarella lancerà un monito a Bruxelles e alla can- cellerie europee. Berlino in testa. Dirà che bisogna dotare l’Unione europea «di una strategia che non miri soltanto al consolidamento di bilancio», come è stato fino a un paio di mesi fa, «ma che intervenga decisamente a favore dello sviluppo economico». Insomma, esorterà a pensare agli interessi dei semplici cittadini e non a quelli di banchieri ed euroburocrati. Tutti temi riconducibili, appunto, alle ormai famose diciotto parole. Parole cui ieri pomeriggio, uscendo da casa Napolitano, Mattarella ne ha aggiunte altre. Ma non programmatiche: «Sono venuto per salutare il Presidente e a rendergli omaggio e anche per scambiare con lui qualche opinione». Poi di nuovo in silenzio, a piedi, dal rione Monti al palazzo della Consulta. «SERENO E PREOCCUPATO» Il nuovo capo dello Stato viene descritto «sereno e preoccupato». Sereno perché è questo il suo stile, «il suo stato d’animo consueto». Preoccupato in quanto «i problemi del Paese sono grandi e grandi debbono essere le risposte». «Ormai Sergio», dice un suo amico che chiede l’anonimato, «sa bene di non essere più un giurista che giudica le leggi degli altri, ma un’alta carica istituzionale che deve con la moral suasion orientare al meglio il lavoro delle Istituzioni. Un’impresa decisamente ardua». Segue osservazione che farà alzare le antenne a Renzi: «Sergio, grazie alle sue conoscenze giuridiche, sarà decisamente attento alla “fabbrica” delle leggi e agli equilibri tra gli organi costituzionali. Osservazioni sulla legge elettorale, l’Italicum? E’ una questione troppo delicata, sarebbe azzardato fornire anticipazioni». La visita alle Fosse Ardeatine compiuta sabato a bordo di un Panda, appena eletto, offre qualche altra traccia. La sobrietà per combattere l’antipolitica. Il saldo ancoraggio alla tradizione democratica e all’unità nazionale nata dalla Resistenza. La fermezza e la lotta contro il terrore. Alberto Gentili Sopra, Sergio Mattarella attraversa a piedi via Nazionale per andare a casa di Giorgio Napolitano A destra la sua Panda Sotto, selfie a messa con le suore «Comune cittadinanza», dunque unità e coesione nazionale, come ha voluto segnalare Mattarella con la sua prima uscita pubblica alle Fosse Ardeatine. Poi, attenzione alle difficoltà dei cittadini, in particolare per quelli che faticano ad arrivare a fine mese a causa della lunga stagione di crisi. «In cima c’è la dolorosa e drammatica questione dei senza lavoro», dice un collaboratore del neo-Presidente. E Mattarella calcherà l’accento sulla necessità di «offrire speranza». «Ma la speranza non va alimentata in modo astratto, creando illusioni vane», trapela dal pic- © RIPRODUZIONE RISERVATA L’apprezzamento del Vaticano e la sintonia con Bergoglio idea di laicità capace di favorire la pacifica convivenza tra le tante realtà presenti, le confessioni, le culture. Per Francesco la laicità dello Stato rispetta e «valorizza la presenza del fattore religioso favorendone le sue espressioni concrete». Con il Papa non si sono ancora mai visti, telefonata dopo il giuramento ` LA CHIESA CITTÀ DEL VATICANO A Santa Marta, dove abita Papa Francesco, alcuni particolari apparentemente insignificanti di questi ultimi due giorni non sono sfuggiti e hanno aiutato a misurare l'uomo. Come per esempio il fatto che Sergio Mattarella va a messa ogni domenica, è allergico alle scorte, gira abitualmente su una utilitaria, non ostenta il potere, ed è attaccato ai figli e ai nipoti in una dimensione familiare molto tradizionale. Insomma, tutto in linea con l'understatement tanto apprezzato dal pontefice. Cosa non da poco visto che, in prospettiva, è destinata a segnare un percorso comune, da costruire sulla base di similitudini. AFFINITÀ ELETTIVE Bergoglio e Mattarella si intenderanno. In Vaticano, a tal proposito, ci sono pochi dubbi. Le affinità elettive non sono difficili da individuare. Di più. Rispetto alla figura di Renzi, anch'egli di formazione scout, è proprio un profilo come quello di Mattarella a fare ben sperare, benchè allo stato delle cose il Papa e il Capo dello Stato non si conoscano ancora personalmente; per ora hanno avuto solo uno scambio ufficiale. Il telegramma inviato dalla Segreteria di Stato a nome del Papa un secondo dopo l'elezione. Al quale seguirà un messaggio di risposta a firma del nuovo inquilino del Colle. Per i contatti telefonici diretti si aspetta il giuramento. Fin qui la prassi secondo regole protocollari prestabilite. Eppure già tra le righe del breve testo di Begoglio vengono fatti notare due passaggi che riflettono un'attenzione tutt'altro che casuale. Il primo riferimento sottolinea l'attesa per un compito istitutizionale al servizio «dell'unità e della concordia del Paese». Bergoglio aveva palesato le sue L’OSSERVATORE ROMANO L’incontro con Wojtyla nel 1999 preccupazioni anche con il presidente Napolitano. Il secondo passaggio, invece, riguarda il rilievo sul «bene comune nel solco degli autentici valori umani e spirituali del popolo italiano», vale a dire le radici cristiane. Sotto questo aspetto sia Mattarella che Bergoglio appoggiano una SI SOTTOLINEANO LE AFFINITÀ ELETTIVE SUI TEMI DEI VALORI E DELLA FAMIGLIA «MA DA NOI NESSUNA INGERENZA» Insomma, nessuna ingerenza, ma mutuo rispetto, una separatezza ben definita, con ruoli non sovrapponibili benchè racchiusi in una cornice solidale per il bene del Paese. E' certo che Mattarella, pur non avendo al momento grosse frequentazioni, in Vaticano troverà buona accoglienza. Il cardinale Pietro Parolin ha commentato assai positivamente l'elezione. L'Osservatore Romano ha messo in luce il percorso umano lineare di Mattarella, definito «credibile». Vicesegretario della Dc, ministro in diversi governi, deputato per la Margherita, di formazione cattolica, proveniente dalle fila dell'Azione Cattolica, organismo che lo ha salutato con ampio entusiasmo. «In questo senso Mattarella è il successore naturale di Napolitano, entrambi esponenti di una classe politica che, funestata da- gli eventi di tangentopoli, è stata capace di esprimere statisti e uomini delle istituzioni del cui stile e dei cui valori spesso, negli ultimi decenni se ne è sentita la mancanza». Come dire che Mattarella è lontano anni luce dal berlusconismo. Un uomo sobrio ed equilibrato, ha scritto il giornale di Vian. E' stimato da diversi prelati che lo hanno incontrato in precedenza: monsignor Fisichella, per anni cappellano alla Camera, monsignor Paglia, monsignor Celli, il cardinale De Giorgi, già arcivescovo di Palermo e ora in pensione a Roma, monsignor Plotti, il gesuita padre Sorge, conosciuto ai tempi del Centro di Padre Arrupe. Naturalmente i consiglieri cattolici non mancheranno, ma chi lo aiuterà certamente a districarsi nel frastagliato mondo vaticano sarà sicuramente l'ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Francesco Greco. Un ex collaboratore conosciuto da Mattarella quando era ministro della Difesa. Fu Greco a preparargli, a suo tempo, i dossier sulla Nato, sull' Albania, sul Kosovo, sulla Polonia e sull'Ucraina. Franca Giansoldati © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 6 - 02/02/15-N:RCITTA 6 Primo Piano IL RETROSCENA ROMA «Le riforme vanno avanti». Giornata di goal ieri a casa Renzi. Dopo quello segnato dal presidente del Consiglio nella porta vuota del centrodestra, anche il figlio Francesco ne ha fatto uno alla squadra dell’Isolotto e in presenza del papà in tribuna. Vittoria doppia da festeggiare anche se il campionato è lungo, per la Settignanese e per le maggioranze che Renzi fa scendere in campo a seconda della partita. Una di queste, e più precisamente quella con Forza Italia per le riforme, conta un buon numero di infortunati anche nella squadra di governo, ma il presidente del Consiglio è ottimista e convinto che possano presto tornare tutti in campo. Magari non in tempi brevissimi, come ieri auspicava il ministro Maria Elena Boschi augurandosi che la «Camera dia il via libera al più presto possibile alla legge elettorale». Lunedì 2 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Tela di Renzi per le riforme Mattarella invita Berlusconi Silvio al Colle per l’insediamento sarebbe `Per recuperare anche con Ncd, si studia un avallo di fatto del patto del Nazareno una proposta per un’intesa di legislatura ` La stampa estera Washington Post Lapidario il commento della Washington Post che si limita a registrare l’elezione del nuovo presidente italiano. GARANZIE Nell’agenda del premier altre sono per ora le priorità da sottoporre all’attenzione del Parlamento, e due i nodi politici che deve sciogliere per far riprendere la navigazione al suo governo. Il primo riguarda i rapporti con il Cavaliere dopo lo strappo sul Quirinale. Le diplomazie sono state messe all’opera già da qualche giorno in direzione di Arcore e ieri mattina il telefono è squillato a casa Berlusconi. Dall’altra parte del telefono - raccontano i più stretti collaboratori dell’ex premier - Sergio Mattarella in persona che ha ringraziato l’ex presidente del Consiglio per aver mantenuto l’impegno a votare scheda bianca e lo ha invitato alla cerimonia d’insediamento che domani si terrà al Quirinale subito dopo il discorso che il presidente della Repubblica farà alla Camera e il successivo giuramento. Un gesto, quello di Mattarella, che va ben oltre il bon-ton istituzionale e che di fatto dà ragione a Renzi quando provava nei giorni scorsi a spiegare al Cavaliere che «Mattarella è l’uomo giusto, il garante di tutti ed un vero arbitro». CON GLI ALLEATI CHIARIMENTO IN TEMPI RAPIDI L’UNICA ALTERNATIVA RESTANO LE ELEZIONI Matteo Renzi Nei programmi di Berlusconi la trasferta romana di domani era già in agenda anche se da Arcore non danno ancora conferme sulla presenza del Cavaliere al Quirinale che dovrebbe essere accompagnato dall’immancabile Gianni Letta. L’invito, e la conseguente partecipazione di Berlusconi alla cerimonia accanto alle più alte cariche dello Stato, assumerebbe un significato politico particolarmente rilevante per il ruolo che verrebbe riconosciuto al Cavaliere da parte del neo-presidente della Repubblica. Una conferma, se non un avallo, del patto del Nazareno che Renzi continua a ritenere fon- Bersani «Cambiare l’Italicum, il Nazareno non serve» L’elezione di Mattarella? «Un colpetto al patto del Nazareno», a dirlo a ”Otto e mezzo“ è Pier Luigi Bersani, aggiungendo che, per le riforme, di quel patto «non c’è nessun bisogno. Bisogna parlare con tutti, ma non lasciare l’ultima parola a nessuno». Quanto a Matteo Renzi, l’ex segretario dem non lo definirebbe «spregiudicato, ma molto agile: ha delle grandissime qualità e anche il tempo giusto per migliorare perché è giovane». Bersani torna poi sull’Italicum per manifestare la sua «fiducia che si possa correggere la norma dei capilista bloccati, che per molti di noi è ingiusta e anche squilibrata». Da correggere, per l’ex leader del Pd, anche il Jobs act negli aspetti riguardanti i licenziamenti collettivi. damentale per modernizzare il Paese. E anche un modo che pone in continuità il mandato di Mattarella con quello del suo predecessore Giorgio Napolitano. El Pais Il giornale spagnolo, vicino al Pse, parla di ”Trionfo di Renzi” e definisce Mattarella ”Segnato dalla lotta alla mafia” CERCHIO Renzi è convinto che Berlusconi avrà modo di ricredersi sulla scelta fatta e di fare autocritica sugli errori di valutazione commessi da molti consiglieri dell’ex presidente del Consiglio. Un ”hai sbagliato tu, non ti ho fregato io” che comunque avrà bisogno di tempo per essere metabolizzato anche se ad Arcore i segnali in questo senso non mancano, vista la fiducia accordata da Berlusconi a Verdini e la rampogna che si è beccata la senatrice Maria Rosaria Rossi per la battuta sul «duo tragico». Da mesi la senatrice, insieme a Francesca Pascale, fa parte di quel cerchio magico di consiglieri che ad Arcore danno «in via di profonda ristrutturazione». L’altro nodo che Renzi intende sbrogliare è il rapporto con il Ncd di Angelino Alfano e con tutta Area Popolare. «Quel partito è nostro alleato ed è fondamentale per avere la maggioranza al Senato», avverte il senatore Giorgio Tonini. Le Monde Secondo Le Monde il premier italiano “ha dimostrato di avere il controllo anche sulle votazioni a scrutinio segreto”. New York Times Secondo il giornale Usa la stagione delle riforme e il profilo politico di Renzi potrebbero far emergere conflitti fra Palazzo Chigi e il Quirinale Renzi ci conta, ed è convinto che le tensioni siano destinate a rientrare. Domani sera Alfano riunirà i suoi parlamentari. All’ordine del giorno il post-Quirinale, l’agenda di governo, le alleanze alle regionali e il rapporto con i partiti che compongono lo schieramento di Area Popolare. TENSIONI Le dimissioni di Sacconi paiono destinate a rientrare e sulle riforme costituzionali ed elettorali la battaglia è complicata. Le spine centriste per Renzi potrebbero spuntare sui provvedimenti in corso di attuazione in Parlamento. A cominciare dalla delega sul Jobs act, al decreto sulle banche popolari, passando per la riforma della Pubblica amministrazione. I centristi sono convinti che Renzi rischi di essere la prima vittima del metodo-Quirinale. A sentire le dichiarazioni di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro e componente della sinistra Pd, («prima viene l’unità nel Pd e poi la ricerca di compromessi con altre forze della maggioranza»), il problema non sembra irrilevante. Eppure il presidente del Consiglio è convinto di superare anche questo ostacolo proponendo al Ncd e a tutta l’area centrista, un’intesa di legislatura. Ovvero non più un governo più o meno istituzionale nato per affrontare le emergenze del Paese, ma un’alleanza stabile che lo conduca alla fine della legislatura. Un’intesa destinata a durare anche dopo e che può avere un significativo passaggio nelle elezioni amministrative di aprile. Difficilmente in questo momento il Ncd potrebbe dire sì ad un’alleanza organica con il Pd, ma intese a macchia di leopardo per le prossime amministrative potrebbero spianare la strada a un partito che di fatto sta cambiando anche il nome alla ”ditta” per rendere più agevole l’operazione: da Nuovo centrodestra ad Area Popolare. Resta da vedere quanti senatori e deputati saranno su questa linea, ma ieri sera Alfano, parlando al Tg1, sembra aver esaurito la pazienza con i suoi. Sulle contese interne ai partiti, Renzi si guarda bene dal mettere bocca, ma dai centristi si attende una risposta rapida e inequivoca. Un ”ci state o no” chiaro in grado di scongiurare guerre in aula e di fare chiarezza anche con il proprio elettorato. Alternative parlamentari, ad un ”no” di Ncd, non ne vede se non le elezioni. Marco Conti © RIPRODUZIONE RISERVATA Telefonata con Merkel sul caso Grecia: nessun asse mediterraneo con Tsipras IL CASO ROMA Il rapporto con Berlino resta strettissimo. Malgrado le divergenze di giudizio sulla politica economica seguita da Bruxelles negli ultimi anni, Matteo Renzi e Angela Merkel continuano a sentirsi ormai a cadenza settimanale. Oggetto della telefonate di ieri pomeriggio, la visita che Alexis Tsipras farà domani a Roma. Il primo ministro greco, appena eletto, ha avviato un tour nelle capitali europee e domani sarà la volta dell’Italia. MONETA Renzi, che da quando è a palazzo Chigi spinge per favorire una politica a favore della crescita dell’Unione Europea, trae dalla vittoria di Tsipras ulteriori conferme alle sue tesi. Ciò non significa che voglia realizzare con Atene una sorta di fronte mediterraneo contro Berlino. Molte delle argomentazioni di Tsipras le condivide, ma non certo quelle pronunciate soprattutto in campagne elettorale e che mettevano in discussione anche la moneta unica. In questi giorni molte di quelle affermazioni sono state addolcite dal primo ministro greco e dal ministro della Finanze Varoufakis, ma resta la volontà di Tsipras di avviare una sorta di trattativa con i singoli stati per mettere in un angolo gli impegni sottoscritti dalla Troika. Renzi è disponibile ad aiutare la Grecia affinchè volti pagina e riprenda un cammino di crescita tutto interno alla zona euro, ma non intende scavalcare le istituzioni internazionali trattando eventuali ammorbidimenti nella restituzione del debito. A pesare non è solo la fragilità dell’Italia, ma anche i quaranta miliardi di euro che il nostro Paese ha prestato ad Ate- IL TOUR EUROPEO DI VAROUFAKIS DOMANI TAPPA NEL NOSTRO PAESE PER INCONTRARE PADOAN Matteo alla partita della Settignanese Matteo Renzi e Angela Merkel a Firenze lo scorso 22 gennaio Matteo Renzi, conclusa l’elezione del presidente della Repubblica, ha accompagnato il figlio più grande Francesco, classe 2001, allo stadio Ferruccio Valcareggi, a Firenze, e ha assistito alla partita del ragazzo. Francesco, giovane calciatore della Settignanese - che era in campo contro la squadra dell’Isolotto - ha fatto un gol. L’allenatore Maurizio Romei: «Renzi è stato cordiale come al solito: abbiamo parlato della partita». Che si è conclusa 2-1 per la Settignanese. ne. Ieri il primo ministro delle Finanze greco Varoufakis ha fatto tappa a Parigi. «Il nuovo governo greco vuole riformare la Grecia, con impegno, nell'ambito di un cambiamento dell'Europa che interrompa il circolo vizioso che si autoalimenta del debito e della deflazione», ha sostenuto Varufakis che comunque insiste nel chiedere la rinegoziazione del debito malgrado il ”no” secco di Berlino. Ieri il governo greco ha reso noto di aver scelto la banca francese Lazard come consulente per la preparazione di un piano di rinegoziazione, ma l’obiettivo non sembra a portata di mano mentre i tassi sul debito greco continuano a crescere e la borsa scende. VANTAGGI Ovviamente il timore della Merkel e che l’Italia possa in qualche modo favorire un processo di rinegoziazione del debito sperando di poter trarre vantaggio. Dubbi che ieri Renzi ha cancellato nel corso del colloquio telefonico, ma per conoscere il tipo di ”sponda” che l’Italia intende dare ad Atene occorre attendere l’incontro di domani e le dichiarazioni che i due faranno al termine del faccia a faccia. Ma.Con. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 7 - 02/02/15-N:RCITTA 7 Primo Piano 5 febbraio he Nuove previsioni economicrà della Ue. Dalle cifre si capi ovra man sulla se le valutazioni con dell'Italia si accorderanno quelle del governo Lunedì 2 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it 12 febbraio Scadono i 30 giorni entro i quali il Parlamento deve dare il proprio parere, non vincolante, sul decreto del Jobs Act in tema di tutele crescenti 20 febbraionistri nel Consiglio dei mi Renzi intende quale il premier i decreti su approvare tutti il disegno di e fisco e lavoro, orrenza legge sulla conc Febbraio 1 2 3 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 1 marzo per la Scade il termine decreto legge l conversione de attualmente " "milleproroghe mera: deve Ca all'esame della nato Se al poi passare Marzo 1 Con le tutele crescenti il nodo licenziamenti Il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti è una delle principali novità del Jobs act. Per tutti i nuovi assunti di qualunque età (disoccupati, trasformazione di contratti, cambio azienda) cambiano le norme sul licenziamento. Non sarà più possibile chiedere il reintegro sul posto di lavoro, ma se il licenziamento è ingiustificato - il lavoratore potrà ottenere un indennizzo proporzionale all’anzianità aziendale (2 mesi per ogni anno di servizio, con un minimo di 4 e un massimo di 24). La reintegrazione resta per i casi di discriminazione e i licenziamenti disciplinari «in cui sia dimostrata in giudizio l’insussistenza materiale del fatto contestato al lavoratore». Le nuove norme valgono anche per i licenziamenti collettivi. Entro il 12 febbraio le commissioni Lavoro di Senato e Camera dovranno dare il loro parere sul decreto attuativo. Già annunciate le richieste di alcune modifiche (licenziamenti collettivi, entità dell’indennizzo, opting out), ma il governo non è vincolato ad accoglierle. 2 Disoccupati, sussidi anche per i precari Il secondo decreto attuativo già varato dal governo e in attesa dei pareri del Parlamento, riguarda i sostegni al reddito per chi perde il lavoro. Al posto delle attuali Aspi e mini-Aspi introdotte dalla riforma Fornero, da maggio arriva la Naspi: la nuova indennità potrà arrivare a 1.300 euro al mese (l’importo dipende dagli anni di lavoro) per massimo 24 mesi. Previsto un decalage del 3% mensile dell’importo dal quarto mese. Per usufruirne servono 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti lo stato di disoccupazione e 30 giornate di lavoro effettivo nell’ultimo anno. Per coloro che durante il periodo della Naspi non hanno trovato ancora un’altra occupazione e versano in situazione di bisogno, scatta l’Asdi. Il provvedimento introduce anche il Dis-coll per i precari in attesa dell’abolizione dei contratti di co.co.co. Cosa che arriverà - forse già il 20 febbraio - con il decreto attuativo di riordino delle tipologie contrattuali. Entro fine febbraio Renzi punta a varare anche i decreti relativi al restyling della cassa integrazione, al testo unico sul lavoro e alle politiche attive. 3 Reati tributari, pesa il caso del 3 per cento Il decreto legislativo in materia di sanzioni penali ed abuso del diritto è stato al centro delle polemiche per l’inserimento della soglia del 3 per cento del reddito imponibile: per importi al di sotto di questo limite non sarebbe scattata la sanzione penale anche in caso di frode fiscale. Una norma che avrebbe potuto essere applicata anche a Berlusconi ed eventualmente far cadere la condanna per evasione fiscale. Il governo si è impegnato a rivedere questo punto: la soglia potrebbe essere espressa in valore assoluto anziché in percentuale, oppure dal meccanismo del 3 per cento potrebbero essere esclusi i casi più rilevanti di frode. Ma della delega fiscale fanno parte anche altri importanti decreti, a partire da quello che dovrà dare il via alla riforma del catasto, che devono essere approvati dal governo entro il 26 marzo: i provvedimenti per cui non sarà rispettata questa data sono condannati a decadere ed il percorso della riforma su quelle materie dovrebbe ripartire da zero. 2 marzo L'Istat diffonde i dati di consuntivo sull'andamento dei conti pubblici nel 2014: importanti per verificare i margini di manovra per il futuro 5 marzo In calendario la stima preliminare dell'Istat sul Pil nel quarto trimestre del 2014, da quale dovrebbero emergere i primi segnali di ripresa Fisco, lavoro, concorrenza: mese di fuoco per il governo Agenda delicatissima tra scadenze parlamentari, valutazioni europee e importanti dati economici in arrivo ` I DOSSIER ROMA Passati i giorni intensi e a tratti convulsi dell’elezione del presidente della Repubblica, al governo tocca ora riprendere in mano tutti i dossier aperti a partire da quelli economici. L’agenda di questi due mesi è densa di scadenze decisive sia sul piano parlamentare che su quello europeo. Ed arriveranno anche dati statistici importanti, che permetteranno di capire l’effettiva portata della ripresa in atto. Il presidente del Consiglio ha già indicato una data fondamentale: venerdì 20 febbraio il Consiglio dei ministri dovrebbe esaminare una nutrita serie di provvedimenti in materia di lavoro, fisco e concorrenza. Ma già giovedì prossimo saranno diffuse le previsioni invernali della commissione europea: da quei numeri si potrà capire se al nostro Paese potranno essere effettivamente applicati i nuovi criteri di flessibilità Tra die- ci giorni poi, il 12 febbraio, scade il termine per i pareri al governo, da parte delle commissioni Lavoro di Camera e Senato, sui primi due decreti in attuazione del Jobs act. Uno introduce il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti con le modifiche alle tutele in caso in di licenziamento individuale e collettivo: di fatto per i nuovi assunti, salvo limitatissimi casi, non si applicherà più l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. L’altro decreto modifica il quadro dei sostegni al reddito per chi perde il lavoro. Due provvedimenti molto rilevanti che potrebbero ridare slancio all’asfittico mercato del lavoro. Delicatissimo il capitolo fisco: dovrà essere modificato il decreto sulle sanzioni penali con la soglia di non punibilità al 3 per cento del reddito. Una norma che secondo il ministro Boschi non va valutata in relazione al caso di Berlusconi ma agli interessi generali del Paese. © RIPRODUZIONE RISERVATA a cura di Luca Cifoni e Giusy Franzese 4 26 marzo Scade il termine di un anno per l'approvazione dei decreti della delega fiscale. In mancanza di proroga, il lavoro per quelli non approvati riparte da zero fine marzo Entro il mese la Ue deve pronunciarsi definitivamente sul rispetto delle regole finanziarie da parte di Italia, Francia e Belgio Professioni e farmacie, liberalizzazioni al bivio È un corposo articolato sostanzialmente già pronto da varie settimane, ma che contiene norme delicate in vari settori economici: anche il disegno di legge sulla concorrenza, secondo quanto annunciato dal presidente del Consiglio, dovrebbe essere all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri del prossimo 20 febbraio. Dal testo è stata tolta la parte relativa alle banche popolari, inserita in un decreto autonomo, ma tutti gli altri capitoli sono comunque molto sostanziosi e con tutta probabilità oggetto di discussioni: si va dalle novità in materia di assicurazioni (potenziamento degli strumenti anti-truffa e sconti per i clienti ) alle farmacie (è stata ipotizzata anche la vendita presso le parafarmacie dei medicinali di fascia C) all’energia (con la fine del cosiddetto regime di magior tutela per elettricità e gas) fino alla liberalizzazione di una professione come quella del notaio. Resta da vedere quali parti saranno inserite nella versione definitiva del decreto. 5 La macchina della Pa tenta di rinnovarsi Nel programma annunciato dal governo la riforma della pubblica amministrazione è uno dei capitoli più importanti, anche a livello simbolico. Dopo il via libera ad un primo decreto legge, la scorsa primavera, è ora all’esame del Senato il più corposo disegno di legge che dovrebbe ridisegnare l’intera macchina pubblica. Tra i capitoli più importanti quello che riguarda la dirigenza, che il governo punta a rendere più mobile e legata ai risultati effettivamente ottenuti, e la ridefinizione della presenza territoriale dello Stato tendenzialmente su base regionale anziché provinciale: un piano che in sintonia con la riforma delle Province ha come obiettivo anche quello di ridurre i costi di funzionamento. Nel provvedimento sono state poi introdotte altre novità come quella relativa alla verifica delle assenze per malattie dei lavoratori pubblici: il compito di controllare dovrebbe passare dalle Asl all’Inps, che già svolge questa funzione per i privati. 6 Banche, le popolari ora valutano l’autoriforma È stato l’ultimo provvedimento economico approvato dal governo prima che l’agenda della politica si concentrasse sull’elezione del presidente della Repubblica: il decreto sulle banche popolari, che obbliga quelle più grandi a trasformarsi in società per azioni diventando di fatto contendibili, ha scatenato una serie di reazioni. Il decreto deve ancora cominciare il percorso parlamentare ma già si comincia a parlare di autoriforma. Ci sta provando il gruppo dei saggi che potrebbe portare a metà settimana ad Assopopolari associazone che rappresenta circa il 28% degli attivi bancari italiani - una bozza per fronteggiare anche politicamente un intervento che è stato definito «ingiustificato e ingiustificabile». Al progetto starebbero lavorando Angelo Tantazzi, Alberto Quadrio Curzio e Piergaetano Marchetti, ma il tempo stringe. Le commissioni parlamentari sono ambienti nei quali il mondo delle popolari, fortemente radicato sul proprio territorio, può trovare sponde critiche al decreto. -MSGR - 20 CITTA - 8 - 02/02/15-N:RCITTA 8 Primo Piano Lunedì 2 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Alta tensione FI il cerchio magico contro Verdini Fitto in trincea Berlusconi alle prese con il malcontento dei fedelissimi prende tempo. La Rossi: stimo Letta, ma ha sbagliato tutta la trattativa ` IL CASO ROMA «Ci fossi stato io, non sarebbe andata così male»: tra l’arrabbiato e il dispiaciuto, ieri il leader forzista Silvio Berlusconi ripeteva questo mantra ai suoi interlocutori, sottintendendo indirettamente il fallimento di Denis Verdini nella trattativa per il Quirinale. L’ex Cavaliere non gli ha rivolto alcuna accusa ufficiale, per ora, limitandosi a raccogliere il malessere manifestato nei confronti del coordinatore dai parlamentari che lo hanno raggiunto sabato sera a cena, e ieri a pranzo. LE POSIZIONI «I voti azzurri dati a Mattarella ci indicano chiaramente che una partita è stata giocata nello scuro delle urne per il Quirinale», spiegavano ieri fonti vicine all’ex Cavaliere, confermando che «per trattare sulle riforme, bisogna pensare a delegazioni e moduli diversi». Berlusconi, però, ha ascoltato senza prendere ufficialmente partito, lasciando che altri si facessero interpreti della sua irritazione nei confronti del coordinatore. E se Maria Rosaria Rossi ri- badisce la sua stima per Gianni Letta, ma aggiunge che «ha sbagliato questa trattativa», tra i fedelissimi del cerchio magico gli attacchi a Raffaele Fitto ormai non si contano più: «Forza Italia va azzerata ma il primo ad andare via sia lui e si porti via Verdini. Basta traditori!», ha scritto su twitter Edorardo Sylos Labini, responsabile cultura forzista, subito rilanciato da Marcello Fiori, responsabile dei club Forza Silvio. pare naturale. Il problema sarebbero i fornai che ancora gli dovessero credere». Ma se difficilmente il Cavaliere gli accorderà la testa dei mediatori del Nazareno, è più probabile che questa settimana riallacci i fili del discorso sul rilancio del partito: «I gruppi saranno riuniti più spesso per dare modo a tutti di esprimere la propria opinione», filtrava ieri da Arcore. LE TENSIONI Un modo per neutralizzare i dissidi interni, e restare in partita al tavolo del Nazareno, per ottenere quell’agibilità politica che, nella visione di Berlusconi, è l'unica strada per ricostruire il centrodestra uscito con le ossa ancor più rotte dalla prova del voto per il Colle. Come? L'obiettivo ora è far uscire allo scoperto Matteo Renzi. «E' inevitabile che ci siano delle conseguenze nel dialogo portato avanti fino ad ora», ha commentato il consigliere politico Giovanni Toti. In realtà, ad attendere al varco il leader democratico è lo stesso Verdini, convinto che a Renzi non convenga affidarsi alla maggioranza che ha eletto il Capo dello Stato. E che dunque tornerà a bussare alla porta forzista. Ma se prima la contropartita delle riforme poteva essere il Quirinale, ora sul piatto ci sarebbe proprio l'agibilità politica dell’ex Cavaliere. Che potrebbe tornare a essere un uomo libero grazie alla delega fiscale che il governo approverà entro fine mese. Sonia Oranges In realtà, i malpancisti interni a Forza Italia hanno finto col dare una mano alla strategia renziana, indebolendo l’ex Cavaliere più del necessario, sotto il peso della costante critica che ora, a molti degli stessi fittiani, appare consumata nel momento sbagliato. Non a caso ieri Renata Polverini, che già da un po’ si muove autonomamente, sottolineava: «Penso che se la figura di Mattarella fosse stata il frutto di una discussione avrebbe potuto essere eletto già alla prima votazione». Dal canto suo, però, Fitto non sembra demordere, e ieri ha lanciato un altro altolà al Cavaliere: «Che Renzi voglia più forni, mi I numeri del partito CAMERA LA STRATEGIA © RIPRODUZIONE RISERVATA LA PARTITA DELL’EX PREMIER ADESSO SI SPOSTERÀ SULLA DELEGA FISCALE CHE IL GOVERNO DEVE VARARE A FINE MESE SENATO PARLAMENTO UE 70 60 13 su 630 su 320 su 73 seggi italiani COSÌ ALLE URNE Dati in % Politiche (Camera), Europee 43,1 41,6 36,2 34,5 35,5 36,1 approfittarne. Conosce il detto in base al quale i comunisti che mangiavano i bambini? Bene, è successo il contrario: il bambino ha mangiato i comunisti». Berlusconi dunque non serve più? «Il centrodestra era lui. Punto e basta. Poi ha avuto la vicenda giudiziaria che ha avuto e ora si farà da parte per ragioni oggettive. La rivoluzione liberale non è riuscita a farla e in parte anche perché non l’ha voluta. Del resto non possiamo confonderlo con John Locke. E anch’io se dobbiamo dirla tutta ho le mie colpe. Quando la rivo- 16,81 21,6 Pol. Eur. Pol. Eur. Pol. Eur. Pol. Pol. Eur. Pol. Eur. 1994* 1994* 1996* 1999* 2001* 2004* 2006* 2008 2009 2013 2014** *Fi+An **Solo Forza Italia (compresa circoscrizione Estero) ANSA I grillini L’outing degli ex M5S, Orellana: ho votato Sergio «Personalmente ho votato Mattarella. Detto questo il motivo era chiaro: questa votazione era diventata un referendum ”si” o ”no” a Mattarella, una grande persona, un grande costituzionalista e appunto per questo garanzia per i cittadini e il Parlamento». Lo scrive sul suo blog, l'ex M5s Luis Alberto Orellana. Intanto i deputati grillini della Commissione Difesa si rivolgono al nuovo Capo dello Stato. «Sergio Mattarella ricorra ai poteri attribuitigli dalla Costituzione - affermano e provveda alla cancellazione del programma F35». «Mattarella - continuano - ha oggi un'occasione imperdibile per dimostrare il suo reale spessore istituzionale e la terzietà della carica che riveste, terzietà che il suo predecessore, in passato, ha invece barattato in favore di sconsiderate decisioni assunte dal governo, prima mettendo il timbro sul programma di acquisto dei cacciabombardieri americani ed esprimendo critiche alla legge 244 del 2012, secondo cui è il Parlamento a detenere il potere di controllo sulle spese della Difesa, poi rimandando ogni decisione a dopo «Silvio si farà naturalmente da parte il centrodestra va rifondato da capo» stra risorge. «In questo nostro travagliatissimo sistema politico è un pezzo di storia che cambia. Si conclude quel bipolarismo infantile e pasticcione iniziato nel 1994 che ha prodotto solo sconquassi. L’indicatore numero uno, la prova che il Paese non è stato ben governato sta nel nostro gigantesco debito pubblico». Non è chiaro se per lei la fine di questa fase sia un fatto positivo o negativo. «Fino a ieri negativo. Poi è apparso questo signore che si chiama Renzi che ha saputo 35,2 32,4 L’intervista Giuliano Urbani ROMA Da esperto di scienze politiche nel 1994 consigliò a Berlusconi di farsi un partito e sfidare la sinistra che altrimenti avrebbe preso il potere. Vent’anni dopo Giuliano Urbani, ex ministro, tra i fondatori di Forza Italia, consiglia al Cavaliere il percorso opposto e contrario: farsi da parte, prendere atto che «una stagione è finita», «la rivoluzione liberale non c’è stata» e il centrodestra «va completamente rifondato». Però professore non è la prima volta che lei recita il de profundis e poi il centrode- 37,4 luzione liberale è fallita - per mancanza di liberali - me ne sono andato, anche se non ho sbattuto la porta» . Per l’eredità si fa avanti Fitto. «Fitto è una simpatica meteora. Un caro figliolo che non ha il peso elettorale nè il carisma per prendere il posto di Berlusconi. Però mi è simpatico perché perse le regionali nonostante avesse fatto una buona riforma della sanità». Ci sarebbe anche Salvini. «E infatti la Lega ne approfitterà, Ma il vero erede del Cavaliere, diciamolo, è Matteo Renzi» Ha preso due partiti in colpo «LA RIVOLUZIONE LIBERALE È FALLITA... CERTO, BERLUSCONI NON È JOHN LOCKE FITTO? UNA SIMPATICA METEORA» l'elaborazione del «Libro Bianco», ancora non pervenuto. Ma, intanto, nonostante l'approvazione sul dimezzamento del budget lamentano i 5 Stelle - il programma prosegue senza sosta. Ci auguriamo dunque che il nuovo Presidente non segua le orme di Giorgio Napolitano e si adoperi quanto prima per una sospensione immediata di qualsiasi nuovo acquisto, aprendo un percorso politico e parlamentare per la cancellazione della partecipazione italiana al programma», concludono i deputati. solo? «Non è una provocazione, è la verità. I veri sconfitti, come dimostra l’ operazione-Mattarella, sono i “compagni” dem. La sinistra è scomparsa. Li ha strabattuti. Renzi è il padrone del Pd. La domanda però adesso è: cosa farà?». Secondo lei? «Dovrebbe usare tutto questo potere che ha per portarci fuori dalla crisi. Ci riuscirà Non so. Dovrebbe avere un forte consenso e dire agli italiani la verità. Spiegare che dovranno tagliarsi equamente il 30% dei redditi e modificare il loro stile di vita». Ci sono le condizioni per un ventennio renziano? «Non credo. Renzi è molto forte perché ormai è senza avversari ma deve fare i conti con il nostro debito pubblico e con la crisi. Ha fatto molti provvedimenti ma nella sostanza, dinanzi alla crisi, è debole. E se fallisce sono dolori». Claudio Marincola © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 9 - 02/02/15-N:RCITTA 9 Primo Piano Lunedì 2 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Ncd, Alfano: «Non trattengo nessuno E al governo ci faremo sentire forte» `Non si placano le polemiche centriste, diplomazie `L’ira del ministro: sull’agenda sarà battaglia al lavoro con Sacconi. De Girolamo: io mai leghista a partire da Jobs act e riforma delle popolari I MODERATI I nodi L’asse dei moderati per il Quirinale Due settimane fa Angelino Alfano e Silvio Berlusconi sono tornati a incontrarsi per la prima volta dopo la scissione del Pdl, a Milano, per stringere un patto di alleanza dei moderati sulla scelta del nuovo Capo dello Stato. 1 Le alleanze per le regionali Sullo sfondo, tra Forza Italia, Ncd e Udc, anche le alleanze per le elezioni regionali della prossima primavera. A complicare gli accordi sul territorio, il diverso atteggiamento nei confronti della Lega. Perché Berlusconi vorrebbe tenerla dentro, l’Ncd frena. 2 Grandi elettori divisi in Parlamento Dopo la designazione di Sergio Mattarella al Quirinale, la prima reazione sia da parte di Forza Italia sia di Ncd è stata quella di non prender parte al voto. Poi, anche grazie alla mediazione di Napolitano e Casini, la decisione, per Ncd di votarlo e di FI di dare scheda bianca. 3 ROMA Angelino Alfano parte al contrattacco. Dinanzi al malumore del partito avverte che il malessere non potrà durare a lungo. «Ho preso io la decisione di votare Mattarella, sono convinto di aver fatto bene, abbiamo deciso con senso di responsabilità di stare al governo per dare stabilità Paese ed è lì che ci faremo sentire». Il leader Ncd non ha condiviso il metodo-Renzi. Lo ha detto prima, dopo e durante e lo ha ripetuto anche ieri al Tg1. Nulla da eccepire sul neo-presidente, molto da dire invece sul “prendere o lasciare” imposto dal premier. Alfano lancia due messaggi. Il primo all’alleato di governo, lasciando intendere che d’ora in poi sui loro valori i moderati punteranno i piedi. L’altro in chiave interna: «Io non tratterrò nessuno, come non ho costretto nessuno a venire, chi ci sta, ci sta». Riferimento a chi ha fatto le valigie e a chi sta per farle. Al malumore della portavoce Barbara Saltamartini, ex An, in viaggio verso la Lega di Salvini. «Era già in trattativa, si vede se sono andate a buon fine», sussurrano le malelingue. In quanto a Maurizio Sacconi, che ha presentato le dimissioni da capogruppo al Senato, nelle ultime ore ci sarebbe stato un timido riavvicinamento, un chiarimento, la decisione non è in polemica con il partito: «Non è in discussione la mia leale collaborazione con Alfano - ha spegato Sacconi - quanto piuttosto il nostro rapporto con con i premier e segretario del Pd e il suo metodo cinico dei rapporti politici variabili». All’ex ministro del Welfare non è andata giù la moltiplicazione dei “forni”. Uno con Forza Italia per fare le riforme istituzionali; un altro con Ncd per governare e un altro ancora con Sel per eleggere il capo dello Stato. VERTICI TRA I BIG Ma ecco che chiuso un fronte rischia di aprirsene un altro: Nunzia De Girolamo, anche ieri muta, non ha smaltito la rabbia. Ha smentito su Twitter un suo eventuale passaggio al Carroccio definendole «fantasie giornalistiche». Per il resto, stare nei 140 caratteri le consente di limitarsi a chiedere «un sussulto dignità al centrodestra». Nei prossimi giorni ci saranno altri chiarimenti e sono previsti incontri tra i big. Non è da escludersi che qualcuno torni a chiedere ad Alfano di scegliere La Lega Salvini: porte aperte ma no ai riciclati Ora che la partita per il Quirinale si è conclusa con l'elezione di Sergio Mattarella, nei partiti del centrodestra, in Forza Italia e Ncd in particolare, si apre la resa dei conti e la Lega Nord sembra aver davanti una vera e propria prateria. Ma, mette le mani davanti il segretario federale Matteo Salvini, «non facciamo da tram salva riciclati». E spiega: «le persone di buona volontà, con passione, pulite e trasparenti le ascolterò sempre volentieri. Di certo non mi interessano quelli che hanno passato cinque partiti». Per il momento Salvini preferisce parlare in generale e non far nomi con una sola eccezione, quello di Barbara Saltamartini, che sembra incerta sul suo futuro dentro Ncd dopo le dimissioni da portavoce del partito. «La Saltamartini -dice Salvini- la conosco e la stimo. È una di quelle persone che ha fatto politica per passione, non per le poltrone». Salvini ricorda come, da mesi, la Lega sia impegnata su contenuti e progetti, «un'altra idea di Europa, una moneta dopo l'euro, una tassa unica al 15% per tutti». Detto questa «nessuna fretta, pensiamo a costruire. L'importante per noi è continuare a costruire il nostro progetto e chi ha votato per Mattarella non ne fa parte». Nei prossimi giorni Salvini inizierà una nuova campagna al centro e sud d'Italia. «È certo che qualcuno si avvicinerà nella speranza di continuare la sua carriera. Ma sono contrario all'assalto alla diligenza. Ci vuole gente nuova e motivata». «perché non si può essere ministro al Viminale e leader allo stesso tempo». Vorrebbe dire riaprire un capitolo in realtà già chiuso, perché, si fa notare nell’entourage alfaniano, «il punto è la linea e non il ruolo». E non ci sono vie di mezzo «o si sta al governo o si esce». CAZZOLA SE NE VA Insomma, se non fosse chiaro, è scattata la linea dura. Le fibrillazioni ci sono. È fisiologico. Giulia- DOMANI L’ASSEMBLEA CON I PARLAMENTARI LO SFOGO DEI RIBELLI: SERVE UN SUSSULTO DI DIGNITÀ DEL CENTRODESTRA cordato il nome con ilpartito e con Sel, doveva fare così perché questo era il modo per farglielo accettare». Il filosofo centrista ha gettato un ponte verso la Saltamartini, «le ho parlato, le ho chiesto di rimanere nel gruppo di Area popolare, spero e credo che lo farà». E Antonio Gentile, segretario dell’Ufficio di presidenza del Senato e coordinatore di Ncd in Calabria invita Sacconi a ritirare le dimissioni e conferma la mission del partito, perché «nessuna fisiologica discussione può mettere in ongi caso in dubbio l’alleanza di governo». Alle dispute interne guarda con interesse crescente la Lega. Salvini ieri ha annunciato che in Veneto, dove il Carroccio governa alla Regione, non si faranno alleanze con i centristi, «meglio perdere che fare ammucchiate». Claudio Marincola no Cazzola, ex parlamentare Pdl e canidato dell’Ncd alle scorse elezioni europee nel collegio del Nord est, con una lettera a “Libero” ha comunicato la sua decisione di lasciare i centristi. «Io capisco che il Ncd - scrive Cazzola - alla fine dei conti, non aveva alternative, ma non si può agevolare e proteggere una svolta autoritaria di un ragazzotto furbo più intelligente, fortunato più che capace». LA LEGA FA SCOUTING Ma ora non bisogna leccarsi le ferite. Ma guardare avanti e orientare l’azione di governo dando visibilità e concretezza ai valori dei moderati. Sarà battaglia dunque nei prossimi giorni sui Jobs act e sulla riforma delle popolari. «Il primo rapporto da ricucire è quello con noi stessi - suggerisce cauto Rocco Buttiglione - Renzi ha avuto un’astuzia diabolica, ha con- Angelino Alfano © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 20 CITTA - 14 - 02/02/15-N: 14 Cronache Lunedì 2 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Medicina, rivoluzione delle scuole post-laurea chirurghi in 5 anni I numeri NESSUNA SCUOLA DURERÀ PIÙ 6 ANNI Accorpate 5 scuole di specializzazione Medicina tropicale Neurofisiopatologia Chirurgia apparato digerente Biochimica clinica Tossicologia medica `Il ministro Giannini firma il decreto sulle specializzazioni Niente più percorsi didattici di 6 anni, scompaiono 7 materie SCUOLA ROMA La prima pietra è stata posta. Dopo mesi di annunci il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha firmato il decreto sul riordino delle scuole di specializzazione in Medicina. Una rivoluzione, promettono da viale Trastevere, che punta a semplificare il percorso didattico dei giovani medici e guadagnare del tempo per la loro immissione sul mercato del lavoro. Si riducono gli anni per circa 30 scuole e si ridimensionano, attraverso accorpamenti ed eliminazioni, le strutture che passano dalle attuali 61 a 55. Ora manca solo la firma del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, chiamata ad approvare il piano di riordino. IL RIORDINO Sette saranno le scuole che verranno eliminate o accorpate. Medicina tropicale confluirà in Malattie infettive, Neurofisopatologia in Neurologia, Chirurgia dell’apparato digerente in Chirurgia generale (che nel frattempo riduce la durata del corso da 6 anni a 5), Tossicologia medica sarà accorpata a Farmacologia. Spariscono, poi, le scuole di Odontoiatria clinica generale e Medicina aeronautica e spaziale. Seguono le riduzioni. Non esisteranno più scuole con percorsi di sei anni. Per cinque scuole – Statistica sanitaria, Fisica medica, Chirurgia orale, Ortognatodonzia e Odontoiatria pediatrica – gli anni di corso saranno 3, per 34 scuole, tra cui Dermatologia, Endocrinologia, Neuropsichiatria infantile, gli anni scendono da 5 a 4, mentre 16 scuole seguiranno il quinquennio di specializzazione. Chirurgia generale e Neurochirurgia recupereranno un anno, mentre il percorso resterà invariato per 14 scuole tra cui Ginecologia, Pediatria, Chirurgia pediatrica, Anestesia e rianimazione, Oncologia medica. Ma il decreto, firmato dalla Giannini, non punta solo a ridurre i tempi, perché il provvedimento mette mano anche agli ordinamenti didattici e rivede la distribuzione dei crediti. La formazione dovrà riguardare per il 70% attività professionalizzanti, vale a dire pratiche e di PER 34 SCUOLE LA DURATA SARÀ SOLO DI 3 ANNI POSSIBILE FARE IL TIROCINIO ANCHE NELLE ASL +700 le borse di studio per l'anno 2015/2016 disposte dal Miur 12.168 candidati ELIMINATE Odontoiatria clinica generale Medicina aeronautica e spaziale Stipendio medio di uno specializzando 25.000 euro lorde/anno La ricerca Sostanze inquinanti nelle scuole europee Nelle scuole italiane ed europee c'è un problema di qualità dell'aria, dalla presenza di micropolveri sottili a radon, benzene, formaldeide, in aule spesso troppo affollate. A scattare la fotografia della qualità dell'aria in 114 scuole frequentate da 5.175 bambini e 1.223 insegnanti in 54 città di 23 Paesi europei sono i risultati di Sinphonie, una ricerca finanziata dall'Ue. In Italia lo studio ha interessato due istituti di Palermo, due di Pisa e due di Milano. Respirare inquinanti significa maggiore rischio di soffrire di malattie respiratorie e non aiuta chi un problema lo ha già: l'8% degli scolari soffre di asma, il 9% di allergie e il 17% di eczema. Il 3,6% dei bambini poi, ha avuto un attacco di asma a scuola. Secondo Piersante Sestini fra gli autori della ricerca «da noi il problema principale è quello della ventilazione: per privilegiare il risparmio energetico abbiamo creato ambienti stagni», dove quindi gli inquinanti si accumulano. tirocinio. Gli specializzandi potranno fare il loro percorso all’interno di una rete formativa che non contempla più solo i reparti dei policlinici, ma si apre alle aziende sanitarie e ospedaliere delle regioni. In questo modo il ministero, che promette già per il prossimo concorso un numero maggiore di borse di studio con 700 assegni in più grazie a fondi extra, conta di aumentare anche il contributo regionale che per il precedente concorso aveva messo a disposizione la copertura di 504 assegni. Tuttavia, i risparmi veri e propri, prodotti dalla rimodulazione delle scuole, non si avranno nell’immediato. «I primi reali risparmi – spiega il segretario del sindacato giovani medici italiani, Walter Mazzucco – si avranno solo nei prossimi due/tre anni dal momento che il provvedimento riguarda i nuovi specializzandi ed è opzionale per gli studenti che sono al terzo anno, mentre è inutile per chi è al quarto anno». IL CONCORSO Un altro capitolo riguarda sia l’accesso alla facoltà di Medicina sia il nuovo concorso per gli aspiranti specializzandi. Per quanto riguarda il primo, il ministro Giannini dopo le promesse di passare al modello francese ha dovuto fare un passo indietro rimandando a data da destinarsi la modifica per l’ingresso nella facoltà. Restano i test, da svolgere presumibilmente il prossimo settembre, con l’unica promessa di rivedere la tipologia delle domande e la preparazione dei candidati che potrebbe passare direttamente nelle mani delle università, bandendo tutti quei corsi – veri o presunti – che promettono a cifre altisonanti la preparazione adeguata dei candidati. Per il concorso specializzandi relativo all’anno 2015/2016, il dicastero dell’Istruzione dovrebbe riuscire a licenziare il bando entro il 28 febbraio. Da allora, per legge, si dovranno aspettare sessanta giorni per lo svolgimento delle prove. Ancora da chiarire a chi affidare il delicato compito sulla trasmissione delle domande in formato elettronico alle varie sedi concorsuali. Camilla Mozzetti © RIPRODUZIONE RISERVATA Gli statali lavorano di più, in calo le assenze per malattia IL MONITORAGGIO ROMA Non sono tutti come i vigili del comune di Roma che nella notte di Capodanno hanno dato il peggio di sè, spedendo in massa certificati di malattia. Anche se i casi eclatanti (ovviamente in negativo) sono quelli che fanno notizia, non è vero che i dipendenti della pubblica amministrazione sono tutti assenteisti matricolati e fannulloni. Perlomeno non come una volta o come i luoghi comuni raccontano (e le vicende come quelle di Roma purtroppo avallano). A guardare gli ultimi dati del monitoraggio mensile effettuato dal ministero della Pubblica amministrazione (lanciato dall’allora ministro Brunetta e arrivato alla settantottesima rilevazione) la realtà sembra diversa: il 2014 è stato un anno di minori assenze rispetto agli anni precedenti, in tutti i mesi c’è stato un calo. I travet del pubblico impiego si sono ammalati di meno e hanno chiesto minori permessi e congedi. Anche a dicembre, mese in cui spesso dilagano sintomi influenzali e scappatelle da shopping prenatalizio, uffici e retrosportelli mostravano poche sedie vuote. In media l’assenza per malattia a dicembre è stata di mezza giornata a dipendente, mentre più cagionevoli di salute si sono dimostrati i ministeriali (con picchi nel ministero della Giustizia, della Difesa e dell’Ambiente) e così i dipendenti della presidenza del Consiglio e delle agenzie fiscali che si sono ammalati il doppio, ovvero un’intera giornata. Un’altra giornata (in media) si è volatilizzata per assenze per altri motivi. Complessi- vamente le assenze per malattia sono state il 5% in meno rispetto al dicembre 2013 e quelle per altri motivi si sono ridotte del 2,9%. Sono diminuite anche le assenze per malattia superiori ai dieci giorni (-1,7%). Forse tra gli italiani si sta consolidando un maggiore senso del dovere, forse la paura di essere licenziati, forse la consapevolezza che in un periodo di crisi così tosto chi ha un posto di lavoro è un fortunato ed quindi meglio tenerselo stretto, sta di fatto che l’assenteismo nel pubblico sembra stia diminuendo. Non possiamo che rallegrarcene sperando che il trend continui. E che la rilevazione sia veramente rappresentativa dell’universo pubblico (i dati, infatti, coprono solo una parte delle amministrazioni pubbliche, 4.434 enti). A livello annuo il numero medio di giorni di malattia per dipendente è poco sopra i dieci giorni. SUD PIÙ VIRTUOSO Il calo riguarda tutte le aree e, sempre per sfatare i luoghi comuni, le riduzioni più consistenti si sono registrate nel Sud e nel Centro. I dipendenti pubblici del Mezzogiorno (isole comprese) hanno diminuito le loro assenze per malattia del 5,8% (-9,9% assenze per NEL 2014 PRESI MENO CONGEDI E PERMESSI LE RIDUZIONI PIÙ CONSISTENTI AL CENTRO-SUD L’ingresso di un ministero dove si timbra il cartellino altri motivi), quelli delle regioni centrali del 5,4%, quel del Nord Est del 4,5%, e infine i travet del Nord Ovest del 3,4%. Ma siccome nelle pieghe delle medie come è noto spesso si nascondono i furbetti (che poi danneggiano l’immagine dell’intera categoria) il governo è comunque intenzionato a procedere con ulteriori strette. Si inquadra così, nel ddl sul pubblico impiego all’esame del Parlamento, il polo unico della medicina fiscale che darà all’Inps la piena competenza sui controlli oggi invece condotti dalle asl. L'obiettivo è fare entrare in vigore le nuove regole entro la primavera. Per cui i furbetti sono avvisati: ad agosto non si corre dal medico amico, ma al limite si va al mare con regolari ferie in tasca. Giusy Franzese © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 27 - 02/02/15-N: Pesaro [email protected] www.ilmessaggero.it Pesaro ANCONA Macerata Fermo Ascoli P. Lunedì 2 Febbraio 2015 Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze METEO REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931 Giorno & Notte Isola dei famosi via al televoto per la bellissima Margot Basket Impresa Vuelle Vittoria d’oro a Varese con super Wright Il degrado A pag. 31 Cataldo e Iacchini a pag. 35 A pag.28 Per l’Osservatorio Valerio serviranno 25.000 euro Biancani: «É la cifra necessaria per il risanamento del tetto» Intanto è partito l’intervento per ripulire gli Orti Giulii dalle scritte Non solo Tasi, l’Imu si fa in sette A Pesaro si sono moltiplicate le tipologie delle aliquote previste dalla tassa sugli immobili `A queste, si aggiunge la beffa per l’imposta sui terreni agricoli sul San Bartolo e Colline ` Pesaro la tassa sugli immobili si spezzetta in sette aliquote. E ora arriva la beffa dell'Imu agricola, che colpirà i terreni di San Bartolo e Colline. Si dovrà pagare entro una settimana. In attesa del nuovo bilancio di previsione, che, come riferiscono dal Comune, è stato chiuso politicamente, mentre è ancora aperto il tavolo con le parti sociali, la tassazione nel capoluogo sta cambiando forma. Restano la Tari e la Tasi, mentre l'Imu acquisisce due nuove aliquote. Questo per effetto dell'operazione affitti calmierati in centro storico a favore di nuove attività commerciali. Delbianco a pag. 28 L’accordo Fano. Freddo e tempo incerto non rovinano la festa Le superbike Benelli in India La Benelli Qj ingrana la quarta. E lo fa in India. Ordinativi importanti, ma i sindacati continuano a chiedere «di vederci chiaro sul piano industriale». A pag.29 Marcolini: «Chi ora vuole cambiare prima mi candidava» queste Primarie non devono essere un regolamento dei conti nel Pd» Il meteo Spunta il sole notte rigida L’azione del vortice polare rimarrà estesa a quasi tutta la regione per l’intera settimana entrante. Oggi sarà la giornata migliore tra quelle che ci attendono, con una netta prevalenza del sole; i venti saranno da deboli a moderati tra ponente e maestrale con mare mosso. Dopo una notte ovunque molto rigida il cielo andrà lentamente coprendosi; in serata si avranno le prime precipitazioni sparse, nevose oltre 800-1000 metri. Mercoledì la depressione sull’Italia centrale causerà tempo perturbato con piogge e locali temporali di breve durata. Temperature odierne 0 e 9˚C; minime tra -7 e 2˚C. Ceriscioli L’ex sindaco trova alleati ad Ancona Luca Ceriscioli ha un cannone contro Marcolini: il sindaco di Ancona Mancinelli: «Sul Salesi Mezzolani e Marcolini hanno preso in giro la città. Si deve cambiare». Garofalo a pag. 33 Pepa, la cagnolina che, investita da un’auto, aveva perso l’uso delle zampe posteriori, sta meglio. E’ tornata a camminare dopo lunghe e complesse operazioni. Ma per il classico lieto fine c’è bisogno di uno sforzo in più: una famiglia che l’adotti e la ripaghi con tante coccole delle lunghe sofferenze patite. L’appello è stato lanciato dalle volontarie dell’Oipa che dal luglio scorso, da quando è arrivata al canile di Santa Veneranda, si sono prese a cuore la sorte - ingrata della cagnolina, diventata ben presto una beniamina del rifugio. Quando Pepa era giunta non poteva camminare per le fratture ripor- L’analisi per distretti. Ma se la meccanica cresce, sono le cucine a destare preoccupazioni. I dati raccolti sono quelli del centro studi di Banca dell’Adriatico che ha appena finito di elaborare il report del terzo trimestre 2014. Tra i risultati migliori in termini di esportazioni nelle Marche ci sono le macchine utensili e per il legno di Pesaro (+12,8%). Positiva anche la jeans valley del Montefeltro (+1,9%). Sono calate invece le esportazioni dei distretti delle calzature di Fermo (-3%), il principale distretto delle Marche, e quelle delle cucine di Pesaro (-9%), entrambe realtà fortemente esposte sul mercato russo, area dove hanno registrato le perdite più significative (rispettivamente -23,4% e -24,1%). Si evidenzia una crescita positiva e in accelerazione per i mercati maturi (+5,1%), mentre si conferma la dinamica negativa, seppure in attenuazione, registrata sui nuovi mercati a partire dal quarto trimestre del 2013 (-2,3%). «L’andamento negativo dei nuovi mercati - commenta Roberto Dal Mas, direttore ge- ta di Oipa di Pesaro e Urbino che si è occupata in prima persona della meticcia - ma vorremmo trovare presto una famiglia per questa cagnolina dolcissima e bisognosa di cure. Attualmente la ospita una delle volontarie perchè restando in canile perderebbe tutti i progressi acquisiti in questi mesi, ma si tratta di una soluzione a tempo. Ci stiamo muovendo sia sui canali tradizionali sia sui social per regalare a Pepa una famiglia che possa accudirla». Per informazioni è possibile rivolgersi alla delegata al numero 339.4849243, a www.oipapesaro.it o al canile comunale di Santa Veneranda (0721.282552 dalle 10 alle 16 dal lunedì al sabato). Luca Guerini nerale di Banca dell’Adriatico è determinato dal calo delle esportazioni registrato in Russia. Su questo mercato le vendite hanno cominciato a calare nel secondo trimestre 2013 e le flessioni sono cresciute di intensità con l’intensificarsi della crisi russo-ucraina. Nei primi nove mesi del 2014 le imprese distrettuali marchigiane hanno ridotto le vendite sul mercato russo del 22,2% rispetto allo stesso periodo del 2013, equivalente a una perdita in valore di 82,7 milioni di euro. Analoghe dinamiche hanno coinvolto le esportazioni dirette in Ucraina, dove il calo è stato superiore al -40%». Il problema russo è tenuto sotto osservazione anche dalla Camera di commercio tanto che per quest’anno si è deciso di non partecipare alla fiera del mobile di Kiev, ma di puntare in Bielorussia a Minsk. Tengono i mercati maturi, soprattutto quello tedesco. In Germania le imprese distrettuali marchigiane hanno registrato una crescita del 9%. Complessivamente le vendite su questo mercato sono cresciute per un valore di 22 milioni di euro in più, grazie al contributo significativo delle macchine per il legno di Pesaro che hanno registrato dati positivi anche per gli Usa. Luigi Benelli © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA In trentamila al debutto del Carnevale Un successo, nonostante il freddo, il primo dei corsi mascherati al Carnevale di Fano. In trentamila, ieri pomeriggio, hanno ammirato i carri, tra cui quello dedicato al sindaco Massimo Seri (nella foto TONI) e a Renzi. Marsigli a pag. 30 Pepa sta meglio, ora cerca una famiglia che l’adotti SOLIDARIETÀ IL REPORT I SETTORI PIÙ ESPOSTI SUL MERCATO RUSSO REGISTRANO PERDITE SIGNIFICATIVE `«Ma «Le primarie siano un momento di confronto e non un regolamento di conti». Pietro Marcolini, presentatosi ieri a Urbino, risponde così all'altro candidato delle Primarie per la corsa a governatore,Luca Ceriscioli che aveva ricordato all'attuale assessore regionale che «30 anni in Regione sono troppi». «Ho accettato di correre - aggiunge - perché la mia candidatura è stata definita di riconciliazione e di unità nel Pd. Il mio nome è stato fatto da chi adesso sostiene invece che serve un cambiamento». Perini a pag. 29 La meccanica è in crescita ma il mobile preoccupa tate ed aveva bisogno di lunghe operazioni e costose cure veterinarie tanto che le volontarie dell’Oipa avevano lanciato una sottoscrizione per trovare i fondi necessari. Ora si chiede un passo in più alla generosità dimostrata. «Pepa sta meglio, l'unico problema ancora esistente è quello dell'incontinenza, - spiega Simona Congiu, delega- L’APPELLO DELLE VOLONTARIE OIPA PER LA CAGNOLINA INVESTITA CHE HA RIPRESO L’USO DELLE ZAMPE Pepa prima di essere operata -MSGR - 14 PESARO - 29 - 02/02/15-N: 29 Pesaro provincia Lunedì 2 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it «Confronto, non regolamento di conti» Marcolini si presenta a Urbino: «Le Primarie non siano `«La mia candidatura a governatore è stata definita unitaria momento di vendetta tra componenti interne del Pd» proprio da chi adesso sostiene che è tempo di cambiare» ` VERSO IL VOTO Le primarie siano un momento di confronto e non un regolamento di conti. Pietro Marcolini risponde così all'altro concorrente alla corsa per diventare il candidato governatore Luca Ceriscioli che, giusto ieri, ha “ricordato” all' attuale assessore regionale alla cultura che «30 anni in Regione sono troppi». Così nel giorno in cui Pietro Marcolini si “presenta” a Urbino, il segretario ducale Federico Scaramucci non dedica nemmeno uno sguardo al compagno di banco in consiglio comunale Gianfranco Fedrigucci e il segretario provinciale Giovanni Gostoli ammette che convocherà oggi i due per un incontro. Intanto Marcolini una “magia” l'ha già fatta: ieri alla sua presentazione con accanto l’onorevole Alessia Morani, oltre al gruppo Pd al completo (mancava Giorgio Londei ma si erano visti in privato) erano presenti tutti i Verdi. Nemici in Comune amici in Regione. «Le nostre primarie - ha esordito Marcolini - devono essere l'avvio della campagna elettorale per le regionali e non una sorta di regolamen- «LE REGIONI NON POSSONO PIÙ ESSERE STATERELLI AUTONOMI E IL MODELLO ECONOMICO VA CAMBIATO» to di conti tra le componenti interne del Pd. Così le dobbiamo interpretare mantenendo il fair play. A questo proposito vorrei fare una sottolineatura: ho accettato di correre questa sfida politica perché la mia candidatura è stata definita di riconciliazione. Il mio nome è stato fatto da chi adesso propone la candidatura di Luca Ceriscioli, ovvero Matteo Ricci. Entrambi hanno fatto pubblicamente il mio nome girandosi poi dall'altra parte di fronte all'impasse in cui si è trovato il Pd». Vallefoglia Approvato il regolamento per la video sorveglianza LINEE DI CAMBIAMENTO Così, con tono pacato, Marcolini ha snocciolato il proprio curriculum rispedendo al mittente l'accusa di essere da 30 anni in regione. Tornando a «quello che interessa di più ai cittadini» Marcolini ha delineato tre linee di cambiamento nell'attuale società: «Di carattere economico, sociale e istituzionale. Per gestire questa trasformazione occorre forza e per guidare questo cambiamento serve competenza. Siamo da sette anni in crisi, abbiamo una riduzione della base produttiva di quasi un sesto, la disoccupazione giovanile oltre il 40% e in generale oltre al 10%. Dobbiamo quindi smettere di accarezzare i fasti di un modello economico che ha dato i suoi frutti, ma che oggi va cambiato. Dobbiamo ricostruire e riconvertire il nostro apparato produttivo puntando su settori tecnologicamente più avanzati e verso la qualità». Sul cambiamento sociale aggiunge: «Impone una revisione della cura della persona, l'integrazione dei servizi sociosanitari e assistenziali in rapporto con la sanità. Dobbiamo distinguere i servizi ospedalieri da quelli sociosanitari e assistenziali. Qui c'è lo stacco tra il pensiero di un sindaco e quello di un programmatore regionale: deve avere ben presente quali sono le distribuzione delle funzione e dei compiti. La Regione deve programmare e legiferare». Terzo tema è quello istituzionale: «Le Regioni non possono più essere “staterelli” autonomi. Lo Stato deve garantire i servizi base per tutti, ma il di più o il di meno dipende dai contratti che la Regione fa con i propri cittadini». Andrea Perini © RIPRODUZIONE RISERVATA Pietro Marcolini con l’onorevole Alessia Morani Addio al passaggio a livello, ma è sempre braccio di ferro per il contestato sottopasso MAROTTA Doppio incontro sul futuro del passaggio a livello di Marotta. Si comincia questa sera con l'assemblea pubblica presso la sala Pierino Ciriachi di viale Europa dove alle 21 i comitati incontreranno i consiglieri comunali di Mondolfo e i rappresentanti di categoria. L'incontro è promosso dall'associazione Attraverso Marotta che ha raccolto più di 600 firme contrarie all'attuale progetto di sottopasso. L’associazione ha deciso di spiegare le criticità dei lavori previsti e le controproposte in un'assemblea pubblica dove si farà il punto sul progetto di ristrutturazione dell'area compresa tra via Ariosto e piazza Roma, che in seguito alla prevista chiusura del Le superbike Benelli approdano in India PESARO La Benelli Qj ingrana la quarta. E lo fa in India. Ordinativi importanti, ma i sindacati continuano a chiedere «di vederci chiaro sul piano industriale». La notizia rimbalza da Nuova Delhi e grazie ad un accordo con la Dsk Motowheels di Pune, la Benelli introdurrà in India a partire da marzo cinque modelli superbike della sua produzione. Lo ha scritto ieri l'agenzia di stampa Pti. Inizialmente, precisa l'agenzia, «le moto del prestigioso costruttore controllato da un gruppo cinese, saranno disponibili in otto città indiane con prezzi varianti fra l'equivalente di 5.000 e 20.000 euro». Poi è intervenuto il presidente di Dsk Motowheels, Shirish Kulkarni e ha spiegato che «le consegne cominceranno dalla seconda settimana di marzo e riguarderanno moto da 300, 600, 899 e 1.300 cc, provenienti dagli stabilimenti di Benelli in Cina e a Pesaro». L'obiettivo dichiarato da Kulkarni «per la vendita delle nuove moto è di arrivare a 40 concessionari entro il 2016 e di conse- Un passo importante dopo la difficile vertenza del mese di novembre quando il gruppo aveva aperto la procedura di mobilità per 33 lavoratori su 69. Poi una trattativa su tutti i livelli, compreso quello istituzionale che ha visto il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e la Camera di Commercio con Alberto Drudi impegnarsi per trovare una sponda con la proprietà cinese. E grazie a incentivi volontari all’esodo gli esuberi sono stati ridotti da 33 a 24. Per Leonardo Bartolucci, segretario della Fim Cisl, la notizia rimbalzata dall’India, è «senz’altro positiva. Parlare di ordinativi e incre- RAGGIUNTO L’ACCORDO CON SOCIETÀ DI PUNE TUTTAVIA I SINDACATI CONTINUANO A CHIEDERE DI VOLERCI VEDERE CHIARO SUL PIANO INDUSTRIALE STASERA CONVOCATA UN’ASSEMBLEA A CUI SONO STATI INVITATI GLI OPERATORI E GLI AMMINISTRATORI DI MONDOLFO del 12% in cui siano costruite pista ciclabile e passaggio pedonale con possibilità di transito sicuro. Si chiede inoltre l'eliminazione totale della copertura e delle pareti vetrate. Per il sottopasso di Via Ugo Foscolo si chiede «che venga mantenuto quello attuale mentre é indispensabile realizzare un nuovo sottovia carrabile che garantisca l'accesso agli autobus ed ai mezzi pesanti all'altezza del residence Le Vele in corrispondenza del parcheggio a monte della ferrovia». C’è tempo fino al 18 marzo, giorno della Conferenza dei Servizi che dovrà dare parere definitivo su progetto e opere accessorie, per portare a «una sostanziale revisione del progetto». Si terrà poi giovedì 5 febbraio un successivo incontro, promosso questa volta da Città Futura (ore 20 sala Ciriachi). «Profilglass, la sanatoria amplificherà i problemi» gnarne almeno 3.000 nel primo anno di offerta». LA VERTENZA passaggio a livello da parte delle Ferrovie comporterà modifiche viarie in uno dei quattro punti di accesso al lungomare. In un comunicato l'associazione anticipa in sintesi le modifiche riguardanti innanzitutto il sottopasso pedonale di via Roma (che però dovrà essere realizzato dal comune di Mondolfo a proprie spese) "che andrebbe realizzato in un'unica rampa senza gradini e con una pendenza Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Vallefoglia sono stati approvati numerosi argomenti all’ordine del giorno, specialmente quelli relativi allo Statuto Comunale e al regolamento per il funzionamento del consiglio comunale. Approvati anche il regolamento di videosorveglianza che consentirà l’utilizzo di immagini attraverso un rilevamento effettuato con strumenti elettronici distribuiti in tutto il territorio comunale, consentendo così al corpo di polizia municipale dell’Unione dei Comuni Pian del Bruscolo di svolgere il servizio di vigilanza e di sicurezza per la collettività, usufruendo anche del controllo e della gestione dei filmati degli impianti di videosorveglianza al fine di garantire una maggiore sicurezza del territorio, dei cittadini e delle imprese. Approvato inoltre il regolamento che disciplina la gestione, i contenuti, il funzionamento, la trasparenza e l’utilizzo del sito web istituzionale del Comune di Vallefoglia e che regola le modalità di comunicazione on-line dei dati pubblici dell’Ente nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti. «Un grande lavoro dunque - ha spiegato il sindaco di Vallefoglia Palmiro Ucchielli da parte di tutta l’Amministrazione per avere uno strumento pienamente operativo per la perfetta funzionalità dei servizi, improntati all’insegna della partecipazione e della trasparenza, mettendo al centro dell’azione amministrativa i cittadini ed il territorio. FANO La Benelli mento produttivo è sempre un bene per ogni azienda. Però cogliamo questa notizia positiva per chiedere nuovamente alla proprietà di conoscere il piano industriale. Sono mesi che abbiamo avanzato questa richiesta, ma non siamo riusciti a sapere nulla a riguardo per cui è il momento di approfondire le strategie e gli obiettivi del gruppo». La proprietà dopo sette anni di crisi e utilizzo di ammortizzatori sociali tra cui il contratto di solidarietà aveva parlato della «necessità di avviare un piano di ristrutturazione aziendale generale che riguarderà anche la riorganizzazione della forza lavoro di ogni reparto, per poterci focalizzare nello sviluppo di nuovi business. E’ necessario creare una struttura più snella e solida, un passo doloroso, ma obbligato per affrontare i mercati». Di qui gli esuberi, gli scioperi e ora una nuova ripartenza. Lu.Ben. © RIPRODUZIONE RISERVATA Non accenna a placarsi la maretta sulla cosiddetta sanatoria giurisprudenziale, che l'attuale Amministrazione comunale fanese ha approvato per sanare precedenti questioni edilizie riguardanti le società Profilglass e Fano Gomme nella zona artigianale di Bellocchi. "E per due imprese si cambia il regolamento comunale di settore?", incalza Hadar Omiccioli, capogruppo grillino della lista civica Fano a 5 stelle. "Il sindaco Massimo Seri - prosegue si chiede dove sia l'intelligenza nell'abbattere e ricostruire tale e quale un pezzo di capannone. Noi ci chiediamo dove sta la legge, quando il testo unico nazionale non consente la sanatoria giurisprudenziale. L'ultimo pronunciamento del Consiglio di Stato, inoltre, boccia proprio questo tipo di soluzione. L'atto della giunta Seri amplificherà i problemi di Profilglass invece di risolverli, visto che già è stato depositato un ricorso al Tar contro la sanatoria. Quando si dice che la toppa diventa peggiore del buco". Il gruppo consiliare dei Fano a 5 stelle ha chiesto una commissione comunale d'inchiesta sulla vicenda della Profilglass, che inizia negli anni delle giunte Aguzzi, per avere chiarezza su tutte le scelte amministrative. LA QUESTIONE AMBIENTALE "Noi non vogliamo - specifica Omiccioli - che il capannone sia abbattuto e ricostruito. Vogliamo solo analizzare meglio la questione e trovare una soluzione legittima, che aiuti per davvero l'impresa. C'è ancora tempo per approfondire la questione e dare una risposta concreta, definitiva. E soprattutto, secondo la legge". L'intervento OMICCIOLI: «NON VOGLIAMO CHE IL CAPANNONE SIA ABBATTUTO E RICOSTRUITO MA TROVARE SOLUZIONI CHE AIUTINO L’AZIENDA» L’interno della Profilglass del capogruppo grillino recupera anche il tema della questione ambientale, molto caro ai residenti nelle vicinanze della zona industriale, come ha dimostrato la recente assemblea nella chiesa a Bellocchi. "Il sindaco Seri - conclude Omiccioli nel suo intervento dice che farà installare la centralina di controllo. Si scorda però di dire, ed è un peccato, che sarà presente solo otto settimane in un anno intero. Noi chiediamo che siano fisse, tanto che la stessa Profilglass si è detta disponibile a contribuire in solido alla soluzione. Per di più, la centralina mobile cui fa riferimento il primo cittadino non è disponibile fino a giugno, essendo già utilizzata a Pesaro per la zona dell’ex Amga. A mio giudizio le parole del sindaco Seri sono prive di concretezza". O.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA -MSGR - 14 PESARO - 30 - 02/02/15-N: 30 Lunedì 2 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Torna da stasera al Loreto la rassegna di film in lingua originale sottotitolati in italiano Fano, al primo dei tre corsi mascherati sfilano la satira politica e quella di costume Piaceri very cult I nuovi carri conquistano i trentamila del Carnevale LA SFILATA/1 I l tempo incerto fino all'ultimo non ha frenato la curiosità e la voglia di divertirsi al Carnevale di Fano 2015: circa 30 mila persone hanno affollato viale Gramsci, dove i carri erano posizionati già dalle 14 lungo tutto il viale, una sorpresa per tutti coloro che hanno potuto ammirarli. Un viale coloratissimo grazie alle migliaia di prendigetto che hanno avuto la meglio sugli ombrelli, banditi da un'ordinanza emessa ieri dal sindaco, Massimo Seri: «L'assenza quasi totale di ombrelli - ha sottolineato - e la coperta colorata composta dai prendigetto è stata la risposta più bella all' ordinanza. Nonostante il tempo incerto e il freddo, tantissime persone hanno testimoniato, ancora una volta, il valore del nostro Carnevale, dei maestri carristi e di tuti coloro che da mesi si sono impegnate a realizzare questo appuntamento storico così amato». I PROTAGONISTI Ma il sindaco Seri è anche un super protagonista del Carnevale di quest'anno: è alla guida del carro «BELLO IL PUPAZZO CHE MI RAPPESENTA MA ANCHE A RENZI PIACEREBBE IL SUO» Massimo Seri Sindaco di Fano dedicato a «Le Battaglie del Metauro», dove la figura imponente di un generale dell'antica Roma si mostra fiera a bordo di una biga trainata da prodi legionari. «È molto bello! - ha commentato Apprezzo la satira carnevalesca: la satira è importante anche per questo, sa cogliere l'ironia anche in temi apparentemente impossibili da trattare. La prendo come sfida per vincere le battaglie per la nostra città». Anche un baby Matteo Renzi nel Paese delle Meraviglie è protagonista di uno degli altri giganti di cartapesta, chiediamo a Seri se anche lui la prenderebbe così bene: «Secondo me riderebbe anche lui, di solito le persone intelligenti amano al satira». Su «Halloween Circus Party 2015» è stata collocata, all'ultimo momento, una bandiera italiana con un esplicito riferimento «beneaugurante» al nuovo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Tra le novità sul carro della Musica Arabita la presenza della Borghetti Bugaron Band con il suo inno del Carnevale 2015 «Avanti e Indrè». Il primo premio del «Concorso miglior palco mascherato» è andato al gruppo «What's Appa» (palco 37, 38, 39), seguito dal «Dolcissimo Tiramakì» (32, 33) e da «I love Spritz» (34, 35). Questi, infine, i biglietti estratti alla Lotteria del Carnevale: primo premio, serie Beppe Nappa n. 423; secondo, serie Rugantino n. 454; terzo, serie Scaramuccia n. 411. Elisabetta Marsigli Il grande cinema da gustare in inglese PESARO Dopo il successo della prima edizione, riparte la rassegna «Lunedì in lingua orginale», tutti i lunedì alle 21 al Loreto (5 euro, ridotto 4). I film saranno introdotti in Lis (Lingua dei segni italiana) e saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano. Si parte stasera con l'ultimo film di Woddy Allen «Magic in the moonlight». Il programma prevede sette film, tutti di quest'anno: il febbraio «Big eyes» di Tim Burton; il 16 febbraio «Jimmy's Hall» di Ken Loach; il 9 marzo «American Sniper» di Clint Eastwood, il 16 «Pride» di Matthew Warchus; il 23 «The Imitation Games» di Morten Tyldum; il 30 «L’amore bugiardo» di David Fincher. Organizzano Comune e Campo Asd Pesaro, in collaborazione con cineclub Shining, Sentieri di cinema, Acec e Europa Cinemas. Info. 388.7443108. I carri dedicati al presidente del Consiglio, Renzi e al sindaco Seri (Fotoservizio TONI) © RIPRODUZIONE RISERVATA Moretta e brodetto, è la festa dei golosi LA SFILATA/2 FANO Non solo carri e cartapesta al Carnevale di Fano 2015: già nella prima giornata di sfilata, sono state tante le iniziative per un Carnevale non solo dolce da gustare. Quest'anno infatti, oltre al carro «Te dag el Brudett», dedicato al tipico piatto fanese, è stato creato un vero e proprio «Percorso del gusto» durante tutto il periodo della manifestazione: dal PalaBrodetto in via delle Rimembranze, in cui lo chef Daniele Bocchini servirà la prelibata specialità di pesce, alla «Via della dolcezza» in via Da Serravalle fino alla «Street food» in via Buozzi in cui fare un pranzo veloce o uno spuntino goloso (entrambi dalle ore 9) e alla «Piazza dei Sapori» in piazza XX Settembre con gli stand in cui trovare i prodotti agroalimentari tipici regionali e non solo. Accanto allo stand Bovinmarche in via Gramsci, dove si potrà degustare il celebre Marchburger, l'hamburger che parla marchigiano, si svolgeranno giochi e attività creative grazie ad uno spazio ludico e didattico dedicato ai più piccoli che potranno così esplorare il mondo dell'alimentazione sa- Alcuni dei carri che hanno sfilato ieri e, sotto, la Musica Arabita na e conoscere gli animali e la genuinità della carne. E non poteva mancare nelle specialità fanesi, la Moretta, il brand più famoso della città che acquista ora il suo riconoscimento ufficiale: è nata infatti la «Moretta del Carnevale di Fano». Lo specialissimo preparato per realizzare la bevanda tipica dei pescatori fanesi sarà venduto in bottigliette da 20 cl. Il latino è vivo dai corsi dell’Oliveriana alle chat PESARO Alla Biblioteca Oliveriana sono aperte, fino a oggi, le iscrizioni a un nuovo ciclo di lezioni di lingua latina tenute da Vittorio Ciarrocchi, dopo il vivo apprezzamento riscosso dai corsi precedenti. Queste lezioni sulla lingua di Cicerone (nella foto, un busto) sono un nuovo stimolo a conversare, anche con taglio ironico e maieutico, sul mondo antico e su una delle sue maggiori espressioni linguistiche. Ciarrocchi ha insegnato Storia e filosofia nei licei di Pesaro, Fano, Senigallia. Dal 1996 partecipa al «Grex Latine loquentium», associazione di appassionati di latino, i quali quotidianamente scrivono - via Internet su argomenti di ogni genere adoperando la lingua latina. Il corso è a numero chiuso, limitato a 50 partecipanti, costo 30 euro (20 per studenti, docenti e Amici della Biblioteca Oliveriana). Info tel. 0721-33344. Matthew Lee il tour parte dal Club Etoile di Parigi ROCK’N’ROLL PESARO Per Matthew Lee il 2015 è iniziato alla grande. Concerti, interviste, il lancio del nuovo singolo, la promozione del nuovo disco. Insomma per l'artista pesarese, che vanta un vero e proprio record in fatto di esibizioni dal vivo, questo sembra davvero l'anno della svolta. Già perché dopo il lancio del nuovo singolo «L'Isola che non c'è», rifacimento del celebre brano di Edoardo Bennato, da fine febbraio partirà il «Matthew Lee rock 'n roll tour 2015», il tour nei club del perfomer e cantante , durante il quale presenterà i suoi più grandi successi «d'altri tempi». La tournée si aprirà il 19, 20 e 21 febbraio con tre concerti esclusivi al Jazz Etoile le Meridien di Parigi e proseguirà in tutta Italia. Queste le prime date confermate: il 28 febbraio all'Una e Trentacinque di Cantù; il 6, 7 e 8 marzo al Memo Restaurant di Milano; il 12 e 13 marzo al Lian Club di Roma; il 15 marzo a La Claque di Genova; il 17 marzo al Chattanooga di Bologna; il 20 marzo al Teatro Socjale di Piangipane (Ravenna), il 28 marzo al Teatro Verdi di Pollenza (Macerata) in occasione del San Severino Blues winter e il 29 marzo al Modo di Salerno. All'orizzonte forse anche una data a Pesaro, dove Matthew si è esibito per l'ultima volta la scorsa estate in piazzale della Libertà. Intanto il nuovo singolo «L'isola che non c'è» (Carosello Records), è in rotazione radiofonica e disponibile in digital download e streaming. Si tratta di una versione "d'altri tempi" della celebre hit di Edoardo Bennato che è piaciuta molto allo stesso autore, «È stata una piacevole sorpresa ascoltare la versione rock and roll di "Never never land"», ma anche al giornalista Vincenzo Mollica che ha trasmesso uno spezzone del video sulla sua rubrica «Doreciakgulp» all'interno del Tg1. Il video del brano, disponibile anche in un'inedita versione inglese intitolata "Never never land", è visibile su Vevo al link: http://www.vevo.com/watch/ITB261400649. Definito «The genius of rock'n' roll» dalla stampa internazionale, Matthew Lee è tra i principali protagonisti di uno dei trend internazionali di maggior appeal, il rilancio delle atmosfere anni ’50. «Per quanto mi riguarda essere d'altri tempi non significa rimanere ancorato al passato, ma semplicemente recuperare valori importanti, che forse stavamo rischiando di perdere, il tutto però rivisto in una chiave attuale, non "un'operazione nostalgia", ma un qualcosa che spero possa essere percepito come una novità», racconta Matthew Lee, che vanta un' importantissima gavetta in tutto il mondo. Nonostante la giovane età ha già sulle spalle circa 1000 concerti. C.Sal. © RIPRODUZIONE RISERVATA Matthew Lee -MSGR - 14 PESARO - 38 - 02/02/15-N: 38 Sport Lunedì 2 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Il Fano sfida la Samb per pensare in grande Vis, serve un’altra marcia anche nei match difficili CALCIO SERIE D FANO Su come la pensino di squadra, allenatore e presidente, i tifosi dell'Alma sono stati chiarissimi. Eclatanti e reiterate le dimostrazioni sempre più allargate di stima incondizionata e dedizione totale, in un crescendo simbiotico che ha prodotto il pubblico record della partita con la Maceratese e la partecipazione entusiastica e su larga scala alla kermesse del Pesce Azzurro. Su come la pensino presidente, allenatore e squadra dei tifosi granata, molto si può dare per scontato, ma vale comunque la pena di coglierne i diversi accenti. Sempre più emozionato quel- lo del presidente Gabellini, che pure in passato ha conosciuto il ruvido rovescio della medaglia. «È grazie a loro che si è ricreata questa bellissima atmosfera» ripete, mentre quello di Alessandrini è quasi imbarazzato: «Devo dire la verità, tutto questo affetto un po' ci intimorisce. Nel senso che non sono sicuro che sapremo essere all'altezza di tutte queste aspettative. Questa non è una realtà di D ma il compito di riportarla dove avrebbe diritto di stare è difficilissimo. Di una cosa però possono stare certi. Come ha sempre fatto, questa squadra onorerà questi tifosi, questa maglia e questa città». Nodari parla invece davvero come uno di loro. Capitano e uomo salvezza, prima, fanese acquisito e uomo immagine di una squadra che piace, adesso: «Questa città mi ha accolto benissimo e mi ha regalato una famiglia. Così adesso la sento mia e ormai lo sarà per tutta la vita. È un orgoglio e mi spinge a dare sempre un po' di più». Sull'argomento Ginestra è invece un libro aperto. Da uno che ha sempre affermato la sua dipendenza dai tifosi («Senza di loro divento un portiere qualunque»), in questo campionato è come indossare ad ogni partita un bel paio di ali: «Ma è fondamentale per ogni giocatore avere una tifoseria così appassionata e così vicina. Il Fano non merita di stare dove sta e faremo il massimo per ri- portarlo nel suo posto naturale». Altro eroe popolare Sivilla. Lo hanno aiutato i gol, ovvio, ma anche vivere in centro, come anche Borrelli e Gucci, ne ha agevolato la perfetta integrazione. «Un ambiente così è il massimo. Siamo cresciuti con in nostri tifosi e adesso possiamo giocarcela alla pari con le migliori. Se poi riuscissimo a battere la Samb, allora la promozione diventerebbe l'unico obiettivo». Sul -6 dalla vetta i tifosi possono però fare solo professione di fede. Tocca a chi scende in campo eroderli. «Significano solo che ci sta davanti può permettersi di sbagliare e invece noi meno». Andrea Amaduzzi © RIPRODUZIONE RISERVATA Recanatese: con Magrini la squadra si è svegliata CALCIO SERIE D RECANATI Sei punti nelle ultime due partite per la Recanatese che ha compiuto passi avanti significativi in classifica. Dopo la sosta trasferta sul campo del San Nicolò per dare continuità a prestazioni e risultati, come chiede mister Lamberto Magrini dal suo arrivo a Recanati. «Stiamo crescendo, sono abbastanza contento delle prestazioni ma dobbiamo lavorare perché la Recanatese ha i mezzi per fare molto, molto, di più. I risultati sono indispensabili per ritrovare serenità e convinzione nei propri mezzi. Se sono figli di prestazioni positive sono ancora più utili e importanti perché significa che puoi incamminarti sulla strada giusta e trovare la continuità che ti consente di migliorare sensibilmente la tua classifica- sottolinea il tecnico umbro- Abbiamo creato molto e rischiato poco, questo è molto positivo. Meno positivo è il riscontro rispetto all'intensità del gioco, bisogna tenere più alto il ritmo e farlo possibilmente per tutta la gara. Sto ricevendo risposte positive dai ragazzi, da quelli più esperti, chi chiaramente devono trainare il gruppo, ai giovani che migliorano in modo costante. Dopo la sosta dobbiamo ripartire di slancio» conclude mister Magrini. Gigli, Candidi e Galli negli ultimi giorni si sono allenati a parte per risentimenti muscolari che non destano comunque alcuna preoccupazione. Rapaccini, infortunatosi in occasione della partita contro la Fermana, ha ricominciato a correre e se tutto procede nel migliore dei modi dovrebbe riaggregarsi con i suoi compagni alla ripresa di domani Fermo ai box Moriconi per un problema al ginocchio. A Verdicchio, che nella partita contro l'Agnonese ha avuto problemi ad una spalla dopo uno scontro di gioco, é stata riscontrata una leggera sublussazione ma il giovane portiere giallorosso ha preso comunque parte agli allenamenti evitando, come ovvio, la parte sulle prese. E.Fio. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il mister Lamberto Magrini La Maceratese è l’unica squadra ancora imbattuta in Italia (foto CALAVITA) MACERATESE: È IL GIORNO DELLA PUNTA CAMARA Oggi sarà ufficializzato l’acquisto dell’attaccante senegalese Villanova: «Noi invincibili? Sono venuto per salire in Lega Pro» CALCIO SERIE D MACERATA Dovrebbe essere ufficializzato in giornata il tesseramento da parte della Maceratese dell'attaccante senegalese Souleymane Camara, classe 1996, di proprietà del Santarcangelo, che fino a pochi giorni fa ha giocato in prestito con il Bellaria. Gli allenamenti in vista della trasferta di domenica prossima a Termoli riprenderanno domani. «Sapevo di essere approdato in una squadra molto forte, competitiva - ha detto Marco Villanova, uno degli ultimi arrivati alla Maceratese - Ora che sono un giocatore degli attuali "invincibili" voglio continuare così. Sono qua perché voglio tornare nei professionisti con la Maceratese, su questo non ho dubbi". Il prossimo avversario sarà il Termoli: "Sarà importantissimo scendere in campo al Cannarsa con la giusta mentalità. Guai a sottovalutare il Termoli. Dobbiamo affrontare le restanti quattordici partite con l'obiettivo di vincerle tutte. Almeno dobbiamo provarci. Non abbasseremo certamente la guardia proprio adesso". IL LUTTO Si è spento ieri presso la casa di cura "Villa Pini" di Civitanova Marche Nazzareno Orlandoni, per tutti Neno. Aveva 81 anni. Orlandoni aveva vestito la maglia della Maceratese negli anni '60, della quale La Civitanovese deve pagare due ex calciatori entro il mese CALCIO SERIE D CIVITANOVA Solitamente per una squadra in difficoltà la sosta di campionato è sempre ben accetta. Non fa eccezione la Civitanovese, anche se molti dei problemi che la attanagliano si ripresenteranno domenica quando al Polisportivo arriverà il Chieti. Quello delle assenze, ad esempio, con le squalifiche di Massaccesi e Bensaja (quest'ultimo capitano della Rappresentativa di serie D impegnata alla Viareggio Cup) che andranno ad azzerare il reparto di centrocampo, già decimato dagli infortuni di Ferrini e Della Penna. Ma anche il clima incandescente con i tifosi che la scorsa settimana hanno interrotto una seduta di allenamento contestando la squadra. Proprio i due giocatori presi di mira (i difensori Aquino e Cossu), non hanno preso parte all'amichevole disputata dai rossoblu a Rimini. Assenze, però, motivate da un permesso per motivi familiari chiesto da Cossu e da un infortunio di Aquino che resta in dubbio per la prossima gara. La partita, servita anche per rinsaldare il gemellaggio tra le due tifoserie, è terminata 2-2. Sempre in vantaggio i romagnoli, raggiunti prima dal gol del redivivo Pintori per l'1-1 con cui si è chiusa la prima frazione, e poi da quello di Biagini. Un utile sgambatura, anche se non è servita a Mecomonaco per provare era stato anche capitano. I funerali si svolgeranno questo pomeriggio nella chiesa del Preziosissimo Sangue a Porto Recanati. Lascia le figlie Marina, Bianca Maria e gli amatissimi nipoti Niccolò, Giorgia e Carolina. FELICIOLI A SAN SIRO Filippo Inzaghi ha convocato anche Gianfilippo Felicioli per la partita che il Milan ha disputato ieri sera allo stadio Giuseppe Meazza contro il Parma. Felicioli, 17 anni, di Fiuminata, ha indossato la maglia numero 37. Il centrocampista è approdato al Milan dalla Maceratese. Andrea Cesca © RIPRODUZIONE RISERVATA la formazione anti-Chieti, visto l'utilizzo dello squalificato Massaccesi. Brutte notizie continuano ad arrivare anche fuori dal campo. Si tratta ancora della pesante eredità lasciata dalla precedente gestione societaria. La Commissione Vertenze Economiche della Lega ha riconosciuto i crediti vantati da due ex giocatori che hanno militato in rossoblù da gennaio a maggio scorso. La nuova società dovrà quindi pagare 1.200 euro a Piergiorgio Perfetti (ora proprio al Chieti) e 1.700 euro a Damiano Nocera entro il 26 febbraio prossimo. Pena, punti di penalizzazione in classifica. In precedenza la nuova società aveva già saldato le pendenze di altri tre giocatori che avevano fatto ricorso alla Commissione. Unica consolazione, i gradi di capitano a Bensaja che esordirà domani nella Viareggio Cup. Emanuele Pagnanini © RIPRODUZIONE RISERVATA `Media punti da alzare per sfuggire all’incubo retrocessione CALCIO SERIE D compreso. Non ingannino i soli 3 punti conquistati dall’Amiternina: i significativi pareggi al Benelli, a Chieti e a Campobasso confermano che gli aquilani sono in salute. Arranca invece l’Agnonese (3 punti), il Castelfidardo (2) che ora andrà però valutato sulla scossa del cambio di allenatore e soprattutto gli zero punti del Celano. 5 punti in 4 partite dicono che la Vis ha macinato a gennaio un passo superiore (1,2 punti a partita) rispetto a quello assoluto di 14 punti in 20 gare (0,7 a partita). Ma l’umore generale non avverte il tiepido miglioramento proprio per come sono state gestite le gare invernali. Fra le quali il pareggio di Civitanova è l’unico punto “largo”. Il gol subito al 94esimo dall’Amiternina e il rigore sbagliato con l’Agnonese dicono di 4 punti in meno per un patrimonio ancor più dilapidato a ricordare a come sono maturate le sconfitte di Giulianova e Termoli. Curriculum recente che dice come ora la Vis dovrà andare a cercarsi in campi e con avversari più complicati quei punti che non ha trovato in partite ben più alla portata. Daniele Sacchi PESARO Trascorsa una domenica senza campionato per tirare il fiato, ci si getta ora a capofitto in una full immersion che da Jesi (8 febbraio) a Celano (10 maggio) condenserà le 14 gare in cui la Vis Pesaro si giocherà la permanenza in serie D. Che oggi non sarebbe tale per un terzultimo posto che significherebbe retrocessione diretta in quanto distante 8 punti (ne servono meno di 8 perché il playout si disputi) dall’accoppiamento col sestultimo posto contrassegnato dall’Amiternina. I numeri recenti dicono comunque che in questo 2015 la Vis ha spremuto 5 punti dalle 4 gare disputate. Dentro la bagarre salvezza meglio hanno fatto solo Recanatese (8) e Fermana (7). Dote più cospicue che al momento le chiamano fuori dalla griglia playout anche sull’onda di due cambi d’allenatore risultati al momento funzionali al © RIPRODUZIONE RISERVATA cambio di passo. Meno punti della Vis li ha fatti il Giulianova, ma i 4 punti dei giallorossi (che già vivono di una certa rendita accumulata) sono notevoli: 4 robusti pareggi di fila con Fano, Maceratese, Samb e a Recanati. Ne ha fatto uno meno dei pesaresi anche il Termoli che, come la Vis, è accomunata da storie tese con la tifoseria. La curva termolese ha infatti annunciato che diserterà le partite casalinghe in segno di dissenso a taluni personaggi in seno al nuovo assetto societario, mister Casu Il vissino Rossoni Patron Canil: «Il Matelica può puntare ai playoff» CALCIO SERIE D MATELICA Quello che torna in campo oggi dopo un giorno in più di riposo per la riprogrammazione degli allenamenti coincisa anche con lo stop del campionato, è un Matelica deciso a continuare la sua scalata in classifica. Lo scossone tecnico-tattico e morale del dopo Fano ha dato ai biancorossi una nuova identità. La squadra ha ritrovato il ritmo e l'entusiasmo dei tempi migliori ed ora avrà quasi un girone di ritorno per dire la sua, con un organico che è rimasto inalterato, in quanto i nuovi come Benedetti, e Borgese si sono inseriti a dovere e Ferretti (utilizzato ancora poco dal suo arrivo per via delle squalifiche) scalpita per poter dare il suo contributo. Dopo una girone di andata con qualche alternanza di troppo, il Matelica dirà certamente la sua nel ritorno. «Fino a novembre le cose erano andate bene dice il patron Mauro Canil tirando le somme ad oggi - poi c'è stato qualche problemino perché qualcuno aveva la testa altrove e sicuramente potevano fare qualcosina di più. Poi abbiamo aggiustato le cose e siamo tornati ai nostri livelli» LA CLASSIFICA La classifica è ancora corta con i tre punti, anche se la Maceratese è comunque lontana e nella lotta play-off ci sono tante big con cinque squadre racchiuse in tre punti davanti ad un Chieti a -7, ma che non va escluso ancora dai giochi. «Dove può arrivare questo Matelica lo vedremo alla fine - prosegue Canil sul futuro dei suoi sicuramente l'obiettivo sono i play-off e nella migliore posi- Canil, patron del Matelica zione possibile. La squadra ora è più forte e la strada presa è quella giusta». BORGESE LEADER Del resto con Borgese sempre più leader del centrocampo, un Ambrosini incontenibile anche se sfortunato in zona gol come con la Jesina, con Benedetti e Iotti in netta crescita, con Ferretti che scalpita e Api sempre puntuale ad ogni chiamata, unitamente ad un blocco super collaudato dove Moretti ha ritrovato ritmo e posizione, al Matelica nulla è precluso. La distanza dalla capolista Maceratese è enorme, però l’obiettivo per la conquista dei playoff è alla portata. Angelo Ubaldi © RIPRODUZIONE RISERVATA 16 LUNEDÌ 2 FEBBRAIO 2015 IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE BUFERA MARCHE TUTTI I CONSIGLIERI NEI GUAI LE “SPESE PAZZE” CHE FANNO ARRABBIARE I CITTADINI PD 3.270 € ristoranti che la Corte dei Conti ha bocciato 164 € mimose acquistate l’8 marzo 2012 alle segretarie del gruppo per la festa delle donne PDL da 15 a 350 € le cifre di 50 ricevute di ristoranti ALLEANZA PER L’ITALIA 2012 Gruppo Presidente SPACCA 91 € per aver scaricato da iTunes 'navigator', un navigatore di bordo per viaggiare nei paesi stranieri 2.100 L’ANNO TOP € targhe e coppe per torneo di calcio 500mila € € frigorifero DI SPESE PDCI - PRC 150 16,80 € FUTURO E LIBERTÀ 800 € per viaggio a Mirabello dell’11 settembre 2011 con partenza da Civitanova per incontrare il senatore Baldassarri acquisto del libro “Il segreto delle donne, viaggio nel cuore del piacere”. Giustificazione: “da considerarsi utile ai fini dell’aggiornamento” GRUPPO PER LE MARCHE 120 € 1.800 € 340 € cesto di Natale parcheggio auto Olio, farina e frutta Spese pazze, Regione a processo Oltre al peculato c’è anche la truffa La cifra contestata è più di un milione di euro: ipotizzati sequestri Roberto Damiani · ANCONA DOVEVANO fare politica. Hanno fatto anche altro. Come spendere per affari propri (secondo l’accusa) un milione e mezzo di soldi pubblici. Ci sono riusciti senza intoppi dal 2008 al 2012. Poi la sorgente si è gelata per l’apertura di due inchieste: quella penale e quella contabile, che ora sono arrivate al capolinea dopo aver scoperto che i soldi devoluti ai gruppi consigliari per l’attività istituzionale marchigiana erano finiti in viaggi, pranzi, cene, benzina, telefonini, finti convegni e libri improbabili. Sono le spese pazze fatte da una sessantina di consiglieri regionali per i quali ora la procura della Repubblica di Ancona si appresta a chiudere l’inchiesta (iniziata nel 2012) con la richiesta di rinvio a giudizio per peculato. In tre casi, i consiglieri dovranno rispondere anche di truffa: residenze (finte) preferibilmente lontanissime da Ancona per farsi rimborsare spese di viaggio maggiori. Per non correre rischi sul denaro da restituire, sembra che la procura penale e contabile abbiano chiesto al gip o stiano per farlo, il sequestro preventivo delle somme illegittimamente spese da ogni consigliere mettendo i sigilli a indennità e vitalizi. Questo perché tra gli indagati ci sono anche ex consiglieri regionali usciti di scena nel 2010. MA L’ANNO da camicia da forza è stato il 2012, con 500mila euro finiti nelle tasche dei vari consiglieri per spese senza alcuna giustifica- GOVERNATORE E PM Gian Mario Spacca ed Elisabetta Melotti zione. In molti casi non si sono trovati neppure gli scontrini e quando c’erano non specificavano niente. PER QUESTO, visto l’andamento folle, non è stato sorprendente scoprire che il consigliere regionale Enzo Marangoni di Fi sull’onda dell’euforia abbia scritto in quell’anno «Le osterie di Marangoni», costato alla Regione 14 mila euro e giustificato dal consigliere alla Corte dei Conti che stupefatta chiedeva lumi, con questa risposta: «Volevo dare un’immagine al mio gruppo». Molto più argomentato il motivo del consigliere Pdci-Prc Bucciarelli che lo ha portato ad acquistare il libro «Il segreto delle donne, viaggio nel piacere», costato 16.80 euro. Il consigliere si è giustificato dicendo che comprare un libro sull’orgasmo delle donne significava «aggiornarsi sulle pari opportunità perché si era sempre occupato di questa tematica». Come non rimanere colpiti dal consigliere Erminio Marinelli che a Capodanno, il 31 dicembre 2012, ha speso 1530 euro per un convegno sulla sanità a Jesi. Nessuno se n’è accorto, neppure lui. Alla richiesta di spiegazioni ha detto che lo ricordava a malapena: «Quel convegno è stato decisamente un flop». C’è pure l’attuale presidente Spacca, che si è scaricato per 97 euro musica e film. Oppure quel viaggio a Rimini il 2 maggio 2012 dell’assessore Luca Marconi per seguire il ritiro del gruppo religioso «Rinnovamento dello spirito» con vitto e alloggio per 340 euro pagato dalla Regione. Forse al politico Udc il gesto non sembrava un reato, e probabilmente neppure un peccato. Invece, a quanto pare, li ha centrati entrambi. SENZA dimenticare quell’esigenza irrefrenabile di comprare un frigorifero da parte del consigliere Latini, che ha pure acquistato con 2100 euro targhe e coppe per un torneo di calcio tra amici o quel viaggio a Mirabello (Ferrara) dei due consiglieri del gruppo Futuro e Libertà dal costo di 800 euro per partecipare alla festa dell’allora partito di Fini. Avevano spiegato che no, si dovevano incontrare proprio lì con un deputato. Ma erano partiti in 50 con la corriera. I numeri 14.000 euro Ci sono dei libri che lasciano un segno. Quello scritto dal consigliere Enzo Marangoni difficilmente passerà alla storia ma è costato alle casse della Regione 14 mila euro. Il titolo: «Le osterie di Marangoni». 5 anni La marea di numeri analizzata dalla Guardia di Finanza dagli anni 2008 al 2012 (cinque anni) ha portato ad individuare una serie infinita di spese senza alcuna giustificazione 1.530 euro Il convegno «pilota» per capire come venivano spesi i soldi pubblici è quello del giorno di Capodanno del 2012 organizzato dal consigliere Erminio Marinelli e costato 1530 euro. Disse che era stato un «flop» 300 euro Deve aver pensato che la politica può essere anche religione. Ed è per questo che nel 2012 l’assessore Marconi spese 300 euro per partecipare ad un ritiro spirituale a Rimini •• 4 PESARO PRIMO PIANO LUNEDÌ 2 FEBBRAIO 2015 VERSO LE PRIMARIE LA RICETTA DI PIETRO MARCOLINI, IERI MATTINA A URBINO: CON LUI LA MORANI «Fondi europei, la nostra opportunità» «I Comuni devono intercettarli». «Io vecchio? In 30 anni ho accumulato esperienza» DAVANTI ALLA PLATEA Pietro Marcolini con Alessia Morani. A destra, la platea del Collegio Raffaello a Urbino REALISMO, Ottimismo e Solidarietà. Con tre parole d’ordine Pietro Marcolini si è presentato ieri mattina nella sala incisori del Collegio Raffaello alla nutrita platea urbinate che nonostante la bruciante sconfitta alle comunali del 2014 ha ancora voglia di primarie. «Siamo a Urbino per fare tesoro degli errori passati», ha esordito l’instancabile Alessia Morani reduce dall’elezione di Mattarella «e come rappresentante del territorio spero che sia finita la stagione dei localismi. Quando abbiamo sostenuto la candidatura di Urbino a Capitale della Cultura e quando siamo riusciti a collocare Urbino tra i 20 Musei Nazionali c’era Marcolini accanto a me, non altri. La miglior politica per la nostra Regione sarà quella che saprà volare alto, che sappia far sintesi governando una burocrazia regionale capace altrimenti di divorarsi ogni idealismo». Marcolini offre la sua ricetta: «Oggi la grande opportunità è quella delle politiche comuni- IL ‘BUCO’ DELL’EXPO «Assenza inammissibile che ora dobbiamo assolutamente colmare» tarie. I programmi Leader sono stai raddoppiati, da 28 a 60 milioni di euro, ma i comuni dell’entroterra devono essere in grado di intercettare i fondi europei favorendo la creazione delle Unioni dei Co- muni e attrezzando una capacità progettuale la cui efficienza chiede collegialità e professionalità: l’Università di Urbino ha un centro di studi di politiche europee. Sarebbe strategico per i comuni di questo territorio rapportarsi con essa per attrezzare un ufficio di progettazione finalizzata alle risorse comunitarie. Ma il territorio deve sapere esaltare e tutelare le sue qualità, come l’enogastronomia e il paesaggio. Non è concepibile pensare di deturpare le colline e i profili di Piero della Francesca con pale eoliche sui crinali o col fotovoltaico sulle terre più fertili quando abbiamo 1500 ettari di capannoni sfitti sui quali poterli collocare. La regione Marche è una delle prime 4 regioni italiane per virtuosità, a cominciare dalla sanità». L’ASSESSORE al Bilancio e alla Cultura ha poi voluto replicare a chi lo vuole in politica da trent’anni. «Nel 1980, a 28 anni, sono stato consigliere regionale per una legislatura. Poi dal 1985 ho fatto la mia vita civile, ho aperto un consorzio di terziario avanzato, ho collaborato all’Ocse come esperto di sviluppo locale, ho insegnato a contratto Economia Politica all’Università di Urbino e sono entrato in Regione come Dirigente nel 1996. Qualcun altro è stato fermo, in questi trent’anni, mentre io ho acquisito competenze ed esperienze che ora posso mettere a disposizione, senza camuffamenti anagrafici.». Sull’assenza di eccellenze imprenditoriali della nostra Provincia all’Expo, Marcolini rassicura: «è una lacuna inammissibile, che dobbiamo colmare, come quella sulle infrastrutture: la Fano-Grosseto è una scelta strategica su cui abbiamo proposte concrete e operative». Tiziano Mancini CUCINA & POLITICA BEN 15 VOLONTARIE PER IL TRIPUDIO DI TAGLIATELLE. SOSTEGNO A CERISCIOLI Quasi 300 persone a Villa Fastiggi per la cena di Sant’Antonio NOTEVOLE partecipazione alla tradizionale cena di Sant’Antonio, protettore degli animali, tenutasi sabato all’Arci di Villa Fastiggi, organizzata dalla Lega dei Coloni, con la regìa di Giorgio Baldantoni, la collaborazione dei volontari guidati in cucina da Eros Del Fattore, per il servizio da Edera D’Angeli e il presidente della Circoscrizione, Luca Di Dario. C’erano quasi 300 persone, giunte per degustare le tagliatelle fatte in casa da 15 volontarie che hanno confezionato ben 80 sfoglie con 250 uova ed altre prelibatezze. La conviviale è stata anche l’occasione per fare beneficenza a favore dell’associa- zione per la lotta contro l’infarto del professor Ernesto Sgarbi; l’associazione Amici azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord presieduta da Cesare Venturi e per il Comitato di solidarietà di Villa Fastiggi (Caritas parrocchiale, consiglio di quartiere, Arci, Coop, Auser, Banca di Pesaro). Clima più piacevole del solito, vista l’elezione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma soprattutto per il successo della convention tenutasi all’Astra per la presentazione del candidato alle primarie del centrosinistra alla Regione, Luca Ceriscioli. TRA I PRESENTI, reduci da Roma, due grandi elettori, il parlamentare Marchetti e il consigliere regionale Ricci; il vice sindaco Vimini, gli assessori Biancani, Delle Noci e Mengucci, diversi consiglieri comunali, il segretario del Pd Gostoli, i presidenti dell’Aspes Pieri e dell’Avis Gemmellaro, la segretaria comunale Deborah Giraldi con Arceci, medici, avvocati, ingegneri, industriali e professionisti. C’erano anche il parroco di San Pietro in Calibano, padre Lucio con il vice, padre Luigi, che ha ringraziato gli organizzatori, ma soprattutto i volontari che hanno permesso la scoppiettante serata. Luigi Diotalevi POLITICI, PARROCO, E... A sinistra lo staff dei cuochi, nelle altre foto i vari momenti della serata di Villa Fastiggi FANO E URBINO LUNEDÌ 2 FEBBRAIO 2015 CARNEVALE A FANO 7 •• LOTTERIA, ECCO I NUMERI ESTRATTI NEL CONCORSO DI IERI 1° premio: serie Beppe Nappa n° 423 (buono 250 euro al Conad Sant’Orso - Flaminio) 2° premio: serie Rugantino n° 454 vince una city bike “Bargnesi di Cascioli” 3° premio: serie Scaramuccia n° 411 vince un cesto di prodotti Azienda Guerrieri Anche Fido è protagonista della festa Le divertenti sfilate degli animali «NON SI potrà certo dire che al Carnevale di Fano non c’era neanche un cane!». La battuta del presidente dell’Ente Carnevalesca Luciano Cecchini sottolinea, felicemente, il successo della prima edizione del Carnival dog party, il Carnevale degli animali che ieri mattina ha rappresentato una simpatica «apertura» della prima domenica di sfilate. Per una volta tanto la passerella è stata dedicata ai migliori amici dell’uomo e in particolare ai cani ospiti del canile comunale che le volontarie dell’associazione che ne cura la gestione hanno presentato alla città in... abbigliamento carnevalesco con lo scopo di diffondere la cura e l’adozione di questi sfortunati animali abbandonati. Non sono, comunque, mancate anche «mise» in tema con la festa: cani mascherati da Arlecchino, Biancaneve, ecc, che dopo la iniziale foto di rito hanno compiuto la loro brava parata lungo il percorso carnevalesco tra la curiosità degli spettatori e l’interesse delle televisioni nazionali (RaiDue) e locali (FanoTv). FOTOGALLERY Le immagini più suggestive della sfilata di ieri del Carnevale di Fano si possono vedere nel nostro sito internet all’indirizzo www.ilrestodelcarlino.it/fano LA SFILATA APPLAUSI AI CARRI. C’ERA ANCHE IL “TESTONE” DI RENZI Avvio splendente, 30mila persone BUONA la prima. Parte bene il Carnevale di Fano con la prima sfilata che, nonostante una temperatura rigida e un cielo grigio, è stata un bel crescendo fino alla spettacolare «luminaria», la parte più d’effetto scenico, purtroppo appannaggio solo di che è rimasto sino alla fine. I tre botti canonici e migliaia di coloratissimi «prendigetto» hanno segnato la partenza del corso di fronte a un pubblico che ha via via riempito viale Gramsci, calcolato tra le 25-30mila persone. A lato, i simpaticissimi “Minions” che piacciono non solo ai bambini. Sopra, altri scatti del Carnevale di ieri. Tantissimi gli animali con il costume. Anche per loro questa è una festa che non si dimentica OSSERVATA l’ordinanza di non usare ombrelli e bombolette spray, che ha soddisfatto il sindaco Massimo Seri: «Ringrazio tutti per questa bella risposta di civiltà. Le migliaia di persone presenti hanno testimoniato il valore del nostro Carnevale, dei maestri carristi e di quanti da mesi sono impegnati a realizzare questo storico appuntamento così amato». Ad aprire gli sbandieratori de «La Pandolfaccia» e il «Pupo» Pinocchio, un sindaco «Bugiardon». I carri piccoli «Te dag el Brudett» che promozionava il Festival del Brodetto, evento irrinunciabile dell’estate fanese, le mascherate a piedi «I Minion» dell’associazione «Laboratorio Geniale»; quella in gommapiuma dei pinguini, delfini e simili di «Costa Parchi» realizzata dal «Laboratorio Geniale» e Daniele Mancini Palamoni, «Caccia Grossa» di Acqualagna e ORDINANZA RISPETTATA La gente ha seguito quanto chiesto dal Comune: niente bombolette spray e ombrelli «Le Bici» di Montegranaro. Poi i giganteschi carri di prima categoria, alti 18 metri, imponenti e animati da indovinate coreografie, a iniziare dai due disegnati e realizzati da Matteo Angherà e Luca Vassilich: «Halloween Circus Party 2015» su cui sventolava un tricolore «beneaugurante» al neo Presidente della Repubblica Mattarella e «La Forza delle Maschere», inno d’amore al Carnevale. Suggestiva l’animazione e il carro «Le Battaglie del Metauro» realizzato da Paolo Furlani e da «Gommapiuma x caso». A chiudere la sfilata «...Nel paese delle Meraviglie», disegno e realizzazione di Ruben Eugenio Mariotti, in cima al quale troneggiava il gigantesco e realistico «testone» del premier Renzi e il carro della «Musica Arabita» con su la «Borghetti Bugaron Band». Quasi tutte piene le tribune, con molte mascherate e copiosi getti, tra i quali pacchi di pasta da mezzo chilo, chiaro segno dei tempi. Qualche pausa di troppo ha portato il secondo giro, quello più atteso del «getto» (la cui consistenza suggeriamo di rivedere...) alle prime ombre della sera, così i carri hanno dovuto accendere le luci, producendo un effetto ancora più bello ed emozionante. I premi. Il Concorso miglior palco mascherato è stato vinto da «What’s Appa» (palco 37, 38, 39), seguito dal dolcissimo «Tiramakì» (32, 33) e da «I love Spritz» (34, 35). Per quel che riguarda la lotteria, il biglietto è valido per l’estrazione del 17 febbraio (in palio una Opel Corsa). s. c. Lunedì 2 Febbraio 2015 3 MARCHE Online www.corriereadriatico.it L’Udc spariglia l’alleanza e torna Cesa In pista per le primarie di coalizione Marcolini, Ceriscioli, Fioretti e Donini. Cencetti: “Marche 2020 non partecipa” CENTROSINISTRA IN FERMENTO MARIA CRISTINA BENEDETTI Ancona In fila per quattro: Marcolini, Ceriscioli, Fioretti e Donini. Col resto di uno: Marche 2020 che torna a ribadire il portavoce e fondatore Stefano Cencetti “non parteciperà alle votazioni delle primarie di coalizione del centrosinistra per le regionali e di conseguenza non supporterà nessuna delle candidature”. Un nota bene - quello arrivato ieri a metà pomeriggio - che non toglie, né sposta: è di qualche settimana fa il no grazie del segretario Pd Comi al Governatore Spacca. Una chiusura con un margine di ripensamento che, fin da subito, era pari a zero: Marche 2020 col centrosinistra non c’azzecca, era la sintesi del messaggio fatto arrivare a destinazione dal leader dem. E nessuno che l’abbia rispedito al mittente, figuriamoci potrebbe persino tornare utile al Governatore in caso di brusca sterzata altrove: nessuna volontà, nessun cambio di casacca, ma percorso (quasi) obbligato. Morale: tutta colpa del Partito democratico se qualcosa si sfilaccia. Intanto “Il partito dei presidenti è impegnato nella costituzione di Area Popolare con Ncd e Unione di centro” μ Gli assessori Cencetti torna a piazzare qualche puntino sulle “i” a proposito di “inopportune e strumentali dichiarazioni” sul supporto della formazione politica di Solazzi e Spacca ai candidati delle primarie. “Marche 2020 - spiega è impegnato e concentrato nella costituzione di Area Popolare, una coalizione di moderati con Ncd e Udc e si presenterà con una propria lista, un proprio programma e un suo candidato presidente alle prossime Regionali, con la mission di rendere protagonista del presente e certezza del futuro la collettività regionale tutta”. Un passo indietro. Appena 24 ore prima era arrivata la sintesi degli alleati che approvavano il regolamento Pd per lo svolgimento delle consultazioni di coalizione. E, nello stesso documento, c’era spazio pure per l’Udc che confermava l’alleanza. Firmavano il tutto i segretari delle forze politiche alleate che parteciperanno alle primarie: Ennio Coltrinari, Idv; Lorenzo Catraro, Psi; David Favia, Cd; Gianluca Carrabs, Verdi; Sandro Donati, Popolari. “Il regolamento, così come avanzato dal Pd - scriveva il gruppo dei cinque - dopo l’approvazione sancita dalla riunione della direzione regionale del 24 gennaio, è stato condiviso e sottoscritto da tutti gli alleati”. Punto, ma non a capo perché l’Udc, col suo segretario regionale, Antonio Pettinari, “ha formalizzato l’alleanza strategica con il Pd e il centrosinistra alle prossime elezioni regionali, ma non la partecipazione alle primarie”. Ci risiamo: Pettinari, che viaggia in compagnia di Viventi, Marconi e Camela, insiste a non volersi Sopra, i presidenti Gian Mario Spacca e Vittoriano Solazzi a confronto Dall’alto, l’assessore Pietro Marcolini e l’ex sindaco Luca Ceriscioli allontanare dall’area democratica anche se, a livello nazionale, i centristi stanno lavorando per definire il perimetro di Area Popolare che, tradotto in sigle, dovrebbe essere la fusione a freddo tra Ncd, Ucd coi popolari dell’ex ministro Mario Mauro che rafforzano il fronte. Un asse Pettinari insiste e formalizza l’alleanza strategica con i dem e il centrosinistra centrista che, tuttavia, è già spartiacque. L’ ipotesi, prontamente respinta dal portavoce di Marche 2020, e che attraverso quest’Area il partito dei presidenti (Spacca&Solazzi), fatto accomodare alla porta da Comi, possa rientrare dalla finestra: si potrebbero, insomma, riaprire i giochi a centrosinistra. Scenario liquidato subito da Cencetti con un: “inopportuno e strumentale”. Rafforza il concetto, se ancora ce ne fosse bisogno, il leader regionale di Ncd, Francesco Massi: “Le bocce sono fer- al Bilancio e agli Enti locali si confrontano con lavoratori e sindacati “Province, non rischiate il posto” IL RIORDINO Upi: le Regioni devono fare la loro parte Ancona · Assicurare i posti di lavoro dei dipendenti delle Province e i rispettivi servizi ai cittadini. Gli obiettivi da raggiungere sono questi per Pietro Marcolini che nei giorni scorsi ha incontrato lavoratori e rappresentanti sindacali ad Ancona. Con lui anche il vicepresidente con delega agli Enti Locali Antonio Canzian. “Non dovete temere per il vostro posto di lavoro - ha detto Marcolini - Le funzioni non fondamentali saranno assegnate alla Regione. Il personale delle Province sarà trasferito. La trattativa con il Governo nazionale è aperta e le Regioni devono essere unite nel condurla. Noi non siamo la causa del problema. Cercheremo di essere, se messi nelle condizioni di farlo, la soluzione. Solo con l’ultima legge finanziaria le Regioni hanno subito tagli per 5,2 miliardi di euro, ma le Marche si presentano a Roma come uno dei pochi Enti che ha fatto i propri compiti e ha assorbito i tagli senza finora penalizzare i servizi”. Per quanto riguarda le Province, l’intenzione è quella di far approvare la legge sul riordino prima della scadenza della legislatura. Oggi l’assessore Canzian porterà la proposta di legge in giunta. “Poi - anticipa - sarà avviato il confronto in Assemblea regionale. Siamo arrivati a questo documento dopo esserci confrontati con sindacati, Comuni e Province. La madre di tutte le LE REAZIONI Ancona Gli assessori Mezzolani e Canzian battaglie sarà reperire risorse”. Presenti all’incontro anche l’assessore alla Formazione e al Lavoro Marco Luchetti e quello alla Sanità Almerino Mezzolani, entrambi coinvolti per le competenze seguite e perché la circolare Madia ipotizza anche l’impiego di personale nell’ambito sanitario. Tra i servizi, secondo la recente circolare Lanzetta/Madia, quelli legati ai Centri per l’Impiego sono stati lasciati in sospeso. Il Governo ha intenzione di isti- Obiettivo: far approvare la legge prima di fine legislatura. Canzian oggi porterà la proposta in giunta tuire un’Agenzia Nazionale. Stesso discorso per il personale della Polizia Provinciale. Da parte dei lavoratori è arrivata la richiesta di maggiore impegno da parte dei parlamentari marchigiani di ogni schieramento a incidere su successive scelte del Governo al riguardo. “Dobbiamo rendicontare l’operato delle Province - ha aggiunto Marcolini - per far capire ai cittadini quanto siano strategici i servizi che erogate. La legge deve essere fatta in questa legislatura. Ai primi di marzo, dopo le primarie, con l’approvazione del rendiconto e dell’assestamento di bilancio, saremo in grado di dire con precisione dove attingere le risorse necessarie”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA “Positivo che il Governo cerca di fare chiarezza sul processo complesso e delicato di ricollocamento di circa 20 mila dipendenti delle Province. Ora le Regioni devono fare la loro parte”. Lo dichiara il Presidente dell'Upi, Alessandro Pastacci, a proposito della circolare emanata dal ministero della Pubblica amministrazione, che chiarisce alcuni nodi rispetto al processo di ricollocazione del personale soprannumerario delle Province, a seguito dell’attuazione della Legge 56/14 e della Legge di stabilità 2015. “Chiediamo alle Regioni - sottolinea Pastacci - di accelerare i processi di riordino delle funzioni delle Province, così da poter ricollocare subito il personale non impegnato nelle funzioni fondamentali delle Province. Resta però ancora aperta l’emergenza legata ai tagli ai bilanci della legge di stabilità: emergenza che in questi giorni rileva Pastacci - sta mostrando i suoi effetti reali, con servizi essenziali, come il trasporto e l’assistenza ai disabili, che chiudono, e strade su cui non è possibile spazzare la neve o gettare il sale per mancanza di soldi. Su questo - conclude continuiamo ad aspettare una risposta dal Governo”. me: stiamo aspettando le decisioni da Roma poi, entro fine settimana, mi confronterò coi colleghi locali”. E sull’insofferenza di Pettinari taglia corto: “L’Udc è diviso esattamente in due”. Fine della trasmissione con un annuncio in cronaca: il segretario nazionale dell’Udc Cesa in questi giorni tornerà nelle Marche per mettere ordine. Chissà. Se il grande centro può attendere, accelerano Marcolini il candidato alle primarie di centrosinistra al quale strizzano μ Parla l’occhio i renziani; e Ceriscioli, preferito dai giovani e dal gruppo dei sindaci. Il primo, l’ assessore regionale al Bilancio, rilancia da Urbino, durante la tappa domenicale. “Ho accettato di correre - è il suo scatto - perché sono stato proposto come una candidatura unitaria. Ceriscioli e Ricci sono stati i primi a propormi. Ora leggo che sono in Regione da 30 anni e che è ora di cambiare. In questi anni non sono sempre stato in Regione, ma mi sono dedicato ad altro”. Si mette a disposizione ed elenca le sfide da affrontare: “Dobbiamo lavorare su tre fronti: quello economico, quello sociale e quello istituzionale”. Rivendica i risultati raggiunti: “Le Marche - proclama - sono una regione sana che può pretendere un ruolo nazionale grazie a quanto siamo riusciti a fare nel governo dei conti pubblici e della sanità”. Sull’altro fronte c’è Ceriscioli, ex sindaco di Pesaro, che da Ancona risponde a tono: “Dopo dieci anni di Regione guidata da Spacca - è l’attacco - bisogna cambiare. Succede anche nei Comuni”. E ricorda, come sindaco di Pesaro per due mandati: “Ogni stile di governo ha i suoi punti di eccellenza e i suoi limiti, dieci anni sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi prefissati. Poi bisogna fare emergere energie nuove”. Tra i due litiganti ci prova - a scendere nell’arena delle primarie - anche il leader dell’area civatiana Luca Fioretti che è anche vicesegretario del Pd. Il quarto vien da sé: è Ninel Donini che, sotto il segno dell’Idv, punta a una Regione gentile. E, allora, tutti in fila per quattro. © RIPRODUZIONE RISERVATA il segretario regionale Giannotti Il distinguo dei Popolari “Sulla squadra vedremo” Ancona Ancora un distinguo, l’ennesimo sul terreno ardito delle primarie di coalizione. Al motto di prima i fatti poi i nomi che si converte in prima i programmi poi le alleanza, stavolta tocca ai Popolari per l’Italia. Che escono allo scoperto per dire chiaro che “non parteciperanno alle primarie di coalizione del centrosinistra per la scelta del candidato presidente di Regione”. Una dichiarazione che ha un nome e un cognome: la questione è stata precisata nei giorni scorsi dal segretario regionale dei Popolari Roberto Giannotti. Che insiste: “La scelta delle primarie di coalizione - spiega Giannotti - è una decisione unilaterale del Partito democratico che non ci appartiene”. Ognuno il suo fronte. E ancora, sempre secondo Giannotti, anche la partecipazione all’alleanza è tutta da valutare: “A prescindere dalla presenza in maggioranza in Regione dice il segretario - decideremo la nostra collocazione alle prossime elezioni regionali in base ai programmi, al quadro delle alleanze e ai candidati”. Ancora un distinguo, l’ennesimo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lunedì 2 Febbraio 2015 T: 0721 31633 FANO E: [email protected] XI F: 0721 67984 Carnevale senza ombrelli, un successo Quasi 30 mila persone alla prima sfilata. Applaudita la soluzione dei carri già posizionati Brodetto e dolci I GIORNI DELL’ALLEGRIA Il turista preso per la gola SILVIA FALCIONI Fano Una folla festante, munita di prendigetto che ha definitivamente fatto dimenticare l'ombrello. E' partita ieri cdavanti a 30 mila persone, la prima sfilata carnevalesca che si è distinta per diverse novità. La più attesa era quella della scomparsa degli ombrelli in aria usati per raccogliere dolciumi: grazie all'ordinanza del sindaco Seri che vietava tale pratica, ieri di ombrelli, nonostante qualche piccola goccia di pioggia, se ne sono visti pochi. Qualcuno isolato ha fatto la sua comparsa all'inizio del pomeriggio per poi sparire grazie ai controlli effettuati dalle forze dell'ordine e dai volontari della protezione civile. Altra novità è stata la partenza dei carri, già posizionati lungo il percorso al momento dei botti che sancivano l'inizio della festa, in modo da dare la possibilità ai visitatori di trovare l'intero viale già animato al loro arrivo. I presenti hanno quindi potuto ammirare il Pupo, "El Bugiardon", i maestosi carri allegorici, tra cui la riproposizione di "Halloween Circus Party 2015" e "La Forza delle Maschere", firmati da Matteo Angherà e Luca Vassilich, e i carri di seconda categoria "Te dag el Brudett", realizzato da Daniele Mancini Palamoni, e "Allegria" di Giorgio Bargnesi. Non è mancata come sempre la satira politica, con una gigantesca e ben riuscita riproduzione del Premier Matteo Renzi, che troneggiava sul nuovissimo carro "...Nel Paese delle Meraviglie" di Ruben Mariotti, che ispirandosi alla nota favola ha ricreato il luogo fantastico con i suoi personaggi, discostandosi però dalla fiaba grazie all'introduzione del politico, rappresentato ancora in fasce appoggiato su un fungo. Altro carro nuovo è stato "Le Battaglie del Metauro", ideato da Francesco Simoncini, disegnato da Paolo Furlani che lo ha realizzato insieme all'associazione Gommapiuma x caso: la figura imponente di un generale dell' antica Roma, impersonato dal sindaco Massimo Seri, si ergeva a bordo di una biga trainata da prodi legionari. A chiudere la sfilata è stato un tocco di rosa, cioè L’ANTEPRIMA Fano Familia Nova, che avevano tra le loro fila il più anziano tra i partecipanti: un 99enne. Ma la mattina si è contraddistinta anche per il nuovo aspetto "animal friendly" dell'evento: per la prima volta a sfilare dal Ponte Storto fino all'Arco d'Augusto sono stati i cani dell'associazione Melampo, ospitati nel canile comunale in attesa di una famiglia. La giornata si è conclusa con la lotteria, questi i numeri estratti: il primo premio, un buono spesa da 250 euro, serie Beppe Nappa numero 423 già assegnato alla fanese Paola Righi, il secondo premio, una city bike, alla serie Rugantino numero 454 e il terzo premio, un cesto di prodotti, alla serie Scaramuccia numero 411. "Bello da vedere, dolce da gustare" recita lo slogan del Carnevale più antico d'Italia e il gusto non è mai stato tanto protagonista come quest'anno. Un dolce dedicato alla festa, la valorizzazione in chiave carnascialesca della storica moretta e persino l'abbinamento con un piatto della tradizione marinara come il brodetto: con queste tipicità dell' enogastronomia fanese si sono aperte le anteprime dei festeggiamenti, partite già venerdì con l'inaugurazione del "palabrodetto", uno stand riscaldato nella zona del Pincio dove per tutti i fine settimana del Carnevale saranno servite prelibatezze a base di pesce. Ogni piatto è firmato da Daniele Bocchini, rinomato chef de "Il Bello e la Bestia", che spiega la nascita dell' idea: "Siccome quest'anno tra i carri realizzati ce n'è uno dedicato al brodetto, abbiamo pensato di cogliere l'occasione per far gustare anche ai turisti. Sabato è stato anche il momento del dessert, con il dolce dedicato al Carnevale realizzato da Matteo Cavazzoni del Caffè Centrale, che ha allestito una maxi torta alta quasi 1,5 metri. Le anteprime carnascialesche però non si sono limitate all'enogastronomia, anche in omaggio all' Expo 2015, ma sono state dedicate alle tradizioni fanesi, come il prendigetto, un cono di cartone ideato dall'artista Paolo del Signore allo scopo di raccogliere i dolciumi lanciati dai carri allegorici. Una nuova versione del prendigetto è stata donata sabato sera al pubblico del Teatro della Fortuna. La serata si è poi conclusa con il divertente spettacolo dei comici del San Costanzo Show, diretti da Oscar Genovese: "Non aprite quella sporta", dedicato all'attore Peppe Nigra. ©RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Una folla di circa 30 mila persone ha seguito ieri la prima sfilata del Carnevale. Spariti gli ombrelli e spazio ai prendi getto FOTOSERVIZIOPUCCI I quattro carri maggiori protagonisti della domenica a Fano. Con loro anche il Pupo mascherate e composizioni di minori dimensioni "E' Arabita", un direttore d'orchestra declinato al femminile situato sopra il tradizionale carro della Musica Arabita, ideato da Samanta Bartolucci e realizzato da Anna Mantovani, Daniele Mancini Palamoni e associazione Carristi Fanesi. Intanto la mattinata della prima domenica è stata dedicata soprattutto ai nonni, che non hanno perso occasione di divertirsi con costumi e accessori; a sfilare sono stati gli aderenti ai circoli anziani della città e anche gli ospiti del centro Estratti anche i numeri vincenti della lotteria I biglietti sono validi anche per l’estrazione finale Lunedì 2 Febbraio 2015 7 LETTERE&COMMENTI LE LETTERE VANNO INVIATE A: Corriere Adriatico via Berti 20, 60100 Ancona T: 071 4581 E: [email protected] F: 071 41989 Conoscere le lingue, anche la scuola d’infanzia parla inglese Roma Anche la scuola dell'infanzia parla inglese. Si tratta solo di un abc proposto in chiave ludica, dei primissimi rudimenti verso quel “fluently english”, o in generale quell'ottima conoscenza di più lingue, che in un mondo sempre più globalizzato diventa il passaporto per il successo lavorativo. Negli ultimi tre anni a proporre forme di insegnamento di lingua straniera, inglese in primis (96,5%), è stato l'84,8% degli istituti. Un'offerta che piace molto a genitori e maestri di scuola primaria, ma che allo stesso tempo mette in luce la necessità di «intervenire in modo sistemico sulla formazione dei docenti». Circa uno su 5, infatti, ha un'abilitazione (livello A2) «decisamente inferiore» a quella richiesta a un docente di lingua straniera (livello B2). È quanto emerge dal primo Rapporto di monitoraggio sulle esperienze di insegnamento/ sensibilizzazione alle lingue straniere nella scuola dell'infanzia del ministero dell'Istruzione, che sarà presentato nei prossimi giorni e che ha analizzato, tramite questionario, le attività di un campione di 1.740 scuole (1425 statali e 315 paritarie) di 18 re- gioni; 257.713 i piccoli allievi coinvolti, di cui 29.150 non italofoni. L'84,8% delle scuole intervistate dichiara di aver attivato forme di insegnamento della lingua straniera, mentre il 53,4% ha attivato forme di sensibilizzazione alle lingue. Il 48,7% ha avviato entrambe le proposte. Potrebbe essere un buon inizio per un sistema scolastico che, nei “Indirizzo” per le primarie Ma un docente su cinque ha l’abilitazione inferiore alla richiesta LA RICORRENZA VENEZIA DOMENICA 1 FEBBRAIO E’ la Candelora E dall’inverno semo... fora! Effetti speciali per il Carnevale Venezia È partita sulle note magiche del pianista “fuoriposto” Paolo Zanarella e si è conclusa con l'assalto delle migliaia di turisti e veneziani ai 25mila “cicchetti” offerti dagli stand gastronomici allestiti dall'Aepe in Rio de Cannaregio la Festa veneziana sull'acqua che ha, di fatto, concluso ieri il primo weekend del Carnevale di Venezia 2015, “La festa più golosa del mondo”. Una giornata iniziata sotto il segno dell'alta acqua che ha solo reso più affascinante l'esibizione del pianista padovano Zanarella che appeso con il suo piano pianoforte ad una gru sospesa sull'acqua della Laguna all'altezza di Punta della Dogana ha salutato la partenza del corteo di barche delle remiere veneziane che ha sfilato lungo tutto il Canal Grande per poi tuffarsi in Rio de Cannaregio nel tanto atteso bagno di folla. Calorosa e come sempre partecipata, malgrado qualche piccolo disagio dovuto all'alta marea, l'accoglienza in uno dei cuori pulsanti della Venezia popolare dove il corteo formato da oltre 100 imbarcazioni storiche della voga veneziana con a bordo 500 vogatori mascherati. © RIPRODUZIONE RISERVATA μ 150 NECROLOGIE PARTECIPAZIONI SERVIZIO TELEFONICO orario: TUTTI I GIORNI COMPRESO I FESTIVI dalle 09.00 alle 19.30 800 893 426 Fax 06.37708483 E-mail: [email protected] Abilitati all’accettazione delle carte di credito · piani e nelle intenzioni del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, vede l'introduzione dell'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera (Clil) già dalla primaria. Alla scuola dell'infanzia, nella metà dei casi, è un docente interno a tenere le “lezioni”. La maggior parte possiede una laurea abilitante, una laurea in lingue o un diploma magistrale ed è qualificata per l'insegnamento di una lingua straniera. Una fetta di questi, però, impegnata sia nelle attività di insegnamento (20,7%) che in quelle di sensibilizzazione (16%), ha un livello di anni fa Firenze capitale d’Italia Firenze Il 3 febbraio 1865 Firenze divenne capitale d’Italia, e lo rimase per cinque anni. Centocinquanta anni dopo Firenze ricorda questo evento con tantissime iniziative che cominciano proprio domani, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, con la cerimonia di commemorazione dell'arrivo a Firenze del Re d'Italia Vittorio Emanuele II. Tra gli ospiti l'attore Toni Servillo, che leggerà alcuni brani, e lo scrittore e archeologo Valerio Massimo Manfredi. Ci sarà anche sindaco di Torino Piero Fassino, la città da cui fu trasferita la capitale del Regno d'Italia, e il presidente del Comitato promotore Firenze Capitale Eugenio Giani. © RIPRODUZIONERISERVATA ...il 2 febbraio si festeggia la “Candelora” che trae origine da un'antica festa pagana denominata “Lupercalia”, connessa al culto antico della Madre Terra, tesa a rappresentare i riti della sessualità e della fertilità. “Candelora candelora dell'inverno semo fora. Ma se piove e tira vento nell'inverno semo dentro”. Così recita il detto popolare, dal che dovremmo dedurne che siamo ancora nel pieno dell'inverno, visto il maltempo che imperversa... Ciò non toglie che dal punto di vista astrologico a partire dai primi di febbraio si avverte, almeno nello spirito, l'inizio della primavera. Certo non è la primavera astronomica... è un'avvisaglia di primavera. Questo è un periodo di freddo intenso ma riprende a crescere la durata del giorno ed anche l’aria a volte si addolcisce ed invita i piccoli germogli, che stentano a uscir dal suolo, ad avventurarsi fuori alla luce del sole... In questi giorni sentiremo un'aggiunta di energia, chiamiamola una scorta psico-energetica, che consente di affrontare condizioni straordinarie e crisi acute - come avviene talvolta alle piantine che si avventurano al sole e ricevono invece la gelata - è una questione di vita o di morte! Il significato recondito della Candelora sta a rappresentare l'incontro-scontro degli opposti: Yang (il caldo), Yin (il freddo). Un momento questo che presuppone un cambiamento ineluttabile. E la spinta viene da quella “terza parte” (la continua mutazione) che conduce al rinnovamento della vita. L’organismo vivente è in stretta correlazione con tutto ciò che lo circonda. Ad alcune cose è affine ad altre è in antagonismo. Saper far fronte a situazioni estreme mantenendo un equilibrio di mente e di corpo, deriva dalla capacità dell’organismo di integrare e aggiustare al suo funzionamento le diverse energie vitali. L’acqua, il cibo, il freddo, il caldo, il moto, la quiete, il sonno la veglia, la pulizia e l’influenza spirituale…. La somma di tutti questi fattori, abilitazione (A2) «decisamente inferiore» a quello solitamente richiesto (B2). Di contro, invece, ci sono docenti con livelli di competenza molto alti, C1-C2, presenti per il 25,4% nelle attività di insegnamento e per il 14,8% nelle attività di sensibilizzazione. Le “lezioni”, prettamente a carattere ludico, hanno cadenza settimanale (62,5%) e durano più di 30 minuti (68,2%). Sono rivolte in particolare ai bambini dai 5 anni (46,3%). Solo il 15,9% delle scuole statali e il 27,9% di quelle paritarie ha un'aula dedicata alla didattica. In generale, nella maggioranza dei casi (62,3%) per queste attività non vissuti correttamente, è salute. Perciò accettiamo il freddo dei “giorni della merla” e le avvisaglie di primavera della “benedizione delle candele”, simbolo quest'ultimo della luce che avanza! PAOLO D'ARPINI TREIA LA POLEMICA Futuro Saipem Il doppio impegno dell’on. Ricciatti Saipem, gli atti continuano, veniamo a sapere dalla stampa locale e da Lara Ricciatti, autonominatasi difensore dei dipendenti Saipem, che l’Eni per ora non la vende, per ragioni fumose e legate al valore della ditta stessa. Ma è da più di un mese che si legge sulle pagine economiche dei giornali che l’Eni ha deciso di non vendere più la Saipem, perché il valore è arrivato talmente in basso che non si sarebbe trattato più di una vendita ma di una svendita. Tutto questo è avvenuto perché lo scellerato governo italiano ha aderito alle sanzioni che l’Europa e la Nato hanno applicato alla Russia per i fatti dell’Ucraina, tutto questo per difendere i nazionalisti ucraini. La Russia da par suo ha reagito, bloccando i lavori per la costruzione del metanodotto che dalla Russia sarebbe arrivato in Italia attraverso la Bulgaria e l’Albania, che avrebbe dovuto costruire la Saipem. Anche alcune aziende meccaniche fanesi, per loro ammissione, hanno visto bloccati i loro affari con la Russia. Allora ci domandiamo che lavoro fa la Ricciatti in Parlamento che dice di voler difendere i lavoratori, ma al tempo stesso difende le sanzioni alla Russia: da un lato sembra voler difendere il posto di lavoro, dall’altra lavora per togliere il lavoro, una contraddizione che la dice lunga sul lavoro svolto da certi onorevoli per cui la politica è un optional di vita. GABRIELE GERBONI FANO @ Inviate le vostre lettere all’indirizzo e-mail: [email protected] sono chiesti costi aggiuntivi alle famiglie. L'inglese è la lingua più gettonata tra quelle insegnate (96,5% delle scuole) nelle scuole prese a campione, ma ci sono anche percorsi didattici dedicati al francese (1,62%), allo spagnolo (0,81%), al tedesco (0,5%) e alle lingue emergenti come cinese (0,07%) e arabo (0,5%). Dai questionari, conclude il rapporto, «non emergono però iniziative per l'insegnamento o la sensibilizzazione a lingue come il rumeno o l'albanese, ormai prevalenti tra la popolazione non italofona». © RIPRODUZIONE RISERVATA μ Mercoledì Testimoni di giustizia in piazza Roma Un gruppo di testimoni di giustizia - cittadini che hanno scelto di denunciare intimidazioni, racket, estorsioni e che spesso hanno dovuto abbandonare la propria casa e il proprio lavoro per essere nascosti in località protette - mercoledì sarà davanti a Palazzo Chigi per un sit-in pacifico. Chiedono al Governo Renzi il decreto attuativo del provvedimento che prevede che loro, al pari delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, possano accedere ad un programma di assunzione in tutte le pubbliche amministrazioni, dello Stato e degli enti locali. «Viviamo anni di sofferenze e umiliazioni - raccontano alcuni di loro - e solo per aver denunciato, molti di noi vivono in condizioni al limite della dignità. La lotta alle mafie deve essere un atto concreto, non si possono abbandonare uomini e donne che hanno puntato il dito facendo condannare mafiosi e corrotti. Questa legge deve essere una priorità del Governo Renzi». Il sit-in, è stato annunciato, sarà ad oltranza. «Noi protesteremo con la compostezza e la dignità che ci ha sempre contraddistinto», concludono gli organizzatori. Non tutti i testimoni di giustizia (in Italia sono in questo momento 85) aderiscono però a questa iniziativa: l'associazione testimoni di giustizia, di cui è presidente Ignazio Cutrò, imprenditore edile siciliano e testimone di giustizia costretto nei giorni scorsi alla chiusura della propria azienda, per esempio, non vi prenderà parte. «Il decreto attuativo sappiamo che è pronto - spiega - manca solo la pubblicazione, dunque non ha senso protestare. È certamente un provvedimento che attendiamo da tempo e con speranza, ma siamo fiduciosi». © RIPRODUZIONE RISERVATA