02 febbraio 2015 - Movimento 5 Stelle Fano

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02 febbraio 2015 - Movimento 5 Stelle Fano
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 02/02/15-N:
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rilancia l’Alfa
Il campionato
Lazio, brutto ko
a Cesena: 2-1
Pari della Juve
vince il Napoli
Larcan a pag. 17
Ursicino a pag. 11
De Bari e Zagnoli nello Sport
Dopo l’elezione
Legge elettorale
e magistrati
test immediati
per il Colle
TUTTO
IL MEGLIO
DI ROMA
IN UN’APP
Riforme, la mossa di Mattarella
Domani il giuramento, l’invito a Berlusconi all’insediamento del Quirinale per svelenire il clima
Telefonata con Ciampi, visita da Napolitano. Dal predecessore i consigli per affrontare i 7 anni
`
`
Giovanni Sabbatucci
Marco Conti
L’
elezione al quarto scrutinio di Sergio Mattarella
alla presidenza della Repubblica ha rappresentato senza alcun dubbio un successo clamoroso per Matteo
Renzi, che si è confermato nell’occasione stratega e tattico
dalle qualità non comuni. Ma
è stata anche una vittoria della
politica intesa come esercizio
della leadership e come capacità di imporla attraverso il consenso. Quella politica che si
era come dissolta nel Parlamento uscito dalle elezioni del
2013, in presenza di un risultato ambiguo nelle urne, di una
maggioranza solo numerica e
di una leadership incerta sul
da farsi.
Il fatto che quello stesso Parlamento abbia ora eletto in
tempi rapidi un presidente
con una maggioranza vicina ai
due terzi non si spiega solo con
le qualità del candidato (che
poteva essere scelto già due anni fa), e tanto meno col ravvedimento operoso dei grandi elettori di allora e di oggi, ma appunto con il ritorno alla politica in quanto capacità di decisione e di guida. È una condizione che, se mantenuta, potrebbe rendere più tranquilla
la navigazione del nuovo presidente, realizzando l’auspicio
rivolto al suo successore, ancora ignoto, da Giorgio Napolitano al momento del suo congedo dal Quirinale.
Ma non è il caso di farsi eccessive illusioni: troppi sono i
problemi politici aperti, troppe le misure legislative in sospeso per non richiedere i consigli e la moral suasion di un
capo dello Stato che si annuncia parco di parole ma ben fermo nelle sue convinzioni.
Continua a pag. 20
Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT
IL MERIDIANO
«L
e riforme vanno avanti». Giornata di gol ieri a
casa Renzi. Dopo quello
segnato dal presidente
del Consiglio nella porta vuota
del centrodestra, anche il figlio
Francesco ne ha fatto uno alla
squadra dell’Isolotto e in presenza del papà in tribuna. Vittoria doppia da festeggiare anche
se il campionato è lungo per tutti.
A pag. 6
Ajello, Arnaldi, Giansoldati,
Lippera e Pezzini
da pag. 2 a pag. 5
Il ricambio
La lunga marcia
del centrodestra
senza guida
Alessandro Campi
C
hi si interroga sul futuro della politica italiana
dopo l’elezione del capo
dello Stato, non può esimersi da una constatazione.
Continua a pag. 20
Jobs act, fisco, banche
pacchetto del governo
l’ingorgo di fine mese
Tempi stretti per l’agenda del premier
tra scadenze parlamentari e valutazioni Ue
`
Il neo presidente Sergio Mattarella con il suo predecessore Giorgio
Napolitano. A fianco l’abbraccio con la figlia Laura
L’anticipazione
Il centrodestra
«Dare priorità al lavoro»
Pronto il primo discorso
Ncd, linea dura di Alfano
«Chi vuole andare, vada»
Alberto Gentili
Claudio Marincola
N
A
on bisogna guardare troppo lontano per scoprire la cifra e l’impronta del settennato di Sergio Mattarella.
A pag. 3
ngelino Alfano parte al contrattacco. Dinanzi
al malumore del partito avverte che il malessere non potrà durare a lungo.
A pag. 9
ROMA Il governo riparte subito
con i dossier aperti, a partire da
quelli economici. L’agenda di
questi due mesi è densa di scadenze decisive sia sul piano parlamentare che su quello europeo. Si torna in trincea con Jobs
act, fisco e banche. Il presidente
del Consiglio ha già indicato una
data fondamentale: venerdì 20
febbraio. Ma già giovedì prossimo saranno diffuse le previsioni
invernali della commissione Ue.
Cifoni e Franzese a pag. 7
Rivoluzione a Medicina, chirurghi in cinque anni
PESCI, TORNANO
LE BELLE SPERANZE
ROMA Il ministro dell’Istruzione,
Stefania Giannini, ha firmato il
decreto sul riordino delle scuole di specializzazione in Medicina. Si riducono gli anni per circa 30 scuole e si ridimensionano, attraverso accorpamenti ed
eliminazioni, le strutture che
passano dalle attuali 61 a 55.
Sette saranno le scuole che verranno eliminate o accorpate.
Medicina tropicale confluirà in
Malattie infettive, Neurofisopatologia in Neurologia, Chirurgia dell’apparato digerente in
Chirurgia generale (che nel frattempo riduce la durata del corso da sei anni a cinque). Non esisteranno più scuole con percorsi di sei anni.
Mozzetti a pag. 14
Buongiorno, Pesci! Fatevi
vedere da vicino in questo
giorno illuminato dalle stelle
dell’amore, siete desiderati più
di quanto possiate immaginare.
E dunque è giunto il momento di
approfittarne, grazie al ritorno
di belle speranze. È l’oscuro
Saturno che mette strane idee
in testa… Ma il mare della
passione è piacevolmente
mosso da Nettuno, Venere vi
rende naufraghi felici sull’isola
della passione, alimentata da
Marte sexy. Soli? Per poco
ancora. Seduti sulla panchina
del porto vedrete una nave
arrivar. Auguri.
Il sexygate
Strauss-Kahn, il processo sui festini
«Con lui sette prostitute per volta»
FrancescaPierantozzi
La rivista satirica
Charlie Hebdo chiude per stress
«Stop di almeno due settimane»
Servizio a pag. 12
D
ominique Strauss-Kahn: oggi comincia l'ultimo
atto al tribunale di Lille. Quasi quattro anni fa, il
14 maggio 2011, il futuro candidato all’Eliseo
usciva in manette da un commissariato di New
York con l'accusa di avere stuprato una cameriera
del Sofitel, oggi dovrà spiegare come poteva non sapere che erano tutte prostitute le sette ragazze con
cui si è incontrato 17 volte tra 2008 e il 2011 a Lille,
Parigi, Washington e New York, quando era direttore generale del Fondo monetario Internazionale.
A pag. 12
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 25
Colloquio con Renzi
La Merkel e i timori
dell’asse con Tsipras
Renzi e la Merkel si sono sentiti ieri. Oggetto della telefonata la visita che Alexis Tsipras farà a Roma: nessun asse
Mediterraneo con la Grecia.
Servizio a pag. 6
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 02/02/15-N:
2
Primo Piano
Lunedì 2 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Mattarella consulta
Napolitano e Ciampi
«Voi capite le mie
preoccupazioni»
Prima domenica da Capo dello Stato: la mattina a messa
poi in visita dal suo predecessore che offre «utili consigli»
`
LA GIORNATA
ROMA Le ultime «giornate normali» di Sergio Mattarella di normale non hanno più nulla. La passeggiata mattutina dalla chiesa
dei Santi Apostoli alla foresteria
della Consulta è già un percorso
a ostacoli fra telecamere che lo
braccano, fotografi appostati a
ogni angolo, passanti che lo indicano col dito: «Guarda, quello è
il nuovo presidente». La visita
pomeridiana a casa di Giorgio
Napolitano in cerca di «utili consigli» è accompagnata dall’assedio dei microfoni con relativo diluvio di domande inevase. E le
sue (pochissime) parole - anche
quelle di circostanza - vengono
vivisezionate, scarnificate.
LA VITA CHE CAMBIA
Inquilino del Colle lo diverrà, ufficialmente, solo domani. Ma già
da adesso niente è più come prima. Quando al mattino chiama
l’ex presidente Ciampi con l’intenzione di ringraziarlo «per tutto quello che hai fatto» chiude la
telefonata così: «Tu puoi capire
bene quali siano le mie preoccupazioni». Che sono certamente
frutto delle responsabilità che
l’aspettano, ma pure della vita
che cambia, anche nelle piccole
cose. E i vistosi agenti di scorta
che gli aprono il varco mentre
cammina lungo via Nazionale sono lì a testimoniare l’inevitabile
e inesorabile trasformazione.
Per le vie del centro sono già
iniziati i preparativi per mettere
in sicurezza il percorso presidenziale. Martedì dopo il giuramento davanti al Parlamento andrà
da Montecitorio all’Altare della
IL RINGRAZIAMENTO
ALL’EX PRESIDENTE
«PER QUESTI
SETTE ANNI»
DOMANI ALLE 10
IL GIURAMENTO
Patria, e da qui al Quirinale. Mattarella invece prepara il discorso
di insediamento, dove ogni parola dev’essere misurata perché
ogni parola verrà poi soppesata.
Nelle pause di lavoro prova a
mettere il naso fuori dalla foresteria della Consulta, dove abita,
per respirare gli ultimi momenti
di libertà. Ma è un’illusione.
Di buon mattino la solita Panda grigia lo porta alla chiesa dei
Santi Apostoli, dietro via del Corso, per la messa delle 9. E non è
un fedele come tutti gli altri. Il
parroco lo vede, lo riconosce, dal
pulpito gli dedica una benedizione ad personam: «Rivolgiamo
fraterni auguri al nuovo presidente e chiudiamo con la benedizione di San Francesco». Anche
un gruppo di suore lo riconosce,
a funzione conclusa lo avvicinano, gli stringono la mano, lo convincono a farsi fotografare insieme con loro e con la signora Pi-
Dallo spazio
«Un giorno importante»
la dedica di Cristoforetti
Una foto dell'Italia illuminata,
ben riconoscibile nonostante le
nubi: così Samantha
Cristoforetti ha dedicato «un
pensiero all'Italia dopo un
giorno importante!». Lo ha
scritto su Twitter la stessa
astronauta dell'Agenzia Spaziale
Europea (Esa) riferendosi
all'elezione del presidente della
Repubblica. Nei ritagli di tempo
che le lascia la missione Futura,
Sam ha continuato a dedicare
altre foto alla «sua» Italia: dal
Nord Est, dove è crescita, a
Milano, dove è nata.
na, una barista che lavora in un
locale dalle parti del Vaticano.
Finita la messa, la Panda rimane lì dov’è. E’ scattata l’ora del
blocco alle auto, si risale verso il
Palazzo della Consulta a piedi.
C’è poca gente in giro, il vento è
freddo, le strade ancora bagnate,
ma non è certo una camminata
solitaria. C’è un corteo di almeno
una decina di persone che l’accompagna, agenti e collaboratori, e poi il plotone di cacciatori di
immagini che lo segue e lo precede. Impossibile, anche per il passante più distratto, non accorgersi che quel signore col cappotto
blu e la sciarpa è il nuovo Capo
dello Stato.
GLI EX PREDECESSORI
Prima dell’ora di pranzo le agenzie danno notizia di una «lunga e
cordiale» telefonata all’ex presidente Ciampi. E’ il colloquio in
cui Mattarella confessa le proprie preoccupazioni per ciò che
lo aspetta. E durante il quale,
probabilmente, chiede qualche
buon suggerimento a un predecessore che ha attraversato il
proprio settennato senza intoppi. Oltre a Ciampi, l’altro predecessore ancora in vita è Giorgio
Napolitano e, dopo un altro bel
po’ di ore dedicate alla stesura
del discorso, il neo presidente decide di andare a chiedere consigli pure a lui.
Pochi passi, sempre a piedi,
dalla Consulta al vicolo dei Serpenti. Dove ci sono già le transenne per scongiurare incontri
eccessivamente ravvicinati coi
cronisti. Il presidente uscente e il
presidente entrante parlano per
quasi un’ora, poi quando è quasi
buio scendono entrambi per
strada, un abbraccio, un saluto,
un in bocca al lupo. E al termine
di una giornata silenziosa, Mattarella si concede per qualche secondo: «Ho ringraziato Napolitano per quanto ha fatto in questi
anni, lui mi ha fatto gli auguri, e
soprattutto mi ha dato qualche
utile consiglio».
Renato Pezzini
Sergio Mattarella fa visita a Giorgio Napolitano
Domani la cerimonia d’investitura e il giuramento
Montecitorio
3
Quirinale
4
2
8
Via IV Novembre
Via del Corso
5
Piazza Venezia
7
1
Via della Cordonata
6
Altare della Patria
1 Da casa a Montecitorio
Il segretario generale
della Camera va a
prendere il neopresidente
della Repubblica
2 L’arrivo alla Camera
Il Presidente entra a
Montecitorio salutato
dal picchetto d’onore
dei Carabinieri e dai
rintocchi della campana
maggiore
3 Il giuramento - ore 10.00
Il Capo dello Stato, davanti
alle Camere riunite,
pronuncia il giuramento.
Il cannone del Gianicolo
spara 21 volte
4 Lascia Montecitorio
All’uscita, il Capo
dello Stato trova ascolta
l’Inno nazionale
con il presidente
del Consiglio
L’auto utilizzata
solo per l’elezione
del Presidente
e per la parata
della Repubblica
Lancia
Flaminia 335
5 Il corteo presidenziale
6 Il presidente della
Repubblica,
accompagnato dal
presidente del Consiglio,
si dirige all’Altare della
Patria
7 Verso il Quirinale
Il presidente e il premier,
a bordo della Lancia
Flaminia 335, tornano
al Quirinale
8 L’insediamento - ore 11.30
Il neo presidente riceve
gli onori militari
nel Cortile d’onore
del Quirinale e può
tenere un breve discorso
ANSA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Roma blindata per il corteo e la cerimonia di insediamento
LA SICUREZZA
ROMA I tetti sotto osservazione, gli
appartamenti sfitti controllati e
ricontrollati, gli androni dei palazzi guardati a vista. Domani è il
giorno dell’abbraccio del centro
della capitale al nuovo Presidente
della Repubblica e la macchina
della sicurezza - silenziosa, invisibile, discreta, quasi una ratifica
del nuovo corso - sta lavorando
febbrilmente dietro le quinte per
blindare il corteo che farà ala all’insediamento di Sergio Mattarella. Esistono piani diversi e alternativi, perché tutto dipenderà
in sostanza dalle scelte che verranno comunicate alla Questura
dal cerimoniale del Quirinale.
L’uomo, già ieri, con la passeggiata a piedi verso la casa di Napoli-
tano, ha mostrato di voler rompere gli schemi e potrebbe far sapere - le decisioni sono sue - che per
andare alla Camera non vuole
servirsi della tradizionale Lancia
“Flaminia 335”, che preferisce la
fedele Fiat “Panda” o che magari
intende fare a piedi parte del tragitto. I servizi di sorveglianza, a
seconda delle ipotesi, si adegueranno.
tuire un obbiettivo al di là di chi le
personifica». Il corteo presidenziale partirà domani mattina (ore
9,15) dalla foresteria della Corte
Costituzionale davanti al Quirinale - Mattarella è uno dei giudici
della Consulta - e arriverà a Montecitorio. Transiti in via Quattro
Novembre, piazza Venezia e via
del Corso. «Si tratta di un’area costantemente monitorata dalla
Questura, con controlli nel sotto-
TELECAMERE SUI TETTI
Non esiste un’allerta particolare
attorno alla figura di Mattarella.
«Ma lo scenario internazionale dicono in Questura - è quello che
è. Il che significa che tutte le minacce, anche quelle teoriche, vanno considerate. Il capo dello Stato, dal momento del giuramento,
rappresenterà un’istituzione e le
istituzioni possono sempre costi-
Già transennate le strade
LA QUESTURA:
NESSUN ALLARME
SPECIFICO
MA LA SITUAZIONE
INTERNAZIONALE
È QUELLA CHE È...
suolo e nelle case vuote». Questa
volta ci sarà, pare, una novità:
una rete di telecamere a circuito
chiuso puntate sui tetti lungo il
percorso. L’ipotesi di un cecchino
rappresenta, più che altro, un’ipotesi cinematografica. Ma è chiaro
che nulla viene lasciato al caso.
SCELTE SEGRETE
Le decisioni del capo dello Stato
per il corteo verranno comunicate oggi - resteranno momentaneamente un segreto - e noi ce ne renderemo solo a cose fatte. Alcune
certezze ovviamente ci sono, perché le detta la tradizione, non così antica, dell’Italia repubblicana.
Il presidente della Repubblica,
qualunque sia il mezzo scelto per
lo spostamento (dipenderà anche
dalle condizioni meteo), verrà
scortato da una formazione di ca-
rabinieri in moto in alta uniforme e la campana in cima alla Camera dei Deputati suonerà ininterrottamente dal momento dell’uscita di Mattarella dalla Consulta fino all’arrivo a Montecitorio. Il giuramento, alle dieci in
punto, verrà accompagnato da
ventuno colpi a salve sparati dal
cannone del Gianicolo. Pronunciato il discorso di insediamento,
il successore di Napolitano andrà
all’Altare della Patria e poi nel
nuovo ufficio al Quirinale. Lo
avranno accompagnato nel tragitto, oltre alle bandiere, gli inni e i
saluti dei romani, almeno mille
agenti in borghese. Presenze discrete e “invisibili” per corazzare
il colle più alto di Roma e della
Repubblica.
Luca Lippera
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-MSGR - 20 CITTA - 3 - 02/02/15-N:
3
Primo Piano
Lunedì 2 Febbraio 2015
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I temi
Punto 1
Lavoro
Mattarella nel suo discorso
affronterà la «drammatica
questione dei senza lavoro»,
sollecitando il Parlamento ad
agire per rispondere
incisivamente alla crisi
«Dare speranze con le riforme
la priorità dev’essere il lavoro»
`Il neo Presidente prepara il discorso grazie `«Serve un’Europa dei cittadini, basta rigore»
anche ai suggerimenti di chi lo ha preceduto Massima attenzione alla “fabbrica” delle leggi
Punto 2
Riforme
Sono la risposta che secondo il
nuovo presidente serve per
realizzare i «sogni e le
speranze» dei cittadini e per
ammodernare la macchina
dello Stato
Punto 3
Europa
Ormai le politiche nazionali da
sole non bastano e dunque
Mattarella solleciterà
un’Europa dalla parte dei
cittadini e che non miri solo al
consolidamento di bilancio
De Mita
«Sergio è serio, pensa
prima di parlare»
Punto 4
«Sergio Mattarella è una
persona seria, studiosa, cosa
rara per un politico di questi
tempi: in un’epoca come
questa dove la parola è senza
significato trovare chi prima
di dire qualcosa ci pensa è una
novità significativa». Così
Ciriaco De Mita a
“L’intervista” di Maria Latella
su SkyTg24 a proposito del
nuovo capo dello Stato. «Che
tipo di presidente della
Repubblica sarà non lo
sappiamo - aggiunge - i calcoli
che accompagnano il
momento delle elezioni poi
non corrispondono ai
comportamenti: come si
comportano i presidenti lo
sappiamo dopo».
Sviluppo
E’ la parola chiave per garantire
benessere agli italiani. E va
realizzato con le riforme e con
politiche europee improntate
meno al rigore e più alla
crescita economica
Punto 5
Coesione
Il nuovo capo dello Stato,
andando alle Fosse Ardeatine,
ha rimarcato la lotta al terrore e
la «comune cittadinanza» in
una Repubblica nata dalla
Resistenza contro il dispotismo
IL RETROSCENA
ROMA Non bisogna guardare troppo lontano per scoprire la cifra e
l’impronta del settennato di Sergio Mattarella: «Rigoroso, ma non
fragoroso». Il nuovo capo dello
Stato domani, nel discorso davanti al Parlamento, partirà dalle diciotto parole pronunciate appena
eletto prima di trincerarsi in un
composto e mite silenzio: «Il mio
pensiero va alle difficoltà e alle
speranze dei cittadini».
E’ questa la traccia fatta trapelare dal piccolo studio nel palazzo
della Consulta dove Mattarella, in
vista della stesura del discorso
d’insediamento, sta «raccogliendo
i pensieri», «analizzando i dossier», valutando «i contributi» che
ha chiesto ad amici e consiglieri di
un tempo. Non a caso ieri ha cercato il contatto con i suoi predecessori. Prima ha telefonato a Carlo
Azeglio Ciampi. Poi è andato a far
visita a Giorgio Napolitano in via
dei Serpenti. Un incontro di poco
più di un’ora, durante il quale fanno sapere dal “transition staff”
del nuovo Presidente - Mattarella
ha compiuto un primo passaggio
di consegne «morale» e «ricevuto
utili consigli» da chi al Quirinale è
stato ben nove anni.
Ebbene, i pilastri del discorso
che il nuovo capo dello Stato redigerà oggi e pronuncerà domani,
saranno essenzialmente quattro:
«Comune cittadinanza, lavoro, riforme, Europa».
I PUNTI DEL DISCORSO
colo studio nel palazzo della Consulta, «ma dando risposte concrete». E queste risposte, sosterrà il
nuovo capo dello Stato, dovranno
arrivare «proseguendo con decisione sulla strada delle riforme».
Un accento che farà la gioia del
premier Matteo Renzi, che del
«cambiamento» e della lotta ai
«conservatorismi» ha fatto il suo
chiodo fisso.
Qui si arriva all’Europa. Siccome è ormai evidente, soprattutto
dopo la vittoria della sinistra anti-rigore in Grecia, che senza nuove politiche europee improntate
alla crescita, la crisi non si sconfigge e non si persegue il benessere
dei cittadini, Mattarella lancerà
un monito a Bruxelles e alla can-
cellerie europee. Berlino in testa.
Dirà che bisogna dotare l’Unione
europea «di una strategia che non
miri soltanto al consolidamento
di bilancio», come è stato fino a un
paio di mesi fa, «ma che intervenga decisamente a favore dello sviluppo economico». Insomma,
esorterà a pensare agli interessi
dei semplici cittadini e non a quelli di banchieri ed euroburocrati.
Tutti temi riconducibili, appunto, alle ormai famose diciotto parole. Parole cui ieri pomeriggio,
uscendo da casa Napolitano, Mattarella ne ha aggiunte altre. Ma
non programmatiche: «Sono venuto per salutare il Presidente e a
rendergli omaggio e anche per
scambiare con lui qualche opinione». Poi di nuovo in silenzio, a piedi, dal rione Monti al palazzo della
Consulta.
«SERENO E PREOCCUPATO»
Il nuovo capo dello Stato viene descritto «sereno e preoccupato». Sereno perché è questo il suo stile,
«il suo stato d’animo consueto».
Preoccupato in quanto «i problemi del Paese sono grandi e grandi
debbono essere le risposte». «Ormai Sergio», dice un suo amico
che chiede l’anonimato, «sa bene
di non essere più un giurista che
giudica le leggi degli altri, ma
un’alta carica istituzionale che deve con la moral suasion orientare
al meglio il lavoro delle Istituzioni. Un’impresa decisamente ardua». Segue osservazione che farà
alzare le antenne a Renzi: «Sergio,
grazie alle sue conoscenze giuridiche, sarà decisamente attento alla
“fabbrica” delle leggi e agli equilibri tra gli organi costituzionali. Osservazioni sulla legge elettorale,
l’Italicum? E’ una questione troppo delicata, sarebbe azzardato fornire anticipazioni».
La visita alle Fosse Ardeatine
compiuta sabato a bordo di un
Panda, appena eletto, offre qualche altra traccia. La sobrietà per
combattere l’antipolitica. Il saldo
ancoraggio alla tradizione democratica e all’unità nazionale nata
dalla Resistenza. La fermezza e la
lotta contro il terrore.
Alberto Gentili
Sopra, Sergio
Mattarella
attraversa a
piedi via
Nazionale per
andare a casa
di Giorgio
Napolitano
A destra la
sua Panda
Sotto, selfie a
messa con le
suore
«Comune cittadinanza», dunque
unità e coesione nazionale, come
ha voluto segnalare Mattarella
con la sua prima uscita pubblica
alle Fosse Ardeatine. Poi, attenzione alle difficoltà dei cittadini, in
particolare per quelli che faticano
ad arrivare a fine mese a causa della lunga stagione di crisi. «In cima
c’è la dolorosa e drammatica questione dei senza lavoro», dice un
collaboratore del neo-Presidente.
E Mattarella calcherà l’accento
sulla necessità di «offrire speranza». «Ma la speranza non va alimentata in modo astratto, creando illusioni vane», trapela dal pic-
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L’apprezzamento del Vaticano e la sintonia con Bergoglio
idea di laicità capace di favorire
la pacifica convivenza tra le tante realtà presenti, le confessioni,
le culture. Per Francesco la
laicità dello Stato rispetta e «valorizza la presenza del fattore religioso favorendone le sue
espressioni concrete».
Con il Papa non si sono ancora mai
visti, telefonata dopo il giuramento
`
LA CHIESA
CITTÀ DEL VATICANO A Santa Marta, dove abita Papa Francesco,
alcuni particolari apparentemente insignificanti di questi ultimi due giorni non sono sfuggiti
e hanno aiutato a misurare l'uomo. Come per esempio il fatto
che Sergio Mattarella va a messa
ogni domenica, è allergico alle
scorte, gira abitualmente su una
utilitaria, non ostenta il potere,
ed è attaccato ai figli e ai nipoti
in una dimensione familiare
molto tradizionale. Insomma,
tutto in linea con l'understatement tanto apprezzato dal pontefice. Cosa non da poco visto
che, in prospettiva, è destinata a
segnare un percorso comune,
da costruire sulla base di similitudini.
AFFINITÀ ELETTIVE
Bergoglio e Mattarella si intenderanno. In Vaticano, a tal proposito, ci sono pochi dubbi. Le
affinità elettive non sono difficili
da individuare. Di più. Rispetto
alla figura di Renzi, anch'egli di
formazione scout, è proprio un
profilo come quello di Mattarella a fare ben sperare, benchè allo
stato delle cose il Papa e il Capo
dello Stato non si conoscano ancora personalmente; per ora
hanno avuto solo uno scambio
ufficiale. Il telegramma inviato
dalla Segreteria di Stato a nome
del Papa un secondo dopo l'elezione. Al quale seguirà un messaggio di risposta a firma del
nuovo inquilino del Colle.
Per i contatti telefonici diretti
si aspetta il giuramento. Fin qui
la prassi secondo regole protocollari prestabilite. Eppure già
tra le righe del breve testo di Begoglio vengono fatti notare due
passaggi che riflettono un'attenzione tutt'altro che casuale. Il
primo riferimento sottolinea
l'attesa per un compito istitutizionale al servizio «dell'unità e
della concordia del Paese». Bergoglio aveva palesato le sue
L’OSSERVATORE ROMANO
L’incontro con Wojtyla nel 1999
preccupazioni anche con il presidente Napolitano. Il secondo
passaggio, invece, riguarda il rilievo sul «bene comune nel solco degli autentici valori umani e
spirituali del popolo italiano»,
vale a dire le radici cristiane. Sotto questo aspetto sia Mattarella
che Bergoglio appoggiano una
SI SOTTOLINEANO
LE AFFINITÀ ELETTIVE
SUI TEMI DEI VALORI
E DELLA FAMIGLIA
«MA DA NOI
NESSUNA INGERENZA»
Insomma, nessuna ingerenza,
ma mutuo rispetto, una separatezza ben definita, con ruoli non
sovrapponibili benchè racchiusi
in una cornice solidale per il bene del Paese. E' certo che Mattarella, pur non avendo al momento grosse frequentazioni, in Vaticano troverà buona accoglienza.
Il cardinale Pietro Parolin ha
commentato assai positivamente l'elezione. L'Osservatore Romano ha messo in luce il percorso umano lineare di Mattarella,
definito «credibile». Vicesegretario della Dc, ministro in diversi
governi, deputato per la Margherita, di formazione cattolica, proveniente dalle fila dell'Azione
Cattolica, organismo che lo ha
salutato con ampio entusiasmo.
«In questo senso Mattarella è il
successore naturale di Napolitano, entrambi esponenti di una
classe politica che, funestata da-
gli eventi di tangentopoli, è stata
capace di esprimere statisti e uomini delle istituzioni del cui stile
e dei cui valori spesso, negli ultimi decenni se ne è sentita la
mancanza». Come dire che Mattarella è lontano anni luce dal
berlusconismo. Un uomo sobrio
ed equilibrato, ha scritto il giornale di Vian. E' stimato da diversi prelati che lo hanno incontrato in precedenza: monsignor Fisichella, per anni cappellano alla Camera, monsignor Paglia,
monsignor Celli, il cardinale De
Giorgi, già arcivescovo di Palermo e ora in pensione a Roma,
monsignor Plotti, il gesuita padre Sorge, conosciuto ai tempi
del Centro di Padre Arrupe. Naturalmente i consiglieri cattolici
non mancheranno, ma chi lo
aiuterà certamente a districarsi
nel frastagliato mondo vaticano
sarà sicuramente l'ambasciatore italiano presso la Santa Sede,
Francesco Greco. Un ex collaboratore conosciuto da Mattarella
quando era ministro della Difesa. Fu Greco a preparargli, a suo
tempo, i dossier sulla Nato, sull'
Albania, sul Kosovo, sulla Polonia e sull'Ucraina.
Franca Giansoldati
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-MSGR - 20 CITTA - 6 - 02/02/15-N:RCITTA
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Primo Piano
IL RETROSCENA
ROMA «Le riforme vanno avanti».
Giornata di goal ieri a casa Renzi.
Dopo quello segnato dal presidente del Consiglio nella porta vuota
del centrodestra, anche il figlio
Francesco ne ha fatto uno alla
squadra dell’Isolotto e in presenza
del papà in tribuna. Vittoria doppia da festeggiare anche se il campionato è lungo, per la Settignanese e per le maggioranze che Renzi
fa scendere in campo a seconda
della partita. Una di queste, e più
precisamente quella con Forza Italia per le riforme, conta un buon
numero di infortunati anche nella
squadra di governo, ma il presidente del Consiglio è ottimista e
convinto che possano presto tornare tutti in campo. Magari non in
tempi brevissimi, come ieri auspicava il ministro Maria Elena Boschi augurandosi che la «Camera
dia il via libera al più presto possibile alla legge elettorale».
Lunedì 2 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Tela di Renzi per le riforme
Mattarella invita Berlusconi
Silvio al Colle per l’insediamento sarebbe `Per recuperare anche con Ncd, si studia
un avallo di fatto del patto del Nazareno
una proposta per un’intesa di legislatura
`
La stampa estera
Washington Post
Lapidario il commento della
Washington Post che si limita a
registrare l’elezione del nuovo
presidente italiano.
GARANZIE
Nell’agenda del premier altre
sono per ora le priorità da sottoporre all’attenzione del Parlamento, e due i nodi politici che deve
sciogliere per far riprendere la navigazione al suo governo. Il primo
riguarda i rapporti con il Cavaliere dopo lo strappo sul Quirinale.
Le diplomazie sono state messe all’opera già da qualche giorno in direzione di Arcore e ieri mattina il
telefono è squillato a casa Berlusconi. Dall’altra parte del telefono
- raccontano i più stretti collaboratori dell’ex premier - Sergio Mattarella in persona che ha ringraziato
l’ex presidente del Consiglio per
aver mantenuto l’impegno a votare scheda bianca e lo ha invitato alla cerimonia d’insediamento che
domani si terrà al Quirinale subito
dopo il discorso che il presidente
della Repubblica farà alla Camera
e il successivo giuramento. Un gesto, quello di Mattarella, che va
ben oltre il bon-ton istituzionale e
che di fatto dà ragione a Renzi
quando provava nei giorni scorsi a
spiegare al Cavaliere che «Mattarella è l’uomo giusto, il garante di
tutti ed un vero arbitro».
CON GLI ALLEATI
CHIARIMENTO
IN TEMPI RAPIDI
L’UNICA ALTERNATIVA
RESTANO
LE ELEZIONI
Matteo Renzi
Nei programmi di Berlusconi la
trasferta romana di domani era
già in agenda anche se da Arcore
non danno ancora conferme sulla
presenza del Cavaliere al Quirinale che dovrebbe essere accompagnato dall’immancabile Gianni
Letta. L’invito, e la conseguente
partecipazione di Berlusconi alla
cerimonia accanto alle più alte cariche dello Stato, assumerebbe un
significato politico particolarmente rilevante per il ruolo che verrebbe riconosciuto al Cavaliere da
parte del neo-presidente della Repubblica. Una conferma, se non
un avallo, del patto del Nazareno
che Renzi continua a ritenere fon-
Bersani
«Cambiare l’Italicum, il Nazareno non serve»
L’elezione di Mattarella? «Un
colpetto al patto del Nazareno»,
a dirlo a ”Otto e mezzo“ è Pier
Luigi Bersani, aggiungendo
che, per le riforme, di quel
patto «non c’è nessun bisogno.
Bisogna parlare con tutti, ma
non lasciare l’ultima parola a
nessuno». Quanto a Matteo
Renzi, l’ex segretario dem non
lo definirebbe «spregiudicato,
ma molto agile: ha delle
grandissime qualità e anche il
tempo giusto per migliorare
perché è giovane». Bersani
torna poi sull’Italicum per
manifestare la sua «fiducia che
si possa correggere la norma
dei capilista bloccati, che per
molti di noi è ingiusta e anche
squilibrata». Da correggere,
per l’ex leader del Pd, anche il
Jobs act negli aspetti
riguardanti i licenziamenti
collettivi.
damentale per modernizzare il Paese. E anche un modo che pone in
continuità il mandato di Mattarella con quello del suo predecessore
Giorgio Napolitano.
El Pais
Il giornale spagnolo, vicino al
Pse, parla di ”Trionfo di Renzi”
e definisce Mattarella ”Segnato
dalla lotta alla mafia”
CERCHIO
Renzi è convinto che Berlusconi avrà modo di ricredersi sulla
scelta fatta e di fare autocritica sugli errori di valutazione commessi
da molti consiglieri dell’ex presidente del Consiglio. Un ”hai sbagliato tu, non ti ho fregato io” che
comunque avrà bisogno di tempo
per essere metabolizzato anche se
ad Arcore i segnali in questo senso
non mancano, vista la fiducia accordata da Berlusconi a Verdini e
la rampogna che si è beccata la senatrice Maria Rosaria Rossi per la
battuta sul «duo tragico». Da mesi
la senatrice, insieme a Francesca
Pascale, fa parte di quel cerchio
magico di consiglieri che ad Arcore danno «in via di profonda ristrutturazione».
L’altro nodo che Renzi intende
sbrogliare è il rapporto con il Ncd
di Angelino Alfano e con tutta
Area Popolare. «Quel partito è nostro alleato ed è fondamentale per
avere la maggioranza al Senato»,
avverte il senatore Giorgio Tonini.
Le Monde
Secondo Le Monde il premier
italiano “ha dimostrato di
avere il controllo anche sulle
votazioni a scrutinio segreto”.
New York Times
Secondo il giornale Usa la
stagione delle riforme e il profilo
politico di Renzi potrebbero far
emergere conflitti fra Palazzo
Chigi e il Quirinale
Renzi ci conta, ed è convinto che le
tensioni siano destinate a rientrare. Domani sera Alfano riunirà i
suoi parlamentari. All’ordine del
giorno il post-Quirinale, l’agenda
di governo, le alleanze alle regionali e il rapporto con i partiti che
compongono lo schieramento di
Area Popolare.
TENSIONI
Le dimissioni di Sacconi paiono
destinate a rientrare e sulle riforme costituzionali ed elettorali la
battaglia è complicata. Le spine
centriste per Renzi potrebbero
spuntare sui provvedimenti in corso di attuazione in Parlamento. A
cominciare dalla delega sul Jobs
act, al decreto sulle banche popolari, passando per la riforma della
Pubblica amministrazione. I centristi sono convinti che Renzi rischi di essere la prima vittima del
metodo-Quirinale. A sentire le dichiarazioni di Cesare Damiano,
presidente della Commissione Lavoro e componente della sinistra
Pd, («prima viene l’unità nel Pd e
poi la ricerca di compromessi con
altre forze della maggioranza»), il
problema non sembra irrilevante.
Eppure il presidente del Consiglio
è convinto di superare anche questo ostacolo proponendo al Ncd e
a tutta l’area centrista, un’intesa di
legislatura. Ovvero non più un governo più o meno istituzionale nato per affrontare le emergenze del
Paese, ma un’alleanza stabile che
lo conduca alla fine della legislatura. Un’intesa destinata a durare
anche dopo e che può avere un significativo passaggio nelle elezioni amministrative di aprile. Difficilmente in questo momento il
Ncd potrebbe dire sì ad un’alleanza organica con il Pd, ma intese a
macchia di leopardo per le prossime amministrative potrebbero
spianare la strada a un partito che
di fatto sta cambiando anche il nome alla ”ditta” per rendere più agevole l’operazione: da Nuovo centrodestra ad Area Popolare. Resta
da vedere quanti senatori e deputati saranno su questa linea, ma ieri sera Alfano, parlando al Tg1,
sembra aver esaurito la pazienza
con i suoi.
Sulle contese interne ai partiti,
Renzi si guarda bene dal mettere
bocca, ma dai centristi si attende
una risposta rapida e inequivoca.
Un ”ci state o no” chiaro in grado
di scongiurare guerre in aula e di
fare chiarezza anche con il proprio elettorato. Alternative parlamentari, ad un ”no” di Ncd, non ne
vede se non le elezioni.
Marco Conti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Telefonata con Merkel sul caso Grecia:
nessun asse mediterraneo con Tsipras
IL CASO
ROMA Il rapporto con Berlino resta
strettissimo. Malgrado le divergenze di giudizio sulla politica economica seguita da Bruxelles negli ultimi anni, Matteo Renzi e Angela
Merkel continuano a sentirsi ormai a cadenza settimanale. Oggetto della telefonate di ieri pomeriggio, la visita che Alexis Tsipras farà domani a Roma. Il primo ministro greco, appena eletto, ha avviato un tour nelle capitali europee e
domani sarà la volta dell’Italia.
MONETA
Renzi, che da quando è a palazzo Chigi spinge per favorire una
politica a favore della crescita dell’Unione Europea, trae dalla vittoria di Tsipras ulteriori conferme alle sue tesi. Ciò non significa che voglia realizzare con Atene una sorta
di fronte mediterraneo contro Berlino. Molte delle argomentazioni
di Tsipras le condivide, ma non
certo quelle pronunciate soprattutto in campagne elettorale e che
mettevano in discussione anche la
moneta unica.
In questi giorni molte di quelle
affermazioni sono state addolcite
dal primo ministro greco e dal ministro della Finanze Varoufakis,
ma resta la volontà di Tsipras di avviare una sorta di trattativa con i
singoli stati per mettere in un angolo gli impegni sottoscritti dalla
Troika. Renzi è disponibile ad aiutare la Grecia affinchè volti pagina
e riprenda un cammino di crescita
tutto interno alla zona euro, ma
non intende scavalcare le istituzioni internazionali trattando eventuali ammorbidimenti nella restituzione del debito. A pesare non è
solo la fragilità dell’Italia, ma anche i quaranta miliardi di euro che
il nostro Paese ha prestato ad Ate-
IL TOUR EUROPEO
DI VAROUFAKIS
DOMANI TAPPA
NEL NOSTRO PAESE
PER INCONTRARE
PADOAN
Matteo alla partita della Settignanese
Matteo Renzi e Angela Merkel a Firenze lo scorso 22 gennaio
Matteo Renzi, conclusa l’elezione del presidente della Repubblica, ha
accompagnato il figlio più grande Francesco, classe 2001, allo stadio
Ferruccio Valcareggi, a Firenze, e ha assistito alla partita del ragazzo.
Francesco, giovane calciatore della Settignanese - che era in campo
contro la squadra dell’Isolotto - ha fatto un gol. L’allenatore Maurizio
Romei: «Renzi è stato cordiale come al solito: abbiamo parlato della
partita». Che si è conclusa 2-1 per la Settignanese.
ne. Ieri il primo ministro delle Finanze greco Varoufakis ha fatto
tappa a Parigi. «Il nuovo governo
greco vuole riformare la Grecia,
con impegno, nell'ambito di un
cambiamento dell'Europa che interrompa il circolo vizioso che si
autoalimenta del debito e della deflazione», ha sostenuto Varufakis
che comunque insiste nel chiedere
la rinegoziazione del debito malgrado il ”no” secco di Berlino. Ieri
il governo greco ha reso noto di
aver scelto la banca francese Lazard come consulente per la preparazione di un piano di rinegoziazione, ma l’obiettivo non sembra a
portata di mano mentre i tassi sul
debito greco continuano a crescere e la borsa scende.
VANTAGGI
Ovviamente il timore della Merkel e che l’Italia possa in qualche
modo favorire un processo di rinegoziazione del debito sperando di
poter trarre vantaggio. Dubbi che
ieri Renzi ha cancellato nel corso
del colloquio telefonico, ma per conoscere il tipo di ”sponda” che l’Italia intende dare ad Atene occorre
attendere l’incontro di domani e le
dichiarazioni che i due faranno al
termine del faccia a faccia.
Ma.Con.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 7 - 02/02/15-N:RCITTA
7
Primo Piano
5 febbraio
he
Nuove previsioni economicrà
della Ue. Dalle cifre si capi ovra
man
sulla
se le valutazioni
con
dell'Italia si accorderanno
quelle del governo
Lunedì 2 Febbraio 2015
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12 febbraio
Scadono i 30 giorni entro
i quali il Parlamento deve dare
il proprio parere, non
vincolante, sul decreto del
Jobs Act in tema di tutele
crescenti
20 febbraionistri nel
Consiglio dei mi Renzi intende
quale il premier i decreti su
approvare tutti il disegno di
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legge sulla conc
Febbraio
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Marzo
1
Con le tutele crescenti
il nodo licenziamenti
Il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti è una delle
principali novità del Jobs act. Per tutti i nuovi assunti di
qualunque età (disoccupati, trasformazione di contratti,
cambio azienda) cambiano le norme sul licenziamento. Non
sarà più possibile chiedere il reintegro sul posto di lavoro, ma se il licenziamento è ingiustificato - il lavoratore potrà ottenere
un indennizzo proporzionale all’anzianità aziendale (2 mesi
per ogni anno di servizio, con un minimo di 4 e un massimo di
24). La reintegrazione resta per i casi di discriminazione e i
licenziamenti disciplinari «in cui sia dimostrata in giudizio
l’insussistenza materiale del fatto contestato al lavoratore». Le
nuove norme valgono anche per i licenziamenti collettivi.
Entro il 12 febbraio le commissioni Lavoro di Senato e Camera
dovranno dare il loro parere sul decreto attuativo. Già
annunciate le richieste di alcune modifiche (licenziamenti
collettivi, entità dell’indennizzo, opting out), ma il governo non
è vincolato ad accoglierle.
2
Disoccupati, sussidi
anche per i precari
Il secondo decreto attuativo già varato dal governo e in attesa dei
pareri del Parlamento, riguarda i sostegni al reddito per chi perde
il lavoro. Al posto delle attuali Aspi e mini-Aspi introdotte dalla
riforma Fornero, da maggio arriva la Naspi: la nuova indennità
potrà arrivare a 1.300 euro al mese (l’importo dipende dagli anni
di lavoro) per massimo 24 mesi. Previsto un decalage del 3%
mensile dell’importo dal quarto mese. Per usufruirne servono 13
settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti lo stato di
disoccupazione e 30 giornate di lavoro effettivo nell’ultimo anno.
Per coloro che durante il periodo della Naspi non hanno trovato
ancora un’altra occupazione e versano in situazione di bisogno,
scatta l’Asdi. Il provvedimento introduce anche il Dis-coll per i
precari in attesa dell’abolizione dei contratti di co.co.co. Cosa che
arriverà - forse già il 20 febbraio - con il decreto attuativo di
riordino delle tipologie contrattuali. Entro fine febbraio Renzi
punta a varare anche i decreti relativi al restyling della cassa
integrazione, al testo unico sul lavoro e alle politiche attive.
3
Reati tributari, pesa
il caso del 3 per cento
Il decreto legislativo in materia di sanzioni penali ed abuso del
diritto è stato al centro delle polemiche per l’inserimento della
soglia del 3 per cento del reddito imponibile: per importi al di
sotto di questo limite non sarebbe scattata la sanzione penale
anche in caso di frode fiscale. Una norma che avrebbe potuto
essere applicata anche a Berlusconi ed eventualmente far
cadere la condanna per evasione fiscale. Il governo si è
impegnato a rivedere questo punto: la soglia potrebbe essere
espressa in valore assoluto anziché in percentuale, oppure dal
meccanismo del 3 per cento potrebbero essere esclusi i casi più
rilevanti di frode. Ma della delega fiscale fanno parte anche
altri importanti decreti, a partire da quello che dovrà dare il via
alla riforma del catasto, che devono essere approvati dal
governo entro il 26 marzo: i provvedimenti per cui non sarà
rispettata questa data sono condannati a decadere ed il
percorso della riforma su quelle materie dovrebbe ripartire da
zero.
2 marzo
L'Istat diffonde i dati di
consuntivo sull'andamento
dei conti pubblici nel 2014:
importanti per verificare
i margini di manovra
per il futuro
5 marzo
In calendario la stima
preliminare dell'Istat sul Pil
nel quarto trimestre del 2014,
da quale dovrebbero emergere
i primi segnali di ripresa
Fisco, lavoro,
concorrenza:
mese di fuoco
per il governo
Agenda delicatissima tra scadenze
parlamentari, valutazioni europee
e importanti dati economici in arrivo
`
I DOSSIER
ROMA Passati i giorni intensi e a
tratti convulsi dell’elezione del
presidente della Repubblica, al
governo tocca ora riprendere in
mano tutti i dossier aperti a partire da quelli economici. L’agenda
di questi due mesi è densa di scadenze decisive sia sul piano parlamentare che su quello europeo.
Ed arriveranno anche dati statistici importanti, che permetteranno
di capire l’effettiva portata della
ripresa in atto.
Il presidente del Consiglio ha
già indicato una data fondamentale: venerdì 20 febbraio il Consiglio
dei ministri dovrebbe esaminare
una nutrita serie di provvedimenti in materia di lavoro, fisco e concorrenza. Ma già giovedì prossimo saranno diffuse le previsioni
invernali della commissione europea: da quei numeri si potrà capire se al nostro Paese potranno essere effettivamente applicati i
nuovi criteri di flessibilità Tra die-
ci giorni poi, il 12 febbraio, scade il
termine per i pareri al governo, da
parte delle commissioni Lavoro
di Camera e Senato, sui primi due
decreti in attuazione del Jobs act.
Uno introduce il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti con le modifiche alle tutele in
caso in di licenziamento individuale e collettivo: di fatto per i
nuovi assunti, salvo limitatissimi
casi, non si applicherà più l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
L’altro decreto modifica il quadro
dei sostegni al reddito per chi perde il lavoro. Due provvedimenti
molto rilevanti che potrebbero ridare slancio all’asfittico mercato
del lavoro.
Delicatissimo il capitolo fisco:
dovrà essere modificato il decreto
sulle sanzioni penali con la soglia
di non punibilità al 3 per cento del
reddito. Una norma che secondo
il ministro Boschi non va valutata
in relazione al caso di Berlusconi
ma agli interessi generali del Paese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
a cura di Luca Cifoni e Giusy Franzese
4
26 marzo
Scade il termine di un anno
per l'approvazione dei decreti
della delega fiscale. In
mancanza di proroga, il lavoro
per quelli non approvati
riparte da zero
fine marzo
Entro il mese la Ue deve
pronunciarsi definitivamente
sul rispetto delle regole
finanziarie da parte di Italia,
Francia e Belgio
Professioni e farmacie,
liberalizzazioni al bivio
È un corposo articolato sostanzialmente già pronto da varie
settimane, ma che contiene norme delicate in vari settori
economici: anche il disegno di legge sulla concorrenza,
secondo quanto annunciato dal presidente del Consiglio,
dovrebbe essere all’ordine del giorno del Consiglio dei
ministri del prossimo 20 febbraio. Dal testo è stata tolta la
parte relativa alle banche popolari, inserita in un decreto
autonomo, ma tutti gli altri capitoli sono comunque molto
sostanziosi e con tutta probabilità oggetto di discussioni: si va
dalle novità in materia di assicurazioni (potenziamento degli
strumenti anti-truffa e sconti per i clienti ) alle farmacie (è
stata ipotizzata anche la vendita presso le parafarmacie dei
medicinali di fascia C) all’energia (con la fine del cosiddetto
regime di magior tutela per elettricità e gas) fino alla
liberalizzazione di una professione come quella del notaio.
Resta da vedere quali parti saranno inserite nella versione
definitiva del decreto.
5
La macchina della Pa
tenta di rinnovarsi
Nel programma annunciato dal governo la riforma della
pubblica amministrazione è uno dei capitoli più importanti,
anche a livello simbolico. Dopo il via libera ad un primo
decreto legge, la scorsa primavera, è ora all’esame del Senato
il più corposo disegno di legge che dovrebbe ridisegnare
l’intera macchina pubblica. Tra i capitoli più importanti
quello che riguarda la dirigenza, che il governo punta a
rendere più mobile e legata ai risultati effettivamente
ottenuti, e la ridefinizione della presenza territoriale dello
Stato tendenzialmente su base regionale anziché provinciale:
un piano che in sintonia con la riforma delle Province ha
come obiettivo anche quello di ridurre i costi di
funzionamento. Nel provvedimento sono state poi introdotte
altre novità come quella relativa alla verifica delle assenze per
malattie dei lavoratori pubblici: il compito di controllare
dovrebbe passare dalle Asl all’Inps, che già svolge questa
funzione per i privati.
6
Banche, le popolari ora
valutano l’autoriforma
È stato l’ultimo provvedimento economico approvato dal
governo prima che l’agenda della politica si concentrasse
sull’elezione del presidente della Repubblica: il decreto sulle
banche popolari, che obbliga quelle più grandi a trasformarsi
in società per azioni diventando di fatto contendibili, ha
scatenato una serie di reazioni. Il decreto deve ancora
cominciare il percorso parlamentare ma già si comincia a
parlare di autoriforma. Ci sta provando il gruppo dei saggi che
potrebbe portare a metà settimana ad Assopopolari associazone che rappresenta circa il 28% degli attivi bancari
italiani - una bozza per fronteggiare anche politicamente un
intervento che è stato definito «ingiustificato e
ingiustificabile». Al progetto starebbero lavorando Angelo
Tantazzi, Alberto Quadrio Curzio e Piergaetano Marchetti, ma
il tempo stringe. Le commissioni parlamentari sono ambienti
nei quali il mondo delle popolari, fortemente radicato sul
proprio territorio, può trovare sponde critiche al decreto.
-MSGR - 20 CITTA - 8 - 02/02/15-N:RCITTA
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Primo Piano
Lunedì 2 Febbraio 2015
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Alta tensione FI
il cerchio magico
contro Verdini
Fitto in trincea
Berlusconi alle prese con il malcontento dei fedelissimi prende
tempo. La Rossi: stimo Letta, ma ha sbagliato tutta la trattativa
`
IL CASO
ROMA «Ci fossi stato io, non sarebbe andata così male»: tra l’arrabbiato e il dispiaciuto, ieri il leader
forzista Silvio Berlusconi ripeteva questo mantra ai suoi interlocutori, sottintendendo indirettamente il fallimento di Denis Verdini nella trattativa per il Quirinale. L’ex Cavaliere non gli ha rivolto alcuna accusa ufficiale, per
ora, limitandosi a raccogliere il
malessere manifestato nei confronti del coordinatore dai parlamentari che lo hanno raggiunto
sabato sera a cena, e ieri a pranzo.
LE POSIZIONI
«I voti azzurri dati a Mattarella ci
indicano chiaramente che una
partita è stata giocata nello scuro
delle urne per il Quirinale», spiegavano ieri fonti vicine all’ex Cavaliere, confermando che «per
trattare sulle riforme, bisogna
pensare a delegazioni e moduli diversi». Berlusconi, però, ha ascoltato senza prendere ufficialmente partito, lasciando che altri si facessero interpreti della sua irritazione nei confronti del coordinatore. E se Maria Rosaria Rossi ri-
badisce la sua stima per Gianni
Letta, ma aggiunge che «ha sbagliato questa trattativa», tra i fedelissimi del cerchio magico gli
attacchi a Raffaele Fitto ormai
non si contano più: «Forza Italia
va azzerata ma il primo ad andare via sia lui e si porti via Verdini.
Basta traditori!», ha scritto su
twitter Edorardo Sylos Labini, responsabile cultura forzista, subito rilanciato da Marcello Fiori, responsabile dei club Forza Silvio.
pare naturale. Il problema sarebbero i fornai che ancora gli dovessero credere». Ma se difficilmente il Cavaliere gli accorderà la testa dei mediatori del Nazareno, è
più probabile che questa settimana riallacci i fili del discorso sul
rilancio del partito: «I gruppi saranno riuniti più spesso per dare
modo a tutti di esprimere la propria opinione», filtrava ieri da Arcore.
LE TENSIONI
Un modo per neutralizzare i dissidi interni, e restare in partita al tavolo del Nazareno, per ottenere
quell’agibilità politica che, nella
visione di Berlusconi, è l'unica
strada per ricostruire il centrodestra uscito con le ossa ancor più
rotte dalla prova del voto per il
Colle. Come? L'obiettivo ora è far
uscire allo scoperto Matteo Renzi. «E' inevitabile che ci siano delle conseguenze nel dialogo portato avanti fino ad ora», ha commentato il consigliere politico
Giovanni Toti.
In realtà, ad attendere al varco
il leader democratico è lo stesso
Verdini, convinto che a Renzi
non convenga affidarsi alla maggioranza che ha eletto il Capo dello Stato. E che dunque tornerà a
bussare alla porta forzista. Ma se
prima la contropartita delle riforme poteva essere il Quirinale, ora
sul piatto ci sarebbe proprio
l'agibilità politica dell’ex Cavaliere. Che potrebbe tornare a essere
un uomo libero grazie alla delega
fiscale che il governo approverà
entro fine mese.
Sonia Oranges
In realtà, i malpancisti interni a
Forza Italia hanno finto col dare
una mano alla strategia renziana,
indebolendo l’ex Cavaliere più
del necessario, sotto il peso della
costante critica che ora, a molti
degli stessi fittiani, appare consumata nel momento sbagliato.
Non a caso ieri Renata Polverini,
che già da un po’ si muove autonomamente, sottolineava: «Penso che se la figura di Mattarella
fosse stata il frutto di una discussione avrebbe potuto essere eletto già alla prima votazione».
Dal canto suo, però, Fitto non
sembra demordere, e ieri ha lanciato un altro altolà al Cavaliere:
«Che Renzi voglia più forni, mi
I numeri del partito
CAMERA
LA STRATEGIA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PARTITA DELL’EX
PREMIER ADESSO
SI SPOSTERÀ
SULLA DELEGA FISCALE
CHE IL GOVERNO DEVE
VARARE A FINE MESE
SENATO
PARLAMENTO UE
70
60
13
su
630
su
320
su 73
seggi italiani
COSÌ ALLE URNE
Dati in %
Politiche (Camera),
Europee
43,1
41,6
36,2
34,5
35,5
36,1
approfittarne. Conosce il detto
in base al quale i comunisti che
mangiavano i bambini? Bene,
è successo il contrario: il bambino ha mangiato i comunisti».
Berlusconi dunque non serve
più?
«Il centrodestra era lui. Punto
e basta. Poi ha avuto la vicenda
giudiziaria che ha avuto e ora
si farà da parte per ragioni oggettive. La rivoluzione liberale
non è riuscita a farla e in parte
anche perché non l’ha voluta.
Del resto non possiamo confonderlo con John Locke. E anch’io se dobbiamo dirla tutta
ho le mie colpe. Quando la rivo-
16,81
21,6
Pol.
Eur.
Pol.
Eur.
Pol.
Eur.
Pol.
Pol.
Eur.
Pol.
Eur.
1994*
1994*
1996*
1999*
2001*
2004*
2006*
2008
2009
2013
2014**
*Fi+An **Solo Forza Italia (compresa circoscrizione Estero)
ANSA
I grillini
L’outing degli ex M5S, Orellana: ho votato Sergio
«Personalmente ho votato
Mattarella. Detto questo il
motivo era chiaro: questa
votazione era diventata un
referendum ”si” o ”no” a
Mattarella, una grande
persona, un grande
costituzionalista e appunto per
questo garanzia per i cittadini e
il Parlamento». Lo scrive sul suo
blog, l'ex M5s Luis Alberto
Orellana.
Intanto i deputati grillini della
Commissione Difesa si
rivolgono al nuovo Capo dello
Stato. «Sergio Mattarella
ricorra ai poteri attribuitigli
dalla Costituzione - affermano e provveda alla cancellazione
del programma F35».
«Mattarella - continuano - ha
oggi un'occasione imperdibile
per dimostrare il suo reale
spessore istituzionale e la
terzietà della carica che riveste,
terzietà che il suo predecessore,
in passato, ha invece barattato
in favore di sconsiderate
decisioni assunte dal governo,
prima mettendo il timbro sul
programma di acquisto dei
cacciabombardieri americani
ed esprimendo critiche alla
legge 244 del 2012, secondo cui è
il Parlamento a detenere il
potere di controllo sulle spese
della Difesa, poi rimandando
ogni decisione a dopo
«Silvio si farà naturalmente da parte
il centrodestra va rifondato da capo»
stra risorge.
«In questo nostro travagliatissimo sistema politico è un pezzo di storia che cambia. Si conclude quel bipolarismo infantile e pasticcione iniziato nel
1994 che ha prodotto solo sconquassi. L’indicatore numero
uno, la prova che il Paese non è
stato ben governato sta nel nostro gigantesco debito pubblico».
Non è chiaro se per lei la fine
di questa fase sia un fatto positivo o negativo.
«Fino a ieri negativo. Poi è apparso questo signore che si
chiama Renzi che ha saputo
35,2
32,4
L’intervista Giuliano Urbani
ROMA Da esperto di scienze politiche nel 1994 consigliò a Berlusconi di farsi un partito e sfidare la sinistra che altrimenti
avrebbe preso il potere.
Vent’anni dopo Giuliano Urbani, ex ministro, tra i fondatori
di Forza Italia, consiglia al Cavaliere il percorso opposto e
contrario: farsi da parte, prendere atto che «una stagione è finita», «la rivoluzione liberale
non c’è stata» e il centrodestra
«va completamente rifondato».
Però professore non è la prima volta che lei recita il de
profundis e poi il centrode-
37,4
luzione liberale è fallita - per
mancanza di liberali - me ne sono andato, anche se non ho
sbattuto la porta» .
Per l’eredità si fa avanti Fitto.
«Fitto è una simpatica meteora. Un caro figliolo che non ha
il peso elettorale nè il carisma
per prendere il posto di Berlusconi. Però mi è simpatico perché perse le regionali nonostante avesse fatto una buona
riforma della sanità».
Ci sarebbe anche Salvini.
«E infatti la Lega ne approfitterà, Ma il vero erede del Cavaliere, diciamolo, è Matteo Renzi»
Ha preso due partiti in colpo
«LA RIVOLUZIONE
LIBERALE È FALLITA...
CERTO, BERLUSCONI
NON È JOHN LOCKE
FITTO? UNA
SIMPATICA METEORA»
l'elaborazione del «Libro
Bianco», ancora non pervenuto.
Ma, intanto, nonostante
l'approvazione sul
dimezzamento del budget lamentano i 5 Stelle - il
programma prosegue senza
sosta. Ci auguriamo dunque che
il nuovo Presidente non segua le
orme di Giorgio Napolitano e si
adoperi quanto prima per una
sospensione immediata di
qualsiasi nuovo acquisto,
aprendo un percorso politico e
parlamentare per la
cancellazione della
partecipazione italiana al
programma», concludono i
deputati.
solo?
«Non è una provocazione, è la
verità. I veri sconfitti, come dimostra l’ operazione-Mattarella, sono i “compagni” dem. La
sinistra è scomparsa. Li ha
strabattuti. Renzi è il padrone
del Pd. La domanda però adesso è: cosa farà?».
Secondo lei?
«Dovrebbe usare tutto questo
potere che ha per portarci fuori dalla crisi. Ci riuscirà Non so.
Dovrebbe avere un forte consenso e dire agli italiani la verità. Spiegare che dovranno tagliarsi equamente il 30% dei
redditi e modificare il loro stile
di vita».
Ci sono le condizioni per un
ventennio renziano?
«Non credo. Renzi è molto forte perché ormai è senza avversari ma deve fare i conti con il
nostro debito pubblico e con la
crisi. Ha fatto molti provvedimenti ma nella sostanza, dinanzi alla crisi, è debole. E se
fallisce sono dolori».
Claudio Marincola
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-MSGR - 20 CITTA - 9 - 02/02/15-N:RCITTA
9
Primo Piano
Lunedì 2 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Ncd, Alfano: «Non trattengo nessuno
E al governo ci faremo sentire forte»
`Non si placano le polemiche centriste, diplomazie `L’ira del ministro: sull’agenda sarà battaglia
al lavoro con Sacconi. De Girolamo: io mai leghista a partire da Jobs act e riforma delle popolari
I MODERATI
I nodi
L’asse dei moderati
per il Quirinale
Due settimane fa
Angelino Alfano e
Silvio Berlusconi sono
tornati a incontrarsi
per la prima volta
dopo la scissione del Pdl, a
Milano, per stringere un patto
di alleanza dei moderati sulla
scelta del nuovo Capo dello
Stato.
1
Le alleanze
per le regionali
Sullo sfondo, tra Forza
Italia, Ncd e Udc,
anche le alleanze per
le elezioni regionali
della prossima
primavera. A complicare gli
accordi sul territorio, il diverso
atteggiamento nei confronti
della Lega. Perché Berlusconi
vorrebbe tenerla dentro, l’Ncd
frena.
2
Grandi elettori
divisi in Parlamento
Dopo la designazione
di Sergio Mattarella al
Quirinale, la prima
reazione sia da parte
di Forza Italia sia di
Ncd è stata quella di non
prender parte al voto. Poi,
anche grazie alla mediazione
di Napolitano e Casini, la
decisione, per Ncd di votarlo e
di FI di dare scheda bianca.
3
ROMA Angelino Alfano parte al
contrattacco. Dinanzi al malumore del partito avverte che il malessere non potrà durare a lungo.
«Ho preso io la decisione di votare
Mattarella, sono convinto di aver
fatto bene, abbiamo deciso con
senso di responsabilità di stare al
governo per dare stabilità Paese
ed è lì che ci faremo sentire». Il leader Ncd non ha condiviso il metodo-Renzi. Lo ha detto prima, dopo
e durante e lo ha ripetuto anche ieri al Tg1. Nulla da eccepire sul
neo-presidente, molto da dire invece sul “prendere o lasciare” imposto dal premier. Alfano lancia
due messaggi. Il primo all’alleato
di governo, lasciando intendere
che d’ora in poi sui loro valori i
moderati punteranno i piedi. L’altro in chiave interna: «Io non tratterrò nessuno, come non ho costretto nessuno a venire, chi ci sta,
ci sta». Riferimento a chi ha fatto
le valigie e a chi sta per farle. Al
malumore della portavoce Barbara Saltamartini, ex An, in viaggio
verso la Lega di Salvini. «Era già in
trattativa, si vede se sono andate a
buon fine», sussurrano le malelingue. In quanto a Maurizio Sacconi, che ha presentato le dimissioni
da capogruppo al Senato, nelle ultime ore ci sarebbe stato un timido riavvicinamento, un chiarimento, la decisione non è in polemica con il partito: «Non è in discussione la mia leale collaborazione con Alfano - ha spegato Sacconi - quanto piuttosto il nostro
rapporto con con i premier e segretario del Pd e il suo metodo cinico dei rapporti politici variabili». All’ex ministro del Welfare
non è andata giù la moltiplicazione dei “forni”. Uno con Forza Italia
per fare le riforme istituzionali;
un altro con Ncd per governare e
un altro ancora con Sel per eleggere il capo dello Stato.
VERTICI TRA I BIG
Ma ecco che chiuso un fronte rischia di aprirsene un altro: Nunzia De Girolamo, anche ieri muta,
non ha smaltito la rabbia. Ha
smentito su Twitter un suo eventuale passaggio al Carroccio definendole «fantasie giornalistiche».
Per il resto, stare nei 140 caratteri
le consente di limitarsi a chiedere
«un sussulto dignità al centrodestra». Nei prossimi giorni ci saranno altri chiarimenti e sono previsti incontri tra i big. Non è da
escludersi che qualcuno torni a
chiedere ad Alfano di scegliere
La Lega
Salvini: porte aperte ma no ai riciclati
Ora che la partita per il
Quirinale si è conclusa con
l'elezione di Sergio Mattarella,
nei partiti del centrodestra, in
Forza Italia e Ncd in
particolare, si apre la resa dei
conti e la Lega Nord sembra
aver davanti una vera e propria
prateria. Ma, mette le mani
davanti il segretario federale
Matteo Salvini, «non facciamo
da tram salva riciclati». E
spiega: «le persone di buona
volontà, con passione, pulite e
trasparenti le ascolterò sempre
volentieri. Di certo non mi
interessano quelli che hanno
passato cinque partiti».
Per il momento Salvini
preferisce parlare in generale e
non far nomi con una sola
eccezione, quello di Barbara
Saltamartini, che sembra
incerta sul suo futuro dentro
Ncd dopo le dimissioni da
portavoce del partito. «La
Saltamartini -dice Salvini- la
conosco e la stimo. È una di
quelle persone che ha fatto
politica per passione, non per le
poltrone». Salvini ricorda
come, da mesi, la Lega sia
impegnata su contenuti e
progetti, «un'altra idea di
Europa, una moneta dopo
l'euro, una tassa unica al 15%
per tutti». Detto questa
«nessuna fretta, pensiamo a
costruire. L'importante per noi
è continuare a costruire il
nostro progetto e chi ha votato
per Mattarella non ne fa parte».
Nei prossimi giorni Salvini
inizierà una nuova campagna
al centro e sud d'Italia. «È certo
che qualcuno si avvicinerà
nella speranza di continuare la
sua carriera. Ma sono contrario
all'assalto alla diligenza. Ci
vuole gente nuova e motivata».
«perché non si può essere ministro al Viminale e leader allo stesso tempo». Vorrebbe dire riaprire
un capitolo in realtà già chiuso,
perché, si fa notare nell’entourage
alfaniano, «il punto è la linea e
non il ruolo». E non ci sono vie di
mezzo «o si sta al governo o si
esce».
CAZZOLA SE NE VA
Insomma, se non fosse chiaro, è
scattata la linea dura. Le fibrillazioni ci sono. È fisiologico. Giulia-
DOMANI L’ASSEMBLEA
CON I PARLAMENTARI
LO SFOGO DEI RIBELLI:
SERVE UN SUSSULTO
DI DIGNITÀ
DEL CENTRODESTRA
cordato il nome con ilpartito e con
Sel, doveva fare così perché questo era il modo per farglielo accettare». Il filosofo centrista ha gettato un ponte verso la Saltamartini,
«le ho parlato, le ho chiesto di rimanere nel gruppo di Area popolare, spero e credo che lo farà». E
Antonio Gentile, segretario dell’Ufficio di presidenza del Senato e
coordinatore di Ncd in Calabria invita Sacconi a ritirare le dimissioni e conferma la mission del partito, perché «nessuna fisiologica discussione può mettere in ongi caso in dubbio l’alleanza di governo». Alle dispute interne guarda
con interesse crescente la Lega.
Salvini ieri ha annunciato che in
Veneto, dove il Carroccio governa
alla Regione, non si faranno alleanze con i centristi, «meglio perdere che fare ammucchiate».
Claudio Marincola
no Cazzola, ex parlamentare Pdl e
canidato dell’Ncd alle scorse elezioni europee nel collegio del
Nord est, con una lettera a “Libero” ha comunicato la sua decisione di lasciare i centristi. «Io capisco che il Ncd - scrive Cazzola - alla
fine dei conti, non aveva alternative, ma non si può agevolare e proteggere una svolta autoritaria di
un ragazzotto furbo più intelligente, fortunato più che capace».
LA LEGA FA SCOUTING
Ma ora non bisogna leccarsi le ferite. Ma guardare avanti e orientare l’azione di governo dando visibilità e concretezza ai valori dei
moderati. Sarà battaglia dunque
nei prossimi giorni sui Jobs act e
sulla riforma delle popolari.
«Il primo rapporto da ricucire è
quello con noi stessi - suggerisce
cauto Rocco Buttiglione - Renzi ha
avuto un’astuzia diabolica, ha con-
Angelino Alfano
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-MSGR - 20 CITTA - 14 - 02/02/15-N:
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Cronache
Lunedì 2 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Medicina, rivoluzione
delle scuole post-laurea
chirurghi in 5 anni
I numeri
NESSUNA SCUOLA
DURERÀ PIÙ 6 ANNI
Accorpate 5
scuole di specializzazione
Medicina tropicale
Neurofisiopatologia
Chirurgia apparato digerente
Biochimica clinica
Tossicologia medica
`Il ministro Giannini firma il decreto sulle specializzazioni
Niente più percorsi didattici di 6 anni, scompaiono 7 materie
SCUOLA
ROMA La prima pietra è stata posta. Dopo mesi di annunci il ministro dell’Istruzione, Stefania
Giannini, ha firmato il decreto
sul riordino delle scuole di specializzazione in Medicina. Una rivoluzione, promettono da viale
Trastevere, che punta a semplificare il percorso didattico dei giovani medici e guadagnare del
tempo per la loro immissione sul
mercato del lavoro. Si riducono
gli anni per circa 30 scuole e si ridimensionano, attraverso accorpamenti ed eliminazioni, le strutture che passano dalle attuali 61 a
55. Ora manca solo la firma del
ministro della Salute, Beatrice
Lorenzin, chiamata ad approvare il piano di riordino.
IL RIORDINO
Sette saranno le scuole che verranno eliminate o accorpate. Medicina tropicale confluirà in Malattie infettive, Neurofisopatologia in Neurologia, Chirurgia dell’apparato digerente in Chirurgia
generale (che nel frattempo riduce la durata del corso da 6 anni a
5), Tossicologia medica sarà accorpata a Farmacologia. Spariscono, poi, le scuole di Odontoiatria clinica generale e Medicina
aeronautica e spaziale. Seguono
le riduzioni. Non esisteranno più
scuole con percorsi di sei anni.
Per cinque scuole – Statistica sanitaria, Fisica medica, Chirurgia
orale, Ortognatodonzia e Odontoiatria pediatrica – gli anni di corso saranno 3, per 34 scuole, tra
cui Dermatologia, Endocrinologia, Neuropsichiatria infantile,
gli anni scendono da 5 a 4, mentre 16 scuole seguiranno il quinquennio di specializzazione. Chirurgia generale e Neurochirurgia recupereranno un anno, mentre il percorso resterà invariato
per 14 scuole tra cui Ginecologia,
Pediatria, Chirurgia pediatrica,
Anestesia e rianimazione, Oncologia medica. Ma il decreto, firmato dalla Giannini, non punta
solo a ridurre i tempi, perché il
provvedimento mette mano anche agli ordinamenti didattici e
rivede la distribuzione dei crediti. La formazione dovrà riguardare per il 70% attività professionalizzanti, vale a dire pratiche e di
PER 34 SCUOLE
LA DURATA SARÀ
SOLO DI 3 ANNI
POSSIBILE FARE
IL TIROCINIO
ANCHE NELLE ASL
+700 le borse di studio
per l'anno 2015/2016
disposte dal Miur
12.168
candidati
ELIMINATE
Odontoiatria
clinica generale
Medicina aeronautica
e spaziale
Stipendio medio
di uno specializzando
25.000 euro lorde/anno
La ricerca
Sostanze inquinanti
nelle scuole europee
Nelle scuole italiane ed europee
c'è un problema di qualità
dell'aria, dalla presenza di
micropolveri sottili a radon,
benzene, formaldeide, in aule
spesso troppo affollate. A
scattare la fotografia della
qualità dell'aria in 114 scuole
frequentate da 5.175 bambini e
1.223 insegnanti in 54 città di 23
Paesi europei sono i risultati di
Sinphonie, una ricerca
finanziata dall'Ue. In Italia lo
studio ha interessato due istituti
di Palermo, due di Pisa e due di
Milano. Respirare inquinanti
significa maggiore rischio di
soffrire di malattie respiratorie
e non aiuta chi un problema lo
ha già: l'8% degli scolari soffre di
asma, il 9% di allergie e il 17% di
eczema. Il 3,6% dei bambini poi,
ha avuto un attacco di asma a
scuola. Secondo Piersante
Sestini fra gli autori della ricerca
«da noi il problema principale è
quello della ventilazione: per
privilegiare il risparmio
energetico abbiamo creato
ambienti stagni», dove quindi gli
inquinanti si accumulano.
tirocinio. Gli specializzandi potranno fare il loro percorso all’interno di una rete formativa che
non contempla più solo i reparti
dei policlinici, ma si apre alle
aziende sanitarie e ospedaliere
delle regioni. In questo modo il
ministero, che promette già per il
prossimo concorso un numero
maggiore di borse di studio con
700 assegni in più grazie a fondi
extra, conta di aumentare anche
il contributo regionale che per il
precedente concorso aveva messo a disposizione la copertura di
504 assegni.
Tuttavia, i risparmi veri e propri, prodotti dalla rimodulazione
delle scuole, non si avranno nell’immediato. «I primi reali risparmi – spiega il segretario del sindacato giovani medici italiani,
Walter Mazzucco – si avranno solo nei prossimi due/tre anni dal
momento che il provvedimento
riguarda i nuovi specializzandi
ed è opzionale per gli studenti
che sono al terzo anno, mentre è
inutile per chi è al quarto anno».
IL CONCORSO
Un altro capitolo riguarda sia
l’accesso alla facoltà di Medicina
sia il nuovo concorso per gli aspiranti specializzandi. Per quanto
riguarda il primo, il ministro
Giannini dopo le promesse di
passare al modello francese ha
dovuto fare un passo indietro rimandando a data da destinarsi la
modifica per l’ingresso nella facoltà. Restano i test, da svolgere
presumibilmente il prossimo settembre, con l’unica promessa di
rivedere la tipologia delle domande e la preparazione dei candidati che potrebbe passare direttamente nelle mani delle università, bandendo tutti quei corsi – veri o presunti – che promettono a
cifre altisonanti la preparazione
adeguata dei candidati. Per il
concorso specializzandi relativo
all’anno 2015/2016, il dicastero
dell’Istruzione dovrebbe riuscire
a licenziare il bando entro il 28
febbraio. Da allora, per legge, si
dovranno aspettare sessanta
giorni per lo svolgimento delle
prove. Ancora da chiarire a chi
affidare il delicato compito sulla
trasmissione delle domande in
formato elettronico alle varie sedi concorsuali.
Camilla Mozzetti
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Gli statali lavorano di più, in calo le assenze per malattia
IL MONITORAGGIO
ROMA Non sono tutti come i vigili
del comune di Roma che nella
notte di Capodanno hanno dato il
peggio di sè, spedendo in massa
certificati di malattia. Anche se i
casi eclatanti (ovviamente in negativo) sono quelli che fanno notizia, non è vero che i dipendenti
della pubblica amministrazione
sono tutti assenteisti matricolati e
fannulloni. Perlomeno non come
una volta o come i luoghi comuni
raccontano (e le vicende come
quelle di Roma purtroppo avallano). A guardare gli ultimi dati del
monitoraggio mensile effettuato
dal ministero della Pubblica amministrazione (lanciato dall’allora ministro Brunetta e arrivato alla settantottesima rilevazione) la
realtà sembra diversa: il 2014 è
stato un anno di minori assenze
rispetto agli anni precedenti, in
tutti i mesi c’è stato un calo. I travet del pubblico impiego si sono
ammalati di meno e hanno chiesto minori permessi e congedi.
Anche a dicembre, mese in cui
spesso dilagano sintomi influenzali e scappatelle da shopping prenatalizio, uffici e retrosportelli
mostravano poche sedie vuote. In
media l’assenza per malattia a dicembre è stata di mezza giornata
a dipendente, mentre più cagionevoli di salute si sono dimostrati i
ministeriali (con picchi nel ministero della Giustizia, della Difesa
e dell’Ambiente) e così i dipendenti della presidenza del Consiglio e
delle agenzie fiscali che si sono
ammalati il doppio, ovvero un’intera giornata. Un’altra giornata
(in media) si è volatilizzata per assenze per altri motivi. Complessi-
vamente le assenze per malattia
sono state il 5% in meno rispetto
al dicembre 2013 e quelle per altri
motivi si sono ridotte del 2,9%. Sono diminuite anche le assenze per
malattia superiori ai dieci giorni
(-1,7%).
Forse tra gli italiani si sta consolidando un maggiore senso del
dovere, forse la paura di essere licenziati, forse la consapevolezza
che in un periodo di crisi così tosto chi ha un posto di lavoro è un
fortunato ed quindi meglio tenerselo stretto, sta di fatto che l’assenteismo nel pubblico sembra stia
diminuendo. Non possiamo che
rallegrarcene sperando che il
trend continui. E che la rilevazione sia veramente rappresentativa
dell’universo pubblico (i dati, infatti, coprono solo una parte delle
amministrazioni
pubbliche,
4.434 enti).
A livello annuo il numero medio di giorni di malattia per dipendente è poco sopra i dieci giorni.
SUD PIÙ VIRTUOSO
Il calo riguarda tutte le aree e,
sempre per sfatare i luoghi comuni, le riduzioni più consistenti si
sono registrate nel Sud e nel Centro. I dipendenti pubblici del Mezzogiorno (isole comprese) hanno
diminuito le loro assenze per malattia del 5,8% (-9,9% assenze per
NEL 2014 PRESI
MENO CONGEDI
E PERMESSI
LE RIDUZIONI
PIÙ CONSISTENTI
AL CENTRO-SUD
L’ingresso di un ministero
dove si timbra il cartellino
altri motivi), quelli delle regioni
centrali del 5,4%, quel del Nord
Est del 4,5%, e infine i travet del
Nord Ovest del 3,4%.
Ma siccome nelle pieghe delle
medie come è noto spesso si nascondono i furbetti (che poi danneggiano l’immagine dell’intera
categoria) il governo è comunque
intenzionato a procedere con ulteriori strette. Si inquadra così, nel
ddl sul pubblico impiego all’esame del Parlamento, il polo unico
della medicina fiscale che darà all’Inps la piena competenza sui
controlli oggi invece condotti dalle asl. L'obiettivo è fare entrare in
vigore le nuove regole entro la primavera. Per cui i furbetti sono avvisati: ad agosto non si corre dal
medico amico, ma al limite si va al
mare con regolari ferie in tasca.
Giusy Franzese
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-MSGR - 14 PESARO - 27 - 02/02/15-N:
Pesaro
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Pesaro
ANCONA
Macerata
Fermo
Ascoli P.
Lunedì 2
Febbraio 2015
Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze
METEO
REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931
Giorno & Notte
Isola dei famosi
via al televoto
per la bellissima
Margot
Basket
Impresa Vuelle
Vittoria d’oro
a Varese
con super Wright
Il degrado
A pag. 31
Cataldo e Iacchini a pag. 35
A pag.28
Per l’Osservatorio Valerio
serviranno 25.000 euro
Biancani: «É la cifra necessaria per il risanamento del tetto»
Intanto è partito l’intervento per ripulire gli Orti Giulii dalle scritte
Non solo Tasi, l’Imu si fa in sette
A Pesaro si sono moltiplicate le tipologie delle aliquote previste dalla tassa sugli immobili
`A queste, si aggiunge la beffa per l’imposta sui terreni agricoli sul San Bartolo e Colline
`
Pesaro la tassa sugli immobili si
spezzetta in sette aliquote. E ora arriva la beffa dell'Imu agricola, che
colpirà i terreni di San Bartolo e
Colline. Si dovrà pagare entro una
settimana. In attesa del nuovo bilancio di previsione, che, come riferiscono dal Comune, è stato chiuso politicamente, mentre è ancora
aperto il tavolo con le parti sociali,
la tassazione nel capoluogo sta
cambiando forma. Restano la Tari
e la Tasi, mentre l'Imu acquisisce
due nuove aliquote. Questo per effetto dell'operazione affitti calmierati in centro storico a favore di
nuove attività commerciali.
Delbianco a pag. 28
L’accordo
Fano. Freddo e tempo incerto non rovinano la festa
Le superbike
Benelli
in India
La Benelli Qj ingrana la
quarta. E lo fa in India.
Ordinativi importanti,
ma i sindacati continuano
a chiedere «di vederci
chiaro sul piano
industriale».
A pag.29
Marcolini: «Chi ora
vuole cambiare
prima mi candidava»
queste Primarie non devono
essere un regolamento dei conti nel Pd»
Il meteo
Spunta il sole
notte rigida
L’azione del vortice polare rimarrà estesa a quasi tutta la regione
per l’intera settimana entrante. Oggi sarà la giornata migliore tra
quelle che ci attendono, con una
netta prevalenza del sole; i venti saranno da deboli a moderati tra ponente e maestrale con mare mosso. Dopo una notte ovunque molto
rigida il cielo andrà lentamente coprendosi; in serata si avranno le
prime precipitazioni sparse, nevose oltre 800-1000 metri. Mercoledì
la depressione sull’Italia centrale
causerà tempo perturbato con
piogge e locali temporali di breve
durata. Temperature odierne 0 e
9˚C; minime tra -7 e 2˚C.
Ceriscioli
L’ex sindaco
trova alleati
ad Ancona
Luca Ceriscioli ha un cannone contro Marcolini: il sindaco di Ancona Mancinelli:
«Sul Salesi Mezzolani e Marcolini hanno preso in giro la
città. Si deve cambiare».
Garofalo a pag. 33
Pepa, la cagnolina che, investita da
un’auto, aveva perso l’uso delle
zampe posteriori, sta meglio. E’
tornata a camminare dopo lunghe
e complesse operazioni. Ma per il
classico lieto fine c’è bisogno di
uno sforzo in più: una famiglia che
l’adotti e la ripaghi con tante coccole delle lunghe sofferenze patite.
L’appello è stato lanciato dalle volontarie dell’Oipa che dal luglio
scorso, da quando è arrivata al canile di Santa Veneranda, si sono
prese a cuore la sorte - ingrata della cagnolina, diventata ben presto una beniamina del rifugio.
Quando Pepa era giunta non poteva camminare per le fratture ripor-
L’analisi per distretti. Ma se la
meccanica cresce, sono le cucine a destare preoccupazioni. I
dati raccolti sono quelli del centro studi di Banca dell’Adriatico
che ha appena finito di elaborare il report del terzo trimestre
2014. Tra i risultati migliori in
termini di esportazioni nelle
Marche ci sono le macchine
utensili e per il legno di Pesaro
(+12,8%). Positiva anche la jeans
valley del Montefeltro (+1,9%).
Sono calate invece le esportazioni dei distretti delle calzature di Fermo (-3%), il principale
distretto delle Marche, e quelle
delle cucine di Pesaro (-9%), entrambe realtà fortemente esposte sul mercato russo, area dove
hanno registrato le perdite più
significative (rispettivamente
-23,4% e -24,1%). Si evidenzia
una crescita positiva e in accelerazione per i mercati maturi
(+5,1%), mentre si conferma la
dinamica negativa, seppure in
attenuazione, registrata sui
nuovi mercati a partire dal
quarto trimestre del 2013
(-2,3%). «L’andamento negativo
dei nuovi mercati - commenta
Roberto Dal Mas, direttore ge-
ta di Oipa di Pesaro e Urbino che si
è occupata in prima persona della
meticcia - ma vorremmo trovare
presto una famiglia per questa cagnolina dolcissima e bisognosa di
cure. Attualmente la ospita una
delle volontarie perchè restando
in canile perderebbe tutti i progressi acquisiti in questi mesi, ma
si tratta di una soluzione a tempo.
Ci stiamo muovendo sia sui canali
tradizionali sia sui social per regalare a Pepa una famiglia che possa
accudirla». Per informazioni è possibile rivolgersi alla delegata al numero 339.4849243, a www.oipapesaro.it o al canile comunale di Santa Veneranda (0721.282552 dalle 10
alle 16 dal lunedì al sabato).
Luca Guerini
nerale di Banca dell’Adriatico è determinato dal calo delle
esportazioni registrato in Russia. Su questo mercato le vendite hanno cominciato a calare
nel secondo trimestre 2013 e le
flessioni sono cresciute di intensità con l’intensificarsi della crisi russo-ucraina. Nei primi nove mesi del 2014 le imprese distrettuali marchigiane hanno
ridotto le vendite sul mercato
russo del 22,2% rispetto allo
stesso periodo del 2013, equivalente a una perdita in valore di
82,7 milioni di euro. Analoghe
dinamiche hanno coinvolto le
esportazioni dirette in Ucraina,
dove il calo è stato superiore al
-40%». Il problema russo è tenuto sotto osservazione anche dalla Camera di commercio tanto
che per quest’anno si è deciso di
non partecipare alla fiera del
mobile di Kiev, ma di puntare
in Bielorussia a Minsk. Tengono i mercati maturi, soprattutto quello tedesco. In Germania
le imprese distrettuali marchigiane hanno registrato una crescita del 9%. Complessivamente le vendite su questo mercato
sono cresciute per un valore di
22 milioni di euro in più, grazie
al contributo significativo delle
macchine per il legno di Pesaro
che hanno registrato dati positivi anche per gli Usa.
Luigi Benelli
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In trentamila al debutto del Carnevale
Un successo, nonostante il freddo, il primo dei corsi mascherati al Carnevale di Fano. In trentamila, ieri
pomeriggio, hanno ammirato i carri, tra cui quello dedicato al sindaco Massimo Seri (nella foto TONI) e
a Renzi.
Marsigli a pag. 30
Pepa sta meglio, ora cerca una famiglia che l’adotti
SOLIDARIETÀ
IL REPORT
I SETTORI
PIÙ ESPOSTI
SUL MERCATO
RUSSO
REGISTRANO
PERDITE
SIGNIFICATIVE
`«Ma
«Le primarie siano un momento
di confronto e non un regolamento di conti». Pietro Marcolini, presentatosi ieri a Urbino, risponde così all'altro candidato
delle Primarie per la corsa a governatore,Luca Ceriscioli che
aveva ricordato all'attuale assessore regionale che «30 anni in
Regione sono troppi». «Ho accettato di correre - aggiunge - perché la mia candidatura è stata definita di riconciliazione e di unità nel Pd. Il mio nome è stato fatto da chi adesso sostiene invece
che serve un cambiamento».
Perini a pag. 29
La meccanica
è in crescita
ma il mobile
preoccupa
tate ed aveva bisogno di lunghe
operazioni e costose cure veterinarie tanto che le volontarie dell’Oipa avevano lanciato una sottoscrizione per trovare i fondi necessari.
Ora si chiede un passo in più alla
generosità dimostrata. «Pepa sta
meglio, l'unico problema ancora
esistente è quello dell'incontinenza, - spiega Simona Congiu, delega-
L’APPELLO
DELLE VOLONTARIE OIPA
PER LA CAGNOLINA
INVESTITA
CHE HA RIPRESO
L’USO DELLE ZAMPE
Pepa prima
di essere operata
-MSGR - 14 PESARO - 29 - 02/02/15-N:
29
Pesaro provincia
Lunedì 2 Febbraio 2015
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«Confronto, non regolamento di conti»
Marcolini si presenta a Urbino: «Le Primarie non siano `«La mia candidatura a governatore è stata definita unitaria
momento di vendetta tra componenti interne del Pd»
proprio da chi adesso sostiene che è tempo di cambiare»
`
VERSO IL VOTO
Le primarie siano un momento
di confronto e non un regolamento di conti. Pietro Marcolini risponde così all'altro concorrente
alla corsa per diventare il candidato governatore Luca Ceriscioli
che, giusto ieri, ha “ricordato” all'
attuale assessore regionale alla
cultura che «30 anni in Regione
sono troppi». Così nel giorno in
cui Pietro Marcolini si “presenta”
a Urbino, il segretario ducale Federico Scaramucci non dedica
nemmeno uno sguardo al compagno di banco in consiglio comunale Gianfranco Fedrigucci e il segretario provinciale Giovanni Gostoli ammette che convocherà oggi i due per un incontro. Intanto
Marcolini una “magia” l'ha già fatta: ieri alla sua presentazione con
accanto l’onorevole Alessia Morani, oltre al gruppo Pd al completo
(mancava Giorgio Londei ma si
erano visti in privato) erano presenti tutti i Verdi. Nemici in Comune amici in Regione. «Le nostre primarie - ha esordito Marcolini - devono essere l'avvio della
campagna elettorale per le regionali e non una sorta di regolamen-
«LE REGIONI
NON POSSONO PIÙ
ESSERE STATERELLI
AUTONOMI E IL MODELLO
ECONOMICO
VA CAMBIATO»
to di conti tra le componenti interne del Pd. Così le dobbiamo interpretare mantenendo il fair play. A
questo proposito vorrei fare una
sottolineatura: ho accettato di correre questa sfida politica perché
la mia candidatura è stata definita
di riconciliazione. Il mio nome è
stato fatto da chi adesso propone
la candidatura di Luca Ceriscioli,
ovvero Matteo Ricci. Entrambi
hanno fatto pubblicamente il mio
nome girandosi poi dall'altra parte di fronte all'impasse in cui si è
trovato il Pd».
Vallefoglia
Approvato
il regolamento
per la video
sorveglianza
LINEE DI CAMBIAMENTO
Così, con tono pacato, Marcolini ha snocciolato il proprio curriculum rispedendo al mittente l'accusa di essere da 30 anni in regione. Tornando a «quello che interessa di più ai cittadini» Marcolini ha delineato tre linee di cambiamento nell'attuale società: «Di
carattere economico, sociale e istituzionale. Per gestire questa trasformazione occorre forza e per
guidare questo cambiamento serve competenza. Siamo da sette anni in crisi, abbiamo una riduzione
della base produttiva di quasi un
sesto, la disoccupazione giovanile
oltre il 40% e in generale oltre al
10%. Dobbiamo quindi smettere
di accarezzare i fasti di un modello economico che ha dato i suoi
frutti, ma che oggi va cambiato.
Dobbiamo ricostruire e riconvertire il nostro apparato produttivo
puntando su settori tecnologicamente più avanzati e verso la qualità». Sul cambiamento sociale aggiunge: «Impone una revisione
della cura della persona, l'integrazione dei servizi sociosanitari e assistenziali in rapporto con la sanità. Dobbiamo distinguere i servizi
ospedalieri da quelli sociosanitari
e assistenziali. Qui c'è lo stacco tra
il pensiero di un sindaco e quello
di un programmatore regionale:
deve avere ben presente quali sono le distribuzione delle funzione
e dei compiti. La Regione deve
programmare e legiferare». Terzo
tema è quello istituzionale: «Le
Regioni non possono più essere
“staterelli” autonomi. Lo Stato deve garantire i servizi base per tutti, ma il di più o il di meno dipende
dai contratti che la Regione fa con
i propri cittadini».
Andrea Perini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pietro Marcolini con l’onorevole Alessia Morani
Addio al passaggio a livello, ma è sempre
braccio di ferro per il contestato sottopasso
MAROTTA
Doppio incontro sul futuro del
passaggio a livello di Marotta. Si
comincia questa sera con l'assemblea pubblica presso la sala Pierino Ciriachi di viale Europa dove alle 21 i comitati incontreranno i
consiglieri comunali di Mondolfo
e i rappresentanti di categoria.
L'incontro è promosso dall'associazione Attraverso Marotta che
ha raccolto più di 600 firme contrarie all'attuale progetto di sottopasso. L’associazione ha deciso di
spiegare le criticità dei lavori previsti e le controproposte in un'assemblea pubblica dove si farà il
punto sul progetto di ristrutturazione dell'area compresa tra via
Ariosto e piazza Roma, che in seguito alla prevista chiusura del
Le superbike Benelli
approdano in India
PESARO
La Benelli Qj ingrana la quarta. E
lo fa in India. Ordinativi importanti, ma i sindacati continuano a
chiedere «di vederci chiaro sul piano industriale».
La notizia rimbalza da Nuova
Delhi e grazie ad un accordo con
la Dsk Motowheels di Pune, la Benelli introdurrà in India a partire
da marzo cinque modelli superbike della sua produzione. Lo ha
scritto ieri l'agenzia di stampa Pti.
Inizialmente, precisa l'agenzia,
«le moto del prestigioso costruttore controllato da un gruppo cinese, saranno disponibili in otto città indiane con prezzi varianti fra
l'equivalente di 5.000 e 20.000 euro». Poi è intervenuto il presidente
di Dsk Motowheels, Shirish
Kulkarni e ha spiegato che «le consegne cominceranno dalla seconda settimana di marzo e riguarderanno moto da 300, 600, 899 e
1.300 cc, provenienti dagli stabilimenti di Benelli in Cina e a Pesaro». L'obiettivo dichiarato da
Kulkarni «per la vendita delle nuove moto è di arrivare a 40 concessionari entro il 2016 e di conse-
Un passo importante dopo la difficile vertenza del mese di novembre quando il gruppo aveva aperto
la procedura di mobilità per 33 lavoratori su 69. Poi una trattativa
su tutti i livelli, compreso quello
istituzionale che ha visto il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e la Camera di Commercio con Alberto
Drudi impegnarsi per trovare una
sponda con la proprietà cinese. E
grazie a incentivi volontari all’esodo gli esuberi sono stati ridotti da
33 a 24.
Per Leonardo Bartolucci, segretario della Fim Cisl, la notizia rimbalzata dall’India, è «senz’altro positiva. Parlare di ordinativi e incre-
RAGGIUNTO L’ACCORDO
CON SOCIETÀ DI PUNE
TUTTAVIA I SINDACATI
CONTINUANO A CHIEDERE
DI VOLERCI VEDERE CHIARO
SUL PIANO INDUSTRIALE
STASERA CONVOCATA
UN’ASSEMBLEA
A CUI SONO STATI
INVITATI GLI OPERATORI
E GLI AMMINISTRATORI
DI MONDOLFO
del 12% in cui siano costruite pista
ciclabile e passaggio pedonale con
possibilità di transito sicuro. Si
chiede inoltre l'eliminazione totale della copertura e delle pareti vetrate. Per il sottopasso di Via Ugo
Foscolo si chiede «che venga mantenuto quello attuale mentre é indispensabile realizzare un nuovo
sottovia carrabile che garantisca
l'accesso agli autobus ed ai mezzi
pesanti all'altezza del residence
Le Vele in corrispondenza del parcheggio a monte della ferrovia».
C’è tempo fino al 18 marzo, giorno
della Conferenza dei Servizi che
dovrà dare parere definitivo su
progetto e opere accessorie, per
portare a «una sostanziale revisione del progetto». Si terrà poi giovedì 5 febbraio un successivo incontro, promosso questa volta da Città Futura (ore 20 sala Ciriachi).
«Profilglass, la sanatoria
amplificherà i problemi»
gnarne almeno 3.000 nel primo
anno di offerta».
LA VERTENZA
passaggio a livello da parte delle
Ferrovie comporterà modifiche
viarie in uno dei quattro punti di
accesso al lungomare. In un comunicato l'associazione anticipa in
sintesi le modifiche riguardanti innanzitutto il sottopasso pedonale
di via Roma (che però dovrà essere realizzato dal comune di Mondolfo a proprie spese) "che andrebbe realizzato in un'unica rampa
senza gradini e con una pendenza
Nell’ultima seduta del consiglio
comunale di Vallefoglia sono
stati approvati numerosi
argomenti all’ordine del
giorno, specialmente quelli
relativi allo Statuto Comunale e
al regolamento per il
funzionamento del consiglio
comunale. Approvati anche il
regolamento di
videosorveglianza che
consentirà l’utilizzo di
immagini attraverso un
rilevamento effettuato con
strumenti elettronici
distribuiti in tutto il territorio
comunale, consentendo così al
corpo di polizia municipale
dell’Unione dei Comuni Pian
del Bruscolo di svolgere il
servizio di vigilanza e di
sicurezza per la collettività,
usufruendo anche del controllo
e della gestione dei filmati degli
impianti di videosorveglianza
al fine di garantire una
maggiore sicurezza del
territorio, dei cittadini e delle
imprese. Approvato inoltre il
regolamento che disciplina la
gestione, i contenuti, il
funzionamento, la trasparenza
e l’utilizzo del sito web
istituzionale del Comune di
Vallefoglia e che regola le
modalità di comunicazione
on-line dei dati pubblici
dell’Ente nel rispetto delle leggi
e dei regolamenti vigenti. «Un
grande lavoro dunque - ha
spiegato il sindaco di
Vallefoglia Palmiro Ucchielli da parte di tutta
l’Amministrazione per avere
uno strumento pienamente
operativo per la perfetta
funzionalità dei servizi,
improntati all’insegna della
partecipazione e della
trasparenza, mettendo al
centro dell’azione
amministrativa i cittadini ed il
territorio.
FANO
La Benelli
mento produttivo è sempre un bene per ogni azienda. Però cogliamo questa notizia positiva per
chiedere nuovamente alla proprietà di conoscere il piano industriale. Sono mesi che abbiamo avanzato questa richiesta, ma non siamo
riusciti a sapere nulla a riguardo
per cui è il momento di approfondire le strategie e gli obiettivi del
gruppo».
La proprietà dopo sette anni di crisi e utilizzo di ammortizzatori sociali tra cui il contratto di solidarietà aveva parlato della «necessità di avviare un piano di ristrutturazione aziendale generale che riguarderà anche la riorganizzazione della forza lavoro di ogni reparto, per poterci focalizzare nello
sviluppo di nuovi business. E’ necessario creare una struttura più
snella e solida, un passo doloroso,
ma obbligato per affrontare i mercati». Di qui gli esuberi, gli scioperi e ora una nuova ripartenza.
Lu.Ben.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Non accenna a placarsi la maretta sulla cosiddetta sanatoria
giurisprudenziale, che l'attuale Amministrazione comunale
fanese ha approvato per sanare precedenti questioni edilizie
riguardanti le società Profilglass e Fano Gomme nella zona artigianale di Bellocchi.
"E per due imprese si cambia il
regolamento comunale di settore?", incalza Hadar Omiccioli, capogruppo grillino della lista civica Fano a 5 stelle. "Il sindaco Massimo Seri - prosegue si chiede dove sia l'intelligenza
nell'abbattere e ricostruire tale
e quale un pezzo di capannone.
Noi ci chiediamo dove sta la
legge, quando il testo unico nazionale non consente la sanatoria giurisprudenziale. L'ultimo
pronunciamento del Consiglio
di Stato, inoltre, boccia proprio
questo tipo di soluzione. L'atto
della giunta Seri amplificherà i
problemi di Profilglass invece
di risolverli, visto che già è stato depositato un ricorso al Tar
contro la sanatoria. Quando si
dice che la toppa diventa peggiore del buco".
Il gruppo consiliare dei Fano a
5 stelle ha chiesto una commissione comunale d'inchiesta sulla vicenda della Profilglass, che
inizia negli anni delle giunte
Aguzzi, per avere chiarezza su
tutte le scelte amministrative.
LA QUESTIONE AMBIENTALE
"Noi non vogliamo - specifica
Omiccioli - che il capannone
sia abbattuto e ricostruito. Vogliamo solo analizzare meglio
la questione e trovare una soluzione legittima, che aiuti per
davvero l'impresa. C'è ancora
tempo per approfondire la questione e dare una risposta concreta, definitiva. E soprattutto,
secondo la legge". L'intervento
OMICCIOLI: «NON VOGLIAMO
CHE IL CAPANNONE
SIA ABBATTUTO
E RICOSTRUITO
MA TROVARE SOLUZIONI
CHE AIUTINO L’AZIENDA»
L’interno della Profilglass
del capogruppo grillino recupera anche il tema della questione ambientale, molto caro
ai residenti nelle vicinanze della zona industriale, come ha dimostrato la recente assemblea
nella chiesa a Bellocchi.
"Il sindaco Seri - conclude
Omiccioli nel suo intervento dice che farà installare la centralina di controllo. Si scorda
però di dire, ed è un peccato,
che sarà presente solo otto settimane in un anno intero. Noi
chiediamo che siano fisse, tanto che la stessa Profilglass si è
detta disponibile a contribuire
in solido alla soluzione. Per di
più, la centralina mobile cui fa
riferimento il primo cittadino
non è disponibile fino a giugno, essendo già utilizzata a Pesaro per la zona dell’ex Amga.
A mio giudizio le parole del sindaco Seri sono prive di concretezza".
O.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 14 PESARO - 30 - 02/02/15-N:
30
Lunedì 2 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Torna da stasera
al Loreto
la rassegna di film
in lingua originale
sottotitolati
in italiano
Fano, al primo dei tre corsi mascherati
sfilano la satira politica e quella di costume
Piaceri
very cult
I nuovi carri
conquistano
i trentamila
del Carnevale
LA SFILATA/1
I
l tempo incerto fino all'ultimo
non ha frenato la curiosità e la
voglia di divertirsi al Carnevale di Fano 2015: circa 30 mila
persone hanno affollato viale
Gramsci, dove i carri erano posizionati già dalle 14 lungo tutto il
viale, una sorpresa per tutti coloro che hanno potuto ammirarli.
Un viale coloratissimo grazie alle
migliaia di prendigetto che hanno avuto la meglio sugli ombrelli,
banditi da un'ordinanza emessa
ieri dal sindaco, Massimo Seri:
«L'assenza quasi totale di ombrelli - ha sottolineato - e la coperta
colorata composta dai prendigetto è stata la risposta più bella all'
ordinanza. Nonostante il tempo
incerto e il freddo, tantissime persone hanno testimoniato, ancora
una volta, il valore del nostro Carnevale, dei maestri carristi e di tuti coloro che da mesi si sono impegnate a realizzare questo appuntamento storico così amato».
I PROTAGONISTI
Ma il sindaco Seri è anche un super protagonista del Carnevale di
quest'anno: è alla guida del carro
«BELLO IL PUPAZZO
CHE MI RAPPESENTA
MA ANCHE A RENZI
PIACEREBBE IL SUO»
Massimo Seri
Sindaco di Fano
dedicato a «Le Battaglie del Metauro», dove la figura imponente
di un generale dell'antica Roma si
mostra fiera a bordo di una biga
trainata da prodi legionari. «È
molto bello! - ha commentato Apprezzo la satira carnevalesca:
la satira è importante anche per
questo, sa cogliere l'ironia anche
in temi apparentemente impossibili da trattare. La prendo come
sfida per vincere le battaglie per
la nostra città». Anche un baby
Matteo Renzi nel Paese delle Meraviglie è protagonista di uno degli altri giganti di cartapesta, chiediamo a Seri se anche lui la prenderebbe così bene: «Secondo me
riderebbe anche lui, di solito le
persone intelligenti amano al satira». Su «Halloween Circus Party
2015» è stata collocata, all'ultimo
momento, una bandiera italiana
con un esplicito riferimento «beneaugurante» al nuovo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Tra le novità sul carro della
Musica Arabita la presenza della
Borghetti Bugaron Band con il
suo inno del Carnevale 2015
«Avanti e Indrè». Il primo premio
del «Concorso miglior palco mascherato» è andato al gruppo
«What's Appa» (palco 37, 38, 39),
seguito dal «Dolcissimo Tiramakì» (32, 33) e da «I love Spritz»
(34, 35). Questi, infine, i biglietti
estratti alla Lotteria del Carnevale: primo premio, serie Beppe
Nappa n. 423; secondo, serie Rugantino n. 454; terzo, serie Scaramuccia n. 411.
Elisabetta Marsigli
Il grande
cinema
da gustare
in inglese
PESARO Dopo il successo
della prima edizione,
riparte la rassegna
«Lunedì in lingua
orginale», tutti i lunedì
alle 21 al Loreto (5 euro,
ridotto 4). I film
saranno introdotti in
Lis (Lingua dei segni
italiana) e saranno
proiettati in lingua
originale con sottotitoli
in italiano. Si parte
stasera con l'ultimo film
di Woddy Allen «Magic
in the moonlight». Il
programma prevede
sette film, tutti di
quest'anno: il febbraio
«Big eyes» di Tim
Burton; il 16 febbraio
«Jimmy's Hall» di Ken
Loach; il 9 marzo
«American Sniper» di
Clint Eastwood, il 16
«Pride» di Matthew
Warchus; il 23 «The
Imitation Games» di
Morten Tyldum; il 30
«L’amore bugiardo» di
David Fincher.
Organizzano Comune e
Campo Asd Pesaro, in
collaborazione con
cineclub Shining,
Sentieri di cinema, Acec
e Europa Cinemas. Info.
388.7443108.
I carri dedicati al presidente del Consiglio, Renzi e al sindaco
Seri (Fotoservizio TONI)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Moretta e brodetto, è la festa dei golosi
LA SFILATA/2
FANO Non solo carri e cartapesta
al Carnevale di Fano 2015: già nella prima giornata di sfilata, sono
state tante le iniziative per un Carnevale non solo dolce da gustare.
Quest'anno infatti, oltre al carro
«Te dag el Brudett», dedicato al tipico piatto fanese, è stato creato
un vero e proprio «Percorso del
gusto» durante tutto il periodo
della manifestazione: dal PalaBrodetto in via delle Rimembranze, in cui lo chef Daniele Bocchini servirà la prelibata specialità
di pesce, alla «Via della dolcezza»
in via Da Serravalle fino alla
«Street food» in via Buozzi in cui
fare un pranzo veloce o uno spuntino goloso (entrambi dalle ore 9)
e alla «Piazza dei Sapori» in piazza XX Settembre con gli stand in
cui trovare i prodotti agroalimentari tipici regionali e non solo. Accanto allo stand Bovinmarche in
via Gramsci, dove si potrà degustare il celebre Marchburger,
l'hamburger che parla marchigiano, si svolgeranno giochi e attività creative grazie ad uno spazio
ludico e didattico dedicato ai più
piccoli che potranno così esplorare il mondo dell'alimentazione sa-
Alcuni
dei carri che
hanno sfilato
ieri e, sotto,
la Musica
Arabita
na e conoscere gli animali e la genuinità della carne. E non poteva
mancare nelle specialità fanesi,
la Moretta, il brand più famoso
della città che acquista ora il suo
riconoscimento ufficiale: è nata
infatti la «Moretta del Carnevale
di Fano». Lo specialissimo preparato per realizzare la bevanda tipica dei pescatori fanesi sarà venduto in bottigliette da 20 cl.
Il latino è vivo
dai corsi
dell’Oliveriana
alle chat
PESARO Alla Biblioteca
Oliveriana sono aperte,
fino a oggi, le iscrizioni a
un nuovo ciclo di lezioni
di lingua latina tenute
da Vittorio Ciarrocchi,
dopo il vivo
apprezzamento
riscosso dai corsi
precedenti. Queste
lezioni sulla lingua di
Cicerone (nella foto, un
busto) sono un nuovo
stimolo a conversare,
anche con taglio ironico
e maieutico, sul mondo
antico e su una delle sue
maggiori espressioni
linguistiche. Ciarrocchi
ha insegnato Storia e
filosofia nei licei di
Pesaro, Fano, Senigallia.
Dal 1996 partecipa al
«Grex Latine
loquentium»,
associazione di
appassionati di latino, i
quali quotidianamente
scrivono - via Internet su argomenti di ogni
genere adoperando la
lingua latina. Il corso è a
numero chiuso, limitato
a 50 partecipanti, costo
30 euro (20 per studenti,
docenti e Amici della
Biblioteca Oliveriana).
Info tel. 0721-33344.
Matthew Lee
il tour parte
dal Club Etoile
di Parigi
ROCK’N’ROLL
PESARO Per Matthew Lee il 2015 è
iniziato alla grande. Concerti, interviste, il lancio del nuovo singolo, la promozione del nuovo disco. Insomma per l'artista pesarese, che vanta un vero e proprio record in fatto di esibizioni dal vivo,
questo sembra davvero l'anno
della svolta. Già perché dopo il
lancio del nuovo singolo «L'Isola
che non c'è», rifacimento del celebre brano di Edoardo Bennato, da
fine febbraio partirà il «Matthew
Lee rock 'n roll tour 2015», il tour
nei club del perfomer e cantante ,
durante il quale presenterà i suoi
più grandi successi «d'altri tempi». La tournée si aprirà il 19, 20 e
21 febbraio con tre concerti esclusivi al Jazz Etoile le Meridien di
Parigi e proseguirà in tutta Italia.
Queste le prime date confermate:
il 28 febbraio all'Una e Trentacinque di Cantù; il 6, 7 e 8 marzo al
Memo Restaurant di Milano; il 12
e 13 marzo al Lian Club di Roma;
il 15 marzo a La Claque di Genova;
il 17 marzo al Chattanooga di Bologna; il 20 marzo al Teatro Socjale di Piangipane (Ravenna), il 28
marzo al Teatro Verdi di Pollenza
(Macerata) in occasione del San
Severino Blues winter e il 29 marzo al Modo di Salerno. All'orizzonte forse anche una data a Pesaro, dove Matthew si è esibito
per l'ultima volta la scorsa estate
in piazzale della Libertà. Intanto
il nuovo singolo «L'isola che non
c'è» (Carosello Records), è in rotazione radiofonica e disponibile in
digital download e streaming. Si
tratta di una versione "d'altri tempi" della celebre hit di Edoardo
Bennato che è piaciuta molto allo
stesso autore, «È stata una piacevole sorpresa ascoltare la versione rock and roll di "Never never
land"», ma anche al giornalista
Vincenzo Mollica che ha trasmesso uno spezzone del video sulla
sua rubrica «Doreciakgulp» all'interno del Tg1. Il video del brano,
disponibile anche in un'inedita
versione inglese intitolata "Never
never land", è visibile su Vevo al
link: http://www.vevo.com/watch/ITB261400649.
Definito «The genius of rock'n'
roll» dalla stampa internazionale, Matthew Lee è tra i principali
protagonisti di uno dei trend internazionali di maggior appeal, il
rilancio delle atmosfere anni ’50.
«Per quanto mi riguarda essere
d'altri tempi non significa rimanere ancorato al passato, ma semplicemente recuperare valori importanti, che forse stavamo rischiando di perdere, il tutto però
rivisto in una chiave attuale, non
"un'operazione nostalgia", ma un
qualcosa che spero possa essere
percepito come una novità», racconta Matthew Lee, che vanta un'
importantissima gavetta in tutto
il mondo. Nonostante la giovane
età ha già sulle spalle circa 1000
concerti.
C.Sal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Matthew Lee
-MSGR - 14 PESARO - 38 - 02/02/15-N:
38
Sport
Lunedì 2 Febbraio 2015
www.ilmessaggero.it
Il Fano sfida la Samb per pensare in grande Vis, serve un’altra marcia
anche nei match difficili
CALCIO SERIE D
FANO Su come la pensino di squadra, allenatore e presidente, i tifosi dell'Alma sono stati chiarissimi. Eclatanti e reiterate le dimostrazioni sempre più allargate di stima incondizionata e dedizione totale, in un crescendo
simbiotico che ha prodotto il
pubblico record della partita
con la Maceratese e la partecipazione entusiastica e su larga scala alla kermesse del Pesce Azzurro. Su come la pensino presidente, allenatore e squadra dei tifosi
granata, molto si può dare per
scontato, ma vale comunque la
pena di coglierne i diversi accenti. Sempre più emozionato quel-
lo del presidente Gabellini, che
pure in passato ha conosciuto il
ruvido rovescio della medaglia.
«È grazie a loro che si è ricreata
questa bellissima atmosfera» ripete, mentre quello di Alessandrini è quasi imbarazzato: «Devo dire la verità, tutto questo affetto un po' ci intimorisce. Nel
senso che non sono sicuro che
sapremo essere all'altezza di tutte queste aspettative. Questa
non è una realtà di D ma il compito di riportarla dove avrebbe
diritto di stare è difficilissimo.
Di una cosa però possono stare
certi. Come ha sempre fatto, questa squadra onorerà questi tifosi, questa maglia e questa città».
Nodari parla invece davvero come uno di loro. Capitano e uomo
salvezza, prima, fanese acquisito e uomo immagine di una
squadra che piace, adesso: «Questa città mi ha accolto benissimo
e mi ha regalato una famiglia.
Così adesso la sento mia e ormai
lo sarà per tutta la vita. È un orgoglio e mi spinge a dare sempre
un po' di più». Sull'argomento
Ginestra è invece un libro aperto. Da uno che ha sempre affermato la sua dipendenza dai tifosi («Senza di loro divento un portiere qualunque»), in questo
campionato è come indossare
ad ogni partita un bel paio di ali:
«Ma è fondamentale per ogni
giocatore avere una tifoseria così appassionata e così vicina. Il
Fano non merita di stare dove
sta e faremo il massimo per ri-
portarlo nel suo posto naturale». Altro eroe popolare Sivilla.
Lo hanno aiutato i gol, ovvio, ma
anche vivere in centro, come anche Borrelli e Gucci, ne ha agevolato la perfetta integrazione.
«Un ambiente così è il massimo.
Siamo cresciuti con in nostri tifosi e adesso possiamo giocarcela alla pari con le migliori. Se poi
riuscissimo a battere la Samb, allora la promozione diventerebbe l'unico obiettivo». Sul -6 dalla
vetta i tifosi possono però fare
solo professione di fede. Tocca a
chi scende in campo eroderli.
«Significano solo che ci sta davanti può permettersi di sbagliare e invece noi meno».
Andrea Amaduzzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Recanatese:
con Magrini
la squadra
si è svegliata
CALCIO SERIE D
RECANATI Sei punti nelle ultime
due partite per la Recanatese
che ha compiuto passi avanti significativi in classifica. Dopo la
sosta trasferta sul campo del
San Nicolò per dare continuità
a prestazioni e risultati, come
chiede mister Lamberto Magrini dal suo arrivo a Recanati.
«Stiamo crescendo, sono abbastanza contento delle prestazioni ma dobbiamo lavorare perché la Recanatese ha i mezzi
per fare molto, molto, di più. I
risultati sono indispensabili
per ritrovare serenità e convinzione nei propri mezzi. Se sono
figli di prestazioni positive sono ancora più utili e importanti
perché significa che puoi incamminarti sulla strada giusta
e trovare la continuità che ti
consente di migliorare sensibilmente la tua classifica- sottolinea il tecnico umbro- Abbiamo
creato molto e rischiato poco,
questo è molto positivo. Meno
positivo è il riscontro rispetto
all'intensità del gioco, bisogna
tenere più alto il ritmo e farlo
possibilmente per tutta la gara.
Sto ricevendo risposte positive
dai ragazzi, da quelli più esperti, chi chiaramente devono trainare il gruppo, ai giovani che
migliorano in modo costante.
Dopo la sosta dobbiamo ripartire di slancio» conclude mister
Magrini. Gigli, Candidi e Galli
negli ultimi giorni si sono allenati a parte per risentimenti
muscolari che non destano comunque alcuna preoccupazione. Rapaccini, infortunatosi in
occasione della partita contro
la Fermana, ha ricominciato a
correre e se tutto procede nel
migliore dei modi dovrebbe
riaggregarsi con i suoi compagni alla ripresa di domani Fermo ai box Moriconi per un problema al ginocchio. A Verdicchio, che nella partita contro
l'Agnonese ha avuto problemi
ad una spalla dopo uno scontro
di gioco, é stata riscontrata una
leggera sublussazione ma il
giovane portiere giallorosso ha
preso comunque parte agli allenamenti evitando, come ovvio,
la parte sulle prese.
E.Fio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il mister Lamberto Magrini
La Maceratese è l’unica squadra ancora imbattuta in Italia
(foto CALAVITA)
MACERATESE: È IL GIORNO
DELLA PUNTA CAMARA
Oggi sarà ufficializzato l’acquisto dell’attaccante senegalese
Villanova: «Noi invincibili? Sono venuto per salire in Lega Pro»
CALCIO SERIE D
MACERATA Dovrebbe essere ufficializzato in giornata il tesseramento
da parte della Maceratese dell'attaccante senegalese Souleymane
Camara, classe 1996, di proprietà
del Santarcangelo, che fino a pochi
giorni fa ha giocato in prestito con
il Bellaria. Gli allenamenti in vista
della trasferta di domenica prossima a Termoli riprenderanno domani. «Sapevo di essere approdato
in una squadra molto forte, competitiva - ha detto Marco Villanova,
uno degli ultimi arrivati alla Maceratese - Ora che sono un giocatore
degli attuali "invincibili" voglio
continuare così. Sono qua perché
voglio tornare nei professionisti
con la Maceratese, su questo non
ho dubbi". Il prossimo avversario
sarà il Termoli: "Sarà importantissimo scendere in campo al Cannarsa con la giusta mentalità. Guai a
sottovalutare il Termoli. Dobbiamo affrontare le restanti quattordici partite con l'obiettivo di vincerle
tutte. Almeno dobbiamo provarci.
Non abbasseremo certamente la
guardia proprio adesso".
IL LUTTO
Si è spento ieri presso la casa di cura "Villa Pini" di Civitanova Marche Nazzareno Orlandoni, per tutti Neno. Aveva 81 anni. Orlandoni
aveva vestito la maglia della Maceratese negli anni '60, della quale
La Civitanovese deve pagare
due ex calciatori entro il mese
CALCIO SERIE D
CIVITANOVA Solitamente per una
squadra in difficoltà la sosta di
campionato è sempre ben accetta. Non fa eccezione la Civitanovese, anche se molti dei problemi
che la attanagliano si ripresenteranno domenica quando al Polisportivo arriverà il Chieti. Quello
delle assenze, ad esempio, con le
squalifiche di Massaccesi e Bensaja (quest'ultimo capitano della
Rappresentativa di serie D impegnata alla Viareggio Cup) che andranno ad azzerare il reparto di
centrocampo, già decimato dagli
infortuni di Ferrini e Della Penna. Ma anche il clima incandescente con i tifosi che la scorsa
settimana hanno interrotto una
seduta di allenamento contestando la squadra. Proprio i due giocatori presi di mira (i difensori
Aquino e Cossu), non hanno preso parte all'amichevole disputata
dai rossoblu a Rimini. Assenze,
però, motivate da un permesso
per motivi familiari chiesto da
Cossu e da un infortunio di Aquino che resta in dubbio per la
prossima gara. La partita, servita
anche per rinsaldare il gemellaggio tra le due tifoserie, è terminata 2-2. Sempre in vantaggio i romagnoli, raggiunti prima dal gol
del redivivo Pintori per l'1-1 con
cui si è chiusa la prima frazione,
e poi da quello di Biagini. Un utile
sgambatura, anche se non è servita a Mecomonaco per provare
era stato anche capitano. I funerali
si svolgeranno questo pomeriggio
nella chiesa del Preziosissimo Sangue a Porto Recanati. Lascia le figlie Marina, Bianca Maria e gli
amatissimi nipoti Niccolò, Giorgia
e Carolina.
FELICIOLI A SAN SIRO
Filippo Inzaghi ha convocato anche Gianfilippo Felicioli per la partita che il Milan ha disputato ieri
sera allo stadio Giuseppe Meazza
contro il Parma. Felicioli, 17 anni,
di Fiuminata, ha indossato la maglia numero 37. Il centrocampista
è approdato al Milan dalla Maceratese.
Andrea Cesca
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la formazione anti-Chieti, visto
l'utilizzo dello squalificato Massaccesi. Brutte notizie continuano ad arrivare anche fuori dal
campo. Si tratta ancora della pesante eredità lasciata dalla precedente gestione societaria. La
Commissione Vertenze Economiche della Lega ha riconosciuto i
crediti vantati da due ex giocatori che hanno militato in rossoblù
da gennaio a maggio scorso. La
nuova società dovrà quindi pagare 1.200 euro a Piergiorgio Perfetti (ora proprio al Chieti) e 1.700
euro a Damiano Nocera entro il
26 febbraio prossimo. Pena, punti di penalizzazione in classifica.
In precedenza la nuova società
aveva già saldato le pendenze di
altri tre giocatori che avevano fatto ricorso alla Commissione. Unica consolazione, i gradi di capitano a Bensaja che esordirà domani nella Viareggio Cup.
Emanuele Pagnanini
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`Media punti da alzare
per sfuggire
all’incubo retrocessione
CALCIO SERIE D
compreso. Non ingannino i soli
3 punti conquistati dall’Amiternina: i significativi pareggi al Benelli, a Chieti e a Campobasso
confermano che gli aquilani sono in salute. Arranca invece l’Agnonese (3 punti), il Castelfidardo (2) che ora andrà però valutato sulla scossa del cambio di allenatore e soprattutto gli zero
punti del Celano.
5 punti in 4 partite dicono che
la Vis ha macinato a gennaio un
passo superiore (1,2 punti a partita) rispetto a quello assoluto di
14 punti in 20 gare (0,7 a partita). Ma l’umore generale non avverte il tiepido miglioramento
proprio per come sono state gestite le gare invernali. Fra le quali il pareggio di Civitanova è
l’unico punto “largo”. Il gol subito al 94esimo dall’Amiternina e
il rigore sbagliato con l’Agnonese dicono di 4 punti in meno per
un patrimonio ancor più dilapidato a ricordare a come sono
maturate le sconfitte di Giulianova e Termoli. Curriculum recente che dice come ora la Vis
dovrà andare a cercarsi in campi e con avversari più complicati
quei punti che non ha trovato in
partite ben più alla portata.
Daniele Sacchi
PESARO Trascorsa una domenica
senza campionato per tirare il
fiato, ci si getta ora a capofitto in
una full immersion che da Jesi
(8 febbraio) a Celano (10 maggio) condenserà le 14 gare in cui
la Vis Pesaro si giocherà la permanenza in serie D. Che oggi
non sarebbe tale per un terzultimo posto che significherebbe retrocessione diretta in quanto distante 8 punti (ne servono meno
di 8 perché il playout si disputi)
dall’accoppiamento col sestultimo posto contrassegnato dall’Amiternina.
I numeri recenti dicono comunque che in questo 2015 la
Vis ha spremuto 5 punti dalle 4
gare disputate. Dentro la bagarre salvezza meglio hanno fatto
solo Recanatese (8) e Fermana
(7). Dote più cospicue che al momento le chiamano fuori dalla
griglia playout anche sull’onda
di due cambi d’allenatore risultati al momento funzionali al
© RIPRODUZIONE RISERVATA
cambio di passo. Meno punti
della Vis li ha fatti il Giulianova,
ma i 4 punti dei giallorossi (che
già vivono di una certa rendita
accumulata) sono notevoli: 4 robusti pareggi di fila con Fano,
Maceratese, Samb e a Recanati.
Ne ha fatto uno meno dei pesaresi anche il Termoli che, come
la Vis, è accomunata da storie tese con la tifoseria. La curva termolese ha infatti annunciato
che diserterà le partite casalinghe in segno di dissenso a taluni
personaggi in seno al nuovo assetto societario, mister Casu Il vissino Rossoni
Patron Canil: «Il Matelica
può puntare ai playoff»
CALCIO SERIE D
MATELICA Quello che torna in
campo oggi dopo un giorno in
più di riposo per la riprogrammazione degli allenamenti
coincisa anche con lo stop del
campionato, è un Matelica deciso a continuare la sua scalata
in classifica. Lo scossone tecnico-tattico e morale del dopo Fano ha dato ai biancorossi una
nuova identità. La squadra ha
ritrovato il ritmo e l'entusiasmo dei tempi migliori ed ora
avrà quasi un girone di ritorno
per dire la sua, con un organico
che è rimasto inalterato, in
quanto i nuovi come Benedetti,
e Borgese si sono inseriti a dovere e Ferretti (utilizzato ancora poco dal suo arrivo per via
delle squalifiche) scalpita per
poter dare il suo contributo.
Dopo una girone di andata con
qualche alternanza di troppo,
il Matelica dirà certamente la
sua nel ritorno. «Fino a novembre le cose erano andate bene dice il patron Mauro Canil tirando le somme ad oggi - poi
c'è stato qualche problemino
perché qualcuno aveva la testa
altrove e sicuramente potevano fare qualcosina di più. Poi
abbiamo aggiustato le cose e
siamo tornati ai nostri livelli»
LA CLASSIFICA
La classifica è ancora corta
con i tre punti, anche se la Maceratese è comunque lontana e
nella lotta play-off ci sono tante
big con cinque squadre racchiuse in tre punti davanti ad
un Chieti a -7, ma che non va
escluso ancora dai giochi. «Dove può arrivare questo Matelica lo vedremo alla fine - prosegue Canil sul futuro dei suoi sicuramente l'obiettivo sono i
play-off e nella migliore posi-
Canil, patron del Matelica
zione possibile. La squadra ora
è più forte e la strada presa è
quella giusta».
BORGESE LEADER
Del resto con Borgese sempre
più leader del centrocampo, un
Ambrosini incontenibile anche se sfortunato in zona gol
come con la Jesina, con Benedetti e Iotti in netta crescita,
con Ferretti che scalpita e Api
sempre puntuale ad ogni chiamata, unitamente ad un blocco
super collaudato dove Moretti
ha ritrovato ritmo e posizione,
al Matelica nulla è precluso. La
distanza dalla capolista Maceratese è enorme, però l’obiettivo per la conquista dei playoff è
alla portata.
Angelo Ubaldi
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16
LUNEDÌ
2 FEBBRAIO 2015
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
BUFERA MARCHE
TUTTI I CONSIGLIERI NEI GUAI
LE “SPESE PAZZE” CHE FANNO ARRABBIARE I CITTADINI
PD
3.270 €
ristoranti che la Corte
dei Conti ha bocciato
164 €
mimose acquistate
l’8 marzo 2012 alle
segretarie del gruppo
per la festa delle donne
PDL
da 15 a 350 €
le cifre di 50 ricevute
di ristoranti
ALLEANZA
PER L’ITALIA
2012
Gruppo Presidente
SPACCA
91
€
per aver scaricato da
iTunes 'navigator', un
navigatore di bordo per
viaggiare nei paesi
stranieri
2.100
L’ANNO TOP
€
targhe e coppe
per torneo di calcio
500mila €
€
frigorifero
DI SPESE
PDCI - PRC
150
16,80 €
FUTURO
E LIBERTÀ
800 €
per viaggio a Mirabello
dell’11 settembre 2011
con partenza da
Civitanova per incontrare
il senatore Baldassarri
acquisto del libro
“Il segreto delle donne,
viaggio nel cuore del
piacere”. Giustificazione:
“da considerarsi utile ai
fini dell’aggiornamento”
GRUPPO PER LE MARCHE
120 €
1.800 €
340 €
cesto di Natale
parcheggio auto
Olio, farina e frutta
Spese pazze, Regione a processo
Oltre al peculato c’è anche la truffa
La cifra contestata è più di un milione di euro: ipotizzati sequestri
Roberto Damiani
· ANCONA
DOVEVANO fare politica. Hanno
fatto anche altro. Come spendere
per affari propri (secondo l’accusa)
un milione e mezzo di soldi pubblici. Ci sono riusciti senza intoppi dal 2008 al 2012. Poi la sorgente
si è gelata per l’apertura di due inchieste: quella penale e quella contabile, che ora sono arrivate al capolinea dopo aver scoperto che i
soldi devoluti ai gruppi consigliari
per l’attività istituzionale marchigiana erano finiti in viaggi, pranzi,
cene, benzina, telefonini, finti convegni e libri improbabili. Sono le
spese pazze fatte da una sessantina
di consiglieri regionali per i quali
ora la procura della Repubblica di
Ancona si appresta a chiudere l’inchiesta (iniziata nel 2012) con la richiesta di rinvio a giudizio per peculato. In tre casi, i consiglieri dovranno rispondere anche di truffa:
residenze (finte) preferibilmente
lontanissime da Ancona per farsi
rimborsare spese di viaggio maggiori. Per non correre rischi sul denaro da restituire, sembra che la
procura penale e contabile abbiano chiesto al gip o stiano per farlo,
il sequestro preventivo delle somme illegittimamente spese da ogni
consigliere mettendo i sigilli a indennità e vitalizi. Questo perché
tra gli indagati ci sono anche ex
consiglieri regionali usciti di scena nel 2010.
MA L’ANNO da camicia da forza è
stato il 2012, con 500mila euro finiti nelle tasche dei vari consiglieri
per spese senza alcuna giustifica-
GOVERNATORE E PM Gian Mario Spacca ed Elisabetta Melotti
zione. In molti casi non si sono trovati neppure gli scontrini e quando c’erano non specificavano niente.
PER QUESTO, visto l’andamento
folle, non è stato sorprendente scoprire che il consigliere regionale
Enzo Marangoni di Fi sull’onda
dell’euforia abbia scritto in
quell’anno «Le osterie di Marangoni», costato alla Regione 14 mila
euro e giustificato dal consigliere
alla Corte dei Conti che stupefatta
chiedeva lumi, con questa risposta: «Volevo dare un’immagine al
mio gruppo». Molto più argomentato il motivo del consigliere
Pdci-Prc Bucciarelli che lo ha portato ad acquistare il libro «Il segreto delle donne, viaggio nel piacere», costato 16.80 euro. Il consigliere si è giustificato dicendo che
comprare un libro sull’orgasmo
delle donne significava «aggiornarsi sulle pari opportunità perché si
era sempre occupato di questa tematica». Come non rimanere colpiti dal consigliere Erminio Marinelli che a Capodanno, il 31 dicembre 2012, ha speso 1530 euro per
un convegno sulla sanità a Jesi.
Nessuno se n’è accorto, neppure
lui. Alla richiesta di spiegazioni
ha detto che lo ricordava a malapena: «Quel convegno è stato decisamente un flop». C’è pure l’attuale
presidente Spacca, che si è scaricato per 97 euro musica e film. Oppure quel viaggio a Rimini il 2 maggio 2012 dell’assessore Luca Marconi per seguire il ritiro del gruppo religioso «Rinnovamento dello
spirito» con vitto e alloggio per
340 euro pagato dalla Regione.
Forse al politico Udc il gesto non
sembrava un reato, e probabilmente neppure un peccato. Invece, a
quanto pare, li ha centrati entrambi.
SENZA dimenticare quell’esigenza irrefrenabile di comprare un frigorifero da parte del consigliere
Latini, che ha pure acquistato con
2100 euro targhe e coppe per un
torneo di calcio tra amici o quel
viaggio a Mirabello (Ferrara) dei
due consiglieri del gruppo Futuro
e Libertà dal costo di 800 euro per
partecipare alla festa dell’allora
partito di Fini. Avevano spiegato
che no, si dovevano incontrare proprio lì con un deputato. Ma erano
partiti in 50 con la corriera.
I numeri
14.000 euro
Ci sono dei libri che lasciano
un segno. Quello scritto dal
consigliere Enzo Marangoni
difficilmente passerà alla
storia ma è costato alle
casse della Regione 14 mila
euro. Il titolo: «Le osterie di
Marangoni».
5 anni
La marea di numeri
analizzata dalla Guardia di
Finanza dagli anni 2008 al
2012 (cinque anni) ha portato
ad individuare una serie
infinita di spese senza
alcuna giustificazione
1.530 euro
Il convegno «pilota» per
capire come venivano spesi i
soldi pubblici è quello del
giorno di Capodanno del
2012 organizzato dal
consigliere Erminio Marinelli
e costato 1530 euro. Disse
che era stato un «flop»
300 euro
Deve aver pensato che la
politica può essere anche
religione. Ed è per questo
che nel 2012 l’assessore
Marconi spese 300 euro per
partecipare ad un ritiro
spirituale a Rimini
••
4
PESARO PRIMO PIANO
LUNEDÌ 2 FEBBRAIO 2015
VERSO LE PRIMARIE LA RICETTA DI PIETRO MARCOLINI, IERI MATTINA A URBINO: CON LUI LA MORANI
«Fondi europei, la nostra opportunità»
«I Comuni devono intercettarli». «Io vecchio? In 30 anni ho accumulato esperienza»
DAVANTI
ALLA
PLATEA
Pietro
Marcolini con
Alessia
Morani.
A destra,
la platea del
Collegio
Raffaello a
Urbino
REALISMO, Ottimismo e Solidarietà. Con tre parole d’ordine Pietro Marcolini si è presentato ieri
mattina nella sala incisori del Collegio Raffaello alla nutrita platea
urbinate che nonostante la bruciante sconfitta alle comunali del
2014 ha ancora voglia di primarie.
«Siamo a Urbino per fare tesoro degli errori passati», ha esordito l’instancabile Alessia Morani reduce
dall’elezione di Mattarella «e come rappresentante del territorio
spero che sia finita la stagione dei
localismi. Quando abbiamo sostenuto la candidatura di Urbino a
Capitale della Cultura e quando
siamo riusciti a collocare Urbino
tra i 20 Musei Nazionali c’era Marcolini accanto a me, non altri. La
miglior politica per la nostra Regione sarà quella che saprà volare
alto, che sappia far sintesi governando una burocrazia regionale capace altrimenti di divorarsi ogni
idealismo». Marcolini offre la sua
ricetta: «Oggi la grande opportunità è quella delle politiche comuni-
IL ‘BUCO’ DELL’EXPO
«Assenza inammissibile
che ora dobbiamo
assolutamente colmare»
tarie. I programmi Leader sono
stai raddoppiati, da 28 a 60 milioni
di euro, ma i comuni dell’entroterra devono essere in grado di intercettare i fondi europei favorendo
la creazione delle Unioni dei Co-
muni e attrezzando una capacità
progettuale la cui efficienza chiede
collegialità e professionalità: l’Università di Urbino ha un centro di
studi di politiche europee. Sarebbe strategico per i comuni di questo territorio rapportarsi con essa
per attrezzare un ufficio di progettazione finalizzata alle risorse comunitarie. Ma il territorio deve sapere esaltare e tutelare le sue qualità, come l’enogastronomia e il paesaggio. Non è concepibile pensare
di deturpare le colline e i profili di
Piero della Francesca con pale eoliche sui crinali o col fotovoltaico
sulle terre più fertili quando abbiamo 1500 ettari di capannoni sfitti
sui quali poterli collocare. La regione Marche è una delle prime 4
regioni italiane per virtuosità, a cominciare dalla sanità».
L’ASSESSORE al Bilancio e alla
Cultura ha poi voluto replicare a
chi lo vuole in politica da trent’anni. «Nel 1980, a 28 anni, sono stato
consigliere regionale per una legislatura. Poi dal 1985 ho fatto la
mia vita civile, ho aperto un consorzio di terziario avanzato, ho collaborato all’Ocse come esperto di
sviluppo locale, ho insegnato a
contratto Economia Politica
all’Università di Urbino e sono entrato in Regione come Dirigente
nel 1996. Qualcun altro è stato fermo, in questi trent’anni, mentre io
ho acquisito competenze ed esperienze che ora posso mettere a disposizione, senza camuffamenti
anagrafici.». Sull’assenza di eccellenze imprenditoriali della nostra
Provincia all’Expo, Marcolini rassicura: «è una lacuna inammissibile, che dobbiamo colmare, come
quella sulle infrastrutture: la
Fano-Grosseto è una scelta strategica su cui abbiamo proposte concrete e operative».
Tiziano Mancini
CUCINA & POLITICA BEN 15 VOLONTARIE PER IL TRIPUDIO DI TAGLIATELLE. SOSTEGNO A CERISCIOLI
Quasi 300 persone a Villa Fastiggi per la cena di Sant’Antonio
NOTEVOLE partecipazione alla tradizionale cena di Sant’Antonio, protettore degli animali, tenutasi sabato all’Arci di Villa Fastiggi, organizzata dalla Lega dei Coloni, con la regìa di Giorgio Baldantoni, la collaborazione dei volontari guidati in cucina da Eros Del Fattore, per il servizio da Edera
D’Angeli e il presidente della Circoscrizione, Luca
Di Dario. C’erano quasi 300 persone, giunte per degustare le tagliatelle fatte in casa da 15 volontarie
che hanno confezionato ben 80 sfoglie con 250 uova
ed altre prelibatezze. La conviviale è stata anche
l’occasione per fare beneficenza a favore dell’associa-
zione per la lotta contro l’infarto del professor Ernesto Sgarbi; l’associazione Amici azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord presieduta da Cesare Venturi e per il Comitato di solidarietà di Villa
Fastiggi (Caritas parrocchiale, consiglio di quartiere, Arci, Coop, Auser, Banca di Pesaro). Clima più
piacevole del solito, vista l’elezione del presidente
della Repubblica, Sergio Mattarella, ma soprattutto
per il successo della convention tenutasi all’Astra
per la presentazione del candidato alle primarie del
centrosinistra alla Regione, Luca Ceriscioli.
TRA I PRESENTI, reduci da Roma, due grandi
elettori, il parlamentare Marchetti e il consigliere regionale Ricci; il vice sindaco Vimini, gli assessori
Biancani, Delle Noci e Mengucci, diversi consiglieri comunali, il segretario del Pd Gostoli, i presidenti
dell’Aspes Pieri e dell’Avis Gemmellaro, la segretaria comunale Deborah Giraldi con Arceci, medici,
avvocati, ingegneri, industriali e professionisti.
C’erano anche il parroco di San Pietro in Calibano,
padre Lucio con il vice, padre Luigi, che ha ringraziato gli organizzatori, ma soprattutto i volontari
che hanno permesso la scoppiettante serata.
Luigi Diotalevi
POLITICI, PARROCO, E...
A sinistra lo staff dei cuochi,
nelle altre foto i vari momenti
della serata di Villa Fastiggi
FANO E URBINO
LUNEDÌ 2 FEBBRAIO 2015
CARNEVALE A FANO
7
••
LOTTERIA, ECCO I NUMERI ESTRATTI NEL CONCORSO DI IERI
1° premio: serie Beppe Nappa n° 423 (buono 250 euro al Conad Sant’Orso - Flaminio)
2° premio: serie Rugantino n° 454 vince una city bike “Bargnesi di Cascioli”
3° premio: serie Scaramuccia n° 411 vince un cesto di prodotti Azienda Guerrieri
Anche Fido
è protagonista
della festa
Le divertenti sfilate degli animali
«NON SI potrà certo dire che al
Carnevale di Fano non c’era neanche un cane!». La battuta del presidente dell’Ente Carnevalesca
Luciano Cecchini sottolinea, felicemente, il successo della prima
edizione del Carnival dog party, il
Carnevale degli animali che ieri
mattina ha rappresentato una simpatica «apertura» della prima domenica di sfilate. Per una volta
tanto la passerella è stata dedicata
ai migliori amici dell’uomo e in
particolare ai cani ospiti del canile comunale che le volontarie
dell’associazione che ne cura la gestione hanno presentato alla città
in... abbigliamento carnevalesco
con lo scopo di diffondere la cura
e l’adozione di questi sfortunati
animali abbandonati. Non sono,
comunque, mancate anche «mise» in tema con la festa: cani mascherati da Arlecchino, Biancaneve, ecc, che dopo la iniziale foto di
rito hanno compiuto la loro brava
parata lungo il percorso carnevalesco tra la curiosità degli spettatori
e l’interesse delle televisioni nazionali (RaiDue) e locali (FanoTv).
FOTOGALLERY
Le immagini più suggestive
della sfilata di ieri del
Carnevale di Fano si possono
vedere nel nostro sito internet
all’indirizzo
www.ilrestodelcarlino.it/fano
LA SFILATA APPLAUSI AI CARRI. C’ERA ANCHE IL “TESTONE” DI RENZI
Avvio splendente, 30mila persone
BUONA la prima. Parte bene il
Carnevale di Fano con la prima
sfilata che, nonostante una temperatura rigida e un cielo grigio, è
stata un bel crescendo fino alla
spettacolare «luminaria», la parte
più d’effetto scenico, purtroppo
appannaggio solo di che è rimasto
sino alla fine. I tre botti canonici
e migliaia di coloratissimi «prendigetto» hanno segnato la partenza del corso di fronte a un pubblico che ha via via riempito viale
Gramsci, calcolato tra le 25-30mila persone.
A lato, i
simpaticissimi
“Minions” che
piacciono non
solo ai bambini.
Sopra, altri
scatti del
Carnevale di
ieri. Tantissimi
gli animali con il
costume. Anche
per loro questa
è una festa
che non si
dimentica
OSSERVATA l’ordinanza di
non usare ombrelli e bombolette
spray, che ha soddisfatto il sindaco Massimo Seri: «Ringrazio tutti
per questa bella risposta di civiltà.
Le migliaia di persone presenti
hanno testimoniato il valore del
nostro Carnevale, dei maestri carristi e di quanti da mesi sono impegnati a realizzare questo storico
appuntamento così amato». Ad
aprire gli sbandieratori de «La
Pandolfaccia» e il «Pupo» Pinocchio, un sindaco «Bugiardon». I
carri piccoli «Te dag el Brudett»
che promozionava il Festival del
Brodetto, evento irrinunciabile
dell’estate fanese, le mascherate a
piedi «I Minion» dell’associazione «Laboratorio Geniale»; quella
in gommapiuma dei pinguini, delfini e simili di «Costa Parchi» realizzata dal «Laboratorio Geniale»
e Daniele Mancini Palamoni,
«Caccia Grossa» di Acqualagna e
ORDINANZA RISPETTATA
La gente ha seguito quanto
chiesto dal Comune: niente
bombolette spray e ombrelli
«Le Bici» di Montegranaro. Poi i
giganteschi carri di prima categoria, alti 18 metri, imponenti e animati da indovinate coreografie, a
iniziare dai due disegnati e realizzati da Matteo Angherà e Luca
Vassilich: «Halloween Circus Party 2015» su cui sventolava un tricolore «beneaugurante» al neo
Presidente della Repubblica Mattarella e «La Forza delle Maschere», inno d’amore al Carnevale.
Suggestiva l’animazione e il carro
«Le Battaglie del Metauro» realizzato da Paolo Furlani e da «Gommapiuma x caso». A chiudere la
sfilata «...Nel paese delle Meraviglie», disegno e realizzazione di
Ruben Eugenio Mariotti, in cima
al quale troneggiava il gigantesco
e realistico «testone» del premier
Renzi e il carro della «Musica Arabita» con su la «Borghetti Bugaron Band». Quasi tutte piene le
tribune, con molte mascherate e
copiosi getti, tra i quali pacchi di
pasta da mezzo chilo, chiaro segno dei tempi. Qualche pausa di
troppo ha portato il secondo giro,
quello più atteso del «getto» (la
cui consistenza suggeriamo di rivedere...) alle prime ombre della
sera, così i carri hanno dovuto accendere le luci, producendo un effetto ancora più bello ed emozionante. I premi. Il Concorso miglior palco mascherato è stato vinto da «What’s Appa» (palco 37,
38, 39), seguito dal dolcissimo
«Tiramakì» (32, 33) e da «I love
Spritz» (34, 35). Per quel che riguarda la lotteria, il biglietto è valido per l’estrazione del 17 febbraio (in palio una Opel Corsa).
s. c.
Lunedì 2 Febbraio 2015
3
MARCHE
Online
www.corriereadriatico.it
L’Udc spariglia l’alleanza e torna Cesa
In pista per le primarie di coalizione Marcolini, Ceriscioli, Fioretti e Donini. Cencetti: “Marche 2020 non partecipa”
CENTROSINISTRA
IN FERMENTO
MARIA CRISTINA BENEDETTI
Ancona
In fila per quattro: Marcolini,
Ceriscioli, Fioretti e Donini. Col
resto di uno: Marche 2020 che torna a ribadire il portavoce e
fondatore Stefano Cencetti “non parteciperà alle votazioni
delle primarie di coalizione del
centrosinistra per le regionali e
di conseguenza non supporterà
nessuna delle candidature”. Un
nota bene - quello arrivato ieri a
metà pomeriggio - che non toglie, né sposta: è di qualche settimana fa il no grazie del segretario Pd Comi al Governatore
Spacca. Una chiusura con un
margine di ripensamento che,
fin da subito, era pari a zero:
Marche 2020 col centrosinistra
non c’azzecca, era la sintesi del
messaggio fatto arrivare a destinazione dal leader dem. E nessuno che l’abbia rispedito al mittente, figuriamoci potrebbe persino tornare utile al Governatore in caso di brusca sterzata altrove: nessuna volontà, nessun
cambio di casacca, ma percorso
(quasi) obbligato. Morale: tutta
colpa del Partito democratico
se qualcosa si sfilaccia. Intanto
“Il partito dei presidenti è
impegnato nella costituzione
di Area Popolare con Ncd
e Unione di centro”
μ Gli assessori
Cencetti torna a piazzare qualche puntino sulle “i” a proposito
di “inopportune e strumentali
dichiarazioni” sul supporto della formazione politica di Solazzi
e Spacca ai candidati delle primarie. “Marche 2020 - spiega è impegnato e concentrato nella costituzione di Area Popolare, una coalizione di moderati
con Ncd e Udc e si presenterà
con una propria lista, un proprio programma e un suo candidato presidente alle prossime
Regionali, con la mission di rendere protagonista del presente
e certezza del futuro la collettività regionale tutta”.
Un passo indietro. Appena
24 ore prima era arrivata la sintesi degli alleati che approvavano il regolamento Pd per lo svolgimento delle consultazioni di
coalizione. E, nello stesso documento, c’era spazio pure per
l’Udc che confermava l’alleanza. Firmavano il tutto i segretari
delle forze politiche alleate che
parteciperanno alle primarie:
Ennio Coltrinari, Idv; Lorenzo
Catraro, Psi; David Favia, Cd;
Gianluca Carrabs, Verdi; Sandro Donati, Popolari. “Il regolamento, così come avanzato dal
Pd - scriveva il gruppo dei cinque - dopo l’approvazione sancita dalla riunione della direzione
regionale del 24 gennaio, è stato condiviso e sottoscritto da tutti gli alleati”. Punto, ma non a
capo perché l’Udc, col suo segretario regionale, Antonio Pettinari, “ha formalizzato l’alleanza strategica con il Pd e il centrosinistra alle prossime elezioni regionali, ma non la partecipazione alle primarie”. Ci risiamo: Pettinari, che viaggia in
compagnia di Viventi, Marconi
e Camela, insiste a non volersi
Sopra, i presidenti Gian Mario Spacca e Vittoriano Solazzi a confronto
Dall’alto, l’assessore Pietro Marcolini e l’ex sindaco Luca Ceriscioli
allontanare dall’area democratica anche se, a livello nazionale, i
centristi stanno lavorando per
definire il perimetro di Area Popolare che, tradotto in sigle, dovrebbe essere la fusione a freddo tra Ncd, Ucd coi popolari dell’ex ministro Mario Mauro che
rafforzano il fronte. Un asse
Pettinari insiste
e formalizza l’alleanza
strategica con i dem
e il centrosinistra
centrista che, tuttavia, è già
spartiacque. L’ ipotesi, prontamente respinta dal portavoce di
Marche 2020, e che attraverso
quest’Area il partito dei presidenti (Spacca&Solazzi), fatto accomodare alla porta da Comi,
possa rientrare dalla finestra: si
potrebbero, insomma, riaprire i
giochi a centrosinistra. Scenario liquidato subito da Cencetti
con un: “inopportuno e strumentale”. Rafforza il concetto,
se ancora ce ne fosse bisogno, il
leader regionale di Ncd, Francesco Massi: “Le bocce sono fer-
al Bilancio e agli Enti locali si confrontano con lavoratori e sindacati
“Province, non rischiate il posto”
IL RIORDINO
Upi: le Regioni devono
fare la loro parte
Ancona
·
Assicurare i posti di lavoro dei dipendenti delle Province e i rispettivi servizi ai cittadini. Gli
obiettivi da raggiungere sono
questi per Pietro Marcolini che
nei giorni scorsi ha incontrato lavoratori e rappresentanti sindacali ad Ancona. Con lui anche il
vicepresidente con delega agli
Enti Locali Antonio Canzian.
“Non dovete temere per il vostro posto di lavoro - ha detto
Marcolini - Le funzioni non fondamentali saranno assegnate alla Regione. Il personale delle
Province sarà trasferito. La trattativa con il Governo nazionale è
aperta e le Regioni devono essere unite nel condurla. Noi non
siamo la causa del problema.
Cercheremo di essere, se messi
nelle condizioni di farlo, la soluzione. Solo con l’ultima legge finanziaria le Regioni hanno subito tagli per 5,2 miliardi di euro,
ma le Marche si presentano a
Roma come uno dei pochi Enti
che ha fatto i propri compiti e ha
assorbito i tagli senza finora penalizzare i servizi”.
Per quanto riguarda le Province, l’intenzione è quella di far
approvare la legge sul riordino
prima della scadenza della legislatura. Oggi l’assessore Canzian porterà la proposta di legge
in giunta. “Poi - anticipa - sarà avviato il confronto in Assemblea
regionale. Siamo arrivati a questo documento dopo esserci confrontati con sindacati, Comuni e
Province. La madre di tutte le
LE REAZIONI
Ancona
Gli assessori Mezzolani e Canzian
battaglie sarà reperire risorse”.
Presenti all’incontro anche
l’assessore alla Formazione e al
Lavoro Marco Luchetti e quello
alla Sanità Almerino Mezzolani,
entrambi coinvolti per le competenze seguite e perché la circolare Madia ipotizza anche l’impiego di personale nell’ambito sanitario.
Tra i servizi, secondo la recente circolare Lanzetta/Madia,
quelli legati ai Centri per l’Impiego sono stati lasciati in sospeso.
Il Governo ha intenzione di isti-
Obiettivo: far approvare
la legge prima di fine
legislatura. Canzian oggi
porterà la proposta in giunta
tuire un’Agenzia Nazionale.
Stesso discorso per il personale
della Polizia Provinciale. Da parte dei lavoratori è arrivata la richiesta di maggiore impegno da
parte dei parlamentari marchigiani di ogni schieramento a incidere su successive scelte del Governo al riguardo.
“Dobbiamo
rendicontare
l’operato delle Province - ha aggiunto Marcolini - per far capire
ai cittadini quanto siano strategici i servizi che erogate. La legge
deve essere fatta in questa legislatura. Ai primi di marzo, dopo
le primarie, con l’approvazione
del rendiconto e dell’assestamento di bilancio, saremo in grado di dire con precisione dove attingere le risorse necessarie”.
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“Positivo che il Governo cerca di
fare chiarezza sul processo
complesso e delicato di
ricollocamento di circa 20 mila
dipendenti delle Province. Ora le
Regioni devono fare la loro
parte”. Lo dichiara il Presidente
dell'Upi, Alessandro Pastacci, a
proposito della circolare emanata
dal ministero della Pubblica
amministrazione, che chiarisce
alcuni nodi rispetto al processo di
ricollocazione del personale
soprannumerario delle Province,
a seguito dell’attuazione della
Legge 56/14 e della Legge di
stabilità 2015. “Chiediamo alle
Regioni - sottolinea Pastacci - di
accelerare i processi di riordino
delle funzioni delle Province, così
da poter ricollocare subito il
personale non impegnato nelle
funzioni fondamentali delle
Province. Resta però ancora
aperta l’emergenza legata ai tagli
ai bilanci della legge di stabilità:
emergenza che in questi giorni rileva Pastacci - sta mostrando i
suoi effetti reali, con servizi
essenziali, come il trasporto e
l’assistenza ai disabili, che
chiudono, e strade su cui non è
possibile spazzare la neve o
gettare il sale per mancanza di
soldi. Su questo - conclude continuiamo ad aspettare una
risposta dal Governo”.
me: stiamo aspettando le decisioni da Roma poi, entro fine
settimana, mi confronterò coi
colleghi locali”. E sull’insofferenza di Pettinari taglia corto:
“L’Udc è diviso esattamente in
due”. Fine della trasmissione
con un annuncio in cronaca: il
segretario nazionale dell’Udc
Cesa in questi giorni tornerà
nelle Marche per mettere ordine. Chissà.
Se il grande centro può attendere, accelerano Marcolini il candidato alle primarie di centrosinistra al quale strizzano
μ Parla
l’occhio i renziani; e Ceriscioli,
preferito dai giovani e dal gruppo dei sindaci. Il primo, l’ assessore regionale al Bilancio, rilancia da Urbino, durante la tappa
domenicale. “Ho accettato di
correre - è il suo scatto - perché
sono stato proposto come una
candidatura unitaria. Ceriscioli
e Ricci sono stati i primi a propormi. Ora leggo che sono in
Regione da 30 anni e che è ora
di cambiare. In questi anni non
sono sempre stato in Regione,
ma mi sono dedicato ad altro”.
Si mette a disposizione ed elenca le sfide da affrontare: “Dobbiamo lavorare su tre fronti:
quello economico, quello sociale e quello istituzionale”. Rivendica i risultati raggiunti: “Le
Marche - proclama - sono una
regione sana che può pretendere un ruolo nazionale grazie a
quanto siamo riusciti a fare nel
governo dei conti pubblici e della sanità”. Sull’altro fronte c’è
Ceriscioli, ex sindaco di Pesaro,
che da Ancona risponde a tono:
“Dopo dieci anni di Regione guidata da Spacca - è l’attacco - bisogna cambiare. Succede anche
nei Comuni”. E ricorda, come
sindaco di Pesaro per due mandati: “Ogni stile di governo ha i
suoi punti di eccellenza e i suoi
limiti, dieci anni sono sufficienti
per raggiungere gli obiettivi
prefissati. Poi bisogna fare
emergere energie nuove”. Tra i
due litiganti ci prova - a scendere nell’arena delle primarie - anche il leader dell’area civatiana
Luca Fioretti che è anche vicesegretario del Pd. Il quarto vien
da sé: è Ninel Donini che, sotto il
segno dell’Idv, punta a una Regione gentile. E, allora, tutti in
fila per quattro.
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il segretario regionale Giannotti
Il distinguo dei Popolari
“Sulla squadra vedremo”
Ancona
Ancora un distinguo, l’ennesimo sul terreno ardito delle
primarie di coalizione. Al
motto di prima i fatti poi i
nomi che si converte in prima i programmi poi le alleanza, stavolta tocca ai Popolari per l’Italia. Che escono
allo scoperto per dire chiaro
che “non parteciperanno alle primarie di coalizione del
centrosinistra per la scelta
del candidato presidente di
Regione”.
Una dichiarazione che
ha un nome e un cognome:
la questione è stata precisata nei giorni scorsi dal segretario regionale dei Popolari
Roberto Giannotti.
Che insiste: “La scelta
delle primarie di coalizione
- spiega Giannotti - è una decisione unilaterale del Partito democratico che non ci
appartiene”. Ognuno il suo
fronte. E ancora, sempre secondo Giannotti, anche la
partecipazione all’alleanza
è tutta da valutare: “A prescindere dalla presenza in
maggioranza in Regione dice il segretario - decideremo la nostra collocazione alle prossime elezioni regionali in base ai programmi, al
quadro delle alleanze e ai
candidati”. Ancora un distinguo, l’ennesimo.
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Lunedì 2 Febbraio 2015
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FANO
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XI
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Carnevale senza ombrelli, un successo
Quasi 30 mila persone alla prima sfilata. Applaudita la soluzione dei carri già posizionati
Brodetto e dolci
I GIORNI
DELL’ALLEGRIA
Il turista
preso
per la gola
SILVIA FALCIONI
Fano
Una folla festante, munita di
prendigetto che ha definitivamente fatto dimenticare l'ombrello. E' partita ieri cdavanti a
30 mila persone, la prima sfilata
carnevalesca che si è distinta per
diverse novità. La più attesa era
quella della scomparsa degli ombrelli in aria usati per raccogliere dolciumi: grazie all'ordinanza
del sindaco Seri che vietava tale
pratica, ieri di ombrelli, nonostante qualche piccola goccia di
pioggia, se ne sono visti pochi.
Qualcuno isolato ha fatto la sua
comparsa all'inizio del pomeriggio per poi sparire grazie ai controlli effettuati dalle forze dell'ordine e dai volontari della protezione civile. Altra novità è stata
la partenza dei carri, già posizionati lungo il percorso al momento dei botti che sancivano l'inizio
della festa, in modo da dare la
possibilità ai visitatori di trovare
l'intero viale già animato al loro
arrivo. I presenti hanno quindi
potuto ammirare il Pupo, "El Bugiardon", i maestosi carri allegorici, tra cui la riproposizione di
"Halloween Circus Party 2015" e
"La Forza delle Maschere", firmati da Matteo Angherà e Luca
Vassilich, e i carri di seconda categoria "Te dag el Brudett", realizzato da Daniele Mancini Palamoni, e "Allegria" di Giorgio Bargnesi. Non è mancata come sempre la satira politica, con una gigantesca e ben riuscita riproduzione del Premier Matteo Renzi,
che troneggiava sul nuovissimo
carro "...Nel Paese delle Meraviglie" di Ruben Mariotti, che ispirandosi alla nota favola ha ricreato il luogo fantastico con i suoi
personaggi, discostandosi però
dalla fiaba grazie all'introduzione del politico, rappresentato ancora in fasce appoggiato su un
fungo. Altro carro nuovo è stato
"Le Battaglie del Metauro", ideato da Francesco Simoncini, disegnato da Paolo Furlani che lo ha
realizzato insieme all'associazione Gommapiuma x caso: la figura imponente di un generale dell'
antica Roma, impersonato dal
sindaco Massimo Seri, si ergeva
a bordo di una biga trainata da
prodi legionari. A chiudere la sfilata è stato un tocco di rosa, cioè
L’ANTEPRIMA
Fano
Familia Nova, che avevano tra le
loro fila il più anziano tra i partecipanti: un 99enne. Ma la mattina si è contraddistinta anche per
il nuovo aspetto "animal friendly" dell'evento: per la prima volta a sfilare dal Ponte Storto fino
all'Arco d'Augusto sono stati i cani dell'associazione Melampo,
ospitati nel canile comunale in
attesa di una famiglia. La giornata si è conclusa con la lotteria,
questi i numeri estratti: il primo
premio, un buono spesa da 250
euro, serie Beppe Nappa numero 423 già assegnato alla fanese
Paola Righi, il secondo premio,
una city bike, alla serie Rugantino numero 454 e il terzo premio,
un cesto di prodotti, alla serie
Scaramuccia numero 411.
"Bello da vedere, dolce da gustare" recita lo slogan del Carnevale più antico d'Italia e il
gusto non è mai stato tanto
protagonista come quest'anno. Un dolce dedicato alla festa, la valorizzazione in chiave carnascialesca della storica moretta e persino l'abbinamento con un piatto della tradizione marinara come il brodetto: con queste tipicità dell'
enogastronomia fanese si sono aperte le anteprime dei festeggiamenti, partite già venerdì con l'inaugurazione del
"palabrodetto", uno stand riscaldato nella zona del Pincio
dove per tutti i fine settimana
del Carnevale saranno servite prelibatezze a base di pesce. Ogni piatto è firmato da
Daniele Bocchini, rinomato
chef de "Il Bello e la Bestia",
che spiega la nascita dell'
idea: "Siccome quest'anno tra
i carri realizzati ce n'è uno dedicato al brodetto, abbiamo
pensato di cogliere l'occasione per far gustare anche ai turisti. Sabato è stato anche il
momento del dessert, con il
dolce dedicato al Carnevale
realizzato da Matteo Cavazzoni del Caffè Centrale, che ha
allestito una maxi torta alta
quasi 1,5 metri. Le anteprime
carnascialesche però non si
sono limitate all'enogastronomia, anche in omaggio all'
Expo 2015, ma sono state dedicate alle tradizioni fanesi,
come il prendigetto, un cono
di cartone ideato dall'artista
Paolo del Signore allo scopo
di raccogliere i dolciumi lanciati dai carri allegorici. Una
nuova versione del prendigetto è stata donata sabato sera
al pubblico del Teatro della
Fortuna. La serata si è poi
conclusa con il divertente
spettacolo dei comici del San
Costanzo Show, diretti da
Oscar Genovese: "Non aprite
quella sporta", dedicato all'attore Peppe Nigra.
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Una folla di circa 30 mila persone ha seguito ieri la prima sfilata del Carnevale. Spariti gli ombrelli e spazio ai prendi getto FOTOSERVIZIOPUCCI
I quattro carri maggiori protagonisti della
domenica a Fano. Con loro anche il Pupo
mascherate e composizioni di minori dimensioni
"E' Arabita", un direttore d'orchestra declinato al femminile situato sopra il tradizionale carro
della Musica Arabita, ideato da
Samanta Bartolucci e realizzato
da Anna Mantovani, Daniele
Mancini Palamoni e associazione Carristi Fanesi. Intanto la
mattinata della prima domenica
è stata dedicata soprattutto ai
nonni, che non hanno perso occasione di divertirsi con costumi
e accessori; a sfilare sono stati gli
aderenti ai circoli anziani della
città e anche gli ospiti del centro
Estratti anche i numeri
vincenti della lotteria
I biglietti sono validi anche
per l’estrazione finale
Lunedì 2 Febbraio 2015
7
LETTERE&COMMENTI
LE LETTERE VANNO INVIATE A: Corriere Adriatico via Berti 20, 60100 Ancona T: 071 4581 E: [email protected] F: 071 41989
Conoscere le lingue, anche la scuola d’infanzia parla inglese
Roma
Anche la scuola dell'infanzia
parla inglese. Si tratta solo di un
abc proposto in chiave ludica,
dei primissimi rudimenti verso
quel “fluently english”, o in generale quell'ottima conoscenza
di più lingue, che in un mondo
sempre più globalizzato diventa
il passaporto per il successo lavorativo.
Negli ultimi tre anni a proporre forme di insegnamento di
lingua straniera, inglese in primis (96,5%), è stato l'84,8% degli istituti. Un'offerta che piace
molto a genitori e maestri di
scuola primaria, ma che allo
stesso tempo mette in luce la necessità di «intervenire in modo
sistemico sulla formazione dei
docenti». Circa uno su 5, infatti,
ha un'abilitazione (livello A2)
«decisamente inferiore» a quella richiesta a un docente di lingua straniera (livello B2). È
quanto emerge dal primo Rapporto di monitoraggio sulle
esperienze di insegnamento/
sensibilizzazione alle lingue straniere nella scuola dell'infanzia
del ministero dell'Istruzione,
che sarà presentato nei prossimi
giorni e che ha analizzato, tramite questionario, le attività di un
campione di 1.740 scuole (1425
statali e 315 paritarie) di 18 re-
gioni; 257.713 i piccoli allievi
coinvolti, di cui 29.150 non italofoni.
L'84,8% delle scuole intervistate dichiara di aver attivato
forme di insegnamento della lingua straniera, mentre il 53,4%
ha attivato forme di sensibilizzazione alle lingue. Il 48,7% ha avviato entrambe le proposte. Potrebbe essere un buon inizio per
un sistema scolastico che, nei
“Indirizzo” per le primarie
Ma un docente su cinque
ha l’abilitazione
inferiore alla richiesta
LA RICORRENZA
VENEZIA DOMENICA 1 FEBBRAIO
E’ la Candelora
E dall’inverno
semo... fora!
Effetti speciali per il Carnevale
Venezia
È partita sulle note magiche del
pianista “fuoriposto” Paolo
Zanarella e si è conclusa con
l'assalto delle migliaia di turisti e
veneziani ai 25mila “cicchetti”
offerti dagli stand gastronomici
allestiti dall'Aepe in Rio de
Cannaregio la Festa veneziana
sull'acqua che ha, di fatto,
concluso ieri il primo weekend
del Carnevale di Venezia 2015,
“La festa più golosa del mondo”.
Una giornata iniziata sotto il
segno dell'alta acqua che ha
solo reso più affascinante
l'esibizione del pianista
padovano Zanarella che appeso
con il suo piano pianoforte ad
una gru sospesa sull'acqua della
Laguna all'altezza di Punta della
Dogana ha salutato la partenza
del corteo di barche delle
remiere veneziane che ha sfilato
lungo tutto il Canal Grande per
poi tuffarsi in Rio de Cannaregio
nel tanto atteso bagno di folla.
Calorosa e come sempre
partecipata, malgrado qualche
piccolo disagio dovuto all'alta
marea, l'accoglienza in uno dei
cuori pulsanti della Venezia
popolare dove il corteo formato
da oltre 100 imbarcazioni
storiche della voga veneziana
con a bordo 500 vogatori
mascherati.
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μ 150
NECROLOGIE
PARTECIPAZIONI
SERVIZIO TELEFONICO
orario: TUTTI I GIORNI COMPRESO I FESTIVI
dalle 09.00 alle 19.30
800 893 426
Fax 06.37708483
E-mail:
[email protected]
Abilitati all’accettazione delle carte di credito
·
piani e nelle intenzioni del ministro dell'Istruzione, Stefania
Giannini, vede l'introduzione
dell'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua
straniera (Clil) già dalla primaria.
Alla scuola dell'infanzia, nella metà dei casi, è un docente interno a tenere le “lezioni”. La
maggior parte possiede una laurea abilitante, una laurea in lingue o un diploma magistrale ed
è qualificata per l'insegnamento
di una lingua straniera. Una fetta di questi, però, impegnata sia
nelle attività di insegnamento
(20,7%) che in quelle di sensibilizzazione (16%), ha un livello di
anni fa
Firenze
capitale
d’Italia
Firenze
Il 3 febbraio 1865 Firenze divenne capitale d’Italia, e lo rimase
per cinque anni. Centocinquanta anni dopo Firenze ricorda
questo evento con tantissime
iniziative che cominciano proprio domani, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio,
con la cerimonia di commemorazione dell'arrivo a Firenze del
Re d'Italia Vittorio Emanuele
II. Tra gli ospiti l'attore Toni
Servillo, che leggerà alcuni brani, e lo scrittore e archeologo
Valerio Massimo Manfredi. Ci
sarà anche sindaco di Torino
Piero Fassino, la città da cui fu
trasferita la capitale del Regno
d'Italia, e il presidente del Comitato promotore Firenze Capitale Eugenio Giani.
© RIPRODUZIONERISERVATA
...il 2 febbraio si
festeggia la
“Candelora” che trae
origine da un'antica festa
pagana denominata
“Lupercalia”, connessa al
culto antico della Madre
Terra, tesa a rappresentare i
riti della sessualità e della
fertilità. “Candelora
candelora dell'inverno semo
fora. Ma se piove e tira vento
nell'inverno semo dentro”.
Così recita il detto popolare,
dal che dovremmo dedurne
che siamo ancora nel pieno
dell'inverno, visto il
maltempo che imperversa...
Ciò non toglie che dal punto
di vista astrologico a partire
dai primi di febbraio si
avverte, almeno nello
spirito, l'inizio della
primavera. Certo non è la
primavera astronomica... è
un'avvisaglia di primavera.
Questo è un periodo di
freddo intenso ma riprende
a crescere la durata del
giorno ed anche l’aria a
volte si addolcisce ed invita i
piccoli germogli, che
stentano a uscir dal suolo,
ad avventurarsi fuori alla
luce del sole... In questi
giorni sentiremo
un'aggiunta di energia,
chiamiamola una scorta
psico-energetica, che
consente di affrontare
condizioni straordinarie e
crisi acute - come avviene
talvolta alle piantine che si
avventurano al sole e
ricevono invece la gelata - è
una questione di vita o di
morte! Il significato
recondito della Candelora
sta a rappresentare
l'incontro-scontro degli
opposti: Yang (il caldo), Yin
(il freddo). Un momento
questo che presuppone un
cambiamento ineluttabile.
E la spinta viene da quella
“terza parte” (la continua
mutazione) che conduce al
rinnovamento della vita.
L’organismo vivente è in
stretta correlazione con
tutto ciò che lo circonda. Ad
alcune cose è affine ad altre
è in antagonismo. Saper far
fronte a situazioni estreme
mantenendo un equilibrio
di mente e di corpo, deriva
dalla capacità
dell’organismo di integrare
e aggiustare al suo
funzionamento le diverse
energie vitali. L’acqua, il
cibo, il freddo, il caldo, il
moto, la quiete, il sonno la
veglia, la pulizia e
l’influenza spirituale…. La
somma di tutti questi fattori,
abilitazione (A2) «decisamente
inferiore» a quello solitamente
richiesto (B2). Di contro, invece,
ci sono docenti con livelli di competenza molto alti, C1-C2, presenti per il 25,4% nelle attività di
insegnamento e per il 14,8% nelle attività di sensibilizzazione.
Le “lezioni”, prettamente a
carattere ludico, hanno cadenza
settimanale (62,5%) e durano
più di 30 minuti (68,2%). Sono
rivolte in particolare ai bambini
dai 5 anni (46,3%). Solo il 15,9%
delle scuole statali e il 27,9% di
quelle paritarie ha un'aula dedicata alla didattica. In generale,
nella maggioranza dei casi
(62,3%) per queste attività non
vissuti correttamente, è
salute. Perciò accettiamo il
freddo dei “giorni della
merla” e le avvisaglie di
primavera della
“benedizione delle
candele”, simbolo
quest'ultimo della luce che
avanza!
PAOLO D'ARPINI
TREIA
LA POLEMICA
Futuro Saipem
Il doppio impegno
dell’on. Ricciatti
Saipem, gli atti
continuano, veniamo
a sapere dalla stampa locale
e da Lara Ricciatti,
autonominatasi difensore
dei dipendenti Saipem, che
l’Eni per ora non la vende,
per ragioni fumose e legate
al valore della ditta stessa.
Ma è da più di un mese che si
legge sulle pagine
economiche dei giornali che
l’Eni ha deciso di non
vendere più la Saipem,
perché il valore è arrivato
talmente in basso che non si
sarebbe trattato più di una
vendita ma di una svendita.
Tutto questo è avvenuto
perché lo scellerato governo
italiano ha aderito alle
sanzioni che l’Europa e la
Nato hanno applicato alla
Russia per i fatti
dell’Ucraina, tutto questo
per difendere i nazionalisti
ucraini. La Russia da par
suo ha reagito, bloccando i
lavori per la costruzione del
metanodotto che dalla
Russia sarebbe arrivato in
Italia attraverso la Bulgaria
e l’Albania, che avrebbe
dovuto costruire la Saipem.
Anche alcune aziende
meccaniche fanesi, per loro
ammissione, hanno visto
bloccati i loro affari con la
Russia. Allora ci
domandiamo che lavoro fa
la Ricciatti in Parlamento
che dice di voler difendere i
lavoratori, ma al tempo
stesso difende le sanzioni
alla Russia: da un lato
sembra voler difendere il
posto di lavoro, dall’altra
lavora per togliere il lavoro,
una contraddizione che la
dice lunga sul lavoro svolto
da certi onorevoli per cui la
politica è un optional di vita.
GABRIELE GERBONI
FANO
@
Inviate le vostre lettere
all’indirizzo e-mail:
[email protected]
sono chiesti costi aggiuntivi alle
famiglie.
L'inglese è la lingua più gettonata tra quelle insegnate
(96,5% delle scuole) nelle scuole
prese a campione, ma ci sono
anche percorsi didattici dedicati
al francese (1,62%), allo spagnolo (0,81%), al tedesco (0,5%) e alle lingue emergenti come cinese
(0,07%) e arabo (0,5%). Dai questionari, conclude il rapporto,
«non emergono però iniziative
per l'insegnamento o la sensibilizzazione a lingue come il rumeno o l'albanese, ormai prevalenti tra la popolazione non italofona».
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μ Mercoledì
Testimoni
di giustizia
in piazza
Roma
Un gruppo di testimoni di
giustizia - cittadini che
hanno scelto di denunciare intimidazioni, racket,
estorsioni e che spesso
hanno dovuto abbandonare la propria casa e il
proprio lavoro per essere
nascosti in località protette - mercoledì sarà davanti a Palazzo Chigi per un
sit-in pacifico. Chiedono
al Governo Renzi il decreto attuativo del provvedimento che prevede che loro, al pari delle vittime del
terrorismo e della criminalità organizzata, possano accedere ad un programma di assunzione in
tutte le pubbliche amministrazioni, dello Stato e
degli enti locali.
«Viviamo anni di sofferenze e umiliazioni - raccontano alcuni di loro - e
solo per aver denunciato,
molti di noi vivono in condizioni al limite della dignità. La lotta alle mafie
deve essere un atto concreto, non si possono abbandonare uomini e donne che hanno puntato il
dito facendo condannare
mafiosi e corrotti. Questa
legge deve essere una
priorità del Governo Renzi». Il sit-in, è stato annunciato, sarà ad oltranza.
«Noi protesteremo con la
compostezza e la dignità
che ci ha sempre contraddistinto», concludono gli
organizzatori.
Non tutti i testimoni di
giustizia (in Italia sono in
questo momento 85) aderiscono però a questa iniziativa: l'associazione testimoni di giustizia, di cui
è presidente Ignazio
Cutrò, imprenditore edile
siciliano e testimone di
giustizia costretto nei
giorni scorsi alla chiusura
della propria azienda, per
esempio, non vi prenderà
parte. «Il decreto attuativo sappiamo che è pronto
- spiega - manca solo la
pubblicazione, dunque
non ha senso protestare.
È certamente un provvedimento che attendiamo
da tempo e con speranza,
ma siamo fiduciosi».
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