IO 14.11.08 Reperto

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IO 14.11.08 Reperto
MACRO PROCEDURA
CODICE DOCUMENTO
VIGILANZA
TP.ISP-VET 01
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Del 27.10.2008
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ISTRUZIONE OPERATIVA
U.O. Tecnici della Prevenzione in
ambito di Sanità Pubblica
U.O. Tecnici della Prevenzione in
ambito Veterinario
LA GESTIONE DEI PRODOTTI
ALIMENTARI CLASSIFICATI
REPERTO
MATRICE DELLA REDAZIONE E DELLE REVISIONI
FASI
Redazione
Revisione
Approvazione
Diffusione
RESPONSABILITÀ
RESPONSABILITÀ
(Funzione)
(Nome)
Tecnici Prevenzione in ambito Sanità Pubblica
Dott.ssa Anna Mazzini
Dott.ssa Daniela Donati
Dott. Carlo Gori
Dott. Enzo Tanganelli
Dott. Bruno Tredici
Tecnici Prevenzione in ambito Veterinario
Dott. Mauro Bardelli
Dott. Luigi Cai
Dott. Beniamino Dini
Dott. Mario Volpi
Tecnici Prevenzione in ambito Sanità Pubblica
Dott.ssa Anna Mazzini
Tecnici Prevenzione in ambito Veterinario
Dott. Mauro Bardelli
Direttore U.O. Tecnici Prevenzione in ambito
Sanità Pubblica
Direttore U.O. Tecnici Prevenzione in ambito
Veterinario
Direttore U.O. Igiene degli alimenti e Nutrizione
Direttore U.O. Igiene degli alimenti di Origine
Animale
Direttore Dipartimento della Prevenzione
Dott. Sergio Neri
DATA
27 Ottobre 2008
14 Novembre 2008
Dott. Bruno Nocentini
Dott. Fulvio Armellini
Dott. Guido Bichi
Dott.ssa Gabriella Bidini
Copia non controllata
La versione ufficiale del documento è depositata
nella intranet dell’Azienda USL8 Arezzo
all’indirizzo http://intranet.usl8.toscana.it
Responsabile Archiviazione
Luogo di Archiviazione
Gruppo Comunicazione
http://intranet.usl8.toscana.it
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LA GESTIONE DEI PRODOTTI
ALIMENTARI CLASSIFICATI
REPERTO
MACRO PROCEDURA VIGILANZA - Riferimento Prodotto Finito n._________
ISTRUZIONE OPERATIVA :
LA GESTIONE DEI PRODOTTI ALIMENTARI
“CLASSIFICATI REPERTO”
14. Titolo: La gestione dei prodotti alimentari “classificati reperto”
La presente istruzione operativa prende in considerazione le modalità da seguire quando pervengono agli
uffici territoriali del Dipartimento della Prevenzione (U.F. Igiene e Sanità Pubblica e/o U.F. Sanità Pubblica
Veterinaria) comunicazioni e/o richieste orali/scritte da parte di privati cittadini o segnalazioni dal Pronto
Soccorso degli Ospedali di Zona, relative a prodotti alimentari o bevande in confezioni non più integre o
comunque manomesse, a volte in parte consumati ed a volte no, per i quali o le quali viene ipotizzato il
cattivo stato di conservazione, l’alterazione, la contaminazione o l'insudiciamento.
14.1. Finalità - Obiettivi - Campo di Applicazione – Definizioni – Riferimenti Normativi Specifici
Relativamente alla voci del presente paragrafo (14.1), si rimanda a quanto descritto nella Macro Procedura
Vigilanza - Parte Generale “IL CONTROLLO UFFICIALE SULLA SICUREZZA ALIMENTARE”.
14.2. Descrizione dell’attività: Casistica A
L’alimento o la bevanda non è stato consumato o è stato consumato in parte, ma al momento non è
possibile stabilire in quale fase (produzione, conservazione, trasporto, ecc,) abbia subito l’alterazione, la
contaminazione o la manomissione e quindi non è possibile individuare il responsabile del reato.
Sussiste però, ai fini della tutela della salute, la necessità di conoscere, con urgenza anche mediante analisi
di laboratorio, la presenza o meno di sostanze estranee e/o tossiche nella matrice alimentare e di
identificarne la loro natura.
L’addetto al controllo deve:
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1) recepire una denuncia/querela, che deve contenere almeno la descrizione essenziale del fatto, le
generalità del denunciante o del querelante e tutti gli elementi utili per lo svolgimento delle indagini
(redigere verbale di ricezione-denuncia querela);
2) procedere, quando sia possibile e significativo, ad una rilevazione fotografica del reperto;
3) porre sotto sequestro il reperto, consegnato spontaneamente dalla parte querelante, confezionarlo e
conservarlo con le modalità richieste-previste per la sua natura (redigere verbale di sequestro
probatorio);
4) informare del fatto il Pubblico Ministero di turno affinché disponga sul reperto analisi immediate e
irripetibili.
- Il P.M. di turno è reperibile al numero telefonico 335 6314091 Qualora non sia possibile contattare il Pubblico Ministero nel verbale di sequestro probatorio necessita
riportare la seguente dicitura: "il reperto così come descritto, salvo diverso avviso dell'Autorità
Giudiziaria, viene consegnato al Laboratorio analizzante (ARPAT o IZS di Arezzo) per la ricerca di
inquinanti e/o di sostanze tossiche-nocive per la salute pubblica";
5) consegnare il reperto al laboratorio di riferimento per la specifica matrice alimentare “ARPAT o IZS di
Arezzo” e redigere apposito verbale di consegna del reperto;
6) informare il Responsabile della Unità Funzionale di Zona, per una valutazione del caso anche ai fini di
una eventuale attivazione del sistema di allerta (da attivare successivamente all’esito delle analisi);
7) procedere alla comunicazione di notizia di reato (C.N.R.) contro ignoti, allegando alla stessa tutti gli atti
emessi-prodotti. La C.N.R. deve essere consegnata alla Procura della Repubblica, prima possibile
ovvero entro le 48 ore per la convalida del sequestro probatorio. Al momento della consegna presso
l’ufficio della Procura deve essere fatto presente che la documentazione contiene sequestro da
sottoporre a convalida;
8) procedere ad ulteriori indagini se la ditta che ha commercializzato il prodotto (nell’ultima fase di vendita)
ha la sede nel territorio di competenza della ASL; nella fattispecie si effettua presso la ditta un
sopralluogo con campionamento del prodotto appartenente allo stesso lotto di quello acquisito come
reperto, in tale circostanza sulla base di una valutazione del rischio, può rendersi necessario procedere
anche a campionamento di lotti diversi dello stesso prodotto.
Della tipologia e dell'esito delle indagini effettuate, occorre informare la competente Autorità Giudiziaria
ad integrazione della C.N.R., facendo riferimento, quando possibile, al numero di fascicolo processuale
assegnato alla pratica.
9) quando pervengono i risultati delle analisi di laboratorio è necessario:
trasmettere alla Procura della Repubblica i risultati analitici ad integrazione della C.N.R, (sempre
facendo riferimento, quando possibile, al numero di fascicolo processuale assegnato alla pratica);
comunicare gli esiti analitici al denunciante e/o querelante;
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qualora i risultati analitici rilevano irregolarità sulla matrice alimentare (presenza di sostanze
tossiche, patogene, ecc.), informare tempestivamente il RUF per le ulteriori valutazioni del caso,
inclusa l'attivazione dell’eventuale allerta sanitaria;
14.3. Descrizione dell’attività: Casistica B
L’alimento o la bevanda non è stato consumato o è stato consumato in parte, ed è possibile ipotizzare la
fase in cui è avvenuto l’insudiciamento o la contaminazione (vedasi ad esempio: il pezzo di pane contenente
corpi estranei, alimenti con insetti inglobati nella matrice alimentare, alimenti in confezione integra contenenti
corpi estranei, ecc.), e quindi siamo nella casistica in cui sussistono degli elementi per ipotizzare ed
individuare il responsabile del reato.
L'addetto al controllo deve:
1) recepire la denuncia/querela che deve contenere la descrizione essenziale del fatto, le generalità del
denunciante o del querelante e tutti gli elementi utili per lo svolgimento delle indagini e della
identificazione del reato e quanto sia possibile e significativo per le indagini (redigere verbale di ricezione
denuncia-querela);
2) procedere, quando sia possibile e significativo, ad una rilevazione fotografica del reperto;
3) porre sotto sequestro il reperto, consegnato spontaneamente dalla parte querelante, confezionarlo e
conservarlo con le modalità richieste-previste per la sua natura (redigere verbale di sequestro
probatorio);
4) informare del fatto il Pubblico Ministero di turno e concordare con lo stesso la destinazione del reperto;
- il P.M. di turno è reperibile al numero telefonico 335 6314091 5) nel caso in cui il prodotto alimentare (alimento e/o bevanda):
a) sia stato prodotto e/o commercializzato (ultima fase di vendita) da un’impresa alimentare avente
sede nel territorio di competenza della ASL, si procedere alla identificazione del responsabile
dell’impresa alimentare (OSA) ed alla redazione del verbale di identificazione della persona
sottoposta ad indagini (redigere verbale della elezione-dichiarazione di domicilio e nomina difensore
di fiducia);
b) non è stato prodotto e/o ha commercializzato (ultima fase di vendita) da una impresa alimentare
operante nel territorio di competenza, si procede ad una visura camerale della ditta al fine di
individuare le generalità dell’operatore del settore alimentare (Responsabile Legale, Titolare ditta
individuale, ecc.);
6) procedere alla comunicazione di notizia di reato (C.N.R.) a carico di chi è risultato responsabile,
allegando alla stessa tutti gli atti emessi-prodotti. La C.N.R. deve essere consegnata alla Procura della
Repubblica, prima possibile ovvero entro le 48 ore per la convalida del sequestro probatorio; al momento
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della consegna presso l’ufficio della Procura deve essere fatto presente che la documentazione contiene
sequestro da sottoporre a convalida;
7) nella eventualità che il P.M. disponga sul reperto analisi immediate ed irripetibili, chi ha condotto le
operazioni potrebbe essere delegato a:
notificare al difensore d’ufficio o di fiducia dell’indagato, allo stesso indagato ed al consulente
tecnico, il provvedimento emesso dal Magistrato, relativo alla “nomina del consulente tecnico e alla
disposizione di analisi irripetibili sul reperto”; per ogni atto notificato è necessario redigere apposita
"relata di notifica";
consegnare il reperto al laboratorio di analisi;
nominare il consulente tecnico, se non individuato nel provvedimento del P.M.
N.B. copia di ogni atto notificato e/o redatto deve essere trasmessa al P.M. ad integrazione della
comunicazione della Notizia di Reato, avendo cura di riportare i riferimenti del numero di fascicolo
processuale assegnato alla pratica.
Qualora l’addetto al controllo viene attivato dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Zona, sia che
ricorra l'ipotesi del Caso A, sia quella del Caso B, è opportuno che venga acquisita copia del referto
medico da allegare alla Comunicazione Notizia di Reato.
14.4. Modulistica
Al fine di rendere omogenea la redazione degli atti relativi della presente istruzione operativa da parte di tutti
gli addetti al controllo degli alimenti, si allega la seguente modulistica:
•
verbale di ricezione-dichiarazione orale di querela
•
verbale di ricezione querela presentata per iscritto
•
verbale di sequestro probatorio
•
verbale di consegna di reperto e nomina del consulente tecnico
•
modello di comunicazione notizia di reato
•
Relata di Notifica (art.168 c.p.p.)
•
Relata di Notifica Postale (art.168 c.p.p. - Legge 890/1982)
14.5. Responsabilità
Le responsabilità professionale sulla corretta applicazione dell’istruzione operativa è demandata ad ogni
singolo operatore addetto ai controlli in materia di sicurezza alimentare.
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Al fine di ottimizzare l’applicazione dell’istruzione operativa, le figure professionali interessate qualora
riscontrino difficoltà nell’applicazione, determinate da casistiche particolari e/o dall’adozione della presente
istruzione operativa per fattispecie non contemplate, sono tenuti a segnalarle al Direttore della rispettiva
U.O. professionale affinché lo stesso possa attivare l’iter di verifica e di revisione della presente procedura.
ATTIVITÀ
RESPONSABILE ®
REFERENTE ©
ATTUATORE ©
GESTIONE DOCUMENTI E
ARCHIVIO
® = Responsabile attività specifica
© = Coinvolto nell’attività specifica
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