Istruzione di lavorazione StoTherm PIR minerale/organico

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Istruzione di lavorazione StoTherm PIR minerale/organico
| Facciata | Pannelli isolanti |
Direttive per la lavorazione
StoTherm PIR minerale/organico
Sistemi compositi di isolamento
termico Sto
Il pannello isolante Sto-PIR Top023
Incollaggio e levigatura
Il pannello isolante Sto-PIR Top023 è un pannello isolante per
facciate a cellule chiuse in espanso di polistirolo con superficie EPS bianca. Il pannello assicura la consueta aderenza
ottimale per i successivi strati di armatura minerali e organici. Grazie all’ottimizzazione del formato dei pannelli a 100
x 60 cm è possibile incrementare fino al 20 per cento la resa
superficiale durante l’incollaggio dei pannelli isolanti.
In presenza di sottofondi non lisci
l’operazione di incollaggio ha luogo
mediante incollaggio a fasce sui
bordi e a punti nel mezzo. Nel caso
di sottofondi lisci, invece, a superficie piena con la taloccia a pettine da
15/15 mm.
Taglio
Il pannello isolante Sto-PIR Top023
deve essere lavorato meccanicamente. Il pannello può essere tagliato facilmente e in modo efficiente in
termini di tempo con una cesoia
universale (Isoboy Optima, cfr. immagine) oppure con un foretto universale elettrico (p. es. Handy H2 di
Isoboy). In entrambe le esecuzioni si
raccomanda di utilizzare la lama media della sega. Le cavità possono
essere praticate con un saracco o un
foretto.
I pannelli isolanti vengono levigati
prima della posa dell‘armatura.
I pannelli isolanti vengono uniti di
testa e posati a sfalzati. Per esposizioni prolungate alla luce solare, occorre applicare una mano di fondo di
Sto-Fond sui lati frontali dei pannelli
esposti alle influenze meteorologiche.
Avvertenza
Il pannello isolante Sto-PIR Top023 non può essere lavorato con
una taglierina a filo caldo EPS.
Importante
I giunti di testa dei pannelli isolanti devono essere chiusi
come d’abitudine con cunei per facciate idonei.
2 | Direttive per la lavorazione StoTherm PIR
Il pannello isolante Sto-PIR Top023
Incavigliatura
Raccomandiamo il fissaggio meccanico nei casi in cui la resistenza del
sottofondo risulta critica. Poiché
l’aderenza dell’adesivo è difficile da
valutare, raccomandiamo per principio il fissaggio meccanico anche in
caso di isolazione di supporto. La
resistenza del sottofondo deve essere
verificata in ogni caso prima dell’inizio
dei lavori!
Per il fissaggio meccanico necessitate
delle seguenti componenti:
- fresa per ribassare Sto-Thermo
in metallo duro
- caviglie Sto
- rondelle Sto-Thermo
Con la fresa per ribassare Sto-Thermo
in metallo duro il materiale isolante
viene fresato fino all’arresto di profondità per la rondella. In seguito
occorre praticare il foro per la caviglia
con un trapano da 8 mm.
5 caviglie ogni m2
7 caviglie ogni m2
L’immagine delle caviglie determina il numero di caviglie per metro
quadrato a fronte di un formato dei pannelli di 100 x 60 cm.
La lunghezza della caviglia e la profondità di ancoraggio dipendono dal
tipo di sottofondo.
Per ridurre i ponti termici le caviglie
devono essere applicate accecate e
rivestite con la rondella Sto-Thermo.
Importante
Nel caso di rivestimenti di copertura in vetro, ceramica, pietra
naturale, gres porcellanato e facciate a bugne StoDeco Profile,
occorre tassativamente il fissaggio meccanico attraverso lo
strato d‘armatura. Per questa operazione possono essere utilizzate unicamente viti a caviglia. La distanza tra le caviglie ammonta a 350 mm lungo l‘asse verticale e orizzontale. Sono necessarie almeno otto caviglie per ogni metro quadrato.
Le specifiche e le indicazioni tecniche relative ai prodotti contenute nelle schede
tecniche, nelle descrizioni di sistema e nelle autorizzazioni devono essere tassativamente rispettate.
Direttive per la lavorazione StoTherm PIR | 3
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N. di rev. 01/12.11 Tiratura: 100
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