Il sistema politico cinese e le democrazie occidentali
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Il sistema politico cinese e le democrazie occidentali
Workshop Il sistema politico cinese e le democrazie occidentali Interventi di Steven Holmes, New York University; Adam Przeworski, New York University; Pasquale Pasquino, New York University e CNRS, Paris; Guenter Schubert, Universität Tübingen; Alessandra Lavagnino, Università di Milano; Wang Shaoguang, Chinese University Hong Kong Roma, Fondazione Adriano Olivetti, Via G. Zanardelli 34 Sabato 18 giugno 2011 dalle ore 9.30 Il workshop Il sistema politico cinese e le democrazie occidentali riunirà esperti nazionali e internazionali intorno all’analisi del sistema politico cinese in una prospettiva comparativa. La Cina rappresenta oggi un laboratorio istituzionale in trasformazione capace di produrre un forte sviluppo. Il contrasto tra crescita economica e carenza di tutela di alcuni diritti fondamentali alimenta un aspro dibattito e il workshop costituisce un’occasione di confronto e approfondimento sull’argomento, alla presenza di studiosi europei e internazionali. In questo workshop si approfondirà pertanto la conoscenza di un Paese che sta diventando la prima potenza economica mondiale rispetto al laboratorio del continente europeo e alle trasformazioni che nei singoli Stati membri il processo di integrazione sta determinando. La Cina, dai tempi di Deng ha costruito poco a poco un sistema politico post comunista che, senza accettare come suo fine e destino la transizione verso la democrazia competitiva occidentale basata sul pluralismo politico, cerca di produrre effetti economici e sociali di stabilità ed integrazione simili a quelli garantiti dalle democrazie occidentali. Il governo di un partito solo, accompagnato da esperienze di elezioni locali quasi-competitive, rappresenta una sfida nuova e senza precedenti che merita pertanto attenzione ed analisi. Il Partito, detto comunista con un ossimoro, è oggi con i suoi 73 milioni di membri l’organizzazione più vasta del pianeta; sembrerebbe esser capace di far coesistere il partito unico con il pluralismo, interno alla struttura organizzativa, e l’esistenza di una leadership moderata che è stata capace fin ora di tenere insieme l’elite politica e l’immensa società cinese al di là dei conflitti e delle tensioni che la attraversano. Nei prossimi anni assisteremo alla stabilizzazione o alla rottura di questa forma politica e sarà di primaria importanza seguire da vicino l’evoluzione di questa vicenda i cui esiti sono decisivi per l’intera società globalizzata nella quale viviamo. In questa prospettiva il workshop promosso dalla Fondazione Adriano Olivetti sarà un’occasione di incontro fra specialisti cinesi della politica di Pechino e studiosi della democrazia occidentale. Anche gli atti di questo primo incontro verranno pubblicati all’interno della Collana Intangibili della Fondazione Adriano Olivetti. 1