parte 01 Valutazione rischi e 18001 par 4.3.1 2001 Musi [modalità

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parte 01 Valutazione rischi e 18001 par 4.3.1 2001 Musi [modalità
La valutazione dei rischi: requisito comune
di BS 18001:2007 e D.Lgs. 81/2008
Ricordiamo che…
tra le finalità della BS OHSAS 18001
richiede di dimostrare che:
• il sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro soddisfa
tutti i requisiti previsti dalla legislazione;
• L’organizzazione persegue l'eliminazione e quando non
possibile la riduzione dei rischi per tutti i dipendenti, con
l'obiettivo di migliorare continuamente le performance in
materia.
Tutto ciò è sottoposto a regolari revisioni da parte di un ente
accreditato esterno.
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Finalità della BS OHSAS 18001
Così come nel caso della serie ISO 9000, gli obiettivi da
raggiungere devono essere quantificati e devono essere
specificati degli opportuni indicatori delle prestazioni.
L'azienda deve inoltre adottare programmi precisi, attuando il
circolo virtuoso PDCA (Plan, Do, Check, Act), caratteristica
comune di ogni Sistema di Gestione Aziendale.
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Finalità della BS OHSAS 18001
− P - Plan. Programmazione.
− D - Do. Esecuzione del programma, dapprima in contesti
circoscritti.
− C - Check. Test e controllo, studio e raccolta dei risultati e dei
feedback.
− A - Act. Azione per rendere definitivo e/o migliorare il processo.
Il personale aziendale deve essere coinvolto, informato e formato,
affinché possa partecipare positivamente alla crescita
aziendale..
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La valutazione dei rischi: requisito comune di
BS OHSAS 18001:2007 e D.Lgs. 81/2008
D. Lgs. 81/2008
Art. 17. - Obblighi del datore di lavoro non delegabili
1. Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività:
a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente
elaborazione del documento previsto dall'articolo 28;
b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione
e protezione dai rischi.
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Cosa intende il D.Lgs 81/08 per VDR
Il riferimento generale sono gli articoli 28 e 29
BS OHSAS 18001:2007 - 4.3 Pianificazione
4.3.1 Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e la
determinazione delle misure di controllo.
L’organizzazione deve stabilire, sviluppare e mantenere attive
procedura/e per l’identificazione dei pericoli, la valutazione dei
rischi e la determinazione delle misure di controllo necessarie.
Procedure per:
- Identificazione pericoli
- Valutazione dei rischi
- Determinazione misure di controllo
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Lo tradurrei queste richieste in:
Quando si fa.. (peridicità, revisioni, aggiornamenti, ecc.)
Chi sono i soggetti responsabili dell’attività
Quali soggetti devo essere consultati
Come si procede
Quali i criteri di valutazione e i metodi
Quali requisiti di ufficializzazione
Come e dove conservare il documento
Come gestire i risultati
4.3.1 Il contenuto
La/le procedure per l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei
rischi devono prendere in considerazione:
le attività di routine e non di routine;
le attività di tutti coloro che accedono al posto di lavoro (inclusi
appaltatori e visitatori);
i comportamenti umani, le capacità e ogni altro possibile
fattore umano;
segue paragrafo 4.3.1
i rischi che si possono originare, al di fuori del posto di lavoro
e che possono riguardare la salute e la sicurezza di persone
che operano per conto dell’organizzazione;
i rischi originati in prossimità dei luoghi di lavoro da attività
lavorative sotto controllo dell’organizzazione;
le infrastrutture, i macchinari, i materiali e le sostanze
presenti sul luogo di lavoro (fornite dall’organizzazione o da
terzi);
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segue paragrafo 4.3.1
i
cambiamenti
o
le
proposte
di
cambiamento
nell’organizzazione, nelle sue attività o materiali utilizzati;
le modifiche al sistema di gestione della salute e sicurezza,
compresi i cambiamenti temporanei ed i relativi impatti su
operazioni, processi ed attività;
tutti i requisiti cogenti applicabili alla valutazione dei rischi e
all’implementazione di misure di controllo;
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segue paragrafo 4.3.1
la progettazione di: aree di lavoro, processi produttivi,
impianti, macchinari, attrezzature, procedure operative,
modalità organizzative, compreso il loro adattamento alle
capacità del personale.
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segue paragrafo 4.3.1 il metodo da impiegare
La metodologia dell’organizzazione per l’identificazione dei pericoli
e la valutazione dei rischi deve:
a) essere definita in relazione al suo scopo, alla sua natura ed ai
tempi di attuazione, per assicurare che sia effettuata in modo
“pro-attivo” piuttosto che “re-attivo”;
b) provvedere alla identificazione dei rischi, alla definizione delle
priorità, alla documentazione dei rischi individuati, e
all’applicazione dei controlli, come appropriato.
Modulo C Corso RSPP IFOA Reggio Emilia – Lezione 09.06.2009 Docente Dott. Paolo Magotti
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La gestione dei cambiamenti
Per la gestione dei cambiamenti, l’organizzazione deve identificare
i pericoli ed i rischi (in termini di salute e sicurezza) associati ai
cambiamenti, all’interno dell’organizzazione, all’interno del
sistema di gestione o in relazione alle proprie attività, prima di
introdurre tali cambiamenti.
L’organizzazione deve assicurare che i risultati di queste attività di
“valutazione dei rischi” siano considerate nel determinare le
misure di controllo.
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La valutazione dei rischi: un processo continuo
E’ buona norma darsi una periodicità minima per la revisione
sostanziale e formale del documento di valutazione dei rischi
redatto ai sensi dell’art. 17 del D. Lgs. 81/2008.
Tuttavia l’organizzazione deve mantenere attivo un processo
“continuo” di identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e
determinazione delle necessarie misure di controllo.
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La determinazione delle misure di controllo
(paragrafo 4.3.1)
Nel definire le misure di controllo, o nel modificare le esistenti
misure, devono essere fatte considerazioni per ridurre i rischi in
accordo alla presente gerarchia:
a) eliminazione;
b) sostituzione;
c) misure di controllo di tipo progettuale;
d) presenza di segnali di avvertimento e/o misure di controllo
gestionali;
e) utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
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Vedi misure generali di tutela
Art. 15 D.Lgs 81/08
La determinazione delle misure di controllo
L’organizzazione deve documentare e conservare in forma
aggiornata, i risultati della identificazione dei pericoli, della
valutazione dei rischi e della determinazione delle misure di
controllo.
Il documento di valutazione dei rischi redatto ai sensi dell’art. 17
del D. Lgs. 81/2008 può essere il documento con cui l’azienda
adempie al suddetto requisito 18001 (purché siano soddisfatti
tutti i requisiti fin qui visti).
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La determinazione delle misure di controllo
L’organizzazione deve assicurare che i rischi in termini di salute e
sicurezza e le misure di controllo definite, siano tenute in
considerazione nello stabilire, sviluppare e mantenere il proprio
sistema di gestione della sicurezza.
•
Al paragrafo “4.4.6 Controllo operativo” la OHSAS 18001
richiede che sia garantito il controllo (attraverso misure concrete
o procedure operative, ove necessario documentate) di tutte le
operazioni e attività che presentano rischi identificati. Dunque è
ribadita l’importanza della valutazione dei rischi come punto di
partenza per la costruzione del sistema.
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Un esempio di procedura di identificazione dei
pericoli, analisi dei rischi e controllo dei rischi
Dal Manuale di Gestione della Salute e Sicurezza di Azienda S.p.A. paragrafo “4.3.1 Identificazione dei pericoli, analisi dei rischi e controllo
dei rischi”
Azienda S.p.A. ha identificato i pericoli associati alle proprie attività ed ha
provveduto ad effettuare l’analisi dei rischi e ad implementare le necessarie
misure di controllo.
Nella identificazione dei pericoli e nell’analisi dei rischi sono incluse:
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–
–
–
–
–
tutte le attività aziendali comprese quelle non di routine (quali le attività di manutenzione) svolte
nell’insediamento e al di fuori di esso (ad es. i trasporti, le attività di assistenza presso i clienti);
le attività di tutto il personale che ha accesso al sito comprese le attività svolte da terzi all’interno
dell’insediamento aziendale e che possono interferire con le proprie attività (sono inclusi i
lavoratori temporanei, il personale in stage, gli appaltatori, i visitatori e ogni altra persona nel posto
di lavoro);
i comportamenti ed altri fattori specificatamente umani;
le attrezzature e gli impianti del luogo di lavoro fornite dall’azienda stessa o da altri;
il lay-out aziendale, la struttura organizzativa ed i processi operativi;
le variazioni nella struttura organizzativa aziendale e le modifiche inerenti attività e processi;
i requisiti di legge relativi alla valutazione dei rischi.
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Un esempio di procedura di identificazione dei
pericoli, analisi dei rischi e controllo dei rischi
Le conclusioni di tale valutazione sono riportate nel “Documento di
valutazione dei rischi” redatto ai sensi dell’art. 17 del D. Lgs. 81/2008 e
in tutti i diversi documenti allegati o documenti integrativi.
L’attività di analisi e valutazione dei rischi viene svolta con il
coinvolgimento e la collaborazione dell’R.S.P.P., del M.C. e degli
R.L.S. i quali sottoscrivono il “Documento di valutazione dei rischi” nel
momento della sua ufficializzazione, unitamente alla Direzione
aziendale nella figura del Datore di lavoro designato.
La Direzione con la propria organizzazione provvede, in accordo con
l’R.S.P.P. ed il M.C. e sentiti gli R.L.S., alla predisposizione di misure
tecniche, organizzative o procedurali per minimizzare i rischi individuati
riducendoli ad un livello tollerabile, nonché cura l’attuazione delle
misure di prevenzione e protezione. Tali misure vengono verificate
dagli addetti alla sicurezza.
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Un esempio di procedura di identificazione dei
pericoli, analisi dei rischi e controllo dei rischi
L’identificazione dei pericoli e l’analisi dei rischi è ripetuta in caso di:
–
–
–
modifiche significative delle disposizioni di legge o di regolamenti e accordi volontari;
cambiamenti significativi dei processi, delle tecnologie, degli impianti, dei prodotti o
delle modalità di gestione delle attività;
comunque almeno una volta ogni anno, in occasione del riesame annuale della
Direzione (i risultati della valutazione sono poi presentati ai partecipanti alla riunione
annuale di prevenzione e protezione dei rischi, agli R.L.S. in particolare, per una
ulteriore valutazione che può determinare necessità di ulteriori modifiche).
In caso di necessità è dunque aggiornato il “Documento di valutazione
dei rischi” redatto ai sensi dell’art. 17 del D. Lgs. 81/2008 così come i
diversi documenti allegati o documenti integrativi.
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Un esempio di procedura di identificazione dei
pericoli, analisi dei rischi e controllo dei rischi
Nello stesso documento è descritta la procedura ed i criteri seguiti dal
Datore di lavoro (la Direzione aziendale) in collaborazione con
l’R.S.P.P. e con tutta la struttura aziendale (i Dirigenti, i preposti, i
lavoratori), con il M.C., con gli R.L.S. e con le necessarie risorse
esterne, per l’identificazione dei pericoli e l’analisi dei rischi (ad esso si
rimanda per l’illustrazione in dettaglio del metodo e dei criteri utilizzati).
In generale i processi lavorativi vengono scomposti in fasi elementari,
vengono individuate le fonti e le situazioni pericolose e valutati i rischi.
Si considerano anche le attività saltuarie svolte nell’insediamento e
quelle esterne, per quanto possibile, su cui Azienda S.p.A. può avere
influenza.
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Un esempio di procedura di identificazione dei
pericoli, analisi dei rischi e controllo dei rischi
La valutazione del rischio si basa sui seguenti criteri:
– la gravità del danno potenziale;
– la frequenza di manifestazione del pericolo, ovvero la durata della
esposizione;
– la presenza ed efficacia delle misure di prevenzione (collettive e
individuali, di tipo tecnico, organizzativo, procedurale);
– l’addestramento lavorativo impartito (considerando anche i
lavoratori interinali, le attività temporanee o in appalto, ecc.);
– la formazione alla sicurezza impartita;
– l'esperienza aziendale sulla manifestazione del singolo rischio;
– la coerenza delle procedure lavorative con gli obbiettivi di
prevenzione.
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Un esempio di procedura di identificazione dei
pericoli, analisi dei rischi e controllo dei rischi
In ogni caso, al verificarsi di una situazione non prevista o anomala,
l’R.S.P.P. si attiva rapidamente perché sia effettuata una valutazione
puntuale dei rischi connessi con la nuova situazione emersa e perché
siano definite le necessarie misure di prevenzione e controllo affinché il
personale possa operare in tutta sicurezza.
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