Aprile - Azienda per i Servizi Sanitari n. 6

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Aprile - Azienda per i Servizi Sanitari n. 6
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Le evidenze scientifiche esistenti dimostrano che l’attività fisica è un fattore
protettivo per la salute, la maggior parte
delle ricerche infatti ha dimostrato che il
livello di esercizio fisico è inversamente
correlato al rischio di mortalità e quindi
associato a maggiore spettanza di vita.
Per contrario le conquiste della tecnica
ed il conseguente sviluppo della civiltà e
della società, hanno trasformato la nostra quotidianità in uno spazio povero di
movimento. Nella provincia di Pordenone è completamente sedentario il 17%
dei residenti tra i 18 e i 69 anni e solo
il 36% aderisce alle raccomandazioni
sull’attività fisica. È interessante notare
anche come il 20% delle persone completamente sedentarie percepisca sufficiente il proprio livello di attività fisica e
come solo il 34% delle persone intervistate riferisce che un medico o un altro
operatore sanitario ha chiesto loro se
svolgono attività fisica e ha consigliato
di farla regolarmente nel 31% dei casi.
(Sorveglianza PASSI 2007). Le malattie
croniche correlate con la sedentarietà
impongono un costo non indifferente
sull’economia della società e delle famiglie, oltre che sulla qualità di vita individuale. Affrontare concretamente il problema della sedentarietà nella popolazione significa operare su grandi numeri
e nessuna organizzazione da sola può
avere un sufficiente impatto, è necessaria pertanto un’azione concertata che
coinvolga tutti i soggetti che si occupano di salute, attività motoria e alimentazione e che possono in qualche modo
interagire per produrre dei cambiamenti. L’ASS6, attraverso il Dipartimento di
Prevenzione, sin dal 2005 ha attivato il
progetto di prevenzione dell’obesità, del
sovrappeso e dei disturbi del comportamento alimentare “Stili
di vita come
fattori di promozione della
salute”
che
coinvolge tutta
la popolazione
della provincia
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di
Stili di vita sani, l’importanza dell’attività fisica come determinante di salute
con azioni diversificate a seconda della
fascia d’età. Al progetto partecipano tutti
i soggetti, partner, associazioni, enti che
in qualche modo interagiscono sul tema,
poiché la filosofia portante del progetto
e motore delle azioni pianificate e realizzate dal gruppo di lavoro del progetto, è
che la responsabilità per la scelta di stili
di vita salutari non può essere lasciata
esclusivamente agli individui, ma deve
essere condivisa da tutta la comunità.
Da queste sinergia territoriale e, tra le
altre, dalla collaborazione tra ASS6,
Provincia di Pordenone, ASCOM e Confartigianato, nasce uno dei tanti sub-progetti: “Benessere in movimento” rivolto
alle fasce di popolazione giovane, adulta e della terza età. Tra le varie iniziative
attivate all’interno del progetto, è stato
organizzato un evento formativo provinciale in collaborazione con il CeforMed
regionale. Tale evento nasce nell’ottica
di condivisione degli obiettivi di salute e
dei fattori protettivi attivabili per la nostra comunità con i partners principali
presenti sul territorio provinciale, parte
integrante ed essenziale dell’organizzazione sanitaria locale: i Medici di Medicina Generale. Il Medico di Famiglia infatti
è una figura di riferimento determinante
per il cittadino nella promozione di stili di
vita sani e possiede un ruolo cruciale nel
promuovere l’attività fisica insieme alle
istituzioni e alle associazioni. Durante la
mattinata del 2 aprile 2009 presso l’Auditorium Provinciale “Concordia“ si è
svolto infatti un corso di aggiornamento
che ha visto la partecipazione di circa
300 operatori
sanitari, non
solo della nostra provincia,
ma anche del
resto
della
Regione e del
vicino Veneto. Obiettivo
principale che
il corso si è posto era far conoscere ai
presenti i fondamenti per la promozione
di stili di vita salutari, i programmi che
l’ASS6 sta sviluppando nell’ambito della
promozione dell’attività fisica, esperienze di attività fisica adattata alle patologie ed all’anziano ed, infine, i criteri di
idoneità all’attività sportiva. Nell’occasione sono stati distribuiti i tre DVD realizzati nell’ambito del protocollo d’intesa
con Provincia, ASCOM, Confartigianato
Imprese e CONI provinciale rivolti alle
fasce di popolazione giovane, adulta
e della terza età e rispettivamente intitolati: “Cibo e Sport… per crescere in
salute”, “Benessere in movimento…
sani stili di vita” e “Benessere in movimento… per ben invecchiare”. Nella
provincia di Pordenone molte sono ormai le iniziative che, favorite, promosse
e metodologicamente supportate dal
gruppo di progetto aziendale, hanno
favorito azioni per la diminuzione della
sedentarietà. L’evento qui presentato
si pone come momento molto importante, ma di percorso, in una strategia
che solo attraverso la collaborazione e
la programmazione condivisa è in grado
di raggiungere risultati non conseguibili con azioni singole. Una rete sociale
di attori che promuovono salute e che
condividono strategie, obiettivi e priorità, può agire sui determinanti di salute
della nostra società e mettere in grado
le persone e le comunità di avere un
maggior controllo sulla propria salute e
di migliorarla. Le relazioni presentate al
corso di aggiornamento saranno pubblicate nel sito aziendale.
Silvana Widmann
Cinzia Del Frè - Ortottista
Distretto Est, al via lo screening ortottico
Sanità veterinaria, le nuove norme per
la tutela dall’aggressione dei cani
Presso l’ambulatorio di ortottica del
servizio di Oculistica del Distretto Est
è stato avviato, proprio in questi giorni, il programma di screening ortottico che è rivolto alla popolazione dei
minori nati nell’anno 2005 e residenti
nell’ambito dell’intera provincia di Pordenone. Lo screening ortottico è un
importante accertamento preventivo
che è opportuno eseguire nei bambini
in età pre-scolare, perché permette di
individuare precocemente l’eventuale
esistenza di alterazioni del sistema visivo, in particolare vizi rifrattivi, strabismo e ambliopia. In caso di riscontro
di tali difetti visivi, infatti, l’efficacia del
successivo trattamento di correzione,
è tanto maggiore quanto più precoce
è l’avvio dell’azione correttiva. Il progetto ha preso forma lo scorso mese
di marzo in seguito all’intervento del
Direttore Sanitario dott. Paolo Piergentili e del Direttore del Distretto
Est, dott. Emilio Insacco, i quali, assieme al dott. Giorgio Beltrame, Direttore Responsabile della Struttura
Operativa di Oculistica dell’Azienda
Ospedaliera “Santa Maria degli Angeli” di Pordenone, hanno concordato le seguenti modalità organizzative:
- contatto e sensibilizzazione sull’argomento dei genitori dei bambini da
sottoporre allo screening, attraverso una comunicazione inviata a tutti
i Dirigenti delle scuole dell’infanzia
della provincia e anche ai Pediatri di
Libera Scelta, sia per opportuna conoscenza dell’iniziativa, sia per l’invio
di quei minori che risultassero non
frequentare la scuola dell’infanzia;
- creazione di una agenda elettronica
specificamente dedicata, per la prenotazione telefonica gratuita presso
il call-center, che avviene senza l’impegnativa del Pediatra di Libera Scelta o del Medico di Medicina Generale, in quanto lo screening ortottico in
questa prima fase è del tutto gratuito;
- fissazione della data ed esecuzione dell’accertamento di screening;
- consegna al genitore da parte dell’ortottista, in caso di riscontro di qualche difetto visivo, delle indicazioni per
poter prenotare in tempi relativamente brevi la necessaria visita oculistica
(secondo livello dello screening), che
sarà eseguita presso l’ambulatorio di
riferimento dell’Azienda Ospedaliera
“Santa Maria degli Angeli” di Pordenone, dove è stata attivata una corsia preferenziale proprio a tale fine.
Lo screening ortottico di primo livello
verrà garantito continuativamente per
tutto l’anno 2009 dalle tre ortottiste
che sono in servizio presso il Distretto
Est e che hanno provveduto a riservare spazi di prenotazione adeguati ai
bisogni dei piccoli utenti, prediligendo in particolare gli orari pomeridiani
che permettono di non interrompere
la frequenza della scuola dell’infanzia.
L’interesse per questa nuova iniziativa
di prevenzione è particolarmente elevato ed è testimoniato dal fatto che,
prima ancora dell’avvio dello screening, risultavano in prenotazione oltre 500 bambini e dall’apprezzamento
espresso dai genitori dei bambini che
hanno contattato il Servizio per informazioni più specifiche, i quali hanno
concordemente dichiarato il proprio
particolare gradimento nei confronti di questo importante programma.
Da sempre il legislatore si è preoccupato di governare il problema delle aggressioni dei cani perchè non diventi
un’emergenza. A tale scopo sono state
individuate le istituzioni e le professionalità in grado di affrontare l’argomento
e la veterinaria pubblica è stata incaricata di coordinare e portare a compimento tali attività. Proprietari di cani,
Sindaci, veterinari liberi professionisti,
medici, associazioni animaliste, gestori
di canili, servizi veterinari pubblici: tutti
con un ruolo e un ben preciso compito da svolgere per evitare il fenomeno
o quanto meno confinarlo entro casi di
eccezionalità. Ma poiché non sempre
le cose funzionano a dovere, ecco una
nuova ordinanza. È obbligatorio tenere
il cane con un guinzaglio non più lungo
di mt 1,50 nei luoghi pubblici. Il proprietario deve portare sempre con sé una
museruola da applicare al cane in caso
di rischio per l’incolumità delle persone.
Vengono istituiti corsi formativi per i proprietari in modo da aiutarli a scegliere
un cane adeguato alle esigenze di convivenza rispetto al contesto. I corsi formativi sono obbligatori per i proprietari
di cani di impegnativa gestione; per tali
cani è obbligatorio anche stipulare una
polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni a terzi e applicare
sempre sia guinzaglio che museruola
qualora vengano condotti in luoghi pubblici. A seguito di morsicatura o aggressione, il proprietario verrà invitato a verificare la corretta gestione del cane e a
sottoporlo a un percorso mirato di accertamento psicofisico e di cure da parte di veterinari particolarmente esperti in
comportamento animale. Viene attivato
un registro dei cani “impegnativi” e dei
cani morsicatori. Il nostro Servizio Veterinario sta lavorando per realizzare
quanto l’ordinanza chiede, con la prudenza e la moderazione adeguate ad
affrontare in modo positivo e sereno
un problema tanto delicato e spinoso.
Maria Grazia Moro
Giorgio Zambotto
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24-27 Marzo 2009
Conclusa la prima visita dei
consulenti della JCI
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La prima parte
della valutazione
della conformità della nostra
Azienda
agli
standard
della
Joint Commission International
(JCI) si è conclusa nei giorni
scorsi con la prima survey effettuata da
3 consulenti. L’obiettivo del processo
di accreditamento è creare una cultura
della sicurezza e della qualità dell’assistenza erogata, con conseguente riduzione dei rischi a carico dei pazienti
e del personale. Le visite effettuate nel
blocco operatorio di Spilimbergo e San
Vito al Tagliamento, e nella terapia intensiva di San Vito, sono state vissute positivamente e con grande senso
di appartenenza e coinvolgimento da
parte del personale coinvolto. Durante
la visita gli esperti si sono soffermati in
modo particolare sull’applicazione degli
obiettivi internazionali per la sicurezza
del paziente con la sua corretta identificazione; la comunicazione efficace; la
sicurezza dei farmaci ad alto rischio; la
garanzia dell’intervento chirurgico corretto nella corretta sede e lato del corpo; la riduzione del rischio di infezioni.
La puntuale compilazione della cartella
clinica e la raccolta del consenso informato sono strumenti indispensabili per
coinvolgere il paziente nel processo
decisionale. Va sottolineato che alcuni standard già in uso sono stati particolarmente apprezzati. L’occasione è
propizia per ringraziare della collaborazione le Coordinatrici infermieristiche
dei blocchi operatori e della terapia intensiva, i medici anestesisti rianimatori
e tutto il personale coinvolto.
Il percorso iniziato nel maggio
2008 con una
riunione plenaria
degli operatori
dell’ASS6 in cui
il Direttore Generale annunciava
l’avvio del processo di accreditamento, proseguito poi con i successivi gruppi di lavoro, negli ultimi giorni
di marzo ha assunto una dimensione
reale con la visita della commissione
accreditamento JCI alle nostre strutture ospedaliere. L’avvenimento è stato
preceduto da riunioni preparatorie tra
le direzioni ed i responsabili di struttura e successivamente tra gli stessi
responsabili e gli operatori: anche se
i messaggi erano tranquillizzanti, molti
di noi avvertivano comunque un’aria di
“esame”. Per quanto riguarda la nostra
Unità Operativa, al Pronto Soccorso
di S. Vito gli “americani” si sono soffermati principalmente sulle procedure di triage, mentre a Spilimbergo
sotto la lente d’ingrandimento sono
finiti l’osservazione breve intensiva ed
il laboratorio interno di Point of Care.
Nel successivo debriefing, svoltosi a
S. Vito, mi aspettavo un approccio più
generico, mentre, dopo un’iniziale apprezzamento sul nostro lavoro, specie
nell’Ospedale di Spilimbergo, sono
giunte osservazioni e critiche puntuali su problemi specifici. Il processo di
accreditamento si sta rivelando un
utile e quasi indispensabile stimolo a
migliorare percorsi e procedure, dettando una tempistica che altrimenti si
sarebbe diluita e forse perduta nei tempi, spesso lunghi, dell’organizzazione
ospedaliera.
Gabriella Nadalin
Fulvio Buzzi
Il giorno 24 marzo è stata effettuata la prima
ispezione
da
parte della Joint
Commission
nel nostro reparto di Ostetricia.
Questa
visita,
secondo noi, ha
messo in risalto quanto sia il lavoro
da fare per raggiungere l’eccellenza.
Le quasi 4 ore di permanenza degli
ispettori, ci hanno fatto capire che per
gestire correttamente una struttura
ospedaliera sarebbe indispensabile
istituire dei protocolli condivisi da tutto
il team di lavoro. In questo modo ogni
figura professionale saprebbe esattamente come agire secondo le proprie
competenze così da poter ridurre gli
errori e garantire efficacia ed efficienza
all’utenza. In conclusione, i metodi suggeriti dalla JCI sono utili per una corretta pratica lavorativa ma, soprattutto per
noi ostetriche, la qualità assistenziale
si raggiunge anche con il buon
senso, che appartiene ad ogni
professionista
e non perdendo
mai di vista l’unicità del paziente.
Anna Del Frè
Chiara Mattiussi
Dal 24 al 27 marzo si è svolta la prima ispezione, da parte degli Ispettori
della JCI nella nostra Azienda. Ispezione che si è notevolmente colorata
di sensazioni, emozioni, stati d’animo
ricchi di enfasi ed apprensione, in vir-
Le impressioni di
alcuni operatori
tù del risultato atteso, un po’ in tutti gli
ambiti aziendali. Analizzando l’attività
intrapresa all’interno dell’Unità Operativa di Medicina dell’Ospedale di San
Vito, ci siamo sentiti protagonisti di un
importante scenario, caratterizzato da
notevoli cambiamenti e innovazioni che
hanno interessato tutte le varie figure
professionali operanti in essa. Cambiamenti che hanno apportato importanti
migliorie nell’ambito organizzativo e lavorativo certamente non prive di difficoltà nella loro applicazione e adattamento. Nella Unità Operativa di Medicina il
giorno 24 aprile, precisamente alle ore
13.30 si sono “aperte le danze”, se così
si può dire. Solitamente in quell’orario,
Infermieri ed OSS, una volta completata la trasmissione delle consegne,
si preparano ad iniziare le terapie e le
attività pomeridiane e nel frattempo i
pazienti vengono lasciati tranquilli per
un “riposino” post-prandiale. In effetti
si percepiva nell’aria una sensazione
di quiete e serenità, condizione con
la quale abbiamo cercato di apprestarci ad accogliere la Commissione.
Sotto, sotto però un po’ di agitazione
c’era... L’équipe è arrivata e gli ispettori
hanno esordito con delle istanze ben
precise: hanno richiesto di visionare la
documentazione relativa al percorso
di un paziente con caratteristiche ben
definite e di potersi confrontare con il
medico e l’infermiera che lo avevano
in carico, sottolineando che comunque
i due professionisti portassero a termine un’eventuale attività intrapresa
rivolta al paziente. A questo punto il
ghiaccio era rotto! Ci siamo resi conto fin da subito che la loro visita non
aveva le caratteristiche di un’inquisizione, ma voleva portarci ad assumere la
consapevolezza di come, esaminando
i documenti, deve apparire chiaro e
completo (visibile), in tutte le sue parti,
il percorso effettuato dal paziente dal
momento dell’arrivo in struttura ospedaliera fino alla dimissione garantendo
la continuità delle cure. Siamo giunti a
conclusione che l’esito di questa prima
osservazione ha messo in evidenza la
crescita professionale finora raggiunta,
ma che ci sono ancora ampi margini di
sviluppo ed è necessario perseverare
nell’impegno per conquistare l’obiettivo
finale dell’accreditamento.
Rosanna Battiston
Anna Cucurachi
Romina Doro
Dal 24 al 27
marzo ci sono
state le visite
degli operatori
americani per
l’accreditamento JCI press gli
ospedali di S.
Vito e Spilimbergo.
Anche
all’U.O. di Riabilitazione si sono presentati in modo
gentile e corretto per verificare il percorso del paziente dal ricovero alla
dimissione, con relativa continuità, e
l’organizzazione dell’attività riabilitativa sia nei reparti che in ambulatorio.
Hanno apprezzato l’organizzazione
dell’U.O. e i protocolli con i consigli per
il paziente attuati per alcune patologie,
che a loro parere sono da estendere
anche ad altre patologie. Abbiamo gradito i consigli che ci hanno dato finalizzati a precisare meglio l’attività svolta
sul paziente ambulatoriale, anche se
presso la nostra U.O. esistono già dei
protocolli predefiniti e le precisazioni
vengono fatte quando ci si allontana dal
protocollo. Inoltre ci hanno consigliato
di precisare per iscritto quando diamo
consigli ai pazienti e ai loro familiari.
Paola Petracco
Per quanto attiene la parte medica, l’intervista
nel nostro reparto è stata condotta dal dr. Ed.
Blount, membro
dell’Accademia Americana
di Pediatria, e ha
riguardato la gestione dei servizi ambulatoriali. L’attenzione del dott. Blount si è focalizzata sulle modalità di accoglimento del paziente (in particolare la compilazione della
cartella clinica e le procedure adottate
in endoscopia digestiva) e sugli aspetti
di comunicazione tra la struttura ed il
paziente stesso (consenso informato in
primis). Ho avuto l’impressione che la
nostra organizzazione si potrà giovare
soprattutto della rigorosità del metodo
applicato, che supera quel concetto di
improvvisazione tipico dei nostri sistemi. Sono convinto però che sia necessario individuare i reali profili di rischio
nei nostri percorsi diagnostico-terapeutici perché l’orientamento di questa certificazione, encomiabilmente indirizzata
a fornire garanzie all’utente, sembra si
rivolga maggiormente alla verifica della
forma che non del risultato della prestazione. Ciò per evitare che l’accreditamento finisca per avere più un sapore
di pubblicità che di vera testimonianza
di qualità. Lo sforzo maggiore che dovremo compiere sarà quello di assimilare questa metodologia moderna
senza cadere nell’errore di complicare
troppo le procedure: moltiplicare i livelli di controllo e aggravare i percorsi
rischia di allontanare l’attenzione dalle
attività più proprie della nostra professione e di conseguenza peggiorare il
rapporto col paziente. Garanzia della
qualità della prestazione sarà sempre
la nostra cultura medica che, se inadeguata, renderebbe inutile qualsiasi procedura anche se formalmente perfetta.
Luigi Gotuzzo
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Servizio Farmaceutico, aggiornata la pagina intranet
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L’accesso alla pagina intranet del Servizio Farmaceutico consente di ottenere informazioni su farmaci e dispositivi
medici, farmacovigilanza e dispositivo-vigilanza e la modulistica inerente
al servizio. Il recente aggiornamento
della pagina ha permesso di rendere
accessibili agli operatori aziendali un
maggior numero di informazioni per
un utilizzo in sicurezza del farmaco, in
ottemperanza agli standard JCI e alle
raccomandazioni ministeriali. Cliccando sulla voce S.C. “Servizio Farmaceutico” si accede alle sezioni di seguito
elencate con una sintesi del contenuto:
Prontuario Terapeutico di Area Vasta
(PTAV):
- elenco dei farmaci concordato dalla
commissione del PTAV;
- informazioni generali sul prontuario,
modulistica da utilizzare per la richiesta
di alcune tipologie di farmaci, elenchi e
collegamenti a siti di interesse farmaceutico.
TERAP:
(banca dati farmaceutica prodotta da
Webmedica srl, nata dalla collaborazione con il più importante editore indipendente medico/scientifico italiano “Dialogo sui Farmaci Srl”).
- elenco dei farmaci del prontuario nazionale e aziendale (i farmaci del PTAV
utilizzati in ASS6 sono evidenziati con
un asterisco *);
- informazioni su interazioni, classificazione, modalità di dispensazione dei
farmaci, note AIFA, documentazione
scientifica.
L’accesso a TERAP è possibile anche
per i MMG e PLS dal portale aziendale
www.ass6.sanita.fvg.it, previa richiesta
al gestore di username e password.
Antisettici e Disinfettanti:
- modalità d’uso di antisettici e disinfettanti nelle diverse situazioni operative;
- schede tecniche e schede di sicurezza
dei prodotti a disposizione per il biennio
2008-2010.
Dispositivi Medici:
- normativa vigente e modulistica da uti-
lizzare per la segnalazione di incidente/
mancato incidente;
- scheda per la segnalazione di malfunzionamento di dispositivi medici che ne
compromettono l’utilizzo.
Elenco Centri Autorizzati per la predisposizione dei Piani Terapeutici:
- elenco dei centri della nostra regione
autorizzati.
Farmacovigilanza:
- schede di segnalazione, normativa di
riferimento, elenco dei farmaci soggetti
a monitoraggio intensivo.
Informazioni:
- “guida all’uso dei farmaci” consente
il collegamento al sito dell’AIFA per informazioni sul corretto uso dei farmaci,
interazioni, utilizzo in pazienti con insufficienza epatica e/o renale, gravidanza
e allattamento;
- moduli per la richiesta di informazioni
su farmaci e dispositivi medici da inoltrare alla Farmacia Aziendale.
Linee Guida:
- “Linee guida evidence-based per l’impiego dei plasmaderivati” del Comitato
Ospedaliero Interaziendale.
Modulistica:
- moduli per la richiesta di: farmaci per il
primo ciclo di terapia farmaci classificati
H OSP1 (per gli operatori dei distretti)
inserimento di farmaci in PTAV;
- moduli per la restituzione di farmaci in
caso di revoca/sospensione o mancato
utilizzo.
Nutrizione Enterale e Parenterale:
- elenchi dei prodotti per nutrizione enterale e parenterale (sacche NPT) disponibili nel biennio 2008-2010.
Ritengo doveroso un ringraziamento ad
Antonio Nadal che ha reso tecnicamente possibile l’aggiornamento di questa
sezione del sito. Per qualsiasi segnalazione o richiesta di informazioni contattare la Farmacia Aziendale: Tel. 0434841540 - Fax: 0434-841594 - e-mail:
[email protected]
Marina Pitton
Benessere giovanile, avviato
ad Azzano Decimo un percorso
formativo per allenatori sportivi
La promozione del benessere giovanile si presenta come un obiettivo di tipo
trasversale di tutte le organizzazioni
presenti sul territorio: Comuni, Ambito
Distrettuale, Distretto Sanitario, Famiglie, Agenzie educative e ricreative del
tempo libero, Scuola, ecc. Una risposta
in tal senso è oggi fornita dal Consultorio Familiare e dall’Ambito del Distretto
di Azzano Decimo che, attraverso l’attivazione del Progetto “L’Equilibrista” del
Piano di Zona 2006-2008, ha attivato
il primo corso formativo per “Allenatori
Sportivi”. Il punto di partenza è che lo
sport e le attività del tempo libero, rappresentano, per bambini e i giovani,
l’opportunità di fare esperienze concrete e significative di crescita, all’esterno
dell’ambiente familiare; in questa prospettiva l’allenatore o l’educatore divengono figure di riferimento importanti e
costituiscono una parte integrante della
rete di relazioni dei giovani, oltre che
una risorsa per le loro famiglie. Con l’attivazione di questo percorso formativo a
cui hanno aderito 40 associazioni sportive in rappresentanza di varie discipline
(calcio, danza, atletica, pallavolo, ecc.)
si sta cercando di formare operatori
sportivi capaci di promuovere benessere, nonché di verificare la possibilità di
implementare nel territorio l’integrazione
ed il coordinamento dei comportamenti
di tutti gli attori in gioco – giovani, famiglie, associazioni e federazioni sportive,
distretto sanitario, ecc. – ognuno per la
sua parte coinvolgibili nell’impresa della promozione dell’agio giovanile. La
prima parte del percorso formativo, iniziata il 16 marzo, è stata organizzata in
quattro serate, in cui sono stati trattati
lo sport per un sano benessere, la funzione educativa e genitoriale degli adulti
che interagiscono con gli adolescenti, i
compiti evolutivi in adolescenza, il valore della comunità educante. La seconda parte è stata prevista per l’autunno.
Annamaria Assab
Fernando Del Casale
Silvia Masci
Tiziana Martuscelli
Biblioteca:
vetrina delle novità
Benessere aziendale, al via il corso
“Smoke out”
Il progetto “Wellness”, avviato nel mese
di ottobre dello scorso anno, ha suscitato notevole interesse e partecipazione
da parte dei colleghi aziendali. Tra le attività previste, a regime, si annunciava
l’attivazione di corsi antitabagici. Il programma di disassuefazione, denominato “Smoke out”, sarà attivato l’ultima
settimana di maggio con l’applicazione
di metodologie sperimentate ed efficaci, basate su un approccio cognitivocomportamentale che porta a favorire
la cessazione dell’abitudine al fumo. Il
corso, coordinato da Virginio Beacco,
responsabile del Servizio di Educazione
e Promozione della Salute aziendale, è
reso possibile grazie alla collaborazione del dott. Mauro Tassan, medico del
reparto Otorinolaringoiatria, esperto di
gruppi di disassuefazione tabagica e
del dott. Francesco Mazza, primario del
reparto di Pneumologia, dell’Azienda
Ospedaliera “Santa Maria degli Angeli”
di Pordenone. Il programma prevede la
frequenza giornaliera dal 25 maggio al
29 maggio 2009 dalle ore 18.00 alle ore
19.30 presso la sede del Dipartimento
di Salute Mentale di Via De Paoli a Pordenone. Il corso è attivato in prossimità
della “Giornata mondiale senza fumo”,
promossa dall’OMS per sensibilizzare
anche la popolazione aziendale sulle
problematiche tabacco-correlate. Il corso “Smoke out” adotta, a fianco del trattamento di gruppo, un metodo che prevede un rafforzamento delle motivazioni
per superare la dipendenza dal fumo e,
contemporaneamente, a mantenere sotto controllo i sintomi d’astinenza. Durante il corso vengono forniti anche consigli
dietetici per prevenire l’aumento di peso
e suggerimenti per il controllo dell’ irrequietezza attraverso tecniche respiratorie e di rilassamento. L’accesso al corso,
riservato ai dipendenti è totalmente gratuito, vincolato solo da una preiscrizione
che dovrà pervenire, entro mercoledì
20 maggio, al seguente indirizzo e-mail
[email protected].
Lo stesso indirizzo è disponibile per eventuali informazioni di carattere tecnico.
Carmela Zuccarelli
Volontariato, al via a Maniago
un corso sull’amministratore
di sostegno
La sezione di Pordenone dell’Aitsam (Associazione Italiana Tutela Salute Mentale) organizzerà sei incontri di approfondimento a Maniago che prenderanno
avvio lunedì 4 maggio, dalle ore 17.30
alle 20.00, nella biblioteca di via Colvera.
Gli incontri hanno lo scopo di approfondire gli aspetti giuridico amministrativi, motivazionali, relazionali,
sociali e istituzionali della funzione dell’amministratore di sostegno.
Gli incontri sono gratuiti e sono aperti a
familiari, volontari appartenenti al mondo associativo, operatori dei servizi pubblici, ma anche a chi è semplicemente
interessato ad avere maggiori informazioni riguardo a questa nuova figura
giuridica. Per informazioni: A.I.T.Sa.M.
c/o Casa del volontariato socio sanitario
- Tel. 0434/21286 - Cell. 333/4379461 e-mail: [email protected].
Saluti al dott. Vincenzo Caruso
Col primo marzo, dopo lunga attività
presso il Distretto Est, con precedente
esperienza presso il Pronto Soccorso
dell’Ospedale di San Vito al Tagliamento, per decisione strettamente personale cogliendoci di sorpresa, il dott. Vincenzo Caruso ha anticipato la sua quiescenza. Da queste pagine rivolgiamo al
dott. Caruso, l’augurio più bello perché
possa godere con la sua famiglia l’agognata pensione. Rivolgiamo inoltre un
ringraziamento sincero e convinto per
l’impegno svolto nel suo lavoro a favore
degli utenti.Il dottor Caruso è stato anche un riferimento costante e preciso
non solo per il personale del Distretto di
San Vito ma anche per altri colleghi e
ancora oggi continua ad essere presente per favorire l’inserimento del nuovo
giovane collega che lo ha sostituito, dottor Marco Basile al quale approfittiamo
per rivolgere un sincero saluto e auguri
di buon lavoro. GRAZIE VINCENZO da
parte di tutto il personale del Distretto.
Il Direttore
e il personale del Distretto Est
Gestione dei rifiuti e rischi per la
salute. Strategie di prevenzione primaria e di promozione della salute. C.G.
Edizioni Medico Scientifiche 2009
L’aumento dei rifiuti richiede precise
strategie: influire sulla loro quantità e
qualità; favorire sistemi di gestione sostenibili sul piano sociale, economico,
energetico e ambientale; assicurare la
protezione della salute; promuovere
la partecipazione dei cittadini. Questi
aspetti, relativi soprattutto ai rifiuti solidi
urbani, sono illustrati e analizzati dalle
relazioni che compongono il volume,
elaborate da autorevoli esperti.
a cura della Biblioteca Scientifica
[email protected]
Apparecchi di sollevamento, grande
partecipazione al recente seminario
Il 24 marzo presso la sede dell’Associazione Industriali di Pordenone si è
tenuto il seminario sul tema “Apparecchi
di sollevamento, normativa di legge e
buona tecnica”. Organizzato dall’Associazione Industriali e patrocinato dalla
nostra Azienda, l’incontro ha offerto l’opportunità di approfondire l’importanza
della prevenzione sui luoghi di lavoro
legata all’utilizzo di gru, carri ponte e
accessori di sollevamento così come
definito dal Testo Unico sulla sicurezza
(D. Lgs 81/2008). Le relazioni sono state presentate da operatori dell’ASS6 e
dell’ASS4. L’evento ha suscitato notevole interesse nel mondo industriale della Provincia e non solo. Tra i numerosi
partecipanti titolari di aziende, operatori
della sanità, ingegneri, architetti. Vista la
riuscita dell’evento è d’obbligo un ringraziamento, per aver curato tutta l’organizzazione del seminario, all’Associazione
degli Industriali, in particolare agli ingegneri Paolo Badin e Dario Trevisiol.
Angela Giordano
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Marco Castelletto
Segreteria
lo
Redazione
Silvana Corona, Antonella D’Arenzo,
Anna Maria Falcetta, Alessandro Gislon,
Nevio Iacuzzi, Ornella Miot,
Luciana Pignat, Sandro Santarossa,
Sergio Saracchini, Paola Segato,
Carmela Zuccarelli
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Direttore responsabile
Ornella Miot, Luciana Pignat
Tel. 0434-369917
Fax 0434-522650
e-mail: [email protected]
[email protected]
Michele Berardi
Impaginazione
Sergio Saracchini
Stampa
Tipografia Sartor
Pordenone
Reg. Trib. di Pordenone
n. 515 del 28 luglio 2004
8
la
Progetto grafico
Fa
r
Anna Maria Assab Consultorio Familiare - Azzano Decimo
Rosanna Battison Dipartimento di Medicina Clinica/U.O. Medicina - San Vito
Fulvio Buzzi Dipartimento d’Emergenza
Anna Cucurachi Dipartimento di Medicina Clinica/U.O. Medicina - San Vito
Fernando Del Casale Consultorio Familiare - Azzano Decimo
Anna Del Frè Dipartimento Materno Infantile - San Vito
Romina Doro Dipartimento di Medicina Clinica/U.O. Medicina - San Vito
Angela Giordano Dipartimento di Prevenzione
Luigi Gotuzzo Dipartimento Chirurgico - Spilimbergo
Tiziana Martuscelli Consultorio Familiare - Distretto Est/Distretto Sud
Silvia Masci Servizio di Prevenzione e di Educazione alla Salute
Chiara Mattiussi Dipartimento Materno Infantile - San Vito
Maria Grazia Moro Distretto Est
Gabriella Nadalin Dipartimento d’Emergenza/S.O.C. Anestesia e Rianimazione
Paola Petracco Dipartimento di Medicina Clinica/U.O. Riabilitazione - San Vito
Marina Pitton Farmacia Aziendale - San Vito
Silvana Widmann Dipartimento di Prevenzione
Giorgio Zambotto Servizio Veterinario
Carmela Zuccarelli Coordinamento Sociosanitario
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A questo numero
hanno collaborato: