POF A.S. 2012/2013

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POF A.S. 2012/2013
Istituto Tecnico Economico
“Leonardo da Vinci”
Via C. Santagata n. 18
Santa Maria Capua Vetere (CE)
Tel. 0823 841202 ( Presidenza)
Tel. 0823 841270 ( Segreteria)
Email [email protected]
Sito web www.itcdavincismcv.it
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
1
CHE COSA E’ IL POF?
Il piano dell’offerta formativa, previsto dal vigente regolamento dell’autonomia
scolastica, è il documento che presenta la scuola, e ne costituisce l’identità.
E’ il punto di riferimento di tutte le attività ed esprime la sintesi delle scelte educative
e delle linee organizzative dei vari organi collegiali, nonché dei singoli operatori
scolastici.
CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
Santa Maria Capua Vetere è un antichissimo comune della provincia di Caserta e si
estende dalla catena dei monti del Tifata fino alla pianura della” Campania Felix”.
Secondo gli ultimi dati statistici le attività prevalenti sono per il 58 % da attribuire al
terziario, per 27 % al commercio, artigianato, agricoltura, per 7 % all’industria,
l’8% a libere professioni.
Antica sede di tribunale, pur non essendo capoluogo di provincia.
Ai tanti uffici ed enti pubblici si affianca un’ampia offerta formativa: Circoli
Didattici, Scuole Medie, il Liceo Ginnasio, il Liceo Scientifico, la sezione staccata
dell’Istituto Statale d’Arte, l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato
Sede di facoltà universitarie quali Giurisprudenza, Conservazione dei Beni Culturali,
Scienze Turistiche, Lettere e Filosofia.
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LA SCUOLA
S
anta Maria Capua Vetere si trova nel centro di un complesso di piccole e
grandi aziende che comprende l’intera Via Appia, da Caserta a tutto il
territorio di Capua, il che favorisce il persistere di una classe di esperti di
economia, finanza e contabilità. Il “Leonardo da Vinci” si è sempre proposto come
punto di riferimento del territorio poiché in grado di offrire una formazione culturale
e professionale adeguata alla vocazione commerciale e imprenditoriale.
Nato nel 1961 come sezione staccata dell’ITC “Terra di Lavoro” di Caserta,
l’Istituto “Leonardo da Vinci” di Santa Maria Capua Vetere divenne autonomo dal
1° ottobre 1962 ed ebbe il suo riconoscimento quale nuovo Istituto Tecnico
Commerciale e per Geometri con DPR 1421 dell’1/04/1965.
L’Istituto ha avuto quali sezioni staccate le sedi di Santa Maria a Vico, Capua,
Marcianise, diventate poi tutte Istituti autonomi.
Nel 1995 la sezione dei Geometri ha avuto la sua autonomia.
La sperimentazione IGEA è stata introdotta nell’a.s. 1992/93.
Dall’anno scolastico 1996/97 è stato istituto pilota per la realizzazione di corsi post
diploma.
Oggi è Istituto economico tecnico con “Amministrazione-Finanza e Marketing” e
con “Turismo”.
L’Istituto serve un bacino di utenza che comprende i comuni di Casapulla, Curti,
Macerata Campania, Portico, San Prisco ed allarga la sua presenza a Grazzanise,
Bellona, S. Angelo in Formis, Cancello Arnone, Vitulazio.
Il Progetto Formativo, in obbedienza alle linee indicative di “Cittadinanza e
Costituzione”, insiste particolarmente sulla formazione di una coscienza civile che
spinga all’impegno sociale.
I giudici di Santa Maria, ma anche Cantone e Piscitelli, fanno ormai parte del corpo
docente, dato che sono molto spesso a dialogare con gli alunni. L’Istituto è presidio
di “Libera”, e due anni fa è venuto Don Ciotti; celebra ogni anno la festa di Don
Peppe Diana e l’Aula Magna è dedicata al prete anticamorra, trucidato dai Casalesi.
E’ stata, unica scuola casertana, a partecipare alle marce di “Libera” a Bari,
Napoli, Genova, Milano.
Sono state ben sfruttate le provvidenze messe a disposizione dall’Europa, rinnovando
tutto il parco tecnologico ed informatico, perché il sapere oggi si costruisce nei
laboratori, e realizzando una serie di stage, sia sul territorio (presso agriturismi,
banche, Agenzia delle Entrate) che nei paesi europei (Francia e Gran Bretagna)
dove gli alunni hanno imparato a conoscere strutture operative e lingue straniere in
full immersion.
E’ dotato di attrezzature che permettono la presenza di allievi portatori di handicap.
E’ stato anche portatore di un progetto che istituiva l’istruzione domiciliare per
alunni particolarmente svantaggiati.
3
Il Dirigente Scolastico, il personale docente, il personale ATA si impegnano tutti a
proporre una offerta formativa adeguata alle richieste del territorio e dell’utenza,
rispettosa delle diversità, impegnata nella costruzione dell’uomo e del cittadino, e
con un curricolo di studi qualitativamente valido, spendibile sul mercato del lavoro e
adatto alla prosecuzione degli studi universitari.
Non solo scuola, dunque: l’ambizione è quello di un centro educativo di largo
impatto, ben piantato nel territorio, che ne raccolga esigenze ed indicazioni.
Ma, naturalmente, l’istituto per quanto detto, non trascura assolutamente la
formazione tecnica e scolastica.
Santa Maria Capua Vetere si trova nel centro di un complesso di piccole e grandi
aziende che comprende l’intera Via Appia, da Caserta a tutto il territorio di Capua,
il che favorisce il persistere di una classe di esperti di economia e finanza, che dalla
mia scuola escono ogni anno.
Sfruttando le provvidenze messe a disposizione dall’Europa, si è rinnovato tutto il
parco tecnologico ed informatico, perché il sapere oggi si costruisce nei laboratori, e
realizzato una serie di stage, sia sul territorio (presso agriturismi, banche, Agenzia
delle Entrate) che nei paesi europei (Francia e Gran Bretagna) dove gli alunni
hanno imparato a conoscere strutture operative e lingue straniere in full immersion.
Se non si vuole quindi che la scuola sia una cattedrale nel deserto, senza senso ed
incidenza col territorio, ci deve essere nella offerta formativa una serie di scelte che
si attaglino a questo territorio, si facciano portavoce di esigenze, rispondano a
bisogni e sollecitazioni.
La sezione turistica ben si inserisce in Santa Maria Capua Vetere città d’arte, e se
oggi i professori ed alunni fanno continuamente escursioni sul territorio e immediate
adiacenze (S. Angelo in Formis, Museo Campano) è per una specifica attenzione sia
culturale che formativa su questo patrimonio.
Non solo scuola, dunque: l’ambizione è quello di un centro educativo di largo
impatto, ben piantato nel territorio, che ne raccolga esigenze ed indicazioni.
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SCELTE
EDUCATIVE E
DIDATTICHE
OBIETTIVI
GENERALI
PROGETTO
EDUCATIVO
PROGETTI
EXTRACURRICULARI
5
OBIETTIVI GENERALI
L’Istituto Tecnico Economico Statale “ Leonardo da Vinci”ispira la propria attività
didattica ed educativa a un’aggiornata lettura delle esigenze del territorio, del suo
sviluppo economico e culturale, e in generale ai mutamenti in corso nella società
contemporanea, applicando quanto previsto dalla legislazione nazionale e regionale,
e in armonia con le indicazioni dell’Unione Europea in materia di istruzione e
formazione.
Gli obiettivi generali sono:
 Assicurare a tutti il servizio scolastico a prescindere da ogni differenza.
 Garantire la regolarità e la continuità del servizio
 Favorire ed organizzare attività extra-scolastiche per la promozione culturale
degli studenti
 Prevenire e controllare la dispersione scolastica
 Continuità e Orientamento
 Accoglienza agli allievi portatori di handicap
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PROGETTO EDUCATIVO
Il progetto educativo :
 pone al centro della propria attenzione educativa la persona, con l’obiettivo di
sviluppare, far crescere e rafforzare competenze, abilità e capacità in tutti gli
ambiti, da quello culturale, a quello sociale e civile, a quello professionale
 si propone di trasmettere i valori della democrazia, della partecipazione attiva
e responsabile, della solidarietà
 offre una solida preparazione culturale di base sviluppando e rafforzando le
competenze, le abilità e le capacità che permettono di capire e interpretare il
mondo e la società nel suo divenire e nella sua complessità.
L’azione didattica è definita secondo ambiti di competenze:





Competenze per comunicare
Conoscenza e padronanza della lingua italiana
Conoscenza e padronanza delle nuove tecnologie della comunicazione
Conoscenza e padronanza dei linguaggi scientifici
Conoscenza e padronanza dei linguaggi economico-finanziari
Conoscenza di una lingua comunitaria




Competenze per capire il reale
Interpretare la cultura letteraria
Interpretare la storia nazionale ed internazionale
Interpretare la cultura giuridica e aziendale
Interpretare i fenomeni scientifici
Competenze civiche
 Conoscere i principi democratici
 Conoscere le regole di una sana convivenza civile
 Conoscere e rispettare le differenze di genere, cultura, religione
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OBIETTIVI DIDATTICI: DUE GLI INDIRIZZI PROPOSTI
AMMINISTRAZIONE-FINANZA-MARKETING
Nell’anno scolastico 2010/11 è entrata in vigore la Riforma della scuola media
superiore, sulla base di quanto previsto dalla legge n.40/2007, dalla legge n.
133/2008, dal DPR 88/2010 ( comprensivo degli allegati A,B,C,D) e dai successivi
decreti applicativi.
Tale riordino riguarda in modo peculiare le nuovi classi prime, le classi seconde e
le classi terze, ma interessa anche le altre classi.
Pertanto sino all’anno scolastico 2013/2014, convivranno nelle scuole italiane
studenti che hanno cominciato, e dunque termineranno, gli studi superiori secondo
il vecchio modello, e studenti che invece affronteranno il percorso di studi secondo
il nuovo modello.
Per le classi quarte e quinte il curricolo proposto è quello dell’Igea (Istituto
Giuridico Economico Aziendale).
Il nuovo indirizzo è denominato “Amministrazione-Finanza-Marketing”e fa parte
del settore economico.
Il percorso dell’istituto tecnico economico”Amministrazione-Finanza e Marketing
si articola in un’area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo.
L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di
base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che
caratterizzano l’obbligo di istruzione:asse dei linguaggi, matematico, scientificotecnologico,storico sociale.
Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze
teoriche e applicative, sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi,sapersi
gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue.
( Legge 6 agosto 2008 n°133 Allegato A)
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Secondo l’Allegato B alla fine degli studi l’alunno deve:
 Orientare i propri comportamenti in base a un sistema di valori coerenti con i
principi della Costituzione.
 Utilizzare varie forme di comunicazione con padronanza lessicale ed
espressiva.
 Operare opportuni collegamenti tra le varie tradizioni culturali sia locali che
nazionali ed internazionali.
 Riconoscere e rispettare i beni artistici e ambientali.
 Usufruire e produrre strumenti di comunicazione multimediale.
 Conoscere il territorio dal punto di vista geografico, nel rispetto dell’ambiente
naturale.
 Conoscere un’altra lingua, preferibilmente l’inglese.
 Saper utilizzare gli strumenti della matematica per conoscere la realtà e
valutare informazioni qualitative e quantitative.
 Utilizzare gli strumenti informatici e le reti.
 Avere conoscenza degli eventi storici.
 Riconoscere e praticare attività motorio-sportiva
Secondo l’allegato B1 il diplomato in “Amministrazione-Finanza-Marketing ha
competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed
internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali,
degli strumenti di marketing,dei prodotti assicurativo finanziari e dell’economia
sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle
linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda.
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Il diplomato è in grado di:
 Rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi,strumenti, tecniche.
contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali.
 Redigere ed interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali.
 Gestire adempimenti di natura fiscale.
 Collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali
dell’azienda.
 Svolgere attività di marketing.
 Collaborare all’organizzazione, alla gestione ed al controllo dei processi
aziendali
 Utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di
amministrazione, finanza, marketing
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INSEGNAMENTI IMPARTITI E DISTRIBUZIONE ORARIA
AMMINISTRAZIONE-FINANZA-MARKETING
Discipline
1° biennio
2° biennio
5° anno
1°
2°
3°
4°
5°
Lingua e Letteratura Italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze Integrate (Scienze della terra e biologia)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o attività alternativa
1
1
1
1
1
Attività e insegnamenti generali
Attività ed insegnamenti di indirizzo
Scienze integrate (Fisica)
2
Scienze integrate (Chimica)
2
Geografia
3
3
Informatica
2
2
2
2
Seconda lingua comunitaria
3
3
3
3
3
Economia Aziendale
2
2
6
7
8
Diritto
3
3
3
Economia Politica
3
2
3
32
32
32
32
32
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TURISMO
Il diplomato nel settore Turismo opererà nel settore della produzione,
,commercializzazione ed effettuazione dei servizi turistici.
Pertanto, dovrà avere competenze specifiche nel settore turistico e competenze
generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali,
e conoscere la normativa civilistica e fiscale. Interverrà nella valorizzazione del
patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico ed
ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle
linguistiche e informatiche.
Poiché il lavoro turistico presuppone per definizione il rapporto con altre persone,
appartenenti a contesti culturali spesso molto diversi tra loro, il diplomato,
completata la sua formazione, possiederà una solida cultura generale, una
competenza comunicativa e capacità logiche e relazionali.
Sarà in grado di :
 comportarsi in modo corretto e disponibile nei confronti degli altri;
 avere la capacità di coglierne problemi ed aspettative;
Saprà occuparsi di :
 analisi di medio livello del mercato turistico e individuazione di risorse
turistiche da valorizzare;
 pianificazione di medio livello per una corretta utilizzazione turistica del
territorio;
 coordinamento a medio livello di campagne per la promozione del prodotto
turistico di un territorio;
 pubblicizzazione del prodotto turistico dell’azienda di appartenenza;
 promozione e sviluppo di forme di turismo sociale (giovani, terza età,...);
 progettazione operativa di programmi di viaggio;
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 organizzazione di viaggi a domanda;
 coordinamento dei servizi connessi (trasporti, ristorazione, attività
ricreative ), in raccordo con i fornitori;
 coordinamento attività di animazione (villaggi turistici, crociere);
 rapporti con altre organizzazioni turistiche, pubbliche e private, operanti in
Italia;

rapporti con altre organizzazioni turistiche, pubbliche e private, operanti
all’estero.
Gli sbocchi professionali sono:
 attività in proprio ( tour operator)
 impiego presso Enti pubblici, agenzie di viaggio,villaggi turistici,
agriturismi, centri congressi e imprese alberghiere
 organizzazione di eventi culturali e congressuali
 consulenza nel settore marketing nell’ambito turistico
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INSEGNAMENTI IMPARTITI E DISTRIBUZIONE ORARIA
TURISMO
Discipline
1° biennio
2° biennio
5° anno
1°
2°
3°
4°
5°
Lingua e Letteratura Italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed economia
2
2
Scienze Integrate (Scienze della terra e biologia)
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o attività alternativa
1
1
1
1
1
2
2
2
Attività e insegnamenti generali
Attività ed insegnamenti di indirizzo
Scienze integrate (Fisica)
2
Scienze integrate (Chimica)
2
Geografia/ Geografia Turistica
3
3
Informatica
2
2
Seconda lingua comunitaria
3
3
3
3
3
Economia Aziendale/Discipline Turistiche aziendali
2
2
4
4
4
Diritto e legislazione turistica
3
3
3
Arte e territorio
2
2
2
Terza lingua comunitaria
3
3
3
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SIRIO ( Corso serale)
Il corso è destinato allo studente lavoratore e a chi intenda acquisire competenze per
l’esercizio dei diritti di cittadinanza e per far fronte ai compiti richiesti dal mercato
del lavoro.
Fornisce una preparazione prevalentemente giuridico-economico aziendale
arricchita dalla conoscenza delle lingue straniere.
Valorizza i crediti formativi documentati riconoscendoli e consentendo all’utente di
affrontare lo studio delle discipline nelle quali non possiede competenze certificate.
Risponde in pieno all’obiettivo della formazione permanente “Life long learning”.
Il corso si propone di:
 qualificare giovani e adulti privi di professionalità adeguata, riducendo o
abbattendo la dispersione scolastica e l’emarginazione culturale e lavorativa;
 consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in un contesto
lavorativo, o l’acquisizione di competenze professionali che consentono
l’eventuale accesso a mansioni superiori.
Il progetto SIRIO:
 riconosce studi ed esperienze già acquisite in qualsiasi istituto di istruzione
secondaria;
 articola l’orario delle lezioni in misura ridotta
 offre assistenza nella fase di inserimento
 adotta metodologie specifiche
 coinvolge gli studenti nella definizione dei percorsi formativi
Il titolo di studio rilasciato è quello di Perito Commerciale
Il progetto consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie ed è titolo di ammissione
ai pubblici concorsi.
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OBIETTIVI PEDAGOGICI
1.
2.
3.
4.
L’idea di sviluppo, autonomia e personalità
L’idea di ragazzo
L’idea di identità
L’idea di scuola
1) L’idea di sviluppo, autonomia e personalità
 Va considerata nelle dimensioni cognitivo-sociale –affettivo
 Va collegata allo sviluppo dei concetti, del rapporto con gli altri, allo sviluppo
emotivo
 Va inserita in un percorso graduale di crescita che passa attraverso la
partecipazione alla vita scolastica intesa come rispetto delle regole comuni,
elaborazione personale delle conoscenze acquisite, costruzione di rapporti
positivi con adulti e compagni, nonché relativamente all’elaborazione di
schemi di azione e di concetti per sviluppare le capacità di compiere scelte
autonome.
2) L’idea di ragazzo Il risultato del processo educativo deve avere lo scopo di
formare un essere umano:
 Capace di costruire quadri concettuali aperti e flessibili
 Padrone dei contenuti
 Possessore dei codici adeguati alle forme di comunicazione ( regole della
comunicazione verbale e scritta, del linguaggio scientifico, contabile,
economico, giuridico ecc.)
 Capace e desideroso di progettare, comprendere, costruire, argomentare
3) L’idea di identità
 Gli aspetti che compongono l’identità di una persona riguardano la sfera
affettiva, cognitiva e sociale.
 Per un equilibrato sviluppo dell’identità è necessario il rafforzamento di
alcuni atteggiamenti quali: stima di sé, fiducia nelle proprie capacità,
curiosità, sicurezza, equilibrio
4) L’idea di scuola - La scuola deve:
 Promuovere la cittadinanza attiva
 Organizzare un curricolo ed adattarlo alle richieste del mercato del lavoro e
del territorio
 Organizzare attività di sviluppo e arricchimento formativo
 Attivare percorsi di recupero delle difficoltà di apprendimento
 Progettare un percorso integrato tra le diverse discipline
 Costruire reti con altre scuole
 Rispondere alle richieste sociali dell’utenza
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PROGETTI EXTRACURRICULARI O AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
 Laboratorio giornalistico
 Nuovo obbligo scolastico
 Attività pomeridiane D.P.R. 567/96- Attività integrative:
1. Giorni dell’autonomia
2. I giorni della storia
3. Nuoto a scuola
 Il valore della diversità :sostegno disabili
 Formazione e aggiornamento
 Lettura,narrativa e poesia
 Ambiente:
1) Adottiamo un giardino
2) Lega ambiente
 Sicurezza
 PON C-1-FSE-2011-598
1)Verso il DELF- corso di Lingua Francese
2 )Parlo Inglese
 PON C-5 Tirocini e stage
 PON L-1-FSE-2011-72” Stage to begin” Progetto di rete organizzato
dall’Istituto Liceale” Pizzi” di Capua
 C -5-FSE-03- POR Campania 2012-321:
1. Oggi vivo l’azienda
2. Oggi lavoro in azienda
3. Oggi entro in un’azienda francese
 C-1-FSE-04-POR Campania 2012-429:
1. Touring around the U.K.
2. En route vers la France
 Progetto Accoglienza
 Progetto Educazione Adulti CTP
 Progetto CAF
 Consulenza psicologica
 Convegni e Manifestazioni
 Viaggi e visite guidate
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L’ORGANIZZAZIONE
ORGANIGRAMMA
 Dirigente Scolastico
 D.S.G.A,
 Collaboratori del D.S.
Prof. Michele Vigliotti
Rag. Antonio Decato
Prof.ssa Clara Chirico
Prof. Capone Franco Paolo
Docenti con funzione strumentale al Piano dell’Offerta Formativa





Area 1:Gestione POF e Orientamento
Area 2: Gestione PON-POR
Area 3: Consulta-DPR567
Area 4:Comunicazione
Area 5: TIC
Prof.ssa Petriccione Rosa
Prof.ssa Grimaldi Maria
Prof.ssa Settembrino Maria
Prof.ssa Chianese Tiziana
Prof. Palmiero Nicola
Prof. Riccardi Agostino
Prof.ssa Chirico Clara
 Commissione viaggi e visite
guidate
 Comitato di valutazione
Prof.sse Chirico, Salzillo, Grimaldi
 Commissione elettorale
Prof. Eboli Filippo
 Responsabile palestra
Prof. Mercone Giacomo
 Responsabile laboratorio matematica
Prof. ssa Pirone M. Rosaria
 Responsabile laboratorio Scienze
Prof.ssa Salzillo
 Responsabile laboratorio Linguistico
Prof.ssa Morrone Angela
 Responsabile laboratorio di Economia Aziendale
Prof.ssa Gaudenzi Daniela
 Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Sig. De Nicola G.
 Responsabile laboratorio Trattamento Testi
Prof.ssa Argiento M.
 Responsabile Biblioteca
Prof.ssa M..R. Settembrino
 Responsabile Videoteca
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COMPITI DEI COORDINATORI
 Presentarsi agli alunni come docente referente e di riferimento della classe ( per
informazioni, reclami, segnalazioni)
 Consegnare periodicamente al D.S.
un rapporto informativo sull’andamento
della classe e sul comportamento degli alunni ( assenze, ritardi, giustificazioni
mancanti etc.)
 Ricevere i genitori ogni 15 gg per informarli sul profitto, sul comportamento,
sulla condotta, tenendosi a contatto con i docenti del Consiglio di classe
 Curare la corrispondenza con le famiglie per il tramite dell’Ufficio di Segreteria.
 Avvisare le famiglie degli alunni non ammessi prima dell’esposizione dei tabelloni
finali
 Essere presente a scuola nei giorni di affissione dei risultati finali per fornire
spiegazioni agli alunni e alle famiglie.
 Preparare i tabelloni per le valutazioni periodiche e finali.

Raccogliere, conservare e consegnare al D.S. tutti gli atti del
Consiglio di
classe alla fine dell’anno scolastico.

Verbalizzare le sedute del Consiglio di classe.
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LE RISORSE
 Aula videoconferenza con Lavagna Interattiva
 Aula H
 Laboratori:
 Informatica con Lavagna Interattiva
 Matematica con informatica con Lavagna Interattiva
 Economia aziendale con Lavagna Interattiva
 Linguistico multimediale con Lavagna Interattiva
 Scienza della natura con Lavagna Interattiva
 Fisica-Chimica
 Musicale con Lavagna Interattiva
 Aula Internet – rete WIFI con Cablaggio d’Istituto
 Biblioteca
 Palestra
 Postazioni mobili Internet per piano
 LIM
SERVIZI
 C.IC.
 Video camera, sussidi multimediali, macchine fotografiche, televisori con video
registratori, radiomicrofono, video cassette
 Consulenza psicologica
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LA VALUTAZIONE
La valutazione è parte integrante del processo formativo.
Impone la scelta degli obiettivi da perseguire e dei metodi per raggiungerli.
Si articola in tre fasi:
 Valutazione diagnostica: si accertano i prerequisiti su cui innestare l’attività di
apprendimento
 Valutazione formativa: accompagna il processo di insegnamento per verificarne,
durante il percorso, l’efficacia e adeguare interventi alle effettive esigenze
 Valutazione sommativa: certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ogni
studente in relazione agli obiettivi predisposti
La scuola deve creare le condizioni affinché ogni studente possa raggiungere gli
obiettivi minimi prefissati.
Lo studente, nel corso della sua formazione, deve trovare rispondenza con i suoi
interessi, precisare la sua motivazione, ampliare le sue abilità.
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VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE
Alla fine del quadrimestre/trimestre, la valutazione è espressa in modo collegiale
sulla base di una proposta di voto dei singoli docenti, accompagnato da un motivato
giudizio, che tiene conto delle griglie di valutazione approvate dagli Organi
collegiali.
La valutazione sarà caratterizzata:
■ dalla individuazione degli obiettivi descritti in funzione degli standard minimi e
massimi
■ dalla valutazione dei livelli cognitivi acquisiti
■ dalla verifica degli stessi
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LA VERIFICA
Verificare vuol dire controllare che il processo di insegnamento/apprendimento
raggiunga i suoi obiettivi.
Il processo di apprendimento deve essere sistematico e continuo.
Si ribadisce l’idea che la verifica è solo un momento dell’attività educativa che ha
valore nei due sensi, per misurare l’efficacia dell’azione didattica, e che la
valutazione ha un senso se concepita in modo assommativo e comprensiva di un
discorso totale sulla personalità del discente.
Si conferma anche l’utilità insostituibile del lavoro domestico, che dovrà essere
attentamente programmato per evitare un inutile sovraccarico.
Strumenti di verifica che saranno utilizzati:
 Produzioni scritte o grafiche di vario genere
 Somministrazione di test e questionari
 Prove orali
 Riflessioni parlate e scritte
 Prove di laboratorio
Gli studenti sono costantemente informati sui percorsi da compiere, sugli obiettivi
da raggiungere, sulle abilità da acquisire e sui criteri di valutazione adottati.
Per ogni studente si terrà conto:
 del livello di partenza
 delle capacità
 del ritmo di apprendimento
 della partecipazione alle lezioni
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Griglia di valutazione
CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA E ABILITÀ
VOTO
1 -2
GIUDIZIO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’
Negativo
Inesistenti
Mancanza di
acquisizione delle
conoscenze
3
Gravemente
insufficiente
4
Insufficiente
Mediocre
5
6
Sufficiente
Anche se
sollecitato, si
rifiuta di operare
Uso confuso dei
contenuti, mancata
acquisizione del
linguaggio
disciplinare
Non effettua
analisi
Mancata
applicazione
delle poche
competenze
acquisite,
mancata
comprensione
dei termini
proposti,
analisi e
sintesi
mancanti
Effettua
Opera in modo
analisi solo in
Limitate e
parziale
modo
lacunose
commettendo gravi
sporadico e
errori
frammentario
Conoscenze
Uso superficiale e Applicazione
sommarie e
frammentario dei
delle
frammentarie,
contenuti acquisiti, competenze
lessico inadeguato uso semplicistico e acquisite
scorretto del
frammentaria
linguaggio
e confusa,
disciplinare
analisi e
sintesi
scorrette
Conoscenze
Uso adeguato dei
Applicazione
espresse con una
contenuti acquisiti, accettabile
terminologia
uso essenziale del delle
corretta e con
linguaggio
competenze
lessico semplice
disciplinare
acquisite,
analisi e
sintesi
discontinua
24
VOTO
7
8
9 - 10
GIUDIZIO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’
Discreto
Buono
Ottimo Eccellente
Conoscenze di
base adeguate ed
espresse con un
lessico che
evidenzia
comprensione
Uso organico dei
contenuti
disciplinari, uso
corretto del
linguaggio
disciplinare
Conoscenze
adeguate, chiare e
complete che
consentono di
operare in prove
complesse
Uso articolato e
organico delle
conoscenze
disciplinari e
utilizzo preciso del
linguaggio tecnico
Conoscenze
complete,
approfondite,
articolate ed
arricchite da
contributi
personali
Uso delle
conoscenze
articolato ed
organico con
rielaborazione
personale, utilizzo
pertinente del
linguaggio tecnico
Applicazione
adeguata delle
competenze
acquisite,
analisi e sintesi
inserite in
contenuti di
base
Applicazione
consapevole
delle
competenze
acquisite,
comprensione
dei tempi
preposti, analisi
e sintesi inserite
in contesti ampi
Applicazione
consapevole,
autonoma ed
approfondita
delle
competenze
acquisite,
analisi e sintesi
condotte in
termini
pluridisciplinari
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GRIGLIA DI OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO
PARTECIPA Nulla/scarsa
ZIONE
Rifiuta
le
attività
proposte
e
disturba
il
lavoro
dei
compagni
IMPEGNO
Nullo/
Scarso
METODO
DI STUDIO
Selettiva
Costante
Collaborativa
/Produttiva
Segue soltanto
gli
argomenti
che
lo
interessano
Lavora
su
qualsiasi
Collabora
alle
argomento con attività in atto con
la
stessa proposte personali
attenzione
Discontinuo
Adeguato
Positivo/
Tenace
Inefficace/
Improduttivo
Superficiale/
Efficace/
Non
sempre Produttivo
efficace
È disordinato,
È
preciso,
approssimativ Affronta
attento
ed
o e confuso superficialmente ordinato
nei
nella
il lavoro e le suoi lavori
conduzione
varie
del lavoro
problematiche
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CRITERI PER GLI SCRUTINI FINALI
Viene promosso alla classe successiva l’alunno che ha riportato una votazione di
almeno 6 decimi in ciascuna disciplina.
Viene promosso l’alunno che, pur presentando una
insufficienza non grave( cinque) in una o più discipline:
■ ha capacità di raggiungere, con un impegno più serio, gli obiettivi formativi e
didattici
■ ha partecipato al dialogo educativo
■ ha fatto registrare, rispetto al livello di partenza, miglioramenti nel possesso delle
abilità fondamentali
■ ha partecipato con profitto agli interventi didattici educativi-integrativi,
evidenziando capacità di recupero.
Nei confronti degli studenti che riportino insufficienze gravi( quattro) in una o più
discipline, il Consiglio di classe, dopo aver valutato la possibilità di raggiungere gli
obiettivi entro l’inizio dell’anno scolastico successivo, procede con una motivazione
al rinvio del giudizio finale.
Nei confronti degli studenti che riporteranno voti e giudizi di insufficienza grave in
una o più discipline ( voti da uno a tre), il Consiglio di Classe delibererà un giudizio
di non promozione alla classe successiva.
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ATTIVITA’ DI RECUPERO
L’attività di recupero curriculare viene svolta dal docente durante le ore di lezione.
L’intervento può essere rivolto a tutta la classe o a parte di essa distinta per gruppi
di livello.
Il fine è prevenire l’insuccesso nelle fasi iniziali dell’anno scolastico ed intervenire
nei momenti di criticità delle singole discipline
L’attività di recupero extra curriculare è attuata al di fuori delle ore di lezione ed è
organizzata secondo le seguenti modalità:
■ Sportello didattico, consiste in un intervento da attuarsi, a richiesta dello studente,
su un punto nodale della disciplina e per un brevissimo tempo.
■ Corsi di recupero da attuarsi dopo lo scrutinio del primo quadrimestre
Saranno avviati a questi corsi gli alunni che hanno riportato insufficienze in una o
più discipline. I corsi saranno costituiti anche con alunni di classi parallele
■ Corsi di recupero da attuarsi dopo lo scrutinio finale
Saranno avviati a questi corsi gli alunni sospesi dal giudizio finale. I corsi saranno
svolti da metà giugno a fine luglio. Al termine saranno svolte verifiche sull’attività di
recupero e si procederà all’integrazione dello scrutinio finale di giugno con il
giudizio definitivo.
Vi è l’obbligo dello studente di sottoporsi alle verifiche programmate al termine degli
interventi di recupero, anche nel caso in cui i genitori non intendano avvalersi delle
iniziative attivate dalla scuola.
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CREDITO SCOLASTICO
Il Consiglio di Classe, durante lo scrutinio finale, attribuisce ad ogni alunno delle
classi terze, quarte e quinte, un apposito punteggio, secondo l’andamento degli studi
e effettuati, denominato CREDITO SCOLASTICO.
L’attribuzione del credito scolastico viene calcolato in base ai parametri della
tabella A del DM n. 42 del 22/5/07
Media voti
Triennio
M=6
6<M 7
7<M 8
8<M 9
9<M 10
III
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
IV
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
Credito scolastico
V
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun
anno scolastico.
Il voto di comportamento non può essere inferiore a sei. Il voto di comportamento
concorre alla determinazione della media M dei voti.
Nella attribuzione del credito scolastico si deve tenere in considerazione anche la
frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo
educativo e alle attività complementari ed integrative e di eventuali crediti formativi.
Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il
cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
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CREDITO FORMATIVO
Per l’attribuzione dell’ulteriore punteggio ai fini della determinazione del credito
scolastico il Collegio dei Docenti ha deliberato i seguenti criteri:




Assiduità nella frequenza
Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo
Partecipazione alle attività complementari ed integrative
Crediti formativi esterni congrui rispetto al titolo da acquisire
FREQUENZA SCOLASTICA
NORMALE (fino a 40 ore di assenze)
0,1
ASSIDUA
0,2
INTERESSE ED IMPEGNO NELLA PARTECIPAZIONE AL DIALOGO
EDUCATIVO
POSITIVO
NOTEVOLE
0,1
0,2
PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA’COMPLEMENTARI ED INTEGRATIVE
ATTIVA
COSTRUTTIVA
0,2
0,3
CREDITI FORMATIVI ESTERNI
MASSIMO
0,3
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CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
CONTINUITA’
La scuola assicura iniziative di continuità sia all’interno, mediante riunioni
congiunte fra docenti del biennio e del triennio al fine di definire obiettivi, contenuti,
strategie, criteri di valutazione, sia all’esterno con la Scuola Media per l’accoglienza
di allievi in visita e l’Università per la comunicazione di esperienze.
ORIENTAMENTO
L’orientamento costituisce la parte integrante dei curricula di studio e di tutto il
processo formativo dell’alunno.
Le attività di orientamento saranno realizzate in due momenti:
 quello didattico
 quello informativo
Il momento didattico si prefigura come verifica e rafforzamento della scelta
effettuata e individuazione di eventuali segnali di scarsa motivazione, al fine di
promuovere nello studente riflessioni concrete circa il proprio essere ed il
proprio modo di imparare ed, eventualmente, sviluppare e/o potenziare i talenti
Il momento informativo si prefigura come attività che riguarda gli alunni in
ingresso e quelli in uscita.
Per gli alunni delle terze medie sono previste visite informative, distribuzione di
materiali e rapporti con le famiglie.
Per gli alunni delle quarte e quinte classi sono previsti incontri con esperti del
mondo del lavoro, la partecipazione a dibattiti e conferenze, visite alle
Università del territorio.
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SPAZI DI PARTECIPAZIONE
 LE ASSEMBLEE DI ISTITUTO
Raccolgono tutti gli studenti, sono concesse una volta al mese e
rappresentano momenti di dibattito e discussione. Sono richieste dal Comitato
studentesco. Possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca,
seminario, lavori di gruppo come da art. 43 dei decreti delegati

IL COMITATO STUDENTESCO
È costituito dai rappresentanti di classe e dai membri eletti nel Consiglio di
Istituto.
Richiede le Assemblee di istituto, discute la programmazione delle attività
studentesche, formula proposte ed esprime pareri sulle attività integrative e
complementari.

ASSEMBLEE DI CLASSE
Vanno richieste al D.S. che le autorizzerà nella misura di una volta al
mese per due ore
 RAPPRESENTANTI DI CLASSE
Devono collaborare con i compagni di classe per fare proposte e
realizzare iniziative. Rappresentano la classe nei rapporti con i docenti e
con il D.S.
 RAPPRESENTANTI ALLA CONSULTA
Sono eletti dagli alunni dell’istituto e rappresentano la scuola alla Consulta
provinciale
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GENITORI
HANNO IL DOVERE DI:
 Essere
disponibili
a
partecipare
alle
attività
scolastiche
ed
extrascolastiche, per migliorare il servizio educativo
 Tenersi informati sulle attività che i propri figli svolgono a scuola
 Prendere parte ai Consigli di classe
 Impegnarsi a seguire il processo educativo dei figli e non delegare alla
scuola compiti che sono loro propri
 Avere un dialogo leale con la scuola e contribuire con un comportamento
fermo a risolvere problemi e difficoltà dei propri figli
HANNO IL DIRITTO DI:
 Conoscere gli obiettivi educativi che la scuola si prefigge
 Conoscere i progressi e l’andamento scolastico attraverso contatti con
il D.S., ed i docenti
 Partecipare ai Consigli di classe, per consentire una collaborazione
attiva
 Chiedere alla scuola una fattiva collaborazione
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ATTIVITA’ PRO-ADA
Partendo dall’assunto secondo il quale la disabilità è un limite ma non un ostacolo,
questo istituto si è sempre impegnato nell’accoglienza degli alunni diversamente
abili:
 Eliminando le barriere architettoniche
 Promuovendo progetti di istruzione domiciliare
 Favorendo interventi allo scopo di far condividere l’esperienza scolastica
insieme ai compagni
 Educando le componenti scolastiche alla cultura dell’accettazione del
diversamente abile
ORGANI E STRUMENTI PER GLI ADA
GLH di Istituto( gruppo di lavoro per handicap) composto da………..
GLH Tecnico (Consiglio di classe)
Insegnante di sostegno
AECM
Diagnosi funzionale
Profilo dinamico funzionale
Piano educativo personalizzato
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OBIETTIVI GENERALI PER ADA
 Formazione di una personalità globale tenendo conto delle condizioni psicofisiche
 Valorizzazione delle diversità
 Autonomia psico-emotiva nel saper valutare il contesto con cui si interagisce
 Acquisizione di competenze di base( saper leggere e scrivere con l’ausilio di
hardware e software specifici, saper contare, numerare, ordinare)
 Acquisizione di competenze trasversali( saper comunicare, sapersi attivare di
fronte ad una richiesta dell’ambiente, sapersi relazionare con gli altri, saper
ascoltare, riconoscere il sé e l’altro)
OBIETTIVI TRASVERSALI PER ADA
 Comportamentali: “il meglio possibile come standard” in riferimento ad
autocontrollo emotivo e gestione dell’ansia, orientamento spazio-temporale,
capacità di partecipazione, rispetto delle regole di comune convivenza,
capacità di autocritica, autonomia psico-emotiva e, in parte marginale,
motoria.
 Cognitivi: potenziamento e consolidamento delle capacità mestiche ed
attentive, rafforzamento dello spirito di osservazione, riduzione dei livelli di
stancabilità nello svolgimento delle proprie attività, consolidamento delle
capacità di comunicare, di ampliare le conoscenze, di riutilizzare competenze
e conoscenze acquisite
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ATTIVITA’ CURRICULARI ED ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Le attività curriculari sono quelle del PEP allegato, che prevede un approccio
personalizzato in termini di contenuti, metodologie, strumenti, tempi, verifica e
valutazione.
Si lavora in maniera personalizzata ed in ambienti diversi( laboratori, palestra, aula
speciale, sala proiezioni) con modalità iconico-simbolica, basandosi molto
sull’osservazione diretta di fatti-fenomeni concreti.
ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI PER ADA
Coinvolgimento in progetti quali:
 Utilizzo TIC
 Libro elettronico: percorso storico-letterario ipertestuale multimediale
 G.S.S. : attività psicomotoria
 Attività di visite guidate
 Partecipazione ad eventi sportivi
 Visione di audiovisivi
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TIPOLOGIE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE
 Le tematiche sono proposte con riferimenti al proprio vivere quotidiano; la
metodologia privilegia l’attenzione agli interessi principali del soggetto.
 Si lavora sulla corporeità e sulla espressività.
 Si dedica cura al perfezionamento dei segni in modo da costruire un impianto
di codificazione e decodificazione proprio, condiviso da allievo, insegnante di
sostegno, compagni, docenti, operatori preposti.
 Si cura il potenziamento ed il consolidamento dell’autostima
 Si integrano le attività legate allo sviluppo dell’apprendimento delle discipline
con quelle legate alla cura dei materiali, al proprio ordine personale, alla
conquista di piccole autonomie.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADA
Le verifiche si adattano alle capacità psico-fisiche dell’alunno e mirano a mettere al
centro dell’attenzione non la prova ma l’alunno diversamente abile.
Si effettuano test binari chiusi, apposite schede di verifica Vero/Falso, nei casi di
allievi che non si esprimono verbalmente si individuano segni convenzionali o codici
gestuali comunicativi.
Nella valutazione si tiene conto che la stessa è riferita al PEP, delle difficoltà
speciali, della cura costante del livello di integrazione, della inevitabile necessità di
utilizzare metodologie, tempi e strumenti specifici ed infine di formularla in modo
realistico, positivo e prognostico.
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ALLEGATI:




PROGETTI
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
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