Caserta, a Santa Maria Capua Vetere un donna segregata per 18

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Caserta, a Santa Maria Capua Vetere un donna segregata per 18
Caserta, a Santa Maria Capua Vetere un donna segregata per 18 anni come a Vienna. I carabinieri arrestan
SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) - Santa Maria Capua Vetere come Vienna, dove si
è verificato il caso di Natasha, la ragazza sequestrata per 19 anni.
Una donna di 47 anni, Maria Monaco, segregata in casa dai propri familiari per 18 anni, è stata
liberata venerdì 13 giugno poco dopo mezzogiorno dai carabinieri di Santa Maria Capua
Vetere in provincia di Caserta.
I militari l'hanno trovata in condizioni igienico-sanitarie spaventose che hanno definito
«indescrivibili» nel quartiere di Sant'Andrea dell'antica Capua dei romani, l'attuale Santa
Maria Capua Vetere per l'appunto.
La donna manifesta evidenti problemi psichici - non si sa se nati a causa della segregazione ed è stata ricoverata al Policlinico universitario Umberto I di Napoli, al reparto di Psichiatria.
Secondo il racconto dei carabinieri la sventurata è stata tenuta «prigioniera» in casa da
madre fratello e sorella, all'interno di una stanza fatiscente.
Secondo le prime informazioni raccolte la 47enne sarebbe stata «punita» allorquando i
familiari hanno scoperto il suo stato di gravidanza a seguito di una relazione amorosa con un
concittadino. Il figlio di Maria però è stato allevato lo stesso dalla famiglia Monaco.
La relazione di Maria però fu contrastata aspramente dalla famiglia. I tre «carcerieri» sono
stati arrestati e l'accusa nei loro confronti è pesante: maltrattamenti e sequestro di persona. Il
figlio della donna «prigioniera» ora ha 17 anni e vive presso altri parenti.
La madre della «reclusa», ottantenne, Anna Rosa Golino, è agli arresti domiciliari, mentre il
fratello Prisco Monaco, agricoltore di 44 anni, e la sorella Maria Monaco, insegnante di scuola
materna di 54 anni, sono nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per ordine del pm Antonio
Ricci.
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